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GRANAROLO S.p.A. STABILIMENTO PER IL TRATTAMENTO IGIENICO E CONDIZIONAMENTO DEL LATTE
Gioia del Colle (BA)
Documento
Relazione L.R. 11/2001 art.16 c. 1 c)
Data Rev. Foglio: 1
14/04/2010 0 di 19
1
Progetto: STABILIMENTO PER IL TRATTAMENTO IGIENICO E CONFEZIONAMENTO DI LATTE
ALIMENTARE.
Committente: GRANAROLO S.p.A.
Ubicazione: Via ex S.S. 100 km. 37.200 - Gioia del Colle
VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ ALLA VALTUAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
RELAZIONE TECNICA sulla conformità del progetto alla normativa in materia ambientale e
paesaggistica, nonché agli strumenti di programmazione o pianificazione territoriale e
urbanistica (art. 16 comma 1 lett. c) della L.R. 12/04/2001 n. 11)
***************************************************************************************************
SOMMARIO
1. PREMESSA ................................................................................................................................................................. 2
2. INQUADRAMENTO DELL’ATTIVITÀ DEL SITO E SUE CARATTERISTICHE ......................................................... 4
2.1. Documentazione catastale – Titoli di proprietà .................................................................................... 5
2.2. Descrizione dello stato dei luoghi ............................................................................................................. 6
2.3. regime giuridico delle aree - Vincoli ........................................................................................................ 7
2.4. Assetto urbanistico. Indici e parametri urbanistici................................................................................ 8
2.5. Descrizione sommaria dell’Insediamento Industriale .......................................................................... 9
2.6. Caratteristiche geologiche e geotecniche ......................................................................................... 10
3. RELAZIONE SULLO STATO DELLO STABILIMENTO PRODUTTIVO ESISTENTE, SITO IN AREA ARTIGIANALE 13
3.1. Descrizione Sito Produttivo ........................................................................................................................ 13
3.2. Calcolo dei parametri necessari per le verifiche di normativa ...................................................... 17
GRANAROLO S.p.A. STABILIMENTO PER IL TRATTAMENTO IGIENICO E CONDIZIONAMENTO DEL LATTE
Gioia del Colle (BA)
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1. PREMESSA
Lo stabilimento di Gioia del Colle della GRANAROLO S.p.A. (già SAIL S.p.A.) si è
insediato a Gioia del Colle nella seconda metà degli anni ‟50, ed ha sempre operato nel
campo della trasformazione e confezionamento del latte (con temporanea estensione
della produzione anche al settore della trasformazione casearia, oggi non più esercitata).
Lo stabilimento è stato profondamente ristrutturato negli anni 1998/2005, ed ha
successivamente acquisito in proprietà uno stabilimento adiacente, già adibito alla
produzione di manufatti stampati in plastica, che Granarolo destinerà a magazzino latte
UHT.
Con atto di fusione mediante incorporazione in data 24/06/2009 per notaio Rita
Merone, in Bologna, Rep. N. 45.602 Raccolta n. 21.549 la SAIL S.p.A. è stata assorbita dalla
ditta GRANAROLO S.p.A., con sede in Bologna alla via di Cadriano 27/2, C.F.
01660630601, R.E.A. di Bologna n. 341290.
Attualmente lo stabilimento occupa 95 dipendenti a tempo indeterminato e 1
dipendenti a progetto.
Di seguito si riporta una breve cronistoria degli ultimi interventi realizzati dalla SAIL
S.p.A., che hanno portato all‟odierna configurazione dello stabilimento.
La SAIL S.p.A. era, sul finire degli ani „90 proprietaria dell‟intero lotto 4 comparto 2
sub-comparto “M” del vigente P.I.P. della zona industriale D/2 di Gioia del Colle,
individuato in Catasto come segue:
1) Fg. Ptc. Superficie (mq)
24 244 22379 Area urbana
“ 249 21944 Area urbana
“ 1730 603 Area urbana
TOTALE 44926
Su tale stabilimento la SAIL S.p.A. ha attuato un intervento di ampliamento e
ristrutturazione negli anni scorsi (D.I.A. 04/06/1999, Aut. in variante n. 15 del 24/01/2000,
C.E. 147 del 28/09/2000, C.E. 101 del 10/10/2002 e P.d.C. 98 del 14/09/2004), concluso con
il rilascio dell‟Autorizzazione di agibilità n. 53 prot. 4282/25095 del 05/12/2006.
Successivamente alla ristrutturazione ed ampliamento dello stabilimento industriale,
la SAIL S.p.A. ha ricevuto in assegnazione, e successivamente acquistato dal comune di
Gioia del Colle (atto pubblico del Segretario Comunale in data 06/09/2006) la porzione
Est del lotto 1, confinante con il lotto 4 lato Sud, costituito dai seguenti terreni:
2) Fg. Ptc. Superficie (mq)
24 1714 289 area edificabile D/2
“ 1723 1207 area edificabile D/2
“ 1725 1759 area edificabile D/2
“ 1727 4 area edificabile D/2
TOTALE 3259
Successivamente, ancora, la SAIL S.p.A. acquistava (atto per notaio Nicola Guida
di Gioia del Colle del 23/04/2008) lo stabilimento industriale della Termoplastica
Immobiliare S.r.l. costituito dalle seguenti particelle:
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3) Fg. Ptc. Superficie (mq)
24 312 7026 Area urbana
Tale stabilimento costituisce la gran parte del lotto 3, ed ingloba anche una
piccola parte del lotto 2.
Ancora con Delibera del Commissario Straordinario n. 64 del 12/03/2008 alla SAIL
S.p.A. veniva assegnata, a seguito di rinuncia della ditta precedentemente assegnataria
(Termoplastica Immobiliare S.r.l., succeduta nei diritti alla Termoplastica Levante S.r.l. –
Rinuncia acclarata con presa d‟atto mediante Delibera del Commissario Straordinario n.
634 del 12/03/2008) la porzione di terreno costituente l‟intero lotto 2 comparto 2 sub-
comparto “M” del vigente P.I.P., della superficie complessiva di mq. 6038 (Fg. 24 ptc. 553,
556, 1596, 374/a, 260, 1606, 1602, 1614, 1610, 1715/a).
Infine, con determina Dirigenziale n. 174 del 01/06/2009 si dava atto che la SAIL
S.p.A. era da considerarsi soggetto attuatore del disposto della Deliberazione di G.M. n.
125/2000, con la quale la ditta Termoplastica Levante S.r.l. (alla quale era poi subentrata
nel diritto la Termoplastica Immobiliare S.r.l.) veniva individuata quale assegnataria del
lotto 2, e titolare del diritto di completamento mediante assegnazione della quota residua
del lotto 3.
In relazione al disposto della L.R. 11/2001 in materia di Valutazione di Impatto
Ambientale, si precisa quanto segue. La produzione annua riferita al 2008 è stata pari a
kg. 91.982.450, pari a kg 252.006 su base giornaliera. Pertanto, superando il limite di 200
tonn/giorno, lo stabilimento produttivo rientra fra quelli elencati al punto:
B.2.s) impianti per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari con capacità di
lavorazione superiore a 200 t/giorno su base annua
dell‟allegato B Elenco B.2 (Interventi soggetti a procedura di verifica di
assoggettabilità a V.I.A. di competenza della Provincia). La legge prevede che anche le
modifiche alle opere ed interventi rientranti nell‟Elenco B.2 siano assoggettabili alla stessa
procedura (cfr. p.to B.2.az - modifica delle opere e degli interventi elencati nel presente
Elenco B.2.)
Nella relazione che segue si illustreranno le caratteristiche del sito, le caratteristiche
dell‟area di ubicazione e gli impatti, conformemente al disposto dell‟art. 17 della L. R.
11/2001
Gli elaborati grafici illustrano compiutamente l‟assetto del sito.
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2. INQUADRAMENTO DELL’ATTIVITÀ DEL SITO E SUE CARATTERISTICHE
Lo stabilimento esistente si sviluppa su un‟ampia area a destinazione artigianale
(zona D/2 del vigente P.R.G. del Comune di Gioia del Colle), estesa catastalmente mq.
61.249, ed individuata catastalmente come segue:
Foglio 24 particelle 244, 249, 1730, 1714, 1723, 1725, 1727, 312, 553, 556, 1596, 374/a,
260, 1606, 1602, 1614, 1610, 1715/a.
Lo stabilimento produttivo principale si sviluppa sul lotto 4 (ptc. 244, 249, 1730) di
mq. 44926, e dopo l‟ampliamento e ristrutturazione avviata sul finire degli anni ‟90 e
conclusa nel 2005, è stato reso agibile con il rilascio del Certificato di Agibilità n. 53 prot.
4282/25095 del 05/12/2006.
L‟impianto, in seguito, ha potenziato la capacità produttiva con razionalizzazione
dei processi, superando così il limite delle 200 tonn./giorno di latte lavorato.
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2.1. Documentazione catastale – Titoli di proprietà
Per quanto concerne i titoli di proprietà, per le aree di proprietà GRANAROLO
S.p.A. su cui insiste l‟attuale stabilimento si omette di allegare la lunga serie di titoli di
proprietà relativi alle aree costituenti lo stabilimento industriale, comunque tutti depositati
in copia presso l‟Ufficio tecnico comunale.
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2.2. Descrizione dello stato dei luoghi
L‟area su cui opera lo stabilimento è tipizzata D/2 – Area destinata
all'insediamento di complessi produttivi di tipo artigianale e di piccole industrie dal
vigente Piano Regolatore Generale.
L‟area industriale in oggetto è costituita dai lotti 1 (parte Est), 2, 3 e 4 del comparto
2 sub-comparto M del P.I.P. della zona D/2.
I lotti 4 (intero) e 3 (per la maggior parte), sono già edificati ed adibiti a
stabilimento industriale (rispettivamente della ex SAIL S.p.A. e della ex Termoplastica
Levante S.r.l.), mentre i lotti 1 – parte Est – e 2, nonché una parte residuale del lotto 3,
risultano, allo stato, inedificati. In particolare le parti inedificate si presentano quale verde
agricolo incolto.
Lo stabilimento Granarolo S.p.A. è collocato a circa 1 km. dalla periferia
dell‟abitato residenziale, ed a circa 2.4 km. dal centro della città. È collocato in posizione
pressoché centrale rispetto all‟estensione della zona artigianale, che si sviluppa in
direzione Sud-Nord per circa 2.7 km.
Lo stabilimento ha accesso principale dalla ex SS. 100, e si affaccia sul lato
posteriore sulla viabilità di Piano. Si affaccia inoltre, con i lotti 1Est e 2, anche sulla viabilità
trasversale, sulla quale è prevista la realizzazione di un nuovo accesso.
L‟area posta di fronte allo stabilimento Granarolo lungo la ex S.S. 100, pur essendo
originariamente agricola, è occupata da uno stabilimento industriale per la produzione di
manufatti in calcestruzzo prefabbricato, che si contrappone lungo tutto il fronte, ed
impegna circa 11 ettari di superficie. Il resto delle aree situate di fronte allo stabilimento
sono a destinazione agricola.
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2.3. regime giuridico delle aree - Vincoli
Dalla documentazione esaminata e dai rilievi eseguiti, si evince quanto segue:
L‟area non è soggetta a vincoli paesaggistico, idrogeologico, storico-culturale,
naturalistico, di usi civici, ecc., così come generalmente individuati nelle tavole
tematiche del PUTT/ba (Atlanti regionali in formato A3). In riferimento al PUTT
“Paesaggio” della Regione Puglia l‟area ricade in ambito esteso “E” (valore
normale) e non è interessata da alcuno degli ambiti distinti. Pertanto non è
soggetta alle norme di tutela del PUTT stesso (cfr. stralci degli atlanti
cartografici). Nella Tav. 1 si riporta lo stralcio della Serie 11 – Ambiti estesi, con
l‟individuazione dell‟area di interesse, nonché gli stralci degli ambiti distinti, serie
3 (Vincoli idrogeologici), 4 (Boschi - Macchia - Biotopi - Parchi), 5 (Vincoli e
segnalazioni Architettonici e Archeologici) e 8 (Strumentazione urbanistica);
L‟area non è soggetta alle norme di tutela dei Parchi e delle aree di Natura
2000 (zone pSIC e zone ZPS), essendo esterna sia alla perimetrazione del Parco
dell‟Alta Murgia (DPR 10 marzo 2004) sia alla perimetrazione dell‟area IT9120007
di Natura 2000 (pSIC e ZPS “MURGIA ALTA”). Nella Tav. 1 si riporta lo stralcio della
cartografia SIC-ZPS Murgia Alta (IT9120007).
L‟area non è inoltre interessata dai vincoli posti dal PAI – Piano di Assetto
Idrogeologico regionale, di cui si riproduce uno stralcio in Tav. 1, che riporta le
aree a rischio e le zone di pericolosità inondazione (presenti ma distanti
dall‟area in esame) e frane (del tutto assenti nell‟area raffigurata). Anche il
recente studio del comune di Gioia del Colle, predisposto ai fini della redazione
del nuovo PUG, benché non ancora approvato in via definitiva dall‟Autorità di
bacino, conferma l‟assenza di vincoli ed aree a rischio nella zona di intervento.
Pertanto il regime giuridico delle aree è quello definito dalle norme urbanistiche
generali (D.P.R. 380/2001) e dalle norme locali (Piano Regolatore Generale) e Regionali
vigenti.
Del regime vincolistico sopra descritto è redatta, nelle forme di legge, apposita
Dichiarazione sostitutiva di notorietà a firma del sottoscritto, allegata al progetto.
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2.4. Assetto urbanistico. Indici e parametri urbanistici.
L‟area interessata dall‟intervento in progetto, ha superficie catastale di mq. 61.249,
e superficie reale pari a mq. 56.254,47 (la discrasia è dovuta, in massima parte, alla
presenza all‟interno del lotto del canale dell‟Acquedotto Pugliese).
L‟intervento interessa una porzione di superficie tipizzata D/2, compresa all‟interno
del P.I.P. della zona D/2, la cui validità è stata prorogata per ulteriori 5 anni con Delibera
di Consiglio comunale n. 20 del 07/04/2009.
La verifica delle aree a standards di cui all‟art. 5 del D.M. 02 aprile 1968 n. 1444, per
le aree tipizzate D/2 dal P.R.G., è riportata nella relazione generale al vigente P.I.P. della
zona D/2, approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 49 del 03/09/1998, di seguito
riportata:
Superficie totale: 1.000.923 mq
Indice di fabbricabilità territoriale: 1,5 mc/mq
Volume massimo ammissibile: 1.000.923 x 1,5 = 1.501.384 mc
Volume massimo previsto dal Piano: 1.501.384 mc
Area destinata dal Piano a viabilità: 64.140 mq
Totale aree da destinare a spazi pubblici
(art. 5 D.M. n. 1444 del 02.04.68): 10 % x 1.000.923 = 100.092 mq
Aree destinate dal Piano a parcheggio: 23.805 mq
Aree destinate dal Piano a servizi: 80.600 mq
Totale aree destinate dal Piano a spazi pubblici: 104.405 mq (10,43 %)
Gli indici e parametri urbanistici della zona D/2 sono di seguito riportati:
PIP D/2 u.m.
Q Rapporto di copertura 40% %
Q' Rapporto di copertura, compreso tettoie aperte 60% %
It Indice di fabbricabilità territoriale 1.5 mc/mq
H Altezza massima dei fabbricati (salvo corpi speciali) 7.00 mt.
Dc Distacco dai confini 5.00 mt.
Df Distacco fra i fabbricati 10.00 mt.
Ds1 Distacco da strade di P.R.G. 20 mt.
Ds2 Distacco dalle strade di Piano H/2 - 6.00 mt.
Sp Superficie a parcheggio interna al lotto 10 %
Iv Indice a verde della superficie dei lotti 15 %
hr Altezza recinzione (fronte strada/interno) 2.00/2.50 mt.
La verifica urbanistica è riportata al successivo par. 3.2.
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2.5. Descrizione sommaria dell’Insediamento Industriale
Lo Stabilimento GRANAROLO S.p.A. ha le seguenti caratteristiche dimensionali:
Verifica urbanistica
Superficie complessiva del lotto = 56.254,47 m2
Volume complessivo realizzabile: 94.584,60 m3
Superficie di intervento St = 56.254,47 m2
Volume complessivo previsto: 71.837,70 m3
Superficie coperta complessiva: 14.168,95 m2
Superficie complessiva da vincolare a parcheggio 7.205,36 m2
Volume destinato a uffici e servizi (corpi 1 e 4 di tabella: 2876.50+848.50) 3725,00 m3
VOLUMETRIA MASSIMA EDIFICABILE
Pari alla volumetria del lotto: 94.584,60 m3
VERIFICA INDICE Dl FABBRICABILITÀ FONDIARIA (If)
71.837,70 / 56.254,47= 1,277 m3 / m2
minore dell'indice previsto dalle norme pari a 1,70 m3 /m2
VERIFICA DEL RAPPORTO Dl COPERTURA Q 14.168,95 / 56.254,47 = 0,252 m2 /m2
minore dell'indice previsto dalle norme pari a 0,40 m2 /m2
VERIFICA DELLA SUPERFICIE DESTINATA A PARCHEGGI Superficie totale vincolata (7723+1375)= 9098/71837.70 = 0,127 m3 /m2
maggiore di quella minima prevista dalle norme pari a 0,10 m2 /m3
VERIFICA DELLE SUPERFICI A VERDE (1656+3801+121+37+23+588+25+99+75+182+44+360) = 7011/45980 = 0,152 m2 /m2
maggiore dell'indice minimo previsto dalle norme pari a 0,15 m2 /m2
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2.6. Caratteristiche geologiche e geotecniche
Il territorio di Gioia del Colle si sviluppa su di un territorio poco accidentato con una
superficie di oltre 130 Kmq all'interno della provincia di Bari, caratterizzata da un punto di
vista altimetrico da lievi pendenze. Il centro abitato è ubicato a qualche chilometro a
nord dello spartiacque Adriatico-Ionio su di una superficie subpianeggiante posta ad una
quota intorno ai 340m sul livello medio del mare.
Dal punto di vista tettonico, il territorio di Gioia si inquadra nello stile tettonico
regionale caratterizzato da una tettonica plicativa ad ampio raggio, e da numerose
faglie dirette con rigetti modesti. In particolare, a sud del paese, i sistemi di faglie con
direzione orientate circa NW-SE, delimitano attraverso scarpate:
a sud-ovest il blocco più elevato dell‟Alta Murgia
a nord-est il ripiano su cui sorge il paese, digradante dolcemente verso
l'Adriatico.
Questa scarpata segna il limite della massima ingressione marina durante il
Pliopleistocene. I sedimenti di questa trasgressione sono rappresentati da depositi pelitici,
con una frazione carbonatica molto elevata. Tali depositi affiorano all'interno del centro
abitato dove possono anche dare luogo a sensibili cedimenti nei terreni di fondazione.
Ai fini dell‟insediamento in oggetto, comunque, le relative aree non presentano
evidenze di dissesti idrogeologici né in atto, né potenziali.
In accordo a quanto riportato dalla Carta Geologica d'Italia (F°189), la successione
litostratigrafica affiorante nel territorio di Gioia è costituita partendo dall‟unità
formazionale più antica da:
Calcare di Altamura
Depositi Marini Terrazzati (Tufi delle Murge)
Il Calcare di Altamura costituisce la parte superiore della successione calcarea
murgiana; essa è separata dalla formazione del Calcare di Bari da una lacuna datata al
Turoniano (Crescenti, Vighi, 1964), marcata a scala regionale da una discordanza
angolare. L'età di questa formazione, desunta dalla associazione a Rudiste e dalla
microfauna a foraminiferi, è relativa al Senoniano - Maastrictiano (Luperto Sinni, 1966).
Questa formazione affiora nelle zone immediatamente ad est ed a sud-est del centro
abitato. Si tratta di calcari micritici e microfossiliferi e di calcari a rudiste in sequenze di
norma cicliche, regolarmente stratificate.
I Depositi Marini Terrazzati (detti anche “Tufi delle Murge”) sono costituiti
litologicamente da depositi calcareo-arenacei e calcareo–arenaceo-argillosi giallastri più
o meno cementati, a stratificazione poco evidente. con frequenti livelli fossiliferi (Ostrea
sp.,. Pecten sp., ecc.). Tali rocce costituiscono lembi residui scampati all‟erosione di
depositi marini su terrazzi di abrasione. Nel territorio di Gioia essi affiorano in
corrispondenza del centro abitato e nella immediata periferia. Laddove è presente un
substrato impermeabile (generalmente costituito da depositi residuali di terre rosse); tali
litotipi costituiscono il serbatoio di una circolazione idrica sotterranea superficiale che per
molti secoli ha favorito lo sviluppo economico di questo paese.
Venendo ad un‟analisi più dettagliata dell‟area di intervento, va rilevato che le
aree interessate dal progetto di smaltimento insistono tutte sul Calcare di Altamura.
L‟area è costituita da un quadrilatero irregolare sub-pianeggiante.
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La roccia calcarea, posta immediatamente sotto lo strato di terreno vegetale,
dello spessore medio di 50-100 cm., ha ottime capacità portanti, certamente compatibili
con l‟intervento in progetto. La capacità portante del terreno di fondazione è buona, la
pressione ammissibile sul terreno può essere valutata in 5 kg/cm2.
In conclusione, non si evidenziano aspetti di criticità che necessitino di
approfondimenti della conoscenza delle condizioni geologiche e geotecniche del
sottosuolo, peraltro già più volte indagate in occasione degli interventi edilizi.
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2.7. Opere di Urbanizzazione
L‟area del sito è completamente urbanizzata. Sono ultimate le viabilità perimetrali,
gli impianti di illuminazione e forza motrice pubblici, la rete di distribuzione del gas
metano. Sono anche ultimate, benché in attesa di collaudo finale, la rete di fogna nera e
la rete di distribuzione idrico-potabile (destinata a sostituire le alimentazioni esistenti,
derivate direttamente dalla diramazione Gioia-Sammichele-Turi) e di acqua industriale.
Sono viceversa ultimati e collaudati gli impianti di depurazione ed affinamento (per la
produzione di acqua industriale).
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3. RELAZIONE SULLO STATO DELLO STABILIMENTO PRODUTTIVO ESISTENTE, SITO IN AREA
ARTIGIANALE
3.1. Descrizione Sito Produttivo
Si riportano di seguito le caratteristiche dell‟opera:
1. L‟edificio principale dello stabilimento Granarolo è costituito da un ampia area su cui
sorgeva già il primo insediamento SAIL SpA e che ha subito sostanziali modifiche
durante la ristrutturazione operata dal 1997 al 2002 in occasione del passaggio della
proprietà a Granarolo. Tra gli edifici già operanti all‟epoca, attualmente si
annoverano: la palazzina uffici, piano terra e primo piano, la palazzina laboratorio,
piano terra e primo piano, un edificio adibito ad archivio (già spogliatoio) un
capannone che ospita il magazzino imballaggi, un capannone che ospita alcuni
impianti tecnologici (compressori aria e frigoriferi), una costruzione in acciaio (solo
tettoia) per la raccolta differenziata, un capannone destinato a Centrale di
Produzione del Vapore industriale, servizi di vario tipo, come cabine elettriche e
impianto di depurazione. Sono previsti i seguenti interventi:
a. Modifica di destinazione del locale terminale della corsia casse. Il locale in
questione viene destinato a deposito refrigerato;
b. Modifica distributiva interna della cella frigorifera principale, consistente anche
nell‟eliminazione della partizione interna che divide gli ambienti a temperatura
differenziata (Cella a 4°C, Anticella a 12°C), e realizzazione di un unico
ambiente a 4°C, con zone di deposito differenziate. La zona a Ovest,
adiacente la corsia casse, sarà separata dalla parte restante mediante un
recinzione metallica con cancello centrale di comunicazione, ed adibita a
deposito di prodotti confezionati provenienti per lo più da produttori terzi
(formaggi, yogurt, merendine, ecc.), mentre la restante parte resta adibita al
deposito ed alla preparazione delle pedane per la spedizione. Nello spigolo
Sud-Ovest è prevista la realizzazione di un piccolo ufficio amministrativo interno,
realizzato con una separazione in pannelli di alluminio e vetro amovibili. Un altro
ufficio, delle stesse caratteristiche, è ricavato nella parte opposta della cella,
utilizzando una porzione di cella ed una porzione del disimpegno di
collegamento tra banchina e deposito UHT e rimuovendo una parte di pannello
di delimitazione della cella frigorifera. La modifica distributiva della cella
comporta anche la modifica del sistema di accessi alla cella stessa, con
spostamento di alcune porte, chiusura di altre, apertura di nuovi accessi.
c. Ampliamento della cella resi di circa 5.00 mt., realizzato con l‟utilizzo di pannelli
sandwich in lamiera e polistirene interno, e spostamento della porta scorrevole
esistente nella nuova posizione;
d. Lievi modifiche distributive interne nel locale laboratorio, senza interventi sulle
strutture murarie portanti;
e. Modifica di destinazione (senza opere murarie) della vecchia palazzina uffici. I
locali principali, un tempo adibiti a spogliatoi, sono ora adibiti ad archivio
amministrativo. I locali di disimpegno restano tali, i locali destinati a servizi
igienici restano tali, ma di fatto inutilizzati. Al fine di adeguare il fabbricato ai
nuovi utilizzi sarà realizzato un impianto di rivelazione-allarme incendi, costituito
da una centralina di rilevazione incendi alimentata in bassa tensione con
batteria tampone, due rivelatori ottici di fumo nei due ambienti destinati a
deposito, un pulsante di allarme, un pannello ottico-luminoso di segnalazione,
una sirena di allarme incendi esterna;
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f. Realizzazione di una nuova piccola tettoia metallica, posta in adiacenza del
locale a servizio del depuratore, di forma trapezia, delle dimensioni di circa mt.
(9.01-10.08)x4.56. È previsto che sotto tale tettoia debba essere allocato un
secondo cassone scarrabile per il deposito dei fanghi prodotti dall‟impianto di
depurazione. La tettoia sarà realizzata con profilati in acciaio zincato a caldo,
copertura in lamiera grecata, due muretti perimetrali di delimitazione in c.a.
dell‟altezza di circa mt. 1.00, pavimentazione industriale in calcestruzzo armato
con strato di finitura antiusura. La tettoia sarà aperta sui due lati al di sopra dei
muretti e fino alla linea di gronda, e sarà aperta completamente sul frontale.
Pertanto il fabbricato in questione sarà considerato privo di cubatura ai fini
urbanistici;
g. Suddivisione del deposito olii esistente presso l‟area ecologica, per realizzare un
deposito di pezzi meccanici, Il deposito olii viene modificato prevedendo un
isolamento interno del locale con pannelli sandwich e controsoffitto
autoportante REI 120, in modo da isolare la struttura metallica della tettoia ed i
locali adiacenti proteggendoli da un eventuale incendio;
h. Lievi modifiche distributive all‟interno del reparto di produzione del latte fresco.
Le modifiche interne sopra descritte non comportano modifiche sostanziali degli
impianti elettrici, ed idrico-fognanti. Sono previsti, viceversa, gli adeguamenti degli
impianti finalizzati alla prevenzione incendi e l‟adeguamento della segnaletica di
sicurezza.
2. Lo stabilimento acquisito dalla soc. Termoplastica Immobiliare S.r.l. consta di un
capannone industriale, già adibito alla produzione di materie plastiche stampate
(polistirene e polipropilene) per la realizzazione di contenitori ad uso alimentare, di un
vecchio fabbricato, adibito in parte ad uffici amministrativi della Termoplastica ed in
parte ad abitazione del custode (quest‟ultima dismessa già diversi anni prima della
vendita alla SAIL S.p.A.), e di locali tecnologici fuori terra (cabina elettrica di
consegna, locale misure, cabina di trasformazione) ed interrati (riserve idriche, locale
pompe antincendio). Lo stabilimento occupa la quasi totalità del lotto 3 ed una
piccola parte del lotto 2, ed è recintato lungo la vecchia strada ormai dismessa
(vicinale dei Lezzi) con una retina metallica su paletti in ferro. Lungo la recinzione era
posto anche l‟accesso carrabile, dismesso.
Tra le trasformazioni che sarà necessario apportare si prevede: la realizzazione di una
parete divisoria nel capannone principale, al fine di dividere lo stesso in due grandi
depositi. Il più grande dei due sarà utilizzato come deposito di latte a lunga
conservazione (UHT), previo adeguamento dei pavimenti, dei rivestimenti e della rete
fognante, nel rispetto degli obblighi imposti dall‟autorità sanitaria. Il più piccolo sarà
utilizzato come deposito di macchinari obsoleti e dismessi. I due locali più piccoli
esistenti, un tempo destinati rispettivamente a centrale termica ed a locale di
stagionatura del polistirene espanso, saranno adibiti ad archivio. Il fabbricato
destinato ad uffici e abitazione del custode sarà, per il momento, lasciato inutilizzato.
Saranno dismessi inoltre gli impianti elettrico, idrico ed antincendio esistenti. Gli impianti
idrico ed elettrico saranno infatti collegati alle reti di stabilimento esistente. L‟impianto
antincendio sarà sostanzialmente realizzato ex novo, derivando l‟alimentazione
dall‟anello principale di distribuzione dello stabilimento, dismettendo quindi la riserva
idrica e la stazione di pompaggio esistente. Sarà realizzato un impianto di rivelazione-
allarme incendi nei due locali destinati ad archivio, costituito da una centralina di
rilevazione incendi alimentata in bassa tensione con batteria tampone, due rivelatori
ottici di fumo nei due ambienti destinati ad archivio, un pulsante di allarme, un
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pannello ottico-luminoso di segnalazione, una sirena di allarme incendi esterna.
3. Si prevede la realizzazione degli impianti di trattamento e smaltimento delle acque
meteoriche dello stabilimento mediante dispersione in trincea negli strati superficiali
del sottosuolo, in osservanza di quanto previsto nel progetto approvato dal
competente Ufficio Ambiente della Provincia di Bari con Determina Dirigenziale n.
309/AMB del 07/11/2008. Lo stabilimento è già dotato di reti di raccolta delle acque
reflue separate: le acque nere affluiscono al depuratore aziendale, le acque
meteoriche affluiscono ad una vasca di raccolta ubicata nel piazzale parcheggio. Le
opere da realizzare consistono nella realizzazione di un separatore/scolmatore delle
acque di pioggia, da realizzare a monte della vasca di accumulo. La prima pioggia
viene avviata alla vasca di accumulo (circa 200 mc) e di qui prelevata, nelle 48 ore
successive all‟evento meteorico, per essere trattata in un impianto che prevede la
chiariflocculazione in linea dell‟intera portata su modulo lamellare coalescenze,
preceduto da una pompa di equalizzazione e da una stazione di flocco-coagulazione
on-line, costituita da mixer statico autopulente e stazione di dosaggio automatica
della soluzione flocculante. Le acque in uscita, depurate entro i limiti della Tab. 4 all. 5
al D. Lgs. 152/2006, previo passaggio dal pozzetto di ispezione fiscale, vengono
avviate alla dispersione negli strati superficiali del suolo mediante trincea assorbente,
opportunamente dimensionata, ubicata nell‟area antistante la vecchia villa (ex INBIB).
Le acque di seconda pioggia vengono trattate in un impianto, costituito da n. 4
moduli lamellari coalescenti, che effettua dissabbiatura e disoleazione in linea, e
completo di skimmer manuale degli olii trattenuti in sospensione nell‟impianto. Le
acque in uscita, previo passaggio dal pozzetto di ispezione fiscale, vengono avviate a
dispersione nella trincea assorbente. L‟impianto, completo di pozzetti e tubazioni di
raccolta e collettamento delle acque, i diametri e le quote relativi, è compiutamente
illustrato nell‟allegato grafico. L‟impianto, così come sommariamente descritto, è
conforme a quello autorizzato dalla provincia di Bari con Det. 309/AMB. del
07/11/2008.
4. In attesa che si perfezioni l‟assegnazione a Granarolo dei lotti a sud da parte del
comune di Gioia del Colle, già assegnato con Delibera Commissariale n. 64/2008, e
precisamente il completamento del lotto 3 e l‟intero lotto 2 del comparto 2 sub-
comparto “M” del vigente P.I.P. della zona industriale D/2, si prevede di realizzare
recinzioni e cancello di accesso al lotto 2 dalla strada di Piano Particolareggiato,
nonché la rimozione delle recinzioni di separazione esistenti fra i lotti 2, 3 e 4, secondo
quanto riportato nell‟allegato grafico (Tav. 3). Si prevede di sistemare
provvisoriamente a stabilizzato il lotto 2, e di lasciare provvisoriamente destinato a
verde l‟intero sub-lotto 1Est. Le opere interessanti le aree oggetto di assegnazione con
Delibera Commissariale n. 64/2008 non saranno realizzate prima dell‟acquisizione
definitiva, mediante convenzione con il Comune, delle stesse.
Tutti gli ambienti di lavoro sono collocati a piano terra e sono facilmente accessibili
dall‟esterno, anche su sedia a ruote. È garantito pertanto il requisito dell‟accessibilità ai
sensi della Legge 13/89.
Vengono rispettate tutte le norme in materia di sicurezza ed igiene sui luoghi di
lavoro (D. Lgs. 81/2008).
Il locale infermeria è stato spostato dal reparto produttivo e collocato nella villa ex
INBIB (corpo 29). Tale dislocazione consentirà di utilizzare tale locale anche per
l‟effettuazione delle visite mediche interne, degli esami audiometrici, ecc., in quanto
distante e protetto dai reparti produttivi. La realizzazione dell‟infermeria non prevede
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opere comportanti variazioni di sagoma né di prospetti della villa, ma solo l‟allestimento
interno in una delle stanze dell‟edificio esistente.
Tutti gli ambienti di lavoro hanno altezza netta interna almeno pari a mt. 3.00, con
pareti tinteggiate in colore chiaro e rivestite in piastrelle o materiali lavabili laddove
richiesto da norme specifiche (bagni, sale produzione alimentare, ecc.). Anche le celle
frigorifere a realizzarsi saranno costituite da pannelli coibentati con rivestimento in lamiera
preverniciata di colore bianco o acciaio, in ogni caso con sostanze idonee all‟utilizzo in
ambienti per la produzione e conservazione di prodotti alimentari.
Sarà garantita in ogni ambiente l‟illuminazione naturale e di emergenza. Nelle sale
di produzione alimentare l‟aerazione sarà garantita attraverso idonei sistemi di
condizionamento e trattamento dell‟aria, che prevedono anche apparecchiature
specifiche per l‟allontanamento di batteri, evitando l‟utilizzo di aria immessa direttamente
dall‟esterno per garantire una migliore igienicità e salubrità dell‟ambiente.
Saranno opportunamente segnalate ed illuminate le uscite di sicurezza, così come
sarà utilizzata segnaletica conforme alle vigenti norme contenente divieti, obblighi, misure
da adottare in presenza di impianti o eventi specifici.
Sarà altresì adeguato entro i termini di legge il Documento di valutazione dei rischi
previsto del D. Lgs. 81/2008, così come richiesto anche dai VV.F., oltre che dal servizio
SPESAL.
In relazione agli adeguamenti impiantistici si precisa che le modifiche di
distribuzione previste non comportano sostanziali modifiche sugli impianti elettrici,
trattandosi di semplici spostamenti ed adeguamenti di punti prese e/o punti luce, che
non incidono sui quadri generali e di distribuzione.
È stata viceversa effettuata la verifica della probabilità di fulminazione, a seguito
dell‟annessione allo stabilimento dei fabbricati ex Termoplastica. Dalla verifica risulta che
lo stabilimento non necessita di impianto di protezione dalle scariche atmosferiche.
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3.2. Calcolo dei parametri necessari per le verifiche di normativa
Di seguito si riporta la tabella di verifica complessiva delle superfici coperte e dei volumi
dello stabilimento, che fa riferimento alla Tav. 2 di progetto. Nella Tabella che segue:
Le superfici contrassegnate con * non sono computate ai fini della verifica del
rapporto di copertura
Per superfici e volumi di cui ai nn. 36, 37 e 38 (ex Termoplastica) si fa riferimento alla C.E
165 del 20/12/1991.
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n. Descrizione e misure S. cop. H reale H virt. V. parz. VOLUME
1 Palazzina uffici (ex corpo 28 tab. 1 C.E. 96/87) P.T. + 1° P. 298.00 1 757.00
Palazzina uffici (ex corpo 37 tab. 1 C.E. 96/87) P.T. 50.00 320.00
* Ampliam. Palazzina uffici 1° P. (C.E. ……….) 117.91 3.20 377.31
Ampliam. Palazzina uffici P. T. (C.E. ……..) 131.93 3.20 422.19
TOTALE 1 479.93 2 876.50
2 Spaccio (corpo 34 tab. 1 C.E. 96/87) 68.00 3.20 218.00
3 Cabina elettrica di consegna (volume tecnico) 36.58 3.00 0.00 0.00
4 Spogliatoi e servizi igienici (ex corpo 36 tab. 1 C.E. 96/87) 265.16 3.20 848.50
5 Laboratori zona ricevimento
5a Ex corpo 29 tab. 1 C.E. 96/87) 171.00 3.20 547.20
Ex corpo 35 tab. 1 C.E. 96/87) 10.00 3.20 32.00
Ampliam. Labor. Analisi C.E. 96/87) 52.40 3.20 167.68
* Sopraelevaz. Labor. Analisi (C.E. 37/88) 59.47 3.20 190.30
Demoliz. Uffici labor. Ricevimento (c.E. 12/93): a detrarre -23.51 3.20 -75.23
Demolizione prevista presente progetto:8.00x7.75+0.74x3.22 -64.38 3.20 -206.02
5b Ampliamento presente progetto (sopraelevazione laboratorio analisi):
* 1° P.: (6.89+0.25)*(6.40+1.40)+1.40*0.55+2.26*8.00 74.54 3.20 238.53
TOTALE 5 279.52 894.47
6 Gabbiotto custode (C.E. ………..): 2.00x2.50 5.00 3.20 16.00
Gabbiotto obliteratrice (C. E. 12/93): 4.90x2.65 12.99 3.20 41.55
TOTALE 6 17.99 57.55
7 Deposito casse e pedane: (30.39+30.54)/2x9.30 283.32 5.60 4.25 1 204.13
8 Lavaggio casse: 32.94x7.65 251.99 7.40 7.00 1 763.94
9 Pastorizz. panna - bagni - fine linea
9a 12.21x6.62 80.83 8.55 7.00 565.81
9b 8.81x6.62 58.32 6.30 6.30 367.43
9c 14.33x6.62 94.86 4.33 3.20 303.57
TOTALE 9 234.02 1 236.81
10 Zona produzione latte pastorizzato
10a 10.31x4.59 47.32 10.00 7.00 331.26
10b 9.87x4.59 45.30 8.50 5.90 267.29
10c 9.87x10.30 101.66 8.50 5.90 599.80
10d 10.32X6.21 64.09 8.50 5.90 378.11
10e 6.88X6.34 43.62 4.25 3.20 139.58
10f 6.88X7.99 54.97 8.30 7.00 384.80
10g 8.36X14.33 119.80 4.25 3.20 383.36
10h 3.01X5.56 16.74 3.20 53.55
10i 21.82X5.65 123.28 5.50 678.06
10j 13.61*5.65+1.63*0.56 77.75 5.50 427.64
10k 10.32x4.09 42.21 7.00 7.00 295.46
TOTALE 10 736.74 3 938.91
11 Sala quadri di controllo: 3.94x7.53 29.67 3.00 3.20 94.94
12 Capannone UHT
12a Capannone UHT: 63.48x30.71-15.04x14.38 1 733.20 6.40 11092.45
12b Palazzina spogliatoi, infermeria, centrale termica: 15.05*14.38 216.42 3.50 3.20 692.54
TOTALE 12 1 949.61 11 784.99
13 Pensilina di raccordo:4.93x6.54 32.24 6.45 207.96
14 Nuovo magazzino UHT: 21.33*28.24+2.64*0.44 606.85 7.00 4 247.92
15 Magazzino UHT "DRIVE-IN": 25.10x25.70 645.07 6.20 3 999.43
16 Ufficio venditori: (14.13+14.26)/2*17.89+2*2*3.14/4-2*2 253.09 3.20 809.88
17 Centrale termica produzione vapore: 18.70x20.30 379.61 7.00 2 657.27
18 Magazzino prodotti ausiliari: 60.75*12.90 783.68 5.90 4 623.68
19 Centrali frigo e aria (ex ampliam. Deposito scorte): 24.00x12.90 309.60 5.90 1 826.64
20 Nuova cella, anticella, banchina di carico e corridoio casse:
20a Cella, anticella, banchina e pensilina di carico: 60.99x40.77 2 486.56 7.00 17 405.94
20b Corridoio casse: 60.99x5.81 354.35 5.30 1 878.07
TOTALE 20 2 840.91 19 284.00
21 Tettoia ricevimento 243.63 6.00 0.00
22 Tettoia C.I.P.: 8.50x14.50+8.64x2.00 140.53 6.00 0.00
23 Locale tecnico depuratore: 8.75x9.00 78.30 3.20 250.56
24 Area depuratore 0.00
25 Area sub-irrigazione 0.00
27 Tettoia area ecologica: 20.00x12.30 246.00 5.30m 0.00
26-28 Deposito olii e officina deposito: 8.30x12.30 102.09 5.30 541.08
33 Tettoia parcheggi direzione: 28.15x5.00 140.75 3.00 0.00
34 Locale tecnico pompe antincendio: 4.50x4.00 18.00 3.20 57.60
35 Tettoia fanghi (9.01+10.08)/2x4.56 43.53 4.96 0.00
36 Deposito latte UHT - impianti in disuso (45.60x50.10+10.00x15.45) 2 439.06 4.50 3.20 7 804.99
37 Ufficio / abitazione custode (15.70x11.40+2.00x7.00-0.60x5.00) 189.98 4.50 3.20 607.9438 Cabina elettrica Termoplastica (4.35x10.00) 43.50 2.40
TOTALI 14 168.95 71 837.70
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ALLEGATI
Elenco allegati costituenti la documentazione per la Verifica di assoggettabilità a V.I.A.
a) Progetto di massima costituito dai seguenti elaborati:
Tav. 1VIA: Stralci di P.R.G., di Piano Particolareggiato, di
Aerofotogrammetria, Stralcio catastale.
Cartografia P.U.T.T.: Tavola Ambiti Territoriali Estesi (serie 11), serie 3, 8.
Stralcio cartografia "Natura 2000", Stralcio PAI;
Tav. 2VIA: Stralcio di ortofoto con indicazione delle aree di
proprietà e delle aree limitrofe. Rilievi fotografici e indicazione punti di
ripresa;
Tav. 3VIA: Planovolumetrico;
Tav. 4VIA: Planimetria dello stabilimento con indicazione delle
opere di demolizione e ricostruzione previste.
Tav. 5VIA: Planimetria dello stabilimento con lay-out degli impianti
produttivi;
Tav. 6VIA: Prospetti e sezioni principali;
Tav. 7VIA: Particolari impianti di trattamento e smaltimento acque
meteoriche.
b) All. A VIA Relazione L.R. 11/2001 art. 16 comma 1b
c) All. B VIA Relazione L.R. 11/2001 art. 16 comma 1c
d) All. C VIA Allegati vari:
C.1. D.G.R. 2260/1997 e nota di trasmissione
C.2. Relazione di misura e consulenza impatto elettromagnetico;
C.3. Certificato CSQA n. 2829 del 29/03/2009;
IL TECNICO
(ing. Mauro Mastrovito)
………………………………..