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FRUTTA URBANA

FRUTTA URBANA · dal guerrilla garnening al moltiplicarsi di orti urbani, ha investito la nostra cultura, piuttosto si confi- ... le operazioni di cura e manutenzione delle piante,

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FRUTTA URBANA

INTRODUZIONEIn città la frutta cresce abbondante ovunque, in particolare nel nostro clima mediterraneo. Tutta in-sieme forma un grande frutteto urbano diffuso di cui poco o nulla viene raccolto!!! Ogni anno quintali di frutta matura cade a terra e marcisce, creando problemi di gestione e pulizia, ma soprattutto è una risorsa inutilizzata, uno spreco insensato e inaccettabile!

L’idea di Frutta Urbana è di considerare le città come un grande frutteto diffuso che storicamente costituisce uno dei caratteri peculiari propri del territorio italiano e che rappresenta ancora oggi una componente essenziale del sistema paesaggistico e ambientale urbano. La riproposizione del frutteto in ambito urbano e periurbano non si colloca solo e semplicemente il quel movimento agricivista che, dal guerrilla garnening al moltiplicarsi di orti urbani, ha investito la nostra cultura, piuttosto si confi-gura come elemento storico fondativo della cultura e dell’immagine della Città Mediterranea. Pertanto riportare il frutteto negli interstizi, nel cuore e al limite della città vuol dire coniugare hutilitas e ve-nustas, restituire alla città uno dei suoi spazi d’elezione, alla civitas una parte fondamentale della sua cultura e all’ecosistema antropico una consistente parte di biodiversità perduta.

Nuova frontiera dell’agricoltura urbana, la coltivazione dei frutteti insieme alla raccolta e alla distri-buzione della frutta è ormai una pratica comune e consolidata di tante organizzazioni o associazioni in Canada, Stati Uniti e Inghilterra. Comune a tutte è l’idea tree to table, direttamente dall’albero alla tavola, per un’alimentazione più corretta, sana, ricca di vitamine, con prodotti freschi, biologici e so-prattutto disponibili gratuitamente.

FRUTTA URBANAProgetto di Linaria, a cura di Michela Pasquali, Carla Foddis, Daniela Mancini,

Ilaria Rossi Doria, Serena Savelli, Andrea Ciocchetti,

GLI OBIETTIVI

FRUTTA URBANA è il primo progetto italiano di mappatura, raccolta e distribuzione della frutta che cresce nei parchi e nei giardini di città. Creato dall’associazione no profit Linaria, FRUTTA URBANA si articola secondo tre principali declinazioni: è un modello per un’alimentazione corretta, per af-fermare stili di vita sostenibili e creare nuove prospettive in tema di alimentazione sana e sicurezza alimentare; è un esperimento sociale che promuove l’impegno della collettività nella conoscenza e nella condivisione dello spazio pubblico; è una ricchezza ambientale per la biodiversità urbana e la sperimentazione di nuovi modi di progettare e pensare a nuove funzioni dello spazio pubblico.

La distribuzione gratuita a banchi alimentari o a mense sociali, la realizzazione di nuovi frutteti per contribuire ad arricchire con nuove proposte e funzioni lo spazio pubblico urbano, insieme ad attività, eventi, corsi e laboratori, contribuiscono a rendere FRUTTA URBANA un progetto complesso, dinamico e fortemente radicato nel territorio che offre alla collettività un servizio innovativo, ecologico e gratu-ito, ma anche un’opportunità di conoscenza e cura del nostro patrimonio botanico.

Tutte le attività sono svolte con l’intento di vedere frutta e frutteti come una risorsa importante per la comunità e sottolinearne anche il valore ecologico e paesaggistico in ambito urbano, per diffondere e salvaguardare la biodiversità del nostro territorio, recuperare frutti e sapori antichi, creare di nuove aree verdi a bassa manutenzione, ma con un importante ruolo nell’ecosistema urbano.

IL PROGETTO

LE ATTIVITÀ

FRUTTA URBANA ha realizzato una mappa on-line sulla localizzazione e l’identificazione degli alberi da frutta e dei frutteti esistenti. La mappa riporta la posizione esatta di tutti gli alberi trovati nelle alberature cittadine, nei giardini e nei parchi pubblici, diventando uno strumento accessibile a tutti, per condividere le informazioni con chi è interessanto alla raccolta della frutta, ma anche per coinvolgere i cittadini alla ricerca e mappatura di nuovi alberi.

Nella mappa ogni specie è evidenziata con un simbolo grafico specifico ed è collegata a una scheda che riporta un’immagine, il nome scientifico e comune, le dimensioni, l’età, l’accessibilità per la raccolta, le condizioni, gli interventi effettuati o necessari, l’epoca di fioritura e di raccolta, la quantità della produ-zione, le principali proprietà nutrizionali, le diverse possibilità di utilizzo. Una volta elaborati tutti i dati raccolti, sarà possibile definire più mappe tematiche funzionali al progetto che costituirà un database accessibile a chiunque intenda sviluppare o sperimentare il modello proposto da FRUTTA URBANA.

Il lavoro di mappatura consente di: • visualizzare la quantità e le varietà degli alberi da frutta presenti a Roma; • valutare la quantità di frutta che producono;• identificare gli alberi da frutto e i frutteti esistenti, evidenziando le diverse epoche di raccolta; • identificare le aree possibili per la creazione di nuovi frutteti;• conoscere il patrimonio botanico pubblico.

LA MAPPATURA

L’organizzazione della raccolta della frutta prevede la redazione di un calendario, disponibile a tutti nel-la pagina web del progetto, dove sono riportati i periodi di raccolta per ogni specie o varietà di tutti gli alberi presenti nella mappa. Per dare la possibilità a chi è interessato a partecipare alle nostre attività, sul calendario sono segnalati anche i corsi, gli eventi, le operazioni di cura e manutenzione delle piante, oltre alle operazioni collettive di raccolta e distribuzione della frutta.

IL CALENDARIO

Grazie al calendario e alla mappa, organizziamo tutte le operazioni di raccolta della frutta grazie all’a-iuto e al contributo di un gruppo di volontari che mettono a disposizione il loro tempo e le loro com-petenze. Appena raccolta, la frutta viene immediatamente regalata alle organizzazioni no profit o ai banchi alimentari.

Solo una minima percentuale della frutta raccolta viene venduta e inserita in diversi circuiti alimentari come i GAS, i mercati contadini, oppure ristoranti, bar e negozi che lavorano con prodotti locali e di fliera corta. Questa parte include anche la frutta più deperibile o delicata da trasportare, come fichi o cachi. Nel caso per esempio delle arance amare, non adatte al consumo fresco e quindi alla distribu-zione immeditata, si prevede la trasformazione in composte, marmellate, succhi, torte o bevande. La vendita di questa parte del raccolto o dei prodotti derivati consente al progetto di essere almeno in parte sostenibile anche dal punto di vista economico.

La possibilità di ottenere dei benefici economici, anche in regime no profit, rende possibile infatti la creazione di occupazione relativa alla raccolta e alla distribuzione della frutta e alla manutenzione e cura degli alberi. Con Frutta Urbana vogliamo contribuire alla lotta all’esclusione sociale con il coin-volgimento e il contributo di rifugiati e stranieri che in Italia hanno un ruolo sociale marginale. Per raggiungere questo obiettivo vogliamo stabilire partenariati con organizzazioni che si occupano di integrazione nel mondo del lavoro di categorie svantaggiate.

LA RACCOLTA E LA DISTRIBUZIONE

I NUOVI FRUTTETI

Il riconoscimento del ruolo produttivo degli alberi da frutto in città prevede, oltre alla mappatura del ricco patrimonio già esistente, anche la possibilità di incrementarne la presenza. FRUTTA UR-BANA vuole realizzare nuovi frutteti che saranno dei giardini produttivi, delle collezioni botaniche di varietà antiche, dei luoghi di conoscenza e sperimentazione ma soprattutto di aggregazione sociale. Molto importante sarà la scelta delle varietà da piantare, nel rispetto dei principi gene-rali tecnico-estetici specifici, sostenibili e innovativi dell’agricoltura biologica.

A differenza degli orti, i frutteti richiedono minore manutenzione, si adattano bene al regime biologico e producono generosamente a fronte di un impianto ben eseguito, di una collocazione strategica e di una scelta consapevole della varietà. Inoltre i frutteti trascendono i limiti organiz-zativi dei giardini condivisi che inducono ad assegnare ai singoli piccoli appezzamenti da coltivare gli orti urbani. Diversamente dagli antichi pomari e dai broli recintati, inaccessibili e appannaggio di un’elite ricca, questi possono configurarsi come veri spazi di condivisione.

Collocati al riparo da sorgenti inquinanti dirette, i frutteti produrranno raccolti che potranno essere regalati alle mense, utilizzati per confezionare marmellate, dolci, succhi. Ma la loro huti-litas va oltre la semplice produzione. Saranno paradisi per l’estesi, dove osservare il ciclo delle stagioni scandito dalle vistose fasi fenologiche. Sarano orti botanici dove apprendere che Malus domestica è una specie ricchissima di centinaia di varietà, spodestate da quei dieci cloni indu-striali, anche biologici, che si trovano nei supermercati. Saranno spot di ricolonizzazione per l’entomofauna urbana, compresi i pronubi impollinatori esiliati dalle città.

Nelle aree verdi abbandonate, nelle scuole, nei centri sociali, in nuove piazze, in centro e in pe-riferia, i frutteti saranno il campo di sperimentazione per nuovi modelli di spazio pubblico, pro-gettati e realizzati grazie a workshop aperti a tutti, organizzati insieme a studi di architettura del paesaggio e in collaborazione con enti, scuole e associazioni coinvolti di volta in volta in funzione delle esigenze e dei luoghi.

Gli alberi da frutta urbani, come tutte le altre specie vegetali, partecipano all’azione ecologica delle piante in città, ma assumono anche, come si è visto, ulteriori valenze. Ma il ruolo produttivo e di forni-tura alimentare pone alcuni interrogativi sull’impatto dell’inquinamento della frutta che cresce in aree urbane e quanto questo incida sul suo valore nutritivo. La frutta che cresce in città non sembra utilizzabile, non sappiamo quando raccoglierla oppure pen-siamo che sia inquinata, sporca o malata. Invece, rispetto a quella che spesso si trova in commercio, è cresciuta senza pesticidi e fertilizzanti chimici ed è maturata sulla pianta, mantenendo inalterati il gusto e le proprietà nutritive.

Esperti e ricercatori, tra cui Johnathan Leake, del Dipartimento di Animal & Plant Sciences all’Universi-tà di Sheffield, dimostrano con diversi studi che la frutta cresciuta in città non è trattata chimicamente con fertilizzanti o pesticidi e non subisce tutti quei trattamenti successivi alla raccolta, per la matura-zione e la conservazione, ed è quindi meno inquinata rispetto a quella cresciuta in modo industriale. Inoltre il particolato, le polveri sottili che si depositano sulle piante possono essere facilmente rimosse con un lavaggio accurato e non si accumulano all’interno dei frutti. Anche la contaminazione dei suoli con metalli pesanti non ha alcun impatto sulla qualità della frutta: contrariamente alle verdure, la frutta non è mai a contatto diretto con il suolo e non rischia di essere contaminata da eventuali sostanze nocive presenti nella terra. Come scrive Jessica Langer nel suo studio “la concentrazione di metalli pesanti negli alberi da frutta è molto bassa, anche nel caso di alberi che crescono in suoli contaminati.” È un dato di fatto poi che la frutta raccolta al momento della maturazione è più buona e saporita, oltre a contenere una maggiore quantità di vitamine e sostanze nutritive rispetto a quella che si acquista solitamente nei supermercati. Anzi, la frutta che cresce in città arriva direttamente al consumatore e non richiede i lunghi trasporti e gli stessi intensivi processi di elaborazione e imballo di quella cresciuta in modo industriale.

In conclusione quindi la frutta urbana non è pericolosa e può essere consumata senza rischi per la salute, anzi contribuisce a ridurre l’inquinamento di aria e acqua relazionati alla produzione e al tra-sporto convenzionale dei prodotti freschi.

L’INQUINAMENTO

Per coinvolgere le diverse comunità locali, tra comitati di quartiere, associazioni sociali e am-bientaliste, scuole, gruppi ecc, vengono utilizzate strategie comunicative diversificate. Laboratori per le scuole, corsi di formazione professionali, workshop di progettazione, oltre a eventi, con-vegni e pubblicazioni: molteplici possibilità e stumenti per sensibilizzare chi vive in città e creare nuove relazioni tra i cittadini e lo spazio pubblico, per potenziare il senso di comunità e di impegno civico collettivo. Occasioni di confronto, studio, ricerca che non coinvolgono solo la comunità, ma che ci permettono di entrare in contatto anche con realtà analoghe internazionali.

La didattica nelle scuole, primarie e secondarie, promuove un programma di sensibilizzazione a diversi livelli su due tematiche principali: sull’alimentazione, sui valori nutrizionali della frutta, sul significato di filiera corta e di sicurezza alimentare, e poi sullo studio dell’ambiente, il significato di biodiversità, quindi il ruolo degli alberi in città, la loro identificazione, le cure e le differenti pratiche sostenibili in ambito urbano. Si prevede, dove possibile, la costruzione di piccoli frutteti progettati e creati con la collaborazione attiva degli studenti.

I corsi di formazione professionali riguardano di volta in volta i diversi aspetti tecnici e speci-fici sulla frutta e sugli alberi da frutta, quindi l’identificazione degli alberi, la cura, la potatura, gli innesti, lo studio delle patologie e la manutenzione con l’utilizzo di metodi biologici. Ogni stagione sarà legata ad attività e iniziative specifiche tra le quali anche corsi di cucina per poter appren-dere le infinite possibilità di conservazione ed elaborazione della frutta.

I workshop sono finalizzati alla progettazione e alla realizzazione dei nuovi frutteti. Aperti a tutti, interdisciplinari, rappresentano un momento di scambio, ricerca e sperimentazione: dalla scelta delle piante, all’elaborazione del progetto, fino alla costruzione di tutte le parti, diventano un’oc-casione di sviluppo e conoscenza del territorio urbano per nuovi indirizzi progettuali condivisi dello spazio pubblico.

LA COMUNICAZIONE E LA PARTECIPAZIONE

Il progetto Frutta Urbana vuole creare contatti e connessioni con le numerose organizzazioni e associazioni presenti in Europa e nel mondo per scambiare esperienze e conoscenze con l’obiettivo di diffonfere l’idea di frutteto diffuso in ambito urbano e di creare una rete attiva e vitale che includa la maggior parte di esperienze simili.

Le iniziative presenti in tante città europee rappresentano un’importante occasione anche per diffondere quella italiana che, grazie alle caratteristiche climatiche favorevoli, alla sua strategica posizione geografica al centro del Mediterraneo e del sud Europa, può diventare un punto di riferimento importante.

Per condividere le nostre esperienze e conoscenze, FRUTTA URBANA vuole diventare una buo-na pratica, un progetto pilota, da esportare in altre città italiane o all’estero dove non siano attive iniziative simili. Possiamo fornire competenze, dati e linee guida generali a enti pubblici o privati, organizzazioni o associazioni che si occupano di ambiente. Ciò permetterà di con-frontarci con realtà sempre differenti e contribuire al dibattito, sempre in evoluzione, sullo spazio pubblico, la sua manutenzione e il suo utilizzo partecipato e attivo.

Grazie alla creazione di un modello efficiente e concreto per la raccolta e la distribuzione della frutta, alla redazione di libri e materiali per laboratori, corsi e workshop, all’organizza-zione di eventi e incontri dedicati, FRUTTA URBANA ha le potenzialità concrete di aumentare la disponibilità di frutta fresca non solo a Roma ma anche in altre citta dove gli alberi da frutta sono protetti e considerati come un’importante risorsa da condividere.

LA DIFFUSIONE DI FRUTTA URBANA

Frutta Urbana è un’attività coordinata e continuativa, non episodica e marginale, fortemente integrata nel territorio. Il progetto presenta diverse declinazioni: è un esperimento sociale che promuove l’impegno della collettività nella conoscenza e nella condivisione dello spazio pubblico e delle risorse collettive non utilizzate; è un modello per a�ermare stili di vita sostenibili e creare nuove prospettive in tema di alimentazione sana e di sicurezza alimentare; è una ricchezza ambientale per la biodiversità urbana; è la sperimentazione di nuove modalità per progettare e pensare alle funzioni dello spazio pubblico.Frutta urbana è un progetto dell’associazione no pro�t Linaria.

FRUTTA URBANA Il primo progetto italiano di mappatura, raccolta e distribuzione della frutta che cresce in città.

AlimentareIncoraggiare il consumo di frutta.Sensibilizzare sulla sicurezza alimentare.Ridure gli sprechi alimentari.Adottare sistemi alimentari sostenibili.Aumentare la disponibilità e l’accesso di cibo sicuro, fresco e nutriente.Adottare sane pratiche alimentari.Promuovere il cambiamento dei comportamenti alimentari con campagne informative e di educazione alla nutrizione.

SocialeCreare occupazione.Incrementare l’aggregazione e l’integrazione sociale.Diminuire l’esclusione sociale.Sviluppare ed educare i giovani. Reintrodurre saperi agronomici, botanici, gastronomici, di educazione alimentare e di condivisione.

AmbientaleAumentare la biodiversità e gli habitat naturali nelle città.Creare nuove aree verdi a bassa manutenzione.Censire, curare e conservare il patrimonio botanico pubblico.Recuperare varietà, frutti e sapori antichi.Creare un frutteto urbano di�uso.Limitare la presenza di aree abbandonate e incolte.Eliminare l’uso di sostanze chimiche.Utilizzare le risorse in modo e�ciente.

attività

obiettivi

Mappe• Localizzazione e identi�cazione degli alberi da

frutta e dei frutteti esistenti.• Visualizzazione della quantità e della varietà di alberi

da frutta e della quantità di frutta che producono.• Identi�cazione delle aree per la creazione di nuovi

frutteti.• De�nizione di dati sulla biodiversità e sul patrimo-

nio botanico pubblico.• Creazione di una App consultabile e aggiornabile

per smartphone e tablet.

Raccolta e distribuzione• Redazione di un calendario con i periodi di

raccolta delle diverse varietà di frutta.• Distribuzione gratuita a mense sociali o a banchi

alimentari.• Creazione di posti di lavoro.• Partecipazione di volontari e professionisti, gruppi

locali e organizzazioni no pro�t.• Elaborazione e trasformazione della frutta per la

distribuzione gratuita e per la vendita.

Creazione di nuovi frutteti• Sperimentazione di nuovi modelli e nuove funzioni

dello spazio pubblico.• Creazione di nuovi giardini urbani produttivi.• Creazione di luoghi di conoscenza e aggregazione.• Utilizzo di varietà antiche di alberi da frutto.• Utilizzo di metodi biologici per la manutenzione e la

cura.• Adozione di criteri paesaggistici e collaborazione

con studi di architettura del paesaggio, enti associazioni, scuole, per la progettazione e la realizzazione.

Partecipazione• Aggregazione e organizzazione di gruppi di cittadini per la

mappatura, la raccolta e la distribuzione della frutta urbana, la manutenzione, la progettazione e l’allestimento di nuovi frutteti urbani.

• Attività collettive di raccolta, elaborazione e trasformazione della frutta.

• Organizzazione collettiva della manutenzione ordinaria e straordinaria degli alberi e dei frutteti esistenti.

• Organizzazione di laboratori per le scuole primarie e secondarie e corsi di formazione professionali e workshop di progettazione.

• Organizzazione di eventi, installazioni, convegni e pubblicazioni.

Sostenibilità finanziaria• Vendita dei prodotti e di una parte del

raccolto.• Contributi per le attività didattiche e i

corsi di formazione.• Ricerca di sovvenzioni da privati, aziende,

enti e fondazioni.• Raccolta di donazioni.• Organizzazione di eventi e attività di

fundraising.

Partecipazione Raccolta Distribuzione

CreazioneNuovi Frutteti

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