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TASSI, CAMBI E PREZZI: INQUADRAMENTO E PROSPETTIVE GENERALI
INTRODUZIONE AI MERCATI ENERGETICI
ANALISI E PROSPETTIVE DEI MERCATI ENERGETICI
DINAMICHE DEI PREZZI DEI MONOMERI E DEI POLIMERI
L’ECONOMIA INTERNAZIONALE E DOMESTICA: CONSTATAZIONI E ASPETTATIVE
BRESCIA: ATTIVITA’ ECONOMICA, PREZZI AL CONSUMO, MERCATO DEL LAVORO
IL PUNTO DI VISTA DI UNA BANCA
CICLI E TENDENZE DEI MERCATI
Giovedì 8 settembre 2016
TASSI, CAMBI E PREZZI: INQUADRAMENTO E PROSPETTIVE GENERALI
Achille Fornasini – Università degli Studi di Brescia
MEDIAN OF INDIVIDUAL FOMC PARTECIPANTS’
JUNE 2016 FEDERAL FUNDS RATE PROJECTIONS
2016 2017 20182015
US INTEREST RATES: LONG TERM FORECAST (MONTHLY AVERAGES)
US$/€UR (BCE FIXING WEEKLY AVERAGES)
PURCHASING POWER PARITY
EMS PARITY GRID RATE
HISTORICAL AVERAGE
FREIGHT RATES (WEEKLY AVERAGES)
AUSTRALIA-CHINA
SOUTH AFRICA-CHINA
BRAZIL-CHINA
Crac Hanjin, la flotta fantasma coreana manda in tilt il
commercio mondiale
La compagnia dichiara bancarotta e le sue 85 navi sono
bloccate fuori dai porti con a bordo migliaia di container.
ANALISI E PROSPETTIVE DEI MERCATI ENERGETICIStefano Allegri – AB Service
DOMANDA ELETTRICA NAZIONALE
MERCATO GAS NATURALE
MERCATO SPOT ENERGIA ELETTRICA
MERCATI A TERMINE ENERGIA ELETTRICA
DOMANDA ELETTRICA NAZIONALE
SIGNIFICATIVO RALLENTAMENTO DELLA DOMANDA NEI PRIMI 7 MESI DEL 2016-METEO (TEMPERATURE MITI IN INVERNO E ESTATE)-INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO E RISPARMIO ENERGETICO NEL SETTORE INDUSTRIALE
290.000
300.000
310.000
320.000
330.000
340.000
350.000
[GW
h]
Evoluzione consumi nazionali
DOMANDA ELETTRICA NAZIONALE
FONTE: TERNA S.p.A.
NEI PRIMI 7 MESI DEL 2016 RINNOVABILI AL 36,4% DELLA DOMANDA (42,3% DELLA PRODUZIONE)
PREZZI SPOT AI MINIMI STORICI, CON:-INVERNO A PREZZI PARTICOLARMENTE BASSI (DOMANDA, OIL, METEO)-LEGGERA RISALITA IN PRIMAVERA (OIL)-PREZZI ESTIVI IN LINEA CON FINE INVERNO
MERCATO GAS NATURALE
10,00
12,00
14,00
16,00
18,00
20,00
22,00
24,00
26,00
28,00
30,00
32,00
34,00
36,00
38,00
40,00
42,00
44,00
[€c/
smc]
Quotazioni gas day aheadTTF
PSV
PB-GAS
CROLLO NEL CORSO DEL 2015 (OIL, ASSESTAMENTO SUI MINIMI FINO AD APRILE 2016RISALITA FINO A LUGLIO 2016 (OIL, SPECULAZIONE SU FERMI E CRITICITA’ APPROVVIGIONAMENTI)ATTUALE TREND RIBASSISTA (RALLENTAMENTO DOMANDA, OFFERTA ABBONDANTE)
MERCATO GAS NATURALE
13,00
14,00
15,00
16,00
17,00
18,00
19,00
20,00
21,00
22,00
23,00
24,00
25,00
26,00
27,00
28,00
29,00
[€c/
smc]
Quotazioni gas calendar 2017TTF PSV
ABBONDANTE RIEMPIMENTO STOCCAGGI (PROIEZIONE AD INIZIO STAGIONE INVERNALE AI MASSIMI)
ATTESE POSIZIONI LUNGHE SUL MERCATO AD INIZIO INVERNO
MERCATO GAS NATURALE
0,0
50.000.000,0
100.000.000,0
150.000.000,0
200.000.000,0
250.000.000,0
300.000.000,0
350.000.000,0
400.000.000,0
450.000.000,0
500.000.000,0
1-apr 1-mag 1-giu 1-lug 1-ago 1-set 1-ott 1-nov 1-dic 1-gen 1-feb 1-mar
[GJ]
GIACENZE STOCCAGGI GAS 2011-2012
2012-2013
2013-2014
2014-2015
2015-2016
2016-2017
Proiezione 2016-2017
83,8%Proiezione 93,9%
MERCATO SPOT ENERGIA ELETTRICA
PREZZI SPOT 2016 AI MINIMI STAGIONALI (AGOSTO 2016 20% AL DI SOTTO DEL MINIMO STORICO REGISTRATO IN TALE MESE DA CHE ESISTE LA BORSA ELETTRICA) -DOMANDA DEBOLE-EFFETTO METEO (CON RICADUTE SU DOMANDA, RINNOVABILI)
-PREZZI GAS
30,00
35,00
40,00
45,00
50,00
55,00
60,00
65,00
70,00
75,00
80,00
85,00
90,00
Prezzi medi mensili PUN [€/MWh]2012 2013 2014
2015 2016
MERCATI A TERMINE ENERGIA ELETTRICA
crollo quotazioni Brent
risalita quotazioni Brent
crollo prezzi energia spot
risalita quotazioni gas
trend ribassista
gas / energia
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
07/0
1/2
015
07
/02
/20
15
07
/03
/20
15
07
/04
/20
15
07
/05
/20
15
07/0
6/2
015
07
/07
/20
15
07
/08
/20
15
07
/09
/20
15
07
/10
/20
15
07/1
1/2
015
07
/12
/20
15
07
/01
/20
16
07
/02
/20
16
07
/03
/20
16
07/0
4/2
016
07
/05
/20
16
07
/06
/20
16
07
/07
/20
16
07
/08
/20
16
Prezzi a termine energia elettrica all'ingrosso anni 2016, 2017, 2018 [€/MWh]
2016 2017 2018
crollo quotazioni Oil
risalita quotazioni Oil
prezzi gas stabili ai minimi
crollo prezzi energia spot
risalita quotazioni gas
trend ribassista
gas / energia
MERCATI A TERMINE ENERGIA ELETTRICA
DA AGOSTO NESSUNA CORRELAZIONE DINAMICHE BRENT / ENERGIA
25,00
30,00
35,00
40,00
45,00
50,00
35
37
39
41
43
45
47
49
01
/09
/20
15
01
/10
/20
15
01/1
1/2
015
01
/12
/20
15
01
/01
/20
16
01
/02
/20
16
01
/03
/20
16
01
/04
/20
16
01
/05
/20
16
01
/06
/20
16
01
/07
/20
16
01
/08
/20
16
01
/09
/20
16
Prezzi a termine energia elettrica all'ingrosso anno 2017 vs Brent
Prezzi a termine 2017 [€/MWh] Brent [€/bbl]
MERCATI A TERMINE ENERGIA ELETTRICA
SPARK SPREAD STABILI DA INIZIO 2016
-3
-2
-1
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
15/1
0/2
014
29/1
0/2
014
12/1
1/2
014
26/1
1/2
014
10/1
2/2
014
24/1
2/2
014
07/0
1/2
015
21/0
1/2
015
04/0
2/2
015
18/0
2/2
015
04/0
3/2
015
18/0
3/2
015
01/0
4/2
015
15/0
4/2
015
29/0
4/2
015
13/0
5/2
015
27/0
5/2
015
10/0
6/2
015
24/0
6/2
015
08/0
7/2
015
22/0
7/2
015
05/0
8/2
015
19/0
8/2
015
02/0
9/2
015
16/0
9/2
015
30/0
9/2
015
14/1
0/2
015
28/1
0/2
015
11/1
1/2
015
25/1
1/2
015
09/1
2/2
015
23/1
2/2
015
06/0
1/2
016
20/0
1/2
016
03/0
2/2
016
17/0
2/2
016
02/0
3/2
016
16/0
3/2
016
30/0
3/2
016
13/0
4/2
016
27/0
4/2
016
11/0
5/2
016
25/0
5/2
016
08/0
6/2
016
22/0
6/2
016
06/0
7/2
016
20/0
7/2
016
03/0
8/2
016
17/0
8/2
016
31/0
8/2
016
[€/M
Wh
]
Evoluzione Spark Spread CAL17 (Energia Italia - Gas PSV con rendimento di centrale al 49,13%)
Spark Spread CAL 2017 - PSV
Spark Spread CAL 2016 - PSV
Spark Spread consuntivo 2014
Spark Spread consuntivo 2015
Spark Spread pre-consuntivo 2016
MERCATI A TERMINE ENERGIA ELETTRICA
5
7
9
11
13
15
17
19
21
23
25
27
29
31
33
35
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
[€/M
Wh
]
Differenziale prezzi Italia - estero
Italia vs Francia Italia vs Germania
L’ECONOMIA INTERNAZIONALE E DOMESTICA:
CONSTATAZIONI E ASPETTATIVE
Andrea Beretta Zanoni – Università degli Studi di Verona
Conclusioni 5 aprile
• Il percorso nel sentiero della ripresa continua…
però con più timidezza e più incertezza rispetto a
qualche mese fa’
• ….. Assistiamo a molti segnali contraddittori
• La politica monetaria (Euro) continua ad essere
protagonista …. ma da sola non basterà
• L’Europa dovrebbe affrontate le proprie criticità
strutturali
Debolezza banche in Europa
• Problema comune: la politica dei tassi zero ha bruciato miliardi di
ricavi. Per le prime 20 in Europa da 709 mld nel 2007 a 433 nel
2015.
• Parallelamente la struttura dei costi (filiali, personale, servizi,
ecc.) non è cambiata. Quindi problema diffuso di business
model
• Poi problemi specifici
– Italia: Crediti deteriorati 16,7% dei crediti (in Germania 3,4,
Francia 4,3, Spagna 7,1)
– Germania: Titoli illiquidi (“tossici”) sul patrimonio netto
tangibile 42,8% (in Italia 14,2, Spagna 2,7, Francia 25,0)
Debolezza banche in Europa
STOXX Europe 600 Banks (Europa)
FTSE Austria Index (Austria)
Madrid Banks (Spagna)
FTSE All share Banks (UK)
Italia FTSE All-Share Banks (Italia)
FTSE Ireland Index - Banks (Irlanda)
DAX sector Banks Performance (Germania)
CAC Financials (Francia)
-47,3%
Indici bancari Europei
-44,8%
-36,7%
-26,8%
-26,5%
-20,0%
-15,1%
-14,4%
0
Debolezza banche in Europa• In un sistema fortemente banco centrico la crescita degli NPL è
conseguenza inevitabile della crisi finanziaria ed economica
• Nel nostro caso peggiorata dall’alto debito pubblico (in misura
consistente del portafogli delle banche)
• Legame evidente tra bassa crescita e bassa qualità del
credito, con conseguente circolo vizioso
• E’ necessario creare un mercato “robusto” (FMI) degli NPL, con
difficoltà: a) NPL italiani in ampia parte non collateralizzati (e
quindi più difficili da valutare e da liquidare); b) Gap di valutazione
tra banche (40% book value) e investitori (20% book value)
• La risoluzione degli NPL (Atlante 1 e 2) deve procedere in
parallelo al superamento della sottocapitalizzazione cronica delle
imprese e alla revisione sistemica dei modelli di business delle
banche
“Il problema di un suicidio politico
è che ti lascia ancora vivo per
vederne le conseguenze” (W.
Churchill)
BREXIT
“E detto tutto questo, cari colleghi,
che cosa posso aggiungere ? Sono
stato il futuro, un tempo“ (D.
Cameron, alla Camera dei Comuni,
luglio 2016)
Brexit: le criticità negoziali
• Tempi per l’attivazione dell’articolo 50 (non prima del 2017 con 6
anni di negoziati ?). Incertezza strutturale
• Londra tenterà di ottenere la massima partecipazione alla libera
circolazione di beni e servizi autoescludendosi dalla libera
partecipazione dei lavoratori. Politica del Cherry Picking, molto
pericolosa per una UE debole.
• Dal punti di vista UE invece due alternative: modello Norvegese
(EFTA, con le 4 libertà di circolazione: beni, servizi, capitale e
persone) oppure esclusione dal mercato unico e comunque no
Cherry Picking (ad esempio licenza alle banche internazionali che
operano su Londra)
• Compattezza delle cancellerie dell’Unione ??
BREXIT: impatti
Area/Paese 2017F 2017F (Pre Brexit)
Stati Uniti 2,2% 2,3%
Euro area 1,3% 1,5%
Germania 1,1% 1,3%
Francia 1,4% 1,5%
Italia 0,7% 0,9%
Spagna 1,5% 1,7%
Olanda 1,4% 1,7%
Slovacchia 2,3% 2,6%
UK 0,9% 1,6%
Svizzera 1,5% 1,7%
Fonte: Societé Generale – 29 giugno
Qualche previsione area Euro
• A luglio l’indice composito della produzione in area Euro rimane
sostanzialmente stazionario (da 53,1 a 53,2)
• Con la Germania tuttavia che traina con ritmi di espansione significativi;
Italia e Spagna con espansione molto modesta; Francia con valori vicini
alla stagnazione
• In Italia tra aprile e giugno crescita PIL dello 0,2 contro lo 0,3 nel
trimestre precedente con un terzo trimestre atteso a +0,1.
• Ad agosto calo della fiducia sia per imprese (da 103 a 99,4) sia per
consumatori (da 111,2 a 109,2).
• L’indice Nazionale dei prezzi al consumo (NIC) a luglio registra su
base annua una diminuzione dello 0,1, contro il -0,4 di giugno.
• Secondo un consenso abbastanza ampio quest’anno il PIL non
dovrebbe superare una crescita dell’ 1%
• L’indice dei servizi della Gran Bretagna crolla da 52,3 a 47,4
BRESCIA: ATTIVITA’ ECONOMICA, PREZZI AL CONSUMO, MERCATO DEL LAVORO
Davide Fedreghini – Centro Studi Associazione Industriale Bresciana
Banca d’Italia, Bollettino Statistico, consistenze in milioni di euro.
BRESCIA E IL CREDITO BANCARIO: 2015 vs 2014
Impieghi DepositiImpieghi Depositi 20152014
52.045 50.476
Delta impieghi:-1.569 mln
IL CREDITO BANCARIO IN ITALIA
Dal Rapporto sulla Stabilità Finanziaria, 1/2016, Banca d’Italia
2015: i prestiti aumentano per le
aziende in condizionieconomiche e patrimonialiequilibrate, in particolare perquelle di grande dimensione;
ancora in diminuzione inveceper le microimprese.
Banca d’Italia, 2° trimestre 2016 e prospettive per il 3° semestre (totale Italia):
IL CREDITO BANCARIO IN ITALIA – ULTIMO AGGIORNAMENTO
Banca d’Italia, Indagine su credito nell’Area Euro, Principali risultati per le Banche Italiane, 19 luglio 2016
«Nel secondo trimestre del 2016 i criteri di offerta dei prestiti alle
imprese sono rimasti nel complesso sostanzialmente invariati; la
forte pressione concorrenziale fra le banche ha, tuttavia, continuato a
fornire un contribuito espansivo.
Le politiche di erogazione dei prestiti alle famiglie per l’acquisto di
abitazioni hanno registrato un nuovo allentamento, per effetto sia
della maggiore pressione concorrenziale fra le banche sia delle più
favorevoli prospettive economiche e del mercato immobiliare (…).
È proseguita la riduzione dei margini applicati alla media dei
prestiti sia per le imprese sia per le famiglie.
Gli intermediari si attendono, per il trimestre in corso, che i criteri di
offerta rimangano sostanzialmente invariati.
La domanda di prestiti, da parte sia delle imprese sia delle famiglie,
ha registrato un’ulteriore lieve espansione; essa aumenterebbe
anche nel trimestre in corso (…).
I riscontri di CreLoVE nel territorio bresciano:
confermata la forte pressione concorrenziale tra banche su clientela di elevato standing;idem per la riduzione dei tassi applicati;pressione concorrenziale meno intensa su clientela con elevate potenzialità ma meno «solida»;filiere produttive in alcuni casi non adeguatamente supportate.
Sondaggio Eurometra Monterosa:
2016: LA SITUAZIONE DELLE BANCHE E IL RAPPORTO CON LE IMPRESE
Imprenditori preoccupatiper la situazione ditensione del sistemabancario:
1) problemi di redditività per i tassi prossimi allo zero e la limitatadomanda di nuovo credito (crescita reale del PIL ancora troppo debole)
2) gestione dello stock di sofferenze3) nonostante l’elevata liquidità del sistema, offerta di credito delle
banche rivolta in prevalenza alle migliori imprese presenti sul mercato4) spesso «trascurate» le imprese con rating inferiore ma con ottime
potenzialità di sviluppo (non conoscenza del territorio, del settore,dell’impresa e dell’imprenditore, etc.)
Situazione attuale del sistema bancario:
Mancanza di fiducia Ricerca di nuove forme di finanziamento (bond aziendali,
venture capital, prestito soci, terzi investitori, private equity)
banche rivolte alla risoluzionedei loro problemi interni,impegnate a far quadrare iconti
banche scollegatedai nuovi bisogni dipersone e imprese.
Considerazioni valide anche per
Brescia e Provincia
Le imprese
devono ridefinire
le strategie
A nostro avviso, in particolare, le
imprese bresciane
devono «intervenire» sui seguenti aspetti:
Internazionalizzazione
Crescita dimensionale
Collaborazione fra imprese
Miglior gestione del passaggio generazionale
Diversificazione delle fonti di finanziamento
LE IMPRESE
Quale il ruolo della banca in questi processi?
CRISI 2008: si apre un «nuovo mondo»
Il contesto economico e competitivo è totalmente mutato
Esiste un’economia globale e poche economie nazionali.
Tradizionale “difficoltà” delle piccole / medie
imprese ad affrontare e gestire
adeguatamente il tema “estero”
Carenza di competenzeRisorse limitateCapacità di gestire
nuovi rischiCosti elevati di tentativi
ed errori
in tema di analisi della struttura edell’organizzazione aziendale formando e affiancando le risorse
aziendali in caso di inizio / primi approcciall’operatività estero fornendo suggerimenti sul processo di
internazionalizzazione dell’impresa
Perdita di opportunità commerciali
La Banca può aiutare l’impresa mettendo a disposizione della
stessa la propria esperienza
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Da non dimenticare il Programma ELITE di Borsa Italiana
CRESCITA DIMENSIONALE
Finanza straordinaria
Banca come partner con funzioni di «indirizzo» per eventuali operazioni di natura straordinaria
Intervento al capitale da parte di Fondi di
Investimento e di altri Investitori Istituzionali
Quotazione AIM Quotazione in Borsa
Operazioni straordinarieInterventi di investitori e partner, finanziari e
industriali, nazionali ed esteri, interessati alle realtà
economiche e industriali del territorio, finalizzati a
supportare lo sviluppo e la crescita delle imprese
COLLABORAZIONE TRA IMPRESE
Consorzi Reti di Impresa
ATI Distretti
Ruolo della banca come sostegno della filiera
Imprese familiari, situazione attuale:
PASSAGGIO GENERAZIONALE
Le imprese familiari quotatehanno performance migliori
del mercato
Fonte: Albertini Syz Bank su dati Stoxx Europe 600 Index*, periodo di riferimento: 2004-2014
* Lo STOXX Europe 600 Index è un paniere di imprese large, mid and small di 18 nazioni europee: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
Banca come partner con funzioni di «indirizzo»
anche per operazioni di «passaggio generazionale»
I problemi di successione costituiscono la secondacausa di cessazione di un’attività imprenditoriale(equivalente a circa il 40% delle impresecancellate) ed in questo ambito le imprese italianesono assolutamente perdenti nei confronti diquanto accade all’estero.
circa il 60% delle imprese non ha unpiano di successione;
solo il 35% sopravvive alla primasuccessione;
solo il 15% sopravvive alla seconda.
DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO: DIPENDENZA DELLE IMPRESE VERSO IL SISTEMA BANCARIO
Ci adegueremo a quanto già
accade altrove?
Emissione mini-bond Finanziamento tramite
private debt
Banca come partner con funzioni di «indirizzo» anche per eventuali operazioni di finanza alternativa
In Italia le banche stanno perdendo la funzione di sostegno tradizionale
all’economia svolta in passato, sia per i vincoli normativi e regolatori, sia
per i vincoli di patrimonializzazione, sia per la necessità di ridurre i rischi in conseguenza delle forti sofferenze che hanno accumulato.
Le banche non devono proporsi solo come
«ente finanziatore», ma anche come vero e proprio
partner commerciale, che deve essere in grado di fornire, oltre ai servizi
«tradizionali», anche suggerimenti e indicazioni utili alla valutazione di
soluzioni diverse e alternative di sviluppo dell’impresa.
Nonostante l’evoluzione politica e normativa vada in senso opposto, le
banche «del territorio» possono svolgere un ruolo fondamentale nel
percorso di sviluppo delle imprese.
CONCLUSIONI