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Il BILANCIO SOCIALEIl BILANCIO SOCIALE
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CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY E STRUMENTI DI CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY E STRUMENTI DI RENDICONTAZIONE E DI COMUNICAZIONE RENDICONTAZIONE E DI COMUNICAZIONE
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI
ESPERTI CONTABILI Circoscrizione dei Tribunali di
Pesaro e UrbinoFORMAZIONE
PROFESSIONALE CONTINUA
Mara Del BaldoUrbino, 10 dicembre 2009
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 22
È una relazione volontaria che pone in risalto la
missione d’impresa, il criterio di gestione, l’impegno nei confronti delle risorse umane e quello nei confronti della comunità allargata; l’impegno nei confronti dell’ambiente, della sicurezza, dell’innovazione
È uno strumento in grado di provare che il fine
dell’impresa non è solo quello di conseguire per sé un vantaggio economico, ma anche quello della creazione e della ripartizione di valore aggiunto per la comunità nel rispetto delle norme e dei valori che la caratterizzano.
È un investimento che crea valore per l’impresa, uno strumento
che testimonia la responsabilità e l’affidabilità di un soggetto economico in sintonia con il contesto sociale.
4. IL BILANCIO SOCIALE
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 33
E’ un documento da affiancare a quelli già esistenti, che fornisceagli interlocutori informazioni sugli effetti sociali derivanti dalle scelteaziendali
E’ uno strumento che rende disponibili al management i dati necessari per la valutazione ed il controllo dei risultati prodotti e utili per la definizione delle strategie da attuare in campo sociale
È uno strumento in grado di provare che il fine dell’impresa non è
solo quello di conseguire per sé un vantaggio economico, ma anche quello della creazione e della ripartizione di valore aggiunto per la comunità nel rispetto delle norme e dei valori che la caratterizzano.
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 44
FINALITA’ DEL BILANCIO SOCIALE
strumento di misurazione delle perfomance non monetarieVa oltre il monitoraggio sull’efficienza dell’uso dei mezzi a disposizione garantita dal bilancio economico
Strumento relazionale e strategicoConsente di monitorare e migliorare le relazioni tra impresa e suoi interlocutori. Attiva forme di ascolto (focus group, interviste, forum) e consente di arrivare a una circolarità che fornisce indicazioni strategiche all’organizzazione coinvolgendo il tessuto circostante.
Veicolo di reciprocitàNon filantropia (azione unidirezionale). I soggetti coinvolti si aspettano di entrare in relazione. La reciprocità (logica del primo passo) è offerta dall’impresa dichiarando i propri impegni verso i soggetti coinvolti e i risultati raggiunti nel tempo. La reciprocità viene chiesta ai medesimi soggetti per garantire il raggiungimento di obiettivi che non dipendono solo dall’impresa.
Strumento per attivare e gestire il social capitalE’ una modalità di comunicazione che consente di impegnare chi lo redige e di far conoscere ciò che si sta realizzando. In questo modo concorre ad incrementare la fiducia e la reputazione dell’organizzazione. Il dare forma strutturata alimenta il capitale relazionale oltre la cerchia della comunicazione verbale; consente di raggiungere pubblici variegati e di alimentare in loro un interesse nel senso di essere in mezzo, di partecipazione.
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 55
SCOPI DI FONDO (Rusconi, 1988, 2000)
•Strategie sociali verso gli stakeholder•Pubbliche relazioni•Difesa documentata e anti-regulation•Valutazione della ricchezza prodotta e distribuita•Miglioramento delle relazioni industriali•Valutazione complessiva del contributo dell’impresa al benessere collettivo•dell’area di influenza
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 66
Bilancio sociale come
Strumento di comunicazione
Leva organizzativa e gestionale
Strumento di verifica istituzionale
Base elaborativa della strategia sociale
Strumento di governance interna
Insieme di bilanci
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 77
Le tematiche dei bilanci sociali
Workplace climate 100%
Environment 100%
Marketplace 100%
Mission, vision, values 98%
Economic development 93%
Community involvment 91%
Ethics 67%
Social dialogue 53%
Human Rights 44%
CSR Europe, 2001
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 88
Gli elementi del Bilancio Sociale
FORMA DELLA RENDICONTAZIONE
Documento che definisce l’impatto economico, sociale ed ambientale secondo indicatori e modelli
OGGETTO Ambientale, etico, sociale, etico-sociale, socio-ambientale, di sostenibilità
SOGGETTO Bilancio sociale, Bilancio di Missione, Bilancio di Mandato
DESTINATARI Stakeholder (portatori di interessi)
COMUNICAZIONE Comunicazione bi-direzionale tra il soggetto e gli stakeholder
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 99
+
Il bilancio socialeIl bilancio sociale
• Strumento per valutare e rendere conto periodicamente dei risultati dell’attività aziendale nella loro dimensione sociale, ambientale ed etica.
• Completamento delle informazioni del bilancio d’esercizio.
• Strumento di comunicazione sia interna che esterna
• Potenziale strumento gestionale, in grado di migliorare l’organizzazione interna e portare ad una conduzione d’impresa meno spontaneista.
• Strumento utile per rafforzare la legittimazione sociale dell’impresa sia al proprio interno, sia verso gli interlocutori esterni (costruzione di relazioni fiduciarie)
• Strumento di comunicazione in grado di rendere possibile la formazione di cultura condivisa.
• Strumento dotato di notevole efficacia dal punto di vista RELAZIONALE e STRATEGICO (individuazione degli stakeholders rilevanti e ottimizzazione dei rapporti con essi).
-• Documento ancora in fase dinamica,
in via di formazione (“cantiere aperto”). Redazione non vincolata a regole o norme particolari.
• Pluralità di dottrine attinenti alla disciplina della rendicontazione che porta ad un disorientamento delle imprese. Sviluppo non omogeneo nei diversi paesi.
• Autoreferenzialità e rischio di utilizzo opportunistico del documento (self serving) e sottomissione a logiche di immagine.
• Difficoltà di determinare i soggetti coinvolti.
• Indeterminatezza nella quantificazione dei comportamenti sociali di un’impresa
• Costo in termini di risorse organizzative e finanziarie.
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 1010
CLASSIFICAZIONE DELLE METODOLOGIE PER LA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO SOCIALE
(Hinna, 2002)
FAMIGLIE DI COMPORTAMENTO
AREA DI ORIGINE CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Approccio contabile Imprese profit oriented ed economisti aziendali
Classificazione del valore creato per categorie di stakeholder
Approccio ambientale Aziende ad alto rischio di inquinamento e società di consulenza
Enfasi sulla rendicontazione
Approccio sociale comunicativo
Grandi aziende, società di consulenza, studiosi di sociologia di impresa
Attenzione al linguaggio e alla sensibilità degli stakeholder
Approccio Cooperativistico Cooperative e società di consulenza dedicate
Enfasi sul processo e sul piano dei conti
Approccio non profit Mondo del non profit, società di consulenza, economisti di azienda
Enfasi sui lavori etici e sulla matrice di attività stakeholder
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 1111
GLI ATTORI CHE ANIMANO IL CONTESTO ITALIANO
Attori che generano conoscenza:Università e mondo accademico
Società di consulenza e di revisione
Autorità di regolamentazione:norme, direttive
Lobby delle famiglie professionaliinterne ed esterne alle imprese
Livello di pressione; molto alto altodeboleassente
BILANCIOSOCIALE
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 1212
Standard di riferimentoStandard di riferimento
1.1. Principi di redazione statuiti dal GBSPrincipi di redazione statuiti dal GBS (Gruppo di studio per il bilancio sociale, 1998)(Gruppo di studio per il bilancio sociale, 1998)
2.2. GRI Reporting Framework GRI Reporting Framework (Global reporting (Global reporting initiative) – standard internazionaleinitiative) – standard internazionale
3.3. Il social statement del progetto CSR-SC Il social statement del progetto CSR-SC (Ministero del lavoro e delle politiche sociali)(Ministero del lavoro e delle politiche sociali)
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 1313
1. GBS
Assunto di partenza: individuare criteri che diano uniformità al bilancio sociale.I modelli di rendicontazione sociale negli ultimi anni sono stati oggettodi un’ampia riflessione che ha consentito di individuare nuovi schemidi rappresentazione dei risultati raggiunti
I principi e le indicazioni procedurali che il GBS ritiene essenziali perla redazione del Bilancio sociale sono in parte desunti dall’esperienza e dalla dottrina e in parte messi a punto tramite il confronto con i modelli di accountability accreditati a livello internazionale
Gruppo di studio per la statuizione dei principi di redazione del bilancio sociale (unificazione, confrontabilità). Costituito nel 1998 e formato da gruppo interdisciplinare di professionisti, accademici, revisori, comunicatori, commercialisti. Ha emanato nel 2001 uno standard di contenuto per l’elaborazione del bilancio sociale nelle imprese; nel 2004 lo stesso modello con alcune varianti per la PA; nel 2007 il documento di ricerca n. 5 – Gli indicatori di performance nella rendicontazione sociale
Il bilancio sociale secondo il Il bilancio sociale secondo il GBSGBS
Documento Documento autonomoautonomo: informazioni qualitative e : informazioni qualitative e
quantitative sugli effetti dell’attività aziendale.quantitative sugli effetti dell’attività aziendale.
Redatto Redatto periodicamenteperiodicamente: alla fine di ogni esercizio: alla fine di ogni esercizio
ConsuntivoConsuntivo: linee programmatiche per il futuro e : linee programmatiche per il futuro e
confronto tra risultati raggiunti e obiettiviconfronto tra risultati raggiunti e obiettivi
PubblicoPubblico: rivolto agli interlocutori sociali: rivolto agli interlocutori sociali
Obiettivi del bilancio socialeObiettivi del bilancio sociale
1.1. Fornire agli stakeholder un quadro complessivo delle Fornire agli stakeholder un quadro complessivo delle
performance aziendali, aprendo un processo interattivo di performance aziendali, aprendo un processo interattivo di
comunicazione socialecomunicazione sociale
2.2. Fornire informazioni sulla qualità dell’attività aziendale per Fornire informazioni sulla qualità dell’attività aziendale per
migliorare, anche sotto il profilo etico-sociale, le conoscenze migliorare, anche sotto il profilo etico-sociale, le conoscenze
degli stakeholderdegli stakeholder
Dare conto dell’identità e del sistema di valori di riferimento assunti dall’azienda e della loro declinazione nelle scelte imprenditoriali, nei comportamenti gestionali, nei loro risultati ed effetti; Esporre gli obiettivi di miglioramento che l’azienda si impegna a perseguire Fornire indicazioni sulle interazioni fra l’azienda e l’ambiente nel qualeessa opera Rappresentare il valore aggiunto e la sua ripartizione
Ciò significa
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 1616
Responsabilità
Coerenza
Comparabilità
Utilità
Identificazione
Neutralità
Chiarezza
Significatività
Trasparenza
Competenza di periodo
Periodicità
Verificabilità
Inclusione
Prudenza
Omogeneità
Attendibilità
PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE
Autonomia delle terze parti
1.1. ResponsabilitàResponsabilità: identificabilità degli stakeholder: identificabilità degli stakeholder
2.2. IdentificazioneIdentificazione: completa informazione sulla : completa informazione sulla
proprietà e sul governo dell’impresaproprietà e sul governo dell’impresa
3.3. TrasparenzaTrasparenza: del procedimento logico di : del procedimento logico di
rilevazione, riclassificazione, formazionerilevazione, riclassificazione, formazione
4.4. InclusioneInclusione: dar voce a tutti gli stakeholder : dar voce a tutti gli stakeholder
identificatiidentificati
5.5. CoerenzaCoerenza: delle politiche e delle scelte del : delle politiche e delle scelte del
management ai valori dichiaratimanagement ai valori dichiarati
6.6. NeutralitàNeutralità: imparziale e indipendente da interessi : imparziale e indipendente da interessi
di partedi parte
7.7. Competenza di periodoCompetenza di periodo: gli effetti sociali si rilevano : gli effetti sociali si rilevano
nel momento in cui si manifestanonel momento in cui si manifestano
8.8. PrudenzaPrudenza: non sopravvalutare gli effetti sociali: non sopravvalutare gli effetti sociali
9.9. ComparabilitàComparabilità: possibile confronto dei bilanci: possibile confronto dei bilanci
10.10. Comprensibilità, chiarezza ed intelligibilitàComprensibilità, chiarezza ed intelligibilità: :
informazioni chiare e comprensibiliinformazioni chiare e comprensibili
11.11. Periodicità e ricorrenza Periodicità e ricorrenza: periodo amministrativo: periodo amministrativo
12.12. Omogeneità Omogeneità: unica moneta di conto per le : unica moneta di conto per le
espressioni monetarieespressioni monetarie
13.13. Utilità Utilità: informazioni utili, attendibili e complete: informazioni utili, attendibili e complete
14.14. Significatività e rilevanza Significatività e rilevanza: impatto effettivo degli : impatto effettivo degli
accadimenti, economici e non, sulla realtà accadimenti, economici e non, sulla realtà
circostantecircostante
I principi di redazione del bilancio I principi di redazione del bilancio socialesociale
15.15. Verificabilità dell’informazioneVerificabilità dell’informazione: possibile : possibile
ricostruzione del procedimento di raccolta e ricostruzione del procedimento di raccolta e
rendicontazione dei dati e delle informazionirendicontazione dei dati e delle informazioni
16.16. Attendibilità e fedele rappresentazioneAttendibilità e fedele rappresentazione: :
informazioni prive di errori e pregiudizi, prevalenza informazioni prive di errori e pregiudizi, prevalenza
degli aspetti sostanzialidegli aspetti sostanziali
17.17. Autonomia delle terzi partiAutonomia delle terzi parti: indipendenza di terze : indipendenza di terze
parti che valutano o realizzano specifiche sezioni parti che valutano o realizzano specifiche sezioni
del bilanciodel bilancio
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 2020
LA STRUTTURA DEL BILANCIO SOCIALE
VALORI
MISSIONE
STRATEGIE E POLITICHE
1. IDENTITA’ AZIENDALE
2. RENDICONTO
3.RELAZIONE
SOCIALE4. RILEVAZIONE DEL GRADO
DI CONSENSO
5. PROPOSTA DI MIGLIORAMENTO
Soci
Clienti e fornitori
Finanziatori
Collaboratori
P.A.
Ambiente
Collettività
Struttura e contenutiStruttura e contenuti
• L’identità aziendaleL’identità aziendale
• La produzione e distribuzione del valore La produzione e distribuzione del valore aggiuntoaggiunto
• La relazione socialeLa relazione sociale
Identità aziendaleIdentità aziendale
-Assetto istituzionaleAssetto istituzionale: proprietà, evoluzione della : proprietà, evoluzione della
governance, la storia, la dimensione, la collocazione sul governance, la storia, la dimensione, la collocazione sul
mercato, l’assetto organizzativomercato, l’assetto organizzativo
-* Valori di riferimento* Valori di riferimento: orientamenti valoriali, principi : orientamenti valoriali, principi
etici, codici deontologicietici, codici deontologici
- * *Missione* *Missione: finalità in campo economico e sociale: finalità in campo economico e sociale
-StrategieStrategie: obiettivi di medio-lungo periodo: obiettivi di medio-lungo periodo
-PolitichePolitiche: obiettivi a breve, scelte di intervento nella : obiettivi a breve, scelte di intervento nella
gestione delle risorsegestione delle risorse
•GENERALITA’ IMPARZIALITA’ UNIVERSALIZZABILITA’•PRESCRITTIVITA’ OSSERVANZA STABILITA’
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 2323
** MISSIONE (Viviani, 1999)
1. PREMESSA: presentazione equilibrata dei principali caratteri dell’organizzazione2. INTERESSE PREVALENTE O COSTITUTIVO: ragione essenziale per cui l’organizzazione esiste 3. “STILE” O MODALITA’: modalità tipica con cui si esprime un’organizzazione4. MERCATO-IMPRESA: finalità politico-sociali generali; come l’organizzazione si concepisce nel mercato; eccellenze5. AMBIENTE: (fisico e sociale) impegni che intende assumere verso iPubblici con cui realizza gli scambi6. OPZIONE FINALE: quid irrepetibile che l’impresa possiede e vuole manifestare
2. Produrre e distribuire acqua da bere; eliminazione/riutilizzo acque usate3. Realizzare il servizio in riferimento ai bisogni specifici degli utenti e ricercando la loro collaborazione. Concorrere all’educazione dei cittadini nell’uso delle risorse idriche. Garantire agli utenti Diritto di accesso alle informazioni (semplicità procedure e di linguaggio).4. Sviluppare le capacità professionali e propositive dei dipendenti (rendendoli partecipi e autonomi). Garantire la massima efficienza imprenditoriale e la remunerazione del capitale investito. Impiegare i capitali nella ricerca, innovazione, a vantaggio di utenti ed Enti consorziati.5. Essere il partner dei cittadini, delle imprese, della comunità sociale per la soluzione di problemi di uso delle acque. Ricerca di collaborazione delle altre organizzazioni attive.6. Dotare il territorio di una rete completa, efficiente, sicura, controllabile per il ciclo dell’acqua.Essere un soggetto sociale e imprenditoriale attivo per lo sviluppo di benessere e salute dei cittadini.
Missione di ACOSEA: Consorzio tra Comuni (FE) per distribuzioneAcqua potabile, gestione sistemi fognari, depurazione
Produzione e distribuzione Produzione e distribuzione del valore aggiuntodel valore aggiunto
Valore aggiunto: misura la ricchezza prodotta Valore aggiunto: misura la ricchezza prodotta
dall’azienda con riferimento agli interlocutori dall’azienda con riferimento agli interlocutori
che partecipano alla sua distribuzioneche partecipano alla sua distribuzione
Due prospetti per il valore aggiunto:Due prospetti per il valore aggiunto:
1.1. Determinazione V.A. con contrapposizione di ricavi Determinazione V.A. con contrapposizione di ricavi
e costi intermedie costi intermedi
2.2. Riparto V.A. come somma delle remunerazioni Riparto V.A. come somma delle remunerazioni
percepite dagli stakeholderpercepite dagli stakeholder
“… Il Bilancio ordinario osserva la realtà dal solo punto di vista dell’impresa e ci fa sapere se essaÈ riuscita o no a mantenere al suo interno un surplus di risorse. Il bilancio ordinario non ci parlaDi aria, di fatica, di tempo, di luce, di dolore, di piacere, di malattia, di equità, di futuro, di soliDarietà. Non ci parla di tutto ciò che l’impresa non vede o finge di non vedere” (M. Viviani, Lo Specchio Magico, 1999)
Il Valore Aggiunto Globale:Il Valore Aggiunto Globale:prospetto di determinazione del prospetto di determinazione del
valore aggiuntovalore aggiuntoA.A. Valore della produzioneValore della produzione1.1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni Ricavi delle vendite e delle prestazioni - Rettifiche di ricavoRettifiche di ricavo2.2. Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati, Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati,
finitifiniti3.3. Variazione dei lavori in corso su ordinazioneVariazione dei lavori in corso su ordinazione4.4. Altri ricavi e proventiAltri ricavi e proventiRICAVI DELLA PRODUZIONE TIPICARICAVI DELLA PRODUZIONE TIPICARICAVI PER PRODUZIONI ATIPICHE (produzioni in economia)RICAVI PER PRODUZIONI ATIPICHE (produzioni in economia)B.B. COSTI INTERMEDI DELLA PRODUZIONECOSTI INTERMEDI DELLA PRODUZIONE5.5. Consumi di materie prime, sussidiarie, Consumi di materie prime, sussidiarie,
di consumo, acquisto merci, costi per servizi, di consumo, acquisto merci, costi per servizi, per godimento di beni di terzi, accantonamento per godimento di beni di terzi, accantonamento per rischi, altri accantonamenti, oneri diversi di gestioneper rischi, altri accantonamenti, oneri diversi di gestione
VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDOVALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDOC.C. Componenti accessori e straordinariComponenti accessori e straordinariVALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDOVALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO- Ammortamenti della gestione per gruppi omogenei di beniAmmortamenti della gestione per gruppi omogenei di beniVALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTOVALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO
Prospetto di riparto del Valore Prospetto di riparto del Valore AggiuntoAggiunto
a.a. Remunerazione del personaleRemunerazione del personale
- personale non dipendente- personale non dipendente
- personale dipendente- personale dipendente
1.1. remunerazioni dirette: retribuzioni dirette, tfr, remunerazioni dirette: retribuzioni dirette, tfr,
provvidenze aziendaliprovvidenze aziendali
2.2. remunerazioni indirette: contributi sociali a carico remunerazioni indirette: contributi sociali a carico
dell’aziendadell’azienda
3.3. eventuali quote di riparto del redditoeventuali quote di riparto del reddito
Riparto del Valore AggiuntoRiparto del Valore Aggiunto
b.b. Remunerazione della pubblica amministrazioneRemunerazione della pubblica amministrazione
• imposizione direttaimposizione diretta
• imposizione indirettaimposizione indiretta
• (-) sovvenzioni in c/esercizio(-) sovvenzioni in c/esercizio
c.c. Remunerazione del capitale di creditoRemunerazione del capitale di credito
• oneri finanziari su capitale di credito a breveoneri finanziari su capitale di credito a breve
• oneri finanziari su capitale di credito a lungooneri finanziari su capitale di credito a lungo
Riparto del Valore AggiuntoRiparto del Valore Aggiunto
d.d. Remunerazione del capitale di rischioRemunerazione del capitale di rischio
• dividendi o utili distribuiti alla proprietàdividendi o utili distribuiti alla proprietà
e.e. Remunerazione dell’aziendaRemunerazione dell’azienda
• accantonamenti a riservaaccantonamenti a riserva
• ammortamenti nell’ipotesi di Valore Aggiunto Lordoammortamenti nell’ipotesi di Valore Aggiunto Lordo
Riparto del Valore AggiuntoRiparto del Valore Aggiunto
f.f. Liberalità esterneLiberalità esterne
- vere e proprie distribuzioni- vere e proprie distribuzioni
- esprimono la sensibilità sociale esterna - esprimono la sensibilità sociale esterna dell’aziendadell’azienda
Ogni aggregato rappresenta il beneficio acquisito da quellacategoria di stakeholder
Relazione socialeRelazione socialeDescrizione quali-quantitativa dei risultati raggiunti e Descrizione quali-quantitativa dei risultati raggiunti e
degli effetti prodotti sugli stakeholderdegli effetti prodotti sugli stakeholder
Elementi essenziali:Elementi essenziali:
• identificazione degli impegni assunti, degli obiettivi, identificazione degli impegni assunti, degli obiettivi, delle norme di comportamentodelle norme di comportamento
• identificazione degli stakeholderidentificazione degli stakeholder
• esplicitazione delle politiche relative ad ogni categoria esplicitazione delle politiche relative ad ogni categoria di stakeholder, dei risultati attesi, e della coerenza ai di stakeholder, dei risultati attesi, e della coerenza ai
valori dichiarativalori dichiarati
• processo di formazione del bilancio socialeprocesso di formazione del bilancio sociale
Oltre ai risultati economici l’impresa produce per gli stakeholder altre utilità che vengono identificate e descritte attraverso una SERIE ORDINATADI INFORMAZIONI:
RESOCONTI NARRATIVI
MISURAZIONI ECOMPARAZIONI
QUADRIDESCRITTIVI
TESTIMONIANZEE PARERI
Relazione socialeRelazione sociale
Elementi essenziali:Elementi essenziali:
• esposizione dei fatti, delle informazioni quali-esposizione dei fatti, delle informazioni quali-
quantitative, delle comparazioni, dei giudiziquantitative, delle comparazioni, dei giudizi
• opinioni e giudizi degli stakeholderopinioni e giudizi degli stakeholder
• eventuali comparazioni (benchmarking) per valutare eventuali comparazioni (benchmarking) per valutare
meglio le performance aziendalimeglio le performance aziendali
• obiettivi di miglioramento per l’esercizio successivoobiettivi di miglioramento per l’esercizio successivo
• eventuali pareri delle parti terze, incaricate di eventuali pareri delle parti terze, incaricate di
verificare la qualità del processoverificare la qualità del processo
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 3232
PRINCIPALI ASSUNTI PER CATEGORIA DI STAKEHOLDERContenuti comuni alle relazioni con tutti gli stakeholder
Linee politiche e risultati attesi coerenti ai valori di riferimento e alla missione
Processo di rilevazione: aspettative legittime e grado di soddisfazione
Informazione e comunicazione
Contenzioso e litigiosità
Principali assunti per Principali assunti per categoria di stakeholdercategoria di stakeholder
• PersonalePersonale
- composizione del personalecomposizione del personale
- consistenza per età, sesso, livello d’istruzione, qualifica, funzione, consistenza per età, sesso, livello d’istruzione, qualifica, funzione, anzianità, proven.territoriale, nazionalità, tipologia contrattualeanzianità, proven.territoriale, nazionalità, tipologia contrattuale
- organizzazione del lavoroorganizzazione del lavoro
- turnoverturnover
- attività socialiattività sociali
- politica delle assunzionipolitica delle assunzioni
-politiche di pari opportunitàpolitiche di pari opportunità
- formazione e valorizzazioneformazione e valorizzazione
- sistema di remunerazione ed incentivazionesistema di remunerazione ed incentivazione
- attività sanitaria e sicurezza sul lavoroattività sanitaria e sicurezza sul lavoro
- relazioni industrialirelazioni industriali
Principali assunti per Principali assunti per categoria di stakeholdercategoria di stakeholder
• SociSoci
- ripartizione % del capitale tra sociripartizione % del capitale tra soci
- agevolazioni riservate ai sociagevolazioni riservate ai soci
- remunerazione del capitale investitoremunerazione del capitale investito
- partecipazione dei soci al governo dell’azienda e partecipazione dei soci al governo dell’azienda e
tutela delle minoranzetutela delle minoranze
- investor relationsinvestor relations
• FinanziatoriFinanziatori
- composizione, tipologia e caratteristiche di finanziatori composizione, tipologia e caratteristiche di finanziatori
e finanziamentie finanziamenti
- rapporti con istituti di creditorapporti con istituti di credito
- investor relationsinvestor relations
Principali assunti per Principali assunti per categoria di stakeholdercategoria di stakeholder
• Clienti/UtentiClienti/Utenti
- analisi della clientela e dei mercati servitianalisi della clientela e dei mercati serviti
- sistemi di qualitàsistemi di qualità
- valutazione della soddisfazione dei clientivalutazione della soddisfazione dei clienti
- condizioni negoziali condizioni negoziali
• FornitoriFornitori
- caratteristiche ed analisi dei fornitoricaratteristiche ed analisi dei fornitori
- sistemi di qualitàsistemi di qualità
- condizioni negozialicondizioni negoziali
- ricaduta sul territorioricaduta sul territorio
- rispetto degli standard omogenei nella catena di rispetto degli standard omogenei nella catena di
fornitura fornitura
Principali assunti per Principali assunti per categoria di stakeholdercategoria di stakeholder
• Pubblica AmministrazionePubblica Amministrazione
- imposte sul reddito, tasse e contributi versatiimposte sul reddito, tasse e contributi versati
- contributi, agevolaz.fiscali e finanz.agevolati ricevuticontributi, agevolaz.fiscali e finanz.agevolati ricevuti
- tariffe differenziatetariffe differenziate
- rapporti contrattuali con la pubblica amministrazionerapporti contrattuali con la pubblica amministrazione
- norme interne e sistemi di controllo volte a garantire norme interne e sistemi di controllo volte a garantire
l’osservanza della leggel’osservanza della legge• CollettivitàCollettività
1) interessi di natura sociale1) interessi di natura sociale apporti diretti al sociale (istruzione, sport, sanità, apporti diretti al sociale (istruzione, sport, sanità,
cultura, ricerca, solidarietà sociale)cultura, ricerca, solidarietà sociale)2) Rapporti con associazioni e istituzioni2) Rapporti con associazioni e istituzioni
3) Interessi di natura ambientale (sistemi di gestione 3) Interessi di natura ambientale (sistemi di gestione ambientale; formazione ed educazione; indicatori di ambientale; formazione ed educazione; indicatori di
perfomance ambientale; utilizzo/consumo di energia e perfomance ambientale; utilizzo/consumo di energia e materiali riciclabili)materiali riciclabili)
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 3737
GIUDIZI E OPINIONI DEGLI STAKEHOLDER
- Coinvolgimento graduale almeno dei pubblici ritenuti fondamentali- Non esistono criteri predefiniti, ma i criteri devono essere esposti- Gli Stakeholder sono consultati direttamente o tramite campionamenti o tramite rappresentazione (occorre specificare il criterio)- La voce degli stakeholder riguarda sia assunti valoriali che esiti gestionali che performance sociali
COMMENTI, DICHIARAZIONI, GIUDIZI
Possono essere illustrati in modo differenti ma va chiarita la responsabilità dell’impresa circa gli esiti e il giudizio su di essi
OBIETTIVI PER L’ESERCIZIO SUCCESSIVO
L’azienda deve valutare la relazione tra:Esiti descritti Enunciati valoriali di partenza Opinioni degli stakeholderMIGLIORAMENTO DEL BILANCIO SOCIALEL’impresa deve chiarire come aumentare:Completezza Trasparenza Inclusione Proattività
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 3838
GBS: documento n. 5GLI INDICATORI DI PERFORMANCE
NELLA RENDICONTAZIONESOCIALE
MOTIVAZIONI CHE SPINGONO LE AZIENDE VERSO LA RENDICONTAZIONE
SOCIALE1) Rispondere ad istanze provenienti dall’ambiente che chiede una
sempremaggiore trasparenza enllo svolgimento dell’attività aziendale
(preventivo e costante coinvolgimento degli stakeholders)2) Monitorare costantemente le perfomance aziendali, non solo nei
tradizionali termini economico-finanziari, ma anche in termini di obiettivi e risultati di carattere sociale e ambientale
Approfondimento delle tecniche di rendicontazione sociale
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 3939
1. Aumentare la chiarezza e la trasparenza della rendicontazione sociale
2. Stimolare la creazione a monte di un sistema informativo in grado di guidare la gestione delle aziende attraverso la loro specifica visione di responsabilità sociale
Misurare laperformance sociale attraverso l’utilizzo di indicatori per rendere effettivo il monitoraggio delle variabili di sostenibilitàSuggerire un approccio metodologico che stimoli la ricerca dell’efficacia nella rendicontazione socialeProporre un livello minimo di standardizzazione nella misurazione delle performance sociali
Processo di revisione e ampliamento dei principi di redazione del bilancio sociale proposti dal GBS iniziato con il documento di Ricerca n. 2 (Indicatori di performance per reporting e rating di sostenibilità) frutto di un’analisi comparativa dei principali STANDARD SETTER (GRI –G3, 20006-; Ministero del Welfare)
Urbino, 10 dicembre 2009Urbino, 10 dicembre 2009 4040
Stakeholder di riferimento:1. Risorse umane2. Azionisti/soci3. Finanziatori4. Fornitori5. Clienti6. Collettività7. Amministrazioni Pubbliche8. Sistema azienda ***
Elementi core nella relazione azienda-stakeholder:1. Fondamento2. Composizione e caratteristiche3. Consolidamento4. Apertura a nuove relaizoni5. Soddisfazione6. Condivisione di valori
Indicatori
*** Istituto cui fanno capo tutte le relazioni con le differenti categorie di stakeholder:
Indicatori di performance che riguardano l’andamento economico-finanziario che costituiscono vincolo e funzione obiettivo della gestione aziendale
Tutti quegli aspetti dell’attività che interesano più di una categoria, funzionali alla sopravvivenza e al successo dell’impresa:•Ricerca, sviluppo e innovazione•Corporate governance (sistema di governo aperto e allargamento del soggetto economico-aziendale)•Qualità (non solo dei prodotti/servizi/processi, ma come filosofia aziendale
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ELEMENTI
FONDAMENTOSi intende l’ambito del sistema di misurazione delle perfomance volto adinquadrare l’oggetto tipico delle transazioni tra impresa e stakeholderIndividua la soglia minima di attese che lo stakeholder esige dall’aziendaCOMPOSIZIONE E CARATTERISTICHEDescrizione delle peculiarità di ogni specifica categoria di stakeholder.Funzione descrittivaCONSOLIDAMENTORacchiude ciò che l’impresa pone in essere per mantenere e sviluppare la relazione APERTURA A NUOVE RELAZIONISi intende l’ampliamento della platea di soggetti interessati e ai quali l’impresa deve saper rispondereSODDISFAZIONESi intende la misurazione della percezione qualitativa che gli stakeholder hanno della relazione con l’azienda, sia diretta (giudizi) che indiretta (lamentele, reclami, contenziosi)CONDIVISONE DEI VALORIRacchiude un insieme di informazioni sulla RSI relative ad azioni ed iniziative congiunte o di interesse comune tra gli stakeholder e l’impresa
Cfr.tabelle allegate (cartaceo)
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2. GRI – Sustainaibility Reporting 2. GRI – Sustainaibility Reporting (bilancio di sostenibilità)(bilancio di sostenibilità)
• Scopo dello sviluppo sostenibile: soddisfare i bisogni delle Scopo dello sviluppo sostenibile: soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la capacità di quelle generazioni attuali senza compromettere la capacità di quelle future di soddisfare i propri bisognifuture di soddisfare i propri bisogni
• Il Global Reporting Framework: modello universalmente accettato Il Global Reporting Framework: modello universalmente accettato per il reporting della performance per il reporting della performance economica, ambientale e economica, ambientale e socialesociale di un’organizzazione di un’organizzazione
GRI – GLOBAL REPORTING INITIATIVEStandard di contenuto creato nel 1997 a Boston nell’ambito di istituzioni europee, ONG e coalizioni imprenditoriali per definire linee guida di rendicontazione delle performance economiche, sociali, ambientali in ambito internazionale.E’ emanazione del CERES (The Coalition for Environmentally Responsible Economies) che, su richiesta dell’UNEP (United Nations Environment Program – Organismo costitutivo interno all’ONU).Standard revisionato nel 2002: Global Reporting Initiative, diffusa attraverso le Sustainability Reporting Guidelines 2002); Terza versione nel 2006. Adozione raccomandata in Italia dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti (CNDC, 2004).
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PRINCIPI DI DEFINIZIONE DEL CONTENUTO DEL REPORT
Materialità: le informazioni devono riferirsi ad argomenti e indicatori che riflettono gli impatti significativi economici, ambientali e sociali o che potrebbero influenzare le decisioni e le valutazioni degli stakeholder
Inclusività degli stakeholder: l’organizzazione deve identificare i propri stakeholder e rispondere in che modo ha risposto alle loro ragionevoli aspettative/interessi
Contesto di sostenibilità: il report deve illustrare la performance dell’organizzazione con riferimento al più ampio tema della sostenibilità
Completezza: gli argomenti e gli indicatori devono riflettere gli impatti economici, ambientali e sociali significativi e permetter agli stakeholder di valutare la performance dell’organizzazione nel periodo di rendicontazIone
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PRINCIPI DI GARANZIA DELLA QUALITA’ DEL REPORT
EQUILIBRIO: il report deve riflettere gli aspetti negativi e positiva della perfomance (valutazione ragionata)COMPARABILITA’: analisi comparativa nel tempo e rispetto ad altre organizzazioniACCURATEZZA: informazioni accurate e dettagliateTEMPESTIVITA’: cadenza regolareCHIAREZZA: informazioni presentate in modo comprensibile e accessibileAFFIDABILITA’: le informazioni e i processi utilizzati per redigere il report devono potere essere oggetto di esamePERIMETRO DEL REPORTOccorre stabilire le entità (ad esempio, controllate, joint venture) per le quali è necessario includere la performance nel report, a valle e a monte. Occorre incledere le entità che generano impatti significativi effettitivi e potenziali sulla sostenibilità (controllo; influenza dominante)
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INFORMATIVA STANDARDINFORMATIVA STANDARDreport di sostenibilità focalizzatoreport di sostenibilità focalizzato
1.1. Strategia e analisi (descrizione strategica del rapporto dell’organizzazione con Strategia e analisi (descrizione strategica del rapporto dell’organizzazione con la sostenibilità) 1.1 -1.2la sostenibilità) 1.1 -1.2
2.2. Profilo dell’organizzazione 2.1-2.10Profilo dell’organizzazione 2.1-2.103.3. Parametri del report (periodo di rendicontazione, contenuto del report) 3.1-3.13Parametri del report (periodo di rendicontazione, contenuto del report) 3.1-3.134.4. Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder4.1-4.17Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder4.1-4.175.5. Modalità di gestione (informativa per categoria)Modalità di gestione (informativa per categoria)6.6. Indicatori Core di performanceIndicatori Core di performance7.7. Eventuali Indicatori Additional inclusi nel reportEventuali Indicatori Additional inclusi nel report8.8. Eventuali indicatori Supplementari di settore inclusi nel reportEventuali indicatori Supplementari di settore inclusi nel report
CONTENUTO
RISULTATI1. Economici2. Ambientali3. Pratiche e condizioni di lavoro adeguate4. Diritti umani5. Società6. responsabilità di prodotto
OUTPUTProfiloModalità di gestioneIndicatori di performance
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aspettoaspetto Indicatori di Indicatori di performance performance economicaeconomica
EC1-EC9EC1-EC9
Indicatori di Indicatori di performanceperformance
ambientaleambientale
EN1-EN30EN1-EN30
Indicatori di performance socialeIndicatori di performance sociale
Performance Performance economicaeconomica
Materie primeMaterie prime
EnergiaEnergia
AcquaAcqua
BiodiversitàBiodiversità
Pratiche di lavoro e condizioni di lavoro adeguate: LA1-LA14Pratiche di lavoro e condizioni di lavoro adeguate: LA1-LA14
Occupazione Relazioni industrialiOccupazione Relazioni industriali
Salute e sicurezzaSalute e sicurezza
Formazione e istruzioneFormazione e istruzione
Diversità e pari opportunitàDiversità e pari opportunità
Presenza sul Presenza sul mercatomercato
Emissioni, scarichi, rifiutiEmissioni, scarichi, rifiuti
Prodotti e serviziProdotti e servizi
Conformità (compliance)Conformità (compliance)
Diritti Umani HR1-HR9Diritti Umani HR1-HR9
-Pratiche di investimento e approvvigionamento-Pratiche di investimento e approvvigionamento
-Non discriminazione-Non discriminazione
-Libertà di associazione e contrattazione collettiva-Libertà di associazione e contrattazione collettiva
-Lavoro minorile-Lavoro minorile
-Lavoro forzato-Lavoro forzato
-Pratiche di sicurezza-Pratiche di sicurezza
-Diritti delle popolazioni indigene-Diritti delle popolazioni indigene
Impatti economici Impatti economici indirettiindiretti
TrasportiTrasporti
generalegeneraleSocietà S01-S08Società S01-S08
-Collettività-Collettività
-Corruzione-Corruzione
-Contributi politici (approccio verso PA)-Contributi politici (approccio verso PA)
-Comportamenti anti-collusivi-Comportamenti anti-collusivi
-Conformità (compliance)-Conformità (compliance)
Responsabilità di prodotto PR1-PR9Responsabilità di prodotto PR1-PR9
-Salute e Sicurezza dei consumatori-Salute e Sicurezza dei consumatori
-Etichettatura di prodotti/servizi (labelling)-Etichettatura di prodotti/servizi (labelling)
-Marketing e communication-Marketing e communication
-Rispetto della privacy-Rispetto della privacy
-Conformità (compliance)-Conformità (compliance)
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Avviato nel 2002 dal Governo italiano su invito Commissione EuropeaContribuisce al dibattito per definire un “framework europeo” per la CSR
OBIETTIVIDiffondere uno standard semplice e modulare da applicare su base volontariaPer identificare comportamenti socialmente responsabiliPredisporre opportuni strumenti di misurazione per comprendere e valutare lePerformance sociali delle impreseGarantire al cittadino che l’impegno sia concreto
LIVELLI DEL PROGETTO1. LIVELLO CSRApproccio volontario e minimo2. LIVELLO SCCoinvolgimento sociale e interventi proattivi, anche grazie ad incentivi economici
3. Social statement 3. Social statement del Progetto CSR-SCdel Progetto CSR-SC
• Scheda anagrafica:Scheda anagrafica: descrizione delle caratteristiche generali dell’impresa descrizione delle caratteristiche generali dell’impresa
• Set di indicatori: Set di indicatori: monitorare l’impegno e le attività realizzate monitorare l’impegno e le attività realizzate dall’impresa in tema di CSR, supportando i processi decisionali e attuatividall’impresa in tema di CSR, supportando i processi decisionali e attuativi
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STRUTTURA DEL PROGETTO CSR-SC
Il progetto si basa su un set di CSR performance indicatori volti a guidare le imprese:-nell’autovalutazione delle loro performance di RSI-nella rendicontazione attraverso il Social Statement
Il Set di performance indicator è progettato secondo un approccioFlessibile e modulareGli indicatori di dividono in:-indicatori comuni (C): devono essere utilizzati da tutte le imprese, ancheLe piccole (meno di 50 dipendenti)-indicatori addizionali (A): si applicano solo alle imprese con 50 e più dipendentiSono strutturati secondo uno schema generale a tre livelli:Categorie: gruppi di stakeholder cui sono rivolte specifiche famiglie (cluster) di indicatoriAspetti: aree tematiche monitorate da gruppi di performance indicator afferenti a una data categoria di stakeholderIndicatori: misure che forniscono informazioni quali/quantitative relative ad uno specificoaspettoLa struttura del set di indicatori si articola in: risorse umane; soci/azionisti e comunitàfinanziaria; clienti; fornitori; partner finanziari; Stato, Enti locali e Pubblica Amministrazione; Comunità, ambiente
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EFFETTI DEL SOCIAL COMMITMENT
§ AUMENTA IL GRADO DI COESIONE SOCIALE
§ CREA NUOVE PARTNERSHIP TRA ISTITUZIONI, IMPRESE, ASSOCIAZIONI NO PROFIT NELLA GESTIONE DEGLI INTERVENTI NELLE POLITICHE SOCIALI
§ LIBERA RISORSE PER OBIETTIVI PERSEGUIBILI A LIVELLO PUBBLICO
§ FAVORISCE LA NASCITA NEL NOSTRO PAESE DEI FONDI PENSIONE ETICI
§ PROMUOVE LA DIFFUSIONE DI BEST PRACTICES
§ INNESCA UN MECCANISMO EMULATIVO LUNGO LA FILIERA PRODUTTIVA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE PMI
Cfr. Slide CSR-SC
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5. ALTRI STANDARD DI RENDICONTAZIONE E MODELLI DI ACCOUNTABILITY
ACCOUNTABILITY 1000 – AA1000Standard internazionale (di processo) per implementazione in azienda del processo di account, auditing, reporting orientato alla CSR e basato sul confronto/dialogo con gli stakeholder. Comprende principi e set di standard di processo (planning, accounting, auditing, reporting) svolto da organizzazione soprattutto anglosassoni. Lanciato nel 1999 dall’Institute of Social and Ethical Accounting per sviluppare un processo teso a migliorare le performance aziendali grazie all’apprendimento tramite lo stakeholder engagement. Lo standard è stato sviluppato in accordo con le linee guida GRI; i due sistemi sono integrati fra loro.SOCIAL ACCOUNTABILITY SA 8000Standard di certificazione internazionale in tema dei diritti dei lavoratori. Emesso dal SAI (Social Accountability International, www.sa-intl.org) nell’ottobre 1997. primo standard ufficiale in materia di RS, per la costruzione di un sistema di gestione della RSI auditabile e certificabile (organismo di terza parte indipendente). In linea con convenzioni ILO (dichiarazione universale diritti umani, convenzione sui diritti del bambino e contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne)
Q-RESLinee guida per gestione etico-sociale elaborate a livello nazionale da gruppo lavoro formato da imprese società consulenza e revisione coordinate da CELE (Univ. Castellanza)MODELLO SEAN –IBSModello di orientamento strategico elaborato dall’istituto per il bilancio sociale (1989) e dal Consorzio SEAN (Social, Ethical, Auditing & Accounting Network) finalizzato a migliorare la cultura d’impresa e il quadro etico-valoriale di riferimento
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Veltri, Nardo, 2008
Bilancio del capitale intellettuale Modello proposto dalle linee guida danesi (DATI, 2000; DMSTI, 2003)Recepisce la nozione di capitale intellettuale come sistema dinamico di risorse intangibili basate sulla conoscenza.Presupposto logico alla base del modello del bilancio dell’intangibile: se si crea la conoscenza si incrementa il capitale intellettuale e, di conseguenza, si genera valore. Punto di partenza è la strategia basata sulla conoscenza
Il bilancio dell’intangibile è uno strumento di misurazione del capitale intellettuale il cui output è un report che contiene indicatori quantitativi (monetari) e qualitativi.Ha sia finalità informativa esterna che gestionale interna perché è il risultato di un processo di reporting che crea e diffonde conoscenza e fa parte del management aziendale
E’ uno strumento creato su misura per una realtà unicaTra i più noti:; Brembo, Intercos, Agrileasing, Plastal,
Finalità: ricercare ed evidenziare nessi causali tra indicatori diversi e tra gli indicatori e la strategia aziendale, per mettere in luce le dinamiche del processo creativo di valore.
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RELAZIONI TRA BILANCIO SOCIALE E BILANCIO DEL CAPITALE INTELLETTUALE
Bilancio sociale Bilancio del capitale intettuale
DifferenzeFini: le informazioni riguardano il modo con cui l’azienda opera e i contenuti sono espressi con un forte accento valoriale ed etico. Per rendere noto il rispetto di comportamenti socialmente corretti nello svolgimento delle proprie attivitàUtilizzatori: interlocutore privilegiato è la collettività nel senso più ampio
DifferenzeFini: evidenziare il ruolo degli asset intangibili dell’azienda nelle dinamiche di generazione di valore. Per visualizzare le fonti che assicurano continuità e coerenza a tale processo.Utilizzatori: pubblico più ristretto e selezionato (azionisti, potenziali investitori, analisti finanziari)
Punti di contattoValenzaSia esterna all’impresa (quali strumenti di comunicazione verso gli stakeholder) che interna all’organizzazioneRuolo di supporto alla gestioneIl corretto utilizzo da parte del management delle informazioni riguardanti gli asset intangibili o l’impatto socio-ambientale dell’azienda può accrescere la competitivitàContenuti similariAlcune delle informazioni contenute nel bilancio del capitale intellettuale compaiono con diversa enfasi e chiave interpretativa nel bilancio socialeFocus sulla responsabilitàEntrambi sono il prodotto di un’evoluzione dell’informativa aziendale e di un nuovo modo di intendere l’impresa fondato sulla CSR e la sostenibilità
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Aree Bilancio ambientaleVariabili
Aree Bilancio Sociale Variabili
a. Risorse umane 1. Sicurezza sul lavoro2. formazione
a. Risorse umane 1.Att. Di socializzazione2.Formazione3.Assenza sul lavoro4.Anzianità5.Numero di impiegati6.Sicurezza e salute sul lavoro7.Qualifica, età, educazione8.Salari9.Relazioni con le comunità
sociali ed istituzionali10.Origine geografica11.Cambi di lavoro12.Azioni sociali
b. Audit e inf. supplementari Audit sul report ambientale b. Audit e inf. supplementari Audit sul bilancio sociale
c. Rispetto ambientale 1. Protezione ambientale2. Redazione dei principi
ambientali
c. consumatori 1.Fornitori2. Customer satisfaction
d. Tecnologia Fonti energetiche d. Processi 1.Uso risorse naturali2.Servizi forniti3.Standard di qualità4.Certificazione di qualità
e.Processi 1.Sistma monitoraggio per l’inquinamento2.Consumo3.Descrizione del processo4.certificaz. Ambientali (ISO14000)
e. Variabili finanziarie Produzione e distribuzione del valore aggiunto
f. Variabili finanziarie 1.Spese ambientali2.Sicurezza sul lavoro, spese salute
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Limiti dell’informativa del bilancio di esercizio (Pedrini, 2007)Perdita di fiducia delle informazioni presentate nel bilancio d’esercizioDichiarata focalizzazione sulle performance economicheMiopia riguardo all’eterogeneità delle risorseUn’insufficiente considerazione dei rischi (rischio strategico e reputazionale)Incapacità degli standard internazionali nell’assicurare l’attendibilità delle informazioni contenute nei bilanci d’esercizioLimitatezza informazioni per esprimere un giudizio sulle risorse che determinano prospettive di performance future
Vantaggi dei sistemi di reporting complementari al bilancio d’esercizioDisponibilità di informazioni utili a valutare l’efficacia/l’efficienza dell’azienda per categorie di performance non considerate nel bilancio d’esercizioPossibilità di aggiungere uno strumento di comunicazione volontaria alle pratiche di disclosure dell’azienda
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I SISTEMI INFORMATIVI COMPLEMENTARI AL BILANCIO D’ESERCIZIO
SISTEMI DELLA SOSTENIBILITA’Orientati a rendicontare la sostenibilità dell’azienda nel tempo e a rappresentare in modo congiunto le performance economiche, sociali e ambientali.Sistemi di misurazione e valutazione della capacità dell’azienda di contemperare gli interessi degli stakeholder. Sistemi per rendicontare la capacità di: generare ricchezza (risultati economici), di rispettare le esigenze degli stakeholder (risultati sociali), di attenzione alla sostenibilità economica dell’attività aziendale (risultati ambientali).SISTEMI DELLE RISORSE INTANGIBILIOrientati a offrire una rappresentazione delle risorse intangibili a disposizione dell’azienda, dei risultati ottenuti con la loro gestione e della loro coerenza con la strategia aziendale.I sistemi sviluppati sono orientati ad attribuire un valore monetario alle risorse intangibili dell’azienda (filone di studio dei metodi finanziari); ad utilizzare metodi quantitativi non finanziari (Value Chain Scoreboard, Danich Guidelines).
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Gli elementi di convergenza
Redazione di un unico bilancio integrato?Osservazione delle performance in termini di risorse intangibili e di stakeholder
management (paradigma stakeholder management-risorse intangibili-performance economiche)
1) Entrambi prevedono l’utilizzo di indicatori quantitativi non finanziari2) Entrambi condividono una metodologia fondata sull’osservazione di un oggetto
tramite un insieme di indicatori strutturati per comprendere le componenti delle risorse intangibili e le pratiche di assunzione della responsabilità d’impresa
3) Esistenza di una condivisa attenzione attorno alla gestione del capitale umano e del capitale relazionale entrambi contemplati dai due bilanci
- Il bilancio di sostenibilità è orientato alla comprensione dell’attenzione dell’azienda a soddisfare le attese dei lavoratori in modo superiore alla legge (sviluppo del capitale umano e tutela diritti dell’uomo)- Il bilancio delle risorse intangibili vuole comprendere lo sviluppo del capitale umano (informazioni su formazione, capacità, motivazione del personale, pratiche di condivisione della conoscenza)
Integrazione a livello descrittivo-strategico: formalizzazione e comunicazione nei bil. di sostenibilità della strategia per orientare lo stakeholder management allo sviluppo di risorse intangibili o alla reputazione (includere nel bilancio di sostenibilità una descrizione della strategia, ossia delle modalità con cui orientare le pratiche di stakeholder management tese a ottenere effetti positivi sulle risorse intangibili)Integrazione a livello di valutazione: integrazione di parte dei risultati del sistema di monitoraggio delle risorse intangibili nel bilancio sociale o di sostenibilità (introdurre nei bilanci di sostenibilità una sezione dedicata alle rendicontazione delle performance della gestione delle risorse intangibili)
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1: produzione di informazione interna per l’interno. No rilevanza esterna
2: Coinvolgimento di esperti esterni, senza consenso dell’azienda, costretta a fornire il processo anche senza sentirne l’esigenza
3: SOCIAL ACCOUNTING propriamente detto. Le verifiche e i report redatti da soggetti esterni sono destinati all’ambiente esterno con cui l’azienda interagisce
4: impegno continuo dell’azienda ad una comunicazione esterna sistematica delle risultanze prodotte internamente. Presa di coscienza seria dell’azienda.
Differenza tra bilancio sociale e social accounting
1. In Italia si ritiene che bilancio d’esercizio e sociale siano collegati e di pari livello: unitarietà dell’azienda (scienza dell’economia aziendale)
2. Evitare modello di massima (GRI) individuando principi di redazione e revisione per definire confini (GBS): principi di social, ethical accountability, auditing and reporting
3. Sono presenti aspetti qualitativi e quantitativi. La materia è affrontata da account (contabili)
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SitografiaSitografia
www.gruppobilanciosociale.org/documentistandard.aspwww.globalreporting.org/ReportingFramework/G3Guidelines/[email protected]/csrwww.accountability.org.uk