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Gestione dell’emergenza
Roma, 5 marzo 2013 Giovanni Doddi
www.protezionecivile.gov.it
Rete dei Centri Funzionali
I.N.G.V. Sale Operative e
strutture territoriali
ATTIVAZIONE PROCEDURE DI EMERGENZA
EARLY WARNING E COMUNICAZIONI IN TEMPO REALE
SISTEMA
SALA SITUAZIONE ITALIA
Attivazione e intervento coordinato del SNPC – Decreto e Direttiva
PCM 3 dicembre 2008
Il Decreto e la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri emanati in
data 3 dicembre 2008, recanti rispettivamente
“Organizzazione e funzionamento di SISTEMA presso la
Sala situazione Italia del Dipartimento della protezione civile”
e
“Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze”
definiscono, nel loro complesso, le misure necessarie all’allertamento,
all’attivazione e all’intervento in emergenza del SNPC, ai diversi livelli di
competenza territoriale.
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DPCM 3/12/2008 - “Organizzazione e funzionamento di Sistema presso
la Sala Situazione Italia del Dipartimento della protezione civile”
• compiti
• struttura
• organizzazione funzionale
e attività in ordinario
• organizzazione funzionale
e attività in emergenza
Direttiva del PCM 3/12/2008
“Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze”
• alla definizione di procedure
operative al fine di ottimizzare la
capacità di allertamento, di attivazione e
di intervento del Servizio nazionale della
protezione civile
• alla descrizione del modello
organizzativo per la gestione delle
emergenze con indicazione degli
interventi prioritari da disporre a
livello nazionale, per supportare la
risposta locale
• a disciplinare la gestione del flusso
delle informazioni tra i diversi
soggetti coinvolti
• a definire le prime attivazioni in
caso di eventi di tipo “c” e le
principali attività delle componenti e
strutture operative del SNPC
finalizzati:
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SALA SITUAZIONE ITALIA - SISTEMA
VVF GdF COI
CFS PS CC CP
DPC
IN ORDINARIO IN EMERGENZA EVENTO
Organizzazione per funzioni di supporto
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Riceve, richiede, raccoglie elabora e verifica le notizie
In emergenza si configura come struttura di supporto al comitato operativo
Mantiene il raccordo con il COAU e il CFC
Garantisce la diffusione delle informazioni alle componenti e strutture operative
Allerta le componenti e le strutture operative contribuendo così alla loro tempestiva attivazione
ATTIVITA’ DELLA SALA SITUAZIONE ITALIA - SISTEMA
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SALE OPERATIVE DELLE
COMPONENTI E STRUTTURE OPERATIVE
COMUNICAZIONE DELL’EVENTO E FLUSSO DELLE INFORMAZIONI
CFC
Prefetture - UTG
SALE OPERATIVE NAZIONALI
SALE OPERATIVE NAZIONALI DEI SERVIZI
SALE OPERATIVE
REGIONALI E PROVINCIALI
SALA SITUAZIONE ITALIA SISTEMA
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SALE OPERATIVE DELLE
COMPONENTI E STRUTTURE OPERATIVE Prefetture - UTG
SALE OPERATIVE NAZIONALI
SALE OPERATIVE NAZIONALI DEI SERVIZI
SALE OPERATIVE
REGIONALI E PROVINCIALI
1 - Comunicazione della notizia verificata
6 - Report delle attività svolte
2 - Interventi già effettuati o previsti
(tipologia, località, tempistica e risorse
impiegate)
3 - Risorse disponibili (caratteristiche, quantità, dislocazione e tempistica)
4 - Necessità di concorso o supporto nell’intervento
5 - Contatti costanti fino alla conclusione
della situazione in atto
PROCEDURE OPERATIVE PER LA COMUNICAZIONE DELL’EVENTO E IL FLUSSO DELLE INFORMAZIONI
CFC
SALA SITUAZIONE ITALIA SISTEMA
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SISTEMA opera 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno, con personale del Dipartimento e delle strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile di seguito elencate:
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Forze Armate (attraverso il Comando Operativo di Vertice Interforze) Polizia di Stato Arma dei Carabinieri Guardia di Finanza Corpo Forestale dello Stato Capitanerie di Porto - Guardia Costiera
Questa peculiarità fa di SISTEMA il punto di riferimento del Servizio nazionale di protezione civile e lo rende un centro di coordinamento unico nel suo genere.
Sala Situazione Italia e monitoraggio del territorio - SISTEMA
SISTEMA
riceve, richiede, raccoglie, elabora e verifica le notizie
garantisce la diffusione delle informazioni alle componenti ed alle strutture operative
allerta le componenti ed le strutture operative contribuendo così alla loro tempestiva attivazione
in emergenza si configura come struttura di supporto al Comitato operativo
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STATO DI CONFIGURAZIONE Per la determinazione degli Stati di configurazione si fa riferimento a scenari costruiti per ciascuna tipologia di evento sulla base delle caratteristiche dell’evento e/o sui possibili suoi effetti sulla popolazione e sul territorio. Il progressivo aggiornamento degli scenari mediante l’acquisizione delle informazioni provenienti dal territorio e l’attività di valutazione effettuata dagli Uffici tecnici del Dipartimento determina l’eventuale passaggio da uno Stato di configurazione all’altro.
Stati di configurazione di SISTEMA
S0 ORDINARIA
S1 VIGILANZA
S2 PRESIDIO OPERATIVO
S3 UNITA’ DI CRISI
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Scenari predefiniti Stato di configurazione
Evento sismico con
epicentro sulla
terraferma o entro 20
km dalla costa o dai
confini nazionali, in
area non vulcanica
Magnitudo Profondità
Ml <3 qualunque S0
3 ≤ Ml < 4.2 qualunque S1
4.2 ≤ Ml < 5 ≥40 km S1
4.2 ≤ Ml < 5 <40 km S2
5 ≤ Ml < 5.6 qualunque S2
Ml ≥ 5.6 qualunque S3
Evento sismico: esempio di scenari predefiniti – stato di configurazione
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evento
configurazione unità di crisi
S2
notizia evento
SISTEMA
CC
CFS
CP GdF PS
VVF COI
D P
C
COAU CFC
COAU
ORA X S0
SISTEMA
CC
CFS
CP GdF PS
VVF COI
D P
C
F1
F2
F3
F4
F5
F6
F7
FX
S3 Comitato operativo
CFC
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S2
SISTEMA
Funzione
Volontariato
Funzione stampa
e informazione
Funzione Strutture Operative
Funzione
Attività Aeree
CC
CFS
CP GdF PS
VVF COI
D
P C
COAU CFC
Funzione Sanità
Funzione
Materiali e Mezzi
Funzione
Risorse
Tecnologiche
CONFIGURAZIONE PRESIDIO OPERATIVO
Funzioni di supporto
Funzione Tecnica
e di valutazione
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S3
SISTEMA
Funzione
Volontariato
Funzione stampa
e informazione
Funzione Strutture Operative
Funzione
Attività Aeree
Funzione Tecnica
e di valutazione
CC
CFS
CP GdF PS
VVF COI
D
P C
COAU CFC
Funzione Sanità
Funzione
Materiali e Mezzi
Funzione
Risorse
Tecnologiche
Funzione
Attività
Internazionali
Funzione Raccordo
con le regioni e
gli enti locali
Funzione
Servizi Essenziali
Funzione
Contratti e Contabilità
CONFIGURAZIONE UNITA’ DI CRISI
Funzioni di supporto
www.protezionecivile.gov.it COMITATO OPERATIVO
Forze
Armate
Conferenza unificata
Stato/Regioni/Città ed
autonomie locali
Corpo
Forestale
dello Stato
ISPRA
INGV
Ministero
della Salute
ENEA
Organizzazioni di
volontariato
Capo
Dipartimento
Protezione Civile
Telecom
TERNA
GSE
Vodafone Wind
H3G
RAI
ENAC
Poste
Italiane
Corpo Nazionale
dei Vigili del
Fuoco
Forze di
Polizia
Croce
Rossa
Italiana
Corpo Nazionale
del Soccorso
Alpino e
Speleologico
CNR
ANAS
Autostrade
Gruppo
Ferrovie
dello Stato
CNMCA MARICOGECAP
ASSICURA LA DIREZIONE UNITARIA ED IL
COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ IN EMERGENZA
ENAV
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PRINCIPALI ATTIVITÀ IN COMITATO OPERATIVO
AZIONI IMMEDIATE
AZIONI ENTRO 12 ORE
AZIONI ENTRO 24 ORE
Istituzione centri operativi Verifica agibilità, ricognizione danni, individuazioni aree di emergenza, predisposizione strutture di assistenza Invio team specialistici
Attivazione mezzi, risorse e personale Verifica impatto dell’evento Stima risorse presenti sul territorio
Attività di soccorso e di verifica degli
effetti
Attivazione ulteriori risorse
Assistenza popolazione
Ricovero della popolazione Informazioni sicurezza strutture Messa in sicurezza – Avvio ripristino servizi primari
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ATTIVAZIONE COLONNE MOBILI REGIONALI
ATTIVAZIONE SQUADRE SAR – SEARCH AND RESCUE
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ALLESTIMENTO CENTRI OPERATIVI
INVIO SQUADRE PER IL RILIEVO MACROSISMICO, LA VERIFICA DELLE AGIBILITÀ E LA VALUTAZIONE RISCHIO INDOTTO
ATTIVAZIONE RADIOTELECOMUNICAZIONI DI EMERGENZA
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ALLESTIMENTO PMA E OSPEDALI DA CAMPO
ATTIVAZIONE ORGANIZZAZIONI NAZIONALI VOLONTARIATO
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RICHIESTA AIUTI INTERNAZIONALI
ALLESTIMENTO AREE DI EMERGENZA
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In funzione dell’intensità e dell’estensione del fenomeno, nonché della capacità di risposta del sistema locale, si attivano sul territorio i diversi centri operativi e di coordinamento
IL MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA Centro operativo comunale
C.O.C.
Aree di attesa e di ricovero della popolazione
Assistenza sanitaria ai feriti
Pasti e alloggi
Informazione
Controllo viabilità
Presidio del territorio
La prima risposta all’emergenza deve essere garantita dalla
struttura locale
A livello provinciale, secondo il modello adottato da ciascuna
Regione, si attiva il Centro Coordinamento Soccorsi-C.C.S. nel quale sono rappresentati Regione,
Prefettura-UTG e Provincia
Valutazione delle esigenze sul territorio
Impiego razionale delle risorse già disponibili
Definizione delle risorse necessarie per integrare quelle disponibili
Aree di ammassamento soccorritori
Qualora il modello adottato dalla Regione non indichi chiaramente a quale Autorità è attribuita la funzione di responsabilità del C.C.S. e non fossero vigenti in tal senso opportuni protocolli d’intesa tra Prefettura e Provincia, tale funzione si intende assegnata al Prefetto della provincia in qualità di rappresentante dello Stato sul territorio, in ragione del dovere di assicurare la salvaguardia della vita e dei beni delle persone
Sala operativa integrata S.O.P.I.
Centri operativi intercomunali-C.O.M.
www.protezionecivile.gov.it Colonna mobile regionale e organizzazioni di volontariato La Regione, attraverso la propria
Sala operativa in h24, mantiene il raccordo con il livello locale e
nazionale e richiede eventualmente il concorso delle
risorse nazionali
Interventi di emergenza sanitaria
Radiocomunicazioni
Tecnici per verifiche agibilità, rilievo del danno, valutazione
rischio residuo ed indotto Impiego beni prima
necessità
Legge 225/1992 D.L. 245/2002 (L. 286/2002)
EVENTO C
Dichiarazione dello Stato di emergenza nazionale
Situazione emergenziale
eccezionale con grave rischio di
compromissione dell’integrità della vita
Il Capo del Dipartimento della protezione civile provvede al coordinamento degli
interventi e di tutte le iniziative per fronteggiare le situazioni emergenziali in atto
Situazione emergenziale che richiede l’impiego di
mezzi e poteri straordinari
Convocazione Commissione per la previsione e la prevenzione
dei grandi rischi
Consulenza tecnico-scientifica
Convocazione Comitato Operativo
Direzione unitaria e coordinamento delle attività di emergenza
Istituzione DICOMAC
Direzione unitaria e coordinamento delle attività
sul territorio
IL MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA
Sala Operativa Regionale
(SOR) LIVELLO REGIONALE
C.O.M.
C.O.M.
C.O.M.
C.C.S./SOPI
b
LIVELLO PROVINCIALE
a LIVELLO COMUNALE
Comitato Operativo Commissione
Grandi Rischi
Sala Situazione Italia – SISTEMA (S3) LIVELLO NAZIONALE
c
Organizzazione operativa del sistema di protezione civile
dichiarazione stato di emergenza
C.O.C. C.O.C C.O.C
Di.Coma.C. (sul posto)
La dichiarazione di Stato di emergenza (art. 5 L 225/92 e s.m.i.)
La dichiarazione di stato di emergenza è uno strumento fondamentale per
l’attivazione della risposta del Sistema nazionale ad una calamità di origine naturale
o antropica di rilievo nazionale.
In particolare, lo stato di emergenza viene deliberato dal Consiglio dei Ministri, su
proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri o del suo delegato, anche se la
richiesta può giungere anche dal Presidente della Regione interessata, di cui
comunque va acquisita l’intesa.
Sulla base del nuovo testo normativo, lo stato di emergenza può essere dichiarato
anche “nell’imminenza” e non solo “al verificarsi” di calamità che per intensità ed
estensione devono essere fronteggiate con immediatezza di intervento con mezzi e
poteri straordinari.
La sua durata non può, di regola, superare i 90 giorni e può essere prorogata,
generalmente per un massimo di 60 giorni, con ulteriore deliberazione del Consiglio
dei Ministri.
In relazione all’emergenza, viene individuata anche “l’amministrazione pubblica
competente in via ordinaria” che coordina gli interventi conseguenti l’evento allo
scadere dello stato di emergenza.
IL CONCETTO DI FUNZIONE DI SUPPORTO
Il Centro operativo è organizzato in “funzioni di supporto”,
ossia in specifici ambiti di attività che richiedono l’azione
congiunta e coordinata di soggetti diversi. Tali funzioni devono
essere opportunamente stabilite nel piano di emergenza sulla
base degli obiettivi previsti nonché delle effettive risorse
disponibili sul territorio; per ciascuna di esse devono essere
individuati i soggetti che ne fanno parte e, con opportuno atto,
il responsabile. (Manuale operativo per la predisposizione di un piano comunale e
intercomunale di protezione civile – ex OPCM 3606/2007)
Provvedimento
OUTPUT controllo lavorazione verifica
richiesta
INPUT
attività della funzione
Funzioni di supporto per il COMUNE
Tecnica e di valutazione (Tecnici comunali, tecnici o professionisti locali, enti
universitari e di monitoraggio) Logistica (Aziende pubbliche e private, Volontariato, C.R.I.,
segretario o tecnico comunale)
Servizi essenziali (Referente: Energia elettrica, Gas, Acqua, Aziende
Municipalizzate, Smaltimento rifiuti, Provveditorato
agli Studi)
Sanità’ (A.S.L., C.R.I., Volontariato Socio Sanitario)
Volontariato (Organizzazioni di volontariato) Accessibilità e mobilità
(Forze dell'Ordine presenti sul territorio,
Vigili Urbani)
Censimento danni e
rilievo dell’agibilità (Tecnici
Comunali, Provincia, Regione) Telecomunicazioni (Radioamatori, volontariato)
Unità di coordinamento (Segretario comunale, tecnico
comunale)
SINDACO (Vicesindaco, delegato, responsabile dell’Ufficio Protezione Civile)
Assistenza alla popolazione (Uffici comunali, provincia, Regione)
Acquisizioni, autorizzazione alla
spesa e rendicontazione -
Continuità amministrativa (Segretario comunale, personale amministrativo)
……………..
Tecnica e di valutazione
Logistica
Servizi essenziali
Sanità’
Volontariato
Accessibilità e mobilità
Censimento danni e rilievo dell’agibilità
Telecomunicazioni
Unità di
coordinamento
Assistenza alla popolazione
Acquisizioni beni e servizi, autorizzazione
alla spesa e rendicontazione -
Attività aeree e marittime
Stampa e comunicazione
Continuità amministrativa e ripristino
della filiera economico produttiva
Funzioni di supporto per il CCS e il COM
……………………..
www.protezionecivile.gov.it
Unità di
Coordinamento
Assistenza alla
popolazione
Sanità
Logistica e colonne
mobili regionali
TLC – telecomunicazioni
d’emergenza
Accessibilità e mobilità
Servizi essenziali
Coordinamento
attività marittime Coordinamento
attività aeree
Attività tecniche e di
valutazione
Censimento danni
Volontariato
Comunicazione
Stampa
Attività internazionali
Acquisizione beni e servizi e
autorizzazioni alla spesa
Monitoraggio e
rendicontazione della spesa Tutela ambientale
Supporto giuridico e
provvedimenti normativi
Funzioni di supporto PER LA DI.COMA.C.
………….…
Comitato Operativo
Sala Operativa Regionale
C.C.S. Vibo Valentia
DPC
- Germaneto (CZ) -
C.C.S. Cosenza
C.C.S. Catanzaro
C.C.S. Crotone
C.C.S. Reggio Calabria
- Vibo Valentia - - Cosenza - - Catanzaro - - Crotone - - Reggio Calabria -
n C.O.M.
n C.O.M.
n C.O.M.
7 C.O.M.
n C.O.M.
LIVELLO
NAZIONALE
LIVELLO
REGIONALE
LIV
EL
LO
PR
OV
INC
IAL
E
La catena di coordinamento
COMITATO OPERATIVO
Exe-CALABRIA2011
Sala Operativa Regionale
C.C.S. Vibo Valentia
C.C.S. Cosenza
C.C.S. Catanzaro
C.C.S. Crotone
C.C.S. Reggio Calabria
- Vibo Valentia - - Cosenza - - Catanzaro - - Crotone - - Reggio Calabria -
n C.O.M.
n C.O.M.
n C.O.M.
7 C.O.M.
n C.O.M.
LIVELLO
NAZIONALE
LIVELLO
REGIONALE
LIV
EL
LO
PR
OV
INC
IAL
E
La catena di coordinamento
DI.COMA.C.
Exe-CALABRIA2011
La catena di coordinamento
C.C.S. Crotone
- Crotone -
C.O.M. 1
Crotone
C.O.M. 2 Isola di Capo Rizzuto
C.O.M. 3
Mesoraca
C.O.M. 4
Roccabernarda
C.O.M. 5 Rocca di
Neto
C.O.M. 6
Pallagorio
C.O.M. 7 Cirò Marina
Crotone Isola di Capo R. Cutro
Mesoraca Petilia Poli. Cotronei
Roccabernarda San Mauro Marchesato Scandale Santa Severina
Rocca di Neto Strongoli Casabona Belvedere di S. Cerenzia Castelsilvano Caccuri
Pallagorio Carfizzi San Nicola dell’Alto Savelli Umbriatico Verzino
Cirò Marina Cirò Crucoli Melissa
1 C.O.C. 2 C.O.C. 3 C.O.C. 5 C.O.C. 7 C.O.C. 6 C.O.C. 4 C.O.C.
LIVELLO
COMUNALE
LIVELLO
PROVINCIALE
Exe-CALABRIA2011
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COORDINAMENTO
Prefetto di Crotone
Centro Coordinamento Soccorsi
Provincia di Crotone
Le funzioni di supporto
MATERIALI E MEZZI Provincia di Crotone
SERVIZI ESSENZIALI Provincia di Crotone
TECNICA E DI PIANIFICAZIONE Provincia di Crotone
SANITA’ Azienda Sanitaria Provinciale
MASS MEDIA E INFORMAZIONE Prefettura – UTG di Crotone
VOLONTARIATO Regione Calabria
TRASPORTI E VIABILITA’ Questura di Crotone
TELECOMUNICAZIONI Associazione Radioamatori Italiani
CENSIMENTO DANNI Provincia di Crotone
STRUTTURE OPERATIVE Prefettura – UTG di Crotone
ENTI LOCALI Regione Calabria
ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE
Provincia di Crotone
MATERIALI PERICOLOSI
Vigili del Fuoco
TRASPORTI E VIABILITA’ Questura di Crotone
14 FUNZIONI
DI SUPPORTO
www.protezionecivile.gov.it
COORDINAMENTO
Prefettura-UTG, Provincia di Crotone, VVF
Centri Operativi Misti
Provincia di Crotone
Le funzioni di supporto
MATERIALI E MEZZI ed ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE
Provincia di Crotone
TECNICA E DI PIANIFICAZIONE Provincia di Crotone
SANITA’, ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA Azienda Sanitaria Provinciale
VOLONTARIATO Regione Calabria
TELECOMUNICAZIONI Associazione Radioamatori Italiani
STRUTTURE OPERATIVE E VIABILITA’ Prefettura – UTG di Crotone
7 FUNZIONI
DI SUPPORTO
Gestione dell’emergenza
Roma, 5 marzo 2013 Giovanni Doddi