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Così è stato deciso nella trattativa tra il sindaco e i giornalisti che, rei di esser- si “comportati male”, hanno dovuto contrattare un'ammenda condivisa.La dura disposizione del primo cittadino, dunque, non si trasformerà in un'in- tromissione nelle competenze della stampa locale. Con il pass chiunque po- trà entrare e appostarsi dove vuole, ma è un modo per far pesare l'autorità del luogo. Nell'incontro con i giornalisti, a Paolo Perrone è stato fatto notare che limitando il raggio d'azione all'interno del Comune, si sarebbe arrogato il di- ritto di decidere cosa può rappresentare una notizia e cosa, invece, no. Lecce città d’arte (contemporanea) Questioni di tatto EDITORIALE di Aelle Da Randy Klein a Palazzo Vernazza alla pittura figurativa dell’E-lite Studio Gallery, l’estate leccese brulica di mostre sui nuovi linguaggi dell’arte contemporanea (e non solo) 07 luglio 2012 Settimanale gratuito - Anno I - Numero 24 Clamoroso: l’ascensore del Tribunale di via Brenta non funziona. La Poli Bortone respinge il can can mediatico e afferma: “Siamo dalla parte del Meridione e delle scale” Quella che si chiude è una set- timana che ha messo a con- fronto due differenti idee della privacy. Da una parte quella de- gli amministratori del Comune di Lecce, stanchi dei giornalisti ficcanaso pericolosamente in- teressati ai loro movimenti po- litici. Dall'altra il Partito De- mocratico, che sta gestendo con un imbarazzato riserbo la vicenda dei contributi man- canti da parte degli eletti. Nel- l'uno e nell'altro caso, a pre- scindere da dove stia la ragio- ne, abbiamo assistito a uno scivolone non da poco. Il sin- daco di Lecce, infuriato per l'inseguimento di Alfredo Man- tovano che era andato a fargli visita, ha infatti deciso di rego- lamentare l'accesso agli uffici da parte della stampa. Il Pd, di solito prodigo di paro- le sull'etica e le regole, ha mi- nimizzato con mezze frasi e di- versivi il malcontento nei con- fronti degli eletti che non ver- sano regolarmente i contribu- ti previsti dallo statuto. Le due vicende hanno avuto un veloce sviluppo: Paolo Perrone, dopo un incontro con i giornalisti, ha colto il senso profondo del suo provvedimento, ridimensio- nando la sanzione a un sem- plice pass da appendere al col- lo prima di entrare a Palazzo, quasi a ricordare insomma che tra quegli uffici si è dei “visita- tori”. Dall'altra parte, il Pd, che paga in prima persona per i singhiozzi nel flusso dei fi- nanziamenti, ha per la prima volta deciso di dire la sua, o quasi, affidando a una nota del suo tesoriere una velata tirata d'orecchi ai compagni di parti- to meno solerti e la promessa che si farà chiarezza tra le po- sizioni discordanti in materia di denaro. In entrambi i casi, però, quel- lo che abbiamo visto è stato il fugace svelamento della real- tà, ovvero di come la macchina politico-amministrativa, al di là dei proclami sull'apertura, l'eti- ca e la trasparenza, continui ad essere una questione privata, in cui chi entra senza invito è considerato un maleducato. POST IT In spiaggia con Fido, come e dove Perrone a pag. 8 Attualità Protesi difettose, 18 salentini a rischio Colluto a pag. 5 Attualità Comune chiuso per privacy Da oggi per entrare in Comune i giornalisti dovranno dotarsi di pass e sarà bandita l'area del primo cittadino. La decisione smorza la chiusura annunciata in un primo momento, ma il messaggio resta Randy Klein - CarMan

FREE Lecce n. 24 del 07.07.2012

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Settimanale d'informazione di Lecce

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Così è stato deciso nella trattativa tra ilsindaco e i giornalisti che, rei di esser-si “comportati male”, hanno dovutocontrattare un'ammenda condivisa.Ladura disposizione del primo cittadino,dunque, non si trasformerà in un'in-tromissione nelle competenze dellastampa locale. Con il pass chiunque po-

trà entrare e appostarsi dove vuole, maè un modo per far pesare l'autorità delluogo. Nell'incontro con i giornalisti, aPaolo Perrone è stato fatto notare chelimitando il raggio d'azione all'internodel Comune, si sarebbe arrogato il di-ritto di decidere cosa può rappresentareuna notizia e cosa, invece, no.

Lecce città d’arte (contemporanea)

Questioni di tattoEDITORIALE

di Aelle

Da Randy Klein a Palazzo Vernazza alla pittura figurativa dell’E-lite Studio Gallery, l’estate leccese brulica di mostre sui nuovi linguaggi dell’arte contemporanea (e non solo)

07 luglio 2012Settimanale gratuito - Anno I - Numero 24

Clamoroso: l’ascensore del Tribunale divia Brenta non funziona. La Poli Bortonerespinge il can can mediatico e afferma:“Siamo dalla parte del Meridione e dellescale”

Quella che si chiude è una set-timana che ha messo a con-fronto due differenti idee dellaprivacy. Da una parte quella de-gli amministratori del Comunedi Lecce, stanchi dei giornalistificcanaso pericolosamente in-teressati ai loro movimenti po-litici. Dall'altra il Partito De-mocratico, che sta gestendocon un imbarazzato riserbo lavicenda dei contributi man-canti da parte degli eletti. Nel-l'uno e nell'altro caso, a pre-scindere da dove stia la ragio-ne, abbiamo assistito a unoscivolone non da poco. Il sin-daco di Lecce, infuriato perl'inseguimento di Alfredo Man-tovano che era andato a farglivisita, ha infatti deciso di rego-lamentare l'accesso agli ufficida parte della stampa. Il Pd, di solito prodigo di paro-le sull'etica e le regole, ha mi-nimizzato con mezze frasi e di-versivi il malcontento nei con-fronti degli eletti che non ver-sano regolarmente i contribu-ti previsti dallo statuto. Le duevicende hanno avuto un veloce

sviluppo: Paolo Perrone, dopoun incontro con i giornalisti, hacolto il senso profondo del suoprovvedimento, ridimensio-nando la sanzione a un sem-plice pass da appendere al col-lo prima di entrare a Palazzo,quasi a ricordare insomma chetra quegli uffici si è dei “visita-tori”. Dall'altra parte, il Pd,che paga in prima persona peri singhiozzi nel flusso dei fi-nanziamenti, ha per la primavolta deciso di dire la sua, oquasi, affidando a una nota delsuo tesoriere una velata tiratad'orecchi ai compagni di parti-to meno solerti e la promessache si farà chiarezza tra le po-sizioni discordanti in materia didenaro. In entrambi i casi, però, quel-lo che abbiamo visto è stato ilfugace svelamento della real-tà, ovvero di come la macchinapolitico-amministrativa, al di làdei proclami sull'apertura, l'eti-ca e la trasparenza, continui adessere una questione privata, incui chi entra senza invito èconsiderato un maleducato.

POST ITIn spiaggiacon Fido,come e dove

Perrone a pag. 8

Attualità

Protesidifettose, 18 salentini a rischio

Colluto a pag. 5

Attualità

Comune chiuso per privacyDa oggi per entrare in Comune i giornalisti dovranno dotarsi di pass e sarà bandita l'area del primo cittadino.La decisione smorza la chiusura annunciatain un primo momento, ma il messaggio resta

Randy Klein - CarMan

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2 7 luglio 2012

Politica

Probabilmente, ricorrereall’articolo 21 della Costitu-zione italiana potrà apparirecome un evitabile bagno di re-torica; lo sbandieramento in-utile di una delle virtù scrittedi questo Paese. Eppure, con-serva una sua utilità: “Tuttihanno diritto di manifestareliberamente il proprio pen-siero con la parola, lo scritto eogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può esseresoggetta ad autorizzazioni ocensure”. Tra queste parole e il provve-dimento adottato dal sindacoPaolo Perrone per limitarel’accesso dei giornalisti in Co-mune aleggia una relazione diincongruenza. Sensazione chediventa ancor più tangibile, seconsideriamo l’essenza delPalazzo in questione. Quello che fino a qualchemese fa, in campagna eletto-rale, assurgeva a simbolo de-lla trasparenza e della collet-tività, diventa oggi un per-corso a ostacoli che i giorna-listi dovranno superare ricor-rendo a scorciatoie ed esca-motages. Per entrare infatti cisarà bisogno di accreditarsi.Così è stato deciso nella trat-tativa tra il sindaco e i gior-nalisti che, rei di essersi “com-portati male”, hanno dovutocontrattare un’ammenda con-divisa. La dura disposizione del pri-mo cittadino, dunque, non si

trasformerà in un’intromis-sione nelle competenze dellastampa locale. Con il passchiunque potrà entrare e ap-postarsi dove vuole, ma è unmodo per far pesare l’autori-tà del luogo. Nell’incontro con i giornalis-ti, al primo cittadino è statofatto notare che limitando ilraggio d’azione all’interno delComune, si sarebbe arrogatoil diritto di decidere cosa puòrappresentare una notizia ecosa, invece, no. Consigli comunali, commis-sioni e conferenze stampa nonpossono essere gli unici stru-menti di informazione direttada chi rappresenta i cittadini.Basti pensare che, se fossestato sempre così, molte no-tizie di rilievo sarebbero mor-te tra i corridoi di Palazzo Ca-rafa. A questo punto, visto che all’o-rigine dello scandalo ci sa-rebbe un incontro non uffi-ciale tra Paolo Perrone e Al-

fredo Mantovano, diventa ne-cessario considerare la valen-za del ruolo che si ricopre. Seun politico può presentarsinell’ufficio del sindaco in qua-lità di privato cittadino, anc-he un giornalista potrebbeentrare in Comune lasciandoall’entrata la sua veste pro-fessionale? C’è da augurarsi di sì, perchése così non fosse, l’eserciziodella professione giornalisticadeterminerebbe una gravediscriminazione. Fino a chepunto si è giornalisti, politicio privati cittadini? Su chi ri-cadrà la responsabilità di ef-fettuare, come in discoteca, laselezione all’ingresso? La libertà di qualsiasi politicoo dirigente di Palazzo è co-munque vincolata al lecito e,anche in virtù di questo, le res-trizioni di Perrone apparivanocosì fuori misura da avere ric-hiesto un immediato dietro-front.

Andrea Gabellone

Cosa pensa della decisio-ne del sindaco sulla rego-lamentazione di accessoper i giornalisti all’inter-no di Palazzo Carafa?Nell’epoca della comunica-zione globale, dove tutti sonotestimoni o reporter, apparecome un tentativo destinato alfallimento. Se ci si vuole ap-pellare ad un senso di rispet-to reciproco, di ruoli e res-ponsabilità, va bene, ma, allafine, è importante che ognunofaccia il suo mestiere. Se sivuole evitare il passeggio pro-miscuo nei corridoi adiacentila stanza del sindaco, lo si

può fare. Questo, però, misembra più un piccolo tenta-tivo di fare dispetto a qualcu-no che il desiderio di volerchiudere le porte all’informa-zione locale. Mi sembra unprovvedimento estremamen-te fragile.Secondo lei, dove inizia laprivacy di un amminis-tratore pubblico durantelo svolgimento delle suefunzioni?L’attività che viene svoltaall’interno di Palazzo Carafa,in quanto sede del Comune, èdi per sé incompatibile conl’appello alla privacy. È un’at-

tività svolta al servizio dei cit-tadini. Esiste in qualsiasi uf-ficio pubblico la necessità diregolamentare gli accessi perevitare confusione e interru-zioni di servizio, ma questo èun altro discorso. L’avviso delsindaco è rivolto al mondodell’informazione, quindi ilproblema è con i giornalisti. Inpassato, c’era addirittura chi siappellava alla privacy per im-pedire le riprese del Consigliocomunale. È necessario ri-cordare che quando si è rap-presentanti dei cittadini, si è alservizio della comunità. Qualche giorno fa, ha in-

oltrato una richiesta uffi-ciale per la pubblicazionedell’intero Albo Pretorioon line. Ci sono novità ariguardo? Sì, è giunta una risposta delsegretario generale VincenzoSpecchia: entro la fine de-ll’anno tutte le determine di-rigenziali saranno pubblicateon line. Fino ad oggi delle de-temine è stato pubblicato solol’oggetto; entro la fine de-ll’anno si potrà accedere anc-he al contenuto. (a.g.)

Da oggi per entrare in Comune i giornalisti dovranno dotarsi di pass e sarà bandita l'area del primo cittadino. La decisione smorza la chiusura decisa in un primo momento, ma il messaggio resta

Il consigliere d'opposizione boccia il regolamento comunale per i giornalisti e intanto ha richiesto la pubbicazione delle determine sul sito istituzionale. “Arriverà entro dicembre”

Salvemini: “Un divieto che sembra un dispetto”

Palazzo Carafa “chiuso per privacy”

Quanti frequentano, ognigiorno, Palazzo Carafa perraccontare cosa accade alsuo interno, ieri mattina sonostati bloccati -in modo gen-tile ma deciso- sulla portad’ingresso. «Nuove disposi-zioni del sindaco», è stato ri-ferito, «d’ora in poi si entrasolo in caso di sedute di com-missione o di Consiglio co-munale o per le conferenzestampa».Già, le conferenze stampa. Lostrumento che, solitamente,politici e affini utilizzano perchiamare a raccolta i gior-nalisti e diffondere il «ver-bo». Perché lì la notizia ègià bella e impacchettata.Al contrario, ritrovarsi ingiro per casa (pardon, per ilPalazzo) i cronisti che vannoa scandagliare i fatti, al di làdei crismi di un’ufficialitàpreconfezionata, evidente-mente non fa molto piacere.Anni fa, anche Adriana PoliBortone decretò la chiusuradel Comune ai giornalisti.Ma quel provvedimento,sommerso dalle critiche, ebbevita breve.Cambiano gli inquilini delPalazzo (troppo spesso e conestrema leggerezza definito«di vetro»), ma evidente-mente la voglia di limitarel’informazione torna comeun rigurgito. A sorprendere

è che la decisione di ieri siastata presa da quel PaoloPerrone che, in vista del votoper le Comunali del 2007, simise addirittura in mutandeper dimostrare di non averenulla da nascondere. Nel-l’ultima campagna, invece, ilprimo cittadino -già piùavanti negli anni- si è diver-tito a lanciare un singolareappello: «Sono Paolo, alto,brizzolato, slanciato, cuci-no, lavo, stiro, ecc. Se mivuoi conoscere, sono spessoin Comune». Va a finire chel’accesso a Palazzo Carafasarà garantito alle casalin-ghe insoddisfatte, ma nonai giornalisti «impiccioni».Che buongustaio.

Fabio Casilli, articolo ap-parso su La Gazzetta

del Mezzogiorno del 04/07/2012

Casalinghe benvenute,impiccioni alla larga

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3 7 luglio 2012

Politica

Il momento finora più tormenta-to del Pd salentino sembra desti-nato a continuare: dopo la co-cente sconfitta a livello politico, arendere il quadro più drammati-co, arrivano i guai economici. Alcentro del problema c’è l’ormai an-nosa questione delle mancate con-tribuzioni da parte degli elettimeglio pagati, soprattutto in arrivodal Consiglio regionale, che sa-rebbero debitori con il partito dicifre piuttosto ingombranti.A questo si unirebbero le difficol-tà a sostenere l’ultima campagnaelettorale e debiti non meglio spe-cificati; tutti presupposti che -è le-cito supporre- staranno generan-do conseguenze spiacevoli all’in-terno del partito. Tuttavia, ricos-truire la situazione e cercare di ca-pire quali sono stati i motivi dellacrisi non è impresa facile. Dal se-gretario regionale Sergio Blasi aquello provinciale Salvatore Ca-pone, non una parola in merito;piuttosto, tentativi di svincolarsida una vicenda che, in questopreciso momento, sembra pesare

come un macigno. Spinto da un silenzio che iniziavaad essere spinoso, il tesoriere delPd provinciale Marco Bramatoha inoltrato alla stampa, mercoledìscorso, un comunicato nel quale siammette una “una sofferenza di li-

quidità momentanea che costrin-ge a sopperire con fonti di finan-ziamento esterno, attivando leopportune linee di credito a bre-ve o medio periodo”. Ammissioneda una parte e smentita dall’altra:mentre Loredana Capone con-

fessava di aver sovvenzionato per-sonalmente campagne elettorali,Bramato ha dichiarato “dallacampagna per le provinciali, aquella per le europee, per le re-gionali e, da ultima, anche la cam-pagna elettorale per le amminis-trative del maggio scorso, capo-luogo compreso, hanno trovato co-pertura esclusivamente nelle usua-li fonti di finanziamento del par-tito”. Intanto, il discorso sulla traspa-renza delle casse di partito ritor-na vivo più che mai. Nonostantel’articolo 35 dello statuto regionaledel Pd obblighi ciascuna struttu-ra provinciale a pubblicare il bi-lancio annuale sul proprio sitoweb entro, nella pagina del Pd sa-lentino è impossibile trovarnetraccia. Forse è proprio da qui che il Par-tito Democratico deve ripartire; daquella trasparenza che l’etica e l’es-perienza impongono e che non vaesibita come un merito, ma es-eguita come un dovere.

Andrea Gabellone

Il Pd alle prese con l'annosa questione dei contributi mancanti

Conti in rosso e riserbo

Per Lecce il rischio è quello di una totale pa-ralisi del palazzo e dell’intera macchina del-la giustizia. Potrebbe portare a questo la chiu-sura, tuttora non ufficiale, di tutti e sette i tri-bunali distaccati di Campi, Tricase, Nardò,Gallipoli, Maglie, Galatina e Casarano, la metàdi tutta la Puglia, azzoppati assieme agli uf-fici dei Giudici di pace, per cui dovrebberoprovvedere direttamente i sindaci. Saranno le conseguenze dirette del decreto le-gislativo ai nastri di partenza e che dovreb-be essere licenziato entro il prossimo 13 set-tembre, figlio della spending rewiev del go-

verno Monti, ma anche di una legge delegache arriva da più lontano. Con un ordine del giorno presentato da IoSud, la questione sbarca anche in consiglio co-munale, dopo lo sciopero generale degli av-vocati nella giornata di giovedì e dei dipen-denti degli uffici giudiziari in quella di ve-nerdì. Si pone un problema di gestione del perso-nale, ma anche, in maniera più pratica, di spa-zi fisici necessari per oliare l’intero ingra-naggio della giustizia.

Tiziana Colluto

E l'accorpamento dei tribunali sbarca in Consiglio comunale

Al Partito Democratico leccese nonne va bene una. Dopo aver puntatoper le elezioni su un cavallo nontanto vincente (forse era meglio Pi-ripicchio figlio di Uragano e Apoca-lisse), si scopre adesso che i continon tornano. Non tornano proprioperché insomma non ci sono piùsoldi a causa della sindrome delbraccino corto. Il segretario Salva-tore Capone si è scervellato per in-dividuare una soluzione definitivaper risolvere l’affanno finanziario,valutando alcune proposte:Raccolta dei discorsi di Teresa Bel-lanova: prevista una ristampa inbrossura degli interventi dell’onore-vole brindisina sul tema del lavoroe della concertazione. I volumi po-trebbero interessare qualche ma-rina come poderosi frangiflutti.Sfidare Egidio Zacheo a BastianContrario: chiunque si voglia ci-mentare può cercare sfidare, previopagamento, l’esponente Pd in unagara senza esclusione di colpi, po-nendosi sempre contro tutto e tutti,ma non in maniera causale. Toccadare spiegazioni plausibili e convin-centi come l’imbattuto detentore.Candidare ancora la Capone: è l’ul-tima spiaggia. Si candida la Caponesempre e comunque, sia che si trattidel posto di amministratore di con-dominio che del concorso l’Oliodella Poesia e si scommette sul mer-cato nero. Il giorno che vincerà, ilPd si rifarà di tutte le spese.

Con l’accorpamento di tutte le sedi distaccate, il Tribunale di Lecce potrebbe trovarsi in seriadifficoltà. Già ora è costretto a fare i conti con poche aule per le udienze e scarse risorse

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4 7 luglio 2012

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5 7 luglio 2012

Attualità

A qualcuno il telefono èsquillato poco prima dellamezzanotte. È arrivato inquesto modo, senza moti-vazione, il preavviso della co-municazione del licenzia-mento in tronco a 18 operaidel consorzio Conesp, a cuiè affidato temporaneamen-te il servizio di pulizia nellesedi dell’ateneo leccese. “Unfatto gravissimo”, come lohanno definito le organiz-zazioni sindacali, un fattoper cui “non è possibile chiu-dere un occhio, anche sel’azienda ha detto di volerfare un passo indietro”. È stata un fulmine a ciel se-reno la vertenza che si èaperta all’improvviso nel-l’Università del Salento eche coinvolge 101 lavorato-ri. Una tre giorni di fuoco diaccordi, scontri, dialoghi in-terrotti e un braccio di ferroche promette di trasferire difronte ai giudici la vertenza.“I licenziamenti saranno tut-ti impugnati”, ha ribaditoValentina Fragassi dellaCgil, nel sit-in che si è avu-to mercoledì mattina nellasede del Rettorato a Lecce. È

stata questa, infatti, la primaimmediata risposta chel’azienda ha ritenuto di darealla necessità dell’Universi-tà di ridurre il monte ore to-tale alla base dell’appalto. Sudisposizione del Ministerodell’Istruzione, si è dovutipassare da 123mila ore l’an-no a 90mila ore, con unasforbiciata di 33mila ore dafar pesare sui lavoratori. Ma in che modo? C’era unadoppia alternativa ai licen-ziamenti. Da un lato l’ac-cesso alla cassa integrazionein deroga, per colmare quel-

le ore che sarebbero venutemeno dall’appalto e ottene-re all’incirca lo stesso salario.Dall’altro l’avvio di una pro-cedura di solidarietà, conun taglio orizzontale, pertutti, di circa 27 ore al meseciascuno. Invece, il Conespha deciso di tirare dritto eoptare per il non manteni-mento di tutti i livelli occu-pazionali, sebbene sia arri-vato poi il dietrofront tardi-vo di fronte al direttore ge-nerale dell’ateneo EmilioMiccolis. Inoltre l’Università, per il

futuro, ha garantito l’am-pliamento dei servizinel nuovo bando, che saràpubblicato ad ottobre e saràdella durata di 4 anni. “È pertale ragione che è indispen-sabile che gli attuali contrattidi lavoro non vengano mo-dificati- sottolinea Anto-nella Perrone della Uil-tucs- perché potranno esse-re ridiscussi, e solo in sensomigliorativo, soltanto conl’azienda che si aggiudiche-rà la gara in modo definiti-vo”.

Tiziana Colluto

Sono 18 in tutto il Salento i cittadi-ni a rischio tumore per impianto diprotesi difettose alla gamba. Proprioin questi giorni e fino al 19 luglio,per loro sono in corso i controllipresso l’ospedale “Vito Fazzi”. AllaAsl di Lecce ci sono voluti tre mesiper scartabellare cartelle cliniche,registri di ortopedia e scarti di ma-gazzino e ricostruire l’elenco com-pleto dei pazienti che tra, il 2004 eil 2010, si sono sottoposti a im-pianto della protesi “De Puy Asr tmcon sistema acetabolare Asr tm Xl”della Johnson & Johnson, quellaper cui il Ministero della Salute hadisposto il richiamo perché ritenu-ta a rischio cancro. È proprio suquesto che nel frattempo era arri-vata la diffida e la minaccia di unaclass action da parte del Coda-cons. “A distanza di due anni le Asldella Regione Puglia dormono,mentre gli impiantati rischiano lavita”, aveva tuonato l’associazionedei consumatori. La protesi, a volte impiantata anchesenza il diretto coinvolgimento deipazienti, nel 2010 è stata ‘richia-mata’ dal colosso protesico britan-nico, poiché, dagli accertamenti ef-fettuati dalla casa madre, è emersoche si possono produrre scolla-menti delle componenti, sacche diliquido, dislocazione, sensibilizza-zione al metallo, dolore e, soprat-tutto, emissioni di ioni cobalto.

Proprio questi, interagendo con itessuti molli, possono produrrel’insorgenza di patologie cancero-gene. Da qui l’intimazione al siste-ma sanitario locale di contattare im-mediatamente i pazienti “per pro-cedere alla verifica ed alle proceduredi controllo, al fine di accertare sesia necessario o meno procederecon urgenza alla sostituzione degliimpianti”. “Non stavamo certoaspettando il Codacons -ribatte il di-rettore generale della Asl, ValdoMellone- visto che il 24 gennaio ilMinistero della Salute ha scritto atutte le aziende. Però, non esisten-do in Italia un archivio degli im-piantati, è stato difficilissimo recu-perare i loro nomi, visto che in Pu-glia, come in Emilia Romagna, siviaggia intorno alle 70mila protesil’anno”. (t.c.)

Fino al 19 luglio saranno sottoposti a controlli i 18pazienti a cui è stata impiantata la protesi dellaJohnson & Johnson ritenuta a rischio tumore

Pulizie in ateneo, licenziamenti al telefonoMercoledì sono stati formalizzati i licenziamenti di 18 operai del consorzioConesp che si occupa delle pulizie nell’Università del Salento. Le comunicazioni tramite telefonate notturne

Protesi difettose, 18 salentini a rischio

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6 7 luglio 2012

Attualità

È un mercato fiorente quellodei trafficanti di esseri umani,con migliaia di migranti pron-ti a salpare dai porti dellaGrecia e della Turchia, so-prattutto a bordo di lussuosebarche a vela trasformate inuna sorta di “Cavallo di Troia”carico di clandestini, per rag-giungere le coste del Salento epoi, attraverso una serie dipassaggi perfettamente orga-nizzati, i paesi del nord Euro-pa. Viaggi della speranza edel sogno di una vita miglio-re, pagati con i risparmi di unavita. Neanche la tragedia av-venuta a metà giugno a largodi Torre Vado, con 7 dispersi,ha fermato i trafficanti di uo-mini. L’obiettivo è sempre lostesso, raggiungere le costeitaliane a bordo di ogni mez-zo possibile e immaginabile:oltre ai velieri, sono i velocigommoni oceanici a solcare ilCanale d’Otranto, passandoda pescherecci e arrivando avere e proprie carrette delmare. Nel 2011 sono stati 2.468 i mi-granti approdati sulle nostrecoste. Una cifra in costanteascesa. Nel 2009, infatti, era-no stati 329 gli stranieri sbar-cati nel Salento, e meno di2mila nel 2010. Oltre 800 imigranti intercettati dall’ini-zio dell’anno, con un’estateche si prospetta quanto maidifficile sul fronte dell’immi-grazione. Diversa, rispetto alpassato, la nazionalità dei pro-fughi, spesso provenienti dal-l’Asia minore. Uomini e don-ne in fuga da paesi segnati dal-la guerra e dalla miseria, a in-seguire un sogno chiamatoItalia. Nei loro occhi la pro-fonda e precisa consapevo-lezza dell’ineluttabilità del-

l’infelicità che hanno tutti co-loro che, per una ragione o perun’altra, sono stati strappati egettati lontano dal loro paesenatio.Le nuove ondate di sbarchi re-gistrate negli ultimi due anni,hanno riacceso i riflettori sulcentro “Don Tonino Bello”,riaperto dopo 5 anni d’inatti-vità nell’agosto del 2010 (inbase a un protocollo d’intesasiglato in prefettura a Lecce),per fornire le primissime curemediche e umanitarie ai pro-fughi e consentirne l’identifi-cazione da parte dei funzionaridell’Ufficio immigrazione.Una struttura comunque ina-

datta ad ospitare arrivi dimassa o ad accogliere i mi-granti per più di una notte.Sono stati in molti, negli ulti-

mi mesi, a chiedere lo stan-ziamento di nuovi fondi perl’ampliamento della struttura.

Andrea Morrone

Dopo la ripresa mas-siccia degli sbrachi,grazie all’aiuto delComune, della Cari-tas, della Croce rossae della Misericordiadi Otranto, da qual-che anno il centro diprima accoglienza“Don Tonino Bello”di Otranto, ha ria-perto i battenti eFrancesco Man-carella ha ripreso la sua at-tività in prima linea, in soc-corso dei tanti migranti cheraggiungono le nostre coste.“Oggi -spiega il medico, ri-spetto ai precedenti flussimigratori, è mutata la na-zionalità dei profughi e cisono molti più bambini eminori, soprattutto afghani eiracheni. Sono ragazzi in cer-ca di un futuro migliore, chefuggono dall’inferno e ab-bandonano la loro casa e iloro genitori, a volte per sem-pre. Sono i padri, del resto, apagare gli otto o novemiladollari necessari per il viag-gio. Un doppio sacrificio: af-fettivo ed economico. Quidimostriamo che il Salento èterra d’accoglienza”. Modi gentili e sorriso accat-tivante, Mancarella raccontale mille difficoltà dell’acco-glienza: “Si tratta di un’emer-genza annunciata. È bastato

l’arrivo nei giorni scorsi di cir-ca 200 migranti, infatti, pera mettere a nudo tutti i limi-ti e le problematiche del Cpa.Si tratta di una sede inadat-ta ad ospitare arrivi di mas-sa o ad ospitare i migranti perpiù di una notte”. Solo sonouna trentina, infatti, i postiletto disponibili. Ridotti an-che gli spazi: basti pensareche anche quando gli sbarchierano composti da 30 o 40persone, era necessario alle-stire una tavola nel corrido-io per rifocillare i migran-ti provati da viaggi este-nuanti. Poco più grande diuna normale stanza risultaanche l’infermeria, dove iprofughi sono costretti a sfi-lare uno o due per volta persottoporsi alle visite mediche.Lui, però, “l’angelo dei mi-granti”, continua instancabileil suo lavoro, con l’allegria el’umanità di sempre. (a.m.)

Un'onda inarrestabile sulle coste salentineDalla carretta alla barca a vela, il mercato degli sbarchi clandestini

resta florido nonostante le vittime e i frequenti arresti. Dall'inizio dell'anno sono oltre ottocento ad aver raggiunto il Salento via mare

Quaggiù qualcuno li ama

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7 7 luglio 2012

Attualità

È on line www.leccesette.it, il nuovo portale di informazione del Salento.Notizie quotidiane, inchieste, curiosità e video in un unico sito web

di informazione a 360 gradi, dedicato a Lecce e provincia.

Passaparola!Mail: [email protected] Facebook: www.facebook.com/LecceSette

Che succede quando il minu-to e trenta di una canzonenon basta più per esprimeretutto quello che si vuol dire? Siprende carta e penna e si ini-zia a scrivere. Pagina su pagi-na. Fino a quando non vienefuori un libro. È quello che hafatto Nandu Popu (nellafoto), anima ambientalista deiSud Sound System, la band sa-lentina per eccellenza, che hada poco superato il traguardodei vent’anni di attività cele-brandolo con un “Best of” giànei negozi di dischi dal 19giugno. È approdato giovedì scorso, in-vece, negli scaffali delle libre-rie il romanzo d’esordio diNandu Popu: Salento fuoco efumo, edito da Laterza per lacollana “Contromano”. Il tito-lo del libro, che ricorda il re-frain-calamita per turisti “Sa-lentu, lu sule, lu mare e lu ien-

tu”, tradisce da subito il pun-to di vista dell’autore, orgo-glioso e con le radici ben pian-tate nella sua terra ma aller-gico alle semplificazioni dacartolina: “I luoghi comunisul Salento devono essere de-moliti -dice Nandu, al secoloFernando Blasi-. Va bene ilsole e il mare, ma qui da noi c’èanche tanto inquinamento”. Ecologista sanguigno, forseun po’ “fissato” come si auto-definisce ironicamente, Nan-du Popu ha costruito la suastoria ritagliando pezzi di ri-cordi personali incollandoli avicende realmente accadute, aquelle cronache di ordinariaviolenza ambientale che i va-canzieri ignorano. Ma il Sa-lento non è terra dove le de-nunce degli ambientalisti ca-dono nel vuoto, o almeno nonlo è più, secondo Nandu: “Die-ci anni fa eravamo quattrogatti ad interessarci di questitemi nei nostri paesi. Oggivedo in giro la testimonianzadel cambiamento della miaterra: i cittadini si informanoe chiedono risposte”. Quello che fa, per grandi linee

il protagonistadel romanzo, unragazzo che sem-bra incarnare ap-pieno i principidel “grido ecolo-gista” dei SudSound System:“È la terra toa.amala e difendi-la”. “Difendila”anche contro lestesse “radici” fa-miliari, quasi fos-si un PeppinoImpastato in pic-colo verrebbe dadire: il protago-nista scopre cheil padre è impli-cato in traffici il-legali con l’ecomafia e decidedi andare per la sua strada ab-bandonando la famiglia dovesente, insopportabile, il pesodel silenzio. Ma anche quellodell’italiano, che suona al ra-gazzo come simbolo del di-stacco formale che invece nonha con i suoi amici-compagnidi sfide: “Ho scelto di inseri-re interi dialoghi del romanzoin dialetto salentino -dice

Nandu- perché per me è la lin-gua delle confidenze e deisentimenti e come tale è in-traducibile”. Del resto lo diceuno che vent’anni fa, con i SudSound System, si mise volen-tieri la spilla del “folle” davantialle case discografiche chenon facevano che ripetergli“con le rime in dialetto non fa-rete strada”.

Maria Grazia Maci

Nelle pagine di Salento fuocoe fumo, Nandu Popu ha rico-struito pezzi del suo mondo,personale ma anche ovvia-mente, musicale. È così che nel finale del ro-manzo, celebrato con un gran-de concerto di piazza con Gre-enpeace compare MilitantP (nella foto a sinistra), apri-pista riconosciuto della scenareggae salentina negli anni’80 che ha partecipato allafondazione dei Sud Sound Sy-stem e ha contribuito a met-tere le basi della scena ragga-muffin in Italia: “Un militan-

te per il territorio come noi”,dice Nandu. Ma nel libro compare anche

“zio Maurizio”, il vero perso-naggio positivo della storia,ambientalista convinto e un

po’ rude che denuncia l’ag-gressione del “fumo” dellefabbriche sulle campagne e neipolmoni delle persone. “Nel-lo zio del protagonista ho vo-luto tratteggiare la figura diMaurizio Rampino (nellafoto a destra), un mio grandeamico”, spiega Nandu che nel-la figura del giornalista di Tre-puzzi, scomparso prematu-ramente nel 2006, vede “ilsalentino ideale”: “Tutte lecose che so sui temi ambien-tali le ho imparate da lui -diceNandu- e mi sembrava giustorendergli omaggio”. (m.g.m.)

Nandu Popu: “Il mio racconto inventato sul Salento vero”L'anima noir del Salento da cartolina in un romanzo fortementeambientalista che ne celebra la bellezza e l'autenticità

Nelle pagine si incontrano anche persone vere

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8 7 luglio 2012

Attualità

Rigorosamente al guinzaglio, aSan Cataldo come a San Foca,nei lidi i pelosi potranno gode-re di un lettino, una ciotola d’ac-qua fresca, una doccia d’acquadolce e della sospirata compa-gnia degli amici umani. Rac-conta Alessandra Ruggiero,proprietaria del lido “Coiba”(nella foto), che per lei, amantedegli animali e proprietaria dicani, l’idea è nata semplice-mente per rispondere alle esi-genze dei suoi utenti. “Noi ab-biamo anche un albergo, e spes-so ci veniva chiesta la disponi-bilità ad accogliere anche i cani.È stato naturale quindi pensaredi offrire un servizio completo,

in modo che chi era ospite del-l’hotel, potesse poi andare inspiaggia con il proprio cane.Abbiamo chiesto il permesso alComune di Melendugno e cosìsiamo riusciti ad ottenere l’au-torizzazione. Adesso i cani, a co-sto zero, possono stare in spiag-gia con i padroni. Abbiamo in-vece ancora qualche problemaad ottenere l’autorizzazione perpermettere ai cani di fare il ba-gno in acqua. Aspettiamo ri-sposte. È il secondo di questaesperienza e abbiamo il riscon-tro e l’apprezzamento degli ospi-ti”.Mauro Della Valle, proprie-tario di “Soleluna” e presidente

di Assobalneari, ha scelto inve-ce di affidarsi allo standard pro-posto da Bau Beach, una speciedi franchising inventato daun’associazione animalista. Ab-biamo riservato ai clienti dellaBau beach 10 ombrelloni, 5 inprima fila e 5 in seconda. Acco-gliamo i nostri ospiti con una cio-tola e una bottiglia d’acqua fre-sca. Una bau doccia, con tanto dipasserella di legno, consente aipelosi di ripulirsi dalla sabbia edal sale. Abbiamo risolto anchela questione del bagno in mare,condividendo il regolamentocon la Asl, con la quale sono sta-te fissate delle fasce orarie (7/9e 17/19) in cui fare entrare i cani

in acqua. Per noi è il primoanno. Faremo un report di que-sta esperienza, evidenziandoanche eventuali criticità, chepoi condivideremo con la Asl percapire come migliorare ancora il

servizio. La cosa, evidentemen-te, mi interessa anche in quali-tà di presidente di Assobalnea-ri. Mi auguro che tanti lidi pren-dano spunto e facciano altret-tanto”. (m.p.)

Non è estate se non si va al mare. E nonè vacanza se non si sta tutti assieme. Macome fare quando in famiglia c’è ancheun amico a quattro zampe? Se pureogni proprietario di cane ha cedutoqualche volta alla tentazione di un belbagno in compagnia dell’amico peloso(rischiando un’ammenda fino a 1.024euro), stare nelle regole è cosa ben di-versa. A regolamentare l’accesso deglianimali d’affezione sulle nostre spiag-ge, in Puglia ci pensa un regolamentoregionale: l’articolo 3 dell’Ordinanzabalneare del 16 maggio 2011. È qui, alcomma S, che si esplicita il divieto di“condurre o far permanere qualsiasitipo di animale, anche se munito di mu-seruola e guinzaglio, in aree non ap-positamente autorizzate, attrezzate esegnalate”. Niente da fare, dunque, sul-le spiagge libere i nostri cani non ci pos-sono proprio andare? Non proprio, per-

ché di recente l’articolo è stato arric-chito di una nota che consente, in pre-senza di specifici regolamenti comunalio delle Asl, l’individuazione di aree peranimali domestici, sempre che questinon arrechino “danni o disturbi al-l’utenza circostante”. In provincia diLecce, finora, nessun Comune ha prov-veduto ad individuare delle zone dispiaggia libera per consentire l’acces-so dei nostri amici a quattro zampe. Incompenso però, va crescendo la sen-sibilità degli operatori balneari. Sul mo-dello di quanto già avvenuto in altre re-gioni italiane, e grazie anche ad un im-put arrivato dal progetto Turista a 4zampe, promosso dall’Apt, si comin-ciano a vedere i primi lidi salentini PetFriendly. Al momento sono ancorasolo due: il “Soleluna” a San Cataldo eil “Coiba” a San Foca.

Melissa Perrone

In spiaggia con Fido

Salento Pet Friendly: come e dove andare in compagnia dei nostri amici pelosi

Solo due in provincia. Per i pelosi lettini, acqua fresca e bau doccia

Gli operatori delle Bau Beach: “Così accogliamo i clienti a quattro zampe”

Stefania Mandurino (nel-la foto), responsabile deiprogetti di riqualificazioneturistica di Puglia Promo-zione, è da tempo convintache un turismo sostenibilepassi anche attraverso l’ac-coglienza degli animali. Perquesto, prima come Apt eadesso come Puglia Promo-zione, ha scelto di occupar-si dei progetti che hannocome obiettivo quello di age-volare l’organizzazione del-le vacanze alle famiglie “al-largate”, sostenere e diffon-dere, nelle strutture ricetti-ve e nel Paese, la culturaanimal friendly. “Già dalloscorso anno -racconta- conTurista a 4 zampe, con ilMinistero del Lavoro, ab-biamo stilato un elenco a

misura di turista che com-prendesse strutture ricettivepreparate per l’accoglienzadegli animali d’affezione.Hanno risposto in 75. Ades-so l’obiettivo è anche piùampio, stimolare i sindaciperché vengano stilati deiregolamenti comunali pernormare la presenza dei caninelle aree pubbliche, sianoesse le spiagge o gli edifici.Non si capisce infatti se sia omeno consentito l’accessoin alcuni luoghi, come le po-ste ad esempio”. Sembra stia crescendo infattila sensibilità sul tema daparte degli amministratori.L’assessore al Bilancio re-gionale, Michele Pelillo, siè occupato di semplificare al-cune norme per permettere

più agevolmente agli ope-ratori balneari di richiederele autorizzazioni per l’in-gresso dei cani in spiaggia,così come sensibile si è fi-nora dimostrata Silvia Go-delli e Giancarlo Piccirillo,presidente di Puglia Promo-zione. Ancora però, indi-pendentemente dalla sensi-bilità dei singoli, nel Salen-to ancora nessun primo cit-tadino si è deciso a stilare deiregolamenti ad hoc. E questononostante lo scorso anno fuistituita una commissionead hoc tra Anci e Ministeroproprio per sollecitare i sin-daci in tal senso.

(m.p.)

Si moltiplicano i progetti per un territorioa misura della coppia cane-umano

Al lavoro per una Pugliaamica degli animali

Niente crema solare né cap-pellini, ma come regolarsi coni cani in spiaggia? Sergio Ca-poraletti, amante degli anima-li nonché veterinario, non hadubbi: cani in spiaggia sì (di-vieti permettendo) ma standoattenti ai colpi di calore. “Bisogna ricordarsi -spiega Ca-poraletti- che il cane ha una ter-moregolazione diversa da quel-la dell'uomo. Non suda se nondalla lingua e dai cuscinettiplantari, ed è dunque più sen-sibile al calore. L’ombrellonespesso non basta. Bisogna di-menticarsi le giornate intere almare con l’amico Fido, a menoche non ami fare il bagno. Epoi, ovviamente, mai lasciare icani in macchina”. Ma quali sono i sintomi di uneventuale colpo di calore?“Molto simili a quelli degliumani: spossatezza, difficoltà adeambulare, sonnolenza. Aiprimi sintomi è necessario im-mergere il cane in acque. E, ov-viamente, chiamare il veteri-nario”. (m.p.)

I consigli delveterinario: tanta acqua e attenti ai colpi di calore

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9 7 luglio 2012

Attualità

Da Los Angeles a Tokio pas-sando per la vecchia Europa enon mancando l’Est sovietico,l’oro verde made in Salentosbaraglia ogni forma di con-correnza. Nella terra che daanni fa dell’olivo bandiera di sa-lubrità e ricercatezza trova af-fermazione una piccola realtà diprovincia che, certa della pro-pria tradizione (generazioni diestimatori del genere si sonopassati la staffetta padre/figlionella coltura dell’olivo) e fiera diuna tecnologia innovativa, simuove da anni alla conquistadel comparto ottenendo rico-noscimenti e premi come sepiovesse.Ercole oleario 2009, presentenelle guide di settore più im-portanti (Slow Food, GamberoRosso, Flos Olei, Marco Oreg-gia) l’Olio Conte è a detta deimaggiori esperti del ramo unarara miscela di tradizione, duro

lavoro di selezione e competentepreparazione. Descriverne il sapore è un’im-presa faticosa, iniqua e scarsa-mente celebrativa perché solol’assaggio di questo elisir colorsmeraldo può offrire giustiziaalla fatica di chi da quasi un se-colo ci crede.Alle varietà secolari ed autoc-tone si sommano le specie lec-cino, frantoio e coratina ognu-na delle quali porta con sé gu-sto, tono, vivacità... E capitache all’odore di ravanelli e ca-volo si mischi, con gusto ed av-vedutezza, il sapore del carcio-fo e del rosmarino. Capita che l’aroma della mentafaccia mistura con tracce di ro-smarino e liquirizia e la bananaverde sposi l’anice selvatico: c’èun universo di sapori, essenzeretrogusti in ogni singola stillaprodotto. Chiara Murri Dello Diago

Nei giorni scorsi, alcune foto che ritrae-vano gli ulivi sulla strada statale Maglie-Otranto hanno invaso i social network, se-minando allarme tra gli ambientalisti. Lospray che deturpa -almeno visivamente-la corteccia degli alberi, però, non rap-presenta una condanna, ma un sempli-ce censimento. Il presidente dell’associazione “Custodi diOlivinopoli” Angelo Amato ha volutorassicurare tutti, fornendoci i dati ag-giornati sulle adozioni degli ulivi: il Co-mune di Lecce e il Comune di Novoli han-no adottato 2.500 alberi ciascuno, il Co-mune di Minervino 900 e il Comune di

Uggiano La Chiesa 100. “Siamo a quota6mila -ci ha raccontato Amato- su un to-tale di 8.300 piante. Considerando che ilavori non inizieranno prima del prossi-mo autunno, abbiamo un buon marginedi tempo per invitare altri Comuni a par-tecipare all’iniziativa”. L’associazione no profit, che sta colla-borando con l’Anas per la coordinazionedel progetto, si propone di inserire gli uli-vi espiantati in un ciclo produttivo bio-logivo, evitando che le piante finiscanocon l’avere un semplice scopo ornamen-tale tra le tante rotonde della provincia.

Andrea Gabellone

Quell’olio è un’eccellenzaInizia da Sternatia un viaggio di amore e di gusto per le produzioni agricole locali. La prima tappa sono le aziende Conte, che della produzione olivicola hanno fattouna questione personalissima

Ulivi salvi: “Lo spray blu non è una condanna”

3mila piante distese su 15 et-tari di terra, alberi secolaricontorti e tronfi di nodi echiome protese al cielo, pian-te nuove cariche di gemme,gli alberi dei padri, quellidei figli che convivono e po-polano le campagne di Ster-natia disegnando la storiadei luoghi. Quello che colpi-sce di questa piccola aziendaè l’assoluta mancanza di di-stacco tra il produttore ed ilprodotto, esiste,infatti, unasorta di fil rouge che lega i ti-tolari ad ogni singolo albe-ro indescrivibilmente di piùche al guadagno che lo stes-so possa rappresentare.Sarà la passione del lavoroche si è scelto, sarà la consa-pevolezza di aver conquista-to l’approvazione di chi hainiziato alla stessa passio-ne, sarà l’orgoglio di portare

avanti un rito che parla di va-lori familiari, di idee, di so-gni, saranno tutte questecose assieme ma “fare olio” aSternatia è molto più cheun lavoro.È l’amore trasbordante diun pater familias che seguegiornalmente le proprie crea-ture con abnegazione e pa-tema, è quello stravagante le-game che porta a chiamareper nome ciascuna piantaconoscendone ogni nocchio,è la tenacia di non credere almercato prima che sia statofiltrato dalla fede nei proprisogni.Affacciati sul lavoro di que-sto piccolo frantoio alle por-te di Lecce non stupisce chele tavole di mezzo mondochiedano di insaporire di Sa-lento la propria cultura.

(c.m.d.d.)

… e gli alberi fanno partedella famiglia

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10 7 luglio 2012

Cultura & SpettacoloARTE

a cura di Lori Albanese

Percorrendo le vie del baroccoleccese, in pieno centro storico,è facile trovarsi immersi in un iti-nerario naturale che percorre se-coli di storia, e all’interno delquale trova spazio molto piùdella bellezza delle architettureseicentesche e dei toni caldi e do-rati che assume la luce in questapiccola porzione di mondo. Maicome quest’anno, infatti, il ca-poluogo salentino ospita unaserie di interessanti mostre cheoffrono uno spaccato di quantosi muove oggi nell’arte contem-poranea. Merito della fioritura di nuovegallerie, del fervore di quelleattive già da qualche anno, e del-la recente apertura di due strut-ture comunali restituite all’anticovigore: il Must, il museo storicodella città adiacente al TeatroRomano che ha sede in quelloche in origine era il monasterodi Santa Chiara; e il cinquecen-tesco Palazzo Castromediano-Vernazza in Pizzetta GiuseppePellegrino. Proprio da quest’ul-timo luogo, considerato uno deipiù preziosi del patrimonio cit-tadino, può partire il percorso atappe tra le varie esposizioniche animano la città. Si è aper-ta infatti lunedì 2 luglio la mo-stra Da un momento all’altrodello scultore americano Ran-dy Klein, organizzata da Sm-Artlab e Art and Ars Gallery: unamostra imponente, con oltrecento sculture e opere grafichea occupare l’intero primo pianodi Palazzo Vernazza. Newyor-kese di nascita e londinese d’ado-zione, Klein è uno dei tanti arti-sti ad aver subito il fascino delSalento e ad averlo eletto luogoideale in cui riposarsi e ispirar-si (ha comprato una casa a Cu-trofiano dove da qualche annotrascorre le sue vacanze). Lesue opere fanno parte delle col-lezioni permanenti delle mag-giori gallerie del mondo, dallaTate Modern di Londra alMoma di New York e sono il ri-sultato perfetto di visioni inte-riori e feroci percezioni am-bientali, nostalgiche e malin-coniche, assemblate con legge-rezza e filtrate attraverso unnon comune senso dell’ironia. Scrive nel suo testo critico loscrittore e sceneggiatore ClaudioPiersanti: “Il paesaggio in Kleinè pura emozione. La malinconiatorna in primo piano ma non èaffatto esibita. I materiali che usaquasi non si notano: ma sonocolori sintetici, dipinti sopra ilmetallo. Con materiali del

genere dei pittori qualsiasi real-izzerebbero dei frigoriferi. Laleggerezza raggiunge in Klein ilpunto più alto nel suo esatto (eapparente) opposto: la scultura.L’ironia diventa anche gioco.La scultura diventa scrittura”.Fino a domenica 22 luglio, dal-le 10.30 alle 12.30 e dalle 17.30alle 21; ingresso libero. Info:328.2716450. Proseguendo il tragitto, superataPiazzetta Santa Chiara in dire-zione del Cinema Massimo, inCorte San Blasio c’è la nuovissi-ma E-lite Studio Gallery, inau-gurata qualche mese fa, cheospita la collettiva a cura di Lo-renzo Madaro A modo suo.Aspetti della pittura contem-poranea, pensata come unosguardo su ciò che si muove oggiin Italia nell’ambito della pittu-ra figurativa, astratta, informa-le. La mostra raccoglie le operedi artisti dell’area meridionale,ciascuno con una sua visionedella pittura contemporanea emette insieme dipinti di for-mato ridotto, proposti attraver-so installazioni che interagisco-no con lo spazio espositivo, e di-pinti di medio-grandi dimen-sioni. Tra le opere presenti, le vi-sioni globali di Cristiano Palla-ra, gli sguardi disincantati deipersonaggi di Dario Agrimi, gliinquietanti ritratti femminili diJara Marzulli, gli scavi antro-pologici di Pierluca Cetera. Finoal 31 luglio, da lunedì al sabatodalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 20;ingresso libero, www.elitestu-diogallery.com. A due passi da Corte San Blasio,su Viale XXV Luglio, le sale delCastello Carlo V ospitano la se-conda edizione della Biennaledel Salento, organizzata dal-l’Associazione Culturale “Trac-ce - Arte Contemporanea”, cheriunisce in gran parte la produ-zione artistica nata nel territorio.

Particolarità della mostra stanell’allestimento, improntato almovimento, ai giochi di luce, alleinstallazioni immerse nel buioche ridisegnano lo spazio dellebellissime sale del Castello. Tragli artisti ospiti, un grande pro-tagonista dell’arte contempo-ranea del Novecento come UgoTapparini, disegnatore, gior-nalista, scrittore con la passionedella pittura nato a Lecce da fa-miglia veronese; e poi, tra gli al-tri, il Gruppo Tracce (Ornel-la Durini, Fernando Perrone,Fulvia Perrone, Massimo Schi-to, Vittorio Tapparini; autoridell’installazione dal titolo Lucee ombra, nella foto). Fino al 17luglio, ogni giorno, festivi inclusi,dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 21.Ingresso libero.Costeggiando il lato sud del Ca-stello Carlo V si arriva davanti albellissimo Palazzo Rubichi cheospita la Primopiano LivingGallery, in viale Marconi, dovesi è aperta a fine giungo la setti-ma edizione di Les Enfants Ter-ribles - Video Art & Pop Cul-tures, a cura di Doris Sacqueg-na. Un evento che raccoglie leopere di oltre trenta artisti di

dodici diversi paesi tra illus-trazioni, fumetti, poster, col-lage, video, performance legateal mondo della pop culture.Fino al 12 luglio, dal lunedì al ve-nerdì con orari 10-13 e 17-20, ilsabato 17-20. Info:0832.304014.Tornando in Piazza Sant’Oron-zo, e poi proseguendo in dire-zione della Basilica di SantaCroce, tra i luminosi palazzi divia Umberto I si apre la galleriarivartecontemporanea, fondatanel 2007 dal gallerista comascoDanilo Riva, che in questi gior-ni ospita la mostra Per grazia ri-cevuta della Confraternita del-la Salvezza. Il collettivo a di-mensioni ridotte fondato daVanni Cuoghi e Ilaria delMontepropone piccoli lavori sutela e tavola che descrivono ununiverso laico e domestico, at-tingendo al mondo degli ex votoe rivestendolo di squisita ironia.Fino al 24 agosto, dal martedì alsabato, dalle 10 alle 13 e dalle 18alle 21; info: 333.7854068, in-gresso libero.Infine, a San Francesco dellaScarpa, prosegue la mostra Sot-to il Vesuvio di Andy Warhol,

che omaggia l’arte napoletanadal ‘600 a oggi e ospita un’ope-ra della serie Vesuvius, testi-monianza del legame tra il padreamericano della pop art e la

città partenopea. Fino al 27 ago-sto, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle20; sono previste visite guidatee attività didattiche specifiche;info: 0832.683503.

Da Randy Klein a Palazzo Vernazza alla pittura figurativa dell’E-lite Studio Gallery, l’estate leccese brulica di mostre sui nuovi linguaggi dell’arte contemporanea (e non solo)

Lecce città d’arte (contemporanea)

Randy Klein -Trans19-23 A modo suo - Cristiano Pallara

Biennale Salento - Gruppo TracceSotto il vesuvio di Andy Warhol - Vesuvius

Per grazia ricevuta - Sassi amari

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11 7 luglio 2012

Cultura & SpettacoloFUORI CITTÀ

Sono stati annunciati i priminomi della settima edizionedel Locomotive Jazz Festivalche si terrà quest’anno dal 1°al 4 agosto tra la Piazza Diazdi Sogliano Cavour, la collinadi San Mauro a Sannicola el’Abbazia di Santa Maria inCerrate. Si tratta di EugenioFinardi, Gianluca Petrel-la (nella foto), Daniele DiBonaventura, Alexey Ko-losov, Lars Danielsson,Donpasta. Il festival direttodal sassofonista Raffaele Ca-sarano si svilupperà que-st’anno attorno a un titoloevocativo e affascinante, Ilviandante, simbolo del viag-gio, dell’incontro, della con-divisione e sarà caratterizzatocome di consueto da progettidi collaborazione con presti-giosi festival e organizzazioniinternazionali come il Festivald’Ète di Tolouse (Francia) e ilMoscow International Per-formance Art Center (Rus-sia). Dalla sinergia tra Locomotivee Festival d’Ète è nato lo spet-tacolo Tarantulae (in cartel-lone il 3 agosto), un viaggio trale musiche popolari con Don-Pasta, Benjamin Sauzerau,Alessia Tondo, Vito de Lo-renzi, Giancarlo Paglialunga,Rocco Nigro, Marco Bardo-scia, Raffaele Casarano. Incollaborazione con il MoscowJazz Festival, invece, si esibi-

rà il musicista, giornalista epoeta russo Alexey Kolosov intrio (1 agosto). Il miglior jazzitaliano sarà rappresentatodal gruppo Tubalibre deltrombonista Gianluca Petrel-la, che ha nel suo organico al-cuni dei più bei nomi del pa-

norama contemporaneo: Ga-brio Baldacci (chitarra), Cri-stiano Calcagnile (batteria) eOren Marshall (tuba); e dalprogetto Band Union di Da-niele Di Bonaventura (ban-doneon) con Marcello Peghin(chitarra 10 corde), Felice Del

Gaudio (contrabbasso) e Al-fredo Laviano (percussioni). Il3 agosto, il festival ospiteràinoltre l’unica data italianadel contrabbassista e violon-cellista svedese Lars Daniel-sson accompagnato da JonasÖstholm (pianoforte), JohnParricelli (chitarra) e MagnusOstrom (percussioni). Caratteristica peculiare delfestival è quella di favoriregli incontri tra musicisti sa-lentini e grandi interpreti del-la musica italiana e interna-zionale con produzioni origi-nali realizzate in esclusiva;quest’anno il combo RaffaeleCasarano & Locomotive in-contrerà il cantautore mila-nese Eugenio Finardi (2 ago-sto), mentre il gruppo Triace(le voci di Alessia Tondo,Emanuela Gabrieli e CarlaPetrachi) incontrerà il gruppofrancese Danser Ensemble nelprogetto originale Locomoti-ve Percussion Afrobeat (3agosto). Il programma dellamanifestazione prevede an-che incontri pomeridiani, pre-sentazioni di libri, mostre fo-tografiche e dj set a cura di Po-pulous. A chiudere, la tradi-zionale festa in piazza Diazcon Salentini Generali &Guests e il consueto concertoall’alba, sulla collina di SanMauro a Sannicola.Info: www.locomotivejazzfe-stiva.com

Aspettando il Locomotive,annunciato il programma

Nella suggestiva cornice del-la Masseria Miele, situataalle porte di Lecce, in zonaMarangi, tutti gli amanti del-la natura e del cinema, ognimercoledì, a partire dal 4 lu-glio, potranno gustarsi la se-conda edizione della rassegnaestiva a premi Corti in aia.L’iniziativa è rivolta a registie filmaker, istituti scolastici,associazioni etc. che hannoprodotto un cortometraggioed è organizzata da NaturaMediterranea Società Coo-perativa, che gestisce e coor-dina le diverse attività dellamasseria, in collaborazionecon Newart3D ed EdizioniCittà Futura. La rassegna è il naturale svi-luppo di un intuizione, natanell’agosto 2009, durante laproiezione di filmati e docu-mentari su di un lenzuolobianco inchiodato al muro, eche negli anni si è trasfor-mata in un progetto finaliz-zato a valorizzare, promuo-vere e divulgare il cortome-traggio come forma espres-siva ed artistica. Si cominciòcon Visioni in masseria, chenell’estate 2010, in collabo-razione con l’AssociazioneDomenicaperti, coinvolsenell’aia di Masseria Miele re-gisti cinematografici ma an-che varie personalità delmondo della cultura per di-

battere di tematiche artisti-che, sociali e politiche. A partire dall’estate 2011 lamanifestazione è stata tra-sformata in una rassegna apremi, denominata Corti nel-l’aia che ha ricevuto adesio-ni da parte di registi di tuttaItalia e di alcune parti d’Eu-ropa. Nel corso della seratainaugurale di mercoledì 4luglio sono stati proiettati i 3corti vincitori della prece-dente edizione, è stata pre-sentata la giuria tecnica esono stati proiettati i primicortometraggi in rassegna.Il pubblico presente “in aia”,costituisce la giuria popolareche prende parte alla vota-zione dei cortometraggi ed ilpunteggio accumulato du-rante le serate di proiezione,unito all’insindacabile pare-re della giuria tecnica, deter-minerà i vincitori della ras-segna 2012, che saranno pre-sentati sabato 15 settembredurante la serata conclusivacon premiazione finale. Il calendario delle proiezionied ogni altro tipo d’informa-zione è disponibile sul sito in-ternet di Natura Mediterra-nea soc. coop. all’indirizzowww.naturamediterra-nea.it o su Facebook nella pa-gina del gruppo MASSERIAMIELE LECCE.

Angelo Centonze

Il jazz festival diretto da Raffaele Casarano torna dal 1° al 4 agosto tra Sogliano,Sannicola e Cerrate, con molti protagonisti internazionali

E nell'aia occhio al corto

La settimana della cultura organiz-zata dall’amministrazione comunaledi Veglie compie dieci anni e festeg-gia con un ricco programma spalmatosu nove giorni. Dopo l’apertura del 29e 30 giugno con lo spettacolo piran-delliano Il berretto a sonagli e il con-vegno “Riflettere sulla pagina scrittae gioire dell’opera”, sabato 7 e do-menica 8, il chiostro del Convento deiFrati Francescani ospiterà le duegiornate di Veglie in Jazz, con quat-tro formazioni di altrettanti musici-sti molto attivi sul territorio. Ad aprire la serata di sabato sarà iltrio del pianista Mauro Tre, men-tre a seguire il contrabbassista Mar-co Bardoscia (nella foto) presenteràil suo disco realizzato nel 2011 TheDreamer, insieme a Fabio Accardi

alla batteria, William Greco al pia-noforte e Raffaele Casarano ai sas-sofoni. Ad accompagnare i musicistici sarà la performance vj di HermesMangialardo che proietterà le ani-mazioni realizzate per la presenta-zione live del disco. Domenica 8 la serata sarà apertadal Salento Cinema Ensemble di Sal-vatore Casaluce. Il chitarrista e com-positore sarà accompagnato dal saxtenore e soprano di Emanuele Co-luccia, dal flauto di Gianluca Milanesee da Giuseppe Spedicato e AlessioBorgia rispettivamente a basso e bat-teria; ospiti Lara Ingrosso e DavideFaggiano. Il repertorio spazierà tra itemi storici dei grandi compositori dimusica per il cinema, da Ennio Mor-ricone a Nino Rota, da Henry Man-

cini a Ryuichi Sakamoto. La seratasarà chiusa da un altro chitarrista,Andrea Favatano, con il suo quar-tetto. Gli appuntamenti della Settimanadella cultura proseguiranno dal 12 al15 luglio con lo spettacolo teatrale No-vecento di Baricco a cura degli allie-vi del corso di teatro organizzatodalla Pro Loco e la partecipazione delpianista Emanuele Tondo; incontropolitico con l’intervista doppia a Ser-gio Blasi e Alfredo Mantovano; Il mi-stero dell’assassino misterioso diLillo e Greg messo in scena dallaCompagnia Calandra; e una giorna-ta di commemorazione, a pochi gior-ni dall’anniversario dell’uccisione diPaolo Borsellino. Tutti gli appunta-menti sono a ingresso libero.

Tre, Bardoscia, Casaluce e Favatano a Veglie in Jazz Sabato 7 e domenica 8, quattro concerti per il secondo weekend di eventi della settimana della cultura vegliese

FUORI CITTÀ

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12 7 luglio 2012

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13 7 luglio 2012

SportCALCIO

a cura di Francesco Covella

Molto probabilmente CarloOsti (nella foto) sarà ancora ildirettore sportivo del Leccecalcio. Una notizia che smenti-sce le tante illazioni che lo ve-devano lontano dal nuovo Lec-ce targato Tesoro. Dopo aversbrigato la pratica comparteci-pazioni in maniera soddisfa-cente, Savino Tesoro -prossimopresidente- è sul punto di rin-novagli la fiducia. Osti, natu-

ralmente, non smentisce la-sciando trasparire la propriasoddisfazione: “Incontrerò pre-sto i Tesoro. Savino mi ha chie-sto di vederci. Ci confrontere-mo, e se si potrà fare qualcosainsieme ne sarò più che feli-ce. Non ho preso accordi con al-tri club e la categoria non con-ta. Conta l’entusiasmo e la di-gnità sul posto di lavoro”, ha di-chiarato.

Poi un attestato di stima neiconfronti della nuova proprie-tà, in quanto, “i Tesoro hannoavuto coraggio nell’investirenel calcio, in un momento dicrisi profonda per l’imprendi-toria italiana. È giusto lasciar-li lavorare, il tempo sarà ga-lantuomo”. E, sul nuovo trainer:“Capisco la scelta Lerda. È untecnico che hanno avuto nel ProPatria e ha tutte le qualità per

fare bene. Giacomazzi -ha pro-seguito- è un leader perfetto ededito alla causa del Lecce,tanto da stupire anche nel-l’inedito ruolo di play. Benassiè stato autentica sorpresa”.Osti, poi, ha voluto rendereomaggio alla vecchia proprietà,ricordando che “la scorsa esta-te, quando fu chiamato dai Se-

meraro, mi prospettarono, cononestà, lo scenario nel qualeavrei operato. Dopo un anno diautogestione e considerata lastanchezza del patron, era qua-si fisiologico attendersi il di-stacco della sua famiglia dal cal-cio. Sarò sempre grato ai Se-meraro, famiglia d’altri tempiper lo stile: mi hanno offerto

l’opportunità di tornare a fareil ds in A. Purtroppo -ha con-cluso-, abbiamo mancatol’obiettivo della salvezza, lot-tando però sino all’ultima par-tita. E non è poco se ricordiamoche, alla vigilia del campionato,tanti ci ritenevano destinati allaretrocessione già dopo il giro-ne d’andata”.

Cedere per poi comprare, que-sta l’intenzione di Savino eAntonio Tesoro (nella foto inalto). La nuova proprietà si è giàesposta per 6,6 milioni di euro,e non sembra disposta ad inve-stire pesantemente sul merca-to. Detto del ritorno di CiccioEsposito dal Genoa, che vantaun ingaggio quasi insostenibileper il campionato cadetto, cisono da sistemare quei calciatoriche, a causa dei loro emolu-menti, pesano oltremodo sulbilancio della società. Buone notizie, in questo senso,giungono da Davide Brivio(nella foto in basso a sinistra).L’esterno giallorosso, una dellerivelazioni dello scorso cam-pionato, è appetito da numero-se squadre di serie A. L’Atalan-ta è sempre in pole position, maprima di investire ha bisogno dicedere qualche pezzo pregiato.

Peluso, ad esempio, sembra vi-cinissimo al West Ham, mal’affare viene rimandato di con-tinuo a causa delle frequentiazioni di disturbo di Milan e Na-poli. Il Lecce è stato chiaro conla dirigenza orobica: Brivio nonsi muove se non alle nostre

condizioni. Che, tradotto, si-gnifica che gli eventuali acqui-renti debbano essere pronti asborsare almeno 3 milioni dieuro. Cifra assolutamente con-grua se rapportata al valore delragazzo e alle sue enormi po-tenzialità. La sensazione, però,è che un piccolo sconto potreb-be essere concesso, per poi dareossigeno alle esangui casse so-cietarie, primo ed urgente pro-blema da risolvere per i nuoviproprietari. Una volta ceduto Brivio, si pen-serà a come piazzare DanieleCacia. L’ex piacentino non hamai legato con l’ambiente gial-lorosso, e questo non è un mi-stero. Quindi, le possibilità chepossa rimanere sono nulle, so-prattutto in considerazione delsuo ingaggio spropositato da

1,2 milioni lordi. Lo Spezia,però, sembra fortemente inte-ressato, ma bisogna appurarequanto lo sia il calciatore. Inve-ce, per quanto riguarda Jeda, lepossibilità di vederlo per un’al-tra stagione a Lecce cresconogiorno dopo giorno. L’ex attac-cante del Novara, infatti, sa-rebbe disposto a rinunciare aparte del proprio ingaggio spal-mandolo su più stagioni. Piattie Grossmuller non rientranonel progetto tecnico di FrancoLerda, ma per ora, nessuna of-ferta concreta è giunta sul tavolodei dirigenti del Lecce. Sul fron-te acquisti, nulla di particolar-mente interessante.Buone nuove, invece, giungo-

no da Max Benassi (nellafoto in basso a destra) e da Da-vid Di Michele. Benassi, aquanto pare, non disdegnereb-be un’altra stagione in giallo-rosso. “Al momento il suo car-tellino appartiene al Lecce ma èseguito da un paio di club di Se-rie A, inizieremo a valutare il fu-turo dalla prossima settimanaquando aprirà ufficialmente ilmercato”, ha dichiarato l’agen-te del giocatore Luca Urbani.Per quanto riguarda Di Miche-le, l’ipotesi di una sua perma-nenza prende sempre più con-sistenza, soprattutto dopo i toniconcilianti che l’ex punta del To-rino ha usato nell’ultima setti-mana.

Il forte esterno sinistro potrebbe firmare per gli orobici nei primi giorni della prossimasettimana. Ma il Lecce pretende almeno 3 milioni di euro

Dopo aver risolto le compartecipazioni, il ds è pronto a ricominciare anche in caso di retrocessione in Lega Pro.Intanto rende omaggio a Giovanni Semeraro

Osti ricomincia da Lecce

Brivio ad un passo dall’ AtalantaBenassi potrebbe restare

La nuova proprietà cerca intutti i modi di lanciare preci-si segnali di discontinuità ri-spetto alla gestione della fa-miglia Semeraro. La tifoseriapiù radicale ha sempre accu-sato l’ex patron di aver con-dotto una gestione fredda,poco incline ai rapporti con itifosi più accesi. Tesi arditaper i più, soprattutto da coloroche continuano ad essere gra-ti a Giovanni Semeraro per isuccessi della sua gestione. Il prossimo responsabile del-l’area tecnica, Antonio Te-soro, ha in mente un’idea permolti versi rivoluzionaria: in-trodurre una figura che fun-ga da raccordo tra società esupporter. “Vogliamo in-staurare fin da subito un rap-porto con i salentini e conquanti hanno a cuore le sor-ti della squadra giallorossa -ha dichiarato Tesoro junior-. Nel nuovo organigrammasocietario ci sarà anche unapersona che curerà i rappor-ti tra la proprietà e la tifose-ria”. A proposito di organigram-ma, Savino Tesoro è alla ri-

cerca delle figure più appro-priate per riempire al megliotutte le caselle della nuova so-cietà. Intanto, in vista dellaprossima stagione, SavinoTesoro appare fortemente in-tenzionato a ridimensionarel’ossatura societaria. Per icollaboratori per i quali èscaduto il contratto di lavoroil 30 giugno scorso, le possi-bilità di reintegro sono assaiscarse. Soprattutto in casodi retrocessione in Lega Pro,ipotesi che i nuovi proprieta-ri non scartano a priori vistoche, al momento dell’acqui-sizione del pacchetto di mag-gioranza, hanno ritenuto in-dispensabile l’inserimento diuna clausola che permettauna transazione a costo zero. A certi argomenti i tifosi sonopoco interessati, vorrebberosentir parlare di calciomer-cato e di progetti tecnici. Mal’unica certezza di rilievo cheTesoro Senior è in grado difornire è legata all’ingaggiodel nuovo tecnico, FrancoLerda, già alle dipendenzedel prossimo presidente aitempi della Pro Patria.

Antonio Tesoro: “Vogliamo instaurarefin da subito un rapporto con i salentinie con quanti hanno a cuore le sorti dellasquadra giallorossa”

Il Lecce di Tesoro ha bisogno dei tifosi

Foto: Getty Images

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14 7 luglio 2012

Sport

Ennesima estate di passione per iPaolo e Matteo Ingrosso. I dueatleti salentini, esponenti della Na-zionale italiana di beach volley edell’ “Asd Beach Talents”, garegge-ranno in questo fine settimana nel“Grand Slam di Gstaad” in Svizze-ra. C’è grande fiducia all’interno delloro entourage, soprattutto dopol’ottima nona posizione ottenuta ai“Campionati Mondiali” nell’ultimatappa di Roma. Anche se il gran ta-lento dimostrato avrebbe meritato

miglior sorte. Adesso, dopo quest’iniezione dimorale, il calendario si fa fitto di im-pegni. Si comincerà, quindi, conGstaad in Svizzera, si proseguirà conla tappa di Berlino del 10 luglio, perpoi partire in direzione Austria, aKlagenfurt, per l’esibizione del 18.Tre appuntamenti importantissimi,soprattutto per la classifica inter-nazionale. Nel caso in cui si otte-nessero dei buoni risultati, Paolo eMatteo potrebbero dedicare parte

del loro tempo al “Campionato Ita-liano Assoluto”, che prenderà il viada Napoli settimana prossima. Intanto, buone nuove giungonodalle giovanili, dove i ragazzi dell’”Asd Beach Talents” si sono aggiu-dicati i primi tre gradini del podioai “Regionali Under 20” di Lido

Gandoli. Risultato davvero straor-dinario, per certi versi inatteso. Lastagione, quindi, è nata sotto buo-ni auspici, con i gemelli Ingrossoche rappresentano solo la punta didiamante di un movimento in con-tinua espansione, soprattutto nel-le regioni meridionali.

Le prossime Olimpiadi del Salen-to stanno coinvolgendo l’interoterritorio. Questa la certezza cherende fiera Stefania Minciullo,presidente di Exploart, associa-zione culturale e sportiva dilettan-tistica tra le organizzatrici del-l’evento. “Le Olimpiadi sono unprogetto unico - afferma Stefania-e sarà suggestivo assistere a dellediscipline di cui molti ignoranopersino l’esistenza”. Insomma, ècerta del successo della manifesta-zione che si svolgerà nell’arco di set-timane, a partire dal 31 luglio.Stefania, le Olimpiadi avran-no successo?Le Olimpiadi del Salento sono unevento unico nel suo genere inquesto territorio, una vera scom-messa se consideriamo che il pro-getto iniziale prevedeva il coinvol-gimento di soli 7 sport e che adoggi vanta ben 42 discipline spor-tive. Già questo per noi rappre-senta un successo. Ciò è stato pos-

sibile perché da subito si è creato unforte interesse intorno all’evento eabbiamo avuto numerose richiesteda parte delle diverse associazionisportive salentine e dagli atleti cheavevano voglia di scendere in cam-po per mostrare le proprie capaci-tà. Ora aspettiamo la risposta delpubblico e di tutti gli appassiona-ti che vorranno partecipare. Quali gli saranno gli atleti dipunta e gli eventi più sugge-stivi? Sarà suggestivo vedere delle disci-pline come il Rope skipping, il Fo-otball americano, la Scherma, le artimarziali. Penso che saranno parti-colarmente avvincenti la Maratonadi Martano, e la serata dedicata alpugilato con un ring montato inpiazza, avendo tra l’altro comeospite Leonard Bundu, attualecampione europeo dei pesi Welter.Suggestiva, poi, sarà l’inaugura-zione del 1° agosto a San Cassiano,con una performance di musica e

sport e con una emozionante ceri-monia di apertura seguita da un’esi-bizione di Ginnastica artistica e rit-mica. Infine, i giochi da spiaggia,Beach volley, Beach rugby e Beachhandball, che chiuderanno la ma-nifestazione a Pescoluse, le spetta-colari “Maldive” del Salento. Come mai Lecce non ospiteràalcuna gara pur essendo ilComune capoluogo? Con qua-li criteri avete scelto le locali-tà ospitanti? La città di Lecce è stata da subitocoinvolta nel progetto, che ha ac-colto con entusiasmo e voglia dipartecipazione. Purtroppo, que-st’anno ci sono state le elezioni e ciònon ha permesso di prendere degliimpegni in tempo utile per orga-nizzare lì la manifestazione. LeOlimpiadi del Salento, per questaedizione, si svolgeranno a Martano,Diso, Maglie, Poggiardo, Salve,San Cassiano, Supersano e Noci-glia. Le città sono state seleziona-

te a partire da precisi standard diqualità relativi allo stato di usabi-lità e accesso alle strutture, oltre chealla capacità di gestire la logisticadi un evento destinato ad un ampiopubblico. Si è così voluto privile-giare impianti ubicati nei centri cit-tadini, che avessero più campi dagioco di diverse discipline, aree diristoro, parco giochi e ampi par-cheggi al fine di garantire agli spet-tatori la possibilità di passare unaserata all’insegna dello sport e deldivertimento.

Stefania Minciullo, membro dell’organizzazione: “Affrontiamo una vera scommessa, il progetto iniziale prevedeva il coinvolgimento di sole 7 discipline: ora siamo a quota 42”

Manca ormai meno di un mese all’inizio delleOlimpiadi del Salento 2012. Un vernissage pa-trocinato dal Coni, dal Cip, e dal Ministero delloSport e del Turismo. I giochi si apriranno il 29luglio con una mini-maratona di 10 km oltre aduna stracittadina di 3 nel centro di Martano, iltutto grazie alla collaborazione della Fidal. Lacerimonia inaugurale delle Olimpiadi -che adoggi prevede 42 discipline sportive- avrà luogoa San Cassiano il 1° agosto con uno spettacoloche promette d’essere suggestivo e regale. Fino al 23 agosto, quindi, le serate salentine sa-ranno arricchite da appuntamenti sportivi e di-vertenti. Oltre a Martano e San Cassiano, le“Olimpiadi del Salento” saranno ospitate daicomuni di Diso, Maglie, Nociglia, Poggiardo,Salve e Supersano. Durante la mini-maratona,sfilerà la torcia olimpica portata dal campionesalentino Giacomo Leone, vincitore dellaMaratona di New York del 1996, ultimo atletaitaliano ed europeo ad aver vinto la prestigiosacompetizione. Tra gli altri eventi è da ricordarela serata dedicata al pugilato dell’11 agosto du-rante la quale sarà ospite il campione europeodei pesi welter Leonard Bundu. Per tre settimane, oltre mille atleti si contende-ranno la vittoria in numerose discipline, tra cuiCalcio a 5, Pallamano, Volley, Beach Volley,Beach Rugby, Basket paralimpico e Tennis.Senza dimenticare il Tennis tavolo, il Judo, ilKarate, e la Danza Sportiva. Le iscrizioni ai tornei sono ancora aperte. Permaggiori informazioni è possibile consultare ilsito www.olimpiadidelsalento.it.

“Giochi” di passione

I salentini mirano a migliorarsi nei prossimi appuntamenti del “Grand Slam”, cominciando da Gstaad. Ottimi i risultati degli under 20 ai “Regionali di Lido Gandoli”

Gemelli Ingrosso, tre tappe per la consacrazione

Dopo un lungo tira e molla, ecco lalieta notizia che il pubblico neretinoattendeva da fine campionato. I ver-tici della “Nuova Pallacanestro Nar-dò” hanno confermato coach Stefa-no Manfreda per la stagione2012/2013. Il tecnico salentino èsoddisfatto di poter continuare la suaavventura, smanioso di program-mare al meglio, di concerto con la di-rigenza, il mercato estivo. “Sono contento di rimanere a Nardò-ha dichiarato il tecnico-, ringrazio lasocietà ed in primis il presidente,

Carlo Durante, perla stima e la fidu-cia riposta nei mieiconfronti nelloscorso campiona-to. Siamo già al la-voro da diversotempo -ha prose-guito-, sono estre-mamente soddi-sfatto di ciò che lasquadra ha fatto nella scorsa stagio-ne, come del calore del pubblico ri-volto nei confronti dei ragazzi. L’en-

tusiasmo del pubblico di Nardò -haconcluso- dovrà essere per noi il se-sto uomo in campo”.

Per coach Manfreda un altro anno alla guida della “Nuova Pallacanestro Nardò”

BEACH VOLLEY

I giochi si apriranno il 29 lugliocon una maratonina di 10 kmnel comune di Martano.Quarantadue le disciplineinteressate, ma le iscrizionisono ancora possibili

“Olimpiadi del Salento,un evento unico”

BASKET

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15 7 luglio 2012

STORIE DELL’ALTRA LECCE

Il Porto di Adriano a San Cataldo e la Fortezza di Maria d’Enghien: muti resti nelle acque dell’Adriatico

Nell’antichità le coste del Sa-lento erano costellate di ap-prodi marini battuti dai navi-ganti che, solcando le acque delMediterraneo, ormeggiavanonelle pacifiche insenature spar-se sui litorali dello Ionio edel-l’Adriatico. Ad attenderli il piùdelle volte c’erano spiagge do-rate e una terra dalla natura ric-ca di boschi, sorgenti e selvag-gina. In età romana alcuni di questiapprodi naturali presero formae funzione di veri e propri por-ti, delineando un quadro di or-ganizzazione del sistema por-tuale che è oggi noto attraver-so la documentazione archeo-logica, le fonti storico-geogra-fiche, gli antichi itinerari com-merciali marittimi. Per la rico-struzione della rete di questicollegamenti informazioni pre-ziose scaturiscono inoltre dal-le indagini archeologiche su-bacquee e dei relitti inabissatilungo le coste, disseminati suifondali marini. Ciò è conse-guenza dei numerosi naufragiavvenuti in epoca antica perl’esposizione stessa della Terrad’Otranto a tutti i venti, dalloscirocco alla tramontana, e sul-le coste, soprattutto d’inver-no, la violenta bora rendeva as-sai difficile alle navi entrarenei porti. Tra questi importantissimo fu,sul versante adriatico, l’anticoapprodo che ricadeva nell’at-tuale Marina di San Cataldo,conosciuto come Porto diAdriano (nella foto) e descrit-to dalle fonti letterarie comeluogo dello sbarco dell’impe-ratore Ottaviano, diretto aRoma dopo aver appreso lanotizia della morte di Cesare,

nel 44 a.C. Questo, che fu ilprincipale e più vicino sboccomarittimo della città, ebbe unruolo determinante tra la finedell’età repubblicana e la primaetà imperiale, quando il muni-cipium di Lupiae conobbe unperiodo di forte impulso eco-nomico e culturale. Questo cen-tro romanizzato incontrò uncrescente sviluppo nel com-mercio marittimo e fu teatro dinumerosi scambi culturali nel-l’area del Mediterraneo, fio-rendo in particolare in epocaadrianea, nel II sec. d.C., anchegrazie ai favori dell’imperatorestesso verso la città erede del-la grande Rudiae e, probabil-mente ancor prima, della SibariSallentina.Secondo la fonte fornita dallostorico greco Pausania, il por-to fu fatto costruire propriodall’Imperatore Adriano per

dare, in caso di burrasca, un an-coraggio alle imbarcazioni chefacevano il tragitto fra Brindi-si e Otranto, gli altri due nodiportuali romani, tappe obbli-gate per chi percorresse le rot-te del Levante e luogo di sostaindispensabile per i trafficicommerciali nel periodo siagreco che romano. Così l’anti-ca struttura portuaria di S. Ca-taldo vedevaattraccare navi ca-riche di merci e ospitava gli ap-prodi dei tanti marinai prove-nienti da varie terre del Medi-terraneo, facendo da ponte traOriente e Occidente. Quivi con-fluivano, sulla terraferma, va-rie strade che si diramavanodalla città verso il mare, tutto-ra visibili nelle tracce di antichecarrarecce. Il porto di Adriano venne mu-nito di infrastrutture che furo-no ulteriormente supportate

dalla costruzione del molo, an-ch’esso adrianeo, che è riusci-to in parte a resistere fino a no-stri giorni, e i cui resti sono vi-sibili in parte in superficie e inparte affioranti sullo specchiod’acqua, nei pressi del faro. Lastruttura, però, si prolungava inmare per oltre un miglio e,precisamente in corrispon-denza di una secca digradantefino a raggiungere una pro-fondità di circa 15 metri sot-t’acqua, i romani impostaronola costruzione del molo, fis-sandone il basamento e i pila-stri in pozzolana. Ciò che di piùstraordinario si è conservato ri-sulta, infatti, completamentesommerso, poiché enormi mas-si giacciono sul fondale marinoa 6-7 metri di profondità, di-sposti seguendo il prolunga-mento in mare della struttura,ricoperti da vegetazione mari-

na e incrostati dal millenariocalcare.Sui residui romani ancora noninteramente sommersi Mariad’Enghien contessa di Lecce,alla fine del 1400, fece rico-struire il molo, che dotò diun’alta torre, a costituire unavera e proprio fortezza che, se-condo Pausania, fu attuata con“arte meravigliosa”e “con lun-ghe petre”, e che ora l’insab-biamento e l’incuria dell’uo-mo hanno ridotto a ruderi spar-si e diroccati. Alcuni storici as-seriscono che, al tempo delladominazione spagnola, la vec-chia Torre di San Cataldo van-tava il primato di essere anno-verata fra le 26 piazzeforti ma-rine che presidiavano il Regnodi Napoli. In un atto notarile del1569, infatti, è riportato l’in-ventario dei beni esistenti nel-la Torre, tra cui smerigli -can-noni di piccolo calibro- in fer-ro e in bronzo, alcuni decoraticon preziosi arabeschi, e varipezzi di artiglieria, in parte re-cuperati dagli abissi marini.La Torre di San Cataldo caddesuccessivamente sempre piùnell’abbandono, man manoche la malaria e il paludismo di-lagavano e il territorio circo-stante si andava spopolando,fino a scomparire definitiva-mente verso la fine del 1700. Sopraffatti dalla forza posei-donica del Basso Adriatico,dell’antico porto adrianeo edella suggestiva fortezza me-dievale non restano oggi che ipochi silenziosi resti dei so-vrapposti moli, colpiti dallaveemenza del mare, divoratidalle salmastre acque medi-terranee.

Rosy Paticchio

San Cataldo, l’antico porto che guarda a Oriente Anno I - n. 24

Reg. Trib. Lecce n. 3 del 24.01.2012

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Ben trovati!Il caldo torrido ci sta mettendo allestrette e credo che, come me, abbia-te incrementato il consumo della me-ravigliosa frisella! Buona, sana, velo-ce e senza fuoco!Tuttavia, di tanto in tanto un belpiatto di pasta col pesto, per cena, nonci sta niente male e mentre bolle l’ac-qua, ci vorranno 5 minuti per prepa-rare questa meravigliosa salsa cheprofuma d’estate! Se avete dubbi, scrivetemi a [email protected]. Buon appetito e alla prossima!

Rubrica di cucina a cura di Anna Maria Chirone ArnòIl Gusto del Tacco La ricetta della settimana

Pesto

Ingredienti (per 4 persone)

Una bella manciata di foglie di basilico appena raccolto: uno spicchio d’aglio medio; un cucchiaino di sale grosso; una manciata di parmigiano ed una di pecorino grattugiati; 40 g di pinoli; un bicchiere di olio extra vergine di oliva salentino.

PreparazioneFrullate in robot l’aglio, i pinoli, le foglie di basilico e il salegrosso. Aggiungete l’olio di oliva poco alla volta fino a rag-giungere una consistenza molto cremosa. Unite i due for-maggi grattugiati e mescolate bene. Conservate in frigo bencoperto d’olio, ma vi consiglio di consumarlo entro una set-timana.In Liguria quando l’acqua bolle si aggiungono una patata me-dia affettata sottilmente e una manciata di fagiolini, quin-di la pasta. Si scola e si condisce subito con la salsa, co-spargendo la superficie con del Parmigiano grattugiato. Ot-timo anche con gli gnocchi di patate, per non parlare dellaPizza al pesto!

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16 7 luglio 2012