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L’Associazione motociclisti incolumi chiede infrastrutture viarie sicure. La petizione su change.org DAL CONVEGNO A CHIANCIANO Guard-rail ghigliottina, buche e ostacoli fissi Se le strade non perdonano chi ama la moto Pali, alberi e ostacoli fissi in ge- nerale lungo il bordo della strada. Guard rail divelti o comunque senza protezioni. Buche. Errori. I temi di una due giorni dedicata alla sicurezza su due ruote. A or- ganizzarli, a Chianciano, l'Ami, l'Associazione motociclisti inco- lumi (motociclisti-incolumi.com). Una mattina di studio e poi la pratica su strada (di questo vi rac- conteremo in un prossimo arti- colo). "Gli incidenti stradali sono tra le prime cause di perdita della salute nell'età giovanile, soprat- tutto dai 14 ai 40 anni", ricorda Marco Guidarini, medico, trauma- tologo, presidente dell'Ami. "Si deve fare prevenzione, analizzare i fattori di rischio più diffusi e in- tervenire - prosegue Guidarini - su tutte quelle strade che non per- donano il minimo errore umano. Nei decenni le infrastrutture via- rie non sono migliorate. Dalla di- sposizione incosciente degli alberi a fusto, che hanno fatto mi- gliaia di vittime, alla collocazione ancora più incosciente di altri ostacoli fissi ai margini della strada. Muretti a spigolo, lam- pioni, pali metallici di ogni sorta e guard rail ghigliottina, pronti a punire una banale scivolata in sella a uno scooter o un'uscita di strada al volante dell'auto". L'Ami, negli anni, ha messo a fat- tor comune esperienze nel campo della medicina, dell’aeronautica e del motociclismo professioni- stico, elaborando e proponendo agli addetti ai lavori un metodo di analisi degli incidenti che distin- gue i fattori di rischio dalle cause che provocano danni alla salute. "Ci sono le cause di incidenti - spiega ancora Guidarini - e le cause di lesioni. Le prime pos- sono essere dovute al veicolo. O, ancora, alle infrastrutture: strade progettate, costruite e mantenute male, secondo principi di econo- mia anziché di attenzione di chi guida. Dimensioni ridotte, scarsa visibilità, asfalto usurato, buche, avvallamenti e dossi; curve peri- colose, vegetazione a bordo strada non curata, fossette late- rali sottodimensionate o non cu- rate, che portano acqua e ghiaia sull’asfalto; incroci pericolosi e rotatorie mal progettate. Senza dimenticare i mancati investi- menti. La causa di incidente più diffusa è e resta comunque l'er- rore umano. Facilitato da distra- zione, stanchezza, alcol e droghe e, anche, da una preparazione Under-30, più vittime nel 2016 Un preoccupante incremento di vittime under-30 sulle strade ita- liane. E’ il dato rilevato da Polizia e Carabinieri nei primi 5 mesi del 2016, periodo che ha registrato un aumento del 27,9 per cento rispetto allo scorso anno. E dopo quasi quindici anni di progressiva diminuzione, tornano a salire in Europa (+1,3%) e in Italia (+1,4%) le vittime di incidenti stradali. Nel 2015, anche se- condo i dati forniti da Aci-Istat la scorsa settimana, sulle strade dell'Unione europea hanno perso la vita 26.300 persone, 70 al giorno; in Italia le vittime sono state 3.430, quasi 10 al giorno, 49 in più rispetto all'anno prece- dente. E a proposito del 2014, gli incidenti mortali nel nostro Paese sono stati 3.381: 578 hanno coinvolto pedoni, 273 biciclette, 112 ciclomotori e 704 le moto. Tra le cause, si confermano velo- cità, distrazione, mancato uti- lizzo delle cinture di sicurezza e alcol, responsabile del 25% delle morti per incidente. Per le due ruote a motore, a Roma (fonte Istat) nel 2014 sono stati 455 gli incidenti accaduti con motorini e 5.933 quelli con moto. Le vittime sono state 46,i feriti 6.306. Nei Municipi (dati dei vigi urbani sempre del 2014), il maggior nu- mero di incidenti si è registrato nel primo (1.106), a seguire il se- condo (629) e il settimo (538 in- cidenti). Quello con più vittime, 7, è stato il quindicesimo Muni- cipio S.C. L’INDAGINE E I DATI Incidenti? Test sullo smartphone Provochi un incidente mentre stai inviando messaggi dal cellulare? Negli Stati Uniti sei considerato alla stregua di un ubriaco. E nello Stato di New York potresti essere sottoposto all’equivalente di un alcol-test. L’uso inappropriato dei dispositivi tecnologici di comuni- cazione mentre si è alla guida sta diventando un problema per la si- curezza stradale. E non solo negli Stati Uniti, come sottolineato da Roberto Sgalla, Direttore Centrale per la Polizia Stradale, nell’inter- vista rilasciata a maggio a T&M. Oltreoceano – come spiegava qualche tempo fa il New York Times - si sta facendo strada l’idea che un guidatore distratto da mail e selfie sia uguale ad un guidatore ubriaco. Su questa base, i legislatori dello Stato di New York hanno proposto il “Tex- talyzer”, una sorta di etilometro dello smartphone per verificarne l’utilizzo al momento di un inci- dente. E la privacy? I promotori sosten- gono che lo “smartphone-test” verificherebbe solo l’uso dei di- spositivi e non i contenuti OLTREOCEANO alla guida inadeguata". E poi c'è la velocità, che chiaramente è un fattore di rischio e la strada, con i suoi numerosi ostacoli. Le prin- cipali cause di lesioni sono per Ami da ricondurre proprio a que- sti ultimi, sia mobili (gli altri vei- coli) che fissi, "disposti, quelli fissi, non solo ai margini delle strade, ma in curva, al centro di svincoli, incroci e rotatorie, senza valutare la traiettoria seguita da chi guida. Gli ostacoli metallici, in particolare i guard rail, possono diventare gabbie, facilitando gli scontri frontali, o arieti, entrando nell'abitacolo, o ancora ghigliot- tine, soprattutto per i motocicli- sti" conclude Guidarini. L'Associazione motociclisti inco- lumi da tempo chiede guard rail installati solo dove è necessario e con protezioni salva-motociclisti. e sul sito change.org ha lanciato una petizione per l'approvazione di un decreto da parte del Mini- stero dei Trasporti. Il problema nel nostro Paese (dove ci sono circa 9 milioni di motociclisti) resta infatti la mancanza di un ri- ferimento normativo. L'iter che dovrebbe portare al decreto è par- tito nel 2013 e ad oggi non si è ancora concluso SIMONE COLONNA

Guard-rail ghigliottina, buche e ostacoli fissi Se le ...€¦ · la vita 26.300 persone, 70 al giorno; in Italia le vittime sono state 3.430, quasi 10 al giorno, 49 in più rispetto

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Page 1: Guard-rail ghigliottina, buche e ostacoli fissi Se le ...€¦ · la vita 26.300 persone, 70 al giorno; in Italia le vittime sono state 3.430, quasi 10 al giorno, 49 in più rispetto

L’Associazione motociclisti incolumi chiede infrastrutture viarie sicure. La petizione su change.org

DAL CONVEGNO A CHIANCIANO

Guard-rail ghigliottina, buche e ostacoli fissiSe le strade non perdonano chi ama la motoPali, alberi e ostacoli fissi in ge-nerale lungo il bordo della strada.Guard rail divelti o comunquesenza protezioni. Buche. Errori. Itemi di una due giorni dedicataalla sicurezza su due ruote. A or-ganizzarli, a Chianciano, l'Ami,l'Associazione motociclisti inco-lumi (motociclisti-incolumi.com).Una mattina di studio e poi lapratica su strada (di questo vi rac-conteremo in un prossimo arti-colo). "Gli incidenti stradali sonotra le prime cause di perdita dellasalute nell'età giovanile, soprat-tutto dai 14 ai 40 anni", ricordaMarco Guidarini, medico, trauma-tologo, presidente dell'Ami. "Sideve fare prevenzione, analizzarei fattori di rischio più diffusi e in-tervenire - prosegue Guidarini - sututte quelle strade che non per-donano il minimo errore umano.Nei decenni le infrastrutture via-rie non sono migliorate. Dalla di-sposizione incosciente deglialberi a fusto, che hanno fatto mi-gliaia di vittime, alla collocazioneancora più incosciente di altriostacoli fissi ai margini dellastrada. Muretti a spigolo, lam-pioni, pali metallici di ogni sorta eguard rail ghigliottina, pronti apunire una banale scivolata in

sella a uno scooter o un'uscita distrada al volante dell'auto". L'Ami, negli anni, ha messo a fat-tor comune esperienze nel campodella medicina, dell’aeronauticae del motociclismo professioni-stico, elaborando e proponendoagli addetti ai lavori un metodo dianalisi degli incidenti che distin-gue i fattori di rischio dalle causeche provocano danni alla salute. "Ci sono le cause di incidenti -spiega ancora Guidarini - e lecause di lesioni. Le prime pos-sono essere dovute al veicolo. O,ancora, alle infrastrutture: stradeprogettate, costruite e mantenute

male, secondo principi di econo-mia anziché di attenzione di chiguida. Dimensioni ridotte, scarsavisibilità, asfalto usurato, buche,avvallamenti e dossi; curve peri-colose, vegetazione a bordostrada non curata, fossette late-rali sottodimensionate o non cu-rate, che portano acqua e ghiaiasull’asfalto; incroci pericolosi erotatorie mal progettate. Senzadimenticare i mancati investi-menti. La causa di incidente piùdiffusa è e resta comunque l'er-rore umano. Facilitato da distra-zione, stanchezza, alcol e droghee, anche, da una preparazione

Under-30, più vittime nel 2016Un preoccupante incremento divittime under-30 sulle strade ita-liane. E’ il dato rilevato da Poliziae Carabinieri nei primi 5 mesi del2016, periodo che ha registratoun aumento del 27,9 per centorispetto allo scorso anno. E dopoquasi quindici anni di progressivadiminuzione, tornano a salire inEuropa (+1,3%) e in Italia(+1,4%) le vittime di incidentistradali. Nel 2015, anche se-condo i dati forniti da Aci-Istat lascorsa settimana, sulle stradedell'Unione europea hanno persola vita 26.300 persone, 70 algiorno; in Italia le vittime sonostate 3.430, quasi 10 al giorno,49 in più rispetto all'anno prece-dente. E a proposito del 2014, gliincidenti mortali nel nostro Paese

sono stati 3.381: 578 hannocoinvolto pedoni, 273 biciclette,112 ciclomotori e 704 le moto.Tra le cause, si confermano velo-cità, distrazione, mancato uti-lizzo delle cinture di sicurezza ealcol, responsabile del 25% dellemorti per incidente. Per le dueruote a motore, a Roma (fonteIstat) nel 2014 sono stati 455 gliincidenti accaduti con motorini e5.933 quelli con moto. Le vittimesono state 46,i feriti 6.306. Nei Municipi (dati dei vigi urbanisempre del 2014), il maggior nu-mero di incidenti si è registratonel primo (1.106), a seguire il se-condo (629) e il settimo (538 in-cidenti). Quello con più vittime,7, è stato il quindicesimo Muni-cipio S.C.

L’INDAGINE E I DATI

Incidenti? Test sullo smartphoneProvochi un incidente mentre staiinviando messaggi dal cellulare?Negli Stati Uniti sei consideratoalla stregua di un ubriaco. E nelloStato di New York potresti esseresottoposto all’equivalente di unalcol-test. L’uso inappropriato deidispositivi tecnologici di comuni-cazione mentre si è alla guida stadiventando un problema per la si-

curezza stradale. E non solo negliStati Uniti, come sottolineato daRoberto Sgalla, Direttore Centraleper la Polizia Stradale, nell’inter-vista rilasciata a maggio a T&M.Oltreoceano – come spiegavaqualche tempo fa il New YorkTimes - si sta facendo stradal’idea che un guidatore distrattoda mail e selfie sia uguale ad unguidatore ubriaco. Su questabase, i legislatori dello Stato diNew York hanno proposto il “Tex-talyzer”, una sorta di etilometrodello smartphone per verificarnel’utilizzo al momento di un inci-dente. E la privacy? I promotori sosten-gono che lo “smartphone-test”verificherebbe solo l’uso dei di-spositivi e non i contenuti

OLTREOCEANO

alla guida inadeguata". E poi c'èla velocità, che chiaramente è unfattore di rischio e la strada, coni suoi numerosi ostacoli. Le prin-cipali cause di lesioni sono perAmi da ricondurre proprio a que-sti ultimi, sia mobili (gli altri vei-coli) che fissi, "disposti, quellifissi, non solo ai margini dellestrade, ma in curva, al centro disvincoli, incroci e rotatorie, senzavalutare la traiettoria seguita dachi guida. Gli ostacoli metallici,in particolare i guard rail, possonodiventare gabbie, facilitando gliscontri frontali, o arieti, entrandonell'abitacolo, o ancora ghigliot-tine, soprattutto per i motocicli-sti" conclude Guidarini.L'Associazione motociclisti inco-lumi da tempo chiede guard railinstallati solo dove è necessario econ protezioni salva-motociclisti.e sul sito change.org ha lanciatouna petizione per l'approvazionedi un decreto da parte del Mini-stero dei Trasporti. Il problemanel nostro Paese (dove ci sonocirca 9 milioni di motociclisti)resta infatti la mancanza di un ri-ferimento normativo. L'iter chedovrebbe portare al decreto è par-tito nel 2013 e ad oggi non si èancora concluso SIMONE COLONNA