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I FASCISMI IN EUROPA E LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA Studiare pagg. 239-245

I FASCISMI IN EUROPA E LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA

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I FASCISMI IN EUROPA E LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA. Studiare pagg . 239-245. Anni ’30, Europa: regimi democratici in minoranza rispetto a quelli autoritari - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: I FASCISMI IN EUROPA  E  LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA

I FASCISMI IN EUROPA E

LA GUERRA CIVILE SPAGNOLAStudiare pagg. 239-245

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Anni ’30, Europa: regimi democratici in minoranza rispetto a quelli autoritari Paesi coinvolti tra Europa centrale e orientale per arretratezza, tendenza

autoritaria, compresenze di etnie, diffuso antisemitismo (Romania, Bulgaria, Polonia, Grecia, Ungheria, Iugoslavia)

Caso austriaco: Dollfuss nuovo Cancelliere, virata verso il potere autoritario (fuorilegge Partito Comunista e Nazista, nuova Costituzione corporativista)

1934: tentato colpo di stato tedesco per annessione forzata: morte Dollfuss Fascismi iberici: Antonio Salazar in Portogallo e Francisco Franco in Spagna Causa guerra civile Spagna: profonda arretratezza economica, grave

conflittualità sociale, latifondismo (10.000 famiglie proprietarie terre metà Paese) Presenza organizzazioni socialiste e anarchiche richiedenti riforma agraria Aspirazioni autonomistiche da parte di baschi, catalani e galiziani La presenza dei terratenientes e l’oppressione della Chiesa cattolica Regime democratico e suffragio universale maschile dal 1898 Corruzione istituzioni, brogli elettorali, frequenti atti di forza davanti alla crisi 1923: Parlamento sciolto per mano di Primo de Rivera (con assenso Alfonso XIII) Costituzione governo di ispirazione mussoliniana fino al 1930 Promozione di industrializzazione e occupazione ma rifiuto riforma agraria

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Licenziamento de Rivera da parte del sovrano 1931: vittoria elezioni di repubblicani e socialisti, proclamazione Repubblica

con governo di coalizione Nuova Costituzione liberal-democratica, suffragio universale femminile, termine

influenza Chiesa su vita Stato (divorzio e riduzione istruzione religiosa) Governo debole per limitazione base consenso a ceti medi e intellettuali Nelle campagne dominazione anarchici (scioperi, occupazioni terre, violenze) Formazione opposizione di destra (aristocrazia terriera, cattolici, monarchici, falangisti) Elezioni 1933: vittoria fronte centro-destra, annullamento riforme democratiche Bienio negro 1933-35, scioperi ed insurrezioni 1936 nuova svolta: vittoria Fronte Popolare, governo democratico-repubblicano Incapacità di sviluppare una concreta politica di riforme, Paese nella paralisi 1936, progetto Destra: riconquista potere con la violenza, sollevazione esercito

con a capo il Generale Francisco Franco contro il governo Inizio guerra civile: nacionales contro repubblicani

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La questione interna del Paese e le conseguenze internazionali Principio del non-intervento di GB e Francia per timore diffusione socialismo e

ampliamento dimensioni conflitto Scorrettezza di Italia (60.000 uomini), Germania (10.000 con mezzi, armi e aere

Legione Condor ) Russia (armi, aiuti e Brigate Internazionali europee – 40.000) in aiuto dei rispettivi rappresentanti ideologici spagnoli

Vittoria ai franchisti per superiorità militare e per dissidi Fronte Popolare Le differenti priorità di comunisti e anarchici 1939: conquista di Barcellona e Madrid da parte di Franco, guerra civile di

500.000 morti con inaudite atrocità L’esilio dei repubblicani per sfuggire alla repressione franchista, condanne a

morte per i prigionieri politici

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Soggetto raffigurazione: bombardamento Guernica durante guerra civile spagnola

Evento reale, rappresentato con una tecnica (tipica del cubismo) che tende a deformare la realtà, geometrizzando le forme e a utilizzare pochi colori.

In questo caso Picasso ha utilizzato solo una scala di grigi per rendere la drammaticità di ciò che stava rappresentando.

La scena di guerra non è immediatamente identificabile per chi non conosce il contesto in cui è stata realizzata

Picasso ha dipinto quest'opera basandosi su ciò che aveva appreso dai giornali, in quanto in quel periodo si trovava in esilio in Francia

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Cavallo che urla: può rappresentare la natura ferita o il segno di come nobiltà e fierezza (tipiche del cavallo, ma anche della Spagna) vengano ferite a morte dalla brutalità della guerra

Toro: simbolo della Spagna, presente nella cultura occidentale con un duplice significato: da un lato, rappresenta la fertilità, la virilità, la forza, dall'altro è l'oscuro nemico da battere (come nella corrida spagnola)

Donna col bambino morto in braccio: rappresenta il dolore universale dell'uomo Soldato caduto: simbolo della gioventù distrutta dalle atrocità della guerra Donne (di cui una che scappa, una che regge un lume e un'altra che grida

dall'interno di una casa) : altri segni di dolore e rassegnazione Segni violenza (la ferita del cavallo, la spada spezzata in mano al soldato caduto, le

bocche spalancate in un grido di dolore) rendono ancora di più tragicità evento Luce: non quella del Sole (che non continua a splendere su Guernica) ma proviene

da due fonti artificiali: la lampada posta al centro della scena e il lume retto dalla donna dentro la casa

Fiore in mano al soldato e l'uccello (forse una colomba) a sinistra della lampada sono, però, segni di pace e speranza

Composizione simmetrica: scena è divisa in due zone uguali da muro caseggiato Schema centrale triangolare: due triangoli rettangoli che partono dalla parete del

caseggiato, figure laterali del toro a sinistra e della donna a destra fanno da quinte alla scena

 

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Verso la guerraStudiare pagg. 246-251

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Primo dopoguerra: pericolo da Est per garanzia istituzioni democratiche Vera minaccia: aggressività dittature nazifasciste Responsabilità radicale e totale a Germania, Italia e Giappone Fragilità ordine internazionale dovuta a: fallimento SdN europeista anacronistica Apparente clima di distensione dei rapporti tra Stati con accordi di Locarno e patto di

Briand-Kellogg Nuove tensioni da crisi ’29: ritorno a isolazionismo economico (Commonwealth) Invasione italiana in Etiopia debolmente sanzionata da SdN Compresenza di sistemi politici e ideologici antitetici, asprezza relazioni Ricorso alla guerra causato da: culto violenza, nazionalismo, ideali di potenza (guerra

come mezzo per conservare e fortificare prestigio e potere) Politica estera hitleriana fortemente sostenuta dal consenso popolare: revisione trattato Versailles riunificazione tutti i tedeschi d’Europa sotto il Reich conquista dello spazio vitale 1935: ritiro Germania da SdN, riacquisizione sovranità su Saar, inizio riarmo,

coscrizione obbligatoria La Conferenza di Stresa anglo-franco-italiana 1936: l’ ingresso militare in Renania e il silenzio inglese (politica appeasement) Firma trattato navale con GB

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La connivenza dell’Italia con Hitler per la consonanza di obiettivi 1936: intesa asse Roma-Berlino, primo esito collaborazione in guerra spagnola Dopo un mese patto anti Comintern e firma e intesa asse Roma-Berlino- Tokyo 1938: Anschluss e il progetto dell’unificazione di tutti i popoli di lingua tedesca 11.03.1938: entrata trionfale a Vienna Nuovo strappo a principi SdN, l’annessione dei Sudeti (regione Cecoslovacchia) La Conferenza di Monaco (Italia, Germania, Francia e GB): l’assenso dietro la

promessa tedesca del riconoscimento della libertà al resto del Paese Punto di non ritorno verso di guerra: la frase profetica di Churchill 1939: ingresso militare a Praga, fine indipendenza cecoslovacca Il colpo di Praga: Slovacchia con governo vassallo della Germania e Boemia-

Moravia, parte integrante del Reich

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1939: aggressione Italia verso l’Albania per riconquista credibilità internazionale Subito dopo, firma patto d’acciaio tra Ciano e von Ribbentrop Abbandono politica appeasement da parte di FR e GB, appoggio a Polonia

minacciata Questione di città di Danzica e del corridoio polacco Fallimento accordi URSS-GB-FR L’imprevedibile: patto decennale di non-aggressione Molotov-von Ribentrop Il valore del territorio della Polonia orientale