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Gli articoli scientifici tra copyright, accesso aperto e licenze
Creative Commons
Ezio Tarantino
SBS – Sistema bibliotecario Sapienza
Giornata di studio
Plagio, accesso aperto alle risorse bibliografiche e diritto d’autore
Latina, 20 maggio 2014
Scaletta
• Open access, una minaccia o una risorsa?
• Tra copyright e diritto d’autore: chi mi
protegge?
• Creative Commons, una risposta.
Gli articoli scientifici tra copyright, accesso
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Latina
20/05/2014
Scaletta
• Open access, una minaccia o una risorsa?
• Tra copyright e diritto d’autore: chi mi
protegge?
• Creative Commons, una risposta.
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Latina
20/05/2014
Gli articoli scientifici tra copyright, accesso aperto e licenze Creative
Commons - Latina
20/05/2014
Open access - Guidelines on Open Access to Scientific Publications and Research Data in Horizon 2020
http://goo.gl/02PTpd (http://ec.europa.eu/research/participants/data/ref/h2020/grants_manual/hi/oa_pilot/h2020-hi-oa-pilot-guide_en.pdf)
• Open access can be defined as the practice of
providing on-line access to scientific information that
is free of charge to the end-user and that is re-
usable. In the context of research and innovation,
'scientific information' can refer to
– (i) peer-reviewed scientific research articles (published in
scholarly journals) or
– (ii) research data (data underlying publications, curated data
and/or raw data).
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Latina
20/05/2014
Open access
• (i) Open access to scientific publications refers to
free of charge online access for any user. Legally
binding definitions of 'open access' and 'access' in
this context do not exist, but authoritative definitions
of open access can be found in key political
declarations on this subject. These definitions
describe 'access' in the context of open access as
including not only basic elements such as the right
to read, download and print, but also the right to
copy, distribute, search, link, crawl, and mine
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20/05/2014
Open access
• «Green» open access
• «Gold» open access
• «Platinum» open access
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20/05/2014
Gli articoli scientifici tra copyright, accesso
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20/05/2014
La via «verde» all’accesso aperto
Archivi istituzionali / disciplinari
– Policy Tesi Dottorato Italia: 38 atenei
– Policy Open access in generale: 5+1 (+ISS)
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http://roarmap.eprints.org/
20/05/2014
La via «verde» all’accesso aperto
Archivi istituzionali / disciplinari
– Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al
Comitato economico e sociale europeo sull'informazione scientifica nell'era
digitale: accesso, diffusione e conservazione (2013)
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2007:0056:FIN:IT:PDF
– Linee Guida per la redazione di policy e regolamenti universitari in materia di
accesso aperto alle pubblicazioni e ai dati della ricerca
http://www.crui.it/HomePage.aspx?ref=2200#
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20/05/2014
Linee guida CRUI
Gli articoli scientifici tra copyright, accesso
aperto e licenze Creative Commons -
Latina
a) Il principio dell’accesso aperto deve essere normato con riferimento sia
alle pubblicazioni sia ai dati.
b) Qualsiasi normativa sull’accesso aperto non può prescindere da incentivi
sul piano della valutazione.
c) La c.d. strada verde (green road), cioè il deposito e la pubblicazione su
archivi istituzionali o disciplinari, va perseguita contemporaneamente alla
c.d. strada dorata (gold road), cioè la pubblicazione in riviste e collane ad
accesso aperto.
d) L’attuazione dell’accesso aperto non è senza costi e qualsiasi normativa
in materia deve essere supportata da un’adeguata politica finanziaria.
e) L’applicazione dell’accesso aperto passa attraverso una
regolamentazione organica del diritto d’autore e più in generale del rapporto
che esiste tra pubblicazione in accesso aperto e proprietà intellettuale.
[…]
[…]
h) In questa materia, la normativa, se non accompagnata da un’opera di
promozione, formazione e sensibilizzazione degli attori istituzionali
(professori e ricercatori, organi di governo dell’università, bibliotecari,
personale tecnico e amministrativo), è destinata a rimanere lettera morta o
ad avere un basso livello di applicazione.
...
20/05/2014
La via «d’oro» all’accesso aperto
Articoli open access in riviste in tutto o in
parte open access. L’APC (Article processing
charge) compensa i costi.
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20/05/2014
Diamo i numeri
Articoli
2000-2009 – crescita del 30% degli articoli OA/Gold (1)
2005-2010 – crescita del 21% degli articoli OA/Green (+1% anno) (2)
2003 – è OA il 2,9% degli articoli indicizzati in WoS
2006 – è OA il 19,4% (8,1% “Gold” + 11,3% “Green”) del volume
complessivo di articoli pubblicati, secondo Ulrich’s
2008 – è OA il 20,6% degli articoli indicizzati in WoS
2010 – è OA il 23,1% degli articoli indicizzati in WoS
2011 – secondo il CEO di Springer il 2,5% di articoli in riviste Gold o ibride è
OA, e non prevede che vada oltre il 6% nei prossimi 10 anni.
2012 – (stima) è OA il 20% di tutti gli articoli pubblicati (WoS e non WoS)
2012 – (stima prudenziale) 17% di tutti gli articoli è OA entro un anno dalla
pubblicazione (3)
(1) Björk et al. The Development of Open Access Journal Publishing from 1993 to 2009, PlosOne, 2011
http://www.plosone.org/article/info:doi/10.1371/journal.pone.0020961
(2) Gargouri – Harnad, Green and Gold Open Access Percentages and Growth, by Discipline
(http://arxiv.org/abs/1206.3664)
(3) Laakso and Björk BMC Medicine 2012, 10:124, Anatomy of open access publishing: a study of
longitudinal development and internal structure http://www.biomedcentral.com/1741-7015/10/124
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20/05/2014
Pros & Cons
PROs
APC rende gli autori consapevoli dei costi;
I dati sono immediatamente a disposizione di tutti per il
riuso e l’analisi (text mining);
Razionalizzazione degli articoli pubblicati (si pubblica
troppo);
No embargo;
Green Road non è una strategia a lungo termine;
L’obiettivo è pubblicare tutto in “Gold OA”;
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20/05/2014
Pros & Cons to FR
Cons
Transizione costosa e “visionaria”;
Strada lunga e a ritmo lento verso il pieno Gold OA: manca
nel rapporto un modello credibile e realistico sui tempi
necessari a raggiungere l’obiettivo del “global OA”,
condizione necessaria a rendere efficace il modello;
Lascia inalterata la forza editoriale dei grandi gruppi;
Irrealistico pensare che gli articoli possano essere pubblicati
con licenza CC-BY.
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20/05/2014
La via di «platino» all’accesso aperto
Il caso di Annali di botanica (http://annalidibotanica.uniroma1.it)
Inizia le pubblicazioni nel 1884
Stampata e in abbonamento fino al 2009
Open access dal 2010 (in rete articoli a partire dal 1995)
No APCs
Peer review (2 revisori volontari)
In attesa di indicizzazione Scopus, ISI e IF
Finanziamento di ateneo per stampare copie destinate allo scambio
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20/05/2014
Open access – Legge 7 ottobre 2013, n. 112, art. 4
I soggetti pubblici preposti all'erogazione o alla gestione dei finanziamenti della ricerca
scientifica adottano, nella loro autonomia, le misure necessarie per la promozione
dell'accesso aperto ai risultati della ricerca finanziata per una quota pari o superiore al 50 per
cento con fondi pubblici, quando documentati in articoli pubblicati su periodici a carattere
scientifico che abbiano almeno due uscite annue. I predetti articoli devono includere una
scheda di progetto in cui siano menzionati tutti i soggetti che hanno concorso alla
realizzazione degli stessi. L'accesso aperto si realizza:
a) tramite la pubblicazione da parte dell'editore, al momento della prima pubblicazione, in
modo tale che l'articolo sia accessibile a titolo gratuito dal luogo e nel momento scelti
individualmente;
b) tramite la ripubblicazione senza fini di lucro in archivi elettronici istituzionali o
disciplinari, secondo le stesse modalità, entro 18 mesi dalla prima pubblicazione per le
pubblicazioni delle aree disciplinari scientifico-tecnico-mediche e 24 mesi per le aree
disciplinari umanistiche e delle scienze sociali.
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20/05/2014
Open access – Horizon 2020
• “The beneficiary must ensure open access (free of charge, online access for any user) to
all peer-reviewed scientific publications relating to its results. In particular, it must:
• (a) as soon as possible and at the latest on publication, deposit a machine-readable
electronic copy of the published version or final peer-reviewed manuscript
accepted for publication in a repository for scientific publications. Moreover, the
beneficiary must aim to deposit at the same time the research data needed to validate the
results presented in the deposited scientific publications.
• (b) ensure open access to the deposited publication — via the repository — at the latest:
• on publication, if an electronic version is available for free via the publisher, or
• within six months of publication (twelve months for publications in the social sciences and
humanities) in any other case.
• (c) ensure open access — via the repository — to the bibliographic metadata that identify
the deposited publication, which must include a persistent identifier.”
http://ec.europa.eu/research/participants/data/ref/h2020/grants_manual/hi/oa_pilot/h2020-hi-
oa-pilot-guide_en.pdf
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20/05/2014
Decreto Direttoriale 23 gennaio 2014 n. 197 MIUR
Bando relativo al programma SIR (Scientific Independence of young Researchers) 2014
Articolo 9
Open access
1. Ciascun PI deve garantire l'accesso aperto (accesso gratuito on-line per qualsiasi utente)
a tutte le pubblicazioni scientifiche 'peer-reviewed' relative ai risultati ottenuti nell'ambito del
progetto. In particolare, il PI deve:
a) il più presto possibile, e al più tardi al momento della pubblicazione dei risultati della ricerca,
depositare una copia elettronica elaborabile automaticamente della versione pubblicata o della
versione finale accettata per la pubblicazione (dopo la peer-review) in un apposito archivio per
pubblicazioni scientifiche. Il PI deve inoltre impegnarsi a depositare i dati necessari per
validare i risultati presentati nelle pubblicazioni scientifiche depositate;
b) garantire l'accesso aperto alla pubblicazione depositata e ai relativi dati - tramite
l'archivio - al più tardi: o al momento della pubblicazione, nel caso in cui l'editore renda
disponibile una versione elettronica gratuita, o entro sei mesi dalla pubblicazione (dodici
mesi per le pubblicazioni relative alle scienze sociali e umanistiche) in ogni altro caso;
c) garantire l'accesso aperto - tramite l'archivio - ai metadati bibliografici che identificano la
pubblicazione depositata.
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20/05/2014
Vantaggi OA
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• Maggiore visibilità
• Maggiore disseminazione
• Maggiore impatto
• Maggiori citazioni (fino al 600% in più, secondo la
disciplina)
• Rapidità di circolazione delle idee
• Visibilità sui motori di ricerca
• Possibilità di associare i dati grezzi
• Accelerazione nel processo di creazione della
conoscenza
...
20/05/2014
Tra copyright e diritto d’autore
• Open access, una minaccia o una risorsa?
• Tra copyright e diritto d’autore: chi mi
protegge?
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20/05/2014
Tra copyright e diritto d’autore
• «Copyright è il diritto che l’utente ha di effettuare una copia
dei documento di un autore; copyright è anche l’insieme dei
diritti trasferiti dall’autore ad altro detentore (editore,
distributore, ecc.) che si concretizzano nella “copia”
(concetto ampio dei diritto di distribuzione); il diritto morale è
molto meno marcato che nel sistema a diritto d’autore; prevale
il diritto di accesso all’informazione; tutto il sistema ruota
attorno al concetto di Fair Use (fondamentale per la ricerca e
didattica) che vede il bene informazione come bene della
collettività» (A. De Robbio)
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20/05/2014
Diritto d’autore o di editore?
• Modello tradizionale = cessione totale dei diritti
• Modello «open» = nessuna cessione dei diritti
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20/05/2014
Diritto d’autore o di editore? E le licenze?
• Le licenze servono perché coprono un vuoto legislativo.
• Bisogna firmare una licenza perché la biblioteca in realtà quando
compra, o sottoscrive, una risorsa digitale non acquisisce un bene
patrimoniale di cui poter disporre secondo i propri regolamenti,
indirizzi, obiettivi in osservanza delle leggi sul diritto d’autore vigenti,
ma compra, o sottoscrive, un diritto temporaneo all’uso di un
bene che potrebbe diventare indisponibile nel futuro.
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20/05/2014
E le licenze – Si può fare
• Accedere, cercare, consultare e visualizzare i
prodotti sottoscritti
• Stampare una copia, o scaricare e salvare singoli
articoli o elementi del materiale sottoscritto per
uso personale
• Usare singole parti del materiale concesso in
licenza all’interno di unità didattiche per
l’insegnamento in modalità e-learning, o a scopo
di training
• Incorporare link e materiali all’interno di dispense
elettroniche e sistemi di gestione dei corsi solo
per gli usi connessi con i corsi offerti dal
sottoscrittore
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20/05/2014
E le licenze – NON si può fare
• Copiare, distribuire, trasmettere o riprodurre,
vendere o rivendere materiale concesso in licenza;
archiviare tale materiale in qualsiasi forma o mezzo
in un sistema di “information retrieval”; o trasmettere
tale materiale, direttamente o indirettamente, per
essere utilizzato in un qualsiasi servizio tipo
“document delivery” a pagamento, o essere utilizzato
per un qualsiasi servizio di intermediazione di
informazioni o per la sistematica distribuzione, anche
se non per uso commerciale o senza scopo di lucro,
a pagamento o gratuito
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20/05/2014
E le licenze – NON si può fare
• Sintetizzare, modificare, tradurre o creare opere
derivate basate sui Prodotti sottoscritti, salvo nella
misura in cui sia necessario per renderli visibili sullo
schermo del computer degli Utenti Autorizzati
• Creare opere derivate o scaricare, installare o
distribuire qualsiasi parte del materiale concesso in
licenza su qualsiasi sistema elettronico o rete,
compreso senza limitazione Internet e il World Wide
Web
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20/05/2014
Problemi aperti
• Valutazione della ricerca
• Carriere
• Prestigio delle riviste
• Scetticismo
• Paura
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20/05/2014
(Possibili) risposte ai problemi aperti
• Valutazione della ricerca Maggior peso agli
articoli pubblicati in open access
• Carriere l’OA non è necessariamente in
opposizione alle riviste con IF
• Prestigio delle riviste Sono sempre più numerose
le riviste OA (o ibride) ad alto IF
• Scetticismo Politicy di ateneo vincolanti
• Paura Vedi sopra
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20/05/2014
Editori che consentono e Finanziatori che
obbligano
• SHERPA / ROMEO
http://www.sherpa.ac.uk/romeo/
• SHERPA / JULIET
http://www.sherpa.ac.uk/juliet/index.php
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20/05/2014
Maestra, Pierino copia!
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Difendersi si può. E sulla rete è più facile
20/05/2014
Diritto d’autore o di editore?
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Non esiste correlazione fra accesso «open» e
vendite
20/05/2014
Tra copyright e diritto d’autore
• Tra copyright e diritto d’autore: chi mi
protegge?
• Creative Commons, una risposta
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20/05/2014
Licenze «Creative commons»
La storia
– Nascono nel 2002 per merito di un gruppo di giuristi esperti in informatica (Harvard, Stanford etc.)
– Allo scopo di consegnare alla comunità uno strumento applicabile in ogni contesto senza bisogno di adattamenti alle giurisdizioni locali, interoperabile, e interpretabile dalle macchine.
– Ribaltare il modello «Tutti i diritti sono riservati» in «Alcuni diritti sono riservati»
– Novembre 2013: rilasciata la versione 4.0
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20/05/2014
Licenze «Creative commons»
Motivi di successo
– Chiarezza
– Facilità d’uso per produttori di informazione e per gli utenti
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20/05/2014
Licenze «Creative commons»
Raccomandazioni per gli utenti
• Leggere attentamente la licenza, non soltanto il
riassunto. Il quale è un aiuto per l’utente perché agevola la comprensione della licenza vera e propria, di cui non è un sostituto.
• Fare attenzione ai contenuti della licenza, e in particolare che essa consenta di fare ciò che si ha intenzione di fare.
• Fare attenzione a cosa è effettivamente sotto la copertura della licenza.
• Considerare attentamente i diritti in suo possesso: ci sono usi che la licenza non esplicita, non perché siano vietati, ma perché non c’è bisogno di farlo.
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20/05/2014
Licenze «Creative commons»
Raccomandazioni per gli utenti / 2
• Fare attenzione a riutilizzare la stessa licenza nel caso
in cui si voglia condividere il materiale, laddove questo sia permesso (clausola di “Attribution”, quella principale).
• Non applicare restrizioni neppure tecnologiche oltre quelle indicate nella Licenza. Il materiale protetto dalla licenza Creative Commons va distribuito esattamentec ome la licenza vuole che sia condiviso.
• Considerare con attenzione cosa si può cambiare, quali adattamenti fare, in base al tipo di licenza.
• Se l’utente viene meno agli obblighi della licenza (redistribuendo il materiale in modi non consentiti), automaticamente il bene perde la protezione della licenza.
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20/05/2014
Licenze «Creative commons»
Permessi
– Condividere
– Rielaborare
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20/05/2014
Licenze «Creative commons»
Licenza Descrizione
CC-BY
Attribuzione
Questa licenza permette a terzi di distribuire, modificare, ottimizzare
ed utilizzare l’ opera come base, anche commercialmente, fino a che
diano il credito per la creazione originale. E’ raccomandata per la
diffusione e l'uso massimo di materiali coperti da licenza
CC BY-ND
Attribuzione - Non opere derivate
Questa licenza permette la ridistribuzione, commerciale e non,
fintanto che viene trasmessa intera ed invariata, riconoscendone la
paternità originaria.
CC BY-NC-ND
Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate
Questa licenza è la più restrittiva delle sei licenze principali,
permettendo a terzi soltanto di scaricare le opere e condividerle ad
altri riconoscendone la paternità originaria, ma non possono
cambiarle in nessun modo od utilizzarle commercialmente
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20/05/2014
Licenze «Creative commons»
Licenza Descrizione
CC-BY-NC
Attribuzione - Non commerciale
Questa licenza permette a terzi di modificare, ottimizzare ed utilizzare
l’opera come base per altre non commerciali, e benché le nuove opere
dovranno riconoscere la paternità originaria ed essere non
commerciali, non devono licenziare le loro opere derivative con i
medesimi termini.
CC BY-NC-SA
Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo
Questa licenza permette a terzi di modificare, redistribuire, ottimizzare
ed utilizzare l’opera come base non commerciale, riconoscendone la
paternità originaria e licenzino le loro nuove creazioni mediante i
medesimi termini.
CC BY-SA
Attribuzione - Condividi allo stesso modo
Questa licenza permette a terzi di modificare, ottimizzare ed utilizzare l’
opera come base, anche commercialmente, riconoscendone la
paternità originaria e autorizza le nuove creazioni con i medesimi
termini. Questa licenza è spesso comparata con le licenze usate dai
software opensource e gratuite “copyleft.”
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20/05/2014
Licenze «Creative commons»
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20/05/2014
Dominio Pubblico
• La legge non lo definisce
• 70 anni dalla morte dell’autore
Ma…
• Art. 6: Il titolo originario dell'acquisto del diritto di autore è
costituito dalla creazione dell'opera, quale particolare
espressione del lavoro intellettuale. (leggi, dati statistici
etc. fotografie sono semplicemente documentarie)
• Di dominio pubblico per scelta (open source, open access)
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20/05/2014
Creative Commons e Dominio pubblico
Public Domain Mark (PDM) ed è contrassegnata dalla sigla CC0 – “No
rights reserved”.
Creative Commons raccomanda di farne uso solo se si è certi che verrà
associata ad opere «sulle quali non operano restrizioni di diritto d'autore
in tutto il mondo, o per quelle opere che sono già effettivamente entrate
nel pubblico dominio mondiale anteriormente allo spirare del diritto
d'autore per espressa volontà del titolare del diritto d'autore stesso. Non
è da utilizzarsi per contrassegnare quelle opere che si trovano in
pubblico dominio in alcune giurisdizioni e risulta siano tutelate dal diritto
d'autore in altre»
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20/05/2014
Un primo segnale?
IOPP Institute of Physics Publishing
Tutti gli articoli pubblicati in riviste “ibride” o “Gold OA”
avranno associata la licenza CC-BY 3.0
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20/05/2014
Grazie!
Ezio Tarantino
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Sapienza Università di Roma