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Informazioni generali:
DURATA DEL VIAGGIO: 14-15 giorni.
PERIODO DEL VIAGGIO CONSIGLIATO: Giugno – Ottobre.
COME ARRIVARE DALL’ITALIA: In aereo, consigliamo di atterrare a Mykonos e ripartire verso
l’Italia da Rodi. Altri aeroporti dell’area con voli diretti
dall’Italia sono Santorini, Chania e Heraklion a Creta.
FUSO ORARIO: +1 ora rispetto all’Italia.
DOCUMENTI NECESSARI: Carta d’Identità.
PATENTE RICHIESTA: Patente Italiana.
RISCHI SICUREZZA E SANITARI: Nessuno
MONETA: EURO
TASSO DI CAMBIO: ///
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Descrizione del viaggio:
1° - 2° - 3° giorno: MYKONOS – DELO
Una volta atterrati a Mykonos non tarderete a familiarizzare con le caratteristiche che l’hanno resa famosa: l’essere alla moda, l’equivocità,
il divertimento sfrenato, il proporsi come una località turistica di grido ripiena di turisti ma al contempo capace di aver mantenuto una certa
anima tradizionalista.
L’isola offre belle spiagge e cittadine caratteristiche con negozietti tipici, sebbene soffra un po’ di cronico sovraffollamento.
Capoluogo e scalo dei traghetti è Hora che si presenta come un dedalo di viuzze acciottolate che serpeggiano tra case imbiancate a calce. Le
buganvillee sembrano essere presenti in ogniddove nel centro storico che è affollato di gioiellerie, boutique, gallerie d’arte, bar, ristorantini e
sovraffollato di gente (in alta stagione non è evento raro il doversi letteralmente spintonarsi per procedere!). Le spiagge migliori dell’isola
sono spesso piene di bagnanti e di festaioli incalliti essendo attrezzate con diverse discoteche e, particolarità di Mykonos, esistono numerosi
siti balneari sia per naturisti che per omosessuali. Concedetevi almeno 2 notti per assaporare il clima festaiolo dell’isola.
Sfruttate uno dei tre giorni di permanenza a Mykonos poi per visitare la prospiciente Delo (30 minuti di traghetto da Hora). L’isola sacra di
Delo, si narra che qui nacquero le divinità Apollo e Artemide, è storicamente così importante che tutto l’arcipelago delle Cicladi ha preso il
nome dal fatto che le isole costituenti circondano Delo. Delo divenne nel periodo ellenistico uno dei tre centri spirituali più importanti di
Grecia e anche sotto la dominazione Romana acquisì grane importanza essendo stata dichiarata porto franco. L’ampliarsi e il modificarsi
delle principali rotte commerciali in seguito portò però poi al suo declino e oggi appare come il sito archeologico più importante dell’Egeo
settentrionale. La spettacolarità degli scavi deriva principalmente dalla loro posizione straordinaria: perdetevi tra i resti e se avete volontà
risalite il Monte Kythnos (113m) per godere di panorami superbi su Delo e le isole cicladiche vicine.
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Divertimento notturno sfrenato a Mykonos, uno scorcio balneare di Hora e uno sguardo alle rovine sul mare di Delo.
4° - 5° - 6° giorno: SANTORINI
Con una traversata in traghetto di circa 2 ore si raggiunge quella che è considerata da molti la più spettacolare tra tutte le isole greche:
Santorini (o Thira, in greco). L’isola stessa è parte del bordo dell’enorme caldera (in gran parte sommersa) di un enorme vulcano che
esplose nel 1650 a.C. in una delle eruzioni più forti a cui il pianeta Terra abbia mai assistito. In quell’occasione vennero eruttati 30 km cubi
di magma, la cenere si levò fino a 36km di altezza e il centro dell’isola sprofondò nella crosta terrestre tanto da essere istantaneamente
riempito d’acqua marina e causò numerosi tsunami di eccezionale portata. Da allora numerosi eruzioni e terremoti si sono susseguiti facendo
talora crollare parti dell’isola nel fondale marino, talvolta facendo emergere alcuni degli isolotti che circondano Santorini.
L’arrivo dei traghetti è posto a Athinios ma il capoluogo e perla dell’area è la località di Fira. Fira, che sorge sul bordo della caldera, offre
un panorama della stessa straordinario con le sue falesie variopinte a causa degli stati di lava e pietra pomice che le costituiscono. Di notte
poi lo spettacolo, se possibile, si acuisce ancora vedendola risplendere al chiaro di Luna e delle stelle. Fira è inoltre l’epicentro commerciale
dell’isola con una miriade di negozietti e boutique da scoprire e con le sue case imbiancate a calce con i tetti dipinti di blu è una delle
cartoline più famose e maestose dell’intera Grecia. Tra i punti di interesse da segnalare a Santorini vi sono: l’antica Akrotiri, avamposto
minoico sommerso sotto le ceneri dell’eruzione del 1650 a.C., una sorta di Pompei in miniatura laddove sono state rinvenuti edifici,
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ceramiche e affreschi originali. Altro luogo da non perdere è la località balneare di Kamari, sulla costa opposta rispetto a Fira. La sua lunga
spiaggia di sabbia vulcanica nera è incorniciata dalle aspre scogliere calcaree di Capo Mesa Vouno ed è un luogo perfetto per organizzare
delle escursioni subacquee alla scoperta dei tesori sommersi della caldera. Anche Oia, villaggio nella parte settentrionale di Santorini,
merita una visita per la sua atmosfera davvero deliziosa. Dedicate almeno tre giorni pieni a questa gemma del Mediterraneo e divertitevi a
scovare le migliori spiagge di Santorini dove abbandonarsi a un ritemprante relax in un panorama mozzafiato.
Le tipiche case imbiancate a calce con tetti blu di Santorini e una delle più belle spiagge dell’isola, Red Beach.
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7° - 8° - 9° - 10° - 11° giorno: CRETA
Posta a due sole ore di traghetto da Santorini si entrerà in contatto con Creta, la maggiore per distanza tra le isole greche, che costituisce
una sorta di microcosmo nel variegato panorama delle isole egee. Qui le tracce della sua lunga e tumultuosa storia sono ancora ben visibili
oggi, specialmente nelle cittadelle fortificate sede dei più ambiti porti storici cretesi, e l’ambiente è tra i più diversificati di tutta la Grecia
spaziando da litorali paradisiaci ad aspre alture e brulli altopiani nell’entroterra. Qui la popolazione è poi particolarmente fiera e attaccata
alle tradizioni e nonostante l’influenza della modernità si faccia di anno in anno sempre più penetrante nel tessuto sociale locale non è raro
ancora vedere pastori che portano enormi greggi al pascolo o donne in abiti tradizionali, specie nelle campagne. Tutto questo è poi esaltato
da una delle cucine più rinomate ed apprezzabili della Grecia intera, squisitamente mediterranea per la sua composizione eterogenea fatta di
prodotti freschissimi e genuini. Tra le portate più succulente si ricordano i tis oras (carne e pesce grigliate al momento), gli yemistà (piatti di
verdura ripiena cotta al forno), le varie preparazioni di carni di agnello e maiale alla griglia come i paidakia (costolette d’agnello), i brizoles
(braciole di maiale), il gyros (quarto di manzo che gira su uno spiedo verticale) o i souvlaki (cubetti di carne disposti su uno spiedino). Tipico
di Creta è poi lo tsigaristò (agnello o capra brasati), senza dimenticare i pasticci di carne come il kokkinistò al pomodoro. Elementi fondanti
della cucina cretese e delle isole greche in generale sono poi le verdure (domates-pomodori, kremydia-cipolle, horta-erbe aromatiche
commestibili e skordo-aglio su tutte), i formaggi (oltre alla celeberrima feta a base di latte di pecora si ricordano anche le produzioni
casearie a base gialla come il kaseri, il kefalotyri e la graviera), gli yogurt (yaourti) in genere di latte di pecora, le pites (torte salate),
l’onnipresente olio di oliva (eleoladho) vera e propria istituzione gastronomica locale come i prodotti ittici, primi tra tutti i frutti di mare. Tra
le bevande più iconiche invece si rammentano la retsina, vino aromatizzato con resina di pino, e l’ouzo, distillato di uva aromatizzato
all’anice.
Approccerete a Creta sbarcando presso la città di Herklion, trafficato porto e cuore pulsante della grande isola. La città ha subito una
forte influenza veneziana nella sua architettura, tanto che i principali monumenti della città vecchia sono la Rocca al Mare, fortezza
veneziana imponente con all’esterno rilievi che raffigurano il Leone di San Marco, e la Fontana Morosini, situata nella centrale
Plateia Venizelou, composta da quattro leoni che gettano l’acqua in otto vasche di marmo finemente scolpite. Oltre alla lenta
esplorazione della città vecchia (circondata da importanti resti dell’antica cinta muraria) non mancate assolutamente di visitare il
Museo Archeologico di Heraklion, vanto della città, secondo solo al Museo Archeologico di Atene per dimensioni e ricchezze esposte.
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Tra i reperti più significativi ricordiamo il Disco di Festo, i vasi di ceramica di Kamares, il pendente delle Api, il Sarcofago di Agia
Triada, numerosi affreschi rinvenuti a Cnosso. Il museo è prevalentemente incentrato sull’arte minoica che ha abbellito e plasmato
l’isola di Creta durante i secoli.
Vista panoramica di Heraklion, con in primo piano la Rocca al Mare, quindi il Disco di Festo custodito nel Museo Archeologico.
Nella giornata successiva, sempre pernottando a Heraklion, si possono vistare due gemme della Creta centrale: il palazzo di Cnosso
(10km, 15 minuti) e l’altopiano di Lassithi (85km, 75 minuti da Heraklion). Affittate pertanto un’autovettura privata per essere più
flessibili e comodi negli spostamenti.
Cnosso fu la capitale di Creta in epoca minoica e venne rinvenuta da Schliemann nel 1900 congiuntamente al Labirinto di Cnosso,
dove secondo leggenda Re Minosse imprigionò il Minotauro. La vista a Cnosso è un’esperienza particolare di visita in un sito
archeologico poiché fu ampiamente ricostruita durante il suo recupero, compresi il rifacimento di numerosi affreschi con la tipica
tinta rossa, tanto da appare quasi completa cosicché ci si possa fare un’idea accurata di come potesse apparire davvero nell’antichità.
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Il palazzo di Cnosso vanta molti primati: una delle più antiche reti fognarie al mondo, la prima strada reale al mondo e le prime
costruzioni con ambienti disposti secondo una logica climatica di orientamento cardinale. Una volta giunti nel grande Cortile
Centrale si ha modo di accedere alle sale più spettacolari del complesso: la Sala del Trono con l’affresco dei Grifoni, gli
Appartamenti Reali al primo piano una volta salita la Grande Scalinata, la Sala delle Asce Bipenni e il Megaron della Regina con il
celebre Affresco dei Delfini.
Per il pomeriggio una meta interessante è invece l’altopiano di Lassithi, posto a 900m di altezza. Qui il panorama si compone di
campi coltivati a peri, meli e mandorli, adornati da 5000 mulini a vento del ‘600 che lo rendono un posto bucolico e fuori dal tempo.
(in passato i mulini erano arrivati ad essere fino 20.000). Inoltre è un luogo fortemente legato alle tradizioni e storicamente
conservatore e focolaio di rivolte. L’abitato più caratteristico è Psyrò con numerosi negozi di prodotti tipici. Poco distante da Psyrò
sorge al Grotta di Diketon, con numerose formazioni calcaree pregevoli. Per la serata poi fare rientro ad Heraklion.
Due immagini degli spettacolari interni del Palazzo di Cnosso e panoramica dell’Altopiano di Lassithi.
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Dopo tanta cultura e paesaggi dell’entroterra giunge quindi l’ ora di tornare a respirare l’aria del mare dirigendosi verso l’estremità
occidentale di Creta dove sono ubicate le spiagge più belle dell’isola. Per una giornata rilassante nulla è meglio di Elafonisi (210km,
3 ore da Heraklion), unanimemente considerata tra le più incantevoli spiagge di Creta. Qui la sabbia forma un promontorio allungato
verso l’isolotto prospiciente la costa, che in bassa marea risulta collegato alla terraferma da una sottile e sinuosa lingua di sabbia.
Portatevi un ombrellone e godetevi la giornata.
A sera invece vi consigliamo di convergere in direzione di Chania (75km, 90 minuti). Chania è indubbiamente la città più evocativa di
Creta con una miriade di negozi di artigianato e uno splendido quartiere vecchio in stile veneziano che si affaccia sul porto.
Ristoranti, bar, luoghi di intrattenimento serale abbondano e risulta essere un’ottima base per le zone limitrofe. L’abitato non
presenta monumenti di spicco ma il bello è proprio gustarsi la realtà turistica e marina della città vecchia e del quartiere di Splantzia
racchiusi in ciò che rimane della cinta muraria.
La spiaggia di Elafonisi e il lungomare di Chania all’imbrunire.
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Una gita immancabile nel soggiorno a Creta è quella alla Gola di Samaria. Con i suoi 18km di estensione è una delle più lunghe in
Europa, con ampiezze comprese tra i 150 e i soli 3 metri e pareti verticali che raggiungono i 500m di altezza. Qui hanno trovato il
loro habitat alcuni degli animali a rischio estinzione di Creta come la capra cretese e il kri kri. Il sentiero che la percorre inizia a
Xyloskalo (45km, 1 ora da Chania), nell’entroterra, e giunge a Agia Roumeli, sul mare, dopo 12.5km, che si coprono generalmente in
5 ore. Ricordatevi di indossare scarponi robusti per le pietre aguzze che compongono il sentiero. Se non volete ripercorre le gole a
ritroso per tornare a Xyloskalo potete sempre prendere una delle barche che portano a Paleohora e da qui in autobus tornare a
Xyloskalo. Per la notte ritornate quindi nuovamente a Chania.
Due tratti delle spettacolari Gole di Samaria, vera e propria perla geologica di Creta.
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A completamento dell’esperienza cretese, prima di prendere il traghetto che da Herklion vi porterà a Rodi in poche ore, consigliamo
di adocchiare i villaggetti che compongono la costa centrale-meridionale di Creta.
Preveli (95km, 90 minuti da Chania) è celebre per la sua particolare spiaggia affacciata sul Mediterraneo meridionale. Qui il fiume
Megalopotamos che la raggiunge prima di gettarsi in mare piega ad angolo retto rispetto alla spiaggia, circonda il litorale sabbioso e
quindi sfocia nel Mediterraneo. Oltre alla singolarità del fiume la spiaggia è adorna anche di palme che le danno un tocco tropicale.
Altro luogo da non perdere è poi il villaggio di Matalà (75km, 90 minuti), da sempre la località più frequentata dagli hippy a Creta.
La scogliera locale che si affaccia sulla spiaggia del paese è crivellata di grotte scavate all’epoca di Cristo dai locali e sono state
abitate per secoli. Negli anni ’60 poi diversi hippy ripreso l’usanza tanto da renderle una sorta di moderna città preistorica. Oggi
Matalà ha perso un po’ del suo fascino fricchettone ma rimane comunque uno spaccato singolare di Creta da non mancare. Verso
sera raggiungete quindi Heraklion (85km, 90 minuti) e da qui imbarcatevi su uno dei traghetti notturni che vi condurranno entro
l’indomani a Rodi.
Le spiagge di Preveli e Matalà, con le sue grotte nella scogliera, immagini iconiche della costa meridionale di Creta.
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12° - 13° - 14° giorno: RODI
Rodi, la più grande isola del Dodecanneso, è una meta turistica internazionale molto battuta con una città principale degna del
riconoscimento UNESCO di patrimonio dell’umanità, 300 giorni di sole in media all’anno garantiti e la possibilità di divertimento sfrenato
nei suoi locali letteralmente presi d’assalto ogni estate da orde di turisti dei viaggi organizzati.
Appena sbarcati a Rodi Città non pensate nemmeno minimante di ripartire, qui infatti vive oltre la metà della popolazione dell’isola
ed è indiscutibilmente la realtà più affascinante di Rodi e il miglior punto di appoggio per la sua visita. Il cuore pulsante di Rodi Città
è il Quartiere dei Cavalieri, completamente ancora cinto dall’antica cinta muraria spessa ben 12m. La via principale è la Via dei
Cavalieri di San Giovanni, lastricata, su cui si affacciano le residenze dei membri dell’ordine suddivise per paesi di origine e che
conduce al Palazzo del Gran Maestro. Il palazzo originario del ‘300 saltò in aria a causa di un’esplosione della polveriera e quello
odierno è un magnifico rifacimento operato per mano degli italiani nel ‘900, per ospitare la residenza estiva di Mussolini e Re Vittorio
Emanuele III nel periodo fascista. Oltre a questi punti focali del quartiere non mancate però di esplorarne anche i vicoli, così
pittoreschi e pieni di vita, tanto che rapidamente vi innamorerete perdutamente della zona. Concedetevi pertanto un’intera giornata
per gustare appieno il fascino di Rodi Città.
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Un’immagine serale di Rodi Città e il Palazzo del Gran Maestro, suo monumento più iconico.
Dopo un primo incontro culturale-commerciale-artistico con Rodi nel giorno successivo vale la pena di portarsi sulla sua costa
orientale per apprezzare le sue bellezze naturali. Tra le varie spiagge che compongono quest’area consigliamo e segnaliamo le
adiacenti spiaggia di Stagna e Agathi (40km, 45 minuti da Rodi Città), sabbiose e ampie, la seconda delle quali dominata dal
pittoresco Castello di Faraklos, quattrocentesco. Quando la vita da arenile vi avrà soddisfatto non mancate di compiere poi un salto a
Lindos (15km, 20 minuti), caratteristico borgo della costa orientale. Le sue case seicentesche di un bianco accecante con cortili
pavimentati con ciottoli bianchi e neri sono una delle icone di Rodi ed è sempre gremita di turisti che affollano i suoi numerosi caffè.
Abbarbicata in posizione spettacolare in cima a una rupe di 116m, l’Acropoli è il sito storico più importante di Lindos. Per la serata i
può comodamente tornare a Rodi Città (50km, 50 minuti).
La spiaggia di Agathi e la meravigliosa e pittoresca cittadina di Lindos.
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Come ultima giornata, prima di dirigervi all’aeroporto locale per il volo di rientro, segnaliamo un ultimo sito interessante di Rodi,
posto nell’entroterra: la Valle delle Farfalle o Petalooudes in greco (15km, 20 minuti da Rodi Città). Qui migliaia di falene dai colori
sgargianti e straordinari decorano i ponticelli, i laghetti e i torrenti della zona richiamate dal profumo della resina degli alberi di
storace. Sebbene sia un sito molto turistico vale la pena di vedere questo insolito e coloratissimo assembramento di insetti che
doneranno un tocco caleidoscopico e quasi onirico alla vostra ultima giornata di permanenza sull’isola.
Dettagli della variopinta oltre ogni immaginazione Valle delle Farfalle di Rodi.