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Giornalino del Centro Volontari della Sofferenza - Diocesi di Bari-Bitonto ONLUS
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Il BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùCristo Vera Speranza
Centro Volontari della Sofferenza Bari-Bitonto – Anno VII, giugno 2012
26
C'era un giardino molto
bello. Il suo Signore ne era
orgoglioso. Il più bello degli al-
beri, e anche il più caro al Signore, era un prezioso bambù. E lo stesso sa-
peva di essere l'albero prediletto del Signore. Il Signore un giorno con faccia
seria si avvicinò al bambù e disse: “Caro bambù, io ho bisogno di te”.
Per il bambù sembrava venuto il giorno più bello della sua vita e con
gioia rispose: “Eccomi, Signore! Prendimi e fa' di me quello che vuoi!”.
“Caro bambù – il Signore rispose – ti devo tagliare,”
“Tagliare? No! Signore. Vedi che sono il più bello dei tuoi alberi – e tu mi
vuoi tagliare?”.
“Caro bambù, se non ti posso tagliare non ho bisogno di te”.
Dopo un lungo silenzio l'albero disse: “Se non ti posso servire senza essere
tagliato, allora, tagliami”.
Ma il Signore gli rispose con la stessa faccia seria: “Devo tagliare anche i tuoi
rami e le tue foglie”.
“No, Signore! Sai bene che la mia unica bellezza sono i rami e le foglie.
Tagliami, ma non togliermi i rami e le foglie”.
“Caro bambù, se non ti posso tagliare i rami e le foglie, non ho bisogno di te”.
“Signore, – disse il bambù a bassa voce – prendi i miei rami e le mie foglie”.
“Caro bambù io ti devo ancora dividere in due parti e devo strappare il tuo cuore!".
Dopo un lungo silenzio il bambù si inclinò davanti al Signore e disse: “Tagliami e
dividimi”.
Così il Signore del giardino tagliò il bambù, tirò via i rami, strappò le sue foglie,
lo divise in due parti e gli strappò il cuore.
Poi lo prese e lo portò dove acqua fresca da una sorgente sgorgava verso
campi aridi. Là il Signore posò il suo bambù e collegò un capo del tronco
tagliato con la sorgente e incanalò l'altro capo verso il campo.
La sorgente cantò un benvenuto e le chiare scintillanti acque si
riversarono attraverso il corpo straziato del bambù verso il canale che
correva sui campi inariditi che ne avevano tanto bisogno.
Così quello che era un magnifico bambù diventò una grande
benedizione in tutta la sua fragilità e umiltà.
Quando era ancora grande e bello egli cresceva solo per se stesso e
gioiva per la propria bellezza, invece per mezzo della sua
distruzione diventò un canale
che il Signore poteva usare
per rendere il suo regno più
fruttuoso.
(Da un racconto
popolare cinese)
2 Il Bambù - Giugno 2012
11 maggio 2013: Mons. Novarese
sarà Beato!
Carissimi,
con grande gioia abbiamo
ricevuto la comunicazione
della data nella quale
avrà luogo la solenne cele-
brazione di Beatificazione
del nostro Padre Fondato-
re Luigi Novarese.
Pertanto, comunico che
tale data è fissata per l’11
maggio 2013.
Lodiamo il Signore, pre-
ghiamo perché quest’av-
venimento segni un nuovo
slancio apostolico.
Con grande stima.
Anna Maria Cipriano
SOdC
(Presidente
Confederazione CVS)
Il Bambù - Giugno 2012 3
Il dialogo continua...
In estate, amico
mio, mi piaci
molto più di un
gelato!
1) Le ferie, tempo favorevo-
le per l'amicizia.
– Egr. sig. Rossi, buona esta-
te! Per aiutarti a viverla dav-
vero alla grande ti offro uno
spunto di riflessione sull’ami-
cizia.
Sig. Rossi: E che c’entra l’amicizia con questa stagione?
– Abbi un attimo di pazienza
e ti spiegherò. Rifletti: forse
che per far bene le ferie può
bastare il «distacco della spi-
na» da questo o da quello? E
non dovremmo piuttosto – in
positivo – impiegare le nostre
migliori energie in occupazio-
ni altre, ma veramente altre,
quali quelle proprie della fe-
sta, cioè danzare, volare, gio-
care, ecc? Per realizzare un
simile (ambiziosissimo) pro-
gramma di ferie non è affatto
sufficiente prendere il treno o
la macchina, l’aereo o il tra-
ghetto: è vera «vacanza secon-
do Dio» solo quella nella quale
partiamo per i «viaggi del cuo-
re» e – nei modi più diversi –
sperimentiamo la beatitudine
di sentirsi vivi e da Dio amati
e resi capaci, a nostra volta, di
riamarLo.
Sig. Rossi: Comprendo adesso: tu ritieni che uno dei contenuti/compi-ti più importanti delle ferie è quello di coltivare/riannodare le proprie amicizie, inevitabilmente allentatesi durante il resto dell’anno …
– Per farti innamorare/rein-
namorare di essa ti sciorino
alcune testimonianze splendi-
de:
2) L'amicizia tra elogi e so-
spetti.
4 Il Bambù - Giugno 2012
1. «Non vi è in terra dono più
grande. Che cosa abbiamo
fatto per meritarlo?»
(Lewis).
2. «Questa nostra amicizia
mi sembra di percepirla
come una grazia» (E. Mou-
nier).
3. «Ho incontrato un amico
durante le vacanze. Ma
fino ad oggi non ho mai
pensato di pregare Dio a
proposito di questa amici-
zia. Mi sembrava che Dio
non c’entrasse; volevo sol-
tanto che, quest’amicizia,
Dio la facesse durare. Oggi
scopro che è stato proprio
Dio a pensarci l’uno per
l’altro, a inviarci l’uno nel
cuore dell’altro».
4. «Io e il mio amico ci vo-
gliamo tanto bene che un
giorno ci siamo detti: que-
sta amicizia è più forte di
noi. E se venisse da Dio?
Se fosse questi il buon
Dio? Si ha l’impressione di
essere nell’Amore come il
pesce nell’acqua».
5. «Una volta trovai un ami-
co: fortunato me – dissi – è
stato fatto per me. Ma ora
trovo nuovi e nuovi amici
che sembrano essere stati
fatti per me. E altri e altri
ancora, fatti per me. E’
mai possibile che noi tutti
su tutta la terra siamo sta-
ti fatti l’uno per l’altro?»
(C.F. Chesterton).
Sig. Rossi: Belle, bellissime parole. Ma vedi di non allargarti troppo, però: «Chi troppo in alto sale a ter-ra cade sovente precipitevolissime-volmente». Io, ad esempio, riguardo all’amicizia ho fatto esperienze pro-prio terra terra… E, a mettermi ulte-riormente in crisi, hanno contribuito alcune affermazioni (ul-tra-negative!) lette recentemente:
1. «Homo homini lupus»
(Hobbes).
2. «L’inferno sono gli altri»
(Sartre): l’amore non è che
un permanente inganno
vicendevole, il tentativo
mascherato di ridurre l’al-
tro ad oggetto.
3. «L’amicizia non esiste: ti
cercano quando hanno bi-
sogno, per il resto puoi
crepare» (= ci si aggrega
per il potere, l’utilità, la
paura: l’amicizia non c’en-
tra!)
3) Il «vangelo dell’amici-
zia».
– Anche circa l’amicizia nulla
di meglio, sig. Rossi, che chie-
Il Bambù - Giugno 2012 5
dere lumi alla Parola di Dio.
Ed ecco la splendida risposta.
Per meglio sintetizzarla la
formulo a mo’ di sillogismo:
a) L’umanità immersa nel
peccato è davvero un ‘mondo
cane’, è proprio - per dirla con
padre Dante - un’ «aiuola fe-
roce» (cf Rom 8,12).
b) Ma «l’amico dell’uomo
si è fatto uomo, nascendo dal-
la Vergine» (s. Proclo) e non
solo «ha lavorato con mani
d’uomo, ha pensato con intel-
ligenza d’uomo, ha agito con
volontà d’uomo: ha [addirittu-
ra] amato con cuore d’uomo
(GS 22) e «sino alla fine» (Gv
13,1).
c) Perciò, innestato me-
diante il battesimo in Cristo,
vero suo «amico per la Pelle»,
è dato anche all’uomo di vive-
re di amore e amicizia (cf Gal
2,20).
4) Amicizia? Si, grazie!
- In conclusione invito anche
te, sig. Rossi – nell’ottima
compagnia di Cicerone, Ber-
nardo di Chiaravalle, Aelredo,
ecc sino ai contemporanei don
Tonino Bello e fr. Roger di
Taizè – invito anche te (e me!)
a fare nostra questa piccola
immensa affermazione: «Ami-
cizia? Sì, grazie!». Consapevoli
che, prima ancora di essere
un’arte, essa è un dono (dal-
l’Alto) e va dunque chiesta al
Datore di ogni dono.
Sig. Rossi: Mi rimane un dubbio: ma tutto ciò vale solo per l'estate?
– Niente affatto, sig. Rossi! La
«fractio vitae», il vivere, cioè,
in compagnia gli uni degli al-
tri, spezzando a vicenda con
amore gioie e speranze, scon-
fitte e vittorie, se durante le
ferie brilla di una luce parti-
colarmente intensa, è in veri-
tà dono/compito di tutti i mesi
e di tutti i giorni (cf Mt 18,20)
…
Con affetto, tuo don Vittorio
6 Il Bambù - Giugno 2012
CVS-TG
➔ 15 aprile è nato Davide, terzo nipote dei nonni Michele e
Chiara Scardicchio (GdA Trasfigurazione, Bitritto). Fe-
licitazioni!
➔ 30 aprile presso la Parrocchia S.M.M. Carmelo la famiglia
Carnevale è in festa. Come associazione abbiamo ricevuto
l'annuncio a partecipare alla celebrazione nuziale di Moni-
ca con Massimo. Preghiamo per la coppia affinché siano
sempre sposi sereni come quelli delle nozze di Cana, che
non avvertirono la mancanza del vino in quanto Gesù era
con loro: il Signore sia spiritualmente sempre in mezzo a
loro.
➔ Il nuovo Provinciale dei Frati Cappuccini è p. Piergior-
gio Paneburgo. P. Leonardo Di Taranto, direttore del-
l'Ufficio per la Pastorale della Salute della nostra Diocesi,
è il vicario. A entrambi auguri di un fruttuoso lavoro.
➔ E' andata in Cielo, donando tutta se stessa, la sorella di
Rosa Maria Modugno (GdA S. Rocco). E' tornata alla
Casa del Padre anche la mamma di Laura Pace (Palo del
Colle). Tutta la famiglia associativa si stringe a loro e pre-
ga per le defunte.
➔ 30 maggio: sono finalmente rientrata a casa, dopo un ulti-
mo periodo di convalescenza all'ospedale S. Paolo. Anche
Dora Gandini e zia Rita D'Amelio sono tornate a casa.
Il Bambù - Giugno 2012 7
➔ 6 giugno cade una doppia ricorrenza: a don Mimmo
Chiarantoni i nostri migliori auguri per il 19° anniversa-
rio di sacerdozio, mentre il nostro fondatore diocesano
Emmanuele Fiore avrebbe oggi compiuto 80 anni.
➔ 7 giugno: auguri anche alla nostra Cooperativa “Ala di
Riserva”, che compie il 18° anno di attività. Guardiamo al
futuro affidandola con fiducia nel Signore.
➔ 14 giugno: Mimmo Di Liso (GdA S. Agostino, Modugno) si
è laureato in Ingegneria. Congratulazioni vivissime!
➔ Don Francesco Santomauro è stato nominato Animato-
re, per il prossimo anno accademico, del triennio del Semi-
nario Teologico di Molfetta. Siamo fiduciosi nel suo nuovo
ruolo di formatore e di sensibilizzatore anche del nostro
carisma, avendo formato con noi un ampio bagaglio di
esperienze.
➔ 25 luglio: Marianna Riccardi e Vincenzo Pastore si
uniranno in matrimonio. Tutto il CVS sarà vicino agli spo-
si in questo giorno così importante, con l'augurio che pos-
sano sempre amarsi l'un l'altro come Cristo ama la Chiesa.
➔ 31 agosto: Vito Cascella, che svolse il servizio civile con
noi e da allora è rimasto affezionato, ci comunica le sue
nozze con Vanessa Volpe. Auguri di cuore agli sposi.
Rosa Sinisi
(Responsabile Diocesana)
8 Il Bambù - Giugno 2012
“Ala di riserva” notizie
➔ L'iniziativa del “SABATO-FESTA DELLA COOPERATI-
VA” è stata finora un buon successo. Riprenderà dopo l'e-
state per continuare a sensibilizzare alla realtà della
Cooperativa e contribuire al suo sostegno.
➔ La raccolta fondi straordinaria avviata a marzo e con-
clusasi nel Meeting Regionale del 25 aprile è stata un suc-
cesso! Ringraziamo tutti e ciascuno per i contributi che ci
hanno donato e per la pubblicità che hanno fatto all'iniziati-
va nelle parrocchie, tra amici e colleghi. Un ringraziamento
particolare va alla comunità di Carosino per la grande ge-
nerosità dimostrata.
➔ Invitiamo tutti i civuessini a continuare a diffondere questo
appello:
Abbiamo bisogno anche
della tua… 'ala di riserva' !Inutile dire che la crisi si fa sentire… anche e soprattut-
to per le Cooperative sociali.
Ora abbiamo bisogno anche di te, per poter continuare ad
aiutare chi ha bisogno di noi!
Il Bambù - Giugno 2012 9
Come puoi aiutarci? Semplice!
1) VISITANDO IL NEGOZIO, che ha tanti articoli belli e
mille idee regalo. Oggetti artigianali e artistici che valgono
‘doppio’: perché fatti a mano, e perché fatti anche con la
collaborazione di mani di ragazzi diversamente-abili.
Prima di spendere soldi altrove, passa da via Sagarriga
Visconti, 61 (angolo via Putignani);
2) FACENDOCI UN PO’ DI PUBBLICITA’ tra amici,
parenti, parrocchiani…
3)PROPONENDO AI GENITORI DEI BAMBINI E DEI
RAGAZZI della tua Parrocchia di FARE LE
BOMBONIERE per i battesimi e le comunioni da noi;
4) DESTINANDO ALLA COOPERATIVA IL CINQUE
PER MILLE nella Dichiarazione dei redditi! Il codice fiscale
della Coop. “Ala di riserva”, da inserire nella casella ‘Sostegno
volontariato e organizzazioni non lucrative’ è: 04601590724
5) CON UNA DONAZIONE! Potete fare un bonifico
utilizzando questi dati: Ala di riserva società cooperativa -
IBAN: IT33 N054 2404 0060 0000 1001 148
Causale: donazione per sostegno Coop. Ala di riserva.
Le donazioni effettuate con questa procedura sono detraibili
dalle tasse.
6) Segnalando ad altri la possibilità di fare donazioni per
la Coop. ‘Ala di riserva’
7) SEGNALANDO LE NOSTRE INIZIATIVE A
GENITORI DI RAGAZZI DISABILI, interessati a seguire i
nostri laboratori… che tra l’altro sono DEL TUTTO
GRATUITI!
8)…CON TUTTI I SOSTEGNI che vorrai darci… per
continuare a volare!
10 Il Bambù - Giugno 2012
Una guida che continua
Mons. Novarese
e Emmanuele
FioreL'indimenticabile fondatore
del CVS diocesano di Bari-Bi-
tonto, Emmanuele Fiore, ven-
ne a conoscenza del Centro
Volontari della Sofferenza at-
traverso la rivista "L'Anco-
ra". Padre Ludovico Isceri, un
sacerdote che egli conobbe a
Loreto, gli propose di ricevere
la rivista del CVS in abbona-
mento - allora gratuito, poiché
Mons. Novarese non voleva
far pagare gli ammalati, che
già offrivano la loro vita a fa-
vore del Regno. Così Emma-
nuele si avvicinò al carisma e
all'ideale del CVS, ed imparò
a conoscere Mons. Novarese
attraverso i suoi scritti.
Fu poi a Lourdes che i due
ebbero modo di incontrarsi di
persona. Sull'esplanade Em-
manuele, in pellegrinaggio
con l'Unitalsi, riconobbe in un
sacerdote lì presente quel
Mons. Novarese che aveva
tante volte visto in fotografia
su "L'Ancora". Chiese allora
al barelliere che lo accompa-
gnava di portarlo da quel sa-
cerdote. Emmanuele si pre-
sentò a Mons. Novarese, che
subito colse la palla al balzo:
“Di che diocesi sei?”. “Di
Bari.” “Lì c'è il CVS?” “No.”
“E che aspetti?”
Così fu gettato idealmente
il primo seme del CVS a Bari.
In concreto, la fondazione av-
venne poi tramite il Centro
di Taranto, che invitò don
Vittorio Borracci a predicare
un corso di Esercizi Spirituali
per gli ammalati a Valleluogo.
Ciò favorì la partecipazione di
Emmanuele e un primo mani-
polo di baresi che al ritorno,
ormai innamorati del carisma
associativo, si attivarono per
costituire il CVS di Bari.
Rosa Sinisi
(Dall'opuscolo “Mons. Novarese e la Puglia – Ricordi e testimonianze”,
distribuito al Meeting Regionale di Molfetta del 25 aprile 2012)
Il Bambù - Giugno 2012 11
Emmanuele con la sua 'arma' preferita di apostolato
Per portare più frutto
Come un seme
di senapeUna Chiesa che evangelizza:educare alla missionarietà /
3a parte
Vorrei con voi cogliere il di-namismo del Regno nelle pa-rabole raccontate da Marco, il Vangelo che ci accompagnerà in questo anno pastorale. Marco racconta tre parabole, tutte sul seme. Una di queste riguarda il granello di senape (Mc 4, 30-32), “il più piccolo di tutti i semi della terra”, che diventa un arbusto, “il più grande di tutti gli ortaggi”. Di fatto questo seme piccolissi-mo, grande quanto il segno che fa la punta di una matita su un foglio bianco, è capace di diventare un arbusto di due o tre metri. Possiamo parlare delle sproporzioni del Regno: tra il piccolo e il grande, l’insi-gnificante ed il rilevante (insi-gnificante il piccolo seme, rilevante l’arbusto che acco-glie gli uccelli), tra il poco e il tutto (il pochissimo seme e il tutto, il grande che è l’arbu-sto). Tutto il Regno si basa sul contrasto tra ciò che appare e si vede, e ciò che è e sarà. Chi non capisce questo fa fatica ad entrare nella logica del Re-gno.
La parabola del granello di senape ci invita innanzitutto alla pazienza, di fronte al len-
to movimento del Regno. Il Regno sembra poca cosa, si vede appena, come un granel-lino di senape, ed una volta gettato, bisogna pazientare. Mons. Novarese quando in sa-natorio vive la sua sofferenza e vede quella degli amici, av-verte il lento movimento del Regno: perché la sofferenza? Come posso essere felice? Quale progetto realizzare? Noi vorremmo vedere subito il cambiamento, l’esito nuovo, avere i risultati… Non è l’effi-cacia a dare valore all’evange-lizzazione, che ha valore in sé, in quanto è la Parola, la rive-lazione, l’autocomunicazione di Dio all’uomo. Accolta o ri-fiutata, né guadagna, né per-de il suo valore. Il rischio di voler vedere subito i risultati è quello di forzare l’efficacia dell’evangelizzazione, propo-nendola in termini costrittivi invece che persuasivi. E noi oggi, nel mondo postmoderno in cui viviamo, riconosciamo la libertà di evangelizzazione che ci viene lasciata. La socie-tà permette alla Chiesa di proporsi, pur non concedendo-le né mezzi, né ragioni per po-ter sostenere la sua come la
12 Il Bambù - Giugno 2012
forza superiore. Consegue che, priva di ogni sostegno ma insieme libera da ogni conta-minazione e ambiguità, l’e-vangelizzazione resta affidata esclusivamente a se stessa e alla propria intrinseca effica-cia.
L’altro messaggio che il granello di senape ci chiede è quello di avere speranza di fronte al dinamismo del Re-gno. Perché il Regno di Dio ha la forza della vita ed il piccolo seme è irresistibile. San Paolo ci insegna che chi vede ciò che spera, non ha speranza. La speranza infatti sta nel non vedere ciò che si spera, nel sa-pere che il seme diventerà al-bero. Quando mons. Novarese ha scritto a don Filippo Rinal-di per chiedere di pregare per la sua guarigione, non sa a cosa va incontro, ma si fida, spera che la sua vita possa es-sere accarezzata dalla tene-rezza di Dio e di Maria Ausiliatrice, riconosce che Don Bosco amando i giovani ha tradotto questo amore di Dio possibile anche nei mo-menti di grande disperazione.
Pazienza e speranza hanno aiutato il granello di senape a diventare arbusto: i Papi par-lano agli ammalati aspettan-do il loro contributo per l’edificazione della Chiesa; la Casa di Re in cui si avverte il frutto della grazia e dove ci sentiamo come protetti, sor-retti, incoraggiati a prosegui-re senza perderci d’animo; la
Radio Vaticana che dal 1949 è entrata nella casa di tanti ammalati aiutandoli a scopri-re la vocazione ad amare di più (come il caso di Cecilia Cremonesi, vedi libro); il mi-racolo di Claudia che apre una via nuova, quella dei la-boratori, ancora da sperimen-tare in tutta la sua ampiezza; la testimonianza dei semina-tori di speranza che disegnano il cammino di santità alla no-stra portata.
E noi oggi viviamo dentro questo arbusto. La pazienza e la speranza oggi ci aiutano a purificare il nostro modo di amare l’apostolato, ma anche ci confermano che l’opera è di Dio e della Vergine Santa e ci aiutano a superare le appa-renze ed accordare la nostra vita con la passione gratuita al mistero del Regno.
Brani della relazione didon Armando Aufiero SOdC
nel Convegno di programmazione CVS a Valleluogo, 17/9/2011
Il Bambù - Giugno 2012 13
Meeting Regionale CVS, Seminario di Molfetta, 25 aprile 2012
In ascolto della voce del
fondatoreIl Meeting Regionale al Se-
minario Teologico di Molfetta è uno dei momenti più forti e partecipati dell'anno per tutto il CVS di Puglia. Anche il 25 aprile scorso abbiamo ritrova-to la calorosa amichevole ac-coglienza del Rettore del Seminario, Mons. Luigi Ren-na, degli educatori e dei semi-naristi.
La giornata è cominciata con la formazione, introdotta da un momento di preghiera cantata. I relatori di quest'an-no sono stati don Armando Aufiero SOdC e Mauro Ansel-mo, autore dell'ultima biogra-fia sul Ven. Mons. Novarese. Don Armando ha preferito li-mitare il suo intervento per lasciare spazio ad un video in cui la voce di Mons. Novarese stesso raccontava la sua giovi-nezza, con la malattia, la gua-rigione e la vocazione al sacerdozio.
E' stata una forte emozione sentire – per molti dei presen-ti era la prima volta – la voce di Mons. Novarese. Nella semplicità delle parole del fondatore traspariva chiara-mente la sua forte fede, matu-
rata sin da tenera età attra-verso l'amore e l'esempio della madre e la vita di comunità parrocchiale.
L'intervento di Mauro An-selmo, con il suo stile preciso e appassionato, si è concentra-to invece sull'opera di Novare-se adulto, che con la guida e l'aiuto della Beata Vergine Maria ha dato avvio, davvero in anticipo sui tempi, ad un apostolato mirato ad esplora-re e valorizzare le risorse del-lo spirito nel corpo sofferente.
La giornata è proseguita con la celebrazione della S. Messa in cappella, il pranzo a sacco e il pomeriggio di festa in fraternità nel giardino del Seminario, conclusa con un momento di preghiera in cui Mons. Renna ha invitato noi civuessini a pregare per soste-nere i seminaristi nella loro vocazione e nel loro percorso di preparazione al sacerdozio.
Ringraziamo il Signore per il dono di questa giornata e sentiamoci chiamati ad essere eco, con la nostra vita, della voce del nostro fondatore. □
14 Il Bambù - Giugno 2012
Comunicare la fede nel tempo
della sofferenza. Il contributo di
Mons. Luigi NovareseConvegno Nazionale CVS, Collevalenza (PG),
28 aprile – 1° maggio 2012
Dopo alcuni anni, è ritorna-
to il tradizionale appunta-
mento formativo del CVS
Nazionale d'Italia a Colleva-
lenza. Per me è stata la prima
volta e l'esperienza è stata po-
sitiva sotto molteplici aspetti.
Da Bari è partito un grup-
po piccolo ma ben assortito:
con me e mio fratello erano
presenti Annalisa Caputo
SOdC, Teresa Carmosino del
GdA S. Antonio e Antonia Ca-
rella del GdA S. Maria del
Monte Carmelo. L'affiatamen-
to è stato subito buono ed è
ulteriormente cresciuto nei
quattro giorni trascorsi assie-
me (compresi il viaggio d'an-
data e quello di ritorno).
IL LUOGO
Sin dall'arrivo, il Santuario
dell'Amore Misericordioso di
Collevalenza mi ha colpito per
la sua vastità e imponenza. E'
certamente uno spazio ideale
per organizzare incontri di
spiritualità e formazione reli-
giosa. Tutti noi civuessini sia-
mo stati ospitati molto bene.
Particolarmente belle e sugge-
stive sono la cappella, in cui
ogni giorno abbiamo celebrato
la S. Messa, e la sottostante
cripta, in cui riposano le spo-
glie di madre Speranza, fon-
datrice del santuario.
LE PERSONE
E' stata davvero una gioia
conoscere tanti civuessini –
eravamo circa centocinquanta
– provenienti da tutta Italia,
soprattutto dal Nord, ma an-
che da Pescara, Napoli e
Roma. Uno dei lati positivi di
questi raduni a livello nazio-
nale è proprio quello di
(ri)scoprire che si è in molti a
condividere un dono, un cari-
sma e una missione nella
Chiesa: questo può dare forza
nei momenti più difficili del-
l'apostolato. Porterò nel cuore,
in particolare, Resy Rizzini, la
nostra Delegata nazionale,
Il Bambù - Giugno 2012 15
che oltre ad aver preparato,
aperto e chiuso i lavori del
convegno con grande perizia,
mi ha colpito per il suo modo
di porsi molto affabile e lieto.
Anche la conoscenza di don
Luigi Garosio SOdC mi ha ri-
velato – al di là di quanto po-
tessi conoscere su di lui dai
suoi scritti su “L'Ancora” e
dalla radio – il suo tratto
umano molto delicato e, nello
stesso tempo, la sua profonda
determinazione in campo apo-
stolico, con vera “passione per
il Regno”. E' stato anche mol-
to bello rivedere e condividere
momenti di formazione e spi-
ritualità con coloro che cono-
scevo già, come Pasquale
Caracciolo di Perugia, don Ar-
turo Di Sabato, don Armando
Aufiero e gli altri Silenziosi.
I CONTENUTI
Venendo ai contenuti, si
può dire che il convegno non
ha tradito le attese.
La prima relazione, “La
sofferenza interroga la fede”
di don Pier Davide Guenzi, ci
ha condotto – con un percorso
molto originale attraverso il
libro di Giobbe e altri passi bi-
blici, ma anche testi filosofici
e letterari – a considerare su
come la sofferenza sia “scan-
dalo” per la sensibilità dell'uo-
mo, “problema” per la ragione
e “mistero” per la fede. Nei la-
boratori pomeridiani, divisi in
gruppo, abbiamo approfondito
questi temi riflettendo su al-
cuni testi proposti dallo stesso
don Pier Davide.
Il secondo giorno Mons.
Carlo Rocchetta ci ha avvici-
nato agli aspetti specifici del
carisma civuessino con l'inter-
vento “La valorizzazione della
sofferenza, come forma della
fede provata”. Di esso mi ha
colpito in particolare la forte
sottolineatura data dal relato-
re alla volontarietà dell'offer-
ta che Cristo ha fatto di Sé
nella Passione. E' questa vo-
lontà mossa dall'amore che dà
significato alla Croce di Cristo
e ad ogni nostra croce, non la
sofferenza di per sé.
Nella tavola rotonda del
pomeriggio, infine, sono stato
16 Il Bambù - Giugno 2012
molto edificato dalle testimo-
nianze di Zelinda Elmi di Pe-
rugia e Paolo Marchiori di
Brescia, che nella loro vita in-
carnano davvero quanto ama-
va dire il nostro Mons.
Magrassi: “Essere cristiani
non è facile, ma è felice.”
Oltre ai contenuti veri e
propri, nel corso dei lavori del
convegno mi ha piacevolmen-
te impressionato l'interesse
mostrato da tutti i parteci-
panti, che con domande e in-
terventi hanno spesso scavato
a fondo nei temi trattati. Da
quel che dicevano si capiva
che, anche a livello di Gruppi
d'Avanguardia e CVS diocesa-
ni, svolgono un serio lavoro di
formazione permanente sulla
Parola di Dio, sul magistero
ecclesiale e sul carisma asso-
ciativo. Mi è tornata in mente,
mentre ascoltavo, quella con-
siderazione di Mons. Novare-
se per cui, se tutti i battezzati
sono chiamati come operai
nella vigna del Signore, gli
ammalati sono “operai specia-
lizzati” chiamati ad approfon-
dire, valorizzare ed
annunciare il “vangelo della
sofferenza”: ecco, la cura che
il CVS pone per la formazione
dei suoi membri fa capire che
quest'affermazione viene pre-
sa sul serio.
LA MISSIONE
Siamo tornati a casa spiri-
tualmente e umanamente ar-
ricchiti e fortificati da
quest'esperienza. La speranza
è che i semi gettati a Colleva-
lenza portino frutto in tutte le
Diocesi. L'invito a tutti i letto-
ri è quello di prendere in at-
tenta considerazione la
partecipazione a futuri ap-
puntamenti come questo, per-
ché aiutano a far sentire la
gioia di appartenere al CVS e
la responsabilità dell'aposto-
lato verso i sofferenti che an-
cora attendono il Vangelo.
Floriano Scioscia
(GdA Buon Pastore)
Il Bambù - Giugno 2012 17
Tutti insieme a
CotrinoL’Incontro Regionale Terza
Età è un evento molto sentito nei nostri Gruppi d’Avanguar-dia.
Quest'anno ci siamo ritro-vati presso il “Santuario Ma-ria Santissima di Cotrino” (BR), accolti con letizia e gioia dall’amico Antonio Monteleo-ne. La giornata è iniziata con la recita delle Lodi; successi-vamente, dopo un breve intro-duzione di Antonio, ha preso la parola Lucia Cingolani sul-l’interessante tema “Educarci-educare alla vita buona e bel-la del Vangelo nella stagione della terza età”. La sua rela-zione [riportata nelle pagine seguenti, NdR] si articolava sulla straordinaria importan-za dell’attività insieme alla famiglia come soggetto attivo nella Chiesa e nella società: evangelizzare deve essere il nostro compito costante e per-manente senza, però, dimenti-care di servire Gesù, dedicandoci a Lui ed esserne testimoni coraggiosi anche davanti alle avversità della vita.
E’ importante essere pre-senti come genitori, compor-tandoci coerentemente con
figli, nipoti e davanti al pros-simo. Possono aiutarci, in questo cammino, i preziosi consigli del nostro Monsignor Luigi Novarese. Dobbiamo, con l’aiuto di Dio, portare gio-ia e speranza, avere coraggio di accettarci quando siamo de-pressi o colti da malattie; è al-lora che dobbiamo dividere con Gesù le nostre e Sue soffe-renze sulla Croce, nella pie-nezza del Suo amore per noi.
La relazione continuava con l’importanza del Battesi-mo: Cristo ci ha rivelato l’a-more del Padre, siamo Suoi figli, fratelli di Gesù venuto per salvarci dal peccato.
Il padre cistercense, che ci ha accompagnato durante la giornata, ha illustrato la sto-ria del santuario. Dopo la pausa pranzo, abbiamo cele-brato la Santa Messa.
Ringraziamo il Signore per la giornata trascorsa. Alla prossima.
Mimmo Fontana(Capogruppo GdA S. Maria del
Monte Carmelo/2)
18 Il Bambù - Giugno 2012
Educarci – educare alla vita
buona e bella del Vangelo nella
stagione della Terza EtàEducare alla vita buona
del Vangelo è il titolo degli
Orientamenti pastorali che
l'Episcopato italiano ha indi-
cato alle Chiese in Italia
(EVBV) per il decennio 2010-
2020.
Il tema approfondisce la ri-
flessione sulla particolare vo-
cazione educativa della
Chiesa nei confronti delle per-
sone, delle famiglie e di intere
popolazioni e sulla sua missio-
ne evangelizzatrice. Nono-
stante gli Orientamenti non si
prefiggano obiettivi di carat-
tere sociologico, ma teologico-
pastorali, tuttavia la Chiesa
auspica vivamente che l'impe-
gno di tutti i battezzati non
mancherà di produrre effetti
benefici sulla situazione gene-
rale, che il santo Padre con
molta chiarezza ha definito di
«grande emergenza
educativa» (EVBV 3).
La fascia della Terza Età,
composta prevalentemente da
persone anziane attive, deve
sentirsi profondamente coin-
volta in questo programma ec-
clesiale per il particolare ruo-
lo che gli anziani svolgono
all'interno della famiglia e
delle comunità parrocchiali di
appartenenza. Infatti, la
Chiesa già da tempo si è rivol-
ta a loro, dedicando importan-
ti documenti come La dignità
dell'anziano e la sua missione
nella Chiesa e nel mondo, pre-
parato dal Pontificio Consiglio
per i Laici e la Lettera agli
anziani di Giovanni Paolo II.
Entrambi i testi risalgono al
1999, dichiarato dall'ONU
Anno internazionale degli an-
ziani, e rappresentano la voce
della Chiesa nei confronti de-
gli uomini e delle donne ap-
partenenti alla Terza età,
verso i quali Ella, come Madre
di tutti, ha sempre mostrato
attenzione e impegno, secondo
la visione cristiana della per-
sona umana e della sua voca-
zione trascendente.
Anche negli anni successivi
ci sono stati frequenti inter-
venti magisteriali sulle figure
Il Bambù - Giugno 2012 19
dei "nonni" e sulla loro missio-
ne nella famiglia e nella socie-
tà.
Con certezza possiamo af-
fermare che la Chiesa ricono-
sce a noi anziani il grande
compito della testimonian-
za, del raccordo intergene-
razionale e soprattutto della
trasmissione della Fede,
compiti molto importanti e de-
licati in questa fase di nuova
evangelizzazione.
Ma come educare gli al-
tri, come trasmettere il
Vangelo, se noi per primi
non verifichiamo costante-
mente la nostra conforma-
zione a Gesù Maestro, ai
suoi atteggiamenti educa-
tivi, alla pedagogia stessa
del Vangelo?
Scriveva Tertulliano: «Cri-
stiani si diventa, non si na-
sce» (citato in EVBV 26).
Infatti leggiamo al n. 28 degli
Orientamenti: «L'immagine
del cammino ci fa comprende-
re che l'educazione è un pro-
cesso di crescita che richiede
pazienza. Progredire verso la
maturità impegna la persona
in una formazione permanen-
te caratterizzata da alcuni
elementi chiave: il tempo, il
coraggio, la meta».
Questo vale sia nel proces-
so di formazione personale,
che giustamente si deve consi-
derare permanente, sia nel
rapporto educativo fra educa-
tore ed educando.
Soffermiamoci a riflettere
su questo passaggio. Il riferi-
mento al tempo potrebbe ap-
parire scontato, perché ogni
processo di crescita, in natu-
ra, avviene sempre in un tem-
po debito. Ma nell'ambito
della formazione non vale solo
la quantità del tempo neces-
sario, ma anche la qualità del
tempo: tempo non lesinato,
non frammentato, ma vissuto
con generosità. E per la vita
spirituale il nutrimento fon-
damentale è dato dalla Paro-
la, dall'Eucaristia e dalla
Preghiera a cui non si deve
sottrarre il tempo, per paura
di perderlo per altre attività,
come accade il più delle volte.
Senza questo nutrimento non
c'è progresso spirituale, né
20 Il Bambù - Giugno 2012
formazione armoniosa della
persona.
Allo stesso modo, per edu-
care bisogna tessere con l'edu-
cando una relazione costante
nel tempo, fatta di fiducia e di
fedeltà, di capacità di ascolto
in cui non ci siano né atteg-
giamenti autoritari, che an-
nullano la libertà dell'altro,
né permissivismo, che rende il
rapporto educativo insignifi-
cante (cfr. EVBV n. 27).
Educare è dare tempo al-
l'altro, farlo esprimere, met-
terlo al centro delle nostre
cure, nella consapevolezza che
il tempo negato, soprattutto ai
bambini, è un tempo "rubato"
alla loro formazione. E se ne
troveranno in futuro i segni.
Come affermano gli Orien-
tamenti, l'educatore deve es-
sere testimone della verità,
della bellezza, del bene
(cfr. EVBV n. 29), con fedeltà
e con coerenza, trasmettendo
«da una generazione all'altra
qualcosa di valido e di certo,
regole di comportamento,
obiettivi credibili, intorno ai
quali costruire la propria
vita» (EVBV n.30).
Tutto questo certamente ri-
chiede il coraggio delle pro-
prie scelte, coraggio che
potremmo specificare come il
coraggio per il più e il corag-
gio per il meno, cioè “il co-
raggio della fedeltà”,
dell'aspirare a cose grandi, del
«prendere il largo» (cfr. Lc 5,4)
ma anche il coraggio per il
meno, cioè il coraggio di accet-
tare i propri limiti, i propri er-
rori e la fragilità della propria
umanità, che conosce slanci
ma anche cadute.
Infine la meta, che è bene
fissare sin dall'inizio, per dare
senso e vigore a tutto il cam-
mino: essa consiste – come re-
citano gli Orientamenti –
«nella perfezione dell'amo-
re» che rappresenta il massi-
mo, la pienezza della vita
spirituale e della gioia. «Nel-
l'itinerario verso la vita piena,
Gesù ci invita a seguirlo sulla
via delle beatitudini, stra-
da di gioiosa pienezza, e sul
sentiero della croce, supre-
mo atto di amore consumato
sino alla fine (cfr. Gv 19,30;
13,1)» (EVBV n. 28).
Recita un passo dell'art. 5
del II capitolo dello Statuto
del Centro Volontari della
Sofferenza: «Il Mistero pa-
squale apre alla persona
sofferente la profondità
della comunione con Cri-
Il Bambù - Giugno 2012 21
sto crocifisso e risorto,
come unica ed esaustiva
proposta di vita in pienez-
za».
Che cosa la Chiesa chie-
de ai battezzati apparte-
nenti alla Terza età?
Innanzi tutto la testimo-
nianza di una vita sincera-
mente evangelica e, pertanto,
controcorrente. Gesù stesso
nel Discorso della Montagna,
a fronte dei comportamenti
umani più diffusi, ripeteva:
«Ma io vi dico...» e questo in-
segnamento del Maestro, nell'
"oggi" di Dio, è per tutte le ge-
nerazioni.
Gli Orientamenti, nel IV
capitolo, affidano alle fami-
glie (EVBV nn. 36-37) e alle
comunità parrocchiali
(EVBV nn. 39-42), alle asso-
ciazioni ed ai movimenti
cattolici (EVBV n. 43), alla
vita consacrata (EVBV n.
45), alle scuole ed alle uni-
versità cattoliche (EVBV
fin. 46-49) il compito precipuo
dell'educazione a cui anche
noi possiamo dare il nostro
piccolo, ma significativo con-
tributo a partire dalla realtà
in cui il Signore ci ha po-
sto. Una cosa è certa: se vo-
gliamo lasciare un segno
positivo nel cuore dei giovani
che ci vengono affidati, dob-
biamo offrire dei punti fermi, i
valori che giudichiamo fon-
danti della nostra stessa vita,
la testimonianza di una fede
non triste e demotivata, ma
carica della fiducia che traia-
mo dal Signore e dalla bellez-
za dei nostri anni ricchi di
esperienza e di impegno, anni
non proiettati verso il passa-
to, ma tesi verso la meta che è
Cristo stesso.
Infatti in questa società ri-
piegata sull'immediato, biso-
gna testimoniare la
dimensione escatologica
22 Il Bambù - Giugno 2012
della fede cristiana: la vita
non finisce qua, ma si schiude
alla vita eterna, che "non è
semplicemente un tempo
senza fine, ma è un altro
piano dell'esistenza", dove
incontreremo Dio, che è il fine
di tutti gli uomini.
Non dobbiamo temere di
comunicare la nostra fede sia
in famiglia che nell'ambito
della vita ordinaria, consape-
voli della libertà di ognuno,
ma anche degli impegni batte-
simali che siamo chiamati a
vivere. Non dimentichiamo
mai che nel rapporto educati-
vo sono necessari: tempo, pa-
zienza, relazioni durature,
ascolto e accompagnamen-
to. Come diceva San Giovanni
Bosco: «L'educazione è cosa
del cuore e Dio solo ne è
padrone e noi non potre-
mo riuscire a cosa alcuna,
se Dio non ce ne insegna
l'arte e non ce ne mette in
mano la chiave» (EVBV n.
34).
Poniamoci sotto lo sguardo
della Madre di Dio, perché ci
guidi nel cammino dell'educa-
zione, così pregandola:
Maria, Madre dolorosa,che dopo aver conosciuto
l'infinita umiltà di Dionel Bambino di Betlemme,
hai provato il dolore straziantedi stringerne tra le braccia
il corpo martoriato,insegnaci a non disertare
i luoghi del dolore;rendici capaci di attendere
con speranzaquell'aurora pasqualeche asciuga le lacrime
di chi è nella prova.
Maria, Amante della vita,preserva le nostre generazioni
dalla tristezza e dal disimpegno.Rendile per tutti noi sentinelle
di quella vita che iniziail giorno in cui ci si apre,
ci si fida e ci si dona.
(EVBV n. 56)
Lucia Cingolani
(Ufficio Famiglia Diocesi di
Bari-Bitonto)
Il Bambù - Giugno 2012 23
Maria SS.ma di Cotrino
Ogni giorno è
una nuova
creazione!
Bari, 26 maggio 2012
Carissimi amici, con l'in-
contro di oggi concludiamo un
cammino durato un intero
anno, vissuto fianco a fianco,
cuore a cuore, tra le pagine
del Vangelo che sta diventan-
do sempre di più faro per il
cammino di ciascuno.
Stiamo riscoprendo un ami-
co importante per la nostra
vita: Gesù Cristo, o forse è
meglio dire che è Lui che ogni
giorno riscopre noi per primo!
Ad essere sinceri, dobbiamo
dire che Lui ci ha amati, chia-
mati e plasmati, proprio
quando la solitudine sembra-
va la nostra unica compagna.
Ci ha trovato mentre eravamo
rannicchiati in un angolo
oscuro della nostra "stanza",
timorosi di rialzarci in piedi,
per non cadere di nuovo. Gesù
però, con i suoi occhi lumino-
si, ci ha convinto a risorgere
con Lui, a ritrovare il coraggio
di affrontare la vita con il cuo-
re ricolmo di speranza, traboc-
cante di sogni e desideri,
grazie all'amore che riversa
continuamente sopra di noi,
che non tiene conto del nostro
peccato, delle nostre paure,
del nostro sentirci indegni di
Lui, ma che guarisce anche le
ferite più profonde, quando
incontra un cuore che, biso-
gnoso della sua acqua come la
sabbia dei deserti africani, si
apre totalmente e fiduciosa-
mente ai suoi inviti di conver-
sione. Stiamo scoprendo che
la croce, abbracciata ogni gior-
no, diventa il trampolino di
lancio di chi ha scoperto la
forza grande dell'amore e si
cimenta, in punta di piedi, a
testimoniarlo ai suoi fratelli.
Ora ci spaventa di meno guar-
dare alla nostra fragilità, per-
24 Il Bambù - Giugno 2012
ché Dio proprio lì ci incontra e
ci parla come fece con Mosè
dal roveto ardente. Ci stiamo
accorgendo che il desiderio
folle di Dio, il suo sogno più
profondo è quello di abitare
stabilmente nella nostra casa,
perché ciascuno di noi diventi
una cosa sola con Lui nella fe-
deltà; non solo in Paradiso,
ma iniziando questa intima
comunione già con i piedi sul-
la terra, questa terra che ha
così bisogno di nuovi profeti
che sappiano vedere con gli
occhi di Dio i teneri passi de-
gli uomini e delle donne del
terzo millennio: questa è la
nostra vocazione! Siamo conti-
nuamente guariti da Dio per-
ché, come nel vecchio racconto
di Re Mida, tutto quello che
tocchiamo d'ora in poi guari-
sca a sua volta e riprenda il
suo volo nei cieli della speran-
za. Siamo appassionati di
questa nostra piccola cosa che
si chiama vita, ma che con Dio
diventa il campo fiorito che dà
lode a Lui e rende più bella la
faccia della terra. Siamo i figli
della Risurrezione, possiamo e
vogliamo vivere con questa
unica certezza, che si fa sem-
pre più chiara in mezzo ai
fumi evanescenti che spesso
offuscano il nostro cuore: solo
Dio basta! Da lui viene tutto e
a lui tutto si orienta.
E dalla certezza del suo
amore scaturisce un'altra
grande verità: a questo punto
della vita, per noi che abbia-
mo incrociato il suo sguardo
traboccante di misericordia, il
dramma più grande non è
tanto quello di non essere
amati, ma quello di non ama-
re! L'amore non si ferma: non
vuole formare dei bacini di
raccolta - per quanti grandi
siano - ma vuole prendere la
forma del fiume che irrora e
vivifica le terre che incontra.
Osiamo chiederti: facci Amo-
re, Signore, facci Te!
Tuttavia, Signore, per non
montare in superbia, ricordaci
che ogni giorno è un nuova
partenza, una nuova occasio-
ne per ricalibrare il tiro della
vita, per rinsaldare la scelta
di seguirti... per fortuna, sia-
mo sempre all'inizio e ogni
giorno è una nuova creazione!
Auguri di ogni bene nel Si-
gnore... e buona estate!
Andrea Gelardo
e Davide Russo
(Seminaristi di Teologia)
Il Bambù - Giugno 2012 25
La posta del Bambù
Caro CVS,ora mi trovo a Manfredonia presso la “Casa della
Carità”. Grazie per il costante ricordo e per l'invio di “Bambù”. Ve ne sono grato... lo dico di cuore.
Don Stefano Mazzone
Caro Bambù, se vuoi puoi pubblicare queste parole.E' valsa la pena di arrivare a Collevalenza, e non
tutto si può spiegare: è più importante partecipare!Grazie a Floriano, Gaetano suo fratello, ad Annalisa Caputo
e Teresa Carmosino, siamo stati bene assieme.Un abbraccio pieno di speranza a tutti i sofferenti nel
corpo e nello spirito!Antonia Carella (GdA S. Maria del Monte Carmelo)
Caro Bambù, ecco una barzelletta veloce veloce:
Due cavalli si incontrano, ognuno traina un carretto.
- Ciao, come va?
- Eh, tiriamo...Mino Cagnetta (GdA S. Antonio)
Grazie a tutti per le lettere inviate!26 Il Bambù - Giugno 2012
Esercizi Spirituali 2012 a Valleluogo
9-14 luglio “Gruppo Attivo”, Giovanissimi, Giovani
6-12 agosto Adulti e Giovani-adulti
16-20 agosto Famiglie
21-26 agosto Adolescenti
Giovanni Paolo II in persona
ci invita agli
Esercizi Spirituali 2012
“Non abbiate paura di dare il
vostro tempo a Cristo! Il tem-
po donato a Cristo non è mai
tempo perduto, ma piuttosto
tempo guadagnato per l'uma-
nizzazione profonda dei nostri
rapporti e della nostra vita.”
(Dies Domini, 7)Il Bambù - Giugno 2012 27
Sommario11 maggio 2013: Mons. Novarese sarà Beato!........................3
In estate, amico mio, mi piaci molto più di un gelato!...........4
CVS-TG....................................................................................7
“Ala di riserva” notizie.............................................................9
Mons. Novarese e Emmanuele Fiore....................................11
Come un seme di senape.......................................................12
In ascolto della voce del fondatore........................................14
Comunicare la fede nel tempo della sofferenza. Il contributo
di Mons. Luigi Novarese........................................................15
Tutti insieme a Cotrino.........................................................18
Educarci – educare alla vita buona e bella del Vangelo nella
stagione della Terza Età........................................................19
Ogni giorno è una nuova creazione!......................................24
La posta del Bambù...............................................................26
Esercizi Spirituali 2012 a Valleluogo....................................27
“Il Bambù” è la continuazione di “Cristo Vera Speranza”, il glorio-so giornalino che ha raccontato il cammino del CVS di Bari-Biton-to per molti anni.
La nuova testata si rifà ad una antichissima parabola cinese che esprime (inconsapevolmente) in termini poetici il carisma del-la nostra associazione: così infatti il bambù esclama con termini molto... cristiani: «Eccomi, Signore! Prendimi e fa' di me quello che vuoi» (cfr. Lc 1,38 e Mc 14,36).
Hanno collaborato a questo numero: Don Armando Aufiero, Lucia Cingolani, sorella Anna Maria Cipriano, Mimmo Fontana, Andrea Gelardo, Davide Russo, Rosa Sinisi
Redazione: Don Vittorio Borracci, Angela e Damiana Moschetta (Andria), Floriano Scioscia, Maria Ida Todisco (Bisceglie)
Indirizzo postale: “Il Bambù”, c/o Scioscia, Via Maranelli 2, 70125 BariIndirizzo e-mail: [email protected]
Sito Web della Confederazione CVS: www.sodcvs.org Sito Web del CVS diocesano: cvsbari.altervista.org
28 Il Bambù - Giugno 2012