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edizione di Parma, Reggio Emilia e Modena periodico d’informazione aziendale anno VII Luglio 2012 CONGIUNTURA Faurato, produzione ed ordini in calo nel primo trimestre 2012 Il servizio a pagina 2 Editoriale IN PRIMO PIANO Efficienza energeca, sicurezza e processi produvi evolu alla base dello sviluppo economico Emergenza sostenibilità: Ambientale, Sociale, Economica… Lo sviluppo sostenibile, un concetto elabo- rato per la prima volta nel “Rapporto Brundt- land” nel 1987 dalla Commissione mondiale sull’Ambiente e lo Sviluppo, è un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento del- le risorse, la direzione degli investimenti, l’o- rientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali sono resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali. La sostenibilità poggia su quattro cardini fondamentali: - La Sostenibilità economica intesa come ca- pacità di generare reddito e lavoro per il so- stentamento della popolazione. - La Sostenibilità sociale intesa come capaci- tà di garantire condizioni di benessere umano (sicurezza, salute, istruzione) equamente di- stribuite per classi e genere. - La Sostenibilità ambientale intesa come ca- pacità di mantenere qualità e riproducibilità delle risorse naturali. - La Sostenibilità istituzionale: intesa come capacità di assicurare condizioni di stabilità, democrazia, partecipazione, giustizia. Negli ultimi decenni la questione della soste- nibilità è stata ricondotta per lo più agli aspet- ti ambientali. Purtroppo la dimensione della crisi attuale ripropone in primo piano anche le questioni sociali, economiche ed istituzionali. Il tema della Sostenibilità rappresenta quindi oggi un’emergenza, un tema in primo piano in tutti i suoi ambiti. Luglio 2012 MARKETING TERRITORIALE EMILIALIVE: Nasce la nuova applicazione per visionare in mobilità gli even FORMAZIONE Cisita Parma presenta il catalogo 2012-2013: un ricco programma di corsi e seminari MERCI Le polizze assicurave tradizionali spesso non bastano CATALOGO CORSI 2012 - 2013 conoscere per competere w.cisita.parma.it SISMA Firmato in Regione protocollo d’intesa per sostenere la ricostruzione Il servizio a pagina 3 MANIFESTAZIONI Novità a Fiere di Parma: nasce Future Build, il Salone della Sostenibilità Il servizio a pagina 5 Il servizio a pagina 21 CERTIFICAZIONE REI: Nuovo Centro di Cerficazione Nazionale Isobus Il servizio a pagina 17 Il servizio a pagina 16 Il servizio a pagina 23 di Ottavio Margini Imprese & Sostenibilità è distribuito gratuitamente Richiedi una copia per la Tua azienda

Giornale delle Imprese

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Il Giornale delle Imprese è un periodico trimestrale inviato agli operatori economici delle Province di Reggio Emilia, Parma e Modena.

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edizione di Parma, Reggio Emilia e Modena

periodico d’informazione aziendale

anno VII Luglio 2012

CONGIUNTURA

Fatturato, produzione ed ordini in calo nel primo trimestre 2012

Il servizio a pagina 2

Editoriale IN PRIMO PIANO

Efficienza energetica, sicurezza e processi produttivi evoluti alla base dello sviluppo

economico

Emergenza sostenibilità:Ambientale, Sociale,

Economica…

Lo sviluppo sostenibile, un concetto elabo-rato per la prima volta nel “Rapporto Brundt-land” nel 1987 dalla Commissione mondiale sull’Ambiente e lo Sviluppo, è un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento del-le risorse, la direzione degli investimenti, l’o-rientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali sono resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali. La sostenibilità poggia su quattro cardini fondamentali:- La Sostenibilità economica intesa come ca-pacità di generare reddito e lavoro per il so-stentamento della popolazione.- La Sostenibilità sociale intesa come capaci-tà di garantire condizioni di benessere umano (sicurezza, salute, istruzione) equamente di-stribuite per classi e genere.- La Sostenibilità ambientale intesa come ca-pacità di mantenere qualità e riproducibilità delle risorse naturali.- La Sostenibilità istituzionale: intesa come capacità di assicurare condizioni di stabilità, democrazia, partecipazione, giustizia.Negli ultimi decenni la questione della soste-nibilità è stata ricondotta per lo più agli aspet-ti ambientali. Purtroppo la dimensione della crisi attuale ripropone in primo piano anche le questioni sociali, economiche ed istituzionali. Il tema della Sostenibilità rappresenta quindi oggi un’emergenza, un tema in primo piano in tutti i suoi ambiti.

Luglio 2012

MARKETING TERRITORIALE

EMILIALIVE: Nasce la nuova applicazione per visionare in mobilità gli eventi

FORMAZIONE

Cisita Parma presenta il catalogo 2012-2013: un ricco programma di corsi e seminari

MERCI

Le polizze assicurative tradizionali spesso non bastano

CATALOGO CORSI 2012 - 2013 conoscere per competere

www.cisita.parma.it

SISMA

Firmato in Regione protocollo d’intesa per sostenere la ricostruzione

Il servizio a pagina 3

MANIFESTAZIONI

Novità a Fiere di Parma: nasce Future Build, il Salone della Sostenibilità

Il servizio a pagina 5

Il servizio a pagina 21

CERTIFICAZIONE

REI: Nuovo Centro di Certificazione Nazionale Isobus

Il servizio a pagina 17

Il servizio a pagina 16

Il servizio a pagina 23

di Ottavio Margini

Imprese & Sostenibilità

è distribuito gratuitamente Richiedi una copia per la Tua azienda

2 CONGIUNTURA

Nel primo trimestre 2012 si sono accentuati i segnali negativi emersi alla fine dell’anno passato. Fatturato, produzione e ordini sono ri-sultati in deciso calo. Rallen-tano, ma riescono ancora a crescere, le esportazioni e gli ordini esteri. La tendenza ne-gativa interessa tutti i settori, in particolare l’industria del legno e del mobile e quella della moda. Le piccole imprese, meno orientate al commercio este-ro, subiscono i contraccolpi più duri. L’industria in senso stretto dell’Emilia-Romagna è entrata in un nuovo ciclo recessivo, anche se per ora meno drammatico rispetto alla pesante caduta del 2009, quando la produzione accu-sò una flessione del 14,1% rispetto all’anno precedente. Sono le imprese di minore di-mensione a pagare il prezzo più elevato della crisi. Sono queste alcune indicazioni che emergono dall’indagine congiunturale presentata a fine giugno relativa al primo trimestre 2012 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unionca-mere Emilia-Romagna, Con-findustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo. La produzione dell’industria in senso stretto dell’Emilia-Romagna è diminuita del 3,5% rispetto all’analogo periodo del 2011, dopo il -0,4% del trimestre prece-dente. Le maggiori difficoltà hanno interessato le indu-strie del legno e del mobile (-8,6%), che risentono del-la crisi dell’edilizia e della moda (-5,0%), che sconta la riduzione dei consumi. Il sistema metalmeccanico ha mostrato una relativa tenuta, grazie al maggiore grado di apertura all’export. Le indu-strie meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto hanno limitato il calo della produ-zione a -1,5%, è stato invece del 2,4% per le industrie dei metalli, che comprendono larghi strati della subfornitu-ra meccanica. Anche la produzione dell’in-dustria alimentare (-2,9%) ha risentito della diminuzio-ne dei consumi, nonostante il suo carattere aciclico. Il fatturato a valori correnti ha subìto una flessione ten-denziale prossima al 3%.

Tutti negativi gli andamenti settoriali. Più lievi per l’indu-stria alimentare e per quella della meccanica-elettricità e mezzi di trasporto, con dimi-nuzioni rispettivamente pari all’1,4 e 1,5%. Più ampia la caduta per il sistema della moda (-3,5%) e per l’indu-stria del legno e del mobile (-8,5%). Note negative sono giunte anche dall’industria dei metalli (-2,8%), dall’ete-rogeneo gruppo delle “altre industrie” (-4,5%). Al calo di produzione e fatturato, non è rimasta estranea la domanda che ha accusato una flessio-ne del 3,6%, consolidando il

trend negativo degli ultimi tre mesi del 2011. Le espor-tazioni hanno rappresentato l’unica nota positiva con un incremento dell’1,7%, ri-spetto allo stesso periodo del 2011, nonostante un lieve rallentamento nei confronti del trimestre precedente. “I dati congiunturali metto-no in luce l’impatto della cri-si del debito sovrano in alcu-ni Paesi dell’eurozona anche nell’economia dell’Emilia-Romagna – ha dichiarato il Presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Carlo Al-berto Roncarati – e confer-mano la fase recessiva nella quale è entrata l’industria regionale. Ci aspettano an-

cora mesi difficili, una crisi di origine internazionale acuita dagli eventi sismici che hanno duramente col-pito la struttura produttiva dell’Emilia: nei comuni mag-giormente interessati dal terremoto si concentra oltre l’11% del PIL regionale ed il 13,4% dell’export emiliano-romagnolo proviene da que-sti territori. “I dati dell’indagine – ha dichiarato il Presidente di Confindustria Emilia-Roma-gna, Maurizio Marchesini – confermano che il quadro economico dell’Emilia-Ro-magna è allineato con le cre-scenti difficoltà del contesto nazionale ed europeo. Le in-dicazioni delle nostre azien-de confermano che il 2012 resterà un anno negativo in cui l’export, che pure in ter-reno positivo sta fortemente rallentando, è sempre meno in grado di compensare a li-vello aggregato le difficoltà della domanda interna e de-gli investimenti. La ripresa – ha sottolineato il Presidente Marchesini – si allontana. Le politiche di bilancio impron-tate al solo rigore, invece di stabilizzare il ciclo, stanno facendo avvitare su se stessa l’intera economia europea. È indispensabile cambiare strategia, mantenendo la barra dritta sul risanamento, con misure strutturali che

agiscano nel tempo e nell’im-mediato cerchino di alimen-tare la domanda”. “I fattori determinanti allo sviluppo degli impieghi, – ha dichiarato Adriano Maestri, direttore regionale di Intesa Sanpaolo – cioè la crescita dei fatturati, gli investimen-ti e l’aumento degli stock di materie prime, registrano tutti segni negativi, ampia-mente superiori al pur nega-tivo andamento del credito, segno evidente di un ulte-riore peggioramento della qualità degli impieghi delle banche. Sulla dinamica del credito pesano una pluralità di fattori: la debole doman-da dovuta alla recessione e alle prospettive quanto mai incerte, il livello elevato del-le sofferenze, le difficoltà di raccolta delle banche e i vin-coli patrimoniali ad esse im-posti, particolarmente strin-genti”.

Dai dati dell ’ indagine congiunturale relativa al primo trimestre 2012

Fatturato, produzione, ordini in calo e rallenta anche l’exportI commenti di Intesa Sanpaolo, Unioncamere e Confindustria Emilia Romagna

Unioncamere Emilia-

Romagna: “Ci aspettano

ancora mesi difficili. La crisi

di origine internazionale

è acuita dagli eventi

sismici che hanno colpito

la struttura produttiva.

E’ necessario ancora di

più far fronte comune tra

istituzioni e associazioni

di rappresentanza per

sostenere la volontà di

ripresa di cittadini ed

imprese”

Confindustria Emilia-

Romagna: “Crescenti

difficoltà del quadro

economico italiano ed

europeo. Gli effetti del

sisma rendono ancora più

complesso il percorso di

ripresa. Occorrono misure

strutturali in grado di

alimentare la domanda

e agire nel medio lungo

termine”

Intesa Sanpaolo:

“Il credito alle imprese

passa in rosso a marzo: è

necessaria una più stretta

collaborazione tra banche

e imprese, per crescere,

internazionalizzarsi e

innovarsi”

Congiuntura industriale in Emilia-Romagna. 1° trimestre 2012 Fatturato Fatturato Estero Produzione Ordini Ordini Esteri (1) (1) (1) (1) (1) Emilia-Romagna -2,9 1,7 -3,5 -3,6 1,5 Industrie alimentari e delle bevande -1,4 5,4 -2,9 -1,7 3,7 tessili, abbigliamento, cuoio, calzature -3,5 0,8 -5,0 -5,6 -1,5 del legno e del mobile -8,5 -7,0 -8,6 -8,7 -8,8 trattamento metalli e minerali metalliferi -2,8 0,3 -2,4 -3,2 0,7 meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto -1,5 1,9 -1,5 -2,3 2,7 Altre manifatturiere -4,5 2,4 -6,3 -4,8 1,1 Classe dimensionale Imprese minori (1-9 dipendenti) -4,2 0,2 -4,5 -5,1 0,0 Imprese piccole (10-49 dipendenti) -2,9 1,0 -3,2 -3,6 0,8 Imprese medie (50-499 dipendenti) -2,5 2,5 -3,3 -2,9 2,1 Nord-Est -3,9 1,7 -4,6 -5,3 0,3Italia -4,5 1,6 -5,4 -5,7 0,9

(1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente.Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Area Studi Unioncamere, Indagine congiunturale sull’industria in senso stretto.

3SISMA IN EMILIA

Il sistema camerale emilia-no-romagnolo intende essere in prima linea per sostenere la volontà degli imprenditori di rimettere in moto l’econo-mia nelle aree devastate dal sisma. Al via l’operazione “ri-partenza immediata delle at-tività economiche”. E’ a questo slogan che si ri-conducono le linee di inter-vento comuni a sostegno del-le imprese colpite dal terre-moto concordate tra le Came-re di commercio di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, assieme all’Unionca-mere Emilia-Romagna. Le iniziative per la ricostru-

zione, a valere sui fondi ge-stiti dalle quattro Camere di commercio delle aree colpite dagli eventi sismici sulla base degli interventi di solidarie-tà decisi dall’Unioncamere nazionale, saranno in questa fase prioritariamente desti-nati a coprire il reperimento delle risorse finanziarie per le esigenze immediate (fino a 24 mesi) di ripartenza delle imprese colpite dal terremo-to. Muovendosi nella direzione della complementarietà e dell’integrazione, il sistema camerale ha deciso di privi-legiare gli interventi per la

ripartenza immediata delle attività. Il pacchetto di misure delle CCIAA risulta in sostanza ar-ticolato in due tipologie di de-stinazione dei finanziamenti, che vedranno protagonisti i consorzi fidi attivi nei territo-ri colpiti, a cominciare dalle quattro strutture operanti come intermediari finanziari vigilati con le quali dal di-cembre 2011 è stato avviato un Tavolo di coordinamento presso l’Unioncamere Emi-lia-Romagna. La prima tipologia consente alle imprese colpite dal si-sma l’ulteriore sospensione

o l’allungamento dei finan-ziamenti in essere in base alle modalità, condizioni e tempi-stiche del prestito originario, nonostante il peggioramento intervenuto nella congiun-tura economica. Le imprese potranno in sostanza prolun-gare, senza costi aggiuntivi, la durata dei finanziamenti in essere assistiti da garan-zia dei confidi, attraverso la stipula di nuovi con le stesse caratteristiche, ma con dura-ta fino a 7 o 10 anni, mante-nendo le condizioni di costo applicate all’operazione ori-ginaria. Con la seconda tipologia

vengono assicurati finanzia-menti a 24 mesi per coprire le esigenze di prima necessità per riavviare l’attività delle imprese, inclusi gli inter-venti sul magazzino e quelli immediati di messa in sicu-rezza delle strutture, ai fini dell’acquisizione della certi-ficazione provvisoria di agi-bilità sismica. Nell’orientare le azioni, il sistema camera-le dell’Emilia-Romagna ha adottato un criterio di com-plementarietà e integrazio-ne rispetto alle direttrici del Protocollo promosso dalla Regione Emilia-Romagna.

Iniziativa delle Camere di commercio di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia

Sisma: “operazione ripartenza immediata delle attività economiche”Un pacchetto di misure articolato in due tipologie di destinazione dei finanziamenti

Il sistema del credito emi-liano-romagnolo sostiene la ricostruzione. A fine giugno è stato firmato a Bologna un protocollo che prevede un impegno comune tra Regio-ne Emilia-Romagna, banche, Consorzi fidi e associazioni imprenditoriali per la dispo-nibilità di finanziamenti a fa-vore delle imprese colpite da-gli eventi sismici.A sottoscrivere l’intesa oltre la Regione Emilia-Romagna - rappresentata dall’asses-sore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - i rappresentanti delle asso-ciazioni imprenditoriali e gli istituti bancari (Unicredit, Banco Popolare, Monte dei Paschi di Siena, Bnl-Gruppo Bnl Paribas, Sanfelice 1893, Bper, Federazione Bcc Emi-

lia-Romagna, Intesa San Pa-olo-Carisbo e Unipol).Il Protocollo prevede linee di finanziamento a medio lungo termine a tassi conte-nuti, in grado di consentire la rapida ripresa dell’attività produttiva e la piena funzio-nalità degli immobili e delle attrezzature delle imprese. Prevista la destinazione di un primo plafond di Risorse del-la Cassa Depositi e Prestiti e della Banca Europea per gli Investimenti da concordare con le banche per finanzia-menti destinati alla messa in sicurezza, alla ricostituzione delle scorte, alla ricostru-zione degli immobili, all’ac-quisizione delle attrezzature nonché a processi di sviluppo delle imprese di tutti i settori produttivi, di durata varia-

bile e compresa per i diversi interventi fra i 5 e i 15 anni. I costi delle pratiche dovranno essere contenuti e si dovrà prevedere massima tempe-stività all’erogazione dei fi-nanziamenti, tenendo conto dei tempi per l’acquisizione delle garanzia del fondo cen-trale e/o dei confidi regionali.Inoltre per le attività di ser-vizio e professionali (escluse dai provvedimenti presenti nel Decreto legge 74/2012) le banche potranno accordar-si con i Consorzi Fidi assicu-rando attraverso l’intervento della Regione le stesse condi-zioni di costo previste per le imprese.Per quanto riguarda le im-prese agricole, anche coope-rative, è consentito il ricorso al fondo di garanzia ISMEA

SGFA a copertura dell’80% delle operazioni di finanzia-mento concesse alle imprese agricole condotte da giovani e del 70% per le altre impre-se agricole, con copertura dei costi secondo quanto previ-sto dal Decreto 74/2012.I confidi, che concorrono alla messa a disposizione di garanzie a sostegno delle imprese dell’area, possono ricorrere a costo zero alla controgaranzia del fondo centrale di garanzia.Per le grandi imprese, non direttamente rientranti nei provvedimenti previsti dal Decreto legge 74/2012, Re-gione, Banche e Consorzi fidi si adopereranno per mettere a disposizione, compatibil-mente con le disponibilità delle risorse, di un plafond

dedicato sul fondo di rotazio-ne per gli investimenti della Cassa Depositi e Prestiti.La Regione si impegna ad abbattere, anche per le gran-di imprese, il costo finale del finanziamento e a mettere a disposizione delle imprese cooperative, per le finalità connesse alla ricostruzione, il plafond di risorse disponibile sul fondo Foncooper.Infine, si è concordato di isti-tuire un comitato unico per la gestione di tutti gli intere-venti a favore delle imprese, al fine di monitorare l’utilizzo delle risorse a disposizione, prevedendo la rappresentan-za dei soggetti firmatari del Protocollo.

Sisma: intesa per sostenere la ricostruzione e gli investimenti delle imprese

Firmato un protocollo di impegno comune tra Regione Emilia-Romagna, banche, consorzi fidi e associazioni imprenditorialiPreviste linee di finanziamento a medio lungo termine a tassi contenuti

Per comunicare con il mondo aziendale

Reg. tribunale di ReggioEmilia N. 1165 del 09/05/06

GRAFICA:Filiberto Guatteri

STAMPA:Centro Stampa Quotidiani SPAErbusco (BS)

Stampato il 14/07/12

AREA COMMERCIALE:[email protected]

EDITORE:Keymedia Group s.r.l.Via Settembrini, 12/142123 Reggio Emiliawww.keymedia.it

REDAZIONE:hanno collaborato a questo numero:Ottavio Margini, Valentina Margini, Chiara Caselli, Giuseppe Sangiorgi, Barbara Gaiti.

DIRETTORE RESPONSABILE:Ottavio Margini

INFO:

5SOSTENIBILITÀ

Occorre la consapevolezza che il futuro della nostra so-cietà dipende da modelli di sviluppo sostenibili e che è necessario l’impegno di tutti per un stile di vita responsa-bile.Innanzitutto l’impegno degli Enti locali dai quali dipende la programmazione territo-riale, le scelte urbanistiche, le normative in campo edili-

zio e sulla mobilità. L’impegno dei progettisti e dei relativi Ordini Professio-nali ad innovare nell’archi-tettura e nelle tecniche co-struttive ricercando modelli che privilegino l’efficienza energetica. L’impegno del mondo delle imprese dalle quali dipen-dono le attività ed i processi produttivi che devono essere tali da garantire il connubio

tra competitività, sostenibili-tà ambientale e responsabili-tà sociale, quali elementi cru-ciali di successo e premesse essenziali per l’affermarsi di una vera cultura di impresa.L’impegno del singolo cit-tadino che è il primo e vero attore con i suoi comporta-menti e con le sue scelte del mondo che lascerà alle future generazioni.Molti i temi in primo piano che saranno oggetto di un nutritissimo programma di convegni e seminari:Efficienza energetica e sicurezza degli edifici: il concetto di sostenibilità, ol-tre alla qualificazione ener-getica, deve senza dubbi ricomprendere quello della sicurezza degli edifici e del-le infrastrutture: tema che deve essere affrontato con un approccio multirischio

con l’antisismica al centro dell’attenzione visto anche le gravi conseguenze del re-cente sisma che ha colpito l’Emilia;Smart Cities e Città intelli-genti: un processo urbanisti-co per riqualificare e proget-tare ambiti urbani di qualità; un concetto che sposta l’o-biettivo, finalizzandolo pri-ma allo sviluppo urbano e poi al singolo edificio, sovrappo-nendo alle teorie urbanisti-che tradizionali il filtro della qualità della vita. Guardando non soltanto al singolo edificio, ma ad un insieme di edifici, si ottimiz-zano le relazioni tra di loro,

ed è possibile aumentare no-tevolmente la qualità di vita a tutti i livelli, della città, del quartiere e infine della casa.Riqualificazione degli edi-fici esistenti e dei Centri storici: tra le priorità delle nostre città vi è quello di in-tervenire su il risanamento, la conservazione, la quali-ficazione energetica ed il recupero del patrimonio edi-

lizio pubblico e privato esi-stente nel rispetto dei carat-teri identificativi delle zone di particolare pregio . Sostenibilità del mondo produttivo: proprio nel 2012 Confindustria ha presentato La Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale che rappresenta, per le imprese e le associazioni aderenti, la bussola dei valori di riferi-

mento nel loro cammino per uno sviluppo sostenibile. La Manifestazione ha già ottenuto il patrocinio di mol-teplici Istituzioni tra le quali Regione Emilia-Romagna, ANCE, Unione Parmense degli Industriali, GBC Italia, Kyoto Club.Diverse anche le imprese di livello nazionale che hanno già confermato la partecipa-zione con importanti stand espositivi.

Nuova manifestazione a Fiere di Parma dal 7 al 10 febbraio 2013

Future Build: il Salone della SostenibilitàUn evento innovativo per migliorare la nostra società: abitazioni, città, aree produttive e stili di vita

Un nuovo concetto di

sostenibilità per gli edifici:

coniugare l’efficienza

energetica con l’antisismica

Il cittadino è il primo

e vero attore della

sostenibilità con i suoi

comportamenti

Riqualificazione degli edifici

e dei centri storici: come

recuperare il patrimonio

edilizio pubblico e privato

Sviluppo economico: la

sostenibilità è un valore

irrinunciabile per le

imprese

La Sostenibilità è un concet-to sempre più presente in eco-nomia, che riguarda prodotti e processi produttivi, e quindi molti dei settori d’intervento del sistema fieristico. Qual’è il suo pensiero al riguardo?“La sostenibilità è nel DNA di Fiere di Parma – risponde Franco Boni – che ispira la propria azione di business a questo principio. La recente ristrutturazione del polo fieristico ne è la di-mostrazione: l’impianto fo-tovoltaico di Fiere di Parma, con oltre 50.000 mq di pan-nelli, produce 7,5 Mw/anno di energia pulita ed è uno dei più importanti impianti pre-senti in Italia.Anche nelle proposte espo-sitive su cui lavoriamo e che fanno parte del core business della nostra azienda siamo costantemente alla ricerca dell’affermazione del princi-pio della sostenibilità. Cibus e Cibus Tec, le due ma-nifestazioni dedicate all’a-groindustria su cui focaliz-ziamo parte importante della nostra strategia, propongo-no, ciascuna nel proprio am-bito, appuntamenti e conte-

nuti ispirati alla sostenibilità dei processi produttivi nel comparto alimentare”.Proprio in questo ambito a Fiere di Parma si realizzerà nel prossimo febbraio, su ini-ziativa di Keymedia Group, la prima edizione di “Future Build - Salone della sosteni-bilità”. Un evento su un tema strate-gico che coinvolge il mondo delle costruzioni, l’abitare e gli stili di vita responsabili. Come si colloca all’interno della vostra offerta?“Il progetto Future Build – afferma Franco Boni – si in-serisce a pieno titolo nell’of-

ferta fieristica da noi propo-sta e rappresenta il frutto di un’attenta analisi dei trend di mercato che, nella fattispe-cie, ci lascia intravedere nel prossimo futuro una sempre maggiore sensibilità del con-sumatore, e quindi dell’indu-stria, ad un modello di vita sostenibile e responsabile. Nonostante la crisi Fiere di Parma ha visto il consolidar-si di eventi di successo quale Cibus e Cibus Tec e l’avvio di nuove importanti manifesta-zioni. Quale la ricetta giusta?“Non esiste una ricetta giu-sta in termini assoluti.

La nostra strategia – spiega Boni – è basata sulla specia-lizzazione ed abbiamo cerca-to, negli ultimi anni, di inter-cettare le esigenze di settori a noi vicini per prossimità territoriale e tradizione. Nell’organizzazione diretta di eventi Cibus e Cibus Tec stanno attraversando un per-corso di significativo consoli-damento, confermando Fiere di Parma come piattaforma a valore aggiunto per il food e la tecnologia ‘Made in Italy’, alla costante ricerca di op-portunità di business in un mercato sempre più globale.La diversificazione della no-

stra proposta fieristica passa anche attraverso una strate-gia di alleanze con partner qualificati che ci consentono l’esplorazione di settori di-versi dal nostro core business grazie alla collaborazione, come nel caso di Future Bu-ild, con organizzazioni con uno specifico know-how di settore”.

Intervista a Franco Boni, Presidente di Fiere di Parma SpA

Una manifestazione per affermare il principio della sostenibilitàLa diversificazione della nostra proposta fieristica grazie anche ad alleanze con partner qualificati

Franco Boni, Presidente di Fiere di Parma SpA

6 SOSTENIBILITÀ

Il progetto Future Build

si inserisce a pieno titolo

nell’offerta fieristica da noi

proposta e rappresenta il

frutto di un’attenta analisi

dei trend di mercato che,

nella fattispecie, ci lascia

intravedere nel prossimo

futuro una sempre

maggiore sensibilità del

consumatore

Nelle proposte espositive

su cui lavoriamo e

che fanno parte del

core business della

nostra azienda siamo

costantemente alla ricerca

dell’affermazione del

principio della sostenibilità.

7SOSTENIBILITÀ

Confindustria, in occasione della Giunta del 25 gennaio scorso, ha adottato una Carta dei Principi per la Sostenibili-tà Ambientale che intende rappresentare, per le imprese e le Associazioni aderenti al Sistema, la “bussola” dei va-lori di riferimento per il loro cammino verso lo sviluppo sostenibile.Qual’è il Suo pensiero sul tema?“La sostenibilità ambientale – afferma Azzali – è uno dei principali temi da affrontare a livello nazionale, se il Pae-se vuole acquisire competi-tività rispetto alle economie europee e internazionali. Lo sviluppo economico, infatti, deve passare inevitabilmente attraverso una politica indu-striale che individui processi produttivi efficienti dal punto di vista delle energie e com-patibili con l’ambiente. Per le imprese è ormai imprescin-dibile sviluppare la propria gestione in modo sostenibile, con riferimento all’ambiente circostante e nei rapporti con i propri stakeholders. E pro-prio nei confronti di questi ultimi è necessaria una piena

rappresentazione delle atti-vità che le società svolgono a fini sociali.” La Carta dei Principi è ac-compagnata da una Guida Operativa che può servire come strumento per l’appli-cazione pratica da parte delle imprese.Avete pensato ad iniziative per la sua diffusione tra gli associati?“La Carta e la Guida – ri-sponde Azzali – sono già stati diffusi tra gli Associati e alcuni hanno aderito volon-tariamente ai principi in esse contenuti”.Tra gli impegni della Guida, l’adozione di un approccio preventivo da parte delle imprese, mediante una va-lutazione dell’impatto delle proprie attività ed un uso ef-ficiente delle risorse, con par-ticolare riferimento a quelle energetiche. Quale tipo di supporto of-frite alle imprese associa-te?“Le occasioni per adoperarsi concretamente in termini di efficienza energetica – spie-ga Azzali – sono molteplici e sono attuabili in tutti i set-

tori: è importante che l’effi-cienza energetica sia consi-derata come un’opportunità fondamentale per il “sistema paese”, in quanto interessa in egual misura i fornitori di tecnologie, il comparto produttivo, l’indotto sociale ed ovviamente i cittadini.La nostra economia stenta a ri-prendersi dopo la crisi e inol-tre l’attuale debito pubblico frena la crescita economica. E’ necessario quindi riflettere su quanto ancora possiamo resistere con un sistema così strutturato: i dati in nostro possesso mettono in eviden-za come sia fondamentale per

l’Italia colmare la distanza di sviluppo con gli altri Paesi europei e acquisire competi-tività nei confronti del mer-cato internazionale. Per fare questo – continua Azzali – le questioni ener-getiche devono essere poste al centro delle politiche in-dustriali, poiché oggi non si può più parlare di competi-tività escludendo l’efficienza energetica. Informazione, comunicazione e formazione sono strumenti essenziali per un miglioramento dell’effi-cienza energetica. Occorre arrivare a modelli comporta-mentali che non si concentri-

no sul puro investimento ini-ziale, ma considerino anche i costi di gestione e di puro mantenimento, andando così ad incrementare la cultura del “life cycle cost”. Bene il risparmio energetico, non si dimentichi che in esso si configura la prima fonte rinnovabile, ma è necessario guardare avanti dando forma ad opzioni vere e fattibili di politica energetica”.Nel prossimo mese di feb-braio si terrà presso Fiere di Parma, la prima edizione della manifestazione “Future Build - Salone della Sosteni-bilità” che svilupperà proprio queste tematiche. Come valuta questa inizia-tiva?“E’ inevitabile, per quanto detto – risponde Azzali – con-siderare la manifestazione come un’occasione di grande interesse per il tessuto eco-nomico di parte del “sistema paese”.L’evento contribuirà sicura-mente a diffondere la cultu-ra concernente l’efficienza energetica, ormai essenziale per ognuno di noi, qualunque sia il proprio ruolo”.

Intervista a Cesare Azzali, direttore dell ’Unione Parmense degli Industriali

Sostenibilità ambientale ed efficienza energetica fattori alla base del futuro sviluppo economicoFuture Build: un’occasione di grande interesse per il tessuto economico

Cesare Azzali, direttore dell’Unione Parmense degli Industriali

La Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale di Confindustria 10 “Principi” per 10 “Impegni”

1. “Conseguimento di obiettivi di sostenibilità ambientale nel breve, medio e lungo periodo”Porre la tutela dell’ambiente come parte integrante della propria attività e del proprio processo di crescita produttiva.

2. “Adozione di un approccio preventivo”Valutare l’impatto delle proprie attività, dei propri prodotti e servizi, al fine di gestirne gli aspetti ambientali secondo un approccio preventivo e promuovere l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili.

3. “Uso efficiente delle risorse naturali”Promuovere l’uso efficiente delle risorse naturali, con particolare attenzione alla gestione razionale delle risorse idriche ed energetiche.

4. “Controllo e Riduzione degli impatti ambientali”Controllare e, ove possibile, ridurre le proprie emissioni in aria, acqua e suolo; perseguire la minimizzazione della produzione di rifiuti e la loro efficiente gestione privilegiando il recupero e il riutilizzo in luogo dello smaltimento; adottare misure idonee a limitare gli effetti delle proprie attività sul cambiamento climatico; promuovere la salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi.

5. “Centralità di tecnologie innovative”Investire in ricerca, sviluppo e innovazione, al fine di sviluppare processi, prodotti e servizi a sempre minore impatto ambientale.

6. “Gestione responsabile del prodotto”Promuovere una gestione responsabile del prodotto o del servizio lungo l’intero ciclo di vita, al fine di migliorarne le prestazioni e ridurne l’impatto sull’ambiente, anche informando i clienti sulle modalità di utilizzo e di gestione del “fine vita”.

7. “Gestione responsabile della filiera produttiva”Promuovere la salvaguardia dell’ambiente nella gestione della catena produttiva, coinvolgendo fornitori, clienti e parti interessate quali attori della propria politica di sostenibilità.

8. “Sensibilizzazione e Formazione”Promuovere iniziative di informazione, sensibilizzazione e formazione, al fine di coinvolgere l’organizzazione nell’attuazione della propria politica ambientale.

9. “Trasparenza nelle relazioni con le parti interessate”Promuovere relazioni, con le parti interessate, improntate alla trasparenza, al fine di perseguire politiche condivise in campo ambientale.

10. “Coerenza nelle attività internazionali”Operare in coerenza con i principi sottoscritti in questa Carta in tutti i Paesi in cui si svolge la propria attività.

9SOSTENIBILITÀ

Dopo il recente terremoto che ha colpito l’Emilia abbia-mo intervistato Gian Carlo Muzzarelli, Assessore alle Attività produttive della Re-gione Emilia-Romagna, al quale abbiamo innanzitutto chiesto se non sarebbe im-portante, oltre all’efficienza energetica, prendere in seria considerazione anche il re-quisito della sicurezza?“Ci stiamo occupando del-la sicurezza – ha risposto Muzzarelli – da tempi non sospetti, da ben prima non solo delle scosse in Pianura Padana ma anche di quelle in Abruzzo nel 2009. Già con la legge 19 del 2008 – spiega Muzzarelli – dedica-ta appunto alla “Riduzione del rischio sismico” abbiamo posto in essere una normati-va moderna ed efficace, che addirittura all’epoca suscitò perplessità di chi la ritene-va fin troppo rigida per una Regione come la nostra, ri-tenuta erroneamente a bassa sismicità.

Quando il precedente gover-no stava lavorando sull’ap-plicazione del Decreto sulla semplificazione, poi cam-biato in corso d’opera per il sisma abruzzese, in Emilia-Romagna avevamo già tenu-to conto di principi e regole consolidati per la sostenibi-

lità e la sicurezza. Come di-cemmo all’epoca, “costruire subito”, anche in momenti come questi di una difficol-tà economica persistente che ha colpito con partico-lare forza l’edilizia, va bene soltanto se si costruisce an-che “meglio”, cioè in modo più sicuro e più rispettoso dell’ambiente e delle risorse energetiche”.Quali le peculiarità della legge antisismica dell’E-milia-Romagna?“Recependo anche quan-to previsto da una sentenza della Corte costituzionale, la legge antisismica della no-stra regione stabilisce che i Comuni debbano fornire un’autorizzazione preventi-va sui requisiti antisismici di tutti gli interventi edilizi nel-le zone classificate a media sismicità. In quelle a bassa sismicità è sufficiente il deposito del progetto strutturale presso i competenti uffici comunali, con controlli a campione. In

base alla classificazione del 2005, in Emilia Romagna sono considerati a media si-smicità 105 Comuni, men-tre sono 236 quelli a bassa sismicità. Nessun Comune è classificato ad alta sismicità. Dopo gli eventi del 20 e del 29 maggio, credo che il Go-verno aggiornerà la minaccia sismica, elevandola. Ma voglio chiarire una cosa: la maggior parte degli edifici e dei capannoni industriali devastati dalle scosse in Emi-lia-Romagna sono strutture risalenti a prima delle nor-mative antisismiche vigenti. Quindi quello che stiamo fa-cendo oggi, cioè garantendo da un lato certezza dei tempi per la riapertura delle fabbri-che e chiedendo al contempo l’applicazione delle normati-ve, è sufficiente per garantire la sicurezza di chi vive e lavo-ra in Emilia-Romagna”. Nel concetto di sostenibi-lità non crede che rientri anche quello di sicurezza degli edifici?

“Sicurezza e qualità – ri-sponde Muzzarelli – sono facce della stessa medaglia: non sono obiettivi differenti, né, tantomeno, contrappo-sti. Proprio per questo, l’im-pegno a costruire in modo sostenibile, a risparmiare territorio riqualificando l’e-sistente laddove possibile, ed a rinnovare gli edifici esi-stenti costruendone di nuo-vi che risparmiano di più e consumano di meno, è un impegno che sarà rafforzato in Emilia-Romagna”.

Intervista a Gian Carlo Muzzarell i , Assessore alle Attività produttive della Regione Emilia Romagna

Costruire in modo sostenibile vuol dire anche qualità e sicurezzaLa Regione è intervenuta sul rischio sismico sin dal 2008

Sempre più spesso si parla a vari livelli di città sostenibi-li, di eco-quartieri di nuovi modelli costruttivi impronta-ti all’efficienza energetica ed alla sicurezza.Chiediamo a Gabriele Buia, Presidente ANCE Emilia Romagna e Vice Presidente Nazionale il Suo pensiero al riguardo.“ La sostenibilità – risponde Buia – ovvero il concetto che la soddisfazione dei bisogni attuali debba avvenire a co-sti molto più contenuti per la collettività e non compro-metta i bisogni delle genera-zioni future, deve essere al centro delle scelte politiche ed imprenditoriali e volano della ripresa. La sostenibilità può e deve essere uno dei criteri fon-damentali intorno a cui ri-lanciare l’attività edilizia e il mercato immobiliare. Il futuro, secondo l’Ance, è l’edilizia sostenibile. La dilatazione delle citta’

non potrà continuare con i ritmi del passato, sarà un aspetto marginale – conti-nua Buia – si pone quindi urgentemente l’esigenza di avviare un processo di rinno-vamento attraverso interven-ti volti a ricucire, recuperare e sostituire il tessuto urbano. Occorre puntare su politi-che strategiche per la città e definire strumenti operativi per l’attuazione d’intense politiche di rigenerazione e riqualificazione urbana, an-che nell’ambito del nuovo Quadro Strategico Naziona-le 2014-2020, coinvolgendo tutti gli operatori interessati e superando pregiudizi ideo-logici e normative obsolete.Si rende poi necessario – precisa Buia – consentire e stimolare su larga scala la demolizione e ricostruzione di edifici “energivori” e for-temente carenti dal punto di vista antisismico. Per quanto riguarda l’inter-vento sulle città, gli indirizzi

contenuti nei regolamenti europei relativi all’utilizzo dei fondi strutturali per il periodo 2014-2020, lascia-no intravedere la possibilità di attuare una vera strategia integrata di sviluppo urbano sostenibile.I nuovi regolamenti preve-dono infatti un rafforzamen-to delle politiche urbane,

con l’obiettivo di elaborare strategie e progetti di svi-luppo urbano sostenibile da finanziare con contributi a fondo perduto o con stru-menti di ingegneria finanzia-ria (tipo JESSICA).Occorre – continua Buia –prepararsi a livello regionale ad utilizzare al meglio questi fondi, con un intenso con-

fronto con le associazioni di categoria competenti in ma-teria. È necessario contem-poraneamente avviare, attra-verso il secondo programma attuativo 2011 - 2013 del Piano Energetico Regionale e sfruttando anche in questo caso fondi comunitari, inter-venti edilizi ad alto risparmio energetico, posticipando le scadenze per l’introduzione delle prescrizioni energeti-che sugli edifici in coerenza con il quadro normativo na-zionale.Da ultimo – conclude Buia – occorre sostenere i program-mi di Housing Sociale, di cui la cittadinanza ha sempre maggiore necessità, visto il calo del potere di acquisto, con azioni mirate di natura normativa, programmatoria ed economica. Occorre evitare, tra l’altro, di penalizzare questi interventi con tassazioni elevate sotto forma di IVA ed IMU che ne vanificano la realizzabilità”.

Intervista a Gabriele Buia – Presidente Ance Emilia Romagna e vice presidente nazionale

La sostenibilità deve essere al centro delle scelte e volano della ripresaOccorre attuare politiche di rigenerazione e riqualificazione urbana.

Gabriele Buia – Presidente Ance Emilia Romagna e vice presidente nazionale

Gian Carlo Muzzarelli, Assessore alle Attività produttive della Regione Emilia Romagna

Per essere informati su tutte

le novità che riguardano i

cittadini terremotati (atti

per la ricostruzione, misure

per i cittadini, misure per le

imprese, dati e numeri della

protezione civile, e molto

altro) il sito internet da

seguire è www.regione.emilia-

romagna.it/terremoto

10 SOSTENIBILITÀ

di Andrea RinaldiLa crisi dell’energia e i

cambiamenti climatici degli ultimi anni ci hanno fatto ca-pire che la qualità della no-stra vita dipende molto di più dall’energia di ciò che crede-vamo in passato. E’ ovvio che come società dovremmo diventare energeticamente più efficienti. Costruiremo macchine molto più efficien-ti, sistemi di mobilità a ridot-to impatto ambientale, edifi-ci a consumo zero, ecc...Questa attitudine ad aumen-tare l’efficienza è utile ed ine-vitabile. La critica potrebbe essere che curiamo i sintomi piut-tosto che la causa dei proble-mi, ovvero che anteponiamo il concetto tecnico dell’ef-ficienza al concetto umano dell’efficacia. Quando si uti-lizza un sistema tecnico per risolvere problemi oggettivi senza una strategia che guidi le scelte, si finisce con il pro-porre soluzioni episodiche e di breve durata. Una possibile alternativa è intendere l’energia di ciò che ci circonda non come una somma di singoli episodi,

ma come un ciclo, visione che dovrebbe essere molto familiare, perché come esse-ri umani abbiamo un ciclo di vita. Tutto ciò che ci circonda ha un ciclo di vita: i nostri edifici, le nostre città, le no-stre macchine, i nostri ogget-ti, l’ambiente, ecc. Ognuna di queste cose contiene ener-gia. In architettura l’energia si manifesta attraverso la de-finizione della forma e dello spazio, oltrechè del piacere di vita degli utenti, che pos-siamo migliorare solamente se entriamo in sintonia con il ciclo di vita di ciò che ci sta intorno in modo efficace, valorizzando ciò che ci potrà essere utile per il futuro e ri-ducendo ciò che non ci potrà servire.Così anche il concetto di Smart City, la città intelli-gente, termine di tendenza che non ha una definizione univoca e condivisa, viene spesso confuso con il mi-glioramento dei processi tecnologici di connessione e delle infrastrutture urbane, ma applicare una strategia smart significa prima di tutto migliorare la vita ed il life-

style dei cittadini, consape-voli del fatto che il processo di crescita in atto non potrà consentirci di mantenere ciò che abbiamo per le genera-zioni future. Il concetto di Smart City deve essere quin-di inteso come un processo urbanistico per riqualificare e progettare ambiti urbani di qualità: sposta l’obiettivo, finalizzandolo prima allo svi-luppo urbano e poi al singolo edificio, sovrapponendo ai concetti urbanistici tradi-zionali il filtro della qualità

della vita. Se guardiamo non soltanto un singolo edificio, ma un insieme di edifici e ottimizziamo le relazioni tra di loro è possibile aumentare notevolmente la qualità di vita a tutti livelli, della città, del quartiere, e infine della casa. La città è fatta da tanti quar-tieri, i quartieri da tante case: i risultati della modificazione saranno pertanto più rapidi ed efficaci. E’ possibile lavo-rare pertanto con qualità di base come il risparmio del

territorio, la mobilità, le con-nessioni, le visuali, il diritto al sole, un piede nel verde, l’acqua, l’aria, l’energia gri-gia dei materiali e dei proces-si costruttivi. Nascono così criteri quantitativi, come l’energia primaria per la co-struzione, e criteri qualitativi come l’aumento del piacere della vita. Avremo spazi della città a maggiore densità con un’alta qualità di vita, risparmiere-mo terreni vergini, faremo attenzione a non allontanar-ci da infrastrutture esistenti, creeremo una mobilità ade-guata al luogo, favorendo prima i pedoni e le biciclette, poi i bus e i treni e alla fine l’auto privata…Nel programma di Future Build - Salone della Sosteni-bilità il tema innovativo delle “smart cities” verrà affronta-to con seminari e convegni di approfondimento, per cerca-re di fare il punto sullo stato di fatto da cui definire linee di sviluppo concrete per la rigenerazione delle nostre città.Smart Live, vita consapevo-le, piacere di vita.

A Future Build - Salone della Sostenibil ità, saranno affrontati i temi più innovativi

Smart Cities: piacere di vitaIl processo urbanistico per riqualificare e progettare ambiti urbani di qualità

Andrea Rinaldi - Direttore Centro Ricerche Architettura Energia, Facoltà di Architettura di Ferrara

11SOSTENIBILITÀ

Dopo il Sisma in Emilia è emersa con forza una nuova necessità

Sostenibilità: coniugare efficienza energetica e sicurezza degli edifici

I recenti avvenimenti sismi-ci che hanno colpito l’Emilia, regione considerata a basso rischio sismico, hanno aperto un nuovo dibattito sul concet-to di edilizia sostenibile. Ne parliamo con l’Ing. Mau-ro Carretti, presidente di Studio Alfa srl di Reggio Emi-lia, azienda leader in tema di gestione della sicurezza all’interno delle imprese.“Quanto avvenuto – rispon-de Carretti – ci induce a rite-nere che alle esigenze di effi-cienza energetica degli edifici occorre abbinare quelle della sicurezza. Occorre quindi che in fase di progettazione le competenze specialistiche relative all’efficienza ener-getica si integrino con quelle proprie della sicurezza ed in particolare della sicurezza sismica. Si tratta di un’in-novativa integrazione indi-spensabile per poter parlare di edilizia sostenibile.Queste tecniche devono tro-vare applicazione – continua Carretti – sia nella progetta-zione di nuovi edifici sia nella riqualificazione delle infra-strutture esistenti.Il concetto di sicurezza e so-stenibilità di infrastrutture,

impianti ed edifici deve esse-re affrontato con un approc-cio multirischio (sismico, incendio, impatto, ecc.)”.

Come procedere in questa fase?“Si rende indispensabile – ri-sponde Carretti – individua-re nuovi modelli costruttivi che rispondano alle esigenze prima evidenziate. Occorre quindi una specifica azione di ricerca e sviluppo che pos-sa prendere in esame anche modelli diversi ma coerenti agli obiettivi prefissati.In tale ambito si confrontano sistemi costruttivi diversi: costruzioni leggere (legno/acciaio e pannellature) e co-struzioni pesanti (murature in cemento, laterizio ecc.)Variabile importante è senza dubbio l’aspetto economico. Individuare soluzioni che

non comportino aggravi dei costi è soprattutto in questa fase di crisi fondamentaleQuale il supporto di Stu-dio Alfa?“Su queste tematiche siamo direttamente impegnati – ri-sponde Carretti. In partico-lare sul nostro territorio la messa in sicurezza degli edi-fici è una priorità.Insieme ad i nostri Partner stiamo studiando soluzioni che possano fornire risposte in tempi brevi visto lo stato di

necessità di molteplici realtà.

Carretti (Studio Alfa): occorre individuare nuovi modelli costruttivi

Carretti - Presidente Studio Alfa

in fase di progettazione le

competenze specialistiche

relative all’efficienza

energetica devono

integrarsi con quelle

proprie della sicurezza

ed in particolare della

sicurezza sismica

ll concetto di sicurezza

e sostenibilità di

infrastrutture, impianti

ed edifici deve essere

affrontato con un

approccio multirischio

(sismico, incendio,

impatto, ecc.)

14 SISMA E RIPARTENZA

Diverse imprese produtti-ve dei territori colpiti dal si-sma hanno subito gravi dan-ni agli stabilimenti, con con-seguente blocco delle produ-zioni. Molte di queste azien-de sono alla ricerca di sedi alternative temporanee, che consentano loro una rapida ripresa delle attività, possi-bilmente collocate in una zona non troppo distante da quella di provenienza per ov-vie ragioni di mantenimento della struttura occupazionale esistente.Ne parliamo con France-sco Bozzolini, presidente di “Spazi d’Impresa” S.r.l. so-cietà emiliana specializzata nel settore del corporate real estate, che offre servizi di ri-cerca, selezione ed interme-diazione di immobili ad uso produttivo, logistico e dire-zionale per aziende e profes-sionisti.“Negli ultimi giorni – affer-ma Bozzolini – abbiamo ri-cevuto diverse richieste. Le ricerche in corso, sulle quali SPAZI DI IMPRESA è atti-va, puntano al reperimento di soluzioni localizzative che

siano posizionate in un rag-gio dai 30 ai 50 km dalla sede d’origine, che siano di pron-to utilizzo, offerte in affitto (escluse quindi le proposte di vendita) e dotate di un buon collegamento con la rete autostradale. In genere la ricerca riguarda capannoni di superficie non inferiore ai 1.000-1.500 mq.Le caratteristiche richieste – precisa Bozzolini – per quan-to teoricamente non difficili da reperire tenuto conto della consistente offerta di immo-bili d’impresa presente sul mercato come conseguenza della crisi, evidenziano inve-ce varie criticità.Innanzi tutto l’urgenza con la quale le imprese colpite dal terremoto stanno cercando nuove localizzazioni: il pro-cesso valutativo per la scelta di una nuova sede aziendale, che di solito richiede alcuni mesi, in questa circostanza deve trovare risposta nell’ar-co di poche settimane.Operazione non certo facile – fa presente Bozzolini – te-nendo conto della necessità di individuare spazi che sia-

no immediatamente compa-tibili con i lay out produttivi già in uso presso le sedi di provenienza; che siano offer-ti a condizioni economiche ragionevoli e che garantisca-no condizioni di sicurezza contro il rischio sismico. Si è consapevoli che solo una rapida “rilocalizzazione” in un ambito territoriale vicino a quello di provenienza potrà infatti evitare tentazioni di delocalizzazioni verso altre zone del Paese, se non addi-rittura verso l’estero, met-tendo a rischio il ritorno delle imprese nei luoghi del sisma, quando le strutture produtti-

ve qui presenti saranno state ricostruite o comunque mes-se in sicurezza.SPAZI DI IMPRESA ha spe-cifiche competenze in mate-ria e può coadiuvare la pro-gettazione delle azioni sopra indicate, oltre, ovviamente, a mettere a disposizione degli interessati il proprio portafo-glio di offerte immobiliari. In aggiunta, vista l’urgenza e la complessità dei proble-mi che le imprese si trovano a dover affrontare, appare preziosa la messa in opera di strutture di coordinamen-to tecnico-amministrativo in grado di offrire servizi di

consulenza integrata e di ac-compagnamento alla riloca-lizzazione. Su questo fronte un pool di operatori, di cui fa parte an-che SPAZI DI IMPRESA, sta già definendo modelli di intervento in grado di rispon-dere tangibilmente alla stra-ordinarietà del momento. In questa fase – conclude Bozzolini – si tratta di ope-rare con professionalità ed in tempi brevi evitando od accorciando il più possibile gli aspetti burocratici che ri-schiano di compromettere la continuità della vita di molte imprese emiliane”.

Per le imprese produttive che hanno subito gravi danni dal sisma

E’ possibile delocalizzare temporaneamente la produzione in territori adiacenti“Spazi d’impresa” è una società emiliana che può fornire risposte concrete

15SISMA E RIPARTENZA

Le imprese dei territori col-piti dal sisma sono alla ricer-ca di sedi alternative tempo-ranee, che consentano loro una rapida ripresa delle atti-vità. Spesso in questi stabili-menti sono da attivare i servi-zi più basilari. Tra questi la telefonia o i servizi informatici. Che so-luzioni si possono adottare tenendo conto dell’uso tem-poraneo dello stabilimento/capannone e dei tempi di attuazione degli interventi che devono essere i più veloci possibili?Lo chiediamo a Domenico Beggi di ZS Sistemi , azienda di Parma che vanta una signi-ficativa esperienza su sistemi telefonici, networking, reti strutturate, impianti elettrici ecc.“Le tecnologie certamente più adatte allo scopo – ri-sponde Beggi – sono rappre-sentate da soluzioni wireless (senza fili) oggi disponibili per le più diverse applica-zioni. Il vantaggio princi-pale nell’utilizzo di queste soluzioni consiste essen-zialmente nella rapidità di installazione, in quanto non è ovviamente necessaria la

posa di cavi in rame o fibra ottica, canale e tubazioni per il contenimento dei cavi stes-si, rendendo in tal modo più “leggera” la struttura di tra-smissione fonia e dati”.Per valutare le diverse so-luzioni quale metodo di analisi proponete?“Occorre innanzi tutto un sopralluogo tecnico in sito – risponde Beggi – al fine di va-lutare la permeabilità “radio” della struttura provvisoria e la copertura del campo radio necessaria per l’erogazione dei servizi richiesti e necessa-ri all’Azienda”.Da un punto di vista eco-nomico, quali i suggeri-menti per il reimpiego de-gli apparati installati nelle nuove sedi che verranno costruite o nel caso di pos-sibilità di riutilizzo dei vecchi capannoni (messi in sicurezza) che erano già attrezzati per questi servizi?“Tutte le apparecchiature ed i sistemi radio – precisa Beg-gi – per loro stessa natura, sono facilmente smontabili e re-installabili in altri siti, ivi comprese sia le nuove strutture che strutture pre-

esistenti messe in sicurezza. Per le nuove sedi potrebbe essere necessario modificare la struttura wireless per adat-tarla alla diversa tipologia di immobile, mentre per le vecchie sedi si potrebbe ve-rificare una sovrapposizione della rete esistente wired (a fili) con la rete wireless (sen-za fili) pur essendo queste diverse tecnologie facilmente integrabili tra loro”.Gli impianti possono esse-re rivenduti?“In linea teorica sì ma, una volta installati tutti i mate-riali e/o dispositivi elettronici nuovi di qualsiasi tipo perdo-

no molto rapidamente il loro valore residuo. In alternativa – evidenzia Beggi – all’ac-quisto potrebbe essere van-taggioso ricorrere a forme di finanziamento quali leasing o ancor meglio la “Locazio-ne Operativa” (noleggio) in quanto generalmente il cano-ne di locazione, oltre ai ma-teriali ed alla manodopera, comprende sia l’Assistenza Tecnica che la polizza assicu-rativa all risks”Quali i vostri tempi di in-tervento anche in vista del mese di agosto tipicamen-te feriale?“I tempi di intervento – ri-

sponde Beggi – sono gene-ralmente rapidi, sia pure compatibilmente con la com-plessità delle reti wireless da realizzare. Un problema potrebbe na-scere dalla parziale indi-sponibilità dei materiali in quanto sia i produttori che i distributori di questi prodotti nel prossimo mese di agosto osservano solitamente chiu-sure feriali variabili dalle 2 alle 3 settimane”.

Sisma: molte imprese sono costrette a delocalizzare l ’attività produttiva e riorganizzare i servizi

Sistemi telefonici e networking: soluzioni rapide ed efficaciCon la “Locazione Operativa” il canone comprende i materiali, manodopera e noleggio

Il vantaggio principale

nell’utilizzo di soluzioni

wireless consiste nella

rapidità di installazione,

in quanto non necessita

di posa di cavi in rame

o fibra ottica, canale

e tubazioni per il

contenimento dei cavi

stessi rendendo in tal modo

più leggera la struttura di

trasmissione fonia e dati

16 FORMAZIONE

Cisita Parma, è l’organizza-zione dell’Unione Parmense degli Industriali e del Gruppo Imprese Artigiane che realiz-za servizi formativi caratte-rizzandosi da sempre per la sua capacità di promuovere la cultura industriale del ter-ritorio e lo sviluppo azienda-le. Da settembre partirà la nuova offerta formativa 2012 - 2013 che è racchiusa in un Catalogo denominato “Co-noscere per Competere”.Una vasta parte delle inizia-tive è dedicata alle aziende, alle quali Cisita propone corsi d’aggiornamento e di

specializzazione strutturati per funzioni e livelli. Accanto a questi, programmi specia-listici sono previste azioni d’affiancamento, coaching, tutoraggio, assistenza con-sulenziale, in una prospetti-va di crescita degli individui, d’innovazione dell’impresa e d’evoluzione dei patrimoni di conoscenza.L’offerta formativa intera-ziendale si articola in diverse aree tematiche così suddivi-se: manageriale, organizzati-va e risorse umane, commer-ciale e marketing, ammini-strazione e finanza, acquisti e

produzione ecc.Tra i corsi più innovativi se-gnaliamo “Lean office: au-mentare la produttività dimi-nuendo il carico del lavoro” per apprende le tecniche che possono fornire una leva po-tente per accrescere in tempi rapidi produttività, flessi-bilità e rapidità. Di estrema attualità il seminario “Il so-cial media marketing: nuovi canali comunicativi per ven-dere” che aiuta a strutturare le corrette strategie Social Media fornendo competenze variegate che coinvolgono aspetti tecnici (utilizzo degli

strumenti, visibilità e indiciz-zazione su motori di ricerca), relazionali (comunicazione di contenuti in ambito emo-zionale, esperienziale e ri-creativo), di modalità di pre-sentazione (aspetto grafico e fruibilità), di divulgazione (Social tools e diffusione vi-rale di contenuti), di discipli-na (continuità di interazione) e di Public relation (Reputa-tion Management). Da ultimo segnaliamo il cor-so “Lean Six Sigma: coniu-gare qualità ed efficienza” che rappresenta la nuova frontiera dell’innovazione

organizzativa, gestionale e produttiva, in quanto riesce a coniugare i benefici del mo-dello Lean Manufacturing con l’approccio metodologi-co della Six Sigma. In questi ultimi anni l’approc-cio ha consentito alle aziende di ottenere il miglioramento dei processi e dei grandi be-nefici economici. Particolare attenzione è dedicata alla me-todologia didattica che pre-vede un mix di presentazioni e simulazioni didattiche che facilitano la comprensione delle tecniche ed un effettivo apprendimento.

Presentato da Cisita Parma

Conoscere per competere: il nuovo catalogo corsi 2012 – 2013 Un vasto programma di corsi e seminari

Metodi vincenti di comunicazione scritta - 8 ore

Tecniche avanzate di comunicazione aziendale - 24 ore

Leadership e gestione dei collaboratori - 16 ore

Lean office: aumentare la produttività diminuendo il carico del lavoro - 16 ore

La definizione degli obiettivi e la valutazione delle prestazioni - 8 ore

Obiettivo estero - 8 ore

Superare le obiezioni e vendere di più - 8 ore

Il social media marketing: nuovi canali comunicativi per vendere - 8 ore

Amministrazione del personale e gestione della busta paga - 24 ore

Recupero crediti - 8 ore

Analisi avanzata di bilancio, finanza d’impresa e rapporti con le banche - 20 ore

Il piano d’investimento: decisione e principi per la redazione - 8 ore

Come ridurre prezzi e costi di acquisto e aumentare le prestazioni dei fornitori -16 ore

Lean Six Sigma: coniugare qualità ed efficienza - 16 ore

Linguistica - tutti i martedì pomeriggio a partire dal 2 ottobre

Informatica base e applicata - tutti i giovedì pomeriggio a partire dal 4 ottobre

Set.2012

Ott.2012

Nov.2012

Dic.2012

Feb.2013

Mar.2013

Mag.2013

Gen.2013

Apr.2013

Giu.2013

6 e 14 18

Cronologia catalogo 2012 . 201314

28 5 e19

26

15 e 22

1 e 825

9 e 23

21

7

8 e 22

15

19 10

24

5

Conoscere per competere8

17CERTIFICAZIONE

Reggio Emilia Innovazione insieme a IMAMOTER (Isti-tuto di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche - C.N.R.) con sede a Ferrara e Re:lab ( Centro di progetta-zione e laboratorio reggiano) hanno ottenuto da AEF (Agricultural Industry Elec-tronics Foundation) il rico-noscimento come Centro di Certificazione Italiano per il rilascio della certificazione ISOBUS. In tale veste pre-senzierà insieme ad AEF, all’Esposizione Internazio-nale della Macchine Agricole (EIMA) che si terrà a Bolo-gna dal all’11 novembre 2012. ISOBUS è un proto-collo di comunicazione che nasce per il settore dei tratto-ri, macchine agricole e defo-restazione con lo scopo di standardizzare e centralizza-re il sistema di controllo e l’interfaccia uomo-macchi-na. Un moderno trattore ISOBUS si caratterizza per la presenza di un unico termi-nale grafico (Virtual Termi-nal) per la gestione di tutti gli attrezzi ISOBUS compatibi-li. Qualsiasi attrezzo compa-tibile con lo standard, colle-

gato tramite un apposito con-nettore, può quindi essere controllato tramite un unico sistema di interfacciamento uomo-macchina. I Vantaggi della gestione dell’accoppia-mento trattore- attrezzo se-condo lo standard ISOBUS sono molteplici. Quelli prin-cipali si possono così sinte-tizzare:- attrezzi e trattori di produt-tori differenti possono comu-nicare tra di loro senza pro-blemi di compatibilità;- utilizzo di un unico dispo-sitivo (Virtual Terminal) per la gestione di tutti gli attrezzi

con conseguente riduzione degli ingombri, dei costi per l’acquisto di nuovi attrezzi e facilitazione per l’operatore nell’apprendimento iniziale e nello svolgimento del suo lavoro, in quanto accresce l’ergonomia della cabina;- impiego di connettori stan-dard e capacità di autocon-figurazione della rete con eliminazione dei problemi legati all’utilizzo di un nuovo attrezzo o al cambio di attrez-zo. Il laboratorio REI - ISO-BUS è già in grado di affian-care le aziende interessate a perseguire la certificazione ISOBUS dalla prima fase di creazione/conversione del protocollo di comunicazio-ne e di messa a norma delle apparecchiature (in collabo-razione con IMAMOTER e Re:Lab) con un supporto mi-rato alle specifiche esigenze di ciascuna impresa.Il Centro di Certificazione di-venterà operativo nei prossi-mi mesi.Gli uffici di Reggio Emilia Innovazione sono a disposi-zione delle aziende per ogni ulteriore informazione o de-lucidazione.

Grazie alla partnership tra Reggio Emilia Innovazione, IMAMOTER e Re:Lab

REI: Nuovo Centro di Certificazione Nazionale ISOBUSIl protocollo di comunicazione che nasce per il settore dei trattori e delle macchine agricole

Schema del funzionamento di ISOBUS e cabina con computer di bordo

(Virtual Terminal) di un trattore ISOBUS (fonte: web).

Cabina Trattore senza ISOBUS

Il laboratorio REI

- ISOBUS è già in

grado di affiancare

le aziende

interessate a

perseguire la

certificazione

ISOBUS è un protocollo

di comunicazione che

nasce per il settore dei

trattori, macchine agricole

e deforestazione con lo

scopo di standardizzare

e centralizzare il sistema

di controllo e l’interfaccia

uomo-macchina

18 CHIUSURE

Restyling dei prodotti esi-stenti e nuove soluzioni sia per il mercato residenziale che industriale, ma anche una buona sana dose di co-raggio a investire e a rinnova-re l’approccio sul mercato. È l’estrema sintesi del mee-ting commerciale svoltosi a fine giugno nella sala confe-renze di Breda Sistemi Indu-striali, azienda di riferimento in Italia nella produzione di chiusure sezionali e porte garage. Un appuntamento che ha visto convogliare nel quartier generale di Breda a Sequals (Pordenone) un cen-tinaio di componenti della rete vendita provenienti da tutto il Paese. Ne parla Davide Faccia di Sistel Centro Automazioni di Reggio Emilia, azienda con oltre 35 anni di esperienza nel settore e rivenditore Bre-da. “Il segno del cambiamento è stato forte, deciso – com-menta Faccia – e lo si è potuto avvertire nell’orientamento all’innovazione dei prodotti. La direzione commerciale dell’azienda friulana ha illu-strato le nuove soluzioni, che saranno disponibili sul mer-

cato a partire da luglio. Mol-teplici le novità presentate. Di notevole impatto sul mer-cato - prosegue Faccia - sarà l’introduzione del nuovo mo-dello di portone sezionale la-terale Phenix, prodotto che si distingue per il particolare sistema di scorrimento oriz-zontale disponibile negli alle-stimenti Gold e Silver. Gold e Silver rappresentano due diversi livelli di configu-razione, entrambi di elevata qualità in tipico stile Breda: il primo si caratterizza per do-tazioni standard di livello su-periore, sia per caratteristi-che estetiche che funzionali, mentre il secondo si presenta con dotazioni di base. Il nome scelto – continua Faccia – per il nuovo sezio-nale - Phenix - è emblematico in quanto esprime la volontà di risorgere, proprio come il “mito” dell’araba fenice. “Il sistema non è in crisi, è semplicemente cambiato il mondo. Breda si sta ade-guando alle nuove logiche del mercato e delle esigenze dei consumatori, e per questo è fondamentale non fermarsi bensì rinnovarsi e innovare.Altra novità – conclude Fac-

cia – è il nuovo portone scor-revole “Atlante” ; Il nuovo nato fa parte della famiglia dei portoni a libro, la serie Book Line, dalla quale pren-de in prestito i pannelli ed al-tre componenti. Atlante, però, si differenzia dai portoni a libro per il siste-ma di apertura. Le 3 configu-razioni con il quale si presen-ta sono le seguenti: sospeso con guida a terra, sospeso senza guida a terra , con ruo-te a terra. Presso Sistel, si potranno ricevere tutte informazioni dettagliate sui nuovi prodot-ti e sulle loro caratteristiche nonché consulenze mirate che possano soddisfare le va-rie esigenze.

Presentati una serie di prodotti innovativi

Breda, un meeting nel segno del rinnovamentoDavide Faccia (Sistel Centro Automazioni) illustra le novità

Tutte le ultime novità di

Breda Sistemi industriali

in tema di chiusure

sezionali possono essere

reperibili da Sistel

Centro Automazioni

19IMPIANTI

Mantenere puliti i pannelli fotovoltaici permette di mas-simizzare la produzione di energia di ogni singolo mo-dulo e di conseguenza dell’intero impianto mante-nendo un livello di massima efficienza. L’imbrattamento causato da agenti atmosferi-ci, fumi delle attività produt-tive, deiezioni organiche cri-stallizzate, insetti, ecc., com-portano un graduale abbas-samento della recettività dei pannelli, che varia a seconda delle situazioni ambientali e locali, con il conseguente di-minuzione della resa di ener-gia. L’azienda reggiana Project Group, dopo averlo testato, per alcuni mesi, sui propri impianti, ha deciso di stringere un accordo com-merciale con CleanTecs, pro-duttore Tedesco di un nuovo sistema di pulizia professio-nale, per la distribuzione del

prodotto sul territorio Italia-no.Ne parliamo con Matteo Monti , responsabile com-merciale di Project Group , al quale chiediamo in che cosa consiste esattamente il siste-ma di pulitura.“Il sistema di pulizia – spiega Matteo Monti – è costituito da una spazzola rotativa con setole speciali, che permette un’elevata rapidità di pulizia lavorando con una pressione generata dalla pompa di 110 - 150 bar, utilizzando sempli-cemente acqua comune sen-za nessun tipo di detergente. Non rilascia aloni di calcare e non richiede l’asciugatura manuale dei moduli fotovol-taici. Il sistema di pulitura è modulare – continua Monti – in modo da adattarsi alle varie tipologie di pannelli esistenti in commercio. Gli elementi costitutivi sono:

un attacco comune per l’ac-qua, un filtro a base di resi-ne (50Lt), una pompa 150 bar, un Tubo da 25 mt ad alta pressione, la lancia telesco-pica e la spazzola rotativa con setole speciali”Quante volte l’anno è con-sigliabile effettuare il la-vaggio e la manutenzione?“E’ opportuno – risponde Monti – eseguire il lavaggio almeno una volta all’anno, per non incorrere in una per-dita, in termini di resa, che oscilla dal 15 al 20%. La pu-lizia è sempre necessaria du-rante tutto l’anno perché le piogge, che puliscono natu-ralmente i moduli, non sono sufficienti .Tutto ciò consente una cor-retta manutenzione per i mo-duli fotovoltaici che, sebbene siano fatti di materiali che non vengono attaccati da-gli agenti atmosferici, sono

esposti per lunghi periodi alle intemperie che attenua-no la trasparenza dei vetri”.L’acqua impiegata in tale processo , osmotica e deio-nizzata, è pura al 100% ed è un agente pulente estrema-mente efficace, agisce come uno straordinario solvente, in quanto la sua natura bipo-lare è in grado di reagire con le cariche (positive e negati-

ve) dello sporco sulle super-fici, attraendole e dissolven-dole. Il risciacquo di acqua pura che scorre lungo il pannello raccoglie ed elimina tutti i residui, lasciando dietro di sé la superficie profondamente pulita priva di striature ed aloni.Come ampliamente dimo-strato i pannelli solari ne-cessitano sin dal primo anno d’installazione di una pulizia metodica e periodica.La pulizia dei pannelli foto-voltaici è molto importante da fare periodicamente per-ché sui pannelli si depositano polveri, pollini, escrementi di volatili e sporco generico.Per verificare poi la quali-tà della pulitura – conclude Monti – basterà verificare l’aumento di energia prodot-ta dai vostri pannelli e moni-torarla.

Con la stagione estiva, l’i-dea di realizzare una piscina diventa un pensiero ricorren-te. Ma come scegliere la mi-glior soluzione. Ne parliamo con un esperto, Marco Bu-rani di Hydrocontrol (www.hydrocontrol.it), azienda reggiana specializzata nella consulenza, progettazione e realizzazione di soluzioni per il trattamento dell’acqua e per il benessere della perso-na.“Relax, design e benessere sono le parole chiave con le quali Hydrocontrol si è di-stinta sul mercato in questi ultimi anni. Il nostro obiettivo è diffon-dere “la cultura dell’acqua” come elemento di arredo per migliorare la vivibilità del giardino nel pieno rispetto paesaggistico e ambientale.Tra le ultime innovazioni pro-poste, le piscine “Biodesign” rappresentano la soluzione ideale per impreziosire il giardino senza compromet-tere l’ambiente circostante”.

Quali sono gli aspetti innovativi delle piscine “Biodesign”?“Sono piscine uniche nella forma e nel design – afferma Burani. Una forma perfettamente integrata al contesto paesag-gistico, una spiaggia dove far giocare i bambini in totale sicurezza, una zona relax nel bagnasciuga con sedute e let-tini sommersi”.Come sono costruite?“La forma della piscina Bio-design viene modellata sul giardino in cui è installata: colorazione delle pietre di rivestimento, posiziona-mento, conformazione dello scavo, delle scalinate e delle sedute sono progettati su mi-sura. Lo scavo viene realizzato – precisa Burani – completa-mente sulla terra, sagoma-to in base al progetto (con spiagge, zone profonde e sedute perimetrali), senza effettuare consolidamenti artificiali.

Nel rispetto delle caratteri-stiche ecologiche del prodot-to, anche i sistemi di filtra-zione sono ecosostenibili”Parlando invece di piscine tradizionali?“Una piscina interrata di qualità – spiega Burani – è realizzata con vasca in accia-io o con struttura in cemento armato. La vasca in acciaio nervato e zincato a caldo consente

elasticità ed adattabilità nel caso di eventuali cedimenti del terreno, oltre ad assicu-rare una lunga durata grazie alla solidità costruttiva e permettere l’installazione in qualsiasi tipo di terreno. Hanno poi – continua Bu-ranii – un elevato risultato estetico offrendo un’infinita modularità nelle forme e i rapidi tempi di installazione permettono di contenere i

costi.”Quanto importante è la manutenzione di una pi-scina?Una buona manutenzione – risponde Burani – è fonda-mentale. Proprio per questo Hydro-control, per garantire ai propri clienti tranquillità e sicurezza di gestione della piscina, ha inoltre ideato un pacchetto assistenza con contratto annuale che inclu-de periodiche visite, controlli e manutenzioni tali da assi-curare un corretto funziona-mento ed un’acqua splendi-da e pronta al primo bagno di stagione. Tra i servizi post-vendita offerti – conclude Burani – ricordo l’apertura e chiusura stagionale dell’im-pianto, la manutenzione del-le parti idrauliche, la pulizia, il controllo e gestione dell’ac-qua, la manutenzione e la sostituzione di componenti della piscina per conservare e rinnovare l’impianto nel tempo.

Un nuovo sistema di pulizia degli impianti

Tecniche e tipologie: i consigli dell’esperto

La pulizia dei pannelli fotovoltaici evita una perdita di resa che oscilla dal 15 al 20%

Realizzare la piscina non è più un sogno per pochi!

Matteo Monti (Project Group): la qualità della pulitura è verificabile dall’aumento di energia prodotta

Marco Burani (Hydrocontrol): l’importanza dei servizi di manutenzione

Mantenere puliti i pannelli

fotovoltaici permette di

massimizzare la produzione

di energia di ogni singolo

modulo e di conseguenza

dell’intero impianto

mantenendo un livello di

massima efficienza

20 WEB MARKETING

Un nuovo modo di comunicare con Internet

Content Marketing: lo strumento per conquistare la fiducia della clientela

Negli ultimi anni sul web si sta affermando sempre di più quello che viene definito come: Content Marketing!Ma di cosa si tratta? Lo chiediamo a Luca Bove di IM Evolution“Il Content Marketing” – spiega Bove – si può defini-re come quella tecnica che prevede la creazione e la di-stribuzione di contenuti di qualità, utili e interessanti in grado di attrarre e coinvolge-re un determinato target di persone.Comunicando e informando in modo costante, si rendono più consapevoli e allo stes-so tempo più riconoscenti i propri “potenziali clienti”, si crea una certa “familiari-tà e simpatia” con loro, solo così potremo ricevere la loro fiducia che potrà quindi con-cretizzarsi in una vendita e nell’acquisizione di nuovi clienti.Il Content Marketing infat-ti, non è la promozione dei propri prodotti e servizi, ma è una strategia che ha come

unico obiettivo la conquista della “Fiducia” dei propri po-tenziali clienti.Cosa s’intende per conte-nuti di qualità?“Per contenuti – risponde Bove – si intende in modo generico tutto quello che vie-ne caricato in un sito web, dai testi alle immagini, ai vi-

deo, alle Faq, ecc... ma anche tutto quello che può essere diffuso online come foto, vi-deo, ebook, articoli, webinar, newsletter... e ancora tutto quello che viene pubblicato sul proprio blog per esempio, o sui social come Facebook, Google +, Twitter, Pinterest, ecc...” Quali caratteristiche devo-no avere i contenuti?“Tenendo conto del settore e delle proprie esigenze – spie-ga Bove – i contenuti creati devono comunque essere interessanti, possono essere una novità importante, op-pure utili in quanto fornisco-no un aiuto concreto all’uten-te o creano una riflessione. Possono essere degli sconti o delle promozioni particola-ri, oppure dei concorsi o dei contest magari divertenti e simpatici, in grado di richia-mare l’attenzione di più per-sone...L’importante quindi, è con-quistare l’interesse degli utenti, è risolvere i loro pro-blemi, solo così si potrà con-

quistare man mano la loro fiducia, e allo stesso tempo si rafforza la propria reputazio-ne ed il proprio brand.I clienti – conclude Bove – non vedranno più una de-terminata azienda come una semplice venditrice o forni-trice di prodotti e servizi, ma la vedranno come una realtà esperta nel settore, in grado di fornire un effettivo valore aggiunto rispetto magari a tanti altri concorrenti”.

Luca Bove (IM Evolution) illustra tecniche operative e strategie

Luca Bove di IM Evolution Srl

L’importante è

conquistare l’interesse

degli utenti, è risolvere

i loro problemi, solo così

si potrà conquistare man

mano la loro fiducia e allo

stesso tempo rafforzare

la propria reputazione

ed il proprio brand

21MARKETING TERRITORIALE

La testata giornalistica EMILIALIVE nasce due anni fa dalla volontà di Keymedia Group srl di fornire uno stru-mento aggiornato di cono-scenza degli eventi e delle iniziative che si realizzano sul territorio emiliano.Gli eventi (fiere, festival, concerti, mostre, sagre, ecc.) hanno infatti assunto negli ultimi anni un peso crescen-te nelle politiche di sviluppo del territorio e di promozio-ne turistica e rappresentano un importante strumento di marketing territoriale.EMILIALIVE da un lato con-sente ai suoi visitatori un’in-formazione aggiornata delle iniziative e dall’altro offre le notizie utili per meglio cono-scere il territorio emiliano, le sue tradizioni e le sue risorse (artistiche, culturali, am-bientali, turistiche, economi-che, sociali ecc.).Il portale ha un numero di visitatori crescenti che supe-rano i 60.000 mensili.Settimanalmente è inviata una newsletter con i princi-pali eventi del week end ad oltre 25.000 iscritti.Da fine luglio sarà a dispo-sizione l’applicazione per

IPhone, Ipad. ecc..A curarla ArtAppDesign, so-cietà emiliana di Alessandro Capra che si occupa, oltre che dello sviluppo di applica-zioni per smartphones e ta-blets di web, comunicazione e grafica.Il settore delle “applicazioni Web” – afferma Capra – co-stituisce di certo la forza e l’innovazione del vertiginoso sviluppo tecnologico a cui la nostra vita è ormai soggetta quotidianamente. Le app (come vengono co-munemente chiamate), in-fatti, aggiungono al sito in-ternet tradizionale numerose funzionalità e vantaggi come la geolocalizzazione, il fun-zionamento offline e tante altre caratteristiche tecniche da non sottovalutare. Così come possono sfruttare la maneggevolezza di que-sti nuovi strumenti come gli smartphones ed i tablets per offrire prodotti e servizi in maniera ben più agevole, di-namica e portatile. Con le app – continua Ca-pra – è possibile fare qualsi-asi cosa, sono strumenti in grado di, e potenzialmente capaci di, risolvere e rappre-

sentare qualsiasi problema o dato. Tutte le aziende ormai si stanno avvicinando a que-sto mondo per ottenere mol-ta più visibilità pubblicità ed un maggior contatto con la clientela. In ArtAppDesign abbiamo trovato un gruppo di professionisti molto com-petenti e capaci che ci hanno assistito e guidato nella rea-lizzaizone di questo straor-dinario e semplice progetto: l’app di EMILIALIVE”.L’applicazione di Emilialive è di bella grafica e semplice utilizzo; è suddivisa in sei di-verse tipologie di eventi:Musica, teatro, incontri, ma-nifestazioni, vini e sapori, arte e cultura.Vi sono poi aree, in fase di strutturazione, che riguar-dano le ricette emiliane ed i ristoranti/locande, i prodotti tipici locali e le attività di lo-cali e discoteche. Una sezio-ne denominata “Paese che vai eccellenza che trovi” è de-dicata ai Comuni dove è pos-sibile reperire informazioni e notizie relative a luoghi da visitare. Non resta che sca-ricarla facilmente dall’App Store e subito si è aggiornati sugli eventi in terra emiliana.

Un utile strumento di marketing territoriale a disposizione di turisti e cittadini

EMILIALIVE: Nasce la nuova applicazione per gli eventi emilianiL’applicazione per iPad e iPhone è stata curata per Keymedia Group da ArtAppDesign

22 TRADUZIONI

Il settore dei dispositivi medici in Emilia Romagna è particolarmente sviluppato e si concentra in particolare modo nella provincia di Mo-dena. La specializzazione del distretto è risultata forte-mente legata alla dialisi/emodialisi, seguita dalla car-diochirurgia e dall’aneste-sia/rianimazione.I produttori di minori dimen-sioni appaiono più diversi-ficati (non sui prodotti, ma sui campi d’impiego dei pro-dotti) rispetto alle aziende di maggiori dimensioni. Le at-tività di produzione per con-to terzi sono in prevalenza legate alla lavorazione di di-spositivi monouso. Presente in Emilia Romagna è anche l’industria farmaceutica. L’I-talia è tra i primi paesi espor-tatori del mondo di prodotti bio-medicali e farmaceutici.Per operare con l’estero su prodotti e temi scientifici oc-corre un’elevata competenza della terminologia.Ne abbiamo parlato con Fa-brice Lanfrey di CITI, la Co-operativa Italiana Traduttori e Interpreti di Modena e Reg-

gio Emilia.“La specializzazione nel campo medicale, farmaceu-tico, bio-medicale e sani-tario – afferma Lanfrey – è una lunga tradizione della nostra Cooperativa Italia-na Traduttori e Interpreti. Il lavoro quotidiano con l’am-biente medicale, del settore farmaceutico, dentale e bio-medicale, in particolare della Germania e della Francia, ha generato traduttori con una forte competenza scientifica.Siamo pertanto in grado – continua Lanfrey – di pro-porre traduzioni rigorose per il settore farmaceutico e medicale grazie alla gestione di database (memorie di tra-duzione) e di supporti tecno-logici di ultima generazione (server), che consentono di condividere testi e termino-logia con i clienti. Le cono-scenze del traduttore scienti-fico della CITI sono ampliate da aggiornamenti con corsi e seminari di perfezionamen-to nell’ambito medico, sulle normative, direttive linee guida nazionali e internazio-nali (AIFA, EMEA...).

Dal 2009 la CITI fornisce anche traduzioni certificate secondo le norme UNI EN 15038 con prestazioni di re-visori specialisti con compe-tenza nella singola specialità medica o scientifica”.Quale in concreto il sup-porto che potete fornire alle imprese?“La nostra assistenza e le nostre traduzioni – risponde Lanfrey – possono riguar-dare testi medici, risultati di test e analisi, cartelle cli-niche, relazioni mediche, descrizione delle Caratteri-stiche del Prodotto (RCP) e schede di sicurezza chimico-farmaceutiche. Tengo a precisare – conclude Lanfrey – che le traduzioni sono eseguite nel più rigoro-so rispetto della riservatezza e del segreto professiona-le da parte dei traduttori, che sottoscrivono accordi di riservatezza a tutela del-la clientela. La CITI mette a disposizione l’esperienza dei suoi soci garantendo alta qualità nel rispetto delle atte-se dei clienti”.

Grazie ad un servizio offerto da CITI, la Cooperativa Interpreti Traduttori di Modena e Reggio Emilia

Un importante supporto all’export per le aziende del campo medicale, farmaceutico e sanitarioUn team di esperti per Traduzioni Medico-Scientifica di alta qualità

23SERVIZI

L’assicurazione delle merci è un aspetto che non viene spesso affrontato dalle im-prese in modo adeguato. Pur essendo dei beni ma-teriali, da un punto di vista fisico, al tempo stesso sono valori, da un punto di vista economico e commerciale, quasi mai contemplato dalle assicurazioni. Ne parliamo con Roberto Garulli, Pre-sidente dello Studio Garulli (www.studiogarulli.com).“Innanzitutto mi preme evi-denziare – afferma Garulli – che molti affidano le merci allo spedizioniere, nell’errata convinzione che quest’ulti-mo risponda degli eventuali danni (perdita, distruzione, furto, ecc.).Ricordo che, secondo la legge, lo spedizioniere è un mandatario che agisce in nome suo ma per conto del mandante (proprietario del-la merce) allo scopo di con-cludere un contratto di tra-sporto e portare a termine le operazioni accessorie che ne derivano.In secondo luogo occorre prendere in considerazione il

valore delle merci:Non vi è infatti solo un valo-re intrinseco: se la merce per qualsiasi ragione non arriva a destinazione si potrebbe aver perso irrimediabilmente una opportunità commercia-le con grave danno per colui che le doveva ricevere.Il pagamento del contro-valore delle merci distrutte da parte dell’assicuratore consente all’azienda di riac-quistare le merci, ma spesso quelle merci potevano servire per uno scopo realizzabile in un determinato momento, trascorso il quale, l’azienda stessa, pur ritornando in pos-

sesso di quelle merci, o me-glio, della somma in danaro per riacquistarle, potrebbe aver perso irrimediabilmente una commessa od un’oppor-tunità commerciale.Anche la necessità del ri-spetto dei tempi di consegna – evidenzia Garulli – può tra-dursi in un potenziale danno, che potrebbe generarsi se i termini temporali non venis-sero rispettati.

Spesso quindi le polizze di tipo tradizionali non tengo-no conto di questi fattori ed un’analisi caso per caso an-drebbe svolta per scongiura-re spiacevoli sorprese.Le merci – afferma Garulli – meritano spesso una forma assicurativa più complessa ad esse dedicata.Una forma assicurativa che tenga conto anche di tutte le ripercussioni economiche .

Consigliamo quindi le impre-se di valutare questi fattori, di non fidarsi di polizze pre-confezionate ma affidarsi alla consulenza di un esperto che possa individuare la” giusta” tutela assicurativa.

Le polizze di tipo tradizionale non tengono conto di molteplici fattori

Assicurazione delle merci: nel calcolo del danno oltre alla perdita del bene le ripercussioni economicheRoberto Garulli: occorre svolgere un analisi caso per caso ed individuare la giusta forma assicurativa

Roberto Garulli, presidente dello Studio Garulli

Le merci, pur essendo dei

beni materiali, da un punto

di vista fisico, al tempo

stesso sono valori, da un

punto di vista economico e

commerciale; valore quasi

mai contemplato dalle

assicurazioni

Anche il mancato rispetto

dei tempi di consegna può

tradursi in un potenziale

danno che potrebbe

incidere nei rapporti

contrattuali tra fornitore

ed acquirente

Spesso le polizze di tipo

tradizionali non tengono

conto di molteplici fattori

ed un’analisi caso per

caso andrebbe svolta per

scongiurare spiacevoli

sorprese

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