98

Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06

Page 2: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

LA PARTECIPAZIONE E' GRATUITA PREVIA REGISTRAZIONE SUL SITO WWW.UNITEL.IT

Ore 09.00 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI

MODERA: Prof. Avv. Raffaello Cecchetti – Prof. di sociologia urbana, diritto, urbanistica e legislazione opere pubbliche

Ore 10.00 INTRODUZIONE E SALUTIPresidente della Regione Abruzzo, Presidente della Provincia di PescaraIng. Luciano Berarducci - Componente del Consiglio Autorità di Vigilanza dei Contratti PubbliciAvv. Marcello Russo - Presidente dell'Associazione degli Avvocati Amministrativisti d'AbruzzoArch. Bernardino Primiani - Presidente Nazionale UNITEL

Ore 10.30 L’affidamento dei servizi di progettazione: riflessioni sulla dicotomia tra tutela della concorrenza ed efficacia dell’azione amministrativaIng.Leonardo Miconi - Dirigente AVCP

Ore 10.50 Le esigenze professionali dei tecnici pubblici e le carenze dell’offerta formativa dell’amministrazioneDott. Pasquale Monea - Dirigente Dip. Enti Locali- Regione Basilicata - Collaboratore de “Il Sole 24 ore”

Ore 11.10 Formazione dei tecnici locali e possibile ruolo dell'università nella valutazione della vulnerabilità sismica di edifici pubblici esistenti Prof. Ing. Vincenzo Sepe - Università "G. D'Annunzio" di Chieti-Pescara, Dipartimento di Ingegneria e Geologia

Ore 11.30 Professionisti interni ed esterni alla P.A., un rapporto necessario per la complementarietà dellerispettive competenzeIng. Andrea Esposito Comune di Napoli - Presidente Unitel CampaniaProf. Arch. Alessandro Castagnaro - Presidente dell'ANIAI (Associazione Nazionale Ingeneri Architetti Italiani)

Ore 12.00 I controlli introdotti dal d.l. 174 del 2012 e dalla legge 190 del 2012, ruolo del RUP, sinergia con gli uffici di controllo e piano generale di lotta alla corruzione. Requisiti morali e requisiti professionali dell’appaltatore, alla luce del nuovo codice di comportamento delle P.A. e ulteriori compiti del RUPCons. Marco Catalano - Procura Regionale Campania Corte dei Conti

Ore 12.20 La generalizzazione dell’appalto integrato e l’appalto di beni culturali: il difficile ruolo delprogettistaAvv. Cristina Colombo - Esperta in contratti pubblici

Ore 12.40 Il progettista pubblico e privato: profili di responsabilità a confrontoAvv. Patrizia Cartone

Ore 13.00 LIGHT LUNCH con prodotti localiOre 14.00 SPONSORSHIP PRODUCTS

Ore 14.30 Il nodo della difficile sinergia tra stazione appaltante e soggetti preposti al controllo del progettoIng. Filippo Romano - Direttore Generale AVCP

Ore 15.00 La qualità della progettazione è solo un processo analitico?Prof. Arch. Massimo Pica Ciamarra - Studio Pica Ciamarra Associati - Napoli

Ore 15.30 Il difficile e delicato rapporto sulle c.d. “competenze professionali”, necessità di riferimenti chiari ed omogenei sull’intero territorio nazionaleProf. Arch. Francesco Karrer - già Presidente Consiglio Superiore Lavori Pubblici

Ore 16.00 Tavola rotonda dei presidenti nazionaliUNITEL, Consiglio Nazionale Ingegneri, OICE, CNAPPC, SIAIS, Collegio Nazionale dei Geometri

Ore 17.15 QUESTION TIME sui temi congressuali

La partecipazione è aperta a tutti i tecnici degli enti locali, amministratori pubblici, tecnici liberi professionisti e imprese

Le giornate del tecnico dell'ente locale

4° CONGRESSO NAZIONALE UNITEL

FORUM PER LA QUALIFICA DELLE PROFESSIONI TECNICHE PUBBLICHE E PRIVATE - INSIEME PER RILANCIARE LA CRESCITA

7 Giugno 2013 ore 10.00 – 17.30Sala congressi

HOTEL SERENA MAJESTICMontesilvano

(PE)

Page 3: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

EDITORIALE

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 3

Percorsi di gestione più efficaciper il rilancio del settore pubblico

di Francesco VerbaroDocente della Scuola superiore della pubblica amministrazione

In attesa di sapere se alla pubblicaamministrazione toccherà un’altraondata di disposizioni e norme, cer­

tamente non necessaria, i problemiche caratterizzano in questo momentoil settore pubblico non tendono a di­minuire, ma anzi assumono contornidi grande criticità in un contesto digenerale rassegnazione.La gravità della crisi economica e so­ciale, d’altronde, rende difficile guar­dare con benevolenza al settore pub­blico, che appare comunque un setto­re “privilegiato”, in un periodo storicoin cui la crisi occupazionale colpiscetutti i settori e tutte le fasce della forzalavoro. La crisi finanziaria del 2009 e lacrisi del debito sovrano hanno portatoancora una volta a guardare alla pub­blica amministrazione solo in terminidi costo, accantonando definitivamen­te ogni riflessione inerente ai servizinecessari che il pubblico deve oggierogare.Sembra scontato ormai il destino dellapubblica amministrazione di passareda un’attenzione “negativa”, certamen­te invasiva, portatrice di interventi le­gislativi prescrittivi di dettaglio e di mi­sure di finanza pubblica (tagli lineari)all’oblio, mancando completamenteun approccio positivo e gestionale sulprocesso continuo di miglioramentodella pubblica amministrazione.Ci si augura quindi che dopo l’ondatadi norme in materia di corruzione etrasparenza, certamente importanti,ma che ha reso più caotico e meno

funzionale il quadro normativo di rife­rimento, si affermi un approccio posi­tivo di valorizzazione volto a salva­guardare i servizi essenziali e quelli ri­chiesti dalla collettività, soprattutto inun contesto di crisi strutturale che in­veste ampi strati della società italiana.La domanda che dovrebbe essere po­sta alla base dei prossimi interventi emisure deve essere volta a capire qualepubblica amministrazione possiamopermetterci dopo la crisi del debitopubblico e quale amministrazione ser­ve in un contesto di profondo cambia­mento economico e sociale.In attesa che si avvii un percorso nuo­vo, l’agenda sembra essere già in granparte determinata dalle tante emer­genze. La prima emergenza che si tro­va il Governo sul tavolo e che in uncontesto di crisi come quello attualecostituisce un’emergenza sociale oltreche finanziaria è quella del precariatodella pubblica amministrazione. Daanni presente nel settore pubblico, es­so costituisce una pessima pratica deldatore di lavoro pubblico, grazie allatolleranza dei controllori e soprattuttoalla non applicabilità della sanzionepiù pesante per un datore di lavoro incaso di violazione delle norme sul con­tratto a termine, quale è quella dellatrasformazione del rapporto a tempoindeterminato.Dopo anni di proroghe e rinnovi, re­centemente, sia per le modifiche dirigore introdotte al Dlgs n. 368/2001sia per le numerose sentenze di con­

Page 4: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

EDITORIALE

4 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

danna del datore di lavoro pubblico, illegislatore ha ritenuto necessario pro­rogare fino al 31 luglio 2013 i contrattiin essere, che superano i 36 mesi, at­traverso il comma 400 dell’articolo 1della legge n. 228/2012. Poiché nelfrattempo le trattative all’Aran pergiungere ad un Accordo quadro sulcontratto a tempo determinato si so­no arenate e pertanto non sarà possi­bile utilizzare lo strumento negozialeper addivenire ad ulteriori proroghe orinnovi, si pone adesso l’esigenza, det­tata dall’urgenza sociale, di prorogarei contratti in essere. Il tema è anche dicarattere finanziario. La proroga inve­stirebbe infatti il problema della co­pertura finanziaria sulla quale profon­de sono le divergenze tra le stessestrutture del Governo.A questo tema occorre aggiungerne unaltro meno evidente, ma ancor piùgrave quale è la crisi finanziaria di cuistanno soffrendo molte pubbliche am­ministrazioni soprattutto a livello loca­le. La stretta sui documenti di bilancioe il taglio ai trasferimenti e ai capitolidi funzionamento stanno portandomolte amministrazioni a situazioni difallimento, se non di vero e propriodissesto, che avranno profonde rica­dute sulla gestione del personale e cherichiederanno misure idonee volte asalvaguardare comunque la funziona­lità del singolo ente.Diventa urgente un osservatorio sullasituazione finanziaria degli enti, grave­mente sottovalutata non solo dalleamministrazioni competenti ma an­che da parte delle organizzazioni sin­dacali. La fine dell’era del “deficitspending” ci consegna una realtà incui il settore pubblico non si presentaimmune dai rischi di fallimento, anzi.Inoltre, le norme contenute nel Testounico degli enti locali per gli enti indissesto e il nuovo articolo 33 del Dlgsn. 165/2001, in materia di mobilità col­lettiva oggi attivabile per esigenze fi­nanziarie, dovrebbero spostare l’atten­

zione delle organizzazioni sindacalidel settore pubblico, come avviene nelprivato, sui bilanci e sulle prospettivefinanziarie del singolo ente.Non è che non serva qualche interven­to legislativo, ma questo dovrebbe es­sere adottato secondo due indirizzi: ef­fettuare una manutenzione della nor­mativa, in un’ottica di semplificazionee rafforzamento di alcuni istituti; in­trodurre una serie di strumenti utiliper gestire processi di razionalizzazio­ne e ristrutturazione ormai ineludibili.La possibile soppressione delle provin­ce, la chiusura delle società partecipa­te, l’avvio della gestione associata deiservizi, la riduzione delle dotazioni or­ganiche, i tagli ai bilanci sono alcunedelle misure organizzative che richie­derebbero una “cassetta degli attrezzi”utile a gestire le conseguenze sulle ri­sorse umane di tali processi.Servirebbero disposizioni di semplifi­cazione per l’assegnazione del perso­nale, per il mutamento di profilo e perla ricollocazione o per l’esodo, ma alcontempo sarebbero necessarie dellemisure organizzative e gestionali. Latanto declamata mobilità volontaria,ad esempio, andrebbe resa con normameno farraginosa, ma al contempoandrebbe accompagnata con misuredi formazione e di informazione, maanche con un portale elettronico comequello recentemente avviato da alcunioperatori privati attraverso il sitowww.italpa.it.In generale infine sarebbe necessariosuperare quell’approccio interdittivo elimitativo del legislatore nei confrontidell’azione della pubblica amministra­zione, che ha caratterizzato i provvedi­menti degli ultimi tre anni, per lasciarespazio a piani e programmi di rilanciodel settore pubblico. Non serve critica­re i modelli di intervento sul settorepubblico finora adottati dai Governiprecedenti. Serve intraprendere urgen­temente nuovi e più efficaci percorsi digestione.

Page 5: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

Il prodotto è disponibile anche nelle librerie professionali.Trova quella più vicina all’indirizzo www.librerie.ilsole24ore.com

IN OFFERTA -10%e 48,60 invece di e 54,00

Clausola contrattuale: la sottoscrizione dell’offerta dà diritto a ricevere offerte di prodotti e servizi di Gruppo 24 Ore. Se non desidera riceverle, barri la casella qui accanto ❏ Informativa ex D.Lgs. 196/03: Il Sole 24 ORE S.p.A., Titolare del trattamento, raccoglie presso

dell’art. 7 D.lgs 196/’03 (accesso, correzione, cancellazione, opposizione al trattamento, ecc) rivolgendosi al Responsabile del trattamento, che è il Direttore Generale dell’Area Professionale presso Il Sole 24 ORE S.p.A. - Database Marketing Via Carlo Pisacane 1, 20016-

e a società esterne che svolgono attività connesse all’evasione dell’ordine e all’eventuale invio di nostro materiale promozionale. Consenso:

ON LINE All’indirizzo www.shopping24.it

BUONO D’ORDINE

Sì,

COGNOME NOME

RAGIONE SOCIALE

INDIRIZZO

E-MAIL

TELEFONO CELLULARE

CAP CITTÀ PROV.

CODICE FISCALE

PARTITA IVAATTENZIONE!

CAMPI OBBLIGATORI

CODICE CAMPAGNA

CON BOLLETTINO POSTALE* Allego al presente Buono d’Ordine la fotocopia del versamento sul C/C Postale n. 31482201 intestato a Il Sole 24 ORE S.p.A. IMPORTANTE: indicare sempre sul bollettino la causale del versamento.

CON CONTRASSEGNO*Al momento di ricevere la merce

COME ACQUISTARE DATI ANAGRAFICI

VIA MAIL Il coupon compilato può essere inviato in PDF anche all’indirizzo: [email protected]

*In entrambi i casi inviare il coupon scegliendo la seguente opzione

VIA FAX Inviare il coupon compilato al numero 02 o 06 30225402

Servizio Clienti Libri: tel. 02 o 06 3022.5680 - e mail: [email protected]

1 8 7 4 8

desidero acquistare il volume:RAPPORTO SULLE REGIONI IN ITALIA 2012 (cod. 8363) a € 48,60 anziché € 54,00Importo fiscalmente deducibile in quanto strumento professionale (artt. 54-56 del nuovo TUIR)

NOVITÀ RAPPORTO SULLE REGIONI IN ITALIA 2012a cura di Stelio Mangiameli

Il Rapporto, che ha una cadenza annuale, è uno strumen-to di valutazione della dimensione territoriale e regionale. Gli elementi che costituiscono la griglia per la sua redazione riguardano: le tendenze delle politiche regionali esaminate; l’individuazione delle best practices; la possibilità di definire Regioni che possono fungere da benchmark; le eventuali scel-te o modelli particolari praticati dalle Regioni.Il Rapporto, oltre ad un contributo che introduce a considera-zioni e valutazioni di carattere generale, si compone di 14 ca-pitoli ed è diviso in 4 parti: la prima riassume i dati generali sull’attività, l’organizzazione e la spesa regionale; la seconda esamina le principali politiche regionali; la terza le relazioni istituzionali nazionali e sovranazionali; la quarta, infine, le tendenze, i dibattiti e le proposte di riforma.

Pagg. 400 – e 54,00

Page 6: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SOMMARIO

6 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

SPECIALE FORUM PA

18º La sfida si gioca sulla trasparenzadi Carlo Mochi Sismondi

20º Quale modello di PA per uscire dalla crisi?di Gianni Dominici

21º Organizzazione: amministrare per obiettivi si puòdi Michele Bertola

23º Open municipio: il governo aperto parte dai comunidi Vittorio Alvino

25º Open government: trasparenza e partecipazione, il progetto PerLa PAdi Davide D’Amico

26º L’impegno del terzo settore per la trasparenza e la partecipazionedi Beatrice Costa

28º Cittadini attivi incontrano amministratori pubblicidi Chiara Buongiovanni

29º L’innovazione sociale vista dalla parte delle amministrazionidi Fabrizio Cobis

31º Competenze: i profili web nella PAdi Roberto Scano

32º Competenze: liberare le risorse di genere nella PAdi Flavia Marzano

34º Verso un vademecum per i piani strategici delle smart citydi Paolo Testa

36º La smart specialisation nella programmazione 2014­2020di Luigi Reggi

37º Sviluppo e benessere equo e sostenibiledi Linda Laura Sabbadini

39º Governo che va (e viene), Agenda digitale che resta (?)di Silvia Riezzo

40º “Il museo che vorrei”

42º Agenda dei convegni

Page 7: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SOMMARIO

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 7

ATTUALITÀ

43º Stipendi ancora ai blocchi. A quando la partenza?di Massimo Argenziano

47º La PA dopo la legge anticorruzionedi Giulia Laddaga

50º Piani di prevenzione triennali: avanti comunque in attesa del Pna?di Vincenzo Testa

54º La trasparenza nella gestione delle risorse umanedi Gianluca Bertagna

65º Modello 770: trasmissione entro il 31 lugliodi Enzo Cuzzola

68º Iscritti alla Gestione separata Inps: le regole per il 2013di Fabrizio Bonalda

74º Sale il tetto agli stipendi dei manager pubblicidi Leone Martino

77º La contribuzione figurativa per gli assessori regionali “nominati”di Fabrizio Bonalda

80º Il trattamento fiscale delle co.co.co.di Enzo Cuzzola

83º Previdenza complementare: opportunità o specchio per le allodole?di Nevea Lorenzato

RUBRICHE

58º Le risposte dell’Anci

60º Linea diretta con il Viminalecommento a cura di Angelo Trovato

97º Tfra cura di Fabrizio Bonalda

RASSEGNE

88º Osservatorio ex Inpdap: le novità previdenzialidi Giuseppe Rodà

93º Osservatorio Inps: la bussola delle novitàdi Aldo Forte

Page 8: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

ANALITICO

8 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

º ANALITICO »

º SPECIALE FORUM PA

Agenda digitaleArticolo a pag. 39

Cittadinanza attivaArticolo a pag. 26

Cittadinanza attivaArticolo a pag. 28

Competenze digitaliArticolo a pag. 31

‘Cultura on line’Articolo a pag. 40

Innovazione socialeArticolo a pag. 29

Open governmentArticolo a pag. 25

Open municipioArticolo a pag. 23

OrganizzazioneArticolo a pag. 21

Pubblica amministrazioneArticolo a pag. 20

Rapporto Bes 2013Articolo a pag. 37

Risorse di genereArticolo a pag. 32

Specializzazione intelligenteArticolo a pag. 36

Sviluppo e competitivitàArticolo a pag. 34

TrasparenzaArticolo a pag. 18

In AgendaTabella convegni a pag. 42

º APPLICAZIONI

Visualizzazione DmaInps, messaggio 6213/2013Sintesi a pag. 88

º AS VITA, TFS E TFR

LiquidazioneInps, circolare 70/2013Sintesi a pag. 89

º ASSEGNO NUCLEO FAMILIARE

PagamentoInps, messaggio 9702/2013Sintesi a pag. 95

º ASSUNZIONI

DisciplinaViminale risponde a pag. 60

DisciplinaCommento a pag. 60

Polizia localeAnci risponde a pag. 58

Turn overAnci risponde a pag. 58

º CESSAZIONI

DisciplinaAnci risponde a pag. 59

º COLLABORAZIONI COORDINATEE CONTINUATIVE

Trattamento fiscaleLegge 335/1995; c.c., artt. 2222 e segg.; Dpr 917/1986Articolo a pag. 80

º CONCORSI PUBBLICI

Requisiti per l’ammissioneAnci risponde a pag. 59

º CONTRIBUZIONE FIGURATIVA

BeneficiariInps, gestione ex Inpdap, circolare 14 marzo 2013 n. 39Articolo a pag. 77

Page 9: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

ANALITICO

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 9

º CUD

Soggetti decedutiInps, messaggio 7107/2013Sintesi a pag. 95

º GESTIONE SEPARATA INPS

MassimaleInps, messaggio 4350/2013Sintesi a pag. 94

Regole per il 2013Inps, circolare 12 febbraio 2013 n. 27Articolo a pag. 68

º ISTANZE

PresentazioneInps, circolare 71/2013Sintesi a pag. 90

º LAVORO ALL’ESTERO

Totalizzazione periodiInps, messaggio 6878/2013Articolo a pag. 93

º LAVORO PUBBLICO

Blocco degli stipendiConsiglio di Stato, decreto n. 01832/2013Articolo a pag. 43

º LEGGE ANTICORRUZIONE

Pubblica amministrazioneLegge 190/2012; Dlgs 39/2013; Dlgs 33/2013Articolo a pag. 47

º MANAGER PUBBLICI

RetribuzioneDl 78/2010; Dl 98/2011Articolo a pag. 74

º MODELLO 770

TrasmissioneDpr 600/1973; Dpr 42/1988; legge 388/2000;Dpr 322/1998; Dlgs 241/1997; Dpr 445/1997Articolo a pag. 65

º PART TIME

Ampliamento orarioAnci risponde a pag. 58

º PENSIONI

RicostituzioneInps, messaggio 7619/2013Sintesi a pag. 96

º PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Piani triennaliCivit, parere 27 marzo 2013Articolo a pag. 50

º SALVAGUARDIA

CondizioniInps, messaggio 6645/2013Sintesi a pag. 94

º TRASPARENZA

Gestione del personaleDlgs 33/2013; Dlgs 196/2003; Dlgs 150/2009Articolo a pag. 54

Page 10: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

PANORAMA

10 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

º PANORAMA »

di Vincenzo TestaFunzionario del dipartimento della Funzione pubblica

» Patto di stabilità interno.Aggiornate le sanzioni per la violazione

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 92 del 19 aprile 2013, ildecreto del ministero dell’Interno 16 aprile 2013, Applicazione dell’ag­giornamento alle sanzioni per violazione del patto di stabilità interno,relativo agli anni 2010 e 2011 e concernente l’applicazione dellesanzioni per la violazione del Patto negli anni 2010 e 2011 a seguito diaccertamento successivo.I comuni indicati nell’allegato A sono assoggettati ad una sanzioneper un importo non superiore al 3% delle entrate correnti registratenel certificato al conto consuntivo 2009 per accertamento successi­vo della violazione del Patto di stabilità interno relativo all’anno2010.I comuni indicati nell’allegato B sono assoggettati ad una sanzioneper un importo non superiore al 3% delle entrate correnti registrate nelcertificato al conto consuntivo 2010 per accertamento successivodella violazione del Patto di stabilità interno relativo all’anno 2011.

» Patto di stabilità interno.Abilitazione al portale del monitoraggio

La Ragioneria generale dello Stato ha pubblicato le procedure per larichiesta di abilitazione all’apposito applicativo on line dedicato almonitoraggio del Patto di stabilità interno.Le richieste di abilitazione devono essere effettuate attraverso il link“Richiesta Nuova Utenza” presente sulla prima pagina del sito http://pattostabilitainterno.tesoro.it.Nel caso in cui l’utente fosse già accreditato su altre applicazioni delMef (Partecipazioni, Concessioni, Immobili, Pattostabilità, Certificazionicrediti) verranno confermate le credenziali (utenza e password) giàutilizzate per l’accesso al portale di autenticazione. Qualora la pas­sword fosse nel frattempo scaduta o dimenticata è necessario richie­derne il reset ad [email protected] (tel. 06­4761.2125/2375/2782) specificando login (nome.cognome) e codicefiscale. Se invece l’utente non fosse già censito tra gli enti accreditatialle altre applicazioni del Mef le credenziali saranno inviate all’indirizzoe­mail dell’ente. In questo caso, l’eventuale mancata ricezione dellecredenziali può essere segnalata all’indirizzo dell’assistenza.

» Patto di stabilitàinterno.Pagamentidei debitidegli enti locali

È disponibile sul sito istituzionaledella Ragioneria generale dello Sta­to l’applicazione per effettuare la ri­chiesta degli spazi finanziari di cuinecessitano i comuni e le provinceper sostenere i pagamenti, in dero­ga ai vincoli del Patto di stabilità in­terno 2013, di debiti di parte capita­le certi, liquidi ed esigibili alla datadel 31 dicembre 2012 e i pagamentidi debiti di parte capitale per i qualisia stata emessa fattura o richiestaequivalente di pagamento entro ilpredetto termine.Le richieste dovranno pervenire en­tro la data del 30 aprile 2013.Entro il 15 maggio 2013, sulla basedelle predette richieste, con decretodel ministero dell’Economia e dellefinanze, sono individuati, per cia­scun ente locale, gli importi dei pa­gamenti da escludere dal Patto distabilità interno.

Page 11: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

PANORAMA

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 11

» Obblighi di trasparenza ed integritàprevisti dalla legge 190. Rinvii

Come già previsto nella delibera n. 23/2013, in considerazione dellarecente entrata in vigore del Dlgs 14 marzo 2013, n. 33, recante ilriordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparen­za e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni,la Civit ha differito il termine del 30 aprile previsto dalla delibera n.4/2012 per la presentazione dell’attestazione sull’assolvimento degliobblighi di trasparenza e integrità che gli Oiv devono effettuare ai sensidell’art. 14, comma 4, lett. g), del Dlgs n. 150/2009.Il nuovo termine sarà indicato nelle Linee guida sui programmi triennaliper la trasparenza e l’integrità che la Civit sta predisponendo anchealla luce del citato Dlgs n. 33/2013.Con una nota del 17 aprile, poi, la Civit, in relazione alla previsione dellatrasmissione in via telematica alla Commissione delle informazioni pub­blicate sui siti istituzionali ai sensi dei commi 15 e 16 della legge 6novembre 2012 n. 190 e come prevista dall’art. 1, comma 27, dellamedesima legge, ha, inoltre, invitato le amministrazioni a sospenderedetta trasmissione fino alla pubblicazione di apposite indicazioni daparte della Commissione. Ciò in attesa della definizione delle specifi­che modalità di invio delle suddette informazioni ed al fine di evitareduplicazioni nella prospettiva di avvalersi delle banche dati centralizza­te già istituite presso altre amministrazioni.Analogamente, la comunicazione della nomina del Responsabile dellaprevenzione della corruzione dovrà pervenire esclusivamente con lemodalità che la Civit renderà note a breve sul proprio sito istituzionale.Conseguentemente, le amministrazioni sono state invitate a sospen­dere anche l’invio della predetta comunicazione fino alla pubblicazionesul sito della nuova indicazione da parte della Commissione.

» Amministrazionetrasparente.Firmato unprotocollo traFunzione pubblicae Gazzettaamministrativa

Il ministro per la Pubblica ammini­strazione e la semplificazione ed il di­rettore della Gazzetta amministrativahanno sottoscritto un accordo ad in­tegrazione del precedente Protocollod’intesa del 19 ottobre 2010 sulla di­gitalizzazione e l’utilizzo di internetnella pubblica amministrazione, al fi­ne di inserire nella gamma dei servizidi innovazione tecnologica gratuita­mente già fruibili dalle pubbliche am­ministrazioni anche l’applicativo web“Amministrazione Trasparente” rea­lizzato dalla Gazzetta amministrativa.L’applicativo web, totalmente gratui­to in ogni sua fase ­ installazione,manutenzione, adeguamenti ed ognialtra assistenza inerente al servizio ­costituisce un ausilio alla corretta at­tuazione della recente normativa diriordino di cui al Dlgs n. 33/2013 inmateria di pubblicità, trasparenza ediffusione delle informazioni dellepubbliche amministrazioni.

» Piani triennali di prevenzionedella corruzione. Indicazionisulle modalità di trasmissione

Con una nota del 22 aprile sul sito istituzionale il dipartimento dellaFunzione pubblica ha invitato le amministrazioni che hanno già predispo­sto il Piano triennale di prevenzione della corruzione e che, in attesa dellapubblicazione del Piano nazionale anticorruzione, intendono comunquetrasmetterlo, ai sensi dei commi 5 e 60 dell’art. 1 della legge n.190/2012, ad utilizzare esclusivamente le modalità informatiche, inviandoall’indirizzo email [email protected] il linkalla pubblicazione del Piano sul proprio sito. Nell’oggetto della email deveessere riportata la dicitura “comunicazione del P.T.P.C.”.Con una nota del 17 aprile la Civit aveva a sua volta invitato le ammini­strazioni a trasmettere soltanto al dipartimento della Funzione pubblica ipiani di prevenzione della corruzione, in quanto, per evitare duplicazioni diadempimenti alle pubbliche amministrazioni, sono in corso contatti con ilsuddetto dipartimento per la condivisione delle informazioni.

È disponibile sul sito del ministerodell’Interno il Dpcm 18 aprile 2013che il Consiglio dei ministri ha vara­to in via definitiva e che istituisce le“White List” di operatori economicinon soggetti a rischio di infiltrazionemafiosa presso tutte le Prefetture.

» Appalti puliti.Aprono le ‘whitelist’ in tuttele prefetture

Page 12: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

PANORAMA

12 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

» Certificazione dei crediti. Dl n. 35/2013e circolari applicative Rgs

Con il Dl 8 aprile 2013, n. 35, recante disposizioni urgenti per ilpagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per ilriequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di ver­samento di tributi degli enti locali, si sono introdotte nuove misure inmateria di pagamenti dei debiti degli enti locali, delle regioni e delleprovince autonome, degli enti del Servizio sanitario nazionale e delleamministrazioni centrali dello Stato maturati al 31 dicembre 2012nonché specifiche disposizioni in materia di certificazione e cessionedei crediti nei confronti di pubbliche amministrazioni.

» Costi amministrativi derivanti daoneri a carico di cittadini e imprese.Dpcm con i criteri di stima

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 89 del 16 aprile scorso ilDpcm 25 gennaio 2013 che, in attuazione dell’art. 6, comma 3, dellalegge 11 novembre 2011, n. 180 (Norme per la tutela della libertàd’impresa. Statuto delle Imprese), disciplina i criteri per l’effettuazionedella stima dei costi amministrativi derivanti da oneri informativi, introdottio eliminati a carico di cittadini e imprese, di cui occorre dare conto, in unasezione specifica, nell’ambito della relazione sull’analisi dell’impatto dellaregolamentazione (Air).Sono allegate al decreto le Linee guida per l’individuazione di oneriinformativi e la stima dei costi amministrativi, la descrizione della attivitàamministrativa standard e delle variabili di scelta dei costi, i modellitrasmissione bilancio ed una sintesi dei passi da realizzare per l’individua­zione di oneri amministrativi.La finalità delle disposizioni è quella di evitare un carico burocraticoeccessivo per i destinatari delle nuove norme, eliminando e prevenendol’introduzione di oneri ridondanti o sproporzionati rispetto alla tutela degliinteressi pubblici.I criteri indicati per l’individuazione degli oneri informativi e la quantifica­zione dei relativi costi ai fini della redazione delle relazioni Air e del bilancioannuale dei costi introdotti ed eliminati consentiranno anche l’individua­zione e l’applicazione uniforme ai fini della relazione complessiva che ildipartimento della Funzione pubblica deve predisporre sulla base dellerelazioni annuali sul bilancio degli oneri delle singole amministrazioni.Le Linee guida illustrano, in particolare, le attività da realizzare per laquantificazione e, per ciascuna di esse, riportano una serie di indicazioni,corredate da esempi, al fine di offrire un supporto operativo alle ammini­strazioni chiamate a redigere il bilancio.Le indicazioni riportate nel documento sono basate sull’esperienza matu­rata dal dipartimento della Funzione pubblica nelle attività di misurazionerealizzate nell’ambito del “Taglia­oneri amministrativi”.

Nelle nuove “White List” conflui­ranno gli elenchi istituiti sulla basedi normative speciali previgenti.Regole particolari sono, comun­que, previste per alcune categoriedi operatori contemplate dall’art.5­bis, comma 2, lett. h­bis), in re­lazione alla ricostruzione “post­si­sma” nelle località colpite dal terre­moto del maggio 2012.Il provvedimento entrerà in vigoredal trentesimo giorno dalla suapubblicazione sulla Gazzetta Uffi­ciale.

» Conto annuale2012.Pubblicatala circolare

La Ragioneria generale dello Statoha pubblicato la circolare n. 21 del26 aprile 2013 contenente le istru­zioni per l’acquisizione nel sistemainformativo Sico dei dati di organi­co e di spesa del personale dipen­dente dalle pubbliche amministra­zioni per l’anno 2012.Sono allegate le novità della rileva­zione del Conto annuale 2012 suschede informative, tabelle e con­trolli, le istruzioni di carattere gene­rale, operative e specifiche di com­parto, le tabelle e l’apposito glos­sario.Al Conto annuale è associato co­me al solito anche il monitoraggiodella contrattazione integrativa. Itermini della rilevazione sono fissatidal 29 aprile al 31 maggio 2013.

Page 13: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

PANORAMA

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 13

Lo svolgimento di tali ultime procedure potrà avvenire esclusivamente attraverso l’apposita piattaforma perla certificazione dei crediti (http://certificazionecrediti.mef.gov.it/) predisposta dal dipartimento della Ragio­neria generale dello Stato e che consente ai creditori della PA di richiedere la certificazione dei creditirelativi a somme dovute per somministrazioni, forniture e appalti e di tracciare le eventuali successiveoperazioni di anticipazione, compensazione, cessione e pagamento, a valere sui crediti certificati.Il decreto prevede l’accreditamento alla piattaforma elettronica per la certificazione e introduce, per leamministrazioni, l’obbligo di provvedere ad una ricognizione dei debiti, da effettuarsi entro il 15 settem­bre 2013.La Ragioneria generale dello Stato con la circolare del 10 aprile 2013, n. 17 ha fornito le prime indicazionioperative alle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato in materia di accreditamento alla piattafor­ma elettronica e di ricognizione dei debiti; con la circolare del 12 aprile 2013, n. 18 ha fornito indicazionioperative alle amministrazioni centrali dello Stato su come svolgere gli adempimenti previsti dalla normati­va, in particolare per i debiti riguardanti obbligazioni giuridicamente perfezionate relative a somministrazio­ni, forniture, appalti e prestazioni professionali, maturati alla data del 31 dicembre 2012, non ancora estintie a fronte dei quali non sussistono residui passivi anche perenti; con la circolare del 24 aprile 2013, n. 19ha fornito indicazioni operative alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano e agli enti locali inmateria di accreditamento alla piattaforma elettronica e di ricognizione dei debiti del Servizio sanitarionazionale; con la circolare del 30 aprile 2013, n. 22 ha fornito nuove indicazioni ed aggiornamenti alledisposizioni relative alla certificazione di crediti relativi ai residui passivi perenti contenute nella circolare del27 novembre 2012, n. 35, semplificando le modalità operative delle procedure di rilascio delle certificazionistesse e le relative richieste di reiscrizione.

Anche quest’anno, dal 28 al 31 maggio, presso la sede di Bressanone dell’Università di Padova sisvolgerà il corso di formazione organizzato dal Mip ­ Politecnico di Milano dalla Sda Bocconi e da Epr,scuola di formazione degli enti pubblici di ricerca. Tra i temi trattati dai relatori durante le quattro giornatedel corso, giunto ormai alla sua 24esima edizione, emerge in particolare quello dedicato alle politiche delpersonale del pubblico impiego, che inizierà con la presentazione da parte dell’Avv. Maurizio Danza,arbitro del pubblico impiego, del suo ultimo libro, dal titolo: “La disciplina degli enti di ricerca”, edito dalSole 24 Ore in collaborazione con il Codiger. L’opera si presenta come una sorta di “compendio” dellevarie fonti normative, finalizzato ad agevolare l’approfondimento della disciplina degli istituti fondamentalidel rapporto di lavoro del personale dipendente del comparto della Ricerca.Alla presentazione seguirà poi, sempre da parte dell’Avv. Danza, l’introduzione ai lavori del 30 maggiocon una relazione sul tema “La evoluzione del rapporto di lavoro pubblico tra potere di organizzazionedella pubblica amministrazione e contrattazione collettiva”. A seguire interverranno i responsabili deldipartimento della Funzione pubblica, Dott.ssa Maria Barilà ­ Direttore Uorcc, sul tema “Il nuovo mercatodel lavoro dopo la riforma Fornero e dopo la spending review”; il Dott. Eugenio Gallozzi ­ Direttore Urspa,su “Le relazioni sindacali dopo il blocco dei contratti” e il Dott. Marco Rossi ­ Direttore servizio legale econtenzioso Uorcc, su “I concorsi pubblici alla luce della legge n. 183/2011”.

Le politiche del personale del pubblicoimpiego al corso di Bressanone

Page 14: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SCADENZARIO

14 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

º SCADENZARIO »

Le scadenze dal 15 maggio al 15 giugno

OGGETTO ADEMPIMENTO MODALITÀ NOTE

Comunicazioneassenze

La comunicazione delle assenze aldipartimento della Funzione pub­blica deve essere effettuata entro il15 di ogni mese per le assenzerelative al mese precedente

http://www.perlapa.gov.it/web/guest/home­assenze

ContributiInpdap

Versamento dei contributi previden­ziali e assistenziali sui compensicorrisposti al personale dipendente

F24EPAttraverso l’utilizzodi Entratel o Fi­sconline con invioentro le ore 20,00del secondo giornolavorativo antece­dente la data diversamento

Ritenute Irpef Versamento delle ritenute Irpef trat­tenute sulle retribuzioni erogate nelmese precedente:­ redditi da lavoro dipendente­ redditi assimilati (compresico.co.co.)­ redditi da lavoro autonomo­ redditi da lavoro occasionale

F24EPAttraverso l’utilizzodi Entratel o Fi­sconline con invioentro le ore 20,00del secondo giornolavorativo antece­dente la data diversamento

Addizionalicomunalie regionali

Versamento delle addizionali comu­nali e regionali trattenute sulle retri­buzioni erogate nel mese preceden­te:­ redditi da lavoro dipendente­ redditi assimilati (compresico.co.co.)

F24EPAttraverso l’utilizzodi Entratel o Fi­sconline con invioentro le ore 20,00del secondo giornolavorativo antece­dente la data diversamento

Quarta ratadelle undicipreviste in qua­lità di saldo perl’anno prece­dente (salvodiversa indica­zione del perci­piente) oppuresaldo rate annoprecedente ecorrente percessazione

Addizionalicomunaliin acconto

Versamento dell’acconto addizionalicomunali trattenute sulle retribuzionierogate nel mese precedente:­ redditi da lavoro dipendente­ redditi assimilati

F24EPAttraverso l’utilizzodi Entratel o Fi­sconline con invioentro le ore 20,00del secondo giornolavorativo antece­dente la data diversamento

Seconda ratadelle nove pre­viste in qualitàdi acconto perl’anno in corso

a cura di Gianluca Bertagna e Sara BozzoliConsulenti Enti locali

MAGGIO

15

MAGGIO

16

Page 15: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SCADENZARIO

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 15

OGGETTO ADEMPIMENTO MODALITÀ NOTE

Irap Versamento acconto mensile calco­lato sulle retribuzioni erogate nelmese precedente:­ redditi da lavoro dipendente­ redditi assimilati (compresico.co.co.)­ redditi da lavoro occasionale

F24EPAttraverso l’utilizzodi Entratel o Fi­sconline con invioentro le ore 20,00del secondo giornolavorativo antece­dente la data diversamento

In caso di di­pendente co­mandato odistaccato ilversamentoavviene daparte dell’enteutilizzatore

Cessione quintostipendio

Versamento all’Inpdap della quotatrattenuta al dipendente per prestiti

Accredito c/c del­l’Inpdap

Contributo Ds Versamento del contributo Ds sulleretribuzioni erogate nel mese prece­dente:­ redditi da lavoro dipendente a tem­po determinato

F24EP Si tratta di uncontributototalmente acarico dell’entepari all’1,61%dell’imponibile

ContributoGestioneseparata Inps

Versamento del contributo alla Ge­stione separata Inps sulle retribuzionierogate nel mese precedente:­ redditi di collaborazione in formacoordinata e continuativa

F24EP Va versatoanche per icompensi dilavoro occasio­nale sulla parteeccedente i5mila euro

ListaPosPA Trasmissione delle retribuzioni ero­gate al personale iscritto all’Inpdap edelle informazioni per l’implementa­zione delle posizioni assicurative

File telematico datrasmettere dal sitodell’Inps

Inps, prot. n.10810 del 18luglio 2012

Uniemensindividuale

Trasmissione dati retributivi e contri­butivi per l’implementazione delleposizioni assicurative individuali

File telematico datrasmettere dal sitodell’Inps

Adempimentoriservato aglienti che versa­no contribuzio­ne all’Inps (adesempio, Dsper tempi de­terminati e con­tributi alla ge­stione separata)

GedapG e s t i o n e d i ­stacchi, aspet­tative e permes­s i s i n d a c a l i ,aspet tat ive epermess i perfunzioni pubbli­che elettive

Invio alla presidenza del Consigliodei ministri – Dipartimento della Fun­zione pubblica delle informazionirelative al personale che nel 2012 hafruito di distacchi, permessi cumulatisotto forma di distacchi, aspettativee permessi sindacali e aspettative epermessi per cariche elettive

Inserimento dei datidal sito http://www.perlapa.gov.it/web/guest/home­gedap

Art. 50, commi3 e 4, del de­creto legislativo30 marzo 2001,n. 165; contratticollettivi nazio­nali quadrointegrativi del27 gennaio1999 (G.U. n.33 del 10 feb­braio 1999)

MAGGIO

31

Page 16: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SCADENZARIO

16 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

OGGETTO ADEMPIMENTO MODALITÀ NOTE

Conto annualedel personale

Trasmissione delle spese inerenti alpersonale nell’anno 2012

Compilazione tabel­le ed invio tramite ilsistema Sico

http://www.si­co.tesoro.it/Si­co/in attesa di cir­colare

Comunicazioneassenze

La comunicazione delle assenze aldipartimento della Funzione pubbli­ca deve essere effettuata entro il 15di ogni mese per le assenze relativeal mese precedente

http://www.perlapa.gov.it/web/guest/home­assenze

GIUGNO

15

Direttore responsabile: PAOLO POGGICoordinamento editoriale: Irene Chiappalone (06/30226353)email: [email protected]: Carmen Parrotta (06/30226105)email: [email protected] grafico: Design e Grafica Tax & Legal

Proprietario ed Editore: Il Sole 24 ORE S.p.A.Presidente: BENITO BENEDINIAmministratore Delegato: DONATELLA TREUSede legale: Via Monte Rosa n. 91 20149 Milano.Direzione, amministrazione: Via Monte Rosa, 91 20149 Milano.Redazione: Piazza Indipendenza n. 23/BC ­ 00198 Roma.IL SOLE 24 ORE S.p.A. Tutti i diritti sono riservati. Le fotocopie peruso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del15% di ciascun fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAEdel compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22aprile 1941, n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattereprofessionale, economico o commerciale o comunque per usodiverso da quello personale possono essere effettuate a seguito dispecifica autorizzazione rilasciata da EDISER Srl, Società di servizidell’Associazione Italiana Editori, attraverso il marchio diCLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni Riproduzioni Editoriali,Corso di Porta Romana n. 108 ­ 20122 Milano. Informazioni:

www.clearedi.org.Deducibile per professionisti e imprese.Registrazione presso il Tribunale di Milano Decreto n. 786 del 23dicembre 2003.Servizio clienti periodici: Il Sole 24 ORE S.p.A. Via TiburtinaValeria (S.S. n. 5) km 68,700 67061 ­ Carsoli (AQ).Tel. 30.22.56.80 (prefisso 02 oppure 06);Fax 30225400 (prefisso 02 oppure 06);email [email protected] abbonati: Abbonamento annuale (Italia): Guida al PubblicoImpiego a euro 173.Gli abbonamenti possono essere sottoscritti telefonandodirettamente e inviando l’importo tramite assegno non trasferibileintestato a: Il Sole 24 ORE S.p.A. Via Tiburtina Valeria (S.S. n. 5), Km68,700 67061 ­ Carsoli (AQ) oppure inviando una fotocopia dellaricevuta di pagamento sul c.c.p. n. 31481203. La ricevuta dipagamento tramite c.c.p. può essere inviata anche via fax allo06/30225406 oppure 02/30225406.Arretrati e numeri singoli: euro 28 comprensive di spese dispedizione. Per le richieste di arretrati e numeri singoli inviareanticipatamente l’importo seguendo le stesse modalità di cuisopra.Concessionaria esclusiva di pubblicità: Focus MediaAdvertising «FME Advertising Srl di Elena Anna Rossi C.» Sedelegale: P.zza A. de Gasperi n. 15 Gerenzano (VA). Direzione e Uffici:Via Canova n. 19 ­ 20145 Milano.tel. 02.3453.8183 ­ fax 02.3453.8184 ­ email [email protected]: Il Sole 24 ORE S.p.A. Via Tiburtina Valeria (S.S. n. 5) Km68,700 ­ 67061 Carsoli (AQ).

Page 17: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 17

RAPPORTODI

LAVORO

Visite fiscali: la sospensione dell’Inpsnon riguarda i lavoratori pubblici

Con un comunicato sul sito istituzionale, il dipartimento della Funzione pubblica èintervenuto a precisare che non riguarda il pubblico impiego la decisione dell’Inps disospendere immediatamente le visite fiscali disposte d’ufficio per i lavoratori inmalattia.Con una nota inviata ai medici avente per oggetto la temporanea sospensione delleprocedure riguardanti le visite mediche di controllo, l’Inps ha, infatti, disposto l’im­mediata sospensione di tutte le visite fiscali per i lavoratori in malattia, ad eccezionedi quelle richieste esplicitamente dal datore di lavoro.La decisione rientra nell’ambito delle misure finalizzate al taglio dei costi e dovrebbeconsentire la realizzazione di un risparmio da 500 milioni di euro l’anno, sulla basedi quanto previsto dalla spending review.Al riguardo, la Funzione pubblica ha sottolineato che il provvedimento di sospensio­ne delle visite mediche fiscali adottato dall’Inps incide solo sulle visite disposted’ufficio e che, non essendo queste previste per il settore pubblico, tale provvedimentonon si applica al lavoro pubblico ed ai dipendenti pubblici.Infatti, le visite di controllo sullo stato di malattia per il settore del lavoro pubblicosono disciplinate dall’art. 55­septies del Dlgs n. 165/2001, che prevede sempre visite arichiesta della pubblica amministrazione.Ne consegue che l’Istituto continuerà ad effettuare le visite richieste dai datori dilavoro, anche pubblici, anche in considerazione del fatto che i relativi oneri sono aloro carico. Nel frattempo, anche i lavoratori dipendenti del settore privato, d’ora inavanti e fino a data da destinarsi, in caso di malattia riceveranno la visita medicafiscale solo se questa verrà richiesta dal loro datore di lavoro.Rimangono del tutto inalterate le modalità per richiedere il controllo: le pubblicheamministrazioni possono chiedere di effettuare le visite sia alle aziende sanitarielocali sia all’Inps, a seconda del sistema che ritengono più conveniente ed efficace,pagando il corrispettivo fatturato per ciascuna visita.Le modalità per chiedere il controllo all’Inps sono regolate dalla circolare n. 117 del 9settembre 2011, che prevede l’inoltro della richiesta in via telematica.La determinazione delle fasce orarie di reperibilità per i pubblici dipendenti in casodi assenza per malattia rimane fissata con il decreto ministeriale 18 dicembre 2009,n. 206. (Vincenzo Testa)

Page 18: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PATrasparenza

18 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

La sfida si giocasulla trasparenza

“Mettere in cima al nostro lavoro la sfida di unanuova e più sistemica trasparenza non èappesantirlo di una nuova etichetta, ma anziorientarlo e focalizzarlo sull’obiettivo primario”

L a grande domanda ditrasparenza che leggia­mo intorno a noi è giu­

stificata e ragionevole, speciein questi anni in cui gli scan­dali si sono accompagnati alladrammatica crisi che ha ridot­to il tenore di vita e le aspetta­tive di tutti gli italiani.Anche se avessi infatti tutta latecnologia del mondo e potes­si in un minuto far conoscerea tutti il mio parere o il miovoto su qualsiasi cosa, inun’orgia di telecomandi, manon potessi contare sulla tra­sparenza e sulla verità, nonsarei in una vera democrazia.Se anche potessi svolgerequalsiasi adempimento on li­ne, potessi dimenticare persempre l’indirizzo di qualsiasisportello pubblico e potessidialogare via Internet conqualsiasi ufficio, ma non sa­pessi esattamente come ven­gono spesi i miei soldi sinoall’ultimo euro, sarei un citta­dino a metà.Se anche tutta la PA fossesemplice e diretta, ma non

potessi controllare quanteoperazioni di appendicite hafatto con successo l’ospedalein cui mi andrò ad operare oquanto costa l’ufficio provin­ciale del lavoro di xxx in con­fronto a quello di yyy che hapiù o meno gli stessi abitanti:beh, sarei ancora un suddito.

La sfida della trasparenzaSe non abbattiamo infatti ilmuro dell’opacità che ci cre­sce intorno sia nelle istituzio­ni e nell’amministrazione (quinon c’è bisogno che facciaesempi), sia nel privato (bastiguardare il caso di tante isti­tuzioni finanziarie italiane edestere, ma anche la composi­zione dei Consigli di ammini­strazione o gli improvvisi bu­chi di bilancio di tante azien­de del tutto private) nonandiamo più da nessuna par­te. Anzi torniamo indietro, evelocemente anche nell’eco­nomia reale che, come sap­piamo, trova una spinta es­senziale proprio dalla fiducia.Perché il Paese è in crisi per la

di Carlo Mochi SismondiPresidente di FORUM PA

Page 19: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PATrasparenza

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 19

mancanza di lavoro e di soldi,ma è ancora più in crisi per lamancanza di speranza. E sen­za speranza non ci sono népartecipazione, né imprendi­toria, né politica sana; ma lasperanza non può che nasceredalla fiducia e la fiducia trovaterreno fertile solo nella tra­sparenza e nella verità.È su queste basi che FORUMPA ha scelto di fare di questoslogan, “Il Paese alla sfidadella trasparenza”, il temaunificante di FORUM PA2013.In realtà noi ce ne occupiamoda anni: ma è necessario oggientrare in una nuova fase e inuna nuova dimensione in cuila trasparenza non sia uno deicampi di azione, ma sia l’am­biente in cui l’innovazioneprospera, se vuole essere in­novazione sociale e non solonuovi prodotti o nuovi pro­cessi slegati dai bisogni realidel Paese.La trasparenza ci chiama sulterreno dell’innovazione isti­tuzionale: qui parliamo del­l’introduzione di un Freedomof Information Act in Italia, diuna riforma del bilancio suobiettivi chiari e comprensi­bili con una riclassificazioneche superi la prova di leggibi­lità, del governo per budget,di programmi di mandatochiari, di obiettivi misurabili,di rendicontazione, di demo­crazia basata sulla partecipa­

zione alle scelte, di elimina­zione delle opacità nei finan­ziamenti pubblici, del sacrorispetto del costo della de­mocrazia, ma della tenacelotta allo spreco opaco deiprivilegi.

L’innovazione organizzativae tecnologicaLa trasparenza ci coinvolgepoi nell’innovazione organiz­zativa e dà un senso alla rifor­ma della PA e della sua diri­genza: taglia alla base la cor­ruzione; permette a ognidirigente di sapere quanto co­sta la sua unità operativa(provate a chiederglielo ora) edi parametrare i costi sui be­nefici; libera i dati in formacomprensibile per i cittadini;introduce la cultura della va­lutazione, del confronto e delmerito basata su numeri e da­ti oggettivi e non sulle appar­tenenze; restituisce ai territoriconoscenza utile per lo svi­luppo, trasformando inutiliindagini sugli output in com­piute riflessioni sugli outco­me, ossia sugli effetti realidelle politiche pubbliche. Perevitare che l’operazione siaperfettamente riuscita coitempi e coi mezzi previsti (ou­tput), ma il paziente ahimè siamorto (outcome).La trasparenza è l’obiettivo ditanta parte dell’innovazionetecnologica che abilita nuovaconoscenza e nuove capacità:

aiuta la cooperazione tra entie tra sistemi; orienta il rilasciodegli open data; permette unavalutazione corretta e corag­giosa delle idee e quindi ren­de possibile quel “procure­ment pubblico di innovazio­ne” che ora ci è negato; èl’ambiente in cui vivono le co­munità intelligenti e che ren­de possibile la partecipazionee la sussidiarietà, perché nonsi collabora con chi non ciispira fiducia.

Osservazioni conclusivePer questo mettere in cima alnostro lavoro la sfida di unanuova e più sistemica traspa­renza non è appesantirlo diuna nuova etichetta, ma anziorientarlo e focalizzarlo sul­l’obiettivo primario. D’altraparte da lì siamo partiti ven­tiquattro FORUM PA fa, nel1990, dalla legge 241 e dal­l’abbattimento del muro del­la burocrazia, che allora, illu­si, pensavamo fosse a portatadi mano. E da lì, mutatis mu­tandis, tocca ricominciare senon vogliamo che la mancan­za di fiducia diventi mancan­za di speranza e la dispera­zione diventi la cattiva consi­gliera di scorciatoiesciagurate, “di un invernodello spirito che da molti in­dizi, mio malgrado, vedo arri­vare…” (come diceva l’impe­ratore Adriano nel celeberri­mo libro della Yourcenar). l

“Il Paese alla sfida della trasparenza” è il tema unificante di FORUM PA 2013(Palazzo dei Congressi di Roma, 28­30 maggio)

In particolare il tema della “trasparenza dinamica” ­ trasparenza intesa come “accountability”, ossia la capacitàdi rendere conto non soltanto delle risorse impiegate, ma soprattutto dei risultati raggiunti, del rapporto tra

spese e benefici ­ sarà al centro del convegno“Dalla trasparenza statica alla total disclosure” (premio Open PA)

mercoledì 29 maggio, ore 15.00

Page 20: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PAPubblica amministrazione

20 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

Quale modello di PA per usciredalla crisi?

La partecipazione attiva dei cittadini e l’uso dellatecnologia sono gli ingredienti che, se usatisapientemente, permetteranno alla PA di superarel’empasse

I problemi che la pubblica am­ministrazione, sia centrale sialocale, si trova oggi ad affron­

tare sono purtroppo noti. Alleemergenze di natura economica,ambientale e sociale condivisecon gran parte dei Paesi, in Italiasi aggiunge una crisi della gover­nance, una crisi, cioè, del rap­porto tra governi e cittadini chesi è particolarmente acuita negliultimi anni. Quello che risultaevidente è che la crisi non è limi­tata ai processi in corso ma siestende soprattutto ai modelli eagli approcci fino ad oggi utiliz­zati. Quello che infatti chiediamoalla PA è di fare di più spenden­do di meno e questo può esserepossibile solo adottando nuovemodalità di governo.Nuovi approcci alla macchinapubblica sono già stati tentatinegli anni passati, basti pensareal modello del New Public Ma­nagement negli anni 80 poi pre­ferito a quello del Public ValueManagement, sviluppati nel nor­damerica con l’obiettivo di mi­gliorare l’efficacia dell’azionepubblica, ma mai si era arrivati

alla criticità della situazione at­tuale.Da dove ripartire per ridisegnarela nostra PA? Da due fattori de­terminanti e complementari: lenuove forme di cittadinanza atti­va e la tecnologia.

La cittadinanza attivaIl ruolo della cittadinanza è cen­trale per intendere un nuovo mo­do di amministrare. Si tratta diripartire dalla bella frase di Roo­svelt: The government is us; weare the government, you and I eprendere atto, nella prassi ammi­nistrativa, che le persone sonoportatrici non solo di bisogni maanche di capacità e quindi posso­no svolgere un ruolo attivo nellacreazione di valore pubblico.Senza voler essere blasfemi siamod’accordo con chi ha scritto che ilcittadino è uno e trino: contri­buente (con le sue tasse), consu­matore (destinatario dei servizi) eproduttore (di soluzioni) per cuinella “nuova PA” deve e può assu­mere un ruolo centrale. Non a ca­so nel resto nel mondo ma anchein Italia si possono valutare le pri­

di Gianni Dominici *

* Direttore generale di FORUM PA

me esperienze di co­design deiservizi pubblici in cui i cittadinisono chiamati a progettare, insie­me alle amministrazioni, i servizidi cui sono destinatari. In altri ca­si si parla di crowdsourcing (dacrowd che sta per folla, gente eoutsourcing che sta per esterna­lizzare) per cui alla cittadinanza(o imprese che siano) viene dele­gata una serie di servizi di interes­se pubblico (come, ad esempio, lagestione di un giardino o il moni­toraggio dei servizi pubblici).

La tecnologiaL’altro aspetto che può fare ladifferenza rispetto al passato è latecnologia che può essere unformidabile strumento in gradodi emancipare il rapporto go­verno­cittadini. Basti pensarealle possibilità offerte dai socialmedia nel comunicare diretta­mente con i cittadini, alle poten­zialità offerte dal web 2.0 percoinvolgere i cittadini nella pro­duzione di contenuti e nell’inte­razione con l’amministrazione,all’impatto di una politica con­vinta sugli open data, così comeall’accesso diretto permesso dainternet agli atti della PA.

Gli ingredientiper superare l’empasseSono questi, dunque, gli ingre­dienti per una PA per uscire dal­la crisi? Sì, se come tutti gli in­gredienti, saranno cucinati sa­pientemente.

Page 21: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PAOrganizzazione

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 21

I modelli che adottano questiapprocci sono molteplici: daquello dell’innovazione socialeportato avanti soprattutto dallaCommissione europea all’OpenGovernment voluto da Obama eche ha poi contagiato gran partedel mondo fino alle smart cities

che rimettono al centro l’impor­tanza dei sistemi urbani.Tutti, pur da prospettive diverse,danno valore prioritario alla par­tecipazione dei cittadini e al­l’uso della tecnologia condivi­dendo nuove dimensioni di go­verno:

­ importanza del capitale sociale;­ visione sistemica;­ centralità ai beni relazionali;­ priorità ai valori sociali;­ partecipazione civica nella crea­zione di valore pubblico;­ ritrovata centralità della dimen­sione “comunità” e territori. l

“Quale PA per quale Paese?”è il titolo del Convegno inaugurale di FORUM PA 2013

Appuntamento al Palazzo dei Congressi di Roma, martedì 28 maggio ore 9.30

Segnaliamo poi il convegno“Democrazia continua. Le tecnologie per la politica ampliano i confini della democrazia rappre­

sentativa ed aprono nuove opportunità di partecipazione democratica” ­ in collaborazione con laFondazione Ahref

martedì 28 maggio alle ore 12.00 a cui partecipa Stefano Rodotàwww.forumpa.it

Organizzazione: amministrareper obiettivi si può

Per amministrare per obiettivi occorre trasformareil programma elettorale in un piano di mandatoformato da un determinato numero di obiettivi daraggiungere, fondamentale per la redazione deipiani ufficiali dell’ente

Per amministrare perobiettivi è essenzialel’esistenza di un pro­

gramma politico. Le ammini­strazioni locali nascono su unprogramma elettorale. Ciò che ilSindaco propone viene votato

dai cittadini e viene approvatodal Consiglio tra i suoi primi at­ti: è lo strumento fondamentaledi indirizzo e di governo. Questodocumento non può non in­fluenzare pesantemente l’orga­nizzazione politica e tecnica

di Michele BertolaDirettore generale del comune di Imola epresidente del comitato etico di Andigel

Page 22: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PAOrganizzazione

22 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

dell’ente.Per amministrare per obiettivioccorre trasformare il program­ma elettorale in un piano dimandato formato da un deter­minato numero di obiettivi daraggiungere. Questo piano èfondamentale per redigere i pia­ni ufficiali dell’ente: bilanci, pia­ni delle opere, relazioni previ­sionali...Da qui poi si ricavano il Pianoesecutivo di gestione (Peg), ilPiano dettagliato degli obiettivi(Pdo) e quindi il piano delle per­formance.Sarà poi lo stesso percorso a ri­troso che, in sede di controllo,verifica e valutazione, ne garan­tisce l’attuazione.

La distinzione di ruoliCosì si attua il principio di di­stinzione tra ruolo di indirizzo econtrollo dei politici e ruolo digestione dei tecnici. La politicaha un ruolo fondamentale e im­portante, ma è indispensabile lacapacità tecnica. I dirigentihanno informazioni, dati e ca­pacità di gestione, e devono es­sere in grado di tradurre in pra­tica l’indirizzo, restituendo allapolitica il controllo sul raggiun­gimento dei risultati. In assenzadi quest’ultimo tassello, i diri­genti si deresponsabilizzano e ipolitici vedono la distinzionedei ruoli come una diminuzio­ne.La gestione della pianificazioneva costantemente integrata ­ an­che informaticamente ­ con glistrumenti di programmazionee di controllo dell’ente e con lavalutazione delle prestazioni deidirigenti e dei dipendenti.Il passaggio fondamentale cheorganizza il ciclo della program­mazione­gestione­controllo ne­gli enti locali è il Peg, integratocon il Pdo (che insieme sono ilciclo delle performance che ga­rantisce la connessione con il si­

stema di incentivazione).Dove questi atti sono gestiti conla pura logica dell’adempimen­to, si genera un processo autore­ferenziale che guida solo se stes­so. Se sono davvero strumenti diprogrammazione e gestione for­niscono risultati positivi.

La programmazionePerché il metodo della pro­grammazione sia efficace oc­corrono alcune attenzioni.n Essere conosciuto diffusa­

mente, fornendo a tutti glioperatori termini, linguaggi emetodi omogenei.

n Esplicitare la “dipendenza”dell’organizzazione (concre­tamente definire i settori, iservizi, le attribuzioni umanee finanziarie, gli indicatori diattività e di risultato) dagliobiettivi da raggiungere.

n Attivare la disponibilità adintegrarsi e a contribuire atti­vamente al processo di cam­biamento organizzativo in at­to nell’ente.

n Promuovere l’assunzione diresponsabilità ed autonomiaa livello intermedio (i funzio­nari) nell’esercizio della fun­zione di coordinamento deiprocessi gestionali.

n Un ruolo di coordinamentotecnico nella compagine diri­genziale: la situazione rischiail blocco in quanto l’attorepolitico tende a rimanere inattesa di input informativi daparte dei tecnici, i quali, a lo­ro volta, si mantengono im­mobili in attesa di un indiriz­zo più preciso da parte delpolitico. Ed entrambi perce­piscono la latitanza dell’altraparte.

n Il rispetto dei tempi: controppa superficialità non sicolgono le implicazioni nega­tive del ritardo nella approva­zione dei bilanci. Periodi diesercizio provvisorio con in­

certezza nelle fonti e nei pro­getti e la moltiplicazione de­gli atti autorizzatori compro­mettono la possibilità diraggiungere gli obiettivi.

n La continua interazione tragiunta e management: è es­senziale la chiarezza della co­municazione tramite la dire­zione operativa, formata daldirettore e dai dirigenti, performulare gli obiettivi in ter­mini di risultati attesi in mo­do da definirne il grado diraggiungibilità e permetternela misurazione.

Peg e PdoIl Peg deve chiarire il rapportotra le risorse finanziarie, stru­mentali e umane impegnate egli obiettivi in modo da valutarel’economicità delle scelte.È evidente quindi la stretta con­nessione tra Peg e organizza­zione dell’ente. Sono necessaricontinui aggiustamenti organiz­zativi e la creazione di struttureflessibili e trasversali sia in sen­so verticale (facendo interagirediverse qualifiche professionali)che in senso orizzontale (facen­do interagire operatori di diversisettori). Le normative, se ben at­tuate, permettono una certaflessibilità nell’assegnazione enell’impiego delle persone al­l’interno dell’ente: il Peg deveutilizzare al massimo questapossibilità.Il Peg deve definire con chiarez­za l’assegnazione di obiettivi erisorse. Il Pdo, proprio perchépiù dettagliato, amplifica le pos­sibilità di adattare la gestione alraggiungimento degli obiettivi.Per questo il Peg non deve scen­dere in dettagli di tipo tecnico­gestionale. È il Pdo che entra nelmerito dell’articolazione deirapporti tra i diversi settori del­l’ente.Il Pdo articola gli obiettivi el’utilizzo delle risorse assegnate

Page 23: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PAOpen municipio

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 23

individuando le fasi necessarieper ciascun obiettivo, definen­done i tempi e le interazioni.Così risulta chiaro il ruolo diciascun settore senza confon­derne le responsabilità. Il Pdo

deve contenere gli indicatori diperformance, le iniziative di in­novazione e miglioramento, glispecifici obiettivi assegnati aidirigenti. Nel Pdo sono infinedeterminati gli indicatori inter­

medi di attività e risultato, perdotare l’ente di un “cruscotto”puntuale che permette di modi­ficare tempestivamente la ge­stione in presenza di imprevistidurante il tragitto. l

A FORUM PA 2013(Palazzo dei Congressi di Roma, 28­30 maggio)

sono in programma i convegni:

“La valutazione delle performance in tempo di crisi: come rispondere alla tentazione dei controllicentralistici” ­ a cura dell’Associazione italiana di valutazione martedì 28 maggio 2013, ore 12.00

“Ricostruire insieme: come coinvolgere i dipendenti pubblici e privati nelle decisioni per promuoverelo sviluppo e la crescita”

in collaborazione con ImpresAperta e Andigelmartedì 28 maggio, ore 15.00

www.forumpa.it

Open municipio: il governoaperto parte dai comuni

Da dicembre 2012 è on line la prima realizzazionedi un modello di amministrazione che ha scelto lastrategia dell’apertura come traccia per il governodel futuro

Se una città più intelli­gente è una città che faun uso migliore delle ri­

sorse comuni, a partire dal ter­ritorio e dai quattrini dei con­tribuenti; se una città intelli­gente è quella che prende in

maggiore considerazione i de­sideri e le necessità dei suoiabitanti, allora una città peressere più ‘smart’ non può cheessere innanzitutto ‘open’. Ilsuo governo deve essere il piùpossibile aperto ­ un open go­

di Vittorio Alvino *

vernment. Non soltanto traspa­rente ma permeabile e perme­ato dall’intelligenza e dalle co­noscenze dei suoi abitanti,abilitati alla cittadinanza dallacondivisione delle informazio­ni rilevanti per la vita della co­munità.Le nostre città somiglianosempre più a trappole impazzi­te anche, soprattutto, perchéhanno governi che sono chiu­si, nei riguardi della comunità,fino al segreto, che sconfinaspesso in illegalità. L’intelli­genza ne è tenuta fuori. Pene­

* Presidente dell’AssociazioneOpenpolis (openpolis.it)

Page 24: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PAOpen municipio

24 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

trano invece gli interessi parti­colari di soggetti che riesconoa condizionare le scelte di go­verno in maniera tanto più de­cisiva quanto più il condizio­namento è oscuro e nascosto.

L’apertura come ‘antidoto’alla crisiEppure oggi proprio il coinvol­gimento delle persone che vi­vono la città è la chiave attra­verso cui ricostituire la possi­bilità di appartenere ad unacomunità e quindi per reagireagli effetti devastanti della cri­si economica che si abbattesui nostri comuni. Quando lecasse sono vuote e la credibili­tà di politica e istituzioni èesaurita, l’apertura ­ dei pro­cessi politico­decisionali, diquelli economico­finanziari,di quelli amministrativi ­ è ilmetodo e il messaggio per mo­bilitare le risorse attraversocui le comunità possono resi­stere ai colpi della crisi e tro­vare nuove vie d’uscita. Signi­fica riconoscere che i modellipassati di gestione della cosapubblica e di mediazione degliinteressi sono inservibili nelcontesto attuale, sempre piùpericolosamente caratterizza­to dalla sfiducia e dal risenti­mento. Vuol dire che le sceltesull’uso di come, perché e avantaggio di chi vanno utiliz­zate le risorse sempre piùscarse, necessitano di infor­mazioni, motivazioni e con­fronti per poter guadagnare

quel minimo di consenso sen­za il quale governare non è piùpossibile.

Open municipioÈ questo il significato e la sfidache con il progetto Open muni­cipio (www.openmunicipio.it)vogliamo dare alla formulaoramai troppo ambigua diOpen government. Da dicem­bre 2012, grazie all’adesionedel comune di Udine, è on linela prima realizzazione(www.openudine.it) di un mo­dello di amministrazione chedimostra come sia possibile ri­baltare la logica di una pubbli­cità opaca di atti e procedi­menti in quella della traspa­renza, condizione per lapartecipazione dei cittadini.Tutto è on line, atti, procedi­menti, discussioni, voti, e do­cumenti di Giunta e Consigliocomunale. Tutte le informazio­ni che riguardano i processipolitico­decisionali sono ac­cessibili senza restrizioni epressoché in tempo reale. Se siconsidera che le delibere diConsiglio sono normalmentepubbliche solo dopo l’approva­zione e solo per 15 giorni, do­podiché è necessaria un’assur­da procedura di accesso agliatti, si ha l’idea del passaggiodi fase. Di fatto chi adottasseOpen municipio realizzerebbeun Foia (Freedom Of Informa­tion Act ­ www.foia.it) per ilproprio comune.Soprattutto lo sforzo di Open

municipio è di tradurre la tra­sparenza e l’accountability intermini di comprensibilità ef­fettiva di dati e processi per­ché cittadini, associazioni, im­prese che siano motivati a se­guire atti, argomenti o singolirappresentanti politici, possa­no farlo in maniera semplice ediretta. È possibile ricevere ag­giornamenti nella propria e­mail su ciò che quotidiana­mente succede in comune. Icittadini possono aggiungereosservazioni, commenti e “vo­ti” agli atti in discussione nelleCommissioni e in Consiglio,prima dunque che le decisionisiano definitive. I rappresenta­ti a loro volta possono accom­pagnare i loro atti con spiega­zioni e motivazioni, replicareai commenti degli utenti edentrare in una relazione apertain cui interessi e punti di vistapossono confrontarsi alla lucedel sole.Dopo l’uscita di Open Udine ­cui presto si aggiungerà il co­mune di Senigallia ­ abbiamoricevuto da ogni parte d’Italia,dal Sud in particolare, richie­ste di cittadini, associazioniciviche e singoli consiglieriper aprire anche nelle loro cit­tà istanze di Open municipio.Ma occorrono i dati ufficialiche solo l’amministrazionepuò fornire. Occorre che Sin­daco, Giunta e Consiglio scel­gano la strategia dell’aperturacome traccia per il governodel futuro. l

Vittorio Alvino sarà presente a FORUM PA 2013(Palazzo dei Congressi di Roma, 28­30 maggio)

per incontrare gli amministratori comunali interessati ad adottarela piattaforma Open municipio

Page 25: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PAOpen government

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 25

Open Government: trasparenza epartecipazione, il progetto PerLa PA

PerLa PA interessa 20mila amministrazioni e80mila dipendenti. Nel progetto il coinvolgimentodelle “persone” ha superato l’ordinaria attenzioneverso le “tecnologie”

PerLa PA (www.perla­pa.gov.it) è un sistema dibanche dati che coinvolge

oltre 20mila amministrazioni pub­bliche e più di 80mila dipendentipubblici utenti e nel quale il coin­volgimento delle “persone” ha su­perato l’ordinaria attenzione versole “tecnologie”. Alcuni degli obiet­tivi fondamentali sono: uniforma­re la gestione degli adempimentidel dipartimento della Funzionepubblica, integrando tutte le ban­che dati presenti; garantire unsupporto decisionale al vertice po­litico amministrativo in modo dadefinire politiche pubbliche miratesulla base di una conoscenza, ilpiù possibile oggettiva, dei dati edelle informazioni; liberare i datiraccolti in formato “opendata”.

Le novità del progettoFin qui nulla di particolare e di in­novativo, se non fosse che per rea­lizzarlo si è utilizzata una metodo­logia nuova a partire già dall’anali­si dei requisiti del sistema.Infatti, per la prima volta, attornoad un sistema informativo di unapubblica amministrazione che

coinvolge oltre 20mila enti, si è in­trodotto un processo trasparentee partecipato per la realizzazionedi un sistema informatico e orga­nizzativo, che considerasse comefondamentale il contributo di tuttigli utenti (dipendenti pubblici)che, in uno scenario altamenteeterogeneo, raccolgono i dati edeffettuano le comunicazioni on li­ne relative ai numerosi adempi­menti normativi. Tale percorso haadottato un nuovo approccio dilavoro: l’Ost (Open Space Techno­logy). Oltre 250 utenti volontari,provenienti da diverse tipologie diamministrazioni (enti centrali,province, comuni, scuole, ordiniprofessionali ecc.) hanno contri­buito attivamente alla redazionedei requisiti del sistema PerLa PA,attraverso incontri (Laboratori), incui hanno potuto confrontarsi edesprimere le loro idee, le loro pro­poste, le criticità rilevate nelle vec­chie procedure e nelle precedentibanche dati.Il sentiero è stato caratterizzato dauna completa trasparenza versogli utenti coinvolti nei laboratori.Tale trasparenza ha consentito che

di Davide D’Amico *

gli utenti acquisissero una cono­scenza verso gli obiettivi e le mo­dalità di realizzazione dell’iniziati­va PerLa PA, attivando un’imprevi­sta partecipazione. In aggiunta, lediverse esperienze degli utentihanno fatto maturare un’intelli­genza collettiva, che ha portato adun effettivo “codesign” dell’interosistema a partire di un’analisi fun­zionale dal “basso”.

I laboratoriSono stati quindi pianificati, da ungruppo di lavoro, tre diversi labo­ratori ed il percorso è durato settemesi. Nel primo laboratorio, si èscelto appunto di utilizzare la me­todologia dell’Open space techno­logy che, attraverso una progetta­zione partecipata, ha consentito aidipendenti coinvolti di proporre edi gestire in completa autonomiaargomenti che ritenevano essereutili per la realizzazione del nuovosistema. Tutto improvvisato, senzaalcuna preparazione. Incredibile ilrisultato: oltre 52 sessioni di lavo­ro, per oltre 200 proposte raccolteattraverso la stesura di “istant re­port” sintetici. Le circa 200 propo­ste, un terzo delle quali di carattereorganizzativo, hanno costituito labase di partenza (analisi funziona­le) per la realizzazione del nuovosistema informativo PerLa PA sullabase delle “necessità dell’utente”.

* Dipartimento della Funzionepubblica,responsabile tecnico

del progetto “PerLa PA”e autore della Bussola della

trasparenza dei siti web delle PA

Page 26: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PACittadinanza attiva

26 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

Un nuovo paradigma in cui gliutenti/dipendenti diventano veri“attori protagonisti” del percorsodi realizzazione del nuovo sistemainformativo ed è come se ognunodi loro si fosse sentito l’autore diuna piccola parte di PerLa PA. Essielevano le proprie competenzepassando da attività legate al sem­plice “inserimento di dati” adazioni che li coinvolgono attiva­mente nel controllo sulla qualitàdei dati e nella realizzazione del

sistema informatico­organizzativo,anche suggerendo e segnalandomiglioramenti ed evoluzioni.In questo nuovo approccio nonpoteva mancare il conferimento diun premio simbolico, da dare aipartecipanti ai laboratori e a que­sto nuovo percorso di progetto, incui il capitale umano è risultato ilfattore determinante per il succes­so dell’iniziativa. Definiti i criteri divalutazione sono stati premiati,con una pergamena, i più attivi sia

nella fase di analisi sia nella gestio­ne della prima community che èstata attivata attorno a questo si­stema di banche dati. Tanto l’entu­siasmo tra i partecipanti, premiatie non, perché il riconoscimento delmerito, il sentirsi utile, il contribui­re attivamente a costruire qualcosadi migliore può scatenare, anche inassenza di particolari incentivi eco­nomici, nuovi meccanismi impen­sati di efficacia e di efficienza ditutta la macchina pubblica. l

Per approfondimenti:link alla sezione del sito di funzione pubblica: http://www.funzionepubblica.gov.it/la­struttura/funzione­pub­

blica/attivita/perla­pa­­­adempimenti­on­line/presentazione.aspxlink al volume: http://www.funzionepubblica.gov.it/la­struttura/funzione­pubblica/attivita/perla­pa­­­adempi­

menti­on­line/il­volume.aspx

L’impegno del terzo settore per latrasparenza e la partecipazione

Per fare determinate scelte è necessaria lacollaborazione con una cittadinanza consapevole einformata, che elabori alternative, ripensi modelli dispesa e contribuisca alla qualità della democrazia

Perché un’Ong come Actio­nAid si dovrebbe occupa­re di trasparenza della

pubblica amministrazione? Cosac’entra un’associazione nata perdebellare fame e Aids in Africacon la partecipazione civica neicomuni italiani? Ci capita spesso

di rispondere a interrogativi co­me questi quando presentiamoil nostro lavoro a donatori, part­ner, rappresentanti degli enti lo­cali. Le risposte sono molteplici.

Politiche coerenti ed efficientiInnanzi tutto, nel contesto attuale

di Beatrice Costa *

che vede l’Italia perdere terreno suricchezza e prospettive di crescita,capire se il nostro Paese dimostraresponsabilità verso i cittadini ita­liani che sperimentano processi diimpoverimento diventa importan­te quanto analizzare l’azione delnostro Paese nella lotta alla pover­tà nel mondo. Vi è quindi unaquestione di coerenza delle politi­che (contrastare l’esclusione so­ciale a Nairobi come a Napoli), mavi è anche la scommessa di unacorrelazione positiva tra efficienzadella spesa pubblica per il welfaresul piano interno e per la lotta al­

* Coordinatrice Sviluppoterritoriale ActionAid Italia

Page 27: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PACittadinanza attiva

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 27

l’esclusione sociale nel mondo.Un ulteriore elemento è la consa­pevolezza che il contributo delprivato sociale è poca cosa rispet­to all’impatto generato dalle scel­te di chi governa la spesa delloStato e degli enti locali. Analizzarele politiche e contribuire a recu­perare efficienza sulle scelte dibilancio consente di non accon­tentarsi della frequente risposta“c’è la crisi, non ci sono fondi”. Èper questo che di recente molteassociazioni hanno affiancato alleattività più tradizionali di rispostaai bisogni, azioni di analisi e pres­sione politica per far sì che lo Sta­to intraprendesse quelle iniziati­ve di sistema, con risorse finan­ziarie adeguate e stabili perarrivare laddove la singola inizia­tiva filantropica non può arrivare,a sradicare cioè le cause di pover­tà e gli stessi presupposti dellamarginalità.

Partecipazione civicaMa perché questo sforzo non restiisolato, è indispensabile che ac­canto al lavoro di pressione peruna maggiore trasparenza si af­fianchino stimoli perché dal bassosorgano esperimenti di partecipa­zione civica. In Italia si sta risco­prendo il senso di lavorare per unamaggiore condivisione tra pubbli­ca amministrazione e società civi­le nella speranza che ciò conducaad una maggiore giustizia sociale.Un anello essenziale di questa di­namica consiste nel rendere i be­neficiari delle politiche sociali dav­vero protagonisti, in primo luogodel proprio riscatto ma anche del­la definizione e della valutazione

di quelle politiche che dovrebberocontribuire a tale riscatto. In que­sto senso, il monitoraggio dal bas­so della spesa pubblica può costi­tuire uno strumento non solo perricostruire una relazione di fiduciatra cittadini e istituzioni ma ancheper migliorare i servizi a parità dirisorse. A tal fine le informazioni ei dati assumono un’importanzacruciale e la loro accessibilità di­viene un presupposto su cui fon­dare processi partecipativi real­mente trasformativi.

Open dataL’approccio alla conoscenza pro­prio del movimento Open data, seintrapreso dalle pubbliche ammi­nistrazioni con una logica politicae non solo commerciale o di fac­ciata, può rappresentare la chiavedi volta su cui fondare scelte dipolitica pubblica informate e ba­sate su elementi quantitativa­mente e qualitativamente rilevan­ti. L’elemento più interessante ditale approccio è che esso si staponendo come il crocevia di per­corsi intrapresi da soggetti moltodiversi quali tecnici di Ict, giorna­listi, progettisti, attivisti civici, in­novatori sociali che intercettanoda un lato le questioni inerentialle smart cities (ossia la costru­zione di città intelligenti e soste­nibili) e dall’altro gli avanzamentitecnologici consentiti dalla retesu trasparenza e costruzione col­lettiva di innovazione.Si stanno quindi aprendo fronti dicollaborazione promettenti per ladiffusione di competenze di citta­dinanza che, fuori dalle ristrettez­ze di un approccio esclusivamente

tecnologico, contribuiscono al­l’adozione di politiche abilitantiper i cittadini, capaci di tradurretanti singoli slanci in un progettodiffuso e di lungo periodo.ActionAid sta lavorando con part­ner quali Rena, Diritto di Sapere,Wikitalia, OpenPolis perché cre­scano le occasioni in cui i cittadinipossano ­ ove adeguatamente for­mati ­ valutare e monitorare laqualità di alcuni servizi pubblici epoter suggerire utilizzi alternatividelle risorse pubbliche. Come se­gno di convergenza tra mondi di­versi che si uniscono con unobiettivo comune, abbiamo parte­cipato alla nascita della piattafor­ma OpenRicostruzione, pensataper garantire qualità e trasparenzanella ricostruzione dei territoriemiliani colpiti dal sisma del giu­gno 2012 e che permetterà unatracciatura puntuale di tutti i dan­ni e le donazioni a edifici pubblicidanneggiati dal sisma.

Osservazioni finaliIl riscontro di queste iniziative daparte di molte amministrazioni èpositivo perché soprattutto gli entilocali minori sono alle prese condilemmi quotidiani di politicaeconomica: tagliare lo scuolabus oil servizio di assistenza domiciliareagli anziani non autosufficienti? Ilmessaggio che ActionAid vuoletrasmettere è che molte scelte nonpossono che essere fatte in colla­borazione con una cittadinanzaconsapevole e informata, in gradodi elaborare alternative, ripensaremodelli di spesa e, in ultima istan­za, contribuire alla qualità dellademocrazia. l

A FORUM PA 2013 (Palazzo dei Congressi di Roma, 28­30 maggio)

ActionAid Italia partecipa alla Giornata della Cittadinanza attivaCittadini attivi incontrano amministratori pubblici

In collaborazione con The Hub Roma Roma, giovedì 30 maggio, ore 9.30www.forumpa.it

Page 28: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PACittadinanza attiva

28 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

Cittadini attivi incontranoamministratori pubblici

A Forum PA i cittadini propongono e discutonocon i loro rappresentanti politici le soluzionipossibili rispetto ad una sfida di grandeimportanza, qual è quella di incidere sullo spaziodi relazione tra cittadini e PA

Se l’innovazione sociale è di­ventata ormai il tormento­ne internazionale, la citta­

dinanza attiva la segue a ruota. Amacchia d’olio, infatti, si estendela consapevolezza istituzionaleche senza i cittadini attivi la nostrasocietà non andrà lontano inquanto a sviluppo, sostenibilità ebenessere (materiale e non solo).Non a caso, presentando l’iniziati­va della “Via italiana all’innovazio­ne sociale”, Francesco Profumo,un mese fa ancora ministro del­l’Istruzione, dell’università e dellaricerca affermava che al centrodell’intera questione non possonoche esserci i cittadini. E i cittadinisono sempre inseriti in comunitàche, a loro volta, fanno riferimen­to ad amministratori pubblici.

La relazione della PAcon i cittadiniA Forum PA 2013, in collabora­zione con le principali organiz­zazioni di cittadinanza attiva einnovazione sociale, proponia­mo un’inversione di processo:stavolta sono i cittadini che ven­gono a proporre e a discutere coni loro rappresentanti politici le

soluzioni possibili rispetto ad unasfida di assoluta importanza. Lasfida è incidere sullo spazio direlazione tra cittadini e PA, chedovrebbe essere necessariamenteaperto, bidirezionale e abilitantee che pure spesso è ostruito o ar­rugginito da qualcosa che può es­sere rimosso, riposizionato o mi­gliorato. O piuttosto, come qual­cuno suggerisce, “radicalmenteinnovato”.Dunque, nel contesto della sfidadella trasparenza raccolta da Fo­rum PA 2013, la Giornata dellaCittadinanza attiva 2013 mette alcentro dei lavori la relazione dellaPA con i suoi cittadini a partiredalle esperienze e seguendo ilpunto di vista dei cittadini attivi.Ai lavori della giornata contribui­scono ActionAid Italia, AequinetHub, Asvi ­ Management for So­cial Change, Biennale Spazio Pub­blico, CittadinanzAttiva, Fonda­zione Mondo Digitale, I­Sin ReteItaliana Innovatori Sociali, Labsus­ Laboratorio per la sussidiarietà,Legambiente, OpenPolis, ProjectAhead ed Eyca – Alleanza Italianaper l’Anno europeo dei Cittadini2013.

di Chiara BuongiovanniRedazione FORUM PA

Page 29: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PAInnovazione sociale

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 29

L’appuntamento di fine maggioNella mattinata del 30 maggiol’appuntamento è a Forum PA2013, in un incontro che offrirà unconfronto diretto tra le organizza­zioni della cittadinanza attiva e irappresentanti politici ai diversi li­velli istituzionali. A questi saranno“consegnate” in viva voce le racco­mandazioni emerse dal lavoro digruppo su “come far funzionaremeglio la relazione PA ­ cittadiniattivi”. Le raccomandazioni faran­no riferimento a differenti linee te­matiche: dall’open government al­l’educazione civica e alla cittadi­nanza digitale, dall’ambienteurbano alla fruizione dello spaziopubblico, dalle iniziative di curanella comunità al finanziamentodal basso.Prima di essere presentate a Fo­rum PA 2013, le raccomandazionisaranno discusse e commentatenella serata del 29 maggio a TheHub Roma, lo spazio capitolinodedicato agli attori e ai processi di

innovazione sociale, con le espe­rienze, le associazioni, gli ammini­stratori del territorio e i soggetti avario titolo interessati.Forum PA è da sempre attento allesfide che la pubblica amministra­zione si trova ad affrontare, facili­tando l’incontro con le soluzioniemergenti nel mondo produttivo esociale. Ora, l’attuale esplosione dinuovi bisogni e di nuovi diritti(spesso senza risposta) è sicura­mente una grande, complessa sfi­da, che necessita di soluzioni nuo­ve e non solo infrastrutturali. I cit­tadini attivi hanno unacompetenza (oltre che uno statuscostituzionale) che la pubblica am­ministrazione ormai ha il dovere diutilizzare, nell’ottica di quella cheviene definita l’amministrazionecondivisa dallo stesso GregorioArena, professore di Diritto ammi­nistrativo all’Università di Trento epresidente Labsus, che terrà leconclusioni dell’appuntamento.Non abbiamo bisogno di un’am­

ministrazione chiusa, che facciadella gestione del bene comuneuna propria esclusiva, regia com­petenza. Non abbiamo bisogno diun’amministrazione che, in nomedi una mala interpretata apertura,arretri completamente dagli spazidi gestione del bene comune, dele­gando con noncuranza ai privati.Abbiamo bisogno di un tessuto diesperienze e competenze che le­ghino cittadini attivi e amministra­tori in un rapporto di fiducia econdivisione, in una relazioneaperta e trasparente per il perse­guimento di un obiettivo comune.Come si fa? Per rispondere non ve­diamo soluzione migliore che iden­tificare punti operativi e metodolo­gie a partire dagli esperimenti dinuova governance che già esistonosui territori italiani. Iniziamo que­sto lavoro con la Giornata della Cit­tadinanza attiva a Forum PA 2013,a cui sono invitati a partecipare ipolitici, gli amministratori, i tecnicie i cittadini di buona volontà. l

L’innovazione sociale vistadalla parte delle amministrazioni

Una PA rinnovata, rispettosa delle regole ma nonostile né contrapposta ai propri interlocutorirappresenta una delle forme più concrete e realidi innovazione sociale

di Fabrizio CobisAutorità di gestione del Pon Ricerca

e competitività 2007­2013

È ormai un dato di fatto in­discutibile che esista unrapporto negativo ­ in ter­

mini di fiducia, rispetto, credibili­

tà ­ tra pubblica amministrazionee cittadini. È questo un rapportoche è andato via via deteriorando­si nel corso degli ultimi decenni e

Page 30: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PAInnovazione sociale

30 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

che ha determinato l’attuale statodi profonda diffidenza e malcon­tento che il cittadino palesementenutre nei confronti delle istituzio­ni pubbliche e, in particolare, neiconfronti della pubblica ammini­strazione, percepita ormai esclusi­vamente come luogo di inefficien­ze, illegalità e come soggetto ostilee incapace di comprendere e ri­solvere le esigenze provenientidall’esterno.Non v’è dubbio che a tale situa­zione hanno contribuito nel tem­po numerosi fattori, primo fratutti il comportamento stesso del­la PA progressivamente arroccata­si dentro una miriade di adempi­menti, regole, procedure e forma­lismi, utili esclusivamente agarantire la singola responsabilitàdel funzionario pubblico, e che haparallelamente perso ogni atten­zione ai risultati da conseguire ealle esigenze concrete da soddi­sfare, soprattutto nella gestionedel denaro pubblico.

Il casoLa testimonianza di chi quotidia­namente vive in prima persona glieffetti di questo rapporto negativopuò, dunque, rappresentare unpiccolo contributo per avviareuna riflessione più generale.Questo è il caso di un ufficio delministero dell’Istruzione, dell’uni­versità e della ricerca che ha laresponsabilità di governare in­genti risorse europee (pari ad ol­tre 6 miliardi di euro) destinate alProgramma operativo nazionale“Ricerca e competitività” per il so­stegno agli investimenti in ricercae innovazione nelle aree del Mez­

zogiorno che rientrano nel c.d.Obiettivo convergenza (Campa­nia, Puglia, Calabria e Sicilia).È evidente come tale attività fac­cia emergere in modo prepotentee “drammatico” l’assoluta necessi­tà che quel rapporto, tra pubblicaamministrazione e cittadini ritor­ni ad essere positivo: fatto di cre­dibilità, fiducia, dialogo, ascolto ecomprensione delle reciprocheesigenze. Elementi essenziali pergarantire a chiunque che una talemole di denaro pubblico vengaspesa in modo corretto, efficiente,utile.È proprio sulla base di tale consa­pevolezza che cerchiamo quoti­dianamente di svolgere il nostrocompito, coniugando tre elemen­ti che reputiamo fondamentali efortemente interdipendenti gliuni dagli altri: efficienza e corret­tezza nella gestione delle risorse,profonda trasparenza delle singo­le azioni compiute, una modernaattenzione alle esigenze di comu­nicazione all’esterno di quanto siavvia e si realizza.Dal lato dell’efficienza e della cor­rettezza sono state definite e im­plementate una serie di azioni edi soluzioni tese a conseguire ilrispetto rigoroso dei tempi ammi­nistrativi di gestione ed erogazio­ne delle risorse pubbliche. In que­st’ottica, ad esempio, è stata intro­dotta la figura del “projectofficer”, sul modello europeo, so­no state semplificate procedure eformalità amministrative e sonostati potenziati gli strumenti in­formatizzati a supporto.In parallelo, è stata “abbracciata”la cultura della trasparenza del­

l’azione amministrativa, nellaconsapevolezza che il cittadino hadiritto di “vedere” tutto quello chevede la PA. In particolare, attraver­so il sito www.ponrec.it è stata at­tivata e progressivamente poten­ziata un’area “OpenData” checonsente a chiunque di sapere co­me il Pon R&C spende le proprierisorse, fruendo di un numero no­tevolissimo di dati e informazioniche possono essere elaborati eutilizzati secondo le proprie esi­genze.Anche l’attività di comunicazioneè stata oggetto di attenzione, conl’intento di rendere partecipe ilcittadino di ogni aspetto che ri­guarda l’azione del Pon “Ricerca eCompetitività”, secondo metodinuovi e più moderni che vannodall’utilizzo dei social network allapreparazione e diffusione di spe­cifiche campagne pubblicitariesui risultati ottenuti fino al coin­volgimento attivo di ogni soggettointeressato.

ConclusioniIn conclusione, al Miur siamoconvinti che una delle forme piùconcrete e reali di innovazionesociale sia una PA rinnovata, ri­spettosa delle regole (ovviamente)ma non ostile né contrapposta aipropri interlocutori. Una PA, dun­que, che “si rende conto” delle esi­genze di tutti, che “rende conto”della propria azione, che conside­ra l’efficienza della propria azioneuna vera e propria “ossessione” eche non ha paura di aprirsi ed es­sere trasparente. Il tutto in uncontesto di dialogo, ascolto e par­tecipazione attiva del cittadino. l

A FORUM PA 2013 (Palazzo dei Congressi di Roma, 28­30 maggio)

Fabrizio Cobis interverrà al convegno“Co­creare soluzioni smart”

in collaborazione con Anci e Progetto Peripheria mercoledì 29 maggio 2013, ore 15.00www.forumpa.it

Page 31: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PACompetenze digitali

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 31

Competenze: i profili webnella PA

Il 14 febbraio scorso è stata rilasciata la primaversione stabile dei profili Ict specifici per il webdi terza generazione. Questi profili sono giàuno standard di fatto

Un tema centrale negli ulti­mi anni è senz’altro l’evo­luzione della comunica­

zione nella pubblica amministra­zione. Grazie ad una serie dinorme, linee guida e vademecumsi è finalmente compreso sia al­l’interno che all’esterno delle PAche l’amministrazione pubblicatramite internet deve erogare nonsolo informazioni ma anche ser­vizi e ­ nell’epoca del c.d. Web 2.0­ deve partecipare e coinvolgere ilcittadino al miglioramento dellaqualità dei servizi erogati. Ciò im­pone chiaramente la necessità diriorganizzazione “mentale” del­l’amministrazione, in un’ottica dierogazione di servizi ed informa­zioni. In particolare si rende ne­cessario, a seguito delle recentinormative in materia di traspa­renza, organizzare i processi dipubblicazione al fine di garantireche i documenti pubblicati nelWeb siano realmente fruibili, ov­vero siano utilizzabili e ­ nell’otti­ca opendata ­ riutilizzabili. Que­sto impone la formazione estesadel personale, nell’ottica della c.dcompetenza digitale, o ­ per usa­re la terminologia dell’Unione

europea – Digital Skills.L’Unione europea tramite l’Agen­da digitale ha avviato una serie diiniziative per la promozione dellavalorizzazione delle competenzedigitali, in quanto ci si è resi con­to che in assenza delle compe­tenze è impossibile erogare infor­mazioni e servizi ai cittadini chequotidianamente utilizzano letecnologie Ict. Nel nostro paesepurtroppo si tende spesso ad“analogizzare” il digitale. Quoti­dianamente capita di scontrarsicon organizzazioni interne cheprevedono cicli di pubblicazioneda girone dantesco: ricezione diPec, stampa su carta, protocolla­zione a mano, digitalizzazione eripubblicazione. Lo stesso pro­blema si riscontra con la pubbli­cazione di atti e documenti: mi­riade di materiale digitale cheviene “analogizzato” e ripubblica­to. Servono quindi competenze,anche perché le responsabilità inambito di pubblicazione sonoaumentate. Innanzitutto ciò chedeve essere pubblicato on linedeve essere accessibile, ovverodeve garantire a tutti, senza di­scriminazione, la possibilità di

di Roberto Scano *

accedere ad informazioni e ser­vizi. Serve inoltre competenzanella valutazione delle istanze de­gli utenti, nelle discussioni all’in­terno dei canali sociali con speci­fici ruoli e responsabilità.

I profili Ict per il Web di terzagenerazioneAd oggi non esistono definizionidi competenze con profili ufficialiall’interno della pubblica ammi­nistrazione: il catalogo delle pro­fessionalità Ict, riferimento pro­dotto dall’allora Cnipa basandosisui profili Eucip, è fermo al feb­braio del 2010 e non comprendefigure specifiche per il Web senon un generico “Webmaster eMultimedia” – ovvero un “tuttolo­go” oggi improponibile. Nelle va­rie evoluzioni normative sononate le necessità di identificarespecifiche competenze: l’espertodi accessibilità, il responsabile alprocedimento di pubblicazione(e ai contenuti) e l’oramai essen­ziale figura dell’esperto della ge­stione della comunicazione Web,il community manager.Per ovviare a queste problemati­che l’Iwa (International webma­sters association), riconosciutada Cen come realtà di standardiz­zazione di professionalità per ilWeb, ha sviluppato una serie diprofili professionali (attualmente21) specifici per il Web, identifi­cando le competenze, le cono­

* Presidente IWA ITALYAssociazione italiana dei

professionisti del Web

Page 32: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PARisorse di genere

32 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

scenze e gli skill (professionali epersonali) richiesti per tale pro­fessionalità. Il lavoro, che hacoinvolto un gruppo formato daoltre 200 rappresentanti di ognisettore legato all’Ict, si è conclusoil 14 febbraio 2013 con il rilasciodella prima versione stabile deiprofili Ict specifici per il Web diterza generazione, disponibili nelsito web www.skillprofiles.eu.Tali profili sono già uno standarddi fatto al punto che sono già sta­

ti utilizzati sia dal comune di Mi­lano per attività inerenti all’ap­provvigionamento di competen­ze Ict, sia da parte dirappresentanze associative e sin­dacali quali il sindacatoNetworkers. Tali profili, essendoispirati al sistema di valutazionedelle competenze Ict europee (E­Competence Framework) consen­tono di garantire anche ai dipen­denti delle PA la chiara identifi­cazione di diritti e doveri in fase

di erogazione di informazioni eservizi: sparisce quindi la figuradel “Web­tuttologo” anche in PAe si valorizzano le competenzedel Web Accessibility Expert(esperto di accessibilità), del WebContent Manager e del Commu­nity Manager, ma anche le figuredi chi in PA sviluppa soluzioniWeb (Frontend o Server side Webdeveloper) e di chi lavora nell’am­bito dell’organizzazione dei dati(Knowledge Manager). l

A FORUM PA 2013 (Palazzo dei Congressi di Roma, 28­30 maggio)

“Le professioni del web” saranno al centro di un ciclo di Poster Sessionorganizzate da IWA ITALY

dal 28 al 30 maggio tutti i giorni dalle ore 11:00 alle 11.45www.forumpa.it

Competenze: liberare le risorsedi genere nella PA

Vediamo cosa si può fare per non sprecare risorsee competenze che potrebbero aiutare nelmigliorare la pubblica amministrazione

di Flavia MarzanoPresidente Stati generali

dell’Innovazione

Volendo analizzare il concet­to di “competenza” e decli­narlo in ottica di genere, in

particolare nel mondo della pub­blica amministrazione, partiamodalla sua definizione così come of­ferta da Wikipedia.“Il termine ‘Competenza’ deriva dalverbo latino competere (da cum epetere ‘chiedere, dirigersi a’ (Dizio­

nario Devoto­Oli, 2005) che signifi­ca andare insieme, far convergerein un medesimo punto, ossia mira­re ad un obiettivo comune, nonchéfinire insieme, incontrarsi, corri­spondere, coincidere e gareggiare.Qualsiasi percorso si scelga nellavita la competizione è inevitabile,poiché solo attraverso essa si sele­zionano i migliori; occorre tuttavia

Page 33: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PARisorse di genere

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 33

rispettare le regole del gioco, dettateda migliaia di anni di civiltà (DeMasi, 2010) e dalla politica… Inol­tre, secondo il Dizionario etimolo­gico della lingua italiana di Cortel­lazzo e Zolli (1994), competente si­gnifica essere conveniente, congruoe appropriato. Competente è dun­que chi agisce in maniera voluta­mente responsabile, secondo criterirelativi (quindi adattabili alle illi­mitate esigenze) e variabili, nonchésocialmente e politicamente rico­nosciuti sia in termini di una pre­stazione tecnicamente valida cheeticamente corretta e coerente coni valori di un gruppo (professiona­le)”.Niente di più e niente di meno.

Le risorse di genere nella PANella definizione sopra riportatac’è tutto quello che serve per de­scrivere e analizzare la tematicadelle risorse di genere nella pub­blica amministrazione.Analizziamola nei dettagli.n Andare insieme, mirare a un

obiettivo comune, finire insie­me e incontrarsi: questo signi­fica competenza e questo fannole donne, non fosse altro cheper esigenze di sopravvivenza,fin dai tempi delle caverne.

n Si selezionano i migliori graziealla competizione, dice De Ma­si, affermazione simile e com­plementare rispetto a quantodiceva Darwin parlando di eco­sistemi. Se si vogliono prendereesempi dalle discipline biologi­che e trasferirli alla realtà eco­nomico­sociale bisogna inqua­drare il principio della selezio­

ne naturale nella logicagenerale di funzionamento de­gli ecosistemi e integrarlo conalcuni altri concetti fondamen­tali come quello della biodiver­sità. Le specie in cui non esistevariabilità genetica sono quellenelle quali è massimo il rischiodell’improvvisa e rapida estin­zione per incapacità di adattar­si alle anche minime variazionidei parametri dell’ecosistema.Mutatis mutandis in un sistemain cui prevalgono un unico “ti­po” di competenza e un unicogenere senza possibilità di dif­ferenziarsi e di evolversi, il ri­schio che una sua inadeguatez­za di fronte a un problema spe­cifico determini una crisigenerale è molto elevato.

n Competente significa conve­niente, congruo e appropriato.Le donne in Italia sono media­mente più e meglio formate de­gli uomini, si laureano prima espesso con voti più alti (Rappor­ti annuali AlmaLaurea), ma laPA non sempre vede il ruolo del­le donne sufficientemente valo­rizzato perdendo quindi se nonaltro in convenienza ed effica­cia. E che dire del divario di re­tribuzione (nell’Unione europeaha un valore medio del 16,2%)?

n Responsabilità. Criteri social­mente e politicamente ricono­sciuti. Prestazione eticamentecorretta e coerente con i valoridel gruppo professionale. An­che qui appare evidente chel’esclusione delle donne, a pari­tà di competenza e merito, nonpuò essere un criterio social­

mente e politicamente valido esoprattutto non coerente con ivalori e le necessità della PA diessere efficace anche dal puntodi vista economico. In Italia latroppo scarsa presenza delledonne nel mondo del lavoro èun elemento gravissimo di ar­retratezza economica del paese(Fonte: Closing the gender gap,Ocse http://www.oecd.org/gen­der/closingthegap.htm) non sipuò quindi più prescindere daldefinire nuove policy per au­mentare le risorse di generenella PA.

Cosa si può fare?Che cosa si può fare allora per nonsprecare risorse e competenzeche potrebbero aiutare nel miglio­rare la pubblica amministrazione?Sarebbe sufficiente applicarequanto suggerito dalla Commis­sione europea in diversi docu­menti di indirizzo (http://ec.euro­pa.eu/justice/gender­equality/gender­pay­gap/index_en.htm,http://www.oecd.org/gender/Exe­cutive%20Summary.pdf, SouthEast Europe Transnational Coope­ration Program, Actions to imple­ment the Strategy for Equalitybetween Women and Men 2010­2015) di cui citiamo solo alcuneindicazioni:­ politiche e normative per le pariopportunità;­ parità di salario per parità dilavoro;­ equilibrio di genere nelle posizionidecisionali (la Ce propone il 40%);­ superare i ruoli di genere nellaformazione. l

Di questo tema si parlerà a FORUM PA 2013(Palazzo dei Congressi di Roma, 28­30 maggio)

in occasione del convegno“#PianoD: come liberare le risorse delle donne” organizzato in collaborazione con Microsoft futuro@lfemminile

e con il gruppo WISTER ­ Women for Intelligent and Smart TERritoriesRoma, martedì 28 maggio 2013, ore 15.00

www.forumpa.it

Page 34: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PASviluppo e competitività

34 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

Verso un vademecum per i pianistrategici delle smart city

La raccolta e la pubblicazione di linee guidaoperative in grado di tracciare una “via italiana”alla smart city rispondono alla richiestadi numerose amministrazioni locali

Pianificare e implementarepolitiche urbane oggi inItalia significa affrontare tre

fattori che concorrono a renderesempre più difficile l’azione deidecisori locali: la contrazione im­portante e duratura delle risorseeconomiche disponibili, la recentetendenza alla riduzione degli am­biti di autonomia dei livelli di go­verno territoriale, l’aumento dellacomplessità delle questioni sociali.I primi due aspetti appaiono orapiù che mai correlati, perché gliultimi provvedimenti del prece­dente Governo basavano il lorofondamento ideologico sulla “cri­si” (non solo quella economica,ma anche quella morale che tornaa vedere protagonisti negativi del­la cronaca giudiziaria alcuni am­ministratori locali) per arrivare ainvertire la direzione del percorsoin senso federalista che ha caratte­rizzato l’azione di tutti i livelli digoverno degli ultimi 20 anni.Tutto questo ha una forte influen­za sulle politiche urbane. Bastiguardare una qualsiasi rassegnastampa dedicata alle città per ve­dere come, nell’ultimo anno, il te­ma centrale sia sempre stato la

difficoltà dei sindaci nel mantene­re attivi i servizi fondamentali afronte di riduzioni di bilancio conpercentuali a doppia cifra e comequesto si stia ulteriormente com­plicando a causa dell’indetermi­natezza del percorso di riformaistituzionale che viene tratteggia­to, ma non definito, per le cittàmetropolitane e per le province.

Le smart cityAnche a partire da questi presup­posti, il tema delle smart city ha inpoco tempo conquistato l’atten­zione di sindaci e assessori qualenuovo approccio in grado di darerisposte concrete ai bisogni dinuovi modelli nello sviluppo lo­cale e urbano. Se la discussione haraggiunto un elevato grado di ma­turità, poco ancora è stato fattoper rendere questo approccio unpercorso operativo concreto. Inol­tre, come qualsiasi approccio in­novativo, quella delle smart city ri­schia di diventare un’ennesimaoccasione perduta se non potràavvalersi delle necessarie compe­tenze, interne ed esterne alla pub­blica amministrazione, in grado digestire le innovazioni introdotte.

di Paolo TestaDirettore Cittalia ­ Anci ricerche

Page 35: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PASviluppo e competitività

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 35

Per questo motivo, l’Anci, con ilsostegno del Miur, ha deciso di co­stituire l’Osservatorio nazionalesmart city che, grazie alla partner­ship con Forum PA, procederà amappare e mettere in rete le espe­rienze già avviate dai comuni ita­liani, individuare le soluzioni tec­nologiche e gli strumenti di pro­grammazione adottati,evidenziare gli ostacoli ancora esi­stenti, elaborare analisi, ricerche emodelli replicabili, favorire la co­noscenza, la collaborazione, la co­municazione.Il lavoro dell’Osservatorio, che haun orizzonte di 12 mesi, si artico­lerà in tre fasi:1) la costruzione della communi­

ty e la definizione condivisa diun vademecum operativo;

2) l’accompagnamento e la diffu­sione del vademecum;

3) la sperimentazione su un nu­mero limitato di città pilota.

Il vademecumLa realizzazione di un va­demecum, vale a dire la raccolta ela pubblicazione di linee guidaoperative in grado di tracciare una“via italiana” alla smart city, ri­sponde alla richiesta diretta di nu­merose amministrazioni locali

che, sull’onda della notorietà chequesta locuzione ha assunto, vo­gliono costruire un futuro miglioreper il proprio territorio.Il vademecum è pensato come undocumento “aperto” in cui, oltrealle indicazioni operative per go­vernare il processo di pianificazio­ne della città intelligente, conflui­ranno gli esempi e le esperienze incorso di realizzazione nelle cittàitaliane ed europee e un set distrumenti operativi provenienti dadiverse discipline scientifiche (sta­tistica, sociologia, pianificazioneterritoriale, analisi delle politichepubbliche ecc.). Lo definiamo“aperto” perché il processo cheporterà alla sua realizzazione pre­vede che i comuni che partecipa­no all’Osservatorio, i ricercatori ele aziende interessate contribui­scano alla sua stesura con il pro­prio contributo di idee ed espe­rienze.Quali saranno i contenuti del va­demecum?La pianificazione dello sviluppodella città del (prossimo) futuro ela definizione di una matrice pro­gettuale che, integrando interventie risorse in ambiti differenti, abbiaimpatti significativi sulla qualitàdella vita delle persone e sul rilan­

cio economico del tessuto urbano,non potendo che partire da unforte lavoro di analisi del contestoterritoriale e sociale.Analisi dei fabbisogni e delle ne­cessità che il territorio esprime,ma anche l’individuazione dellevocazioni e degli asset specifici diquel territorio: la smart city, e glielementi innovativi che si portadietro, deve diventare per le cittàun’occasione di riflessione pro­fonda sul futuro del proprio svi­luppo, in piena armonia con lapropria identità. Questa non puòpiù essere definita da poche per­sone, per quanto influenti, nelchiuso delle loro stanze, ma ri­chiede il coinvolgimento dei citta­dini che saranno interessati daquelle politiche, sia come destina­tari che come (co)produttori.In conclusione, l’Osservatorio na­zionale smart city dell’Anci hal’ambizione di contribuire alla co­struzione delle città intelligentiaffiancando amministratori e diri­genti coraggiosi e consapevoli, ingrado di orientare le proprie sceltein funzione di una visione di peri­odo lungo e che sappiano restitui­re alla città una propria identità eun proprio percorso di sviluppo.Speriamo di farcela! l

“Smart city: mettere al centro il cittadino” è uno dei temi centrali di FORUM PA 2013(Palazzo dei Congressi di Roma, 28­30 maggio)

www.forumpa.it

Nell’ambito dell’Osservatorio nazionale smart cities di Anci sono in programma:l il seminario “Fondi e forme di finanziamento per le Smart City” ­ giovedì 30 maggio 2013, ore 15.00l il Tavolo di lavoro a porte chiuse “La programmazione delle Smart Cities: un vademecum condiviso” (riservato alle città

aderenti all’Osservatorio nazionale smart cities dell’Anci) ­ giovedì 30 maggio 2013

Sul tema “Smart city: mettere al centro il cittadino” sono in programma tre eventi di livello internazionale, che sonoparte della PERIPHÈRIA FINAL CONFERENCE “Human Smart Cities: from Vision to Practice” e rappresentanoun’anteprima di alcuni temi che saranno affrontati durante l’edizione 2013 di Smart City Exhibition, Bologna, 16­18ottobre:l “Human Smart Cities: la visione” ­ mercoledì 29 maggio 2013, ore 9.30l “Co­creare soluzioni smart” ­ mercoledì 29 maggio 2013, ore 15.00l “Human Smart Cities: come realizzarle” ­ giovedì 30 maggio 2013, ore 12.00

Page 36: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PASpecializzazione intelligente

36 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

La smart specialisation nellaprogrammazione 2014­2020

Le strategie per la specializzazione intelligentesono una delle precondizioni per un utilizzoefficiente dei fondi europei

La nuova programmazionecomunitaria 2014­2020 portacon sé non poche novità che

influiranno sulle scelte di regioni eStato centrale in merito ai progettida finanziare. Secondo la propostadella Commissione alla base deinegoziati in corso sulla politica disviluppo e coesione, i nuovi fondiper la ricerca e l’innovazione nonpotranno essere spesi finché nonverrà approvata una strategia coe­rente con il principio della “spe­cializzazione intelligente”.Gli Stati e le regioni europee, cioè,dovranno analizzare, tramite i me­todi rigorosi suggeriti dalla Com­missione, i punti di forza del pro­prio territorio, cioè le risorse im­prenditoriali, naturali, culturaliche lo rendono unico, immagi­nando come le Ict e più in genera­le le nuove tecnologie possanosfruttarne appieno le potenziali­tà. Poi, una volta individuati, suquesti puntare tutto, scordandosigli incentivi a pioggia tipici di unastagione da superare. SecondoPhilip McCann, Special Adviser delCommissario europeo per la Poli­tica regionale Johannes Hann, in­tervenuto a un recente workshop

su questo tema dell’Università diCambridge, “smart specialisationnon significa specializzarsi in de­terminati settori produttivi, maimplica piuttosto una diversifica­zione tecnologica che sappia sfrut­tare le potenzialità locali indivi­duate dalle strategie, generando ri­cadute positive a livelloimprenditoriale anche attraversola creazione di nuovi settori”.

La strategia perla specializzazione intelligenteQuesto processo è chiamato, nelgergo degli esperti del grup­po Knowledge for Growth dellaCommissione, “scoperta impren­ditoriale” innovativa. Il punto dipartenza è sempre un asset locale:una filiera produttiva che spingel’export, un’università di eccellen­za che genera competenze e ini­ziative per l’innovazione, le cono­scenze e le competenze accumula­te da università e centri di ricerca ­“giacimenti di innovazione” attualio potenziali su cui far leva per losviluppo. Il metodo porta quindi adelineare scenari di innovazione esfruttamento imprenditoriale at­traverso il coinvolgimento attivo

di Luigi Reggi *

del mondo della ricerca, dell’im­prenditorialità e della società civi­le, contribuendo così a minimizza­re il rischio che la strategia riflettale posizioni di una politica localeautoreferenziale o sia il frutto dimero esercizio compilativo di unaqualche società di consulenza.I finanziamenti saranno quindiconcentrati sui settori tecnologiciche potranno fornire soluzioni eapplicazioni concrete anche nel­l’ambito dei settori produttivi tra­dizionali quali il turismo, l’agricol­tura, il tessile, l’abbigliamento,nonché delle industrie­chiave delnostro paese come la meccanica,l’industria automobilistica ol’agro­industria.In questo quadro, anche la c.d.Agenda digitale assume un ruolodeterminante pure nella strategiaeuropea per la ricerca e la compe­titività. Gli obiettivi dell’Agenda di­gitale, infatti, non solo garantisco­no le condizioni abilitanti all’in­novazione (reti ad alta velocità,servizi pubblici digitali e interope­rabili, creazione di competenze Icte coinvolgimento dei cittadini, datipubblici aperti e maggiore colla­borazione pubblico­privato) ma,attraverso la diffusione delle Ict neiprocessi produttivi delle imprese,contribuiscono a realizzare la vi­sione europea di una società dellaconoscenza e di un’economia piùsolida.Ancora una volta, quindi, dall’Eu­ropa arriva uno stimolo a miglio­

* Esperto di Politicheper l’innovazione

Page 37: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PARapporto Bes 2013

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 37

rare le modalità con cui gestiamoe indirizziamo gli investimentipubblici. Le strategie per specia­lizzazione intelligente sono infattiuna delle precondizioni per unutilizzo efficiente dei fondi euro­pei, senza le quali il rischio di nonspendere o disperdere le risorse fi­nanziarie che arriveranno dall’Eu­ropa è drammaticamente alto.

Il momento delle scelteInoltre, sembra proprio che per idecisori locali sia venuto il mo­mento di fare delle scelte. Le im­prese da incentivare non sono lepiù radicate e rappresentative,ma quelle con maggiori poten­zialità nel medio periodo, maga­ri forse proprio quelle start­up che ancora non esistono. La

ricerca da sovvenzionare non ènecessariamente quella dei “so­liti sospetti”, ma quella che ga­rantisce le ricadute più promet­tenti in termini di sviluppo eco­nomico.È il momento, quindi, di dire an­che dei “no”, sfruttare coraggiosa­mente questa opportunità e tenta­re così di uscire dalla crisi. l

“La programmazione 2014­2020 nelle politiche di coesione” è uno dei temi centrali di FORUM PA 2013(Palazzo dei Congressi di Roma, 28­30 maggio) www.forumpa.it

L’evento centrale per approfondire questo tema è in programma martedì 28 maggio alle ore 15.00: il convegno“Verso Europa 2020. La programmazione 2014­2020 nelle politiche di coesione” in collaborazione con il

Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economicaSegnaliamo inoltre:

l Futuro del Fse. Il partenariato economico e sociale nella programmazione 2014­2020 ­ martedì 28 maggio,ore 9.30

l “OpenCoesione: vieni ad aprire i dati sulle politiche di coesione” ­ mercoledì 29 maggio, ore 12.00l Rimettere il tempo al centro dell’azione pubblica. La valorizzazione della variabile temporale come innova­

zione di metodo nel ciclo di programmazione dei fondi strutturali 2014­2020 ­ giovedì 30 maggio, ore 9.30

Sviluppo e benessere equoe sostenibile

Il rapporto Bes 2013 avvia un percorso perrendere il Paese più consapevole dei propri puntidi forza e delle difficoltà da superare per migliorarela qualità della vita dei cittadini

Secondo il quadro concet­tuale proposto dall’Ocse[1]

si ha un vero progresso

della società quando si verificaun incremento del benessereequo e sostenibile. Partendo da

di Linda Laura SabbadiniDirettore Dipartimento statistiche sociali

e ambientali, Istat

1) Giovannini, E., Hall, J., Morrone, A. and Ranuzzi, G., (2010), A Framework to Measure the Progress of Societies, Oecd Statistics Working Papers (5): 26.

Page 38: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PARapporto Bes 2013

38 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

2) www.misuredelbenessere.it

3) http://www.istat.it/it/archivio/84348

questa assunzione il Cnel el’Istat hanno avviato un processoper misurare il benessere attra­verso indicatori condivisi a livel­lo nazionale con il terzo settore, isindacati e le associazioni di ca­tegoria, le associazioni femmini­li, ecologiste e dei consumatori, iquali possono diventare un rife­rimento per il dibattito pubblicoe servono a meglio indirizzare lescelte democratiche rilevanti peril futuro del Paese[2].Il progetto sul “Benessere equoe sostenibile” (Bes) si è prefissa­to l’obiettivo di analizzare livelli,tendenze temporali e distribu­zioni delle diverse componentidel Bes, così da identificare pun­ti di forza e di debolezza, nonchéparticolari squilibri territoriali ogruppi sociali avvantaggiati/svantaggiati (equità), anche inuna prospettiva intergenerazio­nale (sostenibilità).

Il rapporto BesIn qualche modo tutti i dodicidomini del Bes possono averedelle ricadute in termini di svi­luppo della società e dei territo­ri. Ciononostante è possibileprovare a tracciare un quadrosintetico dei fattori di limitazio­ne allo sviluppo più problema­tici emersi dal primo rapportosul Benessere equo e sostenibilein Italia[3].Uno dei primissimi aspetti ri­guarda l’istruzione e formazio­ne. Il percorso formativo è fina­lizzato a raggiungere e mante­nere conoscenze e competenzeadeguate per aumentare l’occu­pabilità delle persone, favorirelo sviluppo e realizzare stili divita adeguati alla società com­plessa in cui viviamo. L’Italia,nonostante i miglioramenticonseguiti nell’ultimo decennio,

non è ancora in grado di offrirea tutti i giovani la possibilità diun’educazione adeguata. Il ri­tardo rispetto alla media euro­pea e il fortissimo divario terri­toriale si riscontrano in tutti gliindicatori che rispecchianoistruzione, formazione continuae livelli di competenze. Il livellodi istruzione e competenze che igiovani riescono a raggiungeredipende in larga misura dal­l’estrazione sociale, dal contestosocio­economico e dal territo­rio.Strettamente correlato al primopunto, gli indicatori relativi alladimensione lavoro e concilia­zione dei tempi di vita segnala­no un grave spreco di risorseumane del Paese, soprattuttofemminili e dei giovani. Il tassodi occupazione e quello di man­cata partecipazione al lavoro,già tra i più critici dell’Unioneeuropea, sono ulteriormentepeggiorati negli ultimi anni acausa della crisi economica.L’Italia è, dopo la Spagna, il Pae­se europeo che presenta la piùforte esclusione dal lavoro deigiovani e l’unico ove un’interamacro­regione ha bassissimeopportunità di occupazione re­golare. Quasi tutti gli indicatoridi qualità dell’occupazione peg­giorano e non solo per il negati­vo andamento congiunturale.L’Italia è uno dei paesi Ocse coni più bassi livelli di fiducia ver­so gli altri e, inoltre, la sfiducianei partiti, nel Parlamento, neiconsigli regionali, provinciali ecomunali e nel sistema giudizia­rio caratterizza tutti i segmentidella popolazione, tutte le zonedel Paese e le diverse classi so­ciali. Un problema di scarsa fi­ducia tra i cittadini e verso leistituzioni può rendere più diffi­

cile creare le condizioni per unavita economica e sociale piena­mente soddisfacente.Il patrimonio culturale del no­stro Paese rappresenta un valoreinestimabile per la collettività euna possibile fonte di grandesviluppo dei territori, tuttaviasoffre di un insufficiente rispet­to delle norme e di una nonpuntuale azione di controllo daparte delle amministrazioni.Analogamente, per quanto ri­guarda l’ambiente, emergonosegnali contraddittori, infattiaumenta la disponibilità di ver­de urbano e delle aree protette,ma inquinamento e dissestoidrogeologico rappresentano ungrave rischio distribuito su tuttoil territorio nazionale.L’Italia si distanzia notevolmen­te dai Paesi europei più avanzatiin termini di ricerca e registra­zione di brevetti, mentre si po­siziona meglio in termini di pro­pensione all’innovazione delleimprese. Il rapporto tra spesaper ricerca e sviluppo e Pil è sta­bile e ancora lontano dalla me­dia europea.Infine dall’analisi del complessodei servizi tipicamente garantitiagli abitanti di una società mo­derna come quella italianaemerge un quadro variegato inquanto la qualità dei servizi so­ciali non è sempre adeguata,anche se ha visto significativimiglioramenti nel tempo.Il rapporto Bes 2013 avvia unpercorso per rendere il Paesemaggiormente conscio dei pro­pri punti di forza e delle difficol­tà da superare per migliorare laqualità della vita dei cittadini,attuali e futuri, ponendo taleconcetto alla base delle politi­che pubbliche e delle scelte in­dividuali. l

Page 39: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PAAgenda digitale

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 39

A FORUM PA 2013 (Palazzo dei Congressi di Roma, 28­30 maggio)

Istat organizza il convegno “Benessere equo e sostenibile: un nuovo strumento per le policy”Roma, giovedì 30 maggio 2013, ore 9.30

www.forumpa.it

Governo che va (e viene),Agenda digitale che resta (?)

All’ingranaggio dell’Agenda digitale, per poterfunzionare a pieno regime, mancano due rotelleche sono regole tecniche e investimento in risorseeconomiche e umane

In questi giorni l’attenzione del­la maggior parte degli italiani èpuntata verso la formazione del

neonato Governo e tesa nello sfor­zo di cogliere qualche segnale chepossa indicare quali sarannoorientativamente le scelte e le di­rettive del nuovo esecutivo.Chi si interessa di eGovernment edigitalizzazione si pone un ulterio­re interrogativo, che riguarda il de­stino dell’Agenda digitale e deisuoi obiettivi, la priorità che verràloro (o meno) concessa a fronte dialtre emergenze in questo delicatomomento storico e politico. Il ri­schio è ovviamente quello che iprogrammi dell’Agenda passino inquesta fase in secondo piano enon venga data loro piena attua­zione.Eppure l’innovazione digitale ap­

plicata ai processi della PA, delleaziende e delle professioni, la mes­sa in opera di sistemi corretti edefficienti di digitalizzazione docu­mentale possono rappresentaredavvero la chiave di una grandesvolta, garantire trasparenza, svi­luppo, risparmio ed efficienza oltreche tutela dell’ambiente.

Lo stato dell’arteCerchiamo di fare un punto suquanto è stato fatto finora e suquanto sarebbe auspicabile venis­se fatto ora (e con urgenza) per da­re al nostro Paese la digitalizzazio­ne che merita.L’Agenda digitale ha sostanzial­mente elencato una serie di princi­pi validi e giusti che, sulla scia deidettami comunitari, individuanogli obiettivi da raggiungere per di­

di Silvia Riezzo *

* Responsabile comunicazione Anorc

gitalizzare settori pubblici strategi­ci del nostro Paese come l’istruzio­ne, la sanità, la fiscalità, la giustizia.Tali principi vanno ad aggiungersia una normativa preesistente (ba­sti pensare al Cad) già piuttosto ar­ticolata e ricca di enunciati generi­ci e non sono accompagnati inve­ce dalle necessarie direttive dinatura tecnica. Ricordiamo che nelpassaggio al digitale è in ballo unenorme capitale, ovvero i nostridati, la nostra memoria e la suasopravvivenza e integrità, e avereuna regolamentazione tecnica chedia delle istruzioni univoche, det­tagliate e pratiche su come avvaler­si dei nuovi strumenti che la tecno­logia ci mette a disposizione (e chela legge ci obbliga ormai ad utiliz­zare) è fondamentale, tanto perpermettere un funzionamento ve­loce, corretto, interoperabile diquesti processi digitali quanto pernon lasciare al caso i nostri docu­menti e far correre dei rischi ai no­stri dati (proprio su questo aspettomira a tenere alta l’attenzione laneonata organizzazione degli Statigenerali della memoria digitale,promossa da Anorc).

Page 40: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PA‘Cultura on line’

40 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

È il caso forse di ricordare che at­tualmente mancano in Italia le re­gole tecniche sulla firma elettro­nica avanzata, sulla firma biome­trica, sulla gestione elettronica deidocumenti e sulla loro correttaconservazione digitale e si atten­de ancora il decreto sulla fattura­zione elettronica. Ci troviamo inuna situazione a tratti paradossa­le che vede, solo per fare un esem­pio, l’obbligatorietà dell’uso dellaPec da parte della PA, ma l’assenzadi regole tecniche che chiariscanocome conservarla correttamente:

questo non fa altro che tenere tuttinell’incertezza, le amministrazionicome i cittadini che vi si rapporta­no. Le regole tecniche sono quindiuna priorità, insieme ad un’onestadisillusione circa la possibilità chel’innovazione prevista dall’Agendasi possa attuare veramente a costozero. Non si può credere che unsimile svecchiamento nelle abitu­dini dell’apparato amministrativonon comporti dei costi per l’ade­guamento tecnologico delle realtàlocali e centrali, per la formazionedel personale interno e l’informa­

tizzazione dei cittadini.Questi due concetti (regole tecni­che e investimento in risorse eco­nomiche e umane) sono le duerotelle che mancano all’ingra­naggio dell’Agenda digitale perpoter funzionare a pieno regime,in loro assenza tutte le parolespese al riguardo e tutta la docu­mentazione prodotta e gli intentienunciati sono un meccanismofermo e inceppato. Ci auguriamoche il legislatore non ne sottova­luti l’importanza e voglia farlo alpiù presto ripartire. l

Anorc collabora alla realizzazione di due iniziative premiali in occasione di FORUM PA 2013 (Palazzo dei Congressi diRoma, 28­30 maggio):­ Riconoscimento “Memoria Digitale”, iniziativa promossa dagli Stati generali della memoria digitale, incollaborazione con ANORC e FORUM PA, con lo scopo di attribuire un riconoscimento alle amministrazioni pubblichepiù virtuose e innovative in ambito di gestione e conservazione dei documenti digitali. I progetti selezionati verrannopresentati nel corso del convegno “Dal CAD alla PA senza carta: la sfida dello switch off” che si terrà il 28maggio a FORUM PA 2013 (ore 12.00).­ Riconoscimento Open PA, iniziativa lanciata da FORUM PA in collaborazione con la Camera di commercio diRoma e con la collaborazione scientifica di ANORC, per individuare, far conoscere e premiare le amministrazioni chehanno fatto dei passi importanti sulla strada della trasparenza intesa come “accountability”, ossia la capacità di rendereconto ai cittadini delle risorse impiegate e dei risultati raggiunti. La premiazione sarà il momento centrale del convegno“Dalla trasparenza statica alla total disclosure” che si terrà il 29 maggio a FORUM PA 2013 (ore 15.00).

“Il museo che vorrei”

Il ministero per i Beni e le attività culturali ha sceltoi social media per conoscere come gli italianiimmaginano il loro museo ideale

La Direzione generale per lavalorizzazione del patrimo­nio culturale del Mibac ha,

tra i compiti istituzionali, quello dipromuovere la conoscenza, la frui­zione e la valorizzazione dell’im­

Direzione generale per la valorizzazionedel patrimonio culturale ­ Mibac

Page 41: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PA‘Cultura on line’

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 41

menso patrimonio culturale in uncontesto sociale, nazionale ed in­ternazionale in continua e rapidaevoluzione.“Bisogna attrezzarsi per essere alpasso con i tempi: comprendere lenuove dinamiche e utilizzare le tec­niche di diffusione dell’informazio­ne più avanzate per raggiungeresegmenti di pubblico sempre piùampi attraverso una presenza con­sapevole e pianificata sulle mag­giori piattaforme on line”, questele linee guida del direttore genera­le, Anna Maria Buzzi, subito messein pratica, lo scorso dicembre, conl’iniziativa on line “Il museo chevorrei”.

“Il museo che vorrei”Una consultazione pubblica in re­te ad ampio raggio, aperta a tuttigli utenti del sito web della Dire­zione generale della valorizzazio­ne (www.valorizzazione.benicul­turali.it) che ha inaugurato, per laprima volta, una nuova modalitàdi avvicinamento e di apertura aicittadini, coinvolti nel processodecisionale come parte attiva; nel­la consapevolezza che l’ascoltorappresenti un fattore decisivonell’identificazione di risposte mi­rate e di soluzioni concrete per larimozione delle barriere (culturali,fisiche, economiche) che sonoostacolo all’ottimale fruizionepubblica del patrimonio culturale.La consultazione “Il museo chevorrei”, di cui è stata data notiziasui principali mezzi di comunica­zione tradizionale e sui principalisocial network, è durata 15 giornicon domande finalizzate alla com­

prensione delle prioritarie esigen­ze dei cittadini e all’ascolto delleproposte per migliorare l’accessoai luoghi della cultura statali.Gli utenti che hanno visitato, du­rante tale periodo, il sito della Di­rezione generale sono stati tantis­simi, circa 15mila, questo a dimo­strazione della grande voglia dipartecipazione da parte dei citta­dini. Coloro che hanno cliccato sulquestionario sono stati 11.755;mentre i questionari compilaticon buon esito 7.043.Dai dati della consultazione, ela­borati da un’équipe di esperti, èemerso che il pubblico che haaderito è per la maggior partefemminile (il 60%), è caratterizza­to da un alto livello di istruzione (il70% ha almeno una laurea), è giàfidelizzato (il 40,96% dichiara di vi­sitare almeno 6 mostre l’anno) edè rappresentativo di quelle catego­rie professionali accomunate daun tipo di attività prevalentementeintellettuale (impiegati, studenti eliberi professionisti).Appare significativo che i motiviche spingono il pubblico a visitarei luoghi della cultura siano i con­tenuti artistici e storici delle opereesposte (il 77%) ai quali si accom­pagna l’importanza attribuita almateriale informativo (per il 54%).Dai risultati del questionario èemersa una generale disponibilitàdegli utenti a pagare un bigliettodi ingresso nei luoghi della cultura(il 70%), anche se il desiderio dipoter usufruire di momenti di gra­tuità strutturali, individuando, adesempio, un giorno al mese in cuientrare gratis nei musei, piace al

61% degli utenti che si sonoespressi anche a favore di un am­pliamento delle fasce di età a cuiapplicare la gratuità (ferma restan­do quella fino a 18 anni) e dell’ap­plicazione di tariffe ridotte tra i 19e i 29 anni (il 60%).Sempre a proposito di agevolazio­ni, “carte abbonamento”, “tariffefamiglia”, “biglietti integrati” e tut­te le ipotesi di scontistica trovanofavore tra il pubblico: il 29,92%gradirebbe poter usufruire di carteannuali (con facilitazioni ancheper cinema, teatri, librerie, tra­sporti ecc.), nell’ottica di una frui­zione di servizi sempre più in retetra di loro.Infine emerge l’importanza an­nessa agli orari di apertura qualefattore utile alla fruizione del mu­seo. Il 78,28% del pubblico ritieneimportante poter fruire di orari diapertura estesi (serali ecc.), men­tre la comodità di raggiungere ilmuseo con mezzi pubblici è ap­prezzata dal 55,39% dei cittadini.“Con questa iniziativa­ ha dichia­rato Anna Maria Buzzi ­ abbiamoper la prima volta voluto dare voceal pubblico, utilizzando i mezziche la grande diffusione dei socialmedia mette a disposizione. L’ap­prezzamento e la partecipazionedel pubblico, considerando ancheil poco tempo in cui la consultazio­ne è stata on line, sono andati oltreogni nostra aspettativa. I risultatiottenuti, insieme ad altre ricercheprecedentemente effettuate, ci ser­viranno come utili spunti per ela­borare future modifiche regola­mentari riguardanti l’accesso ailuoghi della cultura”. l

A FORUM PA 2013 (Palazzo dei Congressi di Roma, 28­30 maggio)

Anna Maria Buzzi, Direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del ministero per i Beni e le attività culturali,interverrà al convegno

“Social PA: come se la cava la PA sui social network”martedì 28 maggio 2013, ore 12.00

www.forumpa.it

Page 42: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

SPECIALE FORUM PAIn agenda

42 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

lConvegno inaugurale ­ Quale PA per quale Paese?martedì 28 maggio, ore 9.30

lLa valutazione delle performance in tempo di crisi: come rispondere alla tentazionedei controlli centralisticia cura dell’Associazione italiana di valutazionemartedì 28 maggio 2013, ore 12.00

lRicostruire insieme: come coinvolgere i dipendenti pubblici e privati nelle decisioni per promuoverelo sviluppo e la crescitain collaborazione con ImpresAperta e Andigelmartedì 28 maggio, ore 15.00

lDemocrazia continua. Le tecnologie per la politica ampliano i confini della democrazia rappresentativaed aprono nuove opportunità di partecipazione democraticain collaborazione con la Fondazione Ahrefmartedì 28 maggio, ore 12.00

lSocial PA: come se la cava la PA sui social networkmartedì 28 maggio 2013, ore 12.00

lDalla trasparenza statica alla total disclosure (premio Open PA)mercoledì 29 maggio, ore 15.00

lPA e sviluppo del Capitale umano (in memoria di Ubaldo Poti)Nel corso dei lavori verrà presentato il 6° rapporto sulla “PA vista da chi la dirige”, promossodal dipartimento della Funzione pubblica e realizzato da Promo PAmercoledì 29 maggio, ore 9.30

lLotta alla corruzione: dagli atti ai fattigiovedì 30 maggio 2013, ore 9.30

lThe future of government: quale amministrazione per l’Italia del 2020?giovedì 30 maggio 2013, ore 15.00

Il programma potrebbe subire delle modifichePer tutti gli aggiornamenti consultare il sito www.forumpa.it

Su ‘Settore pubblico e pubblico impiego’a FORUM PA 2013 (Palazzo dei Congressi di Roma)

si segnalano questi convegni

Page 43: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

LAVORO PUBBLICOBlocco degli stipendi

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 43

Stipendi ancora ai blocchi.A quando la partenza?

di Massimo ArgenzianoUniversità degli studi di Genova

Con un parere chesuscita non pocheperplessità, PalazzoSpada, chiamato apronunciarsi in meritoalla proroga delblocco degli stipendidei dipendentipubblici, si èdichiarato “favorevoleall’ulteriore corsodello schema diregolamentoproposto”,rispondente alla ratiodi contenimento dellaspesa

Il Consiglio di Stato[1] ha emes­so, con decreto n. 01832/2013,il parere inerente alla proroga

zione e degli automatismi sti­pendiali per i pubblici dipen­denti”.Tale schema di regolamentointroduce disposizioni inteseal conseguimento degli obietti­vi di risparmio fissati dall’art.16, comma 1, del decreto legge6 luglio 2011, n. 98, convertito,con modificazioni, dalla legge15 luglio 2011, n. 111, il qualeha previsto, appunto, che conapposito regolamento si potes­sero prorogare al 31 dicembre2014 le vigenti disposizioniche limitano la crescita deitrattamenti economici, ancheaccessori, del personale dellepubbliche amministrazioni.Il documento, licenziato il 28marzo scorso per il prescrittoparere e preliminarmente ap­provato dal Consiglio dei mini­stri in data 21 marzo 2013, por­ta in attuazione le misure dicui al comma 1, lett. b) e c), e alcomma 2, del citato art. 16 delDl n. 98 del 2011.L’intervento normativo consta

del blocco degli stipendi deidipendenti pubblici. Come no­to, nel contesto della comples­siva riduzione della spesa pub­blica, l’art. 9 del decreto legge31 maggio 2010, n. 78, conver­tito, con modificazioni, dallalegge 30 luglio 2010, n. 122, Mi­sure urgenti in materia di sta­bilizzazione finanziaria e dicompetitività economica, hadisposto un doppio limite allacrescita stipendiale del perso­nale contrattualizzato[2]:n il blocco della contrattazio­

ne nel pubblico impiego peril triennio 2010­2012;

n il limite complessivo ed in­dividuale relativo al tratta­mento accessorio per iltriennio 2011­2013.

Lo schema di regolamentoL’atto sottoposto all’esame del­la sezione porta il titolo di“Schema di decreto del Presi­dente della Repubblica recanteregolamento in materia di pro­roga del blocco della contratta­

1) Sezione consultiva per gli atti normativi, Adunanza di sezione dell’11 aprile 2013. La legge n. 127/1997, c.d. Bassanini­bis affida l’emissione delparere sugli schemi di atti normativi per i quali il parere del Consiglio di Stato è prescritto per legge o è comunque richiesto dall’amministrazione,all’apposita sezione consultiva di nuova istituzione, oppure all’Adunanza generale (a giudizio della sezione stessa o del presidente del Consiglio diStato), mentre non fa parola della possibilità di affidare l’esame degli schemi ed il conseguente parere a commissioni speciali istituite ex art. 22 delTesto unico del Consiglio di Stato. Tuttavia, il parere è sempre reso in adunanza generale per gli schemi di atti legislativi e di regolamenti devoluti dallasezione o dal presidente del Consiglio di Stato a causa della loro particolare importanza (art. 17, comma 28).

2) Inoltre, il comma 21 ha stabilito la non applicazione ­ per gli anni 2011, 2012 e 2013 ­ al personale in regime di diritto pubblico dei meccanismi diadeguamento retributivo previsti dall’art. 24 della legge n. 448/1998 (adeguamento annuale di diritto, dal 1° gennaio 1998, delle voci retributive delpersonale richiamato in ragione degli incrementi medi, calcolati dall’Istat, conseguiti nell’anno precedente dalle categorie di pubblici dipendenticontrattualizzati sulle voci retributive), ancorché a titolo di acconto ed escludendo successivi recuperi.

Page 44: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

LAVORO PUBBLICOBlocco degli stipendi

44 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

di un articolo unico, suddivisoin 3 commi.Il comma 1, alla lett. a), dispo­ne la proroga al 31 dicembre2014 delle misure previste dalcitato art. 9 del decreto legge31 maggio 2010, n. 78:n limite dei trattamenti eco­

nomici individuali (art. 9,comma 1);

n riduzione delle indennitàcorrisposte ai responsabilidegli uffici di diretta colla­borazione dei ministri e in­dividuazione del limite mas­simo per i trattamenti eco­nomici complessivispettanti ai titolari di incari­chi dirigenziali (art. 9, com­ma 2);

n limite massimo e riduzionedell’ammontare delle risor­se destinate al trattamentoaccessorio del personale(art. 9, comma 2­bis);

n congelamento dei meccani­smi di adeguamento retri­butivo, classi e scatti di sti­pendio, progressioni di car­riera, comunquedenominate, del personalecontrattualizzato e di quelloin regime di diritto pubblico(art. 9, comma 21).

Analoga disposizione, con rife­rimento al personale docente,educativo ed Ata della scuola, ècontenuta al comma 1, lett. b),con proroga al 31 dicembre2013, con effetto sull’anno2014, dei blocchi introdottidall’art. 9, comma 23, del cita­to Dl n. 78/2010.Il comma 1, lett. c), reca unamisura che sterilizza, ai finicontrattuali, gli anni 2013 e

2014 ed annulla gli incrementicontrattuali eventualmenteprevisti a decorrere dall’anno2011 per tutte le amministra­zioni di cui all’art. 1, comma 2,della legge 31 dicembre 2009,n. 196.Il comma 1, lett. d), richiamal’erogazione dell’indennità divacanza contrattuale negli im­porti in atto corrisposti ai sen­si dell’art. 9, comma 17, delpredetto Dl n. 78 del 2010 edispone, per gli anni 2013 e2014, il blocco degli incremen­ti di tale indennità, in derogaalle previsioni di cui all’art. 47­bis, comma 2, del decreto legi­slativo 30 marzo 2001, n. 165,prevedendo, inoltre, l’adozio­ne del modello di calcolo deri­vante dai parametri individua­ti dai protocolli e dalla norma­tiva vigenti[3], a partire daltriennio contrattuale 2015­2017.Il comma 2 estende al perso­nale convenzionato del Servi­zio sanitario nazionale le di­sposizioni riguardanti le pro­roghe del blocco deitrattamenti economici e delleprocedure contrattuali dispo­ste al comma 1.Il comma 3, infine, autorizza ilministro dell’Economia e dellefinanze ad apportare, con pro­pri decreti, le occorrenti varia­zioni di bilancio.

Il parere del Consiglio di StatoOccorre, preliminarmente, ri­cordare che lo schema è sotto­posto al parere obbligatoriodel Consiglio di Stato quale at­to di normazione secondaria

del Governo, nello specificoquale regolamento delegato. Ilparere esprime un sindacatopreventivo sulla legittimitàformale e sostanziale delle di­sposizioni proposte, ma rap­presenta anche un momentodi collaborazione con il Gover­no, poiché si propone di va­gliare l’adeguatezza dell’artico­lato anche nel merito delle so­luzioni normative indicate.Nel parere de quo la sezioneper gli atti normativi del Con­siglio di Stato ritiene di doverformulare alcune osservazionidi carattere sia formale che so­stanziale in ordine allo schemadi regolamento proposto.Viene, in primo luogo, ricono­sciuta la riconducibilità delleprevisioni di cui all’art. 1, com­ma 1, lett. a), b) e c), al quadrodelineato dalla normativa pri­maria.Le osservazioni della sezione,pare strano in presenza di unGoverno “tecnico”, riguardanoessenzialmente la tecnicanormativa e comportano l’in­vito al Governo a redigere l’ar­ticolato secondo le buone re­gole del drafting formale (atti­nente alla chiarezza, allascrittura, al linguaggio delledisposizioni).Infatti, dopo aver sollecitatoun espresso richiamo allasentenza della Corte costitu­zionale 11 ottobre 2012, n.223, il Collegio suggerisce disostituire la lett. a) dello sche­ma regolatorio con altra di­sposizione che garantisca “daun lato, (di) una maggiorechiarezza espositiva e, dall’al­

3) Protocollo sulla politica dei redditi del 23 luglio 1993, intesa del 30 aprile 2009 per l’applicazione dell’Accordo quadro sulla riforma degli assetticontrattuali del pubblico impiego e art. 47­bis, comma 2, del decreto legislativo 165 del 2001.

Page 45: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

LAVORO PUBBLICOBlocco degli stipendi

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 45

4) La deroga riguarda l’art. 47­bis, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e l’art. 2, comma 35, della legge 22 dicembre 2008, n. 203.

tro, (di) una esigenza di com­pletezza del richiamo del qua­dro normativo con riguardo aldispositivo della precitata sen­tenza della Corte costituziona­le n. 223 del 2012 ed al dispo­sto del comma 22, ultimo peri­odo, del citato decreto legge n.78 del 2010 (in riferimento allainapplicabilità al personale dicui alla legge 19 febbraio 1981,n. 27 delle disposizioni di cuiai commi 1 e 21, secondo e ter­zo periodo, del decreto leggemedesimo)”.Relativamente al disposto dicui al comma 1, lett. d), con­cernente l’indennità di vacan­za contrattuale, la deroga ivipresente, con correlata previ­sione del blocco, senza possi­bilità di recupero, per gli anni2013 e 2014, del riconoscimen­to di incrementi, trova an­ch’essa, a giudizio della sezio­ne, adeguata base normativaprimaria nel precitato art. 16,comma 1, lett. b)[4].Stesso giudizio è espresso perla previsione secondo cui l’in­dennità di vacanza contrattua­le relativa al triennio contrat­tuale 2015­2017 “è calcolata se­condo le modalità e i parametriindividuati dai protocolli e dal­la normativa vigenti in mate­ria”. Il supporto legislativo sirinviene sempre al comma 1del medesimo art. 16 del decre­to legge n. 98 del 2011, il qualedemanda espressamente ad unregolamento da emanare aisensi dell’art. 17, comma 2,della legge 23 agosto 1988, n.400, alla lett. c), “la fissazionedelle modalità di calcolo relati­ve all’erogazione dell’indennità

di vacanza contrattuale per glianni 2015­2017”.L’unico passaggio che destaperplessità, secondo il Colle­gio, anche per la necessità diuna chiarificazione terminolo­gica, riguarda la formula intro­dotta nell’intervento, allor­quando è stabilito che la pre­detta indennità “non assorbequella corrisposta ai sensi delprecedente periodo”.Infatti, il Collegio evidenzia co­me l’espressione “‘non assor­be’ possa prestarsi ad equivociinterpretativi, in particolare inun contesto di blocco della cre­scita dei trattamenti economici,fonte di possibili controversiein sede giurisdizionale”.La sezione esprime l’avvisoche “il non assorbimento deb­ba essere inteso in senso nonlimitativo della posizione eco­nomica del pubblico dipenden­te: orientano per tale soluzione,oltre al significato lessicale deltermine, anche i contenuti del­la relazione illustrativa, che ri­portano espressamente la locu­zione ‘senza riassorbimento deipredetti importi’ (id est, impor­ti relativi al periodo 2013­2014erogati ai sensi dell’articolo 9,comma 17, del Dl n. 78 del2010) nonché il prospetto delle‘economie lorde’ che, relativa­mente a tale misura, prevede,per il 2015 e 2016, un dato paria ‘zero’”.Diversamente opinando, laprevisione integrerebbe, in so­stanza, “un ‘blocco’ ulterioredella crescita del trattamentoeconomico accessorio del di­pendente, e specificatamente,una non consentita proroga ol­

tre il 2014 del blocco degli in­crementi retributivi a titolo diindennità di vacanza contrat­tuale (…). In tal caso, la previ­sione non troverebbe inveroidonea copertura normativanel disposto del precitato arti­colo 16, comma 1, lettera c) ­che è limitato alla fissazione,mediante atto regolamentare,delle sole modalità di calcolodell’Ivc ­ e presterebbe quindi ilfianco a rilievi di questo Con­sesso”.Fermo quanto sopra, il parereè concluso con un giudizio dirispondenza dello schema diregolamento alla ratio di con­tenimento della spesa in ma­teria di pubblico impiego, conconseguente “parere favorevoleall’ulteriore corso dello schemadi regolamento proposto”.

Osservazioni finaliCertamente, non era facileipotizzare che da PalazzoSpada arrivasse il colpo di pi­stola dello starter per la ripre­sa della contrattazione nelpubblico impiego, ma forseera lecito attendersi analisipiù approfondite che potes­sero sorreggere il decisore po­litico, anche riguardo all’op­portunità dell’intervento. Lalegittimità formale e la “con­gruità contabile”, cioè il cor­retto perseguimento delle fi­nalità di risparmio, rimango­no, nel parere in commento,l’unico parametro di una va­lutazione (riguardante, inve­ce, anche la coerenza delle di­sposizioni con il complessodell’ordinamento), che confi­na il ruolo del Consiglio di

Page 46: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

LAVORO PUBBLICOBlocco degli stipendi

46 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

Stato negli angusti spazi diuna funzione consultiva ri­dotta a mera attività di con­sulenza legale.Un possibile tracciato di criti­ca poteva scorgersi nella sen­tenza della Corte costituzio­nale 11 ottobre 2012, n. 223,richiamata dallo schema di re­golamento, a giustificazionedelle esclusioni dal campo diapplicazione dell’articolato, epiù volte dallo stesso Consi­glio di Stato nel parere.Il Giudice delle leggi parla anoi non solo attraverso queldispositivo[5], ma anche me­diante le motivazioni addotte.

Allora, è possibile scorgereelementi di incostituzionalitàin una proroga del blocco con­trattuale e stipendiale, tantopiù in presenza di progressionidi carriera, avendo riguardo aiprincipi di proporzione e ade­guatezza dello stipendio, dicapacità contributiva, di buonandamento, di uguaglianzaecc.[6].È d’uopo, poi, evidenziare co­me la proroga, peraltro certa­mente tardiva e persino ecces­siva nell’estensione all’istitutodella tutela retributiva dellaIvc, non possa annoverarsi tragli interventi “eccezionali,

transeunti, non arbitrari e con­sentanei allo scopo prefisso”,che giustificano manovre tem­poranee finalizzate nell’imme­diato a conseguire un rispar­mio di spesa[7].Esaurito l’iter di valutazionetecnico­giuridica, spetterà oraal nuovo Governo vagliarel’opportunità della proroga,cioè stabilire se electa una vianon datur recursus ad alteram,ovvero se i lavoratori pubblicihanno già dato un sufficientecontributo ai saldi di bilancioed è ora possibile aprire unanuova fase contrattuale e di ri­lancio del settore. l

5) È costituzionalmente illegittimo l’art. 9, comma 22, del Dl 31 maggio 2010 n. 78 nella parte in cui dispone che, per il personale di cui alla legge 19febbraio 1981 n. 27 (Provvidenze per il personale di magistratura) non sono erogati, senza possibilità di recupero, gli acconti degli anni 2011, 2012 e2013 ed il conguaglio del triennio 2010­2012 e che per tale personale, per il triennio 2013­2015 l’acconto spettante per l’anno 2014 è pari alla misuragià prevista per l’anno 2010 e il conguaglio per l’anno 2015 viene determinato con riferimento agli anni 2009, 2010 e 2014; nonché nella parte in cuinon esclude che a detto personale sia applicato il primo periodo del comma 21. La stessa norma è costituzionalmente illegittima anche nella parte incui dispone che l’indennità speciale di cui all’art. 3 della legge n. 27 del 1981, spettante al personale indicato in tale legge, negli anni 2011, 2012 e2013, sia ridotta del 15% per l’anno 2011, del 25% per l’anno 2012 e del 32% per l’anno 2013; ed è altresì illegittima nella parte in cui dispone che adecorrere dal 1° gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2013 i trattamenti economici complessivi dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale,previsti dai rispettivi ordinamenti, delle amministrazioni pubbliche, inserite nel conto economico consolidato della PA, come individuate dall’Istitutonazionale di statistica (Istat), ai sensi del comma 3 dell’art. 1 della legge 31 dicembre 2009 n. 196 (Legge di contabilità e finanza pubblica), superiori a90mila euro lordi annui siano ridotti del 5% per la parte eccedente il predetto importo fino a 150mila euro, nonché del 10% per la parte eccedente150mila euro. Infine è costituzionalmente illegittimo l’art. 12, comma 10, del Dl n. 78 del 2010, nella parte in cui non esclude l’applicazione a carico deldipendente della rivalsa pari al 2,50% della base contributiva, prevista dall’art. 37, comma 1, del Dpr 29 dicembre 1973 n. 1032 (Approvazione deltesto unico delle norme sulle prestazioni previdenziali a favore dei dipendenti civili e militari dello Stato).

6) La Corte evidenziava l’ingiustificata “disparità di trattamento fra la categoria dei magistrati e quella del pubblico impiego contrattualizzato, che,diversamente dal primo, vede limitata la possibilità di contrattazione soltanto per un triennio”. Tuttavia, con la proroga, anche i contrattualizzati sivedono sottrarre ogni possibilità di confronto negoziale per almeno altri due anni.

7) Corte cost., sentenza n. 245 del 1997, dejure.giuffre.it

SCEGLIil tuo ebook.

È FACILE!

ACQUISTARisparmi fino

al 50%

SCARICAla pubblicazione

in PDF

LEGGIe stampa, èCOMODO e VELOCE!

LIBRERIA DIGITALE, AGGIORNAMENTO IN UN CLICK.

a&b

- a

ctio

nand

bra

ndin

g.co

m

PAGIN@24 è l’innovativa libreria digitale dove puoi scegliere e acquistare in formato PDF le pubblicazioni del Gruppo 24 Ore.

La soluzione più semplice e veloce per il tuo aggiornamento.

www.pagina24.ilsole24ore.com

Page 47: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

LEGGE ANTICORRUZIONEPubblica amministrazione

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 47

La PA dopo la leggeanticorruzione

La legge n. 190/2012, c.d. anticorruzione, hadelegato all’Esecutivo il riordino e la disciplina dimaterie “strategiche” per la lotta all’illegalità nellePA. A distanza di pochi mesi dalla delega, sonostati adottati 3 dei 5 decreti attuativi, in tema ditrasparenza, incandidabilità ed inconferibilità eincompatibilità degli incarichi

Il Dlgs n. 39 dell’8 aprile 2013,in materia di inconferibilità eincompatibilità di incarichi

nelle pubbliche amministrazionirappresenta l’ultima tappa delpercorso compiuto in tempi re­cord per l’attuazione della leggec.d. anticorruzione.La legge n. 190 del 6 novembre2012 ha rappresentato un se­gnale forte per la lotta alla cor­ruzione nella PA. Lo ha fattomettendo in campo una serie dimisure che investono la pubbli­ca amministrazione direttamen­te dal di dentro, incidendo sulsuo funzionamento per preveni­re e reprimere l’illegalità. Percontrastare il fenomeno gravis­simo che da troppo tempo atta­naglia il Paese, il legislatore si èavvalso soprattutto dello stru­mento della delega al Governoper il riordino e la disciplinadelle materie più complesse. In­vero la legge anticorruzione haintrodotto non poche novità, sia

con interventi diretti sul codicepenale ­ attraverso modifiche eintegrazioni con nuove figure direato ­ sia sul piano della pre­venzione, introducendo nume­rosi obblighi programmatici epubblicitari. Ma la legge in pa­rola ha soprattutto tracciato lelinee guida per le non pochedeleghe al Governo.

Le deleghe al GovernoPiù in particolare la legge n. 190ha delegato l’Esecutivo ad adot­tare:n un decreto legislativo per il

riordino della disciplina riguar­dante gli obblighi di pubblicità,trasparenza e diffusione di in­formazioni da parte delle pub­bliche amministrazioni (art. 1,comma 35);

n un decreto legislativo per la di­sciplina organica degli illeciti erelative sanzioni disciplinaricorrelati al superamento deitermini di definizione dei pro­

di Giulia LaddagaAvvocato

Page 48: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

LEGGE ANTICORRUZIONEPubblica amministrazione

48 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

cedimenti amministrativi (art.1, comma 48);

n uno o più decreti legislativi permodificare la disciplina vigentein materia di attribuzione diincarichi dirigenziali e di re­sponsabilità amministrativa divertice nelle pubbliche ammi­nistrazioni e negli enti di dirittoprivato sottoposto a controllopubblico; nonché per modifi­care la disciplina vigente in ma­teria di incompatibilità tra dettiincarichi e lo svolgimento di in­carichi pubblici elettivi o la tito­larità di interessi privati in pos­sibile conflitto con l’eserciziodelle pubbliche funzioni (art. 1,commi 49 e 50);

n un testo unico in materia di in­candidabilità alle cariche dimembro del Parlamento euro­peo e nazionale, alle elezioniregionali, provinciali, comunalie circoscrizionali, nonché perricoprire le cariche di presiden­te e componente del consigliodi amministrazione dei consor­zi, dei consigli e delle giuntedelle unioni di comuni, diaziende speciali e istituzioni,degli organi esecutivi delle co­munità montane (art. 1, commi63, 64 e 65);

n un decreto legislativo per l’indi­viduazione di ulteriori incarichiche comportino l’obbligatoriocollocamento fuori ruolo (art.1, commi 67, 73 e 74).

A distanza di pochi mesi dall’en­trata in vigore della legge anti­corruzione sono stati adottati 3dei 5 decreti attuativi, oltre alnuovo Codice di comportamen­to dei dipendenti pubblici,adottato con Dpcm dell’8 marzoscorso. Invero, anche per le duedeleghe rimaste inattuate, il Go­verno ha predisposto i relativischemi di decreto, ma la fine le­gislatura ne ha paralizzato l’iterdi formazione.La prima delega attuata dal Go­verno riguarda il “Testo unico

delle disposizioni in materia diincandidabilità e di divieto diricoprire cariche elettive e di Go­verno conseguenti a sentenze de­finitive di condanna per delittinon colposi”, di cui al Dlgs n.235 del 31 dicembre 2012. Il Te­sto unico riordina la materiadelle incandidabilità delle cari­che elettive di deputato, senato­re e parlamentare europeo,nonché il divieto di assumereincarichi di Governo nazionalee le cause di incompatibilitàdelle cariche elettive regionali enegli enti locali.Maggiore la portata innovativadella seconda delega, attuatacon il Dlgs n. 33 del 14 marzo2013, recante il “Riordino delladisciplina riguardante gli obbli­ghi di pubblicità, trasparenza ediffusione di informazioni daparte delle pubbliche ammini­strazioni”. Il decreto delegato in­troduce l’accesso civico, ricono­sciuto a chiunque, gratuitamen­te e senza motivazione, vogliaaccedere a documenti, informa­zioni o dati che, pur oggetto diobbligo di pubblicazione, nonsiano stati resi pubblici, nonchéuna serie di obblighi per l’ammi­nistrazione, tra cui l’adozionedel Programma triennale per latrasparenza e l’integrità.

Il Dlgs n. 39 del 2013Di pari “strategica” importanzarispetto al Dlgs n. 33/2013 è l’ul­timo decreto attuativo della leg­ge anticorruzione, il Dlgs n. 39dell’8 aprile 2013, recante “Di­sposizioni in materia di inconfe­ribilità e incompatibilità di inca­richi presso le pubbliche ammi­nistrazioni e presso gli entiprivati in controllo pubblico”. Ildecreto delegato, con l’intento direndere più restrittiva la discipli­na in materia di incompatibilitàe cumulo degli incarichi, incidesulla attribuzione di incarichi di­rigenziali ­ interni ed esterni ­ e

di responsabilità amministrativadi vertice nelle amministrazionistatali, regionali e locali, di am­ministratore di ente pubblico edi diritto privato sottoposti acontrollo pubblico, nonché nelleaziende sanitarie locali.La nuova disciplina punta sul­l’imparzialità degli organi divertice, escludendo possibili in­terferenze derivanti da prece­denti comportamenti, assunzio­ni di cariche o svolgimento diattività idonee a creare presun­zioni di possibili conflitti di inte­ressi, anche in termini di possi­bile contrasto con l’interessepubblico. In particolare, il legi­slatore individua tre cause di in­conferibilità: la condanna, an­che con sentenza non passata ingiudicato, per uno dei reati con­tro la pubblica amministrazione;lo svolgimento di incarichi inenti di diritto privato finanziatidall’amministrazione che confe­risce l’incarico e l’appartenenzaad organi di indirizzo politico.Quanto a quest’ultima causa diinconferibilità, pare opportunauna precisazione. Mentre per lainconferibilità degli incarichi dilivello regionale e locale è trac­ciata una disciplina puntuale,assai più esigua ed inconferenteappare la disciplina sugli incari­chi ad ex membri di Governo(presidente del Consiglio deiministri, ministro, vice ministro,sottosegretario di Stato e dicommissario straordinario delGoverno ex art. 11 della legge n.400/1988). L’art. 6 del Dlgs n.39/2013, infatti, si limita ad unmero rinvio alla legge n. 215 del2004 sui conflitti di interessi.Sono altresì individuate le in­compatibilità tra incarichi diri­genziali o di vertice e lo svolgi­mento di incarichi elettivi o latitolarità di interessi privati chepossano porsi in conflitto conl’esercizio imparziale delle fun­zioni pubbliche. Il decreto legi­

Page 49: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

LEGGE ANTICORRUZIONEPubblica amministrazione

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 49

slativo prescrive dunque l’obbli­go per i soggetti ai quali vieneconferito l’incarico, di scegliere,a pena di decadenza, entro il ter­mine perentorio di quindicigiorni, tra la permanenza nel­l’incarico e l’assunzione e losvolgimento di incarichi e cari­che in enti di diritto privato re­golati o finanziati dalle pubbli­che amministrazioni nonché losvolgimento di attività professio­nali, ovvero l’assunzione dellacarica di componente di organidi indirizzo politico. Quanto alleincompatibilità tra le cariche di­rettive nelle aziende sanitarielocali e le cariche in enti di dirit­to privato regolati o finanziati elo svolgimento di attività profes­sionali, i divieti prescritti dal Dl­gs n. 39 sussistono altresì allor­ché i suddetti incarichi, carichee attività professionali siano as­sunte o mantenute dal coniuge edal parente o affine entro il se­

condo grado. A garanzia dellesuddette previsioni, il legislatoreha prescritto la nullità dell’attodi conferimento dell’incarico,adottato in violazione del decre­to, nonché la decadenza in casodi incompatibilità. È compito delresponsabile del piano anticor­ruzione di ciascuna amministra­zione vigilare sul rispetto del Dl­gs n. 39/2013, nonché contestareall’interessato e segnalare all’Au­torità nazionale anticorruzione,all’Autorità garante della concor­renza e del mercato la violazio­ne, oltre che alla Corte dei contiper l’accertamento di eventualiresponsabilità amministrative.Su quest’ultimo punto pare op­portuno specificare che i com­ponenti degli organi che abbia­no conferito incarichi dichiaratinulli sono responsabili per leconseguenze economiche degliatti adottati, mentre sono esentida responsabilità i componenti

assenti al momento della vota­zione, i dissenzienti e gli astenu­ti.

ConclusioniIl Dlgs n. 39, come si è visto, in­troduce non pochi vincoli perassicurare l’imparzialità e garan­tire l’indipendenza degli incari­chi apicali dell’amministrazione,in un contesto, come emerge da­gli altri decreti attuativi della leg­ge anticorruzione, di nuove ga­ranzie per la trasparenza e l’indi­pendenza della PA. Dunquetante le novità legislative intro­dotte negli ultimi mesi che la­sciano ben sperare in basi solideper un cambiamento culturalenelle abitudini delle pubblicheamministrazioni, sebbene nonsia facile liberarsi dal dubbio chetali misure, pur numerose e piùo meno rigorose, siano sufficien­ti per il raggiungimento dell’am­bizioso obiettivo. l

La mappa delle delegheDeleghe in materia di: Decreti legislativi emanati

Trasparenza nella pubblicaamministrazione(art. 1, comma 35)

Dlgs 14 marzo 2013, n. 33“Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubbli­cità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte dellepubbliche amministrazioni”

Procedimento amministrativo(art. 1, comma 48)

Lo schema di decreto legislativo era stato predisposto dalGoverno, ma le Commissioni parlamentari, a causa dellafine della legislatura, non hanno mai dato il parere previstodalla legge

Incarichi dirigenziali(art. 1, commi 49 e 50)

Dlgs 8 aprile 2013, n. 39“Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità diincarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso glienti privati in controllo pubblico, a norma dell’art. 1, commi49 e 50, della legge n. 190/2012”

Incandidabilità(art. 1, commi 63, 64 e 65)

Dlgs 31 dicembre 2012, n. 235“Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilitàe di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conse­guenti a sentenze definitive di condanna per delitti non col­posi, a norma dell’articolo 1, comma 63, della legge 6 no­vembre 2012, n. 190”

Magistratura: collocamentofuori ruolo(art. 1, comma 67, 73 e 74)

Lo schema di decreto legislativo (atto n. 539) è stato predi­sposto dal Governo e munito di parere delle Commissioniparlamentari, ma, a causa della fine della legislatura, non èstato dato il varo definitivo

Page 50: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

PREVENZIONE DELLA CORRUZIONEPiani triennali

50 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

Piani di prevenzione triennali:avanti comunque in attesa del Pna?

Il 13 marzo scorso sono state approvate le Lineedi indirizzo del Comitato interministeriale. Il Pianonazionale anticorruzione, che tali Linee guidadovrebbe applicare, tuttavia si fa attendere…

Con un parere del 27 marzoscorso la Civit, in qualità diAutorità nazionale anticor­

ruzione, ha valutato il nuovo ter­mine del 31 marzo 2013, fissatodalla legge 221/2012 ai fini del­l’approvazione da parte delle am­ministrazioni del Piano triennaledi prevenzione della corruzione,da non intendersi quale termineperentorio.Ciò implica, secondo quanto af­fermato dalla medesima Civit nelcitato parere, che, per quanto ri­guarda le amministrazioni centra­li e gli enti nazionali, “il medesimoPiano dovrà essere adottato entroil tempo strettamente necessario esecondo le linee indicate dal Pianonazionale anticorruzione, dopol’approvazione dello stesso da par­te della medesima Civit”.Tale Piano risulta non ancora pre­disposto dal dipartimento dellaFunzione pubblica. A tutt’oggi so­no state approvate unicamente leLinee di indirizzo del Comitatointerministeriale istituito con ilDpcm 16 gennaio 2013 che con­sentirà, ai sensi alla legge

190/2012, la predisposizione daparte del Dfp del citato Piano na­zionale anticorruzione (Pna).Tuttavia, l’Autorità anticorruzio­ne non esclude che, nelle moredella suddetta approvazione e suproposta del Responsabile dellaprevenzione della corruzione, lesingole amministrazioni proce­dano alla prevista valutazione deldiverso livello di esposizione degliuffici al rischio di corruzione, allaprevisione di procedure per sele­zionare e formare i dipendenti e aintrodurre opportune forme di ro­tazione. Inoltre, precisa che leamministrazioni potranno, se loritengono, adottare il Pianotriennale di prevenzione dellacorruzione, fatte salve le successi­ve integrazioni e modifiche peradeguarlo ai contenuti del Pianonazionale anticorruzione comeapprovato dalla Commissione.Con il parere reso, dunque, la Ci­vit, pur valutando non negativa­mente un mancato rispetto deltermine previsto ­ nelle more del­l’approvazione del citato Pianonazionale anticorruzione ­ non

di Vincenzo Testa *

esclude la necessità che le ammi­nistrazioni si attivino per il ri­spetto delle misure introdotte inmateria, vincolando soltanto ladefinitiva formalizzazione delPiano di prevenzione della corru­zione dell’amministrazione al ri­spetto delle puntuali eventualiprescrizioni del Piano nazionalestesso.Quanto osservato viene, inoltre,ritenuto applicabile anche per leregioni e gli enti locali, specie do­po la scadenza del termine diquattro mesi, previsto dall’art. 1,comma 60, della legge 190, perdefinire in sede di Conferenzaunificata gli adempimenti e i rela­tivi termini volti alla “piena e sol­lecita attuazione delle disposizio­ni” della legge.

I contenuti del Pna e le linee gui­da per la predisposizione deiPiani triennali di prevenzionedella corruzioneNella visione del legislatore, ilPna rappresenta lo strumento at­traverso il quale sono individua­te le strategie prioritarie per laprevenzione ed il contrasto dellacorruzione nella PA a livello na­zionale.Secondo il Comitato interministe­riale, tale documento strategico“non può, dunque, configurarsicome un’attività compiuta, con untermine di completamento finale,bensì come un insieme di stru­menti finalizzati alla prevenzione

* Funzionario del dipartimentodella Funzione pubblica

Page 51: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

PREVENZIONE DELLA CORRUZIONEPiani triennali

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 51

che vengono via via affinati, mo­dificati o sostituiti in relazione alfeedback ottenuto dalla loro appli­cazione”.In tale ottica, le Linee guida che ilComitato interministeriale haemanato assegnano al Pna il com­pito di fornire indicazioni, diretti­ve e modalità operative sui conte­nuti fondamentali che la legge190/2012 assegna ad esso: comeassicurare la rotazione dei dipen­denti ­ in particolare, dei dirigenti­ nei settori particolarmente espo­sti alla corruzione e quali misureassumere per evitare sovrapposi­zioni di funzioni e cumuli di in­carichi nominativi in capo ai diri­genti pubblici, anche esterni; co­me predisporre i Piani formativiper i responsabili anticorruzionenelle diverse pubbliche ammini­strazioni da estendere, a regime, atutti i settori delle amministrazio­ni; come trasmettere in via tele­matica i Piani al dipartimentodella Funzione pubblica e qualisaranno i compiti di tale soggettorelativi all’elaborazione dei datitrasmessi, anche al fine della veri­fica dell’effettiva adozione deiPiani da parte delle amministra­zioni ed alla previsione dell’acce­dibilità della Civit ai suddetti dati.Tuttavia, il contenuto di maggiorerilevanza che viene previsto per ilpredisponendo Pna consiste nelladefinizione di linee guida per in­dirizzare le PA nella prima predi­sposizione dei rispettivi Pianitriennali di prevenzione.In proposito, viene indicato cheferma restando l’attuale fase distart­up, tutte le amministrazioni,a regime, dovranno assicurarel’adozione dei Piani triennali non­ché il loro aggiornamento annua­le nel rispetto dei termini previstidalla legge.Le diverse amministrazioni pub­bliche dovranno poter adeguare ilcontenuto del Piano alle specifi­che funzioni amministrative svol­te e alle specifiche realtà ammini­

strative, ma dovranno procederead un effettivo e tempestivo ade­guamento ogni qual volta emer­geranno rilevanti mutamenti or­ganizzativi dell’amministrazione.In tal senso, si dovrebbe potercontare su una differenziazionedelle linee guida rispetto ai desti­natari: linee guida più stringenti,quasi immediatamente operative,per le amministrazioni centrali eper gli enti da queste controllati;al contrario, linee guida che pos­sano essere recepite e adattate neipropri Piani per le regioni e per glienti locali.In ogni caso, ciascun Piano trien­nale dovrà assicurare il rispetto diun contenuto minimo, corri­spondente alla c.d. mappatura delrischio ed alla definizione delle re­lative misure introdotte, che do­vrà essere progressivamente con­dotto verso modelli di comunica­zione omogenei, sia rispetto alleinformazioni raccolte nei Pianistessi che rispetto alle relativestrategie di contrasto alla corru­zione. Ciò per rendere possibileun’agevole verifica dello stato diattuazione delle politiche anti­corruzione nelle singole ammini­strazioni e una comparazionedelle diverse esperienze.Dovranno, poi, essere forniti mec­canismi e criteri per la valutazio­ne dell’adeguatezza dei Pianitriennali, con particolare riferi­mento alle aree a rischio comunie generali, ovvero fornite indica­zioni atte ad assicurare la pubbli­cità delle forme di consultazioneo degli incontri con associazionio portatori di interessi particolari.Infine, il Piano dovrà prevedere icriteri da utilizzarsi per assicurareil rispetto del principio della ro­tazione per la funzione di respon­sabile della prevenzione e fornireraccomandazioni affinché negliavvisi, bandi di gara o lettere diinvito predisposti dalle stazioniappaltanti sia previsto che il man­cato rispetto delle clausole conte­

nute nei protocolli di legalità onei patti di integrità costituiscecausa di esclusione dalla gara.

Il contenuto minimo dei pianitriennali di prevenzione dellacorruzioneLe linee guida contenute nel Pnadovranno indurre le PA ad artico­lare almeno intorno ad alcunicontenuti essenziali il proprioPiano triennale, a partire da quellipredeterminati dal comma 9 del­l’art. 1 della legge 190/2012.I Piani triennali di prevenzionedella corruzione, allora, dovrannoalmeno prevedere:a) l’individuazione, tra le attività

di competenza dell’ammini­strazione, di quelle più espo­ste al rischio di corruzione, apartire da quelle c.d. sensibiliovvero dalle attività che ai sen­si del comma 16 dell’art. 1 dellalegge 190 sono considerate co­me tali di “default” (autorizza­zioni o concessioni; scelta delcontraente nell’affidamento dilavori, forniture e servizi; con­corsi e prove selettive per l’as­sunzione del personale);

b) il coinvolgimento, ai fini di cuial punto precedente, dei diri­genti e di tutto il personaledelle amministrazioni addettoalle aree a più elevato rischionell’attività di analisi e valuta­zione, di proposta e definizio­ne delle misure e di monitorag­gio per l’implementazione delPiano;

c) il monitoraggio, per ciascunaattività, del rispetto dei terminidi conclusione del procedi­mento;

d) la rilevazione, in rapporto algrado di rischio, delle misuredi contrasto (come, ad esem­pio, procedimenti a disciplinarinforzata, controlli specifici,particolari valutazioni ex postdei risultati raggiunti, partico­lari misure nell’organizzazionedegli uffici e nella gestione del

Page 52: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

PREVENZIONE DELLA CORRUZIONEPiani triennali

52 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

personale addetto) già adotta­te, ovvero l’indicazione dellemisure che il Piano prevede diadottare o direttamente adotta;

e) l’individuazione delle misuredi carattere generale che l’am­ministrazione ha adottato o in­tende adottare per prevenire ilrischio di corruzione;

f) l’individuazione di forme di in­tegrazione e di coordinamentocon il Piano triennale dellaperformance;

g) la previsione di forme di presad’atto, da parte dei dipenden­ti, del Piano triennale dellaprevenzione sia al momentodell’assunzione sia, per quelliin servizio, con cadenza perio­dica.

Si deve inoltre considerare che aisensi dell’art. 10 del Dlgs 33/2013il Programma triennale per latrasparenza e l’integrità ­ che de­finisce le misure, i modi e le ini­ziative volti all’attuazione degliobblighi di pubblicazione previstidalla normativa vigente ­ costitui­sce di norma una sezione del Pia­no di prevenzione della corruzio­ne e le misure del Programmatriennale sono collegate, sottol’indirizzo del responsabile, con lemisure e gli interventi previsti dalPiano di prevenzione della corru­zione.Con riferimento, poi, alle misuredi carattere generale che l’ammi­nistrazione ha adottato o intendeadottare per prevenire il rischio dicorruzione, le Linee guida del Co­mitato interministeriale fornisco­no un contributo importante, in­dicando le misure minime di pre­venzione che le amministrazionisono chiamate ad adottare.In particolare, le amministrazionidovranno introdurre adeguateforme interne di controllo speci­ficamente dirette alla prevenzionee all’emersione di vicende di pos­sibile esposizione al rischio cor­ruttivo ed adottare idonei sistemidi rotazione del personale addet­

to alle aree a rischio, con l’accor­tezza di mantenere continuità ecoerenza degli indirizzi e le neces­sarie competenze delle strutture.Con riferimento a quest’ultimopunto, viene previsto che il Pnadovrà comunque contenere indi­rizzi alle amministrazioni per evi­tare che possano consolidarsidelle rischiose posizioni “di privi­legio” nella gestione diretta dicerte attività correlate alla circo­stanza che lo stesso funzionario sioccupi personalmente per lungotempo dello stesso tipo di proce­dimenti e si relazioni sempre congli stessi utenti.Inoltre, le amministrazioni do­vranno adottare misure in gradodi assicurare l’attivazione effetti­va della normativa sulla segnala­zione da parte del dipendente dicondotte illecite di cui sia venutoa conoscenza (di cui al comma 51della legge 190/2012, con le ne­cessarie forme di tutela e fermerestando le garanzie di veridicitàdei fatti, a tutela del denunciato) edi garantire il rispetto delle nor­me del codice di comportamentodei dipendenti delle pubblicheamministrazioni di cui al comma44 della stessa legge 190, nonchédelle prescrizioni contenute nelPiano triennale.Un ulteriore campo di interventodovrà poi essere rappresentatodall’adozione delle misure neces­sarie all’effettiva attivazione dellaresponsabilità disciplinare dei di­pendenti, in caso di violazione deidoveri di comportamento ­ ivi in­cluso il dovere di rispettare le pre­scrizioni contenute nel Pianotriennale ­ delle misure volte allavigilanza sull’attuazione delle di­sposizioni in materia di inconfe­ribilità e incompatibilità degli in­carichi (di cui ai commi 49 e 50della legge 190), anche successi­vamente alla cessazione del servi­zio o al termine dell’incarico(nuovo comma 16­ter dell’art. 53del Dlgs 165 ) e delle misure per

la verifica dell’attuazione delledisposizioni di legge in materiadi autorizzazione di incarichiesterni, così come modificate dal­la legge 190.In materia di trasparenza, inoltre,le amministrazioni dovranno assi­curare l’adozione delle misure di­sciplinate dal Dlgs 33, ivi compre­se l’adozione del Piano della tra­sparenza (come articolazionedello stesso Piano triennale anti­corruzione), l’attivazione del si­stema di trasmissione delle infor­mazioni al sito web dell’ammini­strazione, del sistema dellesanzioni e del diritto di accessocivico.Necessaria, infine, l’adozione dispecifiche attività di formazionedel personale, con attenzioneprioritaria al responsabile anticor­ruzione dell’amministrazione e aidirigenti amministrativi compe­tenti per le attività maggiormenteesposte al rischio di corruzione.

Indicazioni e criteri redazionalidi immediata applicabilitàIn merito all’attuazione di dettemisure, oggetto minimale dei Pia­ni triennali di prevenzione, il Pnadovrà consentire un’attuazioneflessibile e differenziata delle Li­nee guida da parte delle pubbli­che amministrazioni. A tal fine, ilPiano dovrà distinguere le indica­zioni ad applicazione generaliz­zata e le indicazioni rimesse alladiscrezionale valutazione delleamministrazioni destinatarie.In particolare, con riferimento allemisure di carattere generale dicontrasto alla corruzione, il Pnadovrà imporre a tutte le ammini­strazioni la rilevazione delle misu­re adottate o in itinere per ciascu­no dei punti previsti dalla leggeanticorruzione, ma rimettere allesingole amministrazioni un ade­guato margine di flessibilitàquanto all’individuazione delleeffettive misure di contrasto.Ne consegue che, mentre le pro­

Page 53: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

PREVENZIONE DELLA CORRUZIONEPiani triennali

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 53

cedure di rilevazione e di tra­smissione telematica dei dati do­vranno essere necessariamenteomogenee, secondo modelli stan­dard predisposti dal Dfp, l’indivi­duazione delle attività ammini­strative maggiormente esposte alrischio di corruzione deve essererimessa alla differenziata valuta­zione delle amministrazioni, fattasalva la sopraesposta indicazionegià contenuta nella legge.In aggiunta, il Pna potrà identifi­care alcune aree e alcune parti­colari politiche di contrasto allacorruzione, anche sulla base del­le esperienze internazionali, in­torno alle quali chiedere alle am­ministrazioni una particolarecollaborazione (anche in antici­pazione dei tempi previsti dai ri­spettivi Piani triennali). Al riguar­do, vengono addotte quali esem­pi le strategie di rilevazione delleattività esposte a rischio ovverola sperimentazione di nuove po­litiche di contrasto in settorispecifici, quali le procedure diaggiudicazione dei contratti pub­blici o il Ssn.Alla luce di quanto descritto, ilconsolidamento dei suddettiprincipi di flessibilità ed autono­mia di valutazione delle ammini­strazioni rende necessario, secon­do chi scrive, la necessità che leamministrazioni stesse proceda­no con l’effettiva e tempestivaadozione dei Piani triennali diprevenzione, ferme restando leeventuali specificità negli obietti­vi, nei contenuti, nelle modalitàredazionali introdotte dal Pna eda integrarsi successivamente.Né può omettersi che le Lineeguida del Comitato, nel delimitarei contenuti del Pna, delle lineeguida per la predisposizione deiPiani triennali di prevenzione del­la corruzione e dei relativi conte­nuti e misure minime da adottarsida parte delle amministrazionicomunque individuano criteri or­ganizzativi, procedimentali e re­

dazionali ulteriori e fornisconoindicazioni più precise rispetto aquanto previsto dalla normativaprimaria.In ultima istanza, in vigenza dellalegge ­ e del connesso sistema diresponsabilità ­ la mancanza delPna non si dovrebbe poter consi­derare una giustificazione suffi­ciente per ritardare ulteriormen­te la predisposizione del Pianotriennale di prevenzione dellacorruzione da parte delle ammi­nistrazioni, fermo restando il suoeventuale aggiornamento e/o ul­teriore adeguamento.Tale eventualità è altresì contem­plata dallo stesso dipartimentodella Funzione pubblica che conuna nota sul sito istituzionale hainvitato le amministrazioni chehanno già predisposto il Piano eche, in attesa della pubblicazionedel Pna, intendono comunquetrasmetterlo, ai sensi dei commi 5e 60 dell’art. 1 della legge190/2012, ad utilizzare esclusiva­mente le modalità informaticheinviando all’indirizzo e­mail “pia­ni.prevenzionecorruzione@funzio­nepubblica.it” il link alla pubbli­cazione del Piano sul proprio si­to, indicando, nell’oggetto dellamail la dicitura “comunicazionedel P.T.P.C.”.Al riguardo, ma anche con riferi­mento alle comunicazioni di datied informazioni previste dal’art. 1,comma 27, della legge 190 è inter­venuta pure la Civit che ha invita­to le amministrazioni a trasmet­tere soltanto al Dfp i Piani di pre­venzione, in quanto, per evitareduplicazioni di adempimenti allepubbliche amministrazioni, sonoin corso contatti con lo stesso di­partimento per la condivisionedelle informazioni in materia.In aggiunta, la Civit, in attesa didefinire le modalità di invio dellesuddette informazioni, nella pro­spettiva di avvalersi delle banchedati centralizzate già istituite pres­so altre amministrazioni e sempre

al fine di evitare duplicazioni, in­vita le amministrazioni a sospen­dere la trasmissione delle infor­mazioni pubblicate ai sensi deicommi 15 e 16 dell’art. 1 dellalegge 190 fino alla pubblicazionedi specifiche indicazione da partedella Commissione stessa. Ciò an­che in relazione alla prossimaemanazione delle nuove Lineeguida sui Programmi triennaliper la trasparenza e l’integritàche la Civit sta predisponendo an­che ai fini dell’adeguamento alnuovo Tu della trasparenza, intro­dotto con il Dlgs 33/2013.Con riferimento, infine, al rispettodel principio della rotazione perla funzione di responsabile dellaprevenzione, la previsione da par­te delle Linee guida del Comitatointerministeriale che la definizio­ne dei relativi criteri debba co­munque essere compatibile conla struttura organizzativa del­l’amministrazione sembra lascia­re un’ancora di salvezza per tutti icasi limite in cui l’ordinamento el’organizzazione delle ammini­strazioni non assicurano unastruttura sufficientemente com­plessa in grado di permettereun’ordinaria rotazione.Cionondimeno, non fornendo lalegge dei riferimenti in proposito,non potrà essere elusa nella defi­nizione del Pna l’individuazionedi indicazioni organizzative ade­guate che consentano comunquedi rispettare il principio generaledi alternanza nella funzione intro­dotto nell’ordinamento (e analo­gamente dicasi per la rotazionedel personale addetto alle aree arischio e per l’esigenza di mante­nere continuità e coerenza degliindirizzi e le necessarie compe­tenze delle strutture).In alternativa, sarebbe forse op­portuno rassicurare in manierapiù esplicita le amministrazioni ­ma soprattutto i “fortunati” re­sponsabili ­ che si trovassero intali condizioni. l

Page 54: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

TRASPARENZAGestione del personale

54 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

La trasparenza nella gestionedelle risorse umane

Dal 20 aprile scorso è in vigore il decretolegislativo 14 marzo 2013, n. 33, finalizzatoa riordinare gli obblighi di trasparenza dellepubbliche amministrazioni. Tante informazioniriguardano anche il personale. Con questoapprofondimento proviamo a riassumerela situazione

Ce n’era certamente biso­gno. Per garantire un’am­ministrazione pubblica

sempre più trasparente e a facileaccesso per i cittadini, diversi in­terventi del legislatore degli ulti­mi anni hanno previsto che glienti pubblicassero sul propriosito istituzionale maggiori infor­mazioni rispetto al passato. Ilproblema è stato che questoproliferare di disposizioni eracontenuto frammentariamentein molti testi normativi. Da quil’esigenza di giungere ad un veroe proprio Testo unico delle pub­blicazioni. Il Dlgs n. 33/2013 as­somiglia quindi ad un manualeoperativo per garantire la massi­ma trasparenza e la pubblicazio­ne delle informazioni coinvolgeanche diversi ambiti della ge­

stione delle risorse umane.Una tabella allegata al decretoimposta l’organizzazione e la ge­stione delle sottosezioni di “Am­ministrazione Trasparente”, lospazio sul sito che ciascuna am­ministrazione deve creare e ge­stire.Per quanto riguarda le informa­zioni concernenti il contesto delpersonale, le sezioni toccate so­no le seguenti[1]:l Organizzazione (articolazione

degli uffici);l Personale;l Bandi di concorso;l Performance.

Aspetti generaliPrima di esaminare i singoliaspetti, approfondiamo alcunedisposizioni di carattere genera­

di Gianluca BertagnaConsulente Enti locali

1) Gli schemi che vengono proposti, sono meramente esemplificativi e non esaustivi. Si raccomanda la lettura dei singoli articoli del Dlgs n. 33/2013 perindividuare le informazioni necessarie alla pubblicazione.

Page 55: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

TRASPARENZAGestione del personale

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 55

le, sempre inerenti alla gestionedelle risorse umane.Vi sono infatti dei principiche successivamente verran­no applicati nelle specifichecasistiche.Innanzitutto, l’art. 4, comma 2,di fatto, legittima la diffusionedei dati personali in quanto “fi­nalità di rilevante interesse pub­blico”.L’art. 19, comma 3, del decretolegislativo n. 196/2003 viene ri­portato nel Dlgs n. 33/2013. Sitratta della disposizione che pre­vede che “le notizie concernentilo svolgimento delle prestazionidi chiunque sia addetto a unafunzione pubblica e la relativavalutazione sono rese accessibilidall’amministrazione di appar­tenenza”.Particolarmente critico, ancor­ché scritto per una finalità indi­scutibile, è l’art. 5 del testo inesame che introduce il c.d. ac­cesso civico. Ogni cittadino puòrichiedere la pubblicazione sulsito di quanto eventualmenteomesso dall’amministrazione.Ai sensi dell’art. 6, comma 1, idocumenti pubblicati devonosempre essere completi ed ag­giornati tempestivamente. I me­desimi devono essere di tipo“aperto” ai sensi del Codice del­

l’amministrazione digitale.Il responsabile della trasparen­za ha l’obbligo di comunicare icasi di inadempimento all’uffi­cio disciplinare, al vertice politi­co dell’amministrazione e all’Or­ganismo indipendente di valuta­zione. Gli obblighi ditrasparenza diventano necessa­riamente elemento di valutazio­ne delle prestazioni e dei risulta­ti dei dipendenti.Dal punto di vista delle inosser­vanze, a livello generale viene af­fermato all’art. 46, comma 1,del Dlgs n. 33/2013 che “l’ina­dempimento degli obblighi dipubblicazione previsti dalla nor­mativa vigente costituisce ele­mento di valutazione della re­sponsabilità dirigenziale, even­tuale causa di responsabilità perdanno all’immagine dell’ammi­nistrazione ed è comunque valu­tato ai fini della corresponsionedella retribuzione di risultato edel trattamento accessorio colle­gato alla performance indivi­duale dei responsabili”.

Sezione “Organizzazione”Esaminiamo di seguito il conte­nuto delle singole sezioni.In questa prima area, denomina­ta “Organizzazione”, vanno ri­portate le informazioni relative

all’articolazione degli uffici e allespecifiche competenze e risorseumane assegnate.Il riferimento è all’art. 13 del Dl­gs n. 33/2013 e viene riassuntonella tabella sotto riportata.

Sezione “Personale”Si tratta probabilmente della se­zione in cui è contenuto il mag­gior numero di informazioniinerente alla gestione delle risor­se umane. Si spazia dagli incari­chi amministrativi e dirigenzialialla dotazione organica, ai tassidi assenza e ai dati della contrat­tazione integrativa decentrata.Sia per gli incarichi amministra­tivi di vertice (per gli enti localisi potrebbe far riferimento al Se­gretario o al Direttore generalese nominato) che per gli incari­chi dirigenziali devono essereinseriti:a) gli estremi dell’atto di conferi­mento dell’incarico;b) il curriculum vitae in formatoeuropeo;c) i dati relativi allo svolgimentodi incarichi o la titolarità di cari­che in enti di diritto privato re­golati o finanziati dalla pubblicaamministrazione o lo svolgi­mento di attività professionali(ad esempio gli incarichi in so­cietà partecipate);d) i compensi, comunque deno­minati, relativi al rapporto di la­voro, con specifica evidenza del­le eventuali componenti variabi­li o legate alla valutazione delrisultato.La pubblicazione è invece piùsnella per gli incaricati di posi­zione organizzativa. In questocaso è infatti richiesta la divulga­

Lo ‘spettro’ del personale

Le quattro sottosezionirelative al personale

Organizzazione(articolazione uffici)

Personale

Bandi di concorso

Performance

Sezione “Organizzazione”Articolazionedegli uffici

Competenze e risorse adisposizione di ciascun uf­ficio, anche di livello diri­genziale non generale

Nomi dei dirigentiresponsabil i deisingoli uffici

Illustrazione in forma semplifica­ta dell’organizzazione, median­te l’organigramma o analogherappresentazioni grafiche

Page 56: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

TRASPARENZAGestione del personale

56 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

zione del solo curriculum vitae.Con riferimento al personale di­pendente sono necessarie dueulteriori pubblicazioni. Innanzi­tutto dovrà essere diffuso il con­to annuale del personale che,come noto, non è uno schema difacile lettura, ancorché contengatutte le informazioni relative allepresenze e alle movimentazionidei lavoratori nell’anno prece­dente.L’art. 17, commi 1 e 2, del Dlgs n.33/2013 prevede inoltre la pub­blicazione dei dati relativi alpersonale con rapporto di lavo­ro non a tempo indeterminato,con l’indicazione delle diversetipologie di rapporto, della di­stribuzione di questo personaletra le diverse qualifiche e aree

professionali, ivi compreso ilpersonale assegnato agli ufficidi diretta collaborazione con gliorgani di indirizzo politico.Ricordiamo inoltre che, relativa­mente al personale dipendente,vanno pubblicati:l i tassi di assenza, distinti per

uffici di livello dirigenziale,con cadenza trimestrale;

l gli elenchi degli incarichi con­feriti o autorizzati a ciascun la­voratore con l’indicazione del­la durata e del compenso spet­tante per ciascuna attività.

Per quanto riguarda l’area della“Contrattazione”, le informazio­ni vanno riportate in due sottosezioni che si riassumono nellatabella sotto riportata.Vanno, infine, pubblicati i nomi­

nativi e i curricula dei compo­nenti dell’Organismo indipen­dente di valutazione o del Nu­cleo di valutazione.

Sezione “Bandi di concorso”Questa sezione è disciplinatadall’art. 19 del Dlgs n. 33/2013.Pur rimanendo fermi gli obblighidi pubblicità “legale”, in questasezione è necessario pubblicare“i bandi di concorso per il reclu­tamento, a qualsiasi titolo, dipersonale presso l’amministra­zione”.Il comma 2 del medesimo artico­lo prevede che debbano esseremantenuti pubblicati i bandidell’ultimo triennio e che deveessere indicato anche il numerodei dipendenti assunti e delle

Dirigenti e posizioni organizzative

Personale dipendente

a tempo indeterminato… … e a tempo determinato

Conto annuale delle spese di personale, dotazioneorganica e dipendenti in servizio

Indicazione delle diverse tipologie di rapporto,della distribuzione di questo personale tra le diver­se qualifiche e aree professionali

Tassi di assenza con cadenza trimestrale

Incarichi conferiti o autorizzati a ciascun dipendente

Contrattazione

Contrattazione collettiva Contrattazione integrativa

Devono essere riportati i link alle pagine del sitowww.aranagenzia.it nel quale sono riportati iCcnl degli specifici comparti

Devono essere pubblicati:­ contratti integrativi stipulati­ relazione illustrativa e relazione tecnico­finanziaria­ tabella 15 e scheda informativa 2 del Conto annuale

Page 57: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

TRASPARENZAGestione del personale

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 57

spese effettuate.Queste ultime dovrebbero es­sere ricondotte a quelle relati­ve alla pubblicità dei bandistessi, ai compensi delle com­

missioni di concorso ecc.

Sezione “Performance”Buona parte di queste informa­zioni erano già contenute nel­

l’art. 11 del Dlgs n. 150/2009 (Ri­forma Brunetta) e vengono orariassemblate all’art. 10, comma8, del ‘decreto Trasparenza’.Queste le notizie da pubblicare.

Le notizie da pubblicare

Piano della performanceIl piano della performance è previsto e disciplinatodall’art. 10 del Dlgs n. 150/2009[1].

Relazione sulla performance Stesse considerazioni del punto precedente[2].

Ammontare complessivo dei premi

Sono da pubblicare:­ il totale delle somme stanziate per i premi legatialla performance (retribuzione di risultato, produt­tività, progressioni orizzontali ecc.);­ l’ammontare dei premi effettivamente distribuiti.

Dati relativi ai premi

In stretta correlazione con i dati di cui al punto pre­cedente, sono da pubblicare:­ i dati relativi all’entità del premio mediamenteconseguibile dal personale dirigenziale e non diri­genziale;­ i dati relativi alla distribuzione del trattamento ac­cessorio, in forma aggregata, al fine di dar contodel livello di selettività utilizzato nella distribuzionedei premi e degli incentivi (indicando quante unitàdi personale si sono posizionate nelle diverse fa­sce di valutazione);­ i dati relativi al grado di differenziazione nell’utiliz­zo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipen­denti.

Benessere organizzativoDevono essere pubblicati i dati relativi ai risultatidelle indagini di benessere organizzativo.

1) Per quanto riguarda gli enti locali si rimanda all’art. 169, comma 3­bis, del Dlgs n. 267/2000 che dispone: “Al fine di semplificare i

processi di pianificazione gestionale dell’ente, il piano dettagliato degli obiettivi di cui all’articolo 108, comma 1, del presente testo unico

e il piano della performance di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, sono unificati organicamente nel piano

esecutivo di gestione”.

2) Per gli enti locali, in assenza di un separato piano della performance, dovrà essere pubblicato il report o la relazione finale relativa allo

strumento di programmazione operativa adottato nell’ente.

Page 58: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

RUBRICHELe risposte dell’Anci

58 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

Turn over, part time,cessazioni e polizia locale

Le risposte dell’Anci

Guida al Pubblico Impiego pubblica una selezione delle risposte fornite da Anci Risponde ai quesitidegli enti locali. I comuni possono consultare la banca dati dei quesiti risolti e porre le proprie

domande collegandosi all’indirizzo www.ancirisponde.ancitel.itPer informazioni: 06/762911 o [email protected]

Il turn over

Un comune ha avviato un concorso nel 2012,non concluso entro il 31 dicembre. Poiché dal 1°gennaio 2013 è sottoposto al nuovo regime del40%, chiede se sia possibile portare a compi­mento tale concorso oppure in che termini pro­cedere alle relative assunzioni.

Secondo il parere reso dal ministero dell’Economia, ipiccoli comuni assoggettati, dal 1° gennaio 2013, alladisciplina recata dall’art. 76, comma 7, del decreto leggen. 112/2008, possono concludere, procedendo alle rela­tive assunzioni, i concorsi già avviati nel 2012 solo edesclusivamente se il relativo calendario delle prove d’esa­me è già stato pubblicato al 31 dicembre 2012.Diversamente, le nuove assunzioni potranno essere effet­tuate nel limite del 40% della spesa per cessazioni.

La polizia locale

Nel 2012 si è verificato il pensionamento di unacategoria giuridica D3 con profilo di esperto dipolizia locale. Considerato che l’ente ha rispet­tato il patto di stabilità, assicura la riduzionedella spesa rispetto all’anno precedente e pre­senta un’incidenza della spesa di personale sul­le spese correnti inferiore al 35%, si chiede senel 2013 è possibile rideterminare la dotazioneorganica, trasformare il posto D3 in posto di

agente di polizia locale C1 ed effettuare l’assun­zione dell’agente.

La procedura dovrebbe essere la seguente: ridetermi­nazione della dotazione organica e approvazione delpiano triennale di fabbisogno del personale e di quelloannuale delle assunzioni, con specificazione del profilodel posto da ricoprire; trasformazione del profilo vacan­te D3 “esperto di polizia locale” in posto vacante C1“agente di polizia locale”.L’assunzione può avvenire per turn over, in deroga allimite del 40%, avendo l’ente un’incidenza delle spese dipersonale su quelle correnti inferiore al 35% (art. 76,comma 7, del Dl n. 112/2008).Si ricorda che prima del concorso è necessario esperirele procedure di mobilità.

L’ampliamento orario del part time

Un comune, con più di 5mila abitanti, ha indettoun concorso per l’assunzione di un istruttore D1a tempo indeterminato full time. Dalla graduato­ria è stato assunto il vincitore e successivamen­te il secondo classificato, con contratto indeter­minato part time a 15 ore per sua espressa ri­chiesta. Adesso si vorrebbe ampliare il part timea 26 ore settimanali.Questo ampliamento deve essere consideratocome una nuova assunzione ai fini del turn over?No. Si ritiene che solo la trasformazione del rapporto

Page 59: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

RUBRICHELe risposte dell’Anci

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 59

di lavoro da tempo parziale a tempo pieno sia daconsiderare nuova assunzione soggetta al limite delturn over, mentre l’ampliamento dell’orario, non confi­gurandosi come nuova assunzione è soggetta solo aivincoli di contenimento della spesa del personale.

Le cessazioni

Un ente, soggetto dal 1° gennaio 2013 alle rego­le del Patto di stabilità interno, ha avuto unacessazione nell’anno 2011 ed una nell’anno 2012di personale a tempo indeterminato senza pro­cedere alla sostituzione dei dipendenti cessati.In considerazione dell’avvio di una proceduraconcorsuale per un’assunzione a tempo indeter­minato da effettuare nell’anno 2013, ai fini del­l’applicazione del limite del 40% della spesa re­lativa alle cessazioni dell’anno precedente, puòessere utilizzata sia la cessazione avvenuta nel­l’anno 2012 che quella dell’anno 2011?

Sì. Secondo un orientamento ormai consolidato,espresso anche nella circolare 18 ottobre 2010 deldipartimento della Funzione pubblica, le quote di ‘bu­dget assunzionale’ non utilizzate nell’anno di riferi­mento possono essere cumulate ed utilizzate in eser­cizi successivi.

Il titolo di studio per l’ammissioneal concorso

Un comune ha bandito un concorso per titoli dicategoria D3 profilo professionale Ingegnere ri­chiedendo quale requisito per l’ammissione i se­guenti titoli di studio: 1) “Diploma di laurea inIngegneria (vecchio ordinamento) o equivalentediploma di laurea specialistica (nuovo ordina­mento), in Ingegneria civile/edile o equipollente.In tal caso il candidato dovrà indicare, a pena diesclusione, gli estremi della normativa che san­cisce l’equipollenza stessa”; 2) “abilitazione al­l’esercizio della professione di Ingegnere nell’or­dinamento italiano”.Un concorrente ha presentato la domanda diammissione al concorso, essendo in possessodi diploma di laurea in Ingegneria elettronica(V.O.) conseguito nel 1997, mentre un altro con­corrente ha presentato la domanda di ammis­sione al concorso essendo in possesso di diplo­ma di laurea in Ingegneria civile, indirizzo Idrau­lica, conseguito nel 2009.Entrambi hanno dichiarato di essere abilitati al­

l’esercizio della professione di Ingegnere nell’or­dinamento italiano.Si chiede se è possibile ammettere al concorsodetti concorrenti, uno in possesso del diplomadi laurea in Ingegneria elettronica (V.O.) e l’altroin possesso del diploma di laurea in Ingegneriacivile indirizzo Idraulica, anziché in Ingegneriacivile/edile come richiesto dal bando e, pertan­to, se c’è equipollenza fra dette lauree in Inge­gneria.

La consolidata giurisprudenza amministrativa ci ricor­da che l’equipollenza dei titoli di studio ai fini concor­suali viene apprezzata dall’organo amministrativo pre­posto alla procedura “sulla base di meccanismi valu­tativi in grado di considerare in concreto, con logicitàe coerenza, se i titoli connotati da certe caratteristichesiano tra loro equivalenti, alla luce dei principi desumi­bili dalla speciale disciplina propria dei singoli settori dicui si tratta, e indipendentemente da una esplicitaprevisione del bando” (ex multis, Consiglio di Stato, 3ottobre 2005, n. 5245).La valutazione in concreto dovrà essere effettuatasulla base dei decreti del ministero per l’Università e laricerca del 2009 (reperibili sul sito del ministero del­l’Istruzione, dell’università e della ricerca) con i qualisono stabiliti specifici criteri e riferimenti normativi perl’equipollenza e l’equiparazione tra lauree in modounivoco e facilmente consultabile, con lo scopo dievitare errori ed omissioni.Per ogni diploma di laurea presente nella tabella (alle­gata al decreto sull’equipollenza V.O. ­ 509 ­ 270 deidiplomi di ­lauree magistrali ­lauree specialistiche) so­no indicati tutti i possibili titoli di base richiesti daiconcorsi pubblici, per i quali la laurea in oggetto èequivalente.Inoltre per ogni diploma di laurea del vecchio ordina­mento, sono presenti i riferimenti ai decreti che indica­no l’equiparazione con le classi di laurea attuali.Sulla scorta degli elementi forniti dal quesito, il con­corrente in possesso della laurea in Ingegneria civile(con indirizzo Idraulica) appartenente alla classe LM23 ­ 28S ­ L7, presenta chiaro titolo all’ammissione.Per quanto concerne il concorrente in possesso dellalaurea in Ingegneria elettronica V.O., classe LM 29 ­32 S ­ L8, non si palesa una chiara corrispondenzacon i titoli specificatamente richiesti dal bando di con­corso.Ad avviso di chi scrive, però, l’organo di valutazione,sulla base del piano di studi svolto dall’interessatocon particolare riferimento agli esami sostenuti, lettoin vista della specifica posizione di lavoro da ricoprire,potrebbe decidere per l’ammissione del medesimocandidato.

Page 60: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

RUBRICHECasi pratici: Viminale

60 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

Linea diretta con il Viminale

Assunzioni

Un comune, soggetto da quest’anno al pattodi stabilità interno e che nel triennio 2010­2012ha avuto 5 cessazioni mai coperte, ha chiestodi conoscere quali siano i vincoli da osservareper la programmazione triennale del fabbiso­gno del personale; da quale anno deve essereosservata la disposizione di cui all’art. 1, com­ma 557, della legge n. 296/2006, e, ancora, se illimite del 40% della spesa del personale ces­sato prescinda dalle unità da assumere.

Al riguardo, si fa presente che, ai sensi dell’art. 16,comma 31, della legge n. 148/2011, i comuni conpopolazione compresa tra i 1.001 e i 5.000 abitantisono tenuti dall’anno in corso ad osservare la disci­plina sul patto di stabilità interno e, pertanto, sonoassoggettati alla normativa relativa alle spese dipersonale e ai vincoli assunzionali dettata dal citatoart. 1, commi 557, 557­bis e 557­ter, così comeaffermato dalla sezione Autonomie della Corte deiconti con deliberazione n. 6/2012. In particolare ilgiudice contabile ha rilevato che sebbene non sianostate previste specifiche disposizioni di diritto inter­

temporale volte a regolare il passaggio tra la disci­plina dettata dal comma 562 dell’art. 1 della citatalegge 296 e quella del richiamato comma 557,l’estensione della disciplina del patto di stabilità èavvenuta assicurando, comunque, un congruo arcotemporale durante il quale gli enti con popolazioneinferiore a 5.000 abitanti potranno provvedere ariprogrammare non solo le procedure di recluta­mento, in linea con le richiamate disposizioni vincoli­stiche, ma anche i livelli complessivi di spesa, cosìda renderli compatibili con gli obiettivi di saldo finan­ziario che, per l’anno 2013, i predetti comuni conpopolazione compresa tra i 1.001 e i 5.000 abitantiotterranno moltiplicando alla media della spesa cor­rente registrata negli anni 2006­2008 l’aliquota per­centuale stabilita dall’art. 31, comma 2, della leggen. 183/2011. Per quanto riguarda l’ultimo quesito,si ritiene che il limite assunzionale del 40% di cuiall’art. 76, comma 7, della legge n. 133/2008 possaprescindere dalle unità di personale da assumerepotendo essere previste anche assunzioni part timepurché rientranti nel suddetto limite di spesa, non­ché nel limite percentuale previsto dalla normativacontrattuale di cui all’art. 4 del Ccnl 14 settembre2000. (Prot. n. 15700 5B 0004196)

Linea diretta con il Viminale

Piccoli comuni, patto di stabilità 2013e facoltà assunzionali

di Angelo Trovato

L’art. 16, comma 31, del Dl138/2011, come convertitodalla legge 14 settembre148/2011, ha previsto che “adecorrere dall’anno 2013, le di­sposizioni vigenti in materia dipatto di stabilità interno per icomuni trovino applicazione neiriguardi di tutti i comuni conpopolazione superiore a 1.000abitanti”. In merito, è, per l’an­no in corso, quindi, intervenuta

la legge 228/2012, che ha di­sciplinato il patto di stabilità in­terno per il triennio 2013­2015,riproponendo, con alcune mo­difiche, la normativa previstadagli artt. 30, 31 e 32, dellalegge 183/2011. Per il predettotriennio, il concorso alla mano­vra di finanza pubblica deglienti locali è perseguito non me­diante una modifica degli obiet­tivi del patto di stabilità interno,

che restano invariati, ma attra­verso la riduzione del fondosperimentale di riequilibrio.Per l’anno 2013, gli obiettividel patto di stabilità internosono attribuiti agli enti locali inbase alla virtuosità misurataoperando una valutazione pon­derata dei seguenti quattro pa­rametri: a) rispetto del patto distabilità interno; b) autonomiafinanziaria; c) equilibrio di parte

Page 61: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

RUBRICHECasi pratici: Viminale

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 61

corrente; d) rapporto tra riscos­sioni e accertamenti delle en­trate di parte corrente.Così come precisato nella cir­colare n. 5 del 7 febbraio scor­so, diramata dal Mef, diparti­mento della Rgs, a decorreredal 2013, in attuazione dellaprecitata normativa, sono as­soggettati al patto di stabilitàinterno, oltre le province e i co­muni con popolazione superio­re a 5mila abitanti, anche i co­muni con popolazione com­presa tra i 1.001 e 5milaabitanti. Ai fini della determi­nazione della popolazione di ri­ferimento, questa deve essereeffettuata ai sensi dell’art. 156del Tuoel, facendo riferimentoalla popolazione residente allafine del penultimo anno prece­dente a quello di riferimento,secondo i dati Istat. Conse­guentemente, sono soggetti al­le regole del patto 2013, i co­muni la cui popolazione, rileva­ta al 31 dicembre 2011, siasuperiore a 1.000 abitanti.Pertanto, come precisato nellapredetta circolare, a tali enti dal1° gennaio 2013 si estende ilregime in materia di spesedi personale vigente per tuttigli enti già sottoposti al patto distabilità interno. In particolare,si applicano loro anche i vinco­li connessi al contenimentodelle dinamiche retributiveed occupazionali, di cui al­l’art. 1, comma 557, della leggen. 296/2006, come sostituitodall’art. 14, comma 7, del Dl78/2010, convertito dalla legge

122/2010, e l’art. 76, comma7, del Dl 112,/2008 come con­vertito dalla legge 133/2008,con riferimento alle assunzionia tempo indeterminato. Gli entilocali che, a partire dal 2013,sono soggetti per la prima voltaal patto di stabilità interno e,quindi, alla comunicazione de­gli obiettivi, al monitoraggio se­mestrale e alla certificazione,devono accreditarsi al sistemaweb appositamente previstoper il patto di stabilità interno.Il comma 26 dell’art. 31 dellalegge 183/2011, come sostitui­to dall’art. 1, comma 439, dellalegge 228/2012, disciplina lemisure di carattere sanzio­natorio per gli enti inadempien­ti al patto di stabilità interno,prevedendo nell’anno successi­vo a quello dell’inadempienza:a) la riduzione del fondo spe­rimentale di riequilibrio o delfondo perequativo; b) il limiteagli impegni per spese cor­renti; c) il divieto di ricorrereall’indebitamento per finan­ziare gli investimenti; d) il divie­to di procedere ad assunzio­ni di personale a qualsiasi tito­lo, con qualsivoglia tipologia dicontratto, ivi compresi i rapportidi co.co.co. e di somministra­zione, anche con riguardo aiprocessi di stabilizzazione in at­to. È fatto, altresì, divieto, in talcaso, agli enti di stipulare con­tratti di servizio, con soggettiprivati, che si configurino comeelusivi della citata disposizione.Analoga sanzione è prevista ­ incaso di mancato rispetto della

norma recata dall’art. 1, com­ma 557, della legge 296,/2006,volta al contenimento delle di­namiche di crescita della spesadi personale ­ dall’art. 1, com­ma 557­ter, della citata legge. Ildivieto di assunzione, per ef­fetto dell’art. 76, comma 7, delDl 112, sussiste per tutti gli entiin cui il rapporto tra spesa dipersonale e spesa corrente siapari o superiore al 50%.In merito a tale ultima disposi­zione, per effetto della normarecata dall’art. 20, comma 9,del Dl 98/2011, convertito,con modificazioni, dalla legge111/2011, per il calcolo di ta­le rapporto debbono consi­derarsi anche le spese di per­sonale delle società a parteci­pazione pubblica locale totaleo di controllo, puntualmenteindividuate dalla citata norma.Nel contesto regolativo delinea­to, in un’ottica di sistema, con­formemente a quanto già affer­mato nella circolare n. 15 del2010 della Rgs, devono consi­derarsi riconducibili alla spe­sa di personale degli enti lo­cali, anche quelle spese soste­nute da tutti gli organismivariamente denominati (istitu­zioni, aziende, fondazioni ecc.)caratterizzati da minore autono­mia rispetto ad un organismosocietario, e che non abbianoindicatori finanziari e strutturalitali da attestare una sostanzialeposizione di autonomia rispettoall’amministrazione controllante;e) la riduzione delle indenni­tà di funzione e dei gettoni

Page 62: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

RUBRICHECasi pratici: Viminale

62 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

di presenza degli amministra­tori locali.L’applicazione di un tale sistemasanzionatorio, ad enti che per laprima volta sono assoggettati alpatto di stabilità interno, è statoesaminato dalla Corte deiconti, sez. Autonomie, nelladeliberazione n. 6 del 30aprile 2012. La Corte ha ritenu­to che sebbene non siano statepreviste specifiche disposizionidi diritto intertemporale volte aregolare il passaggio tra i dueassetti normativi, l’estensionedella disciplina del patto ai co­muni con popolazione inferioreai 5mila abitanti è avvenuta assi­curando, comunque, un con­gruo arco temporale durante ilquale gli stessi enti potrannoprovvedere a riprogrammarenon soltanto le procedure di re­clutamento, in linea con il pre­annunciato regime vincolistico,ma anche i livelli complessivi dispesa, così da renderli compati­bili con i previsti obiettivi di saldofinanziario. Conseguentemente,la Corte ha chiarito che i comunicon un numero di abitanti com­preso tra 1.001 e 5mila, i quali apartire dall’anno 2013 sarannosoggetti al patto di stabilità, aisensi del citato comma 31 del­l’art. 16 del Dl 138 saranno su­scettibili di incorrere nel divietodi assunzioni previsto dalcomma 4 dell’art. 76 del Dl112/2008, soltanto a decorre­re dal 2014, in quanto la valen­za sanzionatoria del divieto è daconsiderarsi ristretta ai soli enticonnotati dall’esistenza di un

vincolo sanzionatorio pregres­so, per il quale possono esserechiamati a rispondere dell’ina­dempimento ad essi imputabile.La citata deliberazione chiari­sce, altresì, che l’assenza di di­sposizioni in merito ai nuovivincoli alla spesa del personalederivanti dall’estensione del ri­spetto del patto di stabilità“non consente di legittimare in­terpretazioni additive o deroga­torie dell’articolo 76, comma 7,del Dl n. 112/2008, e succes­sive modificazioni”, sussisten­do idonei margini organiz­zativi per colmare eventualimancanze di competenze do­vute all’inadeguatezza degli or­ganici, che avrebbero potuto,in qualche modo, pregiudicarel’espletamento delle funzionifondamentali che la Costituzio­ne demanda agli enti locali.È stata, altresì, posta la proble­matica relativa all’imputabilitàdelle spese del personale,nell’ambito delle forme associa­tive comunali, ai fini del rispettodella vigente normativa vincoli­stica, nell’ipotesi in cui una quo­ta parte dei servizi dell’ente siasvolta da un soggetto giuridicodiverso, quale l’unione dei co­muni, alla quale, peraltro, inspecifiche fattispecie, i medesi­mi servizi debbono essere ob­bligatoriamente attribuiti. In me­rito, si è pronunciata la Cortedei conti, sez. reg. di controlloper il Veneto, con la delibera­zione n. 21/2013/Par, in data18 dicembre 2012. La Corte haritenuto che, ai fini della deter­

minazione del limite di spe­sa, non è sufficiente prendere inconsiderazione solo la spesadel singolo comune aderente,ma occorre sommare alla stes­sa la quota parte della spesariferita all’ente, seppur sostenu­ta dall’unione. Infatti, il rafforza­mento del processo di svolgi­mento di funzioni in comune frapiù enti mediante la costituzionedi unioni e il contenimento dellaspesa di personale degli entiterritoriali sono espressione diun’unica esigenza e, pertanto, ildato relativo alla spesa di per­sonale da prendere in consi­derazione non può esserequello di ciascun comune o del­l’unione, poiché si tratterebbe diun dato incompleto, ma quellocomplessivo degli enti e del­l’unione. In tale ottica emergeuna considerazione sostanzialedella spesa di personale, se­condo la quale la disciplina vin­colistica in tale materia non puòincidere solo per il personale al­le dirette dipendenze dell’ente,ma anche per quello che svolgela propria attività al di fuori dellostesso e, comunque, per tuttele forme di esternalizzazione.In una tale ottica, inoltre, a de­correre dal 2014, il comma 5dell'art. 16 del Dl 138/2011 haprevisto, altresì, anche l’assog­gettamento alle regole delpatto di stabilità interno dellesole unioni di comuni forma­te dagli enti con popolazioneinferiore a 1.000 abitanti, aisensi del comma 1 dell'art. 16del sopra richiamato Dl 138. l

Page 63: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 63

PREVIDENZAE

FISCO

L’Inps fa il punto sulle operazioni di salvaguardia

Tutte le istruzioni per i lavoratori salvaguardati; le fornisce l’Inps con lacircolare n. 76 dell’8 maggio scorso. Per quanto concerne i primi 65mila, sievidenzia che è in fase di completamento l’invio a tutti i soggetti interessatidella comunicazione attestante l’accesso alla salvaguardia, che costituiscecertificazione del diritto ad accedere alla pensione.Coloro che hanno diritto alla pensione con decorrenza entro luglio 2013hanno ricevuto o stanno ricevendo, oltre a detta comunicazione, una secon­da lettera recante l’informazione precisa sulla data di decorrenza del tratta­mento pensionistico con l’invito, ove non si sia già provveduto, a presentarela relativa domanda.Le sedi Inps sono state interessate a riesaminare i provvedimenti di reiezionedelle domande presentate in anticipo rispetto alla decorrenza della pensionee, sussistendo tutti i requisiti di legge per il diritto alla salvaguardia, ariconoscere il diritto alla pensione sulla base dell’originaria domanda.Per quanto riguarda la seconda tornata di salvaguardia, che riguarderà55mila lavoratori, in attesa della definizione delle attività di monitoraggio,le sedi Inps vengono invitate a non adottare provvedimenti di reiezione delledomande eventualmente già pervenute, o che dovessero pervenire, per l’ac­cesso al trattamento pensionistico nell’ambito di tale salvaguardia.Per quanto riguarda l’applicabilità delle disposizioni relative all’adegua­mento agli incrementi della speranza di vita nei confronti dei soggettidestinatari della salvaguardia, sia dei 65mila che dei 55mila, che perfezio­nano il diritto a pensione con 40 anni di contributi, indipendentementedall’età anagrafica, tale adeguamento non trova applicazione nei confrontidei soggetti che continuano ad accedere al pensionamento sulla base delledisposizioni vigenti prima del 6 dicembre 2011.Invece, per l’accesso con le quote, dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2015, isoggetti possono conseguire il diritto con le regole precedenti, se in possessodi un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e, se lavoratori dipendentipubblici e privati, di un’età anagrafica minima di 61 anni e 3 mesi, fermorestando il raggiungimento di quota 97,3 e, se lavoratori autonomi iscrittiall’Inps, di un’età anagrafica minima di 62 anni e 3 mesi, fermo restando ilraggiungimento di quota 98,3. (Aldo Forte)

Page 64: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

Il prodotto è disponibile anche nelle librerie professionali.Trova quella più vicina all’indirizzo www.librerie.ilsole24ore.com

I LIBRI DI GUIDA AGLI ENTI LOCALI

IN OFFERTA -10%e 26,10 invece di e 29,00

Clausola contrattuale: la sottoscrizione dell’offerta dà diritto a ricevere offerte di prodotti e servizi di Gruppo 24 Ore. Se non desidera riceverle, barri la casella qui accanto ❏ Informativa ex D.Lgs. 196/03: Il Sole 24 ORE S.p.A., Titolare del trattamento, raccoglie presso

dell’art. 7 D.lgs 196/’03 (accesso, correzione, cancellazione, opposizione al trattamento, ecc) rivolgendosi al Responsabile del trattamento, che è il Direttore Generale dell’Area Professionale presso Il Sole 24 ORE S.p.A. - Database Marketing Via Carlo Pisacane 1, 20016-

e a società esterne che svolgono attività connesse all’evasione dell’ordine e all’eventuale invio di nostro materiale promozionale. Consenso:

ON LINE All’indirizzo www.shopping24.it

BUONO D’ORDINE

Sì,

COGNOME NOME

RAGIONE SOCIALE

INDIRIZZO

E-MAIL

TELEFONO CELLULARE

CAP CITTÀ PROV.

CODICE FISCALE

PARTITA IVAATTENZIONE!

CAMPI OBBLIGATORI

CODICE CAMPAGNA

CON BOLLETTINO POSTALE* Allego al presente Buono d’Ordine la fotocopia del versamento sul C/C Postale n. 31482201 intestato a Il Sole 24 ORE S.p.A. IMPORTANTE: indicare sempre sul bollettino la causale del versamento.

CON CONTRASSEGNO*Al momento di ricevere la merce

COME ACQUISTARE DATI ANAGRAFICI

VIA MAIL Il coupon compilato può essere inviato in PDF anche all’indirizzo: [email protected]

*In entrambi i casi inviare il coupon scegliendo la seguente opzione

VIA FAX Inviare il coupon compilato al numero 02 o 06 30225402

Servizio Clienti Libri: tel. 02 o 06 3022.5680 - e mail: [email protected]

1 8 7 0 3

desidero acquistare il volume:PENSIONI NEL PUBBLICO IMPIEGO (cod. 8245) a € 26,10 anziché € 29,00Importo fiscalmente deducibile in quanto strumento professionale (artt. 54-56 del nuovo TUIR)

NOVITÀPENSIONI NEL PUBBLICO IMPIEGOLONGEVI MA POVERI? IL FUTURO DEI PENSIONATI DOPO LA RIFORMA MONTI-FORNEROdi F. Bonalda

Il 2012 è caratterizzato da scenari completamente nuovi in campo pensionistico. Il decreto legge 201/2011 (meglio noto come riforma Fornero) riordina le prestazioni pensionistiche assicurate dal siste-ma pubblico, rivoluziona i requisiti di accesso dei lavoratori dipen-denti ed autonomi e le relative modalità di aggiornamento, cambia il criterio di calcolo per le anzianità successive al 1° gennaio 2012. Scompaiono le ‘vecchie finestre’ ed il sistema retributivo va defini-tivamente in pensione. Ma nell’opera di omogeneizzazione e sem-plificazione della galassia previdenziale, rimangono irrisolti alcuni nodi provenienti dal passato, tra i quali quello delle ricongiunzioni onerose. Il testo, concepito con un intento pratico ed immediatamente ope-rativo, ricco di riferimenti ed esempi concreti, facendo uso di un linguaggio semplice ma rigorosamente scientifico, offre al lettore la possibilità di poter esplorare la complessa articolata normati-va previdenziale.

Pagg. 176 c.a. – e 29,00

Page 65: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

MODELLO 770Trasmissione

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 65

Modello 770: trasmissioneentro il 31 luglio

Scade alla fine di luglio il termine per la trasmissionedel Modello 770, sia ordinario che semplificato.Vediamo quali sono le modalità di compilazione,la composizione e i quadri del modello

I prossimi adempimenti an­nuali, dopo la fase di elabora­zione e consegna dei Cud (ai

dipendenti ed agli assimilati) edelle certificazioni dei compensi(ai lavoratori autonomi), sono:n la predisposizione del Modello

770;n l’assistenza fiscale.Entrambi gli adempimenti sonoconcentrati nel prossimo mesedi luglio, ma occorre organizzar­si per tempo, per la mole di lavo­ro che richiedono, soprattutto laquadratura dei versamenti delleritenute per il Modello 770.Il termine per la presentazione(meglio trasmissione) del Mo­dello 770, sia ordinario sia sem­plificato, è il 31 luglio.

Regole generali per i Modelli 770Il Modello 770 si compone didue parti, in relazione ai dati inciascuna di esse richiesti:è il Mod. 770/semplificato (nel

quale vanno esposti i dati relati­vi ai compensi di lavoro dipen­dente, assimilato ed autonomo);

è il Mod. 770/ordinario (nel qualevanno esposti i dati relativi alleindennità di esproprio ed aicontributi in conto capitale ero­gati alle imprese).

La prima parte, quella relativa alModello semplificato, è ormaisnellita rispetto al passato, inquanto i dati richiesti ai fini pre­videnziali e assistenziali vengo­no riportati sinteticamente poi­ché comunicati mensilmente al­l’Inps mediante gli appositimodelli.Il Modello 770/semplificato de­ve essere utilizzato dagli enti lo­cali sostituti d’imposta, e dalleamministrazioni dello Stato, percomunicare in via telematica al­l’Agenzia delle Entrate i dati fi­scali relativi alle ritenute operatenell’anno 2012 nonché gli altridati contributivi (Inpdap edInps) ed assicurativi (Inail) ri­chiesti. Detto modello contiene idati relativi alle certificazioni ri­lasciate ai soggetti cui sono staticorrisposti in tale anno redditi dilavoro dipendente, equiparati ed

di Enzo Cuzzola

Page 66: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

MODELLO 770Trasmissione

66 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

assimilati, redditi di lavoro auto­nomo, provvigioni e redditi di­versi nonché i dati contributivi,previdenziali ed assicurativi equelli relativi all’assistenza fisca­le prestata nell’anno 2012 per ilperiodo d’imposta precedente.Il Modello 770/ordinario deveessere utilizzato dagli enti localisostituti d’imposta, e dalle am­ministrazioni dello Stato, per co­municare i dati relativi alle rite­nute operate su indennità diesproprio e contributi alle im­prese.Il Mod. 770/semplificato devecontenere i dati dei versamentieffettuati, dei crediti e dellecompensazioni operate espostinei prospetti ST, SV e SX qualorail sostituto d’imposta non sia te­nuto a presentare anche il mo­dello 770/ordinario.Il sostituto d’imposta tenuto apresentare anche il Mod. 770/or­dinario, in base alle ritenuteoperate e alle operazioni effet­tuate nell’anno 2012, deve, pe­raltro, produrre il Mod. 770/semplificato senza i prospetti ST,SV e SX, in quanto i dati in essicontenuti dovranno essere evi­denziati nei quadri ST, SV e SXdel Mod. 770/ordinario.Il sostituto d’imposta tenuto apresentare anche il Mod. 770/or­dinario, può, peraltro produrre ilmodello 770/semplificato com­prensivo dei prospetti ST, SV eSX, qualora non abbia operatocompensazioni “interne”, tra iversamenti attinenti al Mod.770/semplificato e quelli relativial Mod. 770/ordinario.Il Modello 770 si può suddivide­re in due parti, infatti viene datafacoltà ai sostituti d’imposta disuddividere il Mod. 770/sempli­ficato, inviando, oltre al fronte­spizio, le comunicazioni dati la­voro dipendente ed assimilatied i relativi prospetti SS, ST, SV eSX separatamente dalle comu­nicazioni dati lavoro autonomo,

provvigioni e redditi diversi e dairelativi prospetti SS, ST, SV e SX,sempreché non siano state effet­tuate compensazioni “interne”tra i versamenti attinenti ai red­diti di lavoro dipendente e quellidi lavoro autonomo, né tra taliversamenti e quelli riguardanti iredditi di capitale.In sostanza questa facoltà di sud­divisione torna utile negli entimedio­grandi laddove gli ufficistipendi elaborano, appunto glistipendi ma, anche i compensiassimilati (quali compensi aico.co.co., agli amministratori, aipercettori di gettoni per pubblicafunzione non tenuti a fatturarli,mentre le ragionerie elaborano icompensi per lavoro autonomo,

professionale od occasionale).Sono tenuti a presentare la di­chiarazione Modello 770/2012semplificato coloro che nel cor­so del 2012 hanno corrispostosomme o valori soggetti a rite­nuta alla fonte, ai sensi degliartt. 23, 24, 25, 25­bis, 25­ter e 29del Dpr n. 600 del 1973, e 33,comma 4, del Dpr n. 42 del 1988.Sono, comunque, tenuti alla pre­sentazione del Mod. 770/sempli­ficato i soggetti che hanno corri­sposto compensi ad esercenti pre­stazioni di lavoro autonomo chehanno optato per il regime age­volato, relativo alle nuove inizia­tive di cui all’art. 13 della legge23 dicembre 2000, n. 388 e nonhanno, per espressa previsionenormativa, effettuato ritenute al­la fonte.

Sono altresì tenuti a presentare lasuddetta dichiarazione coloroche hanno corrisposto contribu­ti previdenziali e assistenziali do­vuti all’Inps o all’Inpdap e/o pre­mi assicurativi dovuti all’Inail.Fra i quali:n gli enti non commerciali (enti

pubblici, compresi le universitàstatali, regioni, province, comu­ni ed enti privati non aventi peroggetto esclusivo o principalel’esercizio di attività commer­ciali) residenti nel territoriodello Stato;

n le amministrazioni dello Stato,comprese quelle con ordina­mento autonomo, le quali ope­rano le ritenute ai sensi dell’art.29 del Dpr n. 600/1973.

Bisogna prestare attenzione, poi­ché a volte l’ente è tenuto a presen­tare il modello per soggetti ai qualinon corrisponde alcun compenso,esclusivamente per comunicare idati Inail: è il caso ad esempio de­gli Lsu o dei tirocinanti.

Composizione e quadri dichia­rativi del Mod. 770/semplificatoLa dichiarazione dei sostitutid’imposta, di cui all’art. 4 delDpr 22 luglio 1998, n. 322, Mod.770/semplificato, deve esserepresentata esclusivamente pervia telematica, direttamente otramite intermediario abilitato,ai sensi dell’art. 3, comma 2, delDpr n. 322/1998.Inoltre, la dichiarazione Mod.770/semplificato non può esserepresentata all’interno della co­municazione unificata annualeMod. Unico.

La composizione del modelloLa composizione del modello èla seguente.n Frontespizio­ nella prima facciata, l’informa­tiva ai sensi del Dlgs 30 giugno2003, n. 196;­ nella seconda facciata, i riqua­dri: tipo dichiarazione, dati relati­

Presentano il 770/2012semplificato quantihanno corrispostosomme soggettea ritenuta alla fonte

Page 67: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

MODELLO 770Trasmissione

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 67

vi al sostituto d’imposta, domici­lio per la notificazione degli atti;­ nella terza facciata i riquadri:dati relativi al rappresentantefirmatario della dichiarazione,redazione della dichiarazione,firma della dichiarazione, impe­gno alla presentazione telemati­ca e visto di conformità.n Comunicazioni dati certifica­

zioni lavoro dipendente, assi­milati ed assistenza fiscale

Le comunicazioni del Modello770/semplificato contengono idati fiscali, contributivi ed assi­curativi relativi ai redditi di lavo­ro dipendente, equiparati ed as­similati e l’assistenza fiscale esono così suddivise:­ Parte A: dati relativi al dipen­dente, pensionato o altro percet­tore delle somme;­ Parte B: dati fiscali;­ Parte C: dati previdenziali, as­sistenziali ed assicurativi.La parte C va compilata relativa­mente ai campi Inpdap per i di­

pendenti a tempo indeterminato;relativamente ai campi Indpaped Inps (per la Ds) per i dipen­denti a tempo determinato, aicampi Inps per i co.co.co., aicampi Inps o Inpdap per gli am­ministratori in aspettativa nonretribuita per i quali viene versa­ta la contribuzione effettiva aduno dei due enti.­ Parte D: dati relativi all’assi­stenza fiscale prestata nel 2012,per il periodo d’imposta 2011.n Comunicazioni dati certifica­

zioni lavoro autonomo, provvi­gioni e redditi diversi

Le comunicazioni contengono idati relativi ai redditi di lavoroautonomo, nonché ad altri com­pensi non significativi per gli en­ti pubblici. Questa sezione vieneutilizzata dagli enti per dichiara­re i compensi erogati per presta­zioni di lavoro autonomo pro­fessionale ovvero occasionale.n Prospetto SSContiene i dati riassuntivi relati­

vi a quelli riportati nelle comu­nicazioni del modello di dichia­razione.n Prospetto STIl prospetto contiene i dati relati­vi alle ritenute alla fonte operate,alle trattenute di addizionale re­gionale e comunale all’Irpef, alletrattenute per assistenza fiscale ead alcune imposte sostitutive.n Prospetto SVIl prospetto contiene i dati rela­tivi alle trattenute di addizionalicomunali all’Irpef e alle tratte­nute per assistenza fiscale.n Prospetto SYIl prospetto contiene i dati rela­tivi ai pagamenti a terzi effettua­ti a fronte di procedure di pi­gnoramento.n Prospetto SXIl prospetto deve essere redattoper riepilogare i crediti nonché idati relativi alle compensazionieffettuate ai sensi del Dpr n. 445del 1997 e ai sensi dell’art. 17 delDlgs n. 241 del 1997. l

MANUALE DELL’ASSESSOREdi V. Italia, E. Maggiora

L’attività dell’assessore comunale, ed anche provinciale è importante, complessa e difficile. Nella Guida lo status dell’assessore è stato considerato dal momento della nomina, a quello delle singole competenze delegate, alla sua attività nella Giunta con le rispettive attribuzioni, ed alle sue responsabilità, fino alla cessazione dalla carica. Particolare attenzione è stata rivolta all’attuale attività in «prorogatio» degli as-sessori provinciali. Il volume ha perciò considerato tutti i principali problemi sui doveri, diritti e responsabilità dell’assessore, esaminando tutto l’arco della sua attività che deve essere meditata, attenta e sicura, e deve trovare sempre un sicuro punto d’appog-gio nelle leggi e nella giurisprudenza.

Pagg. 256 – e 36,00

Il prodotto è disponibile anche nelle librerie professionali.Trova quella più vicina all’indirizzo www.librerie.ilsole24ore.com

I LIBRI DI GUIDA AGLI ENTI LOCALI

NOVITÀ

Page 68: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

GESTIONE SEPARATA INPSRegole per il 2013

68 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

Iscritti alla Gestione separataInps: le regole per il 2013

Facciamo il punto sull’istituto della Gestioneseparata, alla luce della circolare 27/2013 con cuil’Inps ha fissato le aliquote contributivee di computo per gli iscritti

L’Inps, con circolare 12febbraio 2013, n. 27, hadefinito le aliquote con­

tributive e di computo per gliiscritti alla Gestione separata,nonché il massimale e minima­le contributivo per l’anno 2013.Considerate le frequenti modifi­che degli ultimi anni, vale la pe­na fare il punto su questo parti­colare e sempre più articolatoistituto, introdotto ancora nel1995 e al quale risultano iscritti,tra gli altri, anche i lavoratori pa­rasubordinati; tanto per darel’idea della rilevanza di questagestione, in base ai dati del Co­ordinamento generale statisticoattuariale Inps (sezione osserva­tori statistici), nell’anno 2011 ri­sultavano iscritti alla Gestioneseparata 1.745.999 lavoratori, dicui 1.464.740 collaboratori e281.259 professionisti. Gli iscritti“concorrenti”, cioè quelli che pa­gano l’aliquota minima, erano588.349.Le recenti riforme in materiapensionistica (Dl 201/2011) e dilavoro (legge 92/2012) hanno in­teressato anche la Gestione se­parata intervenendo sia sui re­

quisiti d’accesso alle prestazionipensionistiche, sia sulle aliquotecontributive e di computo.

Requisiti d’accessoIn primo luogo, si ricorda che laGestione separata (Gs) è un fon­do pensionistico finanziato con icontributi previdenziali obbliga­tori dei lavoratori assicurati pre­visto dall’art. 2, comma 26, dellalegge 8 agosto 1995, n. 335. Se­condo quanto previsto dall’art.4, comma 1, del Dm n. 166/1996,la gestione in questione è entra­ta in vigore:n il 1° aprile 1996 per i soggetti

privi di tutela pensionistica alladata del 30 marzo 1996;

n il 30 giugno 1996 per i soggettigià coperti, sempre al 30 marzo1996, da contribuzione obbli­gatoria, figurativa o volontaria eper i pensionati diretti e indi­retti.

Relativamente ai requisiti di ac­cesso alla pensione di vecchiaia,che viene calcolata con il siste­ma contributivo, nel 2013 i lavo­ratori iscritti alla Gs dovrannoavere almeno 66 anni e 3 mesi dietà anagrafica, mentre per le la­

di Fabrizio BonaldaRevisore contabile

Page 69: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

GESTIONE SEPARATA INPSRegole per il 2013

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 69

voratrici saranno ancora suffi­cienti 63 anni e 9 mesi; tenutoconto di quanto stabilito dal Dl201/2011, anche per gli iscrittialla Gs è prevista la convergenzadei requisiti di accesso nell’an­no 2018, come evidenziato nellatabella in alto.Il diritto alla pensione di vec­chiaia presuppone un’anzianitàcontributiva minima di 20 anni.In aggiunta ai suddetti requisitianagrafici e contributivi, deve ri­sultare soddisfatta anche la con­dizione dell’importo della pen­sione che deve essere pari ad al­meno 1,5 volte l’assegno sociale(nel 2013: euro 442,30 x 1,5 = eu­ro 663,45 mensili x 13 mensilità):si prescinde da tale condizioneal compimento del 70° anno dietà, in presenza di almeno 5 an­ni di contributi effettivi. La pen­sione di vecchiaia ha decorrenzadal mese successivo alla matura­zione dei requisiti.

AliquoteVale la pena ricordare che l’ali­quota di finanziamento è istitui­ta a copertura degli oneri relativialla pensione, alla maternità, altrattamento di famiglia e allamalattia in caso di degenzaospedaliera ed è quella alla qua­le è effettivamente assoggettatol’iscritto alla Gestione, mentrel’aliquota di computo viene ap­plicata alla retribuzione o reddi­to pensionabile di ogni anno percalcolare figurativamente i con­

tributi accumulati ed ottenere ilc.d. montante contributivo indi­viduale, per il calcolo della pen­sione che avviene con il metodocontributivo.L’aumento delle aliquote dellaGs Inps era già stato fissato dal­l’art. 1, comma 10, della247/2007 nella misura dello0,09% a partire dal 1° gennaio2011, ma tale norma è stata poiabrogata dall’art. 1, comma 39,della legge 220/2010 (legge distabilità 2011). L’art. 22, comma1, della legge 12 novembre 2011,n. 183 (legge di stabilità 2012)aveva poi previsto che dal 1°gennaio 2012 l’aliquota contri­butiva pensionistica (di finan­ziamento) per gli iscritti alla Gs ela relativa aliquota contributivaper il computo delle prestazionipensionistiche aumentassero diun punto percentuale. L’attualelivello della contribuzione è de­finito dall’art. 2, comma 57, dellalegge 28 giugno 2012, n. 92 (ri­forma del mercato del lavoro),secondo le modifiche introdottedall’art. 46­bis, comma 1, lett. g),del Dl 83/2012 e risulta fissato:n per i soggetti non assicurati

presso altre forme pensionisti­che obbligatorie nel 27% per il2013, nel 28% per il 2014, nel30% per il 2015, nel 31% per il2016, nel 32% per il 2017 e nel33% per il 2018;

n per i soggetti titolari di pensio­ne o sprovvisti di altra tutelapensionistica obbligatoria, nel

20% per il 2013, 21% per il2014, 22% per il 2015 e 24% adecorrere dal 2016.

Rimane confermata per gliiscritti che non siano pensionatio che non risultino già assicuratiad altra forma previdenziale ob­bligatoria l’ulteriore aliquotacontributiva, istituita dall’art.59, comma 16, della legge449/1997, per il finanziamentodell’onere derivante dall’esten­sione agli stessi della tutela rela­tiva alla maternità, agli assegniper il nucleo familiare, alla de­genza ospedaliera, alla malattiaed al congedo parentale. Talealiquota contributiva aggiuntiva,inizialmente stabilita nella misu­ra dello 0,50%, è stata poi elevataallo 0,72% dal 7 novembre 2007(messaggio Inps 9 novembre2007, n. 27090). Per effetto del­l’aumento le nuove aliquote2013 sono:n 27,72% per i soggetti iscritti alla

sola Gs;n 20% per coloro che sono iscritti

anche ad un’altra gestione previ­denziale o titolari di pensione.

L’andamento delle aliquote ri­portato nelle tabelle alle pagg.successive dimostra come è inatto un graduale processo diconvergenza verso i livelli dicontribuzione tipici del lavorodipendente.

Soggetti iscritti alla GestioneseparataLa Gestione separata è stata isti­

Nel 2018 la convergenzaArt. 24, comma 6, del Dl 201/2011

Allineamento requisiti anagrafici pensione di vecchiaia

AnniLavoratricidipendentiprivato Ago

Lavoratorie lavoratricipubbliche

LavoratriciautonomeAgo e Gs

LavoratoriautonomiAgo e Gs

2013 62 anni e 3 mesi 63 anni e 9 mesi66 anni

e 3 mesi (*)2014­2015 63 anni e 9 mesi 66 anni

e 3 mesi (*)64 anni e 9 mesi

2016­2017 65 anni (*) 65 anni e 6 mesi (*)2018 66 anni (*) 66 anni (*)

(*) Requisito da adeguare ex art. 12 del Dl 78/2010

Page 70: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

GESTIONE SEPARATA INPSRegole per il 2013

70 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

tuita per assicurare i soggettiesercitanti attività di lavoro au­tonomo per professione abitualenon esclusiva, i collaboratori co­ordinati e continuativi(co.co.co.) e gli incaricati allavendita a domicilio. Con variprovvedimenti normativi sonopoi state iscritte diverse catego­rie di soggetti, tutte assimilate,sul piano procedurale ed opera­tivo, a quella dei co.co.co., eccet­to gli spedizionieri doganali pro­fessionisti.In sintesi, sono assicurati alla GsInps:n collaboratori coordinati e con­

tinuativi che rappresentanouna categoria intermedia fra illavoro autonomo ed il lavorodipendente e sono costituiti daquei lavoratori che operano inpiena autonomia, con esclusio­ne di vincolo di subordinazio­ne, nel quadro di un rapportounitario e continuativo con il

committente. Sono inseriti fun­zionalmente nell’organizzazio­ne aziendale e possono operareall’interno del ciclo produttivodel committente al quale vienericonosciuto il potere di coordi­namento dell’attività con le esi­genze dell’organizzazioneaziendale;

n liberi professionisti titolari dipartita Iva, senza cassa, il cuioperare è caratterizzato da pre­stazioni svolte con sistematici­tà e regolarità in modo profes­sionale ed abituale, identificatedalla mancanza di ogni vincolodi subordinazione nei confrontidel committente, dall’avvalersi,da parte del professionista, diuna propria organizzazione dilavoro, di propri mezzi e strut­ture e da autonomia nella deci­sione di tempi, modalità e mez­zi per la realizzazione di quantorichiesto dal committente;

n lavoratori autonomi occasio­

nali, ovvero coloro che si obbli­gano a compiere un’opera o unservizio con lavoro prevalente­mente proprio, senza alcunvincolo di subordinazione e dicoordinamento con il commit­tente, al di fuori di un’attivitàprofessionale abituale, median­te un’attività non strutturale al­l’interno del ciclo produttivo enell’ambito di un unico rappor­to di durata. L’art. 44 del Dl269/2003, ha esteso l’obbligo diiscrizione alla Gestione separa­ta prevista dalla legge 335/1995,anche a tali lavoratori, preve­dendo, peraltro, una fascia diesenzione quando il compensoannuo individuale, ancorchéproveniente da più committen­ti, non supera l’importo di5mila euro. Al superamento delsuddetto importo e solo con ri­ferimento alla parte eccedentetale fascia l’obbligo di contribu­zione scatta con le modalità

Aliquote contributive Gestione separata Inps

AnnoSoggetti senza altra

coperturaprevidenziale

Soggetti con altracopertura

previdenziale

Soggetti titolaridi pensione

diretta

1996/1997 10,00% 10,00% 10,00%

1998/1999 12,00% 10,00% 10,00%

2000/2001 13,00% 10,00% 10,00%

2002 14,00% 10,00% 10,00%

2003 14,00% 10,00% 12,50%

2004 17,80% 10,00% 15,00%

2005 18,00% 10,00% 15,00%

2006 18,20% 10,00% 15,00%

fino al 6 novembre 2007 23,50% 16,00% 16,00%

dal 7 novembre 2007 23,72% 16,00% 16,00%

2008 24,72% 17,00% 17,00%

2009 25,72% 17,00% 17,00%

2010 26,72% 17,00% 17,00%

2011 26,72% 17,00% 17,00%

2012 27,72% 18,00% 18,00%

2013 27,72% 20,00% 20,00%

Page 71: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

GESTIONE SEPARATA INPSRegole per il 2013

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 71

previste per i collaboratori co­ordinati e continuativi;

n venditori porta a porta, attivitàche si concretizza nella raccoltadi ordinativi di acquisto pressoil domicilio del consumatore fi­nale. Sono iscritti alla Gs solocoloro che operano con con­

tratto di lavoro autonomo: dalpunto di vista previdenziale ladisciplina è del tutto identica aquella dei co.co.co., eccetto peril fatto che la legge 335/1995non ha previsto per essi il re­quisito dell’abitualità e dellacontinuatività, per cui fino al

2003 sono stati iscritti ancheper prestazioni occasionali eper qualsiasi importo. Dal 2004in poi beneficiano invece diuna soglia di esenzione di5mila euro;

n dal 1° gennaio 2004 è previstal’assicurazione obbligatoria

Aliquote di computo Gestione separata Inps

AnnoNon iscritti ad altra forma

di previdenzaobbligatoria

Pensionatidiretti

Pensionatiindirettio iscrittiad altra

gestione

Associati inpartecipazione

1996 10,00% 10,00% 10,00%

1997 10,00% 10,00% 10,00%

1998 12,50% 10,00% 10,00%

1999 12,50% 10,00% 10,00%

2000 14,50% 10,00% 10,00%

2001 14,50% 10,00% 10,00%

2002 15,50% 10,00% 10,00%

2003 15,50% 12,50% 10,00%

2004Reddito fino a€ 37.88319,30%

Redditooltre a €37.88320,00%

15,00% 10,00%

Redditofino a €37.88319,30%

Redditooltre a €37.88320,00%

2005Reddito fino a€ 38.64119,50%

Redditooltre a €38.64120,00%

15,00% 10,00%

Redditofino a €38.64119,50%

Redditooltre a €38.64120,00%

2006Reddito fino a€ 39.29719,70%

Redditooltre a €39.29720,00%

15,00% 10,00%

Redditofino a €39.29719,70%

Redditooltre a €39.29720,00%

Non iscritti ad altra formadi previdenza obbligatoria

(tutte le categorie)

Pensionati o iscrittiad altra formapensionistica

obbligatoria (tutte lecategorie)

2007 23,00% 16,00%

2008 24,00% 17,00%

2009 25,00% 17,00%

2010 26,00% 17,00%

2011 26,00% 17,00%

2012 27,00% 18,00%

2013 27,00% 20,00%

Page 72: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

GESTIONE SEPARATA INPSRegole per il 2013

72 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

nella Gs degli associati in par­tecipazione, ovvero di queisoggetti che, nell’ambito deicontratti di associazione inpartecipazione (artt. 2549 e2554 c.c.), conferiscono presta­zioni lavorative i cui compensisono qualificati come redditi dilavoro autonomo, ai sensi del­l’art. 53, comma 2, lett. c), delDpr 917/1986;

n altre figure ascrivibili:­ spedizionieri doganali nondipendenti;­ beneficiari di assegni di ri­

cerca, a norma dell’art. 22,comma 6, della legge 30 dicem­bre 2010, n. 240;­ beneficiari di borse di studioper la frequenza di corsi di dot­torato di ricerca;­ beneficiari di borse di studio asostegno della mobilità inter­nazionale degli studenti, anchenell’ambito del programma dimobilità dell’Unione europeaSocrates­Erasmus;­ beneficiari di assegni per atti­vità di tutorato, didattico­inte­grative, propedeutiche e di re­cupero erogati a studenti capa­ci e meritevoli iscritti a corsi didottorato di ricerca, laurea spe­cialistica, scuole di specializza­zioni per le professioni forensie per gli insegnanti della scuolasecondaria;­ medici con contratto di for­mazione specialistica;­ amministratori locali iscrittialla data di assunzione dell’in­carico;­ volontari del servizio civilenazionale.

Basi imponibiliStante il principio di equivalenzatra imponibile fiscale e previden­ziale, è utile evidenziare i criteri dideterminazione delle basi in fun­zione delle varie figure professio­nali iscritte alla Gs.n Co.co.co.: la base imponibile si

determina secondo gli stessi

criteri previsti per i redditi dilavoro dipendente, tenuto con­to dell’assimilazione operata aifini fiscali dalla legge 21 no­vembre 2000, n. 342;

n liberi professionisti senza cas­sa: la base imponibile previ­denziale è pari all’imponibilefiscale, così come risulta dalladichiarazione dei redditi e dagliaccertamenti definitivi. È quin­di definita per differenza fra icompensi percepiti e le spesedi gestione, secondo i criteriprevisti dall’art. 54 del Tuir;

n lavoratori autonomi occasio­nali: sono fiscalmente classifi­cati fra i “redditi diversi”, ai sen­si dell’art. 67, comma 1, lett. l),del Tuir. Il successivo art. 71,comma 2, dispone che l’impo­nibile sia ricavato per differen­za tra l’ammontare percepitonel periodo d’imposta e le spe­se specificamente inerenti allaloro produzione. La contribu­zione alla Gs scatta sopra i5mila euro (art. 44, comma 2,del Dl 269/2003);

n venditori porta a porta: in baseall’art. 2, comma 12, della legge27 dicembre 2002, n. 289 (Fi­nanziaria 2003), all’ammontaredelle provvigioni percepite siapplica una riduzione del 22%a titolo di deduzione forfetariaper spese di produzione delreddito. Dal 1° gennaio 2004,l’art. 44, comma 2, del Dl 30settembre 2003, n. 269, ha pre­visto la contribuzione previ­denziale solo per i redditi fi­scalmente imponibili superioria 5mila euro annui. L’effettocombinato di queste due di­sposizioni porta l’esenzionedalla contribuzione alla Gs peri primi 6.410,26 euro;

n associati in partecipazione:conformemente ai principi cuiè ispirata la Gs, anche per gliassociati in partecipazione labase imponibile previdenzialecoincide con quella fiscale, così

come risulta dalla dichiarazio­ne dei redditi e dagli accerta­menti definitivi (Dl 269/2003,art. 43, comma 2). Poiché ai finifiscali le partecipazioni agli utilidegli associati costituisconoreddito imponibile per il lorointero ammontare (art. 54,comma 8, Tuir), il contributoprevidenziale deve essere cal­colato sugli importi lordi eroga­ti all’associato, anche a titolo diacconto sul risultato della par­tecipazione e salvo conguaglioin sede di determinazione an­nuale dei redditi.

La ripartizione dell’onereL’Inps conferma, in via generale, lasuddivisione dell’onere contribu­tivo tra committente e collabora­tore rispettivamente in 2/3 ed 1/3e quella tra associante ed associa­to in partecipazione, rispettiva­mente nel 55% e 45%.Il versamento dei contributi deveessere eseguito dal titolare delrapporto contributivo (commit­tente o associante) entro il 16 delmese successivo a quello di corre­sponsione del compenso, me­diante F24 (telematico, in caso dititolarità di partita Iva).Vale la pena ricordare che l’onerecontributivo è, invece, tutto a cari­co del professionista (senza cassa)iscritto alla Gestione separata, edil versamento va effettuato, sem­pre tramite F24 telematico, allescadenze fiscali previste per il pa­gamento delle imposte sui redditi(saldo 2012, primo e secondo ac­conto 2013). Si possono presenta­re due casistiche:n professionista senza cassa e

senza Albo. Il committente ver­sa un contributo previdenzialepari al 4% del compenso impo­nibile percepito, se tale mag­giore importo è addebitato infattura;

n professionista iscritto ad un Al­bo, ma non iscritto alla propriacassa. Il prestatore d’opera in­

Page 73: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

GESTIONE SEPARATA INPSRegole per il 2013

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 73

dica nella fattura sia il contribu­to del 2% sia la rivalsa del 4%.

Il principio di cassa allargataPer il versamento dei contributi infavore dei collaboratori, i cui com­pensi ai sensi dell’art. 34 della leg­ge 21 novembre 2000, n. 342 sonoassimilati a redditi da lavoro di­pendente, trova tuttora applicazio­ne il disposto del comma 1 del­l’art. 51 del Tuir, in base al quale lesomme corrisposte entro il giorno12 del mese di gennaio si conside­rano percepite nel periodo d’im­posta precedente. Da ciò consegueche i compensi erogati ai collabo­ratori entro la data del 12 gennaio2013 e riferiti a prestazioni effet­tuate entro il 31 dicembre 2012 so­no da calcolare con le aliquotecontributive in vigore nel 2012.

Accredito dei contributiSi ricorda che l’accredito dei con­tributi mensili è basato sul mini­male di reddito di cui all’art. 1,

comma 3, della legge 233/1990(gestione previdenziale commer­cianti) che, per l’anno 2013,è paria 15.357,00 euro.Pertanto, gli iscritti per i quali ilcalcolo della contribuzione avvie­ne con l’aliquota del 20% avrannol’accredito dell’intero anno con uncontributo annuo di 3.071,40 euro[15.357 x 20%], mentre gli iscrittiper i quali il calcolo della contri­buzione avviene con l’aliquota del27,72% avranno l’accredito dell’in­tero anno con un contributo an­nuale pari a 4.256,96 euro [15.357x 27,72%] (di cui 4.146,39 [15.357 x27%] ai fini pensionistici).Com’è noto, qualora alla fine del­l’anno il predetto minimale nonsia stato raggiunto vi sarà unacontrazione dei mesi accreditati,in proporzione al contributo ver­sato.Le aliquote del 27,72% e del 20%sono applicabili fino al raggiungi­mento del massimale di redditoprevisto dall’art. 2, comma 18, del­

la legge 335/1995, che per il 2013 èpari a 99.034 euro.

Denuncia UniemensA decorrere dal mese di gennaio2005, l’art. 44 del Dl 269/2003(convertito dalla legge 26/2003) haprevisto la mensilizzazione deiflussi retributivi per datori di lavo­ro e figure assimilate e associati inpartecipazione. Essi, pertanto, de­vono trasmettere mensilmenteper via telematica, direttamente otramite gli intermediari previstidal Dpr 322/1998, tutti i dati ne­cessari all’aggiornamento delleposizioni contributive dei lavora­tori.Per committenti e associanti l’in­vio deve avvenire entro l’ultimogiorno del mese successivo a quel­lo di pagamento dei compensi, in­dipendentemente dal periodo diattività cui si riferiscono. L’invio ri­chiede la preventiva certificazionedel file da parte dell’apposito sof­tware di controllo Inps. l

MANUALE DI PROGRAMMAZIONE, CONTABILITÀ E CONTROLLO NEGLI ENTI LOCALI a cura di M. Bertocchi, L. Bisio, G. Latella

L’opera analizza il sistema di bilancio degli enti locali alla luce delle disposizioni contenute nel Tuel e nei principi contabili definiti dall’Osservatorio, con un approc-cio diretto a valorizzarne la funzione di supporto ai processi decisionali e alle re-lazioni tra l’ente locale e i propri portatori di interessi, nel quadro complessivo dei processi di riforma in atto (Federalismo fiscale, Riforma Brunetta, armonizzazione dei conti pubblici). Il manuale focalizza la propria attenzione sull’ordinamento vigente, recependo gli aggiornamenti più recenti introdotti dai principi contabili su tematiche di rilievo.Con l’aiuto di esempi, schemi, tabelle sinottiche e la presentazione di alcuni casi pratici vengono affrontati i temi della programmazione, della gestione finanzia-ria, del controllo e della rendicontazione.

Pagg. 696 – e 79,00

Il prodotto è disponibile anche nelle librerie professionali.Trova quella più vicina all’indirizzo www.librerie.ilsole24ore.com

I MANUALI DI GUIDA AGLI ENTI LOCALI

NUOVAEDIZIONE

Page 74: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

MANAGER PUBBLICIRetribuzione

74 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

Sale il tetto agli stipendidei manager pubblici

Supera i 300mila euro il tetto agli stipendi deimanager pubblici, fissato per il 2013 a 302.937,12euro. Parametro di riferimento è la retribuzionespettante nel 2012 al primo presidentedella Corte di cassazione

I l tetto agli stipendi dei ma­nager pubblici sale per il2013 a 302.937,12 euro per

effetto dell’aggiornamento deilimiti retributivi che adegua leretribuzioni a quella spettantenel 2012 per la carica di primopresidente della Corte di cas­sazione.Tale stipendio è infatti il para­metro al quale è agganciato iltetto alla retribuzione dei top­manager della pubblica ammi­nistrazione, introdotto dal de­creto ‘salva Italia’ a fine 2011.È quanto emerge da una co­municazione del ministero del­la Giustizia al dipartimentodella Funzione pubblica e alministero dell’Economia.In precedenza, il limite era dicirca 294mila euro lordi.Il dipartimento della Funzionepubblica precisa che “tale au­mento non è previsto da unacircolare di questo Dipartimen­to, bensì dalla legge che si rife­risce al trattamento annualecomplessivo spettante per la ca­rica di Primo Presidente della

Corte di cassazione” e che “aseguito della comunicazionedel ministero della Giustizia,riferita all’anno 2012, il dipar­timento della Funzione pubbli­ca ha l’obbligo di comunicare atutte le amministrazioni il nuo­vo limite”.“È bene ricordare ­ spiega an­cora una nota ­ che il limitenon comporta in nessun modoun adeguamento automaticodelle retribuzioni dei dirigentipubblici che peraltro sono bloc­cate da altre disposizioni legi­slative in vigore”.L’aumento citato è pari al3,16%, che corrisponde grossomodo all’inflazione media del2012.È opportuno precisare che taleaumento risulta probabilmen­te legato alla sentenza dellaConsulta, di cui si riferisce inseguito, che ha dichiarato ille­gittimo il taglio del 5­10% pre­visto dal decreto legge n.78/2010.La Corte costituzionale ha in­fatti dichiarato illegittimo il

di Leone MartinoCommercialista in Roma

Page 75: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

MANAGER PUBBLICIRetribuzione

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 75

contributo di solidarietà, parial 5% per la parte dello stipen­dio eccedente i 95mila euro eal 10% sopra i 150mila euro,chiesto ai dirigenti dalla mano­vra finanziaria dell’agosto2011.L’illegittimità, ha poi spiegatoil giudice delle leggi, è dovutaal fatto che la riduzione dellostipendio non operava neiconfronti di tutti i dipendenti,ma solo di una categoria, seb­bene fosse quella più avvan­taggiata economicamente.In base a quella decisione, iltrattamento del primo presi­dente di Cassazione venne fis­sato a 293.658 euro nel 2011 eutilizzato come parametro peril tetto alle retribuzioni nel2012.Il nuovo livello retributivo peril primo magistrato ammontadunque a 302.937,12 euro per il2012 e da qui discenderà ilpossibile adeguamento deglistipendi dei super­dirigenti perl’anno in corso.In questa platea cono compre­si i presidenti degli enti pub­blici come l’Inps, i direttori ge­nerali dei ministeri e tutti imembri delle Autorità indipen­denti, dalla Consob all’Anti­trust, dalle Comunicazioni al­l’Energia ecc.È da notare che la percentualedell’aumento rispetto all’annoprecedente (293.658,91 euro,che era l’importo del tetto2011) è ben maggiore del 3%concesso alla platea dei pen­sionati e per di più soltanto suquelle pensioni che non rag­giungono 1.486,29 euro men­sili.La decisione non ha comun­que mancato di suscitare rea­zioni polemiche visto che peri dipendenti pubblici vale ilblocco totale delle retribuzionidal 2010 e che il blocco è statoprorogato anche per tutto il

2013.È bene ricordare che il tettoper le retribuzioni dei dirigen­ti introdotto dal governo Mon­ti non riguarda lo stipendioma l’insieme della retribuzio­ne incluse indennità, voci ac­cessorie e incarichi anche neiconfronti di altre amministra­zioni diverse da quella di com­petenza.

La ‘manovra di Ferragosto’Facciamo, per maggior chia­rezza, un piccolo passo indie­tro.La ‘manovra di Ferragosto’,decreto legge n. 138/2011, insede di conversione ripristinò,quale manovra ‘una tantum’, iltaglio della retribuzione pre­vista sui redditi di dipendentipubblici (art. 9, comma 2, deldecreto legge n. 78 del 31maggio 2010, convertito, conmodificazioni, dalla legge n.122 del 30 luglio 2010), e ilcontributo di perequazionesu tutte le pensioni i cui im­porti complessivi superavano90mila euro lordi annui, le c.d.‘pensioni d’oro’ (art. 18, com­ma 2­bis, del decreto legge n.98 del 6 luglio 2011, converti­to, con modificazioni, dallalegge n. 111 del 15 luglio2011).Fu stabilita una riduzione del5% della retribuzione per iredditi di lavoro dipendente edi pensione superiori a 90milae fino a 150mila euro; la ridu­zione fu elevata al 10% sulla

parte della retribuzione ecce­dente i 150mila euro.Tale abbattimento è applicabi­le per il periodo 1° gennaio2011­31 dicembre 2013 per idipendenti pubblici, per il pe­riodo 1° agosto 2011­31 dicem­bre 2014 per i pensionati.Il legislatore precisò che taliredditi, seppur soggetti al con­tributo del 5­10%, rilevano aifini del calcolo della base im­ponibile del contributo di soli­darietà al lordo della riduzio­ne, ma su di essi non graverà ilcontributo del 3% perché giàgravati da altro abbattimento,peraltro più elevato.In pratica il contributo di soli­darietà in questione si applicasolo sui redditi diversi e ulte­riori da quelli già sottoposti atassazione dal primo contribu­to (quello per i dipendentipubblici o quello per i pensio­nati d’oro).Ricordiamo che il contributo disolidarietà è deducibile dalreddito complessivo ai sensidell’art. 10 del Dpr n.917/1986.

La sentenzadella Corte costituzionaleLa Corte costituzionale italianaha stabilito che i tagli agli sti­pendi superiori ai 90mila eurodei soli dipendenti pubblici,fissati dal decreto legge n.78/2010, sono incostituzionali.Nella fattispecie è stata stabili­ta l’illegittimità dell’art. 9, nel­la parte in cui stabilisce che apartire dal 1° gennaio 2011 esino al 31 dicembre 2013 “itrattamenti economici com­plessivi dei singoli dipendenti,anche di qualifica dirigenziale,previsti dai rispettivi ordina­menti, delle amministrazionipubbliche, siano ridotti del 5%per la parte eccedente il predet­to importo fino a 150.000 euro,nonché del 10% per la parte ec­

L’aumento è legato allasentenza della Cortecostituzionale che hadichiarato illegittimo iltaglio previsto dal Dl 78

Page 76: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

MANAGER PUBBLICIRetribuzione

76 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

cedente 150.000 euro”.Secondo la Corte, infatti, “iltributo imposto determina unirragionevole effetto discrimi­natorio”.La Consulta ritiene che le di­sposizioni emanate dal Gover­no siano “in evidente contra­sto” con gli artt. 3 (“Tutti i cit­tadini hanno pari dignitàsociale e sono eguali davantialla legge”) e 53 (“Tutti sonotenuti a concorrere alle spesepubbliche in ragione della lorocapacità contributiva”) del­la Carta fondamentale.“L’introduzione di una impostaspeciale, sia pure transitoria edeccezionale, in relazione sol­tanto ­ si legge nella sentenza ­ai redditi di lavoro dei dipen­denti delle pubbliche ammini­strazioni inserite nel conto eco­nomico consolidato della pub­blica amministrazione viola,infatti, il principio della paritàdi prelievo a parità di presup­posto d’imposta economica­mente rilevante”.Secondo i giudici delle leggi,“da un lato, a parità di redditolavorativo, il prelievo è ingiu­stificatamente limitato ai solidipendenti pubblici. D’altrolato, il legislatore, pur avendorichiesto (con l’art. 2 del Dl n.138/2011) il contributo di soli­darietà (di indubbia naturatributaria) del 3% sui redditiannui superiori a 300.000,00euro, al fine di reperire risorseper la stabilizzazione finanzia­ria, ha inopinatamente sceltodi imporre ai soli dipendentipubblici, per la medesima fi­nalità, l’ulteriore speciale pre­lievo tributario oggetto di cen­sura”.In sostanza i tagli alle retribu­zioni superiori ai 90mila eurodei soli dirigenti pubblici, pre­visti dal Dl n. 78/2010, sono, aparere della Consulta, incosti­tuzionali.

Lo stesso vale per la decurta­zione degli stipendi dei magi­strati.Per quanto riguarda i magistra­ti, il giudice delle leggi ha boc­ciato anche il comma 22 dellostesso articolo, dove disponeche non siano erogati, “senzapossibilità di recupero, gli ac­conti degli anni 2011, 2012 e2013 ed il conguaglio del trien­nio 2010­2012”.E che “per il triennio 2013­2015 l’acconto spettante per il2014 è pari alla misura già pre­vista per l’anno 2010 e il con­guaglio per l’anno 2015 vienedeterminato con riferimentoagli anni 2009, 2010 e 2014”.

L’operativitàDal momento che le ammini­strazioni coinvolte sono molte,tutte le varie direzioni del per­sonale di riferimento devonoprovvedere a curare la raccoltadelle dichiarazioni sostitutivedi atto notorio con le quali imanager interessati devonocomunicare tutti gli incarichiricevuti nell’anno, i soggetticonferenti tali incarichi e i cor­rispettivi pattuiti e percepiti.La verifica del raggiungimentodel limite da parte dei mana­ger viene operata da:n amministrazione di appar­

tenenza, cioè dall’ammini­strazione nel cui ruolo il di­pendente è iscritto nel casodi lavoro subordinato;

n amministrazione con laquale l’interessato ha in

corso l’incarico preponde­rante dal punto di vista eco­nomico nel caso di rapportodi lavoro autonomo.

Nel caso in cui, in seguito atale controllo, si accerti il su­peramento del limite, scatta lariduzione che viene applicatadirettamente dall’amministra­zione di appartenenza del di­pendente o da quella conferen­te l’incarico nel caso di lavoroautonomo.Di conseguenza possono veri­ficarsi tre situazioni distinte:­ caso di lavoratori dipendentiche percepiscono un tratta­mento complessivo superioreal limite fissato: si calcola ladifferenza tra la retribuzione digodimento e il tetto di302.937,12 euro; tale importoovviamente non concorre allaformazione della base imponi­bile fiscale e previdenziale delpercipiente e viene evidenziatosul cedolino paga come tratte­nuta;­ caso di lavoratori autonominon anche subordinati chepercepiscono un trattamentocomplessivo superiore al limitefissato: la riduzione del com­penso dovuto per incarichipluriennali si calcola utilizzan­do il criterio di riparto su baseannua dell’intero compenso esarà operata all’atto del paga­mento del saldo;­ caso di lavoratori con rap­porto di lavoro di diversa na­tura (autonomo e dipendente)che percepiscono un tratta­mento complessivo superioreal limite fissato: la riduzione siapplica prima sugli emolu­menti dovuti a titolo di colla­borazione autonoma, in se­condo luogo sul trattamentoaccessorio variabile, in terzoluogo sul trattamento accesso­rio fisso e continuativo e soloin ultima istanza sul tratta­mento primario di base. l

In caso di superamentodel limite scatta lariduzione applicatadirettamentedall’amministrazione

Page 77: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

CONTRIBUZIONE FIGURATIVABeneficiari

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 77

La contribuzione figurativa pergli assessori regionali “nominati”

Si amplia la platea dei soggetti che possono fruiredell’accredito della contribuzione figurativa. L’Inpsinfatti rivedendo la propria precedente posizione,allarga la platea dei beneficiari, includendovi anchei dipendenti pubblici ‘nominati esterni’ a ricoprirefunzioni pubbliche di assessore regionale

Anche i dipendenti pub­blici diventati assessoriregionali (o provinciali

per le province autonome diTrento e Bolzano) per nominadiretta, pur non eletti, possonobeneficiare della valorizzazionedei periodi di aspettativa fruitidurante il servizio in qualità diassessore regionale, al pari deicolleghi usciti vincitori dalleelezioni.Il chiarimento è arrivato dal­l’Inps, gestione ex­Inpdap, conla circolare n. 39 del 14 marzo2013, in risposta alle pressionieffettuate dai governi regionali,dove l’abitudine a ricorrere conuna certa frequenza agli assesso­ri “esterni” ha creato una figuranon regolamentata dal punto divista pensionistico.

Quadro di riferimentoVale la pena ricordare che l’art.31 della legge 20 maggio 1970,n. 300, c.d. Statuto dei lavorato­ri, stabilisce che i lavoratori chesiano eletti membri del Parla­

mento nazionale o di assemblearegionale o che siano chiamati aricoprire altre funzioni pubbli­che elettive possono, a richiesta,essere collocati in aspettativanon retribuita per tutta la duratadel mandato e possono richiede­re l’accredito della contribuzio­ne figurativa per i relativi perio­di, ai fini del riconoscimento deldiritto e della determinazionedella misura della pensione a ca­rico dell’assicurazione generaleobbligatoria nonché a carico dienti, fondi, casse, e gestioni performe obbligatorie di previdenzasostitutive o esonerative dellastessa. Inizialmente tale possibi­lità era prevista solo per i dipen­denti del settore privato; poi,con l’art. 22, comma 39, dellalegge 23 dicembre 1994, n. 724,norma di interpretazione auten­tica, è stato previsto che l’art. 31della legge 300/1970 sia applica­bile anche ai dipendenti pubbli­ci eletti nel Parlamento nazio­nale, nel Parlamento europeo enei Consigli regionali.

di Fabrizio BonaldaRevisore contabile

Page 78: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

CONTRIBUZIONE FIGURATIVABeneficiari

78 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

La materia è stata poi integratadal Dlgs 16 settembre 1996, n.564, in materia di contribuzionefigurativa e di copertura assicu­rativa per periodi non coperti dacontribuzione, il quale ha, tral’altro, previsto che i provvedi­menti di collocamento in aspet­tativa non retribuita dei lavora­tori chiamati a funzioni pubbli­che elettive sono efficaci, ai finidell’accreditamento della contri­buzione figurativa ai sensi del­l’art. 31 della legge 300/1970, so­lo se assunti con atto scritto.Le retribuzioni figurative accre­ditabili, ai sensi dell’art. 8, com­ma 8, della legge 155/1981, sonoquelle previste dai contratti col­lettivi di lavoro della categoria enon comprendono emolumenticollegati all’effettiva prestazionedell’attività lavorativa o condi­zionati ad una determinata pro­duttività o risultato di lavoro, néincrementi o avanzamenti chenon siano legati alla sola matu­razione dell’anzianità di servizio.Fino al 1° gennaio 2000, la co­pertura figurativa prevista dalDlgs 564/1996 interveniva siaper la quota iscritto sia per quel­la a carico del datore di lavoro.Successivamente a tale data glieletti hanno iniziato a pagareanche di tasca propria: l’art. 38della legge 23 dicembre 1999, n.488 ha, infatti, introdotto unnuovo regime, prevedendo che ilavoratori dipendenti dei settoripubblico e privato, eletti membridel Parlamento nazionale, delParlamento europeo o di assem­blea regionale ovvero nominati aricoprire funzioni pubbliche, chein ragione dell’elezione o dellanomina maturino il diritto ad unvitalizio o ad un incremento del­la pensione loro spettante, sonotenuti a corrispondere l’equiva­lente dei contributi pensionisti­ci, nella misura prevista dalla le­gislazione vigente, per la quota acarico del lavoratore, relativa­

mente al periodo di aspettativanon retribuita loro concessa perlo svolgimento del mandatoelettivo o della funzione pubbli­ca. Il versamento di tali somme,deducibili dal reddito comples­sivo ai sensi dell’art. 10, comma1, lett. e), del Dpr 917/1986, c.d.Tuir, deve essere effettuato al­l’amministrazione dell’organoelettivo o di quello di apparte­nenza in virtù della nomina, chepoi provvede a riversarla al fon­do dell’ente previdenziale di ap­partenenza.Con nota operativa 25 luglio2011, n. 19, l’Inpdap, nell’espor­re le modalità applicative perl’attivazione della contribuzionefigurativa per mandato elettivo,precisava, anche sulla base di unpreventivo parere del ministerodel Lavoro (nota prot. 6193 del26 maggio 2009), come l’art. 31della legge 300/1971 non potes­se trovare applicazione per gliassessori regionali nominatisenza essere preventivamenteeletti consiglieri regionali. Ciòin quanto la contribuzione figu­rativa, ai sensi della normativa,era da considerarsi attinenteesclusivamente ai lavoratori di­pendenti eletti al Parlamentonazionale, a quello europeo edai Consigli regionali.Ora l’Inps rivede tale posizioneattraverso un’interpretazione lo­gico­sistematica dell’art. 31 dellalegge 300/1970, che consenta aidipendenti pubblici non soloeletti, ma anche c.d. nominati,esterni, a ricoprire funzioni pub­bliche di assessore regionale diottenere l’accredito figurativodella contribuzione durante ilperiodo di mandato. Ciò tenutoanche conto del fatto che né lalegge 300/1970, né la legge724/1994 e il Dlgs 564/1996 po­tevano prendere in considera­zione l’ipotesi di assessore regio­nale non facente parte del relati­vo Consiglio, per l’evidente

ragione che, al tempo della loroemanazione, la figura stessa del­l’assessore nominato non erastata ancora inventata ed intro­dotta nell’ordinamento. Pertan­to, l’orientamento assunto nellanota operativa n. 19/2011 vienesuperato e la platea dei soggettiche possono fruire dell’accreditodella contribuzione figurativa in­clude anche i dipendenti pubbli­ci che, pur non eletti, sono chia­mati a svolgere le funzioni di as­sessore regionale sulla base diuna “nomina” decisa da un or­gano elettivo.Dunque, per effetto di tale nuo­va interpretazione, destinataridella contribuzione figurativadiventano, oltre ai soggetti ri­chiamati al comma 1 dell’art. 38,cioè tutti i dipendenti, pubblici eprivati, eletti membri del Parla­mento, nazionale ed europeo, odi Assemblea regionale anchequelli nominati a ricoprire fun­zioni pubbliche.

Adempimenti operativiI lavoratori, iscritti alla Gestioneex Inpdap, nominati a ricoprirela carica di assessore regionale,possono valorizzare, ai fini pen­sionistici i periodi di aspettativasenza assegni fruiti a tale titolo,presentando entro 90 giorni de­correnti dal 14 marzo 2013 (datadella circolare n. 39), e con vali­dità ex tunc, domanda cartaceadi accredito figurativo all’Inps,Gestione ex Inpdap, Direzionecentrale entrate e posizione assi­curativa, ufficio 1, via Ballarin n.42, 00142 Roma, secondo il mo­dello disponibile nel sito inter­net (www.inpdap.gov.it) e, co­munque, allegato alla circolare.Chi avesse già presentato unadomanda oggetto di diniegonon dovrà ripetere l’adempi­mento; infatti, è previsto untempestivo riesame d’ufficio aifini dell’accreditamento figurati­vo dei periodi da regolarizzare,

Page 79: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

CONTRIBUZIONE FIGURATIVABeneficiari

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 79

periodi che riguardano quellitrascorsi in aspettativa per le no­mine ad assessore regionale rife­rite a tutte le legislature prece­denti a quelle tuttora in corso.Conseguentemente, qualora nonvi abbiano già provveduto, i sog­getti che, in virtù della nomina,hanno maturato il diritto ad unvitalizio o ad un incremento del­la pensione loro spettante, sonotenuti, relativamente ai periodidi aspettativa non retribuita va­lorizzabili con accredito figurati­vo, a corrispondere, sempre en­tro i 90 giorni, i contributi pen­sionistici per la quota a caricodel lavoratore, ai sensi del citatoart. 38, commi da 1 a 3, dellalegge 488/1999.Operativamente, si deve utilizza­re il modello F24 elementi iden­tificativi o il modello F24 ordina­rio, a seconda che il versamentovenga effettuato, rispettivamen­

te, per il tramite dell’organo elet­tivo o direttamente dal soggettointeressato, utilizzando i codiciriportati in tabella.L’onere da versare consiste neicontributi pensionistici, in mi­sura pari a quella prevista dallalegge per la quota a carico dellavoratore, relativamente al pe­riodo per il quale sia stata fruital’aspettativa e con riferimento aicontributi relativi ai ratei di pen­sione che maturano a decorreredal 1° gennaio 2000.La base imponibile di riferi­mento per il calcolo dell’onere ècostituita dalla retribuzione vir­tuale e cioè da quella che avreb­be percepito l’interessato se fos­se rimasto in servizio. Pertanto,quella corrispondente alla cate­goria ed alla qualifica professio­nale posseduta dall’interessatoal momento del collocamento inaspettativa e di volta in volta

adeguata in relazione alla dina­mica contrattuale della stessacategoria e qualifica. L’ammon­tare di tale retribuzione vieneautocertificato a cura dell’inte­ressato.Una volta acquisito l’imponibiledi riferimento, le aliquote da ap­plicare sono le seguenti:n per i dipendenti pubblici, assi­

curati ai fini pensionistici pres­so la Cpdel, Cps, Cpi e Cpug,l’aliquota è pari all’8,55% finoal 31 dicembre 2006 e pari al­l’8,85% a decorrere dal 1° gen­naio 2007;

n per quelli assicurati ai fini pen­sionistici presso la Ctps (Cassatrattamenti pensionistici Stato)fino al 31 dicembre 2006 è pariall’8,75% e a decorrere dal 1°gennaio 2007 è pari a 8,80%.

Alle aliquote sopra evidenziateva aggiunto lo 0,35% destinato alfondo credito. l

I codici da utilizzare

F24 elementi identificativi F24 ordinario

P138 cassa Cpts P101 cassa Cpts

P238 cassa Cpdel P201 cassa Cpdel

P338 cassa Cpi P301 cassa Cpi

P438 cassa Cpug P404 cassa Cpug

P538 cassa Cps P538 cassa Cps

P938 cassa Credito P909 cassa Credito

Page 80: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVETrattamento fiscale

80 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

Il trattamento fiscaledelle co.co.co.

La normativa del 2001 ha assimilato le co.co.co.ai redditi di lavoro dipendente. Questa novità hacomportato numerose conseguenze non soloper il collaboratore, ma anche per il sostitutoin materia di imposte sui redditi, per il sistemacontributivo previdenziale e per il regime Iva

Le collaborazioni coordinatee continuative sono defini­te nella prassi in tanti mo­

di: prestazione d’opera; consu­lenza; contratto di diritto privato;lavoro parasubordinato ecc.Le norme di riferimento delleco.co.co. sono le seguenti:­ gli articoli 2222 e successivi delcodice civile;­ la legge di riforma previdenzia­le n. 335/1995;­ l’articolo 409 del codice di pro­cedura civile;­ in materia fiscale, il Testo unicodelle imposte dirette, Dpr n. 917del 22 dicembre 1986;­ la legge n. 342/2000 che inter­viene in materia di assimilazionefiscale ai redditi da lavoro dipen­dente.La legge fiscale individua alcunecategorie di “collaboratori” co­ordinati e continuativi:­ gli amministratori;­ i componenti di collegi sindacali;­ i revisori dei conti di società,associazioni ed altri enti;

te. Il lavoratore parasubordinato,quindi, deve godere di autono­mia organizzativa circa le moda­lità, il tempo e il luogo del­l’adempimento della prestazio­ne ma, all’interno del contrattoindividuale, è possibile ancheprevedere forme temporali dicoordinamento per l’esecuzionedella prestazione lavorativa.Questo significa che nel contrat­to individuale si può legittima­mente definire anche un orariodella prestazione, purché, comevedremo in seguito, non il ri­spetto rigido dello stesso;­ la continuità: la parola conti­nuativa, anche rispetto alla giuri­sprudenza consolidata, indicauna serie di prestazioni lavorati­ve reiterate in misura apprezzabi­le nel tempo, frutto di un accordotra le parti. Nella collaborazionecoordinata e continuativa non èprevisto un tempo minimo omassimo di durata del contrattoche può anche essere rinnovatopiù volte;­ la natura prevalentementepersonale dell’opera: è escluso ilcarattere imprenditoriale dell’at­tività, pur caratterizzandosi peril contenuto professionale, per laprevalenza dell’attività di lavorodel prestatore rispetto alle strut­ture di tipo materiale, all’orga­nizzazione e ai capitali.

Contenuto delle prestazionie assenza di subordinazioneI rapporti di collaborazione co­ordinata e continuativa sono

di Enzo Cuzzola

­ tutti i collaboratori editoriali e icomponenti di collegi e commis­sioni (fatta eccezione per gli am­ministratori pubblici).Le collaborazioni coordinate econtinuative rientrano tra quelletipologie di lavoro che non in­staurano un rapporto di subor­dinazione tra datore di lavoro elavoratore, ma stabiliscono lemodalità, la durata e il corrispet­tivo retributivo di una prestazio­ne lavorativa svolta da un pre­statore d’opera per conto di uncommittente.

RequisitiGli elementi che definiscono ilrapporto di collaborazione coor­dinata e continuativa, tutti com­patibili con l’assenza di subordi­nazione, sono tre:­ la coordinazione: nelle variemodalità della collaborazione, laparola coordinata indica la ne­cessità di collegare funzional­mente l’attività del lavoratore alciclo produttivo del committen­

Page 81: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVETrattamento fiscale

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 81

tutti quei rapporti che compor­tano prestazioni di contenuto“intrinsecamente artistico o pro­fessionale”, “senza vincolo di su­bordinazione a favore di un de­terminato soggetto nel quadro diun rapporto unitario e continua­tivo senza impiego di mezzi orga­nizzati e con retribuzione perio­dica prestabilita”.Per individuare questi rapportidi collaborazione la legge richie­de, dunque: che l’attività abbiacontenuto “intrinsecamente”artistico o professionale: nonconsista nell’esecuzione di ser­vizi d’impresa ma richieda capa­cità, competenze e qualità arti­stiche, culturali e personali dellavoratore; che l’attività non ri­chieda l’impiego di mezzi orga­nizzati: non deve trattarsi diun’attività imprenditoriale svol­ta organizzando un’azienda insenso tecnico, cioè un comples­so di beni o di prestazioni altruimesso a disposizione dal lavora­tore autonomo; che, pur nelquadro di un rapporto “unita­rio” e di collaborazione, nel qua­le necessariamente caratteristi­che, modalità e tempi di esecu­zione della prestazione sianostate oggetto di trattativa e didefinizione contrattuale, nonsussista alcun vincolo di subor­dinazione.Non ci devono essere gli ele­menti tipici della “subordinazio­ne” del dipendente: rispetto diun rigido orario di lavoro, di or­dini e direttive da eseguire, dellagerarchia aziendale; applicazio­ne di un sistema di sanzioni(multe, sospensioni, licenzia­mento) per le violazioni ecc.; chesia pattuita, prima dell’inizio dellavoro, una retribuzione perio­dica prestabilita. Non è indi­spensabile che il contratto dicollaborazione sia scritto e regi­strato; è, comunque, opportunoche lo sia, per evitare contesta­zioni.

Trattamento fiscaleL’art. 34 della legge 21 novembre2000, n. 342, collegato fiscale allalegge Finanziaria per l’anno2000, ha aggiunto all’art. 47 (oggi50) del Testo unico delle impostesui redditi, la lett. c­bis), operan­do così la trasformazione deiredditi derivanti da rapporti dicollaborazione coordinata econtinuativa da redditi da lavoroautonomo a redditi assimilati aquelli da lavoro dipendente.Rientrano in tale categoria i per­cettori di compensi per incarichidi collaborazione coordinata econtinuativa, i revisori iscritti alsolo registro e non anche ad unordine professionale, i compo­nenti i nuclei di valutazione nonprofessionisti ecc.La nozione di reddito da collabo­razione coordinata e continuati­va, quale categoria intermedianell’ambito dei redditi di lavoro,è stata introdotta dal Dpr n.597/1973 con cui si stabiliva che:“Per esercizio di arti e professionisi intende l’esercizio professiona­le, ancorché non esclusivo, di at­tività diverse da quelle indicatenei Titoli II e V, realizzate senzavincolo di subordinazione. Siconsideravano, inoltre, redditi dilavoro autonomo quelli derivantida rapporti di collaborazione co­ordinata e continuativa aventiper oggetto la prestazione, senzavincolo di subordinazione, di at­tività diverse da quelle considera­te nei titoli II e V, quali i redditiderivanti dagli uffici di ammini­stratore, sindaco o revisore di so­cietà ed enti, quelli derivanti dal­la collaborazione a giornali, rivi­ste, enciclopedie e simili”.Tale disposizione normativa attri­buiva all’interprete il compito diritagliare i confini della fattispecieimpositiva delle collaborazioni;l’unico elemento caratterizzanterispetto al lavoro subordinato eral’assenza di subordinazione, cioèl’assenza dei vincoli tipici del

rapporto di lavoro dipendente,che si palesano:­ nel rispetto di un orario di la­voro;­ nella soggezione al potere ge­rarchico e disciplinare del com­mittente;­ nel rispetto delle direttive im­partite;­ nell’inserimento organico del­l’attività del prestatore nella strut­tura produttiva del committente.Le collaborazioni coordinate econtinuative a far tempo dall’en­trata in vigore del Testo unicodelle imposte sui redditi, Dpr n.917/1986, hanno ricevuto unadefinizione più dettagliata.L’art. 53, comma 2, lett. a), dopoavere espressamente qualificatocome tali tutti quei redditi deri­vanti dagli uffici di amministra­tore, sindaco o revisore di socie­tà, associazioni ed altri enti (cono senza personalità giuridica),dalla collaborazione a giornali,riviste e dalla partecipazione acollegi e commissioni, precisavache si consideravano rapporti dicollaborazione coordinata econtinuativa anche “(…) i rap­porti aventi ad oggetto la presta­zione di attività (…) che puravendo contenuto intrinseca­mente artistico o professionalesono svolte senza vincolo di su­bordinazione a favore di un de­terminato soggetto nel quadro diun rapporto unitario e continua­tivo senza impiego di mezzi orga­nizzati e con retribuzione perio­dica prestabilita”.Neanche questo intervento legi­slativo aveva fornito all’interpreteuna definizione chiarificatrice deiredditi derivanti dalle collabora­zioni, poiché si limitava ad affian­care alla variegata casistica lavo­rativa una griglia di presupposti(affatto univoci) che avrebberodovuto facilitare la qualificazionegiuridica dei singoli rapporti.Le novità più significative in ma­teria sono state introdotte dalla

Page 82: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVETrattamento fiscale

82 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

normativa del 2001, in virtù del­la quale le collaborazioni sonostate assimilate ai redditi di lavo­ro dipendente. Tale innovazioneha comportato numerose conse­guenze non solo per il collabora­tore, ma anche per il sostituto inmateria di imposte sui redditi,per il sistema contributivo previ­denziale e per il regime Iva.La suaccennata disciplina è ap­plicabile ai rapporti di collabora­zione instaurati successivamen­te alla sua entrata in vigore, a fardata dal 1° gennaio 2001. L’art.50, comma 1, lett. c­bis), del Te­sto unico nella sua formulazioneattuale dispone che sono assimi­lati ai redditi di lavoro dipen­dente: “Le somme e i valori ingenere, a qualunque titolo perce­piti nel periodo d’imposta, anchesotto forma di erogazioni liberali,in relazione agli uffici di ammi­nistratore, sindaco o revisore disocietà, associazioni e altri enticon o senza personalità giuridi­ca, alla collaborazione a giorna­li, riviste, enciclopedie e simili,alla partecipazione a collegi ecommissioni, nonché quelli per­cepiti in relazione ad altri rap­porti di collaborazione aventi peroggetto la prestazione di attivitàsvolte senza vincolo di subordi­nazione a favore di un determi­nato soggetto nel quadro di unrapporto unitario e continuativosenza impiego di mezzi organiz­zati e con retribuzione periodicaprestabilita, sempreché gli ufficio le collaborazioni non rientrinonei compiti istituzionali compre­si nell’attività di lavoro dipen­dente di cui all’art. 49, comma 1,concernente redditi di lavoro di­pendente o nell’oggetto dell’arte oprofessione di cui all’art. 53,comma 1, concernente redditi dilavoro autonomo, esercitata dalcontribuente”.Tra le tipologie di incarichi con­feriti dagli enti pubblici, in cui simanifestano le caratteristiche

proprie di redditi da collabora­zione coordinata e continuativa,le più ricorrenti sono: incarichiper rilevazioni scientifiche e/oeconomiche, incarichi per sup­porto tecnico a staff e uffici co­munali, docenti e consulenti perperiodi prestabiliti, mediatoriculturali, guide turistiche e/omuseali, operatori di centri so­ciali e/o giovanili, assistenti do­miciliari nei centri anziani e neicentri estivi ecc.Anche l’attività prestata dal nu­cleo di valutazione rientra nelleprestazioni di opera continuati­va e quindi fra le c.d. collabora­zioni coordinate e continuative,con il conseguente obbligo, per icomponenti non professionisti,dell’iscrizione alla gestione se­parata Inps, dell’assicurazioneInail e del trattamento fiscale as­similato a quello dei lavoratoridipendenti.

Considerazioni finaliDall’analisi contenutistica dellasuddetta disposizione è dato ri­cavare le seguenti considerazioni:1) la norma, con formulazioneonnicomprensiva, considerareddito l’insieme delle somme edei valori a qualunque titolo per­cepiti, al pari di quanto si preve­de per i redditi di lavoro dipen­dente;2) tra gli elementi caratteristicidel rapporto non figura più il ri­ferimento al “contenuto intrinse­camente artistico o professionaledella prestazione” precedente­mente previsto nell’art. 53. Pereffetto, quindi, di siffatta modifi­ca il contratto di collaborazionecoordinata e continuativa èadesso applicabile anche ad atti­vità puramente manuali; perma­ne, invece, il requisito dell’as­senza del vincolo di subordina­zione, che risulta essere l’unicoelemento su cui si basa la distin­zione tra le tipologie contrattualiin commento e quelle di lavoro

dipendente;3) ai fini della determinazionedei redditi derivanti da tali colla­borazioni si applicano, ai sensidell’art. 52, comma 1, del Tuir, ledisposizioni dell’art. 51 concer­nenti i redditi di lavoro dipen­dente;4) se i rapporti di collaborazionein commento rientrano nell’og­getto della professione o neicompiti istituzionali dell’attivitàdi lavoro subordinato, i relativiproventi vengono attratti rispet­tivamente tra i redditi di lavoroautonomo o tra quelli di lavorodipendente.Concludendo:­ le collaborazioni affidate a la­voratori autonomi vanno fattu­rate;­ le collaborazioni affidate a di­pendenti di terzi per attività isti­tuzionale vanno rimborsate aldatore di lavoro e da questi ero­gate come reddito di lavoro di­pendente;­ le collaborazioni affidate ad unlavoratore né autonomo né nellaqualità di dipendente di terzivanno trattate come reddito as­similato a quello di lavoro di­pendente.Sono quelle rientranti in questaultima categoria le collaborazio­ni assimilate e che sono soggettea tassazione, con il trattamentofiscale applicabile ai redditi assi­milati a quelli di lavoro dipen­dente. Perciò: versamento dellaritenuta d’imposta calcolata sul­la base dell’aliquota propria de­gli scaglioni di reddito corri­spondenti al reddito complessi­vo del collaboratore per ciascunperiodo di paga; applicazione ditutte le disposizioni relative allatassazione dei redditi di lavorodipendente.Non costituiscono reddito e nonvanno tassati i rimborsi spesedocumentati per viaggio, vitto ealloggio fuori dal territorio delcomune. l

Page 83: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

PREVIDENZA COMPLEMENTAREDisciplina

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 83

Previdenza complementare:opportunità o specchio per le allodole?

Prosegue il ‘viaggio’ attraverso il pianetaprevidenza complementare nel pubblico impiego,tra luci e ombre

Su Guida al Pubblico im­piego n. 4/2013 è statoaffrontato l’argomento

dei fondi pensione destinati aidipendenti pubblici con richia­mo alle tappe evolutive e alladescrizione dell’impianto nor­mativo. È stata inoltre eviden­ziata la necessità di diffondereun’informazione chiara edesaustiva in materia, per con­sentire agli interessati di effet­tuare una scelta consapevole.Da questo ultimo punto si in­tende ripartire per trattare neldettaglio le specificità dellaprevidenza complementare peril pubblico impiego.

La pensione del domaniLa scelta di adesione ad unfondo pensione è il risultato diuna complessa valutazioneche deve necessariamente con­siderare le opportunità offertedalla disciplina in materia diprevidenza complementare.Tuttavia, per i dipendenti pub­blici, le possibilità offerte incaso di adesione ad un fondopensione non hanno lo stessopeso. Una valutazione ponde­

rata richiede una distinzionetra lavoratori assunti prima del1° gennaio 2001 e lavoratori as­sunti da tale data, perché, seper questi ultimi la scelta ri­guarda solo l’adesione al fon­do, per i primi si presenta an­che quella della convenienza omeno nel passare dal regimeTfs a quello del Tfr. Non vadimenticato però che la pen­sione complementare nasce esi sviluppa come forma di pre­videnza aggiuntiva, che trovala sua ragione d’essere nella ri­duzione della copertura assi­curativa obbligatoria. È evi­dente quindi che la scelta diaderire o no ad un fondo pen­sione rimane principalmentelegata al sistema di calcolodella pensione in cui i dipen­denti vanno a collocarsi.Il dipendente pubblico assun­to dal 1° gennaio 1996 andràin pensione con un rendimen­to pensionistico di circa il 60%dell’ultima retribuzione. In talecontesto la previdenza integra­tiva diventa una necessità fina­lizzata al recupero di un gap dialmeno 20 punti. Per questo la­

di Nevea LorenzatoResponsabile Previdenza Apss Trento

Page 84: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

PREVIDENZA COMPLEMENTAREDisciplina

84 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

voratore la scelta sarà tra inve­stire il proprio risparmio inun’attività priva di rischio qua­le il Tfr, il cui rendimento èlegato al tasso di inflazione, oinvestirlo in un’attività finan­ziaria di mercato scelta dalfondo pensione.Per chi invece, alla data del 31dicembre 1995, ha maturatoun’anzianità contributiva infe­riore a 18 anni, la pensione sa­rà comunque inferiore rispettoa quella derivante da un calco­lo con il metodo retributivo edi conseguenza anche per que­sti lavoratori una coperturaprevidenziale complementareappare opportuna.

nella gestione delle risorse fi­nanziarie.L’Accordo istitutivo rappresen­ta il primo atto della fase preli­minare di costituzione di unfondo chiuso e deve contenerele linee essenziali: criteri diadesione, regole sulle presta­zioni, gestione e tutto ciò che èrichiesto dalla legge. Segue poilo Statuto, che fissa l’impiantogenerale ed il quadro di riferi­mento normativo del fondo.Alla Commissione di vigilanza(Covip), costituita presso il mi­nistero del Lavoro e della pre­videnza sociale è attribuito ilcompito di approvare lo Statu­to. Per ottenere l’autorizzazio­ne all’esercizio dell’attività, ilfondo pensione deve inoltrareistanza alla Covip, che trasmet­te al ministro del Lavoro e del­la previdenza sociale e al mini­stro del Tesoro, del bilancio edella programmazione econo­mica, l’esito del procedimentoamministrativo per ciascunaistanza di autorizzazione. Pos­sono così aver luogo le primeelezioni per l’Assemblea deidelegati, che elegge il Consi­glio di amministrazione, ilquale a sua volta elegge il pre­sidente e il vicepresidente. So­lo ad avvenuta autorizzazionel’associazione diventa a tuttigli effetti fondo pensione, cheviene iscritto nell’apposito Al­bo e può svolgere tutte le atti­vità di competenza, quali l’in­dividuazione dei gestori finan­ziari, la stipula dellaconvenzione, la scelta dellabanca depositaria, la raccoltadelle adesioni e dei contri­buti.Per tutti gli organi valgono al­cuni principi fondamentali:sono sempre indipendenti edistinti rispetto alle fonti isti­tutive del fondo pensione e so­no sempre espressione di pari­teticità nella rappresentanza.

L’individuazione dei rappre­sentanti dei lavoratori e dei da­tori di lavoro avviene esclusi­vamente con il metodo eletti­vo.L’art. 6 del Dlgs n. 124/1993,modificato dalla legge di rifor­ma del sistema pensionistico,prevede che i fondi pensionenon possano gestire diretta­mente le proprie risorse, madebbano rivolgersi a gestoriesterni mediante convenzio­ne. I motivi di tale previsionesono legati ad esigenze di ga­ranzia, professionalità e mini­mizzazione dei conflitti di in­teresse.

La posizione individualedel lavoratore costituisceun primo fondamentale ele­mento di spinta o di frenoverso l’adesione alla previ­denza complementare, manon l’unico; fondamentale èanche la percezione del­le conseguenze derivantida un’eventuale scelta.

Per garantire la massimatrasparenza, l’intero setto­re della previdenza comple­mentare è sottoposto a nu­merose e rigorose forme dicontrollo esterne ed in­terne ai fondi stessi, mi­rate a salvaguardare l’inte­resse dei lavoratori e dei lo­ro risparmi previdenziali.

La disciplina dei fondi pensionePer i dipendenti pubblici l’uni­ca fonte istitutiva della previ­denza complementare è lacontrattazione collettiva. Taleprevisione si riscontra all’art.3, comma 2 del Dlgs n.124/1993.I fondi pensione Espero, Per­seo e Sirio, istituiti per una va­stissima platea di dipendentipubblici, sono associazionicon personalità giuridica pri­vata riconosciute dal ministerodel Lavoro. Sono fondi pensio­ne negoziali, a contribuzionedefinita e a capitalizzazioneindividuale; vale a dire chel’entità delle prestazioni ècommisurata ai contributi ver­sati ed ai rendimenti realizzati

Come funzionano i fondi pen­sione per i dipendenti pubbliciIl finanziamento dei fondipensione per il personale delpubblico impiego è regolatodall’art. 8 del Dlgs n. 124/1993,che prevede tre forme di ver­samento: il contributo del la­voratore, quello del datore dilavoro e la quota del Tfr.Per i dipendenti pubblici laposizione di previdenza com­plementare è così costituita:n contributo a carico del lavo­

ratore;n contributo a carico del dato­

re di lavoro;n rendimenti del fondo pen­

sione;n quota Tfr nella seguente mi­

sura:1) per i lavoratori assunti dal

Page 85: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

PREVIDENZA COMPLEMENTAREDisciplina

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 85

1° gennaio 2001:­ intero Tfr pari al 6,91% dellaretribuzione utile;­ rivalutazione in misura parialla media dei rendimenti diun paniere di fondi individuaticon decreto del ministro del­l’Economia e delle finanze del23 dicembre 2005;2) per i lavoratori in servizioal 31 dicembre 2000:­ 28,94% del Tfr pari al 2% del­la retribuzione utile;­ rivalutazione in misura parialla media dei rendimenti diun paniere di fondi individuaticon decreto del ministro del­l’Economia e delle finanze del23 dicembre 2005;­ ulteriore accantonamentodell’1,5% della base contributi­va utile ai fini Tfs.Secondo il Dlgs n. 124/1993 laprevidenza complementare è:n volontaria e consentita solo

a chi appartiene alle catego­rie di lavoro cui si applica ilcontratto o l’accordo istitu­tivo del fondo di riferimen­to;

n a capitalizzazione: le som­me versate sono investite instrumenti finanziari ricor­rendo a gestori professionaliscelti dal Cda del fondo. Ilconto individuale dell’asso­ciato è quindi costituito nonsolo dai versamenti effettua­ti, ma anche dai rendimentiderivanti dai risultati dellagestione finanziaria;

n a contribuzione definita:aderendo ad un fondo pen­sione a contribuzione defi­nita il rendimento degli in­vestimenti effettuati dipen­de sia dall’abilità del fondostesso, sia dall’andamentodei mercati finanziari neiquali il fondo va ad investi­re.

I costi a carico dell’aderenteconsistono nel 50% di unaquota di adesione ‘una tantum’

ed in una quota associativa an­nua. Il datore di lavoro devesostenere invece la spesa corri­spondente all’ulteriore 50%della quota di adesione e alcontributo dell’1% calcolatosulla retribuzione utile al Tfrper ciascun aderente.La prestazione finale previstadal Dlgs n. 124/1993 può esse­re liquidata in due modalità:1) rendita pensionistica;2) liquidazione in capitale perun importo massimo del 50%del montante totale e renditaper il restante 50%, a condizio­ne che l’intero importo accu­mulato non sia inferiore al­l’ammontare dell’assegno so­ciale. In tal caso l’iscritto puòrichiedere l’intero montante informa di capitale.In caso di anticipata risoluzio­ne del rapporto di lavoro, illavoratore può riscattare la suaposizione individuale o trasfe­rire la stessa ad un’altra formadi previdenza complementare.La legge regola anche i casi dipremorienza mediante riscattodegli aventi causa.

confronti di ciò che è garantitodallo Stato. Affrontare il cam­biamento è sempre difficile,soprattutto se non sono chiarele ragioni che lo hanno resonecessario. Con l’introduzionedel sistema contributivo l’im­porto della pensione è calcola­to moltiplicando il montantedei contributi versati per il co­efficiente di trasformazionerelativo all’età dell’assicuratoal momento del pensionamen­to e questo comporta una de­curtazione della pensione ri­spetto al tradizionale metododi calcolo. Per questo si è resonecessario affiancare previ­denza pubblica e complemen­tare; un sistema in cui il sod­disfacimento dei bisogni deilavoratori è affidato, oltre cheall’intervento diretto dello Sta­to sociale, anche alla capacitàpromozionale dell’autonomiaprivata.Anche la resistenza nel desti­nare tutto il Tfr ai fondi pen­sione per i dipendenti assuntidal 2001 ha un peso rilevantesul diffidare dal costituirsi unapensione complementare. Èpur vero che tradizionalmentela liquidazione rappresentaun traguardo che dopo moltianni di lavoro si concretizza inuna considerevole somma cheil lavoratore percepisce in uni­ca soluzione; è altresì vero pe­rò che, alla luce dei fatti, pro­prio per questi lavoratori cheavranno una pensione contri­butiva pura, l’alternativa perevitare l’iscrizione ad un fon­do e tutelare il proprio futuropensionistico è quella di costi­tuire un piano pensionisticoindividuale, dove non vi saràconferimento del Tfr e contri­buto del datore di lavoro, ben­sì il pagamento mensile di unadeterminata quota. In definiti­va la questione risiede nellostabilire come e quando spen­

Le trattenute e i versa­menti dei contributi alfondo sono a carico deldatore di lavoro; l’accan­tonamento figurativo ed ilconferimento del Tfr rivalu­tato, ad avvenuta cessazio­ne dal servizio, competonoinvece all’Inps ­ gestione exInpdap.

Dubbi e paure diffuseNonostante la vasta campagnainformativa mirata a diffonde­re l’opportunità nel costituireuna pensione complementare,si nota ancora una forte resi­stenza, perché non è percepitala fiducia tradizionalmente epsicologicamente riposta nei

Page 86: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

PREVIDENZA COMPLEMENTAREDisciplina

86 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

dere, considerando anche cheal fondo pensione si può chie­dere, oltre alla rendita, la li­quidazione del 50% del capita­le maturato.Diverso invece il dilemma del­l’opzione per il Tfr da partedei lavoratori in servizio alladata del 31 dicembre 2000,perché la scelta di aderire adun fondo implica l’opzione diabbandonare il Tfs. È noto chei lavoratori che prevedonoprogressi di carriera potrebbe­ro riscontrare una convenien­za a mantenere il vecchio regi­me di liquidazione, rinuncian­do alla possibilità di aderire alfondo pensione; valutazionepiù che legittima fino a quan­do il sistema manterrà la coe­sistenza di due tipi di liquida­zione totalmente diversi perlavoratori dei medesimi com­parti.Altro problema è inoltre rap­presentato dal carattere figu­rativo del Tfr che preclude lapossibilità di chiederne l’anti­cipazione come previsto dal­l’art. 2120 del codice civile.

VantaggiPer i dipendenti pubblici i fat­tori di convenienza nell’iscri­zione ad un fondo pensionecomplementare possono esse­re così sintetizzati:n possibilità di dedurre dal

reddito imponibile i contri­buti versati al fondo pen­sione fino alla concorrenzadel 12% del reddito com­plessivo, entro il limitemassimo di 5.164,57 euro(Dlgs n. 47/2000), compresele quote versate dal datoredi lavoro, purché non supe­rino l’importo equivalenteal doppio della quota di Tfrdestinata al fondo pensio­ne;

n contributo a carico del da­tore di lavoro pari all’1%della retribuzione utile ai fi­ni del Tfr;

n quota dell’1,5% della basecontributiva utile ai fini Tfsdestinata al fondo solo peril personale optante;

n aspettativa di vantaggiosirendimenti del risparmioinvestito.

I vantaggi sono certi, comepure la convenienza. Se guar­diamo infatti l’esempio in alto,con un ipotetico reddito di30.000 euro e il contributo del­l’ente e del dipendente dell’1%confluiscono al fondo 600 euroannui con un costo reale a ca­rico del dipendente di 186 eu­ro.

Problemi in attesa di soluzionePer confermare il detto “nontutto è oro quello che luccica” èdoveroso segnalare anche alcu­ne differenze di trattamentotra dipendenti pubblici e priva­ti, che devono essere rimosse.La legge delega n. 243 del 23agosto 2004 ha indicato i prin­cipi per ridefinire la disciplinafiscale della previdenza com­plementare, agevolando la de­ducibilità della contribuzionealle forme pensionistiche com­plementari e rendendo più fa­vorevole la tassazione delleprestazioni. Con l’emanazionedel Dlgs n. 252 del 5 dicembre2005 detti principi sono statiattuati, ma solo per i dipen­denti del settore privato. Il de­creto ha infatti previsto che peri dipendenti pubblici sia anco­ra applicata la normativa con­tenuta nel Dlgs n. 124/1993.Di conseguenza sono emerseulteriori disequità tra dipen­denti privati e pubblici che pos­

Entro i limiti stabiliti i contri­buti non sono soggetti atassazione e confluisconoquindi al fondo nel loro interoammontare lordo. Questovale anche per le quote diTfr e per i contributi a caricodel datore di lavoro. La tas­sazione viene effettuata so­lo al momento dell’erogazio­ne delle prestazioni.

Esempio pratico

Reddito annuo totale 30.000 euro

Contributo a carico del datore di lavoro (1%) 300 euro

Contributo lavoratore (1%) 300 euro

Risparmio fiscale (300*38%) 114 euro

Contributo al fondo (senza quota Tfr) 600 euro

Contributo effettivo a carico del lavoratore (300­114) 186 euro

La scelta di adesione adun fondo di previdenzacomplementare è volon­taria, ma ogni singolo la­voratore deve acquisiretutte le conoscenze perpoterla esercitare in modoconsapevole

Page 87: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

PREVIDENZA COMPLEMENTAREDisciplina

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 87

sono essere così sintetizzate.Favorire l’adesione alla pre­videnza complementare, so­prattutto delle giovani gene­razioni di lavoratori, che so­no le più penalizzate, è uninteresse dello Stato oltre chedei dipendenti. I problemi

vanno risolti, i contratti di la­voro sono bloccati e di con­seguenza non è possibile in­trodurre ulteriori benefici perincentivare le adesioni. Manon dimentichiamo che ifondi pensione perseguonofinalità previdenziali con un

orizzonte temporale di me­dio­lungo periodo. È megliointanto iniziare a costituirsiuna pensione complementa­re per tempo oppure attende­re la soluzione di tutti i pro­blemi in sospeso? A ciascunola propria risposta. l

Privato vs pubblico

Lavoratori privati Lavoratori pubblici

Deducibilità fiscale contributi fino allimite di 5.164,57 euro l’anno

Minor importo tra 12% del reddito complessivo, 5.164,57euro, doppio della quota di Tfr destinata al fondo pensione

Possibilità di chiedere anticipazioneTfr in qualsiasi momento, con applica­zione dell’aliquota Irpef del 23%

Possibilità, dopo 8 anni di iscrizione al fondo pensione, dichiedere l’anticipazione solo dei contributi versati, escluso ilTfr accantonato figurativamente dall’Inps­gestione exInpdap. La tassazione separata varia dal 27 al 43%

In caso di riscatto della posizioneprima del diritto a pensione l’aliquota fi­scale applicata è del 23%

Il riscatto della posizione prima del diritto a pensione è sog­getto a tassazione separata con applicazione dell’aliquotamedia degli ultimi 5 anni

In caso di decesso dell’aderente glieredi pagano dal 9 al 15% di Irpef

In caso di decesso dell’aderente gli eredi pagano tassazioneseparata (dal 27% in poi)

Sulla prestazione pensionistica sipaga dal 9 al 15% di Irpef

Alla prestazione pensionistica è applicata la tassazioneordinaria (dal 27% in poi)

MANUALE DEL DIRIGENTEGUIDA ALLE NORME CHE REGOLANO L’ATTIVITÀ DEL DIRIGENTEdi V. Italia

La figura del dirigente, che già aveva una posizione cardine e centrale nella P.A., ha assunto, con l’emanazione del nuovo Codice del processo amministrativo, un ruolo ancora più delicato, in quanto all’attribuzione di una maggiore discrezionalità è corrisposto il riconoscimento di un peso più rilevante alla colpa dirigenziale ai fini della responsabilità e quindi del danno ingiusto e del conseguente risarcimento. Proprio per chiarire e risolvere i problemi interpretativi sorti in seguito a tali novità legislative Il Sole 24 ORE propone il nuovo Manuale del Dirigente.L’opera si rivolge quindi ai Dirigenti degli enti pubblici, statali, regionali, locali, for-nendo soluzioni ai problemi legati all’interpretazione e alla prima applicazione del nuovo Codice del processo amministrativo, con le novità legislative in tema di responsabilità e dunque di colpa, danno ingiusto e risarcimento.

Pagg. 150 – e 27,00Il prodotto è disponibile anche nelle librerie professionali.Trova quella più vicina all’indirizzo www.librerie.ilsole24ore.com

I LIBRI DI GUIDA AGLI ENTI LOCALI

NOVITÀ

Page 88: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

RASSEGNEOsservatorio ex Inpdap

88 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

Osservatorio ex Inpdap:le novità previdenziali

di Giuseppe RodàEsperto previdenziale

La nuova visualizzazione DmaInps, messaggio 12 aprile 2013 n. 6213

Al via la nuova versione sullavisualizzazione Dma in eserciziodal 4 aprile 2013. Lo comuni­ca l’Inps con il messaggio n.6213 del 12 aprile 2013.La versione in esercizio disponedei seguenti interventi evolutivi:n la nuova applicazione consen­

te la visualizzazione sia delledenunce contributive traccia­to Entratel (Dma) sia delle de­nunce Uniemens (ListaPo­sPA);

n la funzione di ricerca delledenunce consente di selezio­nare il periodo di riferimento elo stato delle denunce;

n è possibile visualizzare anchele denunce annullate e quel­le che sono state rese “obso­lete”. Si ricorda che le denun­ce “obsolete” sono denunceannullate e sostituite da de­nunce successive. La loro vi­sualizzazione ha lo scopo difornire un quadro completosulle denunce inviate da undeterminato soggetto;

n è possibile visualizzare i qua­dri relativi ad un iscritto utiliz­zando il suo codice fiscale.

La funzione di ricerca consenteanche di selezionare il periodo

di riferimento, i tipi di quadri davisualizzare, il tipo servizio. Sisegnala che le operazioni di ca­ricamento delle denunce contri­butive (ListaPosPA) pervenutesono ancora in corso. Attual­mente sono state caricate cir­ca 50mila denunce per lo piùriferite all’ultimo trimestre2012, che si trovano nello stato“precaricate”. Per le denunceche si trovano allo stato di pre­caricate (le denunce contributi­ve di ListaPosPA) non è possi­bile effettuare la ricerca utiliz­zando il campo “Codice Fiscalein Anagrafe”, utilizzabile per lesole denunce elaborate con iltracciato Entratel.Per la ricerca delle denuncecontributive di cui alla Lista­PosPA del flusso Uniemens ènecessario, finché permane lostato di precaricamento, utiliz­zare il campo “Codice Fiscale”.Per tali denunce si avrà, effet­tuata la ricerca, la segnalazione“Ente non identificabile in ana­grafe” in corrispondenza delcodice fiscale. Si rappresenta,infine, che tutti gli utenti abili­tati alla precedente applicazio­ne sono stati abilitati alla nuova.

Il manuale aggiornato “Visua­lizzazione denunce inviate” saràpubblicato in intranet Gestionedipendenti pubblici nella sezio­ne Strumenti ­ Entrate e Posi­zione assicurativa ­ Dma2 ­Uniemens ­ Manuali. S’informainoltre che a seguito delle nu­merose richieste di prorogaper i termini per la trasmissionedelle denunce Dma tracciatoEntratel, l’invio all’indirizzodmatracciatoentratel@posta­cert.inps.gov.it delle denunceautorizzate poteva essere effet­tuato fino al 30 aprile 2013. En­tro tale termine avrebbero potu­te essere inoltrate nuovamentele denunce per le quali l’Istitutocomunica attraverso la suddet­ta casella di posta elettronical’esistenza di anomalie chenon ne consentono l’acquisizio­ne in banca dati.Sarà cura degli uffici renderenota agli enti autorizzati la pro­roga del termine di invio deiflussi, evidenziando che l’inviodelle Dma pregresse relative aperiodi antecedenti ad ottobre2012 deve essere effettuatoesclusivamente alla casellaPec dedicata.

Page 89: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

RASSEGNEOsservatorio ex Inpdap

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 89

Liquidazione assicurazione sociale Vita, Tfs e TfrInps, circolare 30 aprile n. 70

Continuando nella strategia del­l’utilizzo graduale della telema­tica per la presentazione delle prin­cipali domande di prestazioni/servi­zi è ora il turno della richiesta diliquidazione dell’indennità dell’assi­curazione sociale Vita, delle do­mande di quantificazione del tratta­mento di fine servizio (Tfs) e del Tfrai fini della cessione.È quanto risulta dalla circolare Inpsn. 70 del 30 aprile 2013. Ma vedia­mo nel dettaglio operativo la nuovaprocedura. Occorre prendere lemosse dalla determinazione delpresidente dell’Inps n. 95 del 30maggio 2012 (circolare Inps n. 131del 19 novembre 2012). Per darela possibilità agli utenti di adeguarsialle nuove modalità di compila­zione e di invio delle domande,viene stabilito un periodo transi­torio, fino al 31 luglio 2013, du­rante il quale le predette domandepossono essere presentate con leconsuete modalità. A decorrere,quindi, dal 1° agosto 2013, lesuddette istanze dovranno esseretrasmesse esclusivamente con ilcanale telematico. Questo signifi­ca che da questa data l’istanzapresentata in forma diversa daquella telematica non sarà proce­dibile fino a quando l’utente nonabbia provveduto a trasmetterla invia telematica.In proposito vale la pena di precisa­re che le domande pervenute in viatelematica saranno definite senzala necessità di acquisire la do­manda cartacea in originale.Naturalmente questa domanda vaconservata dal beneficiario dellaprestazione (circolare Inps n. 47 del27 marzo 2012). Va sottolineato,inoltre, che la data di presenta­zione della domanda è quella dellaricezione in forma telematica.

Le domande devono essere pre­sentate attraverso uno dei seguenticanali:­ Web ­ servizi telematici accessi­bili direttamente dal cittadino tra­mite Pin attraverso il portale del­l’Istituto;­ Contact center integrato ­ n.803164 (per chiamate gratuite danumeri fissi) o n. 06164164 (perchiamate da telefoni cellulari concosto a carico dell’utente);­ Patronati ­ mediante i servizi te­lematici offerti dai medesimi.

Inserimento dei datinella domandaIl servizio prevede il prelievo auto­matico di alcune delle informa­zioni necessarie, utilizzando i datigià in possesso dell’Istituto quali, adesempio, i dati anagrafici del richie­dente. Altri dati devono essere,invece, inseriti direttamente dalrichiedente e confermati dal me­desimo al termine dell’inserimento,al fine di fornire all’Istituto tutti glielementi necessari per poter defini­re la richiesta da parte delle sedi.Si precisa che nel corso della com­pilazione della domanda, la proce­dura permette di salvare i dati ac­quisiti, in modo da consentire al cit­tadino di poter intervenire sulladomanda stessa in momenti suc­cessivi e di inviarla all’Inps solo almomento della conferma fina­le. Senza la conferma finale la do­manda è considerata ‘in bozza’.

Compilazione della domanda diliquidazione dell’indennità del­l’assicurazione sociale Vita daparte dell’iscritto per il decessodi un suo familiareIl servizio on line “Domanda liquida­zione indennità Asv”, da compilarsiper ottenere la liquidazione della

prestazione economica dell’Assi­curazione sociale Vita, è disponibilenell’area riservata del portale del­l’Istituto, nella sezione “Servizi ai cit­tadino”.Una volta completata la compilazione(operazione possibile solo se l’utenteè in possesso del codice Pin disposi­tivo), la domanda viene automatica­mente inviata alla sede Inps gestionedipendenti pubblici competente terri­torialmente. Nella richiesta di liquida­zione il modello deve essere compila­to specificando i dati anagrafici deldefunto, con l’indicazione della rela­zione di parentela.

Compilazione della domanda diquantificazione del Tfs ai finidella stipula di un contratto dicessioneIl servizio on line “domanda diquantificazione del Tfs ai fini dellacessione” è disponibile nell’areariservata del portale dell’Istituto,nella sezione “Servizi per il cittadi­no”, ricercandolo con le tre diver­se modalità previste: all’internodell’Area tematica, per tipologia diservizio (Domande, Consultazioni,Simulazioni) oppure seguendo l’or­dine alfabetico. Il modello Pdf inte­rattivo di “domanda di quantifica­zione del Tfs ai fini della cessione” èdisponibile cliccando sulla voce“Nuova domanda” all’interno delportale. All’apertura del modello idati anagrafici del richiedente equelli relativi all’amministrazio­ne dove ha prestato servizio sonoprecompilati con le informazionipresenti nell’anagrafica dell’Istituto.Il cittadino deve indicare la data dicessazione dal servizio, dal mo­mento che il Tfs non è cedibile pri­ma della cessazione del rapporto dilavoro e, pertanto, la quantificazionedel credito può essere operata solo

Page 90: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

RASSEGNEOsservatorio ex Inpdap

90 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

dopo la cessazione dal servizio.

Compilazione della domanda diquantificazione del Tfr ai finidella stipula di un contratto dicessioneIl servizio on line “domanda diquantificazione del Tfr ai fini del­la cessione” è disponibile nel­

l’area riservata del portale del­l’Istituto, presente nella sezione“Servizi per il cittadino”, ricer­candolo con le tre diverse mo­dalità previste: all’interno del­l’Area tematica, per tipologia diservizio (Domande, Consultazio­ni, Simulazioni) oppure seguen­do l’ordine alfabetico.

È inoltre disponibile anche una ri­cerca libera per individuare il ser­vizio attraverso l’inserimento di“parole chiave”. Tale servizio con­sente di trasmettere via Web la do­manda e di ottenere da parte del­l’Istituto la certificazione del calcolodel Tfr maturato alla data di cessa­zione dal servizio.

Cambia la presentazione delle istanzeInps, circolare 30 aprile 2013 n. 71

Il canale telematico per la presenta­zione di istanze in materia previ­denziale acquista sempre più utiliz­zazione. In proposito l’Inps con lacircolare n. 71 del 30 aprile 2013detta le istruzioni operative ri­guardanti le modalità di presenta­zione delle istanze per la totalizza­zione estera, per la totalizzazio­ne dei periodi assicurativi, perl’accesso ai benefici legati allosvolgimento di lavori particolar­mente faticosi e pesanti (c.d. lavoriusuranti), per la doppia annuali­tà e per la revoca e annullamen­to della domanda di pensione.Riportiamo in sintesi le principalinovità. Il punto di partenza è costi­tuito dalla circolare Inps n. 131, at­tuativa della determinazione delpresidente dell’Inps relativa all’utiliz­zazione graduale della telematicaper la presentazione delle principalidomande di prestazioni/servizi.Per dare modo agli utenti di ade­guarsi alle nuove modalità di com­pilazione e di invio delle domande,è previsto un periodo transitorio,fino al 31 luglio 2013, durante ilquale le predette domande posso­no essere presentate con le con­suete modalità. Questa possibilità,però, viene a cessare a decorreredal 1° agosto 2013: le suddetteistanze dovranno essere trasmes­se esclusivamente in via telemati­ca. Questo comporta che da que­

sta data le suindicate istanze nontrasmesse in via telematicanon saranno procedibili fino aquando l’utente non abbia provve­duto alla trasmissione telematica.Viene precisato, inoltre, che tutte ledomande pervenute in modalità te­lematica devono essere istruite edefinite senza necessità di acquisi­re la domanda cartacea in origina­le, la cui conservazione spetta albeneficiario della prestazione(circolare Inps n. 47 del 27 marzo2012). La data di presentazionedella domanda sarà esclusiva­mente quella in cui verrà ricevuta informa telematica.Le domande devono essere pre­sentate attraverso uno dei seguenticanali:­ Web ­ servizi telematici accessibilidirettamente dal cittadino tramitePin attraverso il portale dell’Istituto;­ Contact center integrato ­ n.803164 (per chiamate gratuite danumeri fissi) o al n. 06164164 (perchiamate da telefoni cellulari contariffazione a carico dell’utente);­ Patronati ­ attraverso i servizi te­lematici offerti dagli stessi.

Presentazione della domandatramite Web, direttamente dagliinteressatiPer utilizzare il servizio di invio online, il richiedente deve essere inpossesso del Pin di autentica­

zione a carattere dispositivo. Inol­tre, quando il richiedente non siapresente nella banca dati della ge­stione ex Inpdap occorre che il me­desimo venga registrato nella stes­sa. Solo dopo tale registrazione ilrichiedente può procedere alla pre­sentazione in modalità telematicadelle domande di prestazioni pen­sionistiche.

Inserimento della domandaPer l’inserimento della domanda ilcittadino dovrà compilare unaserie di campi nei quali dovrannoessere riportate le informazioni ne­cessarie. Il servizio prevede il pre­lievo automatico di alcune delleinformazioni necessarie alla com­pilazione della domanda, utilizzan­do i dati già in possesso dell’Istitutoquali, ad esempio, i dati anagraficidel richiedente. Altri dati dovrannoessere, invece, inseriti diretta­mente dal richiedente e confer­mati dal medesimo al termine del­l’inserimento, al fine di fornire al­l’Istituto tutti gli elementi necessariper poter definire il provvedimentoda parte delle sedi.

Modalità di compilazionedella domandadi totalizzazione esteraSelezionato il modello di domandadi totalizzazione estera l’interessatodeve indicare la categoria di ap­

Page 91: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

RASSEGNEOsservatorio ex Inpdap

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 91

partenenza e cioè richiedente ti­tolare o richiedente superstite diiscritto. Nella sezione di riferimentovengono visualizzati i dati anagra­fici e quelli relativi alla residenza delrichiedente; se il richiedente è unsuperstite dell’iscritto occorre inol­tre inserire, negli specifici campi, ilcodice fiscale dell’iscritto decedutoe la relazione di parentela (vedovo/a, orfano/a, fratello/sorella, nipote,padre/madre). Il richiedente deveindicare obbligatoriamente almenoun numero di telefono (fisso/mo­bile) ed un indirizzo e­mail pereventuali comunicazioni. Il richie­dente deve indicare la provincia e ilcomune, con il relativo cap., dovepresta o ha svolto l’attività lavorati­va; nel caso di domanda presenta­ta dal superstite di iscritto le infor­mazioni relative all’attività lavorativadevono essere riferite a quest’ulti­mo.Se la domanda viene presentatadall’iscritto, lo stesso deve di­chiarare:n di essere cessato dal servizio in

Italia ed indicare l’amministrazio­ne/ente presso la/il quale hasvolto attività lavorativa e la datadi risoluzione del rapporto dilavoro;

n di essere attualmente in ser­vizio e riportare, nello specificocampo, l’amministrazione/entepresso la/il quale presta attivitàlavorativa.Nel caso in cui la domanda ven­ga presentata dal superstitedell’iscritto il richiedente devedichiarare:

n la data di cessazione dal ser­vizio con l’indicazione dell’ulti­mo ente datore di lavoro in Italia;

n la data e il luogo in cui è avve­nuto il decesso.L’interessato deve dichiarare inquale/i Stato/i ha la cittadinan­za. Nel caso di domanda pre­sentata dal superstite, occorreindicare anche la cittadinanzache aveva l’iscritto deceduto.Il richiedente deve compilare i

seguenti campi:n lo Stato presso il quale ha svol­

to attività lavorativa;n il periodo relativo al lavoro svol­

to;n il tipo di attività (impiegato, mi­

natore, operaio, marittimo oagricoltore);

n il datore di lavoro;n la città in cui ha prestato attività

lavorativa;n la denominazione dell’Istituto

previdenziale estero con l’indi­cazione dello Stato e della città.

Modalità di compilazionedella domanda di totalizzazionedei periodi assicurativiSelezionato il modello di domandadi totalizzazione dei periodi assicu­rativi l’interessato deve indicare lacategoria di appartenenza: ri­chiedente titolare o richiedente su­perstite di iscritto. In questa sezio­ne di riferimento sono esposti, inmodalità precompilata, i datianagrafici e quelli relativi alla resi­denza del richiedente; se il richie­dente è un superstite dell’iscrittooccorre inoltre inserire, negli speci­fici campi, il codice fiscale del­l’iscritto deceduto e la relazione diparentela (vedovo/a, orfano/a, fra­tello/sorella, padre/madre, tutore) ela data di decesso.

Sezione domanda di totalizza­zione dei periodi assicurativi aifini del diritto alla pensioneIn questa sezione l’interessato de­ve dichiarare:­ l’ultimo ente datore di lavoro(denominazione, data dalla qualeha prestato attività lavorativa, la se­de/luogo di lavoro, la provincia, co­mune e il codice di avviamento po­stale). Se la domanda viene pre­sentata da un superstite di iscrittotali informazioni devono essere rife­rite all’iscritto deceduto;­ la cittadinanza e il relativo codi­ce fiscale;­ la data di cessazione dal servi­zio ovvero di prestare attività lavo­

rativa (queste informazioni sono ri­chieste solo nel caso di presenta­zione della domanda da parte deltitolare);­ di rinunciare alla ricongiunzioneprecedentemente richiesta (occor­re riportare la data di presentazionedella domanda) e non ancora ac­colta dall’Istituto;­ che non è stata presentata, dopoil 3 marzo 2006, la domanda direstituzione dei contributi daiFondi di iscrizione;­ le diverse forme pensionistichein cui risultano periodi assicurativi econtributivi oggetto di totalizzazio­ne con l’indicazione dei relativi peri­odi e dell’ente previdenziale;­ di non avere ovvero che il dipen­dente deceduto non aveva (nel ca­so di presentazione della domandada parte del superstite) altri periodiassicurativi (obbligatori, volontari, fi­gurativi o riscattati) presso altre for­me di previdenza obbligatoria oltrea quelli elencati;­ di avere raggiunto il limite di etàprevisto dagli ordinamenti di tutte leforme pensionistiche nelle quali ilrichiedente titolare è stato iscritto.Tale informazione non deve essereriportata nel caso in cui la doman­da venga presentata dal superstitedi iscritto.Nel caso di presentazione delladomanda di totalizzazione deiperiodi assicurativi ai fini del dirittoalla pensione di inabilità l’interessa­to può indicare, nello specificocampo, di allegare la copia digitaledella certificazione medica atte­stante lo stato di inabilità.

Modalità di compilazione delladomanda di accesso al tratta­mento pensionistico anticipatoper gli addetti alle lavorazioniparticolarmente faticose e pe­santiNella pagina iniziale della proceduravengono visualizzati i dati anagra­fici e quelli relativi alla residenzadel richiedente la prestazione; taliinformazioni non sono modificabili.

Page 92: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

RASSEGNEOsservatorio ex Inpdap

92 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

Sezione domanda di ricono­scimento del diritto all’acces­so al trattamento pensionisti­co anticipatoIl cittadino deve indicare l’annoin relazione al quale chiede il rico­noscimento del diritto all’accessoal trattamento pensionistico anti­cipato ai sensi del Dlgs 21 aprile2011 n. 67. In questa sezione l’in­teressato deve dichiarare di averprestato attività lavorativa ripor­tando, negli specifici campi, le se­guenti informazioni:­ la denominazione del datore dilavoro;­ il periodo di attività lavorativa.

Sezione attività lavorativaconsiderata “particolarmentefaticosa e pesante”Il richiedente deve dichiarare diaver svolto attività di lavoro dipen­dente indicando, tra le seguentitipologie, quella per la quale in­tende usufruire del beneficio di

accesso al trattamento pensioni­stico anticipato:n lavoratore impegnato in man­

sioni particolarmente usu­ranti di cui all’art. 2 del DmLavoro e della previdenza so­ciale 19 maggio 1999;

n lavoratore notturno comedefinito dal Dlgs n. 67/2011nelle seguenti categorie:­ lavoratore notturno il cui ora­rio di lavoro è inserito nel qua­dro di lavoro a turni e che haprestato l’attività nel periodonotturno per almeno 6 oreconsecutive comprendentil’intervallo tra la mezzanotte ele 5 del mattino;­ lavoratore che ha prestatol’attività lavorativa per almeno3 ore nell’intervallo tra la mez­zanotte e le 5 del mattino perperiodi di lavoro di durata pariall’intero anno lavorativo;

n lavoratore alle dipendenze diimprese per le quali operano le

voci di tariffa per l’Inail im­pegnati all’interno di un pro­cesso produttivo in serie di cuiall’art. 1, comma 1, lett. c), delDlgs n. 67/2011;

n conducente di veicoli di ca­pienza non inferiore a 9 po­sti, adibiti a servizio pubblico ditrasporto collettivo.

Modalità di revoca e annulla­mento della domanda di pen­sioneDal menù “domande Web di pen­sioni” ­ domande inoltrate, il ri­chiedente visualizza le informa­zioni relative all’istanza inviata(tipo di modello, numero e datadel protocollo o stato, eventualiallegati). Nel caso in cui l’interes­sato intenda revocare la domandadi pensione inoltrata, sia per erro­re di compilazione o per revocadella domanda di collocamento ariposo, dovrà utilizzare la funzione“revoca”. l

IL MANAGER DELLA FORMAZIONEa cura di A. Pizzicaroli

L’opera si propone di fornire informazioni e competenze utili a coloro i quali hanno intenzione di operare, o già operino, nel settore della formazione.In particolare si rivolge ai laureati nelle discipline umanistiche, funzionari, quadri e dirigenti che hanno in animo di attivare dei corsi di formazione nell’ufficio in cui lavorano permettendo loro di muoversi in maniera dinamica nel settore e fornendo strumenti utili ed efficaci.È quindi un manuale pratico anche per coloro i quali intendono divenire imprendi-tori dando vita ad una società di formazione, oppure liberi professionisti costruendo la propria professione e divenendo formatori.

Pagg. 192 – e 24,00

Il prodotto è disponibile anche nelle librerie professionali.Trova quella più vicina all’indirizzo www.librerie.ilsole24ore.com

NOVITÀ

Page 93: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

RASSEGNEOsservatorio Inps

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 93

Osservatorio Inps:la bussola delle novità

di Aldo ForteEsperto previdenziale

Totalizzazione periodi esteriInps, messaggio 26 aprile 2013 n. 6878

Non è possibile totalizzare ibonus o maggiorazioni contri­butive relativi a periodi di lavo­ro corrispondenti ad attivitàusuranti svolte in altri Statimembri dell’Unione europea;stesso discorso andrà fatto inmateria di totalizzazione deiperiodi assicurativi esteri cor­relati ad attività lavorativecomportanti esposizione al­l’amianto.Sono queste le precisazionifornite dall’Inps con messag­gio n. 6878 del 26 aprile 2013,in seguito a numerose segna­lazioni pervenute dalle sediterritoriali con le quali sonostati segnalati modelli E 205,attestanti i periodi lavorativiall’estero, romeni contenentibonus o maggiorazioni contri­butive relativi a periodi di lavo­ro, spesso di lunga durata,corrispondenti ad attività usu­ranti svolte in Romania.In particolare, i bonus o lemaggiorazioni contributive,variamente denominati, sonocontenuti in E 205 rettificativiche vengono inviati dalle isti­tuzioni estere dopo il rigettoda parte dell’Inps di domande

di pensione per mancanza delrequisito contributivo; si han­no richieste di riesame dipratiche in convenzione, re­spinte per carenza contributi­va, conseguenti all’invio dinuovi estratti che indicano unnumero di contributi corri­spondente a quello occorrenteper il conseguimento dellapensione italiana.L’Inps precisa che la materiadei lavori usuranti è regolatadal Dlgs n. 67/2011, che rico­nosce ai lavoratori dipendentiimpegnati in lavori o attivitàparticolarmente faticose o pe­santi, il diritto a conseguirela pensione anticipata conrequisiti inferiori a quelli previ­sti per la generalità dei lavora­tori dipendenti. A tal proposi­to, informato il ministero delLavoro, l’Inps ritiene che, es­sendo la materia regolata dauna legislazione speciale, sidebba continuare a non tota­lizzare i bonus o maggiorazio­ni contributive relativi a periodidi lavoro corrispondenti ad at­tività usuranti svolte in altriStati membri dell’Unione euro­pea; allo stesso modo non

potrà trovare applicazioneil beneficio del pensiona­mento anticipato, per atti­vità usuranti svolte all’este­ro, con riferimento alle qualinon è possibile accertare ilpossesso degli stringenti re­quisiti stabiliti dalla normativanazionale (ad esempio, lemansioni o i requisiti stabilitiper i lavoratori notturni). Ana­loga soluzione è stata ritenu­ta legittima dal ministero delLavoro in materia di totalizza­zione dei periodi assicurativiesteri correlati ad attività la­vorative comportanti espo­sizione all’amianto, con rife­rimento in particolare ai bonuso maggiorazioni contributivecontenuti nei formulari E 205provenienti da istituzioni co­munitarie.Per dare applicazione a quan­to sopracitato, in caso di dub­bi sulla natura dei bonus omaggiorazioni contributive ri­portati nei modelli E 205 este­ri, le sedi territoriali sono invi­tate a chiedere i necessarichiarimenti alle istituzioniestere sulle attività lavorativead essi corrispondenti.

Page 94: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

RASSEGNEOsservatorio Inps

94 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

Massimale gestione separataInps, messaggio n. 4350/2013

Il versamento dei contributialla Gestione separata di cuiall’art. 2, comma 26, della leggen. 335/1995, deve essere fattosempre nell’ambito del massima­le contributivo fissato ogni anno.Questa, in sintesi, la precisazionefornita dalla direzione centraleEntrate dell’Inps, illustrata conmessaggio n. 4350/2013, ad unquesito posto da una sede regio­nale in merito all’applicazione delmassimale.In maniera specifica, era stataprospetta la questione relativa­mente all’applicazione delmassimale annuo contributi­vo di cui all’art. 2, comma 18,della legge n. 335/1995, con rife­rimento ad un iscritto nella Ge­stione separata.Per il soggetto interessato, i con­tributi erano stati versati sull’inte­ro ammontare del compenso, su­perando negli anni 2011 e 2012 ilmassimale stabilito per l’anno diriferimento; ma dall’estratto con­to dell’assicurato si è evidenziatoun accredito contributivo, rela­tivamente a ciascun periodo, ri­dotto in ragione del relativomassimale contributivo.

Dato che il soggetto è in posses­so di anzianità contributiva primadel 1° gennaio 1996, lo studio diconsulenza che ha prospettato laquestione ritiene che nei confron­ti dell’assicurato non debba farsiluogo all’applicazione del massi­male contributivo di cui al citatoart. 18 della legge n. 335/1995,citando in merito la circolare Inpsn. 42/2009, dove viene precisa­to, a proposito del massimalecontributivo, che “la contribu­zione versata anteriormenteal 1° gennaio 1996 in qualun­que gestione pensionisticaobbligatoria, anche se diversada quella di iscrizione al 1°gennaio 1996, comporta lanon applicazione del massi­male contributivo”.La direzione Entrate, illustrandoquanto stabilito dal più volte cita­to art. 2, comma 18, della leggen. 335/1995, ricorda che conspecifico riferimento alla gestioneseparata, il Dm n. 281/1996 pre­cisa che “Il contributo annuo dicui al comma 1 non può supera­re complessivamente il 10% delmassimale contributivo annuo dicui all’art. 2, comma 18, della

legge n. 335 del 1995”; ne con­segue che alla suddetta ge­stione, in virtù anche delle carat­teristica di essere nata in un regi­me puramente contributivo, nonpuò non applicarsi il massimaledi reddito.In merito alla circolare n.42/2009, viene evidenziato chela stessa riguarda solo ed esclu­sivamente i lavoratori dipen­denti, i lavoratori autonomi e iprofessionisti iscritti alle cas­se di categoria, con esclusionedei lavoratori iscritti alla Gestioneseparata, che essendo stata isti­tuita dopo il 31 dicembre 1995,resta fuori dal merito della circo­lare, anche nel caso in cui sianostati riscattati, ai sensi dell’art.51, comma 2, della legge n.488/1999, periodi di collabora­zione antecedenti all’istituzionedella Gestione.Di conseguenza, per quanto so­pra chiarito, dovrà essere rimbor­sato quanto versato in ecceden­za al massimale, attribuendo 1/3al collaboratore e 2/3 al com­mittente, non potendo valoriz­zare i contributi eccedenti il mas­simale.

Salvaguardia dei 65mila e dei 55milaInps, messaggio 23 aprile 2013 n. 6645

Con il messaggio n. 6645 del 23aprile scorso, vengono forniti deichiarimenti sulle operazioni disalvaguardia; in particolare, lecondizioni per accedere alpensionamento con le regoleprevigenti la legge n. 214/2011

devono permanere fino al mo­mento di decorrenza della pen­sione, compreso il periodo ne­cessario per l’apertura dellac.d. finestra mobile. Per le ca­tegorie dei soggetti cessati dalrapporto di lavoro a seguito di

accordi individuali e collettivi diincentivo all’esodo e dei soggettiautorizzati alla prosecuzione vo­lontaria della contribuzione, lacondizione della mancata ri­presa di alcuna attività lavo­rativa successiva alla cessazio­

Page 95: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

RASSEGNEOsservatorio Inps

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 95

Autorizzazione pagamento AnfInps, messaggio 23 aprile 2013 n. 9702

Con il messaggio n. 6702 del 23aprile 2013, l’Inps precisa che inmerito al rilascio dell’autorizzazio­ne per la percezione dell’assegnoper il nucleo familiare, l’autorizza­zione all’Anf viene rilasciata dal­l’Inps al cittadino richiedentequando lo stesso risulta esserelavoratore dipendente e la pre­stazione familiare viene corrispo­sta dal datore di lavoro che antici­

pa gli importi per conto dell’Inps.La corresponsione dell’Anf, infat­ti, deve preventivamente esse­re autorizzata dall’Inps nel ca­so di particolari condizioni fa­miliari che possono influiresull’insorgenza del diritto all’Anf,sulla variazione della tipologia delnucleo e sulla possibile duplica­zione del pagamento. In tal casoil lavoratore dovrà presentare la

domanda di autorizzazione Anfall’Inps e, dopo aver ottenutol’autorizzazione (Mod. Anf 43),dovrà presentare quest’ultima acorredo della domanda di as­segni per il nucleo familiare al da­tore di lavoro. Ciò in quanto ilMod. Anf 43 costituisce una verae propria autorizzazione dell’Inpsal pagamento della prestazioneda parte del datore di lavoro.

ne/autorizzazione deve sussiste­re fino alla decorrenza deltrattamento pensionistico.In merito ai lavoratori che aveva­no presentato le richieste alla Dtldi competenza per l’accesso albeneficio (salvaguardia dei65mila) e che sono state accoltedalle direzioni territoriali del lavoroe che tuttavia siano rimastiesclusi dal predetto beneficioper maturazione dei requisiti checomportino la decorrenza dellapensione successivamente al 6

dicembre 2013 ­ ma comunqueentro il 6 gennaio 2015 ­ o pereventuale incapienza, nonostanteil possesso di tutte le altre condi­zioni prescritte per accedere allasalvaguardia dei 65mila, nondovranno presentare, a differenzadi quanto chiarito in precedenza,una nuova istanza alle Commis­sioni delle direzioni territoriali dellavoro per l’accesso al beneficiodi cui all’art. 22 della legge n.135/2012 ed al decreto intermini­steriale dell’8 ottobre 2012.

Viene precisato che rimane fer­mo che per accedere alla salva­guardia dei 55mila devono pre­sentare istanza entro il 21maggio 2013 tutti i soggetti,cessati per accordi individuali ocollettivi, i quali, pur in possessodei requisiti per accedere alla sal­vaguardia dei 65mila, non hannomai presentato istanza alla Dtlovvero i cessati che per la primavolta si trovino nelle condizioniper accedere alla salvaguardiadei 55mila.

Cud per soggetti decedutiInps, messaggio 29 aprile 2013 n. 7107

Con messaggio n. 7107 del 29aprile 2013, l’Inps fornisce al­cune precisazioni per la ri­chiesta del Cud da parte deglieredi dei soggetti deceduti,sottolineando che le vie sono:Posta elettronica, i cittadini, inpossesso di un indirizzo di po­sta elettronica certificata e po­sta elettronica ordinaria, posso­no formulare la richiesta di inviodel Cud del soggetto decedutoattraverso la propria casella di

posta. La richiesta dovrà esse­re inoltrata all’indirizzo richie­[email protected],specificatamente messo a di­sposizione dall’Istituto; Sportelliveloci dell’INPSL’erede può ottenere il rilasciodel Cud del soggetto decedutorecandosi presso le sedi di­slocate sul territorio, ivicomprese quelle ex­Inpdap edex­Enpals; tutte le strutturesono infatti tenute a rilasciare

la certificazione in argomentosenza distinzione di gestio­ne previdenziale. Infine,l’Inps precisa che in presenzadi una richiesta avanzata attra­verso il Contact center multi­canale da soggetto terzo, innome e per conto dell’interes­sato che si trova nell’impossi­bilità di accedere alla certifica­zione, il Cud verrà spedito al­l’indirizzo del titolare stessopresente negli archivi Inps.

Page 96: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

RASSEGNEOsservatorio Inps

96 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com n. 5 - Maggio 2013

Ricostituzioni pensioni a livello centraleInps, messaggio 9 maggio 2013 n. 7619

Con messaggio n. 7619 del 9maggio 2013, l’Inps illustra le atti­vità di ricostituzione delle pensionieffettuate a livello centrale, nel­l’ambito delle attività di ricostitu­zione delle pensioni programmatea livello centrale, con effetto a par­tire dalla rata di pensione dimaggio 2013.

Ricostituzione automaticadelle pensioni con conguaglifiscaliSi è provveduto ad elaborare lepensioni che subiscono variazio­ni fiscali a seguito:­ della liquidazione di altre pre­stazioni fiscalmente rilevanti co­municate al Casellario dei pensio­nati (nuovi abbinamenti);­ del venir meno di prestazioni ero­gate da altri enti e comunicate alCasellario (disabbinamenti);­ della variazione dell’imponibi­le Irpef di prestazioni erogate daaltri enti comunicate al Casellariodei pensionati;­ dell’acquisizione e/o delle varia­zioni delle detrazioni di imposta;­ della revoca della detrazioneper il coniuge fiscalmente a carico,effettuata dalla procedura di “Se­gnalazione decesso”;­ della variazione di imponibile de­terminata dalle segnalazioni effet­tuate dalle sedi con la procedura“Gestione pagamenti ridotti e di­sgiunti”.I conguagli fiscali saranno posti inpagamento con la rata di maggio2013. Agli interessati è stata in­viata la comunicazione di ri­calcolo.

Ricostituzione automaticadelle pensioni confermatea seguito di revisione sanitariaSi è provveduto ad elaborare le

pensioni confermate a seguito direvisione sanitaria segnalate dallesedi. Il nuovo importo di pensioneviene erogato dal mese di maggio2013.I conguagli “validati” sarannoposti in pagamento con la rata dimaggio 2013.

Ricostituzioni d’ufficioSono state elaborate le pensioniindividuate come “ricostituzionid’ufficio” per particolari situa­zioni che ne comportano il ri­calcolo (nuova liquidazione dipensione Inps a soggetti già tito­lari di pensione, nuova liquidazio­ne di pensione Inps a coniuge diun soggetto titolare di pensione,cessazioni di familiari per deces­so ecc.).Il nuovo importo di pensioneviene erogato dal mese di maggio2013.I conguagli a credito o a debi­to, determinati dall’elaborazionecentrale, sono stati memorizzatisull’archivio conguagli.

Conguagli a creditoI conguagli a credito del pensio­nato sono stati memorizzati co­me:­ “validati” per l’importo fino a500,00 euro e a condizione cheper la stessa pensione non sianomemorizzate, sull’archivio centra­le degli indebiti, precedenti rico­stituzioni con conguaglio a debitodel pensionato. Come di consue­to, la procedura ha provveduto,all’atto della validazione automati­ca, anche alla determinazionedelle ritenute Irpef;­ “da definire” se l’importo è ri­sultato superiore a 500,00 euro,ovvero inferiore a tale importo macon precedenti ricostituzioni a

debito del pensionato.Le sedi dovranno provvedere alladefinizione dei conguagli nonvalidati, effettuando eventualicompensazioni con indebiti.

Conguagli a debitoI conguagli a debito fino a 12,00euro non vengono recuperati, inapplicazione della determina pre­sidenziale n. 45 del 1° luglio2010.I conguagli a debito di importomaggiore di 12,00 euro sonostati gestiti dal programma di“scelta della recuperabilità direttadell’indebito” che provvede an­che all’eventuale determinazionedel numero di rate da utilizzareper il recupero.Gli indebiti per i quali non è statopossibile attivare il recuperodiretto, e la cui gestione sarà acura della sede, sono stati me­morizzati nell’archivio centrale de­gli indebiti da ricostituzione, per ilprelievo e la contabilizzazione daparte della procedura “Recuperocrediti da prestazioni”, con:­ numero di indebito compresotra 1.000.000 e 1.999.999, senon è stata possibile inviare la no­tifica del debito a livello centrale(pensionato residente all’estero,impossibilità di spedizione peranomalie nell’anagrafica ecc). Lanotifica del debito sarà a cura del­la sede;­ numero di indebito con serie nu­merica 5.000.000 se la notifica diindebito è stata spedita central­mente.

Comunicazione ai pensionatiAi pensionati interessati viene in­viata apposita comunicazione,differenziata in relazione all’esitodell’elaborazione. l

Page 97: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

RUBRICHETfr

n. 5 - Maggio 2013 www.pubblicoimpiego.ilsole24ore.com 97

La rivalutazione del Tfr per aprile 2013

a cura di Fabrizio Bonalda

anno

mese

[1]

peri

odo

matu

razi

one

Tfr

indic

eIs

tat

[2]

mese

com

pete

nza

dic

em

bre

anno

pre

c.[

3]

incid

enza

%va

riazi

one

[4]

75%

[5]

tass

o1,5

%a

mese

[6]

coeff

icie

nte

art

.2120

co.4

­5,c

.c.[

7]

monta

nte

mensi

le[8

]

monta

nte

pro

gre

ssiv

o[9

]

2011 da applicare al fondo Tfr al 31 dicembre 20102011 1 15/1 14/2 101,2 0,5 0,395665 0,296749 0,125 0,421749 1,00421749 3,744406802011 2 15/2 14/3 101,5 0,9 0,693280 0,519960 0,250 0,769960 1,00769960 3,757390502011 3 15/3 14/4 101,9 1,5 1,090101 0,817576 0,375 1,192576 1,01192576 3,773148492011 4 15/4 14/5 102,4 2,2 1,586127 1,189595 0,500 1,689595 1,01689595 3,791680762011 5 15/5 14/6 102,5 2,3 1,685332 1,263999 0,625 1,888999 1,01888999 3,799115902011 6 15/6 14/7 102,6 2,5 1,784538 1,338403 0,750 2,088403 1,02088403 3,806551032011 7 15/7 14/8 102,9 2,9 2,082153 1,561615 0,875 2,436615 1,02436615 3,819534742011 8 15/8 14/9 103,2 3,3 2,379769 1,784827 1,000 2,784827 1,02784827 3,832518442011 9 15/9 14/10 103,2 3,3 2,379769 1,784827 1,125 2,909827 1,02909827 3,837179292011 10 15/10 14/11 103,6 3,8 2,776590 2,082442 1,250 3,332442 1,03332442 3,852937282011 11 15/11 14/12 103,7 4,0 2,875795 2,156846 1,375 3,531846 1,03531846 3,860372422011 12 15/12 14/1/11 104,0 4,4 3,173410 2,380058 1,500 3,880058 1,03880058 3,873356092012 da applicare al fondo Tfr al 31 dicembre 20112012 1 15/1 14/2 104,4 0,4 0,384615 0,288462 0,125 0,413462 1,00413462 3,889370932012 2 15/2 14/3 104,8 0,8 0,769231 0,576923 0,250 0,826923 1,00826923 3,905385772012 3 15/3 14/4 105,2 1,2 1,153846 0,865385 0,375 1,240385 1,01240385 3,921400602012 4 15/4 14/5 105,7 1,7 1,634615 1,225962 0,500 1,725962 1,01725962 3,940208732012 5 15/5 14/6 105,6 1,6 1,538462 1,153846 0,625 1,778846 1,01778846 3,942257142012 6 15/6 14/7 105,8 1,8 1,730769 1,298077 0,750 2,048077 1,02048077 3,952685402012 7 15/7 14/8 105,9 1,9 1,826923 1,370192 0,875 2,245192 1,02245192 3,960320382012 8 15/8 14/9 106,4 2,4 2,307692 1,730769 1,000 2,730769 1,02730769 3,979128512012 9 15/9 14/10 106,4 2,4 2,307692 1,730769 1,125 2,855769 1,02855769 3,983970202012 10 15/10 14/11 106,4 2,4 2,307692 1,730769 1,250 2,980769 1,02980769 3,988811902012 11 15/11 14/12 106,2 2,2 2,115385 1,586538 1,375 2,961538 1,02961538 3,988067022012 12 15/12 14/1/13 106,5 2,5 2,403846 1,802885 1,500 3,302885 1,03302885 3,741973262013 da applicare al fondo Tfr al 31 dicembre 20122013 1 15/1 14/2 106,7 0,2 0,187793 0,140845 0,125 0,265845 1,00265845 4,011925802013 2 15/2 14/3 106,7 0,2 0,187793 0,140845 0,250 0,390845 1,00390845 4,016927412013 3 15/3 14/4 106,9 0,4 0,375587 0,281690 0,375 0,656690 1,00656690 4,027564642013 4 15/4 14/5 106,9 0,4 0,375587 0,281690 0,500 0,781690 1,00781690 4,03256625

L’indice fornito dall’ISTAT per il mese di aprile 2013 è 106,9 (colonna [2]). Il coefficiente di rivalutazione (colonna [7]) è paria 0,781690, valore dato dalla somma di 0,5 (cioè il rateo di 4/12 del tasso fisso dell’1,5 (colonna [6]), e del 75% della varia­zione dell’indice (colonna [5]). In colonna [8] sono riportati i montanti mensili necessari a determinare, con una sola opera­zione, il capitale più la rivalutazione (ad esempio, per un Tfr al 31.12.2008 pari a euro 1.000, la rivalutazione è di euro30,36419: euro 1.000X3,036419%. Tfr e rivalutazione si possono ottenere moltiplicando direttamente per il montante me­se: euro 1.000X1,03036419). In colonna [9] è riportato il montante progressivo.

Page 98: Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12luigireggi.eu/wp-content/uploads/2014/11/Guida_al_Pubblico_Impiego... · Guida Pubb Impiego n 5.indd 1 07/05/13 12.06. ... per il rilancio

Il prodotto è disponibile anche nelle librerie professionali.Trova quella più vicina all’indirizzo www.librerie.ilsole24ore.com

I LIBRI DI GUIDA AGLI ENTI LOCALI

IN OFFERTA -10%e 40,50 invece di e 45,00

Clausola contrattuale: la sottoscrizione dell’offerta dà diritto a ricevere offerte di prodotti e servizi di Gruppo 24 Ore. Se non desidera riceverle, barri la casella qui accanto ❏ Informativa ex D.Lgs. 196/03: Il Sole 24 ORE S.p.A., Titolare del trattamento, raccoglie presso

dell’art. 7 D.lgs 196/’03 (accesso, correzione, cancellazione, opposizione al trattamento, ecc) rivolgendosi al Responsabile del trattamento, che è il Direttore Generale dell’Area Professionale presso Il Sole 24 ORE S.p.A. - Database Marketing Via Carlo Pisacane 1, 20016-

e a società esterne che svolgono attività connesse all’evasione dell’ordine e all’eventuale invio di nostro materiale promozionale. Consenso:

ON LINE All’indirizzo www.shopping24.it

BUONO D’ORDINE

Sì,

COGNOME NOME

RAGIONE SOCIALE

INDIRIZZO

E-MAIL

TELEFONO CELLULARE

CAP CITTÀ PROV.

CODICE FISCALE

PARTITA IVAATTENZIONE!

CAMPI OBBLIGATORI

CODICE CAMPAGNA

CON BOLLETTINO POSTALE* Allego al presente Buono d’Ordine la fotocopia del versamento sul C/C Postale n. 31482201 intestato a Il Sole 24 ORE S.p.A. IMPORTANTE: indicare sempre sul bollettino la causale del versamento.

CON CONTRASSEGNO*Al momento di ricevere la merce

COME ACQUISTARE DATI ANAGRAFICI

VIA MAIL Il coupon compilato può essere inviato in PDF anche all’indirizzo: [email protected]

*In entrambi i casi inviare il coupon scegliendo la seguente opzione

VIA FAX Inviare il coupon compilato al numero 02 o 06 30225402

Servizio Clienti Libri: tel. 02 o 06 3022.5680 - e mail: [email protected]

1 8 7 0 4

desidero acquistare il volume:PAGHE E CONTRIBUTI NEL PUBBLICO IMPIEGO CON CD-ROM BANCA DATI (cod. 7983) a € 40,50 anziché € 45,00Importo fiscalmente deducibile in quanto strumento professionale (artt. 54-56 del nuovo TUIR)

PAGHE E CONTRIBUTI NEL PUBBLICO IMPIEGOdi L. Tamassia, S. Dini, F. Sardo

Il manuale raccoglie e sistematizza le principali disposizioni di le-gislazione, prassi, giurisprudenza, contrattazione collettiva, pareri e quesiti dell’Aran e della Funzione pubblica, che ricostruiscono la retribuzione applicabile ad ogni livello contrattuale.La nuova edizione risulta arricchita ed implementata da una serie di novità: per ciascuna scheda sono inseriti i riferimenti di prassi e giurisprudenza aggiornati e, dove possibile, anche le indicazio-ni operative (es. “Scheda tredicesima mensilità”: come si calcola, come si calcolano ai fini della tredicesima le ferie, i permessi retri-buiti e quelli non retribuiti, i permessi per assistenza ai familiari disabili, le giornate di sciopero, la maternità obbligatoria, quella facoltativa, le 150 ore per diritto allo studio).La versione cartacea del volume è arricchita da un CD-Rom che costituisce una vera e propria banca dati di normativa, contratta-zione collettiva, giurisprudenza e prassi di riferimento oltre ad offri-re una selezione di articoli pubblicati sulle riviste specializzate del Sole24 ORE.

Pagg. 176 c.a. – e 45,00