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MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE EMME14 - EDIZIONE GRATUITA LUGLIO - AGOSTO 2010 ANNO II - NUMERO 6 “Il dubbio nasce con la conoscenza.” J.W. von Goethe www.webalice.it/meridiano14 Un giugno per imparare, una estate per riflettere di Luca Bongiovanni L’acqua del rubinetto: questa sconosciuta..................................di Maurizio Aiello Il cane di quartiere è una realtà anche a Palazzolo......................................di Maurizio Aiello Scuola : presentati i prodotti dei progetti PON..............................................di Ivana Ferla APQ Giovani “In volo nella Valle degli Iblei”............di Gaetano Guzzardo Il randagismo: una battaglia culturale.........................di Maurizio Aiello PAG. 2 Estate 2010 CIRCOLO DI CULTURA “G. JUDICA” un inizio nuovo........................................di Luca Bongiovanni Onore ad Ipazia.....................................................di Prof. L. Milazzo DITORIALE TTUALITA’ T T UALITA’ Difficile editoriale questo, difficile da tanti punti di vista. Troppe cose sono accadute. Troppi avveni- menti hanno turbato Palazzolo, la nostra redazione, ognuno di noi. Ci siamo scontrati col concetto della morte, ma in modo anche fin troppo duro. Troppo duro per stare fermi con la testa e col cuore. Usciamo da questo Giugno con un grande conflitto interiore. Sentiamo molte meno certezze, ma dall’altra parte, penso che qualcosa abbiamo imparato. Ne abbiamo parlato molto fra di noi, penso che tutti voi ne abbiate parlato, o abbiate tratto degli spunti di riflessione. Ma l’onda emozionale è un conto, il ragionare è un altro. L’onda emozionale ti lascia addosso la paura ed il dolore della perdita, il ragionare ti lascia dentro qualche concetto sul senso della vita, piccoli punti di riflessione che sicuramente non riescono a mettersi in fila a tracciare una linea retta. ULTURA & URIOSITA’ ONA MON ANA PAG. 3 PAG. 4 PAG. 5 PAG. 6 PAG. 8 I paradossi di Meridiano 14 PRINT In bici tra solidarietà e fede................di Sandro Lizzio Cronoscalata degli iblei: secondo trofeo città di Palazzolo Acreide...........di Sebastiano Infantino IL RANDAGISMO PAG. 3 Twirling 2010........................................di Sebastiano Infantino PAG. 7 V/LE DANTE ALIGHIERI 16 PALAZZOLO ACREIDE (SR) TEL. 0931.875622 CAFFÈ[email protected] WWW.BONAIUTO.IT

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Twirling 2010........................................di Sebastiano Infantino PAG. 7 LUGLIO - AGOSTO 2010 ANNO II - NUMERO 6 Cronoscalata degli iblei: secondo trofeo città di Palazzolo Acreide...........di Sebastiano Infantino MENSILE DELL’aSSocIazIoNE EMME14 - EDIZIONE GRATUITA di Luca Bongiovanni Estate 2010 APQ Giovani “In volo nella Valle degli Iblei” ............di Gaetano Guzzardo Il randagismo: una battaglia culturale.........................di Maurizio Aiello PAG. 3 PAG. 2 PAG. 3

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MENSILE DELL’aSSocIazIoNE EMME14 - EDIZIONE GRATUITA

LUGLIO - AGOSTO 2010ANNO II - NUMERO 6

“Il dubbio nasce con la conoscenza.” J.W. von Goethe

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Un giugno per imparare, una estate per riflettere di Luca Bongiovanni

L’acqua del rubinetto: questa sconosciuta..................................di Maurizio Aiello

Il cane di quartiere è una realtà anche a Palazzolo......................................di Maurizio Aiello

Scuola : presentati i prodotti dei progetti PON..............................................di Ivana Ferla

APQ Giovani “In volo nella Valle degli Iblei”............di Gaetano Guzzardo

Il randagismo: una battaglia culturale.........................di Maurizio Aiello

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Estate 2010

CIRCOLO DI CULTURA “G. JUDICA” un inizio nuovo........................................di Luca Bongiovanni

Onore ad Ipazia.....................................................di Prof. L. Milazzo

D I T O R I A L E

T T U A L I T A ’T T U A L I T A ’

Difficile editoriale questo, difficile da tanti punti di vista. Troppe cose sono accadute. Troppi avveni-menti hanno turbato Palazzolo, la nostra redazione, ognuno di noi. Ci siamo scontrati col concetto della morte, ma in modo anche fin troppo duro. Troppo duro per stare fermi con la testa e col cuore. Usciamo da questo Giugno con un grande conflitto interiore. Sentiamo molte meno certezze, ma dall’altra parte, penso che

qualcosa abbiamo imparato. Ne abbiamo parlato molto fra di noi, penso che tutti voi ne abbiate parlato, o abbiate tratto degli spunti di riflessione. Ma l’onda emozionale è un conto, il ragionare è un altro. L’onda emozionale ti lascia addosso la paura ed il dolore della perdita, il ragionare ti lascia dentro qualche concetto sul senso della vita, piccoli punti di riflessione che sicuramente non riescono a mettersi in fila a tracciare una linea retta.

U L T U R A & U R I O S I T A ’

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I paradossi di Meridiano 14

P R I N T

In bici tra solidarietà e fede................di Sandro Lizzio

Cronoscalata degli iblei: secondo trofeo città di Palazzolo Acreide...........di Sebastiano Infantino

IL RANDAGISMO

PAG. 3

Twirling 2010........................................di Sebastiano Infantino

PAG. 7

V/LE DANTE ALIGHIERI 16PALAZZOLO ACREIDE (SR)

TEL. 0931.875622CAFFÈ[email protected]

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MER

IDIA

NO14 PROPRIETARIO ED EDITORE

Associazione “Meridiano 14”.PRESIDENTE Luca BongiovanniVICE-PRESIDENTESalvatore GuglielminoDIRETTORE RESPONSABILERoberto RubinoSEDE LEGALE – DIREZIONE E REDAZIONEvia Milano 2 - 96010 Palazzolo Acreide (SR)

STAMPATORITipolitografia Geny S.n.c., via Canale 75, 96010 Canicattini Bagni (SR)

Per Pubblicità contattare lo 0931881893/3337236336 email: [email protected]

Registrazione Tribunale di Siracusa n. 15 del 05-12-2008Numero chiuso in tipografia il 30/11/2009Gli articoli originali, anche se non pubblicati, non si restituiscono

UFFICIO STAMPAe-mail: [email protected] Serena GuglielminoPROGETTO GRAFICOFrancesca Carpino, Giulio Cordischi, Salvo Guglielmino GRAFICA E IMPAGINAZIONELuana Lamesa

Qual è il senso di questa vita? Agli estremi, i cattolici di-rebbero Cristo, i nichilisti direbbero “semplicemente non c’è senso”. Penso in realtà che nessuno lo sappia interamente, ma una piccola frazione di questo senso penso che tutti l’ab-biamo compresa: fare bene ogni giorno ciò che si fa, facen-dolo con impegno, dedizione, amore, per tutto il tempo che ci resta, per quel tempo che non sappiamo.Un pensiero va a quando eravamo bambini: Giugno era il periodo delle giostre alla villa, la fine della scuola, l’inizio di una lunga estate di giochi e di vacanze. I nostri genitori erano giovani, i nostri amichetti piccoli come noi. Il tempo passa e con lui ha portato via le giostre, i giochi e molto altro. Oggi c’è il lavoro, l’età adulta e i programmi per il futuro, anche se c’è chi ama comunque godere dell’elo-gio della follia che va così tanto di moda anche sui social network: se ti autoproclami folle, bhe sei apprezzato quasi come un dio perchè hai capito come si vive. Io dico che i Cappellai Matti sarebbe meglio lasciarli alle fa-vole: il tempo ci darà le risposte.Un pensiero va anche alla Festa di S. Paolo che tutti abbia-mo aspettato. Ed un pensiero va anche a tutti noi come co-munità perchè in fin dei conti anche noi palazzolesi abbiamo un senso. Un senso che a volte non dovremmo dimenticare, ma invece dovremmo recuperare e rivendicare, senza de-mandare tutto ciò agli “eroi” del momento. Dobbiamo FARE NOI, non lasciar fare ad altri: è arrivato il tempo anche per questo. Perchè questo Giugno ci ha insegnato che bisogna fare bene ogni giorno ciò che si fa, facendolo con impegno, dedi-zione, amore, per tutto il tempo che ci resta, per quel tempo che non sappiamo. Abbiamo una estate intera per riflettere e per tentare di comprendere. Buona estate a tutti dalla Redazione di Meridiano14.

...da un’idea di Cettina Angelico, Luca Bongiovanni,Giulio Cordischi, Ivana Ferla, Antonello Giliberto, Salvo Guglielmino, Serena Guglielmino, Sebastiano Infantino, Luca Russo

E D A Z I O N EL A2LETTERA APERTAPalazzolo oggi è isolata politicamente dal resto della provincia, perché i politici usano la tecnica del dividi et impera.Infatti, in occasione di ogni competizione elettora-le, ciascun candidato sia esso di destra o di sini-stra trova terreno fertile per accaparrarsi qualche centinaio di voti tra questo o quel consigliere o grande elettore, voti che gli serviranno solo per litigare sulla spartizione di poltrone e sottogoverni come abbiamo assistito da oltre due anni a questa parte, cioè dalle ultime consultazione elettorali.Oggi è ancor di più isolata dalle continue interru-zioni che si trovano per percorrere la strada da e per Siracusa. Gli operatori economici, in particola-re i ristoratori e i macellai, lamentano un forte calo delle vendite e in un periodo di recessione come il nostro ci voleva anche l’interruzione della strada!Infatti molti forestieri che abitualmente venivano a Palazzolo per comprare la nostra carne o andare a mangiare in uno dei nostri magnifici ristoranti oggi preferisce andare altrove per evitare di per-dersi per strada.Per non parlare dell’autovelox sulla mare monti che è stato istallato dal comune di Canicattini per fare cassa: se ci fate caso il sistema di rilevazione della velocità è stato istallato in modo che gli abi-tanti di Canicattini possano percorrere quel tratto di strada ad altissima velocità senza incorrere in alcuna infrazione.Questo argomento sarà sicuramente ampiamente dibattuto nel prossimo consiglio comunale che si terrà nella seconda decade di Luglio.Alla nostra comunità queste problematiche inte-ressano fino ad un certo punto, al momento per dimenticare tutte questi problemi e disagi si parla solo del calibro delle bombe a cannone che sa-ranno sparate per la festa di San Paolo e che poi faranno a gara con quelli di San Sebastiano a se-guire l’Addolarata poi San Michele etc etc.Ma dietro questi festeggiamenti ci sono i comitati delle feste e quindi i voti che servono a sostenere l’amministrazione in carica.Al tempo dell’antica Roma il popolo veniva tenuto calmo con “panem et circenses” cioè pane e spet-

tacoli, noi siamo ancora fermi lì.Il MPA (Movimento per le autonomie) in consi-glio comunale conta quattro consiglieri fra cui il sottoscritto, Lucio Bucello, Piero Cannata e Luciano Salonia. Ha l’obiettivo, anche se la strada è molto lunga, di risvegliare le coscien-ze addormentate dei ragazzi che dovranno prendere in mano il proprio futuro. Purtroppo la parola politica, che ai tempi dell’antica Grecia significava governo della Polis, ed era conside-rata la più nobile fra tutte le arti, oggi a causa di una classe politica egoista ed affarista è di-ventata altra cosa.Qualcuno pensa che le cose debbano essere cambiate dagli altri. Si sbaglia, dobbiamo es-sere noi stessi a cambiare mentalità per il bene delle generazioni future. Mi auguro che tutte le menti pensanti e uomini liberi presenti nella nostra comunità siano essi di destra, di sinistra, cattolici o laici, prendano coscienza dei veri problemi della nostra comu-nità.Non è giusto mettersi da parte!Il sottoscritto ne ha più volte parlato in consiglio comunale ed è stato spesso condiviso anche dai colleghi del PDL, ma qui sembra che “tutto cambi affinché tutto resti come prima”.Il Mpa alle ultime consultazioni Europee è risul-tato il secondo partito a Palazzolo totalizzando circa 700 voti, quindi è una realtà viva. Ultima-mente il commissario provinciale del movimen-to, il Senatore Burgaretta, ha nominato coor-dinatore cittadino il giovane consigliere Lucio Bucello, il quale si sta attivando per la costitu-zione di un direttivo che coinvolga quante più persone possibili che vogliano fare qualcosa nell’interesse della nostra comunità.

Pietro Spada(capogruppo MPA consiglio comunale)

Da una linea simbolica, che parte dal territorio per muo-versi oltre, chiunque può offrire il proprio contributo e comunicarlo a chi si muove lungo il medesimo asse, ter-ritoriale o mentale. Tramite Meridiano 14, cioè, chiunque ha la possibilità di “fare” discussione, ottenere risposte, stimolare domande. Le lettere inviate al Meridiano14 per posta, fax o e-mail devono essere firmate con nome, cognome, indirizzo e numero di telefono. Quelle anonime verranno cestinate.

LA STANZA DEL MERIDIANO

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3IL RANDAGISMO : una battaglia culturale

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Si ritorna a parlare di randagismo e lo si fa perché qualcuno, come accade ormai spesso, si fa male. Sul recente fatto di cronaca portato alla ribalta anche dai Tg nazionali che ha visto protagonista un bambino palazzolese, restano sicuramente ancora molte ombre. E se un giornalista o un articolo di giornale non può certamen-te sostituirsi all’attività investigativa, ha comunque il dovere di fare nascere alcuni interrogativi nell’animo del lettore. La do-manda più ovvia è: siamo sicuri che il cane in questione sia un randagio? E se sì, qual è il piano locale, provinciale, regionale, nazionale per vincere questa benedetta battaglia che prima di tutto è culturale? Ma se analizziamo caso per caso, a Palazzo-lo forse il problema non è nemmeno così grande come qualcuno vorrebbe far crede-re: la sterilizzazione seppur a singhiozzo e la microchippatura hanno portato a una re-ale diminuzione del fenomeno. Ma troppe volte, soprattutto al sud, le amministrazioni locali sono impreparate e usano il randagi-smo solo per propaganda politica. E se è vero che per le amministrazioni comunali, lo sappiamo tutti, mantenere i canili ormai costa troppo, nulla costa invece un piano sulla prevenzione dell’abbandono. Perché allora, nonostante le leggi contro la crudel-

tà degli animali, l’obbligo dell’anagrafe ca-nina e del microchip, non si hanno ancora risultati concreti? Il motivo sicuramente è da ricercare sia nel padrone, che comunque è perseguibile, che nelle amministrazioni che non svolgono i dovuti controlli. E siccome come dice qualcuno non esiste legge sen-za controllo, non esisterà mai nessun piano anti randagismo valido se nessuno, come accade troppe volte, anche nei piccoli cen-tri, ne controlla l’applicazione. E poi bisogna passare al piano B, ovvero quello dell’edu-cazione al rispetto dei cani, ma anche degli altri animali. Cosa che dovrebbe avvenire a scuola, ma che ancora oggi a dispetto de-gli innumerevoli corsi pomeridiani non è mai stato intrapreso. Ma occorre anche spiegare a tanti che gli animali hanno diritto a un loro stato sociale, sancito per altro da leggi che ne determinano la natura di esseri “senzien-ti”. Dei cani in particolare modo, non si deve parlare solo quando udiamo che ne hanno accoppato qualcuno per passatempo con un colpo di pistola, o ne hanno strangolato uno per gioco alla panoramica. Oppure quando ha morso qualcuno in circostanze comun-que non chiare. Dei cani e degli animali in genere occorre capirne innanzitutto l’utilità sociale, formativa per i bambini e per tanti individui. E poi, solo allora, con i giusti piani

operativi sia locali che regionali si potrà ini-ziare la lotta al randagismo, che finora per alcuni è stata solamente caratterizzata da speculazione economica e negligenza.

Maurizio aiello

Il cane di quartiere è una realtà anche a Palazzolo

Le belle storie a lieto fine di randagi esi-stono anche a Palazzolo. Potremmo scrivere per ore delle grandi qualità del-la nostra compaesana a quattro zampe Francesca: presente ad ogni funerale e ad ogni processione, riesce a strappare un sorriso e una carezza a chiunque. E poi Billy, il cane sanpaolese adottato da-gli abitanti di piazza Umberto I, trovato in una gelata notte d’inverno con un fil di ferro alla zampa che lo stava uccidendo pian piano, adesso scorazza felice, an-che se timoroso, tra le vie del quartiere. Storie a lieto fine, dove sono i cittadini a prendersi cura degli amici a quattro zam-pe che diventano cosi parte del territorio, vivendolo. E si raggiunge anche un altro obbiettivo: si consolida il legame e il ri-spetto tra il cittadino e il cane che ancora oggi è visto da qualcuno come qualcosa di straordinario.

M.a.

L’acqua del rubinetto : questa sconosciutaDopo la presa di coscienza da parte di molti cittadini dell’importanza dell’acqua, bene comune dell’uma-nità, in molti si chiedono della qualità dell’acqua del rubinetto del nostro comune. In pochi sanno che l’acqua di Palazzolo ha origine da un acquifero enorme chiamato “pozzo Costa”, che serve parte degli Iblei, che gode di un’ottima salute e che se-condo i tecnici dell’ufficio igiene cittadino può es-sere definita veramente oligominerale. L’acqua del pozzo Costa viene periodicamente ispezionata e analizzata secondo le linee guida del ministero della salute, garantendo cosi salubrità e sicurezza. Testimonianza ne sono le tante fontanelle, da cui ognuno di noi può bere l’acqua, la stessa che arriva giornalmente nelle nostre case. E ancora oggi sono in molti a usarla, mentre in tanti invece continuano a rispettare le tradizioni dei nonni, che andavano a prelevarla nelle fontane pubbliche o negli sbocchi naturali con i bidoni, nonostante in alcuni punti l’Asp abbia esposto al pubblico il cartello di acqua non potabile. Ma nonostante il pregevole stato di salute della nostra acqua, nelle nostre tavole compaiono ormai parecchie bottiglie d’acqua che assumo-no sempre più il carattere di un grande business economico. Basti pensare che le leggi attuali han-no fatto arrivare tra gli scaffali dei market tanti tipi d’acqua: acqua potabile di rubinetto, acqua da ta-vola che non è altro che acqua potabile in bottiglia, acqua potabile in bottiglia naturale con aggiunta di anidride carbonica, acqua purificata, acqua naturale minerale, acqua minimamente mineralizzata, acqua minerale terapeutica, acqua di sorgente prelevata alla fonte non clorata. E tra la confusione generale e i dubbi dei molti che preferiscono la bottiglia al

Maurizio aiello

rubinetto, la formula per essere sicuri dell’acqua del rubinetto resta una: un piano che tenga conto della protezione delle falde, attraverso il monitorag-gio delle fonti di inquinamento e l’analisi periodica. Ma servono anche investimenti e lavori sulla rete di approvvigionamento e distribuzione, che po-trebbero incrementare il livello di qualità di altre sorgenti locali come quella di “Guffari”. Però tra molti cittadini, rimane sempre un po’ di esitazione, soprattutto tra chi soffre di calcolosi. L’acqua del nostro rubinetto, infatti, contiene modeste quantità di calcio e magnesio derivanti da altre acque che confluiscono in un unico serbatoio, di alta durezza. Ma se per alcuni invece la scusa per non berla è quella del gusto sgradevole dovuto al cloro, il mer-cato ha già trovato una soluzione: filtri da applicare al rubinetto di casa che depurano dal cloro l’acqua dell’acquedotto pubblico. Oppure si può tornare al classico rimedio della nonna: far “riposare” l’acqua per qualche minuto e far volatilizzare cosi il gusto sgradevole del cloro.

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Lo scorso 4 giugno si è svolto, presso i locali dell’Istituto Comprensivo “V. Messina”, un in-contro durante il quale sono stati presentati alla cittadinanza i prodotti finali dei moduli PON FSE 2009/781 Ob.G.a1, realizzati in seno al Centro Territoriale Permanente. Attraverso proiezioni, presentazioni di slide e ser-vizi fotografici si è potuto osservare i materiali e manufatti relativi ai laboratori espletati durante l’anno scolastico 2009/2010.La valenza formativa dei percorsi programma-ti e appena conclusi è stata testimoniata dalla percentuale di presenze degli utenti che hanno frequentato i corsi in questione e che hanno po-tuto così acquisire competenze certe e certificate, realisticamente spendibili nel mondo del lavoro, nell’extrascolastico in genere.Alla fine dei lavori sono state consegnate agli utenti le certificazioni PON.Il 19 luglio, un gruppo di corsisti, ospiti della Casa Circondariale “Cavadonna” Floridia (SR), sono stati impegnati nella rappresentazione di un mo-dulo PON con spettacolo finale intitolato “U Zop-pu” di Carmelo Greco, (liberamente tratto dal Fi-lottete di Sofocle) per la regia di Liddo Schiavo, sceneggiature e coreografie di Zacco Giorgio.Gli spazi dell’aula teatrale della sede penitenzia-ria sono stati adibiti all’allestimento dello spetta-colo finale quale prodotto conclusivo del percorso

Scuola : presentati i prodotti dei progetto PON

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programmato. Il progetto è il risultato della consolidata colla-borazione didattica ed educativa che intercorre ormai da qualche anno tra la casa Circondariale appunto e il 1° Istituto Comprensivo “V. Messina” il quale segue e coordina anche due sezioni di scuola secondaria di 1° livello per l’acquisizione del diploma.Il laboratorio PON, “Teatrofacendo”, di 120 ore, è stato realizzato in concomitanza del percorso an-nuale didattico dell’anno scolastico 2009/2010 da questa istituzione scolastica, grazie al patrocinio di fondi ministeriali ed europei. “Il teatro è uno strumento privilegiato - sottolinea il Dirigente Scolastico Giuseppina Coccia - in cui la persona può uscire fuori da sé e imparare ad osservarsi con maggiore obiettività. Un laborato-rio teatrale è un laboratorio pedagogico in quanto consente al soggetto di esprimere la propria “cre-atività” e liberare potenziali attitudini, agendo con-tro la coartazione della personalità prodotta dalla privazione della libertà personale.Per mezzo della rappresentazione teatrale, il de-tenuto ha infatti la possibilità di “uscire” dal ruolo che gli è stato assegnato dall’istituzione, di ma-nifestare certi aspetti del suo carattere, di espri-mere sentimenti e stati d’animo, che altrimenti verrebbero repressi e a dominarsi in maniera più serena e razionale; svolge un ruolo attivo, diventa

protagonista, mentre la direzione, gli operatori e il pubblico esterno, ricevono messaggi logici, simbolici, verbali e non”.Per raggiungere queste finalità, il 1° Istituto Comprensivo - C.T.P.- si impegna in azioni for-mative così importanti e valide a favore di tutta la cittadinanza del territorio ibleo ed in partico-lare verso le categorie deboli della popolazio-ne.

Ivana Ferla

Ha spiccato il volo ed ha iniziato il suo viaggio nella straordinaria Valle degli Iblei, sorvolando ed attraversando i sette Comuni dell’Unione, dove opererà a sostegno delle famiglie e dei giovani del territorio montano, il progetto APQ Giovani “In volo nella Valle degli Iblei”, promosso, quale soggetto capofila, proprio dall’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei” e con compagni di viaggio strut-ture e realtà associative desiderose di mettersi alla prova e di misurarsi con il mondo giovanile e con i suoi problemi. Sono partner del proget-to soggetti giovani, che il caso ha voluto essere tutte guidate da donne, determinate e risolutive, alcune delle quali alla loro prima esperienza, ma animate da un grande impegno per contribuire a migliorare le condizioni e la qualità della vita del territorio. È il caso della nostra Associazione, Akraion, e della sua giovane presidente, Serena Guglielmino, che si occuperà dell’informazione e dell’animazione; di un’altra esperienza sociale palazzolese, la Coop, futura ONLUS, della quale è presidente Santa Privizzini; la Coop. sociale “La città del Sole”, ONLUS di Buccheri, guidata da Rita Franzone, che invece si occuperanno di ope-rare, attraverso psicologi e personale specializza-to, nei Comuni del territorio dove verranno aperti sportelli informativi e di assistenza alle famiglie e ai giovani coinvolti nel progetto. Un lavoro siner-gico che verrà coordinato dalla dottoressa Giusy Mara Ricupero.Nato lo scorso anno, per volontà dell’allora presi-dente dell’Unione, Paolo Amenta, sindaco di Ca-nicattini Bagni, che ne ha seguito tutto l’iter sino al suo finanziamento (99.196,12 euro ai quali si aggiungeranno altri 24.800,00 euro di cofinanzia-mento da parte dei comuni di Buccheri, Busce-mi, Canicattini Bagni, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide e Sortino), l’APQ Giovani “In volo nella Valle degli Iblei” è stato redatto dal sociologo ca-nicattinese Sebino Scaglione, presidente della Cooperativa Sociale Passwork.

Il progetto, attivato ufficialmente lo scorso 14 giu-gno, vede il coinvolgimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro della Gioventù e della Regione Siciliana, Assessorato della Fami-glia, delle Politiche Sociali e del Lavoro. Oltre ai partner per la gestione, potrà contare anche sul coinvolgimento e il partenariato esterno di alcune delle più importanti Agenzie Formative del terri-torio.La sua presentazione è avvenuta lo scorso 28 giugno nella Sala Verde del Comune di Palaz-zolo, presenti tutti i soggetti protagonisti di uno strumento che non sarà certo esaustivo ma che comunque aprirà certamente un percorso di con-fronto con le realtà giovanili. In quella occasione, il presidente dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”, Paolo De Luca, sindaco di Sortino, aveva parlato di obiettivi e di continuità con le azioni e le scelte operate dal suo predecessore. «L’APQ che portiamo a compimento all’insegna della continu-ità – ha detto De Luca – deve coinvolgere tutto il territorio e grazie all’apertura degli sportelli di Counseling, in questi 24 mesi della sua durata, sono sicuro che riuscirà nell’obiettivo. Le persone coinvolte ed i partner, hanno grande professiona-lità e competenza, per poter raggiungere le fami-glie e i giovani. Da parte nostra, dei sindaci, ci sarà la massima collaborazione». La “determinazione” risulta l’arma vincente, invece, per l’assessore alle Politiche Sociali dell’Unione, Cesare Salonia. «Questo progetto che è principalmente rivolto ai genitori e alla famiglie – ha aggiunto l’assesso-re - in virtù dei tagli finanziari fatti dalla Regione, deve rappresentare solo un primo intervento nel territorio. Una scommessa che va affrontata sino in fondo, con determinazione».Nel corso del Progetto verranno aperti Sportelli di Counseling in tutti i Comuni, dove opereranno psicologi e specialisti per incontrare i genitori di giovani dai 18 ai 24 anni. Non solo, ma verranno realizzati momenti d’incontro e di relazionamento,

curati dalla nostra Associazione, anche attraver-so l’utilizzo di moderni sistemi di comunicazione come Internet ed il Cinema, per affrontare temi di grande attualità nel mondo giovanile.E a quanto pare la politica, ma soprattutto il governo delle nostre città, a sentire i sindaci, consapevoli del lavoro che necessità e bisogna mettere in campo per avvicinare i giovani, per costruire quel ponte culturale intergeneraziona-le, hanno dato la loro disponibilità a fare scelte in tal senso. Lo stesso impegno di Akraion, Futura e Città del Sole nel mettere a disposizione tutta la loro professionalità e e passione in un progetto che deve rappresentare un passaggio, un volo, im-portante nelle problematiche giovanili, spesso complesse come tutte le esperienze di periferia, che per questo necessitano anche di passione.

Gaetano Guzzardo

APQ GIOVANI - giovani protagonisti di sé e del territorio “In volo nella Valle degli Iblei”

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5I PARADOSSI

DI MERIDIANO 14

“ La Sicilia, Siracusa, 15 07 2010”

10 Aprile 1987 - 15 Luglio 2010. Ventitrè anni fra due articoli. Ventitrè anni per riavere la Chiesa dell’Annunziata finalmente fruibile al culto ed alle visite. Uno dei tanti Paradossi su questo Meridiano.

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U L T U R A & U R I O S I T A ’

Prima martire della ragione e prima donna matematica, astronoma e filosofaOnore ad Ipazia

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Siamo ad Alessandria d’Egitto nel 425 d.c, è l’inizio della primavera. Una donna cammina per strada per recarsi in un negozio a comprare dei papiri. E’ una donna bellissima, slanciata, con la pelle ambrata, i capelli neri e lunghi raccolti dietro la nuca, gli occhi grandi e splendenti, l’incedere sicuro, il passo felpato: è Ipazia, la seducente figlia del matematico Teone, direttrice della famosa biblioteca di

Alessandria, matematica, astronoma e filosofa. Tutti la conoscono, tutti quelli che contano la invitano nelle loro case per ascoltare le sue teorie e conosce-re le sue scoperte. I suoi seguaci sono in continuo aumento.All’improvviso dei sicari l’aggrediscono per strada e la uccidono per poi scarnificarla con conchiglie affi-late, accecarla, farla a pezzi e bruciarla assieme alla spazzatura.Questa potrebbe essere una delle scene che vedre-mo nel film kolossal “ Agorà” del regista Amenabar Alejandro dedicato ad Ipazia e che presto arriverà in Italia. Ma chi è questa don-na?Ipazia nacque ad Alessandria d’Egitto intorno al 370 d.c. figlia del matematico Teone. Fu barbara-mente assassinata nel marzo del 415 da sicari cristiani man-dati dal vescovo Ci-rillo che vedeva in lei e nella sua filosofia una nemica del cristianesimo.Prima vittima del fondamentalismo religioso e prima martire della ragione, Ipazia è una libera pensatrice e donna di scienza e filosofa che riunisce al suo seguito numerosi discepoli pagani, ebrei e cristiani.

Quest’assassinio è considerato dagli storici “una mac-chia indelebile” nella storia del cristianesimo, con questo delitto la cultura occidentale ha definitivamente escluso la donne dalla sfera del sapere.Per questo l’Unesco le ha dedicato un organismo che impone di aumentare la percentuale delle donne nei posti

di comando.Maestra di rara modestia e bellezza insegna la ricer-ca della verità, suffragata dal metodo sperimentale, anche al popolo per le strade. Si devono a Ipazia e a suo padre le edizioni delle opere di Euclide, Archimede e Diofanto che presero la via dell’Oriente durante i secoli e tornarono in Occidente in traduzione araba dopo un millennio di rimozione. A lei sono anche attribuite l’invenzione dell’idroscopio, uno strumento che serviva per misurare il diverso peso specifico dei liquidi ed esplorare il fondo marino, dell’ae-rometro per misurare la densità dei gas e dell’astrolabio per studiare i cieli.In filosofia fu una seguace del pensiero di Platone, ma uno dei suoi principali impegni fu l’insegnamento e la dif-fusione delle conoscenze matematiche, astronomiche e filosofiche: a buon diritto possiamo quindi considerarla come una pioniera della moderna divulgazione scienti-fica.Donna affascinante, capo riconosciuto della “Scuola Ne-oplatonica” di Alessandria, fu anche la prima vittima del fondamentalismo religioso proprio perché la dottrina di questa scuola si poneva in forte concorrenza con quella cristiana.Tanti altri martiri la seguiranno nei secoli tra cui ricordia-mo Giordano Bruno (1600) mandato al rogo per eresia («Esistono innumerevoli soli; innumerevoli terre ruotano attorno a questi, similmente a come i sette pianeti ruota-no attorno al nostro Sole. Questi mondi sono abitati da esseri viventi» ) e Galileo costretto ad abiurare.

Il fondamentalismo religioso, ancora oggi, non è morto tanto che si uccide e ci si fa uccidere in nome della religione e che anche nei nostri paesi civili e industrializzati avvengono assurde manifestazioni di oscurantismo.Ipazia ci dice che bisogna difendere con ogni mez-zo la libertà di pensiero e la libera ricerca della veri-tà, anche a costo della vita.Nel 2007 il matematico Michael A. B. Deakin della Monash University a Melbourne in Australia pubbli-cò un libro dal titolo “Hypathia of Alexandria, ma-thematician and Martyr” (Prometheus Books, NY). Nella prefazione così scriveva:“Immaginate un tempo quando il più importante matematico vivente era una donna, peraltro una donna molto attraente, e la stessa donna era con-temporaneamente il migliore astronomo del mondo di allora.Immaginate che abbia condotta la sua vita ed il suo lavoro professionale in una città così turbolenta e problematica come sono oggi Beirut o Baghdad. Immaginate che questa donna matematica abbia raggiunto la fama non solo nel suo campo speciali-stico, ma anche come filosofo e pensatore religioso, capace di attrarre un largo numero di seguaci. Immaginate lei come una vergine martire ma non per la sua Cristianità, ma da parte dei Cristiani per-ché non era una di loro. E immaginate che il colpevole della sua morte sia stato accolto tra i santi più onorati e significativi del-la Cristianità.E fu l’ insegnante riverita di Sinesio di Cirene che si convertì al Cristianesimo e collaborò a formulare la dottrina Cristiana della Trinità, utilizzando le idee neoplatoniche che aveva appreso da lei.Non avremmo dovuto sentirne parlare? Non sareb-be dovuto succedere che in ogni libreria fosse stato possibile comprare una sua biografia? La sua vita non avrebbe dovuto essere nota a tutti? Potreste pensare che avrebbe dovuto essere così, ma non è questo il caso. Ed è questa la ragione per la quale ho scritto que-sto libro”. Questa donna eccezionale, conosciuta in tutto il mondo e di cui hanno scritto molti grandi come Vol-taire, Dideròt, Leopardi, Pascal, Proust, Calvino ….. oggi in Italia è quasi sconosciuta. Prof . L. Milazzo

Eravamo ancora bambini, quando si pas-seggiava al Corso e nella bella stagione una fila di sedie in legno scuro contornava da ambo i lati l’ingresso del Circolo di Cultura. Dentro i locali, che ora ospitano il Bar Ca-price, i vecchi mobili, i divani e le poltrone tappezzati di rosso e verde, la carambola, gli specchi antichi con i riccioli sulle testate. E poi i soci, adulti. Agli occhi di un bambino un “posto per grandi” insomma. Questi sono i miei ricordi, flash come foto a volte sbiadite. Era un Circolo vivo, sopravvissuto ad un se-colo e mezzo di storia e di accadimenti. Un luogo di incontro fra vecchie e nuove gene-razioni, un luogo di confronto e di dibattito politico. Un luogo di crescita per molti. E questo è ciò che so oggi.Poi il declino per le ragioni conosciute, il tra-sferimento presso Palazzo Cappellani, poi il silenzio. Un silenzio percepibile da noi e da molti, che da bambini siamo diventati adulti, ed un giorno ci siamo chiesti che fine avesse

fatto il Circolo di Cultura. Mancava qualcosa in verità. In realtà il Circolo era ancora man-tenuto in vita da soli otto soci, con la voglia di non mollare, affinchè tutto non si perdesse nel nulla. E così, come capita spesso, chi si pone delle domande è giusto che si dia le risposte. Ab-biamo dato una risposta fattiva: il Circolo di Cultura riparte. Riparte, non rinasce, perché in realtà non è mai morto. Alcuni dicono che ne sia morto lo spirito, ma in realtà forse è solo mutato e basta, e muterà ancora.Il Circolo riparte da Palazzo Judica con una veste associativa nuova, come già tante vol-te è accaduto dal 1862 ad oggi, e riparte con nuova linfa e con la voglia non di restaurare il passato ma di reinterpretarlo facendone tesoro e guardando alla società moderna ed al futuro.Alla sala di conversazione e rappresentanza con i mobili antichi del sodalizio si affianca una sala che accoglie la biblioteca con i vec-

chi archivi del Circolo, anche predisposta per conferenze, riunioni e cine-forum.Si riparte agli inizi di luglio, sperando che in tanti, ex e nuovi soci, vogliano ripren-dere un percorso che comunque, al di là di ogni dubbio, ha rappresentato un mo-mento fondamentale nella storia di Pa-lazzolo Acreide degli ultimi 150 anni.

Luca Bongiovanni

CIRCOLO DI CULTURA “G. JUDICA”. UN INIZIO NUOVO

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Il giro, denominato “In bici tra solidarietà e fede”, è stato organizzato dall’Avis Comunale di Palazzolo Acreide e ha visto come partecipanti n. 6 componenti dell’omonimo Gruppo Ciclistico: Massimiliano Caligio-re, Salvo Salonia, Antonino Papa, Gaetano Tropiano, Fabio Caligiore e Rosario Di Raimondo.La manifestazione si è svolta nei giorni compresi tra il 6 ed il 12 giugno 2010, con partenza da Palazzolo Acreide (alla presenza del Sindaco Dott. C. Scibetta, dell’Assessore allo Sport, S. Iocolano e di Padre Sal-vatore Randazzo che ha benedetto i partecipanti) e ha fatto tappa nei comuni di Acitrezza, Reggio Calabria, Roccella Jonica, Marina di Schiavonea, Marina di Gi-nosa, Bisceglie, San Giovanni Rotondo, ove è stato fissato l’arrivo davanti al nuovo santuario dedicato a S. Pio da Pietrelcina.Particolarmente significativi sono stati gli incontri con le Avis comunali di Roccella Jonica, Marina di Schia-vonea, Ginosa Marina, Bisceglie e San Giovanni Ro-tondo, durante i quali sono stati messi a punto alcuni progetti di collaborazione per rendere più incisivo ed efficace il messaggio della donazione.Emozionante è stato l’arrivo al Santuario dove i par-tecipanti sono stati accolti tra applausi e sventolio di bandiere da una sessantina di concittadini, esponenti

dell’Avis di Palazzolo Acreide, che per testimoniare la loro vicinanza al progetto, avevano organizzato un pellegrinaggio a S. Giovanni Rotondo in concomitanza del giro ciclistico.L’ottima riuscita della manifestazione è stata frutto dell’impegno, oltre che dell’Avis di Palazzolo Acreide, anche del Sindaco di Palazzolo e dell’Assessore allo sport dott. Iocolano. Fondamentale contributo è stato offerto inoltre da Veronica Gallo, Gianni Savasta, Eros Rizza, Enrico Santocono, Salvatore Rubino, Corrado Franzò, Rosario di Raimondo e Marco Caligiore..

P R I N T 7In bici tra solidarietà e fede

Successi palazzolesi al campionato nazionale di Baton Twirling 2010 di Lignano SabbiadoroLa squadra palazzolese di baton twirling “Val D’Ana-po” è tornata al successo al campionato nazionale or-ganizzato dalla federazione NBTA Italia e tenutosi per la seconda volta a Lignano Sabbiadoro nei giorni 11, 12 e 13 giugno 2010. Il gruppo, guidato ormai da molti anni dalla prof.ssa Grazia Valvo, e sostenuto anche in questa occasione dall’Ass. allo sport Dott. Iocolano, ha infatti partecipato alla manifestazione friulana riportando preziosi risul-tati. Il team, infatti, composto da Valentina Iocolano, Elisa Scrofani, Chiara Scibetta, Lucia Guglielmino, Federi-ca Caramazza e Martina Monaco si è classificato al secondo posto nel torneo nazionale di serie A relativo alla disciplina team dance. L’unica leggerissima de-lusione per le ragazze, da registrare in una giornata comunque di festa, è stato il mancato raggiungimen-to per un soffio del primo posto nella competizione e, dunque, del titolo di campione d’Italia. Solo di un punto, infatti, è stato il distacco tra la squadra prima classificata, proveniente da Locate Varesino (Co), e il team del nostro meridiano.Brillante è stato anche il risultato ottenuto dalla squa-dra in Coppa Italia, grazie al terzo posto conquistato nella disciplina “duo” dalle giovani promesse Valentina Iocolano ed Elisa Scrofani. Hanno tra l’altro partecipa-to in Coppa Italia Chiara Buccheri, la più piccola atleta del club, e Laura Scrofani. Agonisticamente, dunque, un’annata decisamente proficua, e tutto ciò grazie, oltre al grande impegno e alla bravura delle ragazze, anche e soprattutto all’ot-timo lavoro svolto dall’insegnante Peter Hazeu, cam-pione mondiale di baton twirling.“Sono molto contento per i risultati ottenuti – spiega Hazeu – e conto di ricominciare gli allenamenti in Sici-lia già per il mese di settembre, in modo da preparare

al meglio le atlete e da ottenere risultati ancora migliori l’anno prossimo”.Sono, dunque, ufficialmente aperte le iscrizioni al gruppo “Val D’Anapo” per l’annata agonistica ventura.

Cronoscalata degli iblei: secondo trofeo città di Palazzolo AcreideAnche quest’anno il nostro meridiano, e Palaz-zolo in particolare, è stato scenario del percor-so della cronoscalata automobilistica degli iblei, giunta al suo secondo trofeo, che si è svolto nelle giornate del 10 ed 11 luglio sulla s.p. 24. La cronoscalata è una gara automobilistica che si svolge attraverso la “scalata”, appunto, di una strada in salita impiegando un tempo di percor-renza non troppo elevato. “L’evento – spiega l’Assessore allo sport Salva-tore Iocolano - per 22 anni lontano dal nostro territorio, è stato riorganizzato a Palazzolo per la prima volta l’anno scorso riscuotendo un grande successo di pubblico e per tale motivo è stato no-stro interesse riproporlo anche quest’anno nella medesima veste e nei medesimi luoghi”. La gara, organizzata dal Team corse Briganti, che ha visto la partecipazione di 83 vetture è partita al km 3 della s.p. 24 per poi avere traguardo al km 0, con arrivo delle auto dentro il centro abitato di Palazzolo.Le operazioni di verifica tecnica e sportiva delle auto sono state effettuate sabato 10 luglio dal-le ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 14,30 alle ore 19,30. Il giorno successivo, 11 luglio, invece, sul tracciato di gara è stata eseguita una prova di percorso in salita e subito dopo due manche cronometrate di gara effettiva. La premiazione finale si è svolta presso piazza del popolo e ha visto vincitore l’alfiere della Pun-tese Corse Mario Pappalardo con la sua Tatuus di F. Master.Sul podio anche Lucio Naselli e Fazzino Gianpa-olo, mentre, tra i partecipanti, si è annoverata la presenza dei palazzolesi Costa, Musso, Ciarcià e Colosa.

Sebastiano Infantino

Sandro Lizzio

S. I.

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