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L’unione fa la forza... forse mai come in que-
sto momento, invece di accentuare la com-
petitività in un inutile e dispendioso tutti
contro tutti, il mondo imprenditoriale italiano sta
riscoprendo il valore della partnership strategica, a
vantaggio del Noi. “Mai come oggi il tema della col-
laborazione è centrale rispetto al superamento delle
sfi de - aff erma Roberto Pedretti, padrone di casa
de Linkontro 2013 - tema che Nielsen interpreta nel
suo percorso di sviluppo strategico che da un lato
cerca, attraverso la Collaborazione dell’Industria, di
trovare risorse e tecniche per la misurazione di nuove
geografi e emergenti e dall’altra, attraverso collabo-
razioni con attori digitali e globali, cerca gli strumen-
ti per vincere la sfi da dell’esplosione dei Big Data o
dell’economia Social”.
Il protrarsi di una congiuntura eco-
nomica sfavorevole ha cambiato lo
scenario del business, imponendo la
ricerca di nuove alleanze. Non è que-
stione di pessimismo o di ottimismo
rispetto al futuro: il futuro occorre
costruirlo con le proprie mani. An-
che per Valerio Di Natale, vice pre-
sidente e Ad di Mondelez Italia, “Mi
sono spesso sentito rivolgere la do-
manda se, davanti alla crisi, mi senta
pessimista o ottimista. Credo che il
punto non sia questo, ma che siano
la fi ducia accompagnata a un forte
impegno quotidiano a individuare
soluzioni nuove, per poter guardare realisticamente
al futuro: non ci sono soluzioni già scritte, dobbiamo
scriverle insieme, industria e distribuzione”.
La collaborazione potrebbe essere la chiave per sal-
tare a un nuovo paradigma di business. Prosegue Di
Natale: “Non è facile mettere insieme competizione
– e nel nostro settore ce n’è tanta – con collabora-
zione. Ma sappiamo che si può lavorare insieme con
voglia di fare, competenza, passione; tutti dovrebbe-
ro compiere uno sforzo aggiuntivo e prendersi un
po’ di rischio per trovare una soluzione condivisa e
costruire così un presente e un futuro migliori sia per
le imprese che, soprattutto, per i nostri clienti”.
La specifi cità italiana è fatta di molte piccole medie
imprese che hanno sicuramente ancora qualcosa da
dire, anche a livello internazionale ma che faticano a
resistere di fronte al peso preponderante di aziende
di maggiori dimensioni, più “corazzate” per risponde-
re alle avversità economiche. Una biodiversità italiana
che può fare massa critica, imporre le proprie ragio-
ni, valorizzare se stessa nella propria unicità: ma solo
unendo le forze, riconoscendosi come un “noi”, am-
mettendo la possibilità di competere... sotto uno stes-
so tetto. Conclude Di Natale: “Il futuro sarà quello che
saremo capaci di fare sia come singole imprese che
come fi liera, unendo competenze e conoscenze per
far girare la ruota dell’effi cienza, che possa generare
risorse per fare innovazione”.
“Nell’incertezza di oggi - è l’opinione di Harald An-
tley, amministratore delegato di Aspiag Service -
almeno è sicuro il fatto che le strategie e i metodi
di business di vecchio stampo non funzionano più!
L’era degli ipermercati (dinosauri) è defi nitivamente
fi nita. D’altra parte negozi di dimensioni troppo pic-
cole, troppo “uguali” e in posizioni non perfette non
riescono più resistere alla concorrenza dei supermer-
cati e superstore.
E tanti canali specializzati saranno “spazzati” via da
Internet. Come sarà allora il centro commerciale
del futuro senza Iper e specialisti? Un panorama
simile mette certamente in dubbio anche i modelli
di collaborazione. Il braccio di ferro è tramontato,
ora serve selezionare i partner giusti”. Da qui occor-
re ripartire. Barbara Trigari
L’unione fa la forza:ecco il valore del noiIl mondo imprenditoriale italiano va alla riscoperta del vantaggio strategico della collaborazione intesa come conquista del vantaggio di tutti
SOMMARIO
SPAZIO ECCELLENZABrand experience & Retail in Motion
AUTOGRILLA Milano Centrale riparte con il Bistrot
SPECIALE 40 ANNIQuattro giorni per ripercorrere la storia del codice a barre con
UNIVENDITACrescono le venditea domicilio
VOLANTINIL’analisi Nielsen si fa con il codice
FRESCHISSIMIGli italiani spendono ancora
CONAD E UNICREDITNuovi accordi per la filiera
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giovedì 30 maggio 2013
01
11
12Un momento de Linkontro edizione 2012
02
Il futuro eccellente delle marche e delle catene Il valore della marca e la passione per il retailing.
Quest’anno Linkontro intende sottoporre all’at-
tenzione dei partecipanti, in un unico Spazio Eccel-
lenza, la capacità delle imprese di innovare, invitan-
dole a esporre affi ancate all’interno di un percorso
comune dove si esalta la volontà di mantenere un
ruolo primario nei confronti del cliente del largo
consumo. Retail in Motion è il luogo in cui ammi-
rare i progetti che la moderna distribuzione sta
realizzando per rendere sempre più accattivante la
“shopping experience”, un percorso che vuole ce-
lebrare il dinamismo delle aziende della moderna
distribuzione alla ricerca di soluzioni nuove per co-
struire quella forte identità che rende unico il rap-
porto insegna/shopper. Brand Experience è invece
lo spazio dove la Marca si mette in mostra in un
percorso di qualità dedicato interamente al consu-
matore. Insomma, un’area espositiva disegnata per
le imprese che scelgono di testimoniare l’impegno
nella ricerca di qualità e che pongono il consuma-
tore al centro delle proprie strategie di sviluppo.
L’intera mostra che vede il contributo di partner
qualifi cati e importanti come Mediaset-TgCom 24,
Gruppo Food e Retail Watch, rappresenta un mo-
mento di messa a fuoco di progetti importanti che
meritano la visibilità destinata alle nuove idee. Ecco
di seguito l’elenco dei partecipanti, suddivisi fra in-
dustria e distribuzione.
AGENDA
Il valore del NOI. La nuova frontiera del cambiamento
UNICOOP OTTIMIZZA CON ORACLEUnicoop Firenze ha scel-
to di affi darsi a Oracle con
l’obiettivo di ottimizzare la
gestione degli store e del
magazzino, migliorando al
contempo la customer expe-
rience. La più grande coope-
rativa d’Italia -con una rete
di oltre 100 punti di vendita
fra ipermercati, supermerca-
ti e negozi in sette province
- ha optato per la soluzione
Oracle Retail Store Inventory
Management al fi ne di uni-
fi care tutti i vari processi in
un’unica soluzione e ottene-
re un maggior controllo sulle
merci negli store.
Il progetto di implementa-
zione sarà completato nel
settembre 2013, ma Unicoop
Firenze sta già benefi ciando
di una migliore effi cienza dei
processi di gestione del ma-
gazzino, che si traduce nella
capacità di rispondere più
rapidamente alla domanda
dei clienti.
GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013
ORE 17.30L’ITALIA CHE VUOLE CAMBIARE
Beppe Severgnini conversa sul futuro del nostro Paese insieme a:Niccolò Campriani, medaglia d’oro Olimpiade di LondraIlaria Capua, virologa e ricercatriceFranco Moscetti, AmplifonRoberto Pedretti, NielsenDaniele Rossi, Federalimentare
VENERDÌ 31 MAGGIO 2013
ORE 08.45IL VALORE DEL NOI
Chair: Prof. Vincenzo Perrone, Università Bocconi
La società e l’economia
• L’Italia oltre la sopravvivenza Giuseppe De Rita, Censis• Risvegliare la crescita Francesco Daveri, Università di
Parma
Le nuove sfi de
• lnsieme per attrarre investimenti in Italia
Sami Kahale, Procter & Gamble intervistato da Myrta Merlino• Better together Luca Colombo, Facebook conversa con Ilaria Cavo
Italiani di domaniBeppe Severgnini
BRAND EXPERIENCE
Campari Orange Passion
Passata in PET e sughi pronti Cirio
Preparati per dessert senza zucchero
I Grani De Cecco (Formati: Pan Soffi ce e Grissini)
I Grani De Cecco (Formati: Crackers)
Dolcifi canti
Nuova gamma Nutella
Cuore di tonno ASDOMAR
Carne in scatola Manzotin
YOMOgo
Alisa olive verdi
Butterfl y Burro Leggero Senza Lattosio
American Super Soft Sandwich
Olive verdi e nere
Nuovo Lenor Ammorbidente Concentrato
Nuova Linea “Benessere”
2013
2012
2013
2013
2013
2013
2013
2013
2013
2013
2013
2012
2013
2013
2013
2012
CAMPARI
CONSERVE ITALIA
CLECA S.MARTINO
DE CECCO
DE CECCO
ERIDANIA
FERRERO
GENERALE CONSERVE
GENERALE CONSERVE
GRANAROLO
ICAT FOOD
MEGGLE
MORATO PANE
NERI INDUSTRIA ALIMENTARE
PROCTER & GAMBLE
RIGAMONTI
Azienda Nome prodotto anno di lancio
03
ORE 14.45IL NUOVO PAESAGGIO DELLA COMUNICAZIONE
Gli scenari
• Scenari internazionali Luca Bordin, Nielsen• Scenari italiani Valerio Di Natale, UPA
L’ingaggio del consumatore attraverso opzioni multiple
Luigi Colombo, Publitalia ‘80Maura Latini, Coop ItaliaGiuliano Noci, Politecnico di MilanoCarlotta Ventura, Telecom Italia
Guida la conversazioneRiccardo Luna
SABATO 1 GIUGNO 2013
ORE 08.45LE SFIDE DELLA CRESCITA SI VINCONO INSIEME
Chair: Prof. Vincenzo Perrone, Università Bocconi
The Power of the ConsumerSteve Hasker, Nielsen
Fare rete sul territorio
Davide Cozzarolo, SigmaMario Gasbarrino, UnesMaurizio Gattiglia, AgoràRomano Mion, Eurospin
Guida la conversazione Maria Cristina Alfi eri
Per un futuro sostenibile e solidale
• Verso un consumo reponsabile Antonio Galdo, conversa con Roberto Burdese, Slow Food Andrea Giussani, Banco Alimentare• L’impegno nella responsabilità sociale d’impresa Vito Gulli, Generale Conserve conversa con Ilaria Cavo
Società e cultura
Regole ma in libertà. Per una società miglioreGherardo Colombo, Garzanti
& OTHER STORIES APRE A MILANOOpening milanese per &
Other Stories, il brand luxu-
ry di H&M. In corso Vittorio
Emanuele ha aperto, infat-
ti, il primo store italiano di
ready to wear della nuova
insegna del colosso sve-
dese del fast fashion. Di-
stribuito su quattro livelli,
l’assortimento si compone
di abbigliamento, gioielli,
accessori moda e prodotti
beauty. L’off erta è ripartita
in quattro temi chiave: mi-
nimalismo, romanticismo,
glamour e industrial-chic.
Nel complesso una bouti-
que minimal, soprattutto
negli arredi e nelle attrez-
zature.
CARREFOUR
CONAD
COOP
CRAI
INTERDIS
SISA
UNES
COEUR DE NATUR
EDEKA
MERKUR
I nuovi modelli di sviluppo della prossimità
La prossimità sviluppa un vicinato rinnovato in punti vendita che sono anche centri
di servizio e cresce in luoghi di grande transito come aeroporti e stazioni di servizio autostradali
Persone oltre le cose
Nel Commercio la diff erenza la fa chi esercita sulle cose competenza e responsabilità, la diff eren-
za la fanno le persone. Chi varca la soglia di Conad trova che ad attenderlo ci sono persone auten-
tiche e disponibili, persone capaci di dare un senso a ciò che si vende e a ciò che non ha prezzo
Un nuovo paradigna di comunicazione nel punto vendita
Un progetto a 360° di Chiarezza, Coerenza, Autenticità e Semplicità per l’evidenziazione dei Valori
e della Convenienza COOP
40 anni al servizio degli italiani
Crai nel 2013 festeggia 40 anni di attività. 40 anni al servizio degli italiani.
40 anni al servizio della rete e dei suoi imprenditori. Di ieri, di oggi e di domani
Delizie, la re-voluzione di Interdis
Il concept-brand punto di incontro per i Clienti delle insegne del Gruppo
L’eccellenza nella visione etica
A volte l’Eccellenza si misura con un metro diverso. SISA è convinta che essere distributori eccel-
lenti signifi chi anche mettere in campo una eccellente visione etica.
Villaggio del Fanciullo SISA “Gianni Baldina” Arbabà, Etiopia
La formula U2
Risparmi sulla spesa. Risparmi tempo. Risparmi l’ambiente
Coeur de natur, Brétigny-sur-Orge, Francia
La nuova insegna del gruppo Auchan è un fl agship posizionato sui prodotti biologici.
L’assortimento è composto da circa 13.000 referenze, in gran parte freschi, e vuole concentrarsi
sui prodotti del territorio e sulla produzione sostenibile
Edeka, Dusseldorf, Germania
Edeka da tempo studia nuovi concetti commerciali nel segmento dell’off erta quartierale e inter-
quartierale. Questo concept recentemente inaugurato integra un assortimento di qualità con la
cafeteria e la ristorazione veloce
Merkur high market, Vienna, Austria
La catena Merkur ha aperto questo fl agship nel centro della capitale con due scopi: provare nuo-
ve soluzioni operative e strategiche e diff erenziare la propria rete di vendita
rispetto ai competitor
Insegna Progetto
RETAIL IN MOTION
04
In una location storica della Stazione Centrale di Milano
(ex sala d’aspetto di terza classe), Autogrill ha ristrutturato,
conservando decori originali, uno spazio che vuole recupe-
rato il piacere dell’attesa attraverso gusti autentici. La nuova
formula di Autogrill si chiama Bistrot Milano Centrale e si
ispira ai mercati coperti per esprimere i concetti base della
formula, quali naturalità, stagionalità, cibo locale, rispetto
per il ciclo di vita dei prodotti e accessibilità. L’off erta si com-
pone di quattro penisole alimentari (panettiere, sala da tè/
caff etteria/frutteto, cucine di strada/piatti del giorno/sfi zio-
sità e pane (prodotto con lievito madre) insieme a gastronomi, piatti freddi e wine-bar.
Con questo concept di nuova generazione, l’obiettivo di Autogrill è quello di coinvolgere il clien-
te in un’esperienza emozionale unica in un luogo sostenibile, che pone attenzione al rispetto
dell’ambiente naturale, alla cultura e all’economia del territorio, nella prospettiva di limitare gli
sprechi e di favorire pratiche virtuose anche nella clientela. Importante, in quest’ottica, la col-
laborazione con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (Unisg) di Pollenzo che ha
contribuito alla realizzazione dello store attraverso una rifl essione sull’evoluzione della cultura
dell’alimentazione che valorizzi il prodotto tipico, la stagionalità, il km zero e il recupero di prati-
che di lavorazione artigianale.
Quest’anno il canale discount è l’unico
canale ad avere una crescita rilevante
del fatturato, spinto anche dallo sviluppo
della rete distributiva. Sono ormai 4.615 i ne-
gozi discount in italia, ben 169 punti vendita
in più nel confronto con l’anno scorso (trend
+3,8%). Un aumento di capillarità che si con-
trappone a quanto avviene rispetto ai super,
il cui saldo è negativo, e agli ipermercati, che
incrementano di soli 3 punti vendita. Oltre a
crescere in numerica i discount aumentano
anche la propria dimensione, registrando un
trend del +6% nella metratura media, oggi
portata a 604 mq.
Strutturalmente è il canale più concentrato
e le prime 5 insegne coprono quasi il 70%
del fatturato totale del canale che pesa il
10,7% del grocery, a totale Italia. Rispetto
all’anno scorso hanno guadagnato mezzo
punto percentuale, merito di un fatturato
raccolto che è in crescita del 4,6%, mentre
Super+Iper registrano una sostanziale stabi-
lità delle vendite.
Agli occhi del consumatore, sta cambiando
il ruolo del discount: non più solo per “com-
prare saltuariamente a prezzi più bassi alcu-
ni prodotti”, ma negozio per fare “la spesa di
tutti i giorni”: cresce dunque la frequenza
con cui ci si reca al discount (+9,4% rispetto
all’anno scorso) e ormai il 97% delle famiglie
italiane è entrata almeno una volta nel cor-
so dell’anno in un discount. Ma soprattut-
to cresce la spesa all’interno del canale dei
prodotti freschi. Questo è un segnale molto
importante perchè porta il discount a diven-
tare un vero e proprio punto di riferimento di
“fi ducia” per i suoi consumatori e un perfetto
sostituto degli altri negozi.
I fattori distintivi per i Discount sono la varia-
bile prezzo e gli assortimenti. La semplifi ca-
zione dell’off erta è un’altra variabile che per-
mette al canale di mantenere questi livelli di
effi cienza: generalmente un discount espo-
ne a scaff ale la metà delle referenze presenti
all’interno di un supermercato di pari metra-
tura. E inoltre, spesso, si trovano a scaff ale
referenze realizzate appositamente per il di-
scount, senza che queste che non troviamo
all’interno delle altre realtà distributive. Tutto
questo concorre a ottimizzare le rotazioni e i
costi di gestione.
Paiono solidi i parametri discountIl canale cresce nella numerica e nella capacità di attrazione della clientela, consolidando la sua ricerca di un nuovo ruolo
Autogrill a Milano Centraleriparte con il Bistrot
0505
GS1 dà il via alle celebrazioni per i 40 anni del codice a barre,
diventato il primo mattone per la costruzione del linguaggio
globale del business e che ha apportato grandi vantaggi alle
imprese e ai consumatori.
Era il 3 aprile del 1973. I manager di alcune grandi aziende americane
di beni di largo consumo si accordarono per utilizzare come unico
standard di identificazione dei prodotti: il codice a barre GS1. E pro-
babilmente non erano completamente consapevoli di che cosa ciò
avrebbe significato.
Cominciava così una delle più grandi rivoluzioni nel mondo dei beni
di largo consumo, gettando le prime basi per l’espansione del merca-
to mondiale; permettendo con l’adozione di un linguaggio univoco
la visibilità dei prodotti lungo l’intera supply chain senza confini e
senza barriere e la collaborazione su tutti i livelli della filiera.
Oggi, ogni giorno nel mondo, gli scanner dei negozi leggono più di
5 miliardi di codici a barre GS1. «GS1 ha rivestito un ruolo di primo
piano nella definizione dello scenario del mercato mondiale durante
questi ultimi 40 anni, grazie ai suoi leader visionari che hanno rico-
nosciuto l’enorme potenziale della collaborazione nel settore degli
standard, reso possibile dal codice a barre per l’intera supply chain»,
ha dichiarato Valerio Di Natale, presidente di GS1 Italy | Indicod-Ecr.
Dal 1974 ad oggi, le soluzioni di identificazione GS1 sono diventate il
fondamento per i processi di business e di collaborazione per quasi
2 milioni di imprese. Questi processi consentono di parlare un lin-
guaggio comune che non solo connette le loro aziende oltre i confi-
ni geografici e culturali, ma permette anche di sfruttare il potere delle
informazioni per migliorare la vita delle persone in tutto il mondo.
Il codice a barre è un elemento onnipresente della civiltà moderna,
che avvantaggia i consumatori: introdotto per facilitare il check-out
alle casse dei supermercati, permette altresì di ridurre gli errori di im-
missione dei dati e il tempo di attesa. Ma è utile anche alle imprese:
Partite ad aprile le celebrazioni per il 40° anniversario del codice a barre GS1, rivoluzionario strumento del mercato mondiale in continua evoluzione
potendo monitorare efficacemente gli stock e i flussi dei punti ven-
dita, sono in grado di offrire un servizio migliore ai clienti, che può
tradursi in incrementi di vendite.
Il sistema di codifica a barre GS1 è gestito da GS1, associazione sen-za scopo di lucro presente in 111 Paesi che supporta la collaborazione tra partner commerciali attraverso un sistema di standard mondiali, usati in 150 Paesi nel mondo. Una vera e propria piccola ONU del lin-guaggio globale del business. Tutto questo in Italia è GS1 Italy.
www.indicod-ecr.it
@GS1italy
Prezioso pilastro del business globale
GS1 Italy | Indicod-Ecr.
Soluzioni per un linguaggio comune tra le imprese.
Il codice a barre compie 40 anni
01 - 30/5
06
www.indicod-ecr.it seguici su twitter: @GS1italy
Ci attivammo per ultimi - racconta Francioni - ma in poco tempo superammo i primi d’Europa. La grande sfi da delle PMI italiane
In Italia ci fu lo sprint
Quando nel 1978 fu costituita Indicod, «l’Ita-
lia era l’ultimo paese in Europa ad attivarsi
per il codice a barre, ma l’impegno e il com-
mittment del comitato direttivo, uniti alla spinta de-
cisa della distribuzione, fecero sì che in pochi anni
raggiungessimo e superassimo Francia e Germania».
Il ricordo è del vice presidente GS1 Italy | Indicod-Ecr,
Riccardo Francioni.
Quali furono le diffi coltà iniziali?
Innanzitutto la diff usione delle casse scanner, che
molti non avevano. Poi la percentuale di prodot-
ti che le casse erano in grado di leggere, all’inizio
bassa, il 20%. Per questo l’impegno dell’industria fu
veramente grande, soprattutto quello della piccola
e media industria italiana. Le grandi multinazionali
infatti erano già predisposte al passaggio dai pro-
pri clienti europei, in Italia invece il prezzo veniva
apposto con l’etichetta, spesso non corrispondeva
al frontalino... una fase caotica, piena di ineffi cienze,
che durò fi no a metà degli anni Ottanta.
E dopo?
L’impulso più forte arrivò con Luigi Bordoni: se nel
1985 le aziende associate che avevano adottato il
codice a barre erano 1.600, nel 1995 arrivarono a
16mila, fi no all’uso generalizzato oggi, con 35mila
aziende.
Intanto lo scenario distributivo si evolveva...
Infatti nel 1992 l’arrivo del primo discount in Italia
mise in discussione il binomio che fi no ad allora
aveva avuto successo nel mercato, quello dei su-
permercati e dell’industria di marca. La risposta
fu la nascita di ECR, un evento fondamentale che
istituiva una partnership tra le principali aziende di
marca e i principali gruppi della moderna distribu-
zione, una sorta di èlite di fi liera con un obiettivo
importante: off rire una risposta effi ciente ai con-
sumatori. L’obiettivo condiviso ci portò a lavorare
con società di consulenza a livello mondiale, come
Nielsen, sviluppando una serie di best practices
nell’area della logistica e dello svilupo della do-
manda. Soprattutto aiutò a trovare un linguaggio
comune, e in questo il personaggio chiave è stato
Vittorio Zecca.
Riccardo Francioni, vice presidente
GS1 Italy | Indicod-Ecr
1977197619741973
1974
Viene fondato negli Stati Uniti l’UCC (Uni-form Code Council), l’organizzazione non-profit per gli standard (GS1 US). All’interno di un supermercato Marsh in Ohio, Stati Uniti, un pacchetto di gomme da mastica-re Wrigley’s diventa - il 26 giugno - il primo prodotto con il codice a barre GS1 a essere scannerizzato.
1976
Sulla base del codice a barre originale GS1, viene aggiun-ta una 13esima cifra, consen-tendo al sistema di identifica-zione di diventare globale.
1977
Viene fondata EAN (Eureopen Article Numbering), l’organizzazione non-profit per gli standard di identificazione (GS1). Con sede a Bruxelles, EAN è com-posta da 12 Paesi europei, fra cui l’Italia. Insieme lanciano il sistema di identifi-cazione GS1 per migliorare l’efficienza della supply chain nel settore retail.
3 APRILE 1973
Negli Stati Uniti, le principa-li aziende leader seleziona-no un singolo standard per l’identificazione dei pro-dotti – il Codice Prodotto Universale (UPC) - tra sette possibili opzioni di scelta.
Quale miglior occasione per lanciare il nuovo magazine di GS1 Italy | Indicod-Ecr: le cele-brazioni dei 40 anni del codice a barre GS1. Storie, informazioni, aneddoti, nuovi progetti, opi-nioni, analisi, notizie, insomma tanti contenuti da raccontare attraverso il nostro house organ. Oggi Tendenze online è tutto nuovo: non solo nella veste gra-fi ca, ma anche nei contenuti, che si presentano in modo collegato per offrire una lettura sempre più completa. Ogni pagina è pensa-ta come se fosse l’homepage, di fatto facendo scomparire la clas-sica distinzione tra pagina inizia-le e pagine interne (come i nuovi sito Reuters o il giornale online economico Quartz).Lasciamo a voi la scelta di pri-vilegiare la fruizione con il pc, o di navigare con il tablet o lo smartphone, magari inserendo l’indirizzo di Tendenze online fra i vostri preferiti, o iscrivendovi alla newsletter per essere regolar-mente informati sulle novità pub-blicate.
Marco Cuppini
research and communication director, GS1 Italy | Indicod-Ecr@cupmarSeguilo su @tendenzeonline
LE TAPPE PRINCIPALI DEL PRIMO DECENNIO
07
www.indicod-ecr.it seguici su twitter: @GS1italy
di beep al giornoQ
uello che inizialmente fu uno strumento introdotto per accelera-
re il check-out alle casse dei supermercati, oggi rende possibile il
commercio mondiale, diventando il linguaggio globale delle impre-
se, adottato da partner commerciali in tutto il mondo per identifica-
re, leggere e condividere informazioni su prodotti, luoghi, spedizioni,
magazzini, ordini, ven-
dite ecc.
Dal 1974, l’anniversario di
scansione, talvolta chia-
mato il “scanniversary”,
è celebrato in tutto il
mondo e quel pacchet-
to di gomme si trova ora
nello Smithsonian’s Na-
tional Museum of Ame-
rican History.
Oggi è ormai auto-
matico che i prodotti
vengano pagati grazie
alla scansione del codice a barre, ma, come ricordano i commessi
dell’epoca, all’inizio i consumatori erano molto scettici nei confron-
ti della check out alla cassa fatto grazie alla nuova tecnologia UPC.
Tant’è che nei primi giorni di rodaggio del sistema il supermercato
Marsh fornì ai suoi clienti delle matite per dar modo di poter scrivere
i prezzi man mano che facevano la spesa e di confrontare il prezzo
finale scansionato alla cassa.
Sempre nei primi anni di progressiva introduzione dei nuovi sistemi
di check-out, ci fu anche qualche distributore che nelle aree test in-
gaggiò degli autentici duelli cronometrati fra addetti dotati di scan-
ner e semplici battitori di codici: sfida che ha visto nel tempo preva-
lere sempre e solo il sistema di lettura ottica.
Anatomia del codice a barre GS1
Ormai familiare non solo a tutti i manager d’azienda, ma an-
che al vasto esercito di addetti alla cassa nei punti di vendita
più svariati e alle responsabili d’acquisto sparse in ogni angolo del
globo, il codice a barre mantiene tuttavia alcuni dei suoi segreti.
Come viene costruito è uno di questi. Ecco una rapida chiave di
lettura della sua composizione: il codice GS1 è costituito da una
parte grafica per la lettura ottica e da 13 cifre che includono il
prefisso aziendale che identifica l’azienda a livello internazionale, il
codice del prodotto (fino a 1.000) e una cifra di controllo, calcolata
in base alle altre presenti nel codice tramite un algoritmo.
1978 1981
1978
Nasce Indicod, l’associazione che in Italia si occupa della diffusione degli standard adottati a livello mondiale. Al momento della sua nascita, le im-prese associate sono 60. Giancarlo Cortella (Monda) è nominato presi-dente. Luigi Bordoni è nominato se-gretario generale.
1981
Giuliano Reni (Folonari – Gruppo Winefood) è nomi-nato presidente Indicod.
I padri fondatori e il primo consiglio direttivo di Indicod
Giuliano Reni (Winefood) presidente
Giulio Aureli (Henkel) vice presidente
Mauro Babbi (Coca Cola)
Federico Boario (Cinzano)
Giovanni Cazzulani (IBP)
Vincenzo Laus (Fonti Levissima)
Francesco Barabino (Costa)
Cesare Mori (L’Oréal)
Luciano Smeraldi (Stock)
Alesandro Artom (Unil-It)
Ferdinando Schiavoni (Esselunga)
Piero Rossi (Coop Italia)
Giulio Graziano (PAM)
Claudio Visco Gilardi (VéGé)
Robert Guez (Despar)
Igino Quaresima (Standa)
Vittorio Levi (GS)
Riccardo Francioni (Selex - A&O)
Remo Veronesi (Conad)
Ugo Alessio (GEA)
08
www.indicod-ecr.it seguici su twitter: @GS1italy
PILLOLE
Di solito quanto è scritto sulla sabbia non è destinato a durare: ma
non pare essere questo il destino del codice a barre. Procediamo
con ordine. Siamo sul finire degli anni Quaranta, quando Bernard Silver
e Norman Joseph Woodland della Drexel University di Philadelphia e
padri del codice a barre, sollecitati dal direttore di un supermercato, si
mettono al lavoro sull’idea di lavorare a un codice per marcare i prodotti
ed effettuarne il riconoscimento automatico alle casse usando l’inchio-
stro sensibile ai raggi Uv. Ma era poco pratico e troppo dispendioso.
La soluzione arrivò durante una giornata di relax al mare, quando Wo-
odland cominciò a giocare con quei punti e quelle linee orizzontali
(provenienti dal codice Morse) che aveva disegnato sulla spiaggia. Se
con le dita allungava in verticale quei segni, riusciva infatti a vedere
solchi più stretti (originati dai punti) accanto a solchi più larghi (origi-
nati dalle linee).
In questo modo il codice poteva essere letto da più direzioni, così che
l’identificazione di un prodotto non fosse legata alla posizione nella
quale lo si presentava alla cassa.
Era nato il codice a barre. Per leggerlo, Woodland aveva pensato di
utilizzare un sistema in grado di indirizzare la luce sulla serie di linee e
spazi, e quindi di analizzare come questa ne venisse riflessa in modo
specifico (tramite un tubo fotomoltiplicatore). L’idea sembrava funzio-
nare, ma perché decollasse sul serio di tempo ci sarebbero voluti più
o meno vent’anni.
Un giorno sulla spiaggiaPunto linea punto.. messaggio Morse? No, è l’inizio del codice a barre.
DAL CODICE A BARRE AL PRIMO BEEP: ovvero il primo prodotto acquistato grazie al codice a barre GS1.
• Il 26 giugno 1974 alle ore 8.01 presso il su-
permercato Marsh a Troy, Ohio, un cliente
di nome Clyde Dawson acquistò un pac-
chetto da 10 di gomme da masticare Wri-
gley gusto Juicy Fruit, pagati 67 centesimi
alla cassiera Sharon Buchanan per la prima volta
al mondo grazie a un codice a barre. Beep. Come avremmo potuto mai
immaginare che, quarant’anni dopo, oltre 5 miliardi di prodotti sarebbero stati scan-
sionati ogni giorno in ogni angolo del mondo?
• Dall’originale disegno fatto sulla sabbia da
Bernard Silver e Norman Joseph Woodland
non uscì subito il codice a barre come lo co-
nosciamo tutti noi. Dapprima fu un disegno
a cerchi concentrici, ritenuto più adatto alla
lettura da diversi angoli. Ma tornò rapida-
mente al look lineare, adottato infine come
standard perché il sistema circolare compli-
cava in realtà la lettura. Ci avrebbero pensa-
to i laser e i lettori Ccd a risolvere il problema
e a fare del codice a barre un successo mondiale: un linguaggio globale del business
e non solo strumento per velocizzare le casse dei supermercati.
«Aver realizzato che il risultato fi nale dipende molto dalla capacità di riuscire contemporanea-mente a competere e collaborare è importante. Può sembrare compromesso nelle logiche dei rapporti verticali di ogni giorno, ma se guardato come un minimo di prospettiva è il più signifi ca-tivo cambiamento che ha interessato la fi liera del largo consumo». Sono parole di Luca Pellegrini - Ordinario di marketing, Università degli Studi IULM di Milano. Sintetizzano perfettamente quel-lo che spinse quaranta anni fa e per i successivi anni aziende fra di loro concorrenti a scegliere di usare come standard quello che oggi chiamiamo codice a barre GS1.Da allora, nonostante momenti diffi cili, i progetti scaturiti dalla “scintilla collaborativa” sono cre-sciuti moltissimo. «C’è stato un lavoro incessante di GS1 Italy | Indicod-Ecr nello sviluppo e diff u-sione degli standard di interoperabilità (codifi ca prodotti, sintassi messaggi, modelli di processo, capitolati tecnici)» è il riconoscimento di Umber-to Bertelè, ordinario di strategia e sistemi di piani-fi cazione al Politecnico di Milano.
Competere e collaborare
Barcode, Madera 2004, maxi installazione a Benicasim Beach
(http://www.chusgarciafraile.com/)
PILLOLE
09
Chiude con un incremento del
6,5% il fatturato delle aziende
associate Univendita (Unione italia-
na vendita diretta a domicilio) nei
primi tre mesi del 2013, dopo il 2012
archiviato con un + 5,1%. Gli oltre
284 milioni di euro di vendite sono
un risultato, ancora una volta, in con-
trotendenza rispetto alle dinamiche
del mercato italiano, che (dati Con-
fcommercio) a marzo ha segnato un
calo del 3,4% su base tendenziale ri-
portando i consumi ai livelli di tredici
anni fa.
“Ci confermiamo, anche per questo
primo trimestre 2013, un’eccezione
nel panorama nazionale - com-
menta Luca Pozzoli, presidente
di Univendita - con una crescita
sul mercato interno caratterizzato
da indicatori critici: significa che
il modello di business della ven-
dita diretta a domicilio è vincente
laddove canali di commercio più
tradizionali segnano il passo o ar-
retrano. E le ragioni sono tante:
eccellenza dei prodotti, comodità
d’acquisto a casa e valore aggiunto
dato dagli addetti alla vendita, che
conoscono, illustrano e valorizzano
la qualità di prodotti e servizi pro-
posti al cliente”.
Scendendo nel dettaglio dei settori
Confermato il buon andamento di un canale che sfi da le diffi coltà del mercato: nel 1° trimestre 2013 il fatturato delle aziende Univendita è aumentato del 6,5%
Univendita: le vendite a domicilio crescono Esserci Premia è la promozione esclusiva che anche quest’an-
no Coro Marketing, in qualità di partner Nielsen, dedica ai partecipanti de Linkontro. È un catalogo con i migliori ar-ticoli di design per la casa e il tempo libero. Si premia la partecipazione attiva ai singoli momenti dei convegni e a tutte le attività in programma. Nell’edizione 2013, l’offerta si completa con l’introduzione di particolari strumenti, nati per promuovere attività in-store, totem elettronici integrativi della meccanica dell’ope-razione, che permetteran-no di vincere subito alcuni premi del catalogo Esserci Premia. “Quest’anno ab-biamo allestito una nostra showroom all’interno del-la quale è previsto anche un momento dedicato alla presentazione dei nostri progetti di fi delizzazione, rivolti al mondo della gdo, alle petrolifere e all’indu-stria”, spiega il direttore marketing Stefano Fra-scolla. “Vogliamo propor-re ai nostri clienti attività innovative che diano l’opportunità di comunicare qualcosa di nuovo e di veicolare il valore del noi, inteso come collaborazione, condivisione e raggiungi-mento di obiettivi comuni”.
Nuovi progetti Ai clienti presenti al Forte Village, Coro Marketing pre-senterà, infatti, numerosi progetti tra i quali, di particolare rilievo, alcuni realizzati con importanti partner. Insieme a Nielsen verrà presentato un metodo di studio fi nalizzato a misurare l’andamento delle attività di breve periodo, svi-luppate all’interno della gdo. Con Bizerba, leader europeo del mercato degli strumenti di pesatura, verrà illustrato un nuovo strumento di couponing, fi nalizzato ad incentivare le vendite all’interno dei punti vendita; infi ne con Banco Ali-mentare sarà proposta una meccanica di progetto a supporto delle attività di breve periodo (Short Collection), che avrà anche una forte matrice comunicazionale.
Alessandra Bonaccorsi
Coro Marketing riproponel’iniziativa Esserci Premia
Stefano Frascolla, direttore
marketing di Coro Marketing
di mercato, i beni durevoli casa regi-
strano +6,5% nel 1° trimestre 2013 ri-
spetto allo stesso periodo dell’anno
precedente: con il 64% sono l’area
di business di maggior rilievo nella
vendita diretta a domicilio per Uni-
vendita. Seguono alimentari e beni
di consumo casa (+5,9%), cosmesi e
cura del corpo (+ 3,8%) e altri beni e
servizi, comparto di dimensioni più
ridotte (il 2% del fatturato azienda
Univendita) che segna la migliore
perfomance con un + 32,1%.
Saldo positivo per le associate Uni-
vendita anche sul fronte occupazio-
nale nel confronto anno su anno: gli
addetti alla vendita al 31 marzo 2013
sono 66.724, l’11,1% in più rispetto a
dodici mesi prima. Sempre prepon-
derante la componente femminile,
pari all’88,2%, in leggera crescita ri-
spetto all’87,8% del marzo 2012.
Luca Pozzoli,
presidente
di Univendita
10
Sono 20 milioni le famiglie italiane
che consultano il volantino prima
di fare la spesa, ossia l’85% del totale
dei consumatori (dati Nielsen). “Nono-
stante i volumi diminuiscano, la spinta
promozionale continua ad aumentare
sia in termini di off erta (aumentano le
referenze promozionate) sia in termini
di domanda del consumatore - spie-
ga Davide Vegetti, Business partner
Nielsen - Siamo a una quota di pro-
mozionalità sul venduto del 27,7%.
Il volantino “con il codice a barre”
La novità che Nielsen presenta a Lin-
kontro è la possibilità di linkare tutte
le informazioni del volantino e dei
prodotti in esso comunicati al relati-
vo codice a barre. Nielsen era già in
grado di sviluppare analisi di effi cacia
delle promozioni, ma ora tutte le fonti
informative Nielsen Watch&Buy sono
integrabili con un click. L’evoluzione
dei modelli econometrici sta nella
possibilità di sviluppare modelli sul
ritorno degli investimenti in maniera
più rapida e con più variabili. Oltre
alla tematica del volantino è possibi-
le analizzare le percentuali di sconto,
le soglie prezzo, il mix di prodotti, le
sovrapposizioni e tutte le variabili in
esso contenute.
Danone è un ottimo esempio di
un’azienda che ha intrapreso questo
percorso con l’obiettivo di massimiz-
zare l’uplift incrementale netto per la
categoria e per la brand. Il modello
restituisce il migliore brand/formato
per ciascuna tematica di volantino/
format, esplicita la reattività alla pro-
mozione e gli eff etti di cannibalizza-
zione. Le linee guida da esso scaturite
sono uno strumento in mano al com-
merciale per pianifi care la migliore
uscita, nel momento più opportuno
e con un risultato atteso che sia vin-
cente per la marca e per l’insegna (ca-
tegoria).
Rispetto al passato c’è una maggiore
presenza di promozioni legate alle
occasioni di consumo. Che sia l’ef-
fetto crisi? “Credo proprio di sì. È una
presa di coscienza delle insegne che
nel 2012 hanno aumentato di 10 punti
percentuali la comunicazione di tagli
prezzi chiari e aumentato a doppia
cifra i volantini speciali (o tematici)
dedicati a specifi che occasioni di con-
sumo”.
Alessandra Bonaccorsi
Volantino con il codice, l’analisi Nielsen si fapiù rapida ed estesa
C&A IN RFIDDopo il successo riscontrato nei test condotti in
cinque store tedeschi, la catena di abbigliamento
C&A ha deciso di estendere il pilota sulla tecnolo-
gia Rfi d ad altri 20 suoi punti di vendita in Germa-
nia. “L’obiettivo dell’implementazione dell’identifi -
cazione in radiofrequenza -spiega Thorsten Rolfes,
portavoce di C&A- è quello di ottimizzare ulterior-
mente i processi della supply chain nell’interesse sia
del clienti che del nostro personale interno”.
IKEA IN GIARDINO Facendo leva su quelle che sono le peculiarità dei
pop up store Ikea ha aperto a Londra nelle stazioni
di Liverpool Street e Waterloo uno spazio tempora-
neo ispirandosi a idee e proposte per trasformare gli
spazi esterni. È il giardino, dunque, oggetto di questa
iniziativa: il retailer promuove, infatti, arredamenti e
utensili da esterno in vendita nei propri store agli oltre
800.000 pendolari che ogni giorno transitano nelle
stazioni londinesi.
LA REDAZIONE
EDITORE Il Sole 24 ORESede operativaVia Pisacane 2 20016 Pero - MiTel. 02 3022.1
Coordinamento di redazione Patrick Fontana
Contributi Marina Bassi, Davide Bernieri, Alessandra Bonaccorsi, Barbara Trigari, Anna Bertolini
Grafi ca Mirko DianiStampa Arti Grafi che Pisano
a cura diDirezione
del meeting Bungalow 501/502tel. 070 92 17 501
Sviluppare le possibili integrazioni tra direct mailing e marketing online, facendo leva su un ventaglio ampio di strumenti e su un know how che non ha eguali in Italia. Nasce con questo obiettivo la new wave di Poste Italia-ne, che punta a sommare i vantaggi tra l’interazione tra i due mondi e a generare valore proprio da questo fenome-no, reso possibile da un’iniezione sempre più profonda di tecnologia. Con Massimo Curcio, marketing manager di Poste Italiane, delineiamo i contorni di questo fenomeno, che vuole assecondare il cambiamento di passo in atto nel sistema produttivo italiano, anche alle Pmi, garantendo loro una pletora di tools necessari per raggiungere il con-sumatore d’oggi e a garantire una redemption più puntuale
delle iniziative di marketing. “Pensiamo al direct mai-ling – dichiara il marketing manager – dal 1° di giugno avvieremo un nuovo servizio che permetterà di tracciare e certifi care la consegna di ogni singolo articolo, attra-verso l’implementazione di un sistema di codici univoci e di tracciatura garantita da palmari. Uno strumento che permetterà a tutte le aziende di gestire ogni singolo reach”.
Integrazione coi socialIl secondo servizio messo a punto da Poste Italiane ri-guarda un sistema di mail package che integra, attraverso un Qr Code, la possibilità di favorire l’accesso dei consu-matori raggiunti dal direct mailing al mondo online. “Pre-vediamo – conclude Curcio – un servizio di e-commerce a 360°, pensato per imprese di tutte le taglie, dalla crea-zione del sito alla gestione dei pagamenti. Prevediamo di continuare a sviluppare nuove iniziative che possano inte-grare direct marketing con il social media marketing, in un’ottica two way per accrescere il grado di interazione tra azienda e consumatori. Ritengo che Poste Italiane possa essere un partner unico nello sviluppo del business, gra-zie alle forti competenze sul direct marketing, alla grande implementazione tecnologica, ad un’ottica multicanale, al grande grado di personalizzazione dei servizi, tagliati su misura per i clienti”. D.B.
Il know how di Poste Italianenon ha uguali in Italia
Massimo Curcio,
marketing manager
di Poste Italiane
Davide Vegetti, Business partner
Nielsen
11
Secondo i dati raccolti nell’ultima
Global Survey Fresh Food di Niel-
sen, gli italiani acquistano più fre-
quentemente degli europei prodotti
freschi: carne e pollo, pesce, frutta e
verdura, pane, prodotti di salumeria,
latte e formaggi, consumandone an-
che più porzioni al giorno. Dall’anali-
si emerge, inoltre, come tali acquisti
siano eff ettuati princi-
palmente al supermer-
cato per l’ottimo rap-
porto qualità/prezzo,
per quanto una buona
parte dei consumatori
preferisca, comunque,
i negozi specializza-
ti per la freschezza e
la qualità dell’off erta.
L’indagine ha infatti
analizzato le scelte dei
consumatori relative a
6 categorie di prodotti
freschi e preso in esame le ragioni che
li hanno spinti a recarsi in un luogo
piuttosto che in un altro per ciascu-
na di queste categorie di prodotto. “Il
cibo fresco si conferma come insosti-
tuibile in una dieta sana e rappresenta
in media la metà del totale della spesa
alimentare –dichiara Roberto Pedretti,
amministratore delegato di Nielsen
Italia - Qualità, tracciabilità, ampia
gamma di prodotti e, in modo parti-
colare, rapporto umano con il retailer
costituiscono i fattori che spingono il
consumatore a tornare presso lo stes-
so negozio. I cibi freschi si caratteriz-
zano, inoltre, per un’elevata frequenza
d’acquisto. Per questo hanno una fun-
zione di volano per le vendite nel loro
complesso. Tenendo conto di questi
elementi, possiamo dire che il “fresco”
ricopre un ruolo strategico nel retai-
ling, sia in termini di fi delizzazione del
consumatore che di produttività dei
singoli canali”. L’ampia gamma di pro-
dotti, l’off erta qualitativamente eleva-
ta, l’affi dabilità dello staff dei venditori
in termini di capacità di rispondere
alle esigenze del consumatore sono
generalmente elementi riscontrabili
nel reparto del fresco. In questo senso,
esso si conferma fondamentale ele-
mento di distintività tra canali di ven-
dita e tra negozi dello stesso canale.
Nei reparti dei freschigli italiani spendono di più e si dimostrano fedeli
Tra gli ospiti de Linkontro praticamente da sempre, per incontrare e confrontarsi con i principali player del mondo della distribuzione moderna, Coca-Cola partecipa anche quest’anno puntando sulle novità, per affrontare i segnali di fatica del mercato. “Siamo parte integrante della realtà quotidiana di milioni di famiglie, spiega Enrico Galasso, direttore vendite Coca-Cola HBC Italia, sentiamo dun-que la responsabilità di comprenderne i bisogni e, quindi, presidiare i pdv con i prodotti giusti, commercializzati al giusto prezzo per ogni occasione di consumo”.
In particolare, quali sono le nuove propo-ste?Per la prima volta nella storia dell’azienda il for-mato da 1,75L è disponi-bile con 250ml di bevan-da in più, gratuitamente, sull’intera gamma Coca-Cola. Poi, si conferma il successo delle minican da 15 cl in confezione da 12 lanciate proprio a Lin-kontro l’anno scorso per Coca-Cola, Coca-Cola Zero e Fanta Orange.
Novità anche per l’identità visiva del marchio, che ab-braccia la personalizzazione...Sì, proprio in questi giorni è partito un progetto di modifi -ca dell’identità visiva di Coca-Cola, sostituendo il celebre logo con i nomi di battesimo, con nomi generici e modi di dire. Coinvolgerà oltre 350mio di bottiglie e lattine: “Condividi una Coca-Cola” è la prima e più importante campagna di personalizzazione mai realizzata, un modo per ringraziare chi da sempre ama il nostro marchio e i nostri prodotti, e che crediamo possa tradursi in un boost ai consumi. I nostri partner hanno accolto il progetto con molto entusiasmo, garantendoci un elevato livello di stock a scaffale e nei cooler. Parallelamente, abbiamo lanciato due iniziative promozionali per una estesa campagna di comunicazione all’interno di oltre 12mila pdv della gran-de distribuzione, che coinvolgono le confezioni di Coca-Cola, Coca-Cola Light, Coca-Cola Zero nei formati lattina da 330 ml, bottiglia PET da 500 ml e da 1,75l, disponibili nei pdv abituali al normale prezzo di vendita. Barbara Trigari
Coca-Cola punta a capire i bisogni del consumo
Enrico Galasso, direttore
vendite Coca-Cola HBC Italia.
12
Gallerie Auchan a Catania introduce l’ufficio comunale
Raff aele Stancanelli, sindaco di Catania, ha inaugurato al centro commerciale Porte di
Catania il servizio di uffi cio comunale per fornire servizi amministrativi direttamente
all’interno delle Gallerie Auchan. Questo servizio è un’evoluzione di quanto proposto a
Torino dove è possibile usufruire dei servizi anagrafi ci tramite i totem multimediali del
Comune che assicurano i servizi 7 giorni su 7. Complessivamente si inserisce nella gamma
di off erta del gruppo francese che rende possibile andare dal dentista, usufruire delle solu-
zioni di studi commercialisti, avere aree attrezzate per i più piccoli con spazi gioco e poter
anche liberamente frequentare le Gallerie con il proprio cane. Gallerie Auchan è una delle
più importanti piazze italiane con oltre 183 milioni di visitatori ed è sempre più 2.0: wi-fi
gratuito in tutte le location, applicazioni Ipad e Android per essere sempre aggiornati circa
le promozioni e le attività in corso. Sul sito e sulla App di Gallerie Auchan, poi, è possibile
consultare la bacheca dei mestieri, uno spazio virtuale che ha come obiettivo di mostrare
tutte le opportunità di lavoro all’interno del centro commerciale.
DAL 1978
IL BUONO DEL B IOLOG ICO
ficio
postatarget
L’accordo è innovativo perché concepi-
to in un’ottica di fi liera, per off rire van-
taggi reciproci a operatori con caratteristi-
che e ruoli complementari
UniCredit Factoring e Conad hanno sigla-
to un accordo al servizio degli attori della
fi liera dell’insegna distributiva, che consen-
tirà alle imprese coinvolte di disporre di un
polmone fi nanziario non
trascurabile, nel panorama
attuale degli affi damenti
defi nito in una fase di credit
crunch. Grazie al factoring
l’anticipazione dei corri-
spettivi delle forniture al di
sotto dei tempi previsti dal-
le nuove scadenze di leg-
ge, (che impongono i 30
gg per le derrate deperibili,
i 60 gg per le altre merci,
secondo quanto previsto
dall’art. 62 Dl 01/2012) av-
viene con tassi particolar-
mente vantaggiosi. Lo stes-
so accordo off re all’azienda
distributrice una dilazione
dei pagamenti rispetto alle
stesse scadenze, quindi una maggiore fl es-
sibilità fi nanziaria.
In sostanza, UniCredit Factoring interviene
nei rapporti tra produttore e distributore
attraverso il meccanismo del cosiddetto
“reverse factoring”, tramite il quale il fac-
tor si sostituisce al distributore, pagando
le forniture ed off rendo servizi fi nanziari e
amministrativi che semplifi cano, centraliz-
zandola, la contabilità incassi pagamenti
per tutti gli attori coinvolti. L’accordo è sta-
to presentato a fi ne aprile presso il Palazzo
della Regione Lombardia. “Un anno fa -ha
dichiarato Federico Ghizzoni, Ad UniCredit
- abbiamo lanciato il programma UniCredit
per l’Italia, in cui il factoring è uno strumen-
to importante di supporto alle aziende. Al
fi anco di Conad, presentia-
mo per primi in Italia una
soluzione integrata che te-
stimonia quanto sia impor-
tante essere vicini alle im-
prese e soprattutto veloci
nell’interpretare il cambia-
mento nelle loro necessità”.
“È un accordo particolar-
mente innovativo - spiega
Francesco Pugliese - perché
coinvolge l’intera fi liera in
un’idea evoluta di partner-
ship, che ci fa intravvedere
i contorni di un progetto
di moderna cooperazione
che segnerà nuovi passi
nello sviluppo della distri-
buzione e dell’economia
del Paese”. Con questa operazione sono
stati globalmente messi a disposizione del-
la fi liera 500 milioni di euro di affi damen-
ti. L’accordo coinvolgerà inizialmente 100
fornitori della catena distributiva, per poi
estendersi successivamente. Si stima che,
a regime, la partnership produrrà un tur-
nover quantifi cabile in quasi 1,5 miliardi di
euro su base annuale.
Unicredit e Conad stipulano accordo per la filiera
L’obiettivo è di offrire al consumatore la comodità del servizio senza perdita di tempo direttamente all’interno del centro commerciale
Francesco Pugliese, direttore
generale Conad