il Brivido Sportivo n. 8

Il Mondo alla rovescia

C’è qualcosa di assolutamente in-sopportabile in questo triste e vuoto finale di stagione della Fiorentina, l’assenza di orgoglio. Si può perde-re, ci mancherebbe, ma non così. Non ci si può trascinare stancamen-

te senza neppure dare un segno di vita, un sussulto, un rantolo. Sinisa Mihajlovic avrà

sicuramente mille colpe. Forse si è trovato davanti a un enigma più gran-de di lui, figlio di una crisi che partiva da molto lontano, di sicuro non è sta-to capace di fermare qualcosa che davvero è parso irreversibile.

Certamente ha delle responsabilità importanti Corvino che non si è senti-to di certificare qualcosa che alla fine è sembrato trasparente (ma in effetti qualche mese fa non era così evi-dente), ovvero la fine del ciclo tecnico iniziato in coppia con Cesare Pran-delli e, aggiungiamo, è indiscutibile che ci siano profonde responsabilità

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Nel suo commento alla partita di Bari, la Gazzetta dello Sport ha citato una fra-se di Mihajlovic detta durante la conferenza stampa di presentazione della gara. “Certe partite si risolvono anche con un colpo di culo o una giocata individuale”, sarebbe il pensiero del serbo sintetizza-to dalla rosea nazionale. Una frase contestabile da due punti di vista: il primo, più ovvio, è che se hai bisogno di questo per battere il Bari at-tuale sei messo proprio male (ed in effetti la Fiorentina lo è), il secondo invece riguarda la filosofia di gioco del trai-ner viola, che dall’inizio dell’anno è stata sempre e soltanto questa. Basta, infatti, togliere la parola “anche” per avere la sintesi perfetta di quanto la Fiorentina ha espresso dall’inizio dell’anno in termini di gioco: colpi di culo (scusate la cita-zione) o giocate individuali. Mai una traccia di schema o di un’organizzazione che non fosse quella difensiva, sulla quale evidentemente il buon Sinisa ha delle capacità. Siccome i colpi di fortuna (basta volgarità) sono stati pochi ed anche le giocate individuali non hanno abbondato, ecco che si spie-ga la mediocrità dell’annata che stiamo vivendo, della quale sinceramente non si aspetta che la fina per tirare un sospiro di sollievo. La vittoria di Palermo, per la verità un po’ ridimensionata da quanto i rosanero hanno fatto nelle due gare successive, e il buon primo tempo con l’Inter avevano fatto sperare in un fi-nale diverso, ma i due pari con Sampdoria e Bari, all’insegna dello squallore più assoluto ad eccezione della perla di Gilar-dino al San Nicola, hanno ridimensionato queste aspettative.E pensare che sull’altare del finale di campionato molti

(non io, per la verità) avevano sacrificato l’importanza di alcuni valori ritenuti a parole fondamentali dalla società viola, facendo finta di credere ad un facilmente smasche-

rabile cambio di procuratore di Mutu per di poter contare sulle qualità del rumeno. Se, a fine stagione, questo teatrino avrà portato un solo punto in più sarà già andata bene, ma intanto avrà impe-dito di vedere all’opera con continuità qualche giovane ta-lento tipo Babacar e Carraro. Se invece Mutu sarà quello ir-ritante delle ultime due partite, e non è improbabile, l’impatto con l’ambiente rischia soltanto di apportare ulteriori danni ad uno spogliatoio probabilmente già messo a dura prova dalle traversie dell’annata. Non vorrei che questo sem-brasse un accanimento nei confronti del “Fenomeno”, del quale mi fa rabbia soprattut-to come riesca a sprecare un talento calcistico che sareb-be sublime per efficacia ed eleganza, e neanche che a lui debbano essere imputate colpe di una stagione negati-va che invece ha vissuto dai margini, anche se soltanto per colpa sua. La sua vicenda, però, mi sem-bra l’emblema della confusio-ne che regna sovrana in casa viola, ed è solo eliminandola

che si potrà pensare ad un futuro meno grigio. Per fortuna, e questo è il senso della nostra copertina, che questa settimana ci riserva l’occasione di festeggiare un Fenomeno vero, Giancarlo Antognoni. Il 4 marzo abbiamo tutti un impegno, pri-ma di tutto morale, che è quello di fargli sentire quanto ancora sia forte, nel cuore di tutti, l’amore e la riconoscenza per la bandiera viola di ieri, di oggi e di sempre.

DIRETTORE RESPONSABILELuca [email protected]@brividosportivo.it

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Un’occasione buttata via. Al di là del bruttissimo secondo tempo, a Bari la Fiorentina ha gettato alle ortiche la possibilità di fare un consistente balzo in avanti in classifica e di portarsi ad appena cinque punti dall’Europa (ora è dodicesima, a sette lunghezze dalla Juve che è settima). Ma quando si gioca così male come hanno fatto i viola nella ripre-sa al San Nicola, dopo un primo tempo accettabile, è logico anche aspettarsi la rimonta da parte degli avversari. “In effetti – ha spiegato Mihajlovic – nei primi quarantacinque minuti non eravamo andati male. Nel secondo tempo, invece, abbiamo pensato solo a difenderci e abbiamo giocato malissimo. Perciò il risultato è giusto. Ma noi possiamo e dobbiamo fare di più. Però se il Bari avesse segnato prima, avremmo rischiato anche di perdere. Resta comunque il rammarico per non aver vinto, perché con un successo avremmo migliorato molto la nostra classifica”. In effetti l’1-1 rispecchia fedelmente l’andamento dell’incontro. Meglio i viola nel primo tempo, più positivi i biancorossi nel secondo. La Fiorentina, però, ha fatto un ulteriore passo indietro sul piano del gioco rispetto alle partite con il Palermo e con l’Inter. Contro il Bari ultimo in classifica e contestato vivacemente dai propri tifosi i viola hanno offerto la medesima prestazione opa-ca del match contro la Sampdoria della settimana scorsa. Eppure le condizioni per conquistare la seconda vittoria consecutiva in trasferta c’erano tutte. Ma quando si tira nello specchio della porta solo una volta in novanta minuti, alla fine vincere diventa quasi impossibile. L’unica conclusione l’ha effettuata Gilardino, su perfetto di assist di Montolivo (i due con Donadel sono stati gli unici a meritare la suf-ficienza), ed ha fruttato al centravanti di Biella il nono gol in cam-pionato ed il duecentesimo da professionista. La Fiorentina si è resa pericolosa in tutta la gara solo altre due volte, entrambe nel primo tempo, con Ljajic prima della rete di Gilardino e con Mutu poco dopo. Ma entrambe le conclusioni dei due attaccanti sono terminate fuori. “Hanno giocato tutti e due male – ha osservato Mihajlovic – perché il giocatore serbo non ha mai trovato la posizione giusta, mentre il ru-meno deve migliorare anche a livello fisico”. Nella ripresa comunque i viola non si sono più resi pericolosi, mentre il Bari che nei primi qua-rantacinque minuti non aveva fatto praticamente niente ha cominciato a credere nella possibilità del pareggio. C’è andato vicino, prima del gol, due volte su errori dei difensori gigliati. Prima un rinvio di Boruc, dopo uno sciagurato passaggio indietro di Gamberini, è finito addos-so a Donati ed è uscito di un soffio fuori. Poi Comotto ha svirgolato il pallone su cross di Parisi, rischiando l’autogol, ma Boruc ha parato. Perciò la prodezza nel finale di Ghezzal è stato il giusto premio al buon secondo tempo della formazione di Mutti.Mihajlovic ha riproposto la Fiorentina con il modulo ad albe-ro di Natale, ovvero con il 4-3-2-1, con Mutu e Ljajic alle spal-

le di Gilardino, bocciando di nuovo D’Agostino e Cerci, entrambi finiti in panchina. Cerci almeno è entrato a metà del secondo tempo al posto di Mutu. Questa volta, però, i due trequartisti hanno fallito in pieno la prova e anche Behrami a centrocampo ha avuto una flessione rispetto alle gare precedenti. La difesa, poi, ha sofferto moltissimo. A cinque minuti dalla fine così Mihajlovic ha inserito Camporese al posto di Behrami e poco dopo è arrivato il gol di Ghezzal. “Ho messo il ragazzino – ha affermato il tecnico serbo – perché loro avevano una punta in più e noi pativamo i loro attacchi. Ho provato perciò a inserire Camporese per dare più sicurezza al reparto. Ma il pareggio non è certo venuto per questo cambio. Per questa ragione poi io non posso essere consi-derato un difensivista”. Forse, però, da qui in avanti sarà più opportuno, magari una volta finito il torneo di Viareggio, dare ancora più spazio di quello già dato ai giovani. Non crediamo, infatti, obiettivamente che la Fiorentina abbia ancora la possibilità di andare in Europa. E allora è giusto pensare anche al futuro.

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Corsa e determinazione, quello che ai viola è mancato per l’intera stagione. Poi, il suo arrivo: “Ero entusiasta di venire a Firenze anche se sapevo che dovevamo lottare - racconta Valon Behrami - ma la situazione negativa ha paradossalmente facilitato anche il mio inserimento. Mi sono sentito parte della contestazione nonostante con la maglia viola avessi giocato solo pochi minuti. Sentivo che dovevamo reagire, che era necessaria una scossa. I fischi ci stanno, è un diritto dei tifosi che pagano per vedere un certo spettacolo”. Ma per lui, la Fiorentina resta: “La squadra più forte in cui ho giocato. Montolivo e Gilardino per me sono punti di riferimento fondamentali, Mutu dal punto di vista tecnico è un giocatore da cui si può imparare tantissimo. Anche Vargas è un calciatore che quando sta bene può fare la differenza”. Ma allora, perché i risultati faticano così tanto ad arrivare? No obiettivi, no motivazioni? “In realtà non è vero che questa è una stagione senza obiettivi, l’obiettivo è la salvezza. E’ brutto dirlo, ma è la verità. E dobbiamo raggiungerla il prima possibile”. Proprio per questo

la gara contro il Bari era fondamentale: “Una squadra all’ultima spiaggia, una partita da non sottovalutare al contrario, da affrontare con la mentalità giusta per non rischiare di tornare indietro di dieci passi”. Sulla stessa lunghezza d’onda, anche il tecnico viola Sinisa Mihajlovic: “Le prossime tre partite saranno molto importanti, sono alla nostra portata e possiamo farle bene. Vietato sbagliare atteggiamento, a volte forse siamo scesi in campo per non perdere e non per vincere. Io invece cerco sempre di puntare ad un successo. La mia squadra si prenderà sempre qualche rischio in più per poter vincere una partita”. Davvero? Perché a Bari invece, l’ennesima prova incolore della Fiorentina, capace di resuscitare una squadra ormai ad un passo dalla B, in piena crisi e sommersa dai fischi dei propri tifosi, che si accontenta di difendere il vantaggio, unica nota positiva il raggiungimento del traguardo dei 200 gol in carriera per Gilardino, anziché, alla faccia del rischio, puntare al raddoppio. Ma per vincere, serve anche il cuore. Che arrivi presto la fine di questa fallimentare stagione, poi, reset.

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Alla vigilia della partita di Bari Sinisa Mihajlovic ave-va detto che tutti sarebbero stati sotto esame e che la Fiorentina aveva davan-ti a sé tre partite alla sua portata, un modo calcistico per dire “facili”. La prima è andata con un inglorioso pareggio raggiunto dal Bari a tre minuti dalla fine con

un tiro d’esterno da fuori area di Ghezzal. Niente di male, qualcuno potrebbe dire, ma il peggio è che la Fiorentina nel

secondo tempo è stata in completa balìa di questo Bari ultimo in classifica e ormai retrocesso senza appello. Ecco, non è accettabile questo atteggiamento rinuncia-tario che non può essere spiegato altrimenti che con un errato approccio alla gara. Ancora una prova nega-tiva di Mutu che non ha compicciato veramente niente durante il periodo in cui è rimasto in campo. E senza Mutu è dimostrato che la Fiorentina non esiste in fase offensiva. Anche a Bari abbiamo contato 2, dico 2, tiri nello specchio della porta per tutti i 95 minuti, recupe-ro compreso: il gol del Gila (complimenti per i 200 gol in carriera) e un appoggio al portiere di Cerci. Nella conti-nua girandola di moduli la squadra ha perso la testa come

il suo allenatore Mihajlovic che è partito con il 4-3-2-1 abbando-nato nella ripresa per dar spazio prima a Vargas al posto di uno spento Ljajic e poi a Cerci per

Mutu. Ecco quindi il 4-3-3 nominale che somiglia sempre più ad un 4-5-1 visto che gli esterni pensano solo a difen-dere. Finale di marca trapattoniana con dentro Camporese al posto di Behrami e quindi ennesimo ricorso alla difesa a cinque. Con questo tourbillon è chiaro che la squadra non capisca più niente e che ci sia qualcosa di rivedere. A proposito, qualcuno ci sa dire dove sia finito D’Agostino?

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conclusione perfetta, in diagonale di Gilardino. Una squadra solo decente a quel punto avrebbe dilagato, noi, impauriti dalle nostre ombre ci siamo ritirati per rinvivire i morti. La difesa come reparto nel complesso non ha demeritato (anche se, almeno sulla coppia centrale, qualcosa da dire ci sarebbe). Lo credo, protetta in quel modo! Ma il resto dov’era?

La mancanza assoluta di capacità e voglia di imporsi. L’assenza totale di uno schema di gioco offensivo e/o

l’incapacità patente di applicarlo. Forse è perché i due innesti che avevan rivitalizzato la squadra, Behrami e Mutu, stanno avendo un ovvio momento di flessione. Però, aldilà di ogni giudizio singolo, la crisi è di squadra, non sappiamo, non vogliamo, non abbiamo la forza di imporci e ci rintaniamo come cuccioli infifiti, a ridurre gli spazzi ed a distruggere il giuoco altrui senza alcuna capacità di imporre il proprio.

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Venerdì 4 marzo Firenze celebra il suo simbolo L’Eventodi Gherardo Dardanelli

Per i tifosi viola l’appuntamento è di quelli da cerchiare di rosso sul calendario, da evidenziare sull’agenda o, come si dice adesso: save the date. E la data è il 4 mar-zo, quando si celebra l’Antognoni’s Day. Una giornata per il Capitano, l’”Unico 10”, la bandiera viola: Giancarlo Antognoni. Una giornata dove Firenze gli dirà grazie per quello che è stato e ha rappresentato. Per non aver “tradito” la maglia e quella che è diventata la sua città.

E ci saranno proprio tutti al Mandela Forum: dal sin-daco Matteo Renzi col suo vice Dario Nardella, gli ex viola e i viola attuali, i campioni del mondo del 1982 e i grandi dello sport, fino a cantanti, attori, giornalisti. E ovviamente ci saranno i tifosi viola che hanno orga-nizzato un corteo-fiaccolata che prenderà il via dallo stadio Franchi. Pochi, ma significativi metri. “Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito all’orga-nizzazione di questo evento – ha detto Antognoni –

dal Comune di Firenze alla Fiorentina e i tanti amici che saranno con me il 4 marzo. Per me sarà una giornata emozionante e spero che lo sarà an-che per tanti altri”. Intenso il programma della giornata. Si comincia nel pomeriggio con un torneo per i bambini delle scuole cal-cio sul vicino campo “Grazzini” della Floria 2000. Poi la ribalta si sposta al Mandela Forum con un doppio ap-puntamento. Nel tardo pomeriggio un talk show giornalistico sull’evoluzione del numero 10; alle 21 inizierà la serata di spettacolo (condotta da Carlo Conti) dove hanno già assicurato la loro pre-senza, fra gli altri, Marco Masini e Paolo Vallesi, oltre a una nutrita schiera di az-zurri Mundial 82. Sarà l’occasione per rivedere alcune immagini che hanno

visto protagonista (anche in negativo, come l’inciden-te col portiere del Genoa Martina) Antognoni e per la presentazione del libro, a cura di Luca Calamai (Pagliai Editore) con prefazione del sindaco Renzi “10 modi di dirti ti amo”, che ripercorre la vita di calciatore e di uomo, con racconti e aneddoti anche inediti.

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ANTONIO, UN CAMPIONE DI UOMO

HO PERSO LE PAROLE Senza Filtrodi Federico Pettini

Mi sono sempre chiesto come può essere la vita di un calciatore medio. Che si alza la mattina per andare agli allenamenti. Che gioca la domenica, ma anche il sabato o il lunedì visto le televisioni. Circondato da belle donne anche se bello non è, ma in fondo i soldi fanno la differenza. Eccome. Così, ho provato a immaginarmi come potevano svegliarsi i giocatori e tutto lo staff del-la Fiorentina oggi. Con che coraggio avrebbero potuto guardarsi allo specchio. Se dav-vero credono di aver dato tutto, di avere la coscienza a posto, di meritare qualcosa da questa città. Poi mi riprendo subito. E mi ritornano in mente le parole di Boskov. “Testa di giocatore buona solo per portare cappello”. Il giocatore, o almeno questi giocatori, non ce l’hanno una coscienza. Quando si alzano la mattina per andarsi a lavare il viso pensano a cosa possono fare durante la notte, di quanto siano stancanti quei certi tipi di allenamenti, che forse il direttore sportivo ce l’ha con me. Accendi la televisione, per guardare un po’ di sport. E vedi il Bologna vincere a Torino. Giocatori non pagati da chissà quanto tempo, penalizzati e pieni di guai societari. Che danno tutto per una ma-glia. Allora tutte le convinzioni di prima vacillano e pensi che ci sia qualcosa che non va solo nella Fiorentina. Cos’hai, Fiorentina? Cos’hanno i tuoi giocatori? Per-ché Sinisa è ancora su quella panchina? Potrei continuare, ma è meglio fermarsi. A volte troppe parole non fanno male, portano solo noia. Quest’anno è andata così. Giocatori senza un’idea per via di un allenatore che non è riuscito a dare un’identità alla squadra. Che quando mancano dieci minuti alla fine inserisce un altro difensore, per poi andare a dire nel dopo partita che non è un difensivista. Un allenatore che non indovina mai una for-mazione titolare, che raramente azzecca il cambio giusto e per il quale leggere la partita è più dif-ficile che cimentarsi in un saggio sulla meccanica quantistica.


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Organizzazione leader a livello europeo cerca rappresen-tanti italiani disponibili a viaggiare per prestigioso incarico infrasettimanale, rivolgersi alla Uefa se veramente inte-ressati, astenersi perditempo. Ma i perditempo, in ottica piazzamento Europa League, sembrano persistere con straordinaria costanza nella nostra serie A. La Juven-tus, attualmente al settimo posto, persegue l’ideale del-la democrazia perfetta: perdere con tutti e dappertutto, senza più discriminazioni afferenti l’avversario o il fatto-re campo. Un modello che evidentemente ha fatto col-po anche sul Palermo dell’ex-oracolo Delio Rossi, che

nell’ultima gara ha voluto a tutti i costi figurare negli annali del calcio facendosi som-mergere in casa con un risultato ultra-tennistico. La Roma, a sua volta, si sta specializzando in pittoreschi pareggi, da ottenere solo dopo esser passata in vantaggio con almeno due gol di scarto. Alle spalle di queste “perditempo”, però, le formazioni un po’ più blasonate come Fiorentina, Genoa e Sampdoria non vo-gliono saperne di risalire. Chi in queste settimane ha stilato tabelle incoraggian-ti per i colori viola, parlando di Europa ancora possibile, rischia ora di finire per direttissima su un carro satirico del car-nevale di Viareggio. Eppure i suoi cal-coli, a ben guardare, erano tutt’altro che visionari, perché sarebbero bastate due normali vittorie contro Samp e Bari per ri-trovarci oggi a soli tre punti dall’obiettivo.

Oserei dire, riservandomi un posto sul miglior carro per la sfilata finale del 13 marzo, che se la Fiorentina si sveglias-se non sarebbe ancora finita. Il problema è che la squadra gigliata è tornata in coma, dopo un effimero risveglio, e non si capisce più quale sia la terapia appropriata. Miha-jlovic le ha provate tutte, attraverso una giostra di moduli e formazioni dove ognuno ha avuto le sue chance e dove quasi tutti mugugnano non appena saltano qualche giro. A che titolo, mi chiedo io, visto che l’unico che può vera-mente recriminare è l’unico che tira dritto, ovvero Baba-car? Fatto sta che, di questo passo, ci toccherà mandare in Europa League il Bologna: senza un presidente - ec-

cezion fatta per l’onorario Gianni Morandi e per il pro tempore Marco Pavignani - e con una diri-genza in divenire, nel club felsineo la fabbrica delle chiacchiere è in disuso e alla fine non re-sta che giocare al calcio. Atroce paradosso: vuoi vedere che a volte si viaggia meglio quando la società non interviene proprio e si pensa solo al pallone che rotola? Sia chiaro, è solo una provo-cazione scherzosa e niente più, stimolata dallo spirito carnevalesco e da qualche rimembranza non troppo felice. Il recente tira e molla del caso Mutu, ad esempio. O anche, volgendo lo sguar-do all’anno scorso, quella frase laconica che Prandelli narra di aver sentito da un alto dirigen-te durante il campionato: «Sei libero di trovarti un’altra squadra».

L’Angolo del tifosodi Luca Capanni ASTENERSI PERDITEMPO

Sostiene Carletto Ancelotti che, per ora, in Italia non ci torna. Lui si tiene Abramovic e lascia ad altri gli avventu-rieri americani della Roma. Carletto sostiene inoltre che il contropiede adesso lo fanno meglio gli altri degli italiani che lo hanno inventato. E questo, modestamente, lo ave-vamo già scritto noi qualche settimana fa, all’indomani delle sconfitte in coppa di Roma e Milan. Ma Carletto, sbagliando, sostiene anche che la “maturità” (o meglio la vecchiaia) è solo un alibi per il calcio italiano, perché in fondo il Manchester United ha anche lui i suoi vecchietti.

Peccato che “the reds” rappresentino solo una casella di quel calcio europeo che sta volando, mentre noi, sempre più stanchi, arranchiamo dietro al miraggio della nostra presunta grandezza. Furbo, Carletto, che dalla Torre di Londra osserva i resti del calcio italiano che si dibattono per non affondare nel mare magno della presunzione e della stupidità. Ancellotti sa benissimo che ci vorrà molto tempo per tornare al “come eravamo”, a quella finale di Champion League Milan-Juventus di pochi anni fa che adesso sembra preistoria. Ora che la pedata italica ri-

schia il tracollo nelle classifiche europee, non rimane altro che ascoltare − non credendo alle nostre orecchie − il portiere del Napoli che dichiara che a arbitri invertiti (un turco a Napoli e un inglese in Spagna) gli azzurri partenopei avrebbero passato il turno (… perché lui co-nosce gli arbitri turchi e sa che sono casalinghi). Forse sarebbe semplicemente bastato far giocare Cavani dal primo minuto, ma questo è calcio giocato ed è meno importante delle chiacchiere da dopopartita. E meno male che c’è Carletto che ci dice quello che dovremmo fare per tornare grandi: lui parla di rivoluzione culturale, di una nuova mentalità e di nuovi stadi (come se non lo sapessimo anche noi che sono vecchi, come del resto tutto quanto qui). Insomma, le solite cose che sentiamo dire da anni e che nessuno mette in pratica. Forse però

conviene non prendersela troppo e pregare lo Stellone. Chissà che, visti i 150 anni dell’Unità d’Italia, non ci regali qualcosa di nuovo. Magari il ritorno di Carletto.

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Travorti dagli zombi! E pare i’ titolo d’un di que’ firme bischeri di’ terrore, ma gli è ‘nvece la frase che la riassume la partita della viola a Bari. Perché di terrore un po’ e

se n’è avuo davvero, soprattutto ni’ sehondo tempo quando e un ci riuscia mettere i’capo fori dalla metà campo, co’ i’culino stretto che un ci passaa nemmeno una formiha, a tira’ pallae. Poerannoi, e davanti e s’avea i’Bari miha i’Rear Madridde! Maglie quasi uguali ma dentro e c’era Castiglio (che t’ho dao e un ti ripiglio) o Bentivoglio (e si fa pe’ dire, magari alla su’ sorella) miha Cristiano Ronardo e Xavi Alonso. Ma per noi e bastaano anche loro, zombi come pochi, fistiati che ‘n confronto a ceapuglio a Firenze e gli fanno la ola, e sputacchiai, ma co’ una differenza co’ nostri. Forse pe’ la paura, forse pe’ cicia, e correano e a i’carcio, se un tu ‘n corri e tu va’ poho lontano. Gli è stao quasi un incubo. E t’avei voglia a dire: “ ora e si svegliano, ora e partano e gli asfartano”. Sieeee, meno male che davanti i’meglio gli è Castiglio se no e se ne pigliaa un secchuo. ‘Nvece nulla, con tutto qui’

correre e un ce la facean vede’ mai ma e un gli riuscia nemmeno a tira’ n porta, tanto che iGambero, preso da compassione, un assiste gliel’ ha fatto lui a Donati (più donao di così, e l’ha messo solo davanti a Borucce co’ un

passaggio all’indietro da ufficio ‘nchieste). Borucce pe’ compricare, gli è uscio bene, come sa fare, ma gli ha carciao come un sa fare. BUHMMM! Una botta negli stinchi di dDonati e i’ pallone che s’arza a colombella. E qui e si dee riringraziare Yemanjà ( e a me e mi tocca a ritornare ‘n tinozza) che provvida come la man dai’ cielo, la gli allunga i’rinbarzo ‘n terra di’ pallone che sarta, di poho, sopra la traversa. ‘Nsomma una botta di culo che nemmeno a ordinalla a i’dottore. La un n’è bastaa nememn quella, alla fine anche la Dea di’ mare amiha di’nonno e la ci ha detto. “ragazzi, ora e basta e vu fate troppo schifo, a tutto e c’è un limite” e a tre minuti dalla fine, quando e ci sembraa d’avella scampata bella, qui’ tiro di qui’ grezzo d’argerino che non pe’ nulla e si chiama Grezzal e gli è finio ni’sette di Borucce! E meno male che iGGila, nell’uniho episodio di carcio che e ci era riuscio d’imbastire, su lancio pennellao di Caravaggio e l’avea ‘mbuchettaa ni’ primo tempo. Se no e ci riuscia nell’impossibol mission di perdici con gli zombi, poeri galletti spennacchiati e ormai da tempo destinai alla pentola. E sarebbe stao un furto, ma, a loro, questo punto icche gli serve? E a noi? A poho, ma con tre e si staa meglio e si smettea di pensa’ a finali tragici. ‘Nvece se si seguita a gioha’ così e bisogna pensacci, perché un vince’ con questo poero Bari e gli è grave, e vor di’ che tu vinci pohe! Speriamo bene, Io e mi c’imbriaho, anche pe’ festeggiare, ‘n mancanza di roba viola, i’novo tonfo de’ gobbi, risvegliaemi a quota quaranta (sperando di un moricci nell’attesa). Forza Violaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

Gian Piero Bisteccone Galeazzi esprime con disinvol-tura le sue conoscenze di calcio inglese: «Il Niño (Torres n.d.r.) deve ancora recu-perare la sua condizione visto che Trombà (Drogba n.d.r.) ha avuto la malaria».Il discorso viene portato avanti: «Tutti si aspettavano che non potendo giocare Trombà che il Niño de Oro si esprimesse al massimo». Come si fa a non amare un uomo così? *Ancora Bisteccone, questa volta a novantesimo Champions su Raiuno, al termine di Roma-Shakhtar Donetsk: «Per la Roma penso che sia veramente dura andare a vincere in Romania». Da notare che lo Shakhtar Donetsk è una squadra Ucraina *Massimo Mauro su Sky cerca di salvare la prestazione della Roma arrampicandosi sugli specchi: «La Roma non è mica andata male. Ha gestito la partita per 75 mi-nuti. Poi, certo, ha preso due gol». Un piccolo particolare di nessuna importanza... non osiamo pensare cosa sarebbe successo se fosse andata veramente male...

*Ancora Massimo Mauro a Marco Branca su Sky «Anche questa sera giocate con tanti assenti». Non c’è che dire, denota spigliatezza! *Delio Rossi si presenta ai microfoni di Sky dopo la fagiolata di sette gol rimediati contro l’Udinese: «Questo risultato non premia la qualità della mia squadra». In effetti...*Fulvio Collovati alla Domenica Sportiva su Raidue: «Ho giocato nel Milan a 19 anni. Poi ho avuto la fortu-na di esordire in nazionale e di giocare al fianco di Antonio Cabrini e Antonio Rivera». Magari l’allenatore era Antonio Bearzot...

i’ Nonno Piladedel nostro inviato in cantina

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La partita della svolta. Così possiamo definire la sfida Fiorentina-Catania, giocatasi al Franchi il 1 ottobre 2006 e valida per la quinta giornata di campionato. E’ un cam-pionato terribile quello per i viola di Cesare Prandelli, cominciato con il pesante ma-

cigno di 19 punti di pena-lizzazione (ancora non c’è stata la riduzione di 4 pun-ti) in seguito alla vicenda calciopoli. L’inizio è stato bruttissimo. Nei primi quat-tro turni la Fiorentina ha subito ben tre sconfitte, in casa con l’Inter, a Livorno e a Udine, a fronte di un solo successo, ottenuto al Franchi con il Parma. Così alla vigilia dell’incontro con gli etnei, la squadra giglia-ta è a meno 16. Lo spettro della retrocessione in serie B aleggia su Firenze. Biso-gna cominciare a vincere e a inanellare una serie di risultati positivi per arriva-re quanto prima almeno a quota zero. Cesare Pran-delli per la sfida contro il

Catania di Pasquale Marino manda in campo la seguente formazione, schie-rata con il 4-3-3: Frey; Ujfalusi (Poten-za dall’84’), Dainelli, Kroldrup, Pasqual; Blasi (Montolivo dal 46’), Liverani, Do-nadel; Reginaldo (Jorgensen dal 46’), Toni, Mutu. Nelle fila dei siciliani ci sono tra gli altri l’ex viola Sottil, Stovini e Spinesi, mentre Vargas parte dalla panchina ed entrerà in campo all’inizio della ripresa. La partita comincia con i viola all’attacco. Il primo tempo è un monologo della Fiorentina. Ma la squa-dra di Prandelli non riesce a sfondare. E così si va all’intervallo con il risultato di zero a zero. La paura comincia a serpeggiare tra i tifosi. All’inizio del secondo tempo il tecnico viola opera due sostituzioni contemporaneamente. Toglie Blasi e Reginal-do ed inserisce al loro posto rispettivamente Montolivo e Jorgensen. I frutti si vedono immediatamente. E’ proprio uno dei due nuovi entrati, Martin Jorgensen, a sbloccare dopo nove minuti il risultato. Il Catania, però, non molla. Ma la Fiorentina continua ad attaccare per chiudere il match ed assicurarsi i tre punti. A undici minuti dalla fine gli sforzi dei viola sono premiati. E’ Luca Toni a realizzare il gol del 2-0. I gigliati insistono e al 38’ il capitano Dario Dainelli segna la rete del 3-0 che chiude definitivamente l’incon-tro. Il successo dà fiducia ai ragazzi di Prandelli, che vinceranno anche le tre gare suc-cessive. Grazie, poi, alla riduzione della penalizzazione, a fine ottobre raggiungeranno quota zero. Il campionato, a quel punto, potrà cominciare davvero.

Amarcorddi Ruben Lopes PegnaLA PARTITA DELLA SVOLTA

Un Brivido rosadi Dory D’Anzeo

Umiliati, derisi, offesi, nervosi, i tifosi della Juventus han-no inneggiato a Lippi e Moggi. Ora, teniamo da parte Lippi che, sia detto, è simpatico come un gavettone di acqua gelata mentre stai prendendo il sole, ma è l’allena-tore dell’ultima coppa del mondo dell’Italia, e con questo si è conquistato l’indulgenza plenaria. Ma invocare Moggi vuol dire chiamare a gran voce uno che, sì, garantiva alla Juve i giocatori migliori ma si premurava di corrompere – sempre se le accuse fossero confermate nelle apposite

sedi giudiziarie, diciamolo a scanso di querele – tutto il sistema calcistico. Fatte le debite proporzioni, sarebbe come rimpiangere Mussolini perché quando c’era lui i treni arrivavano in orario e si potevano lasciare le porte aperte, tanto i ladri non c’erano. Accidenti, in effetti c’è una percentuale di gente che la pensa così, pochi per fortuna, ma ci sono. Dunque, converrà cambiare esempio. Sareb-be come rimpiangere i tempi della prima repubblica che, è stato scoperto, si basava su un sistema diffuso di cliente-le, scambi e, in molti casi, vera e propria corruzione spin-ta ma almeno non ce ne accorgevamo e la facciata era sempre salva. A pensarci bene, molti articoli di giornale ultimamente incensano i vari Andreotti e compagnia bella. No, no, bisogna trovare un altro paragone. Sarebbe come giustificare il bunga bunga presidenziale – sempre se le accuse, come sopra insomma – perché vuoi mettere uno che finalmente va con le donne, piuttosto di un gay che non se ne può più, ormai sono tutti finocchi? Perdindi-rindina, anche questo si dice in giro. Allora, cari amici juventini, fate un po’ come vi pare.

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La Fiorentina per l’ennesima volta disputa una bruttissima partita e ottiene solo un punto a Bari contro la squadra ultima in classifica e notevolmente distaccata dalle altre concor-renti nella lotta per la salvezza. Un gran gol di Gilardino su assist di Montolivo nel primo tempo fa sperare, ma solo per la matematica, vista la pro-va, in una possibile rimonta futura per un posto in Europa League considerati i risultati delle altre squadre. Purtrop-po il pareggio quasi allo scadere di Ghezzal, con un gran tiro di esterno al volo, spegne nuovamente qualsiasi illu-sione al popolo viola. Come spesso capita, la formazione di Mihajlovic tira pochissime volte nello specchio della porta e oltre la rete del solito Gila, solo Mutu nel primo tempo si è reso pericoloso, mentre il Bari di mister Mutti ha giocato meglio e per fortuna che uno svarione clamo-roso del portiere gigliato Boruc non si è trasformato in rete, mandando così i pugliesi anzitempo sul punteggio di parità. Per un punto sul campionato, noi del Brivido Spor-tivo, abbiamo contattato Nedo Sonetti, ex tecnico tra le

altre del Catania, prossimo avversario dei viola. Come giustifica questa brutta prova della Fiorentina? “La Fiorentina vincendo si sarebbe messa bene in classifica, perché sarebbe andata a pochi punti dalla ipotetica quota salvezza e si sarebbe potuta inserire

nel discorso Europa League. Ma vista la pessima prestazio-ne offerta dagli uomini di Mihajlovic, è meglio concentrasi solo sulla salvezza. La squadra gigliata non sta sulla strada giusta sia per quanto riguarda il gioco che la personalità. Il Bari meritava addirittura di vincere”. Pensa che il mister Mihajlovic poteva inserire D’Agostino, per far girare di più la palla, invece di inserire Camporese e giocare con tre centrali in difesa? “Queste sono le classiche doman-de che fate voi giornalisti. Se si vinceva, era stato bravo Mihajlovic a difendersi. è chiaro però che a posteriori non è stata una mossa vincente “ Si aspetta una vittoria della Fiorentina contro il Catania? “Da questa Fiorentina non mi aspetto niente. è una squadra troppo altalenante, dove però le prestazioni negative sono più costanti. Il Catania ha dimostrato di avere tanto carattere. Non sarà una partita facile”. Nella lotta per lo scudetto che vede meglio tra Milan, Napoli e Inter? “Il Milan. Sul Napoli ho dei dubbi che possa arrivare proprio fino in fondo, mentre l’Inter do-vrà compiere una rimonta perfetta e invece ha delle battute d’arresto che lasciano delle perplessità”. L’Udinese è la candidata numero uno per il quarto posto? “La classifica dice Lazio, ma in effetti l’Udinese è la squadra più in forma del campionato”. Per la salvezza, il Cesena e il Brescia, considerato il Bari quasi out, quale squadra possono ri-prendere? “Il Lecce mi sembra leggermente messo meglio rispetto al Parma e al Catania, anche se ha un punto in più. Il Catania fa molto leva sulle motivazioni di mister Simeone ed è riuscita proprio contro il Lecce e contro il Genoa a co-gliere due rimonte fondamentali”.

SONETTI DELUSO DAI VIOLA

Il calcio italiano è in confusione e lo è per svariati motivi. Se guardiamo al 2010 lo ricor-deremo come l’anno del tonfo Mondiale da campioni in carica, ma è anche l’anno in cui l’Inter ha vinto Champions League e la Coppa del Mondo per club. Non è facile leggere e mettere insieme un picco e un abisso così distanti. Una prima lettura va fatta sugli uomini.

L’Inter è stata guidata da due tecnici stranieri, Mourinho e Benitez, e senza giocatori italiani nella formazione ti-tolare, insomma ha vinto una squadra italiana, ma nella sua accezione più tecnica non ha vinto il calcio italiano. Qualcuno potrebbe leggere queste affermazioni come la solita critica per sminuire le vittorie nerazzurre. Nient’af-fatto, l’Inter ha vinto quasi tutto meritatamente, solo che lo ha fatto fuori del fair play finanziario, lo ha fatto fuori della cultura sportiva (Mourinho è un vincente ma non è un uomo di sport), lo ha fatto come frutto di campagne acquisti milionarie e non frutto di un vivaio cresciuto nel tempo. In qualche modo le vittorie dell’Inter hanno mes-so in risalto le deficienze del calcio tricolore. Non ci sono stadi di terza/quarta generazione che possano chiamarsi tali, non ci sono programmi di marketing e merchandising diffusi per l’autosostentamento dei club, non c’è cultura sportiva, non c’è il coraggio di lanciare giovani italiani in squadra, c’è, inoltre, un forte indebitamento al quale in qualche modo si sta cercando di rimediare, anche perché con le nuove regole volute da Michel Platini si rischia di restare fuori dalle coppe europee. A tutto questo va aggiunto che gli stadi si stanno svuotando, anche per i motivi di cui sopra, il tifo organizzato cerca in tutti i modi (giustamente o meno) di ostaco-lare la tessera del tifoso e all’orizzonte non c’è niente che possa alimentare la speranza di un futuro migliore. Uno dei bluff più grossi è sicuramente quello dei vivai, perché sono poche, e sempre le stesse, le società che ci credono veramente, mentre le altre pescano all’estero giovani, giovanissimi, che prendono subito il posto in squadra.Allora c’è un altro ragionamento da fare. I giovani stranieri sono più bravi? Non credo o almeno non tutti in assoluto. Quindi perché monopolizzano il mercato? Forse perché han-no meno pretese? Forse perché sono più votati al sacrificio fisico e tattico? Forse perché riescono a inserirsi subito e meglio in un nuovo contesto? Probabilmente tutte queste cose insieme che ce ne suggeriscono un’altra, forse i nostri ragazzi sono più “viziati”, cre-sciuti in un ambiente che li ha convinti che sono dei fenomeni senza esserlo e quando si scontrano con la realtà non reggono il confronto. Forse, quindi, non è solamente il nostro calcio, ma il nostro modello di società ad essere in crisi (reversibile?). Basta guardarsi intorno per capire che i nostri giovani non amano il sacrificio, l’impegno e l’educazione, che sono la base per qualsiasi rapporto, a maggior ragione un rapporto di lavoro.

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Giornata 22 - 30/01/2011Cagliari – Bari 2 1Lecce – Cesena 1 1Brescia – Chievo 0 3Lazio – Fiorentina 2 0Catania – Milan 0 2Inter – Palermo 3 2Genoa – Parma 3 1Bologna – Roma - -Napoli – Sampdoria 4 0Juventus – Udinese

Giornata 23 - 02/02/2011Udinese – Bologna 1 1Roma – Brescia 1 1Sampdoria – Cagliari 0 1Cesena – Catania 1 1Fiorentina – Genoa 1 0Bari – Inter 0 3Palermo – Juventus 2 1Milan – Lazio 0 0Parma – Lecce 0 1Chievo – Napoli 2 0

Giornata 24 - 06/02/2011Brescia – Bari 2 0Bologna – Catania 1 0Napoli – Cesena 2 0Lazio – Chievo 1 1Parma – Fiorentina 1 1Cagliari – Juventus 1 3Genoa – Milan 1 1Lecce – Palermo 2 4Inter – Roma 5 3Udinese – Sampdoria 2 0

Giornata 25 - 13/02/2011Sampdoria – Bologna 3 1Cagliari – Chievo 4 1Palermo – Fiorentina 2 4Bari – Genoa 0 0Juventus – Inter 1 0Brescia – Lazio 0 2Catania – Lecce 3 2Roma – Napoli 0 2Milan – Parma 4 0Cesena – Udinese 0 3

Recupero giornata 17 16/02/2011Fiorentina - Inter 1 2Sampdoria – Genoa 0 1

Giornata 26 - 20/02/2011Lazio – Bari 1 0Udinese – Brescia 0 0Inter – Cagliari 1 0Napoli – Catania 1 0Parma – Cesena 2 2Lecce – Juventus 2 0Chievo – Milan 1 2Bologna – Palermo 1 0Genoa – Roma 4 3Fiorentina – Sampdoria 0 0

Giornata 27 - 27/02/2011Juventus – Bologna 0 2Cesena – Chievo 1 0Bari – Fiorentina 1 1Catania – Genoa 2 1Sampdoria – Inter 0 2Cagliari – Lazio 1 0Brescia – Lecce 2 2Milan – Napoli - -Roma – Parma 2 2Palermo – Udinese 0 7

Giornata 28 - 06/03/2011Udinese – BariNapoli – BresciaBologna – CagliariFiorentina – CataniaSampdoria – CesenaInter – GenoaJuventus – MilanLazio – PalermoChievo – ParmaLecce – Roma

Giornata 29 - 13/03/2011Milan – BariLecce – BolognaChievo – FiorentinaBrescia – InterCesena – JuventusRoma – LazioParma – NapoliGenoa – PalermoCatania – SampdoriaCagliari – Udinese

Giornata 30 - 20/03/2011Juventus – BresciaNapoli – CagliariUdinese – CataniaLazio – CesenaBari – ChievoBologna – GenoaInter – LeccePalermo – MilanSampdoria – ParmaFiorentina – Roma

Giornata 31 - 03/04/2011Parma – BariBrescia – BolognaGenoa – CagliariCesena – FiorentinaMilan – InterRoma – JuventusNapoli – LazioCatania – PalermoChievo – SampdoriaLecce – Udinese

Giornata 32 - 10/04/2011Cagliari – BresciaBari – CataniaPalermo – CesenaInter – ChievoJuventus – GenoaSampdoria – LecceFiorentina – MilanBologna – NapoliLazio – ParmaUdinese – Roma

Giornata 33 - 17/04/2011Cesena – BariChievo – BolognaGenoa – BresciaLecce – CagliariParma – InterFiorentina – JuventusCatania – LazioRoma – PalermoMilan – SampdoriaNapoli – Udinese

Giornata 34 - 23/04/2011Juventus – CataniaBologna – CesenaRoma – ChievoCagliari – FiorentinaInter – LazioGenoa – LecceBrescia – MilanPalermo – NapoliUdinese – ParmaBari – Sampdoria

Giornata 35 - 01/05/2011Milan – BolognaSampdoria – BresciaCatania – CagliariNapoli – GenoaCesena – InterLazio – JuventusChievo – LecceParma – PalermoBari – RomaFiorentina – Udinese

Giornata 36 - 08/05/2011Palermo – BariBrescia – CataniaCagliari – CesenaJuventus – ChievoInter – FiorentinaUdinese – LazioRoma – MilanLecce – NapoliBologna – ParmaGenoa – Sampdoria

Giornata 37 - 15/05/2011Fiorentina – BolognaCesena – BresciaMilan – CagliariLazio – GenoaNapoli – InterParma – JuventusBari – LecceSampdoria – PalermoCatania – RomaChievo – Udinese

Giornata 38 - 22/05/2011Bologna – BariInter – CataniaGenoa – CesenaPalermo – ChievoBrescia – FiorentinaLecce – LazioUdinese – MilanJuventus – NapoliCagliari – ParmaRoma – Sampdoria

1. Di Natale Udinese 212. Cavani Napoli 203. Di Vaio Bologna 163. Eto’o Inter 165. Matri Juventus 146. Ibrahimovic Milan 137. Sánchez Udinese 118. Alexandre Pato Milan 108. Borriello Roma 108. Robinho Milan 108. Pastore Palermo 1012. Crespo Parma 912. Gilardino Fiorentina 912. Quagliarella Juventus 912. Pellissier Chievo 916. Hamsik Napoli 816. Ilicic Palermo 818. Hernanes Lazio 718. Vucinic Roma 718. López Catania 718. Caracciolo Brescia 718. Miccoli Palermo 723. Floccari Lazio 623. Bogdani Cesena 623. Nenê Cagliari 626. Kozák Lazio 526. Jimenez Cesena 5

CLASSIFICA MARCATORI

CLASSIFICA SERIE A

AC Milan 55 26 16 7 3 46 20 27 13 8 3 2 27 10 28 13 8 4 1 19 10 Inter 53 27 16 5 6 49 29 30 13 9 3 1 32 15 23 14 7 2 5 17 14 Napoli 52 26 16 4 6 41 22 29 13 9 2 2 24 8 23 13 7 2 4 17 14 Lazio 48 27 14 6 7 33 23 30 14 9 3 2 22 12 18 13 5 3 5 11 11 Udinese 47 27 14 5 8 49 30 27 13 8 3 2 21 11 20 14 6 2 6 28 19 AS Roma 43 27 12 7 8 41 38 28 13 8 4 1 23 12 15 14 4 3 7 18 26 Juventus 41 27 11 8 8 41 34 21 13 6 3 4 24 21 20 14 5 5 4 17 13 Palermo 40 27 12 4 11 44 43 26 14 8 2 4 25 21 14 13 4 2 7 19 22 Cagliari 38 27 11 5 11 33 28 25 14 8 1 5 24 13 13 13 3 4 6 9 15 Genoa 35 27 9 8 10 25 27 18 13 5 3 5 16 18 17 14 4 5 5 9 9 Bologna 35 27 10 8 9 29 34 25 13 7 4 2 14 9 13 14 3 4 7 15 25 FIORENTINA 34 27 8 10 9 29 29 24 13 7 3 3 16 11 10 14 1 7 6 13 18 Chievo 31 27 7 10 10 28 30 18 13 4 6 3 12 10 13 14 3 4 7 16 20 Sampdoria 31 27 7 10 10 23 29 20 14 5 5 4 14 10 11 13 2 5 6 9 19 Catania 29 27 7 8 12 24 35 25 14 7 4 3 17 14 4 13 0 4 9 7 21 Lecce 28 27 7 7 13 30 48 19 13 5 4 4 18 18 9 14 2 3 9 12 30 Parma 28 27 6 10 11 27 38 19 14 4 7 3 13 10 9 13 2 3 8 14 28 Cesena 25 27 6 7 14 20 36 18 14 5 3 6 10 15 7 13 1 4 8 10 21 Brescia 24 27 6 6 15 22 35 18 14 5 3 6 15 17 6 13 1 3 9 7 18 Bari 16 27 3 7 17 15 41 11 14 2 5 7 8 19 5 13 1 2 10 7 22

1. Di Natale Udinese 212. Cavani Napoli 203. Di Vaio Bologna 163. Eto’o Inter 165. Matri Juventus 146. Ibrahimovic Milan 137. Sánchez Udinese 118. Alexandre Pato Milan 108. Borriello Roma 108. Robinho Milan 108. Pastore Palermo 1012. Crespo Parma 912. Gilardino Fiorentina 912. Quagliarella Juventus 912. Pellissier Chievo 916. Hamsik Napoli 816. Ilicic Palermo 818. Hernanes Lazio 718. Vucinic Roma 718. López Catania 718. Caracciolo Brescia 718. Miccoli Palermo 723. Floccari Lazio 623. Bogdani Cesena 623. Nenê Cagliari 626. Kozák Lazio 526. Jimenez Cesena 5

26. Guberti Sampdoria 526. Moscardelli Chievo 526. Milito Inter 526. Diamanti Brescia 526. Lavezzi Napoli 526. Totti Roma 526. Stankovic Inter 526. Giovinco Parma 526. Di Michele Lecce 526. Pinilla Palermo 526. Cambiasso Inter 539. Corvia Lecce 439. Conti Cagliari 439. Pazzini Inter 439. Simplicio Roma 439. Krasic Juventus 439. Motta Inter 439. Santana Fiorentina 439. Mauri Lazio 439. Silvestre Catania 439. Del Piero Juventus 439. Zárate Lazio 439. Acquafresca Cagliari 439. Barreto Bari 439. Marchisio Juventus 439. Palacio Genoa 439. Iaquinta Juventus 4

CLASSIFICA MARCATORI

CLASSIFICA SERIE A

AC Milan 55 26 16 7 3 46 20 27 13 8 3 2 27 10 28 13 8 4 1 19 10 Inter 53 27 16 5 6 49 29 30 13 9 3 1 32 15 23 14 7 2 5 17 14 Napoli 52 26 16 4 6 41 22 29 13 9 2 2 24 8 23 13 7 2 4 17 14 Lazio 48 27 14 6 7 33 23 30 14 9 3 2 22 12 18 13 5 3 5 11 11 Udinese 47 27 14 5 8 49 30 27 13 8 3 2 21 11 20 14 6 2 6 28 19 AS Roma 43 27 12 7 8 41 38 28 13 8 4 1 23 12 15 14 4 3 7 18 26 Juventus 41 27 11 8 8 41 34 21 13 6 3 4 24 21 20 14 5 5 4 17 13 Palermo 40 27 12 4 11 44 43 26 14 8 2 4 25 21 14 13 4 2 7 19 22 Cagliari 38 27 11 5 11 33 28 25 14 8 1 5 24 13 13 13 3 4 6 9 15 Genoa 35 27 9 8 10 25 27 18 13 5 3 5 16 18 17 14 4 5 5 9 9 Bologna 35 27 10 8 9 29 34 25 13 7 4 2 14 9 13 14 3 4 7 15 25 FIORENTINA 34 27 8 10 9 29 29 24 13 7 3 3 16 11 10 14 1 7 6 13 18 Chievo 31 27 7 10 10 28 30 18 13 4 6 3 12 10 13 14 3 4 7 16 20 Sampdoria 31 27 7 10 10 23 29 20 14 5 5 4 14 10 11 13 2 5 6 9 19 Catania 29 27 7 8 12 24 35 25 14 7 4 3 17 14 4 13 0 4 9 7 21 Lecce 28 27 7 7 13 30 48 19 13 5 4 4 18 18 9 14 2 3 9 12 30 Parma 28 27 6 10 11 27 38 19 14 4 7 3 13 10 9 13 2 3 8 14 28 Cesena 25 27 6 7 14 20 36 18 14 5 3 6 10 15 7 13 1 4 8 10 21 Brescia 24 27 6 6 15 22 35 18 14 5 3 6 15 17 6 13 1 3 9 7 18 Bari 16 27 3 7 17 15 41 11 14 2 5 7 8 19 5 13 1 2 10 7 22

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Promossa a pieni voti. La Fiorentina ha superato in scioltezza, con una giornata d’an-ticipo, il primo turno del torneo di Viareggio e oggi a Quarrata alle ore 15 affronterà la Reggina nell’incontro valido per gli ottavi di finale. I ragazzi di Buso sono stati bravi ad ottenere la qualificazione dopo le prime due partite, battendo gli inglesi del Newcastle per 3-1 (gol di Iemmello, Carraro e Matos) e il Lecce in rimonta per 2-1 (gol di Iemmello e Carraro su rigore). Ciò ha permesso al tecnico viola di far riposare nell’ultima gara con i paraguayani del Club Nacional (usciti dalla manifestazione senza sconfitte, dopo

tre pareggi; sono arrivati secondi nel girone), ormai inin-fluente ai fini del risultato, gran parte dei titolari. Il match è finito 2-2, con doppietta del brasiliano Matos, che, al momento con tre reti, è il capocannoniere della squadra. Il difficile viene adesso. Ma la Fiorentina ha tutte le carte in regola per andare molto avanti e magari per tornare a vincere il torneo di Viareggio. L’avversario di oggi non è dei più agevoli. La Reggina, infatti, ha vinto un girone particolarmente difficile, nel quale erano inseriti Empoli e Spartak Mosca (due tra le favorite al successo finale) oltre al Poggibonsi. Non è da sottovalutare, perciò, la for-mazione calabrese. Buso ne è consapevole. “Questo – ha affermato – è un torneo diffici-le, nel quale ci sono tante squadre importanti. Abbiamo le potenzialità per arrivare tra le prime quattro. Giocando, però, da qui in avanti in partite secche, basta un solo episodio negativo per vedere sfumare la qualificazione. Ci vorrà perciò la massima attenzione”. Ha destato scalpore, oltre all’eliminazione dell’ Empoli e dello Spartak Mosca, anche quella del Milan. Delle 17 formazioni straniere, ben 16 sono uscite al primo turno. Ne è rimasta in lizza solo una, quelle giapponese del Nagoya Grampus. Delle sei toscane, oltre alla Fiorentina, hanno passato il turno anche il Prato e il Siena. Oggi si disputano tutte le partite degli ottavi di finale. Giovedì ci sono i quarti, sabato le semifinali e lunedì 7 marzo la finale a Viareggio. Le gare in programma oggi sono nel gruppo 1:Varese-Siena a Asciano, Inter-Prato a Pistoia, Atalanta- Nagoya Grampus a Santa Croce sull’Arno e Lazio-Parma a Monterotondo. Nel gruppo 2, oltre a Fiorentina-Reggina, in programma a Quarrata, si giocano anche Palermo-Juventus a Viareggio, Roma-Sam-pdoria a San Giuliano Terme e Genoa-Rappresentativa di serie D a Chiavari.

Torneo di Viareggiodi Ruben Lopes PegnaPROMOSSI A PIENI VOTI

Poco tempo dopo la premiazione di Michele Camporese e Kuma El Babacar per “Rivelazioni Giovanili dell’anno” avvenuta al gadgetstore Idea Regalo di Via di Soffiano a Firenze, abbiamo intervistato per il Brivido Sportivo Mar-co Mordini, opinionista sportivo di TVR Teleitalia e grande esperto del settore giovanile, presente alla consegna del riconoscimento e con il quale ci scusiamo per avere scritto inavvertitamente in modo errato il suo nome nel servizio precedente.Ci dai un tuo parere su Camporese, dato che l’hai visto crescere calcisticamente? “Conosco Michele da quan-do è arrivato nelle giovanili della Fiorentina, ed è sempre stato un ragazzo veramente eccezionale a livello profes-sionale, ha un bellissimo carattere, sa stare col gruppo ed ha mostrato sempre grandi miglioramenti anno per anno. In televisione ho sempre fatto il suo nome individuandolo come giovane promessa e ho parlato spesso con i dirigenti della Fiorentina del suo grande talento. Adesso è cresciuto fisicamente e di testa, e ha mostrato tutta la sua serietà e l’elevato livello di professionalità che ha fin dal momento dell’esordio nella massima serie”. E di Babacar? Che ri-cordi hai prima che arrivasse in prima squadra? “Lo conosco da quando è arrivato tre anni fa nei Giovanissimi alla corte di mister Guidi, che me lo indicò subito come un ragazzo che poteva arrivare presto a grandi livelli, data la prestanza fisica e il buon tocco del pallone. In effetti si ve-deva subito che aveva un gran talento, non per niente ha fatto il salto doppio conquistando lo scudetto con gli Allievi, e arrivando poi in prima squadra”. Altri giovani talenti che hai individuato e che pensi potranno presto sboccia-re completamente? “Ho visto crescere molti ragazzi che

hanno esordito in Serie A, a par-tire da Piccini, che ha esordito al Franchi conto il Cagliari, e che è migliorato tantissimo. Ho visto crescere Carraro, l’ho seguito passo passo fin dal momento del suo arrivo in viola, come anche Masi. Anche Iemmello sono sicuro che arriverà presto in prima squadra. Sono ragazzi che ho visto maturare calcistica-mente con molta soddisfazione ed è stata una gran gioia vederli arrivare in prima squadra. Sono convinto che potranno sboccia-re presto anche Romizi, cedu-to in prestito alla Reggiana, e Samuel di Carmine, che prima o poi esploderà: ha fatto tutti i suoi passi all’interno della Fiorentina, segnando in Coppa Uefa ed esordendo molto bene in Serie A. Non credevo davvero che la Fiorentina lo potesse dare via così presto, e invece...” Un giocatore nel quale confidavi tantissimo per le sue capacità ed è poi esploso fino ad arrivare a grandissimi livelli? “Il mio caro amico Giampaolo Pazzini. Sono molti anni che lo conosco, l’ho cominciato a seguire da quando aveva 15 anni e ha fatto tutta la trafila nell’Ata-lanta. Ero contentissimo quando è arrivato a Firenze, per-ché ero molto consapevole del suo talento. L’ho sempre sostenuto nei dibattiti televisivi perché ero davvero con-vinto che potesse arrivare a grandi livelli, ed ora è palese

e sotto gli occhi di tutti che cosa ha fatto Giampaolo da quando è andato via da Fi-renze. E’ un grosso rimpianto”. Parliamo infine di attualità: che cosa pensi che non vada nella Fiorentina di adesso e cosa secondo te bisognerebbe cam-biare? “Di base non credo che la Fiorenti-na sia la squadra giusta per un allenatore come Mihajlovic, il quale deve cominciare ancora ad allenare seriamente. Come si può ben vedere non c’è ancora un gioco vero e preciso. Poi certo, si può giustifi-care questo andamento non convincente della squadra con gli infortuni, ma resta di fatto che c’è una forte divergenza tra i giocatori e l’allenatore, anche perché non si sa mai come li schiererà in cam-po fino al fischio d’inizio. Corvino è forse colpevole di non aver fatto una campa-

gna acquisti sfavillante negli ultimi periodi, e Della Valle di non essere ancora tornato a fare il presidente. Da molto tempo sono poi del parere che l’ingresso di Giancarlo An-tognoni in società sarebbe un toccasana per l’ambiente. La società deve insomma riorganizzarsi, e quello che più conta secondo me è che, se davvero i Della Valle vogliono continuare a lottare impiegando i giovani, non dovrebbero illudere i tifosi e parlare di scudetto come hanno fatto fino all’anno scorso, così la gente sarebbe consapevole della situazione. Infine ritengo che l’acquisto di almeno un cam-pione prima dell’inizio della stagione sarebbe stato più che necessario per il bene della squadra”.

MORDINI, FIUTO PER I TALENTINUMB3RSdi David Fabbri


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Martedì sera turno infrasettimanale di serie B. Il Novara, dopo il mezzo passo falso con-tro il Varese, ospita in casa il Portogruaro. Il pronostico è a senso unico e non vediamo alternativa al segno 1 (quota 1, 45). La Reggina, dopo il colpaccio di Vicenza, ospita il Frosinone. La rincorsa ad un posto in paradiso da parte dei calabresi continua. Il segno 1 ha una quota di 1, 60. Anche per il Siena si prospetta una vittoria interna contro la Triestina. Antonio Conte ha caricato a dovere i suoi ragazzi e quindi puntiamo con fidu-cia il segno 1 (quota 1, 40). Altra squadra in piena lotta per la serie A è il neopromosso Varese. Martedì sera se incrocerà il Crotone. Non sarà una partita facile ma alla fine i lombardi potrebbero avere la meglio. Segno 1 bancato a 1, 65. Spostandoci in Inghilter-ra, sempre martedì, troviamo il big match tra il Chelsea e il Manchester United. Partita che si preannuncia molto tattica e avara di gol. Noi scegliamo l’Under che ha una buona quota (1, 65). Passiamo a merco-ledì: occhi puntati su Torino-Atalanta, po-sticipo della serie B. Anche in questo caso la posta in palio è altissima e quindi vedia-mo molta prudenza e pochi gol. Questo ragionamento ci induce a puntare l’Under (quota 1, 60). Si gioca anche in Germa-nia e il piatto è ricco con Bayern-Schalke 04. Vediamo il Bayern nettamente favori-to sugli avversari e quindi scommettiamo sul segno 1. Chiudiamo con l’Inghilterra e la sfida tra Manchester City e Aston Vil-la. Anche in questo caso la razionalità ci porta a vedere gli uomini di Mancini net-tamente favoriti sugli avversari. Segno 1 a 1, 55. Le otto squadre che compongono la nostra multipla producono una quota di 32, 24. Puntando 8 euro otteniamo una bolletta da 325, 58 euro, bonus compresi. Novara-Portogruaro 1Reggina-Frosinone 1Siena-Triestina 1Varese-crotone 1Chelsea-Manchester U. UnderTorino-Atalanta UnderBayern-Schalke 1Manchester C.-Aston Villa 1

La Mandrakatadi Massimo Gianni LO STROLOGO DI BROZZI... INTERROGA

PREVISIONI FRA RAGIONAMENTI E SFERE DI CRISTALLOLo strologo e vole l’indennità Sinisa. Perché con questo che mi compriha anche le cose facili o che credee che sia facile fa’ le previsioni? Domenica “2” netti e s’era detto, e un ne scherziamo nemmeno, e ‘nvece manco poho e si perde!La stessa previsione e la si potrebbe fare pe’ Fiorentina-Catania. Se un ci si vince e la comincia a puzzì di maghero davvero. E i Catania di punti e n’ha bisogno più di noi, di sicuro e un viene a fa’ le girate a Firenze. Però e dovrebbe essere un “1” e ‘ncrociamo e diti! Bologna-Cagliari, riuscirà Malesani a vincere anche questa? I’mago e gli spera di sì perché e se lo merita: “1”, Chievo-Parma “X” e si contentan tutte e

due, ora i Chievo, scherza scherza e si ringuaia e poi e viene a rompe’ le palle a noi che ci si gioha la prossima. Inter-Genoa “1” l’Inter e un po’ ave’ dubbi, a forza di risurtati striminziti e gli è arrivao lì, un po’ miha mollare ora, però parecchio e dipende da Monaho. Juventus-Milan a rigor di logiha e sarebbe un antro tonfo de’ gobbi, però loro e resuscitano sortanto con le grandi, e se uno vo’ vince’ e sordi deve gioha’ contro logiha: “1”. Lazio-Palermo “X” e ci sarà Serse Cosmi sulla panca de’ rosanero, e un perdano. Lecce-Roma “1” un’antra contro logiha, a i’mago i’Lecce e gni piace, e dice che un perde, anzi, forse, e vince. Napoli-Brescia “1” gli è roba da telefono azzurro, poero Beppe, ora e gni rientra anche i’Poncio. Udinese-Bari “1” artra partita da chiamacci i’telefono azzurro, dopo sette a i’Palermo o quante gnene danno a’ poeri galletti? A meno che un n’abbian fatti troppi. Sampdoria-Cesena “1” l’occasione pe’ liguri di dimenticassi le paure, e un la possan perdere.Ovvia, e così anche pe’ oggi e s’è belle sistemao ogni hosa. Giohate e vincete, ma soprattutto, che, alla fine, e vinca la viola! Forza Violaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

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SEMPLICI – Secondo esonero consecutivo per Leonardo Semplici. Dopo l’Arezzo nella passata stagione è stata ora la volta del Pisa a dargli il benservito. La sua avventura nella città della Torre Pendente è durata poco più di due mesi. Al suo posto il patron Camilli ha chiamato Dino Pagliari, ex della Fermana.

DOLCETTI – L’ex allenatore in seconda della Fiorentina targata Cavasin, non che centrocampista del Pisa, ha firmato un contratto con il Milan per assumere il ruolo di consulente tecnico delle formazioni del settore giovanile rossonero. Dolcetti si dedicherà alla cura dei fondamentali seguendo quotidianamente sul campo i gio-vani delle singole squadre.

TORRICELLI – Tra i sostituti, in caso di esonero alla Reggiana, di Amedeo Man-gone, si fa il nome anche dell’ex tecnico del Figline che era stato già contattato in estate prima che la società emiliana optasse per l’ingaggio dell’ex difensore della Roma.

GIORNI – Il giovane del Sansepolcro, uno dei prospetti più interessanti del cam-pionato di serie D, in coincidenza con la sosta del torneo per la partecipazione della Rappresentativa di categoria alla ‘Coppa Carnevale’ di Viareggio, ha svolto un periodo di prova alla Triestina. Giorni è stato aggregato alla prima squadra in vista di un suo probabile ingaggio da parte del sodalizio friulano per la prossima stagione.

FIGLINE – Esonerato il tecnico Manolo Ermini, il con-siglio direttivo guidato dal presidente Bagattini, ha chiamato al suo posto, Forasassi, ex di Pianese e Ca-stelnuovese e fino a dicembre nel ruolo di secondo di Lorentino Beoni a Messina.

FORTE DEI MARMI – Definiti gli ingaggi del portiere

Costa, e si tratta di un ritorno visto che aveva la-sciato la società versiliese a dicembre dopo il primo esonero di Bizzarri e del difensore Grimaldi, nel pas-sato campionato in Prima Divisione alla Paganese. Il presidente Ciancilla è vicino anche all’accordo con l’attaccante Zaccanti.

CARRARA – L’ex portiere del Montemurlo, che ha lasciato nel mercato di dicembre, svincolandosi ha firmato per il Torviscosa, sodalizio friulano inserito nel girone D del campionato di serie D e fanalino di coda del raggruppamento.

POPPI – La dirigenza della società del Casentino ha deciso di voltare pagina, allontanando il tecnico Squillantini, che guidava anche la juniores. Il suo sostituto, su entrambe le panchine, è Ciabatti, ex del Capolona, che dovrà ora evitare il ritorno in III categoria.

SANTA BRIGIDA – Cambio della guardia sulla panchina del sodalizio della Val di Sieve che partecipa al campionato di II. Il tecnico Ballini è stato esonerato e so-stituito con Danilo Bernacchioni, nella passata stagione alla guida del San Polo.

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IL PISA CI PROVA CON PAGLIARI Succede in Toscanadi Gianni Di Ferdinando

N O V E L L I N O (LIVORNO) – Il Livorno

ancora sbanda, non è guarito, ma dopo solo due partite, nelle quali ha conquistato quattro punti, si incomincia già a vedere la sua mano. Squadra più compatta, solida, di categoria, come è nello spirito di ‘Monzon’, che non vedeva l’ora di rientrare, il campo gli mancava troppo.COPPOLA – BALBO (AREZZO) – Rispetto a due mesi fa è un’altra squadra, il lavoro in coppia sta dando i suoi frutti, la conferma si è avuta sabato nell’anticipo con il Castel Rigone. Continuando così la salvezza diretta può essere raggiunta anche perché il livello medio del campionato non è che sia eccelso, lo stesso Perugia capoclassifica non è che giochi un grande

calcio.

ANTONIO CONTE (SIENA) – Ci perdoni, ma questa volta è andato di fuori eccome se è andato di fuori. Uno sfogo fuori luogo, con termini e atteggiamenti sbagliati, con l’unico scopo

di salvare la sua persona. Con un organico simile a disposizione il campionato lo doveva aver già ipotecato. Lui parla di giocatori finiti, si aggrappa a giustificazioni che lasciano il tempo che trovano. L’unica certezza, al momento, è che il suo lavoro è deficitario, non all’altezza delle aspettative della vigilia. Se lui la pensa diversamente, forse vive sulla luna.FIORENTINA – Siamo alla frutta, una pena la gara di Bari. Al cospetto di una squadra arresa, senza nerbo, la Fiorentina ha difeso per tutto il secondo tempo non tirando mai in porta. A questo punto ci sarebbe solo una cosa da fare. Mandarli tutti a casa e procedere a una vera e propria rivoluzione. Di questo passo non si può andare avanti. I colpevoli sono tanti, nessuno si salva.SANGIOVANNESE – MONTEVARCHI – Che brutta fine sta facendo il calcio in questa zona del Valdarno, frutto di gestioni sbagliate, di personaggi all’avventura, il tutto a scapito di tifoserie che sono stanche di essere prese in giro.

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FIRENZE RUGBydi Lorenzo Mossani

L’Assessore allo Sport di Firenze lo aveva definito “Fenomeno Rugby” a ottobre. Ora sembra, forse, quasi riduttivo chiamarlo così: l’ascesa del movimento è vertiginosa, il numero di iscritti cresce ora dopo ora. Nonostante la Nazionale non decolli nel

“Sei Nazioni”, agli italiani e in par-ticolar modo ai fiorentini piace il rugby. Piace, perché, anche se è uno sport duro in campo, dopo la partita regna veramente il fair-play. L’agonismo si scarica sul terreno di gioco, fuori sono tutti amici. Niente retorica, pura e semplice verità. La prova è stata il test-match contro l’Australia giocato a Firenze, il pub-

blico era quello delle grandi occasioni. Da far invidia al calcio. Un trionfo anche per la società principe di Firenze il Consiel Firenze Rugby 1931. La prima squadra è ancora

in lotta per un posto nei play-off per la promozione nel Campiona-to Nazionale d’Eccellenza. L’Under 20 milita nella massima serie, ovvero in Eccellenza. In poche parole i nostri ragazzi si potrebbero giocare lo scudetto: un privilegio che poche società possono vanta-re, nemmeno i Cavalieri Prato che sono primi con la prima squadra nel massimo campionato. Cavalieri che guidano la classifica con cinque punti di vantaggio sul Rovigo. L’hinterland fiorentino imperat nell’ovale in attesa di un futuro derby che renderebbe sportivamente parlando ancora più sentita l’Eccellenza. Per tagliare questo traguar-do, il Consiel ha integrato in squadra molti campioni ma soprattutto sta costruendo qualcosa di incredibile, naturalmente partendo dal settore giovanile. I numeri parlano chiaro i tesserati sono più di 500, e le strutture che stanno ospitando questo sport stanno aumentan-do. Oltre al Padovani, il settore giovanile, gioca per esempio anche al nuovo campo del Pignone con ottimi risultati sotto l’attenta guida del dirigente responsabile Francesco Gramegna e del responsabile

tecnico Fiorenzo Burattin. Ma nella zona nord, le squadre non si limitano solo ai più piccoli (Under 6) ma arrivano fino all’Under 12: il buon lavoro si vede anche sul campo dove i risultati non sono mancati. Oltre al campo del Pignone sta nascendo anche la Scuola che avrà come riferimento gli Assi Giglio Rosso. Il Firenze Rugby 1931 in sintesi copre già tutta la città. Il supervisor di tutto il settore giovanile e allenatore della Prima Squadra è “Ciafo” Paolo Ghelardi, uno sportivo che a Firenze non ha bisogno di presentazione. Se parliamo di Rugby, parliamo anche del preparato e vulcanico ‘Ciafo’. Un esempio da seguire per molti piccoli rugbisti. Dulcis in fundo, la recente convocazione al Sei Nazione di Francesco Menon dell’ Under 20 con la nazionale italiana. Il rugby sta crescendo e Firenze col Consiel ha risposto presente.

IL “FENOMENO RUGBy”

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La SEGRETERIA è a disposizione per richiedere informazioni dal martedì al sabato dalle ore 09.00 alle ore 12.00 e dal martedì al venerdì dalle ore 14.30 alle 17.00 al numero 055.360057

BRESCIA 01 - 7 MARZO 2011L’Italia e più precisamente Brescia sarà la sede del Campio-nato Europeo a 10 metri, gara che si svolge annualmente per le categorie senior e junior, individuali e a squadre. L’arrivo delle rappresentative è fissato per il primo marzo. Mercoledì 2 marzo alle ore 17.30 avrà luogo la cerimonia di apertura ed il giorno seguente cominceranno le gare di tiro che ve-dranno la partecipazione di oltre ottocento tiratori provenienti da 45 nazioni: Albania, Armenia, Austria, Azerbaijan, Belgio, Bosnia and Herzegovina, Belarus, Bulgaria, Croazia, Cipro,

Repubblica Ceca, Danimarca, Spagna, Estonia, Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Geor-gia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Islanda, israele, Italia, Lituania, Lussemburgo, Repubblica Moldava, Malta, Montenegro, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Federazione Russa, Slovenia, San Marino, Serbia, Svizzera, Slovacchia, Svezia, Turchia, Ucraina. Il Comitato d’Onore è formato da membri di tutto rispetto: on. Ignazio La Russa (Mi-nistro della Difesa), on. Gianni Letta e on. Rocco Crimi (Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio), on. Giovanni Petrucci (Presidente CONI), on. Adriano Paroli (Sindaco di Brescia) e on. Daniele Molgora (Presidente Provincia Brescia). Fra gli atleti che rappresentano l’Italia in questa importante competizione riconosciamo i nomi di due tiratori fiorentini: Lorenzo Bacci e Niccolò Campriani. Nomi ormai noti a chi segue il nostro sport. Per chi invece non ci conosce ancora spieghiamo brevemente, riportando quanto scritto dalla UITS (Unione Italiana Tiro a Segno) come è articolata una gara “ad aria compressa”:

PISTOLA AD ARIA COMPRESSA 10 METRI UOMINI E DONNELe pistole ad aria compressa hanno un calibro di 4, 5 mm (.177 pollici), con un peso massimo di 1.500 grammi. Il pallino viene propulso per mezzo dell´aria tramite una leva esterna o aria precompressa o serbatoio di CO2. Il peso sul grilletto deve essere pari ad almeno 500 grammi. L’impugnatura della pistola non deve oltrepassare la mano o tocca-re qualsiasi parte del polso. Sono inoltre previsti limiti in quanto a forma e dimensioni e

la pistola deve essere in grado di alloggiare in un contenitore di 420 x 200 x 50 mm. Sono consentiti soltanto i mirini “aperti” e non ottici. La gara viene disputata impugnando l´arma in una sola mano, in posizione in piedi, a una distanza di 10 metri, il centro del bersaglio 10, ha un diametro di 11, 5 mm. Il limite di tempo previsto per gli uomini è di 105 minuti comprensivo dei 60 colpi di gara ed un numero illimitato di colpi di prova da effettuarsi solo prima del primo colpo di gara. Per le donne sono previsti 40 tiri da effettuare in 75 minuti compresi i colpi illimitati di prova La finale degli otto migliori tiratori consiste in 10 tiri da effettuare singolarmente ed a comando in 75 secondi a tiro. Il punteggio viene valutato in decimi. Il punteggio finale viene sommato a quello di qualificazione determinando i vincitori.

CARABINA AD ARIA COMPRESSA 10 METRI UOMINI E DONNELe carabine ad aria compressa hanno un calibro di 4, 5 mm (.177 pollici) con un peso massimo pari a 5, 5 kg. I pallini sono propulsi per mezzo di aria compressa attraverso una leva esterna, oppure attraverso un cilindro ad aria pre-compressa. L’impugnatura dovrà garantire il massimo comfort, tuttavia le dimensioni e le caratteristiche dell’impu-gnatura, dei mirini e della stessa carabina sono soggette a numerose limitazioni ai sensi delle vigenti norme. Sono consentite soltanto i mirini “metallici” e non ottici. Durante la gara di qualificazione, vengono considerati soltanto i punteggi interi da 1 a 10. Durante le gare maschili i concorrenti effettuano 60 tiri entro un arco di tempo di 105 minuti. Nelle gare femminili, vengono effettuati 40 tiri entro un limite di tempo massimo pari a 75 minuti, inclusi i tiri di prova. I tiri vengono effettuati nella posizione in piedi verso un centro molto piccolo (“ testa di spillo” ) pari a 0, 5 mm, ad una distanza di 10 metri. Alla finale che segue, vengono ammessi i primi otto tiratori. Dovranno tirare 10 colpi singoli a comando ed hanno soltanto 75 secondi per effettuare ciascun tiro. Il punteggio ottenuto viene calcolato in decimali da 1.0 a 10.9. I risultati della gara di qualificazione sommati a quelli della finale, determinano il vincitore e la classifica. Una rappresentativa del Tiro a Segno di Firenze sarà presente a Brescia per sostenere gli atleti azzuri e, si spera, poter festeggiare con loro qualche “podio”.

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“CHE BELLO IL GESTO DELL’ATLETA!”Il pittore Angelo Antonio Falmi e il legame tra sport e arte Calcio anch’io

di Enrico Zoi

Angelo Antonio Falmi, pittore piacentino tra-piantato a Grassina (Fi-renze), ama colore, luce e movimento. Viaggia con la sua arte: spiri-

tualmente, ma anche concretamente. Dal 1980 espone in tutta Italia (Bologna, Catanzaro, Parma, Piacenza) e all’estero (Darmstadt, Chiapas, Teheran, Santiago del Cile). Oggi però parliamo innanzi tutto di sport!Sei appassionato di calcio? “Mi piace molto. Da pia-centino tifo Piacenza e Juventus e, pur avendovi abitato, non amo il Parma. Alle elementari, a Piacenza, o si era juventini o interisti o milanisti. Ho scelto la Juve forse per le maglie o per un’amicizia!”A Firenze come ti trovi? “A dir la verità un po’ ho soffer-to e questo mi dispiace. Io abito da trent’anni a Firenze e sono affascinato dalla Fiorentina, una squadra che ho imparato a conoscere e apprezzare. Negli anni passati, ai tempi di Platini, sono andato un paio di volte al Franchi a vedere la Juve, constatando un astio verso i bianconeri che mi ha lasciato perplesso, oltre la normale, compren-sibile dialettica”.Una partita che ricordi particolarmente? “Ricordo

bene un 6-0, mi pare, della Juventus al Milan a Milano qualche anno fa: una gran bella partita! Oppure Udinese-Juventus 0-4 dello scorso settembre. Le partite belle le rammento, ma anche quando perdemmo 1-4 col Parma a gennaio. Come pure il 3-3 tra Fiorentina e Juventus del 1983, in cui Antognoni segnò mi sembra di testa a Tacco-ni: due squadre che si fronteggiavano nel modo giusto”.Segui altri sport? “L’atletica, le Olimpiadi, la pallavolo, la pallanuoto: mi piacciono tutti gli sport di squadra. Per-ché anche il calcio è importante per l’educazione? Per-ché c’è la squadra: nelle regole di questo sport ci sono grandi norme di vita, come il non reagire a un fallo, che dovremmo sottolineare ancora di più. E poi, ci può esse-re anche il fuoriclasse, ma senza la squadra non si vince! Il calcio è un’idea grande, che va al di là delle 22 persone che corrono dietro a un pallone per metterlo nel sacco: è essere insieme, fare gruppo, mantenere un ruolo. Una scuola di vita”.Da artista, come giudichi le co-reografie dei tifosi allo stadio?“Alcune sono molto creative e in-teressanti, altre un po’ banali. Ma il rapporto fra sport ed arte c’è sempre stato. Vengono in mente

le Olimpiadi greche: le prime grandi statue erano di atleti. Io poi amo mol-to il viaggio e la figura in movimento: mi affascina anche il gesto del braccio a tennis che colpisce la pallina!”Hai mai fatto sport? “Ho giocato tanto a calcio nel-le giovanili del Piacenza. Ero un mediano di spinta, con due polmoni alla Furino, poi mi sono un po’ spompato! Marcavo e passavo, non ero un goleador, guardavo il gioco da dietro, dando la palla a chi finalizzava il gioco, come dice Ligabue”.Progetti artistici?“Negli scorsi mesi sono stato in mostra a Catanzaro e

a Piacenza e sta uscendo il mio li-bro ‘Viaggio’: non un catalogo, ma una coproduzio-ne con la grafica Chiara Ronconi e i fotografi Giovanna Sparapani e Giu-seppe Di Stefano. Cento pagine, ot-tanta di interpre-tazione dei miei lavori, alla destra i miei testi, in basso

frasi scritte su di me da varie persone, come sottotitoli. Lo presenterò a Santiago del Cile e ogni copia avrà die-ci pagine vuote dove inserirò disegni miei: saranno tutti pezzi unici”.Info: www.angeloantoniofalmi.it.

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P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.63 San Lorenzo 2010 31 21 0 1 87 22 65 062 Aran Island 31 8 2 3 65 13 52 052 Circolo 69 31 8 1 4 54 03 51 052 Rude Boys 31 8 1 4 34 42 91 022 Il Fiorino 31 7 1 5 64 73 9 001 Craiova Fc 31 3 1 9 33 26 92- 09 Allegra Brigata 31 3 0 01 82 95 13- 00 Fc Badalà 31 0 0 31 6 17 56- 0

Serie A C7 LIBERTAS 2010/2011, Girone A.

Giornata N. 13 RisultatoAllegra Brigata Circolo 69 4 - 3Rude Boys Fc Badalà ìSan Lorenzo 2010 Il Fiorino 4 - 0 Tav.Aran Island Craiova Fc 6 - 4

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone A. Classifica generale.

P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.83 Club 2001 81 21 2 4 48 44 04 083 Sport e Tempo libero 81 21 2 4 78 95 82 073 Back in Black 81 21 1 5 401 85 64 053 Negroni Fc 81 11 2 5 86 85 01 023 Drinking Team 81 01 2 6 27 07 2 072 Dottor Thomas 81 9 0 9 96 66 3 052 Akumal travel 81 8 1 9 37 36 01 042 Asf Savanasta 81 8 0 01 77 17 6 042 Hellas San Piero 81 7 3 8 25 46 21- 071 I Viva la Frugna 81 5 2 11 95 38 42- 031 Vecchia Guardia 81 4 1 31 15 95 8- 03 Windball Club 81 1 0 71 53 631 101- 0

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone B. Classifica generale.

P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.45 Le Riserve 81 81 0 0 001 52 57 054 Caffe` Dolceamaro 81 51 0 3 78 82 95 053 Atletico Beghe` 81 11 2 5 66 54 12 043 Antani 81 11 1 6 76 04 72 023 Cin Cin 81 01 2 6 79 66 13 003 Rayo Avellaneda 81 9 3 6 17 94 22 082 QGS calcio a 5 81 9 1 8 901 08 92 071 Ac Denti Revolution 81 5 2 11 35 85 5- 071 Ac Doganini 81 4 5 9 57 68 11- 031 Hellas Novoli 81 4 1 31 06 57 51- 001 Atletico Sangria 81 3 1 41 26 211 05- 00 Devil Drunk 81 0 0 81 91 202 381- 0

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone C. Classifica generale.

P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.64 Galacticos 81 51 1 2 811 84 07 054 Ac Gaggi 81 51 0 3 69 35 34 034 I San Martino 81 41 1 3 001 55 54 093 Vecchia Guardia C/5 81 31 0 5 47 14 33 062 Gorinel Fc 81 8 2 8 06 55 5 032 Arcobaleno Fc 81 7 2 9 27 67 4- 002 Straccioni di Valmy 81 6 2 01 07 28 21- 091 Real Loco 81 6 1 11 55 38 82- 081 Pro Evolution Centromeccanica 81 5 3 01 35 38 03- 041 I Raccattati 81 4 2 21 54 88 34- 011 Rutti Volanti 81 3 2 31 93 08 14- 011 The Losers 81 3 2 31 45 29 83- 0

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone A.

Giornata N. 18 RisultatoWindball Club Sport e Tempo libero 5 - 11Akumal travel Negroni Fc 1 - 3Back in Black I Viva la Frugna 7 - 3Club 2001 Hellas San Piero 4 - 1Dottor Thomas Drinking Team 3 - 5Asf Savanasta Vecchia Guardia 0 - 4 Tav.

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone B.

Giornata N. 18 RisultatoRayo Avellaneda Le Riserve 2 - 6Ac Denti Revolution Devil Drunk 01 - 1Antani Cin Cin 4 - 3Ac Doganini Caffe` Dolceamaro 4 - 1Atletico Sangria Atletico Beghe` 0 - 6Hellas Novoli QGS calcio a 5 3 - 9

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Giornata N. 18 RisultatoVecchia Guardia C/5 Rutti Volanti 3 - 1Ac Gaggi Real Loco 9 - 3Arcobaleno Fc I Raccattati 5 - 3Galacticos Pro Evolution Centromeccanica 01 - 2Gorinel Fc I San Martino 4 - 2Straccioni di Valmy The Losers 3 - 6

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone D.

Giornata N. 15 RisultatoSan Mauro Utd Shkodra 1 - 21Deportivo la Corona I Liverpolli 2 - 3Argentina Cordoba Color Sport Club Veleciku 0 - 4 Tav.Stella Rossa Barzotti Fc 3 - 4Napoli Club Csa Seano 6 - 4Alpa Forza Palas 0 - 4

2^ Categoria C5 LIBERTAS 2010/2011, Girone D. Classifica generale.

P.ti Società P.Gioc. P.Vinte P.Par. P.Perse G.Fatti G.Subiti D.Reti Penal.34 Shkodra 51 21 1 2 021 63 48 024 Sport Club Veleciku 51 41 0 1 011 63 47 073 Barzotti Fc 51 21 1 2 79 23 56 063 Argentina Cordoba Color 51 01 0 5 17 03 14 072 Alpa 51 9 0 6 55 74 8 052 I Liverpolli 51 8 1 6 26 56 3- 012 Forza Palas 51 5 2 8 63 84 21- 002 Napoli Club 51 5 1 9 45 87 42- 051 Stella Rossa 51 5 0 01 45 96 51- 021 Csa Seano 51 2 0 31 53 46 92- 09 Deportivo la Corona 51 3 0 21 23 711 58- 06 San Mauro Utd 51 2 0 31 42 821 401- 0


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12 CAMPIONATO C-5 2010-11 ITALIARisultati giornata 16

Squadra 1 Squadra 2 Gol 1 Gol 2CATANZARO 2005 AOGGIGIOCATOREVERO BB 4 2CAPEZZOLI E CAVALLI EDICOLA PURPLE 5 0PATATE BOLLENTI SPARTANS 1 4FIRENZE ALL STARS BOCA GIN TONIC 3 8ASS. SEBI FC I COZZARI 4 10REAL BOMBAY PUKA FC 3 3

ClassificaSquadra P.ti Gio Vin Par Per GF GS CD

PUKA FC 46 16 15 1 0 142 35 5CAPEZZOLI E CAVALLI 32 16 10 2 4 71 45 12EDICOLA PURPLE 32 16 10 2 4 73 51 9REAL BOMBAY 30 16 9 3 4 66 43 8SPARTANS 29 16 9 2 5 67 42 26CATANZARO 2005 29 16 9 2 5 70 46 4I COZZARI 26 16 8 2 6 106 76 3PATATE BOLLENTI 20 16 6 2 8 75 58 3AOGGIGIOCATOREVERO BB 20 16 6 2 8 67 59 6BOCA GIN TONIC 9 16 3 0 13 28 129 65ASS. SEBI FC 6 16 2 0 14 44 104 35FIRENZE ALL STARS 0 16 0 0 16 34 155 6

Dopo 16 giornate nel girone Italia C5 anche i fortissimi Puka FC interrompono la loro marcia di 3 punti a partita che durava da inizio campionato, per mano dei meritevoli Real Bombay che fermano i Puka in uno spettacolare 3 a 3! Nessun problema per la formazione capolista che guida comunque il campionato con un margine di 14 punti sulle seconde e può quindi permettersi tanti altri risultati negativi di qui alla fine senza scendere dal gradino più alto. In coda troviamo invece una situazione opposta per i Firenze All Stars che non riescono ancora a trovare il “punticino della bandiera” pur non avendo neanche l’attacco peggiore del campionato! Proprio in questo girone ecco spuntare anche la squadra che ha dedicato il suo nome a Bernardo Brovarone, che con i suoi 20 punti non naviga in buone acque ma si tiene anche lontana dai bassifondi. Sconfitti 4 a 2 dal Catanzaro 2005 perdono l’ultimo treno per riagganciarsi alla volata finale.


Squadra 1 Squadra 2 Gol 1 Gol 2ATLETICO LIPPI FIRENZE 94 5 3BORGO ROSSO GIPPI AND FRIENDS 12 1NEW GARDEN W.L.F. 4 0CASTELLO HUELVA FOCA JUNIORS 2 5GLI SBUCCIATI BOCCACCIO 1997 CRS 0 9


Squadra 1 Squadra 2 Gol 1 Gol 2CATANZARO 2005 AOGGIGIOCATOREVERO BB 4 2CAPEZZOLI E CAVALLI EDICOLA PURPLE 5 0PATATE BOLLENTI SPARTANS 1 4FIRENZE ALL STARS BOCA GIN TONIC 3 8ASS. SEBI FC I COZZARI 4 10REAL BOMBAY PUKA FC 3 3


PUKA FC 46 16 15 1 0 142 35 5CAPEZZOLI E CAVALLI 32 16 10 2 4 71 45 12EDICOLA PURPLE 32 16 10 2 4 73 51 9REAL BOMBAY 30 16 9 3 4 66 43 8SPARTANS 29 16 9 2 5 67 42 26CATANZARO 2005 29 16 9 2 5 70 46 4I COZZARI 26 16 8 2 6 106 76 3PATATE BOLLENTI 20 16 6 2 8 75 58 3AOGGIGIOCATOREVERO BB 20 16 6 2 8 67 59 6BOCA GIN TONIC 9 16 3 0 13 28 129 65ASS. SEBI FC 6 16 2 0 14 44 104 35FIRENZE ALL STARS 0 16 0 0 16 34 155 6

Dopo 16 giornate nel girone Italia C5 anche i fortissimi Puka FC interrompono la loro marcia di 3 punti a partita che durava da inizio campionato, per mano dei meritevoli Real Bombay che fermano i Puka in uno spettacolare 3 a 3! Nessun problema per la formazione capolista che guida comunque il campionato con un margine di 14 punti sulle seconde e può quindi permettersi tanti altri risultati negativi di qui alla fine senza scendere dal gradino più alto. In coda troviamo invece una situazione opposta per i Firenze All Stars che non riescono ancora a trovare il “punticino della bandiera” pur non avendo neanche l’attacco peggiore del campionato! Proprio in questo girone ecco spuntare anche la squadra che ha dedicato il suo nome a Bernardo Brovarone, che con i suoi 20 punti non naviga in buone acque ma si tiene anche lontana dai bassifondi. Sconfitti 4 a 2 dal Catanzaro 2005 perdono l’ultimo treno per riagganciarsi alla volata finale.


Squadra 1 Squadra 2 Gol 1 Gol 2ATLETICO LIPPI FIRENZE 94 5 3BORGO ROSSO GIPPI AND FRIENDS 12 1NEW GARDEN W.L.F. 4 0CASTELLO HUELVA FOCA JUNIORS 2 5GLI SBUCCIATI BOCCACCIO 1997 CRS 0 9


NEW GARDEN 39 15 12 3 0 56 14 15W.L.F. 34 14 11 1 2 56 20 30ATLETICO LIPPI 32 15 10 2 3 71 35 46CASTELLO HUELVA 24 13 7 3 3 38 32 19NYLON GROUP 20 14 6 2 6 30 40 5BORGO ROSSO 20 15 6 2 7 60 45 16FOCA JUNIORS 18 14 6 0 8 54 41 42BOCCACCIO 1997 CRS 18 13 6 0 7 35 36 12FIRENZE 94 12 14 3 3 8 31 42 24GLI SBUCCIATI 6 14 2 0 12 30 66 2GIPPI AND FRIENDS 3 15 1 0 14 11 101 43

Altra importante vittoria per il New Garden che rifila un secco 4 a 0 ai secondi in classifica W.L.F. e si porta così a 5 punti di distacco proprio da questi ultimi. Poco sotto anche l’Atletico Lippi continua la ‘missione avvicinamento’ imponendosi per 5 a 3 sul Firenze 94 che ormai poco ha da chiedere al suo campionato.In fondo alla classifica risultati rotondi per Gippi and Friends (12 a 1) e Gli Sbucciati (9 a 0) che perdono rispettivamente da Borgo Rosso e Boccaccio 1997 CRS. Buon risultato anche per i Foca Juniors che vincono 5 a 2 contro un Castello Huelva meno brillante del solito e si riportano così anche loro nella lotta finale per la posizione Champions.

Nicola Cecconi

Dopo 16 giornate nel giro-ne Italia C5 anche i fortis-simi Puka FC interrompo-no la loro marcia di 3 punti a partita che durava da ini-zio campionato, per mano dei meritevoli Real Bom-bay che fermano i Puka in uno spettacolare 3 a 3! Nessun problema per la formazione capolista che guida comunque il cam-pionato con un margine di 14 punti sulle seconde e può quindi permettersi tanti altri risultati negativi di qui alla fine senza scen-dere dal gradino più alto. In coda troviamo invece una situazione opposta per i Firenze All Stars che non riescono ancora a trovare il “punticino della bandie-ra” pur non avendo neanche l’attacco peggiore del campionato! Proprio in questo girone ecco spuntare anche la squadra che ha dedicato il suo nome a Bernardo Brovarone, che con i suoi 20 punti non naviga in buone acque ma si tiene anche lontana dai bassifondi. Sconfitti 4 a 2 dal Catanzaro 2005 perdono l’ultimo treno per riagganciarsi alla volata finale.

12 CAMPIONATO C-5 2010-11 ITALIA

12 CAMPIONATO C-7 2010-11 ITALIA

Altra importante vittoria per il New Garden che rifila un secco 4 a 0 ai secondi in classi-fica W.L.F. e si porta così a 5 punti di distac-co proprio da questi ultimi. Poco sotto anche l’Atletico Lippi continua la ‘missione avvicina-mento’ imponendosi per 5 a 3 sul Firenze 94 che ormai poco ha da chiedere al suo cam-pionato.In fondo alla classifica risultati rotondi per Gippi and Friends (12 a 1) e Gli Sbucciati (9 a 0) che perdono rispettivamente da Borgo Rosso e Boccac-cio 1997 CRS. Buon risultato anche per i Foca Juniors che vincono 5 a 2 contro un Ca-stello Huelva meno brillante del solito e si riportano così anche loro nella lotta finale per la posizione Champions. Nicola Cecconi

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CAPEZZOLI E CAVALLI

Siamo con Stefano Passeri, rappresentante e capitano del Chelsea, formazione mili-tante nel girone B di calcio a 5 maschile del Calcio Toscana, e attualmente capolista del girone.- Stefano, siete un’icona del Calcio Toscana, dato che sono ormai molti anni che partecipate ai nostri campionati: dicci un po’ com’è iniziata la vostra av-ventura.La prima cosa da dire riguardo l’inizio della nostra avventura è quella, soprattutto, relativa al nostro nome: infatti lo “zoccolo duro” della squadra (siamo rimasti in 3) iniziò circa 25 anni fa, chiamati da un nostro amico comune che voleva partecipare ad un torneo alle Cascine del Riccio. Siccome lui era un’appassionato del calcio in-glese (che veniva trasmesso dalle prime telelibere) scelse quello “strano” nome che per noi e per tutte le squadre che incontravamo non voleva dire niente: infatti il mitico Chelsea giocava nella prima divisione inglese e solo qualche anno dopo avrebbe comprato i primi due calciatori italiani (Vialli e Zola, che erano i primi ad andare a giocare fuori dall’Italia) e sarebbe divenuta la squadra odierna più famosa.- La vostra rosa è composta da molti “over 35”, ma nonostante ciò avete ot-tenuto più successi negli ultimi anni, fra cui un campionato vinto due anni fa, piuttosto che nei primi anni di attività: come spieghi questo fatto e quali sono i vostri punti di forza? Il nome Chelsea, da allora, abbiamo sempre continuato a tenerlo (sperando forse nel nostro piccolo di riuscire a ripetere la strada fatta dal vero Chelsea) e guarda caso nell’invecchiare siamo forse migliorati: poi, inaspettatamen-te, due anni fa siamo riusciti a vincere il campionato. Chiaramente il merito non è stato solo di noi vecchietti, che non chiamerei “over 35” ma “over 50”, ma anche dei parenti e di qualche amico: infatti, iniziando anche loro ad invecchiare, hanno lasciato squadre più competitive per venire ad aiutarci e per poterci divertire tutti insieme. - Quest’anno, dopo aver operato il sorpasso all’inizio del mese di febbraio, siete in testa alla classifica con 4 punti di vantaggio a 5 giornate dalla fine: è an-cora presto per cantar vittoria? La situazione di quest’anno del campionato è molto aperta (anche se noi onestamente ci crediamo molto), ma le difficoltà sono sempre dietro l’angolo ed ogni partita è sempre più difficile.- La vostra squadra è formata da tifosissimi viola: la Fiorentina viene prima di tutto? La squadra (ad eccezione di un “bastardo” interista) è sfegatamente VIOLA, tanto che gli spostamenti delle nostre partite nostre a causa della Fiorentina ci hanno fatto rischiare di presentarci a degli incontri con i giocatori contati, rischiando oltremodo alcune sconfitte.

- Infine, è vero che all’inizio di ogni anno chiedete di giocare le partite in prima serata, alle 20:00, per non creare delle “crisi coniugali”? Per quanto riguarda questa domanda, devo dire che ci sono due motivi importantissimi per la disputa delle gare alle ore 20:00: il primo è che per noi le partite sono la scusa più importante per potere uscire e ritrovarci, per poi andare indiscutibilmente a mangiare tutti insieme. Il secondo è che, dopo una certa ora (vista la nostra età), ci prende sonno. Quindi mi sembra che l’orario delle 20:00 sia fondamentale per noi, mentre riguardo alle “crisi coniugali” l’unica volta che abbiamo rischiato è stato (incredibilmente) nell’ultimo San Valentino, quando molti giocatori hanno disertato la partita per adempiere ai loro doveri.Steto

INTERVISTA A STEFANO PASSERI, RESPONSABILE DEL CHELSEACalcio Toscana

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ATLETICA CASTELLO Sez. CALCIO di Matteo Dovellini

L’ultimo fine settimana consegna all’Atletica Castello sezione Calcio un ricco bottino di vittorie e risultati importanti. La Seconda Categoria conquista altri 3 punti preziosi per la lotta ai play off, battendo in trasferta il Novoli col risultato di 3-0(reti di Bruni.L., Apricena e Bianco). I ragazzi di Mister Giovannini adesso hanno 33 pt in classifica e la consapevo-lezza di potercela fare! Gli Juniores continuano a vincere: battuto anche il Calenzano in trasferta per 4-1 con doppietta di Cherubini(centrocampista già a quota 11) e le reti di Osa-ma e Raugei. Gli Allievi B riposavano ma ci pensano i Giovanissimi a continuare la striscia positiva di risultati vincenti: vittoria contro il San Lorenzo per 5-2(doppiette di Trama Max e del rientrante Bobo Faggi, oltre al gol di Guglielmini). I Giovanissimi B perdono contro

il Vicchio 3-1 (rete di Cinatti per il Castello). Gli Esordien-ti A pareggiano 2-2 contro il Belmonte con doppietta di Baldinotti mentre gli Esor-dienti B battono in trasferta il Lanciotto 2-3 con reti di Caniggia, Gonzalez e Palli. Gli Esordienti C pareggiano 0-0 contro il Vinci. Scuola Calcio con risultati più che positivi! I Pulcini 2001 battono il Ri-fredi per 4-1 ed il Firenze

Ovest per 10-1. I Piccoli Amici 2002 pareggiano 4-4 contro il Ponte a Greve mentre i Pic-coli Amici 2003 accedono con entrambe le squadre alla semifinale del Torneo di San Mauro, battendo il Prato 4-1 ed il Doccia 2-1. Adesso si incontreranno in semifina-le con la certezza di accedere, quindi, con una squadra alla finale del Torneo! Insomma, grande week end a Castello! Aspettando il Torneo Bianco Verde Il Brivi-do Sportivo che inizierà nel mese di Aprile, vero momento centrale della stagione per la Scuola Calcio! recapiti Segreteria: via del Pontormo 88, 501441 Firenze, tel. 055-4250989, email [email protected] www.societaatleticacastello.it

VITTORIE A CASTELLO

Quattro junior e una senior impegnate in seconda categoria UISP

Domenica fuori casa per il gruppo agonistico della se-zione GpT (Ginna-stica per Tutti) del Centro Ginnastica Firenze: cinque atlete fiorentine hanno infatti parte-cipato alla seconda prova regionale di 2a categoria UISP di ginnastica artistica

femminile, presso il palazzetto dello sport di Rosignano (LI). Si parte di buon mattino con la gara delle senior, con il CGF che schiera Irene Gensini, subito impegnata al corpo libero, attrezzo dove riesce a migliorarsi di oltre un punto rispetto alla prova di gennaio; buone anche le prove al volteggio e alle parallele asimme-triche, mentre è la trave a tradire la ginnasta di Sorgane, con due sfortunate cadute che lasciano davvero l’amaro in bocca. Ma la ginnastica – purtroppo o per fortuna – è anche questo, tutto può decidersi in un attimo, e allo-ra bisogna concentrarsi subito sul prossimo impegno, e soprattutto sostenere le compagne: infatti, terminata la competizione delle

senior, via all’ingresso in campo gara delle ginnaste junior, dove la delegazione fio-rentina conta ben quattro partecipanti. Chiara Cortese (ritornata all’attività solo da un mese, e già pronta a gettarsi nell’arena di gara), Costanza Mugnai, Gemma Pratesi e Camilla Vannucchi (al rientro dopo un infortunio, che l’aveva costretta a saltare la prima prova) aprono la gara alle parallele asimmetriche, dove una giuria un po’ troppo pignola forse non concede alle ragazze ciò che avrebbero meritato; ottime le prove alla trave, dove spiccano i bei punteggi della Mugnai (13.80) e della Vannucchi (14.00), e al corpo libero (anche per le junior, netto miglioramento rispetto alla gara precedente). Si chiude con il volteggio, e alla fine sono Costanza Mugnai (12a) e Camilla Vannuc-chi (13a) a mancare di poco la top ten, i complimenti vanno però a tutte le ginnaste e al magnifico spirito di squadra dimostrato in tutto il corso della gara, durante la quale le atlete hanno praticamente finito la voce, a forza di incitarsi e sostenersi a vicenda.

Ginnasticadi Maria Consiglia Grieco

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Pratesi, Cortese, Vannucchi, gensini, MugnaiLe ginnaste di seconda categoria

Le atlete a fine gara

Dopo la consegna degli Oscar a Los Ange-les, abbiamo fatto un breve sondaggio tra i protagonisti del calcio, per sapere quali tra i film vincitori del premio abbiano preferito. Ecco le loro risposte:Galliani: “Million dollar baby. E se scende di un migliaio di dollari lo compro”Del Piero: “Non è un paese per vecchi...allora come mai non mi sono ancora ritirato?”Lavezzi: “Rain man, l’uomo della pioggia. E’ per questo che ho sputato a Rosi”

Ibrahimovic: “Chiedetelo a Raiola, quan-to si guadagna a rispondere a questo sondaggio?”Mutu: “Crash, contatto fisico. Preferibilmente coi camerieri”Allegri: “Tutti insieme appassionatamente: Pato, Robinho, Ibra, Cassano, Seedorf...ah già, c’è da pensare anche al centro-campo e alla difesa...”Mourinho: “Kramer contro Kramer” “E come mai?” “Non lo so, ma è contro, perciò mi piace”

Quagliarella: “Boh che ne so? Distretto di polizia” “Ma quella è una serie tv, non un film” “Ah e che differenza c’è?” “Qui si parla di pellicole che hanno vinto l’Oscar” “Ah, allora io mi trovo bene con la pellicola in pvc”...va bene, passiamo oltre!Capello: “The millionaire. Se fallisco anche a Euro 2012, Un uomo da marciapiede”D’Agostino: “A spasso con Daisy, ecco perché sono così lento”Cavani, Di Natale, Matri e Eto’o: “Gli spietati”

Milan, Roma e inter in Champions Lea-gue: “La Stangata. E pensare che erava-mo tutti felici di aver evitato Real, Chelsea, Manchester e Barcellona....”Amantino Mancini: “Fronte del porto. Almeno, mi hanno detto che sulla mia fron-te costruiranno un porto”Adriano: ”La tragedia del Bounty. Me ne sono mangiati un chilo o due”Pato: “Voglia di tenerezza, guarda caso con la figlia di Berlusconi...” Ma no, siamo noi che pensiamo male, è vero amore!

SEGUE DALLA PRIMA

LA VERA NOTTE DEGLI OSCARL’Unghiatadi Angela Giulietti

Alessandro Rialti

dei Della Valle perché quando la nave si arena (non vogliamo dire affonda perché per fortuna i danni non saran-no alla fine tanto gravi) la colpa è per primo del comandante. Però in questo momento abbiamo negli occhi l’imma-gine assolutamente avvilente di Bari. I giocatori della fiorentina devono ri-cordarsi bene che i fiorentini non sono scemi o se preferite non sono bischeri, se Adrian Mutu pensa che ci basti ve-derlo in mezzo al campo mentre urla ai compagni per assolverlo, per dire: guarda il Fenomeno, lui sì che ci tiene, si sbaglia di grosso. Noi il fenomeno, quello vero, lo conosciamo bene. Quel giocatore, quel campione, mica se ne stava con le mani sui fianchi, lui spu-tava sangue e non mollava. E pure Gilardino deve ricordarsi che quel gol, bello, segnato in avvio mica lo assolve poi dal niente rimanente. E vogliamo continuare con Montolivo. Capitano? No, l’unico vero capitano è stato e re-sterà per sempre Antognoni. Vadano a vedere quello che Giancarlo faceva per le piccole, povere Fiorentine di al-lora. Squadre raccattate da presidenti con poche lire (ancora non c’erano gli euro ma la voglia di onorare il proprio club sì) e tanto coraggio. Vada Monto-livo a riguardarsi quello che faceva in campo e fuori Antognoni. E pure Gilar-dino perda un po’ di tempo e si faccia prestare le cassette dei match disputati da Batistuta che giocava anche un’ora dopo essere tornato dall’Argentina. E si chieda perché la gente di Firenze non li ama più, li sta piano piano abban-donando. E lo stesso facciano gli altri protagonisti della triste gara di Bari. Un match che pareva facile facile, un gol di vantaggio, con i tifosi pugliesi che contestavano la loro squadra oramai ri-dotta sul filo dell’abisso calcistico, resti-tuita invece ai padroni di casa con quel non far più niente che avesse la più pic-cola parvenza di orgoglio. No, questa Fiorentina non assomiglia proprio per niente alle Fiorentine del passato re-cente e nemmeno del passato lontano. Anzi, una certa attinenza ce l’ha, con la squadra viola dell’ultimo anno di Vitto-rio Cecchi Gori, quella che un giorno si vide regalare dai propri tifosi una ma-glia bianca, una maglia che passò alla storia come la maglia della vergogna. Il pari di Bari non ha niente di drammati-co, vale un punto e la classifica mica è precipitata, nessuno oramai per fortu-na parla più di retrocessione, ma ci si deve vergognare anche delle gare che si potevano giocare con il cuore e che invece si sono lasciate andar senza op-porre resistenza, senza tirar fuori una frazione di coraggio.

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il Brivido Sportivo n. 8