28
www.umbriaradio.it Periodico settimanale - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIOR- NALE LOCALE ROC Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo teatrale prendendosi anche aspre critiche. Pochi giorni prima si è celebrata la giornata della memoria per ricordare le vittime dello sterminio degli ebrei e di altre categorie di persone da loro disprezzate. Per la prima celebrazione si è usata la parola “ricordo”, “Giornata del ricordo”, per la seconda vicenda la parola “memoria”, per la Giornata del ricordo” che per tutti hanno lo stesso significato. Ma ho avuto modo di ascoltare alla radio un rabbino che ha scavato sulle parole e ha detto che memoria fa riferimento alla mente e quindi è un tenere presente al pensiero una persona o un fatto del passato, mentre ricordo fa riferimento al cuore e pertanto è fatto anche di sentimento, di affetto o di condanna, comunque mette in moto la parte sensibile e profonda della persona nei confronti del passato. Ma il rabbino ha tirato fuori come terza un’altra parola “rimembranza”, poco usata, di sapore ricercato, letterario, un po’ aristocratico. Deriva dal verbo rimembrare che si spiega bene confrontato con il suo contrario che è smembrare. Il ricordo pieno e compiuto, quindi, secondo questa analisi, è quello in cui si mettono insieme in un’unica composizione tutti gli elementi del passato, come tante tessere di un unico mosaico. In questo modo il ricordo, chiamiamolo pure con una o altra di queste tre parole, diventa importante, utile, anzi necessario per capire il presente e per operare in esso con consapevolezza e con senso di responsabilità. La storia dovrebbe essere questa memoria compiuta e in quanto tale anche purificata e pacificata in vista del presente da capire e il futuro da costruire e per evitare che la memoria diventi un motivo di offesa e un mezzo di lotta. Sulle vicende orribili sopra citate una comprensione compiuta non si è ancora avuta dai molti che si sono fermati ad uno o ad altro aspetto, senza giungere alla visione della sua complessità e alla valutazione della sua orrenda banalità, come si è scritto. Conviene notare all’origine delle tragedie della storia umana, dal tribalismo in poi che vi è l’identificazione dell’altro come il nemico. Un’idea ossessiva della propria identità di persona, famiglia, popolo, nazione, razza, religione o partito, ai vari livelli provoca esclusioni per ragioni di territorio, lingua, sangue, beni materiali, potere o altro. Oggi in Europa si notano tendenze a chiudersi, rifiutando chi viene da fuori per qualsiasi ragione, che possono innescare pericolose tensioni e violenze. Alcuni partiti o movimenti puntano sull’esclusione degli immigrati la loro forza e popolarità: in Svizzera con il referendum sugli immigrati, in Grecia sballottata tra due populismi di destra e di sinistra. Nei Paesi scandinavi, in Finlandia i “Veri finlandesi”, in Danimarca il Partito popolare danese, in Norvegia il “Partito del progresso”, in Svezia i “Democratici svedesi” (documento Sir). È giusto regolare e disciplinare l’immigrazone, ma senza cedere alla tentazione della chiusura e della esclusione. Serva il ricordo. A 15 Parola a... Mons. Domenico Cancian richiama una dimensione essenziale della fede: la gioia, sulla scia dell’esorta- zione apostolica Evangelii gaudium di Papa Francesco 7 Società Un bar umbro ha avuto il coraggio di dire “no” alle slot machine, e adesso è diventato un centro di atti- vità sociali e incontri mul- tietnici e multireligiosi 16 18 21 23 25 26 1,10 euro Venerdì 14 Febbraio 2014 l’editoriale il fatto N. 6 DIOCESI PERUGIA Il Vescovo incontra malati e personale sanitario DIOCESI CASTELLO Clero in ritiro per approfondire il tema famiglia COLLEVALENZA Festa di Madre Speranza: convegno “Crisi, che fare?” TERNI San Valentino, l’omelia del card. Caffarra NOCERA UMBRA Festa del patrono Rinaldo, campione della povertà GUBBIO Il Vescovo: “Usiamo meglio il parco della Riconciliazione” CONTIENE I.P. 5 La crisi economica morde e il Fondo di Solidarietà delle Chiese umbre attivato nel 2009 è ancora strumento prezioso per il sostegno a famiglie senza lavoro. Dalla Regione un contributo di 100mila euro 10 Chiesa universale Un anno fa, lo storico annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI. Passati i clamori immediati, rimane in profondità il messaggio che ci ha lasciato lo Spirito con quell’evento

GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

  • Upload
    others

  • View
    4

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

ww

w.u

mbr

iara

dio.

it

Periodico settimanale - PosteItaliane S.p.A.

Spedizione in AbbonamentoPostale D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1,DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIOR-

NALE LOCALE ROC

Per non perderela memoria

di Elio Bromuri

bbiamo appena celebrato la tragicavicenda delle foibe. Cristicchi vi hadedicato uno spettacolo teatrale

prendendosi anche aspre critiche. Pochi giorniprima si è celebrata la giornata della memoriaper ricordare le vittime dello sterminio degliebrei e di altre categorie di persone da lorodisprezzate. Per la prima celebrazione si è usatala parola “ricordo”, “Giornata del ricordo”, per laseconda vicenda la parola “memoria”, per laGiornata del ricordo” che per tutti hanno lostesso significato. Ma ho avuto modo di ascoltarealla radio un rabbino che ha scavato sulle parolee ha detto che memoria fa riferimento alla mentee quindi è un tenere presente al pensiero unapersona o un fatto del passato, mentre ricordo fariferimento al cuore e pertanto è fatto anche disentimento, di affetto o di condanna, comunquemette in moto la parte sensibile e profonda dellapersona nei confronti del passato. Ma il rabbinoha tirato fuori come terza un’altra parola“rimembranza”, poco usata, di sapore ricercato,letterario, un po’ aristocratico. Deriva dal verborimembrare che si spiega bene confrontato con ilsuo contrario che è smembrare. Il ricordo pieno ecompiuto, quindi, secondo questa analisi, èquello in cui si mettono insieme in un’unicacomposizione tutti gli elementi del passato, cometante tessere di un unico mosaico. In questomodo il ricordo, chiamiamolo pure con una oaltra di queste tre parole, diventa importante,utile, anzi necessario per capire il presente e peroperare in esso con consapevolezza e con sensodi responsabilità. La storia dovrebbe esserequesta memoria compiuta e in quanto tale anchepurificata e pacificata in vista del presente dacapire e il futuro da costruire e per evitare che lamemoria diventi un motivo di offesa e un mezzodi lotta. Sulle vicende orribili sopra citate unacomprensione compiuta non si è ancora avutadai molti che si sono fermati ad uno o ad altroaspetto, senza giungere alla visione della suacomplessità e alla valutazione della sua orrendabanalità, come si è scritto. Conviene notareall’origine delle tragedie della storia umana, daltribalismo in poi che vi è l’identificazionedell’altro come il nemico. Un’idea ossessiva dellapropria identità di persona, famiglia, popolo,nazione, razza, religione o partito, ai vari livelliprovoca esclusioni per ragioni di territorio,lingua, sangue, beni materiali, potere o altro.Oggi in Europa si notano tendenze a chiudersi,rifiutando chi viene da fuori per qualsiasiragione, che possono innescare pericolosetensioni e violenze. Alcuni partiti o movimentipuntano sull’esclusione degli immigrati la loroforza e popolarità: in Svizzera con il referendumsugli immigrati, in Grecia sballottata tra duepopulismi di destra e di sinistra. Nei Paesiscandinavi, in Finlandia i “Veri finlandesi”, inDanimarca il Partito popolare danese, inNorvegia il “Partito del progresso”, in Svezia i“Democratici svedesi” (documento Sir). È giustoregolare e disciplinare l’immigrazone, ma senzacedere alla tentazione della chiusura e dellaesclusione. Serva il ricordo.

A

15Parola a...Mons. Domenico Cancianrichiama una dimensioneessenziale della fede: lagioia, sulla scia dell’esorta-zione apostolica Evangeliigaudium di Papa Francesco 7

SocietàUn bar umbro ha avuto ilcoraggio di dire “no” alleslot machine, e adesso èdiventato un centro di atti-vità sociali e incontri mul-tietnici e multireligiosi

16 18 21 23 25 26

1,10 euro

Venerdì 14 Febbraio 2014

l’editoriale il fatto

N. 6

DIOCESI PERUGIA

Il Vescovo incontramalati e personalesanitario

DIOCESI CASTELLO

Clero in ritiroper approfondireil tema famiglia

COLLEVALENZA

Festa di MadreSperanza: convegno“Crisi, che fare?”

TERNI

San Valentino,l’omelia del card.Caffarra

NOCERA UMBRA

Festa del patronoRinaldo, campionedella povertà

GUBBIO

Il Vescovo: “Usiamomeglio il parco dellaRiconciliazione”

CONTIENE I.P.

5La crisi economica morde e il Fondo di Solidarietà delle Chieseumbre attivato nel 2009 è ancora strumento prezioso per il sostegnoa famiglie senza lavoro. Dalla Regione un contributo di 100mila euro

10

Chiesa universaleUn anno fa, lo storicoannuncio delle dimissioni diPapa Benedetto XVI. Passati iclamori immediati, rimanein profondità il messaggioche ci ha lasciato lo Spirito con quell’evento

Page 2: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

Andare alle urneper crearecontrotendenza al ‘clima’ diffuso

I cittadini si sono allontanati dal “progetto europeo” anche perché politici e mass media hanno attribuito a Bruxelles tutte le colpe possibili

on lo slogan “Questa volta è diver-so” il Parlamento europeo ha rea-lizzato una campagna di sensibiliz-

zazione che entra nel vivo a 100 giorni dalvoto per l’assemblea di Strasburgo. Fra il 22 e il 25 maggio (a seconda degli usi edelle leggi elettorali di ciascun Paese) icittadini dell’Unione saranno chiamati ascegliere i propri rappresentanti nell’uni-ca istituzione comunitaria eletta a suffra-gio universale. L’Emiciclo negli ultimi anni, in base al Trattato di Lisbona, ha acquisito più am-pi e solidi poteri legislativi e di bilancio inseno all’Ue, e anche voce in capitolo nel-la nomina del presidente della Commis-sione che sostituirà il portoghese Barro-so ormai prossimo a fine mandato.Ma perché questa volta dovrebbe essere“diverso” il voto per l’Europarlamento?Le risposte potrebbero essere fin troppoevidenti. Siamo anzitutto in piena crisi,non solo economica ma anche politica:c’è un diffuso deficit di credibilità tantoper le istituzioni Ue che per Governi eParlamenti nazionali. Secondo: i cittadini, proprio a causa del-le ricadute concrete e del malessere so-ciale generato dalla crisi, si sono ulte-riormente allontanati dal “progetto euro-peo”, anche perché proprio i politici na-zionali e i mass media hanno attributo aBruxelles e Strasburgo tutte le colpe pos-sibili e immaginabili, andando ben al di làdei limiti pur evidenti di tale progetto. Terzo elemento: la globalizzazione poneogni giorno sfide nuove (ad esempio neisettori della finanza, dei mercati, delle co-municazioni, della sicurezza, della de-mografia, del lavoro, dei diritti, dell’ener-gia…) che hanno reso meno solide talune

C

certezze valoriali e comportamentali etradizioni territoriali acquisite nel tempo,di fronte a cui non si hanno ancora rispo-ste convincenti, lasciando così spazio al-l’unica proposta “alternativa” finoraemersa: chiudersi nei confini – comuna-li, regionali, statali – e tagliar fuori il re-sto del mondo. E l’elenco potrebbe conti-nuare.Il voto per l’Europarlamento questa voltaè diverso, dunque, non perché l’assem-blea di Strasburgo abbia più poteri e, dun-que, il voto dei cittadini conti effettiva-mente di più. Su questo filone si è inne-stata la campagna che vorrebbe sensibi-lizzare al voto, tanto da mettere in circo-lazione un ulteriore slogan che, a secon-

da delle diverse lingue europee, suonacosì: “Agire. Reagire. Decidere”. No, le elezioni di fine maggio saranno dif-ferenti perché sono profondamente mu-tati il clima e i sentimenti verso la “casacomune”. Il nazionalismo cresce ovun-que, il protezionismo economico riemer-ge dal fondo della storia e trova nuovi as-sertori, il populismo fa da collante a tuttociò. Slogan semplici, parole “contro”(contro l’Ue, i politici di ogni tendenza epartito, gli stranieri, i rom, i vicini di casase questi attentano al mio interesse parti-colare). La ricetta è servita.L’esito del voto in Svizzera sull’iniziativapopolare relativa all’immigrazione è asuo modo lo specchio di questo clima. Ebenché la Confederazione elvetica nonfaccia parte dell’Ue, proprio all’Unioneessa lancia un segnale forte: la campagnaelettorale europea è iniziata, si faccianoavanti populisti e nazionalisti, si mettanoi popoli e gli Stati europei uno contro l’al-tro, e alla fine si vedrà.

Esistono strade alternative a questa deri-va che tende a mandare all’aria mezzo se-colo di integrazione economica e politi-ca? Ci sono proposte migliori per restaredentro le dinamiche storiche, per “faremassa” rispetto alla competizione suimercati internazionali, per creare un at-tore politico veramente “globale”, soste-nuto da istituzioni democratiche funzio-nanti in rappresentanza di mezzo miliar-do di cittadini?Nessuno ha una formula magica pronta intasca. Ma di sicuro la risposta a tali inter-rogativi dovrà passare ancora una voltada una politica “a misura d’uomo” e “diumanità”, dalla democrazia rappresenta-tiva che cresce dal basso, dalla collabora-zione su scala europea dei Paesi che fan-no parte del Vecchio Continente. Scorciatoie non ne esistono: quelle intra-prese in passato hanno condotto esatta-mente dalla parte opposta, alle divisioni,a interessi contrastanti, quindi alle guer-re e alle sofferenze. L’Europa è già stataoggetto per secoli dei nazionalismi e de-gli egoismi di parte. Ora non può che pro-seguire sulla via della democrazia, certomutando rotta per evitare quegli erroriche non sono mancati, e per raggiungerequei risultati che i cittadini si attendono:pace, benessere, diritti, sicurezza, rispet-to e valorizzazione delle diversità che so-no il sale e il lievito dell’Europa moderna.La campagna elettorale verso il 22-25maggio sta decollando. Partiti e candida-ti dovranno spiegare ai cittadini sulla ba-se di quali principi e programmi chiede-ranno il sostegno elettorale. La palla pas-serà tra 100 giorni agli stessi cittadini: ilfuturo sarà più che mai nelle loro mani.

Gianni Borsa

Agli abbonati,amici e lettori

Grazie!SESSANT’ANNIUna storia che parla di futuro

Grazie ad un accordo con l’Agenzia diviaggi Nova Itinera l’abbonato avrà dirittoad uno sconto* sul prezzo dei viaggi pro-posti nel catalogo dell’anno 2014!!!

(*la percentuale di sconto varierà secondo il tipo di viaggio, a discrezione dell’Agenzia)

Per maggiori informazioni puoi - telefonare al numero 075 5720397 - mandare una e-mail all’indirizzo [email protected]

- visitare il sito www.lavoce.it

2014: un abbonamento, tanti vantaggi

Un giornale fatto di notizie chiare e oneste anche on-line suwww.lavoce.it con aggiornamenti quotidiani, fotogallery, ser-vizi video e audio e, dal giovedì sera on line il pdf del nuovonumero che il venerdì riceverai direttamente a casa tua.

Accesso all’archivio degli oltre 10.000 articoli pubblicati online dal 1995, compresi i commenti al Vangelo e le rubrichesettimanali.

10% di sconto sui libri con i 12 buoni mensili che potrai pre-sentare presso le librerie convenzionate.

13 Dicembre 1953 13 Dicembre 2013

L’aula del parlamento europeo nella sede di Stasburgo

A cento giorni dalleelezioni europee sisentono troppi slogan“contro” (tutto)

LA VOCE ATTUALITÀ2

VERSO IL VOTO DI MAGGIO

Page 3: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

Sede del Consiglio dei Diritti Umani a Ginevra

gli abusi sui minori: è così, prof. DallaTorre?“Dal punto di vista giuridico, si tratta di unrilievo inconsistente. Già nel Codice di di-ritto canonico era prevista una sanzione, an-che pesante, nei confronti dell’abuso com-messo da un chierico nei confronti di unminore. Da quando però la Santa Sede hafirmato la Convenzione, nel 1990, è stataemanata la lettera apostolica di GiovanniPaolo II Sacramentorum sanctitatis tutela,nel 2001. A questo provvedimento, che ri-metteva alla Congregazione per la dottrinadella fede la proscrizione di questi delitti,seguirono altri interventi - nel 2002, nel2003 e nel 2004 - posti a rafforzare quantoprevisto dalla lettera di Giovanni Paolo II,

fino ad arrivare agli ultimi provvedimentinel 2010. Un decennio, dunque, costellatodi provvedimenti che, partendo dalla ratifi-ca della Convenzione, hanno rafforzato e im-plementato la repressione degli abusi, pe-raltro già sanzionati nella legislazione ordi-naria, fin dal Codice di diritto canonico del1917. Nel decennio 2000-2010, indubbia-mente, c’è stato un ulteriore rafforzamento,indice della condivisione da parte della San-ta Sede delle preoccupazioni dell’opinionepubblica e della società per la piaga dellapedofilia. E c’è una straordinaria continuitànel magistero dei Papi, da Giovanni Paolo II

fino a Papa Francesco”.

Come rispondere all’obiezione, mossa dalComitato, secondo la quale la Santa Sedesi sarebbe preoccupata più della “prote-zione” del clero che dei minori?“Bisogna decrittare cosa si intende per ‘pro-tezione’: nessun chierico è sottratto alla giu-risdizione dello Stato, o immune da essa. LaChiesa ha una sua giustizia interna che fa ilsuo corso, ma ciò non significa che i chieri-ci non vengano perseguiti dallo Stato. Leg-ge canonica e legge civile sono due cose di-stinte, così come sono distinte le rispettivesanzioni. Per quanto riguarda, poi, l’obbligodi denuncia, ciò varia da ordinamento a or-dinamento: nel nostro Paese, ad esempio,non c’è nessun obbligo di denuncia alle au-torità civili. È assurdo inoltre imputare allaSanta Sede i fatti commessi da sacerdoti oreligiosi dei quali la Santa Sede non ha maisaputo niente: la Santa Sede ha il compito didettare norme e prendere i dovuti accorgi-menti per contrastare questo fenomeno, for-nendo indicazioni ed emanando linee-guidaper le diocesi”.

Nel documento di Ginevra si denuncia il“codice del silenzio”.“È una forzatura. Bisogna tener conto che icasi di pedofilia sono gravi, complessi e de-licati: spesso sono le stesse famiglie dellevittime a chiedere la riservatezza, propriocome forma di ‘protezione’ del minore, fin-ché non vengano fuori elementi sicuri. Mol-to spesso i casi vengono fuori dopo 30-40anni. È il fatto in sé che richiede riservatez-za, nell’interesse delle persone coinvolte, equindi anche come forma di tutela dei mi-nori. Non dimentichiamo, inoltre, che ci so-no stati casi in cui alcuni preti si sono ucci-si, salvo poi a venire assolti dopo morti”.

M. Michela Nicolais

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

CHIESA E SOCIETÀ. L’Onu accusa la Chiesa cattolica di non intervenire condecisione contro gliabusi sui minori. Larisposta di un esperto

La Chiesa non si lascia intimidire dall’Onu

Da un decennio la Chiesaprende provvedimenti perrafforzare la repressione degliabusi, peraltro già sanzionatifin dal Codice di dirittocanonico del 1917

Caro san Paolo, non si cono-scono un comunicatore piùconvincente di te, né un po-lemista più puntuale di te.Eppure l’uso liturgico quo-tidiano spesso slava e depo-tenzia anche le tue più pre-gevoli performances. Ma a volte capita che la tuaparola recuperi in un attimotutta la sua forza. A me è capitato con il branodella tua Lettera ai Galatiche ci è stato proposto comeprima lettura del mattutinoper la festa di santa Scolasti-ca il 10 febbraio scorso: sonorimasto un buona mezz’oracon la barbicchia appoggia-ta allo sterno, a riflettere co-me si possa in pochi verset-ti concentrare la sintesi mi-rabile di una vita mirabile.“Io ho devastato la Chiesa diDio”, dài Paolo, su, non esa-gerare! Certo che quel tonfosulla via di Damasco è statocome lampo accecante pertutta la tua vita, un lampoche l’ha riassunta tutta in unpunto solo, da quando ripo-savi nel calduccio del senomaterno e la chiamata ri-suonava, sì, ma lontana co-me un violino tra le stelle, aquando quella chiamata eb-be un volto, quello di Gesù,e divenne un imperativo ca-tegorico: dedicarti tutto eper sempre a annunziarlo aipagani; fino a quando quelpoveraccio dell’antenato diMastro Titta ti tagliò la testa.Capiscilo, Paolo: non c’eraaltro modo per arrestare ilflusso delle tue idee, il tuoamore folle per quel Gesùche, pure, di persona nonavevi conosciuto. Solo dopo tre anni salisti aGerusalemme per confron-tare, in un serrato colloquiodi quindici giorni, il tuo per-sonale carisma con quelloecclesiale di Cefa. Che vi sa-rete detti? Avrei dato ven-t’anni di vita per poter ori-gliare da dietro la tenda difondo. Da quel momento non per-desti un istante, via! A evan-gelizzare a sudest del Gior-dano, per risalire poi a nord,verso la Siria, subito!, senzapreoccuparti di averne unmandato da coloro che era-no apostoli prima di te. Mala Siria e la Cilicia non sonoabbastanza grandi per il tuodesiderio vorace. Più a nordc’è la Panfilia, e l’Anatolia, ela Macedonia e la Grecia,e… Roma! I giudeo-cristianiti vedono sempre come “co-lui che una volta ci perse-guitava”, e a titolo di garan-zia vorrebbero che Tito ve-nisse circonciso. Poi di nuovo a Gerusalem-me, per verificare se avevi“corso invano”. Infine lamano tesa di Pietro, di Gia-como e di Giovanni (“rite-nuti le colonne”) a ricono-scere che non avevi affattocorso invano, ma Colui chetramite Pietro aveva agitocon i circoncisi, tramite teaveva agito per i pagani. Andate - dissero a te e a Bar-naba. - “Soltanto ci pregaro-no di ricordarci dei poveri”.Come? Ho capito bene? Sia-mo nel I secolo, oppure og-gi è il 13 marzo 2013? Verifi-cherò.

ABAT JOUR

Caro san Paolo

A cura di Angelo M. Fanucci

LA VOCE PRIMOPIANO 3

nprecedented,devastating: i mediainternazionali, in un

inglese facile facile, non hannousato mezzi termini suirisultati della 65a sessione delComitato per i dirittidell’infanzia conclusasi il 31gennaio. Il Comitato, compostoda 18 personalità (una èitaliana), opera nel quadrodella Convenzione Onu suidiritti dell’infanzia, a Ginevra,presso l’ufficio dell’Altocommissariato dell’Onu per idiritti umani. Bisogna situarlanella complessa burocraziadelle Nazioni Unite pervalutare la pronuncia delComitato sulla Santa Sede, ilcui Rapporto sull’attuazionedella Convenzione, di cui èstata tra i primi firmatari, èstato esaminato insieme aquello di diversi altri Stati, tracui la Germania, la Russia, loYemen e il Congo. Per tutti cisono stati rilievi, ancheimportanti. Ma per la SantaSede ci sono state ancheconsiderazioni di diversogenere, legate agli indirizzigenerali della dottrina. Che -non a caso proprio nel vivo di

U

questo nuovo pontificato -hanno rapidamente fatto il girodel mondo, rilanciandovecchie polemiche. In realtà, ilrapporto può apparire unprecedented e diconseguenza devastatingproprio perché esce dalseminato. Intanto perchéequipara Chiesa cattolica,Santa Sede e Stato Città delVaticano, come ha illustratocon chiarezza il giuristaGiuseppe Dalla Torre (vedisopra). Il rapporto riconosce isignificativi sviluppi della

legislazione ecclesiastica e delmagistero pontificio perreprimere e prevenire gli abusisui minori, in una linea checoerentemente si muove da Giovanni Paolo II a Papa Francesco, passando per ildeciso impulso durante ilpontificato di Benedetto XVI.Ma confonde la Chiesa, con lasua peculiare articolazione,con uno Stato dotato di poteriaccentrati. Di fronte ai rilievidel Comitato, la reazione dellaSanta Sede è stata misurata. Daun lato è ovviamenteriaffermato l’impegno aestirpare fenomenidegenerativi e negativi, madall’altro “alla Santa Sederincresce di vedere in alcunipunti delle Osservazioniconclusive un tentativo diinterferire nell’insegnamentodella Chiesa cattolica sulladignità della persona umana enell’esercizio della libertà

religiosa”. Perché vacontrocorrente. Nessunoscontro tra Onu e Vaticano,insomma, come qualcuno hastrillato a caldo. Masemplicemente, come haribadito il portavoce padre Lombardi, bisogna essereconsapevoli delle forze ingioco (che sono facilmenteidentificabili, anche se spessocoperte) e dunque restarevigilanti, di fronte a evidentistrumentalizzazioni: “Leraccomandazioni formulate dalComitato sono spesso piuttostoscarne e di peso relativo. Nonper caso non se ne è quasi maisentita eco a livello di stampainternazionale, anche nel casodi Paesi dove i problemi deidiritti umani e dell’infanziasono notoriamente gravi”. Èbene allora ricondurre tuttonei limiti, ma non dimenticarela lezione dei fatti. La Chiesacontinua serenamente nellasua missione, in particolareproprio nel campo della tuteladei fanciulli e dei diritti dellepersone, e “lo farà concoraggio e decisione, senzatimidezza”.

Francesco Bonini

Il Vaticano ha risposto che“rincresce di vedere untentativo di interferirenell’insegnamento della Chiesacattolica sulla dignità dellapersona umana e nell’eserciziodella libertà religiosa”

nconsistenti”: a valutare in questitermini i rilievi mossi alla Santa Se-de dal Comitato Onu per i diritti del-

l’infanzia, che ha pubblicato le sue Osserva-zioni conclusive sui Rapporti della Santa Se-de relativi all’applicazione della Convenzio-ne sui diritti del fanciullo, è Giuseppe Dal-la Torre, rettore della Lumsa ed esperto diDiritto canonico. “La Commissione - si legge nel rapportodell’organismo delle Nazioni Unite - è pro-fondamente preoccupata per il fatto che laSanta Sede non abbia riconosciuto la porta-ta dei crimini commessi, non abbia adotta-to le misure necessarie per gestire i casi diabusi sessuali su minori e proteggere i bam-bini, e abbia adottato politiche pratiche chehanno portato alla prosecuzione degli abu-si e all’impunità dei colpevoli”. Pronta la replica della Santa Sede, che in uncomunicato definisce “alcuni punti” del do-cumento del Comitato delle Nazioni Unite“un tentativo d’interferire nell’insegnamen-to della Chiesa cattolica sulla dignità dellapersona umana e nell’esercizio della liber-tà religiosa”, ribadendo il suo impegno “adifesa e protezione dei diritti del fanciullo,in linea con i principi promossi dalla Con-venzione sui diritti del fanciullo e secondo ivalori morali e religiosi offerti dalla dottri-na cattolica”. Nel dettaglio, la Santa Sede “prende atto del-le Osservazioni conclusive sui propri Rap-porti, le quali saranno sottoposte a minu-ziosi studi ed esami nel pieno rispetto della Convenzione nei differenti ambiti presenta-ti dal Comitato secondo il diritto e la prati-ca internazionale, come pure tenendo con-to del pubblico dibattito interattivo con ilComitato”, svoltosi il 16 gennaio a Ginevra. La Santa Sede è stata una dei primissimiStati a ratificare la Convenzione sui dirittidel fanciullo il 20 aprile 1990, a nome pro-prio e dello Stato della Città del Vaticano. Il2 marzo 1994 ha presentato il suo Rapportoiniziale e il 27 settembre 2011 ha presenta-to il suo secondo Rapporto, sulla base deiquali il Comitato ha proposto alla Santa Se-de una serie di domande per ulteriore in-formazione. Il 16 gennaio scorso, a Ginevra,l’incontro con la delegazione della Santa Se-de.

Secondo il Comitato dell’Onu, il Vaticanonon ha fatto abbastanza per contrastare

I“

Page 4: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

che abitative”, alle “Politiche sociali”, al“Commercio” e ai “Trasporti”; un rappre-sentante dell’Istituto nazionale di urbani-stica (Inu) e un rappresentante nominatocongiuntamente dalle Fondazioni banca-rie presenti in Regione. La Giunta ha an-che stabilito che il gruppo inizierà la suaattività partendo dal Comune di Perugia.La Camera di commercio plaude alla taskforce regionale, ma ritenendo che una ri-vitalizzazione del centro storico non puòprescindere dalla presenza delle attivitàeconomiche, si rende disponibile a parte-cipare alla discussione. In una lettera fir-mata da Aldo Amoni, presidente regiona-le e da Giorgio Mencaroni, presidente pro-vinciale di Perugia, chiede alla Regioneuno specifico coinvolgimento “fin dalla fa-se di progettazione iniziale per poter dareogni contributo utile al raggiungimentodegli ambiziosi obiettivi, primo fra tutti ilripristino delle funzioni di servizio caren-ti in modo da favorire il ritorno delle fa-miglie nei centri storici”.

M. A.

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

CONSUMI. Indagine dell’Adocsugli sprechi in Umbria Quel 7% di troppo

ono evidenti le contraddizio-ni della crisi in Umbria: laRegione destina 100 mila

euro per il Fondo di solidarietàistituito dalla Conferenza episco-pale umbra per aiutare famiglie epersone povere. Intanto l’Istatrende noto che, a livello italiano- e quindi anche di rimbalzo an-che in Umbria - nel 2013, sulfronte del turismo, c’è stata unadiminuzione di pernottamentinelle diverse attività ricettive conuna percentuale che si attesta,più o meno, attorno al 20 per cen-to. In una realtà, come l’Umbria,che si nutre molto di turismo,l’impatto è evidente. Grida d’al-larme - la più recente è degli ar-tigiani - si susseguono da partedelle varie associazioni di cate-goria, per la chiusura secca di at-tività. In questo contesto l’Adoc (Asso-ciazione nazionale per la difesa el’orientamento dei consumatori edegli utenti) pubblica un’indagi-ne sui consumi in Umbria in oc-casione della prima Giornata na-zionale contro gli sprechi ali-mentari. “Ogni famiglia, in media- spiega in una nota -, spreca il 7% dellapropria spesa alimentare, pari a circa480 euro l’anno. A pagare dazio sono so-prattutto i prodotti freschi (36%) e il pa-ne (18%)”. Per Adoc “è fondamentale ridurre glisprechi, puntando in primis sull’educa-zione alimentare. In questo momento dicrisi è assurdo pensare che il 7% diquanto si spende per la spesa alimenta-re vada sprecato, è necessario investiresull’educazione alimentare. A fine annoil conto di quanto si è sprecato ammon-ta a poco meno di 480 euro, quasi l’equi-valente di un mese di spesa, consideran-do che una famiglia composta da dueadulti e un bambino spende in media 570

S

euro al mese per il proprio fabbisognoalimentare. Il 36% dei prodotti che sibuttano sono quelli freschi, come latte,uova e carne; tra i prodotti più sprecatitroviamo il pane (18%), frutta e verdura(16%) e prodotti in busta. Il motivo prin-cipale per cui si spreca è l’eccesso di ac-quisto generico o per eccesso di acquistoper offerte speciali. Va però detto che lapercentuale di sprechi è andata dimi-nuendo nel tempo: basti pensare che 5anni fa in Umbria veniva gettato nel cas-sonetto il 13% circa della spesa. Uno deitanti mutamenti delle abitudini d’acqui-sto da parte delle famiglie, sempre piùorientate nel coniugare risparmio, tradi-

zione e qualità”. L’associazione dei consumatori ha ricor-dato che si è registrato “un incrementodell’acquisto di prodotti a chilometro ze-ro pari al 17%, sia per un discorso lega-to alla territorialità e alla qualità che perragioni di sostenibilità ambientale. Un fenomeno rilevante, cresciuto enor-memente nel corso degli anni, sono i Gas(Gruppi d’acquisto solidale). Negli ulti-mi anni sono aumentate del 20% le fa-miglie che, almeno una volta, hanno par-tecipato a tali gruppi d’acquisto, desti-nando in media il 5,6% della spesa ali-mentare. Gli umbri non cambiano abitu-dini solo a tavola, ma anche al momentodell’acquisto. Rispetto al 2001 la percen-tuale di famiglie che ha sceglie di fare laspesa presso i discount è aumentata del40%, a discapito dei super e ipermerca-ti, mentre nell’ultimo biennio stiamo as-sistendo a una ripresa dei mercati agroa-limentari, in crescita del 12%”.

E. Q.

La Giunta ne discute e istituisce un gruppo di lavoro

Contro l’esodo dai centri storiciome rivitalizzare i centri storici del-l’Umbria? Un passo avanti è statofatto con la proposta avanzata dal-

l’assessore regionale Stefano Vinti e che èstata al centro di una discussione nell’ul-tima seduta della Giunta regionale che hadato il via alla costituzione di un appositogruppo di lavoro che possa svolgere un’at-tività di supporto e di indirizzo strategicoe propositivo per individuare gli interven-ti da realizzare, i relativi operatori pubbli-ci e privati e le risorse da mettere in cam-po. Secondo l’assessore “è necessario definirepolitiche, azioni e progetti finalizzati allarivitalizzazione dei centri storici, puntan-do soprattutto al reinsediamento di nuoveattività ed il mantenimento degli abitanti,

C il miglioramento dell’accessibilità, il re-cupero, laddove possibile, del patrimonioedilizio non utilizzato e da riqualificare”.In questo percorso possono benissimo es-sere utilizzati anche gli strumenti già mes-si in campo dalla Giunta regionale a favo-re dell’edilizia pubblica a canone concor-dato, ad esempio per incentivare le giova-ni coppie. Il gruppo di lavoro sarà composto da variesperti tra cui docenti delle Facoltà di Eco-nomia, Ingegneria e Scienze Politiche, del-la Giunta regionale, dell’Agenzia UmbriaRicerche (Aur), della “Fondazione Peru-gia 2019”, un Sindaco del Comune di vol-ta in volta trattato o suo delegato, rappre-sentanti degli Ordini professionali, del-l’Ance, gli assessori regionali alle “Politi-

VOLONTARIATO. Le novità dell’ultimo anno nel Registro regionale delle associazioni

a commissioneregionale Sanità eservizi sociali ha

trasmesso all’auladell’assemblea legislativa larelazione sulle organizzazioniiscritte al Registro regionaledel volontariato, illustrata neigiorni scorsi dall’assessore Carla Casciari. Sono 573 leassociazioni iscritte al 30novembre 2013. Gli ufficidella Regione hanno evasonell’ultimo anno 49 istanze diiscrizione al Registro, di cui 39accolte, con un saldo positivodi +13 iscrizioni rispetto al2012 (ne vennero accolte 26).Vi sono stati 9 dinieghi per

L mancanza di requisiti eun’archiviazione per rinuncia.Delle 39 nuove iscrizioni, ben30 si riferiscono al settore sociale, che si conferma larealtà più attiva sul territorio,con prestazioni rese dalvolontariato nell’ambitodell’assistenza domiciliare onella prevenzione disituazioni di disagio,isolamento ed emarginazione,con particolare riguardo afamiglie bisognose, bambini,ragazzi e anziani, immigrati,persone con disagiopsichiatrico. Nel settore sanitario si registrano 2nuove iscrizioni, mentre

aumentano di 6 leassociazioni che operanonella protezione civile.Confermato l’interesse delvolontariato anche nellasalvaguardia dell’ambiente,con una nuova iscrizione nel2013. Altre 6 istanze noncompaiono ancora perchédevono completare il percorsoistruttorio verso

l’approvazione.Registrate anche11 cancellazioni,alcune delle qualiperò dipendonodall’intervenutaiscrizione nel Registro delleassociazioni dipromozione sociale(Aps) istituito conlegge regionale 22

/ 2004, che prevedel’incompatibilità tral’iscrizione al Registro delvolontariato e quella alRegistro delle Aps. In altri casisi è trattato di mancatapresentazione della relazioneannuale o di volontà espresse,dalle stesse associazioni, dicessazione di attività ovariazioni statutarie.

Buste piene di alimenti non consumati buttate tra i rifiuti

SetteGIORNIa cura di Enzo Ferrini

IL TORMENTONE DELLE PRIMARIE

Non se ne può più del tormentone delle pri-marie. Nella riforma elettorale nazionale sidiscute se, senza le preferenze, le primariesaranno obbligatorie o facoltative. A livellolocale, risse tutti i giorni su “primarie sì” o“primarie no” per i candidati a sindaco perle prossime elezioni a Perugia, Foligno, Spo-leto, Terni, Gubbio e in tanti altri Comuni. Eancora, primarie di partito o primarie dicoalizione, primarie anche per i sindaci alprimo mandato oppure no, primarie dap-pertutto o dove i dirigenti di partito non rie-scono a mettersi d’accordo sulle candidatu-re? Si discute e si litiga anche nel centro-de-stra, dove però è tutto più facile: l’ultimaparola sui candidati spetta a Berlusconi, e suquesta non si discute.

CGIL: TRASPARENZA SUSTIPENDI DEI MANAGER

I politici litigano sulle poltrone, e intanto leaziende in crisi in Umbria, tra grandi e pic-cole, sono 170, con 65.000 disoccupati. Loha ricordato la Cgil presentando il suo pros-simo congresso regionale che si svolgerà aFoligno il 26 e 27 marzo. L’attuale segreta-rio, Mario Bravi, nel denunciare il crescentedivario tra gli stipendi degli operai e quellidi manager e dirigenti, ha chiesto soprattu-to agli enti pubblici maggiore trasparenzasulla voce “compensi”. La busta paga di Bra-vi (del novembre scorso) è sul sito della Cgil:stipendio netto, 2.084 euro.

INDENNITÀ D’ORO PEREX PRESIDENTI ATC ?

A proposito di compensi: il consigliere re-gionale del Pd Luca Barberini ha fatto scop-piare una polemica sulla “buona uscita” de-gli ex presidenti dei tre Atc (Ambiti territo-riali di caccia). Enti con 20 consiglieri cia-scuno, appena soppressi, e che dovevanooccuparsi di ripopolamento e delle que-stioni riguardanti l’attività venatoria. Gli expresidenti - ha detto venerdì scorso Barbe-rini - a fine mandato “si sono attribuiti com-pensi aggiuntivi di 15.000 euro” che la Re-gione però chiede di restituire. Allora - sem-pre secondo il consigliere - gli ex presidentiavrebbero deciso di aprire una vertenza le-gale chiedendo “200 mila euro a testa a ti-tolo di arretrati e di indennità supplettiva”.Uno degli ex presidenti ha già smentito, e lavicenda al momento in cui scriviamo non èdefinita, ma la caccia potrebbe costare tan-ti altri soldi ai contribuenti umbri.

POCHI UMBRI SI FIDANO DEL PROSSIMO

Se capita di perdere il portafoglio, a Perugiaci sono buone probabilità che venga resti-tuito da chi lo trova. Almeno secondo l’e-sperimento fatto da Dmtvitalia nella zona diPian di Massiano: un giovane al telefoninolascia cadere il portafoglio mentre un com-plice riprende la scena. Quattordici passan-ti su 17 si fermano a restituirlo. Un datomolto diverso da quello delle statistiche. Se-condo l’indagine 2013 dell’Istat sulla fiduciainterpersonale, nel caso della perdita delportafoglio solo l’1,9 per cento degli umbrisi dice certo che gli verrà restituito. Se poi atrovarlo fosse un poliziotto o un carabinie-re, la fiducia sale al 39 per cento. Insomma,per il 60 per cento non ci si può fidare nean-che degli uomini e delle donne in divisa.Ma è meglio fidarsi della televisione o del-le statistiche? Bah... meglio non perdere ilportafoglio.

LADRI DI GASOLIO,AUTOBUS FERMI

Attenti anche al carburante. A Umbertide, dinotte, i ladri hanno succhiato 2.000 litri digasolio dai nove autobus parcheggiati neldeposito di Umbria Mobilità. Al mattino,bus fermi fino alle 9.30 e tanti studenti ependolari in ritardo.

4 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

Ogni famiglia butta via 480 euro di ciboall’anno. Meno che in passato, ma occorrecomunque diffondere di più l’educazionealimentare

Page 5: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

Comuni di Fabro, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Ficulle(nella foto) e Parrano, potrebbero diventare un unico Comune. Ladecisione di intraprende la via dell’“autoriforma” ha ragioni anche

economiche. Non si tratta solo di risparmiare con la riduzione dellestrutture comunali (dai consigli ai vari uffici) ma di avere importanticontributi grazie agli incentivi decennali previsti dal Ministero. Laprospettiva, spiegano i sindaci, è che “si possono prevedere, sin da ora,risorse importanti”, e fanno l’elenco: 500mila euro di incentivi statali,300mila euro di incentivi regionali e 200 mila euro di risparmio sui costidel personale e della politica, 200.000 euro (sottostimati) di risparmio perle economie di scala su forniture servizi e materiali. “Il conto è presto fatto:un milione di euro all’anno a disposizione delle nostre Comunità per unProgetto di sviluppo sostenibile” dicono i sindaci dei cinque comuni umbri,i primi ad adottare la via dell’autoriforma. Nei giorni scorsi a Roma hannoincontrato il Sottosegretario di Stato del Ministero degli Interni on.Gianpiero Bocci che, riferiscono, “ha garantito l’impegno ad agevolare ipercorsi di fusione sotto il profilo dei finanziamenti, riferendo che il fondoper gli incentivi alla fusione è stato portato a 30 milioni di euro”. I sindacihanno anche chiesto a Bocci che per 10 anni venga sospeso il Patto diStabilità per i nuovi comuni nati dai processi di fusione.

I

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

BREVI

❖ PROVINCIANuove associazioni allosportello “Salute in-forma”È attivo da qualche mese il servizio “Salute In-forma”, situato nei locali dello Sportello delCittadino in piazza Italia, promosso dallaProvincia di Perugia e dal Cesvol (Centroservizi per il Volontariato) per promuovere,informare e orientare la comunità sui temidella salute. Fino a oggi sono 37 leassociazioni che, con la stipula di unprotocollo di intesa, sono entrate a far partedel progetto e si alternano, con proprivolontari, alle attività offerte dal servizio. Vistoil successo dell’iniziativa altre associazionivorrebbero aderire a “Salute In-forma” e perquesto il vicepresidente della Provincia condelega alle politiche della salute, Aviano Rossi,ha incontrato un folto gruppo dirappresentanti delle stesse. All’incontro hannopartecipato le associazioni: Acli provincialiPerugia, A.I.P.D. Associazione Italiana PersoneDown, A.L.I.Ce. Associazione per la lottaall’Ictus Cerebrale di Città della Pieve e diPonte San Giovanni, A.M.A.R. UmbriaAssociazione di volontariato per le MalattieRespiratorie, A.N.E.D. Associazione NazionaleEmo Dializzati, A.N.T.E.A.S. AssociazioneNazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà,A.N.G.S.A. Associazione Nazionale GenitoriSoggetti Autistici, ARUO AssociazioneOsteoporosi, A.U.L.C.I. Associazione Umbra perla Lotta alle Cardiopatie Infantili, Camminarecon il Diabete Foligno, Cardiopatici Foligno,U.I.C. Unione Italiana Ciechi, UMANA onlusAssociazione per la difesa dei diritti della nonautosufficienza, Unione Parkinsoniani e L’VIIIGiorno Associazione disabili fisici e psichicidall’adolescenza alla maturità. Ha chiuso lagiornata di presentazione Salvatore Fabrizio,direttore del Cesvol.

❖ UMBRIA RADIO/ UNIPGL“Uovo di Colombo” dedicatoalla ricerca farmacologica“L’uovo di Colombo” è il titolo dellatrasmissione radiofonica, a cadenzasettimanale, dedicata alla ricerca scientificadell’Ateneo di Perugia in onda sull’emittenteUmbria Radio. Nella puntata di giovedì 13febbraio è stato protagonista il professorDomenico Delfino, associato di Farmacologiadell’Università di Perugia. Ha fatto il puntosulla ricerca nell’ambito della Farmacologia edi un progetto di ricerca finanziato dalMinistero degli Esteri, inserito nel programmaesecutivo scientifico e tecnologico Italia-Vietnam 2014-2016. La puntata, condotta daigiornalisti Francesco Locatelli e Laura Marozzi,sarà replicata domenica 16 febbraio 2014 alleore 15. Umbria Radio trasmette per Perugiasui 92.000 Mz e per Terni sui 105.300 Mz.

FONDO DI SOLIDARIETÀ. LaRegione contribuisce con100mila euro. Bassetti:rischiamo di passare dallapovertà alla miseria

Chiesa e Regione perle famiglie in difficoltà

intesa firmata lunedì scorso tra laRegione dell’Umbria e la Confe-renza episcopale Umbra consen-

tirà ai Comuni di aiutare anche le fami-glie che sono troppo ‘ricche’ per avere di-ritto ai sostegni previsti per i poveri, matroppo povere per farcela da sole. Con l’In-tesa siglata dalla Presidente della Regione Catiuscia Marini e dall’arcivescovo di Pe-rugia e presidente della Conferenza epi-scopale umbra mons. Gualtiero Bassetti(nella foto il momento della firma), la Re-gione contribuisce con 100.000 euro alFondo di Solidarietà istituito dalla Confe-renza Episcopale Umbra per aiutare fa-miglie e persone povere. Questa collaborazione, lo ha spiegato ilSindaco di Massa Martana Maria Pia Bru-scolotti, che per l’Anci Umbria segue ilsettore politiche per le famiglie, “consen-te ai Comuni di dare risposte anche alle fa-

’L miglie a ‘rischio povertà’ escluse dalleprovvidenze previste per famiglie povere,quelle al di sotto dei 5/7mila euro di Isee”. La presidente Marini ha spiegato che ai 75mila euro previsti dal protocollo d’intesa(a valere sul bilancio 2013) si aggiungonoaltri 25 mila euro che la Regione, in ac-cordo con le autorità del Vaticano, avevadeciso di donare in occasione della visitaad Assisi di Papa Francesco, ed ha ancheauspicato la riconferma di questo impe-gno finanziario a favore del Fondo dellaCEU anche per l’anno in corso.L’arcivescovo, ringraziando la Presidenteper il contributo, ha espresso tutta la suapreoccupazione per la situazione econo-mica che sta mettendo a dura prova la re-sistenza delle famiglie nelle quali “la po-vertà provoca dissesti materiali ma anchecrea tensioni nelle relazioni”. Ha avuto pa-role dure contro una economia “basata

sulla finanza”, con-tro una crisi che ri-schia di portaretante persone “dal-la povertà alla mi-seria” ed ha avver-tito della necessitàdi “tornare ad aiu-tare le imprese” al-trimenti “arrivere-mo all’emergen-

za!”. “Per questo il Fondo – ha proseguito mons.Bassetti ricordando anche il contributo da-to delle Fondazioni bancarie, dalle par-rocchie, e da tante persone - è molto im-portante, anche perché ci consente di aiu-tare moltissime persone in grave difficoltà.E tutta l’Umbria si sta dimostrando terramolto generosa e solidale. L’aiuto mate-riale non sarà risolutivo, ma è di grandesostegno per chi vive una condizione dipovertà che produce poi anche un profon-do disagio sociale”.Il vice presidente dell’ANCI Umbria, Fran-cesco De Rebotti, ha sottolineato l’impe-gno dei Comuni che sono, assieme alleparrocchie, “la frontiera, il soggetto più vi-cino ai cittadini”e la “fondamentale inte-grazione tra Regione, Comuni, Chiesa emondo del volontariato”.La vicepresidente della Giunta regionale, Carla Casciari, titolare delle deleghe perle politiche sociali ha annunciato che laGiunta regionale sta anche definendo, al-l’interno del nuovo Piano sociale, uno spe-cifico Piano regionale per la lotta alle po-vertà.In tre anni in Fondo ha raccolto circa 3 mi-lioni di euro. Poca cosa se paragonata ai2milioni di euro che gli umbri brucianoogni giorno nel gioco d’azzardo!

Maria Rita Valli

el protocollo d’intesafirmato lunedì scorso traRegione Umbria e Ceu, si

rileva che “la crisi economico-occupazionale ha fatto emergereanche in Umbria una nuovastratificazione della vulnerabilitàsociale”, che ha portato la RegioneUmbria a mettere in atto forme disostegno e servizi a favore dellefamiglie disagiate,multiproblematiche o povere,interessate dagli interventiassistenziali forniti dai servizisociali dei Comuni, delle famiglieche possono scivolare verso unaaperta condizione di disagio e dellefamiglie di ceto medio-basso,trascinate dall’attuale crisieconomica verso una riduzione operdita di reddito, che vanno acostituire la nuova emergenza

sociale. Nell’intesa, si evidenzia lacoerenza dell’utilizzo del Fondo disolidarietà gestito dalla ConferenzaEpiscopale Umbra con gli indirizzidella programmazione regionalesociale dove la sussidiarietà è intesacome “cooperazione tra tutti gliattori che partecipano, ciascunocome può, entro il campo di unacomune e condivisaresponsabilità”. In particolare siricorda che dal 2011 la Regione hadato attuazione agli interventiprevisti per le famiglie vulnerabilidestinandovi 3 milioni di euro,trasferiti ai Comuni capofila delleZone sociali. Inoltre, nel 2013 per larealizzazione di misure e di servizia sostegno delle famiglie a fortedisagio economico e sociale o arischio di impoverimento sono statidestinati 1 milione e 150mila euro.

NI contenuti del Protocollo d’intesa

5LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

Marini ha presentato il “pacchetto” che cambierà l’amministrazione regionale

Presentate le riforme endoregionaliuesto ‘pacchetto’ di riforme porta aconclusione gli impegni che cieravamo assunti con il program-

ma di legislatura di una profonda riforma eriorganizzazione della pubblica amministra-zione regionale, operando, inoltre, una anti-cipazione anche di quelle riforme che scatu-riranno dalla legislazione nazionale, con par-ticolare riferimento al nuovo ruolo delle Pro-vince”. È quanto affermato dalla presidente della Re-gione Umbria, Catiuscia Marini che, assie-me all’assessore regionale Fabio Paparelli,ha illustrato martedì a Perugia, alla stamparegionale, i contenuti di una serie di provve-dimenti per la riforma e accorpamento di tut-te le società che operano nel settore del-l’informatica e della formazione, la riorga-nizzazione delle funzioni delle province, ilcompletamento della riforma che ha sop-presso le comunità montane e un atto adot-tato dalla Giunta regionale e trasmesso alConsiglio regionale, per la indizione di unreferendum consultivo per la fusione di cin-que piccoli comuni dell’Alto Orvietano.L’assessore Paparelli ha illustrato nel detta-glio i contenuti del ‘pacchetto’ di riforme va-rato dalla Giunta regionale: “nell’ambito

Q“ informatico – ha spiegato Paparelli - opere-remo una fortissima riduzione delle societàche attualmente operano e che fanno riferi-mento alla Regione Umbria, così come neriorganizzeremo la ‘missione’, che sarà affi-data a due principali società (Umbria salutee Umbria digitale), mentre tutte le funzionirelative alla formazione saranno allocatepresso una unica società, Umbria PubblicaAmministrazione”.“Nelle prossime settimane – ha ricordato Pa-parelli – il Parlamento varerà definitivamen-te la riforma delle Province che prevede lariallocazione delle funzioni e del personaledelle Province in capo a Regioni e Comuni equindi stiamo già avviando le procedure perallineare le nostre riforme del sistema endo-regionale a quelle nazionali. Allo stesso tem-po si dovrà definire anche la condizione deidipendenti delle comunità montane in ge-stione commissariale. Infine – ha conclusol’assessore - la Regione favorirà tutti i pro-cessi che i comuni vorranno adottare perl’individuazione di forme associativeper l’esercizio delle funzioni comu-ni”. (I dettagli del “pacchetto” delle rifor-me sul nostro sito www.lavoce.it )

IL FONDO DI SOLIDARIETÀa Chiesa Umbra ha rilanciato nel 2013 la raccolta per ilFondo di solidarietà, attivato nel 2009 con costi di

gestione pressoché nulli, e ha fatto appello alla generositàdegli umbri. Finora sono stati raccolti oltre 2 milioni e850mila euro (2.854.541,83) e ne sono stati impiegati oltre2 milioni e 600mila (2.617.600) per interventi in aiuto a1863 famiglie in difficoltà (di cui 317 hanno beneficiato disuccessiva integrazione di contributo). I nuclei familiari beneficiari del sostegno appartengono atutte le otto Diocesi dell’Umbria: 153 (oltre 7 integrazioni)Assisi-Nocera U.-Gualdo Tadino; 180 (oltre a 95 integrazioni)Città di Castello; 150 (oltre a 39 integrazioni) Foligno; 71(oltre a 14 integrazioni) Gubbio; 155 (oltre a 18 integrazioni)Orvieto-Todi; 625 (oltre a 44 integrazioni) Perugia-Cittàdella Pieve; 207 (oltre a 97 integrazioni) Spoleto-Norcia;322 (oltre a 3 integrazioni) Terni-Narni-Amelia.

L

CINQUE COMUNI SI FONDONO E CI GUADAGNANO

Page 6: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

BREVI

❖ TURISMO ACCESSIBILERiconoscimento mondiale per Village 4 all (V4A)Village for all (V4A), il marchio qualitàinternazionale ospitalità accessibile, si èqualificato 1° Runner-up per l’innovazioneturistica con il progetto V4A® Marchio di QualitàInternazionale Ospitalità Accessibile per tutti e2° Runner-up con il software V4AInside,sviluppato per la rilevazione delle informazionisulla accessibilità delle strutture turistiche e diinteresse turistico, agli Ulysses Award assegnatiogni anno da Unwto - organizzazione mondialedel turismo delle Nazioni Unite. Il marchioattesta e garantisce le strutture turistiche ingrado di offrire Ospitalità accessibile per tutti,cioè quell’insieme di servizi e strutture in gradodi permettere a persone con esigenzespecifiche, sia chi è in carrozzina ma anche chiha mobilità ridotta permanente o temporanea,limitazioni sensoriali, alimentari e altro ancora,di fare una vacanza. Info www.V4A.it.

❖ NOCERA UMBRAScuole superiori nella Rete UnescoL’Istituto omnicomprensivo “D. Alighieri” diNocera Umbra, in particolare gli istitutisuperiori “mons. Gino Sigismondi” sono statiinseriti nella Rete delle scuole Unesco con ilprogetto “L’oro nascosto della terra”. Alla basedel progetto promuovere la “Cultura delTartufo” quale risorsa preziosa del proprioterritorio, bene materiale ma ancheimmateriale, per la popolazione locale e pertutta l’umanità, così come favorire “la culturadello Sviluppo sostenibile”. Le classi coinvoltenel progetto sono state per il Liceo delle ScienzeUmane, la 1 A, 2A, 2B, 3 A, 4 A, 5 A, per l’Ipsia la1 A, 1B, 2 A e 2B con le discipline: scienzenaturali, storia e storia dell’arte, con i docenti A.Mancini, L. Bargagna, Baiocco, C. Sirci, M. A.Maggi, S. Spigarelli, F. Nati, G. Russo. (O. S.)

IMPRESE. Leproiezioni del primotrimestre 2014 inprovincia di Perugia,a cura del sistemaExcelsior dellaCamera dicommercio

urtroppo non ci sonobuone notizie per i gio-vani” dice il presidente

della Camera di commercio diPerugia, Giorgio Mencaroni,commentando i dati appena ri-lasciati dal sistema informativoExcelsior, relativi al primo tri-mestre 2014 in provincia dei Pe-rugia. In questo periodo - ag-giunge - “la quota di assunzioni rivolteai giovani con meno di 30 anni si attestaattorno al 28% del totale, circa 5 punti inmeno rispetto al trimestre precedente”.Stesso discorso per le donne: “Se tenia-mo conto delle assunzioni per cui le im-prese considerano uomini e donneugualmente adatti a esercitare la pro-fessione, e ripartendole in proporzionea quanto espressamente dichiarato, leopportunità per le donne in provincia diPerugia risultano pari al 35% del totale:erano il 55% nel trimestre precedente”.In generale, dalle proiezioni Excelsioremerge come i contratti attivati nel pri-mo trimestre dell’anno dovrebbero es-sere circa 1.710, il 40% in meno rispet-to ai quasi 3.000 dello stesso trimestredell’anno precedente. Così come a li-vello nazionale, risultano in diminuzio-ne sia le assunzioni di lavoratori dipen-denti effettuate dalle imprese (-40%) siai contratti atipici (-42%). Gli interventi della Cassa integrazioneguadagni (Cig) restano piuttosto eleva-ti, segnalando una costante eccedenza

P“

di lavoratori nelle imprese. Nella mediadel trimestre settembre-novembre2013, l’eccedenza di manodopera nelleimprese della provincia di Perugia puòessere stimata attorno a 4.400 occupatiequivalenti a tempo pieno, di cui oltre3.600 nell’industria e poco meno di 800nei servizi.La componente più penalizzata è quel-la del lavoro dipendente, per la quale siprevedono, nell’arco del trimestre,1.150 assunzioni e 1.980 uscite, vale adire circa 830 posizioni di lavoro in me-no. Le assunzioni di lavoratori dipendentirappresentano il 67% della domanda dilavoro espressa dalle imprese che ope-rano nella provincia. Anche in questotrimestre la maggior parte delle assun-zioni sarà a tempo determinato: 660unità in termini assoluti, vale a dire il

57% del totale provinciale. Queste sa-ranno finalizzate soprattutto a “testare”i candidati prima di una possibile as-sunzione stabile, raggiungendo in que-sto caso le 240 unità (il 21% del totaleprovinciale). A queste si aggiungeranno 160 assun-zioni per far fronte a picchi di attività ealtrettante per realizzare attività stagio-nali (14%), mentre circa 110 sarannodestinate a sostituire lavoratori tempo-raneamente assenti (9%).Le assunzioni stabili (a tempo indeter-minato o con un contratto di apprendi-stato) saranno a loro volta pari a 450unità, vale a dire il 39% del totale. Inparticolare, i contratti di apprendistatopotranno interessare oltre il 40% deigiovani di cui si prevede l’assunzione.Ulteriori dati sul sito internet www.pg.camcom.gov.it.

6 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURADI PERUGIA

BORSA MERCI DI PERUGIAListino del giorno 11-02-14

QUOTAZIONI RIFERITE A TONNELLATA, SALVO DIVERSA INDICAZIONE

FRUMENTIproduzione Provincia di Perugia

a) tenerifino (peso spec. 79 kg/hl - glutine dibuona qualità - c.e. 1%) umidità13% ....................................................buono mercantile (peso spec. 76/78kg/hl- c.e. 2%) - umidità 13% ............mercantile (p. spec. 74/75 kg/hl - c.e.2%) - umidità 13% ............................

FARINE DI FRUMENTOa) di grano tenero:(con caratteristiche di cui all’art. 7 dellaLegge 4-7-1967, n. 580)farina tipo 00 .....................................farina tipo 0 .......................................farina tipo integrale ..........................farina tipo 00 - sfarinato granulare(granito) .............................................b) di grano tenero ad alto tenore diglutine:farina tipo 00 (cenere 0,45 - glutine11-12, consistente) ...........................c) di grano duro:(con caratteristiche di cui all’art. 9 dellaLegge 4-7-1967, n. 580)semola ..............................................

CASCAMI DI FRUMENTOa) tenero:farinaccio .........................................crusca e cruschello tenero...............crusca e cruschello cubettato tenerob) duro:farinaccio duro..................................crusca e cruschello duro...................crusca e cruschello cubettato............

GRANTURCOlocale - umidità 14% ........................

CEREALI MINORI ELEGUMINOSE

orzo vestito nazionale p.hl. sop. 65. *orzo vestito nazionale p.hl. 60-64 ... *avena nazionale tipo Maremma ..... *avena estera (nazionalizzata) ........ *favino palombino per uso zootecnicofave per uso zootecnico.....................sorgo per uso zootecnico bianco ......sorgo per uso zootecnico rosato ......* impurità

SEMI OLEAGINOSIgirasole .............................................

FARINE PER USO ZOOTECNICOfarina estrazione di girasole..............farina estrazione di soia nazionale...farina integrale di granturco ..............

OLIO DI OLIVA(Legge 13-11-1960, n. 1407)a) produzione Provincia di Perugia:olio extra vergine di oliva, con non piùdel 0,8% in peso di acidità G.P... al kg.

DENOMINAZIONE DELLE MERCIPrezzi del 11.02.14

da euro a euroDENOMINAZIONE DELLE MERCI

Prezzi del 11.02.14

da euro a euro

189,000 193,000

182,000 185,000

176,000 180,000

425,000 430,000420,000 425,000420,000 425,000

430,000 435,000

585,000 595,000

397,000 403,000

176,000 177,000139,000 140,000136,000 137,000

150,000 152,000129,000 130,000134,000 135,000

181,000 187,000

181,000 186,000 176,000 180,000 145,000 150,000

n. q. n. q. 258,000 262,000 268,000 272,000179,000 184,000 185,000 191,000

n. q. n. q.

176,000 178,000 462,000 465,000238,000 239,000

6,000 6,500

b) altre provenienze:olio extra vergine di oliva,naz. con nonpiù dell’8% in peso di acidità al kg.olio di oliva, con non più del 2% inpeso di acidità .......................... al kg.olio extra vergine di oliva, est. con nonpiù dell’0,8% in peso di acidità al kg.

OLII DI OLIVA RAFFINATI

olio di oliva raffinato, con non più dello0,5% in peso di acidità ..... al kg.olio di sansa raffinato, con non piùdello 0,5% in peso di acidità...................................................al kg.

OLII DI SEMIolio di semi vari ........................ al kg.olio di arachidi........................... al kg.

olio di girasole .......................... al kg.olio di soja ................................ al kg.

SEMENTIb) selezionate - esenti da cuscuta,purezza e germinazione e male erbepreviste dalla legge per le singole spe-cie - certificate - a seconda della varie-tà o ecotipo:erba medica varietale con calo 10% avena di 2a moltiplicazioneorzo di 2a moltiplicazione .................frumenti teneri di 2a riproduzione .......favino di 2^ moltiplicazione .......c) categoria commercialeselezionate - esenti da cuscuta, purez-za e germinazione e male erbe previ-ste dalla legge per le singole specie -certificate - a seconda della varietà oecotipo:favino ..................................................lupinella sgusciata ...........................

UVE - MOSTI - VINI(di produzione Provincia di Perugia)Uva bianca sana, base ....................Uva nera sana, base .......................Grechetto..............................................Mosto bianco base ............................Mosto rosso base .............................Vino da tavola bianco fino a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola bianco oltre a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola rosso fino a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola rosso oltre 11° agr./q.le .................................................

3,100 3,300

2,000 2,050

2,400 2,900

2,200 2,300

1,450 1,470

0,820 0,8301,400 1,450

1,830 1,8500,790 0,800

– –– –– – – – – –– –

– –– –– –

– –– –– –

– –– –

4,500 5,000

5,500 6,300

4,500 5,000

5,000 5,500

Variazioni percentuali indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (già indice costo vita)

PERIODO NAZION. PERIODO NAZION.Capoluogoprov. di PG

Capoluogoprov. di PG

Maggio 2011 - Maggio 2012 + 3,0 + 2,9Giugno 2011 - Giugno 2012 + 3,1 + 3,2Luglio 2011 - Luglio 2012 + 2,9 + 2,9Agosto 2011 - Agosto 2012 + 3,1 + 3,3Settembre 2011 - Settembre 2012 + 3,1 + 3,4Ottobre 2011 - Ottobre 2012 + 2,7 + 2,7

Novembre 2011 - Novembre 2012 + 2,4 + 2,7Dicembre 2011 - Dicembre 2012 + 2,4 + 2,8Gennaio 2012 - Gennaio 2013 + 2,2 + 2,4Febbraio 2012 - Febbraio 2013 + 1,8 ..+ 2,0Marzo 2012 - Marzo 2013 + 1,6 + 1,7Aprile 2012 - Aprile 2013 ....+ 1,1 ..+ 1,2

Page 7: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

“Con cose semplici si può star bene” un’iniziativa del bar “Sant’Erminio”

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

n’esperienza meravi-gliosa”: ad Andrea siilluminano gli occhi

quando ricorda il laboratorio do-menicale del dicembre scorso or-ganizzato dal bar Sant’Erminio(vedi sopra). Una cinquantina dipersone, tra grandi e bambini, invisita al vicino convento delleClarisse. I bambini hanno conse-gnato alle suore dietro la grata iloro disegni. E poi Bianco Nataleintonato per loro dai bambini (al-tro laboratorio domenicale) e an-cora canti, ai quali si sono uniteanche le Clarisse. Che alla finehanno consegnato una coronadel rosario a tutti, accettata congioia anche dai non cattolici e dainumerosi musulmani.

U“ “Sarebbe bello - dice Andrea - or-ganizzare anche una visita inmoschea per imparare a cresce-re insieme nella differenza maanche nella fratellanza. Se ognu-no mette il proprio pezzetto diesperienza, le cose possono cam-biare in meglio”.Dal mese di gennaio sono co-minciati anche i doposcuola, perora frequantati soprattutto da al-cuni bambini stranieri. È un pro-getto appena partito per aiutarli a“decodificare” gli insegnamentiin classe, ma con la speranza chedal prossimo anno scolasticopossa essere meglio definito e or-ganizzato, coinvolgendo anche ibambini italiani. E poi ci sonotanti altri progetti: ampliare la bi-

blioteca e organizzare serate dilettura; un vero e proprio labora-torio linguistico per insegnare aparlare l’italiano agli immigrati;visite a musei e luoghi d’arte coni bambini a fare da ciceroni; altreiniziative da intraprendere insie-me agli “amici” delle diverse for-ze di polizia che tanto hanno aiu-tato i Cecchetti nei momenti piùdifficili. Quello dei due giovani è un barche ospita anche le prove di unacompagnia teatrale e del Corodell’Università e che - per chiu-dere con le parole di Andrea - “èun po’ un embrione di polo ag-gregativo sano, dove ognuno puòapprendere qualcosa dall’altro”.

E. F.

SOCIETÀ. Da centro per il gioco d’azzardo,locale perugino diventa un centro culturale

Nuova vitasenza le “slot”

Visita alle Clarissee tanti altri progetti

Nella sua nuovaveste, il bar“Sant’Erminio” di Perugiapromuove anchemomentiinterreligiosi. E le idee incantiere nonfiniscono qui

n bar senza quellemacchinette mangiasoldiche ogni giorno in

Umbria inghiottono 2 milioni dieuro, rovinando i giocatori e leloro famiglie? Sì, si può.Chiedetelo a due giovani fratelloe sorella, Andrea ed ElisaCecchetti, che a Perugia da piùdi due anni emezzo hannocacciato dal lorolocale le slotmachine.All’inizio era statoun po’ difficile,con meno clientie meno incassi.Poi però per il bar“Sant’Erminio” divia Eugubina ècominciata unanuova vita. Conlaboratori perbambini,cineforum, giochi,serate di cucinamultietnica,l’avvio di undoposcuola, unabiblioteca, il wi-fie tantiappuntamenti per grandi epiccini. Con la partecipazione diintere famiglie delle comunitàstraniere della zona, soprattuttodel mondo arabo, con siriani,libici e marocchini. Con la“nuova vita” senza lemacchinette mangiasoldi, il barè diventato anche una “fonte diaggregazione interetnica, unasorta di oratorio laico” per ilpopoloso quartiere diMonteluce, come sottolineanocon gioia Andrea ed Elisa. Unlocale dove l’orario quotidiano(solitamente dalle 7 del mattinoa mezzanotte) è scanditodall’avvicendarsi dei più svariaticlienti: gli ospiti del vicinocentro diurno di San Giuseppeper l’assistenza delle personecon disabilità che ogni tanto

U vengono per la colazione,studenti universitari anchestranieri che approfittano delwi-fi per preparare lezioni edesami, carabinieri edappartenenti alle altre forze dipolizia che nei loro servizi dipattugliamento si fermano aprendere un caffè, i giovani

arabi che nonbevono alcol eche la sera siritrovano asorseggiare uncappuccino, e glianziani delquartiere chedopo una partita acarte nel vicinocircolo Arci sifermano a faredue chiacchiere.Insomma non cisono più le“brutte facce” chegiravano nel barai tempi dellemacchinette. “Allalunga - diconoAndrea ed Elisa -abbiamo creatoun ambiente sano

e pulito, rassicurante per tutti eper le famiglie, che non hannotimori a mandarvi i loro figli”.Un’azienda familiare che,seppure con tanti sacrifici,funziona anche dal punto divista economico. Quindi anchesenza le entrate certe dellemacchinette. “Se i gestorivogliono - sottolinea Andrea -, lecose si possono cambiare inmeglio”.

Il bar Sant’ Erminio si trovanell’ampio parcheggioall’incrocio tra via San Giuseppee via Eugubina, in una palazzinadi proprietà del Comune dovec’è anche un circolo Arci.Andrea, insegnante diEducazione fisica ma senza unlavoro nel mondo della scuola,

una decina di anni fa avevacominciato a prestare servizio inquel circolo. Poi nel 2009, con ilsupporto della famiglia, avvia lanuova gestione privata del barcaffetteria al piano terra dellapalazzina del Comune. Unaattività che funziona e laclientela non manca. Ci sono poile tre slot machine che non sifermano mai. Andrea ed Elisavigilano affinché i minorenninon le usino, ma qualche voltanon basta. Ci sono poi glianziani che dopo la partita acarte al circolo Arci scendono atentare la fortuna al gioco.Fratello e sorella vedono lemacchinette che talvoltainghiottono belle somme. C’èanche chi viene al bancone achiedere un prestito. E poi cisono le brutte facce. Quelli(spacciatori?) che arrivano conbuste piene di banconote. Equalche volta c’è anche chirivolge minacce pesanti. Icarabinieri si fanno vederespesso, ormai sono diventatiamici, ma non basta. Tre rapinein un paio di anni. L’ ultima, nel2011, è la più clamorosa. Dinotte viene scardinato uncancello di ferro e con le funivengono portate via lemacchinette. “No, quello nonpoteva essere il nostro mondo,quello non era il nostro modo divedere la vita” commentanooggi raccontando quei giorni iCecchetti. È il tardo pomeriggioe Andrea è affaccendato acurare il grande acquario nella

sala della caffetteria, mentreElisa serve i clienti. Sulle paretimanifesti e locandine cheannunciano i tantiappuntamenti promossi dal barSant’Erminio. A cominciaredagli ormai consolidati e affollatilaboratori ludico-psicomotoriper bambini della domenicapomeriggio, resi possibili datanti volontari e ormai amici diquesta sorta di comunitàmultietnica: insegnanti inpensione, professionisti, espertivari e studenti. E così scopriamoche domenica scorsa mammaOnelia ha insegnato ai bambinia preparare la torta al testo, eche prossimamente ci saranno icarabinieri della stazioneFortebraccio a parlare con lorodi come “con la volontà e l’aiutodi tutti si possono cambiare lecose”. Domenica 23 cineforumper famiglia (lo schermo è unnormale televisore) seguito dabuffet. Un appuntamentosempre affollato dove ognunodei partecipanti porta qualcosadi cucinato. E così si incontranole cucine di tutto il mondo, ilcuscus con gli strufoli. “Bisognaconoscersi per capirsi, il diversoci arricchisce tutti. Per noi -raccontano i gestori - questiincontri sono come un ritornoalla nostra infanzia. Questedonne e questi uomini chevengono da Paesi stranieri, i lorotempi, il loro stare insieme ciricordano il modo di fare e diessere dei nostri nonni e zii”.

Enzo Ferrini

Un’altra iniziativa :pianoforte,canti e amicizia

LA VOCE ATTUALITÀ 7

Le macchinetteattiravanoclienti, ma lirovinavanoanche, ecircolavano‘brutte facce’.Adesso il bar è unluogo di incontromultietnico, eorganizzalaboratori perbambini,doposcuola, ecc.

BREVI

❖ ALLUVIONEFondi per beni mobili danneggiatiLa presidente della RegioneUmbria, Catiuscia Marini, hafirmato il Decreto che autorizza ifinanziamenti ai Comuni perl’erogazione di contributi ai privatiper i beni mobili registratidanneggiati dall’alluvione delnovembre 2012. Tale Decretoconsente di provvedere alrisarcimento dei privati cittadiniche hanno subito danni allaproprie autovetture. Le risorse, percirca 400 mila euro, sono stateassegnate agli 11 Comuni chehanno trasmesso al Commissariodelegato gli elenchi delle domandepervenute. Si tratta dei Comuni diBevagna, Castel Viscardo,Castiglione del Lago, Città dellaPieve, Marsciano, Orvieto, Paciano,Panicale, Perugia, Piegaro e Todi. IlDecreto verrà pubblicatoprossimamente nel Bollettinoufficiale della Regione Umbria.

❖ RICONOSCIMENTOA Maria GraziaLungarottiMaria Grazia Marchetti Lungarotti ètra le “Donne ad Alta quota”selezionate ogni anno dallaFondazione del Premio MarisaBellisario che premia il “saper fare”al femminile. Direttrice dal 1987della Fondazione Lungarotti, lastorica dell’arte e archivista, che aTorgiano ha ideato e creato ilMuseo del Vino e il Museodell’Olivo e dell’Olio, parteciperàalla mostra a Palazzo Realerealizzata in occasione dei 25 annidella Fondazione Bellisario (Milanodal 19 febbraio al 9 marzo 2014).

❖ SANITÀAnagrafe assistibili:interrotti i serviziDa giovedì 13 febbraio alle ore 8del 18 febbraio verranno interrotti iservizi informatici dell’Anagrafedegli assistibili e non sarà possibileeffettuare le operazioni diiscrizione all’anagrafe sanitaria, lascelta o il cambio del medico e ilrilascio dei tesserini di esenzione.Lo comunica l’assessorato allasanità della Regione Umbria.L’interruzione del servizio è dovutaall’avvio di una nuova procedura digestione della Anagrafe sanitaria,un servizio centralizzato cheaccrescerà l’affidabilità el’aggiornamento dei dati sanitari ditutti i cittadini umbri.

❖ PERUGIA 2019I luoghi di Francesco diventano un’AppÈ stata presentata presso la sededella Fondazione perugiaassisi2019 l’app “Francesco”, unnavigatore multimediale collegatocon i luoghi francescani checonduce il pellegrino, il turista,l’utente nei “luoghi di SanFrancesco d’Assisi e dell’Umbria”.Un’applicazione per smartphone e tablet realizzata dalla web agencyCittà in Internet e ideata da ItaloCarmignani. L’applicazionemultimediale, disponibile sia perIos, Android e Windows phone, èattiva da un mese e mezzo ed è giàscaricata anche da paesi dell’estero.L’app è scaricabile al costo di 0,89centesimi e il ricavato verràdevoluto in parte in beneficenza.Visualizzando le tappe della vita diSan Francesco vengono messi inevidenza anche i luoghi stessi,alcuni dei quali sono simboli delterritorio.

Page 8: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

pre prendono forma. Una celebrazionepuò risultare anche impeccabile dalpunto di vista esteriore, bellissima, ma,se non ci conduce all’incontro con Gesù,rischia di non portare alcun nutrimentoal nostro cuore e alla nostra vita. Attra-verso l’eucaristia, invece, Cristo vuoleentrare nella nostra esistenza e per-mearla della sua grazia, così che in ognicomunità cristiana ci sia coerenza tra li-turgia e vita”.E Francesco ha così concluso: “Viviamol’eucaristia con spirito di fede e di pre-ghiera, di perdono, di penitenza, di gioiacomunitaria, di preoccupazione per i bi-sognosi e per i bisogni di tanti fratelli esorelle, nella certezza che il Signorecompirà quello che ha promesso: la vitaeterna”.

compie la legge. L’amorepermette alla giustizia di andareoltre i limiti posti dairegolamenti, dalle leggi. Èquesto quello che Gesù chiede anoi: andare oltre, possedere una

giustizia“eccessiva”(sarebbe questal’esatta traduzionedel testo greco).Questo Vangelo hauna strutturazioneparticolare.ContinuamenteGesù afferma:“Avete inteso chefu detto… ma io vidico…”. Vi dicouna cosa nuova, vidico di andareoltre le leggi chenon coinvolgono il

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

PAPA FRANCESCO. Proseguono le catechesi sui sacramenti

Verifica sulla messaTre“segnali”utili perverificare se la nostrapartecipa-zione all’eucaristiaè autentica

8

ll’udienza generale di mercoledì, Papa Francesco ha proseguito lasua catechesi sull’eucaristia (testo

completo su www.vatican.va). La scor-sa settimana aveva messo in luce chel’eucaristia “ci introduce nella comunio-ne reale con Gesù e il suo Mi-stero. Ora possiamo porci al-cune domande in merito alrapporto tra l’eucaristia checelebriamo e la nostra vita,come Chiesa e come singolicristiani”.“Ci sono segnali molto con-creti - ha detto - per capirecome viviamo tutto questo.Come viviamo l’eucaristia.Segnali che ci dicono se noiviviamo bene l’eucaristia onon la viviamo tanto bene. Ilprimo indizio è il nostro mo-do di guardare e consideraregli altri. Nell’eucaristia Cristoattua sempre nuovamente il dono di séche ci ha fatto sulla croce. Tutta la sua vi-ta è un atto di totale condivisione di séper amore; perciò egli amava stare con idiscepoli e con le persone che aveva mo-do di conoscere. Questo significava perlui condividere i loro desideri, i loro pro-blemi, quello che agitava la loro animae la loro vita. Ora noi, quando parteci-piamo alla santa messa, ci ritroviamo

A con uomini e donne di ogni genere: gio-vani, anziani, bambini; poveri e bene-stanti; originari del posto e forestieri; ac-compagnati dai familiari e soli… Mal’eucaristia che celebro, mi porta a sen-tirli tutti, davvero come fratelli e sorelle?

Fa crescere in me la capacitàdi gioire con chi gioisce e dipiangere con chi piange? Mispinge ad andare verso i pove-ri, i malati, gli emarginati? Miaiuta a riconoscere in loro ilvolto di Gesù?”.“Un secondo indizio, molto im-portante è la grazia di sentirsiperdonati e pronti a perdona-re. A volte qualcuno chiede:‘Perché si dovrebbe andare inchiesa, visto che chi partecipaabitualmente alla messa è pec-catore come gli altri?’. Quantevolte abbiamo sentito questo.In realtà, chi celebra l’eucari-

stia non lo fa perché si ritiene o vuoleapparire migliore degli altri, ma proprioperché si riconosce sempre bisognoso diessere accolto e rigenerato dalla miseri-cordia di Dio, fatta carne in Gesù Cri-sto”. E a braccio ha aggiunto: “Se ognuno dinoi non si sente bisognoso della miseri-cordia di Dio, non si sente peccatore,meglio che non vada a messa!... Quel

‘Confesso’ che diciamo all’inizio non èun pro forma, è un vero atto di peniten-za: io sono peccatore e lo confesso! Cosìinizia la messa”. “Un ultimo indizio prezioso ci viene of-ferto dal rapporto tra la celebrazione eu-caristica e la vita delle nostre comunitàcristiane. Bisogna sempre tenere pre-sente che l’eucaristia non è qualcosa chefacciamo noi; non è una nostra comme-morazione di quello che Gesù ha detto efatto. No, è proprio un’azione di Cristo! ÈCristo che li attua, che è sull’altare. ECristo è il Signore. È un dono di Cristo,il quale si rende presente e ci raccoglieattorno a sé, per nutrirci della sua Paro-la e della sua vita. Questo significa che lamissione e l’identità stessa della Chiesasgorgano da lì, dall’eucaristia, e lì sem-

“L’eucaristia checelebro mi porta asentire tutti comefratelli e sorelle? Mispinge ad andareverso i poveri, i malati, gliemarginati? Mi fariconoscere in loroil volto di Gesù?”

cuore. Per dirla con san Paolo,le leggi che non coinvolgono ilcuore sono di per se stesse unagabbia che imprigiona l’uomo,e anziché salvarlo dall’errore losprona a sbagliare (“la forzadel peccato è la legge”). Ilgiusto - dicevamocommentando il brano delVangelo della scorsa settimana- non è soltanto colui che compie la volontà di Dio, ma inprimo luogo è colui che ama la

volontà di Dio.

Se pensiamo alla vita familiare,quando i nostri figli sono neiprimissimi anni di vita dobbiamoaiutarli a non farsi del maledandogli una piccola serie diregole alle quali pretendiamoche obbediscano perché è giustoche lo facciano e che imparino aobbedire (come diremmo noi, a“dar retta”). Ma crescendo non èpiù possibile adottare lo stessometodo perché si ottiene l’effettocontrario: più regole siimpongono, più si pretende chevengano rispettate, più vienefatto di tutto per disattenderle,quasi fosse una sfida. C’èbisogno di un cibo diverso. Ilgiovane che cresce ha bisogno diamare. Se noi insegniamo adamare gli altri, di lì verrà anche

Non ad abolire ma a compiere Vangeloon pensate che io sia venuto per abolire la legge o iprofeti; io sono venuto non per abolire ma per portarea compimento. Poiché in verità vi dico: finché non siano

passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della leggepasserà senza che tutto sia adempiuto. Chi dunque avrà violato unodi questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini,sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma chi li avrà messi inpratica e insegnati sarà chiamato grande nel regno dei cieli. Poichéio vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi edei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli”.

N“

Commento alla liturgia della Domenica

Gesù ci chiede non solo di esseregiusti ma di avereuna giustizia“eccessiva” che vaoltre il precetto

VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO- ANNO A

l brano del Vangelo di questadomenica è denso disignificati: proviamo a

vederne insieme alcuni. Si trattadel noto brano in cui Gesùafferma di non essere venuto perabolire la Legge che avevaconsegnato a Mosè, quelladell’Antico Testamento; è venutoinvece per compierla. Cosasignifica? Gesù non si nascondedietro i precetti come facevanocerti scribi e farisei che nonaderivano alla Legge con ilcuore: Gesù vive la Legge, lamette in pratica perché la suagiustizia supera i limiti postidalle regole, dalla legge. Gesùama i suoi fratelli, e quell’amore

I

l’esigenza e la possibilità diessere giusti. Quegli scribi efarisei che non amavano lalegge, la mettevano in pratica inmodo legalistico e senzamisericordia: rispettarla era unpeso, e pertanto chi ci riusciva,pur inaridendo il suo cuore,andava rispettato e onorato; chisbagliava andava punito conpene severe, anche fino allamorte. Gesù viene a testimoniareun modo nuovo di rispettare lalegge. La legge è fare la volontàdel Padre, che consistenell’amare i fratelli e nell’amaredunque anche quell’insieme diregole che ci permettono di faredell’amore non una cosa astrattama un agire concreto. Quantevolte in famiglia ci diciamo: “Tivoglio bene”. È molto bello edimportante ma, crescendo,quelle parole vanno tradotte inazioni concrete, in un rispetto, inun ascolto delle esigenze

dell’altro, nell’evitare i litigi, leparole sopra le righe, leprevaricazioni e i soprusi. Vaapplicata una giustizia“eccessiva”, che va oltre leregole: non solo ti rispetto ma misacrifico per te, rinuncio aqualcosa che mi piacerebbe perpermetterti di fare qualcosa chepiacerebbe a te. Sembra banale,ma questi piccoli esercizi diamore domestico sono alla basedella creazione di una societàpiù giusta domani. Come mai ilnostro tessuto sociale è spessoattraversato da tanti episodi diviolenza che sono sotto gli occhidi tutti? Senza voler indicarequelli più eclatanti, che sono deimomenti estremi semprepossibili purtroppo, occorre direche il livello medio dei rapporti èsintonizzato su un grado elevatodi conflitto e aggressività. Lafamiglia e gli altri momenti espazi di aggregazione si devonofare portatori della giustizia diGesù, del suo “ma io vi dico”.Dobbiamo aiutarci a improntarei rapporti reciproci a un elevatogrado di amore, che è perdono, ècomprensione, sono piccolerinunce personali per permettereanche ad altri di realizzarequalche desiderio. Se nessunolascia mai qualcosa agli altri, ilconflitto è alle porte. Diamociuna misura che sia buona pernoi e lasci spazio al vicino; evedremo che, grazie auna nostra rinuncia, uncaro amico si è realizzato.

Paola Rosati Gianluca Tomassi

“FIRMATO” Famiglia

LA PAROLAdella Domenica

PRIMA LETTURADal libro del Siracide 15,16-21

SALMO RESPONSORIALESalmo 118

SECONDA LETTURADalla Prima lettera ai Corinzi 2,6-10

VANGELODal Vangelo secondo Matteo 5,17-37

DICOGIUSTIZIASCRIBIFARISEIREGNO

CIELIINTESOCHEANTICHINON

UCCISOGIUDIZIODONNAFALSOGIURATE

PARLAREFRATELLOADIRAAFFATTO

(Le soluzioni del cruciverba nel prossimo numero)

SOLUZIONE DELCRUCIVERBA DELNUMEROPRECEDENTE:1. Candelabro; 2. Salato; 3. Gloria; 4. Gettato; 5. Di-scepoli; 6. Lampa-da; 7. Opere; 8.Nascosta; 9. Terra;10. Calpestato. Pa-rola chiave: Daresapore

CRUCIPUZZLELe parole sotto elencate sono tutte contenute nel branodel Vangelo di questa domenica. Trovale e cancellale nel-la griglia, dove sono disposte in orizzontale, verticale odiagonale e orientate da sinistra a destra o da destra a si-nistra. Le lettere che resteranno, prese nell’ordine, ti da-ranno la frase-chiave del Vangelo (2,4,9).

A cura di Michela MassaroSPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINISPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINI

Un’assemblea durante lacelebrazione della liturgia

Page 9: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

BREVI DA S. MARTA

Spunti dalle omelie di Papa Francesco a casaSanta Marta. Testi completi su www.vatican.va,sezione “Meditazioni quotidiane”.

Giovedì 6 febbraioL’esempio di re DavideIl Vescovo di Roma ha centrato la suariflessione a partire dalla prima lettura (1Re2,1-4.10-12), con il racconto della morte diDavide. Perciò “ricordiamo l’inizio della suavita, quando è stato scelto dal Signore, untodal Signore”. Tutta la vita di Davide fu “unpercorso, un cammino al servizio del suopopolo”. Questo ha suggerito al Papa alcuneriflessioni scaturite “dal cuore”. Anzitutto“Davide muore nel seno della Chiesa, nel senodel suo popolo. La sua morte non lo trovafuori del suo popolo” ma dentro. E così vive “lasua appartenenza al popolo di Dio”. Davide“aveva peccato: lui stesso si chiamapeccatore”, però “mai se n’è andato al di fuoridel popolo di Dio: peccatore sì, traditore no”.E questa “è una grazia”. Inoltre, dal raccontobiblico emerge “che Davide è tranquillo, inpace, sereno”. Tanto che “chiama suo figlio egli dice: io me ne vado per la strada di ogniuomo sulla terra... Questa è un’altra grazia: lagrazia di morire in speranza”, con la“consapevolezza che questo è un passo” e che“dall’altra parte ci attendono”. Infine, non è laricchezza l’eredità che egli lascia. La vera“eredità è quella che Davide” rivelarivolgendosi in punto di morte a suo figlioSalomone: “Tu sii forte e mostrati uomo.Osserva la legge del Signore tuo Dio,procedendo nelle sue vie ed eseguendo le sueleggi”.

Venerdì 7 febbraioL’esempio del BattistaFrancesco ha delineato il profilo di Giovanni ilBattista indicando tre caratteristichefondamentali. “Cosa ha fatto Giovanni? Primadi tutto annunciò il Signore. Annunciò che eravicino il Salvatore, il Signore; che era vicino ilregno di Dio”. Un annuncio che “ha fatto conforza: battezzava ed esortava tutti aconvertirsi”. La seconda caratteristica “è chenon si approfittò della sua autorità morale”nonostante gli fosse offerta “su un vassoio lapossibilità di dire: io sono il Messia!”. PerGiovanni è stato “il momento della tentazionee della vanità”. Avrebbe potuto rispondere:“Non posso parlare di questo...”, finendo per“lasciare la domanda per aria. O poteva dire:Mah, non so... con falsa umiltà”. InveceGiovanni “è stato chiaro” e ha affermato: “No,io non sono! Dopo di me viene uno che è piùforte di me, a cui io non sono degno dipiegarmi per sciogliere i legacci dei calzari”. Laterza cosa “è imitare il Cristo, imitare Gesù.Tanto che, in quei tempi, i farisei e i dottori[della Legge] credevano che lui fosse ilMessia”. Persino “Erode, che lo aveva ucciso,credeva che Gesù fosse Giovanni”. Proprioquesto mostra fino a che punto il Battistaabbia “seguito la strada di Gesù, soprattuttosul cammino dell’abbassarsi”.

Lunedì 10 febbraioSe stamattina siamo qui...Lunedì Bergoglio ha aperto la riflessioneparlando delle celebrazioni che tiene a SantaMarta di fronte a un pubblico selezionato, checambia ogni giorno. Questa - ha detto - “non èuna gita turistica. No! Voi venite qui e ciriuniamo qui per entrare nel Mistero”. Lacelebrazione “non è un buon atto sociale, enon è una riunione di credenti per pregareinsieme. È un’altra cosa” perché “nella liturgiaeucaristica Dio è presente” e, se possibile, si fapresente in modo ancor “più vicino”. La sua “èuna presenza reale”. La messa “non è unarappresentazione, è un’altra cosa. È propriol’Ultima Cena, è proprio vivere un’altra volta lapassione e la morte redentrice del Signore. Èuna teofania: il Signore si fa presentesull’altare per essere offerto al Padre per lasalvezza del mondo... Noi sentiamo o diciamo:‘Devo andare a sentire messa’. La messa non sisente, si partecipa. E si partecipa in questateofania, in questo mistero della presenza delSignore fra noi”. È qualcosa di diverso da altreforme della nostra devozione. “La liturgia ètempo di Dio e spazio di Dio, e noi dobbiamometterci lì nel tempo di Dio, nello spazio diDio, e non guardare l’orologio! La liturgia èproprio entrare nel mistero di Dio: lasciarsiportare al Mistero ed essere nel Mistero”.

9LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

FRANCESCO. Le paroleall’Angelus didomenica,sulle istruzionidi Gesù aidiscepoli

Cristiani, i portatori di luce

ssere paragonati asale e luce lascia unpo’ stupiti. In quella

giornata, Gesù si era rivol-to ai suoi discepoli parlan-do delle beatitudini su quelmonte che degrada versoil mare di Galilea. Poi eccoindicare i due elementi, per dire ai suoi diriconoscersi di essere sale della terra eluce del mondo. Ma chi sono i suoi? Per-sone semplici umili, pescatori. A loro di-ce che per essere davvero discepoli oc-corre diventare sale e luce. Significativoparagone: proprio coloro la cui vita è umi-le, povera, mite, piccola, quasi insignifi-cante rispetto alle grandi cose del mondo,sono i destinati a portare sapore e luce.Cose insignificanti, ma delle quali il mon-do non può farne a meno, e non solo al-l’epoca di Gesù. Realtà essenziali ma na-scoste e deboli.Ha detto il Papa all’Angelus, domenica: “Icristiani, nuovo Israele, ricevono unamissione nei confronti di tutti gli uomini:con la fede e con la carità possono orien-tare, consacrare, rendere feconda l’uma-nità”.C’è anche un altro aspetto del discorso di

E

Gesù che va messo in evidenza, cioè l’u-so del verbo, l’indicativo presente: siete.Nelle sue parole non c’è un invito a fare,a mettersi in gioco, a impegnarsi in un fu-turo più o meno prossimo. Nulla di tuttoquesto. Quei pescatori, quelle personesemplici e umili sono già il sale e la luce;lo sono già in quanto suoi discepoli. Sitratta solo di evitare di far perdere sapo-re al sale e di nascondere la luce sotto ilmoggio.Rivolgendosi alle persone in piazza sanPietro, Papa Francesco dice: “Tutti noibattezzati siamo discepoli missionari esiamo chiamati a diventare nel mondo unVangelo vivente. Con una vita santa dare-mo sapore ai diversi ambienti e li difen-deremo dalla corruzione, come fa il sale;e porteremo la luce di Cristo con la testi-monianza di una carità genuina”. Bella lamissione di portare luce al mondo, affer-

ma Francesco: “È una missione che noiabbiamo”. Ma se come cristiani “perdia-mo sapore e spegniamo la nostra presen-za di sale e di luce, perdiamo l’efficacia...È anche molto bello conservare la luceche abbiamo ricevuto da Gesù, custodir-la, conservarla”.Il cristiano dovrebbe essere una “personaluminosa, che porta luce, che sempre dàluce. Una luce che non è sua, ma è il re-galo di Dio, è il regalo di Gesù. E noi por-tiamo questa luce. Se il cristiano spegnequesta luce, la sua vita non ha senso: è uncristiano di nome soltanto, che non portala luce, una vita senza senso”. Poi, comeormai ci ha abituato Francesco, ecco chie-dere alle persone presenti come voglionovivere la loro esistenza: come una lam-pada accesa o una spenta? La vocazionecristiana è vivere come lampada accesa.

Fabio Zavattaro

DAL MONDO. In Francia la festa di sanValentino scatena l’originalità delle diocesi

ella patria della vie en rose, sanValentino fa esplodere lafantasia: parrocchie e diocesi il

14 febbraio si tingono di rosa. “Dire Jet’aime en 2014” si intitola il servizio chela Chiesa cattolica di Francia sul suo sitoufficiale dedica alle varie iniziative chele diocesi francesi hanno pensato per lafesta. Ce n’è per tutti i gusti: dal quizproposto dalla diocesi di Angers al Dîneren tête-à-tête della diocesi di Laval. Nelquiz, si chiede: “Che cosa mi piace di tee come mi sento a dirtelo?”. L’ultima va

N a scavare sul “mai detto” rivelandoall’altro una richiesta di perdono, unaprospettiva futura, un desiderio maiespresso. Due sono le parrocchie dovele coppie possono prenotare una cena a25 euro. L’esperienza va avanti daqualche anno, quindi perché nonriproporla anche quest’anno? Ma non èfinita qui: ci sono diocesi chepropongono veglie di preghiera,rinnovamento delle promesse dimatrimonio, serate con testimonianzesulla relazione di coppia. Proposte varie

per vivere san Valentino comeun’occasione per ripensare nel dialogoa due alla vita di coppia. Forse sonoiniziative che possono far arricciare ilnaso a chi non ama il romanticismo. Ma“Dire Je t’aime en 2014” non è facile:dalle consultazioni avviate dal Vaticanoin vista del Sinodo della famiglia,emerge una vita familiare messa a duraprova. Soprattutto in Europa. Lerisposte date al questionario vaticanofanno emergere una realtà sempre piùdiffusa di dolore e separazione. Forseallora vale la pena accettare la propostache viene dalla Francia e fermarsi unattimo per capire se davvero le pluscadeaux de notre vie, c’est notre couple.

associazione italiana diSanta Cecilia (Aisc) or-ganizza una tre-giorni di

formazione liturgico-musicalenei giorni 24 - 27 marzo ad Assi-si, presso la Domus Pacis (tel.075 8043530). L’invito è rivolto aorganisti, direttori di coro, can-tori, sacerdoti, religiosi, religio-se, seminaristi, studenti. Il tema del convegno è “Arte emusica per la nuova evangeliz-zazione”. Saranno presentimons. Tarcisio Cola, presidentedell’Aisc, il m° don Alberto Bru-nelli, segretario dell’Aisc, e il m°don Valentino Donella, direttoredel Bollettino ceciliano. Le relazioni saranno tenute damons. Timothy Verdon, direttoredell’ufficio Arte sacra e beni cul-turali ecclesiastici dell’arcidioce-si di Firenze; dal m° Fulvio Ram-pi, direttore dei Cantori grego-riani e docente di Polifonia alConservatorio “G. Verdi “ di To-rino; da mons. Carlos Azevedo,delegato del Pontificio consiglio

’L della cultura; dal m° Biancama-ria Furgeri, compositrice, già di-rettrice del Conservatorio “Mar-tini” di Bologna; dal m° mons.Marco Frisina, direttore del Corodella diocesi di Roma e dellaCappella musicale della basilicadi San Giovanni in Laterano. Interverranno mons. DomenicoSorrentino, vescovo di Assisi,Gualdo Tadino e Nocera Umbra,e mons. Luciano Giovannetti, ve-scovo emerito di Fiesole. Il card.Raymond Leo Burke, presdentedel supremo tribunale della Se-gnatura Apostolica presiderà laconcelebrazione eucaristica del26 marzo. Presiederanno cele-brazioni liturgiche anche i padrifrancescani Giuseppe Magrino eMaurizio Verde. Guideranno icanti il m° Michele Manganelli ep. Matteo Ferraldeschi. Modere-rà gli interventi il prof. ClaudioStocchi. Per le prenotazioni telefonare al-la segreteria Aisc, Roma, 0669887248.

Convegno a cura dell’Associazione S. Cecilia

Evangelizzazione e musica❖ CONVEGNOPer i genitori i cui figli sono già in paradiso

l 1° Convegno nazionale “Ricostruire la speranza”per genitori e familiari di figli ‘nati in paradiso’,

ossia prematuramentescomparsi a causa dimalattie o tragedie, siterrà il 22-23 febbraio aPerugia. A organizzarel’evento è la chiesa di SanPio da Pietrelcinadell’unità pastorale diCastel del Piano - Pila -Bagnaia, insieme algruppo “Famiglie incammino” e i Frati minori.Il convegno si terrà nellachiesa stessa, in strada

Castel del Piano - Pila. “Una preziosa occasione -scrive padre Stefano Albanesi, cappellanodell’ospedale Santa Maria della Misericordia - dicomunione e di formazione per ricostruire lasperanza nei cuori provati dal dolore, e sempresostenuti dalla Passione e risurrezione di Cristo. Ilconvegno sarà guidato da padre Arnaldo Pangrazzi,che da anni si dedica a queste realtà” di mutuo aiutoed elaborazione del lutto, docente al Camillianum diRoma. Per informazioni e iscrizioni: tel. 339 4885421.email [email protected]. Chi provenisse dafuori Perugia, per il pernottamento può contattarel’Arte Hotel, tel. 075 5179247, da cui sarà previsto unservizio navetta da/per la sede degli incontri.

I

Page 10: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

ottesa alla nostra storia visibile econcreta, tessuta di eventi docu-mentabili e misurabili, scorre un

flusso diverso che richiede uno sguardospeciale per essere rilevato e gustato: loSpirito creatore che continua ad aleggia-re, in una creazione continua che si evol-ve ed è a servizio della persona e dei po-poli.La Chiesa vive proprio questa duplice ten-sione vitale, ben radicata nel tempo e nel-la storia e, simultaneamente, con losguardo al dono continuo di Dio e alla sal-vezza cui tutti possano e desiderino ten-dere. Qui risiede la ragione per cui laChiesa e tutto quanto ne promana in azio-ni, soccorsi e aiuti, non può essere fiscal-mente misurabile con criteri umani a leiestranei e provenienti da ideologie sullacresta dell’onda. È notorio quanto poi du-ri la cresta dell’onda…Benedetto XVI lo ha dolorosamente affer-rato e vissuto sulla propria pelle. Il suogesto profetico, quello non di abbandona-re la nave e di ritirarsi su di un’isola fan-tastica e degna del paese di Bengodi, madi cederne il timone perché lo Spirito po-tesse soffiare con più vigore sulle vele te-se, si rivela, di giorno in giorno semprepiù pervaso dell’unzione dello Spirito stes-so.L’olio con cui siamo stati unti, il sacro cri-sma, ci dona occhio limpido per forare l’o-rizzonte, mente lucida per distinguere ilbene di chi ci è affidato, pace dell’animoche si colloca esattamente là dove il Padreci vuole.A nuovo soffio, nuovo timoniere. A nuovatemperie, nuovo scrutatore dei segni deitempi. Non viltà, ma intelligenza nella vi-ta dello Spirito. Non codardia, ma puro co-raggio nell’affrontare i propri limiti. Nonsenilità incombente, ma vigore giovaniledi acume storico.L’annuncio fu drammatico, forse colse disorpresa per la sua repentinità, una sortadi fulmine a ciel sereno.I commenti, con ogni registro di supposi-zioni, retropensieri, si sprecarono.Ben pochi furono coloro che ne colserol’ampio spettro profetico. Non inteso nelbanalizzante e orgoglioso “io oggi colgo ilfuturo che nessuno ancora scorge”, ma

S

nel pregnante e liberante “ora, dopo ma-tura riflessione, intensa preghiera, accet-to su di me il disegno dello Spirito e mi do-no, scomparendo dalla scena, a tutta l’u-manità e a tutta la Chiesa”.Per il popolo italiano che, notoriamente,viene considerato fra quelli che tengonoin maggior pregio il fattore “non perderela faccia”, constatare come un tedesco,dalla tempra insieme mite e d’acciaio co-me quella di Benedetto XVI, fosse capacedi correre il rischio di perderla, fu una le-zione maestra di stile, evangelico e uma-

no.Sarebbe banalizzante ripercorrere glieventi, opachi e luminosi, incisivi sempre,di questo ultimo anno per segnarli con unpiù o un meno. Equivarrebbe cedere lapropria dignità di pensiero evangelico perassumere quella dell’ultima corrente im-perante (per esempio il gender!) che si stacostruendo il suo grattacielo di Babele, di-menticando che noi viviamo nella tendadi Abramo, pellegrini nella storia.Tutto va letto nell’ottica di un dono gran-de che schiude orizzonti nuovi e consen-te alla vela di dispiegarsi sempre con piùampiezza e di essere gonfia solo del soffiodello Spirito.Quanto poi tutto questo si debba a quel-l’azione silenziosa e misteriosa della con-tinua preghiera d’intercessione di Bene-detto XVI che, nel silenzio della sua vita,si consuma per noi, per l’umanità e per laChiesa, non è immediatamente valutabi-le e sottoposto al rating di un bilancio, maappartiene a quel Mistero di cui si posso-no gustare solo alcuni tocchi lievi ma cer-ti.La sua pienezza ci sarà palese solo quan-do vedremo Dio faccia a faccia... e capite-rà, prima o poi, anche ai dominatoriodierni, agli opinions maker delle pseu-do-culture imperanti, grandi e opulentigiganti dai piedi d’argilla.Il nostro “grazie” a un Pastore lungimi-rante, disinteressato e capace di gesti gra-tuiti, si fa, a nostra volta, preghiera e am-mirazione sincera.

Cristiana Dobner

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

È passato un annodalla decisione diBenedetto XVI di ritirarsi dallascena. Che cosa neresta, oggi, lontanodai riflettori

Lo Spirito, un anno fa

a storia dell’Azione catto-lica ha messo in motoidee, sensibilità, espe-

rienze, circa il ruolo del laicato nel-la Chiesa e nel mondo, che hannoanticipato in parte significativa ilmagistero del Vaticano II”. Così si èespresso Giuseppe Dalla Torre,rettore della Lumsa, nella relazio-ne su “Il contributo dell’Azione cat-tolica alla preparazione del Conci-lio Vaticano II” con cui si è aperta,il 7 febbraio, la prima sessione del34° Convegno Bachelet. Un conve-gno nel ricordo, oltre che del suosacrificio, anche di 50 anni dallanomina di Vittorio Bachelet a pre-sidente dell’Azione cattolica italia-na.Il rettore della Lumsa ha eviden-ziato come l’impegno dell’Ac nellapreparazione del Concilio sia atte-stato ufficialmente, in un articolosu Iniziativa, dallo stesso segreta-rio generale della Pontificia com-missione centrale preparatoria delVaticano II, mons. Pericle Felici. Nella tavola rotonda che è seguita, Matteo Truffelli dell’Università diParma, Piergiorgio Grassi dell’U-niversità di Urbino, e Vittorio DeMarco dell’Università del Salentohanno approfondito aspetti parti-colari relativi a “L’Azione cattolicanel Concilio e nel post-Concilio”. Con la seconda sessione il conve-gno ha inteso approfondire la pre-senza dell’Azione cattolica non so-lo nei documenti del Concilio, maanche nella Chiesa del Concilio,nella sua teologia, nel suo modo dipensare ai laici e alla loro missio-ne.Giacomo Canobbio, nella sua re-lazione sul tema specifico “NellaChiesa e per il mondo: l’Azione cat-tolica nei documenti del Concilio”,ha osservato, tra l’altro, che “quelche si può ricavare da questi testi èlo stretto legame tra Ac e gerarchia,che si iscrive però nella generalecomprensione della missione dellaChiesa”.L’interessante convegno si è con-cluso, in una terza sessione, con larelazione del presidente nazionaledell’Ac Franco Miano, sul tema“Nella memoria del Concilio in fu-turo dell’Azione cattolica”.

Alvaro Bucci

L“

Mons. Carlo Urru, un “figlio”che l’Umbria continua ad amare

lcuni alunni del Seminario regionaleumbro “Pio XI”, dotatiparticolarmente, ebbero il compito

altissimo e delicato di assumere la guidadello stesso istituto che li aveva generati.Con commozione ci piace fissarel’attenzione in una di queste figure elette,la cui intera esistenza, per quanto ci fuconcesso conoscere da singolariconcomitanze, sembra esserestata predisposta da Dio inarmonioso seguito di luminosisuccessi: si tratta del vescovo chefu di Tempio Pausania, poi di Cittàdi Castello, Carlo Urru. Il genereletterario che usiamo non ciconsente sciupìo di parole; cilimitiamo a dire della suasconfinata amabilità propria dellanatura, arricchita dalla grazia di cuifu in possesso e pur esemplare ministro. Ilcognome di Carlo può farcelo immaginareun autentico sardo, ma in realtà verosardo era suo padre Salvatore, nato aSorgòno nel 1885. Destinato per il serviziomilitare al Continente, egli optò dirimanervi, accettando di seguire lacarriera militare. Il maresciallo Urru, aPerugia, svolse con fedeltà e molto onore ilsuo compito di capo furiere presso ilglorioso 51° Reggimento fanteria di stanzanell’antico convento domenicano di corsoCavour, un complesso adiacente a chiesa eparrocchia. Per una lunga esercitazione

A

militare nelle campagne di Todi,Salvatore, trentenne, ebbeoccasione di conoscere Giseldadi anni 25. I due si sposarono aTodi l’11 luglio 1910. Il mestieredi Salvatore costrinse la coppiaa vari trasferimenti, ma fuinevitabile la decisione distabilizzarsi definitivamente aPerugia, sede del 51°.

Salvatore aveva già due figli, Guido eGiuseppe, Giselda attendeva il terzo,quando lui fu chiamato alle armi per laguerra del 1915-18. La madre,giustamente, attese l’evento tornando aTodi presso i suoi cari. Carlo vi nacque il28 dicembre 1915. Lo conosciamoadolescente più tardi, verso gli anniTrenta, quando la famiglia è saldamenteinserita nella vivacissima parrocchia diSan Domenico, dove, tra l’altro, un miticoforgiatore di giovani operava meraviglie:era il mitico padre Cinelli, eccezionaleeducatore. I figli di Salvatore e Giselda sigiovarono molto dell’opera educativa che

si compiva in quella comunità, ma fuCarlo a ricavarne tutto il bene che diremo.Lui visse in pienezza tutta l’esperienzadell’Azione cattolica ricevendone i primiincarichi, acquisendo di giorno in giornoun grande spirito di autentico apostolo. Ilsuo zelo e quello di tanti giovani della suaassociazione uscì dai limiti di SanDomenico e fu diffusione di Circolicattolici in tutta la diocesi di Perugia.L’attività straordinaria di Carlo non gliimpedì di raggiungere una brillantematurità classica che gli permise difrequentare l’Università Cattolica a Milanoraggiungendovi la laurea in Lettere conuna tesi di Letteratura latina cristiana.L’arcivescovo Giovanni Battista Rosa, chegià a vent’anni l’aveva nominatopresidente diocesano della Giac, finì colconsiderarlo uno dei suoi miglioricollaboratori laici. Non fu pertanto unameraviglia eccezionale il suo ingresso nelSeminario diocesano, da dove, dopo unbreve periodo propedeutico, si trasferì conaltri sette compagni ad Assisi, nel

Seminario regionale, per frequentare ilcorso teologico. Fu consacrato presbiteroil 28 giugno 1942. L’arrivo del sacerdotenovello, subito inserito nelle multiforminecessità pastorali di Perugia, fu una veramanna per l’arcivescovo di Perugia mons.Giovanni Battista Rosa, per il rettore FabioItaliani e tutto il collegio professorale delseminario. Il prof. Carlo Urru era unaforza inaudita di aiuto al completamentodi molti organismi. Nell’evoluzionenaturale della vita è facile comprendereche, realizzatosi a Perugia il nuovoSeminario voluto dal card. Pietro Parente,rettore, animatore e nuova guida nonpoteva essere che ilmonsignore/professore Urru. Comeaccennato, tutti i momenti della sua vita loprepararono al compito di offrire le suesingolari capacità, anche quando leautorità competenti cercavano un “padre”per il Seminario regionale umbro. Quandorimase vacante la gloriosa chiesa diTempio Pausania e Castel Sardo, non fucertamente il nome (che pure piacque) aindurre le alte autorità romane a scegliereCarlo Urru, che guidò il suo gregge sardocon grande amore per più di 12 anni.Ancora energico e pieno di entusiasmo,come sempre, accettò di governare peralcuni anni, ritornando nella sua Umbria,la vivace diocesi di Città di Castello.Ovunque intensamente amato.

Don Remo Bistoni

Trascorso da poco (2 febbraio) il nono anniversario di morte

Mons.Urru

CONVEGNI BACHELET

Come l’Ac precorseil Concilio

10 LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

ngravescente aetate… plenalibertate declaro renuntiareministerio Episcopi Romae…

questo fu il clamoroso annunciodato da Benedetto XVI alle 11.40 dilunedì 11 febbraio 2013, memorialiturgica della Vergine di Lourdes,21a Giornata mondiale del malato e84° anniversario dei Pattilateranensi. La rinuncia divenneeffettiva il 28 febbraio. PapaRatzinger ha mantenuto fede alproposito di “sparire” e di non farealcuna ombra al Successore, che dilui ha detto: “È come avere il nonnoa casa, ma il nonno saggio”.

I

Il clamoroso annuncioche sorprese il mondo

Page 11: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

❖ GUALDO TADINOStage lavorativi al polo museale

È iniziata la campagna di selezione per i tirocini lavorativi promossidal polo museale città di Gualdo Tadino. Gli stage sono rivolti agiovani laureati e laureandi in materie umanistiche incollaborazione con l’Università degli studi di Perugia. Lo stage ha lo scopo di consentire un’esperienza teorico - pratica inambito beni culturali, oltre che dell’attività di ricezione turistica e di organizzazione di eventi. Catia Monacelli, direttore delpolo museale afferma che si tratta di un’esperienza volta aconsentire l’accesso al mondo del lavoro e l’acquisizione diprofessionalità. Gli interessati dovranno presentare la candidaturainviando il curriculum vitae a: [email protected] seguirà unbreve colloquio. Per ulteriori informazioni telefonare allo075.9142445.(M. G.)

❖ MOSTRAUna finestra su Perugia

Fino al 26 febbraio sarà aperta aPerugia, nei locali del Centro ServiziGaleazzo Alessi (via Mazzini), la mostra“Una finestra su Perugia. Arti e mestieritra Ottocento e Novecento”.L’esposizione, promossadall’associazione culturale FamigliaPerugina impegnata da anni sul frontedel recupero e della valorizzazionestorico - identitaria del patrimonioculturale legato alla città di Perugia, è acura di Letizia Magnini e Maria LuisaMartella. Partendo da una raccolta

portata avanti dalcollezionista Mauro Morininel corso di oltretrent’anni, la mostraespone una selezione deimateriali e documenti utilialla ridefinizione di partedel tessuto economicodella città nel corso di duesecoli. Mestieri e attività del passatodistinte per tipologie a partire dalperiodo postunitario al 1942: allepareti documenti, cartoline epubblicità costituiscono così unasorta di album della memoria diuna Perugia che fu. Sette lecategorie di mestiere raccolte: tra i

tanti gli hotel, ristoranti e trattorie,passando per negozi, orefici, orologiai,ottici, elettricisti, arte del legno ecalzolai; fiere e mercati, commercianti,attività varie, cinema, teatri, musica econcerti musicali. A corredo dellamostra nelle stesse sale viene proiettatoil filmato Una finestra su Perugia. La cittàvista dalla macchina da presa di grandi e

piccoli registi del ’900. a cura di Michele Patacca. Una raccoltadi immagini dal 1926 al 1963, in bianco e nero, dove vieneillustrato il cambiamento della città e del costume nel corsodegli anni. È stato inoltre pubblicato un catalogo (Futuraedizioni, 2014, 30 euro) con prefazione di Mauro Morini esaggio introduttivo di Laura Zazzerini, che approfondisce,attraverso un ricco apparato introduttivo, i più svariati aspettilegati al contesto sociale ed economico del periodo.

ono trascorsi due lustri daquando il Parlamentoitaliano, il 30 marzo 2004, ha

istituito il Giorno del Ricordo,scegliendo la data del 10 febbraioper commemorare le vittime deimassacri delle foibe e dell’esodogiuliano-dalmata. Sono trascorsiquasi 70 anni; i testimoni diretti siriducono di stagione in stagione, eper questo diviene ancora piùimpellente il dovere dellamemoria. Ma non per antistoricherivendicazioni territoriali o perpericolosi (e purtroppo sempre eovunque presenti) rigurgitinazionalistici. Non affidare quegliavvenimenti all’oblio della Storia,risponde, innanzitutto, al doveredi onorare il debito morale che ilnostro Paese ha contratto concoloro che patirono violenzefisiche e morali inenarrabili, e lacui vicendaper troppotempo è stataavvolta nelsilenzioconniventedelleistituzioni.Quasi dovesseessere loro addebitata la colpa peressere state le vittime di unregime – quello di Tito – che nellasua cieca violenza non sidistaccava da quelli, nazista efascista, che l’avevano precedutoin quegli stessi territori, cercandonell’ideologia la propriagiustificazione. Se quegli uomini equelle donne a migliaia avevanoconcluso la loro esistenza terrenanelle foibe che violentano la

S

pietra delCarsopenetrandonella suaanima piùprofonda; seavevano dovutoabbandonare,da un giorno

all’altro, le loro case di Fiume o diPola, i loro cari nei cimiteri sparsiin tanti paesini di Istria eDalmazia; se tutto questo eraavvenuto, un motivo “validante”doveva esserci stato. Dinanzi a chi“pretendeva addirittura” diconoscere il luogo dove recitareuna preghiera e portare un fiorein ricordo dei propri familiari, leporte rimanevano sempre chiuse:era meglio che di loro non si

parlasse e che sulle loro storiescendesse una damnatiomemoriae durata oltre mezzosecolo. Ma c’è un secondo, forseancora più importante motivo, percui è importante celebrare lagiornata del 10 febbraio. Gliavvenimenti di allora devonorappresentare un monito per glieuropei di oggi, specie per lenuove generazioni. Nelle foibenon sono finiti italiani, sloveni,tedeschi, militari, funzionaripubblici, sacerdoti… sono finitiuomini e donne di lingua, cultura,religione diverse ma divenutifratelli e accomunati nello stessotragico destino dell’essere vittimedi una violenza cieca e brutale ilcui obiettivo principale eradistruggere la dignità dell’uomo.

Il resto (l’ideologia, il credopolitico…) erano solo tentativi percercare di giustificare quello chein ogni caso non poteva né dovevané deve essere giustificato. Aleggere però la storia europea diquesti ultimi decenni, a ripensarea quanto avvenuto nei Paesi dellaex Jugoslavia alla fine del secoloscorso, ci rendiamo conto di cometroppo breve sia la nostramemoria. “Pulizia etnica”, fossecomuni, deportazioni di massasono parole ritornatefrequentemente nelle cronachedei mass media. Per essere,altrettanto velocemente,dimenticate. Fino alla prossimaoccasione. Eppure, per i credenti,il dovere del ricordo non avrebbesenso se non si accompagnasse aun preciso impegno per lariconciliazione. Unariconciliazione che va ben oltre ilperdono ma indica un gesto dacompiere insieme: “Non possiamonon intraprendere – ricordò ilbeato Giovanni Paolo II durantela sua storica visita a Sarajevonell’aprile 1997 – il difficile manecessario pellegrinaggio delperdono che porta a una profondariconciliazione”. E solo da esso,sia detto senza retorica, puòpassare la costruzione di unfuturo diverso per il nostroContinente. Un impegno, ancorapiù impellente e significativo, seespresso in questo 2014 in cui siricordano i 100 anni dall’inizio diquella che la voce inascoltata esolitaria di Papa Benedetto XVdefinì la “inutile strage”.

Mauro Ungaro

Dieci anni fa il Parlamento italiano decideva di commemorare le vittime di Tito

Operazioni di recupero dei resti delle vittime in una Foiba

A Perugia e Marsciano

l “Giorno del ricordo inmemoria delle vittime

delle foibe, dell’esodogiuliano - dalmata, dellevicende del confineorientale” è stato celebratocon una cerimonia ufficialeanche a Perugia con ladeposizione di una coronadi alloro nel parco “Vittimedelle foibe” di MadonnaAlta. La Giunta comunaleera rappresentatadall’assessore LorenaPesaresi, presenti lapresidente del Comitato 10Febbraio, Raffaella Rinaldi,il consigliere Varasano e ilconsigliere Castori. Anche aMarsciano è stata depostauna corona di alloro inlargo Vittime delle foibe,nella zona del palazzettodello sport.

I

La loro vicenda è stataavvolta a lungo nelsilenzio conniventedelle istituzioni

LA VOCE CULTURA 11

Un volume della Bur raccoglie interventi e commenti

I discorsi politici di Benedetto XVIISUC. I luoghi della Resistenza

Isuc - Istituto per la storia dell’Um-bria contemporanea, annuncia l’u-scita del volume Tracce di memoria.

Guida ai luoghi della Resistenza e degli ecci-di nazifascisti in Umbria, di Tommaso Ros-si.Ciò che si propone non è esclusivamente untesto canonico sulla storia della Resistenzain Umbria, sulle azioni perpetrate dai nazi-fascisti per reprimere le attività delle bande,terrorizzare la popolazione e perseguire ipropri disegni attraverso violenze, eccidi,stragi e deportazioni. È bensì un lavoro che,dando il necessario spazio alla ricostruzionestorica, cerca di analizzare e dare conto del-la memoria di quegli eventi, di come è sta-ta concepita, realizzata nei suoi aspetti ma-teriali legati alla monumentalizzazione e dicome, al giorno d’oggi, viene conservata edeventualmente valorizzata.Attraverso un puntiglioso censimento dei se-gni materiali di memoria rimasti, rintrac-ciati anche grazie all’iniziale collaborazionedi associazioni e Comuni, qui si offre una ri-visitazione di quegli anni nuova e per moltiversi inedita, che prende le mosse a ritrosoda un’analisi quantitativa dei reperti mate-riali lasciati nel corso dei decenni per ricor-dare e celebrare quei fatti e quelle persone.

’L ungo il corso delsuo pontificato,Benedetto XVI è

stato chiamato a con-frontarsi con i leader po-litici e culturali di nume-rosi Paesi europei e delleprincipali istituzioni in-ternazionali. Da tale con-fronto è scaturito un con-sistente complesso di ri-flessioni sull’ordinamentopolitico e giuridico libera-le, che tocca le problemati-che fondamentali della de-mocrazia, del rapporto tra legge, dirit-to e giustizia, della libertà religiosa edel ruolo dei credenti nella sfera pub-blica.Nel volume La legge di re Salomone.Ragione e diritto nei discorsi di Bene-detto XVI (con prefazione del presi-dente Napolitano, Bur 2013), che rac-coglie per la prima volta tali interven-ti, alcuni giuristi e intellettuali di di-versa estrazione culturale, politica ereligiosa si confrontano con i principa-li “discorsi giuridici” di Benedetto XVI,

L a partire da quello di Re-gensburg del 2006 fino aquello al Bundestag di Ber-lino del 2011, avviando co-sì una discussione pubbli-ca intorno alla preziosaeredità culturale di unPontefice particolarmentesensibile alle problemati-che della convivenza civi-le. Il pensiero pubblico diBenedetto XVI rivela, allaluce di questa analisi,contenuti che mettono in

discussione gli stereotipi piùdiffusi intorno alla cultura cattolica, alrapporto fede-ragione e alla posizionedello stesso Pontefice di fronte alla con-temporaneità. Emerge che per Bene-detto XVI non esiste un “diritto rivela-to”, cioè un ordinamento giuridico de-rivante da una Rivelazione, perché ilPapa emerito individua le vere fonti deldiritto nella natura e nell’intellettoumano, che ben può giovarsi anche delrelativismo. Già nel libro Fede, verità e tolleranzal’allora card. Ratzinger aveva scritto:

“Una società liberale è una società re-lativista, solo per questo presuppostoessa è in grado di rimanere libera eaperta a un ulteriore cammino. Nel-l’ambito politico questa concezione haampiamente ragione. Non esiste un’op-zione politica che sia l’unica giusta (...).Però, anche nella sfera politica, con ilrelativismo totale non se ne viene a ca-po. V’è dell’ingiustizia che non può maidiventare giustizia (per esempio ucci-dere innocenti; negare a singoli o grup-pi il diritto alla loro dignità umana…);v’è giustizia che non può mai diventa-re ingiustizia”. In merito al fondamen-to dei valori, ha sempre ribadito che“non si possono fondare i princìpi sul-l’autorità ma bisogna fondare l’autori-tà sui princìpi... Neppure il voto del 100per cento degli elettori renderebbe og-gi legittime le leggi razziali”. Il cuore del pensiero di Benedetto èuna appassionata difesa per il ritornodel diritto naturale. Il diritto naturale,la legge naturale è la capacità di di-stinguere tra il bene e il male; “il lin-guaggio della natura è il linguaggiodella ragione”. Due ‘idoli’ inquinano ilmondo giuridico post-cristiano: da unlato “lo scientismo, fondato sull’ogget-tività inerte dei dati”; dall’altro “l’ideo-logia dell’erba-voglio, fondata sull’in-sindacabile, totale soggettività”.

Pier Luigi Galassi

Page 12: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

aro don Elio, grazie per quanto ha scrittonell’editoriale del 7 febbraio scorso de La Voce su

religiosi e religiose. Èvero, soprattutto chi èchiamato a vivere “indisparte” è facile chevenga dimenticato, e ilsentirsi ricordati, nonneghiamo che non puòche far piacere. Sì, ilnumero dei “chiamati”è “ridotto”, “esiguo”, èvero, ma è altrettanto

vero che Colui che chiama non guarda i numeri: per Lui,l’“audience” non conta, i Suoi parametri sonoprofondamente diversi dai nostri, e noi che Lo abbiamo

C seguito senza riserve, ne sappiamo qualcosa. Solo duepiccoli esempi: Gedeone contro i madianiti (Giudici 7,1-9) e la scelta di Davide al posto di Saul come re (1Samuele 16,7) ci dicono come i Suoi pensieri non sianocome i nostri e come le Sue vie non siano come lenostre. È fondamentale che tutti ci ricordiamo chesiamo stati chiamati con il battesimo e che, come tali,tutti siamo “sale della terra e luce del mondo”, ognunonella specificità voluta da Dio. Insieme, possiamocostruire il Suo regno. Così i monasteri e i conventi, chepossono sembrare troppo vuoti, non lo saranno più.

Suor Caterina osbmonastero Santa Caterina Perugia

Grazie a te e alla tua comunità, anche per levostre preghiere, di cui abbamo molto bisogno.

12 LA VOCE LETTERE&OPINIONI VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani

La politica haperso la bussola

crivo queste righe mentrel’Italia (quella che siinteressa di politica) sta

con il fiato sospeso: Lettalascerà il governo? Renziprenderà il suo posto?Probabilmente, quando ilgiornale arriverà ai lettori,queste domande avranno giàavuto risposta. Comunquevadano le cose, questo episodiomi sembra l’ennesima provadello sfascio della politica. Ilquadro sembrava abbastanzachiaro: Letta governa e Renzidal suo posto di capo del partitopropone le riforme, esoprattutto la nuova leggeelettorale; poi, quando sarannostate definite le nuove regoledel gioco, ci saranno le elezionie si vedrà chi vince. Stop. Ma seRenzi va al governo (ammessoche ci vada) prima che sianopassate le riforme istituzionalie la legge elettorale, la suaposizione diventa piùvulnerabile, sarà costretto a piùcompromessi, la difficoltà digovernare appannerà la suaimmagine. Quando infineverranno le elezioni, per Renzipresentarsi come capo delGoverno uscente sarà unosvantaggio, non un vantaggio.Toccasse a me dargli unconsiglio (ma per fortuna sua emia, non tocca a me) gli direidi non provarci. Intanto, giàora, e anzi da diverso tempo, legrandi istituzioni dello Statoagiscono in modo sempre piùconfuso. La confusione investeanche i ruoli del Governo e delParlamento. Le leggi nonnascono più in Parlamento, mavengono alla luce comedecreti-legge del Governo, chepoi le Camere devonoapprovare con procedurad’urgenza. Sarebbe, secondo laCostituzione, una formulaeccezionale; è diventata inveceabituale, e questo è un abusoche la Corte costituzionale hapiù volte denunciato. Un altroabuso è quello di infilare neidecreti-legge o nelle leggi cheli ratificano contenutieterogenei, disparati; e ciòtoglie senso al dibattitoparlamentare. È accaduto nellesettimane scorse con ildecreto-legge che si occupavapromiscuamente dell’Imu edella Banca d’Italia; eraaccaduto otto anni fa con lalegge Fini-Giovanardi suitossicodipendenti (infilata neldecreto-legge per ilfinanziamento delle Olimpiadiinvernali di Torino) cheproprio per questo è stataannullata dalla Cortecostituzionale mercoledìscorso. Il sistema politico haperso la bussola.

Pier Giorgio Lignani

S

IL PUNTO Mons. Agostino Rossi fusempre attivamente presente

pprendo dai necrologi di Avvenire del 1° febbraio la

notizia della morte di mons.Agostino Rossi e intendo unirmi alcordoglio dell’arcidiocesi di Spoleto-Norcia per la perdita di un cosìbravo e degnissimo sacerdote,autentico uomo di Dio. Egli molto ebene ha operato per la Chiesa e perla società. È stato insegnante nellescuole statali e anche preside,appassionato e competente. È statovicario generale nella sua diocesi eha avuto numerosi incarichi pastoralidiocesani e regionali. Finché la salutee le forze fisiche glielo hannoconsentito, è stato attivamentepresente in ogni iniziativa dicarattere regionale, con interventisempre interessanti. Ha avuto stimae fiducia verso il laicato, in vari modidimostrate. Abbiamo collaboratoinsieme in ambito regionale, apartire dall’Azione cattolica nellaquale ci siamo conosciuti; molto emolti siamo stati da lui formati inlunghi anni di impegno comune.Grazie, don Agostino; il Signore ti hagià accolto nel Regno celeste e noi Loringraziamo per averci dato te comeguida ed amico.

Nicola MolèTerni

Don Rossi fu ancheassistente dell’Uciim

pett.le Redazione,dal settimale La Voce abbiamo

appreso con profondo dolore ladipartita di don Agostino Rossi, perdecenni nostro assistenteecclesiastico regionale, di cui non sifa menzione nella breve biografia delgiornale. Era sempre presente,sempre puntuale ai nostri incontriche si tenevano nella sede regionaledi Foligno messa a disposizione dalladiocesi e dove si veniva dalle diversesedi di Spoleto, Terni, Perugia,Foligno, Assisi... Vogliamo esprimereil nostro cordoglio insieme all’attualeassistente ecclesiastico don SalvatoreRugolo, della diocesi di Assisi, deipresidenti regionali e locali che sisono succeduti e dei soci tutti.

Maria Caponettogià presidente regionale Uciim

Al ricordo di don Agostino Rossiabbiamo dedicato quasi unapagina intera, la 27 del n. 5 deLa Voce, cercando di mettere inrisalto la sua figura e le suemolteplici attività. Non tutto,evidentemente, e quindi lei hafatto bene a ricordare il suoimpegno per la formazionedegli insegnanti, dai qualidipende l’istruzione el’educazione degli studenti.

La piccola ma vivacecomunità di Scheggia

aro direttore,sono un parrocchiano di

Scheggia, e volevo segnalare il mio“disappunto” per l’articolo uscito sulsettimanale La Voce n. 3 del 24gennaio riguardo al cambio deisacerdoti che avverrà tra leparrocchie di Umbertide, Padule eScheggia. Il mio disappunto siconcretizza sul fatto che non sia stata

C

S

A

citata in alcun modo la nostraparrocchia (ovviamente parlo dicontenuti) e chi in questi anni hadato moltissimo per tenerla viva eattva. Ebbene anche noi parrocchianidi Scheggia, insieme alla nostraguida don Gaetano, nel corso deltempo abbiamo percorso, costruito,pensato e fatto, affrontando tantesituazioni del nostro viverequotidiano per cercare di renderlopiù vicino all’annuncio del Vangelo.In particolare, l’impegno di donGaetano nella pastorale giovanile,con molteplici attività e progetti, stagarantendo a tutt’oggi la continuitànella nostra comunità dei serviziessenziali e rendere viva la presenzadi Dio ai più giovani. Sinceramente èquesto quello che mi sarebbepiaciuto leggere su Scheggia e donGaetano nell’articolo sopracitato,non per voler peccare dipresunzione, bensì per far conoscere,anche se con pochi e stringati cenni,la nostra piccola ma viva e attivarealtà. Ringrazio per la vostrapaziente attenzione e colgol’occasione per inviarvi cordialisaluti.

Alessandro GasparriScheggia

La beata Angela era“santa” da un pezzo!

aro Direttore,dovunqe andrò, è mio desiderio

che mi accompagni questa nostra Voce, continuando a rinnovarel’abbonamento, grato peraltro inquesti anni di aver potuto anch’io,fuori dal coro, trovare spazio conarticoli, opinioni e lettere. Questavolta colgo l’occasione dellacanonizzazione della nostra grande“beata” Angela da Foligno. Per questasanta - da me fin da piccolo veneratatale - una mia piccola testimonianzasu quanto fuori dall’Umbria già la sichiamasse “santa Angela”. Approdatoin Umbria nell’anno del terremotodel ’79, accolto paternamentedall’amabile arcivescovo OttorinoPietro Alberti, mi trovai nelSeminario regionale di Assisi,completando all’Ita gli studi teologiciin un periodo in cui era alla guida,rettore e preside illuminato,traghettatore del Concilio nel difficilerinnovamento, mons. OscarBattaglia. Ogni mese avevamo unaserata d’incontro familiare con unvescovo dell’Umbria. La prima voltache toccò al vescovo di Foligno, il

C

saggio, mite Giovanni Benedetti, fuuna serata spassosa che ancoraqualcuno dei confratelli ricordava adAssisi in attesa dell’arrivo di PapaFrancesco, presente lo stesso attualerettore don Carlo Franzoni. Nel volersostenere che la “beata” Angela era“santa” titolata, nel mio grovigliatoesporre, partii da Garibaldi, di cui lamia nonna paterna, analfabeta maricca di fede, che si chiamava Angela,mi raccontava nei suoi racconti al“chierichetto”, che ero io predilettosettenne. Mia nonna era orgogliosadi avere per santa del suo nome lavenerata “santa Angela da Foligno”.

Don Luigi R. MarchesiCastel Ritaldi

E il frate disse: “Il 90%dei preti non crede in Dio”

gregio Direttore,le scrivo per metterla a

conoscenza di un episodiorecentemente accaduto. In data 19gennaio mia moglie si è recata aSanta Maria degli Angeli per ascoltareuna catechesi che verteva sulVangelo del giorno, tenuta da unpredicatore. Parlando alla vastissimaplatea, di centinaia di presenti,riguardo a possibili problemipersonali o di famiglia, il Padre si èespresso in termini quanto menocuriosi. Il padre esortava i fedeli chesi trovassero in eventuali assilli odifficoltà a non rivolgersi aisacerdoti, né a chiedere loro consigli,perché, diceva lui, il 90 per cento deipreti “non credono in Dio”! Erainvece bene fidarsi dei frati.Direttore, lascio a lei ogni eventualecommento.

Lettera firmataPerugia

Caro lettore, non metto indubbio la veracità di quantoraccontato, anche se sembrafuori di ogni credibilità, e nonposso fare altro che ritenere chesi trattasse di una battuta, dettain un momento di euforiaoratoria e con un filo di sorrisosulle labbra. Al di fuori di quelcontesto è indubbiamete dadeplorare, come sono dadeplorare i toni eccessivi e soprale righe in ogni forma dicomunicazione, tenendo contoanche del fatto che tra gliascoltatori ci possono esserepersone che prendono allalettera ciò che viene detto.

E

Direttore responsabile: Elio Bromuri

Redazione: piazza IV Novembre n.6 - 06123 Perugiatel. 075/57.27.871 • fax 075/57.31.066

[email protected] e Pubblicità: tel. 075/57.20.397 • fax 075/57.31.066

[email protected]: Tribunale di Perugia N°145

Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione N° 1.304La testata “La Voce” fruisce dei Contributi Statali diretti

di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250. Stampa: Galeati Industrie Grafiche s.r.l., Via Selice 187/189, Imola (Bo)

PerugiaMaria Rita Vallipiazza IV Novembre, 6 Tel. 075 572.78.71 [email protected]

TerniElisabetta Lomoropiazza Duomo, 9Tel/fax 0744 [email protected]

GubbioGiampiero Bedinivia Monteverdi,2Tel. 075 927.21.16 [email protected]

Orvieto - TodiMichela MassaroVia S. Lorenzo, 18 - [email protected]

AssisiRoldano BoccaliTel. [email protected]

Città di CastelloMoreno Migliorati,piazza Gabriotti,10Tel. 075 [email protected]

Materiale fotografico- Archivio La Voce- Enrico Milanesi (Città di Castello)

- Gavirati (Gubbio)- Giancarlo Belfiore

ASSOCIATO ALL’UNIONEDELLA STAMPA PERIODICA ITALIANA

ISCRITTO ALLAFEDERAZIONEITALIANA SETTIMANALICATTOLICI

AbbonamentiAnnuale 43 eAnnuale + on-line 55 eAnnuale solo on line 35 eSemestrale 23 eSostenitore 68 eBenemerito 150 e

Versamento in c/c postale n. 11941069

Bonifico Bancario contoUnicredit Codice IbanIT 25 D 02008 03027000029471611 intestato a: Chiesa di San Severo a PortaSole - La VocePiazza IV Novembre, 6 06123Perugia

Desideriamo informarLache i dati da lei fornitisaranno trattati secondo leindicazioni del D. Lgs n. 196del 30 giugno 2003 (“Codicein materia di protezione deidati personali”).Per riceverel’informativa in dettagliopuò rivolgersi presso gliuffici del settimanale “LaVoce” o contattarci al nume-ro 075.5720397.

Per informazioni sull’abbonamento: [email protected]

Stampato su carta riciclata

I monasteri “sembrano” vuoti, ma...

Il campanile del monastero di santa Caterina

LA VOCE LETTERE&OPINIONILe opinioni espresse in questa pagina rappresentano

esclusivamente il pensiero di chi le scrive.Si raccomanda di non superare le trenta righe dattiloscritte

Page 13: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

i terranno dal 15 febbraioal 1° marzo a Perugia leGiornate del Bartoccio,

con conferenze, conversazioni,laboratori e uno spettacolo di

burattinidedi-cato

alla

S maschera perugina del Bartoc-cio. La seicentesca maschera rap-presentante un contadino cheparla il dialetto ruvido e rozzodella campagna, personaggioinsofferente ad ogni prepotenzae capace, con la sua satira, dimettere in ridicolo la prosopo-pea dei potenti e i vizi della so-cietà, farà da leit motiv per tut-te le iniziative organizzate dallaSocietà del Bartoccio (un grup-po di persone che si sono unitevolontariamente per rivitalizza-re la maschera e far riviere quel-la satira del carnevale) e dal suopresidente Renzo Zuccherini. Quest’anno saranno affrontati,oltre ai temi tradizionali, anchequelli del cibo (i dolci carneva-

leschi), della canzone e dei gio-chi di carte, con iniziative che,oltre a illustrare i risultati dellericerche storiche della Societàdel Bartoccio, proporranno aipartecipanti anche degustazionidi dolci e gare di briscola. Si co-mincia sabato 15 febbraio conl’inaugurazione alla Galleria Ar-temisia della mostra Maschere.Nove artisti incontrano la ma-schera del Bartoccio, a cura diMarco Vergoni. Domenica 16febbraio, all’Auditorium S. Ceci-lia Festa umbra, un concerto dimusica e canti popolari umbridel gruppo vocale e strumenta-le dei Sonidumbra. Sabato 22febbraio spettacolo (alla Sala S.Martino al Verzaro) di Nuovecanzoni perugine, con testi di

Renzo Zuccherini.Il pomeriggio di domenica 23febbraio è previsto, nel Centrostorico, Il Carnevale peruginodel Bartoccio. Lunedì 24 feb-braio, alla sala S. Anna, le DolciBartocciate, cioè la presentazio-ne della ricetta ottocentesca deldolce del carnevale perugino, ri-trovata grazie alle ricerche co-ordinate da Francesca Silvestridella Associazione Italiana diGastronomia storica, con la par-tecipazione di Silvana Andrea-ni, Rita Boini, Chiara Giontoni.Al termine, come è giusto, as-saggio delle Bartocciate. Per info www.comune.perugia.it(Nella foto la maschera delBartoccio in un disegno di MarcoVergoni)

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014 LA VOCE EVENTI IN UMBRIA 13

osa sarebbe il carnevale senzauna maschera? Grandi opiccole, colorate e bizzare non

manca festa di carnevale dove nonvenga indossata da grandi e piccini,a corredo di abiti da maschera daicolori e dai soggetti più vari. A Perugia in preparazione alla grandefesta di Carnevale che si svolgerà il 23 febbraio (a partire dalle ore 17)in corso Vannucci, in pieno centrostorico, con costumi, bartocciate(piccanti e divertenti critiche allapolitica e alla società) e musicaitinerante, sono stati già attivatilaboratori di maschere e costumicarnevaleschi. Ci sono quelli in corso Garibaldi (15 febbraio ore 11)di Sergio Peducci su “Trucchi emaschere”, del 16 febbraio su“Acconciature e travestimenti” diidea Moda (ore 17); di MarioMirabassi, dal 28 febbraio, incollaborazione con Pietro Zanchi, in via dei Priori (martedì - mercoledì,venerdì, sabato ore 16-20); delleBartocciate con Walter Pilini (17febbraio in corso Bersaglieri, ore 21e il 18 febbraio, in corso Garibaldi,ore 21, dell’associazione RiVivi ilBorgo) e il 19 febbraio al circolo delTempobono, ore 18, e del 20febbraio nelle botteghe di via dellaViola, ore 18. Ci sarà spazio ancheper la Fotografia di strada: in viadei Priori, a cura dell’associazione

C

“Istanti Fotografia, venerdì 14, 21, 28febbraio, dalle 21 alle 23). Mercoledì19 febbraio, dalle ore 17.30 alle 20,laboratorio di maschere inPaperclay. Dal 22 febbraio, a PalazzoOddi, in via dei Priori 88, Giochi datavolo e a premi di Xilocart. Neilaboratori di via della Viola,laboratorio di maschere e sculture acura di José Carlos Araoz (Lunedì17 febbraio e martedì 18 dalle 9 alle13 e dalle 15.30 alle 19.30, mercoledì19, dalle 9 alle 13). A cura di Mariella Carbone, nel laboratorio divia della Viola da lunedì 17 febbraioa sabato 22 dalle 15.30 alle 20.30laboratorio di maschere e costumi. Venerdì 28 febbraio, Carnevale alBorgobello, con animazioni e arte distrada, musica, street food, sfilata dicarri del Carnevale dei rioni di SanSisto, corso Cavour e Borgo XXGiugno (dalle 15 alle 24). Sabato 1°marzo, via dei Priori in festa,animazione, convivialità, musica,

sfilate in maschera e spettacoli lungole vie (dalle 10.30 alle 14.30).Sempre sabato 1° marzo, il Bartoccio al Borgo d’Oropresentazione de le “Carteperugine”, torneo di briscola e cena(ass. Vivi il Borgo, corso Garibaldi 36dalle ore 18). Domenica 2 marzo, Carnevale di Monteluce, mostra divespe, lambrette e maschere (dalle11), corteo mascherato e ballo inpiazza (dalle 16). Sempre domenica2, Carnevale del desiderio in viadella Viola e via Cartolari (dalle10.30 alle 24), con animazioni,costumi, maschere, musica, street -food.A San Sisto il 23 febbraio, torna ilCarnevale con sfilate di carri,spettacoli di danza, esibizione dellebande musicali, animazione perbambini, distribuzione di prodottidolciari tipici. Per info sulle iniziativevarie 075.5772830 (Comune diPerugia).

Sfilate e laboratori. Gli artisti mettono adisposizione la loro arteper insegnare a faremaschere e costumi

Le sfilate dei carri carnevaleschi a San Sisto in una passata edizione

A Perugia carnevale al centro

Ecco il Bartoccio con le sue giornate

Page 14: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

BREVI

❖ CSI UMBRIASinergia con le MarcheIl presidente regionale del Csi, CarloMoretti, esordiva un anno fa dicendo chesarebbe stata una scommessa lunga 4anni, e chiedendo ai ragazzi che avrebberocostituito l’équipe regionale quale fosse ilproprio personale talento. La scommessa èstata ed è quella di creare un gruppo dilavoro con la voglia di mettersi in gioco afavore dello slogan del Csi: Educareattraverso lo sport. Dopo un anno, Morettiha voluto sottolineare come i giovaniprovenienti da tutti i comitati territorialiumbri abbiamo trovato la coesione giustaper collaborare, fuori da ideecampanilistiche. Anzi, sono in fase diorganizzazione incontri di formazione coni ragazzi dell’équipe delle Marche per unacondivisione ancora maggiore. Il gruppodi volontari è aperto a nuove adesioni; atutti coloro che amano lo sport e chehanno voglia di fare e mettersi in giococon e nel Centro sportivo italiano.

❖ CSI GUBBIOCalcetto in rosaL’8 marzo del Csi si festeggia a Gubbio,dove per il 17° anno di fila si disputa iltorneo di calcio a 5 in rosa intitolato“Trofeo Tiziana Mosca”. La novitàdell’edizione 2014 sarà l’istituzione di unpremio in memoria di Nadia Colangelo (exn. 1 del Vado Calcio, più volte partecipantealla rassegna eugubina) che andrà almiglior portiere del torneo. Il torneo èriservato a un massimo di 16 squadre ed èpossibile iscriversi fino al 22 febbraio. Lafinale è prevista nella palestra polivalentedi Gubbio. Per informazioni e iscrizioni èpossibile contattare il comitato Csi Gubbioai seguenti recapiti: tel. 075 9272484 oemail [email protected].

CSI. C’è ancora tempoper iscriversi allaGazzetta Cup. Chi hapartecipato l’anno scorsone racconta le emozioni

14 LA VOCE SPAZIOCSI

CSI FOLIGNO. Incontro per giovani e animatori,con l’assistente nazionale don Alessio Albertini

l Csi dell’Umbria, incollaborazione con Asd(associazione sportiva

dilettantesca) Montegrillo,organizza le gare di doppio edi singolo di tennistavolovalide per le qualificazioni allafase nazionale Csi del Gran Prix2014. Le gare verrannodisputate presso la palestradella scuola media diMontegrillo che si trova in viaE. Meucci 1 a Perugia e sisvolgeranno venerdì 24gennaio e venerdì 28febbraio. Le gare di singolo edi doppio si svolgeranno congironi iniziali “all’italiana” di

I

sola andata, e prosecuzione aeliminazione diretta. La realtàdilettantistica dell’AsdMontegrillo svolge attivitàsportiva agonistica,partecipando ai campionati dilivello nazionale, regionale eprovinciale ormai da moltotempo. Il suo fondatore,Fausto Pelliccia, è uno dei

principali promotori dellosviluppo del tennistavolo -popolarmente noto come“ping pong” - a Perugia; perpiù di venti anni ha coordinatoe organizzato i Giochi sportivistudenteschi in collaborazionecon il ministero della Pubblicaistruzione e con il Coni,avvicinando tantissimi giovanie tantissime scuole a questadisciplina sportiva. Ha tenutomolti corsi di formazione ditennistavolo per atleti perdocenti di attività motoria einsegnanti di educazionefisica, in qualità di tecnico eallenatore Fitet.

Tennistavolo: qualifiche nazionaliSi svolgeranno il 24 e28 febbraio presso lapalestra della scuolamedia di Montegrillo

San Siro, dove osano i campioni

è bisogno di te per far vincere lostare insieme” era il titolo del 2°incontro diocesano dei giovanis-

simi, animatori ed educatori di oratorio tenu-tosi il 31 gennaio a Borroni, frazione di Foligno.Una giornata organizzata da Pastorale giovani-le, Oratorio in diocesi e Csi. L’incontro si è aper-to con la bella testimonianza di frate Gabrieleche ha introdotto la figura di don Bosco, pro-prio nella giornata dedicata al Santo della gio-ventù. Successivamente la testimonianza di don Ales-sio Albertini, assistente ecclesiastico del Csi na-zionale, il quale ha narrato vari esempi delmondo dello sport per poter comunicare ai pre-senti l’importanza del gruppo. Don Alessio haintrattenuto i ragazzi dando due fondamentaliconsigli. Per prima cosa, l’importanza dellosport di squadra, accennando alla finale Italia-Brasile dei Mondiali del 1994. Da quella me-morabile partita, che ha visto il Brasile trionfa-re dopo i calci di rigore, si possono cogliere mol-

’C“ ti messaggi; l’importanza dell’allenamento, l’a-doperarsi per la squadra e il momento impor-tante di prendersi la responsabilità di eventua-li errori. Il lavoro di squadra è indispensabile, evale solo se ogni componente si impegna a fon-do per regalare il meglio di sé agli altri. Il secondo consiglio riguarda il lavoro indivi-duale: riprendendo l’esempio di un atleta chedopo numerosissimi infortuni riesce a conqui-stare l’oro alle Olimpiadi sotto l’incredulità dimolti scettici, don Alessio evidenzia che nella vi-ta bisogna imparare a faticare, allenarsi dura-mente e impegnandosi a fondo per poter scor-gere alla fine i risultati prefissati inizialmente.“Le scorciatoie - aggiunge - non esistono, e tan-to prima o poi si ritorceranno contro”. Si è avuto un momento intenso insieme al ve-scovo di Foligno, Gualtiero Sigismondi, il qua-le ha concluso la giornata affermando la bel-lezza del gruppo. E lascia un ammonimento atutti: “Il contrario di gioia è noia, e la noia por-ta alla nausea della vita”.

entre si avvicina il momento delfischio d’inizio di Gazzetta Cup,torneo che tra i giovani è molto

sentito, ripercorriamo l’edizione appenaconclusa attraverso la testimonianza deiragazzi della polisportiva NuovaFulginium di Foligno che, guidati da mister Fortunati, sono approdati alla fasefinale a Milano. “I due giorni a Milanosono stati un’esperienza incredibile ebellissima che difficilmente scorderemo”queste le parole di mister Fortunati,allenatore dei piccoli campioni folignati,che hanno rappresentato la regioneUmbria in modo esemplare per qualità digioco e di comportamento, sfiorando lafinale per un soffio e concedendosi ilsecondo posto nel girone finale. “I ragazzi- continua l’allenatore - hanno dato ilmassimo in campo e fuori, ed è stata perloro un’esperienza importante sia a livellodi crescita sportiva, con la scoperta delleproprie qualità, sia di crescita umana”. Lasocietà, con i suoi dirigenti, ha elogiatol’organizzazione del Centro sportivoitaliano, che fin dalla fase locale alla fasenazionale ha curato in modo puntiglioso lamanifestazione, rendendo la competizionesana ed equilibrata e creandoun’atmosfera accogliente. La società esoprattutto i giovani atleti nonscorderanno mai la presentazione deltorneo allo stadio di San Siro, vera “casa”

M

del calcio, campo di gara di Inter e Milan.Emozionante anche il tour neglispogliatoi, concesso a tutte le squadrepresenti alla fase nazionale del torneo,dove i ragazzi si sono immedesimati neiloro beniamini. Lì hanno potuto sedersi suquelle panche dove ogni domenica icampioni del calcio si siedono e indossanola divisa. Giornate indimenticabiliaffrontate dai ragazzi con determinazione,e nello stesso momento con la sana voglidi divertirsi, consapevoli di viveremomenti indimenticabili. E infine, comehanno ricordato i dirigenti della NuovaFulginium di Foligno, c’è stato il momentodella premiazione con la presenza di Galante, ex giocatore dell’Inter. Ilmomento è stato vissuto con maggiorecommozione soprattutto dagli adulti, maanche dai più piccoli, questi ultimi troppo

giovani per ricordarsi il grande giocatore.Conclude il mister Fortunati: “È statal’emozione più bella che i ragazzi e tutta lasocietà abbiano mai fatto e che porteremocon noi nel cuore, dalle partite disputatealla ‘Scala del calcio’ ai momenti di svagoin albergo con tutte le altre società d’Italia.Insomma, siamo pronti per questa nuovaedizione... e che vinca il migliore”. Il CsiUmbria ricorda che le partite sarannodisputate a Foligno, presso l’impiantodella polisportiva Nuova Fulginium situatoin via Monte Prefoglio 3 e che sono apertele iscrizioni fino alla fine di febbraio. IlCsi Umbria invita tutte le società umbre aiscrivere i propri ragazzi e fargli cosìvivere una grande giornata di sport e festa.Per informazioni, email [email protected] o [email protected].

Page 15: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

a voluminosa esortazioneapostolica Evangeliigaudium di Papa

Francesco “sull’annuncio delVangelo nel mondo attuale” ha“un significato programmatico edalle conseguenze importanti”(n. 25). L’alto valore magisterialeè dato anche dal fatto che il Papainterpreta e riassume leproposizioni del Sinodo celebratodal 7 al 28 ottobre 2012 sul tema“La nuova evangelizzazione perla trasmissione della fedecristiana” (cf nn. 14-18).Contiene chiaramente quello chepiù sta a cuore a Papa Francesco:dare impulso alla riforma dellaChiesa partendo dal Vangelo,dall’Evangelii gaudium. Questaespressione, nella quale laseconda parola rafforzavolutamente la prima (Vangeloinfatti significa buona notizia), èil filo conduttore dell’interaesortazione. Dopo l’Anno dellafede si passa a esplicitarne laprima manifestazione: la gioiadel credere, fondato nel Vangelo,non può che esserecaratterizzato dall’esultanza peril dono ricevuto e testimoniato.Non c’è cristiano senza la gioiadel credere, che suscita stupore,gratitudine, fervore missionariotali da farlo uscire dall’egoismo,dall’apatia, dalla tristezza,dall’individualismo, dalladisperazione. Lo si vede subito.

LDel resto la parolaripetuta per ben novevolte nel “discorsoprogrammatico diGesù” è: beati! Si trattadi una gioia piena eperfetta, profonda estabile, che niente enessun altro puòdonare né togliere. “Vi ho dettoqueste cose perché la mia gioiasia in voi e la vostra gioia siapiena” (Gv 15,11) e “nessunopotrà togliervi la vostra gioia”(Gv 16,23). La beatitudineevangelica - perfetta letizia,secondo san Francesco - èdonata a tutti e la si sperimentaparadossalmente in modoperfetto nelle situazioni dipovertà, sofferenza,misericordia, persecuzione.Gesù conclude il suo discorsocon due imperativi: rallegratevied esultate (Mt 5,12). Vogliocitare in proposito latestimonianza di MadreSperanza, che sarà proclamabeata il prossimo 31 maggio.Nell’esperienza profonda con ilSignore, ha colto e sviluppatosoprattutto una fede viva nel suo

Amore misericordioso.Ne è rimasta cosìaffascinata e convintada impegnare tuttal’esistenza in unagioiosa speranza, maivenuta meno, e inun’ardente carità senzalimiti. L’Amore

misericordioso da una parte ciriempie di una gioia indicibile einvincibile perché non dipendedai nostri meriti (è gratuito,senza misura, infinitamente piùgrande di tutte le nostremiserie). Dall’altra parte cicambia e ci converte perchéspinge a uscire (il verbo ritornaspesso nell’esortazione del Papa)dal proprio egoismo,permettendo alla lucedell’Amore di entrare e di farcivivere evangelicamente. “Io sono– dice Papa Francesco di sé – unpeccatore che Dio guarda conamore e misericordia, e questomi riempie di gioia e mi porta adonare la mia vita al Signore,alla Chiesa, a tutti”. Nei gesti delPadre misericordioso che “vedeil figlio quand’era ancoralontano, si commuove nelle sue

viscere, gli corre incontro, gli sigetta al collo, lo bacia e gli fa unagrandissima festa” (Lc 15,20 ss),l’uomo trova la gioia più inattesae più indicibile: scopre Dio comePadre, se stesso come figlio delsuo Amore e l’altro come fratello.Scopre il paradiso, esattamentequello che Gesù morenteassicurò al ladrone: “Oggi conme sarai nel paradiso” (Lc23,43). “Io vi dico: vi sarà gioianel cielo per un solo peccatoreche si converte, più che per 99giusti i quali non hanno bisognodi conversione” (Lc 15,7). Èimpressionante che tutto il Cielofaccia festa per il figlio perduto eritrovato mentre il figlio cheappariva obbediente e buononon capisca né la gioia di essere

figlio, né quella di essere fratello.L’opera di Madre Speranza e ilsantuario di Collevalenza, pervolere del Signore, offronoprincipalmente questomessaggio che si collegadirettamente all’Evangeliigaudium. Diceva: “Se gli uominiscoprissero Dio come Padremisericordioso, siconvertirebbero tutti”. E ciò hadue gioiose conseguenze. Primo,la lode e la gratitudine “perché ilsuo Amore è per sempre” (Sal136: il grande hallel ripete questoritornello ben 26 volte). Secondo,“vai e anche tu fa’ lo stesso” (Lc10,37). “Gratuitamente avetericevuto, gratuitamente date”(Mt 10,8).* Vescovo di Città di Castello

Si possono ordinare, sia in visione che per labenedizione, al numero telefonico 075 5720397, via fax al numero 075 5731066, oppure tramite e-mail all’indirizzo: [email protected]

Sussidi pastorali e per la benedizione delle famiglie

Queste le "parole":

Gioia, Misericordia, Cristiani, Chiesa, Poveri, Pace, Famiglia, Futuro, Testimonianza, Preghiera.

L'opuscolo per le benedi-zioni pasquali che La Voceha preparato quest'anno hacome tema “La gioia” e propone un vocabolario minimo del cristiano illustrato, per così dire, conle parole di Papa Francesco. Ciascun brano è riportato

con la citazione consen-tendo così a chi volesse approfondire il discorso direperire facilmente il testooriginale integrale sul sitodel Vaticano.In questo modo l'opuscolopuò essere utilizzato anchein attività di gruppo come

traccia per incontri di for-mazione offrendo spuntiper l'approfondimento deitemi/parole proposti. Nella scelta delle frasi abbiamo cercato di conser-vare il tratto colloquiale efamiliare proprio di PapaFrancesco.

Chiudono l'opuscolo: -- Preghiera di Papa Francesco a Maria per la Chiesa (cf. Evangelii Gaudium) -- Preghiera di Papa Francesco alla Santa Famiglia (cfr omelia alle famiglie 27 ottobre 2013)

L'opuscolo di 32 pagine (formato 15x15cm,la metà sono immagini) presenta 10 parolecommentate da frasi di Papa Francesco,dalle più note ("permesso, grazie scusa"

o " la chiesa non è una ong") a altre menonote tratte dalle omelie a Santa Marta ealtre omelie, Angelus e discorsi vari tra cuitutti quelli fatti ad Assisi.

15

La gioia del credere† Domenico Cancian *

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

Il ritorno del figliol prodigo di Antonio Luigi Gajoni

Page 16: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

BREVI

❖ PERUGIACarnevale alla Casa museoOddi Marini ClarelliDal 14 febbraio al 4 marzo la famiglia degli OddiMarini Clarelli di Perugia (via dei Priori 84) simette in maschera: fotografie e oggetti viguideranno attraverso il Carnevale di una volta.Durante la visita guidata (gratuita) sarà possibileavere anche l’occasione di vedere come sivestivano nell’Ottocento e nei primi anni delNovecento durante il Carnevale. Apertura: lunedì15-17 e venerdì 9.30-12.30. Per l’occasioneaperture particolari (sabato 15, 22 febbraio e 1marzo ore 15-17). Dal 22 febbraio i locali di pianoterra diventano un luogo per riscoprire i giochi diuna volta e naturalmente tutti i bambini e igiovani ragazzi sono invitati. Spazio curato daXilocart dal titolo “È Carnevale. Vuoi giocare connoi?” (Aperto nei seguenti orari: 22-23 febbraioore 10-13 e 16-19; 27-28 febbraio ore 16-19; 3marzo ore 16-19; 4 marzo ore 10.-13-16.-19).

❖ CITTÀ DELLA PIEVEAppuntamento con la storiaal teatro AvvalorantiSabato 15 febbraio alle 21 e domenica 16 alle 17,gli studenti liceali e universitari del laboratorioPlebisLab invitano ad un appuntamento con laStoria, presentando al Teatro degli Avvaloranti diCittà della Pieve lo spettacolo-documentario“Fuoco e ombre”, sottotitolo “Anni ’70:maneggiare con cura”. PlebisLab è un laboratorioteatrale costituito soprattutto da giovani pievesi.Con la collaborazione del Teatro dei Macchiati ela passione di Alessandro Manzini, il gruppo hasviluppato nel tempo interesse alla Storia e allasua rappresentazione teatrale.

DIOCESI. Inizia lavisitapastorale del Vescovo

Gesù ha una specialepresenza nei sofferenti

Festa di Santa Margherita

al 16 febbraio al 27 febbraio si celebra laFesta di Santa Margherita da Cortona in

un’atmosfera che nonsembra invernale, maprimaverile. Arenderla tale duemotivi: PapaFrancesco e il vescovoGualtiero, PapaFrancesco lo ha reso

Cardinale. Quest’anno mons. Bassetti non saràdei nostri. Ha promesso di esserci il prossimoanno, ma lui sarà presente nelle nostrepreghiere e con la sua preghiera. Domenica 16febbraio si terrà il pellegrinaggio da Pozzuolo a Laviano: alle 9.30 arriveranno i pellegrini,seguirà ristoro e confessioni. Alle ore 10 ci saràil rinnovo delle promesse battesimali, ore 10.30inizia il pellegrinaggio verso Laviano. Ore 11.30arrivo a Laviano e celebrazione della messa. Ore13 pranzo. Martedì 18 dalle 21 alle 22adorazione. Il 20 febbraio Giornata dei giovani,con confessioni e messe. Il 22 febbraio giornodella festa, messe, confessioni, alle ore 14.30 siterrà il concerto eseguito dalla banda,seguiranno divertimenti popolari. Giovedì 27conclusione dei festeggiamenti con messe aPozzuolo, Petrignano e Laviano. (D. P. B.)

D

opo gli incontri con le maestran-ze e i dirigenti della Trafomec diTavernelle, azienda in grave diffi-

coltà, l’arcivescovo Bassetti, accompa-gnato dal vicario generale mons. PaoloGiulietti, dal direttore dell’ufficio dioce-sano Pastorale per i problemi sociali elavoro mons. Fausto Sciurpa e dal par-roco di Marsciano mons. Giuseppe Ricci,ha fatto visita alla Clam di Marsciano,azienda che non risente della crisi: pro-duce stufe a legna e a pellet per uso do-mestico. Insieme alla consociata Presy-stem, la Clam conta 130 dipendenti e 30agenti di vendita in Italia. Mons. Basset-ti è stato accolto in azienda dal presi-dente Sesto Giannoni, dal sindaco diMarsciano Alfio Todini e da alcuni rap-presentanti di dirigenti e operai di realtàindustriali vicine alla Clam: Elettromec-canica, Emu, Metalmeccanica umbra,Gmp ed Ecomet. Mons. Bassetti ha sottolineato le ragioni

dell’attenzione della Chiesa al lavoro:“Esso - ha detto - è una realtà sacra. ÈDio, infatti, che crea l’uomo come lavo-ratore, affidandogli la terra da custodireper mezzo dell’attività quotidiana”. L’Ar-civescovo ha avuto parole di attenzioneper i “tanti giovani disoccupati” ai quali,ha detto, “occorre dare prospettive. Il no-stro territorio - ha aggiunto - non può vi-vere solo di pubblico impiego o di ter-ziario: occorre ridare fiato alla piccola emedia impresa”. Il prossimo incontro è venerdì 14 feb-braio (dalle ore 10.30 alle ore 12.30 pres-so palazzo Donini) con i dipendenti delpubblico impiego. Per mons. Bassettisarà anche occasione per ricordare, aquasi un anno dalla tragica morte, avve-nuta il 6 marzo 2013, le due dipendentiDaniela Crispolti e Margherita Peccati,vittime di un efferato delitto perpetratonei locali della Regione Umbria della se-de del “Broletto” a Perugia.

D

cominciato con una benedizioneche abbraccia malati, ma anchemedici, infermieri, operatori

sanitari e volontari, il viaggiodell’arcivescovo di Perugia-Città dellaPieve, mons. Gualtiero Bassetti, nelmondo della sanità. Una delle quattrorealtà – insieme a lavoro, immigrati euniversità – che il futuro cardinale staincontrando in una serie di incontri, trafebbraio e marzo, prima di iniziare lavisita pastorale nelle varie parrocchie.L’occasione per il primo incontrodedicato alla sanità è stata la 22aGiornata mondiale del malato, daltema “Anche noi dobbiamo dare la vitaper i fratelli” (1Gv 3,16), che si è svoltadomenica scorsa nella chiesa di SantaLucia. Si sono dati appuntamento perla celebrazione eucaristica presiedutadall’Arcivescovo tutti coloro che vivonoo sono a contatto ogni giorno con lasofferenza, tra cui le associazioni diambiente operanti in diocesi: il Centrovolontari della sofferenza (Cvs),l’Unitalsi, i membri dell’Ordine diMalta che prestano assistenzasanitaria, la Misericordia di Magione el’Associazione perugina di volontariatopromossa dalla Caritas diocesana. “C’èbisogno - ha sottolineato mons. Bassettidurante l’omelia - di cristiani cheamino con i fatti, più che con le parole,che credano in ciò che dicono, cheportino luce e amore in un mondo chesempre più perde la bellezza della

È verità. La tragedia più grande dellamodernità è l’aver perso il senso dellavita, il motivo profondo per cui si è almondo. Tante, troppe sono le personeche vengono da me chiedendomiperché sono nati, qual è il loro compitonella vita. È la fede che ci illuminanell’ora della prova, ed è nelle personesofferenti che la Chiesa riconosce laspeciale presenza di Gesù. Perciòsperanza e coraggio!”. Mons. Bassettiha richiamato più volte il messaggiodato da Papa Francesco in occasionedella Giornata mondiale del malato.“Per crescere nella tenerezza - ha dettol’Arcivescovo, citando le parole delPontefice -, nella carità rispettosa edelicata, noi abbiamo un modellocristiano a cui dirigere con sicurezza losguardo: è la Madre di Gesù e Madrenostra, attenta alla voce di Dio e ai

bisogni e difficoltà dei suoi figli”.L’Arcivescovo ha poi benedetto tutti imalati e gli operatori sanitari presenti.Le offerte raccolte durante lacelebrazione sono state destinate alVillaggio della carità, inaugurato loscorso 29 gennaio, per offrire servizialle persone in difficoltà e accoglienzaalle famiglie rimaste senza casa. Tra iconcelebranti l’assistente diocesanodell’Unitalsi don Gino Ciacci, e alcunisacerdoti che svolgono il loro ministeroin luoghi di sofferenza e di cura, tra iquali don Siro Nofrini, disabile,degente presso la casa “Creusa BriziBittoni” di Città della Pieve, salutatocon particolare affetto,all’inizio della messa, dallostesso Bassetti.

LauraLana

Gli incontri di mons.Bassetti con le impresedel territorio e idipendenti pubblici

Altre visite al mondo della sanità14 FEBBRAIO, con i gestoridelle strutture sanitarie,residenziali e riabilitativecattoliche e con i medici difamiglia e i pediatri di liberascelta25 FEBBRAIO visitaall’ospedale “Santa Maria dellaMisericordia” (Centro prelievi,Ambulatori di day hospitalOncologia, di Ostetricia-ginecologia e di Geriatria e alledegenze di Geriatria e diOncoematologia pediatrica).L’Arcivescovo pranzerà allamensa dell’ospedale e nelpomeriggio, dopo averincontrato i cappellani pressola loro struttura, proseguirà lasua visita alle degenze diEmatologia e dell’Unitàspinale, celebrerà i vespri nellacappella e concluderà lagiornata visitando il Prontosoccorso.

Il pellegrinaggio

Un momento della celebrazione a Santa Lucia

Al centro San Martino si parla di unità tra le Chiese seguito di notizie giornali-

stiche relative ad un sacer-dote ortodosso operante in

Perugia accusato di ricettazione,il Centro ecumenico San Martinoe il Consiglio diocesano per l’e-cumenismo e il dialogo, senzaminimamente entrare nella vi-cenda, precisano che la suddettavicenda non riguarda il reveren-do Ionut Radu, parroco della par-rocchia ortodossa romena che hasede nella chiesa di San Fioren-zo in via Alessi, né il reverendoGiorgio Chachidze, parroco del-la comunità ortodossa greca cheha sede nella chiesa di SantaCroce in via Benincasa. La precisazione - afferma il co-municato - si rende necessariaper evitare la confusione, segna-

lata da alcuni cittadini e fedeli siacattolici che ortodossi, generatada una non conoscenza dellapluralità di presenza di Comu-nità ortodosse a Perugia.La Voce prende atto del comuni-cato e si fa carico di rilevare lasituazione fortemente pluralisti-ca delle presenze religiose nellecittà e nell’intera regione del-l’Umbria, per cui la gente trovadifficoltà a fare le debite distin-zioni e rischia di fare di ogni er-ba un fascio. In questo modo sipromuove una cultura della in-differenza. La pluralità delle presenze reli-giose può considerarsi un segnodi libertà se è accompagnata dalrispetto di ognuno verso l’altro enon ingenera confusione.

A

16 LA VOCE Perugia.Città della Pieve

attolici e luterani guar-dano al 2017, anno incui ricorre il quinto cen-

tenario dell’inizio della Rifor-ma protestante, quando Lute-ro affisse le 95 tesi sulle indul-genze alla porta della cappel-la del Castello di Wittemberg(1517). Fu la scintilla che fecedivampare un fuoco di divisio-ne e di violenza che ancoranon è totalmente sopito. In pochi decenni, dopo quellapresa di posizione di Luterol’Europa cristiana si trovòprofondamente divisa in duegrandi blocchi in lotta tra lo-ro. In vista di questo centena-rio una commissione mista

C composta da cattolici e lutera-ni ha redatto un documentointitolato Dal Conflitto alla co-munione. Commemorazionecomune della Riforma. Questodocumento è stato studiato peralcuni mesi negli incontri dellunedì al Centro ecumenicoS. Martino di Perugia. Hannocollaborato alla lettura e com-mento varie persone, l’ultimadelle quali, Mauro Galmacci,ha presentato le conclusioni,che costituiscono una visionenuova della Riforma prote-stante che segna un punto diconvergenza delle posizionicattoliche e luterane di grandeimportanza per la storia della

Chiesa. Sempre nella prospettiva didialogo per la riconciliazionetra i cristiani nel prossimoprogramma sarà preso in con-siderazone lo studio di un do-cumento della CommissioneFede e Costituzione cui parte-cipa anche la Chiesa cattolica,sul significato che si deve da-re alla nota dell’unità dellaChiesa. Questo impegnativo studiosarà preceduto nei prossimilunedì da una presentazionedella figura e opera di JulesIsaac (lunedì 17 e 24 febbraio)e da una relazione sulla figuradi S. Gregorio Magno sulla ba-se di una pubblicazione sullarivista Convivium dell’Ita didon Francesco Benussi (lu-nedì 3 marzo). Gli incontri sisvolgono ogni lunedì alle 18 invia del Verzaro 23.

Precisazione del Centro Ecumenico

Page 17: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

l 1° febbraio aPassignano sulTrasimeno è stato

presentato il libro Dalsilenzio al boato di Claudio Bellaveglia. Giàsindaco di Passignanoper due mandaticonsecutivi e ora incarica come assessorealla Cultura, Bellavegliaha narrato nelle 160pagine, vergate condiligente precisione, unafetta importante dellastoria di questo paeseche si affaccia sulTrasimeno. Il raccontodoloroso delbombardamento alleatocompiuto su Passignanoil 16 maggio 1944,costato la vita a 46vittime innocenti, e laritrovata amicizia con gliabitanti di VillettaBarrea, Comuneabruzzese, che,trovandosi sfollati aPassignano, patirono

I anche loro la pena dellebombe perdendo duevite (le vittime furono 46,44 di Passignano e 2 diVilletta Barrea) emergedalle pagine di questolibro come il “boato” chescuote il “silenzio”.L’autore ricorda anchedue alte figure disacerdoti a cuiPassignano è e sarà persempre legato da grandericonoscenza. La primaè mons. CarloMinchiatti che fu vicariopievano durante ilperiodo della Secondaguerra mondiale e chequel 16 maggio 1944 futra i primi che andò aprestare soccorso,andando lui stesso ascavare tra le maceriedelle case abbattutedalle bombe alleate,lacerandosi, oltre allaveste talare, anche il suocuore di Padre. Poimons. Gaetano

Piastrini, per 50 anni -dal 1958 fino alla morteavvenuta nel 2008 -parroco di Passignano, eche sull’esempio di donCarlo ha formato,guidato e custodito lafede del suo popolo. Lapresentazione che haveduto una nutritapartecipazione dipassignanesi haevidenziato come fossearrivato il momento cheun libro come questovenisse dato alle stampe.

U. B.

Claudio Bellaveglia,“Dal silenzio al boato”,Murena editrice, euro16,50

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

BREVI

❖ PERUGIA“M’illumino di meno”, luci spente sulla fontana Il Comune di Perugia – Assessorato alle politicheenergetiche ed ambientali aderisce anchequest’anno alla popolare manifestazione“M’illumino di meno”, organizzata da Caterpillar,trasmissione di Rai Radio 2, per promuovere ilrisparmio energetico ed i consumi responsabili.Venerdì 14 febbraio vengono spente le luci cheilluminano la Fontana Maggiore. Dalle ore 18.30alle 20.30 “L’Universo visto dalla FontanaMaggiore”: l’Associazione astrofili “Paolo Maffei”di Perugia, metterà a disposizione dei cittadini ipropri telescopi per la visione del cielo da PiazzaIV novembre oscurata per l’occasione. Le attivitàcommerciali che si affacciano sulla piazzalimiteranno l’illuminazione delle vetrine e delleinsegne.

❖ CITTÀ DELLA PIEVE/1Iniziative con la scuola e spegnimento delle luciAnche Città della Pieve aderisce alla campagna“M’illumino di meno” e in collaborazione conl’Istituto scolastico comprensivo “PietroVannucci”, il Teatro dei Macchiati e l’Arci di Cittàdella Pieve, organizza lo spettacolo teatrale C’erauna volta. L’appuntamento è il 14 febbraio alle18.15 al Teatro comunale Accademia degliAvvaloranti: ben 110 bambini, alunni dell’IstitutoVannucci, classi quinte del capoluogo, terza,quarta e quinta di Moiano, seconda, terza equinta di Po’ Bandino, racconterannol’evoluzione, nella storia, del rapporto tra uomo,progresso ed efficienza energetica. La campagnadi Caterpillar invita ad aderire con un gestosimbolico, tra le 18 e le 19.30, durante la messain onda della trasmissione: spegnere le luci,accendendo, laddove possibile, luci “pulite”.

❖ CITTÀ DELLA PIEVE/2Appaltati i lavori per l’EcomuseoÈ imminente l’avvio dei lavori alla Roccamedievale di Città della Pieve dove verràrealizzato il Percorso ecomuseale di Animazioneterritoriale: un centro d’informazione in grado diaccogliere l’ospite con una presentazione a tuttocampo della città e del territorio, fornendogliconsigli su ricettività, eventi, itinerari e percorsi. Ilocali delle celle dell’ex carcere mandamentalesono destinati all’esposizione dei costumi delCorteo storico del Palio dei Terzieri. All’internoverrà anche raccolto il materiale del Museodell’Esperienza: cartoline, fotografie, vecchivideo. Ampio spazio all’esposizione dei prodottidell’eno-gastronomia locale; ci sarà anche unPercorso del Gusto e uno dei Mestieri.

TV2000. Si apre con mons. Bassetti la nuova trasmissione sui Vescovi

11 febbraio la Chiesa ha cele-brato la festa della Madonna diLourdes. Il popolo di Passigna-

no sul Trasimeno è particolarmente le-gato alla devozione di un’immagine raf-figurante la Vergine che apparve allapiccola Bernadette Soubiroux, comune-mente detta “Madonnina sfollata” a mo-tivo delle singolari condizioni in virtùdelle quali giunse tra noi.Trovata a Civitavecchia da due passi-gnanesi che guidavano il camion, mi-racolosamente illesa in mezzo alle ro-vine di una chiesa distrutta dai bom-bardamenti della guerra, venne da lorocondotta a Passignano e consegnatanelle mani dell’allora vicario pievanodon Carlo Minchiatti.Don Carlo s’attivò appena possibile perinformare gli abitanti di Civitavecchiadel ritrovamento fatto della santa im-magine, nel frattempo custodita nellachiesa parrocchiale, affinché volesserovenire a recuperarla.Giunti a Passignano e visto con quantoonore la Madonnina sfollata era vene-rata dal popolo, vi lessero un segno diparticolare predilezione divina, tantoche decisero di lasciarla per sempre traquesti suoi devoti figli, sulle rive del la-

’L go Trasimeno.Nella “Cronaca parrocchiale” dell’anno1944 don Carlo Minchiatti scrive: “Pre-ceduta da una solenne novena di santemesse con funzioni, si celebra in questogiorno la festa della Madonnina ‘sfolla-ta’, cioè della cara immagine della ma-donna di Lourdes, qui giunta dalle ro-vine di Civita Vecchia. Trasportata aPassignano e piamente donata alla no-stra chiesa. Al mattino bellissima co-munione generale. Ore 11 messa incanto. Al pomeriggio discorso del par-roco e consacrazione della parrocchiaal Cuore di Maria”.A testimonianza della consacrazione,quell’11 febbraio 1944 venne donato al-la Madonna un simbolico “cuore” di ga-rofani, e si spesero ben 1.000 lire di fio-ri.A tutt’oggi l’immagine della Madonnadi Lourdes - che per Passignano resteràsempre la Madonnina sfollata- , troneg-gia su un altare posto sul fondo dellanavata destra della chiesa, sulle cui co-lonne in pietra serena, in data 11 feb-braio 1945, è narrata in un italiano so-lenne e poetico la storia della sua ve-nuta tra noi.

Umberto Benini

11 febbraio, la Madonna sfollata PASSIGNANO. Un libro racconta i giorni dei bombardamenti del 1944

17LA VOCE Perugia.Città della Pieve @[email protected]

Da Perugiasaranno in tanti adaccompagnarel’arcivescovoGualtiero Bassettiil 22 febbraio a San Pietro

Tutti a Roma per l’investitura

a diocesi - e non potevaessere altrimenti - è inpiena fase di prepara-

zione per il prossimo Conci-storo del 22 febbraio in cuiGualtiero Bassetti, il nostro ar-civescovo, verrà creato cardi-nale. Perugia guarda a Roma, al Vaticano concuriosità ed entusiasmo. I perugini sisentono con la mente e il cuore vicini alloro pastore nel momento in cui riceveràla porpora dalle mani del Papa Francescoche lo ha scelto e si sentono giustamen-te al centro di questa solenne manifesta-zione della Chiesa cattolica che haun’importanza e visibilità universale. In questi giorni che precedono l’evento lapreparazione è soprattutto emotiva, se neparla, ci si informa: “tu ci vai? io non pos-so, peccato...” e così via. E poi c’è la pre-parazione concreta degli organizzatori edi coloro che si sono prenotati per recar-si a Roma. All’Agenzia diocesana “Nova Itinera” so-no giunte più di mille iscrizioni. I fedeliraggiungeranno Roma in pullman con

Lpartenza, da diversi punti della diocesi,all’alba (intorno alle cinque del mattino)per poter essere nella Basilica di San Pie-tro alle 11.30, ora prevista per l’inizio delConcistoro. In Basilica potrà entrare so-lo chi è provvisto di biglietto. Bigliettogratuito, precisano gli organizzatori spe-cificando che la quota richiesta di 35 eu-ro copre le spese di viaggio e del pranzoche sarà consumato nel ristorante delmega parcheggio del Gianicolo. Dopo la celebrazione l’arcivescovo neocardinale riceverà i perugini per saluta-re e ringraziare i presenti e fare un mo-mento di festa. Poi tutti a Perugia per par-tecipare anche alla festa che sarà fatta ilgiorno dopo. Ferve anche la preparazione per la cele-brazione in cattedrale domenica 23 feb-braio. Dopo la messa concelebrata al

mattino dal Papa insieme ai neo cardi-nali in San Pietro, Bassetti farà ritornonel pomeriggio a Perugia e farà l’ingres-so solenne nella cattedrale di S. Lorenzo. Sarà accolto dal capitolo nella personadel suo presidente mons. Fausto Sciurpacome quando venne come vescovo. Bas-setti sarà accompagnato dai suoi fami-liari, dal cardinale Silvano Piovanelli cheBassetti considera come un padre e daaltri porporati, tra i quali Antonelli, Be-tori, Comastri e lo stesso Bagnasco, aquanto finora è dato di sapere. Vi saran-no anche moltissimi vescovi oltre a quel-li umbri, le autorità, moltissimi preti egrande folla del popolo di Dio. Sarà per Perugia una grande giornata difesta. E questa volta non è Perugia a da-re lustro al suo vescovo, ma è il vescovoBassetti a dare lustro a Perugia.

Bassetti con i perugini in pellegrinaggio dal Papa nel 2011,questa volta tornerà cardinale

dedicataall’arcivescovo Gualtiero Bassetti la

prima puntata della serie Una giornata con il Vescovoche andrà in onda suTv2000 (canale 28 deldigitale terrestre, 138 diSky, in streaming su www.tv2000.it) mercoledì 19 febbraio alle ore 22.30.“Con l’anno 1998-1999 -scrive il direttore DinoBoffo nella newsletter

È settimanale della retedella Cei - il palinsestocominciò a ospitare laserie Un vescovo, unacittà... Nel corso del 2013 siè avvertita la necessità difar evolvere il format... Èvenuta così l’idea ditrasformare la formuladella conversazione coltacon il Pastore di cui si eraospiti in un reportage sullagiornata-tipo di undeterminato vescovo... Tra i

vescovi che hannoaccettatol’incomodo di unatelecamera alseguito c’eramons. Bassetti.Naturalmente,quando neldicembre scorsole telecameredel granderegista Pupi Avati si sonomesse sulle sue tracce,nulla immaginavamodell’annuncio che il Papaavrebbe fatto il 19 gennaio,ossia l’inclusionedell’Arcivescovo di Perugianella lista dei prossimi

cardinali. È ilmotivo per cuiquesta breveserie de Unagiornata con ilVescovo iniziapropriodall’Umbria, peronorare unafelice coincidenzae anche - lodiciamo con il

sorriso - per non lasciar‘scadere un prodotto’: dal22 febbraio sulle spalledell’arcivescovo Bassetti cisarà un altro colore,appunto quello rosso-cardinalizio”.

Page 18: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

BREVI

❖ LITURGIADal punto di vistadell’antropologiaL’ufficio diocesano per l’Evangelizzazione ela catechesi, l’Ufficio liturgico e l’ufficio diPastorale familiare hanno organizzato perdomenica 16 febbraio, alle ore 15.30, unincontro presso l’istituto San Francesco diSales (via Cacciatori del Tevere a Città diCastello) dal titolo “Il corpo e il ritonell’iniziazione cristiana”. Relatore sarà ilprof. Giorgio Bonaccorso, monacobenedettino e docente di Liturgiadell’istituto Santa Giustina a Padova.L’autore indaga le radici profonde del rito, eperciò legge e commenta testi diantropologia, di filosofia, di letteratura e -insomma - di tutto ciò che può illuminare ilcostruirsi dell’uomo e dei suoi moltilinguaggi. Tra i suoi libri ricordiamo: Ilcorpo di Dio. Vita e senso della vita; Laliturgia e la fede; La teologia e l’antropologiadel rito; Il tempo come segno: vigilanza,testimonianza, silenzio; Il rito e l’altro. Laliturgia come tempo, linguaggio e azione.

❖ MUSEO DEL DUOMO Evento in memoriadi Marco MachiSi rinnova anche quest’annol’appuntamento commemorativo dedicato aMarco Machi, giovane prematuramentescomparso a causa di una tremendamalattia. Sabato 16 febbraio alle ore 16 nelsalone gotico del Museo diocesano delduomo si terrà un concerto di musichegospel aperto a tutti. La famiglia intende inquesto modo ricordare la figura di Marcorichiamando attorno a sé parenti e amici.L’appuntamento, oltre che di musiche, saràricco di testimonianze di coloro che hannoavuto modo di conoscere e apprezzarel’umanità e la vivacità di Marco, ma anchele sue doti professionali. Un momentodunque di raccoglimento corale, che igenitori intendono di anno in annoriproporre, da condividere con tutti coloroche a distanza di tempo ricordano Marconei loro pensieri e nella quotidianità dellavita.

❖ CAFÉ TEOLOGICOL’amore erotico è cristiano?Venerdì 21 febbraio alle ore 21 presso laCantina del Seminario di Città di Castello siterrà un nuovo appuntamento del Cafèteologico. Sarà il prof. Marco Fasol apresentare il tema “L’amore erotico ècristiano?”. Anche questo incontro, cometutti quelli in programma dal format dellaPastorale giovanile, è aperto a tutti,soprattutto a coloro che vorrebbero saperequalcosa in più sulla loro fede.

❖ UNITALSI Giornata del malato.insieme a Umbertide

Si è svolta in un clima di grande gioia e dipartecipazione domenica scorsa la Giornatadel malato organizzata dall’Unitalsi di Cittàdi Castello e di Umbertide. Presso la chiesadi Santa Maria, gli aderenti ai due gruppi sisono ritrovati per la celebrazione eucaristicapresieduta da mons. Domenico Cancian.Con il presule gli assistenti di Umbertide,padre Domenico, e di Città di Castello, donAlberto. L’amicizia e la collaborazionehanno contraddistinto questoappuntamento che - è stato deciso - saràripetuto in forme simili nei prossimi mesi.

CLERO. In ritiro in ascolto di don Carlo Rocchetta In aiuto della famiglia

iniziato con il ricor-do di mons. PietroFiordelli la due-

giorni di aggiornamentodel clero dedicati alla fa-miglia. Fiordelli, tifernate,è stato un ‘innamorato’della famiglia, e per difen-derla ha sofferto non poco.Da vescovo di Prato, fu luia ordinare prete don Car-lo Rocchetta; il quale hapresentato il tema della“Pastorale familiare allaluce dell’Evangelii gau-dium, con particolare rife-rimento alle coppie in dif-ficoltà, separati e convi-venti”. Due giorni offerti aipreti che si trovano spessoa contatto con persone chevivono difficoltà derivantidalla vita familiare.Papa Francesco con estre-ma chiarezza parla dellafamiglia, come quando afferma che il ma-trimonio viene inteso come “una meragratificazione affettiva che può costituir-si in qualsiasi modo e modificarsi secon-do la sensibilità di ognuno”. La famigliache caratterizza la “società liquida”.Don Rocchetta ha ricordato che, quandosi parla di evangelizzazione, occorre pri-ma di tutto evangelizzare la famiglia e larelazione di coppia. Anzitutto accompa-gnando ed aiutando le famiglie in crisi.La crisi della famiglia ha radici profonde.Ci sono dei processi destrutturanti che so-no iniziati dagli anni ’60 che stanno mi-nando la radice stessa della famiglia. Letecniche biomediche hanno stravolto labase della famiglia. È possibile avere unfiglio al di fuori della relazione interper-sonale. Il concetto di maternità e paterni-tà ha conosciuto una radicale mutazione.

È

Si sono affermati modelli mono-genito-riali che non prevedono la presenza delpadre e della madre. In un mondo in cuitutti hanno diritti, ci si dimentica troppofacilmente il diritto del bambino - indife-so - ad avere un papà e una mamma.Se è vero che sono messe in gioco le re-lazioni primarie, qual è il compito dellaChiesa? La Chiesa dovrà cercare anzitut-to di mettere in atto una grande evange-lizzazione del matrimonio, cominciandodalla relazione uomo-donna, dal rappor-

to che c’è tra il matrimonio come istitutonaturale fondato da un uomo e una don-na e il sacramento delle nozze. La fami-glia deve poter sperimentare il passaggiodall’amore effimero, destinato a finire,dall’amore inteso come un rapporto chedura per sempre e coinvolge la totalitàdella persona.Evangelizzare la famiglia significa - perutilizzare categorie care a Papa Francesco- prendere l’iniziativa, coinvolgersi in pri-ma persona e accompagnare i fedeli fa-cendo fruttificare la fede e celebrare lagioia della salvezza. L’arte dell’accompa-gnamento è quella che è richiesta primadi tutto ai ministri della Chiesa, nella con-sapevolezza che la famiglia costituisce lacellula fondamentale della società e illuogo in cui si diventa persone.

F. M.

Il relatore ha parlato di “Pastorale familiare alla luce dell’Evangeliigaudium, in riferimentoalle coppie in difficoltà”

Movimento per la vita. Grande successo del docu-film su Piero della Francesca

l 1° febbraio, dopo la proiezionedel docufilm Piero dellaFrancesca, la Madonna del

Parto, la leggenda della Vera Croce,al teatro degli Illuminati di Città diCastello uno scroscio di applausi haaccompagnato tutti i titoli di coda.È stata una serata veramenteemozionante. Con l’opera delregista Alessandro Perrella sonoandate in scena la grande arte diPiero della Francesca e l’esaltazionedella donna, fiera di essere madre.Il docufilm è denso di tematiche,ben costruito e piacevole; un lavoroin cui arte e vita nascente siconiugano perfettamente. Tutto ciòaccompagnato dalle stupendemusiche di mons. Marco Frisina.

I L’evento è stato proposto dalMovimento per la vita di Città diCastello, con il patrocinio delComune, per celebrare, alla suavigilia, la 36° Giornata per la vita.Grazie al regista per averegratuitamente messo a disposizionedel Mpv la sua pregevole opera, e alproduttore Renato Pecoriello, iquali entrambi ci hanno onoratodella loro presenza. Grazie a Francesca Chieli per avereillustrato, in maniera mirabile, ilvalore di questo dipinto a tutto ilpubblico intervenuto; alle autoritàcivili e religiose, che hannoappoggiato il progetto delMovimento per vita e si impegnanoa sostenere obiettivi futuri, volti a

promuovere l’arte, la cultura e lavita. Un ringraziamento va anche aiproduttori Gianluca Curti e FrancoMessina che hanno volutopresenziare all’evento. Le offertericavate dal Movimento per la vitadi Città di Castello andranno a

favore del “progetto Gemma”.Chiunque volesse vedere questodocufilm su Piero della Francesca,ricordi fin d’ora che sarà proiettatoil 15 aprile nella vicinaSansepolcro.

G. S.

Un momento dell’incontro con don Carlo Rocchetta

Incontro Unitalsi a Umbertide

Genitori e figli durante la Giornata della vita

18 LA VOCE Città di Castello

Ricordo di Sergio Galvani, che galvanizzò la comunità di La Tina

Nei giorni scorsi è deceduto Sergio Galvani,molto conosciuto, già competente tecnicopresso la Olivetti. Sergio era tra l’altro cognatodi don Alberto Ferri, il quale ci ha inviato lalettera che volentieri pubblichiamo, mentrerinnoviamo a tutti i familiari le più sentitecondoglianze.

l 5 febbraio scorso è venuto a mancareall’affetto dei suoi cari Sergio Galvani; un

sentito ringraziamento al nostro amatoVescovo che, il giorno del suo funerale,nell’omelia ha voluto ricordare tra l’altroquanto il parrocchiano Sergio dal lontano1977 si adoperò per trasformare cinquegarage riuniti, in una cappella sempre piùaccogliente e funzionale per i fedeli delnuovo quartiere Salaiolo-La Tina. Ma Sergio(chi lo ha visto al lavoro ricorda)all’occorrenza sapeva adattare quel piccolospazio anche a sala per riunioni oconferenze; in teatrino con tanto dipalcoscenico; in aula per festeggiamenti.Contemporaneamente, assieme ad altri,

l’ingegnoso Sergio siadoperava per promuovereiniziative all’aperto,soprattutto sul terrenoadibito alla nuova chiesa. Inquesta circostanza per me èaltrettanto doverosoricordare anche l’aiutoeconomico proveniente datutte le famiglie della nuovaparrocchia a favore dellachiesa in costruzione. Inquesto settore è stato di grande aiuto ilConsiglio pastorale parrocchiale, che nelgiro di dieci anni raccolse dai fedeli oltrequattrocento milioni di lire per l’acquistodel terreno prima e successivamente per lacostruzione e l’arredamento della chiesa,che fu aperta al culto il 28 maggio 1988.Come primo parroco di questa nuovacomunità parrocchiale ancora oggi midomando: perché tanta generosità, tantasolidarietà da parte delle famiglie che viavia venivano ad abitare nel nuovoQuartiere? Questa la risposta che mi sonodato. Le nuove famiglie che venivano adabitare nella loro nuova casa desideravano

che nel loro quartiere nonmancasse la Chiesaedificio, perché eranoconsapevoli che qui nellaloro chiesa ai loro figli e aifigli dei loro figli Gesù colBattesimo avrebbecomunicato il Suo Spirito equi i loro cari defuntiavrebbero ricevuto l’estremosaluto e il pio suffragio. Edora, come anziano parroco,mi rivolgo a quanti hanno

partecipato ai funerali del carissimo Sergionon solo per ringraziarli, ma soprattutto peresortarli, qualunque sia la loro provenienza,a sentire la gioia di appartenere a unPopolo... al Popolo di Dio... che siconcretizza nelle singole parrocchie (eognuno di voi sa quale è la sua parrocchia) esentire la gioia di appartenervi nonpassivamente, ma attivamente sull’esempiodel nostro amato Sergio, al quale abbiamodato più che un estremo saluto, unarrivederci a presto nel Regno di Dio, nelRegno dei suoi eletti.

Don Alberto Ferri

I

❦ A TE LA PAROLA Lettere in redazione

Sergio Galvani

Page 19: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

BREVI

❖ SANITÀSettimana del cuoreSabato 15 febbraio, nell’ambito dellasettimana dedicata al cuore, l’associazione“Amici del cuore” Cardiopatici dell’AltoTevere, l’unità operativa di Cardiologia e laMedicina dello sport dell’ospedale di Città diCastello in collaborazione con l’associazioneCroce bianca si mettono al servizio deicittadini per dare informazioni e sempliciregole per la prevenzione delle malattiecardiovascolari e in particolare per laprevenzione della morte improvvisa neigiovani sportivi. L’iniziativa tifernate “Nellosport metti al sicuro il tuo cuore” rientranell’ambito della quinta campagna nazionale“Cardiologie aperte 2014”, promossa dallaFondazione “Per il tuo cuore Hcf” onlus edall’Anmco (Associazione medici cardiologiospedalieri) al fine di prevenire e contrastarele malattie cardiovascolari e di sostenere laricerca clinica in cardiologia. Alle ore 9,30presso il loggiato del palazzo Bufalini, glioperatori della Croce bianca e del 118, incollaborazione con alcuni cardiologi,simuleranno una rianimazionecardiorespiratoria, uno degli interventi chetutti dovrebbero prepararsi ad affrontareovunque ci siano giovani e adulti chesvolgono attività sportiva.

❖ CIRCOLO ANGELINIIl nuovo DirettivoL’assemblea del Circolo culturale “LuigiAngelini” ha proceduto al rinnovo dellecariche statutarie per gli anni 2014-2016.Sono stati infatti rinnovati nei giorni scorsi ilConsiglio direttivo e il Collegio dei sindacirevisori. L’assemblea degli associati ha eletto inuovi membri che rimarranno in carica finoal 2016, che risultano i seguenti. Consigliodirettivo: Bargiacchi Giuseppina, Bocci Paolo,Busco Daniela, Chieli Luigi, Conti Graziano,Creek Marian, Fabbri Fabrizio, Floridi Flora,Mariucci Giulio, Mercati Gilberto, MetucciGiuseppina, Polidori Anna, Puletti Paola,Rondoni Marco, Rossi Gabriella. Collegio deisindaci revisori: presidente Berretti Giorgio;Gaudenzi Fiorucci Lazzaro, Santi Lucio. Ilnuovo Consiglio direttivo nella seduta diinsediamento, ha proceduto all’elezione delpresidente e vice presidente: al verticedell’associazione è stato riconfermato LuigiChieli (ormai al quarto mandato) e in qualitàdi vice presidente è stata nominata laconsigliera Marian Creek.

❖ SAN VALENTINO Studenti contro il cancroI giovani hanno un grande cuore, e lo hannodimostrato anche in questi giorni antecedentila ricorrenza di san Valentino. Alcuni studentihanno deciso di aiutare l’AssociazioneAltotevere contro il cancronell’organizzazione di “Innamorati dellasolidarietà”, iniziativa che tutti gli anni inquesto periodo propone, a quanti voglianosostenere la causa, confezioni regalorealizzate appositamente per l’occasione.Nella settimana precedente il 14 febbraio igiovani hanno prestato servizio nelle piazze enei centri commerciali animando la venditadi scatoline di cioccolatini, iniziativa che va aimplementare la raccolta di quei fondi chel’associazione utilizzerà a scopo benefico peril sostegno di progetti sul territorio. Ilcoinvolgimento dei ragazzi non può che farbene all’associazione e agli stessi giovani, chesi vedono così coinvolti attivamente in unacausa di grande rilevanza sociale ed umana. (S. Ro.)

❖ ELEZIONI EUROPEENorme per i cittadini UeI cittadini Ue residenti e iscritti all’Anagrafedel Comune di Città di Castello per esercitarelocalmente il voto alle prossime elezionieuropee dovranno presentare richiesta in talsenso al Sindaco tifernate entro e non oltre il24 febbraio. Il modello di domanda puòessere scaricato sul sito internet comunale orilasciato all’Ufficio elettorale (tel. 0758529242 o 075 8529397) che resta adisposizione per fornire qualsiasiinformazione in merito, nella sua sede dipalazzo Corsi in via XI Settembre.

È lecito lottarecontro il dolore

“Letture ad alta voce” continua a espandere le attività

econdo appuntamento con “Lettu-re tifernati” venerdì scorso nei lo-cali della collezione tessile Tela

umbra, dove è stato presentato AliceHallgarten Franchetti di Maria Lucia-na Buseghin. Il volume (pagg. 117, euro 15), realizza-to con il patrocinio della Associazioneimprenditrici e donne dirigenti di azien-da edito da editrice Pliniana di Selci-La-ma (Pg), è il frutto di una minuziosa ri-cerca storica arricchita da una selezio-ne dall’epistolario della stessa Alice e danumerose fotografie. L’immagine di questa donna “modernaancora oggi” come l’ha definita il vicesindaco Bettarelli, è tracciata nel testoattraverso la vita, le opere e le amiciziecome un personaggio antesignano dipensieri e istanze che si sarebbero rea-lizzate lasciando una forte impronta sul

tessuto sociale tifernate che,nel caso di Tela umbra, per-dura fino ai giorni nostri. La presidente di Aidda MariaRita Mantovani Cucchia,che del testo ha curato laprefazione, ha spiegato il le-game con la figura di Alicesottolineando la necessità dipromuovere la conoscenzadi figure femminili di grande spessoreimprenditoriale e sociale come esempioe stimolo al mondo contemporaneo.Maria Luciana Buseghin racconta Alicecome un personaggio di chiara fama in-ternazionale, che Città di Castello do-vrebbe far valere con maggior consape-volezza, non limitandola soltanto alla fi-gura di Leopoldo Franchetti o alle origi-ni familiari. Certo il legame con il mari-to e l’ambiente di provenienza colto e

culturalmente aperto sonostati il terreno fertile su cuiprogetti e ambizioni hannopotuto sedimentarsi, ma ilmodello della Hallgarten ècostruito su una visibilità so-ciale femminile definita dallavoro e da una base educati-va acquisita. I suoi interessanti programmiculturali, che coinvolsero an-

che la Montessori fino alla definizionedel noto metodo didattico che fino al1923 porterà il nome di Franchetti-Mon-tessori, e Tela umbra che è sicuramen-te il più longevo dei progetti di Alice, in-cludono anche il risultato avanguardi-stico delle scuole di Rovigliano e Mon-tesca e i percorsi formativi rivolti almondo rurale locale dei primi del ’900.

Sabina Ronconi

S

Incontro sull’uso delleterapie palliativeorganizzato da Aacc, Lions e Rotary tifernati

M.L.Buseghin.

19LA VOCE Città di Castello @[email protected]

Libro su Alice Franchetti, donna e imprenditrice

d un anno dalla suafondazione, l’associazioneLav - Letture ad alta voce si

riconferma una realtà viva epresente nel nostro territorio. Nataad Arezzo nel 2005 per mano delprofessore dell’Università diPerugia Federico Batini,l’associazione è ormai presente a

A livello nazionale.A Città di Castello la Lav nascegrazie all’iniziativa di un gruppo distudentesse con la passione per lalettura e l’amore per l’altro. E sonoproprio questi gli ingredientifondamentali di un’associazioneche non vuole essere un circoloculturale per un’élite, ma un canale

per diffondere la letteratura “dalbasso”, cioè in quelle realtà dove laletteratura non c’è mai stata. “Èdifficile non appassionarsi a untema del genere” ha affermato ilconsigliere comunale GaetanoZucchini, che segue l’associazionefin dai suoi primi passi. Oltreall’attività nelle scuole importanteè la presenza dell’associazione allaMuzi Betti, dove i volontariselezionano letture adatte a chi sitrovano davanti per riuscire aentrare veramente in relazione conl’altro. I volontari sono anche attivinel centro aggregazione sociale “Ilflauto magico” e nella Asl, dove ibambini con difficoltà nellinguaggio vengono aiutati avincere la loro ostilità verso il libro.La sfida più grande è stata peròquella presso il Centro Alzheimer diCittà di Castello, una sfida vinta

grazie alla delicatezza e al rispettoverso gli ospiti. Il gruppo Lav,partito da quattro membri, oggiconta oltre 40 soci di cui il 75% conmeno di 25 anni, e a gennaio ènato il primo gruppo junior. “Latecnologia non va demonizzata, mai giovani hanno contratto il lorolinguaggio con conseguenzepesanti. Qui c’è la possibilità diesprimere tutto il loro mondointeriore, che non riescono a tirarfuori altrimenti” afferma LuisaVitale, coordinatricedell’associazione della sezionetifernate. Obiettivi futuri della Lavsono la possibilità di collaborarecon l’ospedale e poter attuare unservizio di lettura a domicilio.Il vice sindaco Michele Bettarelliha infine ha auspicato una futuracollaborazione conl’Amministrazione comunale.

L’incontro della Lav con il vice sindaco Michele Bettarelli (a sinistra)

er iniziativa dell’Aacc, del Lionsclub e del Rotary club di Città di Ca-stello, il 7 febbraio si è tenuta pres-

so il Circolo tifernate una conferenza sultema “Il dolore inutile dopo la legge38/2010”. L’incontro è stato aperto dalpresidente del Lions Alessio Dorelli cheha dato il benvenuto a tutti i presenti edal presidente del Rotary Vittorio Bettiche si è associato alle parole del primofacendo presente come l’argomento trat-tato tocchi tutti. Il direttore di Anestesia e terapia del do-lore, dell’ospedale di Città di Castello, Fa-bio Gori, ha preso la parola ricordandocome la legge del 2010, che garantiscel’accesso alle cure palliative e alla terapiadel dolore, sia una legge all’avanguardiache rende ora necessaria una formazionedegli operatori sanitari, tenuti a registra-re sulla cartella clinica di ogni paziente ildolore e gli analgesici somministrati. Hasottolineato come i dolori cronici abbianoeffetti socialmente devastanti, ed è pas-sato a trattare dei rimedi più usati controdi essi. In Italia, dove il 65% dei pazientiteme la dipendenza dagli oppioidi, si usa-no annualmente 6 mg pro capite di mor-fina contro i 36 di media in Europa, men-tre viene usato in abbondanza paraceta-molo che può portare conseguenze. Il direttore di Medicina interna, StefanoBravi, ha detto che il dolore è un’arma didifesa che muta a seconda del paziente edelle situazioni; bisogna dunque perso-nalizzare la terapia. Per il dolore osseocausato da tumori ci vogliono diverseprofessionalità che agiscano insieme. Haconfermato l’utilità degli oppiacei usaticon gradualità. Roberto Gerli, ordinario di Reumatolo-

P

gia all’Università di Perugia, ha messo inrilievo la quantità esistente di malattiereumatiche che rallentano le attività del-l’individuo; e l’importanza, quindi, di eli-minare il dolore provocato da esse. Il direttore sanitario della Usl 1 Umbria, Diamante Pacchiarini, è intervenutocon un ringraziamento all’ospedale e aiprofessionisti che vi operano ogni giornomettendo in rilievo che in Umbria leaziende sanitarie chiudono in pareggio. Presente il Sindaco, che ha avuto paroledi ringraziamento per il Lions, il Rotary ele associazioni di volontariato. Presente

anche l’assessore regionale FernandaCecchini che ha parlato dell’importanzadi individuare gli obiettivi fondamentaliper salvaguardare la sanità umbra. ItaloCesarotti, presidente dell’Aacc, ha affer-mato che se la Usl 1 è a fianco dell’asso-ciazione, il lavoro di questa è possibile ela famiglia può essere assistita. È seguitala consegna fatta dall’associazione all’o-spedale cittadino: un ecografo portatilecon sonda speciale per la tecnica ecogui-data per il funzionamento di cateteri va-scolari sui pazienti oncologici.

Eleonora Rose

Page 20: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

el monastero di Montesantoa Todi, in un clima caloroso,si è tenuto il primo dei tre

incontri voluti dalla Pastoralefamiliare della diocesi Orvieto-Todi,in preparazione al Giubileo dellafamiglia che si terrà il 25 aprile adOrvieto. La preparazione teologica,unita alla semplicità dialettica, di

N don Paolo Gentili, responsabiledell’Ufficio nazionale per lapastorale familiare, ha permesso aipresenti di approfondire “ilsacramento del matrimonio qualeriflesso luminoso del tabernacolo”.Fulcro della famiglia cristiana èl’eucarestia, unica fonteinesauribile e indispensabile e

capace di fare dei diversi membridella famiglia un solo corpo. Ilsacrificio eucaristico ripresental’alleanza d’amore di Cristo con laChiesa. La partecipazione al Corpodato e al Sangue versato di Cristodiventa sorgente del dinamismomissionario e apostolico dellafamiglia cristiana (FC 57). In questoperiodo di profonda crisi etica, lapienezza interiore può essereraggiunta solo mettendo al centrodella coppia il pane spezzato,presenza permanente del Signoreche attualizza il dono di sérendendo gli sposi capaci di donarsireciprocamente manifestando ilcarattere sponsale dell’amore.L’incontro si è concluso con undibattito dal quale è emerso chealcune coppie di sposi, alimentatedall’eucarestia, gustano i frutti delmatrimonio cristiano, nonostante ledifficoltà quotidiane e le diversitàproprie dell’essere uomo-donna. Gli

studi e gli approfondimenti in temadi matrimonio sono molteplici, ci sistupisce comunque dellasuperficialità con la quale vengonoaffrontate le nozze oggi,trascurando e spesso ignorandoquesta ricchezza. Eloquente è statala conclusione del vicario generaledella diocesi mons. AntonioCardarelli, il quale ha esortato lecoppie presenti a “svegliarsi”, senzasperare che siano sempre gli altriad agire. Attendiamo conimpazienza e gioia i prossimiincontri che si terranno il 27febbraio e il 27 marzo, dove siaffronteranno rispettivamente iseguenti argomenti: “Luci disperanza per la famiglia ferita:persone separate e divorziatirisposati nella comunità cristiana”,;“Ordine e matrimonio: due ali pervolare verso il regno”.

Silvia e Alfonso, Melissa e Alessio

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

BREVI

❖ TODIProgetti di “land art”per l’Istituto agrarioProvengono da tutta Italia, oltre chedall’Umbria, i 12 progetti pervenuti per ilconcorso di land art promosso dall’Istitutoagrario di Todi per portare l’arte nelpaesaggio sul colle di Todi, nei terreni diproprietà della scuola. Il bando chiedeva lapresentazione di opere ecologiche esostenibili di grande impatto paesaggisticoda realizzare, nei pressi del vecchiocimitero urbano, su un appezzamentocoltivato ad orzo. Il campo dovrà diventareun’opera d’arte la prossima estate e saràvisibile anche dalla superstrada e dallaTodi-Baschi-Orvieto. Nonostante si trattidella prima edizione, “Arte in campo” haricevuto il patrocinio del Fai e di GreenIsland, con numerose richieste diinformazioni pervenute anche dall’estero.Nei prossimi giorni una commissioneindipendente sceglierà il progetto miglioreche verrà premiato; inizierà poi laprogettazione con l’autore e gli studentidell’Istituto agrario che porterà anche alladefinizione del piano operativo perconsentire la realizzazione dell’opera inconcomitanza con le celebrazioni del 150°anno di vita della scuola.

❖ CULTURAConcorso fotografico riservato alle donneL’associazione culturale “Il filo di Eloisa” diOrvieto, che tra le sue finalità ha anchequella della valorizzazione e trasmissionedel pensiero femminile, promuove ilquarto concorso riservato alle donne daltitolo “Lo spazio consapevole. Itinerari diricerca e riconoscimento dell’interazionetra noi e i luoghi della nostra vita”. Il fine èquello di realizzare un’opera con lemigliori sequenze narrative e per immaginiche saranno inviate dalle partecipantientro la scadenza del 31 maggio.Informazioni e modalità di partecipazionesu www.ilfilodieloisa.it.

❖ ORVIETOIl nuovo Consiglio dell’Opera del duomoIl ministro Alfano ha firmato il decreto dinomina dei componenti del nuovoConsiglio dell’Opera del duomo di Orvieto.Confermati il presidente uscente FrancescoVenturi, Alessandro Attioli e Giuseppe DellaFina; “new entry” sono invece la scrittriceSusanna Tamaro, Caterina Leonardi,Corrado Bottai e don Francesco Valentini.Sono di nomina vescovile don FrancescoValentini che sostituirà don Stefano Puri(divenuto presidente del Capitolo dellacattedrale) e Giuseppe Della Fina (giàpresente nel vecchio Cda). Il presidenteuscente, dopo la notifica, avrà duesettimane di tempo per convocare il nuovoConsiglio che procederà alla nomina delpresidente.

Crescere, per servire meglio

Incontri di preparazione al Giubileo della famiglia

AZIONE CATTOLICA.L’assemblea elettiva per il rinnovo del Consigliodiocesano

I giovani vengono a trovarela Speranza a Collevalenza

n questi giorni piove molto. La coltre dinubi, a momenti, lascia balenare il so-le. Piovono, fra le tante, anche “Gocce

di speranza”. Speranza come antidoto asfiducia, giudizio e rabbia che spesso in-quinano i rapporti, tolgono splendore allanostra vera immagine. Speranza comeMadre Speranza, una donna robusta nellafede, amante del lavoro, capace di amaresul serio. Speranza come Amore Miseri-cordioso, che sempre attende e perdona ifigli che lo cercano con cuore sincero.I giovani, quando cercano Dio, hanno ilcuore sincero. I giovani “Amore Miseri-cordioso”, che provengono dai gruppi gio-vanili della Famiglia dell’Amore Miseri-cordioso e i giovani della nostra diocesi diOrvieto-Todi giungono, goccia dopo goc-cia, a Collevalenza dal 7 al 9 febbraio, nel31° anniversario della morte di Madre Spe-ranza, in preparazione al 31 maggio pros-simo, data della sua beatificazione.Non hanno tempo libero in questi giorni:preghiera, messa, confessione, ascolto,

Iconfronto nei “laboratori” della speranza,pellegrinaggio nei luoghi più significatividel santuario, sui passi di una donna cheamava vivere in pienezza ogni istante delgiorno, notte compresa!

Notte trascorsa in dolce intimità con ilbuon Gesù, lo Sposo della sua vita. Nottedove si sposano amore e dolore e l’Amorerende grande anche la più piccola cosa.“Tutto per Amore” è il motto di Madre Spe-

ranza e sembra diven-tare anche il motto deigiovani, in questi gior-ni.Uno di loro divide conme la sua fetta di pa-ne, l’ultima rimasta atavola. Beviamo in ab-bondanza l’acqua del-l’Amore Misericordio-so. Pane e acqua, e unpo’ di vino sulla men-

sa.Nuove amicizie all’insegna della sempli-cità. Amicizie che annullano le distanze:Puglia, Marche, Lazio, Umbria… tutti nelRoccolo, nella buona “rete” dell’amore diDio. Tutti “ugualmente diversi” e immen-samente amati. L’Amore ci fa sentire a casa!Grandi cose ha chiesto il Signore a Maria,mediatrice di ogni grazia. Lei ci conduce aGesù. Grandi cose ha fatto Gesù con Ma-dre Speranza, testimone di quanto sia “piùbello” seguire il Signore che seguire lamassa, disporsi a fare sempre la Sua vo-lontà, piuttosto che ripiegarci sui nostri“piccoli” progetti.Il Dio della misericordia garantisce la vit-toria nella battaglia contro il male, chespesso attacca la vita dei “nostri giovani”.Oggi i nostri giovani camminano all’inse-gna di una nuova Speranza, per regalareagli uomini del nostro tempo il volto di Ge-sù Amore Misericordioso. Buon cammino!

Suor Erika di Gesù

20 LA VOCE Orvieto.Todi

Un momento dell’incontro con i partecipanti

n quasi tutte le diocesi d’Italiasi stanno svolgendo le assem-blee elettive per il rinnovo dei

Consigli diocesani dell’Azione cat-tolica. Questo fondamentale mo-mento, che si ripete ogni tre anni,si è svolto per la nostra diocesi do-menica 9 febbraio a Orvieto. Il ti-tolo che è stato dato all’assembleaè “Crescere nell’identità per servi-re la Chiesa locale” ed è stato il fi-lo rosso che ha legato insieme i va-ri momenti della giornata. L’as-semblea è iniziata in mattinata presso lacripta del duomo, con la preghiera, il salu-to del vescovo Tuzia e l’intervento di don Andrea Rossi, assistente dell’Ac diocesana. Il Vescovo e don Andrea hanno ricordato aipresenti che essere socio dell’Ac significaessere un compagno affidabile nel percor-so della vita, pronto a sostenere e a soste-nersi agli altri nella corresponsabilità vi-cendevole. Hanno anche ribadito che ilprogetto dell’Ac non è un progetto che hail proprio fine all’interno dell’associazionestessa, ma che è proprio solo se è dentro ilprogetto della Chiesa. Per fare questo civuole una identità associativa forte, capa-ce di riconoscersi in una storia centenariama con lo sguardo rivolto alla Chiesa loca-le di oggi con le sue opportunità e le suefragilità. I partecipanti all’assemblea hanno percor-

I

so il cammino giubilare e celebrato la mes-sa in duomo per poi trasferirsi presso l’o-ratorio cittadino per il pranzo e per il pro-sieguo dei lavori assembleari. Nel pomeriggio si sono tenute le relazionidei vari responsabili di settore in cui èstrutturata l’associazione, precedute dallarelazione di fine mandato del presidenteuscente Mauro Stella e dai saluti del dele-gato nazionale e del delegato regionale,presenti in ogni assemblea diocesana, perdare un segno di unitarietà dell’associa-zione a tutti i livelli. Gli interventi hannomesso a fuoco la necessità di creare all’in-terno dell’associazione un clima familiare,unitario, capace di far trasparire prima ditutto la presenza di Cristo al suo interno ecapace di innamorarsi della propria Chie-sa locale per mettersi al suo servizio. Nel-l’Azione cattolica questo servizio si fa in-

sieme, perché si è chiamati a un ministeroassociativo, a una vocazione che trova lasua realizzazione nel testimoniare uniti,nella diversità e specificità di ognuno, l’a-more di Cristo per ogni uomo. L’assemblea ha concluso i lavori con l’ele-zione dei nuovi membri del Consiglio dio-cesano, che saranno chiamati a scrivere ilprossimo tratto di strada dell’associazioneall’interno di un progetto ben delineato macon la loro umanità, il loro stile e la lorosensibilità. Sono stati eletti, per il settore Adulti, Ema-nuele Bagnoli, Gianluca Tomassi, Lam-berto Manni, Daniela Marricchi; per il set-tore Giovani, Susanna Barcaroli, MicheleMenghinelli, Paola Raspetti, Fabio Tintilli-ni; per l’Acr, Gloria Pantella, Alessia Bo-naccorsi, Elisa Santi, Federico Palomba.

Emanuele Bagnoli

L’Assemblea diocesana di A.C.di Orvieto-Todi

Page 21: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

❖ OSPEDALIMesse con il Vescovo

Il vescovo Benedetto Tuzia, inoccasione della festa dellaMadonna di Lourdes e dellaGiornata mondiale del malato, l’11febbraio ha celebrato la messa eincontrato i malati nell’ospedaledi Orvieto. Mercoledì 12, invece, siè recato all’ospedale di Pantalla diTodi, dove anche lì ha celebrato lamessa e incontrato i malati e ilpersonale del nosocomio. LaMadonna di Lourdes èparticolarmente festeggiata nella

chiesa di Sant’Andrea in Orvieto.Fu il vescovo orvietano mons.Antonio Briganti verso la fine del1800 a voler impiantare questadevozione nella Collegiata deiSanti Andrea e Bartolomeo, perfarne un centro di preghiera dopole famose apparizioni avvenutenella grotta di Massabielle allaperiferia della cittadina francese.Il parroco don Luca Conticelli, l’11febbraio, ha guidato alle ore 17 lapreghiera del rosario; la messadelle ore 17.30 è stata presiedutada don Marco Pagnotta,amministratore della parrocchiadel Duomo.

❖ TODI/1San Benigno

Il 13 febbraio ricorre la memoriadel presbitero martire san Benigno.È un santo legato allaevangelizzazione della città di Todi,e vittima dell’ultima persecuzioneordinata dall’imperatoreDiocleziano, all’inizio del secolo IV.Fu sepolto lungo la strada che daTodi porta alla via Flaminia, al Vicus Martis Tudertium. Sul luogodella sua sepoltura sorse unmonastero di Benedettine, equando le monache si trasferirono

nell’interno della città portaronocon loro anche il corpo del santo.Dopo la soppressione delmonastero da parte dello Statounitario, le reliquie, nel 1904,furono trasferite nella chiesa di SanSilvestro. In seguito, con lacostruzione di nuovi quartieri fuorile mura di Todi, a san Benigno èstato dedicato il centro pastoraledel Broglino, in parrocchia del Ss.Crocifisso, non lontano dal luogodel suo primitivo sepolcro. Perdisposizione del vescovo mons.Decio Lucio Grandoni anche lereliquie del santo furono traslate inquesto luogo.

❖ TODI/2Il Vescovo alla Nunziatina

Mercoledì 5 febbraio a Todi nella chiesa dellaNunziatina si è svolta la preghiera di adorazionepresieduta dal vescovo mons. Benedetto. Numerosa lapartecipazione a quest’appuntamento mensile ormaitradizionale. Il Vescovo, commentando il Vangelo dellasamaritana, ha rilevato come l’uomo cerca l’assoluto enon è soddisfatto finché non trova il Signore. È stataun’intensa preghiera animata da canti e invocazioni aCristo, perché ci coinvolga sempre più nella sua vita.Per la meditazione sono stati proposti alcuni branitratti dagli scritti di Madre Speranza, ed è stataconsegnata ai presenti una sua immaginetta. Ilprossimo appuntamento è per mercoledì 26 febbraio.

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

a venerdì 7 a domenica 9febbraio a Collevalenza èstato celebrato con grande

solennità il 31° anniversario dellanascita al cielo di Madre Speranzadi Gesù, apostola dell’AmoreMisericordioso che saràbeatificata il prossimo 31 maggio.Venerdì alle 21.30 una veglia dipreghiera, animataprevalentemente da giovanivenuti dall’Umbria e dal Lazio, haaperto le cerimonieprogrammate. Sabato mattina alle8 una liturgia eucaristicapresieduta da p. Aurelio Perez econcelebrata da tutti i Figlidell’Amore Misericordioso,presenti a Collevalenza, ne haricordato il pio transito. Subitodopo alle ore 10 nell’auditoriumdella Casa del pellegrino il prof. Stefano Zamagni, Ordinario diEconomia politica nell’Universitàdi Bologna, ha trattato il tema “Lacrisi o è tramonto o aurora di ungiorno nuovo. Come fare allora?”.Zamagni, dopo aver sostenuto cheoggi si tende a confondere lamiseria con la povertà, che è unavirtù, ha affermato che la povertàdiventa miseria quando non c’è lasolidarietà. Secondo l’oratore, lacrisi di oggi deve ascriversi amancanza di solidarietà,fenomeno che risale a circa 30-35

D

anni or sono quando, tra gli anni1970-75, il mondo occidentaleaprì alla globalizzazione. SecondoZamagni, almeno tre elementihanno portato alla scomparsadella solidarietà. In primo luogo ladelegittimazione del lavoroumano. In secondo luogo la finanziarizzazione dell’economia:non è il lavoro dell’uomo che dàbenessere, ma è la finanza.L’economia ha rivendicatol’autonomia dall’etica e dallapolitica, divenendo il regno deifini, e la politica il regno deimezzi. “La politica - ha detto -deve tornare a essere il regno deifini”. Il terzo elemento varicercato nella sfera culturale conla proposta di un individualismolibertario che postula l’auto-

costruzione del sé. Ciò comportache la fonte dei valori è il‘gradimento’: non ci sono piùvalori oggettivi. Nel pomeriggioalle 17.30 celebrazione eucaristicadell’arcivescovo emerito diPerugia Chiaretti. Alle ore 21elevazioni musicali in cripta con“The Green Orchestra”.Domenica 9, sotto lo slogan “Sullastrada in cui s’incontrano miseriae misericordia”, Silvia Landra,psichiatra di Milano, Aldo MariaValli, giornalista vaticanista,autore di una biografia su MadreSperanza, e Luigi Alici, ordinariodi Filosofia morale nell’Universitàdi Macerata, hanno dato vita auna vivace tavola rotonda in cuiciascuno ha portato la propriatestimonianza. Alle ore 12 solenne

concelebrazione presieduta damons. Gualtiero Bassetti,arcivescovo di Perugia - Cittàdella Pieve, presto cardinale.Presenti le maggiori autorità civilie militari della Regione, mons.Bassetti, accolto dal saluto di p.Aurelio Perez, superiore generaleFam, ha dato inizio allacelebrazione nella criptastracolma di pellegrini venuti daogni dove. All’omelia mons. Bassetti ha detto: “Oggi siamo quia commemorare per l’ultima voltauna defunta, se pur venerabile:dal prossimo anno, l’8 febbraio,festeggeremo una santa. LaChiesa, infatti, per mano di PapaFrancesco, ha riconosciuto lasantità della vita di MadreSperanza, e il 31 maggio sarà

proclamata beata! Un giorno difesta e di gaudio tanto atteso, peril quale abbiamo pregato einvocato l’aiuto di Dio, e che èfinalmente arrivato. Si concludecosì, nel modo più mirabile, lavicenda umana di una giovanedonna che lasciò la sua casa, il 15ottobre 1914, per ‘farsi santa, unagrande santa’… Ella ha rispostocon entusiasmo e generosità alladivina chiamata, ha rinnegato sestessa per conquistare una vitanuova, inondata dalla luce edall’amore di Dio che l’ha resagiusta, virtuosa e santa. Il suoricordo rimarrà in eterno, perché- l’abbiamo appena ascoltato dalleletture - il giusto, cioè il santo,sarà sempre ricordato”.

Antonio Colasanto

Messa per gli anniversaridi Cl e di don Giussani

11 febbraio a Orvieto, in occasione del 32° anno dal riconoscimentopontificio della fraternità di Comunione e liberazione e per il 9°

anniversario della morte di don Luigi Giussani, presso la chiesa di SanBernardino si è celebrata una messa presieduta dal vescovo BenedettoTuzia. Era l’11 febbraio del lontano 1982, giornata in cui si fa memoriadella beata Vergine Maria di Lourdes, quando il Pontificio consiglio per ilaici trasmise a don Luigi Giussani il decreto di riconoscimento della“fraternità di Comunione e Liberazione”. Le parole allora contenute neldocumento non possono non destare oggi un interesse e un impeto digratitudine per la lungimiranza che la Chiesa come sempre dimostra: “Disingolare interesse e urgenza pastorale appare il contributo che laFraternità può apportare alla Chiesa cooperando alla crescita di unasensibilità ed esperienza cristiana, comunitaria e evangelizzatrice, negliambienti - spesso secolarizzati e ‘lontani’ - di creazione e diffusione dellacultura e di edificazione della società. Una presenza missionaria in questiambienti si rivela più che mai necessaria per dare testimonianza di Cristo,come Chiesa, là dove sono in gioco principi fondamentali della vitadell’uomo e della convivenza sociale”. Stretti intorno al loro Vescovo e allesuore Clarisse, padrone di casa che ormai da diversi anni ospitano questo

evento, si sono trovate insieme lecomunità di Cl di Orvieto e di Todi.“Tutto per me si è svolto nella piùassoluta normalità, e solo le cose cheaccadevano, mentre accadevano,suscitavano stupore, tanto era Dio aoperarle facendo di esse la trama diuna storia che mi accadeva e mi accadedavanti agli occhi” (don Giussani).

Mario Radicchi

’L

Mons.Bassetti (di spalle a sinistra) incontra le autorità civili e militari dell’Umbria

L’interno di San Bernardino

COLLEVALENZA. Tre giorni dicelebrazioni perMadre Speranza,presto santa

21LA VOCE Orvieto . Todi @[email protected]

“La vera religiosa rimane unita a Gesù,ma il Gesù crocifisso, non quello glorioso”

n giorno una suora domandò a Madre Spe-ranza cosa significhi essere religiosa. Ec-co la risposta che le diede la Madre: “Cre-

do che significa rimanere uniteal buon Gesù con la continuamortificazione di sé in tutte lecose, al fine di non vivere altroche per Lui.La vera religiosa è una vittima,vittima crocifissa, che moltevolte sente il tignoso [il diavolo]che le grida, come i giudei:‘Scendi dalla croce e da’ un po’di tregua alla tua natura (cfr. Mt27,40). Non vedi che questa su-periora è troppo dura, non ha

criterio e dà ordini severi e proibizioni esagera-te? Perché tante rinunce, ristrettezze e lotte? Que-sto non è vivere; così non ci si può santificare!’.E dando ascolto a istigazioni così perfide, la reli-giosa toglie i chiodi che la tenevano appesa al le-gno del sacrificio. Gesù dà uno sguardo, cerca l’a-nima a Lui consacrata, ma non la trova: è fuggi-ta e l’ha lasciato solo sulla croce.Figlie mie - aggiunge poi la Madre - un’altra di voimi diceva che il solo nome di tribolazione la farabbrividire; e un’altra ancora mi diceva che lei

chiede a Gesù ogni giorno che la liberi da prove,umiliazioni e sofferenze varie. Tutto questo - spie-ga Madre Speranza - mi dà molta pena, perché mipare improprio per una Ancella dell’Amore Mi-sericordioso. Queste religiose si sono dimentica-te che siamo spose di Gesù non glorificato, macrocifisso; e che, per ciò stesso, il nostro distinti-vo deve essere la croce con i chiodi e le spine. Ilcammino più breve per arrivare all’unione conGesù è appunto quello della sofferenza e del do-lore.Amiamo dunque la tribolazione e ricordiamo cheessa è la balia che alleva l’umiltà e che toglie lescorie delle nostre mancanze. Consideriamo in-fine che, se la abbracciamo, sentiremo molto me-no il peso della croce. Accogliendola infatti conamore, essa stessa addolcirà le nostre pene, ci da-rà consolazione e ci proteggerà nelle tentazioni ein tutti i pericoli… Figlie mie, baciamo con affetto la croce che ripo-sa sul nostro petto, perché l’ostia che su di essaportiamo ci ricorda che dobbiamo offrirci al buonGesù come vittime e ostie vive. Non ci appaia du-ro il sacrificio, anzi sia esso la prova più sicura delnostro amore per il Signore, e rimaniamo semprein Lui”. (Continua)

Antonio Colasanto

U

Madre Speranza

MADRE SPERANZAVerso la beatificazione

Anzitutto la povertàlle ore 17.30 di domenica 9, il vescovomons. Benedetto Tuzia ha presieduto la li-

turgia eucaristica e, commentando il Vangelo,ha messo in risalto Madre Speranza come os-servante della povertà e innamorata dei pove-ri. “Ricordiamo che un giorno, ai piedi dell’al-tare - scrive M. Speranza - in presenza di Gesùabbiamo abbracciato il voto di povertà mentregli angeli cantavano: ‘Beati i poveri, perché diessi è il regno dei cieli’. C’è poi un vero contrat-to che ci lega a Gesù e Lui a noi; proprio in vir-tù di tale solenne patto Gesù vuole che il nostrocuore, libero da ogni legame, cerchi solo Luicome l’unico bene. Lavoriamo, preghiamo, sfor-ziamoci per ripetere nell’ora della nostra mor-te le stesse parole di san Francesco: ‘Ti benedi-co e ti ringrazio, Dio mio, perché non mi haipermesso di mancare al voto di povertà’”.

A

Page 22: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

BREVI

❖ SAN VALENTINOCioccolentinoNei giorni di san Valentino, con l’edizione 2014di Cioccolentino in centro di Terni è possibilevisitare gli stand allestiti nelle vie della città,degustare e acquistare i prodotti pasticceri.Molteplici i modi di partecipare allamanifestazione, che non esclude nessuno: i piùpiccoli possono elaborare con le proprie maniricette a base di cioccolato; i più grandi possonoseguire approfondimenti sull’arte pasticcera. “Lapassione è nella nostra natura” è lo slogan dellamanifestazione, che indica il filo conduttoredell’evento proprio negli “ingredienti” utilizzatiper farcire i cioccolatini (peperoncino, menta,frutti di bosco, lime, zenzero, ecc.) che -realizzati dai maestri cioccolatieri di Terni - sonoi protagonisti di Cioccolentino. Ingredienti esapori “rubati” alla natura le cui proprietà - utilianche per il nostro benessere - sono statepresentate in chiave fitoterapica. Due i partnerd’eccezione: la Società italiana di fitoterapia el’Università di Siena che vanta uno dei piùantichi corsi di laurea legati alla scienza dellaterra che, attraverso un ciclo d’incontri, hannosvelato al pubblico come leggere e interpretare“il linguaggio” della natura. L’edizione 2014 siconclude con un flash mob venerdi 14 febbraio,quando un enorme cuore pulsante saluta il sanValentino nel centro storico di Terni.

❖ SALUTEFarmaci per i più poveriLa Giornata dedicata alla raccolta del farmacoper i poveri ha portato a casa risultatiimportanti. Nelle 20 farmacie della provincia diTerni che hanno aderito all’iniziativa dellaFondazione Banco farmaceutico onlus, settantavolontari hanno raccolto 1.762 confezioni dimedicinali da destinare a persone in stato dipovertà. L’anno scorso ne furono raccolti 1.886.A beneficiare della raccolta saranno i bisognosiche quotidianamente vengono assistiti dai noveenti assistenziali convenzionati con laFondazione Banco farmaceutico: associazioneSan Martino, associazione Nuova Vita onlus,Banco di solidarietà, Casa della DivinaProvvidenza per il riposo della vecchiaia, Casavincenziana G. Andreoli, cooperativa sociale LaSperanza, monastero Santa Chiara, parrocchiaSs. Stefano e Cecilia, Società della salute.

❖ ARTIGIANATOEsperienze lavorativeFormazione e work experience con il progetto“Lavoro artigianato”, riservato alle imprese e achi è senza lavoro. Il bando si rivolge adisoccupati e inoccupati che aspirano a fareun’esperienza lavorativa nel settoredell’artigianato artistico e tradizionale ed èriservato a 55 partecipanti. Il periodo previsto èdi 6 mesi con una borsa lavoro fino a 4.800euro, mentre al titolare o al socio sotto la cuiguida si realizza la work experience verràriconosciuto un contributo fino a 3.000 euro.L’inizio delle esperienze lavorative è previsto pergiugno.

❖ SVILUPPUMBRIAEfficienza energeticaIl progetto Digital Energy ha concluso il techweek nell’incubatore di Terni di Sviluppumbria,ossia la settimana di formazione e lavoro cheSviluppumbria e Dpixel hanno attivato pertrasformare in realtà 20 modelli sull’efficienzaenergetica, le smart grid e le smart cities. Ventiidee progettuali selezionate in tutta Italia -alcune in Umbria - che si traducono inpotenziale economia locale. Gestire i consumi e icosti relativi in base ai propri comportamentipuò ridurli al minimo indispensabile. Sarebbeutile visualizzare le informazioni in tempo realee l’addebito dei servizi e delle utenze sul propriosmartphone. Oppure adottare un modello digestione dell’energia basato sull’isolamento dipiccole porzioni della rete elettrica già esistente.Sono queste alcune delle 20 idee progettuali chesi sono confrontate e sviluppate in unasettimana di formazione e lavoronell’incubatore di Terni. Un’ottica di filiera suitemi del risparmio energetico attraversol’interconnessione di progettualità diverse e conil coinvolgimento di attori locali del settorenonché di incentivi finanziari, per convertirequeste idee progettuali in imprese che possanooperare sul territorio regionale. (Claudia Sensi)

I Premi solidarietà dell’Associazione carabinieri

L’invito fattivo di mons. Vecchi all’Azione cattolicahi ha partecipato all’ultima Assem-blea ecclesiale conosce la nota pa-storale del vescovo Vecchi Ripartire

da Cristo, per uscire e portare a tutte le gen-ti la gioia del Vangelo. Esorto a leggerla orileggerla con calma, per assimilarla me-glio e farne una riflessione personale siasulla prima parte “Orientamenti dottrina-ri” che sulla seconda parte “Proposte ope-rative” per la nostra Chiesa locale. Tra i tanti punti richiamo l’attenzione, an-che in occasione dell’assemlea dell’asso-ciazione, sul n. 6, capitolo 5 della secondaparte, dedicata all’Azione cattolica. Congioia l’ho letto perchè si cita espressa-mente questa “antica” associazione allaquale il Vescovo assegna il compito, nel-l’ambito del capitolo sulla centralità dellaparrocchia, di stimolare la sensibilità e laformazione dei laici a far sorgere e far fun-zionare gli organismi di partecipazione

quali i Consigli pastorali parrocchiali, insostanza a far crescere la comunione inogni comunità parrocchiale così necessa-ria per la nuova evangelizzazione.Questo concetto è stato ribadito solenne-mente dal Vescovo intervenuto all’assem-blea diocesana dell’ Azione cattolica che siè celebrata il 9 febbraio scorso al terminedella quale si è proceduto all’elezione delnuovo Consiglio diocesano per il prossi-mo triennio. Ogni assemblea è occasioneper il rinnovo degli impegni statutari diformazione degli aderenti e di servizio ef-fettivo all’azione pastorale della chiesa lo-cale. Il presidente Augusto Magliocchet-ti ha tracciato le linee operative per il fu-turo. Auspico un rilancio forte dell’Azionecattolica in diocesi: deve essere conside-rata luogo di formazione di donne e uo-mini, giovani e anziani, nuovi per la nuo-va evangelizzazione secondo la esortazio-

ne di Papa Francesco Evangelii gaudium ecome servizio alla comunità.I nuovi eletti al Consiglio diocesano diAzione cattolica sono: per il settore adultiSabatini Chiara, Conti Lucio, ArmilleiGiorgio, Sabatini Vera, Sereni Stefano, Ma-gliocchetti Augusto, Pileri Rita. Per il set-tore giovani: Bernelli Massimo, MechelliLuca, Menghini Francesco, Antonelli Pao-lo, Cresta Marika, Salicchi Emanuela, Ber-nardi Diego. Per l’Acr: Sereni Tommaso,Neri Marco, Di Micco Antonio, TrionfettiAlessandra, Farroni Marco. Per gli unita-ri: Sabina Ester, Notari Alessandro, RossiAntonella, Diotallevi Luca, Petrongari Ma-ria Rosaria, Lacchè Nunziatina, Ratini A.Maria. A seguire sarà definita la terna dei nomi dapresentare al Vescovo per la nomina delnuovo presidente diocesano.

Nicola Molè

C

22 LA VOCE Terni.Narni.Amelia

TERNI. Le paroledel vescovo Vecchiagli agenti dellapoliziamunicipale inoccasione dellafesta del loropatrono sanSebastiano

Una “vigilanza” sui valori

a polizia municipale diTerni ha ricordato il pa-trono san Sebastiano

con la celebrazione nellachiesa di San Salvatore, pre-sieduta dal vescovo ammini-stratore apostolico ErnestoVecchi alla presenza delle au-torità cittadine civili e militari. “La polizia municipale - ha detto il pre-sule - è chiamata a vigilare sull’osser-vanza delle regole poste alla base di unaserena e armonica convivenza urbana ecivile. Il Codice della strada e le altre dis-posizioni sulle quali il Corpo dei vigiliurbani è chiamato a ‘vigilare’ non sonoleggi puramente penali, ma toccanosempre anche l’aspetto morale: la tra-sgressione esteriore, anche in materialieve, rivela sempre una predisposizioneal disordine interiore, cioè al male”. Facendo riferimento al pensiero di PapaFrancesco, ha poi sottolineato: “La vita ècomplessa, è fatta di grazia e di peccato.Dove c’è Dio, spunta la grazia; dove ope-ra l’uomo, da solo, emerge il peccato.Tutti sbagliamo, e il modo migliore perrimediare all’errore è quello di ricono-scerlo guardando in faccia la realtà. I

L

grandi cambiamenti della storia – è sem-pre il pensiero del Papa – si sono realiz-zati quando la realtà è stata vista non dalcentro, ma dalla periferia. È una que-stione ermeneutica, cioè di interpreta-zione dei fatti: si comprende la realtà so-lamente se la si guarda a tutto campo,dal punto di vista estremo, che è la peri-feria, che aiuta a rifuggire dagli approc-ci ideologici”.“Anche chi ha responsabilità pubblichesperimenta la difficoltà a far girare le co-se per il verso giusto. Ciò che importa èil saper discernere il bene dal male, per-ché non tutte le ispirazioni sono buone.Sempre Papa Francesco, nella Evangeliigaudium, ci dà un suggerimento: saperdistinguere lo spirito buono dallo spiri-to cattivo. Anche per fare osservare le re-gole urbane è necessario educare la gen-te a coltivare lo spirito buono, che noi

credenti abbiamo ricevuto con il battesi-mo, confermato nellacresima e alimentato dall’eucaristia”.In riferimento al Patrono ha quindi con-cluso sottolinenando la valenza della fe-sta del santo protettore che “significa fa-re appello a quella tradizione spirituale,culturale e sociale appartenente al Dnairrinunciabile della nazione italiana. Voi,vigili e vigilesse, state in guardia perché,ogni tanto, salta fuori qualcuno che, an-ziché distribuire meglio le risorse, pensadi abolire la festa dei santi patroni o di in-crementare il lavoro domenicale: sonopalliativi che minano alla base i fonda-menti della nostra società! La vera laici-tà non è quella capace solo di rottamarele genuine tradizioni cristiane, ma quel-la capace di dare a Dio quello che è diDio e a Cesare quello che è di Cesare”.

E. L.

Associazione nazionalecarabinieri, sezione diTerni, ha celebrato la 33a

edizione del “Premio disolidarietà”, con il quale vengonoonorati i carabinieri in servizio chehanno compiuto azioni meritevolidi lode e si sono distinti nel corsodel 2013. I premi solidarietà,quest’anno, sono stati assegnati albrigadiere capo Giuseppe Federicodella centrale operativa dellacompagnia di Orvieto; al brigadiereGianni Varasi della stazione diLugnano in Teverina; al brigadiere Gianluca Montanucci eall’appuntato MassimilianoMastrilli, impiegati nell’aliquotaradiomobile della compagnia diTerni. Inoltre, sono stati consegnatianche gli attestati di fedeltà aLuciano Festucci e Mario Stefaniniche hanno raggiunto i 60 anni di

’L

appartenenza all’associazione e adaltri 36 soci che hanno superato i35 anni, tra cui Nicola Molè. Lacerimonia di premiazione è statapreceduta dalla celebrazioneeucaristica nella chiesa di SantaMaria Regina, presieduta dal

vescovo Ernesto Vecchiche, facendo riferimentoal motto dell’Arma “Neisecoli fedele” hasottolineato: “La vostrafedeltà allo Stato, allanazione, alle radicicristiane del nostropopolo, non appartiene auna visione culturaleanacronistica e miope, masi fa garanzia perché ilnostro Paese non diventiun luogo di ‘scontro diciviltà’, ma rimangacapace di esprimere quei

valori umani e spirituali chepermettono all’uomo di rimanereuomo ragionevole e capace diamare, e gestire, di conseguenza, lapropria libertà, a servizio del benecomune”. Il Vescovo si è anchesoffermato sul problema della

formazione ed educazione dellegiovani generazioni: “Oggi abbiamobisogno di recuperare la pedagogiadi Cristo per educare le nuovegenerazioni a scoprire le cose vere,belle e buone come tracce dellapresenza di Dio che conduce allasalvezza. Questa emergenzaeducativa richiede una rispostaimmediata, per rimediare ai guastidi scelte culturali fallimentariancora in atto nel nostro Paese che,troppo in fretta, ha ceduto allepressioni libertarie e ha posto afondamento della propriarazionalità il relativismo, il qualenega l’esistenza della verità. Ma suquesta strada non è possibilefondare né la conoscenza né lascienza come forma di un saperecapace di rendere ragione delleproprie persuasioni, per aiutare glialtri a seguire la retta via”.

Un momento della celebrazione

Un momento del “Premio di Solidarietà”

Page 23: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

opo due millenni sanValentino segnaancora in profondità la

vocazione di Terni all’amore.Una vocazione come scelta difondo della propria vita, comecammino da condividere, unastrada su cui incontrare tutti.Le radici del passato e delfuturo sono quelle dell’amoreuniversale che insegna arecuperare quei valori alti chesi vanno perdendo. E Terni hacelebrato solennemente ilsanto patrono cometradizione nella messa nellabasilica di San Valentinopresieduta dal card. CarloCaffarra, arcivescovo diBologna, concelebrata dalvescovo amministratoreapostolico della diocesi mons.Ernesto Vecchi, alla presenzadei sacerdoti della diocesi edelle autorità civili e militaricittadine e regionali. Unradicamento nei valori fortilegato al santo Patronomanifestati dalla grandedevozione dei cittadiniternani che hanno formatolunghe file durante tutta lagiornata per visitare l’urnacon le reliquie di sanValentino. Un fiore e unapreghiera perché dalla forzadell’amore testimoniato dasan Valentino nasca unamaggiore solidarietà, unanuova speranza, un risvegliospirituale, una ritrovata

D energia evangelica.“Seguendo la testimonianza disan Valentino – ha detto ilcard. Caffarra nell’omelia –non piegatevi ai potenti mezzidella produzione delconsenso, orientati semprepiù a mascherare la veritàsull’uomo e sulla donna. Siateveri testimoni della bellezzadell’amore vero, e dellabellezza della persona umanacapace di amare. Testimonidella bellezza insita nellafemminilità e mascolinità diogni donna e di ogni uomo:della loro bellezza comefidanzati, come sposi, comemadri e padri. Sono da Diopersone chiamate a diventareun dono reciproco. Siatetestimoni del ‘bell’amore’.L’amore senza confini è statala ragione della vita diValentino, e anche della suamorte. È ancora oggi il fulcrodi un legame con il territorioe la comunità ternana che sirinnova nel tempo conimmutato vigore, perché sanValentino è il Pastore buonoche ha guidato e curato Ternicon un amore grande egeneroso”. “San Valentino –ricorda mons. Vecchi -appartiene a quella foltaschiera di santi patroni cheformano quella rete diriferimento spirituale,culturale e civico checaratterizza, nel profondo,

ogni identità comunitaria. Difatto, ogni Patrono siconfigura come campionedella collettività e divienel’emblema civico, che incarnai caratteri della città e nediviene come il logotrascendente. La devozione asan Valentino, primo vescovodi Terni vissuto nel III secolo,ha varcato le soglie della città,

e il 14 febbraio vienericordato ovunque nel mondo.San Valentino, con il suomartirio, ha testimoniato lemeraviglie dell’amore delSignore, vissuto nellaconcretezza della vita umana,fino ad essere qualificatocome santo patrono deifidanzati”.

Elisabetta Lomoro

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

BREVI

❖ CATECHESIPer adulti a TerniPresso la parrocchia di San GiuseppeLavoratore a Terni continua il ciclo dellecatechesi per adulti tenute da padreMassimo Massimi presso l’oratorio ognidue settimane, di lunedì, alle ore 21. Iltema di questo ciclo abbraccia due aspettidella preghiera: pregare i Salmi e lapreghiera del Padre nostro. I prossimiincontri si terranno il 24 febbraio, il 10 e24 marzo. Gli incontri sono aperti a tutti.

❖ ISTESSCorso di spiritualitàL’Istess organizza un percorso di teologia espiritualità dal titolo “La cura dell’anima”,che ha avuto inizio il 12 febbraio eterminerà il 28 maggio. Con cadenzaquindicinale, nei mercoledì presso ilCenacolo San Marco si terranno gli incontridalle 17.30. “In un mondo che giravorticosamente - spiega don Enzo Greco,curatore dell’iniziativa -, un po’ malato, sitratta di ricordare alla gente che, comeesiste una cura del corpo, così esiste, ed èben più importante, una cura dell’anima. Ecome si va dal medico per guarire dallemalattie del corpo, così si comincia uncammino di ricerca spirituale, di ascesi,oppure si cerca una guida, un direttore percurare le malattie dell’anima”. Un percorsoche parte dai filosofi greci, passa attraversoi Padri della Chiesa, per arrivare ai misticimedievali e ad alcuni maestri dellaControriforma: Teresa d’Avila, Ignazio diLoyola, con un contributo finale cheriguarda l’esperienza del counselingspirituale. “L’interesse per la cura d’animenasce nell’antichità – ricorda don Enzo -.Già prima del cristianesimo e anche fuorida Israele c’era un interesse per la curaspirituale dell’uomo, riconducibile alprincipio dell’educazione a compiere ilbene e a evitare il male. L’ideafondamentale soggiacente alla necessità di‘curare’ la propria l’anima nasce dallaconvinzione che il corpo è affetto da unacostitutiva ‘infermità’, debolezza,inclinazione al male. Tanti altri filosofihanno usato immagini analoghe, peraffermare la necessità di un’ascesi ovverodi un lavoro/esercizio teso almiglioramento di ciò che l’uomo è per ciòche è destinato a essere”. Prossimoappuntamento quindi al 26 febbraiopresso il Cenacolo San Marco.

SAN VALENTINO. La solennecelebrazionepresieduta dalcard. Caffarra

Il Santo testimonedell’amore vero

❖ SAN VALENTINOConcerto diVivaldi e MozartNell’ambito degli eventi in onoredi San Valentino, domenica 16febbraio alle ore 17 si terrà unconcerto dedicato a Vivaldi eMozart presso il santuario di SanFrancesco a Terni. L’Orchestra daCamera di Perugia eseguirà, dalle“Quattro stagioni” di Vivaldi, Ilcimento dell’armonia edell’inventione. A seguire, lamusica corale: il coro polifonicoSan Francesco di Assisi e la corale“Edi Toni” di San Vito di Narnieseguirano la Missa Credo in C-Dur, Kv 257 di Mozart, con lasoprano Sara Cresta, la contraltoElisabetta Pallucchi, il tenorePaolo Macedonio e il bassoAlessandro Avona.

“Disegni di affettività” Ac per i giovani

icordare la figura di san Va-lentino, il santo dell’amore,a partire dal suo martirio,

dalla massima espressione di fe-de e amore; ricordare un santodalla sua storia rievocata nellarappresentazione scenica e tea-trale. Sabato 15 febbraio alle ore18.30 presso la basilica di San Va-lentino ci sarà la rievocazione incostume “San Valentino: vita,santità e martirio” organizzatadal Centro culturale valentinianoin collaborazione con la basilicaSan Valentino. L’ambiente di epo-ca romana sarà ricostruito con uncolonnato ionico, mentre i costu-mi principali che verranno utiliz-zati dai figuranti sono stati realiz-zati dai ragazzi dell’Ipsia di Terni. L’opera mette in scena le vicissi-

R tudini legate al prefetto romanoPlacido che diede esecuzione al-la sentenza di morte per decapi-tazione, accanto a una rappre-sentanza del Senato romano, adAbondi, o figlio del prefetto Placi-do e primo seguace di san Valen-tino. In più saranno rievocati an-che Sabino e Seraphia, che sa-ranno protagonisti soprattuttonella parte finale della rappre-sentazione. Gli interpreti recitano su un testoliberamente tratto dal melo-dramma San Valentino del terna-no Antonio Checchi scritto nel1699 in occasione dell’inaugura-zione del nuovo altare maggioredella basilica ove furono traslati iresti del corpo del Santo, rinve-nuti nel 1605.

Va di scena in basilica la vita di san Valentino in versione teatrale

La nuova statuana nuova statua di san Valentino inmarmo bianco spicca nella rotonda

stradale alle spalle della basilica del santopatrono di Terni. L’opera, realizzata inmarmo bianco di Carrara e alta 3,5 metri, èstata realizzata dalla ditta Buono Marmi diTerni. Per ribadire che Terni è città di sanValentino e città dell’acciaio, il pastoraledella statua è stato realizzato in tale metallograzie alla collaborazione della Acciaispeciali Terni, che ha fornito il materiale, edel Polo mantenimento armi leggere che haprovveduto alla realizzazione della partesuperiore dello stesso. La statua è statainaugurata al termine della celebrazione delpontificale dal card. Caffarra alla presenzadelle autorità cittadine. L’iniziativa, volutadal Centro culturale valentiniano, ha avutomolti benefattori, i cui nomi verrannoiscritti in un registro conservato presso labasilica, a perenne memoria.

(Nella foto: l’ultima lavorazione della statua)

U

el segno del patrono dell’amore sanValentino, l’Azione cattolica italiana,area Famiglia e vita, la diocesi di Terni

- Narni - Amelia, in collaborazione con ilProgetto Nazaret, propongono l’ottavaedizione di “Disegni di affettività”, incontronazionale per giovani, fidanzati e quanti neaccompagnano il percorso formativo inprogramma dal 14 al 16 febbraio a Terni avilla Spirito Santo. Si parlerà di amore,matrimonio, famiglia, progetti condivisi eresponsabili nei tre giorni dedicati al tema“Sogno, progetto, costruisco. Affrontare lasfida del cambiamento insieme” con dibattiti,laboratori, condivisione di esperienze digiovani coppie provenienti da tutta Italia, conl’intento di aiutarli a riflettere sul senso dellaloro unione, sensibilizzandoli a unaassunzione di impegni e responsabilità.Sabato 15 febbraio la giornata si aprirà con lacelebrazione presso il monastero delle

N Clarisse alle ore 8 presieduta dal vescovoErnesto Vecchi, amministratore apostolicodella diocesi. Alle ore 9 seguirà la lectiobiblica “Il progetto di Dio sull’uomo: lebeatitudini”. Alle 10 “Sogno, progetto,costruisco” a cura di Giovanna e StefanoBarbi dell’Azione cattolica di San Miniato(Pisa) e della prof.ssa Anna Bertoni, docentedi Psicologia all’Università Cattolica diMilano. Nel pomeriggio alle 15.30 illaboratorio sensoriale “Proget-ti-amo”, larecita dei vespri e la cena. Alle 21 il recital“Famiglia, piccola Chiesa” con AncillaOggioni, voce, e Federico Ceriola, chitarra.Domenica 16 febbraio in programma alle ore8 la celebrazione presso il monastero delleClarisse, la lectio biblica “Collaboratori di Dionella costruzione del Regno: le parabole delregno”. Alle ore 11 il laboratorio culinario“Costruisco: family chef”, quindi il pranzo ele partenze.

LA VOCE Terni.Narni.Amelia @[email protected] 23

INCONTRI IN DIOCESI

VENERDÌ 14 FEBBRAIO, ore 11, Terni, basilicaSan Valentino, solenne pontificale per lafesta di san Valentino presieduto dal card.Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna.

SABATO 15, ore 8, Terni, monastero Clarisse,celebrazione presieduta dal Vescovo inoccasione dell’incontro dell’Azione cattolica“Disegni di affettività”. Ore 18.30, Terni,basilica San Valentino, rievocazione storicadel martirio del Santo.

DOMENICA 16, ore 11, Terni, basilica di SanValentino, festa delle nozze d’argento con lacelebrazione eucaristica presieduta da mons.Ernesto Vecchi, e animata dalle corali SanValentino e Edi Toni dirette dal maestroPaolo De Santis.

MARTEDÌ 18, ore 18, Terni, villa Spirito Santo,incontro del corso per gruppi liturgiciparrocchiali “I due Testamenti; piccolaintroduzione (Dei Verbum, V, IV-V) a curadi don Francesco Vaccarini.

DOMENICA 23, ore 11, Terni, basilica di SanValentino, festa delle nozze d’oro con lacelebrazione eucaristica presieduta da padreAugustine Mulloor, definitore generaledell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, animatadalla corale parrocchiale “Il Coro di Giulia”,organista Federico Bordoni.

Ore 11.15, Terni, chiesa San Cristoforo,celebrazione presieduta dal Vescovo con ilgruppo di Comunione e liberazione inmemoria del fondatore mons. Luigi Giussani.

Ore 18.30. basilica San Valentino, “Recital lirico”con il tenore Paolo Macedonio, la sopranoFrancesca Grechi, la pianista IlariaMacedonio.

Page 24: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

BREVI

❖ ASSISIPremiato il SindacoDopo aver partecipato su inviatodell’Ambasciata di Austria al concerto dellaWiener Filarmoniker Orchestra che, con iltitolo di “Omaggio all’Umbria”, si è tenutonella Cappella paolina del Quirinale, il sindacodi Assisi Claudio Ricci, il 30 gennaio, si è vistoattribuire nella sala delle Colonne dellaCamera dei deputati il premio internazionale“Comunicare l’Europa” dell’anno 2014 qualericonoscimento delle sue iniziative di dialogosvolte anche in veste di presidentedell’associazione delle Città siti Unesco.

❖ TURISMO Spirituale compostellianoMercoledì 29 gennaio, nella sala dellaConciliazione del Comune di Assisi, con lapartecipazione di qualificati esperti di settore,si è svolto il convegno “Analisi del mercato deiprodotti turistici rivolti ai pellegrini delCammino di San Giacomo”, organizzato dallacittà di Assisi con il supporto del Centrointernazionale di studi sul turismo, dellaconfraternita di San Jacopo di Compostella edel Centro italiano di studi compostelliani. Lamanifestazione ha offerto un preziosocontributo al progetto “Loci Iacobi”cofinanziato dall’Unione europea nell’ambitodel Competitiveness and Innovation Frameworka cui partecipano, con Assisi (per l’Italia), lecittà di Le Puy en Velay (Francia), Namur(Belgio), Vita Aguiar (Portogallo) e i “ViajesViloria” (Spagna) con il comune obiettivo dicreare un prodotto turistico europeo legato altema storico dei Cammini religiosi.

❖ PREMIO “Barbara Micarelli”Domenica 2 febbraio, nell’aula magna dellesuore Francescane Missionarie di GesùBambino in Santa Maria degli Angeli, si èsvolta l’edizione 2014 del “Premioall’educatore” intitolato alla veneranda MadreM. Giuseppa Micarelli e patrocinato dalle cittàdi Assisi, Ortona, Riese Pio X. Alla presenza dinumerose autorità civili e religiose, ilmoderatore prof. Giovanni Zavarella haannunciato i premiati nelle persone di MariaLuisa Cimino (alla memoria), Luigino Baldoni,Emila Polidoro e Maria Pia Gazzola. Per il foltopubblico intervenuto si sono esibiti i Cantoridi Assisi e il Coro filarmonico veneto.

❖ MEDAGLIA In memoria di CavallucciNel corso delle Giornate della Memoria è statoricordato in Assisi il concittadino TerzilioCavallucci (deceduto nel 1999) sopravvissutoagli orrori del campo di concentramento diDachau dove era stato internato nel biennio1943-44. Per il suo sacrificio e per le indicibilisofferenze sopportate gli è stata conferita, allamemoria, una medaglia d’onore dellaPresidenza della Repubblica che è stataconsegnata dal sindaco Claudio Ricci al figlioAlviero e al nipote Giancarlo, nel corso di unasolenne cerimonia che ha visto lapartecipazione del sottosegretario agli InterniGiampiero Bocci e delle maggiori autoritàdell’Umbria, regione in cui sono stati premiaticon la stessa onorificenza altri dieci deportatinei Lager.

❖ SANITÀApre PsiconcologiaSabato 1° febbraio, alla presenza del sindacoClaudio Ricci, della direttrice sanitariadell’ospedale M. Gigliola Rosignoli e delpresidente dell’Aucc Giuseppe Caforio, è statoufficialmente inaugurato presso il presidioospedaliero di Assisi l’ambulatorio diPsiconcologia, nato dalla collaborazione traUsl 1 e Aucc e ubicato al piano terreno dellastruttura, in prossimità del day hospital deipazienti oncologici. L’ambulatorio, che saràoperativo ogni martedì, è stato arredato graziea una donazione della famiglia Fuso inmemoria di Sandra, già fervente sostenitricedel comitato comunale Aucc, presenteall’evento con la responsabile Daniela Fanelli.

a cura di Pio de Giuli

GUALDO TADINO. Tante leiniziative in cantiere: una Viacrucis con edicole votive inonore del beato Angelo,progetti di riqualificazioneurbana, arte, musica

Le idee del Centro delle idee

niziano a prendere forma le iniziativedel Centro delle idee “Daniele Man-cini”, dedicato all’architetto gualdese

prematuramente scomparso. A promuoverlo è un gruppo di amici del-l’architetto scomparso undici anni fa, co-ordinati dal geometra Enrico Finetti.L’obiettivo è quello di dare continuità al-le fonti di idee di cui Daniele era dotatoe di trasmettere ai giovani che non l’-hanno conosciuto “la positività di cui eradotato e che contagiava tutti”. Le idee,sottolineano i promotori, mirano a trova-re un approccio concreto con la città econ tutte le varie associazioni e singolicittadini che vorranno contribuire con ilproprio apporto per il buon esito delleiniziative e dei proponimenti; con bene-fici per la città, non per l’associazione.A marzo è in programma una mostra perricordare questa figura poliedrica di ar-chitetto. Una delle prime idee nate in seno algruppo è quella di sviluppare, lungo ilpercorso compiuto dalla salma del beatoAngelo da Casale, una Via crucis con edi-cole votive e l’apposizione di una statuadel Patrono, tanto caro ai gualdesi, inun’aiuola pubblica lungo la strada checonduce al cimitero civico.

I

Angelo era un eremita che durante la vi-ta terrena si è sempre mostrato miseri-cordioso con quanti avessero bisogno disupporto morale e fisico.In calendario c’è anche una mostra di ar-te e cultura itinerante dal titolo “Mosai-co di pace” presso la Rocca Flea curata daMichele Martinelli, insieme a PatriziaCanola e al critico Giorgio GregorioGrasso la cui inaugurazione è in pro-gramma per domenica 16 febbraio.Altro programma è riprendere quantogià realizzato dalle scuole gualdesi perla riqualificazione dei giardini di vialeDon Bosco. Ma si guarda anche alla mu-sica con la stipula di convenzioni conl’Università degli Stranieri di Perugia e

con il Conservatorio per la realizzazionedi eventi a Gualdo Tadino.Il fiore all’occhiello del Centro è il pro-getto per il recupero ambientale e fun-zionale della vallata della Rocchetta, conl’intento di ripristinare in modo qualifi-cato, oltre che ambientale, le attività eco-nomiche e turistiche che nel corso deltempo si sono arrese al degrado. “Il no-stro auspicio - afferma Enrico Finetti, co-ordinatore e ideatore del Centro - è cheil confronto si possa allargare alla rico-stituenda Comunanza agraria dell’Ap-pennino gualdese”.Per ulteriori informazioni si può scrive-re una e-mail a [email protected].

Marta Ginettelli

al 25 aprile al 2 maggiola diocesi organizza unpellegrinaggio in Terra

Santa, per un gruppo di minimo40 persone. La quota, pari a 1.320 euro,comprende: viaggio in pullmanAssisi-Roma a/r; volo a/r in clas-se economica con franchigia ba-gaglio 23 kg; tasse aeroportuali;sistemazione in istituti religiosio alberghi equivalenti a 3 o 4stelle locali in camera doppiacon servizi; trattamento di pen-sione completa dalla cena delprimo giorno alla colazione del-l’ultimo; animatore spirituale /guida in loco durante tutto ilpellegrinaggio; auricolari pergruppi superiori a 20 parteci-panti; visite ed escursioni coningressi inclusi; materiale dicortesia (tracolla e guida spiri-tuale La porta del Cielo); assi-curazione Allianz Global Assi-stance medico-bagaglio. Il programma prevede visita aNazareth (basilica dell’Annun-

D ciazione, chiesa di San Giusep-pe, fontana della Vergine, chie-sa di San Gabriele), al Tabor e aCana già il 26 aprile. Il terzogiorno breve navigazione sul la-go di Tiberiade e visita a Cafar-nao; sosta a Tabga (chiesa delPrimato di Pietro) e pranzopresso la chiesa del monte del-le Beatitudini. A seguire, par-tenza per la Giudea e sosta sul-la sponda del fiume Giordano;pranzo a Gerico e breve giroorientativo. Proseguimento per il sito ar-cheologico di Qumran. Sosta alMar Morto prima di raggiunge-re Betlemme (basilica della Na-tività e campo dei Pastori; mon-te degli Ulivi; Getsemani; basili-ca della Resurrezione, con visi-ta approfondita al Calvario e alSanto Sepolcro, basilica dellaDormizione). Per informazioni e iscrizioni:padre Giovanni Raia, tel. 075812483, lunedì-venerdì ore 9-12.

Elena Lovascio

DIOCESI. Programma e dettagli organizzativi

Si va in Terra Santa❖ TEATRO LYRICKI prossimi brillantispettacoli in cartellone

opo aver registrato il tutto esaurito, lo scorso 4 e 5febbraio, con Cinecittà – coinvolgente spettacolo di

Cristian De Sica capace di raccontare un secolo di storiadel cinema fatta da geni dell’arte, ma anche da migliaiadi comparse, musiche, parole e canzoni - il teatro Lyrickdi Assisi si appresta a ospitare Maurizio Battista in Ogginon è giornata nella serata di venerdì 21 febbraio. Sitratta di una sorta di monologo comico che proponeun’analisi dettagliata di una giornata-tipo, in una sorta diesilarante seduta terapeutica, passando da momenti digrande ilarità e travolgenti spazi di riflessione. Il 4 e 5marzo calcheranno la scena Sabrina Ferilli, MaurizioMicheli e Pino Quartullo diretti da Carlo Buccirosso nellacommedia Signori… le patè de la maison ispirata allapièce francese Le Prenom: una cena con amici di infanziae parenti stretti, nel corso della quale il fratello dellapadrona di casa e la sua fidanzata annunciano l’arrivo delloro primo bebè. L’affetto e il calore diffuso tra i convitatisi estingue in poco tempo a causa di una piccoladiscussione che infiamma gli animi e crea un grandepasticcio... le paté, appunto. Il 25 e 26 marzo RosarioFiorello proporrà Fuori programma, laboratorio teatraleda cui nasceranno nuove gag e personaggi. Il titoloracchiude in sé tutte le caratteristiche dello show: unaformula “minimal”, una scaletta di base e ampio spazioall’improvvisazione.

Ele Lo.

D

La statua del Beato Angelo eretta presso il cespuglio miracoloso del Biancospino

24 LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo

uovi strumenti musicali,specie a fiato: la Scuolamusicale comunale di

Gualdo Tadino “Raffaele Casimiri”sceglie la strada delpotenziamento per confermare lalunga tradizione musicale,specialmente bandistica, checaratterizza la città. Lo precisa ilmaestro Stefano Ruiz deBallesteros, direttore della scuola,che ha deciso di procedere alpotenziamento del patrimonio

N strumentale della scuola, conparticolare occhio di riguardo pergli strumenti a fiato, che non sonofra quelli attualmente più scelti daigiovani, i quali preferiscono digran lunga bassi, chitarre elettrichee batterie. L’obiettivo è quello dimettere alcuni di questi strumentia disposizione dei nuovi iscritti, incomodato d’uso gratuito, in modotale che chi abbia semplicementela curiosità di provare a suonarli ea studiarli, possa farlo senza

l’incognita di doversi sobbarcare laspesa per il loro acquisto, che èspesso piuttosto consistente. “Se aquest’agevolazione - sottolinea ilmestro Ruiz de Ballesteros - siaggiungono anche le borse distudio messe a disposizione dal

Comune per ladiminuzione dellaretta di frequenza, lafrequenza dellascuola comunale dimusica diventa, così,molto più economicae meno impegnativa”.Lo dimostra ilsuccesso di molti suoicorsi, come quello di

propedeutica musicale perbambini fino a 6 anni, sdoppiatoper l’alto numero di partecipanti.Per ogni informazione sui corsi,sito www.scuolamusicacasimiri.it,tel. 349 0863994.

Pierluigi Gioia

GUALDO TADINO. Nuovi strumenti per la scuola comunale di musica

Page 25: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

Piero Marini

Scuola XXV Aprile di Bastia, sì al progetto definitivo

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

BREVI

❖ SAN FRANCESCODocumenti in mostraCon il titolo “Francesco: tracce, parole,immagini”, 16 documenti manoscrittiantichissimi e unici sono esposti in mostra nellasede prestigiosa della Camera dei deputati.Provengono da Fondo antico della biblioteca delSacro Convento di Assisi. Presentiall’inaugurazione Catiuscia Marini e FabrizioBracco che, plaudendo all’iniziativa e all’operadei curatori, hanno sottolineato il valoreinestimabile dell’ingente giacimentodocumentale, vanto per l’intera Regionedell’Umbria. (PDG)

❖ BASTIA/1Scuola: nuovo sito e PofL’istituto comprensivo Bastia 1 ha presentato ilPof (Piano dell’offerta formativa) e il nuovo sito.Dopo una breve introduzione della dirigentePaola Lungarotti, la prof.ssa Daniela Roscini haspiegato l’importanza di questo documento cheè la carta d’identità della scuola, dove sonoillustrate le linee distintive dell’istituto,l’ispirazione culturale e pedagogica, laprogettazione curriculare, extracurriculare,didattica e organizzativa. Marco Piermarini, cheha realizzato il nuovo sito dell’istituto, ne hapresentato la mappa. Si tratta di un portalefunzionale ad alunni, genitori e insegnanti nelpieno rispetto delle norme sulla privacy,orientato a una sempre più costruttivacollaborazione. La prof.ssa Teresa Menghella haaffermato che la scuola media mette in unaposizione centrale i bisogni degli alunni indifficoltà, ma valorizza anche quelli più motivati.Al momento ci sono 20 progetti di arricchimento.In orario pomeridiano troviamo “Grupposportivo”, “Certificazione esterna lingua inglese(Ket)”, “Avviamento allo studio della lingua latinaFacile est”, “Video-poesia dei nativi digitali”, “Legiovani voci e i giovani musici”, “La scuola inteatro”. Infine sono state presentate le attività e iprogetti della scuola primaria e dell’infanzia.

❖ BASTIA/2Giorno del RicordoÈ stato celebrato con una matinée ad ingressolibero, organizzato dall’Amministrazionecomunale di Bastia, il Giorno del Ricordo, lagiornata - istituzionalmente fissata al 10 febbraio- dedicata alla memoria delle vittime deimassacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Nella mattinata di martedì 11 febbraio,al teatro Esperia è stato proiettato il film Ritornoa casa di Simone Damiani. La proiezione è statapreceduta da un’introduzione a cura di FrancoPapetti, rappresentante dell’associazione VeneziaGiulia Dalmazia.

❖ BASTIA/3Sfida sciistica tra RioniLa splendida località toscana dell’Abetoneospiterà anche quest’anno l’ormai consolidatasfida sugli sci tra i quattro rioni di Bastia,organizzata dallo Sci club in collaborazione conl’ente Palio de San Michele. I rionali sisfideranno in un appassionante slalom gigante a manche unica sulla pista Zeno. La classificagenerale di “Rioneve” vede primeggiare il rioneMoncioveta con 5 vittorie, seguita dal rione S.Rocco con 3 e dai rioni Portella e S. Angelo conun’edizione vinta a testa. Ognuno dei quattrorioni si presenterà al cancelletto di partenza conuna squadra composta da 25 atleti, suddivisi trauomini (15), donne (5) e ragazzi nati dal 1999 inpoi (5). La partenza per l’Abetone è prevista nelleprime ore di sabato 1° marzo, mentre la gara siterrà domenica 2 marzo (ore 10). Possonopartecipare a Rioneve anche coloro che voglionotrascorrere un fine settimana di festa incompagnia sulla neve, senza necessariamentesvolgere la gara.

❖ BASTIA/4Primarie del M5sIl Movimento 5 stelle di Bastia propone leprimarie per scegliere il candidato sindaco. Sisvolgeranno sabato 15 e domenica 16 febbraio.Sulle due candidature di Stefano Chiucchiù eMarcello Rosignoli gli elettori potranno votarepresso il cinema Esperia dalle 9 alle 22;domenica nella sala Uni3 in piazza Mazzini,dalle 9 alle 15.30.

Rinaldo, vescovo ‘francescano’NOCERA UMBRA. Festa del santo patrono, presente mons. Domenico Sorrentino

l vescovo mons. Sorrentino hacelebrato nella cattedrale di NoceraUmbra la ricorrenza del santo

patrono Rinaldo. Presenti il Sindaco, ilcomandante della stazione carabinieri,del locale comando della Guardiaforestale e del presidio dei vigili delfuoco. La celebrazione è stata animatadalla corale Santa Cecilia. Nel corso dellacerimonia si è rinnovato il tradizionaledono, da parte dell’Amministrazionecomunale, del cero votivo al patrono. Laliturgia è stata inoltre arricchita dallaconfraternita di San Rinaldo impegnata,come di consueto, nel servizio liturgico enella pastorale. Al termine del pontificaletutte le autorità religiose, civili e militarisi sono ritrovate presso l’ex Seminarionocerino per il consueto pranzo offertodalla parrocchia. Le celebrazioni hannoavuto avvio con la novena dipreparazione che è stata curata, ognisera, da una delle parrocchie dellaVicaria nocerina, proprio asimboleggiare l’unità dell’interoterritorio attorno al patrono Rinaldo. IlSanto nocerino è vissuto sempre nel

I rispetto delle rigide regole monasticheanche dopo l’elezione a vescovo;costantemente attento agli ultimi, verso iquali orientava ogni risorsa. Un rigore euno stile analoghi a quelli delcontemporaneo san Francesco con ilquale, nella sua veste di vescovo, siritrovò ad Assisi nel 1216 quando fudedicata la chiesa della Porziuncola.Emblematico l’episodio che vide ilvescovo Rinaldo “adottare” un giovaneorfano, privo di sostentamenti eallontanato da tutti. Lo portò in episcopioe si prese cura di lui. Quando fugrandicello, narra la leggenda, gli fecemettere al collo una bisaccia e ognigiorno lo faceva andare alla sua mensa achiedere l’elemosina prima per sé e poiper i suoi commensali, chierici e laici,dicendo: “Fate l’elemosina mepoverissimo, per amore di Dio e dellabeata Vergine Maria”. Faceva questoperché fosse sempre presente a tutti ilricordo di Cristo povero e per ricordareche nel prossimo, nel povero, nel malato,nell’ultimo, si serve Gesù Cristo. Unrigore che san Rinaldo riservava

anzitutto a se stesso, evitandoaccuratamente anche di dormire nelcomodo letto preparatogli e preferendosempre trascorrere le sue notti in lungheveglia in preghiera o coricandosi sulduro pavimento. Un messaggio ancoraattuale, uno stile di vita accoratamenterichiamato da Papa Francesco che,anche in occasione della sua visita adAssisi, non ha mancato di ricordare e cheè tutto racchiuso nella sua frase “Vorreiuna Chiesa povera tra i poveri”.

m.b.

Un momento della celebrazione,nella cattedrale di Nocera Umbra,per il patrono San Rinaldo

Il progetto della scuola primaria di XXV Aprile

Peripezie dell’urnael 1248 la cattedrale fu distrutta daFederico II; l’urna con le spoglie

del Santo fu miracolosamente ritrovatanel 1387 e traslata nella provvisoriachieda di S. Maria Vecchia. Nel 1487tornò nella ricostruita cattedrale. Nel1579 fu collocata sotto l’altaremaggiore. A seguito del sisma del 1751venne poi spostata presso la chiesa diSan Francesco. Tornò in cattedrale nel1816. Nel 1997, a seguito del sisma,venne collocata nella strutturaprovvisoria in loc. San Felicissimo. Il 14agosto 2012 ha fatto nuovamenteritorno sotto l’altare maggiore.

N

25LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo @[email protected]

ella serata del 6 aprile, presso lasala consiliare del Comune di Ba-stia, l’assessore Marco Fortebrac-

ci, l’architetto Francesca Cocchioni e ilpool di ingegneri hanno presentato il pro-getto della nuova scuola primaria di XXVAprile, collocata all’interno del piano SanMarco. Il sindaco Stefano Ansideri ha sottoli-neato come, rispetto al progetto prece-dente, siano cambiate in modo sostanzia-le le condizioni di fattibilità, dal momen-to che il Comune è oggi già proprietariodel terreno su cui sorgerà l’intero com-plesso, che prevede, oltre alla scuola pri-maria, l’ampliamento della scuola del-l’infanzia e la costruzione della scuola se-condaria di primo grado. L’Amministra-zione ha già predisposto un piano finan-ziario per il progetto del primo stralcio, ri-guardante la scuola primaria,

N dell’importo di 5 milioni d’euro, inseritinel bilancio di previsione 2014 approvatoil 13 febbraio. A seguire, i fondi sarannoreperiti con l’accensione di un mutuo,mentre le rimanenti opere di urbanizza-zione dell’area San Marco saranno a ca-rico dei privati proprietari dei diversicomparti. Un progetto di scuola, pertanto, concretoe di immediata realizzazione. “Dopo tren-t’anni - ha affermato il Sindaco - sarannotolti definitivamente gli alunni dal terzopiano del centro commerciale”. La scuola primaria di XXV Aprile sarà co-struita con avanzate tecniche antisismi-che e di sostenibilità ambientale. Saràcomposta da quattro sezioni, per un tota-le massimo di 540 alunni. Oltre alle ven-ti aule, sono previsti cinque laboratori,aule insegnanti, un’aula per l’attività mo-toria, una mensa e una palestra che potrà

ospitare sino a 400 spettatori. La scuolasarà dotata di impianti di videosorve-glianza, antintrusione e rivelazione fumo. Al termine della serata è stato presentatoanche il progetto preliminare del com-plesso parrocchiale di San Marco, curatodall’architetto Antonello Coletti, progettoche dopo l’approvazione della Commis-sione della Cei potrà trovare la sua defi-nitiva realizzazione.

R. B.

DIOCESI. Incontro sulla riforma liturgica del Concilio

stato il cerimoniere di PapaGiovanni Paolo II, mons. Pie-ro Marini, a presiedere l’ini-

ziativa di domenica scorsa al ProCivitate di Assisi, in occasione del

È

cinquantesimo anniversario dellaCostituzione conciliare Sacrosan-tum Concilium, del dicembre del1963, che ha avviato la riforma li-turgica del Concilio Vaticano II.Marini a partire dagli anni Settantalavorò alla Congregazione per il cul-to divino e la disciplina dei sacra-menti. Negli anni del Concilio fuuno dei consiglieri per la riformadel cerimoniale liturgico e strettocollaboratore di mons. Brugni.

Per venti anni, fino al 2007, è statomaestro delle celebrazioni liturgi-che pontificie: i suoi compiti consi-stevano nella preparazione e su-pervisione delle cerimonie liturgi-che celebrate dal Papa, incaricoche assunse con Giovanni Paolo II eche conservò con Benedetto XVI.L’iniziativa è stata organizzata dal-l’Ufficio liturgico diocesano direttoda don Antonio Borgo. “Ho volutoscegliere come location la Cittadel-

la - ha dichiarato don Borgo - per-ché nel 1956 il suo auditorium ve-niva inaugurato con il primo Con-gresso di liturgia pastorale che inqualche modo preannunciò la ri-forma del Concilio”. Dopo la rela-zione di mons. Marini è seguita latestimonianza di Silvia Illicini. Durante il vespro, il Vescovo ha rin-novato il mandato a circa 150 mi-nistri della Comunione.

M. G.

Page 26: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

Mons.Mario Ceccobelli con Maria Luisa D’Alessandro e Catiuscia Marini il giorno dell’inaugurazione

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

BREVI

❖ DIOCESI - AUGURIMons. BottaccioliSabato 15 febbraio celebra il compleanno ilvescovo emerito mons. Pietro Bottaccioli. Alui gli auguri più cordiali e la preghiera dellaChiesa diocesana.

❖ UMBERTIDE/1Iniziative socialiSono elencati nel documento Umbertidesociale (consultabile sul sito www.comune.umbertide.pg.it) gli oltre 35servizi sociali e socio-sanitari chel’Amministrazione comunale è in grado dioffrire con continuità. Nel 2013 è poientrato a regime l’Emporio della solidarietàche nel corso dell’anno ha permesso diassistere oltre 100 famiglie, fornendo benialimentari e di prima necessità. Inoltre,grazie al protocollo sottoscritto con Asl,Regione ed “Emergenza sorrisi” è statopossibile operare tre bambini iracheniaffetti da gravi malformazioni al volto.Infine, in occasione della Giornatainternazionale della disabilità, è statoorganizzato un open day nelle strutture chesi occupano di disabili.

❖ CARITASFormazione per volontari Sabato 15 febbraio, dalle 9 alle 12 pressol’hotel “B. Ubaldi” di Gubbio si terrà il terzoincontro di formazione per animatori evolontari delle Caritas parrocchiali. Saràguidato da Ettore Fusaro, responsabile per laformazione della Caritas di Senigallia.L’incontro avrà per tema “Il Centro di ascoltoCaritas: funzioni, compiti, struttura,organizzazione, esperienze”. “Chiediamo difare il possibile per partecipare - sollecita laCaritas -: formarsi bene, e soprattuttoinsieme, è indispensabile per servire meglioi fratelli nel bisogno”.

❖ UMBERTIDE/2Dieci “sì” alla vita“Chi ha vissuto con costanza questi incontrisui dieci Comandamenti penso che abbiaricevuto un arricchimento per la propria vitae fede” ha detto p. Francesco Bergomisull’itinerario che si è concluso il 7 febbraioimpostato sulla riscoperta deiComandamenti in maniera semplice, conuna lettura condivisa a partire dal Catechismo della Chiesa cattolica. Scopo eracercare di cogliere il positivo che c’è nei “10sì alla vita” (come erano stati chiamati gliincontri). Gli incontri erano rivolti ai giovani- quelli della fascia universitaria - e agliadulti, soprattutto coloro che in parrocchiasono impegnati nella catechesi. Il numerodei partecipanti non è stato eccessivo, peròp. Francesco non demorderà e l’annoprossimo farà altre proposte. (F. C.)

❖ BRANCANuovo mammografo Tra i cinque mammografi di nuovagenerazione previsti il territorio dell’Asl 1,uno è stato donato dall’Associazioneeugubina per la lotta contro il cancro (Aelc),all’ospedale di Gubbio e Gualdo Tadino; unarisorsa in più per un servizio che si segnalaper la sua eccellenza. “La donazione di unnuovo mammografo con tomosintesi – hadichiarato il consigliere regionale AndreaSmacchi - farà del nosocomio di Branca unastruttura all’avanguardia nel settore. Unsentito ringraziamento all’Aelc per lasensibilità e l’attaccamento al territorio”.

❖ GUBBIODépliant Protezione civileLa Protezione civile del Comune di Gubbiosta predisponendo, in collaborazione con itecnici dell’Anci, un dépliant per informarela popolazione sulle aree attrezzate per lasicurezza e per l’accoglienza, in caso diemergenze di varia natura. L’opuscolo, chesarà in distribuzione nei prossimi giorni everrà pubblicato anche sul sito internet delComune www.comune.gubbio.it.

GUBBIO. Il Vescovoauspica una concretavalorizzazioneculturale del Parco

romuovere e valorizzare il Parcodella Vittorina perché diventi dav-vero “Parco della riconciliazione”,

secondo la denominazione assunta loscorso 3 settembre a conclusione della“Tre giorni lungo il sentiero di France-sco” con una solenne cerimonia, pre-senti il commissario del Comune MariaLuisa D’Alessandro, la presidente del-la Giunta regionale Catiuscia Marini, ilvescovo mons. Mario Ceccobelli. La richiesta per tale intitolazione erastata presentata dal Comitato cittadinosorto per celebrare l’ottavo centenariodella donazione della chiesa della Vit-torina a Francesco d’Assisi da parte deiBenedettini di Gubbio (1213-2013). L’o-biettivo è far sì che questo luogo rap-presenti lo scenario giusto per testi-moniare concretamente i valori richia-mati dalle tante vicende storico-spiri-tuali di cui il Poverello è stato testimo-ne; su tutte, l’ammansimento del lupo,episodio che ha dato al territorio eugu-bino fama mondiale anche per quantoesprime in termini di rispetto, tolle-ranza, comprensione, solidarietà. È ilprogetto rilanciato dal vescovo Cecco-belli per fare del Parco uno dei luoghisimboli di “Gubbio città della pace edella riconciliazione”. “Francesco - ha ricordato mons. Cec-cobelli - è andato alla ricerca della bel-va non per ucciderla ma per parlarle eoffrirle amicizia, solidarietà, compren-sione. Ecco, auspico che questo luogopossa diventare, con un’adeguata pro-mozione e struttura organizzativa, l’ap-prodo dove quanti lo desiderano pos-sano concludere il loro percorso di ri-

P

conciliazione, prima con se stessi, poi,se necessario, con gli altri”. È un progetto che valorizza la dimen-sione di “seconda patria di Francesco”riconosciuta al territorio eugubino e ri-lancia nello stesso tempo l’ insegna-mento di sant’Ubaldo, “santo della pa-ce e della riconciliazione” (Giovanni

Paolo II, settembre 1985); trova in locola sollecitazione e lo stimolo di ade-guate testimonianze di grande signifi-cato racchiuse ‘in un fazzoletto’. In un ideale itinerario si potrebbe com-prendere il lazzaretto, dove Francescosi è dedicato agli ultimi, l’ammansi-mento del lupo, e la chiesa della Vitto-rina (“qui più volte dimorò san Fran-cesco”), dal 1213 primo cenobio deifrati, per concludere nel complessomonumentale di piazza 40 Martiri cheingloba il fondaco degli Spadalangadove “da un vecchio amico riceverà indono una povera tonaca” (dalla Vitaprima di san Francesco di Tommaso daCelano).

G. B.

“Auspico che questo luogo - ha detto il Vescovo - possaricevere “un’adeguatapromozione e strutturaorganizzativa”

GUBBIO. Quali nomi cominciano a spuntare nei vari schieramenti in vista delle elezioni

circa a quattro-cinque mesidalle amministrative, lapolitica, e non solo, prova a

elaborare progetti e proposte sullequali chiedere il consenso deicittadini. È una fase abbastanzafluida, quella nella quale si muovonoi neo segretari Claudio Ruspi del Pde il giovane Francesco Pierotti delPsi. L’uno e l’altro devono tenerconto, oltre che della dialetticainterna, di liste civiche fiorite inmaniera numerosa: Scelgo Gubbio,

A Bene comune, Gubbio partecipa,Gubbio nel cuore, Svolta Comune,Movimento civico democratico. Sulfronte dell’estrema sinistra, è in attoil progetto di riaggregare Prc, Sel (alsuo interno però non ci sarebbeunità di intenti), Verdi; i portavocesono il neo segretario diRifondazione Luca Casagrande e l’exconsigliere regionale Pavilio Lupini.Per quanto riguarda le candidature asindaco, il Pd sta stringendo i tempicon incontri, colloqui ed iniziative

pubbliche per coinvolgere i cittadininelle scelte più importanti. Di rilievola candidatura di Filippo Stirati,iscritto al Pd, lanciata da unapetizione popolare, sostenuta da“Scelgo Gubbio” e da un appositocomitato, ben vista da alcuniambienti socialisti. Altri candidati asono Francesco Gagliardi di “Benecomune”, annunciata nel corso diuna conferenza stampa cui hannopartecipato Giuseppe Battistini eLinda Pierotti. Il Movimento 5 stelle,sulla base di una consultazioneinterna, ha scelto Rodolfo Rughi con56 voti; 13 voti ciascuno sono andatia Sara Mariucci e Mauro Tagliaferri.

uriosa e bella iniziativa quel-la messa in cantiere da don Pietro Vispi, parroco della

Collegiata di Umbertide, oltre chestorico e studioso di valore, unita-mente ad alcuni volontari sensibilial gusto artistico. La chiesa Colle-giata può dirsi veramente uno scri-gno d’arte, tanti sono i dipinti al suointerno, alcuni dei quali apparten-gono anche a nomi famosi dell’ar-te italiana; ma tutte queste operegiacciono nell’incuria e nel dimen-ticatoio. Perché non fare in modo che citta-dini disponibili e sensibili a questabellezza artistica non possano“adottare” o compartecipare conuna piccola somma al loro restau-ro? “Come umbertidese trovo chesia molto bello e giusto parteciparealla risistemazione di questi capo-lavori, che costituiscono una partedella nostra città e che stanno let-teralmente cadendo a pezzi. Senzaaspettare tanti aiuti dall’esterno,perché non muoverci noi?” ha det-to Marco Castelletti, uno dei tanti

C coinvolti dalla “provocazione” didon Pietro. Ora nella sacrestia di San France-sco (dove ora si è spostata la Colle-giata per lavori di restauro) si tro-vano diverse tele che aspettano diessere ammirate e “adottate”, pri-ma fra tutte quell’Ascensione in cie-lo del Pomarancio che è quasigiunta in dirittura d’arrivo, essendoquasi terminati i lavori di recupero. Ma perché non intervenire ancheper la Vergine in gloria con i santiMaria Maddalena, Giovanni Batti-sta e Evangelista, Andrea, France-sco e Apollonia, attribuibile a scuo-la romana del ’500, o le opere di G.Alaboyna del 1749, e altro ancora?Già qualcosa è stato raccolto, machi avesse a cuore l’arte della no-stra città può contattare il parrocoper aderire a questa idea, e per de-finirne i particolari, presso la ca-nonica in via Mancini 1, o pressol’ufficio parrocchiale in via Manci-ni 6, o telefonando allo 0759412654.

F. C.

UMBERTIDE. Iniziativa del parroco don Pietro Vispi

Adotta l’arte della Collegiata

Sentiero francescano

Serve manutenzioneurgentemente

l Sentiero francescano necessita al piùpresto di manutenzione” è il gridod’allarme di quanti ogni giorno lo

percorrono, anche inquesti mesi invernali.Sono diversi i trattiche, dopo leabbondanti piogge,necessitano dimanutenzione. Neipressidell’acquedotto,vicino a San Pietro in

Vigneto, ad esempio, alcuni pellegrini - convero spirito francescano, pensando anche adaltri utenti - hanno improvvisato un guado condelle funi. Già alcuni mesi fa proprio queltratto aveva presentato problematiche urgenti,con un terreno sempre più incerto, fangoso escivoloso. La Regione dell’Umbria, nel quadrodel progetto “Le vie di Francesco”, negli ultimimesi del 2013 ha deliberato un fondo di oltre300 mila euro per la sistemazione del terreno,l’ammodernamento della segnaletica, e larealizzazione di aree ristoro. L’auspicio è diuna sollecita realizzazione.

Ben. Pi.

I“

Il palazzo Comunale

Il sentiero allagato

26 LA VOCE [email protected]@lavoce.it

Page 27: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo

Il palco dell’evento con i partecipanti nel momento dell’intervento di mons.Boccardo

L’interno della chiesa di san Francesco

VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2014

BREVI

❖ FOLIGNO - CIACMostra di Luciano FabroSabato 15 febbraio, alle ore 18.30, al Ciac diFoligno viene inaugura la grande mostraDisegno In-Opera dedicata a Luciano Fabro,grande artista torinese, tra i massimiesponenti del movimento Arte povera.Realizzata in collaborazione con la GameC -Galleria d’Arte moderna e contemporanea diBergamo e curata da Bruno Corà, Giacinto diPietrantonio e Italo Tomassoni, incollaborazione con Silvia Fabro e l’ArchivioFabro, la mostra presenta per la prima voltain Italia un ricco nucleo di disegnidell’artista: lavori che godono diun’autonomia e di un grado di libertàparticolari anche rispetto la stessa disciplinae che si confermano parte integrante eirrinunciabile del corpus dell’opera di Fabro.Il percorso espositivo accoglie oltre 100disegni che presentano tipologie e funzionidifferenti: essi, infatti, non sonostrettamente “progettuali, ovveropreliminari alla realizzazione di opere, bensìdisegni intesi come pratica alla base delprocesso creativo che conduce alla genesi diun’idea o come mezzo per trasmetteremessaggi; disegni in cui è esplicito ilriferimento alla scultura e disegni comecampo di indagine e di sperimentazione. Eancora disegni come forme - aperture, buchie fori - grazie alle quali Fabro indaga eattraversa lo spazio aperto da LucioFontana, che in quegli anni era punto diriferimento per gran parte dei giovani artisti.La mostra sarà aperta fino al 4 maggio.

❖ NORCIAMostra mercato del tartufoDal 21, 22 e 23 febbraio – 28 febbraio, 1 e 2marzo torna la più importante rassegnaespositiva dell’agro-alimentare in Umbria,“Nero Norcia”, la 51ª edizione della Mostramercato nazionale del Tartufo nero Pregiatoe dei prodotti tipici. Tra continuità edinnovazione, la celebre kermesse dedicata a“Re Tartufo” proporrà anche quest’anno unarticolato programma ricreativo econvegnistico. Tra montagne di salsicce e diinsaccati e assaggi di formaggi e tartufi, ivisitatori avranno l’opportunità di prendereparte a momenti di riflessione e diconfronto ad alto livello sulle tematiche piùcare all’economia di questo territorio: dallasalvaguardia del tartufo nella legislazione enell’economia nazionale e regionale allatutela dei gioielli gastronomici dellaValnerina. Tra le proposte nonmancheranno eventi collaterali quali mostrepittoriche e fotografiche, spettacoli teatrali,concorsi fotografici, dimostrazioni live dellalavorazione del formaggio, della carne dimaiale e persino del ferro battuto.

❖ SPOLETOPiazza Fratelli BandieraÈ stata accettata la richiesta, avanzata dalComune alla Regione, per l’integrazione deifondi del Programma urbano di recupero aseguito dei ritrovamenti di epoca romanarinvenuti nelle scorse settimane in PiazzaFratelli Bandiera. La Regione considerafattibile l’ipotesi di individuare le risorsenecessarie (tra i 30 e i 40 mila euro) traquelle disponibili per il Pir: questopermetterà la deviazione dei sottoservizi e laconseguente valorizzazione del manufatto diepoca romana. In settimana la Direzione Pitinvierà il progetto alle Soprintendenze per ibeni archeologici e per i beni architettonici epaesaggistici, con l’obiettivo di ottenere ipareri nel più breve tempo possibile. Ilprogetto prevede l’utilizzo di acciaio Cor-Tenper delimitare e proteggere l’area delritrovamento (che resterà a vista),prevedendo anche gli spazi necessari per ilpassaggio dei veicoli e dei pedoni. Perquanto riguarda le balaustre di protezione,la Direzione Pit sta valutando la soluzionemeno invasiva possibile, propendendo perun uso prevalente del vetro. Copertura incristallo, invece, per quanto riguardal’ultima pavimentazione di epoca romanarinvenuta durante i lavori all’interno diPalazzo Martorelli Orsini. In programma,sempre all’interno del Martorelli Orsiniulteriori scavi per verificare la presenza dinuovi manufatti di epoca romana.

SPOLETO. MassimoGiletti all’incontro“Racconta la vita” per la Giornata per la vita. Messa per i nati nell’anno

ante storie, belle e profonde,tutte con un unico comune de-nominatore: riscaldare il cuore

di chi ascolta e sa ascoltare”. Questa è unpo’ la sostanza dell’incontro “Racconta lavita”, iniziativa organizzata dalla Pasto-rale familiare dell’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia e dal reparto di ginecologia e oste-tricia dell’ospedale di Spoleto, giunta or-mai alla quarta edizione. Venerdì 7 feb-braio oltre 500 persone si sono ritrovatepresso l’Auditorium della scuola di Poliziadi Spoleto in occasione del primo degliappuntamenti promossi per la Giornatadella vita. A interloquire con il pubblico egli ospiti intervenuti è stato il noto pre-sentatore Massimo Giletti, anche lui pie-montese e amico di vecchia data dell’ar-civescovo Boccardo, il quale ha voluto ri-cordare la profonda stima ed amicizia chelo lega da anni a “don Renato”, come erasolito chiamarlo. Otto i testimoni invitati a raccontare la lo-ro esperienza di vita. Il primo è stato ilprimario Fabrizio Damiani del reparto diGinecologia e ostetricia dell’Ospedale diSpoleto, il quale ogni giorno assiste allanascita di tanti bambini del comprenso-rio. Con lui c’era l’ostetrica Carla Er-baioli, dello stesso reparto, che ha rac-contato come è riuscita a raggiungere ilsuo sogno d’adolescente di diventareostetrica, il più bel mestiere del mondosecondo lei e che continua a fare ognigiorno con passione e dedizione. Tutte le storie sono state toccanti sia perl’umanità con cui i giovani genitori han-no dovuto affrontare la vita e al tempostesso la morte, sia per la gioia nel coro-

T“

nare il sogno di mettere su famiglia sep-pur nelle difficoltà di ogni giorno. La Fe-de come strumento di gioia sia nella vitache nella morte è stato un po’ il senso delracconto della famiglia Gramaglia di Ro-ma che ha dovuto affrontare la perdita diuna figlia (nata in un parto trigemino). Epoi Luciana e Domenico Moretti chehanno vinto il dolore di aver perso un fi-glio in un incidente stradale almeno 10anni fa nei pressi del Bowling di Spoletoe che pur nel dolore si sono aperti gli al-tri, a chi è in difficoltà, per arrivare allastoria dei giovani sposi Francesca e Mat-teo Brocanello amici sin dall’età di 7 an-

ni e che oggi hanno un bimbo di poco piùdi un mese. Infine la storia di Stefano Fa-gioli giovane dedito al servizio verso isuoi compagni, attraverso l’attività nellapastorale giovanile, catechesi, oratorio aquella della famiglia Dal Miglio che hafesteggiato i suoi 50 anni di matrimonio.Il finale è stato allietato dal concerto delcoro delle Alpi Cozie di Susa (To) direttodal maestro Mariano Martina. Domenica 9 febbraio, nella chiesa di SanPietro a Spoleto si è tenuta la messa pertutti i bambini nati nell’anno 2013 nel re-parto di Ginecologia di Spoleto e in altriospedali della regione. Nell’omelia l’Ar-civescovo si è soffermato anche sugli uli-vi sistemati all’ingresso della chiesa edaddobbati con le foto dei bambini nati nel2013: “queste piante ci ricordano che nes-suno di noi è nato per caso, ma che ab-biamo delle radici solide, una storia checi precede, delle relazioni imprescindibi-li”.

Sara Sassi

“Nessuno di noi è nato per caso -ha detto l’arcivescovo Boccardo -ma abbiamo delle radici solide,una storia che ci precede, dellerelazioni imprescindibili”

Testimoni di vita

rie di San Francesco, affreschi del XVIIIsec. e frammenti epigrafici e scultorei divaria epoca sono murati sulle pareti. Inparticolare primeggia una statua roma-na, del primo Impero, proveniente daTrivio.Nella chiesa inferiore, alterata da inter-venti successivi, il vecchio coro conservaaffreschi di soggetto francescano non-chè, in particolare, una Annunciazione euna bella Madonna della Misericordia.Nell’ambiente, adibito a teatro, nella pa-rete destra nel 1956 sono stati riportatialla luce alcuni arcosoli ricchi di imma-gini: in uno vi è ritratta una Madonna introno con Bambino, san Francesco e san-ta Margherita regina di Scozia databileal 1300.

M. A.

MONTELEONE DI SPOLETO. Chiesa e convento di San Francesco

Il tetto della chiesa sarà consolidatoa chiesa e il convento di San Fran-cesco di Monteleone di Spoletorappresentano uno tra i gioielli ar-

chitettonici ed artistici più preziosi dellaValnerina. L’antico e imponente com-plesso, una “chiesa fortezza” costruita al-la fine del XIII sec. in prossimità dellemura del paese, appartenente al Fondoedifici di culto del Ministero dell’Interno,è ormai da tempo chiuso per problemi altetto, non permettendo la visita della bel-lissima chiesa e dei suoi affreschi.Un edificio caro alla piccola frazione spo-letina come anche a chi nel paese è na-to, ma vive lontano. Tra questi c’è Alber-to Vannozzi, che vive a Roma, ma ogniestate, o quando può, torna nel borgo evorrebbe - spiega - vedere il convento ela chiesa, nonché le altre bellezze archi-tettoniche e naturalistiche del paese, va-lorizzate come meritano.Secondo quanto ci ha riferito l’arch. Fa-brizio Finauri della Soprintendenza del-l’Umbria l’attesa di vedere riaperta lachiesa sembrerebbe agli sgoccioli. “Nelcorso di alcuni lavori all’interno dellachiesa la Curia di Spoleto si è accorta cheuna trave del tetto era pericolante. C’è

L stato un puntellamento, che non ha ri-solto il problema, per cui l’edificio è sta-to chiuso”. Dopo mesi di attesa - prose-gue “è stato trovato il finanziamento delFec per compiere i lavori necessari: ilprogetto c’è e appena il tempo ce lo per-metterà, in accordo con la Curia, inizie-remo a consolidare le due capriate conuna struttura metallica”. L’edificio sacro, che si erge su una pic-cola piazza, ha un bellissimo portale ro-mano - gotico in pietra peperino. Origi-nariamente era ad unica navata. Nel XIVsecolo fu edificato il chiostro, il pavi-mento fu rialzato (1395-1398) e la chiesavenne tagliata nella sua altezza così chefurono ricavate due chiese: una superio-re e una inferiore. L’interno della supe-riore è a due navate divise da pilastri inpietra; la maggiore è decorata da un sof-fitto ligneo dipinto, la minore è copertacon volte a crociera e costoloni. Della de-corazione murale restano numerosi af-freschi, danneggiati e restaurati. Dallaporta che taglia l’affresco della Crocifis-sione (a causa del rialzamento del pavi-mento) si accede al chiostro: nel corri-doio superiore vi sono le lunette con sto-

27LA VOCE Spoleto / Foligno @[email protected]

Foligno. Incontri di informazione nelle scuole dellaregione in attesa della Festa di scienza e filosofia

Foligno è partita la macchinaorganizzativa della IVedizione della Festa di

Scienza e filosofia – “Virtute eCanoscenza”, incentrata, quest’annosul tema “Umano. Sensibile. Ignoto”.E, con essa, si è avviata anche la“caccia” alle nuove reclute, aglistudenti di oggi che potrebberoessere i ricercatori scientifici o idivulgatori culturali di domani. Èpartita, quindi, la ricerca dei“giovani cervelli” pronti a misurarsi

A con la scienza e la filosofia, curiosidi scoprire le numerose tematiche diquesta nuova edizione ricca dinovità. Come ogni anno, ilLaboratorio di Scienze sperimentali,soggetto organizzatore della Festainsieme a Oicos Riflessioni e alComune di Foligno, mercoledì 12febbraio, presso la sala riunioni delLaboratorio di Scienze sperimentali,a Foligno si è tenuto un incontrocon i dirigenti scolastici degli istitutid’istruzione superiore di Foligno e

con i docenti di disciplinescientifiche e umanistiche.L’incontro è servito a informare idocenti e i dirigenti degli istitutisulle iniziative e il programma dellaIV Festa di Scienza e Filosofia, al fine

di attivarecollaborazioni di variogenere tra le scuole, glistudenti e il consorzioLaboratorio di ScienzeSperimentalinell’ambito del festival.Questo è solo il primodi una serie di incontriche interesseranno gliistituti superiori

dell’intera Regione, organizzati incollaborazione con l’Ufficioscolastico regionale dell’Umbria.Nelle prossime settimane, la Festa diScienza e filosofia sarà presentata indiverse città dell’Umbria.

Giovani e stand all’edizione 2013

Page 28: GIOR- NALE LOCALE ROC · 2018-12-05 · Per non perdere la memoria di Elio Bromuri bbiamo appena celebrato la tragica vicenda delle foibe. Cristicchi vi ha dedicato uno spettacolo