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LA QUALITÀ DELLA FORMAZIONE PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Verso standard condivisi tra pubblico e privato. Franco Porrari Direttore Centrale Formazione e Sviluppo Competenze Roma, 13 maggio 2004. RIFERIMENTI E OBIETTIVI. Lo scenario. Gli standard. - PowerPoint PPT Presentation
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Franco PorrariFranco PorrariDirettore CentraleDirettore Centrale
Formazione e Sviluppo CompetenzeFormazione e Sviluppo Competenze
Roma, 13 maggio 2004Roma, 13 maggio 2004
LA QUALITÀ DELLA FORMAZIONELA QUALITÀ DELLA FORMAZIONEPER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONEPER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Verso standard condivisiVerso standard condivisitra pubblico e privatotra pubblico e privato
22
RIFERIMENTI E OBIETTIVI
Lo scenario
Gli standard
La knowledge economy e la qualità della formazione
Le componenti dell’offerta formativa per l’integrazione
tra pubblico e privato
33
La knowledge economy e la qualità della formazione
LO SCENARIO
44
Complessità, turbolenza, innovazione tecnologica e progressiva dematerializzazione delle attività produttive
sono tra le principali peculiarità delle economie dei paesi ad industrializzazione più avanzata.
La conoscenza è il principale fattore critico di successo nella competizione tra imprese (knowledge economy) e,
allo stesso tempo, risorsa alla base della crescita personale e professionale per i lavoratori, fonte primaria di sicurezza per affrontare un mercato del lavoro sempre più
esigente e flessibile.
LA KNOWLEDGE ECONOMY
55
E', quindi, importante disporre di sistemi di promozione
e garanzia della qualità delle strutture, dei processi e dei
prodotti delle istituzioni pubbliche e private che creano
e diffondono conoscenza erogando formazione.
L'interesse degli operatori del sistema formativo, delle
Parti Sociali e della Pubblica Amministrazione alla
qualità della formazione è notevolmente aumentato in
questi ultimi anni.
LA QUALITA’ DELLA FORMAZIONE
66
Interesse del sistema formativo e delle
istituzioni nei confronti della qualità.
Interventi legislativi, accordi tra le Parti sociali, elaborazioni teoriche e
metodologiche unitamente al rapido sviluppo delle pratiche di valutazione, accreditamento e certificazione, molto
diverse per struttura e gestione.
L’INTERESSE PER LA QUALITA’
77
ESIGENZA
Ricognizione delle metodologie e delle principali iniziative realizzate per analizzare i punti di forza e debolezza.
1.1.
Elaborazione di modelli di valutazione, accreditamento e certificazione congruenti con le esigenze delle diverse tipologie di enti di formazione e, soprattutto, in grado di stimolare una cultura della qualità nella formazione.
2.2.
88
LE COMPONENTI DELL’OFFERTA FORMATIVA
politica di qualità condivisa da tutte le risorse internecondivisa da tutte le risorse interne
affidabilità del fornitore esternofornitore esterno
competenze certificate dei fornitori internifornitori interni
qualità dei progetti formativi
qualità degli strumenti a supporto della comunicazionecomunicazione e dell’organizzazionedell’organizzazione dell’intervento formativo
qualità delle risorserisorse per la gestione dell’intervento
dispositivo per la valutazione dei risultativalutazione dei risultati
sistema informativo per la gestione dei datigestione dei dati
1.1.
2.2.
3.3.
4.4.
5.5.
6.6.
7.7.
8.8.
99
• rappresentazione della “catena del valorecatena del valore” della struttura “Formazione & Sviluppo” (catena dei processi, destinatari, mission specifica, obiettivi di qualità)
• analisi dettagliata dei quattro processi portantiprocessi portanti (analisi dei bisogni, progettazione, gestione, valutazione) e dei processi di supportoprocessi di supporto
• definizione delle specifiche di qualitàspecifiche di qualità (standard) di ogni processo e dei rispettivi risultati
• formulazione condivisa degli obiettivi di sviluppoobiettivi di sviluppo (vision)
• diagnosidiagnosi delle criticità, esplicitazione e condivisione degli obiettivi di obiettivi di miglioramentomiglioramento per l’anno in corso
• predisposizione di strumentistrumenti per verificareverificare la conformità di processi e prodotti agli standard definiti e per misuraremisurare il livello di conseguimento degli obiettivi
• definizione delle soluzioni organizzativesoluzioni organizzative per attuare la politica di qualità
Esemplificazione dei passaggi essenziali del processo di elaborazione e attuazione di una politica condivisa per la qualità:politica condivisa per la qualità:
1 - POLITICA PER LA QUALITA’ CONDIVISA
1010
Il fornitore esterno (ente, agenzia, società) incide in modo determinante sull’offerta formativa e, quindi, deve possedere gli elementi essenziali per garantire l’affidabilità della propria offerta:
• sistema di gestione aziendale per la qualitàgestione aziendale per la qualità (certificato o non)
• metodologiemetodologie formative adottate e documentabili (per la programmazione dei percorsi di apprendimento, la gestione integrata delle attività, il monitoraggio dei processi e la valutazione dei risultati e altro)
• impegno ed esperienze documentate per la ricerca e lo svilupporicerca e lo sviluppo
• soluzioni organizzative proposte per collaborare con il committentecollaborare con il committente nelle fasi di analisi dei bisogni, progettazione, valutazione dei risultati
• risorse professionalirisorse professionali (curricoli) e sistema di aggiornamento e valutazione interna delle competenze
• risorse strumentalirisorse strumentali, logistiche, tecnologiche, finanziarie
• sistema informativosistema informativo interno
• qualità dei materialimateriali e degli strumentistrumenti a supporto dei processi di fornitura
• risultatirisultati documentati su precedenti interventi formativi
2 - L’AFFIDABILITA’ DEI FORNITORI ESTERNI
1111
• negoziazionenegoziazione preliminare (direzione, personale, sindacati) del sistema di valutazione delle competenze e del sistema di incentivazione dello sviluppo professionale
• definizione dei confini professionaliconfini professionali di ogni figura in termini di: compiti, risultati, competenze
• descrizione di ogni competenza e definizione degli indicatoriindicatori (di processo, di prodotto, di comportamento)
• ponderazioneponderazione di ogni elemento costitutivo degli indicatori
• definizione della scala di misurazionescala di misurazione dei livelli di competenze riconosciute ad ogni figura e costruzione degli strumenti di rilevazionestrumenti di rilevazione dei dati
• assegnazione degli obiettivi di sviluppoobiettivi di sviluppo (livelli attesi) per ogni figura
• definizione delle soluzioni organizzative esoluzioni organizzative e comunicativecomunicative per la rilevazione dei livelli effettivamente posseduti da ogni operatore (autovalutazione, eterovalutazione, mista)
• rilevazionerilevazione dei dati, elaborazione dei “bilanci di competenzebilanci di competenze”, assegnazione dei punteggipunteggi e e riconoscimentoriconoscimento del livello di merito
La qualità dell’offerta formativa dipende in maniera determinante dalla motivazione, impegno e competenza delle risorse professionali addette alla gestione dell’offerta. Per garantire la “partecipazione competente”, è opportuno prevedere un sistema di valutazione interno. Un esempio dei passi necessari:
3 - COMPETENZE CERTIFICATE DEIFORNITORI INTERNI
1212
• analisi del contestocontesto e riformulazione del fabbisogno formativofabbisogno formativo del sistema destinatario
• definizione delle finalità generalifinalità generali e dell’architetturaarchitettura complessiva dell’intervento (articolazione in moduli)
• definizione degli obiettivi specificiobiettivi specifici di ogni modulo
• esplicitazione della metodologiametodologia
• definizione dell’impianto di verificaimpianto di verifica proposto, per ognuno dei livelli concordati con il committente
• disegno del programmaprogramma di dettaglio (attività proposte, tempi, risorse, materiali, ecc.) coerente con gli obiettivi specifici
• definizione delle soluzioni organizzativesoluzioni organizzative e logistiche
I progettisti, per elaborare un Progetto o per selezionare l’offerta da parte di fornitori esterni, devono essere in grado di definire le componenti essenziali di un Progetto formativo, specificare gli standard di qualità. L’elenco che segue fornisce un esempio di analisi delle analisi delle componenti essenzialicomponenti essenziali di un Progetto formativo:
4 - LA QUALITA’ DEI PROGETTI FORMATIVI
1313
• definizione delle diverse tipologie di strumentitipologie di strumenti di supporto alla gestione di un intervento formativo (materiali didattici, dispense, lucidi, programmi, planning dei percorsi on the job, casi, schede compito, job aids e altro)
• per ogni tipologia di strumento: analisi dettagliata e scomposizione negli elementi costitutivielementi costitutivi essenziali alla sua efficacia
• definizione degli standard di qualitàstandard di qualità di ogni elemento costitutivo (descrizione delle specifiche di qualità)
• ponderazioneponderazione di ogni elemento e predisposizione della scala di misurazionescala di misurazione
• costruzione della grigliagriglia per misurare il livello di qualità di ogni strumento
Per garantire l’efficacia di un intervento formativo dovranno essere predisposti i necessari strumenti di supporto alla gestione dell’intervento, all’organizzazione e alla comunicazione, ciascuno correlato ai rispettivi standard di qualità.
L’elenco che segue suggerisce alcuni passaggi chiave del processo di produzione degli strumenti minimi indispensabili per supportare l’organizzazione e la comunicazione:
5 - LA QUALITA’ DEGLI STRUMENTI A SUPPORTO DELLA COMUNICAZIONE E
DELL’ORGANIZZAZIONE
1414
• aula informaticaaula informatica attrezzata
• computer collegati alla retecomputer collegati alla rete internet per la formazione a distanza
• aule o spazi adeguatispazi adeguati a lezioni frontali, aule o box per i lavori in sottogruppo, laboratori attrezzati per le simulazioni, . . .
• mensa interna o soluzioni per ottimizzaresoluzioni per ottimizzare pausa pranzo, coffee break, . . .
• tutor e/o coordinatori del processo di apprendimentocoordinatori del processo di apprendimento individuale
• . . . altro
Un ulteriore elemento che incide sulla qualità dell’offerta formativa è costituito dalle risorse tecnologiche, organizzative e logistiche messe a disposizione.
L’elenco che segue esemplifica alcune tipologie di risorse strumentali:
6 - LA QUALITA’ DELLE RISORSE PER LA GESTIONE DELL’INTERVENTO
1515
• definizione degli obiettiviobiettivi del sistema di valutazione, degli outputoutput, dei destinataridestinatari
• definizione dei diversi “livellilivelli del processo di sviluppo” che la struttura di Formazione si impegna a sottoporre a monitoraggio
• progettazione e costruzione degli strumentistrumenti di rilevazionedi rilevazione dei dati, per ogni livello, adeguati all’oggetto da sottoporre a misurazione
• definizione dei parametriparametri di riferimento e costruzione degli strumenti di strumenti di elaborazioneelaborazione dei dati
• progettazione e costruzione del complessivo sistema informativosistema informativo per la gestione dei dati e delle elaborazioni effettuate (sistema di archivi)
• elaborazione di un modello organizzativomodello organizzativo per gestire l’intero processo di monitoraggio e di valutazione (figure, compiti, responsabilità, scadenze, . . .)
Passaggi essenziali del processo di produzione del dispositivo per la valutazione dei risultati di un intervento formativo, ai diversi livelli, concordati con il committente:
7 - IL DISPOSITIVO PER LA VALUTAZIONEDEI RISULTATI
1616
• esplicitazione delle finalitàfinalità del sistema informativo, degli outputoutput attesi, dei destinataridestinatari
• definizione della tipologia dei datitipologia dei dati in entrata, in rapporto agli obiettivi definiti
• disegno dell’architetturadell’architettura del sistema informativo (sistema di archivi e collegamenti tra dati in entrata, elaborazioni e output attesi)
• integrazioneintegrazione dei formatori con analisti e programmatori per la realizzazione del data base
• progettazione del sistema di codificacodifica dei dati e delle soluzioni per l’integrazione del sistema informatizzato con il sistema cartaceo
• predisposizione degli strumentistrumenti per la rilevazionerilevazione dei dati e l’elaborazionel’elaborazione dei risultati
• definizione delle soluzioni organizzativesoluzioni organizzative (compiti, procedure, responsabilità) per la rilevazione dei dati, l’archiviazione e l’accesso agli archivi informatizzati
L’intero sistema di gestione per la qualità rischia di risultare inefficace se non può contare su un efficiente “sistema informativo”, programmato per consentire l’ordinata archiviazione ed elaborazione dei dati, la rintracciabilità dei files, l’accesso dei diversi operatori alle varie componenti dell’offerta formativa. A titolo di esempio, si riportano di seguito le fasi essenziali del processo di progettazione di un sistema informativo per la gestione del sistema sistema informativo per la gestione del sistema qualità:qualità:
8 - SISTEMA INFORMATIVO PER LAGESTIONE DEI DATI
1717
Un progetto formativo di qualità: la formazione formatori INPS
1818
I nuovi scenari dell’apprendimento:
la formazione per le persone e le organizzazioni
Parte introduttiva(1,25gg. aula)
Modulo 1
LANCIO DEL PROGETTO
(0,5 gg.) 0,5 gg.
Il ruolo del formatore all’internodei processi formativi INPS:
l’evoluzione delle skill del formatore
Modulo 2
0,75 gg.
Dall’analisi dei bisogni ai piani formativi
Modulo 3
2 gg.
La progettazione degli interventi formativi
Modulo 4
3 gg.
La gestione delle attività formative: metodi e strumenti
tradizionali e innovatividella formazione
Modulo 5
2 gg.
La valutazione dei risultati della formazione, il ROI
Modulo 6
2 gg.
Parte metodologica(9 gg. aula)
Lavoro in teamnell’organizzazione
per processi
Modulo 7
2 gg.
I piani di autosviluppo
Modulo 8
2 gg.
Parte gestionale: le relazioni(4 gg. aula)
ATTIVITÀ SUL CAMPO
Parte professionalizzate-operativaFeedback erivisitazione metodologiasperimentata
Modulo 9
3 gg.
La qualità dei processi formativi e la certificazione
dei risultati
Modulo 10
2 gg.
La gestione budgetaria della formazione
Modulo 11
2 gg.
Le procedure contrattuali perl’affidamento all’esterno dei
servizi formativi
Modulo 12
2 gg.
Parte gestionale: controllo dei processi formativi (6 gg. aula)
Gli strumenti didattici innovativi: l’e-learning
Modulo 13
3 gg.
Gli strumenti informatici e telematici del formatore
Modulo 14
2 gg.
Parte tecnologica(5 gg. aula)
PROJECT WORK
Modulo 15
CHIUSURA PROGETTO
(1 gg.)
Parte professionalizzate-operativa Feedback erivisitazione metodologiasperimentata
2 gg.
Counsellingindividuale
3 gg.
Prova di valutazione
finale
1 gg.
ARCHITETTURA DEL PROGETTO FORMATIVO
1919
segue
1. Forte integrazione cliente-fornitoreintegrazione cliente-fornitore nel processo di gestione dell’intero progetto
2. Chiara percezione dei partecipanti sul commitment commitment della Direzione Generale e della Direzione Centrale formazione e Sviluppo Competenze
3. Forte e concreto radicamento del progettoconcreto radicamento del progetto nella realtà attuale INPS (normativa, prassi, nuove iniziative) anche grazie alla significativa presenza di numerosi testimoni aziendali
4.4. Architettura modulareArchitettura modulare articolata e complessa
LE CARATTERISTICHE DI INNOVAZIONE E QUALITA’
2020
1.1. ContenutiContenuti tecnici e didattici estremamente aggiornatiaggiornati
2. Accentuazione dell’importanza fondante delle metodologie metodologie per la professionalità del formatore (con riferimento ai moduli di analisi dei bisogni, macro e microprogettazione, valutazione)
3. Valorizzazione della dimensione operativa ed esperienziale dimensione operativa ed esperienziale dell’apprendimentodell’apprendimento (con riferimento ai diversi tipi di project work e ai processi di lavoro seguiti)
4.4. Qualità degli outputQualità degli output prodotti (report di analisi dei bisogni, mappa delle competenze dell’addetto ai rischi aziendali, moduli di WBT)
5.5. Sistema di valutazioneSistema di valutazione articolato, rigoroso e impegnativo per un contesto di PA (valutazioni intermedie, prova valutativa finale)
… segue
segue
2121
1. Valorizzazione del contributo individualecontributo individuale e dei percorsi di crescita personali (piani di autosviluppo, counseling)
2. La messa a fuoco del “valore” della professionalità del “valore” della professionalità del formatoreformatore, cruciale nell’ambito delle strategie aziendali
3. La competenzacompetenza dei docenti esterni e interni
… segue