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Gruppo vocale MusiCæsena - dir. Silvia Biasini Il Gruppo vocale MusiCæsena nasce a Cesena nel 2014 all’interno dell’Associazione Accademia Mu- siCæsena. L’intento del gruppo era quello di affrontare il repertorio corale a cappella e di iniziare un percorso di divulgazione nel territorio specialmente dei tesori della musica rinascimentale e barocca. L’oc- casione che ha dato il via a questo felice viaggio musicale si è avuta con l’invito da parte dell’Arcidiocesi di Ravenna a prendere parte a un concerto-evento nella Basilica paleocristiana di San Vitale, durante il quale il Gruppo vocale MusiCæsena ha eseguito la settecentesca Cantata BWV 9 Es ist uns kommen her di J. S. Bach. Il 21 novembre dello stesso anno il Gruppo debutta nella realtà cesenate, città di formazione dei musicisti del gruppo, presso lo storico Palazzo Ghini. In quell’occasione è stato proposto il progetto Che’l mondo instabile, un omaggio allo straordinario e modernissimo spirito del madrigale rinascimentale e tre, quattro e cinque voci, attraversando alcune composizioni di J. Des Prez, A. Gabrieli, F. Anerio, J. Arcadelt, L. Marenzio, A. Banchieri e C. Monteverdi. Con l’arrivo della Primavera 2015, in occasione della celebre Rassegna Sacra di musica corale organizzata dall’Associazione Ludus Vocalis di Ravenna, il neonato grup- po propone l’ambizioso progetto di eseguire integralmente le Prophetiae Sibyllarum di Orlando di Lasso. Lo stesso programma viene riproposto il 19 maggio a Bologna, nella Chiesa di S. Stefano e il 9 agosto nella Chiesa di S. Maria Assunta di Badia Prataglia. Inoltre nel marzo 2014 e nell’ottobre 2015, il gruppo ha partecipato attivamente a due Workshop tenuti da Paul Phoenix, ex componente dei King’s Singers, il primo a Cesena organizzato dall’associazione Accademia Musicaesena, il secondo a Torgiano (PG), che ha visto la presenza di alcuni gruppi specializzati nel repertorio a cappella provenienti da diverse parti d’I- talia. A febbraio 2016, in occasione del Carnevale, il Gruppo Vocale è stato impegnato nell’esecuzione del Festino del Giovedì grasso avanti la cena di Adriano Banchieri. L’opera è stata eseguita in forma scenica, attraverso una felice drammatizzazione che ne ha messo in risalto il suo carattere di comedia harmonica. Il 4 settembre 2016 il Gruppo ha eseguito in prima assoluta in Italia l’oratorio La Caduta de gl’Angeli di Don Francesco Rossi (1652-?) nella Chiesa di Santa Maria Maddalena di Porretta Terme. Il concerto, eseguito in forma scenica con la regia di Lorenzo Giossi, è stato organizzato dall’Associazione Vox Vitae che ne ha curato anche la trascrizione. *** Voci in Maschera nasce dalla condivisione delle ricerche e degli approfondimenti che i tre en- semble da noi seguiti hanno effettuato con lo scopo di indagare lo strumento voce in tutte le sue potenzialità timbriche. Il risultato è un repertorio di brani raccordati dagli intrecci di un ca- novaccio, steso per l’occasione, in cui emerge quel Teatro dell’Udito teorizzato da Orazio Vec- chi e portato in scena con alcuni – ancorché pochi – elementi allusivi. I compositori di cui fa- remo rivivere le opere sono rappresentativi dell’evoluzione della scrittura vocale che tra ‘500 e ‘600 ha trasformato il contrappunto rigoroso nel recitar cantando, coinvolgendo gran parte delle corti europee. Tale rivoluzione ha dato vita al madrigale rappresentativo, forma in cui l’ar- te Retorica gioca un ruolo fondamentale. Così vedremo giocare, scherzare e danzare tra loro personaggi stereotipo di una quotidianità in cui ognuno di noi, ancora oggi, può ritrovarsi. Silvia Biasini, Luca Buzzavi e Michael Guastalla Buon Carnevale e arrivederci a... Domenica 2 aprile 2017 Mantova - Basilica palatina di Santa Barbara., h. 17.30 “Il martirio nella musica sacra” concerto polifonico con la partecipazione di Gamma Chorus Corale Discàntica Coro femminile “Francis Poulenc” Schola gregoriana “Matilde di Canossa” Schola gregoriana del Duomo di Mantova Carlo Benatti, organista

Gruppo vocale MusiCæsena - dir. Silvia Biasini Il Gruppo ... · percorso di divulgazione nel territorio specialmente dei tesori della musica rinascimentale e barocca. L’oc -

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Gruppo vocale MusiCæsena - dir. Silvia BiasiniIl Gruppo vocale MusiCæsena nasce a Cesena nel 2014 all’interno dell’Associazione Accademia Mu-siCæsena. L’intento del gruppo era quello di affrontare il repertorio corale a cappella e di iniziare un percorso di divulgazione nel territorio specialmente dei tesori della musica rinascimentale e barocca. L’oc-casione che ha dato il via a questo felice viaggio musicale si è avuta con l’invito da parte dell’Arcidiocesi di Ravenna a prendere parte a un concerto-evento nella Basilica paleocristiana di San Vitale, durante il quale il Gruppo vocale MusiCæsena ha eseguito la settecentesca Cantata BWV 9 Es ist uns kommen her di J. S. Bach. Il 21 novembre dello stesso anno il Gruppo debutta nella realtà cesenate, città di formazione dei musicisti del gruppo, presso lo storico Palazzo Ghini. In quell’occasione è stato proposto il progetto Che’l mondo instabile, un omaggio allo straordinario e modernissimo spirito del madrigale rinascimentale e tre, quattro e cinque voci, attraversando alcune composizioni di J. Des Prez, A. Gabrieli, F. Anerio, J. Arcadelt, L. Marenzio, A. Banchieri e C. Monteverdi. Con l’arrivo della Primavera 2015, in occasione della celebre Rassegna Sacra di musica corale organizzata dall’Associazione Ludus Vocalis di Ravenna, il neonato grup-po propone l’ambizioso progetto di eseguire integralmente le Prophetiae Sibyllarum di Orlando di Lasso. Lo stesso programma viene riproposto il 19 maggio a Bologna, nella Chiesa di S. Stefano e il 9 agosto nella Chiesa di S. Maria Assunta di Badia Prataglia. Inoltre nel marzo 2014 e nell’ottobre 2015, il gruppo ha partecipato attivamente a due Workshop tenuti da Paul Phoenix, ex componente dei King’s Singers, il primo a Cesena organizzato dall’associazione Accademia Musicaesena, il secondo a Torgiano (PG), che ha visto la presenza di alcuni gruppi specializzati nel repertorio a cappella provenienti da diverse parti d’I-talia. A febbraio 2016, in occasione del Carnevale, il Gruppo Vocale è stato impegnato nell’esecuzione del Festino del Giovedì grasso avanti la cena di Adriano Banchieri. L’opera è stata eseguita in forma scenica, attraverso una felice drammatizzazione che ne ha messo in risalto il suo carattere di comedia harmonica. Il 4 settembre 2016 il Gruppo ha eseguito in prima assoluta in Italia l’oratorio La Caduta de gl’Angeli di Don Francesco Rossi (1652-?) nella Chiesa di Santa Maria Maddalena di Porretta Terme. Il concerto, eseguito in forma scenica con la regia di Lorenzo Giossi, è stato organizzato dall’Associazione Vox Vitae che ne ha curato anche la trascrizione.

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Voci in Maschera nasce dalla condivisione delle ricerche e degli approfondimenti che i tre en-semble da noi seguiti hanno effettuato con lo scopo di indagare lo strumento voce in tutte le sue potenzialità timbriche. Il risultato è un repertorio di brani raccordati dagli intrecci di un ca-novaccio, steso per l’occasione, in cui emerge quel Teatro dell’Udito teorizzato da Orazio Vec-chi e portato in scena con alcuni – ancorché pochi – elementi allusivi. I compositori di cui fa-remo rivivere le opere sono rappresentativi dell’evoluzione della scrittura vocale che tra ‘500 e ‘600 ha trasformato il contrappunto rigoroso nel recitar cantando, coinvolgendo gran parte delle corti europee. Tale rivoluzione ha dato vita al madrigale rappresentativo, forma in cui l’ar-te Retorica gioca un ruolo fondamentale. Così vedremo giocare, scherzare e danzare tra loro personaggi stereotipo di una quotidianità in cui ognuno di noi, ancora oggi, può ritrovarsi.

Silvia Biasini, Luca Buzzavi e Michael Guastalla

Buon Carnevale e arrivederci a...

Domenica 2 aprile 2017Mantova - Basilica palatina di Santa Barbara., h. 17.30

“Il martirio nella musica sacra”concerto polifonico

con la partecipazione di Gamma Chorus

Corale DiscànticaCoro femminile “Francis Poulenc”

Schola gregoriana “Matilde di Canossa”Schola gregoriana del Duomo di Mantova

Carlo Benatti, organista

Programma

Chi brama havere spasso e piacere A. BanchieriIntrodutione ai balletti G. G. GastoldiIl curioso G. G. GastoldiL’Humor Svegliato A. BanchieriMascherata di Villanelle A. BanchieriVecchie letrose A. WillaertLa cortesia O. di LassoL’umorista G. G. GastoldiIl fortunato G. G. GastoldiRostiva i corni A. BanchieriEl grillo J. des PrezLa lüna la lüsea popolare mantovanoLa zia Bernardina A. BanchieriCapricciata a tre voci - Contrappunto bestiale A. BanchieriLa bellezza G. G. GastoldiAmor vittorioso G. G. GastoldiLieti amanti L. MarenzioIntermedio di venditori di fusi A. BanchieriIl bianco e dolce cigno J. ArcadeltIl Gioco del Conte A. BanchieriIl contento G. G. GastoldiIl ballerino G. G. GastoldiTanzen und springen H. L. HasslerAldì, dolce ben mio F. AzzaioloChi la gagliarda B. DonatoVinata di Brindesi A. BanchieriChi brama havere novo piacere A. Banchieri

Coro da camera “Gamma Chorus” - dir. Luca BuzzaviIdeato nel 2010 e diretto da Luca Buzzavi, il Gamma Chorus opera all’interno della Accademia Corale “Teleion” di Poggio Rusco. L’approccio al canto corale avviene in modo didatticamente graduale attraverso lezioni di vocalità, ritmica, dizione, lettura e analisi dei brani, ricerca della pulizia sonora e interpretativa. Tra gli impegni più importanti si può citare il viaggio a Roma nell’ottobre 2011 in cui il coro ha tenuto un concerto dedicato alla musica sacra di Nino Rota nella Basilica degli Artisti in Piazza del Popolo in occa-sione del 70° anno di istituzione, cantato durante la Messa degli Artisti nell’omonima chiesa per l’apertura dell’anno 2011/2012 ed eseguito il repertorio di Palestrina in Santa Maria Maggiore. La sezione femmi-nile del coro ha partecipato nel gennaio 2012 alla realizzazione della “Sinfonia sulla Divina Commedia di Dante” di Franz Liszt presso il Teatro Nuovo di Mirandola. Nell’ottobre dello stesso anno ha eseguito presso il Teatro Auditorium di Poggio Rusco il “Gloria” di Vivaldi per coro, soli ed orchestra, instaurando, in occasione del progetto, una collaborazione con l’I.C. di Poggio Rusco. Nell’autunno 2012 il coro ha organizzato il I Laboratorio di Canto Gregoriano che ha vantato la collaborazione del M° Fulvio Rampi e si è concluso a Poggio Rusco con il canto della Messa del Ringraziamento e del “Te Deum”. Nel dicembre dello stesso anno è stato ospite di diverse formazioni in occasione di rassegne di musica corale, eseguendo la Missa “O Magnum Mysterium” di Tomas Luis de Victoria e repertorio gregoriano tratto dal Proprio del giorno di Natale. Nel 2013 ha realizzato il concerto “Bach&Jazz: un’integrazione possibile”, organizzato il II Laboratorio di Canto Gregoriano. Nel 2014 ha eseguito il Festino di Banchieri in forma semiscenica, i Quattro mottetti su tema gregoriano di Duruflé ed il Miserere di Allegri. A inizio 2015 ha iniziato una collaborazione con il Conservatorio “L. Campiani” di Mantova portando in concerto il Credo RV591 di Vivaldi e la Missa Dolorosa di Caldara, ha poi approfondito il repertorio rinascimentale profano invitando il m° Giorgio Mazzucato per la masterclass “Il testo si fa suono” in preparazione del Carnevale 2016. Il “Gamma Chorus” ha concluso il 2015 e inaugurato il 2016 collaborando nuovamente con la Corale Di-scàntica sul Miserere di Allegri, con “I Bei Legami” di Pisa sul Magnificat RV610 e Credo RV591 di Vival-di, con il “Coro Sicardo” di Cremona e partecipando ad una esecuzione de “La buona novella” di De André a Bologna e Mirandola in occasione del Memoria Festival. Nel corso del 2016 ha anche tenuto in Mantova il concerto “Mater Domini”, è stato invitato alla rassegna di inaugurazione dell’Organo Montesanti-Tonoli nella Parrocchiale di Poggio Rusco, ha rappresentato la provincia di Mantova nella rassegna organizzata da AERCO ed USCI Lombardia “Di cori un altro Po” in un concerto presso la reggia di Colorno; in dicembre il coro ha tenuto il concerto “Gloria in excelsis Deo”, cimentandosi in un percorso tematico dal gregoriano al jazz, passando attraverso numerose epoche e stili musicali.

Ensemble Discàntica - dir. Michael GuastallaL’Ensemble, costituito da componenti di Corale Discàntica, si avvale di una formazione variabile (da 6 a 10 elementi) dandosi come obiettivo di studio ed esecuzione il repertorio madrigalistico. Corale Discàntica nasce a metà degli anni ‘90 e si è consolidato circa cinque anni fa con il m° Michael Guastalla e dal 2012 la corale si è riunita in associazione senza fini di lucro, legalmente riconosciuta ed è iscritta all’ Unione delle Società Corali Italiana della provincia di Mantova. Sotto la guida dell’attuale maestro, l‘ensemble, compo-sto da 25 elementi, si è specializzato in particolare nello studio attento e filologico del grande repertorio della polifonia classica sacra e profana, italiana ed europea. Oltre al maestro, Corale Discàntica si avvale di cantanti professionisti esterni come coadiutori nell’attività di studio, quali i soprani Chiara Pezzini e Giu-lia Perusi. Partecipa frequentemente ad alcune delle maggiori solennità nel Duomo di Mantova; nel 2012 ha cantato la Messa Solenne nel giorno dell’Ascensione nella Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia; nel 2013 è stata ospite della Cappella Musicale del Duomo di Modena; nel 2014, su invito del maestro di Cappella della Basilica di S. Ambrogio in Milano, canta alla solenne celebrazione in onore del patrono il 7 dicembre 2014. Nel 2015 inaugura in Cattedrale a Mantova, partecipando alla solenne cele-brazione di Sant’Anselmo, la rassegna corale Matilde 2015 promossa da Usci Mantova. Nel dicembre 2015 l’ensemble è impegnato in un’importante produzione in collaborazione con il Gamma Chorus eseguendo il Miserere mei Deus di Gregorio Allegri nella Cattedrale di Mantova. Inoltre, nello stesso dicembre, la Corale è stata ospite della locale Cappella Musicale del Santuario della Consolata di Torino. Nel giugno 2016 Corale Discàntica è stata artefice di un importante concerto-evento (patrocinato dal Comune di Marcaria, da Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016 e dalla Diocesi di Mantova) presso la residenza quattrocentesca di Corte Castiglioni di Casatico, luogo dei natali dell’umanista Baldassarre Castiglioni. In quel contesto ha fatto il suo debutto sia l’Ensemble Vocale (costituito da 6 a 10 elementi) sia l’ensemble strumentale in sinergia con il chitarrista m° Francesco Bonfà. In questo evento è stato proposto al pubbli-co un viaggio attraverso musiche vocali e strumentali sacre e profane composte presso le maggiori corti rinascimentali europee dai più illustri compositori a cavallo tra il ‘500 e ‘600.

Chi brama havere spasso e piacereChi brama havere spasso e piacereper un tantino entri al festino.Giovani amanti, tra suoni e canti:innamorate, con essi entrate!Di belli umori s’udran furori,in buona vena avanti cena.Scherzi, ballate con mascherate;trattenimenti, sospiri ardenti,feste, allegrezze e contentezzes’hanno a sentire. Torniamo a dire:chi brama havere spasso e piacereper un tantino entri al festino.

Introdutione ai ballettiO compagni, allegrezza:noi siam gionti in Cucagnaove chi più lavora men guadagna.Quest’è quel loc’ameno fonte d’ogni piacer, mar d’ogni gioia,d’ogni delizia pieno.Qui senza alcuna noiadi gelosia né di rival sospetto,le amante e gli amadorigodon de l’or amori.Or pront’e lieto ognun di noi si mostri:su, cacciam mano a gli stromenti nostri,e per dar lor dilettoe soniam e cantiam qualche balletto.

Il curiosoDimmi ch’è il mio corech’è del mio cor, Ninfa gentil.Deh, ha in te loco amores’io non ti son a vil:lo struggi, l’accendi, l’impieghio pur di lui e del mio amor t’appaghi.Ove si in fretta il piedesi in fretta il piè movi o mio ben?Se in te beltà si vedepietade accogli in sen:se m’ami, se vivo mii vuoi,tregua abbian meco ormai gli sdegni tuoi.

L’Humor SvegliatoSonacchiosi, che fate? A che tedio cercate?Svegliatevi dall’ozio, entrate in barca e pigliate buon luogo mentr’è scarca.Eccomi a voi mandato che son l’Humor Svegliato, sol per dirvi ch’udrete belle botte solcando le paludi questa notte.

Mascherata di VillanelleCiascun mi dice che son tanto bella,che sembro la figliuola d’un signore.Chi mi somiglia a la Diana stella,chi mi somiglia al pargoletto Amore.Tutto il contado ogn’or di me favella,che di bellezza porto in fronte il fiore.Mi disse ier mattina un giovinetto:perchè non ho tal pulce nel mio letto?

Vecchie letroseVecchie letrose non valete niente,se non a far l’aguaito per la chiazza,tira tira alla mazza:vecchie letrose scannarose e pazze.

La cortesiaLa cortesia voi donne predicate,ma mai non l’osservate, vi so dire:Voi lo vedere, s’è come dico io?Sol ch’io ti parlo, dici: va con Dio!Se la dicete, perché non me amateet hai pietà di tanto mio martire?Voi lo vedere, s’è come dico io?Sol ch’io ti parlo, dici: va con Dio!

L’umoristaSe mi fai saltar l’umor,per mia fè ti farò pentir.Quant’è meglio per tuo onorche contenti il mio desir.Gavinella dispettosa,vo’ che sii la mia amorosa.Non ti far mò più pregar,t’è pur noto il mio fido amor;qualche premio non vuoi dara chi t’ha donato il cor?Cervellina disdegnosa,vò che sii la mia amorosa.

Il fortunatoVò lodar mai sempre amorChe di gioia m’empie il corTutte le pene,Fiamme e cateneDardie sospirVò bene dirPoi chè alfin m’ha colmo il senD’ogni gioia e d’ogni ben. Vò mai sempre allegro starE por meta al sospirarTutti i miei giorni

Or via, che state a far?Cominciate a sonar.Già pronta è la mia Ninfa per voler meco ballar e per farmi favor la man mi stringe ancor.Or via che state a far? Cominciate a sonar.

Tanzen und springenTanzen und springenSingen und klingenSchöne Jungfrauen in grünen Auen Lauten und Geigen Soll’n auch nicht schweigen,zu musizieren und jubilieren steht mir alla mein Sinn. Mit ihn spazieren Und conversieren,freundlich zu scherzenfreut mich im Herzen für Silber und Gold.

Ballare e saltare, cantare e suonare, anche i liuti e i violini non devono tacere;

voglio solo fare musica e gioire in compagnia di belle ragazze in verdi prati.

Camminare e conversare, scherzare in amicizia, si rallegra il mio cuore più che per l’argento e l’oro.

Aldì, dolce ben mioAldì dolce ben mio,mo’ savi pur che iose mi pode aiutar,deh! Non m’abbandonarPutta mia bella, puttina mia puttella.Cara mia morosetta,m’è d’or la tua braccettavorrei esser con tie tu fusse con mie farem la Gagliarda.Facem che l’ora è tarda.Fa la la la…Taranda ritundaMena la gamba’l pièCh’ì mor per passion.

Chi la gagliardaChi la Gagliarda, donne, vo’ imparare?Venite, a noi che siamo mastri fini.Che di sera e di mattina mai manchiamo, mai manchiamo di sonare.

Provance un poco cance voi chiamare,a passa dieci volte che salimo?Che di sera e di mattina mai manchiamo, mai manchiamo di sonare.Se la Gagliarda, donna, vo’ imparare,sotto el mastro el te bisogna stare.Che di sera e di mattina mai manchiamo, mai manchiamo di sonare.

Vinata di brindesiBrindesi, al basso cant’ et alto col falsetto!

Che vino è questo, messer Covello?Questo da noi vien detto cin chiarello.

Chiarello, buon chiarello,io ti chiarisco mò: faccio ragione.

Bon prò! bon prò! bon prò!Brindesi, al basso col falsetto et il contralto!

Che vino è questo, o cantiniero?Questo da noi vien detto vin versiero.

Versiero, buon versiero, io ti riverso mò: faccio ragione.

Bon prò! bon prò! bon prò!Brindesi, al basso col contralto, belli humori!

Che vino è questo, bon compagnone?Questo da noi vien detto vin trincone.

Trincone, buon trincone,ecco, ti trinco mò: faccio ragione.

Bon prò! bon prò! bon prò!Brindesi, al basso galantuomo e buon compagno!

Che vino è questo, messer cotale?Questo da noi vien detto codriale.

O dolce codriale,entrami in corpo mò.

Brindesi! Brindesi a tutta la compagnia!Che ne dite di questo vino?

E buono a fé, cantiniero, gran mercè!

Chi brama havere novo piacereChi brama havere novo piaceredi nuovo invito al fior gradito!Giovani amanti, lesti e galanti;innamorate, con lor tornate!Vi parlo tosco: a cena nosconon v’invitiamo, che troppi siamo.S’udran cantori sfogar ardoricon stil novello, gustoso e bello.In tanto andate felici siate!Voglio finire tornando a dire:chi brama havere novo piacere, di nuovo invito al fior gradito!

Di gioia adorniGoderà il mio corMercè d’amorO che gaudio o che piacerPer te godo o cieco Arcier.

Rostiva i corniTrinc tin tin tin ri ri tronc, tin tin tin tin tin ri tronc.Rostiva i corni e le castagne in fornoil primo avea dei novelli umori,sospiravan le rane arbori e moricinti d’erbe di tromb’infino al corno.Trinc tin tin tin ri ri tronc, Tin tin tin tin tin ri tronc.Quando mi corro a l’apparir d’un stornocogliendol con la man tra puri fiori, mi disse un sier guidon per tanti ardoria te mi volgo e ronzami d’intorno.Trinc tin tin tin ri ri tronc, Tin tin tin tin tin ri tronc.

El grilloEl grillo è buon cantore che tiene longo verso.Dalle beve grillo canta.Ma non fa come gli altri uccellicome li han cantato un pocovan de fatto in altro loco, sempre el grillo sta pur saldo,quando la maggior el caldoalhor canta sol per amore.

La lüna la lüseaLa lüna la lüsea e ‘l can baiavapar testimoni a gh’era un car ad paia.In quella santa notte dell’Orienteche tüti masa al porc e mi ‘n go gnente.

La zia BernardinaNon avendo per or trattenimento,per fare onore a compagnia sì bella,zia Bernardina, dite una novella.

Dirolla senza farmi strapegare:però silenzio e stàtemi ascoltare!

Sì! Sì! Silenzio! Tacete! Tacete! Olà tacete!Dice che fa una volta una fornara

che aveva una gazzuola...E si? Seguitate! Oh che gusto!

E si questa gazzuolaaveva così ben rotto il filello...

Bon! Toh! E sì? Ben!

Che ragionava come fa un puttello.E sì? E ben? Che diceva? Che parlava?

Diceva: “brutta porca! Porca putta! fa la torta, fa la zuppa, qua qua qua”

Ih! Oh! Ah! Mo chi non rideria?E ben? E sì? Che successe? Seguitate!

Successe che mangiando un dì le zuppe,cadde in terra la gabbia e sì si ruppe

Che fu della gazzuola?Un stronzo vi sia in gola!

Oh buono in vero: ve l’ha cuccata!Mo stiamo attenti a questa capricciata.

Capricciata a tre vociNobili spettatori, udrete or ora quattro belli umori:un cane un gatto un cucco un chiù, per spasso,far contrappunto a mente sopra un basso.

Contrappunto bestialeNulla fides gobbis;similiter est zoppis.Si squerzus bonus est,super annalia scribe.

La bellezzaBellissima Mirtilla,tu di luce avanz’ il Sole con un raggio solaccendi mille cor:chi sempre mai del foco tuo sfavillapuò viver liet’ ogn’ hor.Co’ tuo leggiadri squardifa hor viver, hor morir;ne alcun si può schermirdal grande tuo valor:chi vuol fuggir hà sempre i passi tardie parte tutto ardor.Beltà celeste in terrain te scorge occhi mortal;ne odor spirano egualal tuo di Maggio i fior:innanzi a te humil anco s’atterrapietà chiedendo Amor.

Amor vittoriosoTutti venite armatio forti miei soldati.Io son l’invitt’ Amore,giusto saettatore.Non temete punto,

ma in bella schiera uniti,me seguitate arditi.Sembrano forti heroiquei che son contra voi.Ma da chi sa ferire,non si sapran schermire.Non temete punto,ma coraggiosi e forti,siat’ a la pugna accorti.

Lieti amantiI lieti amanti e le fanciulle teneregivan di prato in prato rammentandosiil foco e l’arco del figliuol di Venere.Non era gelosia, ma sollazzandosi,montan i dolci balli a suon di cetera.E’n guisa di colombi, ognor baciandosi,oh, pura fede, o dolce usanza vetera!Or conosco ben io che’l mondo instabile,tanto peggiora più, quanto più invetera.

Intermedio di venditori di fusiChi vuol filare?Belle donne, comprate fusi,chè le rocche son bon mercato!Chi vuol filare, o donne eccovi il fusodi querza bianca, d’acero e castagno;girate sopra’l palmo come è usolo troverete sodo, fisso e stagno.N’havrete quattro al soldo: o grande abuso!Fusi sodi, bianchi né son storti!Sappiate certo, non si fa guadagno;girate dritto acciò, acciò vostri consortinon dichino facciate i fusi storti!

Il bianco e dolce cignoIl bianco e dolce cigno cantando more, et io piangendo giungo al fin del viver mio. Stran’ e diversa sorte ch’ei more sconsolato, et io moro beato. Morte, che nel morire m’ empie di gioia tutto e di desire. Se nel morir altro dolor non sento di mille mort’ il dì sarei contento.

Il gioco del contePer seguitare spasso in questo loco,belle signore, su, facciamo un gioco.

Tutte concordemente unite siamo:voi principiate e noi vi seguitiamo.

Su su faccia’ne un bello,per chi starà in cervello.

Che gioco sarà questo?Spediteci su, presto!

Quattro versi dirò speditamente:voi replicate senza intoppar niente.

Dite su, che siam lesteper rispondervi, e preste.

Sopra il ponte a fronte del fonte vi stava un conte;cadde il ponte nel fonte e il conte si ruppe il fronte.

Sete troppo vivace.più adagio se vi piace.

Sopra il ponte a fronte del fontevi stava un conte;cadde il ponte nel fonte e il contesi ruppe il fronte.

Sopra il ponte a fronte del contevi stava un ponte...

Non sete in segno:ponete un pegno.

Sopra il fonte a ponte conte... Ponete un pegno.

Don! E una...Don! E due...Don! E tre.

Tre ore sono a fé!

Il contentoPiacer, gioia e diletto, sente ognun che segu’amor, ha tordo chi vuol dir, ch’ei porg’altrui dolor, perch’ognum la gioir,pur ch’ami di bon cor.Chi dunque lieta vita, sempre mai desia goder, chi conviengli seguitar questo potente’Arsen, arse nel mar Nettun, questi egl’impose il fren.Ben e di se nemico chi rifinta un tanto ben,ben lui segua dunqu’ognun e’l cor gli donno e’l sen arse el mar Nettunquesti egl’impose il fren.

Il ballerinoSonatemi un balletto,col mio amor voglio danzar!Ch’io prendo gran piacernel ballo a dirvi il ver.