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domenico-valenzano
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Gèrbera
Gerbera jamesonii
fam. Compositae
• The gerbera is still increasing in popularity. Over the last few years, it has earned a stable place in the top 5 of the most cultivated varieties in the world.
• Popularity of this flower has also increased worldwide, closely following flowers such as the rose and carnation. It is grown in a variety of climates in all parts of the world.
• The most important production areas are: the Netherlands, Italy, Germany, France, and California.In 1880, Captain Jameson discovered a wild species of gerbera in South Africa and took it with him to Great Britain. The species was called Gerbera jamesonii and a crossing in approximately the year 1890 with gerbera viridifolia has formed the base for the many gerbera varieties, as we know them today.
Gèrbera
• Specie erbacea perenne “acaule”, provvista di un breve fusto raccorciato da cui si dipartono foglie e un rizoma da cui si dipartono radici carnose
• Le cultivar attuali sono il risultato di un lungo lavoro di ibridazione e selezione a partire da specie spontanee del Sud Africa, in particolare:
• G. jamesonii
• G. viridifolia •Insetti minatori delle foglie: Liriomyza (metamidophos
o abamectina)
Mosca minatrice sud americana, in Italia dal 1990
Dittero
• Gerbera jamesonii è spontanea nella
regione del Transval, in Sud-Africa, dove
vegeta ad una altitudine media di 1100
metri, con condizioni di clima freddo e
asciutto per circa 5 mesi durante i quali la
pianta entra in riposo e perde le foglie e
con una stagione calda e piovosa durante
la quale la pianta vegeta e fiorisce.
Motivi ornamentali
Gli steli terminano con un capolino composto da fiori ligulati femminili alla periferia e fiori tubulati femminili e maschili al centro (fiori del disco)
L’assortimento si distingue:
• Fiori/capolino (n)
• Lunghezza e larghezza delle ligule
• Lunghezza dello stelo
• Colore
Assortimento
• Due Categorie di prodotto: Standard e Mini
• Forma del Fiore: semplice, doppio e semidoppio
• Colore del Disco: nero, verde, giallo
• Diametro del capolino Standard: 11-12-13 cm
• Diametro del capolino Mini: 7 cm
• Lunghezza stelo: 55 sino a 70 cm
• Produzione Standard = N. steli/mq= da 160 a 220
• Produzione Mini = N. steli/mq= da 400 a 470
• Novità = simbolo New
Vi sono tre tipi di gerbere da fiore
reciso:
a fiore semplice, con un solo cerchio di
ligule;
a fiore semidoppio, dove le ligule formano
due piani sovrapposti di cui quello interno
è una sorta di collarino di circa 30-40 ligule
corte;
a fiore doppio, con ligule lunghe esterne,
come nel fiore semplice, e alcune centinaia
di ligule corte al centro.
•
La fioritura ha un andamento centripeto
ed il frutto è rappresentato da un achenio
La temperatura ottimale di germinazione
è intorno ai 20-25 gradi centigradi.
Assortimento varietale
nella coltura f.s.
• Le varietà impiegate nella coltura f.s. della
gerbera sono numerose e sono
rappresentate esclusivamente da cloni
micropropagati
Floricoltura
Ditta Albani e Ruggieri
Italia Civitavecchia
http://www.albani.it
Gèrbera
Assortimento: categoria Standard
Ambeta Avorio
Colosseo
Honduras Fabulous
Askye Arianna Bleckjack
Amlet Carrera Ciro
Gèrbera
Assortimento: categoria Standard
Assortimento: categoria MINI
Pippo Pollo Sailormoon Simpson
Sunroad Tarzan Turchina
OBIETTIVI AGRONOMICI DEL
MIGL.GENET
• The Stem
(Cut Flower)
• Tall (65 – 75cm), strong standing stem,
resists extreme changes in temperature,
humidity and light conditions in the
greenhouse, during long shipments, in the
shop and in the purchaser's home.
Resistance
•
Highly resistant to common diseases, and
almost totally genetically resistant to
Bothrytis.
• Nel resto del mondo si coltiva una terza
categoria:
• SPIDER
Breeders
Schreurs: http://www.schreurs.nl
Florist : http://www.floristholland.nl/
Terra Nigra: http://www.terranigra.com
Preesman: http://www.preesman.nl/
• Nome commerciale Abriana®
• Ibridatore Schreurs
• Tipo di fiore Standaard
• Colore dei fiori Rosa
• Colore del centro del fiore Nero
• Grandezza del fiore 10 - 12 cm
• Lunghezza dello stelo 65 - 70 cm Sopravvivenza in vaso 14 - 16 giorni
• Numero di fiori prodotti 200-240
• Nr. di fiori prodotti, fuori suolo 280-300
Schreurs
Florist
• Selezione: Patio gerbera (da vaso)
Terranigra – selezione Gerrondo
Preesman gerbera varieties
Selezione: mini
www.GerberaIsrael.com
Roskam Horticultura
breeder Guatemala
Cultivar : Pro loco Gruppo Spider
68-338 Gruppo Spider
Mucho loco
NOVITA’
Garvinea
• Gerbera
da giardino
Questa selezione si chiama Garvinea
Propagazione
• Seme: (frutto secco=) achenio solo MG
• rizoma (non più praticato)
Attualmente solo Micropropagazione per
l’ottenimento della piantina
Per l’ impianto della gerbera si
procede con il trapianto delle piantine
Contenitore alveolare
alveolo 2,2 cm (240 fori)
Jiffy diametro 5,5 cm
Vassoio da 45 jiffy
PIANTAGIONE
Nella coltivazione su suolo evitare di piantare troppo in profondità, avendo
cura di lasciare il vasetto di torba fuori del terreno per 0.5 – 1 cm.
Nella maggioranza dei casi si pianta su file binate distanti 60 – 65 cm, su tavole rialzate larghe 40 cm;
la distanza tra le piante sulla stessa fila è di 20 -25 cm (in questo modo si realizzano densità di circa 6 piante per metro quadro lordo).
E’ una specie erbacea di lenta
crescita che si coltiva
prevalentemente in serra, con ciclo
annuale o biennale.
Presenta elevate esigenze
termiche (macroterma), ma è poco
sensibile al fotoperiodo
(neutrodiurna), per cui è possibile
una fioritura continua in serra
durante tutto l’anno.
A livello di mercato i fiori recisi
sono maggiormente richiesti nel
periodo ottobre-giugno in grande
varietà di colore e di tipologie.
Esigenze climatiche • E’ una coltura da serra calda
• per una produzione continua nel periodo invernale la temperatura del substrato non deve scendere sotto i 12 °C perché favorisce lo sviluppo di un buon apparato radicale, con la formazione di molti peli radicali; le radici, a loro volta, stimolano la produzione di foglie.
• Occorre che siano presenti 10-15 foglie affinchè si formino i fiori.
• per una produzione continua nel periodo invernale:
la T min. notturna ambientale ottimale= 13-15°C;
la T min. diurna ambientale ottimale= 20°C
• T. min . Biologica: (le piante arrestano la
crescita) 8-10°C.
• Le piante possono attraversare l’inverno
anche a T=4°C con una successiva
fioritura ritardata e inferiore in qualità e
quantità
Stress da basse temperature
basse temperature possono compromettere
le vitalità dell’apparato radicale e bloccare
l’assorbimento delle sostanze nutritive; lo
stelo diverrà sensibilmente più corto, il
capolino presenterà un disco più
sviluppato mentre i colori della corolla
risulteranno sbiaditi; le foglie più esterne
acquisteranno una colorazione rossastra
caratteristica.
Durante la notte l’uso di appropriati schermi interni permette di ridurre significativamente la cubatura unitaria delle serre e quindi il costo unitario del riscaldamento.
L’uso di un doppio impianto di riscaldamento (acqua calda basale ed aria calda aereo) permette una corretta distribuzione ed uniformità del calore in tutta la serra.
La Radiazione come LUCE
La luce è la radiazione (REM) percepita
dall'occhio umano.
E' in uso chiamare 'luce' anche la REM
'percepita' dalla pianta quando si fa
riferimento alla funzione fotosintetica.
Come si misura la LUMINOSITA'
La luminosità di una sorgente è
espressa in LUX (lx)
1 lx= 1 lumen/mq
1 lumen = 1 candela x 1 ster
1 candela è la radiazione emessa
da 1/60 cm2
di Platino alla temperatura di fusione.
Diversi gradi di luminosità
• Giorno d'estate luminoso fino a 100,000
Lux
• Giorno estivo coperto 30,000 - 40,000 Lux
• Stanza senza luce diretta 250 - 300 Lux
• Illuminazioni esterne negli edifici 60 Lux
• Illuminazione notturna stradale 10 Lux
RADIAZIONE
• La gerbera ha bisogno di molta luce, però è indifferente al fotoperiodo , è UNA SPECIE NEUTRODIURNA
• Da metà primavera a tutta l’estate occorre ombreggiare poiché nel paese di origine (Sud Africa) la gerbera cresce in condizione di luce diffusa.
• L’impiego della rete ombreggiante favorisce l’allungamento dello stelo, evita gli eccessi di temperatura e riduce l’evaporazione dal terreno.
Luminosità
• 45.000 lux nelle prime 2-3 settimane dopo il trapianto
• Fino a tutto il mese di luglio l’ombreggiamento deve assicurare non più di 55.000 lux
• Da agosto ad ottobre 50.000 lux
• Inverno: 30.000 lux
• E’ consigliabile avere materiali di copertura della serra che garantiscano la massima trasparenza durante il periodo invernale.
Ciclo colturale
• Il ciclo colturale può essere annuale o
biennale in relazione alle condizioni
sanitarie delle piante e, per assicurare una
produzione continua durante l’inverno, è
indispensabile il riscaldamento basale del
terreno (con tubi ad acqua calda).
Coltivazione invernale
• Trapianto: maggio-giugno,
• Produzione: da settembre a maggio
dell’anno successivo;
• Messa a riposo: periodo estivo
Coltivazione estiva
• Trapianto: marzo;
• Produzione: da luglio-agosto ai primi di
novembre
Tappe evolutive nella tecnica
colturale
• Cloni micropropagati
• Riscaldamento basale
• Microirrigazione
• Fuori suolo
Riscaldamento basale
• Scopo: ridurre i costi di produzione
attraverso il risparmio energetico
• I tubi vengono posti a profondità di 40 cm
(oppure all’esterno del bancale o sotto la
canaletta se in f. suolo)
microirrigazione
• È un mezzo di lotta indiretto: ha ridotto
l’incidenza di Phitophtora cryptogea
• L’acqua ad una certa distanza dal colletto
della pianta impedisce la diffusione delle
zoospore
Fuori suolo
• Su substrati artificiali consente un miglior
controllo della fitoftora e incrementa la
resa produttiva (qualità che quantità)
impianto ed inizio raccolta (1) e tempo medio di fioritura (2) in giorni e produzione totale per pianta (3) nella gerbera
(1) (2) (3)
Varietà rosse
54 136 9.2
Rollo 49 144 11.8
Etna 49 127 8.7
Rosso 48 63 138 7.1
Varietà rosa
53 137 8.4
Ischia 49 136 9.8
Vivax 53 140 9.7
Laetizia 53 124 7.5
Maracaibo 56 147 6.6
Varietà arancio
64 158 11.0
Wilma 81 165 13.2
Cupido 49 152 11.0
Campese 63 159 8.8
Varietà bianche
66 160 9.1
Emilia 68 159 8.4
Snow ball 49 146 11.0
Biancobetti 81 176 7.9
In media dall’impianto
all’inizio della raccolta
Si va da 50-60-70-80
giorni;
Il tempo medio di
fioritura (sulla stessa
pianta
dall’Inizio alla fine
della fioritura:
130-140-150-160-170
giorni
Il sistema di
coltivazione deve
garantire una
buona
trasmissione del
calore al terreno,
pertanto la
gèrbera si coltiva:
• in aiuole
sopraelevate di
20-25 cm rispetto
ai passaggi,
• in bancali
Epoca dell’impianto
• Il periodo di piantagione ideale dipende
molto dalla zona di coltivazione, dal flusso
produttivo che si vuole ottenere e dalle
attrezzature che si hanno in dotazione:
nella generalità dei casi in Italia è bene
non piantare prima della prima settimana
di marzo e dopo la seconda settimana di
luglio.
Gerbera su terreno
• Nel nord barese la gerbera viene posta a
dimora in maggio-giugno, solitamente in
serra di vetro o plastica.
Esigenze pedologiche
• Terreno sciolto, profondo e ben drenato
arricchito di s.o.
Cure colturali
• OPERAZIONI PRE-IMPIANTO
• Prima della messa a dimora delle giovani
piantine è bene sempre effettuare una
analisi delle acque irrigue e del terreno per
poter effettuare una idonea concimazione
di fondo che tenga conto delle reali
necessità della nuova coltivazione.
Esigenze pedologiche
• La gerbera preferisce terreni sciolti che
garantiscano un buon drenaggio delle
acque di irrigazione: nel caso in cui si
opera con suoli pesanti è buona norma
alzare le aiuole anche di 40-50 cm.
pH
• Il PH del terreno deve essere compreso tra 5,5 e
6,5 intervenendo con opportuni correttivi; il pH
superiore a 7 favorisce la clorosi per carenze
indotte di Fe e Mn
Valori alti di pH vanno corretti con correttivi di fondo a
base di zolfo .
Anche le torbe acide sono degli ottimi ammendanti e
correttivi: il loro uso è da preferire in terreni con
scarsa ritenzione idrica, privi di struttura, bassa
capacità di scambio cationico ed elevato indice di
salinità.
Salinità
La salinità deve essere mantenuta bassa, al di
sotto di 1,5 mmhos/cm
L’indice di salinità si può correggere efficacemente
procedendo ad una opportuna lisciviazione con
acque idonee a tale uso (che presentino
una conducibilità inferiore a 0,5 mS/cm);
ovviamente l’uso continuato di tali acque e
l’adozione di un corretto piano di fertirrigazione
permetterà di tenere sotto controllo il livello
salino del terreno.
È classificata come specie mediamente resistente alla salinità
Sterilizzazione del terreno
• Il terreno di coltura deve essere
efficacemente sterilizzato
• L’alternativa è la coltura in fuori-suolo
CURE COLTURALI
Lavorazioni
• Il terreno va lavorato ad una profondità di
30 cm, perché l’apparato radicale ha la
tendenza ad approfondirsi.
Concimazione di fondo
• Interramento della s.o.: (20Kg/mq)
• insieme a fosforo e potassio
• Da evitare un eccesso di azoto che
favorirebbe lo sviluppo fogliare a scapito
del n. e qualità dei fiori
Piantine da trapianto
Nei primi giorni dopo il trapianto è
necessario tenere alta l’umidità relativa
(U.R.) della serra utilizzando, se presente,
il Fog-system in modo da avere valori di
U.R. non inferiori al 60%; in assenza di
tale sistema ricorrere a frequenti
bagnature sovrachioma concentrando gli
interventi (di breve durata) nelle prime ore
mattutine.
impianto
Nella coltivazione su suolo evitare di
piantare troppo in profondità, avendo cura
di lasciare il vasetto di torba fuori dal
terreno per 0,5 – 1 cm.
impianto
• L’impianto si effettua su aiuole rialzate di
20-25 cm, larghe 60 cm, con passaggi
larghi 40 cm;
• Sulle aiuole si dispongono le piante in due
file distanti 30 cm
• Lungo la fila 16-20 cm di distanza
• Densità complessiva 8-10 piante/mq
Tutte queste condizioni favoriscono attacchi
di Rizoctonia
• In caso di piantagioni precoci bisogna
comunque garantire alla coltura la giusta
temperatura per far crescere regolarmente le
piantine (15°C). Controllare l’uniformità di
bagnatura delle piantine evitando ristagni e zone
meno umide.
• Nelle prime settimane alla piantine deve essere
garantita la massima regolarità di crescita
limitando gli stress ambientali di qualsiasi
natura.
Concimazioni di copertura
• Rapporti di asportazione
• 1:0,3:1,7 N:P2O5:K2O
Si effettuano fertirrigazione con un elevato tenore di potassio e con dosi modeste di azoto, perché questo elemento favorisce lo sviluppo delle foglie a scapito delle infiorescenze.
Fertirrigazione
Nelle colture su suolo non intervenire con la fertirrigazione se non dopo due/tre settimane
dall’avvenuto attecchimento e con concimi (almeno inizialmente) che non contengono
ammonio.
Per questi motivi nella prima settimana dopo la piantagione si possono usare concimi organici che tendono a ridurre la crisi post- trapianto (es. amminoacidi ) facendo attenzione ad usare dosi molto basse.
fertirrigazione
• 1:0,7:2 (N=140mg/l) nei periodi di bassa
luminosità (inverno)
• modificare il rapporto a 1:0,7:2,5
(primaverile-estivo)
• Nella gestione di un impianto bisogna tener conto di tutti i parametri che possono essere da ostacolo alla coltura o peggio favorire l’insorgenza di patologie: eccessi d’acqua, eccessi di concimi, cattiva aerazione sono delle condizioni che predispongono fortemente all’attacco di parassiti fungini che spesso risultano essere convenientemente tenuti sotto controllo usando molta prevenzione.
Irrigazione
• La gèrbera ha elevate esigenze idriche,
soprattutto quando le piante sono adulte
ed è presente una elevata superficie
fogliare traspirante, si debbono tuttavia
evitare eccessi di umidità che determinano
asfissia radicale, marciumi al colletto e
all’apparato radicale.
• Volume d’acqua annuo : 300 m3/ha
Irrigazione
• L’irrigazione viene effettuata a goccia,
evitando di porre gli ugelli in vicinanza
delle piante per impedire lo svilupparsi di
marciumi;
• L’acqua deve essere somministrata in
turni brevi e volumi bassi affinché non
insorgano marciumi all’apparato radicale.
Sfogliatura delle piante
• Occorre effettuare periodicamente sfogliature
della pianta, rimuovendo le foglie vecchie alla
base del picciolo, fare molta attenzione a questa
pratica poiché monconi di piccioli lasciati sulla
pianta sono fonte di attacchi di Botrytis.
• Togliendo le foglie più vecchie si assicurano
migliori circolazione di aria e passaggio della
luce, contribuendo alla sanità della coltura.
Anticipo di fioritura
• Per anticipare la fioritura si effettuano
irrorazioni con GA3 (acido gibberellico),
alla dose di 100 mg/l,
• Questo trattamento, però, non aumenta la
produzione di fiori.
Raccolta
• Gli steli fiorali vengono raccolti quando i
capolini presentano i primi fiori tubulati in
antesi (solo due file di fiori del disco sono
in antesi), vengono presi alla base e tirati
con movimento laterale-
Produzione
• Produzione: 25-30steli/pianta (molto
variabile in funzione delle cv)
• si confezionano in 50 esemplari in
confezioni di cartone con fori in cui è
infilato lo stelo o con 20 steli /mazzo in
busta di cellophane .
CONSERVAZIONE DEL FIORE RECISO
La durata del fiore reciso dipende da vari fattori:
1. caratteristiche genetiche della varietà ;
2. fertirrigazione,
3. quantità di luce e la temperatura di crescita del fiore;
4. turgidità dei tessuti al momento della raccolta (dipende dall’umidità relativa al momento della raccolta),
5. tempo che intercorre dalla raccolta al momento in cui viene posto in acqua
6. qualità dell’acqua usata per “far bere” il fiore (deve essere pulita ed avere una conducibilità bassa)
7. temperatura alla quale viene posto il fiore per farlo idratare.
Le soluzioni commerciali servono a rendere
solo più efficiente il passaggio
di acqua nello stelo mantenendo la
soluzione a PH controllato e in condizioni
igieniche migliori.
Difesa antiparassitaria
Attacchi crittogamici al colletto e alle radici:
• Phytophtora cryptogea
• Rhizoctonia solani
• Verticillium dahlie
• Sclerotinia sclerotiorum
Lotta:
Sterilizzazione del terreno + piante sane
Difesa antiparassitaria
• Parte aerea:
Botrytis cinerea
Alternaria porri
Parassiti animali
• Insetti minatori delle foglie: Liriomyza
(metamidophos)
• Tripidi
• Aleurodidi
• Afidi
• Nottue
• Acari