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1 28 FEBBRAIO 2017 Sommario Intervista a Dolomiti Gnl pag. 3 I numeri della filiera italiana pag. 5 Le notizie del 2017 pag. 6 Intervista a Ham Italia pag. 15 Intervista a Tecnogas pag. 16 Notizie dall’estero pag. 17 Le quotazioni in Mediterraneo pag. 22 Il prossimo, forte aumento di offerta globale di Gnl, gli obiettivi di decarbonizzazione dei consumi energetici, i limiti sempre più stringenti alle emissioni nel trasporto: sono solo alcuni dei fattori che fanno del gas naturale liquefatto un vero tema del momen- to. La disponibilità di materia prima crescerà: una “bolla” globa- le di Gnl è attesa da qui al 2021, come conferma anche il recen- te studio dell’Oxford Institute for Energy Studies “The Forthcoming LNG Supply Wave”, e le imprese europee si preparano ad approfittare di quello che per un po’ potrebbe restare un mercato del compratore. Perché il settore decolli, naturalmente, servono almeno due cose: un piano coordinato per la penetrazione delle alimentazioni a Gnl, dal trasporto navale e pesante agli usi industriali, e un’infra- struttura adeguata per il Gnl small scale, a cominciare dallo stoc- caggio e dalla movimentazione. Due condizioni che a loro volta richiedono regole adeguate, chiare e stabili nel tempo. La definizione in questi anni della strategia nazionale sul Gnl e, ora, l’aggiornamento della Sen, possono offrire la cornice per rafforzare alcuni messaggi chiave. Primo, che il gas naturale, forte di un mer- cato e di un’infrastruttura consolidati, ha le caratteristiche e i numeri per dare una risposta efficiente alle esigenze di riduzione dell’inqui- namento atmosferico e delle emissioni di gas climalteranti nel tra- sporto, a cominciare da quello pesante e navale, e nell’industria. Un concetto, questo, ormai ampiamente acquisito anche in campo am- bientalista. Secondo, che l’infrastruttura di piccola taglia (c.d. small scale) - basata su depositi costieri, trasporto in autocisterna e con bettoline, reti isolate alimentate da serbatoi etc. - rappresenta una soluzione ottimale in un’ottica di sviluppo progressivo, per le sue doti di flessibilità e scalabilità. Una simile tecnologia per di più sembra fatta apposta per il Medi- terraneo: mare solcato da intensi traffici, turistici e da carico, ricco di centri di consumo presenti e futuri (uno per tutti la Sardegna), con una buona dotazione di rigassificatori già predisposti per lo small scale o che lo saranno presto e, non ultimo, bordato da paesi storici produttori di Gnl, come l’Algeria o l’Egitto, e sulle rotte dell’export dal Golfo Persico e dagli Usa. Non è quindi un caso che sempre più operatori vogliano investire nel settore, come mostra il numero crescente di progetti in iter autorizzati- vo, a cominciare dai depositi costieri, senza dimenticare l’interesse mo- strato allo stesso settore del gas naturale convenzionale, cui il Gnl può offrire un’occasione di rilancio in una stagione di consumi in declino. Insomma tra COP21, direttiva Dafi, lotta all’inquinamento, aree non metanizzate, interesse dei governi e degli operatori: tutto sembra pun- tare verso un forte sviluppo del Gnl, in cui l’Italia può giocare un ruolo da protagonista. Se a questo si aggiungeranno regole e fiscalità chiare e stabili il quadro sarà completo. (G.P.) Un settore in ebollizione, con operatori pron- ti a investire o già in piena attività, e con il traino degli obiettivi europei e mondiali su energia, clima e qualità dell’aria. Per tutti questi motivi c’è grande attesa per la mani- festazione Conferenza GNL-Expo GNL in pro- gramma il 10 e 11 maggio prossimo alla Mo- stra D’Oltremare di Napoli. L’appuntamento fondamentale per chiunque voglia trovare il proprio posto nel mondo del GNL small scale, seguire e comprendere l’evoluzione del mer- cato e diventarne protagonista. In vista dell’appuntamento di maggio, Staffetta Quotidiana e ConferenzaGNL pubblicano, da oggi e con cadenza mensi- le, una newsletter che raccoglie il meglio dell’informazione sul Gnl: una selezione delle notizie pubblicate su Staffetta Quo- tidiana e su ConferenzaGNL, le interviste ai protagonisti del settore, gli approfon- dimenti su infrastrutture, prezzi, mercato, leggi e regolamenti, le analisi dei maggiori esperti del settore. Un cammino che cul- minerà con la pubblicazione di un numero cartaceo che sarà distribuito in occasione della manifestazione di maggio a Napoli. GNL, INFRASTRUTTURE PER UN MERCATO IN ESPANSIONE L’offerta aumenterà e il settore è pronto ad approfittarne TODAY@, GNL AL CENTRO EDITORIALE

Gnl, infraStrutture per Sommario un mercato in eSpanSione · 2017-03-01 · e dai proprietari delle flotte, perché riducono anche gli interven-ti di manutenzione dei mezzi. oltre

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28 febbraio 2017

Sommario

Intervista a Dolomiti Gnl pag. 3

I numeri della filiera italiana pag. 5

Le notizie del 2017 pag. 6

Intervista a Ham Italia pag. 15

Intervista a Tecnogas pag. 16

Notizie dall’estero pag. 17

Le quotazioni in Mediterraneo pag. 22

Il prossimo, forte aumento di offerta globale di Gnl, gli obiettivi di decarbonizzazione dei consumi energetici, i limiti sempre più stringenti alle emissioni nel trasporto: sono solo alcuni dei fattori che fanno del gas naturale liquefatto un vero tema del momen-to. La disponibilità di materia prima crescerà: una “bolla” globa-le di Gnl è attesa da qui al 2021, come conferma anche il recen-

te studio dell’Oxford Institute for Energy Studies “The Forthcoming LNG Supply Wave”, e le imprese europee si preparano ad approfittare di quello che per un po’ potrebbe restare un mercato del compratore.Perché il settore decolli, naturalmente, servono almeno due cose: un piano coordinato per la penetrazione delle alimentazioni a Gnl, dal trasporto navale e pesante agli usi industriali, e un’infra-struttura adeguata per il Gnl small scale, a cominciare dallo stoc-caggio e dalla movimentazione. Due condizioni che a loro volta richiedono regole adeguate, chiare e stabili nel tempo.La definizione in questi anni della strategia nazionale sul Gnl e, ora, l’aggiornamento della Sen, possono offrire la cornice per rafforzare alcuni messaggi chiave. Primo, che il gas naturale, forte di un mer-cato e di un’infrastruttura consolidati, ha le caratteristiche e i numeri per dare una risposta efficiente alle esigenze di riduzione dell’inqui-namento atmosferico e delle emissioni di gas climalteranti nel tra-sporto, a cominciare da quello pesante e navale, e nell’industria. Un concetto, questo, ormai ampiamente acquisito anche in campo am-bientalista. Secondo, che l’infrastruttura di piccola taglia (c.d. small scale) - basata su depositi costieri, trasporto in autocisterna e con bettoline, reti isolate alimentate da serbatoi etc. - rappresenta una soluzione ottimale in un’ottica di sviluppo progressivo, per le sue doti di flessibilità e scalabilità.Una simile tecnologia per di più sembra fatta apposta per il Medi-terraneo: mare solcato da intensi traffici, turistici e da carico, ricco di centri di consumo presenti e futuri (uno per tutti la Sardegna), con una buona dotazione di rigassificatori già predisposti per lo small scale o che lo saranno presto e, non ultimo, bordato da paesi storici produttori di Gnl, come l’Algeria o l’Egitto, e sulle rotte dell’export dal Golfo Persico e dagli Usa. Non è quindi un caso che sempre più operatori vogliano investire nel settore, come mostra il numero crescente di progetti in iter autorizzati-vo, a cominciare dai depositi costieri, senza dimenticare l’interesse mo-strato allo stesso settore del gas naturale convenzionale, cui il Gnl può offrire un’occasione di rilancio in una stagione di consumi in declino. Insomma tra COP21, direttiva Dafi, lotta all’inquinamento, aree non metanizzate, interesse dei governi e degli operatori: tutto sembra pun-tare verso un forte sviluppo del Gnl, in cui l’Italia può giocare un ruolo da protagonista. Se a questo si aggiungeranno regole e fiscalità chiare e stabili il quadro sarà completo. (G.P.)

Un settore in ebollizione, con operatori pron-ti a investire o già in piena attività, e con il traino degli obiettivi europei e mondiali su energia, clima e qualità dell’aria. Per tutti questi motivi c’è grande attesa per la mani-festazione Conferenza GNL-Expo GNL in pro-gramma il 10 e 11 maggio prossimo alla Mo-stra D’Oltremare di Napoli. L’appuntamento fondamentale per chiunque voglia trovare il proprio posto nel mondo del GNL small scale, seguire e comprendere l’evoluzione del mer-cato e diventarne protagonista. In vista dell’appuntamento di maggio, Staffetta Quotidiana e ConferenzaGNL pubblicano, da oggi e con cadenza mensi-le, una newsletter che raccoglie il meglio dell’informazione sul Gnl: una selezione delle notizie pubblicate su Staffetta Quo-tidiana e su ConferenzaGNL, le interviste ai protagonisti del settore, gli approfon-dimenti su infrastrutture, prezzi, mercato, leggi e regolamenti, le analisi dei maggiori esperti del settore. Un cammino che cul-minerà con la pubblicazione di un numero cartaceo che sarà distribuito in occasione della manifestazione di maggio a Napoli.

Gnl, infraStrutture per un mercato in eSpanSioneL’offerta aumenterà e il settore è pronto ad approfittarne

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conferenzaGnlTutta la filiera produttiva per gli usi diretti del GNL (gas natura-le liquefatto) in Italia e nel resto d’Europa sta muovendo passi sempre più rapidi, sia nel settore della distribuzione terrestre che nello sviluppo di infrastrutture di stoccaggio.Per una crescita rapida ed equilibrata occorrono piani coordinati per la diffusione dei sistemi di alimentazione del GNL di piccola taglia, cui deve corrispondere un’adeguata logistica. Il Mediterraneo è l’area privilegiata d’incontro tra i Paesi europei produttori di tecnologie per l’utilizzo del metano liquido come combustibile e quelli produttori della materia prima GNL, come l’Algeria e l’Egitto, oltre a Qatar e Oman attraverso il Canale di Suez e Nigeria e Stati Uniti attraverso lo Stretto di Gibilterra.Da sempre nella storia del Mediterraneo l’Italia è al centro delle rotte e delle vie d’incontro e scambio di cultura e industria; crocevia di questa piattaforma è Napoli con la sua tradizione millenaria di rapporti commerciali. Il GNL può contribuire allo sviluppo economi-co sostenibile di tutti i Paesi che si affacciano sul “mare nostrum”.Per tutti questi motivi nella città partenopea convergeranno i massimi esperti e rappresentanti istituzionali italiani, francesi, spagnoli e greci del settore, esponenti della Commissione Euro-pea e delle principali imprese della filiera. Gli usi diretti del GNL come combustibile si stanno espandendo a livello mondiale e una “finestra” sarà aperta a Napoli su quanto accade nel setto-re in Cina e negli Stati Uniti.

expoGnlConferenzaGNL, momento di scambio di informazioni, discus-sione di strategie e programmi continentali e nazionali, sarà ar-ricchita da ExpoGnl, un’area espositiva in cui saranno presenta-te le proposte tecniche fondamentali per le imprese che devono decidere investimenti da decine di milioni di dollari.A disposizione delle aziende oltre 1000 metri quadrati di area espositiva e sale da utilizzare per seminari, approfondimenti e incontri con clienti e fornitori. Particolarmente interessante per il Mezzogiorno d’Italia e per i visitatori internazionali sarà la pre-senza dei più moderni mezzi per il trasporto pesante con la pos-sibilità di eseguire delle prove di guida.Gli attuali camion a GNL, oltre a non emettere polveri sottili, azzerare le emissioni di ossidi di zolfo, abbattere del 15-20 per cento le emissioni di CO2 e praticamente annullare le emissioni di ossidi di azoto, producono molto meno rumore e vibrazioni dei motori tradizionali, qualità molto apprezzate dai camionisti

e dai proprietari delle flotte, perché riducono anche gli interven-ti di manutenzione dei mezzi.

oltre i confiniLa “questione” non è solo italiana, bensì transnazionale e il Mediterraneo è una regione di grande potenziale per lo svi-luppo del GNL.Promuovere il dibattito e l’incontro fra gli attori istituzionali ed economici è fondamentale per migliorare la comprensione del contesto politico e socio-economico, supportare gli operatori e i decisori pubblici nello sviluppo della filiera, dare visibilità a chi già investe e opera nel settore e favorire lo sviluppo di collabo-razioni su scala euro-mediterranea.Alla Conferenza è prevista la partecipazione di relatori italiani e esteri e a conferma del carattere internazionale dell’appunta-mento sono state attivate importanti collaborazioni.In particolare sono stati stretti accordi con l’OME (Observatorie Mediterranéen de l’Energie) e con il GEF (Greek Energy Forum). Quest’ultimo è un think tank internazionale sull’energia, con sedi in tutto il mondo, che si occupa di promuovere il dialo-go tra industria, istituzioni e mondo accademico per un futuro energetico sostenibile per la Grecia, del sud-est Europa e il Me-diterraneo orientale.Il GEF ha definito ConferenzaGNL “la manifestazione più signifi-cativa sul GNL di piccola scala nella regione euro mediterranea” la cui rilevanza è “ancora più significativa, date le dinamiche globali del mercato del GNL e il ritmo di sviluppo dello Small Scale LNG”.L’OME (Observatorie Méditerranéen de l’Energie) è l’associazio-ne che raccoglie le più importanti aziende energetiche operanti nell’area mediterranea e che da oltre 25 anni promuove il dibatti-to sull’energia attraverso analisi trasversali sulle questioni energe-tiche, organizzando anche conferenze e workshop di alto livello.Nell’ambito di ConferenzaGNL OME terrà la riunione biennale del comitato idrocarburi e sicurezza energetica dell’OME, cui partecipano le aziende che si occupano di attività oil & gas. L’o-biettivo principale del Comitato è quello di analizzare i problemi e le sfide emergenti nel settore oil & gas nella regione euro-mediterranea.

PER MAGGIORI INFORMAZIONIMirumir SrlTel. + 39 02 45471111 Mail: [email protected]

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il nuoVo combuStibile Gnl per naVi e camionda napoli Guarda al bacino del mediterraneo Come coniugare la necessità di muovere merci e persone, garantire sviluppo e servizi nel rispetto dell’ambiente e dei parametri sulla salute dei cittadini previsti dagli accordi internazionali? Una risposta la fornirà Conferenza GNL-Expo GNL in programma il 10 e 11 maggio prossimo alla Mostra D’Oltremare di Napoli. È una risposta che guarda oltre i confini nazionali per abbracciare tutto il Bacino del Mediterraneo, affrontando il tema dei trasporti terrestri e marittimi, la fornitura di energia alle industrie e ai comuni isolati. Il programma è al link http://www.conferenzagnl.com/sito/wp-content/uploads/2016/12/Programma-preliminare-Conferenza-GNL-Napoli-2017_20-feb.pdf.

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dolomiti Gnl ha inaugurato in settimana la prima rete di distribuzione di gas naturale alimentata a Gnl, a molveno. Si tratta del primo impianto di questo tipo in italia?Non ci risulta che ci siano altri impianti di que-sto tipo. Ci sono impianti che hanno un limitato

numero di utenti ma a distanza di poche decine di metri dal serbatoio. Non ci risulta invece che esista a livello na-zionale un’altra rete canalizzata analoga a quella normale del gas naturale.

Quante sono le utenze collegate alla rete?Gli utenti già contrattualizzati sono una trentina, mentre gli allacciamenti già realizzati sono una cinquantina. Ab-biamo realizzato gli allacciamenti sulla base delle manife-stazioni di interesse ricevute prima di realizzare la rete. Gli utenti non ancora contrattualizzati lo saranno da qui alla prossima stagione termica.

che tipo di utenze sono? civili, industriali?In parte si tratta di utenze comunali. Poi ci sono gli alber-ghi, e altre sono condomini con impianto centralizzato. Il rapporto complessivo attuale è di 31 utenze e di una settantina di consumatori finali.

Quale fonte va a sostituire il Gnl?Prevalentemente usavano gasolio o Gpl. Qualcuno anche il cippato. Insomma, c’era un mix di soluzioni. Ma per tutti c’era una forte richiesta di gas naturale. Siccome ci sono limiti normativi per la realizzazione di nuove reti in assenza di concessione, abbiamo pensato che questa potesse esse-re una soluzione per il comune di Molveno. In più, questa rete ci serve anche come impianto pilota. Dopo le gare d’ambito per l’assegnazione del servizio di distribuzione del gas, ci saranno altri comuni che probabilmente non saranno mai raggiunti dalla rete del metano perché sono molto lontani o in condizioni un po’ più disagevoli per la realizzazione della rete. Questa del Gnl potrebbe diventare una soluzione definitiva per quella tipologia di comuni.

Sul destino dei comuni non metanizzati dopo le gare d’ambito non c’è ancora chiarezza...Più che da noi dipenderà dalle richieste della stazioni ap-paltanti: è compito loro definire i piani di sviluppo, sta-bilire quali saranno le aree previste di sviluppo nei dodici anni successivi alla gara. Noi potremo fare proposte inte-grative ma tutto partirà dal piano proposto dalla stazione appaltante.

fino a che punto le reti possono essere realizzate senza concessione?C’è un limite di 300 utenze, per analogia con quello che succede con le reti Gpl. Noi rimarremo sicuramente al di sotto di questo livello con la rete di Molveno, il comune non è enorme. E poi si tratta di un progetto pilota che nel contempo consente di dare delle risposte concrete alle esigenze del comune.

Siete quindi anche al di fuori del perimetro di regola-zione dell’autorità dell’energia?Formalmente sì, ma chiaramente ci impegniamo a rispet-tare gli standard di qualità del servizio, analogamente a quanto avviene per le reti in concessione.

avete altri progetti in italia?Abbiamo iniziative in Sardegna. Lo scorso anno abbiamo costituito una joint venture con un partner locale, la Ivi Petrolifera, proprio con l’obiettivo di realizzare reti Gnl e collegare utenti che oggi utilizzano olio combustibile pe-sante, gasolio o altre fonti. Il progetto è già in corso.

e comprende la realizzazione di un deposito costiero.Esatto. Siamo nel pieno della fase autorizzativa. Sappiamo bene che a Oristano ci sono altri soggetti che pensano di fare la stessa cosa. Ma noi pensiamo di avere qualche van-taggio dal punto di vista logistico, rispetto ad altre propo-ste. Ma non avendo ancora ottenuto l’autorizzazione non possiamo ancora dire nulla, se non che è un progetto che ci interessa molto.

Qualche mese fa l’a.d. di liquigas, andra arzà, sot-tolineava la possibilità che i molteplici progetti di stoccaggio presenti in Sardegna possano essere so-vradimensionati rispetto alla domanda reale di gas.Questo è il motivo per cui stiamo sviluppando iniziative sul mercato finale, in modo da avere una base stabile di consumi che consenta di utilizzare appieno le caratteri-stiche del deposito costiero. Intanto completiamo la fase autorizzativa e vediamo come si sviluppa il mercato. Poi terremo conto di tutto nel momento in cui dovremo rea-lizzare concretamente l’impianto.

Quello di molveno è il vostro primo progetto nel set-tore del Gnl?Sì. Speriamo di averne altri a breve, sia qui a Molveno che anche in Sardegna.

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“ecco la prima rete di diStribuzione a Gnl”Intervista a Stefano Quaglino, presidente di Dolomiti Gnl, società costituita nell’anno 2014 e controllata da Dolomiti Energia Spa. Il nodo dei prezzi e degli approvvigionamenti, i progetti in Sardegna, le gare gas.

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Veniamo ai prezzi. le formule per il Gnl sono molte-plici, i costi di trasporto ancora alti, c’è ancora scarsa trasparenza...L’obiettivo finale è avere formule di prezzo che siano più vicine possibile a quelle del gas naturale. C’è uno svan-taggio rispetto al gas portato via tubo, e cioè i costi di logistica, visto che l’approvvigionamento oggi avviene dalla Spagna o dalla Francia. Il trasporto dei container incide parecchio sul prezzo finale di vendita. Rispetto al gas naturale il Gnl è in assoluto più caro, però è più vantaggioso rispetto ad altre fonti di energia. Se lo con-frontiamo col gasolio o col Gpl abbiamo dei vantaggi di prezzo netti. Tanto è vero che nel caso di Molveno i clien-ti che hanno deciso di contrattualizzare lo hanno fatto perché avevano un beneficio economico rispetto alla so-luzione precedente.

Quindi i conti tornano. non si tratta di un progetto pilota anche dal punto di vista del break even...È un prezzo che ci consente di recuperare appieno l’inve-stimento fatto sulla realizzazione della rete e sul deposi-to di stoccaggio. Certo, non in brevissimo tempo, con un orizzonte temporale di qualche anno.

anche facendo arrivare il Gnl con le autobotti dalla francia o dalla Spagna?Speriamo: queste sono le previsioni, poi la prova dei fatti ce l’avremo solo tra qualche mese. Le premesse sono buo-ne, la risposta da parte del comune di Molveno è altret-tanto buona. Speriamo che alla fine il business plan dia i risultati attesi.

avete valutato anche le forniture dal belgio?Stiamo valutando anche l’approvvigionamento da Zee-brugge. Abbiamo tenuto aperte tutte le opzioni di approv-vigionamento. Non abbiamo un contratto pluriennale con un unico fornitore. Abbiamo fatto contratti per coprire i prossimo mesi e pensiamo di sfruttare tutte le opportunità che ci offrirà il mercato. Anche con il trasporto ferroviario. Stiamo valutando anche questa opzione.

avete altri progetti in serbo in altre parti d’italia?Al momento no. Ci sembra corretto valutare prima i ri-sultati di questi primi impianti. Se saranno positivi, non scartiamo la possibilità di andare anche in altre zone di Italia. (2/2) (G.M.)

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Gnl, come è creSciuta la filiera in un annoPubblichiamo in questa pagina i dati raccolti ed elaborati da Ref-E nel primo aggiornamento della ricerca “La filiera degli usi finali del Gnl”. Si tratta di un aggiornamento di quanto pubblicato nel settembre del 2015, da cui emergono alcuni progressi: le utenze industriali sono passate da 15 a 17, i distributori di Gnl per mezzi pesanti da due a sei, i distributori di gas compresso con stoccaggio liquido sono passati da otto a quattordici. (30/1)

Impresa Regione Comune anno

Ferrero Mangimi S.p.A. Piemonte Farigliano (CN) 2015Norda S.p.A. (Acque minerali) Emilia Romagna Bedonia (PR) 2014Speziali s.r.l (Macchine agricole) Emilia Romagna Roncoferraro (MN) 2015Forno Bonomi S.p.A. Veneto Roverè Veronese (VR) 2014Craver s.r.l. (recupero scarti lapidei) Veneto S. Martino di buonalbergo (VR) 2014Levissima (Acque minerali) Lombardia Cepina Valdisotto (SO) 2014VIS s.r.l. (Prodotti agroalimentari) Lombardia Lovero (SO) 2015Mario Costa S.p.A. (Caseificio) Piemonte Casalino (NO) 2014Fiat Chrysler Auto - FCA Piemonte Balocco (VC) 2015Acqua Panna Toscana Scarperia (FI) 2016Rivoira Piemonte Verzuolo (CN) 2016Coop. ARBOREA (Centrale del latte) Sardegna Arborea (OR) 2014Trade Broker (Pressofusione alluminio) Lombardia Casalbuttano (CR) 2014Lavarent S.r.l. (Lavanderia industriale) Trentino Alto Adige Sarentino (BZ) 2014FFS (Materie plastiche) Trentino Alto Adige Ossana (TN) 2013IEM (Rete di distribuzione locale) Trentino Alto Adige Mezzana (Loc. Marilleva 1400 - TN) 2014Olimpia Due (ceramiche) Emilia Romagna Verucchio (Villa Verucchio - RN) 2015

Gestore Regione Comune anno

Concessionaria ENI Emilia Romagna Piacenza (PC) 2014F.lli Ratti Piemonte Novi Ligure (AL) 2015VGE Carburanti Emilia Romagna Castel San Pietro Terme (BO) 2016Concessionaria Esso Marche Corridonia (MC) 2016CH4-GNL (Maganetti)* Lombardia Gera Lario (CO) 2016Concessionaria ENI Toscana Pontedera (PI) 2016

* Impianto solo GNL aperto per mezzi convenzionati

Gestore Regione Comune anno

Concessionaria TotalErg Piemonte Poirino (TO) 2011Concessionaria ENI* Emilia Romagna Piacenza (PC) 2014Concessionaria Esso Emilia Romagna Calderara Di Reno (BO) 2012VGE Carburanti* Emilia Romagna Castel San Pietro Terme (BO) 2016Concessionaria ENI Piemonte Villa Falletto (CN) 2010Concessionaria ENI Lazio Roma (RM) 2012F.lli Ratti Piemonte Tortona (AL) 2012F.lli Ratti * Piemonte Novi Ligure (AL) 2015Kostner GmbH Trentino Alto Adige Varna (BZ) 2012Pucci Green Power Lombardi Casatenovo (LC) 2016Concessionaria Esso Lombardia Mortara (PV) 2015SETA (Az. trasporto pubblico)* Emilia Romagna Modena (MO) 2015Concessionaria Esso* Marche Corridonia (MC) 2016Concessionaria ENI Toscana Pontedera (PI) 2016

* Impianti che erogano anche GNLFonte: elaborazione REF-E

Distributori GNL e mezzi alimentati a GNL in Italia

Utenze di Gas naturale off-grid in Italia

Distributori L-CNG in ItaliaE’

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WWW.STAFFETTAONLINE.COM – STAFFETTA QUOTIDIANA – QUOTIDIANO DELLE FONTI DI ENERGIA

Impresa Regione Comune anno

Ferrero Mangimi S.p.A. Piemonte Farigliano (CN) 2015Norda S.p.A. (Acque minerali) Emilia Romagna Bedonia (PR) 2014Speziali s.r.l (Macchine agricole) Emilia Romagna Roncoferraro (MN) 2015Forno Bonomi S.p.A. Veneto Roverè Veronese (VR) 2014Craver s.r.l. (recupero scarti lapidei) Veneto S. Martino di buonalbergo (VR) 2014Levissima (Acque minerali) Lombardia Cepina Valdisotto (SO) 2014VIS s.r.l. (Prodotti agroalimentari) Lombardia Lovero (SO) 2015Mario Costa S.p.A. (Caseificio) Piemonte Casalino (NO) 2014Fiat Chrysler Auto - FCA Piemonte Balocco (VC) 2015Acqua Panna Toscana Scarperia (FI) 2016Rivoira Piemonte Verzuolo (CN) 2016Coop. ARBOREA (Centrale del latte) Sardegna Arborea (OR) 2014Trade Broker (Pressofusione alluminio) Lombardia Casalbuttano (CR) 2014Lavarent S.r.l. (Lavanderia industriale) Trentino Alto Adige Sarentino (BZ) 2014FFS (Materie plastiche) Trentino Alto Adige Ossana (TN) 2013IEM (Rete di distribuzione locale) Trentino Alto Adige Mezzana (Loc. Marilleva 1400 - TN) 2014Olimpia Due (ceramiche) Emilia Romagna Verucchio (Villa Verucchio - RN) 2015

Gestore Regione Comune anno

Concessionaria ENI Emilia Romagna Piacenza (PC) 2014F.lli Ratti Piemonte Novi Ligure (AL) 2015VGE Carburanti Emilia Romagna Castel San Pietro Terme (BO) 2016Concessionaria Esso Marche Corridonia (MC) 2016CH4-GNL (Maganetti)* Lombardia Gera Lario (CO) 2016Concessionaria ENI Toscana Pontedera (PI) 2016

* Impianto solo GNL aperto per mezzi convenzionati

Gestore Regione Comune anno

Concessionaria TotalErg Piemonte Poirino (TO) 2011Concessionaria ENI* Emilia Romagna Piacenza (PC) 2014Concessionaria Esso Emilia Romagna Calderara Di Reno (BO) 2012VGE Carburanti* Emilia Romagna Castel San Pietro Terme (BO) 2016Concessionaria ENI Piemonte Villa Falletto (CN) 2010Concessionaria ENI Lazio Roma (RM) 2012F.lli Ratti Piemonte Tortona (AL) 2012F.lli Ratti * Piemonte Novi Ligure (AL) 2015Kostner GmbH Trentino Alto Adige Varna (BZ) 2012Pucci Green Power Lombardi Casatenovo (LC) 2016Concessionaria Esso Lombardia Mortara (PV) 2015SETA (Az. trasporto pubblico)* Emilia Romagna Modena (MO) 2015Concessionaria Esso* Marche Corridonia (MC) 2016Concessionaria ENI Toscana Pontedera (PI) 2016

* Impianti che erogano anche GNLFonte: elaborazione REF-E

Distributori GNL e mezzi alimentati a GNL in Italia

Utenze di Gas naturale off-grid in Italia

Distributori L-CNG in Italia

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edf, al via il rigassificatore di dunkerqueSono partite il primo gennaio le operazioni com-merciali al terminale di rigassificazione Edf di Dunkerque, nel nord della Francia. Lo annuncia la società in una nota. Il terminale, prosegue il co-municato, è il secondo più grande d’Europa con una capacità di 13 miliardi di metri cubi l’anno.Il terminale può ricevere fino a 150 metaniere l’anno, dalle più grandi (le Qmax da 267.000 mc) alle più piccole (65.000 mc) ed è dotato di tre serbatoi di stoccaggio da 200.000 mc l’uno.

Marc Benayoun, direttore esecutivo di Edf e capo del setto-re gas in Italia, ha detto: “sono felice dell’avvio delle ope-razioni commerciali al terminale di Dunkerque, che crea un nuovo punto di ingresso del gas in Europa rafforzando così la sicurezza degli approvvigionamenti. Questo inoltre con-tribuisce allo sviluppo del mercato delle forniture di gas sul quale il gruppo opera già con la controllata italiana Edison e intende rafforzare la sua quota. Voglio ringraziare in par-ticolar modo Edf, i soci e le ditte appaltatrici che hanno lavorato insieme dal 2012 per portare a termine questo pro-getto strategico”.Pascal De Buck, Ceo di Fluxys, ha commentato: “siamo par-ticolarmente orgogliosi di aver contribuito alla costruzione del terminale con la nostra esperienza trentennale nel cam-po del Gnl. Il collegamento diretto del terminale alla nostra rete in Belgio consentirà agli utenti un accesso flessibile e semplice ai mercati del gas dell’Europa Nord-Occidentale”. (3/1)

Gnl, rialzo per l’indice l-medDopo il calo delle due rilevazioni di dicembre, torna a salire con forza l’indice di prezzo del Gnl nel Mediterraneo messo a punto da Ref-e.Con il primo assessment del nuovo anno, L-Med è stimato a valori prossimi a 21 €/MWh per consegne nei prossimi 3 mesi, mostrando un consistente aumento (pari circa al 9%) rispetto alla precedente pubblicazione.Il trend bullish, si legge nella consueta nota di aggiorna-mento, è riconducibile a segnali provenienti dal mercato asiatico, che risente della riduzione della produzione Gnl australiana, e ai rischi di shortness del mercato francese Trs, recentemente evidenziati. (5/1)

Gnl small scale, seconda banchina a zeebruggeIl terminale Gnl belga di Zeebrugge ha da oggi una seconda banchina per scaricare il Gnl anche da piccole metaniere e caricare su navi adibite ai bunkeraggi. La banchina è stata costruita dall’operatore del terminale Gnl Fluxys dopo al-cuni mesi di prove. Ieri c’è stato il primo ormeggio per un carico commerciale, da parte della metaniera Coral Energy da 15.000 mc che rifornisce soprattutto piccoli terminali re-gionali.La banchina è progettata per ricevere metaniere da 2.000 a 217.000 mc. Ci sono già prenotazioni per circa 200 carichi.

La società di navigazione norvegese UECC ha messo in ser-vizio di recente il primo ferry boat a Gnl he sarà rifornito da una mini metaniera basata a Zeebrugge e gestita da Fluxys, Engie, Mitsubishi Corporation e NYK Line.Delle 40 navi attualmente in costruzione destinate alle rotte sulla Manica, nel Mare del Nord e nel Baltico, la metà sono alimentate a Gnl.La seconda banchina, conclude la nota Fluxys, consentirà al terminale una maggiore flessibilità nella gestione degli ormeggi, con la possibilità di due carichi/scarichi simultanei. (10/1)

il dlgs dafi in Gazzetta ufficiale, in vigoreda sabato 14Come anticipato, è pubblicato sul supplemento ordinario n. 2 alla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio il decreto legislativo 16 dicembre 2016, n. 257 “Disciplina di attua-zione della direttiva 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, sulla realizzazione di una infrastruttura per i combustibili alternativi”. Si tratta dell’attesissimo decreto Dafi. Non risultano differenze ri-spetto al testo che abbiamo pubblicato a metà dicembre,

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le notizie del 2017

conferenzaGnl 2017 ospiterà l’Hydrocarbons and energy Security committee dell’omeL’OME (Observatorie Mediterranéen de l’Energie), as-sociazione non-profit che raccoglie le più importanti aziende energetiche attive nell’area mediterranea, pro-muove da oltre 25 anni il dibattito sulle più attuali te-matiche del settore Energy nel Mediterraneo attraverso analisi trasversali, conferenze e workshop di alto livello.ConferenzaGNL, oltre ad avere il patrocinio dell’OME, ospiterà l’Hydrocarbons and Energy Security Commit-tee, meeting biennale dei membri dell’Associazione at-tivi nei settori dell’oil&gas.L’obiettivo principale del meeting è quello di analizzare i problemi e le sfide più urgenti che il settore oil&gas dovrà affrontare nella regione euro-mediterranea negli anni a venire.Gli studi dalla Divisione Idrocarburi dell’OME, effettuati in collaborazione con i membri del Comitato, coprono una vasta gamma di tematiche: trend passati e futuri dei combustibili fossili; esploration&production; consu-mi; infrastrutture per il trasporto degli idrocarburi; inve-stimenti futuri nel settore; sicurezza degli approvvigio-namenti; quadro istituzionale e normativo.La collaborazione con l’OME e la presenza dei suoi de-legati è uno degli elementi che rende ConferenzaGNL-ExpoGNL 2017 un momento di dibattito e incontro fra attori istituzionali ed economici di livello internazionale e un’occasione concreta per la comprensione del con-testo politico e socio-economico euro-mediterraneo in cui a filiera del GNL si sta sviluppando.

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in occasione del via libera definitivo da parte del Consiglio dei ministri. (16/1)

Gnl, nuovo aumento per indice l-medLa seconda pubblicazione di gennaio dell’indice L-MED di Ref4e sul costo del Gnlo nel Mediterraneo conferma un trend in consistente ripresa per tutte le consegne nei pros-simi 3 mesi. Dopo il +9% della prima rilevazione del mese, il prezzo per consegne in febbraio si attesta a 23.672 €/MWh (+11% rispetto al precedente assessment), con va-lori e trend non molto differenti per consegne in marzo ed aprile, rispettivamente a 23.587 €/MWh (+12%) e 23.292 €/MWh (+13%).La conferma del rialzo dell’indice, rileva Ref4e, è il rifles-so della competizione tra mercato europeo e nord/sud-est asiatico, quest’ultimo caratterizzato da un’impennata dei prezzi spot negli ultimi mesi, nonché da dinamiche indipen-denti bullish sui mercati europei, trainate da un’anomala domanda gas (residenziale e termoelettrica) e dall’aspetta-tiva, ai correnti prezzi di mercato, di ridotti volumi GNL in consegna in Nord-Europa (principalmente presso i termi-nali di South Hook- UK, Zeebrugge-Belgio, Gate- Olanda). Ai correnti prezzi di mercato sarebbe infatti riconfermato uno scarso market appeal del mercato Nord-Europeo. D’al-tro canto il recupero del terminale algerino di liquefazione Skikda limita le aspettative rialziste dell’L-MED. (20/1)

freddo, balzo consumi gas in tutta europa Gie: elettrico risponde peggio alle punteNei primi 16 giorni del 2017 il freddo ha fatto aumentare i volumi di gas nelle reti di trasporto europee del 20% in media rispetto allo stesso periodo degli ultimi tre anni e in Italia e Spagna i consumi hanno toccato un picco da cinque anni. Lo riferisce l’associazione europea dei gestori di reti di trasporto, stoccaggi e terminal Gnl GIE, sottolineando che l’infrastruttura gas europea “è stata progettata per tra-sportare energia su lunghe distanze e tra Paesi ed è capace di rispondere a grandi variazioni della domanda nel modo economicamente più efficiente, caratteristiche che manca-no al sistema elettrico”.Il gas trasportato in Ue tra l’1 e il 16 gennaio ha toccato i 381.372 GWh (circa 36 mld mc), con un aumento del 20% sugli ultimi tre anni, scrive GIE in una nota, spiegando inol-tre che in Spagna la domanda giornaliera in un giorno della settimana ha toccato gli 1,502 TWh (142 mln mc), il record da 5 anni, come il livello massimo da 5 anni è stato toccato dalla media dei consumi giornalieri degli ultimi dieci gior-ni in Italia (4,1 TWh) dove un picco di 4,503 TWh è stato toccato l’11 gennaio – dato comunque lontano dal record assoluto del 6 febbraio 2012 , quando toccò i 4,9 TWh cir-ca. Lo scorso 9 gennaio il Mise ha dichiarato il sistema gas in stato di “alert” (emergenza) chiedendo agli importatori i aumentare le importazioni per ridurre i prelievi da stoc-caggio. Nei giorni seguenti l’import dalla Russia ha toccato un massimo storico il 10 gennaio (115,6 mln mc) restando costantemente sopra i 115 per i due giorni successivi. An-che i prelievi da stoccaggio comunque si sono mantenuti

relativamente elevati, pur senza destare ancora particolari preoccupazioni.“L’infrastruttura gas, gli stoccaggi, i terminal Gnl e i gasdot-ti sono unici, consentendo il trasporto efficiente e offrendo flessibilità e affidabilità al sistema energetic complessivo a un costo accettabile”, ha rimarcato il presidente di GIE Jean Mar Leroy, aggiungendo che “è quindi cruciale che il nostro sistema gas giochi un ruolo nella trasformazione del sistema energetico che stiamo portando avanti” in Europa.“Le nuove tecnologie come i boiler a gas ibridi, le pompe di calore a gas ad alta efficienza e le unità di micro coge-nerazione stanno entrando nel mercato, accrescendo ulte-riormente l’efficienza del sistema gas nel riscaldamento”, prosegue GIE sostenendo che “utilizzare queste nuove tec-nologie a gas ha spesso più senso che passare al riscalda-mento elettrico, per l’ambiente e per i cittadini”.L’associazione dei gestori di infrastrutture gas rileva infine le opportunità di “decarbonizzazione” della filiera e sinergia tra sistema gas e fonti rinnovabili: “i membri di GIE sono impegnati a realizzare gli obiettivi dell’accordo di Parigi al COP21. Le infrastrutture gas possono essere usate per trasportare i crescenti volumi di gas rinnovabile in Europa. Tecnologie come il power to gas promettono la possibilità di collegamenti smart tra sistemi energetici, usando l’infra-struttura gas esistente per stoccare l’energia rinnovabile in eccesso”.Nei giorni scorsi in un saggio il noto esperto di metano, Jonathan Stern, ha affermato che, alla luce delle politiche ambientali Ue e degli obiettivi europei sulla CO2 , il futuro del gas naturale è a rischio di essere soppiantato interamen-te da elettrico e rinnovabili in un futuro non così lontano se non si sforzerà di decarbonizzare la propria filiera.La competizione tra vettore elettrico e gas per il mercato futuro è in atto già da alcuni anni intorno alle maggiori scelte di politica energetica, soprattutto su trasporto e ri-scaldamento. Anche l’associazione del gas italiana Anigas nei giorni scorsi, proprio commentando il saggio di Stern, ha evidenziato l’affidabilità dell’infrastruttura gas anche alla luce delle fragilità mostrate in questi giorni da quella elettri-ca in Centro Italia. (23/1)

eurogas, gas meglio di elettrificazione per ridurre emissioniDopo Anigas venerdì e GIE questa mattina, oggi pomerig-gio è stato il turno dell’associazione europea delle imprese del gas Eurogas sostenere che per gli obiettivi di riduzione della CO2 il gas presenta vantaggi comparativi in termini di semplicità e costo rispetto a una maggiore diffusione del vettore elettrico, riscaldamento in testa.Il segretario generale dell’associazione Beate Raabe ha di-chiarato oggi che “passare da carbone e olio al gas nella generazione elettrica, nel riscaldamento e nel trasporto ri-duce ampiamente le emissioni di CO2 – fino al 50% della generazione elettrica – e degli inquinanti come gli ossidi di azoto e biossidi di zolfo e del particolato e accresce l’effi-cienza energetica. Lo fa con un impatto molto minore e a un costo inferiore rispetto all’elettrificazione perché l’infra-

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struttura gas già esistente, inclusi i gasdotti, i terminali di Gnl, gli stoccaggi e le centrali a gas, richiedono un minor investimento. Inoltre – aggiunge Raabe – una caldaia a gas a condensazione può essere acquistata a un terzo del prez-zo di una pompa di calore ad aria per fornire calore a una abitazione familiare, e questo rappresenta un forte incenti-vo a rinnovare il parco. Nel tempo – conclude il segretario generale – la quota di gas rinnovabile, come biometano e gas sintetico da power to gas, potrà essere aumentata. L’at-tuale inverno rigido mostra che i cittadini Ue che hanno accesso alla rete del gas hanno case calde, La Bulgaria sta vivendo una crisi elettrica. In Germania c’è stato così poco vento e sole che la capacità termoelettrica ha dovuto dare il massimo”.Nei giorni scorsi in un saggio il noto esperto di metano, Jonathan Stern, ha affermato che, alla luce delle politiche ambientali Ue e degli obiettivi europei sulla CO2 , il futuro del gas naturale è a rischio di essere soppiantato interamen-te da elettrico e rinnovabili in un futuro non così lontano se non si sforzerà di decarbonizzare la propria filiera con CCS, biometano e power to gas, rendendo inutile l’infrastruttura esistente.La competizione tra vettore elettrico e gas per il mercato

futuro è in atto già da alcuni anni intorno alle maggiori scelte di politica energetica, soprattutto su trasporto e ri-scaldamento. Anche l’associazione del gas italiana Anigas nei giorni scorsi, proprio commentando il saggio di Stern, ha evidenziato l’affidabilità dell’infrastruttura gas anche alla luce delle fragilità mostrate in questi giorni da quella elettri-ca in Centro Italia. (23/1)

G7, le iniziative della presidenza italiana sul Gnl intanzaniaOffrire supporto ai Paesi in via di sviluppo per le negozia-zioni complesse nel settore minerario, questo lo scopo del Connex, iniziativa avviata nel 2014 dai paesi membri del G7. Quest’anno sarà l’Italia a guidare l’iniziativa, offrendo supporto alla Tanzania nello sviluppo di un impianto di li-quefazione di gas naturale.Il progetto, presentato mercoledì scorso a Berlino dall’ing Marcello Saralli della Dgs-Unmig, è stato oggetto di uno studio di fattibilità della Banca mondiale ed è in cerca di investitori. Prevede un tempo di sviluppo di 5/7 anni per un investimento complessivo di 30/40 miliardi di dollari. Nello specifico sono previsti circa 15/20 miliardi per la costruzione dell’impianto, che sarà localizzato nei pressi di Lindi, una città che si affaccia sull’Oceano Indiano, mentre la restante parte sarà invece dedicata allo sviluppo delle attività upstre-am e alla capacità di esportazione nazionale. Lo studio pre-vede lo sviluppo delle riserve provate onshore, pari a 1.400 miliardi di piedi cubi di gas (circa 39 mld di metri cubi), un quantitativo più che sufficiente al fabbisogno interno del paese nei prossimi due decenni. A queste si aggiungono le riserve offshore attualmente pari a 1.000 mld di piedi cubi ma stimate potenzialmente in oltre 57.000 mld di piedi cubi, che secondo la BM potrebbero trasformare il paese in un hot spot energetico internazionale attraverso l’export di Gnl.La Banca mondiale specifica nel documento che la decisio-ne finale di investimento (Fid) verrà presa tra il 2018 e il 2019, per cui la produzione di gas non dovrebbe partire prima del 2025. L’organizzazione internazionale ha stimato che lo sviluppo di questo progetto porterà benefici al paese attraverso tre diversi canali: attraverso le entrate fiscali lega-te al gas; dal suo uso nazionale e dagli investimenti diretti esteri che il progetto attrarrà. Per la fine di gennaio dovreb-be essere finalizzato il memorandum of understandig con la Tanzania e gli altri paesi partner mentre la presentazione del piano di azione dovrebbe tenersi a fine marzo a Milano. L’obiettivo è chiudere l’anno di presidenza italiana con una presentazione finale dei risultati del progetto a Roma. (24/1)

Gas autotrazione, accordo engie-fca-ivecoEngie, Fiat Chrysler Automobiles e Iveco hanno siglato una partnership per promuovere la diffusione di veicoli ed in-frastrutture a gas naturale. La collaborazione, informa una nota del gruppo francese, prevede lo sviluppo, finanziario e operativo, di una stazione di servizio per camion nel quar-tier generale Iveco di Torino Est e di un’ulteriore stazione per automobili nel quartier generale Fiat a Mirafiori.

patrocinio di Greek energy forum (Gef) a confe-renzaGnl-expoGnl 2017ConferenzaGNL ed ExpoGNL 2017, il duplice evento sullo Small Scale LNG in programma a Napoli il 10-11 maggio, è orgogliosa di annunciare di aver ricevuto il patrocinio dal Greek Energy Forum (GEF), think tank in-ternazionale sull’energia che si occupa di promuovere il dialogo tra industria, istituzioni e mondo accademico per un futuro energetico sostenibile per la Grecia, del sud-est Europa e il Mediterraneo orientale.Con le sue filiali a Londra, Bruxelles, Atene, Nicosia, Du-bai e Washington DC, il GEF opera a livello internazio-nale e contribuisce ai dibattiti rilevanti per lo sviluppo dei mercati energetici regionali con particolare riferi-mento al ruolo del gas naturale dopo COP21 di Parigi e COP22 di Marrakech.Il GEF ha definito ConferenzaGNL “la manifesta-zione più significativa sul GNL di piccola scala nella regione euro mediterranea” la cui rilevanza è “an-cora più importante, date le dinamiche globali del mercato del GNL e il ritmo di sviluppo dello Small Scale LNG”.Il patrocinio del GEF e la storica collaborazione con WEC Italia, comitato italiano del World Energy Council, confermano la vocazione internazionale di Conferenza-GNL 2017 e la sua capacità di contribuire in modo con-creto allo sviluppo del mercato degli usi diretti del GNL nel Mediterraneo e dare alle associazioni e alle aziende nazionali e internazionali che sosterranno l’iniziativa, una effettiva occasione di incontro e visibilità su scala euro-mediterranea.

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Le tre aziende cooperano anche in altri Paesi europei, per offrire ai soggetti interessati soluzioni complete per com-bustibili alternativi derivanti dal gas naturale (sia liquefatto - GNL; che compresso – GNC).“L’enorme vantaggio del gas naturale rispetto al diesel, al GPL o ai combustibili pesanti è rappresentato dall’abbatti-mento del 20% delle emissioni di CO2, del 95% di polveri sottili, del 95% di anidride solforosa (SOx) e del 90% di monossido di azoto (NOx)”, rileva il comunicato.Quanto previsto in Italia si inscrive in un Memorandum d’In-tesa (MOU) che sarà valido fino al 2020 e nell’ambito del quale le parti hanno già avviato in Europa:- una collaborazione con il governo della Vallonia (Belgio),

sia in termini di infrastrutture che di veicoli;- il lancio comune di azioni che promuovano lo sviluppo

della mobilità a GNC in Romania e Repubblica Ceca;- la collaborazione commerciale tra i soggetti industriali

coinvolti nel progetto europeo Connect2LNG;- la collaborazione in R&S sulla mobilità pulita e sui processi

di standardizzazione.Engie, prosegue la nota, “sostiene la mobilità ecologica come uno dei più importanti pilastri della sua strategia di transizione energetica ed è molto favorevole a promuovere lo sviluppo di infrastrutture per GNL, GNC e mobilità elettrica”.Il gruppo Engie è già attivo nello sviluppo di infrastrutture in Francia (GNVert) e nei Paesi Bassi (ENGIE LNG Solutions), con l’installazione di stazioni di rifornimento GNC e GNL. Esiste una rete di più di 150 stazioni GNC operative in Fran-cia, 6 stazioni GNL operative in Francia e nei Paesi Bassi dal-la fine del 2016. Engie dovrebbe inoltre aprire altre 7 nuove stazioni GNL in Europa nel 2017. (30/1)

Gnl, ancora in aumento l’indice l-medLa seconda pubblicazione di gennaio dell’ L-MED conferma ancora un trend in consistente ripresa per tutte le consegne nei prossimi 3 mesi.Il prezzo per consegne in Febbraio si attesta a 23.672 €/MWh (+11% rispetto al precedente assessment), con va-lori e trend non molto differenti per consegne in Marzo ed Aprile, rispettivamente a 23.587 €/MWh (+12%) e 23.292 €/MWh (+13%). La conferma del rialzo dell’indice è il rifles-so della competizione tra mercato europeo e nord/sud-est asiatico, quest’ultimo caratterizzato da un’impennata dei prezzi spot negli ultimi mesi, nonché da dinamiche indipen-denti bullish sui mercati europei, trainate da un’anomala domanda gas (residenziale e termoelettrica) e dall’aspetta-tiva, ai correnti prezzi di mercato, di ridotti volumi GNL in consegna in Nord-Europa (principalmente presso i termi-nali di South Hook- UK, ZeebruggeBelgio, Gate- Olanda). Ai correnti prezzi di mercato sarebbe infatti riconfermato uno scarso market appeal del mercato Nord-Europeo. D’al-tro canto il recupero del terminale algerino di liquefazione Skikda limita le aspettative rialziste dell’ L-MED. (30/1)

Gnl, la prima rete “multiutenza”È stato inaugurato ieri a Molveno (Trento) il primo impian-to multiutenza italiano alimentato con Gnl. L’impianto di

Dolomiti Gnl, la società del Gruppo Dolomiti Energia spe-cializzata nella realizzazione e gestione di impianti a Gnl, è il primo ad essere realizzato nel nostro paese al servizio di più utenze. Si tratta infatti di un impianto costituito da un serbatoio di Gnl, un sistema di gassificazione e una rete di distribuzione locale, che potrà soddisfare il fabbisogno energetico di utenze domestiche, produttive e ricettive nel Comune trentino di Molveno.“Avere un unico grande impianto fuori dal centro abitato anziché tanti piccoli serbatoi di Gpl o bombole domestiche, consente di ottimizzare il rendimento e l’efficienza energe-tica, ma soprattutto di garantire alti standard in termini di sicurezza di gestione, l’impianto installa infatti moderni si-stemi per il controllo 24 ore su 24 e la sorveglianza continua e a distanza della corretta operatività”, si legge nella nota della società.“L’inaugurazione di questo impianto – ha dichiarato nel suo intervento il presidente del Gruppo Dolomiti Energia Rudi Oss – è un’azione concreta che si inserisce in un preciso percorso di crescita sostenibile volto a valorizzare i territori in cui opera e in grado di coniugare l’attenzione per l’am-biente con servizi innovativi a favore dei cittadini”.“Fin dall’inizio di questo progetto – ha proseguito Stefa-no Quaglino, presidente di Dolomiti Gnl – ci siamo posti come obiettivi l’ecosostenibilità e l’efficienza tecnologica per garantire anche in Trentino la disponibilità di soluzioni energetiche allineate alle migliori esperienze europee. La realizzazione di questo nuovo impianto rappresenta una tappa importante di un progetto più ampio, che è quel-lo di sviluppare un’offerta gas alternativa anche per quelle utenze collettive civili o industriali che non posso godere dei vantaggi del gas metano e che ad oggi sono costrette a doversi approvvigionare autonomamente con altre fonti energetiche a volte più pericolose, più dispendiose o mag-giormente impattanti dal punto di vista ambientale”.L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del vice presidente della regione Lorenzo Ossana e dell’assessore provinciale di Trento alla Coesione territoriale e urbanistica Carlo Daldoss, del sindaco di Molveno Luigi Nicolussi e dei vertici del Grup-po Dolomiti Energia.Il cantiere per la realizzazione dell’impianto e della rete è durato un anno, la pressione del gas in rete è di 2,4 bar, la rete è lunga complessivamente 4.400 metri, lo stoccaggio è da 80 mc di Gnl equivalenti a 56.000 mc in forma gassosa, la capacità erogazione è di 2.500 mc/ora, l’investimento di 1,7 milioni di euro interamente finanziato da Dolomiti Gnl. (31/1)

Gnl, nuovo aumento per l’indice l-medQuarto rialzo consecutivo per l’indice di prezzo del Gnl nel Mediterraneo. La prima pubblicazione di febbraio dell’L-Med, comunica Ref-E, conferma un trend in lieve ripresa per tutte le consegne nei prossimi 3 mesi. Il prezzo per con-segne in marzo si attesta a 24,032 €/MWh (+2% rispetto alla precedente rilevazione), con curva dei prezzi in leggera backwardation. Aprile raggiunge 23,402 €/MWh (+0,5%) e maggio 22,686 €/MWh. La conferma del rialzo dell’indice è

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ancora guidata dai mercati Nord e Sud-Est asiatici, quest’ul-timi caratterizzati da prezzi spot ancora sostenuti e attual-mente poco inferiori agli 8 $/MMBtu, essendo sorretti da una rilevante crescita della domanda gas cinese e coreana. In aggiunta a ciò un mercato europeo tight (vedasi AOC, NBP e PEG TRS), richiede prezzi Gnl competitivi per attrarre maggior carichi Lng nel bacino. (1/2)

carburanti marini, total anticipa i nuovi limiti di zolfoTotal Marine Fuels, controllata della compagna petrolifera francese Total, fornirà al gruppo armatoriale marsigliese Cma Cgm combustibili con minore tenore di zolfo, antici-pando i nuovi limiti introdotti lo scorso ottobre dall’Imo a partire dal 2020. I due gruppi “hanno firmato un protocollo d’intesa per un periodo di 3 anni”, si legge in un comuni-cato congiunto.L’Organizzazione marittima internazionale (Imo) ha deciso alla fine di ottobre di abbassare il limite massimo di tenore di zolfo dell’olio combustibile dal 3,5% attuale allo 0,5% dal 1 ° gennaio 2020.Total quindi venderà a Cma Cgm Gnl, olio combustibile 0,5%, ma anche al 3,5% per le navi con un sistema di ridu-zione delle emissioni inquinanti.In questo contesto, la controllata di Total specializzata nel-la fornitura di combustibili per uso marittimo Total Marine Fuels ha cambiato nome in Total Marine Fuels Global Solution.Cma Cgm ha recentemente firmato un accordo con Engie per lo sviluppo del Gnl come carburante marino. (1/2)

Gas, dorsale Sardegna entra nella rete nazionale dei gasdotti, la fa SGiIl ministero dello Sviluppo economico ha aggiornato la Rete nazionale gasdotti con decreto del 31 gennaio, pubblicato ieri sul suo sito web. Rispetto al precedente aggiornamen-to, si segnala l’ingresso nella Rng dei nuovi tratti in progetto per il trasporto del gas in Sardegna “Sarroch-Oristano-Porto Torres”, “Cagliari-Sulcis” e “Codrongianus-Olbia”, inseriti su richiesta dalla Società Gasdotti Italia (Sgi) dello scorso 15 giugno. Sgi (società acquisita lo scorso anno dai fondi Macquarie e Swiss Life, e che ha in Cda l’ex amministratore delegato di Enel Fulvio Conti, dal 2015 consulente di Mac-quarie) ha inoltre comunicato l’entrata in esercizio dei tratti di gasdotto “Busso-Paliano tronco 3”.A commentare la notizia, l’assessore all’Industria della Re-gione Sardegna Maria Grazia Piras, secondo cui “si trat-ta di un provvedimento decisivo per il nostro progetto di metanizzazione, che la Sardegna attende da decenni”. La novità, segnala la Regione, è il primo passo affinchè il co-sto dell’infrastruttura possa rientrare nella tariffa nazionale, come previsto dal patto per la Sardegna siglato il 29 luglio scorso tra Regione e Governo.Entra nella Rng anche il nuovo tratto di gasdotto in pro-getto “Allacciamento Italgas Storage di Cornegliano Lau-dense”, come richiesto da Snam Rete Gas con istanza del 28 luglio 2016, mentre è stato dismesso l’“Allacciamento Centro Olio di Monte Alpi”, in Val D’Agri. Snam ha infine comunicato che sono entrati in esercizio i tratti “Zimella-

Cervignano”, “Biccari-Campochiaro”, “Minerbio-Poggio Renatico DN 1200” e “Viggiano-Grumento Nova”.“Negli ultimi mesi - ha aggiunto Piras - abbiamo impresso una forte accelerazione al processo grazie anche alla fattiva collaborazione del Mise. Lo scorso 16 novembre il Ministero aveva già inserito gli adduttori di gas nell’elenco delle reti di trasporto regionale, mentre risale allo scorso mese l’autoriz-zazione unica per il primo deposito costiero di Gnl di Orista-no”. “Nel frattempo - afferma Piras - procedono gli iter au-torizzativi per ulteriori due depositi a Oristano e un deposito di più ampie dimensioni, e con possibilità di rigassificazione, nell’area di Cagliari. Il tutto verrà ulteriormente supportato dalla recente approvazione del decreto legislativo Dafi con il quale, insieme al Mise, sono stati definiti i presupposti per autorizzare le infrastrutture Gnl a servizio delle reti isolate come quelle sarde. Grazie al decreto di martedì scorso, po-trà essere presentata istanza per ottenere le autorizzazioni per la realizzazione della dorsale, procedimento che ci vedrà impegnati sotto il coordinamento del Mise”.“Abbiamo scommesso - conclude la titolare dell’Industria - su un progetto che il sistema produttivo isolano attende da almeno vent’anni. Proprio per questo poteva sembra-re un’utopia. Oggi abbiamo messo un altro tassello dimo-strando che è un progetto concretamente realizzabile”. La Metanizzazione dell’isola è uno dei punti più qualificanti del Patto per la Sardegna firmato con il Governo. La realiz-zazione delle opere, oltre a creare lavoro con l’apertura dei cantieri, contribuirà allo sviluppo economico della Sardegna e garantirà risparmi in termini di costi dell’energia sia per le imprese che per i cittadini. (2/2)

olt, uniper valuta vendita della sua quotaUniper, lo spin off in cui E.On ha trasferito le sue attività nell’energia convenzionale, ha dato mandato a Goldman Sachs di vendere la sua quota nel terminal di Gnl offshore galleggiante di Olt Livorno.“E’ un asset regolato, quindi dovrebbe esserci domanda”, ha commentato una fonte vicina alla questione citata dall’a-genzia Reuters, secondo cui l’asset potrebbe essere valoriz-zato fino a 1 miliardi di euro, considerata la RAB di 900 mln di euro e il fattore di garanzia sui ricavi che copre il 64% dei costi dell’impianto anche in caso di mancato utilizzo.La vendita potrebbe concretizzarsi nella prima metà del 2017 anche se non c’è certezza che andrà in porto. Secon-do le fonti citate da Reuters l’asset, che fa capo oggi per il 48,24% a Uniper, un altro 49,07 % a Iren e il restante 2,69% a Golar Lng, potrebbe incontrare l’interesse di sog-getti come Macquarie, che in italia ha già acquisito asset energetici tra cui la SGI Società Gasdotti Italia e una quota di Hydro Dolomiti Enel, e la First State Investments, ramo investimenti della Commonwealth Bank of Australia.Secondo le fonti la quota di Uniper potrebbe essere valo-rizzata 500 mln. Im precedenza Iren ha valutato la propria in 476 mln, prospettando la possibilità di disfarsene. (6/2)

Gnl Sardegna, progetto isgas a cagliariUno stoccaggio di Gnl con servizio di bunkeraggio nel por-

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to canale di Cagliari. Il progetto, di cui ha parlato per la prima volta la scorsa settimana il presidente dell’Autorità portuale di Cagliari Roberto Isidori (come riportato giovedì dal quotidiano locale Unione Sarda) sarà al centro di alcuni incontri preliminari (una sorta di “pre-conferenza dei servi-zi”, la definiscono dall’Autorità) che si terranno in settima-na a Cagliari. A valle di questi primi incontri sarà pubblicata sull’albo pretorio dell’Autorità tutta la documentazione re-lativa al progetto.A presentare il progetto sarebbe la Isgas, società conces-sionaria del servizio di distribuzione gas (aria propanata) a Cagliari, primo distributore di Gpl in reti canalizzate a livello nazionale per volumi.Di un progetto nell’area di Cagliari, che avrebbe una dimen-sione di ventimila metri cubi, ha parlato anche l’assessore alle Attività produttive della Regione, Maria Grazia Piras, commentando la notizia dell’inserimento della dorsale nella rete nazionale dei gasdotti. “Nel frattempo – ha detto Piras – procedono gli iter autorizzativi per ulteriori due depositi a Oristano e un deposito di più ampie dimensioni, e con possibilità di rigassificazione, nell’area di Cagliari”.Lo scorso dicembre la stessa Piras, intervenendo a un incon-tro promosso dal comune di Sarroch a Villa Siotto (Sarroch), aveva sottolineato che il piano energetico prevede la realiz-zazione di “due rigassificatori: uno a Porto Torres e l’altro a Sarroch”. Nella stessa occasione, Francesco Marini, dirigen-te di Sarlux (Saras) aveva detto: “possiamo mettere a dispo-sizione le nostre aree per concretizzare questo progetto”.Due progetti (Sarroch e Cagliari) che sarebbero evidente-mente alternativi. (6/2)

Gnl, il confinanziamento per i progetti ten-tCon un decreto del ministero dell’Economia del 22 dicembre 2016 è stato attivato il cofinanziamento nazionale pubblico a carico del Fondo di rotazione per i progetti «Gainn4core», «Gainn4mos» e «Stm» di interesse comune nel settore del-le reti transeuropee dei trasporti (TEN-T).Il decreto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 33 del 9 febbraio, stabilisce la somma del cofinanziamento in 3.083.000 euro per i progetti nell’ambito della programma-zione finanziaria del Connecting Europe Facility Transport (Cef Transport). Le erogazioni vengono effettuate secondo le modalità previste dalla normativa vigente sulla base del-le richieste inoltrate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.Nei programmi di finanziamento rientrano molti progetti che riguardano la mobilità alternativa e il Gnl, soprattutto sul versante dei porti e dei bunkeraggi. (13/2)

Sen, anigas: il gas è la risorsa più efficiente“Valorizzare gli asset esistenti del gas naturale”, stoccag-gio, trasporto, distribuzione, rigassificazione e centrali a ci-clo combinato, invece che “promuove e o sovvenzionare “ fonti diverse in sostituzione come l’elettrico. Perché il gas rappresenta la risorsa più efficiente per il perseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione di fronte al “trilemma” sostenibilità, economicità, sicurezza.

Lo sostiene Anigas nel suo contributo all’aggiornamento della Strategia energetica nazionale illustrato oggi al Mise dal presidente Bruno Tani e dal d.g. Luciano Buscaglione. Auspicando inoltre che la Sen sia un strumento “concreto e vincolante” per le istituzioni, soggetto ad aggiornamento periodico.“Il gas naturale rappresenta nel nostro Paese la risorsa più efficiente nel perseguire questi obiettivi”, si legge nel po-sition paper, “l’Italia ha un significativo livello di metaniz-zazione con oltre 290.000 km di reti e più di 23 milioni di clienti allacciati raggiunto grazie a investimenti tesi a garantire continuità, efficienza e sicurezza: promuovere o sovvenzionare fonti diverse in sua sostituzione non solo im-plica nuovi costi diretti ma comporta ulteriori costi indiretti connessi a investimenti già sostenuti per la costruzione di un sistema che rischia di non essere pienamente utilizzato”.Il riferimento è chiaramente all’idea di un’elettrificazione più spinta dei consumi energetici italiani, che il settore elet-trico, come visto, invita il governo a sostenere attivamente e che vede l’appoggio aperto dell’Autorità per l’energia.Proprio su quest’ultimo aspetto Anigas esprime “preoccu-pazione rispetto agli indirizzi regolatori che mirano a un consistente sviluppo del vettore elettrico negli usi finali in sostituzione del vettore gas. Si ritiene essenziale mantenere e rafforzare il criterio di neutralità tecnologica che, attraver-so un’adeguata analisi costi-benefici, tenga adeguatamente conto degli investimenti necessari (per il sistema elettrico e

il mit omologa primo mezzo pesantedual fuel euro6Ecomotive Solutions, società piemontese specializzata in ricerche e studi all’avanguardia per garantire soluzio-ni eco–compatibili innovative, è la prima azienda in Italia ad aver ottenuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’omologazione per la trasformazione di mezzi pesanti Diesel – di cilindrata da 9.676cc a 16.128cc – fino alla categoria Euro 6, in veicoli Dual Fuel.Recentemente, la società di Serralunga di Crea (AL) ha trasformato un DAF XF 510 FT, appartenente alla flotta di EcorNaturaSì (società veneta leader nella di-stribuzione di prodotti biologici e naturali), dotato di motore Paccar MX13 375H1 di 13 litri da 500 CV, che potrà circolare liberante sulle strade italiane grazie al sistema D-GID messo a punto da Ecomotive Solution, che colloquia con il sistema originale di gestione mo-tore (supporto can–bus) e alimenta il motore Diesel si-multaneamente con una miscela omogenea di gas (sia metano CNG/LNG, sia GPL) e gasolio senza alterarne le prestazioni.Il gas, proveniente da un serbatoio secondario dedicato e dimensionato opportunamente in funzione all’auto-nomia richiesta, viene introdotto nel sistema tramite una serie di iniettori supplementari progettati apposita-mente per lavorare con il propellente gassoso specifico. a lavorare automaticamente al 100% con gasolio.

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per il cliente finale) e dei possibili costi derivanti dal possibi-le minor utilizzo dell’infrastruttura gas”.Nella mobilità Anigas invita a guardare al Gnl per il traspor-

to pesante e a un rilancio del Cng in quello leggero, nel riscaldamento alle caldaie a condensazione e/o alle pompe di calore a gas. L’associazione rimarca inoltre il potenziale di decarbonizzazione delle filiere del biometano e del po-wer to gas, che possono sfruttare anch’esse l’infrastruttura esistente.Nel termoelettrico il richiamo è ancora a una centralità dei cicli combinati invitando il governo a favorire un “graduale phase out della generazione a carbone da impianti data-ti e poco efficienti, evitando nel contempo l’insorgenza di stranded cost a carico degli operatori”. Evidenziando come nel 2012-14 il carbone abbia guadagnato spazi in Europa e in Italia abbia conservato le proprie quote mentre le rinno-vabili toglievano spazio al gas, nonostante “il carbone pre-senti fattori emissivi di CO2 più che doppi rispetto al gas”.I Ccgt secondo Anigas dovrebbero tornare a essere pensati come una “risorsa strutturale” non solo per il back up an-che considerando “l’evoluzione del parco di generazione nei paesi vicini”, apparente riferimento al progressivo phase out nucleare atteso nei prossimi anni in Francia e altrove.Sul fronte del mercato all’ingrosso Anigas invita a promuo-vere la liquidità evitando soluzioni dirigistiche e abbassando i costi amministrativi di partecipazione alle piattaforme per gli scambi, invita a sfruttare le dinamiche del mercato inter-nazionale del Gnl almeno consentendo l’accesso a mercato ai rigassificatori che già oggi gravano sui consumatori at-traverso i fattori di garanzia (es. Olt, ndr) a promuovere il Corridoio sud e l’Italia come Hub Mediterraneo cooperando con i paesi confinanti anche se non Ue (es. Svizzera ndr).Sul mercato retail l’auspicio è di un superamento della tu-tela, anche in questo caso “evitando soluzioni dirigistiche” - apparente cenno alle aste ndr.Sulla distribuzione locale Anigas auspica che la Sen “dia indicazioni concrete o preveda misure per far partire la gare d’ambito e garantire che queste rispettino il quadro norma-tivi” senza dimenticare la necessità di “arrivare a un calen-dario gare chiaro, definitivo e praticabile”.Infine una nota sulla fiscalità, su cui secondo Anigas “va assicurata una politica a lungo termine” che confermi le attuali (favorevoli) forme di fiscalità sul gas. (16/2)

Sen, assocostieri: più integrazione tra i ministeriinteressatiNel corso dell’incontro sull’aggiornamento della Sen svol-tosi oggi al Mise, la delegazione di Assocostieri, nel rap-presentare la centralità del settore della logistica energetica e la necessità di un suo corretto inquadramento nello sce-nario attuale e futuro ha sottolineato, ha sottolineato tra l’altro la necessità di un approccio governativo integrato tra i vari ministeri interessati, la mancanza di procedure am-ministrative semplici, rapide e omogenee; l’assenza di un modello nazionale di previsione e monitoraggio efficiente; il gap di costo dell’energia e la illegalità diffusa nel settore petrolifero. Tra le criticità settoriali ha messo invece in evi-denza: per il GPL, la necessità di contrasto dell’illegalità e dell’emanazione di relativi provvedimenti sanzionatori; per il GNL, la necessità di iter autorizzativi accelerati e di un

Si espande l’offerta di ref-e sul GnlREF-E, l’istituto milanese di ricerche di economia e rego-lazione dell’energia, “partner tecnico” di Conferenza-GNL fin dall’inizio dell’attività nel 2012, ha recentemen-te proposto al mercato nuovi prodotti e iniziative mirate al settore del GNL in ambito nazionale e internazionale.Alla prima ricerca sulla filiera degli usi finali del GNL in Italia nel 2015, cui è seguito il rapporto multi-client 2016, questo filone di attività si struttura adesso in “Os-servatorio usi finali del GNL”, con una sezione dedicata sul sito di REF-E, la pubblicazione del rapporto annuale con aggiornamenti quadrimestrali.Nella pagina http://www.ref-e.com/it/downloads/osser-vatorio-gnl-usi-finali sono disponibili molti dati statistici del settore (Infrastrutture per la distribuzione del GNL, Depositi satellite di GNL oltre agli abstract delle pubbli-cazioni riservate ai sottoscrittori).In questi giorni è iniziata la ricerca di mercato per la realizzazione del Rapporto 2017, da concludere entro l’anno, comprensivo della sezione speciale “Politiche per la metanizzazione della Sardegna e potenziali di pe-netrazione del gas naturale”. Nella proposta di parte-cipazione si sottolinea l’importanza dell’anno da poco iniziato per l’attuazione del decreto legge 257/2016 (DAFI) pubblicato lo scorso 13 gennaio.In ottica internazionale, nell’ambito dei servizi di Gas Market Strategy, è stato varato “REF-E LNG Watch”, nuovo servizio di Market intelligence che mira a fornire analisi sui fondamentali e sui prezzi di mercato GNL, aggiungendo prospettive strategiche sull’evoluzione dei mercati Gas/GNL worldwide. L’obiettivo specifico è supportare la definizione e l’individuazione di market strategies, la gestione del portafoglio e/o del rischio di mercato.LNG Watch, integrato anche con il consolidato Gas Watch, aiuterà a seguire le tendenze attuali del GNL e a prevedere e intuire le possibili evoluzioni e interazioni sui mercati del gas europei e mediterranei, supportan-do l’individuazione di market strategies, la gestione del portafoglio e/o del rischio di mercato.Negli scorsi mesi si è inoltre consolidato il primo indice di riferimento per la contrattazione di carichi di GNL nel Mediterraneo di breve termine, denominato L-MED, sempre più ripreso e rilanciato anche dalla stampa di settore.Le attività di REF-E nei settori del gas naturale e del GNL sono supportate dallo sviluppo di modelli proprietari di simulazione e forecasting del mercato italiano, come I-GaMe, (unico disponibile ad oggi) ed europeo, chia-mato Eu-GaMe (unico modello che integra anche dina-miche sud-europee e LNG).

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quadro regolatorio di riferimento certo, stabile e affidabile nel tempo; per i Biocarburanti, il passaggio graduale alla seconda generazione. E relativamente alle criticità portuali: fondali, governance e procedure. Quanto agli obiettivi pri-oritari della Sen, Assocostieri indica la decarbonizzazione dell’economia, un sistema infrastrutturale articolato basato su un approccio multi-fonte e multi-destinazioni, la creazio-ne in Italia di un hub del gas e linee di indirizzo in tema di GNL. (16/2)

Gnl, indice l-med in caloCon il secondo assessment di febbraio l’indice Ref-E L-Med inverte la rotta, bloccando la risalita che lo aveva caratte-rizzato nelle ultime pubblicazioni. Il prezzo per consegne in marzo si attesta a 24,727 €/MWh (-1,3% rispetto al prece-dente assessment), con il prompt in consistente backwar-dation, riscontrando prezzi per consegne in aprile e mag-gio, a 23,127 €/MWh (-1,2%) e 22,534 €/MWh (-0,7%) rispettivamente. L’upside degli ultimi assessment svanisce in seguito all’attestarsi di fondamentali di mercato di breve termine più confortanti sia sul mercato gas europeo sia su quello asiatico: in Far East il recupero a pieno regime del-la produzione australiana (Gorgon), la quale aveva creato una situazione di scarsità nel mercato asiatico nei mesi di dicembre-gennaio, e l’offerta di 9 carichi Lng dalla Russia (da Sakhalin) per consegne a partire dal prossimo mese fino a maggio, forniscono un quadro rassicurante sull’offerta globale Lng. In aggiunta a ciò in Europa si delineano una domanda di gas contenuta, complici temperature al di so-pra delle medie stagionali, e la ripresa di carichi Lng verso il Nord-Europa da fine mese - inizio marzo (4 carichi sono attesi in UK: 2 a Isle of Grain e 2 a South Hook), fornisco-no un outlook confortante limitando le aspettative rialziste dell’ultimo periodo. (17/2)

ue, 444 mln dalla commissione per progettiinfrastrutturaliContinuano gli sforzi di Bruxelles per raggiungere gli obiet-tivi dell’Unione energetica con l’approvazione di risorse fre-sche per progetti infrastrutturali nei settori elettrico e del gas. L’ok alla proposta della Commissione per un finanzia-mento complessivo di 444 milioni di euro è arrivato dagli Stati membri venerdì scorso. Gli investimenti rientreranno tra i fondi strutturali della Connecting Europe Facility (Cef), che ha già stanziato oltre 5 miliardi di euro in progetti infra-strutturali energetici nel periodo 2014-2020.Rispetto alla call dell’anno precedente, si assiste a una ridu-zione sia nei progetti approvati (da 27 a 18, peggior risul-tato tra le quattro annualità del Cef), sia nel totale dei fi-nanziamenti (da 707 milioni di euro a 444). Dei 18 progetti selezionati, 7 riguardano il comparto elettrico per un totale di 176 milioni, altri 10 sono relativi al settore del gas con circa 228 milioni di investimenti, mentre 40 milioni saranno destinati all’unico progetto per smart grid.Per l’Italia arrivano poco più di 14 milioni nell’ambito del gasdotto Tap per studi su nuove tecniche di scavo e recu-pero archeologico. Sono solo 5 i progetti che riguardano

la realizzazione dei progetti, per un totale di 350 milioni stanziati. Tra questi: il corridoio elettrico interno alla città di Riga (10 mln); l’interconnettore gas tra Polonia e Slovac-chia (108 mln); la costruzione di un terminale Gnl a Krk in Croazia (101 mln), fondamentale per diversificare la regione attualmente dominata da una sola fonte di approvvigiona-mento; il progetto Sincrogrid per un uso più efficiente della trasmissione elettrica in Slovenia e Croazia (40 mln); l’inno-vativo progetto Caes per lo stoccaggio a Larne, in Irlanda del Nord, che permette di utilizzare gli eccessi della produ-zione rinnovabile in forma di area compressa, che viene poi conservata sottoterra in caverne geologiche all’interno di strati salini, per poi essere rilasciata generando elettricità (90 mln).Gli altri progetti riguardano essenzialmente studi per fasi preparatorie, tra i quali spicca quello della più grande in-frastruttura energetica in Germania, il SuedLink: 700 km di cavi ad alto voltaggio interrati che serviranno a collegare la produzione eolica generata nel nord con i consumatori del sud della Germania, garantendo una migliore integrazione delle energie rinnovabili. Il finanziamento della Commis-sione per questo progetto ammonta a 40 milioni di euro. (20/2)

Gnl, nel 2016 domanda in aumentoLa domanda globale di Gnl nel 2016 è stata 265 milioni di tonnellate con un aumento delle importazioni nette di 17 mln t. E’ quanto emerge dalla prima edizione del Lng Outlo-ok di Royal Dutch Shell, che evidenzia come a dispetto di alcune previsioni lo scorso anno l’offerta non ha superato la domanda grazie a una ripresa dei consumi in Asia e Medio Oriente.Cina e India da sole in particolare hanno importato cumu-lativamente 11,9 mln t in più, raggiungendo un consumo annuo rispettivamente di 27 e 20 mln t. Lo scorso anno secondo GiiGnl la domanda globale si era attestata a 245,2 mln t.Secondo Maarten Wetselaar, direttore Integrated Gas and New Energies di Shell, la domanda mondiale di Gnl crescerà a un ritmo medio del 4-5% all’anno tra 2015 e 2030.Dal 2015 il numero dei paesi importatori di Gnl è aumenta-to di sei unità con l’ingresso di Colombia, Egitto, Giamaica, Giordania, Pakistan e Polonia, per un totale di 35 paesi. Nel 2016 la crescita più rapida di domanda si è avuta in Egitto, Giordania e Giamaica, che cumulativamente hanno impor-tato 13,9 mln t.Lato offerta gran parte della crescita delle esportazioni è venuta dall’Australia, che da sola ha esportato 15 mln t in più raggiungendo i 44,3 mln mc. Gli Usa hanno esportato 2,9 mln t nel loro primo anno da esportatore.Secondo il rapporto i prezzi continueranno a essere influen-zati da numerosi fattori, incluso il petrolio, le dinamiche di domanda e offerta globali e il costo dei nuovi impianti Gnl. Il commercio globale di Gnl si sta evolvendo nel senso di offrire risposta a situazioni di scarsità sui mercati nazionali e venendo incontro alle esigenze dei compratori, con più con-tratti di breve termine e per volumi ridotti. Nel contempo i

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nuovi soggetti emergenti come compratori di Gnl presenta-no rating di credito più sfidanti che in passato.Secondo Shell, a fronte di un rallentamento degli inve-stimenti in nuova capacità negli ultimi anni, per il futuro sarà necessario tornare a investire per fronteggiare un incremento di domanda atteso in Asia dopo il 2020. Shell ricorda tra l’altro che il Sud Est Asiatico, che at-tualmente include paesi esportatori importanti come Malesia e Indonesia, dovrebbe diventare importatore netto nel 2035. (20/2)

aggiornamento Sen, le richieste di assogasliquidial miseNella definizione degli obiettivi è necessario riconoscere il ruolo ambientale e sociale del gas, sia relativamente al suo impiego nel settore della combustione, sia in quello dell’au-totrazione. E’ quanto hanno sottolineato oggi i rappresen-tanti di Assogasliquidi nell’audizione al Mise sulla revisione della Sen. Rilevando, con particolare riferimento al Gpl e al Gnl, che i vantaggi sono duplici. Dal punto di vista ambien-tale, perché la loro combustione produce un basso conte-nuto di sostanze inquinanti e di gas serra; dal punto di vista sociale perché, grazie alle caratteristiche chimico-fisiche e alla facilità di trasporto, permettono di raggiungere zone altrimenti difficilmente accessibili.Qualità ambientali da sfruttare, hanno aggiunto, coniu-gando gli impegni in termini di decarbonizzazione con la necessità di tutela della qualità dell’aria e della salute umana. Ricordando che recenti contributi scientifici han-no dimostrato il forte impatto invece sull’inquinamento dell’aria causato dall’impiego di stufe e caldaie alimentate a legna e pellet, il cui acquisto viene invece fortemente incentivato attraverso vari strumenti (Conto termico e de-trazioni fiscali).Per quanto riguarda l’impiego di Gpl e Gnl nel settore auto-trazione, l’auspicio è che la Sen rafforzi gli strumenti previsti dal Dafi con “interventi incentivanti” sia sul fronte infra-strutturale, sia su quello della domanda. Perseguendo due obiettivi: ampliare la rete distributiva dei carburanti alterna-tivi e far crescere il loro mercato. E nello specifico settore del Gnl, al fine di garantirne uno sviluppo importante negli usi di trasporto (stradale e marittimo), negli usi industriali e nelle reti isolate, i rappresentanti di Assogasliquidi hanno evidenziato la necessità di adottare misure tese allo sviluppo delle infrastrutture di approvvigionamento a terra in Italia, procedimenti autorizzativi rapidi e certi; stabilità del quadro fiscale di riferimento e implementazione di normative tec-niche ad hoc.Per finire, Assogasliquidi chiede anche un forte impegno nelle attività di monitoraggio e controllo, per contrastare la diffusione di fenomeni di illegalità, come furti e riempi-menti abusivi di bombole e piccoli serbatoi, e la presenza sul mercato di aziende non in possesso dei requisiti previsti per l’esercizio di tali attività. (22/2)

Gnl navi, prosegue lo sviluppo in nord europaConsegnata la prima nave (dual fuel) addetta al riforni-

mento di Gnl alla joint venture costituita da Engie, Fluxys, Mitsubishi Corporation e NYK. La nave, da 5.000 mc di ca-pacità, rende operativo il marchio Gas4Sea lanciato lo scor-so settembre con lo scopo di commercializzare i servizi di bunkeraggio di GNL da nave a nave in tutto il mondo, a cominciare dai moli di Zeebrugge in Nord Europa.Nel frattempo anche la compagnia norvegese CRYO Ship-ping ha lanciato un nuovo progetto di nave small scale per il rifornimento marino del GNL. Come annunciato da Nicho-lai H. Olsen, a.d. e co-fondatore di CRYO Shipping, entro i primi mesi del 2018 dovrebbe essere operativo il prototipo di una piccola metaniera. Anche CRYO Shipping aspira a diventare un operatore nel campo del bunkeraggio marino e stima che nel 2020 il numero di navi alimentate a GNL potrebbe arrivare a mille unità richiedendo uno sviluppo consono di impianti di stoccaggio e di rifornimento di GNL nei porti.Nel settore del trasporto di automezzi, infine, lo scorso 7 febbraio a Malmo, in Svezia, è stata inaugurata la seconda nave a GNL (dual fuel) per il trasporto di auto e camion di proprietà della United European Car Carriers (UECC). La so-cietà norvegese, joint venture tra Nippon Yusen Kabushiki Kaisha (NYK) e Wallenius Lines, trasporta l’equivalente di 1,7 milioni di vetture all’anno e gestisce diversi terminal nei porti europei con una flotta di 20 navi. La nuova nave bat-tezzata con il nome di Energy Auto, appartiene alla Classe Super 1A idonea al ghiacci del Mare del Nord, è la gemella della Eco Auto, inaugurata lo scorso novembre a Zeebrug-ge, e proprio come la gemella è in grado di completare un viaggio di andata e ritorno di 14 giorni senza dover ricorrere al rifornimento del GNL. (22/2)

Gnl panigaglia, “servizi small scale nel 2021”Lo studio di fattibilità per aggiungere i servizi “small sca-le” al terminale di rigassificazione Snam di Panigaglia “ha dato esiti positivi” e “Gnl Italia potrebbe essere pronta a occuparsi di ship loading entro il 2021. Ma prima dovran-no essere presi in considerazione sia aspetti commerciali che di confronto con gli enti locali e con i territori”. Lo ha detto Germano Grassini, responsabile delle operazioni per il sito di Panigaglia, parlando al workshop “Impiego del Gnl in campo navale”, organizzato da Atena che si è te-nuto presso il Polo Marconi. Lo studio di fattibilità portato avanti in questi mesi, riferisce il quotidiano “Città della Spezia”, ha riguardato due scenari principali: “abbiamo preso in considerazione sia l’ipotesi di caricamento di ca-mion con un piccola stazione dentro il terminale, peraltro già esistente, sia le eventuali modifiche per accogliere navi più piccole in cui conferire il gas liquefatto”, ha aggiunto Grassini.Al seminario è intervenuto anche Alessandro Fino, ma-naging director di OLT: “deve essere ancora creata una filiera che comprenda anche le zone di stoccaggio costie-re”, ha detto. “Dal canto nostro con un investimento di circa 2 milioni e con due anni di lavoro potremmo essere pronti ad accogliere bettoline da 60 a 110 metri di lun-ghezza”. (24/2)

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Siete stati tra i primi ad entrare nel mercato del gas naturale li-quefatto (Gnl), cosa è cambiato e cosa dovrebbe cambiare per favo-rire una rapida diffusione del com-bustibile Gnl?Da quando il Gruppo Ham ha iniziato la sua attività in Italia, ovvero circa 7 anni fa, di cambiamenti ce ne sono stati mol-ti, basti pensare che prima di un anno fa per le pratiche autorizzative, per la realizzazione di stazioni di servizio stra-dali con metano liquido e metano com-presso ma approvvigionato dal serba-toio criogenico, in alcuni casi abbiamo impiegato anche più di due anni. Oggi invece impieghiamo dai 6 mesi ad un anno dalla presentazione delle pratiche alla messa in servizio dell’impianto. Tut-to questo è positivo anche se in alcuni casi la burocrazia è ancora troppo lenta.

Quali sono i fattori che rallentano una rapida crescita dell’impiego del Gnl nei trasporti pesanti?Il vero nodo in questa fase di sviluppo credo che sia più che altro logistico, ovvero l’approvvigionamento del GNL, che ad oggi è in gran parte importato

da Marsiglia, la base di carico più vici-na all’Italia. Questo in termini econo-mici e anche di complessità gestionale è senza ombra di dubbio il problema che limita maggiormente la diffusione di questo prodotto specialmente nel Centro e Sud Italia. Tra Roma e Mar-siglia ci sono quasi 1.000 chilometri!

recentemente avete realizzato, in provincia di Sondrio, una stazione promossa da una flotta privata, non da un gestore di stazioni car-buranti, per soddisfare in primo luogo le proprie esigenze, e poi permettere l’accesso ad altri. e’ un buon esempio replicabile per i grandi trasportatori del Sud?La stazione di Gera Lario è la quarta realtà aperta in Italia, la prima asso-luta in Lombardia. Si tratta del prima impianto italiano in self service per il GNL e in un prossimo futuro anche per il metano compresso per le au-tomobili. L’impianto è stato realizza-to assieme ad una grande società di trasporto, una delle prime società ita-liane a volere una “logistica sosteni-bile”. L’impianto si trova al di fuori di

una delle arterie principali, e questo è molto importante perché fa capire che a volte i limiti territoriali della do-manda potenziale del prodotto non sono un limite.Ovviamente questo progetto può es-sere realizzato in tutte le aree dell’I-talia, anche nel Sud dove si trovano molte società di logistica che possono migliorare il loro servizio divenendo sempre più “green”. Ham è a dispo-sizione per illustrare questa esperien-za a chiunque pensi a qualche cosa di simile. Venendo a Napoli vogliamo proprio avvicinarci sempre di più alle realtà logistiche del Mezzogiorno. Il GNL può dare contributo importante per facilitare ai prodotti del Mezzo-giorno l’arrivo sui mercati del Nord Italia e dell’Europa, considerate le maggiori distanze che i loro camion devono percorrere rispetto ad altre aree del Paese.

“il Gnl può arriVareancHe al Sud”di ConferenzaGNL

per la rubrica “Tre domande a...” abbiamo raccolto la testimonianza di Riccardo Piccolo, LNG Sales manager Italy & Swiss di ‎Ham Italia, sponsor Gold della manifestazione. La società italo-spagnola è specializzata nella progettazione, costruzione e manutenzione di impianti, nel trasporto e commercializzazione del Gas Naturale Liquefatto

(GNL), in grado di operare con proprio personale su tutta la filiera del GNL.

Riccardo Piccolo

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il vostro ingresso nel settore del Gnl si limiterà alla progettazione, costruzione, manutenzione delle stazioni o intendete ampliare l’in-tervento ad altri segmenti della filiera distributiva?Siamo molto attenti all’evoluzione di tutto il settore che si presenta in for-te espansione su vari fronti. In que-sto momento ci stiamo focalizzando anche su alcuni progetti di impianti

industriali e di gestione del GNL pro-dotto da impianti di produzione bio-gas-biometano.

Quali sono i fattori che rallentano una rapida crescita dell’impiego del Gnl nei trasporti pesanti?Sicuramente il limite maggiore al mo-mento è rappresentato dalla man-canza di un’industria small scale sulle nostre coste. La difficoltà e i costi di

approvvigionamento condizionano sia lo sviluppo degli impianti che del parco veicoli.

puntate solo al mercato nazionale o anche a quello di altri paesi del bacino del mediterraneo?La nostra attenzione è rivolta princi-palmente al mercato italiano ma con un occhio anche al bacino del Medi-terraneo

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tecnoGaS: “focuS Sul bioGnl”

Per la rubrica “Tre domande a...” abbiamo incontrato Massimiliano Rizzi, responsabile commerciale Italia di Tecnogas, che sarà presente a ConferenzaGNL-ExpoGNL 2017 in qualità di espositore. La Tecnogas è una società emiliana che da più di 40 anni opera nei settore Gpl, metano e carburanti occupandosi di progettazione e costruzione chiavi in mano di stazioni di servizio Gpl, metano e carburanti, autobotti per il trasporto del Gpl, depositi e impianti

periferici e offrendo anche la manutenzione ordinaria e straordinaria delle installazioni.Negli ultimi anni Tecnogas ha iniziato ad operare nel settore del GNL per autotrazione ed uso industriale, sviluppando affidabili sistemi di distribuzione ed erogazione per varie stazioni di servizio in tutta Italia. Massimiliano Rizzi

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cornelissen amplia flotta iVeco a GnlIn Olanda, la compagnia di trasporti e logistica Cornelissen Group di Nijmegen ha ampliato la sua flotta di camion alimentati a gas naturale li-quefatto, acquistando tre nuove motrici IVECO alimentate a GNL che vanno ad aggiungersi alla sua flotta già esistente di 23 veicoli. I tre tir sono dotati ciascuno di due serbatoi di GNL con una capacità totale di 390 chilogrammi di GNL, che

consente loro un’autonomia di percorrenza di 1.500 chilo-metri. I nuovi autotreni della Cornelisson saranno utilizzati per il trasporto merci della catena di supermercati Albert Heijn. (5/1)

nuovo traghetto a Gnl per brittany ferriesLa compagnia di navigazione Brittany Ferries ha firma-to una Lettera di Intenti (LOI) con il cantiere Flensburger Schiffbau-Gesellschaft (FSG) di Flesburgo (Germania) per costruire una nuova nave Ro-Ro alimentata a GNL. La nave, di 185 metri di lunghezza e 31 metri di larghezza, sarà do-tata di 257 cabine passeggeri e in grado di trasportare fino a 1.680 passeggeri. La capacità di carico dei veicoli di 2.600 metri lineari permetteraà di imbarcare fino a 550 automobi-li e 64 autrotreni. Christophe Mathieu, CEO di Brittany Fer-ries, ha dichiarato: “La firma di questa lettera d’intenti con il cantiere Flensburger è un passo concreto verso la costru-zione di una nuova generazione di navi di Brittany Ferries. Nonostante la Brexit, restiamo fiduciosi sulla nostra capacità di continuare ad accrescere e modernizzare i nostri servizi lungo le rotte che servono il turismo e il commercio in Eu-ropa“. Il traghetto, la cui La costruzione dovrebbe iniziare nella primavera del 2017 subito dopo la firma del contratto definitivo, opererà (dal 2019) sulla rotta Portsmouth-Caen con tre partenze e ritorni giornalieri. (5/1)

primo re-loading di Gnl su piccola scala nel portolituano di KlaipedaIl 2 Gennaio nel porto lituano di Klaipeda ha avuto luogo la prima operazione di ricarico di GNL su piccola scala effet-tuato per conto della Litgas, società commerciale apparte-nente al gruppo Lietuvos Energia.La nave Coral Energy, noleggiata dalla compagnia Skangas, ha caricato 15.000 metri cubi di GNL dalla FSRU Indipen-dence, l’unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione che serve il terminale lituano d’importazione di GNL; il ca-rico sarà ulteriormente trasportato in uno dei terminali di piccola scala di GNL ubicati nelle diverse aree costiere del Mar Baltico.L’operazione costituisce la prima fornitura avvenuta nell’am-bito di un contratto firmato tra la novegese Statoil (fornitri-ce del GNL) e le due società lituane di trading di gas natura-le Litgas e Lietuvos Dujų Tiekimas, entrambe appartenenti a Lietuvos Energija, il gruppo lituano che mira a promuovere

lo sviluppo del mercato del GNL su piccola scala nella regio-ne del Baltico.Il terminale di GNL FSRU Indipendence del porto lituano di Klaipeda è attualmente l’unica struttura nel Mar Baltico che permette di ricaricare il gas naturale liquefatto su navi me-taniere di piccola dimensione. (6/1)

la capitale del Kazakhstan ricorre al Gnl “small scale” di GazpromGazprom Export ha firmato un contratto con la compagnia kazakha Global Gas Regazification, affiliata della statale Global Gas Group, per la fornitura di gas naturale liquefat-to mediante trasporto su strada dalla Russia al Kazakhstan.Secondo un comunicato della società russa, il primo carico di GNL su piccola scala, che sarà effettuato entro la fine dell’anno, sarà destinato all’Università di Astana, dove nel prossimo futuro si prevede di sviluppare ulteriormente l’im-piego del GNL presso ulteriori siti della Capitale.Complessivamente nell’arco del 2017, le esportazioni di gas liquefatto (prodotto da Gazprom Transgaz Ekaterinburg, denominata in passatoi Uraltransgaz) che perverranno dalla Russia al Kazakhstan via autobotte ammonteranno a oltre 5.000 tonnellate di GNL.“Il progetto di rigassificazione del gas naturale liquefatto che servirà la regione di Astana e del Nord del Kazakistan è scaturito dalle istruzioni impartite direttamente dal Pre-sidente e dalle coerenti decisioni adottate dal governo del Kazakhstan”, ha sottolineato Oleg Goncharov, Direttore Generale di Global Gas Group.Elena Burmistrova, Direttore Generale di Gazprom Ex-port, ha inoltre rimarcato che l’accordo costituisce la base per lo sviluppo di una più ampia cooperazione con il Kazakhstan nel settore delle forniture di GNL su “piccola scala”. (6/1)

Gnl di rWe per i veicoli del porto interno di duisburgRWE Supply & Trading e Duisport (Autorità portuale della città di Duisburg posta alla confluenza tra il Reno e l’af-fluente Ruhr, a 28 km da Dusseldorf), lavoreranno assie-me per realizzare le infrastrutture necessarie per utilizzare il GNL nell’area portuale. L’obiettivo è sviluppare e imple-mentare un sistema comune e sostenibile della logistica per la fornitura, lo stoccaggio, la distribuzione e l’utilizzo del metano liquido. L’area per la nuova stazione di servizio è stato scelto dopo una fase di valutazione dell’uso del GNL per sostituire i combustibili diesel.“Siamo felici di lavorare con Duisport a questo progetto innovativo. Il porto di Duisburg offre eccellenti possibili-tà per l’utilizzo del GNL”, ha sottolineato Andree Strac-ke, membro del Comitato esecutivo della RWE Supply & Trading GmbH in un comunicato stampa. “Come mag-giore porto interno del mondo Diusburg ha una per-fetta connessione a tutte linee di traffico.” Non solo

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ero il Gnl nel mondo

a cura di ConferenzaGNL

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imbarcazioni, treni, veicoli portuali e camion, ma anche le industrie della regione Rhein-Ruhr e la densità di po-polazione offrono eccellenti opportunità per un grande consumo di GNL.“Con la lunga esperienza acquisita nella produzione di GNL così come nella costruzione, gestione e manutenzio-ne delle infrastrutture per il gas naturale, RWE è il part-ner ideale per questo progetto”, ha spiegato Erich Staa-ke, CEO di Duisport. “Questa iniziativa è un altro passo in avanti nel nostro sforzo per ottimizzare in modo perma-nente il nostro porto.”Come primo passo, sarà installata una pompa mobile di car-burante, facilmente spostabile, per fornire nella fase pilota GNL ai veicoli portuali (porta container e movimento merci) e autocarri delle aziende locali di logistica. I veicoli saran-no convertiti a GNL e testati nelle operazioni quotidiane. L’investimento necessario per questo primo intervento è di circa mezzo milione di euro. (11/1)

prima stazione nelle asturie realizzata da HamSpagna per alimerkaLa prima stazione di servizio di GNL nelle Asturie è stata realizzata da Ham Spagna per alimentare la flotta di camion della catena di supermercati Alimerka. L’impianto si trova nel centro di logistica della società nella città di Lugo de Llanera da dove partono ogni giorno gli 80 camion per le consegne alla rete di supermercati.Alimerka ha anche affidato alla stessa Ham la logistica di approvvigionamento della stazione che sarà operata dalla controllata Liquid Natural Gaz, la società di commercializ-zazione di gas naturale e dei trasporti criogenici. Alimerka supervisionerà le operazioni in remoto con un sistema on-line di telecontrollo.La scelta di Alimerka per il gas naturale liquefatto come combustibile per la propria flotta di veicoli riduce in modo sostanziale l’impronta ambientale con una riduzione di ani-dride carbonica (CO2) del 30% rispetto ai modelli diesel ed anche una importante riduzione degli ossidi di azoto (NOx), emissioni di particolato e il rumore dei motori.Il Gruppo HAM è leader nella costruzione di stazioni di metano e pioniere nell’uso del GNL nella propria flotta di camion, a partire dal 2000, basandosi su una costante innovazione e lo sviluppo tecnologico, sicuro, affidabile e facile da usare in base all’esperienza accumulata come utente delle proprie stazioni e quella dei suoi oltre tre-cento clienti. (11/1)

a Vard (fincantieri) ordine per due traghetti a GnlIl costruttore navale norvegese Vard, appartenente al Grup-po Fincantieri, si è aggiudicato un contratto per la costru-zione di due traghetti auto/passeggeri alimentati a GNL che saranno destinanti alla flotta della compagnia di navigazio-ne norvegese Torghatten Nord.Il contratto, del valore di circa 70 milioni di $ USA (600 milioni di NOK), riguarda la tipologia di navi Multi Maritime MM 125FD di 130 metri di lunghezza e 20,7 mteri di am-piezza, progettate per operare nei fiordi norvegesi; capaci

di una velocità di circa 18 nodi, sono in grado di ospitare fino a 180 auto e 550 passeggeri.Le consegne dei due traghetti sono previste rispettivamen-te nel terzo trimestre del 2018 e nel quarto trimestre del 2018. I due scafi delle navi saranno costruiti dal cantiere di Vard Braila, in Romania.Le due navi, caratterizzate da una combinazione di sistemi di propulsione a GNL e a batteria in grado di ridurre i consu-mi di carburante e le emissioni e di soddisfare i più recenti requisiti di efficienza energetica, saranno utilizzate sulla rot-ta tra Halhjem e Sandvikvåg, per la quale Torghatten Nord si è aggiudicata un contratto di servizio quinquennale con il governo norvegese. (11/1)

malta nel club dei paesi importatori di GnlCon l’arrivo a Marsaxlokk Bay della nave metaniera Galea di 138.000 metri cubi che trasferirà il suo carico di gas na-turale liquefatto sull’unità di stoccaggio galleggiante (FSU) Armada LNG Mediterrana, Malta ha segnato il suo ingresso nel club mondiale dei paesi importatori di GNL e si prepa-rera alle attività di small scale con il bunkering di metano liquido.La FSU Armada di 125.000 metri cubi, costruita originaria-mente nel 1985 come metaniera e successivamente conver-tita in unità di stoccaggio galleggiante del GNL, fungerà da deposito per il gas destinato alla nuova limitrofa centrale elettrica a gas a ciclo combinato (CCGT) di Delimara, di 200 MW di potenza installata, che dovrebbe entrare in esercizio entro la fine di Gennaio.Socar Trading, filiale commerciale della compagnia petro-lifera di Stato dell’Azerbaigian, che detiene una quota del 20 per cento nel progetto lanciato del Consorzio Electrogas di Malta per lo sviluppo della nuova centrale elettrica e del terminal di gas naturale liquefatto, fornirà il GNL sulla base di un contratto della durata di 18 anni.Parlando ai giornalisti locali, il Ministro maltese senza por-tafoglio Konrad Mizzi ha affermato “Solo tre o quattro anni anni fa ci siamo posti l’obiettivo di ridurre le tariffe elettri-che. Sono lieto di constatare che in pochi anni siamo riusciti a eliminare completamente l’olio combustibile pesante, che presto diventerà storia“.Per Malta è previsto anche un gasdotto dall’Italia sostenuto dalla Commisisone europea. In quel caso – come riportato in una recente inchiesta di Roberto Antonini su La Stampa – la FSU Armada potrà essere ancorata nel banco di Hurd, a 12 miglia al largo dell’isola, per operare il bunkeraggio di GNL. (16/1)

prima micro liquefazione di dresser rand negli uSaDresser-Rand (Gruppo Siemens Power & Gas) ha avviato uf-ficialmente la produzione del suo primo impianto di liquefa-zione di gas naturale su micro-scala realizzato presso il sito produttivo di Ten Man LNG della Frontier Natural Resources in Pennsylvania, Stati Uniti.Il sistema modulare e trasportabile sviluppato da Dresser-Rand, permette all’operatore Frontier N.R. di sfruttare risor-se di gas naturale rinvenute nella formazione di shale gas di

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Marcellus (Mainsburg field di Tenaska Resources) altrimenti inutilizzabili (stranded reserves) in mancanza infrastrutture idonee al trasporto del gas naturale nei luoghi di consumo, grazie a suoi bassi costi operativi e di capitale.Il sistema standardizzato fornito da Dresser si compone di quattro moduli diversi per gestire ciascuna fase del proces-so di liquefazione, che possono essere trasportati mediante l’impiego di otto camion.L’impianto Ten Man LNG ha iniziato la prima produzione a distanza di soli quattro mesi dalla firma del contratto e complessivamente, dal momento dell’avvio ha prodotto cir-ca mezzo milione di litri di GNL nei primi 20 giorni di eser-cizio. (24/1)

la filiera del Gnl di piccola taglia in venditasu alibaba.comIn continuo aumento i componenti industriali della filiera del GNL di piccola taglia e i mezzi di trasporto alimentati a metano liquido disponibili sui grandi portali di e-commerce Alibaba Group, piattaforma che controlla circa l’80% del mercato dello shopping online cinese.Sui siti del Gruppo è infatti possibile trovare, con i prezzi in bella evidenza:serbatoi criogenici di varia misura per lo stoccaggio a terra del GNL http://go.shr.lc/2j7RDoHserbatoi criogenici per uso marittimo del GNL http://go.shr.lc/2j7RFwBbracci di carico e scarico del GNL http://go.shr.lc/2j81CKBcamion a GNL http://go.shr.lc/2j7SYvoe altri prodotti se si ha la pazienza di cercarli.Sul successo della compagnia cinese privata con sede a Hangzhou ma quotata a Wall Street, simbolo e tra i mag-giori protagonisti della globalizzazione dei commerci, non sembra avere alcun effetto l’intento protezionista della nuova presidenza USA targata Trump.Alibaba ha chiuso il IV trimestre 2016 con ricavi in cresci-ta del 54% rispetto allo stesso periodo del 2015, per un valore di circa 7.669 milioni di dollari con un utile netto di 2.471 milioni. In una nota ufficiale Alibaba ha annunciato di voler alzare il target sui ricavi in vista del 2017 con un incremento che andrebbe dal 48% al 53%. (25/1)

barcellona-palma, primo traghetto di linea con Gnl nel mediterraneoIl traghetto Abel Matutes operato da Balearia Ferry, la com-pagnia che gestisce le linee di servizio tra i porti spagnoli di Barcellona e Denia e delle quattro Isole delle Baleari, ha inaugurato lo scorso 29 gennaio l’utilizzo del GNL come combustibile.L’operazione di bunkeraggio, anch’essa la prima nel porto di Barcellona, è stata effettuata dalla spagnola Gas Natu-ral Fenosa mediante autocisterna, che ormeggiata a bordo banchina ha rifornito il serbatoio del traghetto. Il sistema di propulsione dell’imbarcazione è stato adattato al gas me-diante un motore ausiliario Rolls-Royce alimentato a GNL e un serbatoio supplementare criogenico.L’Abel Matutes, che ha una lunghezza di 190 metri ha una

capacità di 900 persone, una volta a regime sulla sua rotta Barcellona-Palma di Maiorca, impiegherà l’alimentazione a gas durante le manovre di avvicinamento e partenza e per generare elettricità, sostituendo l’olio combustibile pesante utilizzato in precedenza.L’applicazione della nuova tecnologia consentirà una riduzione annua delle emissioni di circa 4.000 tonnel-late di anidride carbonica (CO2), più di 60 tonnellate di ossidi di azoto (NOx) e 6 tonnellate di ossido di zolfo (SOx).Daniel Lopez Jorda, Direttore Generale della società ener-getica spagnola, nel commentare l’avvenimento, ha sotto-lineato che “attraverso il progetto congiunto con Balearia e il porto di Barcellona, Gas Natural Fenosa continuerà a promuovere l’uso del gas naturale come combustibile al-ternativo per il trasporto di persone e merci, in sostituzione dei carburanti più inquinanti, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria“.Il progetto di Gas Natural Fenosa relativo al bunkering di GNL è parte del progetto europeo Cleanport, co-finanziato dall’Unione Europea. (1/2)

turchia: l’autorità dell’energia promuove il Gnlper camion e autobusL’Autorità turca per l’energia (EPDK) ha deciso di promuo-vere la costruzione di stazioni di rifornimento di GNL in Turchia, dando impulso all’impiego nel paese del gas lique-fatto per camion e autobus. La decisione è sopraggiunta a seguito della recente messa in funzione ad Alia€a, nella provincia di Smirne, della prima unità di rigassificazione e stoccaggio galleggiante (FRSU Neptune) di 140.000 metri cubi di capacità.Il progetto (Etki LNG Terminal), che è stato approvato dal Ministro dell’Energia e Risorse Naturali Berat Albayrak nel-la primavera 2016, è stato realizzato con la collaborazione tecnica della compagnia francese Engie e dell’operatore norvegese Höegh LNG.In linea con la decisione presa dalla sua Commissione di regolazione, l’EPDK apporterà una modifica alla regola-mentazione delle licenze del mercato del gas naturale: ai già titolari di licenza all’ingrosso del GNL sarà consenti-ta anche la vendita vendita di GNL come carburante per veicoli presso le stazioni di rifornimento appositamente autorizzate; le altre aziende che vendono il gas naturale (gassoso) in tutto il paese avranno l’obbligo di acquisire licenze separate se vorranno vendere anche il GNL per i veicoli.Con il nuovo regolamento il paese mira a estendere l’uti-lizzo del gas naturale e a promuovere mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, al fine di mitigare le emissioni di anidride carbonica e di altri inquinanti.L’installazione e avviamento della prima unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione del GNL della Turchia (che rappresenta il terzo terminal di ricevimento di GNL del pae-se e include un molo e un collegamento alla rete nazionale del gas della compagnia statale Botas) ha comportato un investimento complessivo di 330 milioni di lire turche (oltre

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86 milioni di dollari USA) ed è stato completato nell’arco di appena un semestre. (1/2)

baleària ordina due navi a Gnl al cantiere navaleVisentiniLa compagnia di navigazione spagnola Baleària ha assegna-to un ordine per la costruzione di due navi a GNL al Cantie-re Navale Visentini di Rovigo.Si tratta di due navi “ro-ro” gemelle “dual fuel” di 186,5 metri di lunghezza e capacità di trasporto di 810 passegge-ri, che saranno costruite presso lo stabilimento produttivo della compagnia di Porto Viro. Ilvalore dell’ordine si aggira sui 200 milioni di euro e le due navi, che dovrebbero essere operative entro la fine del 2018, saranno in grado di raggiungere una velocità di 24 nodi grazie ai motori dual-fuel che avranno una potenza totale di 20.600 KW.Per Baleària (che in questa stessa settimana ha sperimen-tato il primo bunkeraggio di GNL nel porto di Barcellona con la sua Albert Matute, dotata di un motore ausilia-rio a GNL) il doppio ordine segue l’ordinativo effettuato nell’aprile 2016 al cantiere basco La Naval per un altro traghetto a GNL che è attualmente in costruzione (di 232 metri di lunghezza e dotato di 4 motori principali “dual fuel” per una potenza complessiva di circa 31.200 kW). (7/2)

alleanza mSc crociere – arta per il bunkering di GnlIn occasione del recente “LNG Bunkering Summit 2017” tenutosi ad Amsterdam, la società di navigazione MSC Cro-ciere e il costruttore tedesco di strutture petrolifere ARTA hanno annunciato una partenership congiunta per lo svi-luppo di un sistema di bunkeraggio GNL dedicato alle esi-genze specifiche del settore crocieristico.L’accordo fa seguito alla lettera d’intenti siglata tra MSC Crociere e il cantiere STX France, nel giugno 2016, per la costruzione di un massimo di quattro navi da crociera con propulsione a GNL di oltre 200.000 tonnellate di stazza lorda. La consegna della prima nave è prevista nel 2022.Nel complesso, il gruppo MSC prevede di effettuare inve-stimenti per 9 miliardi di Euro nei prossimi dieci anni, che comprendono la costruzione di 11 nuove navi da crociera di nuova generazione, comprese le quattro sopracitate navi alimentate a GNL (circa 4 mld di Euro).Yves Bui, LNG Project Director di MSC Crociere, ha dichia-rato: “Con un programma di quattro navi da crociera ali-mentate a GNL che nei prossimi anni entreranno a far parte della nostra flotta, siamo molto impegnati a sviluppare le migliori tecnologie e possibili sistemi per sostenere l’intro-duzione del GNL nella nostra attività. In ARTA, abbiamo trovato un partner che corrisponde al nostro interesse per l’innovazione e la tecnologia marittima in grado di recepire le esigenze specifiche del nostro settore: con il risultato di disporre di giunti e meccanismi di collegamento/scollega-mento rapido di nuova concezione nonché di rivestimenti isolati a doppia parete, che permetteranno di condurre le

operazioni di rifornimento senza interrompere le attività che si svolgono a bordo della nave “.Andreas von Keitz, Amministratore Delegato di ARTA, ha aggiunto: “Siamo estremamente soddisfatti del nuovo sistema che abbiamo sviluppato per soddisfare le specifi-che esigenze di bunkeraggio del settore crociere. Grazie alla nostra partnership con MSC Crociere siamo stati in grado di comprendere appieno queste esigenze avva-lendoci della nostra quarantennale esperienza ingegne-ristica nella buona gestione dei bunkeraggi. Il risultato consisterà in una soluzione tecnologicamente avanzata che contribuirà a garantire che il principio del doppio contenimento lungo l’intera catena di bunkeraggio del GNL“. (7/2)

tre nuovi Stralis iVeco a Gnl per la francese tran-sports p. mendyL’azienda di trasporti e logistica Transports P. Mendy, attiva nella regione di Parigi e nei Paesi Baschi e pioniere dell’im-piego del GNL in Francia fin dal 2014, ha annunciato l’arrivo nella sua flotta di tre nuovi trailer LNG Natural Power Iveco a doppio serbatoio, che presteranno i servizi di trasporto per conto di una filiale del gruppo industriale del legno Eg-ger, con sede a Rion-des-Landes (Aquitania). I nuovi veicoli da 400 CV con cambio automatico garantiranno un tra-sporto stradale efficiente, pulito e rispettoso dello standard Piek relativo alla rumorosità (non superiore ai 72 dB e in vigore in numerosi paesi europei per la distribuzione serale o notturna nelle aree urbane), con un’autonomia ampliata a 1.500 km.“Questo è un nuovo passo nella strategia di trasporto so-stenibile lanciata nel 2008 con la creazione di una unità ambientale addetta allo sviluppo e all’impiego di carburanti alternativi più puliti” è stata la dichiarazione della P. Men-dy, firmataria della Carta dell’ADEME (l’Agenzia Ministeriale francese per la Gestione dell’Ambiente e dell’Energia) che prevede impegni volontari degli autotrasportatori al fine della riduzione delle emissioni di CO2. Con oltre il 10% dei veicoli dotati di alimentazione a GNL-CNG, Trasports P. MENDY possiede una delle flotte di trasporto più rispettose dell’ambiente di Francia.Alla società, che figura tra le prime quattordici società francesi che hanno ottenuto il riconoscimento della “Label Objectif CO2” dell’ADEME nel giugno 2016, è dovuta an-che la costruzione della prima stazione di rifornimento LNG/CNG della Francia, avvenuta nel 2014 a Castets (Landes), grazie alla collaborazione intrapresa con la società spagnola Gas Natural Fenosa.Complessivamente, Transports P.Mendy possiede una flotta di 350 camion e un fatturato consolidato di 30 milioni di Euro. (10/2)

uecc battezza seconda “car carrier” Gnl nel porto di malmoIl 7 febbraio scorso, nel porto svedese di Malmo si è tenuto il battesimo della seconda nave a GNL (dual-fuel) adibita al trasporto di auto e camion, appartenente alla compagnia

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norvegese United European Car Carriers (UECC), joint ven-ture tra Nippon Yusen Kabushiki Kaisha (NYK) e Wallenius Lines.La nave denominata Energy Auto, appartenente alla Classe Super 1A idonea al ghiaccio finlandese/svedese, è gemel-la della nave Eco Auto battezzata nel Novembre 2016 a Zeebrugge, in Belgio, anch’essa in grado di completare un viaggio di andata e ritorno di 14 giorni senza dover ricorrere al rifornimento del GNL.“UECC sarà sempre apprezzata come attore chiave nel set-tore, con un ruolo importante per un futuro del settore ma-rittimo a basso livello di emissioni e consumo energetico“, ha commentato Cleopatra Doumbia-Henry, Presidente della World Maritime University di Malmö.Johan Rostin, CEO del Porto di Copenhagen-Malmo, ha sottolineato come il varo in un breve lasso di tempo delle due navi UECC alimentate a GNL sia stato estremamente positivo per la riduzione delle emissioni nella intera regione baltica.Con una flotta di oltre 20 navi appositamente dedicate al settore auto e camon, UECC trasporta l’equivalente di 1,7 milioni di vetture all’anno e gestisce diversi terminal nei por-ti europei. (15/2)

progetto omnitek per mezzi pesanti da lavoro fuori-strada a GnlOmnitek Engineering Corporation ha annunciato che colla-borerà con Olson-Ecologic Testing Laboratories all’esecuzio-ne di uno studio da 1,5 milioni di dollari USA (finanziato con un “Grant” dalla California Energy Commission – CEC), per dimostrare la validità della sua tecnologia per motori a gas naturale applicata ai veicoli da lavoro pesanti off-road utilizzati in California.La società svilupperà un motore a gas naturale Caterpillar di 18 Litri, che potrà essere alimentato da biogas da fonti rinnovabili (R-CNG), da gas naturale compresso (CNG) e/o da GNL, attraverso la sua tecnologia brevettata di con-versione del motore “diesel-to natural gas”. Olson-Ecologic Testing Laboratories agirà come responsabile del progetto, effettunado test approfonditi presso i suoi laboratori prima delle reali sperimentazioni off-road.Il Presidente e CEO di Omnitek Engineering Corp., Werner Funk, ha dichiarato: “Il comparto delle costruzioni rappre-senta la principale categoria responsabile delle emissioni dei veicoli fuori strada nel bacino della South Coast, che concorrono a circa un terzo delle emissioni totali di NOx e di PM 2,5, secondo i dati forniti dal California Air Re-sources Board (CARB). Il nostro obiettivo è quello di di-mostrare alternative efficaci per ridurre le emissioni di car-bonio, migliorare la qualità dell’aria e agevolare i requisiti di conformità delle flotte con l’introduzione di motori a gas naturale e di tecnologie avanzate per l’industria delle costruzioni off-road tradizionalmente imperniate sull’ali-mentazione diesel“.Sottolineando che i mezzi pesanti diesel off-road hanno una lunga durata e sono pertanto sostituiti meno frequen-temente dei camion stradali, determinando una rotazio-

ne più lenta delle flotte verso l’adozione di tecnologie più pulite, Funk ha aggiunto: “Siamo a favore di un “repo-wering cost-effective” delle attuali vecchie macchine ali-mentate con motori Tier 4 compatibili (ndr. lo standard dettato dall’Agenzia federale per la protezione ambien-tale – EPA) con il gas naturale, piuttosto che sostituire i veicoli con l’acquisto di nuove macchine diesel conformi allo standard Tier 4. Il repowering risulta particolarmen-te conveniente quando viene eseguito durante le revisioni programmate o importanti interventi sul motore. Dal mo-mento che i motori a gas naturale non sono prontamente disponibili per la maggioranza delle macchine off-road, la conversione del motore diesel-a-metano rimane una valida ed economica alternativa.” (16/2)

Vos logistics raddoppia la flotta di trattori stradali (iVeco) a GnlLa compagnia olandese Vos Logistcs, una delle maggiori società di autotrasporti in Europa con una rete di 25 sedi e circa 1.000 veicoli, nel primo trimestre del 2017 immet-terà nella sua flotta di trasporto internazionale cinque nuovi camion IVECO alimentati a GNL, raddoppiando il numero delle sue motrici che utilizzano il gas liquefatto.La società ha introdotto i camion a GNL nel suo network di trasporto pesante nel 2015, adottando cinque proto-tipi di trailer a GNL a basso ponte, dotati di doppio ser-batoio e in grado di permettere un’autonomia di 1.000 chilometri, che sono stati collaudati con successo nei 18 mesi passati.Al fine di sfruttare appieno i vantaggi sia ambientali sia finanziari dell’alimentazione a GNL, i nuovi cinque tratto-ri stradali saranno impiegati prevalentemente nelle per-correnze a elevato chilometraggio, tra Benelux, Svezia e Francia. Inoltre, sono già previsti dei piani di crescita per l’inserimento di altri camion a GNL.Per i flussi di trasporto maggiori, con elevate esigenze in termini di velocità, sicurezza e affidabilità, Vos Logistics ha sviluppato una apposita metodologia di trasporto de-nominata “Hotwheels”, dedicata a una attenta pianifica-zione della guida che permette la gestione non-stop dei camion a GNL, che possono raggiungere una percorrenza mensile fino a 35.000 chilometri, l’equivalente di tre ca-mion normali. Wojciech Cybulski, Manager delle attivi-tà operative di Vos Logistics ha sottolienato “Hotwheels promuove pienamente il potenziale del GNL che, attra-verso la cospicua riduzione delle emissioni e la maggiore produttività dei camion, offre la soluzione finale più con-veniente”. (20/2)

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La società di ricerca e con-sulenza Ref-e ha messo a punto un indice del valore del Gnl consegnato ai rigas-sificatori del bacino Medi-terraneo. L’indice, chiamato L-MED, viene pubblicato sul sito di Ref-e con frequenza bisettimanale (1° giorno la-

vorativo di ogni mese e l’11° giorno lavorativo di ogni mese) da novembre 2016 e regolarmente ripreso dalla Staffetta Quotidiana, per consegne previste a partire dal mese di pub-blicazione M+1 fino al mese M+3. Il valore viene indicato in euro/MWh. “Le attuali evoluzioni del mercato del gas naturale - spiega Ref-e - induco-no a considerare il Gnl nell’area del Mediterraneo, fino a oggi marginal-mente valorizzato, come una delle

più rilevanti chiavi di svolta del mer-cato europeo. L’assenza di un prez-zo di riferimento e rappresentativo delle contrattazioni spot di carichi Gnl nell’area, o di un hub Gnl come l’attuale indirizzo asiatico, ci ha spin-to a inaugurare l’L-MED Index, inteso come prezzo di riferimento per con-trattazioni di carichi spot Gnl nel ba-cino del Mediterraneo, indipendente-mente da quale sia il porto di carico (loading terminal o impianto di lique-

fazione) o la tratta marittima percorsa dal cargo. Esso è definito in modo da riflettere la competitività tra i merca-ti potenziali di destinazione (asiatico e dei principali hub europei), e della competition tra combustibili (interfuel competition)”. L’indice è un prezzo DES (deliver ex shipping) e non riflette i costi di rigassificazione e di capacità del terminale. Di seguito le rilevazioni fino al mese di febbraio 2017.

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Gnl, l’andamento delle Quotazioniin mediterraneo

Pubblicazione Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile MaggioNov_01 18,414 18,67 18,71Nov_02 20,691 20,93 20,87Dic_01 19,725 19,94 20,13 19,68Dic_02 19,691 19,50 19,59 19,31Gen_01 21,22 21,26 21,09 20,69Gen_02 23,67 23,59 23,292Feb_01 24,11 24,03 23,402 22,686Feb_o2 24,32 23,73 23,127 22,534

Numero speciale online pdf dellaSTaffeTTa QUoTiDiaNa - 28 febbraio 2017Petrolio gas elettricità e altre fonti di energia

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