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Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (ITTIG) Consiglio Nazionale delle Ricerche Guida per l'annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor Guide for the annotation of norms using xmLeges-Editor M. Cherubini G.Giardiello A.Iozzo M. Rinaldi D. Socci M. Vonci 1 Marzo 2013 Rapporto tecnico n. 01/2013 Keywords: xmLeges-Editor, norms, Nir Standards (DTD, URN, Xml), metadata

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Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (ITTIG)

Consiglio Nazionale delle Ricerche

Guida per l'annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor

Guide for the annotation of norms using xmLeges-Editor

M. Cherubini – G.Giardiello – A.Iozzo – M. Rinaldi – D. Socci – M. Vonci

1 Marzo 2013

Rapporto tecnico n. 01/2013

Keywords: xmLeges-Editor, norms, Nir Standards (DTD, URN, Xml), metadata

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Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor

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Introduzione

Il software xmLeges-Editor è un ambiente di drafting legislativo per la produzione di documenti normativi aderenti agli standard Nir (circolari 22 aprile 2002 n. AIPA/CR/40 “Formato per la rappresentazione elettronica dei provvedimenti normativi tramite il linguaggio di marcatura XML” e 6 novembre 2001, n. AIPA/CR/35 “Assegnazione dei nomi uniformi ai documenti giuridici”).

Lavora direttamente sul formato XML-Nir e consente di adeguare (convertire) o produrre ex-novo i documenti con funzionalità automatiche e/o guidate.

All’interno di xmLeges-Editor sono pienamente integrati una serie di moduli, utilizzabili anche indipendentemente:

• xmLeges-Linker, che individua i riferimenti in testi normativi e li descrive mediante le corrispondenti URN. Utilizza tecniche LEX e YACC per la generazione di analizzatori sintattici;

• xmLeges-Marker, che converte in formato XML-Nir un testo normativo preesistente. Utilizza tecniche basate sulla implementazione di automi a stati finiti non deterministici (NFA) e probabilistici (HMM -Hidden Markov Model);

• xmLeges-Classifier, che classifica porzioni di un testo normativo secondo il modello semantico delle “disposizioni” previsto dallo standard Nir. Utilizza tecniche di machine learning;

• xmLeges-Extractor, che estrae gli argomenti da una porzione di testo normativo classificato tramite xmLeges-Classifier. Sviluppato in collaborazione con ILC-CNR, utilizza tecniche NLP (Natural Language Process).

Principali caratteristiche

• Adesione alle regole di drafting legislativo: ◦ strutturali (codificate dallo standard XML-Nir); ◦ stilistiche (implementate a livello applicativo):

− formulazione linguistica dei riferimenti; − numerazione automatica delle partizioni; − formule iniziali e finali; − gestione delle date.

• Esecuzione di sole operazioni valide, tali da preservare la conformità del documento agli standard Nir al termine di ogni modifica.

• Gestione amichevole di: ◦ tabelle, liste, note di redazione; ◦ allegati; ◦ caratteristiche tipografiche (grassetto, corsivo, sottolineato); ◦ apici e pedici; ◦ giustificazioni del testo.

• Numerazione automatica delle partizioni secondo le regole di drafting. • Gestione dei disegni di legge con produzione automatica del “testo a fronte”. • Controllo ortografico. • Validazione di contenuti (es: verifica della corretta scrittura di una data, forma testuale e

valori di attributi di elementi XML).

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 1

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Vantaggi dell’uso di XML

• Garanzia di adesione alle regole di drafting legislativo (es: corretta sequenza delle partizioni in un documento normativo).

• Visualizzazione e gestione selettiva di porzioni di un documento. • Garanzia di interoperabilità fra diverse applicazioni. • Unica fase di redazione sufficiente per la pubblicazione di un documento su media e formati

diversi (pdf, web, presentazioni).

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 2

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Funzioni generali di annotazione

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1. Organizzazione dell’interfaccia grafica

1.1 – La finestra di lavoro

La finestra di lavoro di xmLeges-Editor è suddivisa in quattro aree funzionali delimitate in alto dalle barre del menu e degli strumenti ed in basso dalla barra di stato:

• Struttura [in alto a sinistra]: vi si trova una rappresentazione strutturata del documento. Tale rappresentazione può essere visualizzata con il classico albero XML (Struttura XML) o con la veste più editoriale di un indice delle partizioni (Indice).

• Attributi [in basso a sinistra]: visualizza e consente di intervenire sui valori di alcuni attributi.

• Area di notifica [in basso a destra]: vengono qui presentati gli eventuali errori (Errori) e problemi (Problemi) presenti nel documento. È inoltre possibile verificare il testo dei riferimenti accompagnato dalle relative URN (Riferimenti e Rif. incompleti), le voci dei metadati correntemente inserite (CheckList), le note redazionali (NDR) e di vigenza dell’atto (NDV). Sono infine qui disponibili tre utility a disposizione del redattore: un gestore avanzato di clipboard (Appunti), un pannello per la visualizzazione di note e commenti (Commenti), un pannello per la segnalazione di bug (Segnalazione).

• Area di lavoro [in alto a destra]: qui sarà eseguita la gran parte delle operazioni. In questa area è possibile visualizzare ed editare il testo del documento (Documento) e degli eventuali annessi (Annessi) utilizzando le comuni funzioni di editing dei word processor. Sono inoltre presenti pannelli per la verifica dello stato dei metadati descrittori (Meta Informazioni), delle modifiche attive contenute nel testo normativo (Modifiche) e del codice XML generato dall’applicazione (Sorgente). Sempre in quest’area è accessibile un editor minimale dei fogli di stile XSL (Xslt Editor).

L’utente può decidere di visualizzare tutti i pannelli o solo quelli di proprio interesse attraverso la voce del menu Visualizza > Finestre. Tutte le aree di lavoro sono ridimensionabili agendo sulle barre di delimitazione; per espandere al massimo un solo pannello è necessario fare doppio click sulla linguetta interessata, un successivo doppio click sulla stessa linguetta ripristinerà la visualizzazione di partenza.

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Figura 1 - Organizzazione dell’interfaccia grafica

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1.2 – La barra dei menu

1.2.1 – Menu File

• Nuovo: crea un nuovo documento in formato XML-Nir.• Apri: apre un documento in formato XML-Nir.• Apri documenti recenti: mostra un elenco dei documenti aperti recentemente.• Importa: lancia il modulo per importare documenti da altri formati (doc, html, pdf, txt).• Esporta: permette di esportare un documento XML-Nir in altri formati (pdf, rtf, html).• Salva: salva un documento in formato XML-Nir.• Salva con nome: salva una copia del documento in formato XML-Nir.• Connetti: sfruttando il protocollo WebDAV, permette la gestione remota di file XML-Nir.• Stampa: stampa il documento in uso.• Chiudi: chiude il documento in uso.• Esci: chiude l’applicazione xmLeges-Editor.

1.2.2 – Menu Modifica

• Annulla: annulla in sequenza le ultime operazioni eseguite.• Ripristina: ripristina in sequenza le ultime operazioni annullate.• Taglia: elimina e copia negli appunti di sistema il testo o la struttura selezionata.• Copia: copia negli appunti di sistema il testo o la struttura selezionata.• Incolla: inserisce il contenuto degli appunti di sistema nel punto in cui si trova il cursore.• Incolla testo: riversa nell’Area Appunti il testo di una partizione precedentemente copiata.• Cancella: elimina il testo o la struttura selezionata.• Trova: trova e/o sostituisce stringhe di testo all’interno del documento.• Trova successivo: trova l’occorrenza successiva della stringa di testo ricercata.• Sostituisci: sostituisce in sequenza stringhe di testo all’interno del documento.• Cambia DTD: varia la DTD Nir rispetto alla quale il documento viene validato.• Inserisci commento: inserisce un commento dell’utente dove si trova il cursore.• Inserisci Processing Instruction: inserisce un reminder personalizzabile.• Estrai Testo: estrae la stringa di testo selezionata da un elemento XML.• Smarca Testo: elimina l’elemento XML che la partizione di testo dove si trova il cursore.

1.2.3 – Menu Visualizza

• Barre degli strumenti: permette di scegliere le barre degli strumenti da visualizzare.• Finestre: permette di scegliere i pannelli di lavoro da visualizzare.• Barra di stato: abilita e disabilita la visualizzazione della barra di stato.

1.2.4 – Menu Strumenti

• Segnalazione Bug: permette di inviare al team di sviluppo la segnalazione di un bug.• Controllo ortografico: esegue il controllo ortografico sul testo del documento.• Analizzatore delle modifiche attive: lancia il modulo per il riconoscimento

automatico dei metadati descrittori delle modifiche attive presenti nel documento.

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1.2.5 – Menu Inserisci

• Inserisci immagine: inserisce un’immagine nel punto in cui si trova il cursore.

1.2.6 – Menu Nir

• Testo: permette di eseguire la formattazione grafica del testo o della struttura selezionata.• Allineamento: permette di allineare il testo o la struttura selezionata.• Liste: permette di inserire liste puntate e numerate interne a un elemento dell’albero XML.• Spostamento: permette di movimentare elementi formali all’interno dell’albero XML.• Partizioni: permette di inserire elementi formali nella struttura XML del documento.• Tabelle: permette di inserire e modificare tabelle all’interno del documento.• Riferimenti: permette di annotare automaticamente o manualmente i riferimenti normativi

presenti nel documento.• Metadati: permette di editare i metadati del documento.• Iter: permette la gestione dell’iter legislativo delle proposte di legge.

1.2.7 – Menu Aiuto

• Contenuti: visualizza la guida all’uso del software.• Informazioni su..: visualizza le informazioni su versione del software, licenza d’uso e

team di sviluppo.

1.3 – Il menu contestuale

Il menu contestuale può essere richiamato facendo click, con il tasto destro del mouse, su un qualsiasi oggetto presente in tre delle quattro aree funzionali (Area di lavoro, Area di notifica e Struttura) di xmLeges-Editor ed è composto da un insieme di voci, corrispondenti ad altrettante operazioni, che è possibile eseguire sull’oggetto selezionato. Le voci presenti sono sono state precedentemente descritte in menu Nir (si veda 1.2.6) e menu Modifica (si veda 1.2.2).

1.3.1 – La voce Inserisci

Contiene una serie di comandi, presenti solamente all’interno del menu contestuale, che consentono di eseguire operazioni afferenti alla struttura XML del documento. Le sotto-voci disponibili variano in ragione dell’elemento XML selezionato su cui si intende operare. Nel pannello Struttura XML la voce Inserisci viene organizzata gerarchicamente per permettere di operare sull’oggetto selezionato (Inserisci nodo), prima di questo (Inserisci prima) e/o di seguito (Inserisci dopo).

Segue un breve elenco dei comandi maggiormente utilizzati durante una marcatura standard di un documento normativo.

Figura 2 – Il menu contestuale

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• data e luogo (dataeluogo): presente esclusivamente operando sull’elemento XML <conclusione>, permette di registrare data e luogo di sottoscrizione dell’atto.

• modifica (mod): permette di aggiungere all’elemento o al testo selezionato il tag <mod>.• modifica multipla (mmod): permette di aggiungere all’elemento o al testo selezionato il

tag <mmod>, all’interno del quale troveranno posto due o più <mod>.• testo tra virgolette (virgolette): permette di annotare una selezione effettuata

all’interno degli elementi <mod> e <mmod> con il tag <virgolette>.• paragrafo (h:p): permette di inserire un paragrafo nuovo all’interno di un qualsiasi

contenitore XML.• interruzione linea (h:br): permette di inserire un’interruzione di linea all’interno di

un qualsiasi blocco di testo.

1.4 – La barra degli strumenti

La barra degli strumenti raccoglie le icone per richiamare i principali comandi di xmLeges-Editor ed è quindi una valida scorciatoia per accedere alle funzioni usate con maggiore frequenza.Le icone, disposte su due righe, sono raggruppate in piccoli gruppi omogenei che l’utente può decidere di visualizzare o meno semplicemente agendo sul flag corrispondente situato nul menu Visualizza > Barra degli strumenti.

1.5 – Il pannello attributi

Il pannello Attributi, posto in basso a sinistra, consente l’inserimento e la cancellazione guidata degli attributi degli elementi previsti dallo standard Nir.

1.5.1 – Aggiunta di un attributo

1. nel pannello Struttura XML, selezionare l’elemento su cui si intende operare;2. nel pannello Attributi, scegliere dal menu a tendina la voce che si intende inserire;3. fare click sul tasto per aggiungere il nuovo attributo;4. fare doppio click nel campo Valore per abilitare la funzione di editing dell’attributo;5. inserire o selezionare un nuovo valore per l’attributo, secondo le modalità guidate di

inserimento associate a ciascuna tipologia di attributi.

1.5.2 – Eliminazione di un attributo

1. nel pannello Struttura XML, selezionare l’elemento su cui si intende operare;2. nel pannello Attributi, selezionare l’attributo che si desidera eliminare;3. fare click sul pulsante per eliminare l’attributo selezionato.

Attenzione: l’operazione non sarà eseguita se la presenza dell’attributo che si intende eliminare è resa obbligatoria dalla DTD Nir in uso.

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1.6 – L’Area di notifica

1.6.1 – Riferimenti

Questo pannello informativo mostra i riferimenti (interni ed esterni) presenti nel documento. Per semplificare la gestione dei riferimenti, è presente un validatore che verifica che le URN citate puntino ad un documento effettivamente presente nella banca dati Nir. I riferimenti che non trovano alcuna corrispondenza vengono evidenziati in rosso per indicare un possibile (ma non certo) errore.

Si trovano qui dieci pannelli informativi che In que vengono qui presentati gli eventuali errori (Errori) e problemi (Problemi) presenti nel documento. È inoltre possibile verificare il testo dei riferimenti accompagnato dalle relative URN (Riferimenti e Rif. incompleti), le voci dei metadati correntemente inserite (CheckList), le note redazionali (NDR) e di vigenza dell’atto (NDV). Sono infine qui disponibili tre utility a disposizione del redattore: un gestore avanzato di clipboard (Appunti), un pannello per la visualizzazione di note e commenti (Commenti), un pannello per la segnalazione di bug (Segnalazione).

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2. La redazione di un documento normativo

2.1 – Redazione ex-novo

In questa sezione si descrivono i passi necessari alla redazione ex-novo, utilizzando il software xmLeges-Editor, di un testo normativo in formato XML conforme agli standard Nir.

Per la creazione di un nuovo documento è necessario eseguire le seguenti operazioni:

1. dal menu File cliccare sulla voce Nuovo per far comparire la corrispondente finestra di selezione;

2. dalla finestra di selezione Nuovo, definire:

◦ in Categorie provvedimenti, la natura dell’atto che si intende redigere;

◦ in Provvedimenti, lo specifico atto normativo (ad esempio in caso di “Circolari” è possibile scegliere tra “Circolare Ministeriale”, “Circolare Presidente Consiglio Ministri” e “Circolare di altre autorità”);

◦ in Tipo documento, la struttura dell’atto (ad esempio indicare se si tratta di “Articolato” o “Semiarticolato”);

◦ in Tipo DTD, la DTD che si intende utilizzare (“Completa”, “Flessibile” o “Base”).

Attenzione: in modalità nuovo documento, la funzione di rinumerazione delle partizioni dell’atto è attivata di default.

Il documento così definito viene visualizzato nell’Area di lavoro e, sin da subito, l’utente può dedicarsi al suo editing con le medesime modalità di lavoro utilizzabili in un qualsiasi word processor. La correttezza della Struttura XML e l’indice delle partizioni potranno essere verificati attraverso il pannello Struttura.

2.2 – Gestione di un documento normativo preesistente

In xmLeges-Editor è possibile lavorare su documenti normativi preesistenti redatti sia in formato XML secondo gli standard Nir, sia in qualsiasi altro formato (doc, html, pdf, txt).

2.2.1 – Apertura di un documento in formato XML

Per aprire i documenti normativi redatti in formato XML (rispondenti alle DTD Nir) occorre utilizzare la funzione Apri dal menu File presente sulla barra degli strumenti e selezionare, sfogliando le cartelle del proprio PC, il documento normativo d’interesse.

All’apertura del documento il programma ne verifica la validità rispetto agli standard Nir. Conseguentemente, l’icona situata a destra nella barra di stato può presentarsi come:

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Documento valido, se nel file sono rispettati perfettamente gli standard Nir;

Documento non valido, se nel file non sono rispettati perfettamente gli standard Nir. In un apposito Message Box vengono elencati i motivi per cui il documento non è conforme agli standard Nir. Per comodità di consultazione, tale elenco viene riportato anche all’interno del pannello Problemi, situato nell’Area di notifica.

In caso di Documento valido, ogni modifica ulteriormente apportata al documento nel corso della lavorazione del file, ne manterrà la validità.

In caso di Documento non valido occorrerà procedere alla sua validazione. In questo caso è fortemente consigliato:

1. prendere visione dei motivi che rendono il documento non valido e cliccare su OK per chiudere il Message Box;

2. correggere manualmente gli errori che impediscono al documento di essere valido. Nel corso delle operazioni di correzione, è possibile verificare i problemi presentati dal documento grazie al pannello Problemi, situato nell’Area di notifica;

3. salvare il documento;

4. verificarne la validità facendo click sull’icona , all’estrema destra della barra di stato;

5. se la non validità del documento persiste, ripetere i passi 1 – 4.

Attenzione: limitare i tentativi di correzione di un documento non valido alle sole operazioni consigliate.

Una volta ottenuta la condizione di Documento valido, si può cominciare a lavorare sul testo normativo, sfruttando gli altri strumenti messi a disposizione da xmLeges-Editor (si veda ???).

2.2.2 – Importazione di un documento da altri formati

La procedura di importazione consente di utilizzare nell’editore atti normativi redatti in formati diversi da quello XML–Nir, fornendo allo stesso tempo ed in maniera automatica una marcatura preliminare al documento. Durante quest’operazione vengono infatti riconosciute gran parte delle strutture formali del documento (titoli, capi, articoli, commi, etc.), annotate con partizioni di modifica (si veda ???) e generato un insieme relativamente completo di metadati descrittori.

Per importare un documento occorre sfruttare la funzione Importa dal menu File sulla barra degli strumenti e selezionare, sfogliando le cartelle del proprio PC, il documento normativo d’interesse. Si accede alla maschera Importa che, alla sua sinistra, presenta vari menu a tendina tramite i quali è possibile specificare le informazioni appropriate per il tipo di file che si desidera convertire:

• da Tipo Documento, la natura dell’atto che si intende convertire. Il menu a tendina riporta tutte le principali tipologie di atti normativi, nel caso in cui si tratti di un atto non presente (ad esempio “Comunicato” o “Nota”), selezionare Documento Nir e specificare nel campo sottostante Altro tipo documento la natura di cui si tratta;

• da DTD, il tipo di DTD che si ritiene più adatta per il documento;

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 12

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• da Encoding, il tipo di set di caratteri utilizzato dal file;

• da Formato Commi, la struttura dei commi presenti nel documento;

• da Formato Rubriche, la struttura delle rubriche dell’articolato presente nel documento.

Successivamente è possibile scegliere di verificare o meno la struttura del documento tramite la funzione Controllo sequenza. Questa opzione risulta attivata di default e comporta il controllo automatico della regolarità dell’articolato da parte del programma secondo le regole di buona prassi di drafting legislativo.

Cliccando su Analizza si dà inizio alla conversione al formato XML– Nir del file di origine. Per visualizzare il documento così generato è necessario fare click su OK.

L’icona in basso a destra segnalerà la validità del documento:

• in caso di Documento valido ,è possibile procedere con ogni ulteriore annotazione. Ogni modifica apportata al documento non potrà minarne la validità;

• in caso di Documento non valido , è necessario procedere in primo luogo alla validazione del documento. In questo caso è fortemente consigliato:

6. prendere visione dei motivi che rendono il documento non valido e cliccare su OK per chiudere il Message Box;

7. correggere manualmente gli errori che impediscono al documento di essere valido. Nel corso delle operazioni di correzione, è possibile verificare i problemi presentati dal documento grazie al pannello Problemi, situato nell’Area di notifica;

8. salvare il documento;

9. verificarne la validità facendo click sull’icona , all’estrema destra della barra di stato;

10. se la non validità del documento persiste, ripetere i passi 1 – 4.

Attenzione: limitare i tentativi di correzione di un documento non valido alle sole operazioni consigliate.

Una volta ottenuta la condizione di Documento valido, si può cominciare a lavorare sul testo normativo, sfruttando gli altri strumenti messi a disposizione da xmLeges-Editor (si veda ???).

2.3 – Salvataggio di un documento

Eseguire una delle seguenti operazioni:

• scegliere Salva dal menu File;

• cliccare sul pulsante Salva sulla barra degli strumenti;

Quando il documento viene salvato per la prima volta, è necessario specificare il nome-file e l’indirizzo locale nel quale verrà salvato. Eseguire le seguenti operazioni:

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 13

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1. dalla finestra di esplorazione, selezionare la cartella nella quale si desidera salvare il file e aprirla;

2. nella casella Nome file digitare il nome che si intende fornire al documento. È possibile utilizzare nomi di file lunghi e descrittivi. Non è possibile utilizzare i seguenti caratteri: barra (/), barra rovesciata (\), segno di maggiore (>), segno di minore (<), asterisco (*), punto interrogativo (?), virgolette (”), linea verticale (|), due punti (:), punto e virgola (;). Il file verrà salvato con estensione XML.

2.4 – Salvataggio di una copia del documento

Per ottenere una copia di un documento è necessario eseguire le seguenti operazioni:

1. aprire il documento di cui si desidera creare una copia;

2. scegliere Salva con nome dal menu File;

3. se si desidera salvare il documento in una cartella diversa, dalla finestra di esplorazione, selezionare la cartella nella quale si desidera salvare il file e aprirla;

4. nella casella Nome file digitare il nome che si intende fornire al documento. È possibile utilizzare nomi di file lunghi e descrittivi. Non è possibile utilizzare i seguenti caratteri: barra (/), barra rovesciata (\), segno di maggiore (>), segno di minore (<), asterisco (*), punto interrogativo (?), virgolette (”), linea verticale (|), due punti (:), punto e virgola (;). Il file verrà salvato con estensione XML.

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3. I Metadati descrittori

I Metadati descrittori sono un complesso di informazioni aggiuntive, inserite dal redattore, che pur non essendo presenti direttamente nel testo ne descrivono alcune sue peculiari caratteristiche.

Grazie all’ausilio di finestre di compilazione facilitanti, xmLeges-Editor consente una gestione semplificata di questi Metadati descrittori:

• <URN> (Uniform Resource Name): elemento obbligatorio, indica il nome uniforme e persistente assegnato alla risorsa giuridica;

• <pubblicazione>: elemento obbligatorio, riguarda le specifiche della pubblicazione ufficiale;

• <alias>: è opzionale, esprime un’eventuale forma testuale alternativa con la quale il documento è noto;

• <entrata   in   vigore>: indica l’entrata in vigore dell’atto normativo, per alcune tipologie di documenti questo è un metadato non necessario (es. Circolare Ministeriale);

• <redazione>: è opzionale, riporta informazioni sull’attività di annotazione compiuta sull’atto normativo;

• <materia>: è opzionale, specifica gli argomenti trattati dalla norma;

3.1 – Il nome uniforme (URN)

L’inserimento del metadato <URN> è obbligatorio poiché indica il nome uniforme e persistente assegnato alla risorsa giuridica.

Per inserire, modificare o rimuovere il valore del nome uniforme di un documento:

• sulla barra degli strumenti (o all’interno del menu Nir) fare click sull’icona Gestione della URN del documento:

◦ per validare una <URN> proposta (se le informazioni presenti lo consentono, xmLeges-Editor propone all’utente una possibile <URN> del documento) selezionare la stringa di interesse e fare click su Modifica. Editare quindi la sintassi della <URN> visualizzata nella finestra Inserimento dati o, in alternativa, cliccare su per costruirla in modalità guidata utilizzando la finestra Riferimento Esterno;

◦ per aggiungere una ulteriore <URN> al documento (ad es. in caso di DPR emesso in attuazione di un regolamento, potrebbe essere opportuno assegnare al documento una <URN> che lo identifichi come regolamento e una come DPR), cliccare su Aggiungi ed editare la sintassi della <URN> nella finestra Inserimento dati o, in alternativa, cliccare su

per costruirla in modalità guidata utilizzando la finestra Riferimento Esterno;

◦ per rimuovere una <URN>, selezionare la stringa di interesse e fare click su Rimuovi. Non sarà possibile rimuovere la <URN> principale del documento.

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 15

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3.2 – La pubblicazione

L’inserimento del metadato <pubblicazione> è obbligatorio poiché riguarda le specifiche della pubblicazione originale ed in particolare il tipo, il numero e la data di pubblicazione dell’atto sulla fonte ufficiale.

Per inserire, modificare o rimuovere questo genere di informazioni occorre:

1. sulla Barra degli strumenti (o all’interno del menu Nir) fare click su Gestione dei metadati descrittori per far comparire la finestra Metadati Descrittori;

2. compilare o correggere le informazioni presenti nei campi <tipo pubblicazione>, <numero pubblicazione> e <data pubblicazione> presenti nella parte più in alto della finestra Metadati Descrittori. Se necessario, utilizzare abbreviazioni con caratteri maiuscoli (es: “GU” per Gazzetta Ufficiale).

3.3 – L’entrata in vigore

Il metadato <entrata in vigore> fornisce il riferimento per la data di inizio vigenza dell’atto.

Per inserire, modificare o rimuovere questa informazione occorre:

1. sulla Barra degli strumenti (o all’interno del menu Nir) fare click su Gestione del ciclo di vita del documento per far comparire la finestra Ciclo di Vita;

2. fare click sul bottone Modifica per visualizzare la finestra Eventi;

3. selezionare, se presente, l’evento su cui si desidera operare:

◦ per inserire un qualsiasi evento al ciclo di vita dell’atto normativo è necessario fare click su Aggiungi. In assenza di eventi è necessario definire l’evento originale dell’atto e questa sarà l’unica voce disponibile. xmLeges-Editor suggerirà l’assegnazione del metadato <entrata in vigore> come evento originale del ciclo di vita;

◦ per modificare una qualsiasi stringa presente nel ciclo di vita del documento è necessario fare click su Modifica;

◦ per cancellare un evento presente nel ciclo di vita del documento è necessario fare click su Rimuovi. Non sarà possibile rimuovere l’evento originale.

3.4 – La Redazione

Il metadato <redazione> riporta varie informazioni sull’attività di annotazione eseguita sull’atto normativo (es. data di annotazione, redattore, tipo di attività, etc.).

Per inserire, modificare o rimuovere queste informazioni occorre:

1. sulla Barra degli strumenti (o all’interno del menu Nir) fare click su Gestione dei metadati descrittori per far comparire la finestra Metadati Descrittori;

2. fare click sul tasto Modifica posto al di sopra dell’area Redazioni (nella parte più in basso della finestra Metadati Descrittori);

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 16

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3. nella finestra Redazioni selezionare, se presente, il dato su cui si desidera operare:

◦ per inserire informazioni sul redattore è necessario fare click su Aggiungi e compilare i campi opportuni nella finestra Inserimento dati;

◦ per modificare i dati inseriti in precedenza è necessario fare click su Modifica;

◦ per cancellare questi dati è necessario fare click su Rimuovi.

3.5 – L’Alias

Il metadato <alias> fornisce un’ulteriore forma testuale con cui il documento in oggetto può essere noto (es. “D.lgs 286/1998” noto anche come “Testo Unico Immigrazione”).

Per inserire, modificare o rimuovere questa informazione occorre:

1. sulla Barra degli strumenti (o all’interno del menu Nir) fare click su Gestione dei metadati descrittori per far comparire la finestra Metadati Descrittori;

2. fare click sul tasto Modifica posto al di sopra dell’area Alias (nella parte centrale della finestra Metadati Descrittori);

3. nella finestra Alias fare click su:

◦ per inserire queste informazioni è necessario fare click su Aggiungi e compilare il campo con il testo opportuno nella finestra Inserimento dati;

◦ per modificare i dati inseriti in precedenza è necessario fare click su Modifica;

◦ per cancellare questi dati è necessario fare click su Rimuovi.

3.6 – La materia

Il metadato <materia> fornisce un’indicazione sugli argomenti affrontati dalla norma in oggetto.

Per inserire, modificare o rimuovere il metadato <materia> occorre:

1. sulla Barra degli strumenti o all’interno del menu Nir > Metadati, fare click sull’icona Materie;

2. selezionare il nome del vocabolario che si intende utilizzare, scegliendo la voce desiderata nel menu a tendina Nome del vocabolario;

3. selezionare le materie che si intendono attribuire al documento, facendo click sulle voci presenti in elenco (è possibile effettuare una selezione multipla semplicemente facendo click tenendo premuto il tasto Ctrl ).

Attenzione: è possibile modificare o aggiungere le voci presenti all’interno di un vocabolario utilizzando il tasto Modifica Materie; allo stesso modo, attraverso il tasto Modifica Vocabolario, è possibile creare un vocabolario completamente personalizzato.

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4. La struttura formale del documento

L’articolato presente in un documento valido deve rispondere alle specifiche della DTD prescelta. Il software xmLeges-Editor consente di effettuare solamente operazioni che non possano intaccare la validità del documento e, allo stesso tempo, consente di correggere un documento che risultasse non valido alla sua apertura.

Quello che segue è un elenco di elementi XML tipici di un atto articolato. È possibile inserirvi o modificarne il testo utilizzando l’Area di lavoro con le stesse modalità di un word processor.

• <intestazione>, vi dovranno necessariamente essere compilati i seguenti elementi figli:

◦ <autorità emanante>;

◦ <tipo documento>;

◦ <data documento>;

◦ <numero documento>;

◦ <titolo documento>;

• <formula iniziale>, dove potranno essere inseriti i vari “visto...”, “considerato...”, etc.;

• <articolato>, composto dagli elementi strutturali:

◦ <Articolo>;

◦ <Rubrica>;

◦ <Comma>;

◦ <Lettera>;

◦ <Numero>;

◦ <Punto>.

• <formula finale>, dove troverà posto la locuzione conclusiva dell’atto;

• <conclusione>, dove verranno specificati data e luogo di promulgazione e gli eventuali firmatari dell’atto.

In funzione del Tipo documento e della DTD utilizzata, la lista degli elementi potrà discostarsi più o meno sensibilmente da quella sopra illustrata.

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4.1 – L’inserimento di nuove partizioni

Per inserire altre partizioni di testo all’interno dell’articolato occorre eseguire le seguenti operazioni:

1. nell'Area di lavoro o in Struttura XML posizionarsi sulla partizione che precede quella che si intende inserire;

2. sulla barra degli strumenti (o all’interno del menu Nir > Partizioni) fare click su:

• Articolo;

• Rubrica;

• Comma;

• Lettera;

• Numero;

• Punto.

In alternativa è possibile posizionarsi nell'Area di lavoro sulla partizione che precede quella che si intende inserire. Premendo il tasto Invio sarà inserita una analoga partizione al disotto di quella selezionata.

Attenzione: nel caso in cui si stia lavorando su di un documento con DTD Completa la voce di menu Nir > Partizioni > Punto non sarà disponibile.

Attenzione: l’uso del menu Nir > Partizioni è obbligatorio per inserire correttamente gli elementi formali lettera, numero e punto interni all’articolato. La voce Nir > Liste è invece da evitare, in quanto inserisce elementi non univocamente identificati all’interno della struttura XML.

Il software inserisce le desiderate partizioni vuote e si predispone per una successiva editazione. Eventuali blocchi di testo successivi non andranno perduti, ma si accoderanno alle partizioni inserite nel documento.

4.2 – Funzioni di movimentazione di struttura e testo

4.2.1 – Spostamento di partizioni con modalità Muovi su e Muovi giù

Per spostare all’interno del documento una partizione di testo è necessario eseguire una delle seguenti operazioni:

1. nell’Area di lavoro o in Struttura XML posizionarsi sulla partizione che si desidera spostare;

2. in base al tipo di spostamento da effettuare, cliccare sui pulsanti Muovi su o Muovi giù presenti nella Barra degli strumenti o all’interno del menu Nir > Spostamento.

Attenzione: l’operazione sarà eseguibile solo se la posizione in cui si intende collocare la partizione è ammessa dalla DTD-Nir in uso (per il dettaglio di queste specifiche, consultare il dizionario delle DTD presso il sito Nir).

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4.2.2 – Spostamento di partizioni con modalità Taglia, Copia e Incolla

In alcuni casi (es. lo spostamento di un articolo che passa dalla parte iniziale di un lungo documento alla sua parte finale) è conveniente spostare le partizioni utilizzando le funzioni di Taglia, Copia, Incolla all’interno della finestra Struttura XML.

• Per tagliare un elemento XML-Nir:

1. nel pannello Struttura XML, selezionare l’elemento di interesse;

2. eseguire una delle seguenti operazioni:

– scegliere Taglia dal menu Modifica;

– cliccare sul pulsante Taglia sulla Barra degli strumenti;

– scegliere Taglia dal menu contestuale.

• Per copiare un elemento XML-Nir:

1. nel pannello Struttura XML, selezionare l’elemento di interesse;

2. eseguire una delle seguenti operazioni:

– scegliere Copia dal menu Modifica;

– cliccare sul pulsante Copia sulla Barra degli strumenti;

– scegliere Copia dal menu contestuale.

• Per incollare un elemento della struttura:

1. nel pannello Struttura XML, posizionarsi nel punto di inserimento desiderato;

2. eseguire una delle seguenti operazioni:

– scegliere Incolla dal menu Modifica;

– cliccare sul pulsante Incolla sulla Barra degli strumenti;

– scegliere Incolla dal menu contestuale.

Attenzione: l’operazione sarà eseguibile solo se la posizione in cui si intende collocare la partizione è ammessa dalla DTD-Nir in uso (per il dettaglio di queste specifiche, consultare il dizionario delle DTD presso il sito Nir).

4.2.3 – Spostamento di partizioni con modalità Promuovi e Riduci

La funzione Promuovi e Riduci serve a trasformare un elemento in quello che, all’interno della struttura dell’articolato, occupa rispettivamente il successivo livello superiore o inferiore. Per effettuare quest’operazione è necessario procedere nel modo seguente:

1. nell’Area di lavoro o in Struttura XML posizionarsi sulla partizione che si desidera spostare;

2. in base al tipo di spostamento che si intende effettuare, cliccare sui pulsanti Promuovi o Riduci presenti nella Barra degli strumenti o all’interno del menu Nir > Spostamento.

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4.2.4 – Spostamento di partizioni con modalità Drag and Drop

È possibile spostare partizioni di testo all’interno del documento semplicemente utilizzando la modalità Drag and Drop.

Per eseguire questo tipo di operazione:

1. nel pannello Struttura XML, selezionare la partizione del documento su cui si intende operare;

2. trascinare questa selezione nella posizione desiderata all’interno dell’albero XML.

Attenzione: l’operazione sarà eseguibile solo se la posizione in cui si intende collocare la partizione è ammessa dalla DTD-Nir in uso (per il dettaglio di queste specifiche, consultare il dizionario delle DTD presso il sito Nir).

4.2.5 – L’inserimento di nuove macro-partizioni

xmLeges-Editor consente di inserire nell’articolato macro-partizioni come:

– <libro>

– <parte>

– <titolo>

– <capo>

– <sezione>

Per inserire queste macro-partizioni all’interno dell’articolato:

1. nell’Area di lavoro o in Struttura XML posizionarsi sulla prima partizione che sarà contenuta dalla macro-partizione che si intende inserire (es: posizionarsi sul primo articolo che sarà contenuto all’interno di un capo);

2. da Nir > Partizioni fare click sulla voce d’interesse:

• Libro;

• Parte;

• Titolo;

• Capo;

• Sezione;

3. se necessario, utilizzare le modalità di movimentazione descritte in precedenza (si veda ???) per collocare la macro-partizione nella sua giusta collocazione;

4. popolare la macro-partizione inserendovi opportunamente le eventuali partizioni preesistenti (si veda ???) o creandone di nuove utilizzando le funzioni descritte in precedenza (si veda ???).

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4.2.6 – Spostamento di testo con modalità Taglia, Copia e Incolla

In alcuni casi (es. lo spostamento di parte di un paragrafo che passa dalla parte iniziale di un lungo comma alla sua parte finale) è conveniente spostare parti di testo utilizzando le funzioni di Taglia, Copia, Incolla all’interno dell’Area di lavoro (o nel pannello Appunti dell’Area di Notifica).

• Per tagliare una porzione di testo:

1. nell’Area di lavoro (o nel pannello Appunti), selezionare il testo di interesse;

2. eseguire una delle seguenti operazioni:

– scegliere Taglia dal menu Modifica;

– cliccare sul pulsante Taglia sulla Barra degli strumenti;

– scegliere Taglia dal menu contestuale.

• Per copiare una porzione di testo:

1. nell’Area di lavoro (o nel pannello Appunti), selezionare l’elemento di interesse;

2. eseguire una delle seguenti operazioni:

– scegliere Copia dal menu Modifica;

– cliccare sul pulsante Copia sulla Barra degli strumenti;

– scegliere Copia dal menu contestuale.

• Per incollare una porzione di testo:

1. nell’Area di lavoro (o nel pannello Appunti), posizionarsi nel punto di inserimento desiderato;

2. eseguire una delle seguenti operazioni:

– scegliere Incolla dal menu Modifica;

– cliccare sul pulsante Incolla sulla Barra degli strumenti;

– scegliere Incolla dal menu contestuale.

4.2.7 – Spostamento di testo con modalità Drag and Drop

È possibile effettuare movimentazioni del testo utilizzando la modalità Drag and Drop. Queste operazioni di movimentazione hanno effetto solo sul testo e non sugli elementi della struttura XML.

Per eseguire questo tipo di operazione:

1. all’interno dell’Area di lavoro, selezionare la porzione di testo su cui si intende operare;

2. trascinare questa selezione nella posizione desiderata.

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4.3 – Funzioni di rimozione annotazioni XML

4.3.1 – Estrazione del testo contenuto in un tag XML

È possibile eliminare un tag di marcatura XML (ad esempio gli elementi <rif>, <mod>, <testo tra virgolette>, etc.) conservando il testo presente all’interno.

A questo proposito occorre eseguire le seguenti operazioni:

1. nell’Area di lavoro, posizionarsi con il cursore all’interno della parte di testo contenuta nell’annotazione XML che si desidera eliminare;

2. fare click sul comando Elimina marcatura del testo del nodo selezionato presente nella Barra degli strumenti e all’interno del menu Modifica.

Attenzione: il testo contenuto nell’elemento XML così eliminato andrà a posizionarsi in quello a lui gerarchicamente superiore.

4.3.1 – Estrazione del testo contenuto in più tag XML annidati

È possibile eliminare due o più tag di marcatura XML annidati (ad esempio la coppia di elementi <mod> e <testo tra virgolette>, <comma> e <lettera>, etc.) riversando in una scheda del pannello Appunti (Area di notifica) il testo che si trovava al loro interno.

A questo proposito occorre eseguire le seguenti operazioni:

1. nel pannello Struttura XML, selezionare la partizione di interesse (in caso di partizioni annidate, selezionare la più esterna);

2. eseguire una delle seguenti operazioni:

– scegliere Copia dal menu Modifica;

– cliccare sul pulsante Copia sulla Barra degli strumenti;

– scegliere Copia dal menu contestuale;

3. posizionarsi con il cursore nell’Area di notifica, in una scheda attiva del pannello Appunti (si veda ???);

4. eseguire una delle seguenti operazioni:

– scegliere Incolla testo dal menu Modifica;

– scegliere Incolla testo dal menu contestuale;

5. per concludere:

– se si desidera reimpiegare immediatamente il testo recuperato, utilizzare le modalità di spostamento del testo (si veda ???);

– se si desidera salvare il testo recuperato per un suo utilizzo posteriore, servirsi degli strumenti di gestione presenti nel pannello Appunti (si veda ???).

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4.3.2 – Estrazione di testo da un tag XML

È possibile estrarre una parte di testo da tag di marcatura (ad esempio gli elementi <rif>, <mod>, <testo tra virgolette>, etc.), lasciando inalterata la struttura XML della partizione.

A questo proposito occorre eseguire le seguenti operazioni:

1. nell’Area di lavoro, selezionare la parte di testo che si desidera estrarre dal tag XML;

2. fare click sul comando Estrai testo presente nel menu contestuale e all’interno del menu Modifica.

Attenzione: il testo andrà a posizionarsi nell’elemento XML gerarchicamente superiore a quello dal quale è stato estratto.

4.4 – Procedura per il cambio di DTDPer l’esecuzione di alcune funzioni di editing della struttura, trattando un documento valido a DTD completa può risultare necessario il passaggio alla DTD flessibile (es. l’inserimento di elenchi puntati all’interno di un comma non risulterà possibile utilizzando la DTD completa).

Per effettuare questa trasformazione:

1. dal menu Modifica selezionare la voce Cambia DTD;

2. all’interno della finestra Cambio di DTD, assicurarsi che la trasformazione possa essere correttamente effettuata facendo click su Verifica;

3. se l’operazione risulta possibile, completarla facendo click su Cambia DTD.

4.5 – Inserimento di elementi tipografici

Per inserire nel testo opportune formattazioni tipografiche occorre:

1. nell’Area di lavoro o in Struttura XML selezionare il testo o la partizione di documento alla quale si vuole applicare lo stile desiderato;

2. sulla Barra degli strumenti, o all’interno del menu Nir > Testo o Nir > Allineamento, selezionare la funzione interessata:

• Grassetto

• Corsivo

• Sottolineato

• Apice

• Pedice

• Sinistra (allinea a sinistra il testo)

• Centro (allinea al centro il testo)

• Destra (allinea a destra il testo)

• Giustificato (giustifica il testo)

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 24

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4.6 – La gestione delle tabelle

xmLeges-Editor consente di inserire e gestire, all’interno del testo, una o più tabelle semplici.

4.6.1 – Inserimento di una tabella

Per accludere al testo del documento una tabella, occorre eseguire le seguenti operazioni:

1. nell’Area di lavoro o in Struttura XML posizionarsi nel punto di inserimento desiderato;

2. sulla Barra degli strumenti o all’interno del menu Nir > Tabelle fare click sul pulsante Crea una nuova tabella;

3. nella finestra Tabelle, indicare il numero delle righe e delle colonne desiderate;

4. spuntare le voci corrispondenti nel caso si desideri che la tabella contenga Descrizione, Intestazione e Piè di pagina;

5. riversare il testo desiderato all’interno della tabella.

4.6.2 – Modifica di una tabella

Per modificare una tabella acclusa al testo del documento, occorre eseguire le seguenti operazioni:

1. nell’Area di lavoro o in Struttura XML posizionarsi nel punto desiderato;

2. sulla Barra degli strumenti o all’interno del menu Nir > Tabelle fare click su:

• Appendi (inserisce una colonna dopo quella selezionata)

• Elimina (elimina la colonna selezionata)

• Prependi (inserisce una colonna prima di quella selezionata)

• Appendi (inserisce una riga dopo quella selezionata)

• Elimina (elimina la riga selezionata)

• Prependi (inserisce una riga prima di quella selezionata)

• Elimina (elimina la tabella selezionata)

• Unisci con colonna di destra

• Unisci con colonna di sinistra

• Unisci con riga di sotto

• Unisci con riga di sopra

3. eventualmente, riversare il testo desiderato all’interno della tabella.

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 25

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4.7 – L’inserimento e la gestione degli annessi

Qualora il testo normativo presenti uno o più annessi, questi possono essere inclusi nel documento XML gestito da xmLeges-Editor in tre diverse modalità.

Il testo e la struttura degli allegati è modificabile utilizzando le medesime funzioni descritte per la gestione del testo e della struttura del documento principale (si veda ???).

4.7.1 – Inserimento di annesso vuoto

1. sulla Barra degli strumenti o all’interno del menu Nir > Partizioni fare click sull’icona Inserisci un nuovo Annesso;

2. nella finestra Annesso, scegliere l’opzione Documento vuoto;

3. compilare il campo obbligatorio Denominazione. Questa sarà generalmente Allegato, Annesso, Tabella, etc. (seguito da un eventuale ordinale). Nel caso in cui l’allegato sia costituito solamente da una tabella è sufficiente scegliere la voce Generici in Categorie Provvedimenti e la specifica Tabella in Provvedimenti (per la gestione di questa tabella si veda ???);

4. compilare i campi opzionali Titolo e Preambolo;

5. riempire il campo obbligatorio Nome file facendo click sull’icona e selezionando la categoria dell’annesso;

6. completare come necessario testo e struttura dell’annesso così generato.

Attenzione: per la formalizzazione di documenti non estremamente strutturati, si consiglia di utilizzare la categoria ‘Generici > Documento Nir’.

4.7.2 – Inserimento di un file esterno come annesso

1. sulla Barra degli strumenti o all’interno del menu Nir > Partizioni fare click sull’icona Inserisci un nuovo Annesso;

2. nella finestra Annesso, scegliere l’opzione Includi File;

3. compilare il campo obbligatorio Denominazione. Questa sarà generalmente Allegato, Annesso, Tabella, etc. (seguito da un eventuale ordinale);

4. compilare i campi opzionali Titolo e Preambolo;

5. in Nome file, fare click sull’icona per sfogliare le cartelle presenti sul computer e individuare il file XML che si intende accludere;

6. eventualmente, modificare il testo e la struttura del documento accluso.

4.7.3 – Inserimento di un annesso attraverso la sua URN

1. sulla Barra degli strumenti o all’interno del menu Nir > Partizioni fare click sull’icona

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 26

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Inserisci un nuovo Annesso;

2. nella finestra Annesso, scegliere l’opzione Riferimento;

3. compilare il campo obbligatorio Denominazione. Questa sarà generalmente Allegato, Annesso, Tabella, etc. (seguito da un eventuale ordinale);

4. compilare i campi opzionali Titolo e Preambolo;

5. fare click su OK per generare in modo automatico la <URN> del documento specificato (ricavabile dagli estremi inseriti). Eventualmente sarà possibile editare la <URN> generata utilizzando il pannello Attributi (si veda ???).

4.8 – Gestione di link ipertestuali

È possibile inserire un collegamento ipertestuale all’interno di un qualsiasi punto del documento.

Per eseguire quest’operazione occorre:

1. nell’Area di lavoro selezionare la parte di testo cui si intende associare il link ipertestuale;

2. sulla Barra degli strumenti o all’interno del menu Nir > Riferimenti fare click sull’icona Gestione link a ipertesto;

3. inserire la URL desiderata.

4.9 – Gestione delle note redazionali

4.9.1 – Inserimento delle note redazionali

È possibile inserire una o più note del redattore all’interno di un qualsiasi punto del documento principale o degli allegati.

Per eseguire quest’operazione occorre:

1. all’interno dell’Area di lavoro, fare click nel punto in cui si desidera inserire la nota;

2. sulla Barra degli strumenti o all’interno del menu Nir > Partizioni fare click sull’icona Nota del Redattore;

3. all’interno della finestra Nota del redattore:

◦ se la rinumerazione automatica è attiva, scegliere il tipo di nota desiderata (1,2,3 ..., i, ii, iii, ..., a, b, c, ...) ed immettere il testo nel riquadro Testo della nota;

◦ se la rinumerazione automatica non è attiva, immettere il Testo della nota nell’apposito riquadro e provvedere manualmente a completare il rimando all’interno del documento.

4. ripetere i passi precedenti per inserire ulteriori note.

4.9.2 – Visualizzazione delle note redazionali

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 27

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È possibile visualizzare l’insieme delle note redazionali immesse nel documento.

Per eseguire quest’operazione occorre selezionare, nell’Area di notifica, la scheda NDR (Note del Redattore);

Attenzione: qualora il panello non fosse visibile, può essere richiamato selezionando la voce di menu Visualizza > Finestre > NDR.

4.9.3 – Modifica delle note redazionali

È possibile modificare le note del redattore immesse all’interno del documento.

Per eseguire quest’operazione occorre posizionarsi all’interno della scheda NDR (Note del Redattore), nell’Area di notifica, e selezionare la nota da modificare. Digitando il nuovo testo all’interno di questa scheda, sarà possibile eseguire le seguenti operazioni:

• modifica del testo della nota;

• modifica della formulazione testuale del riferimento, lasciando inalterata la sincronizzazione tra quest’ultima e il testo.

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 28

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5. Disposizioni di modifica

5.1 – Le tipologie di modifica

5.2 – L’identificazione e la marcatura della modifica

Nei documenti redatti ex-novo all’interno di xmLeges-Editor, questo tipo di annotazione è demandata all’utente. Invece, nel caso in cui si stia operando su di un documento di altra origine, importato tramite la funzione Importa, potrebbe essere presente una marcatura preliminare più o meno completa delle partizioni di modifica.

L’esecuzione, il completamento o la correzione di queste annotazioni richiede una certa attenzione, poiché l’utente deve infatti distinguere tra tre diverse casistiche e modulare conseguentemente le proprie azioni.

All’interno di xmLeges-Editor i testi di modifica sono rappresentati come:

1. generici (per solito abrogazioni di atti o partizioni di atti);

2. di “parola” (in cui si ha la modifica – eliminazione, aggiunta o sostituzione – di semplici parole all’interno di una partizione di testo);

3. di “struttura” (in cui si ha la modifica – aggiunta o sostituzione – di intere partizioni come articoli, commi, lettere e punti).

5.2.1 – Marcatura di una partizione del testo come modifica generica

Quando il documento trattato modifica genericamente un secondo testo normativo, siamo in presenza di una o più partizioni di testo di modifica generica.

Il Comma 1 dell’articolo 15 della legge regionale 6 marzo 1995, n. 5, è abrogato.

Le informazioni disponibili (es. l’uso del verbo ‘abrogare’) consentono di identificare la partizione come testo di modifica e forniscono un rimando preciso al testo normativo oggetto della modifica stessa.

Queste sono le operazioni da eseguire nell’Area di lavoro per marcare manualmente partizioni di questo genere come testo di modifica:

1. eliminare, se presente, ogni superflua marcatura XML nella partizione da annotare come testo di modifica. Per eseguire questa operazione, posizionare il cursore sulla parte di testo che si intende smarcare e utilizzare la funzione Smarca Testo;

2. selezionare tutta la partizione contenente il testo di modifica;

3. lasciando la partizione di testo selezionata, accedere al menu contestuale facendo click col pulsante destro del mouse e scegliere la voce Inserisci;

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 29

Bart
Font monospazio
Bart
Font monospazio
Abrogazione: parole, atti o partizioni di atti vengono eliminati Integrazione: nuove parole o nuove partizioni vengono aggiunte Sostituzione: le parole o le partizioni eliminate vengono sostituite da altre parole o partizioni
Bart
Font monospazio
Bart
Font monospazio
Bart
Font monospazio
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4. selezionare la voce modifica (mod). Il testo verrà annotato utilizzando l’elemento <mod> ed evidenziato da un fondo di colore rosa.

5.2.2 – Marcatura di una partizione del testo come modifica di parola

Quando il testo di modifica in esame interviene – variandone alcuni termini – su di un secondo testo normativo, siamo in presenza di un testo di modifica di “parola”.

All’articolo 2 della legge 12 agosto 1993, n. 26, le parole «entro il 30 settembre di ogni anno» sono sostituite dalle seguenti «entro il primo marzo di ogni anno».

All’art. 1 della legge regionale 13 del 10 ottobre 2000, in fine articolo, vengono aggiunte le seguenti parole: «limitatamente alle ipotesi.».

Le informazioni disponibili (es. l’uso dei verbi ‘sostituire’, ‘aggiungere’) consentono di identificare queste partizioni come testo di modifica e forniscono un rimando preciso al testo normativo oggetto della modifica stessa.

Queste sono le operazioni da eseguire nell’Area di lavoro per marcare manualmente partizioni di questo genere come modifica di parole:

1. eliminare, se presente, ogni superflua marcatura XML nella partizione da annotare come testo di modifica. Per eseguire questa operazione, posizionare il cursore sulla parte di testo che si intende smarcare e utilizzare la funzione Smarca Testo;

2. selezionare tutta la partizione contenente il testo di modifica;

3. lasciando la partizione di testo selezionata, accedere al menu contestuale facendo click col pulsante destro del mouse e scegliere la voce Inserisci;

4. selezionare la voce modifica (mod). Il testo verrà annotato utilizzando l’elemento <mod> ed evidenziato da un fondo di colore rosa;

5. all’interno del testo di modifica così identificato, selezionare le parole poste tra le virgolette;

6. mantenendo la selezione effettuata, accedere al menu contestuale facendo click col pulsante destro del mouse e scegliere la voce Inserisci;

7. selezionare la voce testo tra virgolette (virgolette). Il testo verrà annotato utilizzando l’ elemento <virgolette> ed evidenziato da un fondo di colore arancio;

8. se presenti, procedere all’analoga marcatura di altre parti di testo contenute tra virgolette.

5.2.3 – Marcatura di una partizione del testo come modifica di struttura

Quando il testo di modifica in esame interviene – variandone intere partizioni – su di un secondo testo normativo, siamo in presenza di un testo di modifica di “struttura”.

All’articolo 54 della legge regionale 20 del 27 luglio 1978 è aggiunto, in fine, il seguente comma:

« - Gli impegni di spesa a valere sugli stanziamenti correlati ad entrate a specifica destinazione sono ammissibili nei limiti delle risorse accertate o realizzate».

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 30

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L’articolo 27 della legge regionale 3 giugno 1997, n. 15, è così modificato:

«1. Al fine di poter disporre di adeguati stanziamenti da impegnare per l’acquisto di immobili da destinare a sedi regionali,[...] la Regione favorisce l’alienazione dei beni facenti parte del proprio patrimonio immobiliare disponibile non direttamente utilizzato al perseguimento dei fini pubblici.

2. La Giunta regionale, entro sei mesi dall’entrata in vigore della presente norma, predispone, in attuazione dell’articolo 9 e seguenti della legge regionale 3 novembre 1993, n. 38, formali atti deliberativi, da sottoporre all’esame delle competenti commissioni consiliari, finalizzati a:

a) individuare i beni immobili disponibili da alienare, comprensibile dei beni dell’ex Opera Nazionale Combattenti (O.N.C.);

b) istituire una Commissione cui demandare la responsabilità di procedere agli adempimenti connessi alla alienazione di cui trattasi;

c) definire i competenti uffici tecnici erariali apposite convenzioni per la stima dei beni interessati alla alienazione».

Le informazioni disponibili consentono di identificare questa partizione come testo di modifica (l’uso dei verbi ‘aggiungere’ e ‘modificare’) e forniscono un rimando preciso al testo normativo oggetto della modifica stessa.

Queste sono le operazioni da eseguire per marcare correttamente una partizione di testo come modifica di struttura:

1. eliminare, se presente, ogni superflua marcatura XML nella partizione da annotare come testo di modifica. Per eseguire questa operazione, posizionare il cursore sulla parte di testo che si intende smarcare e utilizzare la funzione Smarca Testo;

2. selezionare tutta la partizione contenente il testo di modifica;

3. lasciando la partizione di testo selezionata, accedere al menu contestuale facendo click col pulsante destro del mouse e scegliere la voce Inserisci;

4. selezionare la voce modifica (mod). Il testo verrà annotato utilizzando l’elemento <mod> ed evidenziato da un fondo di colore rosa;

5. all’interno del testo di modifica così identificato, selezionare le parole poste tra le virgolette;

6. mantenendo la selezione effettuata, accedere al menu contestuale facendo click col pulsante destro del mouse e scegliere la voce Inserisci;

7. selezionare la voce testo tra virgolette (virgolette). Il testo verrà annotato utilizzando l’ elemento <virgolette> ed evidenziato da un fondo di colore arancio;

8. posizionare il cursore all’interno del testo tra virgolette così annotato e fare click su Marca struttura della disposizione;

9. nella finestra Struttura disposizioni, selezionare la voce Completa a: specificando il tipo di partizione oggetto della modifica (es. un’intera sezione, un articolo, un comma, una lettera, etc.). Le eventuali interruzioni di linea superflue verranno eliminate automaticamente da xmLeges-Editor che, allo stesso tempo, creerà all’interno del testo annotato come <virgolette> la necessaria struttura per la descrizione XML della modifica.

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 31

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6. Riferimenti normativi

6.1 – Marcatura automatica dei riferimenti normativi

I riferimenti normativi presenti all’interno di un documento (sia gli esterni, sia gli interni), possono essere espressi tramite la URN corrispondente, così da permettere una loro resa come link ipertestuali in un’eventuale pubblicazione Web. Per la loro marcatura, xmLeges-Editor, dispone di una apposita funzione di riconoscimento automatico.

Per attivare questa funzionalità occorre:

1. sulla Barra degli strumenti (o all’interno del menu Nir) fare click su Analizzatore dei Riferimenti;

2. all’interno della finestra Parser Riferimenti, nell’area Parametri, specificare nell’ordine:

◦ il soggetto emanante il documento: Regione se il documento analizzato appartiene (o contiene riferimenti) alla normativa regionale, Ente se il documento appartiene ad una banca dati omogenea (es. CNIPA, CNR, etc.). Nel caso in cui il documento appartenga alla normativa nazionale e non abbia al suo interno riferimenti alla normativa regionale ,lasciare vuoti questi due campi.

◦ la parte del documento sulla quale si desidera eseguire l’operazione, smarcando la voce desiderata tra le due disponibili (Analizza intero documento o Analizza selezione o nodi). Di default è selezionata la prima, preferibile in quanto consente di poter utilizzare le opzioni Riferimenti interni (per annotare i riferimenti interni al documento) e Riferimenti incompleti (per annotare parzialmente anche quei riferimenti espressi in maniera incompleta, erronea o ambigua);

3. all’interno della finestra Parser Riferimenti ,fare un ultimo click su per attivare la procedura di riconoscimento automatico dei riferimenti. Nell’area Risultati, verrà mostrata un’anteprima del codice XML generato: ogni riferimento viene indicato dall’elemento <rif> e riporta, al proprio interno, la <URN> del documento che cita. Per accludere queste parti di codice nel documento sul quale si sta lavorando, è sufficiente fare un ultimo click su OK.

A procedura ultimata, il documento presenterà i riferimenti normativi formalmente corretti come link ipertestuali di colore blu. Se è stata attivata l’opzione Riferimenti incompleti, saranno evidenziati anche tutti quei riferimenti che xmLeges-Editor, a causa di ambiguità o imprecisioni presenti nel testo normativo, non è riuscito ad identificare con certezza: si presenteranno come link ipertestuali di colore rosso.

All’interno dell’Area di notifica, nel pannello Riferimenti, è consultabile l’elenco completo dei riferimenti normativi correttamente individuati nel documento. Tale elenco mostra l’etichetta testuale del riferimento seguita dalla <URN> corrispondente. Di seguito, nel pannello Rif. incompleti, si troverà invece l’elenco dei riferimenti normativi riconosciuti come tali, ma che non è stato possibile risolvere con certezza.

Attenzione: dopo la marcatura automatica, è sempre consigliabile effettuare un rapido controllo per rinvenire eventuali riferimenti normativi non riconosciuti (o individuati in maniera non del tutto corretta). Su questi sarà necessario effettuare un’annotazione manuale.

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 32

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6.2 – Marcatura manuale dei riferimenti normativi singoli

In presenza di una citazione che non ha rispettato le regole e raccomandazioni per la formulazione tecnica dei testi legislativi, un riferimento normativo potrebbe essere del tutto ignorato dall’analizzatore automatico. In questi casi è comunque possibile intervenire ed effettuare un’annotazione manuale.

6.2.1 – Marcatura manuale dei riferimenti esterni

Queste sono le operazioni da eseguire per marcare manualmente un riferimento esterno singolo:

1. nell’Area di lavoro, individuare la parte di testo interessata e, in presenza di marcatura automatica inesatta, posizionare il cursore sul riferimento e fare click su Smarca Testo;

2. nell’Area di lavoro, selezionare la citazione che si desidera annotare;

3. sulla Barra degli strumenti (o all’interno del menu Nir) fare click su Gestione dei riferimenti esterni;

4. all’interno della finestra Riferimento esterno, è possibile verificare preliminarmente se il riferimento che si intende annotare sia già stato identificato (e annotato) all’interno del medesimo documento. È sufficiente fare click su per accedere ad una lista dei <rif> individuati nel testo: se il riferimento desiderato vi compare, è possibile, selezionandolo e facendo click su Ok,riportarne i valori nella finestra Riferimento esterno;

5. nella finestra Riferimento esterno, verificare o compilare i campi Data (data di emanazione, è richiesto almeno di specificare l’anno), Numero (numero identificativo dell’atto) e Provvedimento (tipologia dell’atto);

6. nella finestra Riferimento esterno, e qualora non risultasse già inserita, scegliere la corretta autorità emanante sfogliando il menu a tendina Autorità (se necessario utilizzare le voci presenti in Sottolivello 1 e Sottolivello 2). Fare click sul tasto per accludere questo elemento alla <URN> del riferimento. Si ricorda come l’elemento Autorità sia indispensabile per la corretta composizione di una <URN>;

7. se il riferimento punta ad una porzione ben precisa di un atto, è necessario fare click sul tasto , posto al di sotto dell’area Partizioni, per precisare l’indirizzo del riferimento indicandone Tipo (<articolo>, <comma>, <lettera>, <numero>, etc.) e Numero. Fare un ultimo click su Ok per inserire questo elemento alla <URN> acclusa nel <rif>.

6.2.2 – Marcatura manuale dei riferimenti interni

Queste sono le operazioni da eseguire per marcare manualmente un riferimento interno singolo:

1. nell’Area di lavoro, individuare la parte di testo interessata e, in presenza di marcatura automatica inesatta, posizionare il cursore sul riferimento e fare click su Smarca Testo;

2. nell’Area di lavoro, selezionare la citazione che si desidera annotare;

3. sulla Barra degli strumenti (o all’interno del menu Nir) fare click su Gestione dei riferimenti interni;

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 33

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4. sfogliare il documento per ricercare la partizione citata (è possibile utilizzare sia il pannello Struttura XML, sia l’Area di lavoro), posizionare il cursore al suo interno e fare click sul tasto . XmLeges-Editor creerà un link relativo a questa partizione dell’atto.

Attenzione: Non si deve procedere alla marcatura dei riferimenti interni presenti nel testo tra virgolette delle partizioni di modifica. Questa operazione dovrà essere effettuata solo sul testo multivigente.

6.3 – Marcatura manuale dei riferimenti normativi multipli

I riferimenti normativi multipli (<mrif>), e cioè quelli che in un solo riferimento testuale puntano a due o più partizioni di un unico atto, non vengono analizzati automaticamente. Occorre quindi effettuare una marcatura manuale.

6.3.1 – Marcatura manuale dei riferimenti multipli esterni

...si vedano gli artt. 1 e 2 della legge 11 febbraio 1994, n. 109...

Queste sono le operazioni da eseguire per marcare manualmente un riferimento multiplo esterno:

1. nell’Area di lavoro, individuare la parte di testo interessata e, in presenza di marcatura automatica inesatta o parziale, posizionare il cursore sul riferimento e fare click su Smarca Testo;

2. nell’Area di lavoro, posizionare il cursore all’inizio della citazione;

3. sulla Barra degli strumenti (o all’interno del menu Nir) fare click su Gestione dei riferimenti esterni;

4. all’interno della finestra Riferimento esterno, è possibile verificare preliminarmente se l’atto contenuto nel riferimento sia già stato identificato (e annotato) all’interno del medesimo documento. È sufficiente fare click su per accedere ad una lista dei <rif> individuati nel testo: se l’atto desiderato vi compare, è possibile, selezionandolo e facendo click su Ok,riportarne i valori nella finestra Riferimento esterno;

5. nella finestra Riferimento esterno, verificare o compilare i campi Data (data di emanazione, è richiesto almeno di specificare l’anno), Numero (numero identificativo dell’atto) e Provvedimento (tipologia dell’atto);

6. nella finestra Riferimento esterno, e qualora non risultasse già inserita, scegliere la corretta autorità emanante sfogliando il menu a tendina Autorità (se necessario utilizzare le voci presenti in Sottolivello 1 e Sottolivello 2). Fare click sul tasto per accludere questo elemento alla <URN> del riferimento. Si ricorda come l’elemento Autorità sia indispensabile per la corretta composizione di una <URN>;

7. per inserire le diverse partizioni cui punta il riferimento, cliccare sul tasto , posto al di sotto dell’area Partizioni, per precisare l’indirizzo del riferimento indicandone Tipo (<articolo>, <comma>, <lettera>, <numero>, etc.) e Numero. Fare un ultimo click su OK per creare la <URN> del singolo riferimento. Ripetere l’intera operazione per ogni partizione citata, facendo attenzione a rispettare l’ordine presentato dal testo. Cliccare su OK per inserire queste <URN> all’interno del riferimento multiplo (<mrif>);

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 34

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8. il sistema presenterà il testo del riferimento così costruito a fianco della citazione originaria del documento. Qualora il primo non sia perfettamente uguale alla lettera del testo normativo, è possibile uniformarlo manualmente con gli strumenti di editing già noti. Ad operazione ultimata, cancellare la citazione originaria.

Attenzione: è possibile rendere inattive alcune parti di testo contenute nel riferimento normativo (come ad esempio i connettivi) semplicemente utilizzando il tasto Estrai Testo, presente all’interno del menu contestuale.

6.3.2 – Marcatura manuale dei riferimenti multipli interni

...si vedano i precedenti artt. 1 e 2...

Queste sono le operazioni da eseguire per marcare manualmente un riferimento multiplo interno:

1. nell’Area di lavoro, individuare la parte di testo interessata e, in presenza di marcatura automatica inesatta o parziale, posizionare il cursore sul riferimento e fare click su Smarca Testo;

2. nell’Area di lavoro, posizionare il cursore all’inizio della citazione;

3. sulla Barra degli strumenti (o all’interno del menu Nir) fare click su Gestione dei riferimenti interni;

4. sfogliare il documento per ricercare la partizione citata (è possibile utilizzare sia il pannello Struttura XML, sia l’Area di lavoro), posizionare il cursore al suo interno e fare click sul tasto . Ripetere l’intera operazione per ogni partizione citata, facendo attenzione a rispettare l’ordine presentato dal testo. Cliccare su OK per creare il riferimento multiplo (<mrif>): XmLeges-Editor creerà una serie di link relativo alle partizioni citate;

5. il sistema presenterà il testo del riferimento così costruito a fianco della citazione originaria del documento. Qualora il primo non sia perfettamente uguale alla lettera del testo normativo, è possibile uniformarlo manualmente con gli strumenti di editing già noti. Ad operazione ultimata, cancellare la citazione originaria.

Attenzione: è possibile rendere inattive alcune parti di testo contenute nel riferimento normativo (come ad esempio i connettivi) semplicemente utilizzando il tasto Estrai Testo, presente all’interno del menu contestuale.

Attenzione: non si deve procedere alla marcatura dei riferimenti interni eventualmente presenti nel testo tra virgolette delle partizioni di modifica: questa operazione dovrà essere effettuata solo sul testo multivigente.

6.4 – Marcatura manuale dei riferimenti normativi incompleti

La Giunta è tenuta, ai sensi dell'articolo 12 della legge di cui sopra, a presentare...

Se durante la marcatura automatica è stata attivata l’opzione Riferimenti incompleti, xmLeges-

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 35

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Editor avrà annotato parzialmente anche quei riferimenti di cui, a causa di ambiguità o imprecisioni presenti nel testo normativo, non è possibile ricostruire una <URN> valida.

I riferimenti incompleti, evidenziati nel testo con il colore rosso, possono essere completati procedendo alla loro marcatura manuale o utilizzando la seguente procedura guidata:

1. nell’Area di lavoro, posizionare il cursore sul riferimento incompleto su cui si desidera operare;

2. sulla Barra degli strumenti (o all’interno del menu Nir) fare click su Gestione dei riferimenti incompleti per visualizzare la finestra Riferimento Incompleto;

◦ quando il sistema interpreta erroneamente come riferimento una stringa di testo e non sono necessarie correzioni immediate, cliccare su Ignora per eliminare l’annotazione parziale (mostrata, assieme alla <URN>, nel campo Attuale della finestra Riferimento Incompleto). Cliccare su Ignora tutto per effettuare la stessa operazione per tutti i riferimenti incompleti presenti nel testo dell’atto considerato;

◦ quando il sistema individua in maniera incompleta un riferimento esterno, cliccare su per visualizzare la finestra Riferimento Esterno ed eseguire le note operazioni di

costruzione guidata della <URN> (si veda ???);

◦ quando il sistema individua in maniera erronea un riferimento interno come esterno, cliccare su Trasforma in rif.interno;

3. una volta eseguita la modifica, la finestra si posiziona automaticamente sul link incompleto che segue. È possibile correggere tutti i link uno dopo l’altro e, al termine, fare un unico click su OK per salvare tutte le modifiche effettuate nel codice XML.

Attenzione: le modifiche apportate non saranno inserite nel documento XML fintanto che non verrà dato l’OK definitivo.

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Indice generale

Introduzione...........................................................................................................................3

Funzioni generali di annotazione...........................................................................................5

1. Organizzazione dell’interfaccia grafica.....................................................................................71.1 – La finestra di lavoro...........................................................................................................7

1.2 – La barra dei menu..............................................................................................................91.2.1 – Menu File..............................................................................................................................91.2.2 – Menu Modifica......................................................................................................................91.2.3 – Menu Visualizza....................................................................................................................91.2.4 – Menu Strumenti.....................................................................................................................91.2.5 – Menu Inserisci.....................................................................................................................101.2.6 – Menu Nir.............................................................................................................................101.2.7 – Menu Aiuto..........................................................................................................................10

1.3 – Il menu contestuale..........................................................................................................101.3.1 – La voce Inserisci..................................................................................................................10

1.4 – La barra degli strumenti...................................................................................................111.5 – Il pannello attributi...........................................................................................................11

1.5.1 – Aggiunta di un attributo......................................................................................................111.5.2 – Eliminazione di un attributo................................................................................................11

2. La redazione di un documento normativo...............................................................................122.1 – Redazione ex-novo...........................................................................................................12

2.2 – Gestione di un documento normativo preesistente..........................................................122.2.1 – Apertura di un documento in formato XML.........................................................................122.2.2 – Importazione di un documento da altri formati...................................................................13

2.3 – Salvataggio di un documento...........................................................................................14

2.4 – Salvataggio di una copia del documento..........................................................................15

3. I metadati descrittori.................................................................................................................16

3.1 – Il nome uniforme..............................................................................................................163.2 – La pubblicazione..............................................................................................................16

3.3 – L’entrata in vigore............................................................................................................173.4 – La Redazione....................................................................................................................17

3.5 – L’Alias.............................................................................................................................183.6 – La materia........................................................................................................................18

4. La struttura formale del documento........................................................................................194.1 – L’inserimento di nuove partizioni....................................................................................20

4.2 – Funzioni di movimentazione di struttura e testo..............................................................204.2.1 – Spostamento di partizioni con modalità Muovi su e Muovi giù...........................................204.2.2 – Spostamento di partizioni con modalità Taglia, Copia e Incolla.........................................214.2.3 – Spostamento di partizioni con modalità Promuovi e Riduci................................................214.2.4 – Spostamento di partizioni con modalità Drag and Drop.....................................................224.2.5 – L’inserimento di nuove macro-partizioni............................................................................22

Guida alla annotazione degli atti normativi tramite xmLeges-Editor 38

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4.2.6 – Spostamento di testo con modalità Taglia, Copia e Incolla.................................................234.2.7 – Spostamento di testo con modalità Drag and Drop.............................................................23

4.3 – Procedura per il cambio di DTD......................................................................................244.4 – Funzioni di rimozione annotazioni XML.........................................................................24

4.4.1 – Eliminazione di un tag XML................................................................................................244.4.2 – Estrazione di testo da un tag XML......................................................................................24

4.5 – Inserimento di elementi tipografici..................................................................................244.6 – La gestione delle tabelle...................................................................................................25

4.6.1 – Inserimento di una tabella...................................................................................................254.6.2 – Modifica di una tabella.......................................................................................................25

4.7 – L’inserimento e la gestione degli annessi........................................................................264.7.1 – Inserimento di annesso vuoto..............................................................................................264.7.2 – Inserimento di un file esterno come annesso.......................................................................264.7.3 – Inserimento di un annesso attraverso la sua URN...............................................................27

4.8 – Gestione di link ipertestuali ............................................................................................274.9 – Gestione delle note redazionali........................................................................................27

4.9.1 – Inserimento delle note redazionali......................................................................................274.9.2 – Visualizzazione delle note redazionali.................................................................................284.9.3 – Modifica delle note redazionali...........................................................................................28

5. Disposizioni di modifica...........................................................................................................29

5.1 – Le tipologie di modifica...................................................................................................295.2 – L’identificazione e la marcatura della modifica...............................................................29

5.2.1 – Marcatura di una partizione del testo come modifica generica...........................................295.2.2 – Marcatura di una partizione del testo come modifica di parola..........................................305.2.3 – Marcatura di una partizione del testo come modifica di struttura.......................................30

6. Riferimenti normativi...............................................................................................................32

6.1 – Marcatura automatica dei riferimenti normativi..............................................................326.2 – Marcatura manuale dei riferimenti normativi singoli......................................................33

6.2.1 – Marcatura manuale dei riferimenti esterni..........................................................................336.2.2 – Marcatura manuale dei riferimenti interni..........................................................................33

6.3 – Marcatura manuale dei riferimenti normativi multipli....................................................346.3.1 – Marcatura manuale dei riferimenti multipli esterni............................................................346.3.2 – Marcatura manuale dei riferimenti multipli interni.............................................................35

6.4 – Marcatura manuale dei riferimenti normativi incompleti................................................35

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