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La prova finale e la tesi di laurea
Atelier di Web e Interface design
Proff. Federica Dal Falco, Marco Quintavalle, Elena Valentini
Roma, 1 marzo 2009
Innovazione e analisi dei modelli di giornalismo –Laboratorio di tecniche e linguaggi del giornalismo
Prof.ssa Elena Valentini
Roma, 24 maggio 2017
Distinzione tra triennale e magistrale
• Prova finale (laurea triennale)• Tesi di laurea (laura magistrale o vecchio
ordinamento, ossia laurea quinquennale)
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La Prova finale
Poiché il corso di Innovazione e analisi dei modelli di giornalismo è rivolto a triennalisti, ci concentriamo sulla ”Prova finale”.
Alcune indicazioni (ad es. rispetto alla stesura del progetto, a come si scrive la bibliografia, alle riviste) sono utili indipendentemente dalla tipologia (Prova finale o Tesi triennale).
Pagina 3
I primi passi
• Consultare le linee guida sul sito del Coris
“La Prova finale del triennio: linee guida per la redazione dell’elaborato”
http://www.coris.uniroma1.it/sites/default/files/linee_guidaprovafinale.pdf
Pagina 4
Obiettivi e caratteristiche della Prova finale
“La Prova finale ha l’obiettivo di ricapitolare la formazione acquisita dallo studente nel corso del
triennio. Il suo scopo è attestare il raggiungimento di un’adeguata padronanza, da una parte, dei saperi disciplinari caratterizzanti il corso di studi; dall’altra,
della capacità argomentativa e di scrittura, di gestione delle fonti documentali e, non da ultimo, di autonomo
intervento progettuale”
Fonte: “La Prova finale del triennio: linee guida per la redazione dell’elaborato”
Pagina 5
“La Prova finale non rappresenta, pertanto, una semplice riduzione “quantitativa” della tesi classica, bensì un’esperienza tesa a valorizzare le specificità delle lauree triennali: prima fra tutte, l’opportunità di
combinare la formazione accademica di base a quella professionalizzante”
Fonte: “La Prova finale del triennio: linee guida per la redazione dell’elaborato”
Pagina 6
Obiettivi e caratteristiche della Prova finale
“L’elaborato finale deve basarsi su una rassegna critica della letteratura scientifica (saggio teorico) e
potrà essere eventualmente integrato dal resoconto di una piccola ricerca empirica (rapporto di ricerca)”
Fonte: “La Prova finale del triennio: linee guida per la redazione dell’elaborato”
Ci sono altri “modelli” e tipologie di prove?
Pagina 7
Obiettivi e caratteristiche della Prova finale
“I Regolamenti didattici in vigore contemplano la possibilità di corredare tali modelli tradizionali con lavori di taglio diverso. In questo caso, l’elaborato finale può prevedere l’autonoma progettazione e/o realizzazione, da parte dello studente, di uno o più
prodotti di comunicazione (siti web e portali, audiovisivi, piani di comunicazione e marketing,
prodotti editoriali, campagne pubblicitarie, format etc.)”
Fonte: “La Prova finale del triennio: linee guida per la redazione dell’elaborato”
Pagina 8
Obiettivi e caratteristiche della Prova finale
Il Coris “incoraggia la sperimentazione di formule mirate, in grado di finalizzare la Prova finale verso obiettivi e percorsi di lavoro specifici, in alcuni casi
propedeutici a successivi approfondimenti sul piano teorico, di ricerca o applicativo”
Fonte: “La Prova finale del triennio: linee guida per la redazione dell’elaborato”
Pagina 9
Obiettivi e caratteristiche della Prova finale
Fra i percorsi metodologici suggeriti : • traduzioni critiche di brevi saggi o articoli scientifici; • raccolta di testimonianze e casi di studio; • analisi secondarie di dati statistici; • sondaggi su un numero contenuto di casi; • progetti multimediali e di comunicazione etc.
Fonte: “La Prova finale del triennio: linee guida per la redazione dell’elaborato”
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Obiettivi e caratteristiche della Prova finale
Lunghezza indicativa
•40 - 50 cartelle, ciascuna di circa 2.000 battute
Impegno di 150 ore circa, pari a 40 giorni di lavoro continuativo.
Fonte: “La Prova finale del triennio: linee guida per la redazione dell’elaborato”
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Obiettivi e caratteristiche della Prova finale
La redazione del Progetto
Documento di circa due-tre pagine, consistente in:•Inquadramento problematico e teorico•Metodologia (se si intende fare una ricerca)•Descrizione della struttura•Indice di massima •Bibliografia di riferimento
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• Completezza
• Importanza dello studio e dell’approfondimento bibliografico
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La redazione del Progetto
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• partecipazione a gruppi, attività di ricerca, osservatori
http://www.coris.uniroma1.it/ricerca/osservatori• attenzione a convegni, conferenze, congressi• lettura di riviste di settore• rapporti con l’esterno (attività professionali,
rapporto con professionisti intervenuti nelle lezioni-incontro, tirocini)
La scelta del tema
Pagina 15
A quali aspetti prestare attenzione?• Rilevanza, originalità, fattibilità (pratica,
organizzativa, metodologica)• Attenzione a eccessiva genericità/generalità • Spendibilità sul mercato del lavoro• Interesse personale
La scelta del tema
Pagina 16
Le fonti
Le fonti servono per• Ideazione• Ricerca di sfondo• Analisi secondaria di dati “ufficiali”
Esistono fonti di vario tipo• Documentali e bibliografiche• Statistiche
Fonti documentali e bibliografiche
• Possibili fonti bibliografiche
Volumi accessibili gratuitamente per studenti Sapienza
• https://www.darwinbooks.it
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Di vario tipo a seconda del tema
Sul giornalismo
In Italia•“Osservatorio sul giornalismo”, realizzato dal Servizio Economico–Statistico (SES) dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom)• Altre indagini Agcom.
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Fonti documentali e bibliografiche
Di vario tipo a seconda del tema
Sul giornalismo
A livello internazionale• Reuters Institute Digital News Report
Ultimo disponibileNewman N, Fletcher R, Levy DAL, Nielsen RK (2016) Reuters Institute Digital News Report 2016. Reuters Institute for the Study of Journalism, Oxford.
Pagina 19
Fonti documentali e bibliografiche
Pagina 20
• Studi e ricerche condotti in precedenza sul tema oggetto di indagine
• Cosa va esaminato criticamente?– Risultati– Metodi e tecniche utilizzate per la rilevazione e
elaborazione
Fonti documentali e bibliografiche
• L’importanza di consultare articoli su rivista
Alcune riviste italiane su temi sociologici e comunicativi, in particolare sui temi dell’informazione e del giornalismo
• Problemi dell’Informazione*• Comunicazionepuntodoc • Sociologia della comunicazione• Comunicazione Politica*
* Articoli accessibili gratuitamente per studenti SapienzaPagina 21
Fonti documentali e bibliografiche
Alcune riviste italiane su temi sociologici e comunicativi• Sociologia e Ricerca sociale• Rassegna Italiana di Sociologia*• Sociologica*• Scuola Democratica*• Comunicazioni Sociali
Articoli accessibili gratuitamente per studenti Sapienza
Pagina 22
Fonti documentali e bibliografiche
Alcune riviste in lingua inglese sui temi comunicazione, informazione e giornalismo• Journalism studies*• Journalism Practice*• Digital Journalism*• Journal of communication*• Journal of Computer-Mediated Communication*• Public Opinion Quarterly• American Sociological Review
* Articoli accessibili gratuitamente per studenti SapienzaPagina 23
Fonti documentali e bibliografiche
Alcune riviste in lingua inglese sui temi comunicazione, informazione e giornalismo
• Journalism **• Media, Culture and Society**• New Media and Society**• Convergence**• Communication Research**• European Journal of Communication**
** Articoli prossimamente accessibili gratuitamente per studenti Sapienza
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Fonti documentali e bibliografiche
Come accedere gratuitamente agli articoli in quanto studenti Sapienza
• Computer collegato alla rete di ateneo• Da casahttps://web.uniroma1.it/sbs/accedi-da-casa/accedi-da-casa-con-bixy
https://web.uniroma1.it/sbs/easybixy/easybixy
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Fonti documentali e bibliografiche
La Sapienza mette a disposizione diversi strumenti per la ricerca bibliografica:•I cataloghi dei libri e dei materiali audiovisivi, Il catalogo delle riviste, il DiscoverySapienza - Il punto di accesso unificato per la ricerca: tutti gli articoli di tutti i periodici elettronici in abbonamento, riferimenti da tutte le banche dati e migliaia di risorse ad accesso aperto.
•https://web.uniroma1.it/sbs/risorse
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Fonti documentali e bibliografiche
• Banche dati e periodici in formato elettronico di tutte le discipline.
• Sapienza Digital Library (SDL): libri antichi digitalizzati, immagini, video e altri contenuti multimediali
• https://web.uniroma1.it/sbs/risorse
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Fonti documentali e bibliografiche
Altre risorse gratuite per gli studenti Sapienza
• http://www.uniroma1.it/office
Pagina 28
• L’importanza di ricorrere a fonti scientifiche
• Attenzione all’uso di Wikipedia
• Ricorrere anche a Google Scholar
• Diversificare le fonti nello stesso paragrafo/capitolo
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Fonti documentali e bibliografiche
Pagina 30
Fonti statistiche
Fonti statistiche
“Istituti o enti che hanno la funzione di raccogliere e quantificare informazioni su fenomeni collettivi in modo sistematico o periodico a fini sia conoscitivi
che amministrativi”Mingo, Talucci, 2005
• Fonti ufficiali e fonti parallele
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Fonti statistiche: ufficiali e parallele
Fonti ufficiali: rilevazioni effettuate per conto dello stato con carattere di continuità e sistematicità, producono dati regolarmente in vendita o a disposizione gratuitamente dei cittadini (fanno parte del Sistan)
Fonti parallele: realizzate ad hoc da privati (istituti di ricerca, aziende, associazioni, federazioni, ecc.) e riservate – gratuitamente o a pagamento – a soci, abbonati, clienti, utenti
Livolsi, Rositi, 1996
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Osservatori e centri di ricerca sulla Comunicazione e sui Media
• Mediamonitor minori e politica (Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale della Sapienza)
http://www.mediamonitorminori.it/
http://www.mediamonitor-politica.it/
• Altri Osservatori del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale
http://www.coris.uniroma1.it/ricerca/osservatori
• Osservatorio Europeo di Giornalismowww.ejo.ch
• Osservatorio di Paviahttp://www.osservatorio.it/index.php
• Centro di Ricerca sui Media e la Comunicazione (Università Cattolica)
http://centridiricerca.unicatt.it/osscom
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Osservatori e centri di ricerca sulla Comunicazione e sui Media
Altre fonti sul giornalismo
• Nieman Lab• Tow Center for digital journalism• Columbia Journalism Review• Pewresearch• http://pressthink.org/ (Jay Rosen)• http://buzzmachine.com/ (Jeff Jervis)
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Aspetti metodologici
• Accenni ad aspetti metodologici per chi decide di fare una ricerca
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Pagina 36
Tecniche e procedure tipiche delle indagini di tipo quantitativo
• l’impiego di tecniche standardizzate per la raccolta delle informazioni, al fine di registrare gli stati con cui, da caso a caso, si presentano determinate proprietà in un insieme di unità d’analisi che formano l’universo di riferimento;
• la costruzione di schede orientate alla raccolta e all’analisi di dati da codificare e trattare statisticamente;
• il ricorso a definizioni operative per la costruzione di variabili;
• la creazione di matrici dei dati;• l’utilizzo di procedure statistico-matematiche di
analisi dei dati.
Losito, 2009
Aspetti metodologici
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Tecniche e procedure tipiche delle indagini di tipo qualitativo
• Impiego di tecniche non standardizzate o a un livello basso di standardizzazione applicate a un numero “limitato” di casi
• Assenza di una matrice di dati• Analisi ermeneutica delle informazioni raccolte
Losito, 2009
Aspetti metodologici
Aspetti metodologici
• Il capitolo di Presentazione dei risultati deve aprirsi con un paragrafo di Presentazione della ricerca– Obiettivi– Eventuali ipotesi– Periodo di rilevazione– Strumenti e tecniche
Pagina 38
L’introduzione …
Meglio scriverla alla fine!
• Obiettivi del lavoro, sue principali chiavi di lettura, contestualizzandone in particolare gli elementi di originalità e rilevanza
• Presentazione dell’articolazione del lavoro
Pagina 39
Iniziamo a scrivere
Organizzazione del testo
• Scaletta
• Suddivisione in paragrafi
• Attenzione alle ripetizioni di concetti e ai collegamenti logico-concettuali
• Sistematizzazione degli argomenti (utile, ma non necessaria, una sorta di introduzione a ciascun capitolo)
• I capoversiPagina 40
Struttura della tesi
• Frontespizio, con intestazioni e informazioni amministrative
• Indice analitico, completo di rimandi ai numeri di pagina (si suggerisce la compilazione in automatico)
• Introduzione critica• Numero variabile di capitoli per ciascuno dei sottotemi
autonomi, a loro volta suddivisi in paragrafi • Concusioni• Bibliografia con tutti i documenti (libri, saggi, articoli,
rapporti, siti etc.), on e off line, citati all’interno dell’elaborato;
• Eventuali appendici, allegati (anche multimediali) Pagina 41
I riferimenti bibliografici
1. Sistema autore-data (definito anche alfabetico-cronologico)
2. Citazione estesa nelle note
Si rinvia a “La Prova finale del triennio: linee guida per la redazione dell’elaborato”
Pagina 42
I riferimenti bibliografici
1. Sistema autore-data (definito anche alfabetico-cronologico)– consente di eliminare gran parte delle note bibliografiche e
di richiamare in modo semplificato le fonti di volta in volta utilizzate direttamente nel corpo del testo, anziché in apposite note posizionate a piè di pagina o a fine capitolo.
– I riferimenti bibliografici si limiteranno a riportare due sole informazioni, inserite all’interno di apposite parentesi: il cognome dell’autore (o curatore) e l’anno di edizione dell’opera, eventualmente seguiti dal numero di pagina/e (necessario quando si riportano letteralmente e fra «virgolette» parti del testo altrui).
Si rinvia a “La Prova finale del triennio: linee guida per la redazione dell’elaborato”
Pagina 43
Un approfondimento. Le citazioni letterali
• Le citazioni letterali– Vanno riportate tra virgolette– Se lunghe meno di 3 righe si riportano nel corpo
del testo– Se lunghe più di tre righe si riportano
• Distinte dal corpo testo (uno spazio prima e dopo, eventualmente rientro)
• In font leggermente più piccolo di quello usato
Pagina 44
I riferimenti bibliografici
2. Citazione estesa nelle note
– Si riporta per esteso il riferimento bibliografico
– Se il richiamo a uno stesso testo ricorre in più occasioni secondo il sistema bibliografico standard, occorre utilizzare formule di citazione abbreviata per evitare inutili ridondanze.
Si rinvia a “La Prova finale del triennio: linee guida per la redazione dell’elaborato”
Pagina 45
Formule di citazione abbreviata
•Ibidem– quando la citazione si ripete identica nella nota
immediatamente successiva
• Ivi, a cui segue l’indicazione del numero di p./pp.: – quando la citazione di un testo si ripete nella nota
immediatamente successiva, ma con riferimento a pagine differenti da quelle precedentemente citate
Pagina 46
I riferimenti bibliografici
Formule di citazione abbreviata
• Quando si richiama nuovamente (ma non nella nota successiva) un testo precedentemente citato, occorre indicare nuovamente l’autore, a cui segue l’indicazione:
– Op. cit. (e, se necessario, il numero di pagina), se si tratta della sola opera dell’autore citata nel testo:
– Se nel testo è citata più di un opera dell’autore, occorre ripetere il titolo dell’opera (o una parte riconoscibile di esso), seguito dall’abbreviazione cit.:
Pagina 47
I riferimenti bibliografici
Modalità di citazione per le note (se si usa il metodo di citazione per esteso) e per la bibliografia finale
•Libro: – Cognome, nome, anno di edizione, Titolo e sottotitolo in
corsivo, casa editrice, luogo di edizione.
•Curatela: – Cognome, nome (a cura di), anno di edizione, Titolo e
sottotitolo in corsivo, casa editrice, luogo di edizione.
Pagina 48
I riferimenti bibliografici
Modalità di citazione per le note (se si usa il metodo di citazione per esteso) e per la bibliografia finale
•Capitoli all’interno di opere miscellanee: – Cognome, nome, anno di edizione, “Titolo del saggio fra
virgolette”, in cognome, nome del/i curatore/i (a cura di), titolo e sottotitolo dell’opera in corsivo, casa editrice, luogo di edizione, pp. da-a.
•Articoli su rivista: – Cognome, nome, anno di edizione, Titolo dell’articolo in
corsivo, “Nome rivista”, annata, numero, mese/anno, pp. da-a.
Pagina 49
I riferimenti bibliografici
Note grammaticali, sintattiche, ortografiche
Non usare MAI
• la virgola tra soggetto e verbo• apostrofo tra un e nome/aggettivo maschile
Attenzione alla coerenza dei tempi verbali
Attenzione alla punteggiatura
Pagina 50
Altre raccomandazioni
• Coerenza (ad esempio nelle modalità di citazione)
• Consegnare i capitoli di volta in volta quando sono considerati definitivi e non in bozza
Pagina 51
Altre raccomandazioni
NON COPIARE Usare le citazioni letterali
Pagina 52