1
90145 PALERMO - Via G. Galilei, 94 Tel./Fax 091 205405 VIA AUTONOMIA SICILIANA, 110 PA - TEL: 091 547977 www.errebicasa.net Vedi pag. 4 le Agenzie del Gruppo Toscano da pag. 12 Tel. ore ufficio 091 6126303 Vedi pag. 5 DiTTA D.SA adiacente magazzini Hunday, impiegA 4 ADDeTTi AllA ClienTelA Vedi pag 2 servizio autoradio teL. 091.324716 www.jollygas.it RifoRniMEnto BoMBoLE a PREZZi antiCRiSi Vendesi Avviatissima attività di PanifiCio C.C.Finocchiaro Aprile. Tel. dalle 16:30 alle 18:30 al 348 4664477 Quattordicinale gratuito di informazione, cronaca ed attualità - anno ii n. 7 - 12 Marzo 2013 Il corpo stanco, il corpo che non lavora L asciando indietro e 'a caldo' le ini- ziative che le associazioni hanno messo in campo l'8 Marzo a Palermo, abbiamo voluto, in questa edizione di InCittà, rappresentare alcune espe- rienze-testimonianza di un gruppo di donne impegnate ciascuna nel proprio settore professionale. Un modo sem- plice per tessere il filo di queste pari opportunità difficili, che rimangono sulla carta e nelle dichiarazioni di intenti delle istituzioni. La criticità maggiore a Palermo rimane confinata nella disoccupazione femminile, che può essere considerata il fattore chia- ve per realizzare un'emancipazione vera e durevole. Il sud e la Sicilia si confermano l'area territoriale con il più alto tasso di disoccupazione femminile. Gli ultimi dati Istat, riferiti al 2012, registravano che nell'Isola ben il 21,3 per cento delle donne in cerca di lavoro non è mai riuscita a trovare un'occupazione. Una percentuale nettamente più alta non solo rispetto al resto d'Italia, ma anche nei confronti delle altre regioni del Mezzogiorno. Dietro la Sicilia ci sono la Puglia (19,5 per cento), la Basilicata (18,3), la Campania (20,6) e la Calabria (18,5). La regione con il più basso tasso di disoccupazione fem- minile è il Trentino Alto Adige (4,8). A conferma della crescente difficoltà delle donne siciliane ad inserirsi nel mercato del lavoro c'è un dato allar- mante: dal 2009 al 2012 nel resto d'Italia il tasso di attività femminile è diminuito del 4%, in Sicilia il tasso di attività è passato invece dal 41 per cento al 30,2. Significa che più di una donna su tre continua a non affacciar- si sul mercato del lavoro. Tutte le misure europee spese in Sicilia sino al 2010 non hanno pro- dotto alcun beneficio; i progetti di formazione e inserimento lavorativo delle donne (e degli uomini!) sono fal- liti nella speculazione clientelare sulle forniture, nell'assistenzialismo agli enti di formazione, nel supporto alla politica degli eletti. La recessio- ne va bene, esiste da cinque anni, si sente, ma il prodotto del nostro tempo costituisce anche il segno ine- quivocabile del fallimento delle poli- tiche per lo sviluppo messe in campo dalle giunte regionali. Altro dato preoccupante è quello rela- tivo al tasso di disoccupazione fem- minile di lunga durata, che si attesta nel 2012 al 14,8 per cento. Anche in questo caso la Sicilia si guadagna la maglia nera tra le regioni italiane. In Sicilia resta ancora alta la forbice tra uomini e donne. Una forbice che nell'Isola si aggira intorno ai 9 punti percentuali, un gap che nasce dalle inefficienze del sistema produttivo ma anche da un ritardo culturale, in cui dominano la scena gli stereotipi di genere e le resistenze al cambiamen- to. Le azioni di diversity management indispensabili per favorire una mag- giore partecipazione femminile al mercato occupazionale sono ancora parole vuote, dichiarazioni di inten- zione che muoiono sui tavoli della programmazione delle politiche del lavoro. Le speranze sono riposte nel nuovo corso della politica nazionale e locale, nella sinergia di forze tra le agenzie di formazione e sviluppo, nella riconsiderazione delle pari opportunità di genere come di un pro- blema di tutti. Carlo Baiamonte Per info 091 513611 il tuo settimanale gratuito L'8 Marzo delle donne di Palermo Percorsi e testimonianze

giornale degli annunci ed 192

Embed Size (px)

DESCRIPTION

giornale degli annunci ed 192

Citation preview

Page 1: giornale degli annunci ed 192

90145 PALERMO - Via G. Galilei, 94Tel./Fax 091 205405

VIA AUTONOMIA SICILIANA, 110 PA - TEL: 091 547977

www.errebicasa.netVedi pag. 4

le Agenzie del Gruppo Toscano da pag. 12

Tel. ore ufficio

091 6126303

Vedi pag. 5

DiTTA D.SA

adiacente magazzini

Hunday,

impiegA 4 ADDeTTi

AllA ClienTelA

Vedi pag 2

servizio

autoradio

teL. 091.324716www.jol lygas. i t

RifoRniMEnto BoMBoLE a PREZZi

antiCRiSi

Vendesi Avviatissima

attività di

PanifiCio

C.C.Finocchiaro Aprile.

Tel. dalle 16:30 alle 18:30

al 348 4664477

Quattordicinale gratuito di informazione, cronaca ed attualità - anno ii n. 7 - 12 Marzo 2013

Il corpo stanco, il

corpo che non lavora

Lasciando indietro e 'a caldo' le ini-ziative che le associazioni hanno

messo in campo l'8 Marzo a Palermo,abbiamo voluto, in questa edizione diInCittà, rappresentare alcune espe-rienze-testimonianza di un gruppo didonne impegnate ciascuna nel propriosettore professionale. Un modo sem-plice per tessere il filo di queste pariopportunità difficili, che rimangonosulla carta e nelle dichiarazioni diintenti delle istituzioni. La criticitàmaggiore a Palermo rimane confinatanella disoccupazione femminile, chepuò essere considerata il fattore chia-ve per realizzare un'emancipazionevera e durevole. Il sud e la Sicilia si confermano l'areaterritoriale con il più alto tasso didisoccupazione femminile. Gli ultimidati Istat, riferiti al 2012, registravanoche nell'Isola ben il 21,3 per centodelle donne in cerca di lavoro non èmai riuscita a trovare un'occupazione.Una percentuale nettamente più altanon solo rispetto al resto d'Italia, maanche nei confronti delle altre regionidel Mezzogiorno. Dietro la Sicilia ci

sono la Puglia (19,5 per cento), laBasilicata (18,3), la Campania (20,6)e la Calabria (18,5). La regione con ilpiù basso tasso di disoccupazione fem-minile è il Trentino Alto Adige (4,8).A conferma della crescente difficoltàdelle donne siciliane ad inserirsi nelmercato del lavoro c'è un dato allar-mante: dal 2009 al 2012 nel restod'Italia il tasso di attività femminile èdiminuito del 4%, in Sicilia il tasso diattività è passato invece dal 41 percento al 30,2. Significa che più di unadonna su tre continua a non affacciar-si sul mercato del lavoro.Tutte le misure europee spese inSicilia sino al 2010 non hanno pro-dotto alcun beneficio; i progetti diformazione e inserimento lavorativodelle donne (e degli uomini!) sono fal-liti nella speculazione clientelaresulle forniture, nell'assistenzialismoagli enti di formazione, nel supportoalla politica degli eletti. La recessio-ne va bene, esiste da cinque anni, sisente, ma il prodotto del nostrotempo costituisce anche il segno ine-quivocabile del fallimento delle poli-tiche per lo sviluppo messe in campodalle giunte regionali.

Altro dato preoccupante è quello rela-tivo al tasso di disoccupazione fem-minile di lunga durata, che si attestanel 2012 al 14,8 per cento. Anche inquesto caso la Sicilia si guadagna lamaglia nera tra le regioni italiane.In Sicilia resta ancora alta la forbicetra uomini e donne. Una forbice chenell'Isola si aggira intorno ai 9 puntipercentuali, un gap che nasce dalleinefficienze del sistema produttivo maanche da un ritardo culturale, in cuidominano la scena gli stereotipi digenere e le resistenze al cambiamen-to. Le azioni di diversity managementindispensabili per favorire una mag-giore partecipazione femminile almercato occupazionale sono ancoraparole vuote, dichiarazioni di inten-zione che muoiono sui tavoli dellaprogrammazione delle politiche dellavoro. Le speranze sono riposte nelnuovo corso della politica nazionale elocale, nella sinergia di forze tra leagenzie di formazione e sviluppo,nella riconsiderazione delle pariopportunità di genere come di un pro-blema di tutti.

Carl o Bai amo nt e

Per info 091 513611 il tuosettimanale

gratuito

L'8 Marzo delle donne di PalermoPercorsi e testimonianze