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Facoltà di Architettura “L. Quaroni” C.d.L. in Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici Gestione del Cantiere di Restauro Architettonico – Parte 1 a.a. 2010/2011 BOZZA DI LAVORO a.a. 2010/2011 Prof. Arch. Armando Bueno Pernica [email protected] Le slides seguenti rappresentano un approccio metodologico ai temi del corso che verranno trattati nel corso delle lezioni in aula. Non costituiscono, pertanto, trattazione esaustiva della materia, per lo studio della quale si rimanda ai testi didattici fondamentali ed alla normativa di riferimento. Non è consentito qualsiasi uso delle informazioni qui contenute, se non ai fini didattici, salvo venga citata la fonte.

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Facoltà di Architettura “L. Quaroni”C.d.L. in Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici

Gestione del Cantiere di Restauro

Architettonico – Parte 1a.a. 2010/2011

BOZZA

DI LAVORO

a.a. 2010/2011

Prof. Arch. Armando Bueno [email protected]

Le slides seguenti rappresentano un approccio metodologico ai temi del corso che verranno trattati nel corso delle lezioni in aula. Non costituiscono, pertanto, trattazione esaustiva della materia, per lo studio della quale si rimanda ai testi didattici fondamentali ed alla normativa di riferimento. Non è consentito qualsiasi uso delle

informazioni qui contenute, se non ai fini didattici, salvo venga citata la fonte.

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Gestione del cantiere

• Etimologia

– Per estensione: il luogo dove si costruisce o si rimette in sesto qualcosa

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Gestione del cantiere• Etimologia:

– Sicurezza

– Dal latino “Sine cura” senza preoccupazione.– Conoscenza che lo sviluppo di un sistema qualsiasi non produrrà effetti

indesiderati (danni, incidenti). – La conoscenza del sistema consente la definizione di norme di sicurezza,

pertanto, l’incidente è frutto della mancata applicazione delle norme di sicurezza.

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Gestione del cantiere

• Etimologia

– amministrare i compiti, governare le attività, avere cura del sistema

Quindi

• Governare le attività del luogo ove si costruisce un’opera o si eseguono lavori, nell’ambito di un sistema che non produrrà effetti indesiderati.

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Gestione del cantiere

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Qual’ è il

mio ruolo!?

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Gli attori del processo• Committente:

– Pubblico • Ministeri, Regioni, Provincie,

Comuni, Comunità montane, Enti pubblici, ecc. e loro consorzi quando assumono la funzione di stazione appaltante

– Privato

diritto costituiti da persone fisiche e beni che si uniscono per raggiungere fini comuni, cui l'ordinamento giuridico riconosce la capacità giuridica. La persona giuridica è perciò distinta, per il suo carattere pluralistico, dalla persona fisica. Le persone giuridiche sono, tradizionalmente, distinte in primo luogo per la qualità della loro – Privato

• Persone fisiche, gli individui che con la loro nascita diventano soggetti rilevanti ai fini del diritto, in quanto secondo l'articolo 1 del Codice civile divengono titolari di diritti e doveri, cioè acquisiscono la capacità giuridica e con il raggiungimento della maggiore età anche la capacità di agire, cioè la possibilità di porre in essere atti rilevanti ai fini giuridici

• Persone giuridiche, i soggetti di

luogo per la qualità della loro capacità giuridica, in genere riflettente gli scopi e le motivazioni alla base della loro istituzione, avendosi perciò la persona giuridica pubblica (che persegue interessi di utilità pubblica) e la persona giuridica privata (i cui interessi sono squisitamente privati e possono comprendere fini di lucro).

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Gli attori del processo• Impresa:– Impresa (da imprendere), sotto il profilo

giuridico, è un'attività economica professionalmente organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi. Ciò è quanto si desume dalla definizione di "imprenditore" di cui agli articoli 2082 e 2083 del Codice civile.

va aggiunto che deve essere condotta con criteri che prevedano un’adeguata copertura dei costi con i ricavi, altrimenti si ha consumo e non produzione di ricchezza. Inoltre l'impresa può essere definita come un sistema sociale tecnico aperto: un sistema è un complesso di interdipendenze di parti rispetto ad un obiettivo comune e quando si tratta di un sistema sociale articoli 2082 e 2083 del Codice civile.

• Art. 2082 - E' imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata (articoli 2555, 2565) al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi (articoli 2135, 2195).

• Art. 2083 - Sono piccoli imprenditori i coltivatori diretti del fondo (articoli 1647, 2139), gli artigiani, i piccoli commercianti e coloro che esercitano un'attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia (articoli 2202, 2214, 2221).

– L'impresa è perciò caratterizzata da un determinato oggetto (produzione o scambio di beni o servizi) e da specifiche modalità di svolgimento (organizzazione, economicità e professionalità). Sotto il profilo economico,

quando si tratta di un sistema sociale tecnico le parti sono costituite da beni e persone (attrezzature, risorse umane, conoscenze e rapporti sociali). Un sistema aperto, inoltre, scambia con l'esterno conoscenza e produzione. Pertanto, l'impresa è un complesso di interdipendenze tra beni e persone che operano scambiando con l'esterno conoscenza e produzione e perseguendo un comune obiettivo consistente nella produzione di valore.

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Aree di attività professionale

• Lavoratore autonomo

– Libero professionista

• Singolo

• Associato con altri professionisti• Associato con altri professionisti

• In società di capitali

• Lavoratore dipendente

– Pubblico

– Privato

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In concreto

• Lavori privati

– Case, ville, villette, palazzi, ristrutturazioni, perizie estimative, consulenze, ecc.

• Lavori pubblici• Lavori pubblici

– Scuole, strade, chiese, palazzi, case, stadi, acquedotti, restauri, ecc.

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Normativa di riferimento (essenziale)

• Committente pubblico

– Decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163 “Codice dei contratti

pubblici” (corretto tre volte, in corso ulteriori modificazioni)

– Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n.207

• Tutti i committenti

– Decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81 “Sicurezza nei luoghi di

lavoro” (modificato ed integrato dal D.Lgs 106/2009)

– Decreto ministeriale 14 settembre 2005 “Norme tecniche per le Repubblica 5 ottobre 2010, n.207

“Regolamento di attuazione del D.Lgs. 163/2006” (entrerà in vigore il giorno 8/06/2011, fino ad allora vale il DPR 554/1999)

• Committente privato

– Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 "Testo unico in materia edilizia”

2005 “Norme tecniche per le

costruzioni”

– Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 "Codice dei beni

culturali e del paesaggio”

– Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Testo unico in materia di

ambiente” (modificato dal DL59/2008)

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Lavori pubblici

FASI FASI DIDI REALIZZAZIONE:REALIZZAZIONE:

•Programmazione

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•Programmazione

•Progettazione

•Affidamento

•Esecuzione

•Collaudo

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Fasi e figure professionali

• Le fasi di realizzazione di un’opera o lavoro pubblici e le principali figure professionali tecniche coinvolte:

– Programmazione RUP– Programmazione RUP

– Progettazione RUP-Progettista-CSP

– Affidamento RUP-DT

– Esecuzione RUP-DL-CSE-DT

– Collaudo RUP-Collaudatori

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RUP - Norme

• Articolo 10 del D.Lgs. 163/2006 – Responsabile delle procedure di affidamento e di

esecuzione dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture

• Articoli 48 e 49 del D.P.R. n.207/2010 (già artt. 7 e 8 DPR 554/99)554/99)– Il responsabile del procedimento per la realizzazione di

lavori pubblici– Funzioni e compiti del responsabile del procedimento

• Articoli 89, 90, 93, 99 e 101 D.Lgs 81/08 (già D.Lgs 494/96)– Obblighi del committente e del responsabile dei lavori– Notifica preliminare– Obblighi di trasmissione

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Il RUP deve essere:

� Tecnico di ruolo (ingegnere, architetto, geometra, perito edile, … anche un funzionario amministrativo, ma con un adeguato supporto tecnico esterno) in possesso di abilitazione all’esercizio della professione ovvero, quando non prevista, funzionario con idonea professionalità e con anzianità di servizio in ruolo non inferiore a cinque anni

� Può svolgere anche le funzioni di progettista e direttore dei lavori, se non si tratti di opere speciali o di speciale complessità e di importo superiore a 500.000 Euro

� Con una sufficiente esperienza nel campo dei lavori pubblici, per svolgere i seguenti compiti:� In fase di programmazione, per verificare la conformità ambientale, paesistica, territoriale

ed urbanistica degli interventi, per sovrintendere agli accertamenti ed alle indagini preliminari necessarie per la verifica della fattibilità tecnica ed economica

RUP – Chi è

preliminari necessarie per la verifica della fattibilità tecnica ed economica� In fase di affidamento della progettazione, per verificare la predisposizione dei bandi di

gara e le successive procedure, per assumere i compiti di responsabile dei lavori ai fini della sicurezza ex D.Lgs 81/08 e s.m.i. e per effettuare le conseguenti verifiche

� In fase di progettazione preliminare, per verificare il rispetto delle indicazioni contenute nei documenti preliminari e di fattibilità

� In fase di progettazione definitiva ed esecutiva, per verificare il rispetto delle indicazioni contenute nei documenti preliminari e di fattibilità e nel progetto preliminare, nonché il piano della sicurezza e coordinamento ed il piano generale di sicurezza

� In fase di aggiudicazione dei lavori, per garantire la conformità a legge dei bandi di gara� In fase di esecuzione dei lavori, per vigilare sul buon andamento dei lavori e del cantiere e

adottare tutti gli atti opportuni e necessari

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• Per lo svolgimento di questi compiti, peraltro non esaustivamente indicati, poiché il co.4 dell’art.10 apre al Regolamento il compito di individuare gli eventuali altri compiti del RUP coordinando con essi i compiti del direttore dell’esecuzione del contratto (DEC) e del direttore dei lavori (DL) nonché dei coordinatori in materia di salute e sicurezza durante la progettazione (CSP) e l’esecuzione (CSE) previsti dal D.Lgs 494/96, viene previsto un compensoda ripartire tra i diversi attori partecipanti al procedimento attuativo:

• Una somma non superiore al 2% (prima 1%, poi 1,5%, poi 2% poi 0,5% ora 2% compresi oneri accessori) dell’importo posto base di gara di un’opera o

RUP - Compensi

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2% compresi oneri accessori) dell’importo posto base di gara di un’opera o di un lavoro, comprensiva anche degli oneri previdenziali e assistenziali a carico dell’amministrazione, è ripartita, con le modalità ed i criteri previsti in contrattazione decentrata e assunti in un regolamento adottato dall’amministrazione, tra il RUP e gli incaricati della redazione del progetto, del piano della sicurezza, della DL, del collaudo, nonché tra i loro collaboratori. La percentuale effettiva, nel limite del 2 per cento, è stabilita in rapporto all’entità e alla complessità dell’opera da realizzare. Le quote parti corrispondenti a prestazioni non svolte da personale interno, costituiscono economie.

• Il 30% della tariffa professionale relativa ad un atto di pianificazione comunque denominato è ripartito tra i dipendenti che lo abbiano redatto.

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• All’art.49, il nuovo regolamento prevede (dulcis in fundo):

• Il RUP che violi gli obblighi posti a suo carico dal codice e dal presente regolamento o che non svolga i compiti assegnati con la dovuta diligenza è escluso dalla ripartizione dell’incentivo previsto dall’articolo 92, comma 5, del codice relativamente all’intervento affidatogli, ed è tenuto a risarcirei danni derivati alla Amministrazione Aggiudicatrice in

RUP - Sanzioni

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relativamente all’intervento affidatogli, ed è tenuto a risarcirei danni derivati alla Amministrazione Aggiudicatrice in conseguenza del suo comportamento, ferme restando le responsabilità disciplinari previste dall’ordinamento di appartenenza.

• NB: Quindi il RUP viene subito escluso dal compenso (senza una disciplina che indichi i limiti della “dovuta diligenza”), deve risarcire i danni derivati alla propria Amministrazione (non meglio stabiliti: erariali? d’immagine?) e poi resta sanzionato disciplinarmente.

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� In sostanza, il RUP di lavori, servizi e forniture deve essere in possesso delle seguenti professionalità, necessarie per lo svolgimento dell’incarico ricevuto:� Esperto in materie economiche� Esperto in materie finanziarie� Esperto in materie giuridiche� Esperto in materie ambientali� Esperto in materie urbanistiche

Compiti del RUP - Professionalità necessarie

� Esperto in materie urbanistiche� Esperto in materia di sicurezza del lavoro e nei cantieri� Esperto in materie amministrative� Esperto in materie sanitarie� Esperto in materie igieniche� Esperto nella conoscenza della continua evoluzione della legislazione e

della normativa europea, statale, regionale, provinciale e comunale� Esperto nella conoscenza della continua evoluzione della normativa

tecnica specifica (cemento armato, antisismica, prevenzione incendi,UNI, CEI, antinfortunistica, ecc.)

� E quant’altro …

a.a.2010/2011 [email protected]

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REALIZZAZIONE DEI LAVORI PUBBLICINormativa di riferimento

• PROGRAMMAZIONE (D.Lgs 163/06 art.128 )– QUADRO DEI BISOGNI (Art.11 DPR 207/10)– ACCANTONAMENTO (3%) PER TRANSAZIONI E ACCORDI BONARI (Art.12 DPR 207/10)– PROGRAMMA TRIENNALE ED ELENCHI ANNUALI (Art.13 DPR 207/10)

• PROGETTAZIONE (DLgs.163/06 artt.90-98)– STUDIO DI FATTIBILITA’ (Art.14 DPR 207/10)– DOCUMENTO PRELIMINARE ALL’AVVIO DELLA PROGETTAZIONE (Art. 15 DPR 207/10)– PROGETTO PRELIMINARE (Artt.17-23 DPR 207/10)– PROGETTO DEFINITIVO (Artt.24-32 DPR 207/10)– PROGETTO ESECUTIVO (Artt.33- 43 DPR 207/10)– PROGETTO ESECUTIVO (Artt.33- 43 DPR 207/10)– VERIFICA E VALIDAZIONE DEL PROGETTO (Artt.44-59 DPR 207/10)

• AFFIDAMENTO (DLgs.163/06, artt.53-62 e 81-89)– PROCEDURA DI SCELTA DEL CONTRAENTE (Artt.105-116 DPR 207/10)– CRITERI DI AGGIUDICAZIONE (Artt.117-122 DPR 207/10)

• ESECUZIONE (DLgs.163/06 artt.126-140)– DIREZIONE LAVORI (Artt.147-169 DPR 207/10)– CONTABILITA‘ (Art.178-214 DPR 207/10)

• COLLAUDO (DLgs.163/06 art.141)– COLLAUDO LAVORI (Art.215-238 DPR 207/10)

• BENI CULTURALI (DLgs. 163/06 artt. 197-205 - Art.239-251 DPR 207/10)

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PROGRAMMAZIONE

• Programma triennale (pubblicato sul sito del Min.Infrastrutture e inviato al CIPE)– Tutti i lavori di importo > €. 100.000– Priorità per i lavori di manutenzione– Beni immobili pubblici da alienare con operazioni di – Beni immobili pubblici da alienare con operazioni di

Project Finance

• Elenchi annuali (da approvare insieme al bilancio preventivo dell’Ente)– Studi di fattibilità per lavori < €. 1.000.000 – Progetto preliminare per lavori > €. 1.000.000– Stima sommaria per lavori di manutenzione

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PROGETTAZIONE(Normativa essenziale)

• Codice 163/2006 – Parte II – Titolo I.– Capo IV Servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria

• Sezione I Progettazione interna ed esterna, livelli della progettazione

– Art. 90 Progettazione interna ed esterna alle amministrazioni aggiudicatrici in materia di lavori pubbliciaggiudicatrici in materia di lavori pubblici

– Art. 91 Procedure di affidamento

– Art. 92 Corrispettivi e incentivi per la progettazione

– Art. 93 Livelli della progettazione per gli appalti e concessioni di lavori

– Art. 94 Livelli della progettazione per gli appalti di servizi e forniture e requisiti dei progettisti

– Art. 95 Verifica preventiva dell’interesse archeologico in sede di progetto preliminare

– Art. 96 Procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico

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PROGETTAZIONE(Normativa essenziale)

• Regolamento 207/2010 – TITOLO II - PROGETTAZIONE E VERIFICA DEL PROGETTO

• CAPO I - Progettazione • Sezione I - Disposizioni generali

• Art. 14 - Studio di fattibilità • Art. 15 - Disposizioni preliminari per la progettazione dei

lavori e norme tecniche• Art. 16 - Quadri economici • Sezione II - Progetto preliminare

• Art. 17 - Documenti componenti il progetto preliminare • Art. 18 - Relazione illustrativa del progetto preliminare

• Art. 28 - Elaborati grafici del progetto definitivo • Art. 29 - Calcoli delle strutture e degli impianti • Art. 30 - Disciplinare descrittivo e prestazionale degli

elementi tecnici del progetto definitivo • Art. 31 - Piano particellare di esproprio • Art. 32 - Elenco dei prezzi unitari, computo metrico

estimativo e quadro economico del progetto definitivo• Sezione IV - Progetto esecutivo

• Art. 33 - Documenti componenti il progetto esecutivo • Art. 34 - Relazione generale del progetto esecutivo • Art. 35 - Relazioni specialistiche • Art. 18 - Relazione illustrativa del progetto preliminare

• Art. 19 - Relazione tecnica • Art. 20 - Studio di perfettibilità ambientale • Art. 21 - Elaborati grafici del progetto preliminare • Art. 22 - Calcolo sommario della spesa e quadro

economico • Art. 23 - Capitolato speciale descrittivo e prestazionale del

progetto preliminare • Sezione III - Progetto definitivo

• Art. 24 - Documenti componenti il progetto definitivo • Art. 25 - Relazione generale del progetto definitivo • Art. 26 - Relazioni tecniche e specialistiche del progetto

definitivo • Art. 27 - Studio di impatto ambientale e studio di

fattibilità ambientale

• Art. 35 - Relazioni specialistiche • Art. 36 - Elaborati grafici del progetto esecutivo • Art. 37 - Calcoli esecutivi delle strutture e degli impianti • Art. 38 - Piano di manutenzione dell'opera e delle sue

parti • Art. 39 - Piani di sicurezza e di coordinamento e quadro di

incidenza della manodopera • Art. 40 - Cronoprogramma• Art. 41 - Elenco dei prezzi unitari • Art. 42 - Computo metrico estimativo e quadro

economico • Art. 43 - Schema di contratto e capitolato speciale

d'appalto

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PROGETTAZIONE(Art. 90 Cod.)

• Art. 90 Cod. - 1. Le prestazioni relative alla progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva di lavori, nonché alla direzione dei lavori e agli incarichi di supporto tecnico-amministrativo alle attività del responsabile del procedimento e del dirigente competente alla formazione del programma triennale dei lavori pubblici sono espletate:

• a) dagli uffici tecnici delle stazioni appaltanti; b) dagli uffici consortili di progettazione e di direzione dei lavori che i comuni, i rispettivi consorzi e unioni, le comunità montane, le aziende unità sanitarie locali, i consorzi, gli enti di industrializzazione e gli enti di bonifica possono costituire con le

Paesi;(lettera aggiunta dall'articolo 1, comma 1, lettera v), d.lgs. n.

152 del 2008)

g) da raggruppamenti temporanei costituiti dai soggetti di cui alle lettere d), e), f), f-bis) e h) ai quali si applicano le disposizioni di cui all'articolo 37 in quanto compatibili; h) da consorzi stabili di società di professionisti e di società di ingegneria, anche in forma mista, formati da non meno di tre consorziati che abbiano operato nel settore dei servizi di ingegneria e architettura, per un periodo di tempo non inferiore a cinque anni, e che abbiano deciso di operare in modo industrializzazione e gli enti di bonifica possono costituire con le

modalità di cui agli articoli 30, 31 e 32 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; c) dagli organismi di altre pubbliche amministrazioni di cui le singole stazioni appaltanti possono avvalersi per legge; d) da liberi professionisti singoli od associati nelle forme di cui alla legge 23 novembre 1939, n. 1815, e successive modificazioni, ivi compresi, con riferimento agli interventi inerenti al restauro e alla manutenzione di beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, i soggetti con qualifica di restauratore di beni culturali ai sensi della vigente normativa;e) dalle società di professionisti; f) dalle società di ingegneria; f-bis) da prestatori di servizi di ingegneria ed architettura di cui alla categoria 12 dell'allegato II A stabiliti in altri Stati membri, costituiti conformemente alla legislazione vigente nei rispettivi

a cinque anni, e che abbiano deciso di operare in modo congiunto secondo le previsioni del comma 1 dell'articolo 36. E' vietata la partecipazione a più di un consorzio stabile. Ai fini della partecipazione alle gare per l'affidamento di incarichi di progettazione e attività tecnico-amministrative ad essa connesse, il fatturato globale in servizi di ingegneria e architettura realizzato da ciascuna società consorziata nel quinquennio o nel decennio precedente è incrementato secondo quanto stabilito dall'articolo 36, comma 6, della presente legge; ai consorzi stabili di società di professionisti e di società di ingegneria si applicano altresì le disposizioni di cui all'articolo 36, commi 4 e 5 e di cui all'articolo 253, comma 8. (probabile errore

di coordinamento: si suppone che il rinvio sia all'articolo 253,

comma 15)

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 22

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PROGETTAZIONE(Art. 90 Cod.)

• 2. Si intendono per:

• a) società di professionisti le società costituite esclusivamente tra professionisti iscritti negli appositi albi previsti dai vigenti ordinamenti professionali, nelle forme delle società di persone di cui ai capi II, III e IV del titolo V del libro quinto del codice civile ovvero nella forma di società cooperativa di cui al capo I del titolo VI del libro quinto del codice civile, che eseguono studi di fattibilità, ricerche, consulenze, progettazioni o

e i regolamenti vigenti; b) società di ingegneria le società di capitali di cui ai capi V, VI e VII del titolo V del libro quinto del codice civile ovvero nella forma di società cooperative di cui al capo I del titolo VI del libro quinto del codice civile che non abbiano i requisiti di cui alla lettera a), che eseguono studi di fattibilità, ricerche, consulenze, progettazioni o direzioni dei lavori, valutazioni di congruità tecnico-economica o studi di impatto ambientale. fattibilità, ricerche, consulenze, progettazioni o

direzioni dei lavori, valutazioni di congruità tecnico-economica o studi di impatto ambientale. I soci delle società agli effetti previdenziali sono assimilati ai professionisti che svolgono l'attività in forma associata ai sensi dell'articolo 1 della legge 23 novembre 1939, n. 1815. Ai corrispettivi delle società si applica il contributo integrativo previsto dalle norme che disciplinano le rispettive Casse di previdenza di categoria cui ciascun firmatario del progetto fa riferimento in forza della iscrizione obbligatoria al relativo albo professionale. Detto contributo dovrà essere versato pro quota alle rispettive Casse secondo gli ordinamenti statutari

tecnico-economica o studi di impatto ambientale. Ai corrispettivi relativi alle predette attività professionali si applica il contributo integrativo qualora previsto dalle norme legislative che regolano la Cassa di previdenza di categoria cui ciascun firmatario del progetto fa riferimento in forza della iscrizione obbligatoria al relativo albo professionale. Detto contributo dovrà essere versato pro quota alle rispettive Casse secondo gli ordinamenti statutari e i regolamenti vigenti.

• 3. Il regolamento stabilisce i requisiti organizzativi e tecnici che devono possedere le società di cui al comma 2 del presente articolo.

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PROGETTAZIONE(Art. 90 Cod.)

• 4. I progetti redatti dai soggetti di cui al comma 1, lettere a), b) e c), sono firmati da dipendenti delle amministrazioni abilitati all'esercizio della professione. I pubblici dipendenti che abbiano un rapporto di lavoro a tempo parziale non possono espletare, nell'ambito territoriale dell'ufficio di appartenenza, incarichi professionali per conto di pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, se non conseguenti ai rapporti d'impiego.

• 5. Il regolamento definisce i limiti e le modalità per la stipulazione per intero, a carico delle stazioni appaltanti, di

• 7. Indipendentemente dalla natura giuridica del soggetto affidatario dell'incarico di cui al comma 6, lo stesso deve essere espletato da professionisti iscritti negli appositi albi previsti dai vigenti ordinamenti professionali, personalmente responsabili e nominativamente indicati già in sede di presentazione dell'offerta, con la specificazione delle rispettive qualificazioni professionali. Deve inoltre essere indicata, sempre nell'offerta, la persona fisica incaricata dell'integrazione tra le varie prestazioni specialistiche. Il regolamento definisce le modalità per promuovere la presenza anche di giovani professionisti nei gruppi concorrenti ai bandi relativi a incarichi di progettazione, concorsi di progettazione, concorsi di idee. All'atto polizze assicurative per la copertura dei rischi di natura

professionale a favore dei dipendenti incaricati della progettazione. Nel caso di affidamento della progettazione a soggetti esterni, la stipulazione è a carico dei soggetti stessi.

• 6. Le amministrazioni aggiudicatrici possono affidare la redazione del progetto preliminare, definitivo ed esecutivo, nonché lo svolgimento di attività tecnico-amministrative connesse alla progettazione, ai soggetti di cui al comma 1, lettere d), e), f), f-bis), g) e h), in caso di carenza in organico di personale tecnico, ovvero di difficoltà di rispettare i tempi della programmazione dei lavori o di svolgere le funzioni di istituto, ovvero in caso di lavori di speciale complessità o di rilevanza architettonica o ambientale o in caso di necessità di predisporre progetti integrali, così come definiti dal regolamento, che richiedono l'apporto di una pluralità di competenze, casi che devono essere accertati e certificati dal responsabile del procedimento.

concorsi di progettazione, concorsi di idee. All'atto dell'affidamento dell'incarico deve essere dimostrata la regolarità contributiva del soggetto affidatario.

• 8. Gli affidatari di incarichi di progettazione non possono partecipare agli appalti o alle concessioni di lavori pubblici, nonché agli eventuali subappalti o cottimi, per i quali abbiano svolto la suddetta attività di progettazione; ai medesimi appalti, concessioni di lavori pubblici, subappalti e cottimi non può partecipare un soggetto controllato, controllante o collegato all'affidatario di incarichi di progettazione. Le situazioni di controllo e di collegamento si determinano con riferimento a quanto previsto dall'articolo 2359 del codice civile. I divieti di cui al presente comma sono estesi ai dipendenti dell'affidatario dell'incarico di progettazione, ai suoi collaboratori nello svolgimento dell'incarico e ai loro dipendenti, nonché agli affidatari di attività di supporto alla progettazione e ai loro dipendenti.

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PROGETTAZIONE(Art. 91 Cod. – Procedure di affidamento)

• 1. Per l'affidamento di incarichi di progettazione, di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, di direzione dei lavori, di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione e di collaudo nel rispetto di quanto disposto all'articolo 120, comma 2-bis, di importo pari o superiore a 100.000 euro si applicano le disposizioni di cui alla parte II, titolo I e titolo II del codice, ovvero, per i soggetti operanti nei settori di cui alla parte III, le disposizioni ivi previste. (comma così modificato dall'art. 2, comma 1, lettera t), d.lgs. n. 113 del

2007, poi dall'art. 2, comma 1, lettera s), d.lgs. n. 152 del 2008)

• 2. Gli incarichi di progettazione, di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, di direzione dei lavori, di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione e di collaudo nel rispetto di quanto disposto all'articolo 120, comma 2-bis, di importo inferiore alla soglia di cui al comma 1 possono essere affidati dalle stazioni appaltanti, a cura del responsabile del procedimento, ai soggetti di cui al comma 1, lettere d), e), f), f-bis), g) e h)

esecutivo resta sospensivamente condizionato alla determinazione delle stazioni appaltanti sulla progettazione definitiva.

• 5. Quando la prestazione riguardi la progettazione di lavori di particolare rilevanza sotto il profilo architettonico, ambientale, storico-artistico e conservativo, nonché tecnologico, le stazioni appaltanti valutano in via prioritaria l'opportunità di applicare la procedura del concorso di progettazione o del concorso di idee.

• 6. Nel caso in cui il valore delle attività di progettazione, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione superi complessivamente la soglia di applicazione della direttiva comunitaria in materia, l'affidamento diretto della direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione al progettista è consentito soltanto ove espressamente previsto dal bando di gara della progettazione. (comma così modificato dall'art. 2, comma 1, lettera t), d.lgs. n. 113 del procedimento, ai soggetti di cui al comma 1, lettere d), e), f), f-bis), g) e h)

dell'articolo 90, nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza, e secondo la procedura prevista dall'articolo 57, comma 6 (procedura negoziata); l'invito è rivolto ad almeno cinque soggetti, se sussistono in tale numero aspiranti idonei. (comma così modificato dall'art. 2, comma 1, lettera t), d.lgs. n. 113 del

2007, poi dall'art. 2, comma 1, lettera s), d.lgs. n. 152 del 2008)

• 3. In tutti gli affidamenti di cui al presente articolo l'affidatario non può avvalersi del subappalto, fatta eccezione per le attività relative alle indagini geologiche, geotecniche e sismiche, a sondaggi, a rilievi, a misurazioni e picchettazioni, alla predisposizione di elaborati specialistici e di dettaglio, con l'esclusione delle relazioni geologiche, nonché per la sola redazione grafica degli elaborati progettuali. Resta comunque impregiudicata la responsabilità del progettista.

• 4. Le progettazioni definitiva ed esecutiva sono di norma affidate al medesimo soggetto, pubblico o privato, salvo che in senso contrario sussistano particolari ragioni, accertate dal responsabile del procedimento. In tal caso occorre l'accettazione, da parte del nuovo progettista, dell'attività progettuale precedentemente svolta. L'affidamento può ricomprendere entrambi i livelli di progettazione, fermo restando che l'avvio di quello

(comma così modificato dall'art. 2, comma 1, lettera t), d.lgs. n. 113 del

2007)

• 7. I soggetti di cui all'articolo 32, operanti nei settori di cui alla parte III del codice, possono affidare le progettazioni nonché le connesse attività tecnico-amministrative per lo svolgimento delle procedure per l'affidamento e la realizzazione dei lavori nei settori di cui alla citata parte III, direttamente a società di ingegneria di cui all'articolo 90, comma 1, lettera f), che siano da essi stessi controllate, purché almeno l'ottanta per cento della cifra d'affari media realizzata dalle predette società nell'Unione europea negli ultimi tre anni derivi dalla prestazione di servizi al soggetto da cui esse sono controllate. Le situazioni di controllo si determinano ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile.

• 8. E' vietato l'affidamento di attività di progettazione, direzione lavori, progettazione, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, collaudo, indagine e attività di supporto a mezzo di contratti a tempo

determinato o altre procedure diverse da quelle previste dal presente codice. (comma così modificato dall'art. 2, comma 1, lettera t), d.lgs. n. 113 del

2007)

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PROGETTAZIONE(Art. 91 Cod. – Procedure di affidamento)

Co. 2. Importo presunto a b.a.minore di E. 100.000

Co.1. Importo presunto a b.a.maggiore o uguale a E. 100.000

< E.20.000

Affidamento fiduciario(Art. 267 co.10 Reg.,

< 200.000 DSP

(<E.193.000) Procedura ristretta(Art.261-266 Reg., art. 55

>= 200.000 DSP

(>=E.193.000) Procedura aperta (Art.261-266 Reg., art.55

>= E.20.000

Procedura negoziata senza pubblicazione del bando

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(Art. 267 co.10 Reg., art.125, co.11 Cod.)

•Affidamento fiduciario da parte del RUP

(Art.261-266 Reg., art. 55 Cod.)

•Lettera d’invito•Presentazione offerte da parte di tutti coloro che hanno risposto all’invito•Selezione tramite il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa

(Art.261-266 Reg., art.55 Cod.)

•Bando pubblico•Presentazione offerte da parte di tutti i concorrenti•Selezione tramite il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa

del bando(art.267 Reg., art.57 co.6 Cod.)

•Elenco di operatori economici ovvero Ricerca di mercato nel rispetto del criterio della rotazione•Invito contemporaneo di almeno 5 operatori (scelti anche a sorteggio) a presentare offerta

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PROGETTAZIONE(Art. 266 Reg. - Modalità di svolgimento della gara)

• 1. Nel caso di procedura aperta o negoziata con bando

l’offerta è racchiusa in un plico che contiene:

• a.1) la documentazione amministrativa indicata nel bando;

• a.2) una dichiarazione, presentata nelle forme previste dalla vigente legislazione, relativa al possesso dei requisiti previsti dall’articolo 263, commi 1 e 3, con l’indicazione per ognuno dei servizi di cui all’articolo 263, comma 1, lettere b) e c), del committente e del soggetto che ha svolto il servizio e la natura delle prestazioni effettuate; nella dichiarazione è altresì fornito l’elenco dei

realizzare la prestazione sotto il profilo tecnico, scelti fra interventi qualificabili affini a quelli oggetto dell'affidamento, secondo i criteri desumibili dalle tariffe professionali;2) da una relazione tecnica illustrativa, predisposta secondo quanto previsto dall’articolo 264, comma 3, lettera b), delle modalità con cui saranno svolte le prestazioni oggetto dell'incarico con riferimento, a titolo esemplificativo, ai profili di carattere organizzativo-funzionale, morfologico, strutturale e impiantistico, nella dichiarazione è altresì fornito l’elenco dei

professionisti che svolgeranno i servizi con la specificazione delle rispettive qualifiche professionali nonché con l’indicazione del professionista incaricato dell’integrazione delle prestazioni specialistiche;

• a.3) una dichiarazione, presentata nelle forme previste dalla vigente legislazione, circa la sussistenza delle condizioni di cui all’articolo 253 del presente regolamento e all’articolo 38 del codice;

• b) una busta contenente l'offerta tecnica costituita:

• 1) dalla documentazione, predisposta secondo quanto previsto dall’articolo 264, comma 3, lettera a), di un numero massimo di tre servizi relativi a interventi ritenuti dal concorrente significativi della propria capacità a

funzionale, morfologico, strutturale e impiantistico, nonché a quelli relativi alla sicurezza e alla cantierabilitàdei lavori;

• c) una busta contenente l'offerta economica costituita da:

• 1) ribasso percentuale unico, definito con le modalità previste dall’articolo 262, comma 3, in misura comunque non superiore alla percentuale che deve essere fissata nel bando in relazione alla tipologia dell’intervento;2) riduzione percentuale da applicarsi al tempo fissato dal bando per l’espletamento dell’incarico, in misura comunque non superiore alla percentuale che deve essere fissata nel bando in relazione alla tipologia dell’intervento e in ogni caso non superiore al venti per cento.

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PROGETTAZIONE(Art. 266 Reg. - Modalità di svolgimento della gara)

• 2. Nel caso di procedura ristretta l'offerta è racchiusa in un plico che contiene le buste di cui al comma 1, lettere b) e c), nonché una dichiarazione relativa alla sussistenza dei requisiti e delle condizioni di cui al comma 1, lettere a.2) e a.3), richiesti nel bando di gara.

• 3. La stazione appaltante apre le buste contenenti l’offerta economica relativamente alle offerte che abbiano superato una soglia minima di punteggio relativa all’offerta tecnica, eventualmente fissata nel bando di gara.

variare:• - per il criterio a): da 20 a 40;• - per il criterio b): da 20 a 40;• - per il criterio c): da 10 a 30;• - per il criterio d): da 0 a 10.• 6. La somma dei fattori ponderali deve essere pari a

cento. Le misure dei punteggi devono essere stabilite in rapporto all’importanza relativa di ogni criterio di valutazione.

• 7. La commissione giudicatrice, in seduta pubblica, • 4. Ai sensi dell’articolo 81, comma 1, del codice, le

offerte sono valutate con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, prendendo in considerazione i seguenti criteri:

• a) adeguatezza dell’offerta secondo quanto stabilito al comma 1, lettera b), punto 1);

• b) caratteristiche metodologiche dell’offerta desunte dalla illustrazione delle modalità di svolgimento delle prestazioni oggetto dell'incarico;

• c) ribasso percentuale unico indicato nell'offerta economica;

• d) riduzione percentuale indicata nell'offerta economica con riferimento al tempo.

• 5. I fattori ponderali da assegnare ai criteri di cui al comma 4 sono fissati dal bando di gara e possono

• 7. La commissione giudicatrice, in seduta pubblica, verifica per ciascun offerente, nel caso di procedura aperta o negoziata con bando, la documentazione e le dichiarazioni di cui al comma 1, lettere a.1), a.2) e a.3), e nel caso di procedura ristretta, la dichiarazione di cui al comma 2. In tutte le procedure, la commissione, in una o più sedute riservate, valuta le offerte tecniche contenute nella busta di cui al comma 1, lettera b), e procede alla assegnazione dei relativi punteggi. Successivamente, in seduta pubblica, la commissione dà lettura dei punteggi attribuiti alle singole offerte tecniche, procede alla apertura delle buste di cui al comma 1, lettera c), contenenti le offerte economiche e, data lettura dei ribassi e delle riduzioni di ciascuna di esse, determina l’offerta economica più vantaggiosa applicando i criteri e le formule di cui all’allegato M.

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PROGETTAZIONE(Art. 263 Reg. – Requisiti di partecipazione)

• 1. I requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi di partecipazione alle gare sono definiti dalle stazioni appaltanti con riguardo:

• a) al fatturato globale per servizi di cui all'articolo 252, espletati negli ultimi cinque esercizi antecedenti la pubblicazione del bando, per un importo variabile tra 2 e 4 volte l'importo a base d'asta;

• b) all’avvenuto espletamento negli ultimi dieci anni di servizi di cui all'articolo 252, relativi a lavori appartenenti ad ognuna delle classi e categorie dei lavori cui si riferiscono i servizi da affidare, individuate sulla base delle elencazioni contenute nelle vigenti tariffe professionali, per un importo globale per ogni classe e categoria variabile tra 1 e 2 volte l'importo stimato dei lavori cui si riferisce la prestazione, calcolato con

fatturato nei confronti della società offerente una quota superiore al cinquanta per cento del proprio fatturato annuo, risultante dall’ultima dichiarazione IVA, e i collaboratori a progetto in caso di soggetti non esercenti arti e professioni), in una misura variabile tra 2 e 3 volte le unità stimate nel bando per lo svolgimento dell'incarico.

• 2. I servizi di cui all’articolo 252 valutabili sono quelli iniziati, ultimati e approvati nel decennio o nel quinquennio antecedente la data di pubblicazione del bando, ovvero la parte di essi ultimata e approvata nello stesso periodo per il caso di servizi iniziati in epoca precedente. Non rileva al riguardo la mancata realizzazione dei lavori ad essa relativi. Ai fini del presente comma, l’approvazione dei servizi di direzione lavori e di collaudo si intende riferita alla data della deliberazione di cui stimato dei lavori cui si riferisce la prestazione, calcolato con

riguardo ad ognuna delle classi e categorie;• c) all’avvenuto svolgimento negli ultimi dieci anni di due servizi

di cui all'articolo 252, relativi ai lavori, appartenenti ad ognuna delle classi e categorie dei lavori cui si riferiscono i servizi da affidare, individuate sulla base delle elencazioni contenute nelle vigenti tariffe professionali, per un importo totale non inferiore ad un valore compreso fra 0,40 e 0,80 volte l'importo stimato dei lavori cui si riferisce la prestazione, calcolato con riguardo ad ognuna delle classi e categorie e riferiti a tipologie di lavori analoghi per dimensione e per caratteristiche tecniche a quelli oggetto dell'affidamento;

• d) al numero medio annuo del personale tecnico utilizzato negli ultimi tre anni (comprendente i soci attivi, i dipendenti, i consulenti su base annua iscritti ai relativi albi professionali, ove esistenti, e muniti di partiva IVA e che firmino il progetto, ovvero firmino i rapporti di verifica del progetto, ovvero facciano parte dell’ufficio di direzione lavori e che abbiano

di collaudo si intende riferita alla data della deliberazione di cui all’articolo 234, comma 2. Sono valutabili anche i servizi svolti per committenti privati documentati attraverso certificati di buona e regolare esecuzione rilasciati dai committenti privati o dichiarati dall’operatore economico che fornisce, su richiesta della stazione appaltante, prova dell’avvenuta esecuzione attraverso gli atti autorizzativi o concessori, ovvero il certificato di collaudo, inerenti il lavoro per il quale è stata svolta la prestazione, ovvero tramite copia del contratto e delle fatture relative alla prestazione medesima.

• 3. Ai fini di cui al comma 1, lettere b) e c), il bando indica le eventuali ulteriori categorie, appartenenti alla stessa classe, che possono essere utilizzate al fine di comprovare il possesso dei requisiti richiesti.

• 4. I concorrenti non devono trovarsi altresì nelle condizioni previste dall’articolo 253 del presente regolamento e dall’articolo 38 del codice.

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Riepilogo dei termini per le procedure di affidamento

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PROGETTAZIONE(Art. 92 Cod. – Corrispettivi, incentivi per la progettazione e fondi a disposizione della S.A.)

• 1. Le amministrazioni aggiudicatrici non possono subordinare la corresponsione dei compensi relativi allo svolgimento della progettazione e delle attività tecnico-amministrative ad essa connesse all'ottenimento del finanziamento dell'opera progettata. Nella convenzione stipulata fra amministrazione aggiudicatrice e progettista incaricato sono previste le condizioni e le modalità per il pagamento dei corrispettivi con riferimento a quanto previsto dagli articoli 9 e 10 della legge 2 marzo 1949, n. 143, e successive modificazioni. Ai fini dell'individuazione dell'importo stimato il conteggio deve ricomprendere tutti i servizi, ivi compresa la direzione dei lavori qualora si intenda affidarla allo stesso progettista esterno.

• 2. Il Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro delle infrastrutture, determina, con proprio decreto, le tabelle dei corrispettivi delle attività che possono essere espletate dai soggetti di cui al comma 1 dell'articolo 90, tenendo conto delle tariffe previste per le categorie professionali interessate. I corrispettivi di cui al comma 3 possono essere utilizzati dalle stazioni appaltanti, ove motivatamente ritenuti adeguati, quale criterio o base di riferimento per la determinazione dell'importo da porre a base dell'affidamento.3. I corrispettivi delle attività di progettazione sono calcolati, applicando le aliquote che il

stabilita dal regolamento in rapporto all'entità e alla complessità dell'opera da realizzare. La ripartizione tiene conto delle responsabilità professionali connesse alle specifiche prestazioni da svolgere. La corresponsione dell'incentivo è disposta dal dirigente preposto alla struttura competente, previo accertamento positivo delle specifiche attività svolte dai predetti dipendenti; limitatamente alle attività di progettazione, l'incentivo corrisposto al singolo dipendente non può superare l'importo del rispettivo trattamento economico complessivo annuo lordo; le quote parti dell'incentivo corrispondenti a prestazioni non svolte dai medesimi dipendenti, in quanto affidate a personale esterno all'organico dell'amministrazione medesima, ovvero prive del predetto accertamento, costituiscono economie. I soggetti di cui all'articolo 32, comma 1, lettere b) e c), possono adottare con proprio provvedimento analoghi criteri. (comma così modificato dall'articolo 1, comma 10-quater, della legge n. 201 del 2008)

• 6. Il trenta per cento della tariffa professionale relativa alla redazione di un atto di pianificazione comunque denominato è ripartito, con le modalità e i criteri previsti nel regolamento di cui al comma 5 tra i dipendenti dell'amministrazione aggiudicatrice che lo abbiano redatto. 3. I corrispettivi delle attività di progettazione sono calcolati, applicando le aliquote che il

decreto di cui al comma 2 stabilisce ripartendo in tre aliquote percentuali la somma delle aliquote attualmente fissate, per i livelli di progettazione, dalle tariffe in vigore per i medesimi livelli. Con lo stesso decreto sono rideterminate le tabelle dei corrispettivi a percentuale relativi alle diverse categorie di lavori, anche in relazione ai nuovi oneri finanziari assicurativi, e la percentuale per il pagamento dei corrispettivi per le attività di supporto di cui all'articolo 10, comma 7 nonché le attività del responsabile di progetto e le attività dei coordinatori in materia di sicurezza introdotti dal decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494 (ora decreto legislativo n. 81 del 2008). Per la progettazione preliminare si applica l'aliquota fissata per il progetto di massima e per il preventivo sommario; per la progettazione definitiva si applica l'aliquota fissata per il progetto esecutivo; per la progettazione esecutiva si applicano le aliquote fissate per il preventivo particolareggiato, per i particolari costruttivi e per i capitolati e i contratti. 4. (comma abrogato dall'art. 2, comma 1, lettera t), d.lgs. n. 152 del 2008)

• 5. Una somma non superiore al due per cento dell'importo posto a base di gara di un'opera o di un lavoro, comprensiva anche degli oneri previdenziali e assistenziali a carico dell'amministrazione, a valere direttamente sugli stanziamenti di cui all'articolo 93, comma 7, è ripartita, per ogni singola opera o lavoro, con le modalità e i criteri previsti in sede di contrattazione decentrata e assunti in un regolamento adottato dall'amministrazione, tra il responsabile del procedimento e gli incaricati della redazione del progetto, del piano della sicurezza, della direzione dei lavori, del collaudo, nonché tra i loro collaboratori. La percentuale effettiva, nel limite massimo del due per cento, è

abbiano redatto. 7. A valere sugli stanziamenti iscritti nei capitoli delle categorie X e XI del bilancio dello Stato, le amministrazioni competenti destinano una quota complessiva non superiore al dieci per cento del totale degli stanziamenti stessi alle spese necessarie alla stesura dei progetti preliminari, nonché dei progetti definitivi ed esecutivi, incluse indagini geologiche e geognostiche, studi di impatto ambientale od altre rilevazioni, alla stesura dei piani di sicurezza e di coordinamento e dei piani generali di sicurezza quando previsti ai sensi del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494 (ora decreto legislativo n. 81 del

2008), e agli studi per il finanziamento dei progetti, nonché all'aggiornamento e adeguamento alla normativa sopravvenuta dei progetti già esistenti d'intervento di cui sia riscontrato il perdurare dell'interesse pubblico alla realizzazione dell'opera. Analoghi criteri adottano per i propri bilanci le regioni e le province autonome, qualora non vi abbiano già provveduto, nonché i comuni e le province e i loro consorzi. Per le opere finanziate dai comuni, province e loro consorzi e dalle regioni attraverso il ricorso al credito, l'istituto mutuante è autorizzato a finanziare anche quote relative alle spese di cui al presente articolo, sia pure anticipate dall'ente mutuatario.

• 7-bis. Tra le spese tecniche da prevedere nel quadro economico di ciascun intervento sono comprese l’assicurazione dei dipendenti, nonché le spese di carattere strumentale sostenute dalle amministrazioni aggiudicatrici in relazione all’intervento.

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• classe categoria oggetto

• I Costruzioni rurali, industriali civili, artistiche e decorative

• a) Costruzioni informate a grande semplicità, fabbricati rurali, magazzini, edifici industriali semplici e

• senza particolari esigenze tecniche, capannoni, baracche, edifici provvisori senza importanza e simili.

• Solai in cemento armato o solettoni in laterizi per case di abitazione appoggiati su murature ordinarie

• per portate normali fino a 5 metri.• b) Edifici industriali di importanza costruttiva corrente. Edifici rurali di importanza speciale.

Scuole,

• piccoli ospedali, case popolari, caserme, prigioni, macelli, cimiteri, mercati, stazioni e simili qualora

• siano di media importanza, organismi costruttivi in metallo.• c) Gli edifici di cui alla lettera b) quando siano di importanza maggiore, scuole importanti ed

istituti

• superiori, bagni e costruzioni di carattere sportivo, edifici di abitazione civile e di commercio, villini

• semplici e simili.• d) Palazzi e case signorili, ville e villini signorili, giardini, palazzi pubblici importanti, teatri,

cinema,

• chiese, banche, alberghi, edifici provvisori di carattere decorativo, serre ornamentali, ed in genere tutti

• gli edifici di rilevante importanza tecnica ed architettonica. Costruzioni industriali con caratteristiche

• speciali e di peculiare importanza tecnica. Restauri artistici e piani regolatori parziali• e) Costruzioni di carattere prettamente artistico e monumentale. Chioschi, padiglioni, fontane,

altari,

• monumenti commemorativi, costruzioni funerarie. Decorazione esterna o interna ed

• facenti parte di opere complessivamente considerate nelle precedenti classi.

• a) Impianti per la produzione e la distribuzione del vapore, dell'energia elettrica e della forza motrice,

• per l'approvvigionamento, la preparazione e la distribuzione di acqua nell'interno di edifici o per scopi

• industriali, impianti sanitari, impianti di fognatura domestica od industriale ed opere relative al

• trattamento delle acque di rifiuto.• b) Impianti per la produzione e la distribuzione del freddo, dell'aria compressa, del vuoto,

impianti di

• riscaldamento, di inumidimento e ventilazione, trasporti meccanici.• c) Impianti di illuminazione, telefoni, segnalazioni, controlli, ecc.

• IV Impianti elettrici

• a) Impianti termoelettrici, impianti dell'elettrochimica e dell'elettrometallurgia.

• b) Centrali idroelettriche, stazioni di trasformazione e di conversione, impianti di trazione elettrica.

• c) Impianti di linee e reti per trasmissione e distribuzione di energia elettrica, telegrafia, telefonia,

• radiotelegrafia e radiotelefonia.• V Macchine isolate e loro parti.

• VI Ferrovie e strade

• a) Strade ordinarie, linee tramviarie e strade ferrate in pianura e collina, escluse le opere d'arte di

• importanza da compensarsi a parte.• b) Strade ordinarie, linee tramviarie e ferrovie di montagna o comunque con particolari

difficoltà di

• studio, escluse le opere d'arte di importanza e le stazioni di tipi speciali, da compensarsi a parte.

• Impianti teleferici e funicolari.• monumenti commemorativi, costruzioni funerarie. Decorazione esterna o interna ed arredamento di

• edifici e di ambienti. Disegno di mobili, opere artistiche in metallo, in vetro, ecc.• f) Strutture o parti di strutture complesse in cemento armato.

• g) Strutture o parti di strutture in cemento armato richiedenti speciale studio tecnico, ivi comprese le

• strutture antisismiche.• II Impianti industriali completi e cioé: macchinario, apparecchi, servizi generali ed annessi,

necessari

• allo svolgimento dell'industria e compresi i fabbricati, quando questi siano parte integrante del

• macchinario e dei dispositivi industriali.

• a) Impianti per le industrie molitorie, cartarie, alimentari, delle fibre tessili naturali, del legno, del cuoio

• e simili.• b) Impianti dell'industria chimica inorganica, della preparazione e distillazione dei combustibili,

impianti

• siderurgici, officine meccaniche, cantieri navali, fabbriche di cemento, calce, laterizi, vetrerie e• ceramiche, impianti per le industrie della fermentazione, chimico-alimentari e tintorie.• c) Impianti dell'industria chimica organica, della piccola industria chimica speciale, impianti di

• metallurgia (esclusi quelli relativi al ferro), impianti per la preparazione ed il trattamento dei minerali

• per la sistemazione e coltivazione delle cave e miniere.• III Impianti di servizi generali interni a stabilimenti industriali od a costruzioni o gruppi di

costruzioni

• civili, e cioè macchinario, apparecchi ed annessi non strettamente legati al diagramma tecnico e non

• Impianti teleferici e funicolari.• VII Bonifiche, irrigazioni, impianti idraulici per produzione di energia elettrica e per forza

motrice,

• opere portuali e di navigazione interna, sistemazione di corsi d'acqua e di bacini montani, opere

• analoghe, escluse le opere d'arte di importanza da computarsi a parte.

• a) Bonifiche ed irrigazioni e deflusso naturale, sistemazione di corsi d'acqua e di bacini montani.

• b) Bonifiche ed irrigazioni con sollevamento meccanico di acqua (esclusi i macchinari). Derivazioni

• d'acqua per forza motrice, e produzione di energia elettrica.• c) Opere di navigazione interna e portuali.

• VIII Impianti per provvista, condotta, distribuzione d'acqua - Fognature urbane.

• IX Ponti, manufatti isolati, strutture speciali.

• a) Ponti di muratura o di legname, costruzioni ed edifici per opere idrauliche, strutture in legno o metallo

• dei tipi ordinari.• b) Dighe, conche, elevatori. Ponti di ferro. Opere metalliche di tipo speciale di notevole

importanza

• costruttiva e richiedenti calcolazioni particolari.• c) Gallerie, opere sotterranee e subacquee, fondazioni speciali.

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 32

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PROGETTAZIONE

• Studio di fattibilità• Si compone di:

– RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA– RELAZIONE TECNICA, contenente:

• 1. le caratteristiche funzionali e tecniche dei lavori da realizzare;• 2. descrizione, ai fini della valutazione preventiva della sostenibilità ambientale e della compatibilità

paesaggistica dell’intervento, dei requisiti dell’opera da progettare, delle caratteristiche e dei collegamenti con il contesto nel quale l’intervento si inserisce nonché delle misure idonee a salvaguardare la tutela ambientale i valori culturali e paesaggistici;

• 3. analisi sommaria delle tecniche costruttive e indicazione delle norme tecniche da applicare;• 3. analisi sommaria delle tecniche costruttive e indicazione delle norme tecniche da applicare;• 4. cronoprogramma;• 5. stima sommaria dell’intervento secondo le modalità di cui all’articolo 22, comma 1, con

l’individuazione delle categorie di cui all’allegato A e dei relativi importi, determinati mediante l’applicazione delle quote di incidenza delle corrispondenti lavorazioni rispetto al costo complessivo;

– ELABORATI PROGETTUALI STABILITI DAL RUP– ELABORATO TECNICO ECONOMICO, contenente.:

• 1. la verifica della possibilità di realizzazione mediante concessione rispetto all’appalto;• 2. analisi della fattibilità finanziaria (costi e ricavi) con riferimento alla fase di costruzione e, nel caso di

concessione, alla fase di gestione;• 3. analisi della fattibilità economica e sociale (analisi costi-benefici);• 4. schema di sistema tariffario, nel caso di concessione;• 5. elementi essenziali dello schema di contratto.

a.a.2010/2011 33Prof.Arch.Armando Bueno Pernica

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PROGETTAZIONEDocumento preliminare all’avvio della

progettazione

• E’ redatto dal RUP, con allegato ogni atto necessario alla redazione del progetto e recante, in particolare, le seguenti precisazioni di natura procedurale:

• a) la tipologia di contratto individuata per la realizzazione dell’opera o del lavoro;

• b) se per l’appalto si seguirà una procedura aperta, ristretta o negoziata;

• c) se il contratto sarà stipulato a corpo o a

– b) degli obiettivi generali da perseguire e delle strategie per raggiungerli;

– c) delle esigenze e bisogni da soddisfare;– d) delle regole e norme tecniche da rispettare;– e) dei vincoli di legge relativi al contesto in cui

l’intervento è previsto;– f) delle funzioni che dovrà svolgere l’intervento;– g) dei requisiti tecnici che dovrà rispettare;– h) degli impatti dell’opera sulle componenti

ambientali e, nel caso degli organismi edilizi, delle attività ed unità ambientali;

• c) se il contratto sarà stipulato a corpo o a misura, o parte a corpo e parte a misura;

• d) se in relazione alle caratteristiche dell'oggetto del contratto, verrà adottato il criterio di aggiudicazione al prezzo più basso o dell’offerta economicamente più vantaggiosa;

• Il documento preliminare, con approfondimenti tecnici e amministrativi graduati in rapporto all’entità, alla tipologia e categoria dell’intervento da realizzare, riporta fra l’altro l’indicazione:

– a) della situazione iniziale e della possibilità di far ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica;

delle attività ed unità ambientali;– i) delle fasi di progettazione da sviluppare e

della loro sequenza logica nonché dei relativi tempi di svolgimento;

– l) dei livelli di progettazione e degli elaborati grafici e descrittivi da redigere;

– m) dei limiti finanziari da rispettare e della stima dei costi e delle fonti di finanziamento;

– n) dei possibili sistemi di realizzazione da impiegare.

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 34

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PROGETTAZIONE

• Gli elaborati progettuali, prevedono misure atte ad evitare effetti negativi sull’ambiente, sul paesaggio e sul patrimonio storico, artistico ed archeologico e, pertanto, comprendono:a) Uno studio sulla viabilità di accesso ai cantieri, ed, eventualmente,

la progettazione di quella provvisoria, in modo che siano contenuti l’interferenza con il traffico locale ed il pericolo per le persone e per l’ambiente;l’ambiente;

b) L’indicazione degli accorgimenti atti a evitare inquinamenti del suolo, acustici, idrici ed atmosferici;

c) La localizzazione delle cave eventualmente necessarie e la valutazione sia del tipo e quantità di materiali da prelevare, sia le esigenze di eventuale ripristino ambientale finale;

d) Lo studio e la copertura finanziaria per la realizzazione degli interventi di conservazione, protezione e restauro volti alla tutela e salvaguardia del patrimonio di interesse artistico e storico e delle opere di sistemazione esterna.

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 35

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PROGETTO PRELIMINARE(DPR 554/99 - Titolo III - Capo II - Sez.2° - ALLEGATO XXI, SEZ.1°, COD.)

• RELAZIONE ILLUSTRATIVA• RELAZIONE TECNICA• STUDIO DI PREFATTIBILITÀ AMBIENTALE• INDAGINI GEOLOGICHE,

IDROGEOLOGICHE E ARCHEOLOGICHE PRELIMINARI

• PLANIMETRIA GENERALE E SCHEMI GRAFICI

• PRIME INDICAZIONI PER LA STESURA DEI

• La stazione appaltante, per interventi di particolare complessità o specificità, per i lavori sui beni del patrimonio culturale, sottoposti alle disposizioni di tutela di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, può prevedere, in sede di progettazione preliminare, la redazione di una o più schede tecniche, finalizzate alla puntuale individuazione delle caratteristiche del bene oggetto dell'intervento da realizzare; la scheda • PRIME INDICAZIONI PER LA STESURA DEI

PIANI DI SICUREZZA• CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA• SE DA PORRE A BASE DI GARA, VANNO

ALLEGATE LE INDAGINI GEOLOGICHE, GEOTECNICHE, IDROLOGICHE, IDRAULICHE E SISMICHE E SONO REDATTI LE RELATIVE RELAZIONI E GRAFICI, NONCHE’ IL CAPITOLATO PRESTAZIONALE

• SE PER UNA CONCESSIONE, VA PREDISPOSTO ANCHE UN PIANO ECONOMICO E FINANZIARIO DI MASSIMA

oggetto dell'intervento da realizzare; la scheda tecnica è obbligatoria qualora si tratti di interventi relativi ai beni mobili e alle superfici decorate di beni architettonici.

• La scheda tecnica è redatta e sottoscritta da professionisti o restauratori con specifica competenza sull'intervento oggetto della scheda; in ogni caso da restauratori di beni culturali se si tratta di interventi relativi a beni mobili e alle superfici decorate dei beni architettonici. La scheda tecnica può essere redatta anche dai funzionari tecnici delle S.A. in possesso di adeguata professionalità.

a.a.2010/2011 36Prof.Arch.Armando Bueno Pernica

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Elaborati grafici del progetto preliminare(Art. 18 Nreg. - art. 22, d.P.R. n. 554/1999)

• 1. Gli elaborati grafici, redatti in scala opportuna e debitamente quotati, con le necessarie differenziazioni in relazione alla dimensione, alla categoria e alla tipologia dell’intervento, e tenendo conto della necessità di includere le misure e gli interventi di compensazione ambientale e degli eventuali interventi di ripristino, riqualificazione e miglioramento ambientale e paesaggistico, con la stima dei relativi costi, sono costituiti salva diversa motivata determinazione del responsabile del

riportati separatamente le opere ed i lavori da realizzare e le altre eventuali ipotesi progettuali esaminate;

• - dagli elaborati relativi alle indagini e studi preliminari, in scala adeguata alle dimensioni dell’opera in progettazione:

• − carta e sezioni geologiche;

• − sezioni e profili geotecnici;

• − carta archeologica;motivata determinazione del responsabile del procedimento in conformità di quanto disposto dall’articolo 93, comma 2, del codice:

• a) per opere e lavori puntuali:

• - dallo stralcio degli strumenti di pianificazione territoriale e di tutela ambientale e paesaggistica, nonché degli strumenti urbanistici generali ed attuativi vigenti, sui quali sono indicate la localizzazione dell’intervento da realizzare e le eventuali altre localizzazioni esaminate;

• - dalle planimetrie con le indicazioni delle curve di livello in scala non inferiore a 1: 2.000, sulle quali sono

• − carta archeologica;

• − planimetria delle interferenze;

• − planimetrie catastali;

• − planimetria ubicativa dei siti di cava e di deposito;

• - dagli schemi grafici e sezioni schematiche nel numero, nell’articolazione e nelle scale necessarie a permettere l'individuazione di massima di tutte le caratteristiche spaziali, tipologiche, funzionali e tecnologiche delle opere e dei lavori da realizzare, integrati da tabelle relative ai parametri da rispettare;

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 37

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Elaborati grafici del progetto preliminare(Art. 18 Nreg. - art. 22, d.P.R. n. 554/1999)

• b) per opere e lavori a rete:• - dalla corografia generale di inquadramento

dell’opera in scala non inferiore a 1:100.000;• - dalla corografia contenente l'indicazione

dell'andamento planimetrico dei tracciati esaminati con riferimento all'orografia dell'area, al sistema di trasporti e degli altri servizi esistenti, al reticolo idrografico, in scala non inferiore a 1:25.000;

• - dallo stralcio degli strumenti di pianificazione territoriale e di tutela ambientale e paesaggistica, nonché degli strumenti urbanistici generali ed attuativi

1:10.000;• − sezioni geotecniche con indicazione delle unità

stratigrafiche omogenee sotto il profilo fisico-meccanico, delle principali grandezze fisiche e proprietà indice, nonché del regime delle pressioni interstiziali nel volume significativamente interessato dall’opera in scala non inferiore a 1 : 5.000/500;

• − carta archeologica in scala non inferiore a 1:25.000;• − planimetria delle interferenze in scala non inferiore a

1: 10.000;• − corografia in scala non inferiore a 1:25.000 con nonché degli strumenti urbanistici generali ed attuativi

vigenti, sui quali sono indicati i tracciati esaminati.• - dalle planimetrie con le indicazioni delle curve di

livello, in scala non inferiore a 1:10.000, sulle quali sono riportati separatamente i tracciati esaminati;

• - dalle planimetrie su foto mosaico, in scala non inferiore a 1:10.000, sulle quali sono riportati separatamente i tracciati esaminati;

• - dai profili longitudinali altimetrici dei tracciati esaminati in scala non inferiore a 1:10.000/1000;

• - dagli elaborati relativi alle indagini e studi preliminari, ed in particolare:

• − carta e sezioni geologiche, geomorfologiche e idrogeologiche in scala non inferiore a 1 : 10.000/1000;

• − planimetria idraulica in scala non inferiore a

• − corografia in scala non inferiore a 1:25.000 con l’ubicazione dei siti di cava e di deposito;

• − planimetria dei siti di cava e di deposito in scala non inferiore a 1:10.000;

• − sistemazione tipo aree di deposito;• - dalle planimetrie con le indicazioni delle curve di

livello, in scala non inferiore a 1:5.000, per il tracciato selezionato; la scala non dovrà essere inferiore a 1:2.000 per le tratte in area urbana. La planimetria dovrà contenere una rappresentazione del corpo stradale, ferroviario o idraulico e degli sviluppi di tutti gli assi di progetto, calcolati in base alle caratteristiche geometriche assunte. Dovranno essere rappresentate le caratteristiche geometriche del tracciato e le opere d’arte principali;

• - dalle planimetrie su foto mosaico, in scala non inferiore a 1:5.000, del tracciato selezionato;

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Elaborati grafici del progetto preliminare(Art. 18 Nreg. - art. 22, d.P.R. n. 554/1999)

• - dai profili longitudinali altimetrici delle opere e dei lavori da realizzare in scala non inferiore a 1:5.000/500, contenenti l’indicazione di tutte le opere d’arte previste, le intersezioni con reti di trasporto, di servizi e/o idrologiche, le caratteristiche geometriche del tracciato; per le tratte in area urbana la scala non dovrà essere inferiore a 1:2000/200;

• - da sezioni tipo idriche, stradali, ferroviarie e simili in scala non inferiore ad 1:200 nonché uguali sezioni per

definizione di tutte le opere correnti e minori che l’intervento richiede;

• - da elaborati che consentano, mediante piante, prospetti e sezioni in scala adeguata, la definizione di tutti i manufatti speciali che l’intervento richiede;

• - da elaborati che riassumono i criteri di sicurezza previsti per l’esercizio dell’infrastruttura;

• - da elaborati tipologici che consentano, mediante piante, prospetti e sezioni in scala adeguata, la scala non inferiore ad 1:200 nonché uguali sezioni per

le eventuali altre ipotesi progettuali esaminate;

• - da sezioni trasversali correnti, in numero adeguato per una corretta valutazione preliminare delle quantità da utilizzare nella quantificazione dei costi dell’opera;

• - da elaborati che consentano, mediante piante, prospetti e sezioni in scala adeguata, la definizione di tutti i manufatti speciali che l’intervento richiede;

• - da elaborati che riassumono i criteri di sicurezza previsti per l’esercizio dell’infrastruttura;

• - da elaborati tipologici che consentano, mediante piante, prospetti e sezioni in scala adeguata, la

piante, prospetti e sezioni in scala adeguata, la definizione di tutte le opere correnti e minori che l’intervento richiede;

• - da elaborati che consentano, mediante schemi, piante e sezioni in scala adeguata, la definizione delle componenti impiantistiche presenti nel progetto.

• I valori minimi delle scale contenuti nel presente comma possono essere variati su indicazione del responsabile del procedimento.

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Elaborati grafici del progetto preliminare(Art. 18 Nreg. - art. 22, d.P.R. n. 554/1999)

• 2. Nel caso in cui il progetto preliminare venga posto a base di appalto di cui all’articolo 53, comma 2, lettera c), del codice, gli elaborati da porre a base di gara comprendono tutte le informazioni necessarie per consentire ai concorrenti di formulare le offerte, ed in particolare:

• a) i rilievi plano altimetrici delle aree e lo

• 3. Sia per le opere ed i lavori puntuali che per le opere ed i lavori a rete, il progetto preliminare può specificare gli elaborati e le relative scale da adottare in sede di progetto definitivo ed esecutivo, secondo quanto previsto nei successivi articoli. Le planimetrie e gli elaborati grafici riportano le indicazioni preliminari relative al • a) i rilievi plano altimetrici delle aree e lo

stato di consistenza degli immobili da ristrutturare;

• b) le relazioni geologica, idrologica e geotecnica delle aree e la relazione tecnica sullo stato di consistenza degli immobili da ristrutturare;

• c) il piano di sicurezza, sulla base del quale determinare i costi della sicurezza.

indicazioni preliminari relative al soddisfacimento delle esigenze di cui all’articolo 128, comma 7, del codice.

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 40

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PROGETTO DEFINITIVO(DPR 554/99 - Titolo III - Capo II - Sez.3° - ALLEGATO XXI, SEZ. 2°, COD.)

• RELAZIONE DESCRITTIVA

• RELAZIONI GEOLOGICA, GEOTECNICA, IDROLOGICA, IDRAULICA, SISMICA

• RELAZIONI TECNICHE E SPECIALISTICHE

• RILIEVI PLANOALTIMETRICI E

• DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DEGLI ELEMENTI TECNICI

• PIANO PARTICELLARE DIESPROPRIO

• COMPUTO METRICO ESTIMATIVO• RILIEVI PLANOALTIMETRICI E

STUDIO DI INSERIMENTO URBANISTICO

• ELABORATI GRAFICI

• STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE OVVERO STUDIO DI PREFATTIBILITÀ AMBIENTALE

• CALCOLI PRELIMINARI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI

ESTIMATIVO

• QUADRO ECONOMICO

• SE POSTO A BASE DI GARA, VANNO ALLEGATI SCHEMA DICONTRATTO E CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO (Obbligatori

per i Beni Culturali)

a.a.2010/2011 41Prof.Arch.Armando Bueno Pernica

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Elaborati grafici del progetto definitivo(Art. 25 Nreg - art. 30, d.P.R. n. 554/1999)

• 1. Gli elaborati grafici descrivono le principali caratteristiche dell’intervento da realizzare. Essi sono redatti nelle opportune scale in relazione al tipo di opera o di lavoro, puntuale o a rete, da realizzare, ad un livello di definizione tale che nella successiva progettazione esecutiva non si abbiano significative differenze tecniche e di costo.

• 2. Per gli edifici, i grafici sono costituiti, salva diversa motivata indicazione del progetto preliminare e salva diversa determinazione del responsabile del procedimento, da:

• a) stralcio dello strumento urbanistico generale o attuativo con l'esatta indicazione dell'area interessata all’intervento;

• b) planimetria d'insieme in scala non inferiore a 1:500, con le indicazioni delle curve di livello dell'area interessata all’intervento, con equidistanza non superiore a cinquanta centimetri, delle strade, della posizione, sagome e distacchi delle eventuali costruzioni confinanti e delle eventuali alberature esistenti con la specificazione delle varie

• e) le piante dei vari livelli, nella scala prescritta dai regolamenti edilizi o da normative specifiche e comunque non inferiore a 1:100 con l'indicazione delle destinazioni d'uso, delle quote planimetriche e altimetriche e delle strutture portanti. Le quote altimetriche sono riferite al caposaldo di cui alla lettera d) ed in tutte le piante sono indicate le linee di sezione di cui alla lettera f);

posizione, sagome e distacchi delle eventuali costruzioni confinanti e delle eventuali alberature esistenti con la specificazione delle varie essenze;

• c) planimetria in scala non inferiore a 1:500 con l’ubicazione delle indagini geologiche; planimetria in scala non inferiore a 1:200, in relazione alla dimensione dell'intervento, con indicazione delle indagini geotecniche e sezioni, nella stessa scala, che riportano il modello geotecnico del sottosuolo;

• d) planimetria in scala non inferiore a 1:200, in relazione alla dimensione dell'intervento, corredata da due o più sezioni atte ad illustrare tutti i profili significativi dell’intervento, anche in relazione al terreno, alle strade ed agli edifici circostanti, prima e dopo la realizzazione, nella quale risultino precisati la superficie coperta di tutti i corpi di fabbrica. Tutte le quote altimetriche relative sia al piano di campagna originario sia alla sistemazione del terreno dopo la realizzazione dell’intervento, sono riferite ad un caposaldo fisso. La planimetria riporta la sistemazione degli spazi esterni indicando le recinzioni, le essenze arboree da porre a dimora e le eventuali superfici da destinare a parcheggio; è altresì integrata da una tabella riassuntiva di tutti gli elementi geometrici del progetto: superficie dell'area, volume dell'edificio, superficie coperta totale e dei singoli piani e ogni altro utile elemento

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Elaborati grafici del progetto definitivo(Art. 25 Nreg - art. 30, d.P.R. n. 554/1999)

• f) un numero adeguato di sezioni, trasversali e longitudinali nella scala prescritta da regolamenti edilizi o da normative specifiche e comunque non inferiore a 1:100, con la misura delle altezze nette dei singoli piani, dello spessore dei solai e della altezza totale dell'edificio. In tali sezioni è altresì indicato l'andamento del terreno prima e dopo la realizzazione dell’intervento, lungo le sezioni stesse, fino al confine ed alle eventuali strade limitrofe. Tutte le quote altimetriche sono riferite allo stesso caposaldo di cui

1:100 atti ad illustrare il progetto strutturale nei suoi aspetti fondamentali, in particolare per quanto riguarda le fondazioni;

• i) schemi funzionali e dimensionamento di massima dei singoli impianti, sia interni che esterni;

• l) planimetrie e sezioni in scala non inferiore a 1:100, in cui sono riportati i tracciati principali delle reti impiantistiche esterne e la localizzazione delle centrali dei diversi apparati, con l'indicazione del rispetto delle

altimetriche sono riferite allo stesso caposaldo di cui alla lettera d);

• g) tutti i prospetti, a semplice contorno, nella scala prescritta da normative specifiche e comunque non inferiore a 1:100 completi di riferimento alle altezze e ai distacchi degli edifici circostanti, alle quote del terreno e alle sue eventuali modifiche. Se l'edificio è adiacente ad altri fabbricati, i disegni dei prospetti comprendono anche quelli schematici delle facciate adiacenti;

• h) elaborati grafici nella diversa scala prescritta da normative specifiche e comunque non inferiore a

dei diversi apparati, con l'indicazione del rispetto delle vigenti norme in materia di sicurezza, in modo da poterne determinare il relativo costo.

• 3. Le prescrizioni di cui al comma 2 valgono anche per gli altri lavori ed opere puntuali per quanto possibile e con gli opportuni adattamenti.

• 4. Per interventi su opere esistenti, gli elaborati indicano, con idonea rappresentazione grafica, le parti conservate, quelle da demolire e quelle nuove.

• 5. Per i lavori e le opere a rete gli elaborati grafici sono costituiti, salva diversa indicazione del progetto preliminare e salva diversa motivata determinazione del responsabile del procedimento, da:

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Elaborati grafici del progetto definitivo(Art. 25 Nreg - art. 30, d.P.R. n. 554/1999)

• Elaborati generali – studi e indagini:

• a) Stralcio dello strumento urbanistico generale o attuativo con l'esatta indicazione dei tracciati dell’intervento. Se sono necessari più stralci è redatto anche un quadro d'insieme in scala non inferiore a 1:25.000;

• b) Corografia di inquadramento 1:25.000;

• c) Corografia generale in scala non inferiore a 1:10.000;

1:5.000/500;

• j) Corografia dei bacini in scala non inferiore a 1:25.000;

• k) Planimetrie stato attuale in scala non inferiore a 1:5.000;

• l) Planimetrie di insieme in scala non inferiore a 1:5.000;

• m) Planimetrie stradali, ferroviarie e idrauliche con le indicazioni delle curve di livello, in scala non inferiore 1:10.000;

• d) Planimetria ubicazione indagini geologiche in scala non inferiore a 1:5.000. Planimetria con ubicazione delle indagini geotecniche e sezioni geotecniche nelle stesse scale indicate nei successivi punti da m) a p);

• e) Carta geologica in scala non inferiore a 1:5.000;

• f) Carta geomorfologica in scala non inferiore a 1:5.000;

• g) Carta idrogeologica in scala non inferiore a 1:5.000;

• h) Profilo geologico in scala non inferiore a 1:5.000/500;

• i) Profilo geotecnico in scala non inferiore a

indicazioni delle curve di livello, in scala non inferiore a 1:2.000 (1:1000 per le tratte in area urbana). La planimetria dovrà contenere una rappresentazione del corpo stradale, ferroviario o idraulico. Il corpo stradale dovrà essere rappresentato in ogni sua parte (scarpate, opere di sostegno, fossi di guardia, opere idrauliche, reti di recinzione, fasce di rispetto), allo scopo di determinare esattamente l’ingombro dell’infrastruttura. Dovranno inoltre essere rappresentate le caratteristiche geometriche del tracciato e le opere d’arte;

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 44

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Elaborati grafici del progetto definitivo(Art. 25 Nreg - art. 30, d.P.R. n. 554/1999)

• n) Profili longitudinali altimetrici delle opere e dei lavori da realizzare in scala non inferiore 1:200 per le altezze e 1:2.000 per le lunghezze, contenenti l’indicazione di tutte le opere d’arte previste, le intersezioni con reti di trasporto, di servizi e idrologiche, le caratteristiche geometriche del tracciato; per le tratte in area urbana la scala non dovrà essere inferiore a 1:100 per le altezze e 1:1000 per le lunghezze;

• c) Carpenterie in scala non inferiore a 1:100;

• d) Disegni complessivi delle opere accessorie in scala adeguata.

• Interventi di inserimento paesaggistico e ambientale

• a) Planimetria generale in scala non inferiore a 1:5.000;

• b) Elaborati tipologici per i diversi interventi di mitigazione.

• o) Sezioni tipo stradali, ferroviarie, idriche e simili in scala non inferiore ad 1:100;

• p) Sezioni trasversali correnti, in numero e scala adeguati comunque non inferiori a 1:200 per una corretta valutazione delle quantità e dei costi.

• Opere d’arte

• a) Planimetria, pianta, prospetto, sezioni longitudinale e trasversale, atte a descrivere l’opera nel complesso e

• in tutte le sue componenti strutturali;

• b) Profilo geotecnico in scala adeguata alle caratteristiche dell’opera;

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 45

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Elaborati grafici del progetto definitivo(Art. 25 Nreg - art. 30, d.P.R. n. 554/1999)

• Impianti

• a) schemi funzionali e dimensionamento preliminare dei singoli impianti;

• b) planimetrie e sezioni in scala adeguata, in cui sono riportati i tracciati principali delle reti impiantistiche e la localizzazione delle centrali dei diversi apparati, con l'indicazione del rispetto delle vigenti norme in materia di sicurezza, in modo da poterne determinare il relativo costo;

• definitivo comprendono le opere ed i lavori necessari per il rispetto delle esigenze di cui all'articolo 11, comma 9.

• 7. I valori minimi delle scale contenuti nel presente articolo possono essere variati su indicazione del

• responsabile del procedimento.

il relativo costo;

• c) Sezioni tipo stradali, ferroviarie o idrauliche con le differenti componenti impiantistiche.

• Siti di cava e di deposito

• a) Planimetria rappresentativa dei siti di cave e di deposito in scala non inferiore a 1:5000 nelle situazioni

• anteriori e posteriori agli interventi;

• b) Sistemazione finale del singolo sito in scala adeguata.

• 6. Per ogni opera e lavoro, indipendentemente dalle tipologie e categorie, gli elaborati grafici del progetto

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 46

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PROGETTO ESECUTIVO(DPR 554/99 - Titolo III - Capo II - Sez.4° - ALLEGATO XXI, SEZ. 3°, COD.)

• RELAZIONE GENERALE

• RELAZIONI SPECIALISTICHE

• ELABORATI GRAFICI COMPRENSIVI ANCHE DI QUELLI DELLE STRUTTURE, DEGLI IMPIANTI E DI RIPRISTINO E MIGLIORAMENTO AMBIENTALE

• CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI

• PIANI DI MANUTENZIONE DELL’OPERA E

IL LAVORO

• SCHEMA DI CONTRATTO E CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO

• Solo per i Beni Culturali:

• La progettazione esecutiva può essere omessa nelle seguenti ipotesi: a) per i lavori su beni mobili e superfici architettoniche decorate che non presentino • PIANI DI MANUTENZIONE DELL’OPERA E

DELLE SUE PARTI (Obbligatorio per i Beni Culturali)

• PIANI DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

• COMPUTO METRICO ESTIMATIVO DEFINITIVO E QUADRO ECONOMICO

• CRONOPROGRAMMA

• ELENCO DEI PREZZI UNITARI ED EVENTUALI ANALISI

• QUADRO DELL’INCIDENZA DELLA QUANTITA’ DI MANODOPERA PER LE DIVERSE CATEGORIE DI CUI SI COMPONE L’OPERA O

architettoniche decorate che non presentino complessità realizzative; b) negli altri casi, qualora il responsabile del procedimento accerti che la natura e le caratteristiche del bene, ovvero il suo stato di conservazione, siano tali da non consentire l’esecuzione di analisi e rilievi esaustivi; in tali casi, il responsabile del procedimento dispone che la progettazione esecutiva sia redatta in corso d’opera, per stralci successivi, sulla base dell’esperienza delle precedenti fasi di progettazione e di cantiere.

a.a.2010/2011 47Prof.Arch.Armando Bueno Pernica

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Elaborati grafici del progetto esecutivo

• 1. Gli elaborati grafici esecutivi, eseguiti con i procedimenti più idonei, sono costituiti, salva diversa motivata determinazione del responsabile del procedimento:

• a) dagli elaborati che sviluppano nelle scale ammesse o prescritte, tutti gli elaborati grafici del progetto definitivo;

• b) dagli elaborati che risultino necessari all’esecuzione delle opere o dei lavori sulla base degli esiti, degli studi e di indagini

comma 9;• g) dagli elaborati atti a definire le

caratteristiche dimensionali, prestazionali e di assemblaggio dei componenti prefabbricati;

• h) dagli elaborati che definiscono le fasi costruttive assunte per le strutture.

• 2. Gli elaborati sono redatti in modo tale da consentire all'esecutore una sicura base degli esiti, degli studi e di indagini

eseguite in sede di progettazione esecutiva.• c) dagli elaborati di tutti i particolari costruttivi;• d) dagli elaborati atti ad illustrare le modalità

esecutive di dettaglio;• e) dagli elaborati di tutte le lavorazioni che

risultano necessarie per il rispetto delle prescrizioni disposte dagli organismi competenti in sede di approvazione dei progetti preliminari, definitivi o di approvazione di specifici aspetti dei progetti;

• f) dagli elaborati di tutti i lavori da eseguire per soddisfare le esigenze di cui all’articolo 11,

consentire all'esecutore una sicura interpretazione ed esecuzione dei lavori in ogni loro elemento.

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 48

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Computo Metrico Estimativo

Articolo Elenco Prezzi Categoria di lavoro

Parti Uguali

Fattori dimensionaliUnità di Misura Quantità

Prezzo unitario

Lavorazione

Prezzo unitario

Sicurezza

Importo parziale

Lavorazione

Importo parziale

Sicurezza

Importo totale

Lavorazione

Importo totale

Sicurezzaa l p

Installazione di attrezzatura per sondaggio. Installazione di attrezzatura per sondaggio, a rotazione in corrispondenza di ciascun punto di perforazione, compreso il primo, su aree accessibili alle attrezzature di perforazione, compreso l'onere per lo spostamento da un foro al successivo. E' compreso quanto occorre per dare l'installazione

01.01.002

occorre per dare l'installazione completa. Per ogni installazione compresa la prima e l'ultima.

01.01.002.001 Per distanza fino a m 300. 3 cad. 3 188,04 2,12 564,12 6,36

01.02.002

Installazione delle attrezzature per prova penetrometrica. Installazione delle attrezzature per prova penetrometrica statica, effettuata anche con penetrometro elettrico, su ciascuna verticale di prova da contabilizzare una volta sola per verticale anche nel caso di ripresa di prova dopo preforo, spostamenti compresi. E' compreso quanto altro occorre per dare l'installazione completa. 5 cad. 5 108,09 1,22 540,45 6,1

01.02.003

Prova penetrometrica statica. Prova penetrometrica statica fino alla profondità richiesta o fino al rifiuto. E' compreso quanto occorre per dare la prova completa. 5 15 m 75 15,9 0,18 1192,5 13,5

sommano 2297,07 25,96

a.a.2010/2011 49Prof.Arch.Armando Bueno Pernica

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Cronoprogramma (Flussi di cassa/lavoro)

N. FASI DI LAVORAZIONEGennaio

GV S DL M

M

e GV S DL M

M

e GV S DL M

M

e GV S DL M

M

e GV S

1

organizzazione ed impianto

cantiere

noleggi 1

centine puntellature nolo ponteggi

baraccamenti e servizi igienico-

assistenziali 2 2 2

N.FASI DI

LAVORAZIONE

Gennaio

GV SDL MMe G V SDL M Me G V SDL M Me G V SDL M Me G VS

1

organizzazione ed

impianto cantiere

noleggi

537

4,76

centine puntellature nolo

ponteggi

baraccamenti e servizi

igienico-assistenziali

155,

94

155,

94

155,

94

segregazione delle aree di lavoro 1

2

sbancamento e piano di posa

fondazioni

opere edili 2 2 2 2 2

demolizioni, rimozioni

3

realizzazione strutture in cemento

armato

palificazioni , trivellazioni

calcestruzzo, ferro per C.A. cassieri 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4

4 realizzazione di vespai e massetti

drenaggi, vespai, sottofondi, massetti 2 2 2

complessi isolanti impermeabilizzati

igienico-assistenziali 94 94 94

segregazione delle aree di

lavoro

23,4

9

2

sbancamento e piano

di posa fondazioni

opere edili

178

1,52

1781

,52

178

1,52

1781

,52

1781

,52

demolizioni, rimozioni

3

realizzazione strutture

in cemento armato

palificazioni , trivellazioni

calcestruzzo, ferro per

C.A. cassieri

466

21,7

466

21,7

466

21,7

466

21,7

466

21,7

466

21,7

466

21,7

466

21,7

466

21,7

4

realizzazione di vespai

e massetti

drenaggi, vespai,

sottofondi, massetti

185

4,47

185

4,47

185

4,47

complessi isolanti

impermeabilizzati

a.a.2010/2011 50Prof.Arch.Armando Bueno Pernica

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Quadro economico del progetto

a) Lavori a misura, a corpo, in economiaL’importo deve essere suddiviso in importo per l’esecuzione delle lavorazioni (da sottoporre a ribasso

d’asta) ed importo per l’attuazione dei piani di sicurezza (non soggetto a r.a.)

b) Somme a disposizione della stazione appaltante, per:1. Lavori in economia, previsti in progetto ed esclusi dall’appalto2. Rilievi, accertamenti ed indagini3. Allacciamenti ai pubblici servizi4. Imprevisti5. Acquisizione aree ed immobili5. Acquisizione aree ed immobili6. Accantonamenti di legge 7. Spese tecniche relative alla progettazione, alle necessarie attività preliminari, nonché al

coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, alle conferenze dei servizi, alla direzione dei lavori e al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, assistenza giornaliera e contabilità, assicurazione dei dipendenti

8. Spese per attività di consulenza o di supporto9. Eventuali spese per commissioni giudicatrici10. Spese per pubblicità e, ove previsto, per opere artistiche11. Spese per accertamenti di laboratorio e verifiche tecniche previste dal capitolato speciale di

appalto, collaudo tecnico amministrativo, collaudo statico ed altri eventuali collaudi specialistici12. IVA ed altre eventuali imposte

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 51

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a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 52

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Verifica preventiva dell'interesse archeologico in sede di

progetto preliminare (Art. 95 Cod.)• 1. Ai fini dell'applicazione dell'articolo 28, comma 4, del codice dei beni

culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42, per le opere sottoposte all'applicazione delle disposizioni delpresente codice in materia di appalti di lavori pubblici, le stazioniappaltanti trasmettono al soprintendente territorialmente competente,prima dell'approvazione, copia del progetto preliminare dell'interventoo di uno stralcio di esso sufficiente ai fini archeologici, ivi compresi gliesiti delle indagini geologiche e archeologiche preliminari secondoquanto disposto dal regolamento, con particolare attenzione ai dati diarchivio e bibliografici reperibili, all'esito delle ricognizioni volteall'osservazione dei terreni, alla lettura della geomorfologia delterritorio, nonché, per le opere a rete, alle fotointerpretazioni. Lestazioni appaltanti raccolgono ed elaborano tale documentazionemediante i dipartimenti archeologici delle università, ovvero mediante isoggetti in possesso di diploma di laurea e specializzazione inarcheologia o di dottorato di ricerca in archeologia. Ai relativi oneri siprovvede ai sensi dell'articolo 93, comma 7 del presente codice e

indicato al comma 3 è interrotto qualora il soprintendente segnali con modalità analitiche detta incompletezza alla stazione appaltante entro dieci giorni dal ricevimento della suddetta documentazione. In caso di documentata esigenza di approfondimenti istruttori il soprintendente richiede le opportune integrazioni puntualmente riferibili ai contenuti della progettazione e alle caratteristiche dell'intervento da realizzare e acquisisce presso la stazione appaltante le conseguenti informazioni. La richiesta di integrazioni e informazioni sospende il termine. Il soprintendente, ricevute le integrazioni e informazioni richieste, ha a disposizione il periodo di tempo non trascorso o comunque almeno quindici giorni, per formulare la richiesta di sottoposizione dell'intervento alla procedura prevista dall'articolo 96.

• 5. Avverso la richiesta di cui al comma 3 è esperibile il ricorso amministrativo di cui all'articolo 16 del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.

• 6. Ove il soprintendente non richieda l'attivazione della procedura di cui archeologia o di dottorato di ricerca in archeologia. Ai relativi oneri siprovvede ai sensi dell'articolo 93, comma 7 del presente codice erelativa disciplina regolamentare. La trasmissione della documentazionesuindicata non è richiesta per gli interventi che non comportino nuovaedificazione o scavi a quote diverse da quelle già impegnate daimanufatti esistenti.

• 2. Presso il Ministero per i beni e le attività culturali è istituito un apposito elenco, reso accessibile a tutti gli interessati, degli istituti archeologici universitari e dei soggetti in possesso della necessaria qualificazione. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, sentita una rappresentanza dei dipartimenti archeologici universitari, si provvede a disciplinare i criteri per la tenuta di detto elenco, comunque prevedendo modalità di partecipazione di tutti i soggetti interessati.

• 3. Il soprintendente, qualora, sulla base degli elementi trasmessi e delle ulteriori informazioni disponibili, ravvisi l'esistenza di un interesse archeologico nelle aree oggetto di progettazione, può richiedere motivatamente, entro il termine di novanta giorni dal ricevimento del progetto preliminare ovvero dello stralcio di cui al comma 1, la sottoposizione dell'intervento alla procedura prevista dai commi 6 e seguenti.

• 4. In caso di incompletezza della documentazione trasmessa, il termine

• 6. Ove il soprintendente non richieda l'attivazione della procedura di cui all'articolo 96 nel termine di cui al comma 3, ovvero tale procedura si concluda con esito negativo, l'esecuzione di saggi archeologici è possibile solo in caso di successiva acquisizione di nuove informazioni o di emersione, nel corso dei lavori, di nuovi elementi archeologicamente rilevanti, che inducano a ritenere probabile la sussistenza in sito di reperti archeologici. In tale evenienza il Ministero per i beni e le attività culturali procede, contestualmente alla richiesta di saggi preventivi, alla comunicazione di avvio del procedimento di verifica o di dichiarazione dell'interesse culturale ai sensi degli articoli 12 e 13 del codice dei beni culturali e del paesaggio.

• 7. I commi da 1 a 6 non si applicano alle aree archeologiche e ai parchi archeologici di cui all'articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, per i quali restano fermi i poteri autorizzatori e cautelari previsti dal predetto codice, ivi compresa la facoltà di prescrivere l'esecuzione, a spese del committente dell'opera pubblica, di saggi archeologici. Restano altresì fermi i poteri previsti dall'articolo 28, comma 2, nonché i poteri autorizzatori e cautelari previsti per le zone di interesse archeologico, di cui all'articolo 142, comma 1, lettera m), del medesimo codice.

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 53

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VERIFICA E VALIDAZIONE DEI PROGETTI(art. 93 Cod. – Artt. 44-59 Reg.)

Finalità della verifica

• 1. Ai sensi di quanto disposto dall’articolo 93, comma 6, del codice la verifica è finalizzata ad accertare la conformità della soluzione progettuale prescelta alle specifiche disposizioni funzionali, prestazionali, normative e tecniche contenute nello studio di fattibilità, nel documento preliminare alla progettazione ovvero negli elaborati progettuali dei livelli già approvati.

• 2. La verifica, sulla base dei criteri indicati nell’articolo 52, accerta in particolare:

– a) la completezza della progettazione;

– b) la coerenza e completezza del quadro economico in tutti i suoi aspetti;

– c) l’appaltabilità della soluzione progettuale prescelta;

– d) i presupposti per la durabilità dell'opera nel tempo;

– e) la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenzioso;

– f) la possibilità di ultimazione dell'opera entro i termini previsti;

– g) la sicurezza delle maestranze e degli utilizzatori;

– h) l’adeguatezza dei prezzi unitari utilizzati;

– i) la manutenibilità delle opere, ove richiesto.

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 54

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VERIFICA E VALIDAZIONE DEI PROGETTI(art. 93 Cod. – Artt. 44-59 Reg.)

Criteri generali della verifica (art. 52 Reg.)

• 1. Le verifiche sono condotte sulla documentazione progettuale per ciascuna fase, in relazione al livello di progettazione, con riferimento ai seguenti aspetti del controllo:

– a) affidabilità;– b) completezza ed adeguatezza;– c) leggibilità, coerenza e ripercorribilità;– d) compatibilità;

• intendendosi per:– a) affidabilità:

• 1. verifica dell’applicazione delle norme specifiche e delle regole tecniche di riferimento adottate per la redazione del progetto;

nel disciplinare di incarico di progettazione;– c) leggibilità, coerenza e ripercorribilità:

• 1. verifica della leggibilità degli elaborati con riguardo alla utilizzazione dei linguaggi convenzionali di elaborazione;

• 2. verifica della comprensibilità delle informazioni contenute negli elaborati e della ripercorribilità delle calcolazioni effettuate;

• 3. verifica della coerenza delle informazioni tra i diversi elaborati;

– d) compatibilità:• 1. la rispondenza delle soluzioni progettuali ai requisiti

espressi nello studio di fattibilità ovvero nel documento preliminare alla progettazione o negli elaborati progettuali prodotti nella fase precedente;

• 2. la rispondenza della soluzione progettuale alle normative assunte a riferimento ed alle eventuali redazione del progetto;

• 2. verifica della coerenza delle ipotesi progettuali poste a base delle elaborazioni tecniche ambientali, cartografiche, architettoniche, strutturali, impiantistiche e di sicurezza;

– b) completezza ed adeguatezza:• 1. verifica della corrispondenza dei nominativi dei

progettisti a quelli titolari dell'affidamento e verifica della sottoscrizione dei documenti per l’assunzione delle rispettive responsabilità;

• 2. verifica documentale mediante controllo dell’esistenza di tutti gli elaborati previsti per il livello del progetto da esaminare;

• 3. verifica dell’esaustività del progetto in funzione del quadro esigenziale;

• 4. verifica dell’esaustività delle informazioni tecniche ed amministrative contenute nei singoli elaborati;

• 5. verifica dell’esaustività delle modifiche apportate al progetto a seguito di un suo precedente esame;

• 6. verifica dell’adempimento delle obbligazioni previste

normative assunte a riferimento ed alle eventuali prescrizioni, in relazione agli aspetti di seguito specificati:

– a. inserimento ambientale;– b. impatto ambientale;– c. funzionalità e fruibilità;– d. stabilità delle strutture;– e. topografia e fotogrammetria;– f. sicurezza delle persone connessa agli impianti

tecnologici;– g. igiene, salute e benessere delle persone;– h. superamento ed eliminazione delle barriere

architettoniche;– i. sicurezza antincendio;– l. inquinamento;– m. durabilità e manutenibilità;– n. coerenza dei tempi e dei costi;– o. sicurezza ed organizzazione del cantiere.

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 55

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VERIFICA E VALIDAZIONE DEI PROGETTI(art. 93 Cod. – Artt. 44-59 Reg.)

Verifica della documentazione (art. 53 Reg.)

• 1. La verifica da parte del soggetto preposto al controllo è effettuata sui documenti progettuali previsti dalla parte II, titolo II, capo I, per ciascun livello della progettazione.

• 2. Con riferimento agli aspetti del controllo sopra citati si deve:

• a) per le relazioni generali, verificare che i contenuti siano coerenti con la loro descrizione capitolare e grafica, nonché con i requisiti definiti nello studio di fattibilità ovvero nel documento preliminare alla progettazione e con i contenuti delle documentazioni di autorizzazione ed approvazione facenti riferimento alla fase progettuale precedente;

• 4. verificare la correttezza del dimensionamento per gli elementi ritenuti più critici, che devono essere desumibili anche dalla descrizione illustrativa della relazione di calcolo stessa;

• 5. verificare che le scelte progettuali costituiscano una soluzione idonea in relazione alla durabilità dell’opera nelle condizioni d’uso e manutenzione previste;

• c) per le relazioni specialistiche verificare che i contenuti presenti siano coerenti con:

• 1. le specifiche esplicitate dal committente;• 2. le norme cogenti;• 3. le norme tecniche applicabili, anche in relazione alla

completezza della documentazione progettuale;• 4. le regole di progettazione;

alla fase progettuale precedente;• b) per le relazioni di calcolo:• 1. verificare che le ipotesi ed i criteri assunti alla base

dei calcoli siano coerenti con la destinazione dell’opera e con la corretta applicazione delle disposizioni normative e regolamentari pertinenti al caso in esame;

• 2. verificare che il dimensionamento dell’opera, con riferimento ai diversi componenti, sia stato svolto completamente, in relazione al livello di progettazione da verificare, e che i metodi di calcolo utilizzati siano esplicitati in maniera tale da risultare leggibili, chiari ed interpretabili;

• 3. verificare la congruenza di tali risultati con il contenuto delle elaborazioni grafiche e delle prescrizioni prestazionali e capitolari;

• 4. le regole di progettazione;• d) per gli elaborati grafici, verificare che ogni

elemento, identificabile sui grafici, sia descritto in termini geometrici e che, ove non dichiarate le sue caratteristiche, esso sia identificato univocamente attraverso un codice ovvero attraverso altro sistema di identificazione che possa porlo in riferimento alla descrizione di altri elaborati, ivi compresi documenti prestazionali e capitolari;

• (segue)

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 56

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VERIFICA E VALIDAZIONE DEI PROGETTI(art. 93 Cod. – Artt. 44-59 Reg.)

• e) per i capitolati, i documenti prestazionali, e lo schema di contratto, verificare che ogni elemento, identificabile sugli elaborati grafici, sia adeguatamente qualificato all’interno della documentazione prestazionale e capitolare; verificare inoltre il coordinamento tra le prescrizioni del progetto e le clausole dello schema di contratto, del capitolato speciale d’appalto e del piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti;

• f) per la documentazione di stima economica, verificare che:

• 1. i costi parametrici assunti alla base del calcolo sommario della spesa siano coerenti con la qualità dell’opera prevista e la complessità delle necessarie lavorazioni;

• 2. i prezzi unitari assunti come riferimento siano dedotti

operando anche a campione o per categorie prevalenti;• 8. i totali calcolati siano corretti;• 9. il computo metrico estimativo e lo schema di contratto

individuano la categoria prevalente, le categorie scorporabili e subappaltabili a scelta dell’affidatario, le categorie con obbligo di qualificazione e le categorie di cui all’articolo 37, comma 11, del codice;

• 10. le stime economiche relative a piani di gestione e manutenzione siano riferibili ad opere similari di cui si ha evidenza dal mercato o che i calcoli siano fondati su metodologie accettabili dalla scienza in uso e raggiungano l’obiettivo richiesto dal committente;

• 11. i piani economici e finanziari siano tali da assicurare il perseguimento dell’equilibrio economico e finanziario;

• g) per il piano di sicurezza e di coordinamento verificare • 2. i prezzi unitari assunti come riferimento siano dedotti dai prezzari della stazione appaltante aggiornati ai sensi dell’articolo 133, comma 8, del codice o dai listini ufficiali vigenti nell’area interessata;

• 3. siano state sviluppate le analisi per i prezzi di tutte le voci per le quali non sia disponibile un dato nei prezzari;

• 4. i prezzi unitari assunti a base del computo metrico estimativo siano coerenti con le analisi dei prezzi e con i prezzi unitari assunti come riferimento;

• 5. gli elementi di computo metrico estimativo comprendano tutte le opere previste nella documentazione prestazionale e capitolare e corrispondano agli elaborati grafici e descrittivi;

• 6. i metodi di misura delle opere siano usuali o standard;• 7. le misure delle opere computate siano corrette,

• g) per il piano di sicurezza e di coordinamento verificare che sia redatto per tutte le tipologie di lavorazioni da porre in essere durante la realizzazione dell’opera ed in conformità dei relativi magisteri; inoltre che siano stati esaminati tutti gli aspetti che possono avere un impatto diretto e indiretto sui costi e sull’effettiva cantierabilitàdell’opera, coerentemente con quanto previsto nell’allegato XV al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81;

• h) per il quadro economico verificare che sia stato redatto conformemente a quanto previsto dall’articolo 16;

• i) accertare l’acquisizione di tutte le approvazioni ed autorizzazioni di legge previste per il livello di progettazione.

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 57

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PROCEDURE DI SCELTA DEL CONTRAENTE(ART. 55 COD.)

PROCEDURE APERTE

• OPERATORI ECONOMICI PRESENTANO OFFERTE ENTRO LA DATA STABILITA DAL BANDO (EX ASTA PUBBLICA)

• - MASSIMO RIBASSO• - OFFERTA ECON.VANTAGG.--------------------------------------

PROCEDURE RISTRETTE

PROCEDURE NEGOZIATE

• SI NEGOZIANO CON UNO O PIU’ OP.ECON. LE CONDIZIONI DI CONTRATTO (EX TRATTATIVA PRIVATA)

• PREVIA PUBBLICAZIONE DIUN BANDO DI GARA (ART.56 COD.)

- DOPO GARA CON OFFERTE IRREGOLARI

DIALOGO COMPETITIVO

(ART.58 COD.)--------------------------------------

ACCORDI QUADRO (ART.59 COD.)

-------------------------------------

SISTEMI DINAMICI DIACQUISIZIONE (ART.60 CO.)

-------------------------------------PROCEDURE RISTRETTE

• OP.ECON. PRESENTANO RICHIESTA DI INVITO (EX LICITAZIONE PRIVATA)

• - SOLA ESECUZIONE• - OFFERTA ECON.VANTAGG.• CANDIDATI: MINIMO 10

OVVERO 20 SE LAVORI >=40 €MLNI

--------------------------------------

IRREGOLARI- LAVORI A SCOPO DI RICERCA

SENZA LUCROCANDIDATI: MINIMO 6

• SENZA PREVIA PUBBLICAZIONE DI UN BANDO DI GARA (ART.57 COD.):

- DOPO GARA DESERTA

- ESTREMA URGENZA

- UNICO OPER.ECON.

---------------------------------------

-------------------------------------

SPECIALE PROCEDURA PER L’ EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA (ART.61 COD.)

-------------------------------------

ASTE ELETTRONICHE

(ART.85 COD.)---------------------------------------

a.a.2010/2011 58Prof.Arch.Armando Bueno Pernica

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PROCEDURE DI SCELTA DEL CONTRAENTE

DIALOGO COMPETITIVO

(ART. 58 COD.)

• NEL CASO DI APPALTI PARTICOLARMENTE COMPLESSI, IN QUANTO:– NON SI E’ IN GRADO DI DEFINIRE I MEZZI TECNICI NECESSARI– NON SI E’ IN GRADO DI DEFINIRE L’IMPOSTAZIONE GIURIDICA O FINANZIARIA

• QUALORA LA PROCEDURA APERTA O RISTRETTA NON CONSENTA DI AGGIUDICARE L’APPALTO• PREVIO PARERE DEL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI E, PER I BENI CULTURALI, DEL

CONSIGLIO SUPERIORE PER I BENI CULTURALI, ESCLUSI I LAVORI RELATIVI A INFRASTRUTTURE CONSIGLIO SUPERIORE PER I BENI CULTURALI, ESCLUSI I LAVORI RELATIVI A INFRASTRUTTURE STRATEGICHE E INSEDIAMENTI PRODUTTIVI

• LE STAZIONI APPALTANTI AVVIANO CON LE IMPRESE AMMESSE IN POSSESSO DEI REQUISITI UN DIALOGO FINALIZZATO AD INDIVIDUARE E DEFINIRE I MEZZI PIU’ IDONEI A SODDISFARE LE LORO NECESSITA’ ED OBIATTIVI.

• CONCLUSO IL DIALOGO, LE IMPRESE VENGONO INVITATE A PRESENTARE LE LORO OFFERTE FINALI SULLA SOLUZIONE INDIVIDUATA

• CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: OFFERTA ECONOMICAMENTE PIU’ VANTAGGIOSA• CANDIDATI DA INVITARE: MINIMO 6.

a.a.2010/2011 59Prof.Arch.Armando Bueno Pernica

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PROCEDURE DI SCELTA DEL CONTRAENTE

ACCORDI QUADRO

(ART. 59 COD.)

• AMMESSI ESCLUSIVAMENTE PER I LAVORI DI MANUTENZIONE

• POSSONO ESSERE CONCLUSI CON UN OP.ECON. O ALMENO TRE OP.ECON.• SE L’A.Q. FISSA TUTTE LE CONDIZIONI SI APPLICA IL CRITERIO DELLA

ROTAZIONE TRA GLI OP.ECON. PARTECIPANTI ALL’A.Q.ROTAZIONE TRA GLI OP.ECON. PARTECIPANTI ALL’A.Q.• SE L’A.Q. NON FISSA TUTTE LE CONDIZIONI PER OGNI APPALTO

SUCCESSIVO, SI CONSULTANO DI NUOVO TUTTI GLI OP.ECON. PARTECIPANTI ALL’A.Q.

• DURATA NON SUPERIORE A 4 ANNI• CRITERI DI AGGIUDICAZIONE: PREZZO PIU’ BASSO O OFFERTA

ECONOMICAMENTE PIU’ VANTAGGIOSA

a.a.2010/2011 60Prof.Arch.Armando Bueno Pernica

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CRITERI DI AGGIUDICAZIONE• PREZZO PIU’ BASSO

(ART. 82 COD.)

• CONTRATTI A MISURA:– RIBASSO SULL’ELENCO PREZZI POSTO A BASE DI

GARA– OFFERTA A PREZZI UNITARI

• CONTRATTI A CORPO:– RIBASSO SULL’IMPORTO DEI LAVORI A BASE DI

GARA– OFFERTA A PREZZI UNITARI

• OFFERTA ECONOMICAMENTE PIU’ VANTAGGIOSA (ART.83 COD.)

• IL BANDO STABILISCE I CRITERI DI VALUTAZIONE DELL’OFFERTA:

– PREZZO– QUALITA’– PREGIO TECNICO– CARATTERISTICHE ESTETICHE E FUNZIONALI– CARATTERISTICHE AMBIENTALI– COSTO DI UTILIZZAZIONE E MANUTENZIONE– OFFERTA A PREZZI UNITARI

• CONTRATTI A CORPO E A MISURA:– OFFERTA A PREZZI UNITARI

• CALCOLO SOGLIA ANOMALIA:– VALUTAZIONE ANOMALIA DI TUTTE LE

OFFERTE CON RIBASSO >= MEDIA ARITM. DITUTTE OFF. AMMESSE CON ESCLUSIONE DEL 10% DELLE ALI MAX E MIN. INCREMENTATO DELLO SCARTO MEDIO ARITM. DEI RIBASSI CHE SUPERANO LA MEDIA ARITM.

• OFFERTE CORREDATE DA GIUSTIFICAZIONI SU VOCI DI PREZZO PER IMPORTO >= 75% IMPORTO A BASE D’ASTA (obbligo recentemente eliminato …)

– COSTO DI UTILIZZAZIONE E MANUTENZIONE– REDDITIVITA’– SERVIZIO SUCCESSIVO ALLA VENDITA– ASSISTENZA TECNICA– TEMPO DI CONSEGNA– PEZZI DI RICAMBIO– SICUREZZA DI APPROVVIGIONAMENTO– IN CASO DI CONCESSIONI, ALTRESI’:

• DURATA DEL CONTRATTO• MODALITA’ DI GESTIONE• LIVELLO E CRITERI DI AGGIORNAMENTO DELLE

TARIFFE PRATICATE AGLI UTENTI

a.a.2010/2011 61Prof.Arch.Armando Bueno Pernica

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OGGETTO DEL CONTRATTO

CONTRATTO DI APPALTO e CONTRATTO DI CONCESSIONE

• A TITOLO ONEROSO, TRAMITE ANCHE LA CESSIONE DI BENI IMMOBILI IN SOSTITUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE SOMME IN DENARO COSTITUENTI IL

• PER LA SOLA CONCESSIONE, COMPRENDE ANCHE LA:– GESTIONE FUNZIONALE ED

ECONOMICA

• I CONTRATTI SONO STIPULATI (ART.53 C.4):TOTALE O PARZIALE DELLE SOMME

IN DENARO COSTITUENTI IL CORRISPETTIVO

• IN FORMA SCRITTA• CON OGGETTO:

– SOLA ESECUZIONE (ART.53 C.2/a)– PROG. ESECUTIVA ED ESECUZIONE

(ART. 53 C.2/b)– PREVIA ACQUISIZIONE DEL PROG.

DEFINITIVO IN SEDE DI OFFERTA, PROG.ESECUTIVA ED ESECUZIONE (ART.53 C.2/c)

(ART.53 C.4):– A CORPO – PREZZO CONVENUTO

IMMODIFICABILE– A MISURA – PREZZO CONVENUTO

MODIFICABILE SECONDO QUANTITA’ EFFETTIVAMENTE ESEGUITE

– PARTE A CORPO E PARTE A MISURA

a.a.2010/2011 62Prof.Arch.Armando Bueno Pernica

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Statistiche - Infortuni sul lavoro

• Infortuni avvenuti nel 2008 (Fonte INAIL)– N. 5,3 casi mortali al giorno (210 gg/lavorativi/anno)

– N. 1,1 casi mortali al giorno nelle sole costruzioni

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 63

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Statistiche - Infortuni sul lavoro

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Gestione della sicurezza(D.Lgs 81/2008)

• Sicurezza sui luoghi di lavoro

– A carico del datore di lavoro, attraverso:• Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione

• Medico competente

• La mancata nomina del RSPP o del medico competente comporta la sanzione penale dell’arresto da tre a sei mesi o l’ammenda da la sanzione penale dell’arresto da tre a sei mesi o l’ammenda da 2500 a 6400 Euro

• Sicurezza nei cantieri

– A carico del committente, attraverso:• Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione

• Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione

• La mancata nomina del CSP o del CSE comporta la sanzione penale dell’arresto da tre a sei mesi o l’ammenda da 2500 a 6400 Euro

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Obblighi per la sicurezza nei luoghi di lavoro• Il datore di lavoro, che esercita le attività e i dirigenti, che organizzano e

dirigono le stesse attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono:

• nominare il medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal presente decreto legislativo.

• designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;

• nell’affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza;

• fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale,sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente;

• prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;

• richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei

• elaborare il documento, anche su supporto informatico e, su richiesta di questi e per l’espletamento della sua funzione, consegnarne tempestivamente copia ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Il documento è consultato esclusivamente in azienda.

• prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l'ambiente esterno verificando periodicamente la perdurante assenza di rischio;

• comunicare in via telematica all’INAIL e all’IPSEMA, nonché per loro tramite, al sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico, a fini statistici e informativi, i dati e le informazioni relativi agli infortuni sul lavoro che comportino l’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento e, a fini assicurativi, quelli relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni;

• consultare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza• adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione

dei luoghi di lavoro, nonché per il caso di pericolo grave e immediato. Tali misure devono essere adeguate alla natura dell’attività, alle dimensioni dell’azienda o dell’unità produttiva, e al numero delle persone presenti;

• nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto e di subappalto, delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione;

• inviare i lavoratori alla visita medica entro le scadenze previste dal programma di sorveglianza sanitaria e richiedere al medico competente l’osservanza degli obblighi previsti a suo carico nel presente decreto;

• nei casi di sorveglianza sanitaria, comunicare tempestivamente al medico competente la cessazione del rapporto di lavoro;

• adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;

• informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;

• adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento;• astenersi, salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute

e sicurezza, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato;

• consentire ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute;

• consegnare tempestivamente al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, su richiesta di questi e per l'espletamento della sua funzione, copia del documento , anche su supporto informatico nonché consentire al medesimo rappresentante di accedere ai dati, il documento è consultato esclusivamente in azienda;

• nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto e di subappalto, munire i lavoratori di apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro;

• nelle unità produttive con più di 15 lavoratori, convocare la riunione periodica.• aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e

produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione;

• comunicare in via telematica all’INAIL e all’IPSEMA, nonché per loro tramite, al sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro, in caso di nuova elezione o designazione, i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; in fase di prima applicazione l’obbligo di cui alla presente lettera riguarda i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori già eletti o designati;

• vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l’obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneità.

• Il datore di lavoro fornisce al servizio di prevenzione e protezione ed al medico competente informazioni in merito a:

• a) la natura dei rischi;• b) l’organizzazione del lavoro, la programmazione e l’attuazione delle misure

preventive e protettive;• c) la descrizione degli impianti e dei processi produttivi;• d) i dati relativi alle malattie professionali;• e) i provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza.

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Obblighi per la sicurezza nei luoghi di lavoro

• Obblighi del preposto

• In riferimento alle attività, i preposti, secondo e loro attribuzioni e competenze, devono:

• sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della

esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;

• astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato;

• segnalare tempestivamente al datore di lavoro loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti;

• verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;

• richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;

• informare il più presto possibile i lavoratori

• segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta;

• frequentare appositi corsi di formazione

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Obblighi per la sicurezza nei luoghi di lavoro

• Obblighi dei lavoratori

• Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.

• I lavoratori devono in particolare:• contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai

preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;

incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;

• non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;

• non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori

• partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro;

• sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal decreto tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;• osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal

datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale;

• utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza;

• utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;

• segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi, nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e

• sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente.

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Requisiti degli ambienti di lavoro (ALLEGATO IV, DLgs 81/08 - TUS)

– Stabilità e solidità

– Altezza, cubatura e superficie

– Pavimenti, muri, soffitti, finestre e lucernari dei locali scale e marciapiedi mobili, banchina e rampe di carico

– Vie di circolazione, zone di pericolo, pavimenti e passaggi

– Umidità

– Illuminazione naturale e artificiale dei luoghi di lavoro

– Illuminazione sussidiaria

– Locali di riposo e refezione

– Refettorio

– Conservazione vivande e pericolo, pavimenti e passaggi

– Vie e uscite di emergenza

– Porte e portoni

– Scale

– Posti di lavoro e di passaggio e luoghi di lavoro esterni

– Microclima

– Temperatura dei locali

– Conservazione vivande e somministrazione bevande

– Spogliatoi e armadi per il vestiario

– Servizi igienico assistenziali

– Docce

– Gabinetti e lavabi

– Pulizia delle installazioni igienico-assistenziali

– Dormitori

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Obblighi del committenteper la sicurezza nei cantieri

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SICUREZZA NEI CANTIERI(ART. 131 COD. – D.LGS 81/08, Titolo IV )

COMMITTENTE(RESPONSABILE DEI LAVORI – RESPONSABILE UNICO

DEL PROCEDIMENTO)

COORDINATORE SICUREZZA

IN FASE DI PROGETTAZIONE

PREDISPONE IL

IMPRESA(DATORE DI LAVORO)

DIRETTORE TECNICO

PREDISPONE IL POS – PIANO OPERATIVO PREDISPONE IL

PSC – PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

ED ILFASCICOLO PREVENZIONE E PROTEZIONE DEI

RISCHI DEI LAVORATORI

DIRETTORE DEI LAVORI

COORDINATORE SICUREZZA IN FASE DI

ESECUZIONE

VERIFICANO IL RISPETTO DELLE PRESCRIZIONI RIGUARDANTI LA SICUREZZA CONTENUTE NEL

PSC E NEL POS

POS – PIANO OPERATIVO

DI SICUREZZA

ED I PSS – PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO

QUANDO RICHIESTO DALLA LEGGEPIMUS – PIANO PONTEGGI

QUANDO RICHIESTO DALLE LAVORAZIONI• DIRETTORE DI CANTIERE E CAPO CANTIERE

PRESENTANO INTEGRAZIONI AL PSCFORMULANO IL POS E IL PSS

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Principali compiti del Coordinatore per

la sicurezza in fase di progettazione

• Redige il piano di sicurezza e coordinamento (All. XV)

• Predispone un fascicolo (All. XVI) contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione dei rischi cui sono esposti i lavoratori, protezione dei rischi cui sono esposti i lavoratori, tenendo conto delle specifiche di buona tecnica e dell’allegato II al documento UE 26 maggio 1993. Il fascicolo non è predisposto nel caso di lavori di manutenzione ordinaria. Il fascicolo è preso in considerazione all’atto di eventuali lavori successivi sull’opera.

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Normativa di utilità (Tratta dal sito dell’ISPESL)http://www.cesimultimedia.it/nuovoispesl/accessibile/main.aspx?exp_coll=tipo_pers_0_0_1&view=pers&command=close&selnode=tipo_pers_0_0_1#tipo

_pers_0_0_1

Normativa Nazionale

Luoghi di lavoro

Generale

L. 7 luglio 2009 n. 88 - Legge comunitaria 2008Accordo 20 novembre 2008 - Attività di promozione della cultura

e delle azioni di prevenzione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

Comunicato 14 agosto 2008 - Reg. per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari

D.M. 9 aprile 2008 - Nuove tabelle malattie professionaliD.P.C.M. 21 dicembre 2007 - Salute e sicurezza sul lavoroD.Lgs. 19 novembre 2007, n. 257 - Campi elettromagneticiD.P.C.M. 17 dicembre 2007 - Tutela e prevenzione nei luoghi di

lavoroD.M. 5 dicembre 2007 - Sicurezza e igiene sul lavoroD.M. 26 ottobre 2007, n. 238 - Sicurezza antincendioL. 3 agosto 2007 n. 123 - Salute e sicurezza sul lavoroD. P. C. M. 16 febbraio 2007 - Rischio industriale

D.Lgs. 14 agosto 1996, n. 493 - Segnaletica di sicurezzaD.P.C.M. 16 novembre 1995 - Ripartizione contributi a carico

dello StatoD.Lgs. 19 dicembre 1994, n. 758 - Disciplina sanzionatoriaD.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626 - Legge quadro sicurezzaCirc. 20 agosto 1994, n. 102 - Comunicazioni al S.E.D.Circ. 5 maggio 1993, n. 37 - Tariffa da bollo per certificazioniCirc. 4 maggio 1993, n. 35 - Dipartimenti perifericiD.Lgs. 4 dicembre 1992, n. 475 - Dispositivi protezione

individualeCirc. 15 giugno 1992, n. 43 - Determinazione di tariffe per

prestazioniCirc. 31 gennaio 1991, n. 8 - Verbale di constatazione ISPESLCirc. 12 marzo 1990, n. 29 - Recepimento della Direttiva n.

82/502/CEECirc. 1 settembre 1989, n. 50 - Norme di buona tecnicaCirc. 23 ottobre 1986, n. 75 - Dispositivi di sicurezza e protezioneD.P.R. 19 marzo 1956, n. 303 - Igiene del lavoro

D.Lgs. 4 settembre 2002, n. 262 - Emissione acustica macchine all'aperto

L. 7 novembre 2000, n. 327 - Gare di appaltoD.Lgs. 19 novembre 1999, n. 528 - Cantieri temporanei o mobiliD.Lgs. 14 agosto 1996, n. 494 - Cantieri temporanei o mobiliCircolari e Decreti su 494/96Circ. 6 marzo 1995, n. 3476 - Impianti da terra e scariche

atmosfericheL. 11 febbraio 1994, n. 109 - Legge quadro lavori pubbliciCirc. 2 novembre 1993, n. 16089 - Reti di sicurezzaD.P.R. 21 aprile 1993, n. 246 - Prodotti da costruzioneD.M. 28 novembre 1987, n. 592 - Attrezzature e macchine per

cantieri ediliD.M. 28 novembre 1987, n. 588 - Rumorosità di macchinari in

cantieri ediliD.M. 2 settembre 1968 - Ponteggi metallici fissiD.P.R. 7 gennaio 1956, n. 164 - Infortuni sul lavoro nelle

costruzioniD. P. C. M. 16 febbraio 2007 - Rischio industrialeD. M. 27 novembre 2006 - Dir. n. 89/686/CEED. Lgs. 25 luglio 2006 n. 257 - Attuazione dir. 2003/18/CED. Lgs. 10 aprile 2006 n. 195 - Attuazione dir. 2003/10/CECirc. 28 dicembre 2004, n. 13 - Impianti di terra e scariche

atmosfericheD. M. 6 agosto 2004 - Autorizzazione ai laboratori di

certificazioneD. M. 27 aprile 2004 - Copertura del danno biologicoDir. 24 marzo 2004 - Benessere organizzativo pubbliche

amministrazioniD.P.C.M. 23 luglio 2003 - Datori di lavoro ex D.Lgs. n. 626/1994D.Lgs. 8 luglio 2003, n, 235 - Attuazione della direttiva

2001/45/CECirc. 10 settembre 2002, n. 4 - Settimana europea: sicurezza e

salute sul lavoroCirc. 2 aprile 2002, n. 17 - Scariche atmosferiche e impianti

elettriciD.L. 7 febbraio 2002, n. 7 - Sistema elettrico nazionaleD.P.R. 22 ottobre 2001, n. 462 - Scariche atmosferiche e impianti

elettriciD.Lgs. 4 agosto 1999, n. 359 - Uso attrezzature di lavoroD.Lgs. 2 gennaio 1997, n. 10 - Dispositivi protezione individuale

D.P.R. 19 marzo 1956, n. 303 - Igiene del lavoroD.P.R. 27 aprile 1955, n 547 - Prevenzione degli infortuni

Speciale

Agenti chimici, fisici e biologici

Edilizia

D. M. 26 giugno 2009 - Linee guida per la certificazione energetica degli edifici

D.P.R. 2 aprile 2009 n. 59 - Rendimento energetico in ediliziaCirc. 3 novembre 2006 n. 1733 - Lavoro neroComunicato 23 ottobre 2006 - Lavori pubblici - certificazioniComunicato 23 ottobre 2006 - Implementazione del Casellario

informaticoDeterminazione 26 luglio 2006 n. 4/2006 - Sicurezza nei cantieri

temporanei o mobiliD. M. 14 settembre 2005 - Norme tecniche nell'ediliziaD. Lgs. 19 agosto 2005 n. 192 - Attuazione della direttiva

2002/91/CED.M. 17 febbraio 2005 - Metodo di prova relativo ai cementiD.P.R. 3 luglio 2003, n. 222 - Cantieri temporanei o mobili

costruzioni

Industria estrattiva

Tutela categorie di lavoratori

Settore marittimo

Atmosfere esplosive

Apparecchi a pressione

Luoghi di vita

Prodotti industriali

AmbienteGenerale

Inquinamento aria

Inquinamento acqua

Inquinamento acustico

Rifiuti

Agricoltura

Sostanze pericolose

Normativa Europea

a.a.2010/2011 Prof.Arch.Armando Bueno Pernica 73

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PSC (Piano di sicurezza e coordinamento)

• E’ lo strumento finalizzato all'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi, e le conseguenti procedure, gli apprestamenti e le attrezzature atti a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori, nonché la stima dei relativi costi che non sono soggetti al ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici (Il DLgs 106/2009 ha escluso dal PSC la valutazione dei costi della sicurezza compresi nelle singole lavorazioni, lasciandoli pertanto soggetti al ribasso di

aggiudicazione!).

Il piano contiene le misure di prevenzione dei rischi risultanti dalla eventuale presenza simultanea o successiva di più imprese o dei lavoratori autonomi ed è redatto anche al fine di prevedere, quando ciò risulti necessario, l'utilizzazione di impianti comuni quali infrastrutture, mezzi logistici e di protezione collettiva.

Il piano è costituito da una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla complessità dell'opera da realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione.

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PSC (Contenuti minimi – All. XV TUS)

• A- Identificazione e descrizione dell’opera• B- Individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza e salute• C, D- Relazione• E- Interferenze tra le lavorazioni• F- Uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi

e servizi di protezione collettiva e mezzi logisticie servizi di protezione collettiva e mezzi logistici• G- Modalità organizzative• H- Organizzazione prevista• I- Previsione temporale• L- Stima dei Costi• NOTIFICA PRELIMINARE• ALLEGATI GRAFICI

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PSC (Contenuti minimi – All. XV, TUS)

• A- Identificazione e descrizione dell’opera– Indirizzo del cantiere– Descrizione del contesto in cui è collocata l’area del

cantiere– Descrizione sintetica dell’opera– Descrizione sintetica dell’opera

• B- Individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza e salute– Committente– Responsabile dei lavori– Coordinatore per la progettazione

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PSC (Contenuti minimi – All. XV, TUS)

– C, D- Relazione• 1- Area di cantiere• Caratteristiche dell’area - rischi

concreti– Scelte progettuali ed organizzative,

Procedure, Misure preventive e protettive

– Misure di coordinamento

• Fattori esterni al cantiere che inducono - rischi concreti

• Dislocazione zone• Modalità di accesso al cantiere per

forniture• Misure di coordinamento• 3- Lavorazioni• Fase 1 - scavi e sottofondazioni

– Individuazione, analisi e valutazione dei rischi

– Scelte progettuali ed organizzative, • Fattori esterni al cantiere che inducono - rischi concreti

• Fattori di rischio che il cantiere può comportare all’area circostante –rischi concreti:

• 2- Organizzazione del cantiere• Recinzione, accessi e segnalazioni.• Servizi igienico assistenziali• Viabilità principale del cantiere• Impianti di alimentazione energia e

servizi• Impianti di messa a terra• Dislocazione impianti fissi

– Scelte progettuali ed organizzative, Procedure, Misure preventive e protettive

– Misure di Coordinamento

• Fase 2 - Costruzione delle strutture in c.a. e copertura

• Fase 3 - Tamponamenti, tramezzi ed intonaci

• Fase 4 - Rifiniture, impianti ed allacciamenti

• Modalità di attuazione della valutazione del rumore

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PSC (Contenuti minimi – All. XV, TUS)• E- Interferenze tra le lavorazioni

– Cronologia delle lavorazioni– Individuazione dei rischi di incompatibilità– Prescrizioni operative– Soggetti obbligati ad osservarle.– Modalità di verifica– Modalità di verifica

• F- Uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva e mezzi logistici– Per quali è previsto l’uso comune– Chi è interessato all’uso– Cronologia– Modalità di verifica

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PSC (Contenuti minimi – All. XV, TUS)

• G- Modalità organizzative– Informazione, Coordinamento,

Cooperazione

• H- Organizzazione prevista– Pronto soccorso– Antincendio

• I- Previsione temporale– Entità presunta del cantiere

c)Impianti di terra, di protezione contro le scariche atmosferiche, antincendio, evacuazione fumi;

d)Mezzi e servizi di protezione collettiva;

e)Procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza;

f)Eventuali interventi finalizzati alla – Entità presunta del cantiere– Durata prevista delle lavorazioni– Durata prevista delle fasi e delle

sottofasi di lavoro. ( vedi cronoprogramma )

• L- Stima dei Costi

a)Apprestamenti previsti nel PSC; b)Misure preventive e protettive e

dei DPI eventualmente previsti nel PSC per lavorazioni interferenti;

f)Eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento temporale o spaziale delle lavorazioni interferenti;

g)Misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva.

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PSC - Definizioni• Apprestamenti: ponteggi, trabattelli, ponti su cavalletti, impalcati,

parapetti, andatoie, passerelle, armature delle pareti degli scavi, gabinetti, locali per lavarsi, spogliatoi, refettori, locali di ricovero e di riposo, dormitori, camere di medicazione, infermerie, recinzioni di cantiere.

• Attrezzature: centrali e impianti di betonaggio, betoniere, grù, autogrù, argani, elevatori, macchine di movimento terra, macchine di movimento terra speciali e derivate, seghe circolari, piegaferri, impianti elettrici di cantiere, impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, impianti antincendio, impianti di evacuazione fumi, impianti di adduzione cantiere, impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, impianti antincendio, impianti di evacuazione fumi, impianti di adduzione acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo, impianti fognari.

• Infrastrutture: viabilità principale di cantiere per mezzi meccanici, percorsi pedonali, aree di deposito materiali, attrezzature e rifiuti di cantiere.

• Mezzi e servizi di protezione collettiva: segnaletica di sicurezza, avvisatori acustici, attrezzature di primo soccorso, illuminazione di emergenza, mezzi estinguenti, servizi di gestione delle emergenze.

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PSC - NOTIFICA PRELIMINAREDa trasmettere, a cura del Committente o del Responsabile dei lavori o RUP, prima dell'inizio

lavori:• alla Azienda U.S.L. competente per territorio• alla Direzione Provinciale del Lavoro competente per territorio

– 1. Data della comunicazione

– 2. Indirizzo del cantiere: Via …… - …… (…)– 3. Committente: Valeriana Casini Casa, Via XX Settembre n° 2 Palagio Fno ( FS)– 4. Natura dell'opera: costruzione di civile abitazione per n° 2 appartamenti– 5. Responsabile dei lavori: sig. M. Andreani, Viale Giusti n. 811 Palagio Fno (FS)– 6. Coordinatore per la progettazione: arch. Vero Coordinatore - Via Brunelleschi n° 2- Palagio F.no– 6. Coordinatore per la progettazione: arch. Vero Coordinatore - Via Brunelleschi n° 2- Palagio F.no

(Fs)– 7. Coordinatore per l'esecuzione dei lavori: arch. Vero Coordinatore - Via Brunelleschi n° 2- Palagio

F.no (FS)– 8. Data presunta di inizio dei lavori in cantiere: 6 settembre 2000– 9. Durata presunta dei lavori in cantiere: 10 mesi– 10. Numero massimo presunto dei lavoratori sul cantiere: n° 10– 11. Numero previsto di imprese e di lavoratori autonomi sul cantiere: n° 6– 12. Identificazione delle imprese già selezionate: Impresa Costruzioni - Impresa Scavi - Impresa

Cementi - Impresa Impianti -Impresa Intonaci - Impresa Pialli – Impresa Travi - Impresa Sollevamenti.– 13. Ammontare complessivo presunto dei lavori: 420.000 euro ( 1250 ug ).

ALLEGATI GRAFICI

• Planimetria catastale, Pianta del lotto, Pianta di organizzazione del cantiere, Progetto esecutivo.

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PSC – Allegati grafici

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Planimetria catastale

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PSC – Allegati grafici

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Pianta del lotto

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PSC – Allegati grafici

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Organizzazione del cantiere

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PSC – Allegati grafici

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PSC – Allegati grafici

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PSC – Allegati grafici

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PSC – Allegati grafici

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Permesso di costruire• Il permesso di costruire è rilasciato al proprietario

dell’immobile o a chi abbia titolo per richiederlo. È trasferibile, insieme all’immobile, ai successori o aventi causa e non comporta limitazione dei diritti dei terzi.

• Il permesso di costruire è rilasciato in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente; è comunque subordinato alla esistenza delle opere di urbanizzazione primaria o alla previsione da parte del comune dell'attuazione delle stesse nel successivo triennio, ovvero all'impegno degli interessati di procedere all'attuazione delle medesime

• Il permesso di costruire è rilasciato dal dirigente o responsabile del competente ufficio comunale nel rispetto delle leggi, dei regolamenti e degli strumenti urbanistici. In esso sono indicati i termini di inizio e di ultimazione dei lavori. Il termine per l’inizio dei lavori non può essere superiore ad un anno dal rilascio del titolo; quello di ultimazione, entro il quale l’opera deve essere completata non può superare i tre anni dall’inizio dei lavori. Entrambi i termini possono essere prorogati, con provvedimento motivato, per fatti sopravvenuti estranei alla volontà del titolare del permesso. Decorsi tali termini il permesso decade di diritto per la parte non eseguita, tranne che, all'attuazione delle medesime

contemporaneamente alla realizzazione dell'intervento oggetto del permesso.

• Costituiscono interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio e sono subordinati a permesso di costruire:

– a) gli interventi di nuova costruzione;– b) gli interventi di ristrutturazione urbanistica;– c) gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino

ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d’uso.

di diritto per la parte non eseguita, tranne che, anteriormente alla scadenza venga richiesta una proroga. La proroga può essere accordata, con provvedimento motivato, esclusivamente in considerazione della mole dell'opera da realizzare o delle sue particolari caratteristiche tecnico-costruttive, ovvero quando si tratti di opere pubbliche il cui finanziamento sia previsto in più esercizi finanziari.

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Permesso di costruire

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Denuncia di inizio attività• Sono realizzabili mediante denuncia di inizio attività gli

interventi non riconducibili all'elenco di cui alla precedente slide (Permesso di costruire) e quelli seguenti:

– a) gli interventi di manutenzione straordinaria, ivi compresa l’apertura di porte interne o lo spostamento di pareti interne, sempre che non riguardino le parti strutturali dell’edificio, non comportino aumento del numero delle unità immobiliari e non implichino incremento dei parametri urbanistici;

– b) le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a novanta giorni;

– c) le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni,

e non violano le eventuali prescrizioni contenute nel permesso di costruire.

• In alternativa al permesso di costruire, possono essere realizzati mediante denuncia di inizio attività:

– a) gli interventi di ristrutturazione;– b) gli interventi di nuova costruzione o di

ristrutturazione urbanistica qualora siano disciplinati da piani attuativi;

– c) gli interventi di nuova costruzione qualora siano in diretta esecuzione di strumenti urbanistici generali recanti precise disposizioni plano-volumetriche.

• Gli interventi di cui al precedente punto sono soggetti – c) le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per aree di sosta, che siano contenute entro l’indice di permeabilità, ove stabilito dallo strumento urbanistico comunale, ivi compresa la realizzazione di intercapedini interamente interrate e non accessibili, vasche di raccolta delle acque, locali tombati;

– d) i pannelli solari, fotovoltaici, a servizio degli edifici, da realizzare al di fuori della zona A) di cui al decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444;

– e) le aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici.

• Sono, altresì, realizzabili mediante denuncia di inizio attività le varianti a permessi di costruire che non incidono sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, che non modificano la destinazione d'uso e la categoria edilizia, non alterano la sagoma dell'edificio

• Gli interventi di cui al precedente punto sono soggetti al contributo di costruzione.

• 6. La realizzazione degli interventi che riguardino immobili sottoposti a tutela storico-artistica o paesaggistica-ambientale, è subordinata al preventivo rilascio del parere o dell'autorizzazione richiesti dalle relative previsioni normative. Nell'ambito delle norme di tutela rientrano, in particolare, le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004.

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Denuncia di inizio attività

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ESEMPIO DI CARTELLO DA ESPORRE ALL'ESTERNO DEICANTIERI DOVE SI ESEGUONO LAVORI PUBBLICI

Note:

(1) Indicazioni facoltative;

(2) La deliberazione sarà quella

che ha approvato l’elenco

annuale contenente il progetto

preliminare;

(3) Le diverse figure

professionali, se coincidono in

tutto o in parte, possono

essere indicate una sola volta;

Circolare Ministero LL.PP. del 1 giugno 1990, n. 1729/UL,aggiornato con le indicazioni previste dalla normativa sopravvenuta.

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essere indicate una sola volta;

(4) Indicazione obbligatoria ai

sensi dell’articolo 9, comma 4,

d.P.R. n. 447 del 1991 in

presenza di impianti

(eventualmente da scindere

tra i diversi impianti in caso di

pluralità di progettisti o di

esecutori degli stessi);

(5) Indicazione obbligatoria in

caso di affidamento in

subappalto;

(*) Ai sensi della Circolare Min.

LL.PP. n. 1729/UL del 1990, le

dimensioni minime del cartello

sono m 1 (base) x m 2

(altezza).

sopravvenuta.

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Segnaletica-tipo per cantieri (edile – stradale)

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Esempi di cartelli monitori da esporre all‘ingresso dei cantieri

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Operazioni preliminari all’avvio del cantiere

1) STUDIO DEL PROGETTO DA REALIZZARE

• INDIVIDUAZIONE DELL’AREA DELL’INTERVENTO

• INDIVIDUAZIONE DELL’AREA DEL CANTIERE• INDIVIDUAZIONE DELL’AREA DEL CANTIERE

– VINCOLI ESTERNI

• TRAFFICO

• DISTANZE DA ALTRI FABBRICATI

• CONFORMAZIONE ALTIMETRICA E/O PLANIMETRICA DELL’AREA

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Operazioni preliminari all’avvio del cantiere

• INDIVIDUAZIONE DEI SOTTOSERVIZI PER IL

CANTIERE:

– ACQUA

– ELETTRICITA’– ELETTRICITA’

– TELEFONO

– SCARICHI FOGNARI

• RICHIESTE PER ACCESSI AL CANTIERE DEI

MEZZI O DEI MATERIALI

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Operazioni preliminari all’avvio del cantiere

2) IMPIANTO DI CANTIERE

• ALLACCIAMENTI TEMPORANEI:

– RICHIESTA AGLI ENTI EROGATORI

– ESECUZIONE DEGLI ALLACCI E COLLOCAZIONE – ESECUZIONE DEGLI ALLACCI E COLLOCAZIONE

DEI CONTATORI

• INDIVIDUAZIONE E COLLOCAMENTO DEI

CAPOSALDI PLANIMETRICI E ALTIMETRICI

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Operazioni preliminari all’avvio del cantiere

• TRACCIAMENTI E COSTRUZIONE:

– DELLA RECINZIONE

– DELLA VIABILITA’ DI CANTIERE

– DELLE BARACCHE DI CANTIERE– DELLE BARACCHE DI CANTIERE• UFFICI

• SERVIZI

• SPOGLIATOI

• MENSE

• DEPOSITI DEI MATERIALI

• MAGAZZINI DELLE MACCHINE E DELLE ATTREZZATURE

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Operazioni preliminari all’avvio del cantiere

• INDIVIDUAZIONE DELLA COLLOCAZIONE DELLE

MACCHINE E DEGLI IMPIANTI FISSI DEL CANTIERE

– GRU

– IMPIANTI DI BETONAGGIO– IMPIANTI DI BETONAGGIO

• INDIVIDUAZIONE, DELIMITAZIONE E PROTEZIONE

DEGLI SPAZI DI MANOVRA DELLE MACCHINE E DEI

MEZZI FISSI DI CANTIERE

– GRU O IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO

– IMPIANTI DI BETONAGGIO

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