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I webinar per gli insegnanti di economia
Per assistenza è possibile contattare lo staff Pearson scrivendo al seguente indirizzo e-mail: [email protected] oppure chiamando il numero : 0332.802251
La tecnica dei casi in economia aziendale
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Come utilizzarli proficuamente durante le lezioni
4 novembre 2014
Relatore: Andrea Erri
Agenda
1. Perchè lo studio dei casi?
2. Metodi didattici attivi
3. L’insegnamento attraverso lo studio di casi
4. La gestione di un caso aziendale
5. Consigli e suggerimenti
6. Due esempi
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Perché lo studio dei casi?
Tratto dalle Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli Istituti tecnici per la disciplina Economia aziendale:
“Nell’organizzare i percorsi di apprendimento, l’insegnante privilegia la contestualizzazione della disciplina attraverso la simulazione e lo studio di casi reali”.
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Alcuni metodi didattici «attivi»
1. Scoperta guidata
2. Problem solving
3. Metodi di simulazione ○ Utilizzo di pc ○ Role play ○ Gestione aziendale
4. Metodo dei casi
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L’insegnamento attraverso lo studio dei casi
Nasce negli anni ‘20 presso la Harvard Business School, come «momento di prossimità» con eventi e circostanze simili alla futura vita professionale dell’allievo.
Secondo la HBS, il metodo presenta i seguenti vantaggi:
1) Opportunità di vivere esperienze aziendali «in vitro»
2) Combinare competenze tecnico/professionali con competenze trasversali: ○ Diagnosticare ○ Relazionarsi ○ affrontare
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Competenze sviluppabili
• Selezionare informazioni rilevanti per obiettivi da raggiungere
• Riconoscere natura e implicazioni dei problemi affrontati
• Formulare ipotesi di lavoro ragionevoli e coerenti
• Raccogliere, organizzare, elaborare e interpretare informazioni
• Selezionare modelli e strumenti più efficaci
• Esporre problemi, ipotesi e strategie
• Valutare efficacia, praticabilità e conseguenze di soluzioni alternative
• Realizzare presentazioni efficaci.
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Una importante cautela…
ATTENZIONE: Il caso è evento unico e irripetibile
NON è un modello da memorizzare e ripetere pedissequamente
MA
Un modello realistico, che prepara lo studente ad affrontare le difficoltà mettendolo di fronte a situazioni simili a quelle che incontrerà in azienda!
E IMPLICA
Particolare cura nella progettazione
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Elementi costitutivi di un caso: suggerimenti
1) Testo • Struttura di un rapporto • Chiarezza e linearità (eventuale indice) • Indicazione dei protagonisti (ev. forma diretta) • Soluzioni alternative e «problematiche»
2) Domande finali per: • Facilitare l’avvio della discussione • Indirizzare l’attività (evitare dettagli o fuori tema) • Adattare alla preparazione degli allievi
3) Allegati
Non sono sempre necessari…. Esigenza di efficacia e chiarezza!
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Le modalità di impiego di un caso in classe (1)
1) Come introduzione
Obiettivo: supportare la curiosità degli allievi nell’introdurre un nuovo argomento
Suggerimenti • Strutturare casi brevi e focalizzati • Evitare anticipazioni superficiali o digressioni • Elaborare elenco di domande che circoscrivono l’ambito di
analisi • Utilizzare se possibile anche visual (foto, immagini, filmati
ecc..) Esempi: http://www.youtube.com/watch?v=Py6OZoYwINU http://www.youtube.com/watch?v=_PI-VGVHaWA http://www.youtube.com/watch?v=3YYOD1f0OZk http://www.youtube.com/watch?v=kf5PI2r95qo Presentation Title runs here l 00/00/00 10
Le modalità di impiego di un caso in classe (2)
2) Come conclusione
Obiettivo: ripassare argomenti e nozioni di un’UD e sistematizzare le conoscenze attraverso il confronto con compagni e docente
Suggerimenti Suddividere il percorso didattico in fasi (Stimolo/motivazione, Presentazione del caso, Decodifica informazioni, Diagnosi del problema, Individuazione di possibili soluzioni, Discussione (vedi oltre).
3) Come occasione di verifica Formativa o Sommativa
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Le modalità di gestione di un caso in classe
1) Modalità di discussione: ciclo breve e ciclo lungo
2) Ruolo del docente
3) Alcuni suggerimenti
4) Esempi
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Le modalità di discussione
La discussione è uno tra gli aspetti più rilevanti perché:
• Supera il modello one to one (compiti e interrogazioni)
• E’ espressione di apprendimento ludico (gioco, competizione)
• Consente fertilizzazione reciproca
Due modalità diverse:
1) Ciclo breve: lavoro individuale (per casa) + discussione plenaria
2) Ciclo lungo: lavoro individuale di sola analisi + riunioni di sottogruppi indipendenti (soluzione unitaria) + presentazione di ciascun sottogruppo + feedback (eventuale) + commento del docente
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Ruolo del docente
Ciclo breve
• Adattamento testo e predisposizione domande
• Gestione oculata della partecipazione agli interventi
• Indirizzamento «soft» verso la soluzione, e condivisione
• Riepilogo e «giudizio autorevole»
Ciclo lungo
• Formazione sottogruppi omogenei
• Controllo andamento dei lavori senza condizionare i gruppi
• Impostazione regole su presentazione sottogruppi, interventi, «tirare le fila» evidenziando punti di forza e debolezza, SENZA INFIERIRE NE’ ESALTARE…………
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Alcuni suggerimenti (1)
Per aprire la discussione
• Analisi di un tra le domande predisposte (ciclo breve)
• Domanda di carattere generale «warming-up»
ATTENZIONE: domande inattese generano spesso atteggiamenti difensivi
Per stimolare e coordinare la discussione
• Dopo primo intervento sollecitarne altri, non porre opinioni
• Riportare attenzione su argomento centrale
• Identificare i «punti fermi» come stati di avanzamento, non imporre chiavi di lettura «ufficiali».
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Alcuni suggerimenti (2)
Per gestire situazioni problematiche in aula
• Interrompere esposizione «dolcemente» (es: che dicono gli altri?)
• Chiedere di ripetere passaggi non chiari
• Favorire spirito di gruppo e clima confidenziale
Per partecipare alla discussione
• Evitare modello di comunicazione «a stella», meglio metodo di conduzione alla «Uomini e Donne»
• Prendere appunti e utilizzarli alla fine dei lavori
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Alcuni suggerimenti (3)
Per utilizzare la lavagna
•Scrivere punti chiave, osservazioni e puntualizzazioni
•Preparare uno storyboard in anticipo
Per riepilogare e concludere
•Riassumere i principali aspetti emersi
•Ribadire criticità
•Collegare discussione ad obiettivi didattici
•Collegare caso con esperienze professionali future (es. stage)
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Due esempi
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ALIXIR Barilla: linea di prodotti “di insuccesso”
Cfr. “Azienda Passo Passo 2.0” – Classe IV – Pag. 778-779
ABERCROMBIE & FITCH: azienda dalle strategie “discusse”
Cfr. “Azienda Duemila” – Anno 2015
Il magazziniere Antonino sconfigge Abercrombie&Fitch in tribunale
«Discriminato perché aveva meno di 25 anni, contratto illegittimo»
La Corte di appello di Milano ordina la riassunzione del ragazzo
Indicazioni bibliografiche
Lacchini M, Metodo dei casi e discipline economico/aziendali, in Casi di organizzazione, a cura di F. fontana, Giappichelli 1991
Ranalli F., I metodi didattici nell’insegnamento delle discipline economico/aziendali, Aracne 1992
Majer V., Farinella E., Il metodo dei casi. Modelli teorici e prassi operativa per l'assessment, 2009, Giunti Organizzazioni Speciali
Gandolfo A, Sbrana R., Cases in marketing management. Lo studio del marketing tramite il metodo di casi, 2010, Giappichelli
Informazioni utili
• Gli attestati di partecipazione vi saranno inviati
via e-mail
• Riceverete nella medesima e-mail le istruzioni per scaricare, dal sito Pearson, i materiali presentati oggi
13 novembre 2014
Educare alla prosocialità Come attivare modelli di relazioni sociali positive
Relatore: Giovanni Maria Vecchio
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