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Buone feste. Déjà vu. Nell’aria serpeggiano i canti di Na- tale a noi noti e le strade tornano ad essere affollate dai tanti visitatori e dai compaesani rientranti in terra natia per trascorrere con i propri cari le festività. Le strade ricoperte di luci brillano sui presepi sparsi per le vie donando ai più l’antica sensazione di essere parte di un paesaggio sacro e segreto. Torna il tempo in cui si percepisce più forte la sensazio- ne di sicurezza e di protezione che da sempre, il nostro meridiano, trasmette ai suoi abitanti, presenti e lontani. E tutto vorrebbe essere uguale a quel prototipo di Natale che l’infanzia ha lasciato ai più grandi e che la tradizione ha consegnato ai bambini. Ma è proprio quando si tenta questo paragone col passato che, da adulti, rivivendo le antiche sensazioni, si prende coscienza del cambiamen- to delle cose. La consapevolezza della difficoltà economica non è un deja vù. La sensazione di avere in tasca una moneta più leggera e insufficiente e la paura del domani non fa parte del ricordo del Natale. Il Natale per molti di noi era altro. MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE EMME14 - EDIZIONE GRATUITA DICEMBRE 2010 / GENNAIO 2011 ANNO II - NUMERO 9 La redazione di Meridiano 14 rivolge a tutti i suoi lettori un sincero augurio di Buone Feste www.webalice.it/meridiano14 Centomila giovani a San Pietro...............di Ivana Ferla Palazzolo e la viabilità......................di Serena Guglielmino U.N.I.T.A.L.S.I.: volontariato in note..........................di S. Sardo & B. Spada una chiaccherata con: Salvatore Gallo.......................................di Serena Guglielmino Consiglio comunale: no alla privatizzazione dell’acqua..............................................................di Paolo Valvo PAG. 2 Il club majorettes Val D’Anapo in Tunisia Serie positiva per il Palazzolo..................................................di Paolo Valvo Torneo di biliardo al Circolo “G. Judica”................................di Sandro Lizzio La Meridiana..............................a cura del Prof. Lorenzo Milazzo Saperi & Sapori........................................a cura di Luca Russo lavori su carta: Salvatore Trigila pittore...........................di Nella Monaco Photogallery La città sul Meridiano.........................di Luca Bongiovanni DITORIALE TTUALITA’ T T UALITA’ ULTURA & URIOSITA’ PAG. 3 PAG. 4 PAG. 5 PAG. 6 PAG. 9 PAG. 8 PAG. 7 PAG. 11 PAG. 10 La Lega tumori siracusana incontra la scuola PRINT Buone feste. Déjà vu?

II n°9

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www.webalice.it/meridiano14 MENSILE DELL’aSSocIazIoNE EMME14 - EDIZIONE GRATUITA La Lega tumori siracusana incontra la scuola Serie positiva per il Palazzolo..................................................di Paolo Valvo Torneo di biliardo al Circolo “G. Judica”................................di Sandro Lizzio Consiglio comunale: no alla privatizzazione dell’acqua..............................................................di Paolo Valvo PAG. 2 PAG. 10 PAG. 11 PAG. 6 PAG. 3 PAG. 4

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Buone feste. Déjà vu. Nell’aria serpeggiano i canti di Na-tale a noi noti e le strade tornano ad essere affollate dai tanti visitatori e dai compaesani rientranti in terra natia per trascorrere con i propri cari le festività. Le strade ricoperte di luci brillano sui presepi sparsi per le vie donando ai più l’antica sensazione di essere parte di un paesaggio sacro e segreto. Torna il tempo in cui si percepisce più forte la sensazio-ne di sicurezza e di protezione che da sempre, il nostro meridiano, trasmette ai suoi abitanti, presenti e lontani.

E tutto vorrebbe essere uguale a quel prototipo di Natale che l’infanzia ha lasciato ai più grandi e che la tradizione ha consegnato ai bambini. Ma è proprio quando si tenta questo paragone col passato che, da adulti, rivivendo le antiche sensazioni, si prende coscienza del cambiamen-to delle cose. La consapevolezza della difficoltà economica non è un deja vù. La sensazione di avere in tasca una moneta più leggera e insufficiente e la paura del domani non fa parte del ricordo del Natale. Il Natale per molti di noi era altro.

MENSILE DELL’aSSocIazIoNE EMME14 - EDIZIONE GRATUITA

DICEMBRE 2010 / GENNAIO 2011ANNO II - NUMERO 9

La redazione di Meridiano 14 rivolge a tutti i suoi lettori un sincero augurio di Buone Feste

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Centomila giovani a San Pietro...............di Ivana Ferla

Palazzolo e la viabilità......................di Serena Guglielmino

U.N.I.T.A.L.S.I.:volontariato in note..........................di S. Sardo & B. Spada

una chiaccherata con:Salvatore Gallo.......................................di Serena Guglielmino

Consiglio comunale:no alla privatizzazione dell’acqua..............................................................di Paolo Valvo

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Il club majorettes Val D’Anapo in Tunisia

Serie positiva per il Palazzolo..................................................di Paolo Valvo

Torneo di biliardo al Circolo “G. Judica”................................di Sandro Lizzio

La Meridiana..............................a cura del Prof. Lorenzo Milazzo

Saperi & Sapori........................................a cura di Luca Russo

lavori su carta:Salvatore Trigila pittore...........................di Nella Monaco

PhotogalleryLa città sul Meridiano.........................di Luca Bongiovanni

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Buone feste. Déjà vu?

MER

IDIA

NO14 PROPRIETARIO ED EDITORE

Associazione “Meridiano 14”.PRESIDENTE Luca BongiovanniVICE-PRESIDENTESalvatore GuglielminoDIRETTORE RESPONSABILERoberto RubinoSEDE LEGALE – DIREZIONE E REDAZIONEvia Milano 2 - 96010 Palazzolo Acreide (SR)

STAMPATORITipolitografia Geny S.n.c., via Canale 75, 96010 Canicattini Bagni (SR)

Per Pubblicità contattare lo 0931881893/3337236336 email: [email protected]

Registrazione Tribunale di Siracusa n. 15 del 05-12-2008Numero chiuso in tipografia il 28/12/2010Gli articoli originali, anche se non pubblicati, non si restituiscono

UFFICIO STAMPAe-mail: [email protected] Serena GuglielminoPROGETTO GRAFICOFrancesca Carpino, Giulio Cordischi, Salvo Guglielmino GRAFICA E IMPAGINAZIONEGiulio Cordischi, Ivana Ferla, Serena Guglielmino

Era la messa di mezzanotte, la stella cometa ritagliata e appiccata sulla grotta, il festone colorato da far girare attorno all’albero, la carta lucida dei pacchetti, l’emozione di ce-nare con tutti i parenti. Il cambiamento di prospettiva è palese e fa parte del modo adulto di percepire il Natale, ma forse è proprio nel tentativo di ognuno di recuperare la propria nostalgia delle tradi-zioni che esso diventa più forte. E spesso la mancanza anche di un frammento del proprio ricordo del Natale fa rivivere diversamente la nostalgia di ognuno. Per tale ragione è oggi indispensabile per gli adulti trasmettere il proprio ricordo del Nata-le ai bambini e per i bambini vivere l’antica tradizione così come tramandata dalle gene-razioni. Per tale ragione è giusto riempire le strade di presepi, addobbare le proprie case, e trasmettere musica gioiosa dalle finestre. Per lo stesso identico motivo, però, è perico-loso appiattirsi di fronte al ripetersi delle cose senza comprenderle appieno e senza diveni-re parte attiva delle stesse. Si chiude un anno difficile in tutti i sensi. Un anno in cui ognuno di noi ha percepito un forte malessere sociale dovuto ai più diversi fattori. Primo fra tutti una crisi col passare del tempo sempre meno economica e sempre più culturale. Una crisi che ha portato alcuni, anche e paradossalmente, a confondere i “di-ritti” con i soprusi e i “doveri” con i favori.La nostra Redazione, in particolare, ha vis-suto una festività diversa, privata di alcuni aspetti e di molti ricordi per ella essenziali. E’ per questo che Meridiano 14 si pone oggi più di ieri, e con maggiore convinzione, come propugnatore delle tradizioni, come osser-

...da un’idea di Cettina Angelico, Luca Bongiovanni,Giulio Cordischi, Ivana Ferla, Antonello Giliberto, Salvo Guglielmino, Serena Guglielmino, Sebastiano Infantino, Luca Russo

RE D A Z I O N EL A2

Da una linea simbolica, che parte dal territorio per muoversi oltre, chiunque può offrire il proprio contributo e comunicarlo a chi si muove lungo il medesimo asse, territoriale o mentale. Tramite Meridiano 14, cioè, chiunque ha la possibilità di “fare” discussione, ottenere risposte, stimolare domande. Le lettere inviate al Meridiano14 per posta, fax o e-mail devono essere firmate con nome, cognome, indirizzo e numero di telefono. Quelle anonime verranno cestinate. LA

STA

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DEL

MER

IDIA

NO

vatore critico del presente e come finestra perennemente aperta sull’arte e sulla cultura. Quella stessa arte che ci vede oggi maggior-mente protagonisti, grazie all’immenso con-tributo di “significato” che il maestro, l’artista, l’amico Andrea Caruso, è riuscito a donare a tutta la sua comunità. Nelle sue opere si evince l’esempio concre-to della necessità quotidiana e continua di ricerca di sé che ognuno dovrebbe avere, attraverso la propria cultura e la propria crea-tività, con la consapevolezza di voler essere presenza viva, costante e consapevole del proprio tempo. La notizia è che prestissimo, con la prossima creazione della Galleria d’Arte, questo con-tributo di “significato” diverrà punto di forza concreto e solido da cui ogni appartenente alla comunità potrà trarre ispirazione per la propria crescita culturale interiore. L’augurio che Meridiano 14 si fa, nel compi-mento del suo secondo anno di vita, è, dun-que, che tutti noi, guardando al 2011, possia-mo meglio comprendere la necessità che c’è oggi di ricercare se stessi senza farsi appiatti-re dai sistemi e dalle convenzioni. Il recupero della capacità di essere presenza attiva nel sistema, infatti, può migliorare il trend delle cose, anche e soprattutto tramite una realiz-zazione culturale concreta dell’individuo.Il filosofo, giurista e teorico dello Stato Hans Kelsen, ad esempio, fondava la democrazia sull’idea di libertà politica dell’individuo che, pur se subordinato ad un ordinamento, ne fosse comunque parte attiva sia in sede di creazione che di sviluppo. Solo con un corpo sociale consapevole del-la propria forza ogni modello autocratico, e

pertanto deleterio, è destinato a perdere fon-damento. E solo in questo modo qualunque ordinamento, sia esso statale, regionale o comunale, può sperare di tornare ad essere quella tanto oggi anelata espressione politica effettiva della società.

Sebastiano Infantino

Ciao, sono Lorenzo Macauda, frequento il IV anno del Liceo Artistico di Palazzolo Acreide, da sempre sono interessato ai lavori manuali artistici, ho accettato con gioia l’invito della Dott.ssa Monaco, a partecipare all’iniziativa promossa dall’Ufficio Turistico del Comune di Palazzolo Acreide, in occasione delle feste natalizie, costruendo un presepe. Mi sono attivato con entusiasmo a ideare e realizzare un presepe con le tegole e la tec-nica del decoupage. I vari elementi del pre-sepe, con scenografia adeguata, sono stati sistemati presso un locale che si trova in Cor-so Vittorio Emanuele III n. 70, messo gentil-mente a disposizione dalla Dott.ssa Pina Tiné che in questa occasione voglio ringraziare per la sua gentile disponibilità. Ringrazio al-tresì gli amici che, apprezzando il mio entu-siasmo, hanno collaborato alla buona riuscita dell’opera: Giovanna, Gabriella, Sebastiano, Salvuccio A.

Lorenzo Macauda

3AT T U A L I T A ’

Lo scorso 30 ottobre Piazza San Pietro è stata inva-sa dell’entusiasmo e dai colori di centomila giovani dell’Azione Cattolica di ogni parte d’Italia. Sulle note dello slogan che accompagnerà i ragazzi durante tutto l’anno associativo, “C’è di più. Diventia-mo grandi insieme”, si è scatenata una gran festa che si è protratta per tutta la giornata.Anche alcuni giovani e giovanissimi palazzolesi delle parrocchie di San Michele e San Sebastiano hanno vissuto questa esperienza emozionante e indimenti-cabile.Nonostante le molte ore di viaggio, i sorrisi si sono ac-cesi e l’emozione li ha travolti all’esplodere della gioia dei “centomila”.“Per la prima volta ho partecipato ad un incontro con il Papa – dice Federica - è stata un’esperienza speciale condividere questi momenti con il resto del gruppo dei giovani e soprattutto dei più piccoli. La piazza gremita di gente mi ha fatto capire quanto grande è la famiglia dell’Azione Cattolica”.“E’ stata una grande gioia – racconta Cinzia, – vedere ragazzi, educatori e assistenti cantare all’unisono la felicità di far parte di questa Associazione. I ragazzi provenienti da tutte le diocesi d’Italia hanno rappre-sentato, per i nostri “ACRini” e giovanissimi, l’incorag-giamento e la consapevolezza di non esser soli. Far parte dell’Azione Cattolica non significa essere degli illusi, ma sognatori consapevoli che la felicità sta nelle piccole briciole di ogni giorno, nel trovare il “Di più” nel calore di un abbraccio, nel dono un sorriso a chi ci è accanto, un incoraggiamento a diventare grandi insieme. Spero che i ragazzi abbiano portato a casa il messaggio fondamentale di questa esperienza: cam-minare insieme nonostante la precarietà, scommette-re sulla nostra vita consapevoli che Gesù per primo ha scommesso su di noi”.Forte è stato il messaggio di Benedetto XVI che ha in-vitato i giovani a “non lasciare nessun ambiente privo di Gesù”. Partendo dallo slogan “C’è di più. Diventiamo grandi insieme” il Pontefice ha sottolineato che essere grandi significa crescere nell’amicizia di Gesù, ascol-tarlo e incontrarlo nella preghiera e nei Sacramenti.Così ha risposto alla prima delle tre domande che i giovani gli hanno rivolto.

Centomila giovani in Piazza San Pietro per salutare il Papa

“Voi non potete e non dovete adattarvi - ha prosegui-to il Papa, rispondendo alla seconda domanda- ad un amore ridotto a merce di scambio, da consumare senza rispetto per sé e per gli altri, incapace di casti-tà e purezza. L’amore proposto su internet e in tv è egoismo - ha ammonito Ratzinger - è illusione di un momento, è un amore che soffoca i pensieri e i senti-menti più belli”. Secondo il Santo Padre la prova che i giovani stanno crescendo bene, sta nel fatto che questi non escludo-no dalla propria vita gli altri, gli amici, le persone sole e in difficoltà aprendo il cuore a Gesù, Amico vero.Avere la gioia nel cuore e comunicarla a tutti per ren-dere bella e buona la vita, offrire ragioni e traguardi per il proprio cammino e far innamorare di Gesù, della sua vita e della sua libertà i giovani di oggi è il consiglio che il Papa ha dato all’educatrice dell’Azione Cattolica che ha chiesto quale significato assume oggi tale ruolo.I festeggiamenti si sono protratti per l’intera giornata tra Villa Borghese e Piazza del Popolo. Molti sono stati gli ospiti d’accezione tra cui Simona Atzori, Luca Zin-garetti, Roberto Vecchioni e Cesare Prandelli.

Ivana Ferla

Il consiglio comunale di Palazzolo ha detto no alla privatizzazione dell’acqua. Il civico consesso ha votato all’unanimità un atto di indirizzo politico in tre punti nel quale viene innanzitutto espresso parere sfavorevole al trasferimento delle reti e degli impianti del servizio idrico nazionale al consorzio Ato idrico e quindi al gestore Sai 8. Con il secondo punto viene richiesta la restituzione delle somme assicurate dal gestore, pari a 395 mila e 735 euro a titolo di cofinanziamento privato per lavori di adeguamento all’impianto di depurazione, parere favorevole solo previo collaudo tecnico amministra-tivo delle opere e a condizione della rescissione del contratto tra il consorzio e il gestore. Con l’ultimo punto si chiede infine la restituzione delle somme del finanziamento pubblico, pari a 563 mila e 391 euro, al consorzio Ato idrico per lavori di ade-guamento all’impianto di depurazione comunale, assegnate al medesimo dalla Regione per effetto della costituzione dell’autorità d’ambito, dell’indivi-duazione del gestore privato e della partecipazione di questo ente all’Ato, parere favorevole a condizio-ne che il Comune fuoriesca dal consorzio.“L’acqua deve rimanere pubblica anche per la gestione – sottolinea il sindaco Carlo Scibetta -. Ho sempre detto che non posso disconoscere la legge e gli obblighi previsti dal contratto ma devo tutelare l’interesse dell’ente e della comunità. Noi abbiamo un servizio, una rete idrica e fognaria non così scadente come qualcuno sostiene e risorse umane con professionalità trentennale che consocono bene le reti e gli impianti e possiamo puntare a coprire i costi per eventuali investimenti. Per questo sono convinto che la gestione debba rimanere al Comune”.Ma il rischio per i comuni che non intendono trasfe-

Il consiglio comunale dice no alla privatizzazione dell’acqua

rire gli impianti a Sai 8 è il com-missariamento. Una diffida da parte dell’Asses-sorato regionale alle autonomie locali infatti ad alcuni comuni della provincia, tra cui Palazzolo, ha intimato a consegnare gli impianti e le reti comunali all’Ato idrico 8 altrimenti ci sarà l’intervento sostitutivo con l’arrivo di un commissario.Duro anche l’intervento del Presidente del Consiglio comunale Antonio Sigona.“L’Amministrazione, il sindaco e tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione – spiega Sigona – si sono espressi contro la privatizzazione, abbiamo aderito all’Unione dei comuni che è contro la priva-tizzazione, abbiamo fatto riunioni, incontri, consigli comunali perché l’acqua è un bene comune e come tale deve rimanere libero. Non accettiamo che venga privatizzata e protesteremo con forza contro ogni provvedimento”.

Paolo Valvo

U.N.I.T.A.L.S.I.: volontariato in note per un Natale all’insegna della carità

AT T U A L I T A ’4

“Giovani…(in) canto!!” è il titolo del cd di canzoni nata-lizie realizzato dai giovani unitalsiani delle sottosezioni di Siracusa, di cui fanno parte moltissimi ragazzi pa-lazzolesi, e di Lentini.Soddisfatta appare la responsabile dei giovani di Sira-cusa, Giovanna Scollo, che ha sottolineato come l’idea del cd sia nata per favorire la condivisione e l’amicizia tra i giovani dell’U.N.I.T.A.L.S.I., disabili e non. “La realizzazione di questo progetto – ha dichiarato la giovane volontaria - è l’ulteriore testimonianza dell’im-pegno sociale della nostra associazione e dell’attenta opera di sensibilizzazione al volontariato che portia-mo avanti, intesa come aiuto dell’altro in senso cri-stiano e non come semplice filantropia.” Quella dell’ U.N.I.T.A.L.S.I., infatti, è una “storia di servizio” che sin dal 1903 si è sempre alimentata del desiderio di esse-re uno “strumento” nelle mani di Dio per portare spe-ranza, gioia e carità. Una missione che si costruisce giorno per giorno e che, partendo dai pellegrinaggi, realizza una serie numerosa di progetti coinvolgendo tutti, dai volontari agli ammalati, dai disabili alle perso-ne in difficoltà.La dinamicità, l’evoluzione dei tempi e il sempre mag-giore afflusso di giovani, hanno portato, negli anni, l’associazione ad assumere sempre di più le vesti di strumento di carità operativa e creativa, sfociata nella realizzazione di questo cd musicale nel quale, come testimoniano le parole di Gianluca Belfiore, giovane della sottosezione di Lentini, “l’entusiasmo dei prin-cipianti si trasforma in melodia corale per un Natale vissuto nella carità. Una splendida esperienza di fra-ternità nella gioia del canto”.Un progetto ben riuscito che, se da una parte ci regala nove tracce per allietare le festività che particolarmen-te in questo periodo innescano una riflessione volta all’impegno sociale, dall’altra rappresenta un’impor-tante opportunità per quanti vogliono condividere que-sta missione di carità scegliendo l’ambito più vicino alla propria sensibilità e alle proprie attitudini.

Stefania Sardo Biancamaria Spada

Percorrendo le strade del nostro centro non pos-siamo non accorgerci e lamentarci delle condizioni del manto stradale e della viabilità locale. Su questo tema si sono espressi più volte, durante le sedute del consiglio comunale, i consiglieri di minoranza Nadia Spada e Giuseppe Lamesa.Il consigliere Spada, in relazione a quanto esposto nell’ultimo consiglio comunale, afferma “Il sistema viario urbano risulta gravemente dissestato non tan-to dall’uso derivante dalla circolazione, quanto dalle improvvide riparazioni consentite in occasione dei la-vori di metanizzazione, che hanno avuto una durata 7anni con una spesa di circa 5milioni di euro”. Oltre alla sicurezza stradale, che dovrebbe essere una delle priorità in materia di viabilità, è anche una questione di decoro. Forestieri e turisti, che arriva-no nel nostro piccolo centro per visitare uno dei siti dell’Unesco, si trovano a percorrere strade con ba-solato sconnesso, rattoppi di cemento, manto disse-stato e altro ancora. “A causa del sistema lassista adottato dall’Amministrazione, – aggiunge la Spada – la fluidità della circolazione si riduce in talune ore a zero, con intasamenti e disperazione dei cittadini e dei forestieri”.

Su questo punto interviene il consigliere Lamesa “La mia attenzione si è soffermata principalmente sull’utilità delle strisce blu, scelta che a mio parere non risolve il problema dei parcheggi, costituendo solo un aggravio per il cittadino e, quel che è anche più grave, il servizio è gestito da una ditta esterna quando invece potrebbe essere direttamente il Co-mune a farlo, utilizzando il proprio personale. – e aggiunge - Anche la questione dei tesserini per i portatori di handicap va monitorata. Ritengo venga fatto un abuso da parte dei familiari dei possessori di tali tesserini, utilizzandoli in maniera impropria, molto spesso senza la reale presenza a bordo della perso-na portatrice di handicap, privandone la necessaria fruizione a chi ne ha realmente bisogno. Pertanto, chiedo agli organismi preposti di svolgere un più ri-goroso controllo.”In accordo i consiglieri Spada e Lamesa concludono proponendo l’una “un Piano di studio che, oltretutto, eviti il ristagno dei gas di scarico altamente nocivo alla salute dei cittadini”; l’altro con la proposta di “chiudere il centro storico trasformandolo ad isola pedonale in segno di civiltà”.

Serena Guglielmino

Palazzolo e la viabilità

spazio a pagamento committente: on. prof. Vincenzo Vinciullo

5SALVATORE GALLO

Consigliere Gallo, può riassumerci quanto accaduto durante la seduta consiliare?Tutto è legato alla mia candidatura alla presidenza della prima commissione, ruolo del consigliere Lame-sa, dimessosi precedentemente. Essendo una carica che toccava alla minoranza, ho proposto la mia candi-datura. Dopo la mia elezione con nove voti favorevoli, nella seduta del due dicembre, gli esponenti della mi-noranza Spada, Lamesa e Angelico hanno presentato un documento che definiva un atto illegittimo la mia elezione a presidente, in quanto io non ero parte della minoranza, essendomi precedentemente dichiarato indipendente.Quindi lei non è un esponente del gruppo Pdl?Nei primi consigli di questa legislatura avevo già per-cepito una mancanza di coesione con l’opposizione, così da capogruppo, eletto dalla minoranza, decisi di dimettermi e dichiararmi indipendente. Avevo avvertito da parte di alcuni di loro la volontà di gabbarmi.Cosa ha determinato il passaggio alla maggioranza?Ci sono stati una serie di passaggi, oltre al discorso fatto dal consigliere Spada in sede di consiglio, discor-so che addirittura ha messo in dubbio la mia apparte-nenza o meno alla minoranza.Non potevo più restare parte di un gruppo che voleva solo gabbarmi. Sono stato defenestrato da quel grup-po.Non ha pensato che poteva sceglie-re di agire diversamente?Avrei di certo potuto prendere decisioni diverse, avrei potuto decidere di restare in una sorta di limbo tra le file della minoranza, ma quando quel gruppo si sente scavalcato dalla mia figura, che a mio parere è pre-ponderante all’interno del consiglio comunale, ho pre-ferito valutare il passaggio alla maggioranza. Certo se non avessi giudicato positivamente l’operato dell’am-ministrazione non lo avrei fatto, se non avessi trovato un punto di dialogo con loro. Il sindaco Scibetta mi ha sempre dimostrato massimo equilibrio politico nel dialogo, ha mostrato grandi qualità di coordinamento nella gestione della macchina amministrativa.Quali sono le sue intenzioni in seno alla maggioranzaCome ho fatto tra i banchi dell’opposizione continuerò a portare avanti ragionamenti di carattere amministra-tivo, a segnalare ciò che non va e stavolta a contribuire affinché le cose vengano realizzate. Nel 2008 ho fatto un passaggio accanto a Enzo Vinciullo per sostenere Palazzolo.Lei è un esponente del popolo della libertà?Non sono Pdl, non sono parte integrante del Pdl ma sono amico di Enzo Vinciullo, di cui apprezzo l’ope-rato, ammiro il modo di lavorare, il modo di condurre l’attività politica e la sua abnegazione nello svolgimen-to di tale attività.Quindi alla domanda qual è il suo colore politco cosa risponde?Io sarò con chi sarà con Palazzolo, con chi non estro-metterà Palazzolo dal quadro politico provinciale, con

una chiaccherata con....

Il due Dicembre scorso, durante una seduta consiliare, il consigliere Salvatore Gallo, esponente dell’opposizione, è passa-to tra le file della maggioranza.Abbiamo voluto incontrarlo per capire a cosa è dovuto questo suo passaggio.

chi darà a Palazzolo possibilità di crescita. Oggi non ho appartenenze cieche ad un partito, ci sono persone che catalizzano decisioni politiche, non esistono ideali politici.Affermazione un po’ amara detta da chi siede tra le fila dei governanti, non trova?Dalla caduta del muro di Berlino è finito il settarismo ideologico, a partire dal 1993 è sorta una nuova poli-tica, si formano i partiti ancorati al sistema elettorale. Io personalmente non potrei mai smentire la mia ide-ologia cattolica. Quando, sempre nella stessa seduta di consiglio comunale, sempre il consigliere Spada mi ha “accusato” di fare politica alla maniera della demo-crazia cristiana, a quelle parole non posso far altro che rispondere che in passato sono stato simpatizzante di quella ideologia politica, che non rinnego e di cui vado fiero ed orgoglioso. Ma oggi non si può pensare ad una nuova Democrazia Cristiana. I valori, il modo in cui ha governato il paese non sono sosti-tuibili. Se guardiamo alla politica naziona-le, alle spaccature, alle alleanze, c’è una grande confusione che confonde sem-pre di più la gente. Il centro destra si spacca, Casini che è

sicuramente centro, dovrà allearsi perché con questo sistema elettorale da solo non può farcela. L’idea di un terzo polo, allo stato attuale è impensabile, a meno che non si torni al proporzionale.Per le prossime elezioni ha gia un’idea?Ci sarò, a sostegno di Carlo Scibetta per il suo se-condo mandato, come ho già detto riconosco in lui l’equilibrio politico, ottima mediazione nella macchina amministrativa, lo ritengo un politico pacato e raffinato nell’amministrare, capace di raccogliere i dissensi, di ascoltare, parole che ho gia detto quando mi trovavo tra le file della minoranza. Voglio sottolineare che entro nella maggioranza in punta di piedi, non per sconvol-gere equilibri o programmi, ma con grande rispetto di chi mi accoglie, paladino di alcuni punti da realizzare ma con estrema moderazione.

Serena Guglielmino

il consigliere comunale Salvatore Gallo

La Lega tumori siracusana incontra la scuola

AT T U A L I T A ’6

Il 30 novembre si chiuderanno le iscrizioni per parteci-pare alla promozione all’educazione alla salute, fonda-mento essenziale per condurre un corretto stile di vita. La LILT di Siracusa, anche quest’anno ha voluto esse-re vicina alle scuole secondarie di secondo grado, per portare da vicino la voce della prevenzione, attraverso un percorso didattico educativo. E come già da diversi anni, tanto i docenti che i discenti, dovranno impegnar-si a realizzare un “copione” che possa recitare al me-glio il titolo che la LILT ha voluto trattare: “Conoscere per prevenire”. Al momento, sono giunte alla segre-teria LILT dodici adesioni da parte di altrettanti istituti scolastici che si cimenteranno in questa gara, dove lo sfondo principale sarà un tema di italiano imperniato sull‘argomento “prevenzione oncologica”. Il terreno sul quale dovranno dimostrare di saper correre gli studen-ti, è la prevenzione dell’abitudine al fumo di tabacco, le prospettive per la vaccinazione anti HPV contro il tumore della cervice e sull’alimentazione-attività fisica e stili di vita. Ogni tema, dovrà essere sviluppato dal-le classi partecipanti. “Il primo tema - spiega il dottor Claudio Castobello, presidente provinciale della Lega tumori - dovrà invitare i fumatori ad essere consape-voli dei rischi e dei potenziali danni che arreca il fumo di sigaretta, tanto quello attivo che passivo. Lo slogan che abbiamo utilizzato nel tema è “Fumi? No, grazie”. Il secondo tema tratterà le nuove prospettive inerenti l’utilità della vaccinazione per prevenire il tumore alla cervice dell’utero, per presunta contaminazione da Papilloma virus. Sin dall’età di 11 anni è corretta la vaccinazione anti HPV. L’ultimo tema posto nel trittico scientifico-didattico, è legato al sano e corretto stile di vita. In un contesto sociale altamente industrializzato e frenetico, è sempre più difficile coniugare uno stile di vita regolato da una sana alimentazione e ad una costante attività fisica”. Questi temi, conclude il presi-dente Castobello, certamente non sono così semplici da affrontare e modulare, e proprio per questo si è pensato di premiare i migliori elaborati scritti e segna-lati dai docenti scolastici, assegnando, ad un massimo di trenta alunni, un Master formativo, attraverso due lezioni frontali di 5 ore ciascuna, a cura della LILT si-racusana. Al termine della formazione, sarà rilasciato un attestato che avrà valenza quale credito scolastico per l’anno 21010-2011. I lavori elaborati dagli studenti,

“Conoscere per prevenire” il tema della campagna educativa rivolta agli studenti

Il dottor Claudio Castobello durante la premiazione degli alunni nella scorsa edizione.

dovranno essere consegnati alla segreteria della LILT di Siracusa entro la data del 31 marzo 2011. Una com-missione interna, presieduta dal dottor Claudio Casto-bello e formata da medici e specialisti, valuterà tutti i lavori elaborati dagli alunni partecipanti e tra la fine del mese di aprile e la prima settimana di maggio 2011, saranno pubblicamente premiati i lavori più meritevoli scelti dalla giuria tecnica. Anche quest’anno, la LILT si è voluta spendere in atti-vità scolastiche che, con presunzione, rappresentano l’humus educativo nel contesto sociale avvenire. An-che quest’anno, gli istituti delle scuole secondarie di secondo grado, hanno creduto alla LILT, perché motri-ce di progetti ad alto contenuto scientifico, legati alla prevenzione oncologica.

spazio a pagamento committente: Dott. Luca Russo

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Le idee rivoluzionarie che hanno cambiato lanostra comprensione del mondo e la nostra vita

Inizieremo in questo numero un percorso che ci porterà a scoprire le idee e le scoperte che hanno cambiato il nostro modo di pensare e la nostra stessa vita.Intorno a noi c’è il mondo, vasto, colorato pieno di fenomeni e di cose. Le cose nascono, muoio-no e si trasformano in altre cose. Il sole e le stelle ed i pianeti si muovono nel cielo in modo diverso, i sassi cadono verso il basso, il fumo sale verso l’alto, il mare è in movimento incessante, una monetina in mare va a fondo, una nave enorme galleggia. I fulmini squarciano il cielo seguiti da enormi boati, la luce del sole fa brillare le cose di colori e crea stupendi arcobaleni. E’ possibile comprendere con la nostra mente questo nostro mondo, questa sua inesauribile varietà e questa sua stupefacente vastità e complessità? C’è un ordine dietro a tutto ciò? E’ un ordine che pos-siamo capire?La ricerca di risposte convincenti, razionali, non fantasiose o arbitrarie come quelle date da molte civiltà antiche è iniziata molti secoli fa. Questa ricerca ha dato origine alla scienza ed in partico-lare alla fisica, la disciplina che cerca di costruire le strutture logiche basilari per studiare il mondo e di trovare le leggi elementari che ne regolano l’esistenza.Questa grande avventura della scienza è stata caratterizzati da due fatti sorprendenti e contrap-posti: 1) Il sogno di capire il mondo in termini di poche idee semplici e poche leggi elementari si è realizzato. Infatti, la ricerca della comprensio-ne razionale del mondo ha portato alla scienza moderna. Questa, oltre ad aver trovato alcuni aspetti di ordine dietro all’enorme varietà dei fe-nomeni naturali, grazie a queste conoscenze, ha cambiato radicalmente il nostro modo di vivere e di pensare; ha permesso lo sviluppo della nostra civiltà che ora si va diffondendo avviandosi a di-ventare l’unica civiltà del pianeta.2) La chiave per comprendere il mondo è quella di liberarci dalle idee sbagliate che abbiamo in testa, dai pregiudizi e dalle paure.Ogni passo avanti che si fa ha in se qualche cosa di rivoluzionario che determina cambiamenti. Cambia il nostro modo di pensare, di vedere la realtà, cambia il nostro modo di vivere.Più comprendiamo più ci rendiamo conto che c’è ancora molto da capire e da indagare. Se vo-gliamo capire, dobbiamo essere aperti ai cam-biamenti, disposti a riconsiderare certezze che si credevano già, acquisite. Com’è nata la scienza? L’idea che è possibile comprendere in modo ra-zionale la natura nasce nell’antica Grecia oltre venticinque secoli fa.La giovane civiltà greca è profondamente diver-sa dalle antiche e grandi civiltà egiziana e me-sopotamica ad essa vicine. Queste sono civiltà

stabili, gerarchiche, con un potere centralizzato, si reggono sull’ordine stabilito e la conservazio-ne. Il mondo greco, al contrario è dinamico, in evoluzione, aperto ad assorbire tutto ciò che arriva dalle civiltà vicine. Non vi è un potere cen-tralizzato: ogni città è indipendente ed all’interno di ogni città le leggi non sono né sacre né im-mutabili ma vengono continuamente discusse, messe alla prova ed eventualmente modificate. L’autorità appartiene a chi è in grado di convin-cere gli altri con il dialogo e la discussione. E’ la nuova idea della politica: la democrazia. L’idea, cioè, che le decisioni collettive possano scaturire da un libero confronto di posizioni diverse.In questo clima nuovo nasce una nuova idea della conoscenza: la conoscenza razionale. E’ una conoscenza dinamica che si evolve perché messa alla prova continuamente. La critica alle idee acquisite non è temuta ma au-spicata perché è la garanzia di poter migliorare.In questo clima vive, forse, il primo grande scien-ziato: Anassimandro di Mileto. Anassimandro, contemporaneo e forse allievo di Talete è un viaggiatore, un geografo, un astrono-mo e filosofo. Tra le tante idee da lui avute una cambia la storia del pensiero nel mondo: l’idea che la Terra è un grosso sasso di grandezza fini-ta che vola nello spazio.Tutte le civiltà ed i popoli hanno pensato che il mondo fosse diviso in due grandi parti: il cielo sopra e la terra sotto. Al di sotto della terra c’è sempre terra altrimenti cascherebbe. Anassi-mandro propone una nuova idea: la terra è un oggetto che non si appoggia, galleggia nello spazio. Sotto la terra non c’è nulla: c’è solo altro cielo. Il cielo non è sopra o sotto la Terra ma la circonda. E’ stata una geniale intuizione che noi oggi sap-piamo, essere esatta, ma che allora era sbalordi-tiva e rivoluzionaria. Milioni di persone e decine di civiltà, per secoli, non erano riuscite ad avere una simile idea.Ci son voluti secoli prima che venisse presa in considerazione ed accettata.Pensiamoci bene: in un’epoca in cui il Sole, la Luna erano considerate divinità qualcuno affer-mava che la terra era sospesa nel vuoto e con noi sopra!E’ un’idea veramente rivoluzionaria perché cam-bia profondamente la nostra immagine del mon-do. Del suo libro rimane solo un breve frammen-to in cui il tempo è visto come principio in base a cui ordinare gli eventi.Abbiamo, quindi, una nuova visione dello spazio non più diviso tra alto e basso e del tempo che apre la strada alla comprensione del mondo. Ma Anassimandro ha avuto un’altra grande intu-izione, un‘idea che chiama “àpeiron” (=indeter-minato): qualche cosa che è una base comune

di tutte le cose, ma diversa dalle cose che ve-diamo.L’àpeiron, insomma, è l’antenato degli atomi, delle particelle elementari, di tutti i costituenti della materia che non vediamo ma che sappia-mo che esistono.Il prossimo e decisivo passo avanti la ricerca lo fa con Pitagora che ha un’altra idea geniale e ri-voluzionaria: l’idea che i numeri, cioè la matema-tica, siano la chiave per comprendere il mondo. Quest’idea è cosi geniale che nei secoli succes-sivi trova la sua prima grandiosa realizzazione con l’Astronomia alessandrina. I grandi astro-nomi greci Ipparco, Eratostene, Tolomeo ed altri sfruttando le intuizioni di Anassimandro e Pitagora, e usando la matematica elaborata da Euclide ed Archimede, riescono a costruire una descrizione matematica e precisa dei movimenti del sole, della luna e di altri pianeti nel cielo. Si comincia a misurare con buona approssima-zione la circonferenza della terra e nel II secolo d.c. Tolomeo sviluppa il primo modello cosmolo-gico completo.Al centro la Terra circondata da otto sfere con-centriche che trasportavano la Luna, il Sole, i 5 pianeti conosciuti (Mercurio, Marte, Giove, Ve-nere e Saturno.) e le Stelle fisse. Le traiettorie di questi corpi celesti ruotanti attorno alla Terra erano delle circonferenze. Questo modello, che riprendeva le convinzioni di Aristotele con la Ter-ra al centro dell’universo, ebbe grande diffusione e fu accettato dalla Chiesa perché era in accordo con la visione espressa dalle Sacre Scritture.Dice Platone nella Lettera settima: la verità è velata ma accessibile. Non la conosciamo ma possiamo cercarla e trovarla con l’osservazione, la verifica e la discussione, il dialogo.Quest’apertura alla comprensione razionale del mondo di cui la matematica e l’astronomia sono esempi costituisce una parte centrale della stra-ordinaria eredità che la civiltà greca ha lasciato a tutte le successive civiltà del pianeta.

LA MERIDIANA Rubrica scientifica del prof. L. Milazzo

LA RICERCA E LA SCIENZA

CU L T U R A & C U R I O S I T A ’

Nell’estate del 2009, a Palazzolo Acreide, cittadina barocca patrimonio dell’umanità, si affaccia un per-sonaggio che, improvvisamente, ispirato dalle comuni origini, si reintegra nella comunità palazzolese.Salvatore Trigila, palazzolese emigrato in Australia nel 1954, fu costretto, all’età di sei anni, ad abbandonare i familiari cortili, le lunghe scalinate e le stradine di pie-tra basaltica, teatro dei suoi giochi d’infanzia.

Religione, tradizione, devozione e leggenda. Questi elementi, seppur diversi tra loro e per certi aspetti in contrad-dizione, sono comple-mentari, se riferiti alla

vita di una tra le più venerate Sante della provincia di Siracusa, Santa Lucia.Nata a Siracusa, Lucia subì il martirio sotto Diocleziano, per ordine del Governatore Pascasio. Nel luogo della sua morte, i cristiani di Siracusa, Le dedicarono un tempio, dando da subito inizio al culto, che si diffuse rapidamente ed è ancora vivo nei giorni nostri.Il culto per una Santa che non si limita alla sola venerazione, ma si riflette in molti gesti della vita quotidiana dei tanti fedeli che attendono con ansia il 13 dicembre per incontrare Santa Lucia.Come spesso accade nella tradizione siciliana, tuttavia, i festeggiamenti religiosi diventano spesso pretesto, “un santo pretesto”, per eccedere e abbondare in tavola. Come scriveva Enrico Onofrio nella Guida pratica di Palermo, edita nel 1882, in occasione del VI centenario del Vespro, «tutti i salmi finiscono in gloria e non c’è festa senza farina».

Così accade anche durante i festeggiamenti di Santa Lucia. Un alimento in particolare si ripresenta ogni anno in questo periodo, quasi fosse una testimonianza di vita in terra della Santa siracusana: “la cuccìa”.Lo studioso siciliano Antonino Uccello ricorda la leggenda legata alla ‘cuccìa’, piatto tipico della tra-dizione gastronomica siciliana e narra che la Santa, mossa da compassione per la carestia che imper-versava a Siracusa, fece il miracolo di far riemergere dal mare un carico di grano rubato. Il grano, giunto a riva cotto dall’acqua salata, sfamò l’intera cittadinan-za siracusana. A ricordo del prodigioso evento, nel giorno a Lei dedicato, in gran parte dei paesi siciliani si è soliti commemorare l’evento preparando la gustosa minestra di frumento.A differenza di altre specialità dolciarie tipiche sicilia-ne, che hanno perduto con il tempo il proprio ruolo celebrativo, la cuccìa, continua a conservare ben chiari i caratteri di piatto tipico, unicamente legato al culto di Santa Lucia.La ricetta prevede l’ammollo del frumento in una pentola di coccio chiusa per almeno due giorni, cam-biando l’acqua, ed una successiva bollitura di circa due ore. Solo successivamente la ricetta più antica prevedeva l’aggiunta di latte e miele.

In molte parti della Sicilia tuttavia si preferisce con-sumarlo come una tradizionale minestra.Tuttavia, una cosa accomuna ogni varietà di prepa-razione della cuccìa: il 13 dicembre e i festeggia-menti della Santa, unica giornata in tutta la Sicilia in cui ancora oggi si prepara la cuccìa, per poi essere consumata dopo un rito di preghiere e digiuno, come profondo sentimento di fede e di devozione verso una Santa che accompagna i Siracusani nella loro vita quotidiana.

… diario di un viaggiatore rubrica enogastronomica

a cura di Luca RussoSaperi & Sapori13 DICEMBRE:

il culto di Santa LuciaA CONCLUSIONE DEI FESTEGGIAMENTI DELLA SANTA, UN VIAGGIO TRA RELIGIONE, DEVOZIONE E TRADIZIONE

8 CU L T U R A & C U R I O S I T A ’

Salvatore torna ora a “giocare” nelle piazze, nei cortili e nelle stradine della sua Palazzolo mai dimenticata. Incantato dalla straordinaria bellezza delle facciate ba-rocche delle chiese di S. Paolo e S. Sebastiano, con cavalletto, tavolozza e pennelli, su foglio bianco, con la magia della mano, della mente e del cuore, materia-lizza monumenti, chiese, scorci e paesaggi.Salvatore dialoga e dipinge, in singolare afflato con uomini e cose, tra lo stupore degli astanti che, come in una stradina di Montmartre, assorti in religioso silen-zio, assistono alla nascita dell’opera.La città, in tutta la sua valenza storica, artistica e so-ciale diventa oggetto di osservazione, di riflessione e di meditazione: la storia si fa arte.La tecnica artistica che soggiace ad ogni raffigurazione è semplice ed essenziale, ma sempre nitida e pulita: con matita o carboncino, velati di morbido e vellutato pastello oppure con olio su carta, fresco e brillante, l’artista ci restituisce inconsueti paesaggi in cui alteri campanili troneggiano su modeste case di pietra dove la vita dell’uomo scorre, ora tinta di rosa ora di grigio neutro. Luce e ombra, chiaro e scuro, dolcemente si posano sui dipinti dell’artista in cui l’uomo non è mai raffigurato, ma non per questo assente. La vita si intuisce dietro gli usci chiusi delle case, nei panni stesi al sole. Il passaggio dell’uomo è testimo-niato dalla stratificazione storica e culturale, dall’amo-rosa cura, dalla dignità e dall’armoniosa bellezza che, “da Akrai a Palazzolo”, interamente rifulge nei dipinti di Salvatore, velati di pacata solitudine e di austeri si-

lenzi.La mostra, allestita nella Sala Verde del Palazzo di Cit-tà, è stata inaugurata Sabato 18 Dicembre e resterà aperta al pubblico fino al 10 gennaio.Dal 18 dicembre al 6 gennaio sarà possibile visitare, nel centro storico, un ricco itinerario di Presepi artistici, come pure il Presepe Vivente nel Sito del Castello Me-dievale nei giorni 25/26 dicembre 1/6 gennaio.

Nella Monaco

Lavori su carta di Salvatore Trigila

CITTÀ SUL MERIDANO

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Salina è un’isola delle Isole Eolie in provincia di Messina. Misura 26,8 km² ed è la seconda per estensione e per popolazione dopoLipari. È divisa in tre comuni: Santa Marina, Malfa e Leni (fino al 1909 il comune era unico) e conta complessiva-mente circa 2.300 abitanti. Formata da sei antichi vulcani, possiede in ordine il primo e terzo rilie-vo più alto dell’arcipelago: il monte “Fossa delle Felci”, 961 m e il “Monte dei Porri”, 860 m che conservano la tipica forma conica. Da questi due vulcani spenti deriva il suo antico nomegreco an-tico Διδύμη, Didyme, (da δίδυμος, didymos, “ge-mello”), visibile da nord-est. L’attuale nome deriva invece da un laghetto presente nella frazione di Lingua del Comune di S. Marina di Salina, dal quale si estraeva il sale.Dagli scavi sono emersi di insediamenti risalenti all’età del bronzo e alternanza di periodi di com-pleto abbandono e altri di forte sviluppo. Ritrova-menti presso Santa Marina mostrano un notevole insediamento attorno al IV secolo a.C. Attorno al VII secolo d.C., Salina fu una delle Eolie più popo-late perché i vulcani di Lipari erano in attività. Le invasioni arabe la resero deserta finché, attorno alXVII secolo tornò a popolarsi.Salina è l’isola più fertile delle Eolie e ricca d’ac-qua; si coltivano uve pregiate da cui si ricava la “Malvasia delle Lipari”, un vino di sapore dolce e capperi, esportati in tutto il mondo. Un’altra impor-tante risorsa per l’isola è il turismo.Nel 1980 è stato istituito il parco regionale di Sali-na e nel 1981 la riserva naturale dei due monti.È stata il set de Il Postino, l’ultimo film girato da Massimo Troisi. L.B.

Anche Salina si trova sul Meridiano14

Salina - Coordinate: 38°33′49″N 14°50′16″E

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“Oltre lo sguardo” Andrea Caruso, 2006

P R I N T10Il Club Val D’Anapo sbarca in Tunisia per la festa del presidente Ben Alì

di baton twirling “NBTA ITALIA” in occasione degli innumerevoli campionati nazionali ed internazio-nali cui, attraverso di essa, ha partecipato, ha su-scitato dunque forte interesse anche oltre i confini nazionali.L’interesse è stato ripagato dal successo e dai complimenti ricevuti dal comitato organizzatore che si è già ripromesso di re-invitare il gruppo palazzolese anche per l’appuntamento del pros-simo anno.

Grande successo in Tunisia per il gruppo majo-rettes “Val D’Anapo” di Palazzolo Acreide, che, grazie alle sue splendide ragazze e alle loro va-riopinte ed eleganti divise, ha riscosso parecchi apprezzamenti positivi in terra d’Africa.Le 16 ragazze del gruppo, Chiara Buccheri, Mar-tina Monaco, Fabiana Monaco, Laura ed Elisa Scrofani, Mariapaola e Mariachiara Gallo, Fran-cesca Lamesa, Melinda Cantone, Greta Lopresti, Chiara Scibetta, Mariachiara Aghelone, Chiara Tanasi, Stefania Sardo, Eleonora Pizzo e Petro-lito Reneé, come sempre guidate dalla Prof.ssa Grazia Valvo, hanno sfilato per ben 3 giorni con-secutivi nelle città di Sousse e Monastir, impor-tanti centri turistici e commerciali della Tunisia.Il festival, che in totale ha contato 6 giornate di fe-steggiamenti in onore del Giorno dell’Incarico del 7 novembre 1986 dell’attuale presidente Ben Alì, ha visto la partecipazione, oltre delle nostre ma-jorettes, anche di numerosi altri gruppi folkloristici tra cui sbandieratori, suonatori di tamburi, balle-rini, bande e gruppi in costume, sia italiani che stranieri. Il tutto si è confuso in un caleidoscopio di musiche suoni e colori, dal quale, a parere di molti, è spiccata soprattutto la grazia e la bravura delle 16 atlete palazzolesi. In occasione delle 3 sfilate dei giorni 4,5 e 6 no-vembre ogni rappresentativa locale ha avuto il piacere di offrire al paese ospitante un proprio dono, ricevendo in cambio un riconoscimento dai rappresentanti politici di Sousse e Monastir. La città di Palazzolo Acreide per l’occasione, oltre che dalla prof.ssa Grazia Valvo e dal gruppo delle majorettes, è stata rappresentata dal consigliere comunale Luca Russo.La disciplina sportiva del gruppo majorettes “Val d’Anapo”, per anni conosciuto in tutta Italia non solo per il folklore ma soprattutto per l’intensa atti-vità agonistica svolta all’interno della federazione

Una grande festa, insomma, dalla cui importan-za internazionale non può non derivare il grande successo dell’attuale folklore locale che, attraver-so il Club Val D’Anapo di Palazzolo, ha traspor-tato per l’occasione la bellezza e il fascino delle majorettes anche presso le culture e le arti ad oggi a noi più lontane.

La Redazione

P R I N T

Nel mese di gennaio 2011 si svolgerà nei locali dell’As-sociazione Culturale “G. Judica” un torneo di biliardo, specialità “Carambola”.Il biliardo con le sue specialità, ed in particolare la “9 birilli” o “Goriziana”, è sicuramente stato per molto tempo tra gli sport più in voga a Palazzolo. Da qualche tempo a questa parte, invece, il gioco della carambola è stato un po’ messo da parte rispetto al passato.

Fino all’anno scorso una squadra formata da palazzo-lesi ha partecipato con ottimi risultati a dei tornei pro-vinciali facendo anche un’ottima figura contro squadre forti e rodate come quelle di Siracusa e Floridia.Probabilmente la squadra si riformerà anche quest’an-no cercando di ottenere risultati sempre migliori nelle classifiche dei tornei provinciali. Per chi fosse interessato ad iscriversi al Torneo in or-

ganizzazione presso l’Associazione Culturale “G. Ju-dica” potrà visionare il bando esposto presso la sede del Circolo o rivolgersi direttamente agli organizzatori nelle persone del Prof. Milazzo e dell’Avv. Massimilia-no Caligiore.

Sandro Lizzio

Torneo di biliardo presso l’Associazione Culturale G. Judica – Circolo di Cultura

Il Palazzolo in serie positiva da nove giornate

Il pari nel derby contro l’Avola vale per il Palazzolo il nono risultato utile consecutivo. Dopo il doppio 0-0 del primo turno di Coppa Italia, fra i rossoblu di De Leo e i giallover-di arriva il terzo pareggio consecutivo a reti inviolate. La squadra di Anastasi adesso è imbattuta dalla sfortunata trasferta di Ragu-sa e da allora ha ottenuto cinque vittorie e quattro pareggi. Il Palazzolo occupa adesso la terza posizione in classifica staccato di due lunghezze dal Real Avola e di cinque dal battistrada Biancadrano che Bonarrigo e soci incontreranno nell’ultima giornata del girone di andata allo “Scrofani Salustro”. Nella super sfida del “Meno Di Pasquale” la squadra del presidente Cutrufo ha gio-cato ha viso aperto creando diverse palle gol che, un po’ per sfortuna e un po’ per bravura del portiere Tarantino, gli avanti gialloverdi non sono riusciti a concretizzare.“Fisicamente stiamo bene – afferma l’al-lenatore Giuseppe Anastasi - e di questo bisogna dar grande merito al nostro bra-vissimo preparatore atletico Saro Picone. Dirigo un gruppo eccezionale con il quale possiamo andare a far risultato dappertutto. La squadra è compatta e coesa e abbiamo alle spalle una società forte come poche in questa e anche in categorie superiori”.

Ad Avola, come è accaduto spesso quest’an-no, uno dei migliori in campo è stato Car-melo Bonarrigo, vero trascinatore della

squadra in questa prima parte di campiona-to. Il capitano gialloverde, nonostante il di-stacco dalla prima in classifica, è fiducioso per il futuro del massimo torneo regionale.“Il campionato – afferma capitan Bonarrigo - è ancora lungo e c’è tempo per recuperare. Non bisogna fare drammi. La nostra è una squadra in costante crescita e ad Avola ab-biamo lottato su ogni pallone alla pari con i nostri avversari. Siamo fiduciosi per il futuro”.Il calendario del mese di dicembre riser-verà altre importati sfide in chiave pro-

mozione. Il Palazzolo riceverà in casa il Paternò, ultimo in classifica, e poi dovrà vedersela in trasferta contro il Città di Vit-toria nel turno infrasettimanale in pro-gramma il giorno dell’Immacolata. Quindi ospiterà tra le mura amiche il Biancadrano.Il mese di dicembre sarà tempo anche di calciomercato. La società gialloverde si sta muovendo per rafforzare ulteriormen-te l’organico a disposizione di Anastasi. Ciò a dimostrazione che i vertici del so-dalizio gialloverde credono ora più che mai nell’obiettivo di riportare la squadra in serie D. In questa difficile corsa verso la “quarta serie” è fondamentale sempre di più l’apporto del pubblico che nella sfida contro il Città di Messina è tornato a gre-mire gli spalti dello “Scrofani Salustro”. “Chiedo ai tifosi e agli sportivi palazzolesi – sottolinea il presidente del Palazzolo Cutru-fo - una loro presenza sempre più massiccia allo stadio perché la squadra sta finalmente giocando bene e sta ottenendo dei risultati importanti grazie agli sforzi che la Socie-tà ha compiuto per allestire questa rosa che si sta dimostrando molto competitiva”.

Paolo Valvo

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