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il Caffe’ Un iveitario Cassino: Via di Biasio, 4 (Presso Aula Rappresentanti Facoltà di Ingegneria) - Tipografia: Via Mazzaroppi Snc - 03043 Cassino (FR) - tel: 0776 310615 - FEBBRAIO 2012 A PAGINA 5 A PAGINA 7 INGEGNERIA : GIURISPRUDENZA : Parcheggio multipiano: Tra degrado e indifferenza, occorre intervenire al piu presto. Il Preside Vicario illustra le nuove modifiche apportate dallo Statuto. Editoriale La Scelta del Nome… Come sicuramente molti di voi ricorderan- no, frutto di reminiscenze liceali, “Il Caffè” fu uno dei primi giornali italiani pubblica- to nella seconda metà del XVIII secolo, ad opera di Pietro Verri . Rappresentò una sorta di fuga intellettuale, per evadere dal- la società del tempo, pregna di dispotismo illuminato e pregiudizi, curato da un folto gruppo di scrittori, giuristi ed economisti , che erano soliti incontrarsi all’Accademia dei Pugni. Ora vi starete chiedendo, che attinenza può avere un giornale universi- tario con un periodico del Settecento, dal quale evidentemente prende spunto per il nome? La spiegazione è racchiusa in una serie di motivazioni tra loro concatenate e complementari: Innanzitutto per l’inne- gabile analogia col carattere di evasione e di netta rottura nonché discontinuità con “istituzioni” , per così dire, del passato, poiché tale nuova iniziativa si avvale di un gruppo di collaboratori totalmente nuovo sulla scena. In secondo luogo, per l’ulte- riore similitudine col gruppo di “scrittori, giuristi ed economisti” che in un certo sen- so rispecchia l’ambiente accademico, con l’immancabile aggiunta dei preziosi inge- gneri! In terzo luogo, ma non da ultimo per importanza, poiché IL CAFFE’ è da sempre l’anello di congiunzione tra categorie: do- centi, studenti, personale tecnico-ammini- strativo e non solo si riuniscono in questo momento di pausa e di svago, tra una lezio- ne e l’altra, per stemperare la tensione, per scambiare chiacchiere amichevolmente o anche per recuperare le energie profuse…. Quale nome migliore per un giornale uni- versitario che intende non solo rispecchiare la realtà accademica, ma anche fungere da momento di relax ed evasione? Dopo que- sta breve premessa, Buona Lettura a Tutti! La Redazione Inaugurazione Anno Accademico Carlino affronta tematiche che coinvolgono l’intera comunità studentesca. Svariati e numerosi i temi, ma anche le problematiche trattate: dagli effetti del nuovo Statuto, alla necessaria sinergia tra università e territorio, dal problema trasporti alla ricerca intesa come cuore del sapere. A PAGINA - 12 31 Gennaio 2012 SCADENZA CONSEGNA MODELLO I.S.E.E. Domani, martedi 31 gennaio scade il termine di presentazione del modello I.S.E.E. cartaceo presso la Segreteria Studenti del Rettorato. RISPETTA LE SCADENZE, NON BUTTARE I TUOI SOLDI!!! Sportello Orientamento e Tutorato Valido strumento di sup- porto per gli studenti, ma poco conosciuto e pubblicizzato. Scarsa in- formazione o disinteres- se? Ultimo Banco pro- pone nuove modalità di selezione: Le elezioni. Le agevolazioni per merito: Molti studenti esclusi a causa di una erronea lettura del Regola- mento Tasse e Contributi ELSA Italia presenta il premio Giu- rista Dell’Anno, tra i candidati volti noti:Bin, Fiandaca e Tesauro. Illustria- mo le modalità di votazione A PAGINA - 4 A PAGINA - 2 A PAGINA - 9 VIA G.DI BIASIO, 57 CASSINO TEL.0776313727

il Caffè Universitario FEBBRAIO

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Periodico mensile gratuito distribuito in tutte le facolta dell'Universita di Cassino e del Lazio Meridionale

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il Caffe’ UniversitarioCassino: Via di Biasio, 4 (Presso Aula Rappresentanti Facoltà di Ingegneria) - Tipografia: Via Mazzaroppi Snc - 03043 Cassino (FR) - tel: 0776 310615 - FEBBRAIO 2012

A PAGINA 5 A PAGINA 7

INGEGNERIA : GIURISPRUDENZA :

Parcheggio multipiano: Tra degrado e indifferenza, occorre intervenire al piu presto.

Il Preside Vicario illustra le

nuove modifiche apportate

dallo Statuto.

EditorialeLa Scelta del Nome… Come sicuramente molti di voi ricorderan-no, frutto di reminiscenze liceali, “Il Caffè” fu uno dei primi giornali italiani pubblica-to nella seconda metà del XVIII secolo, ad opera di Pietro Verri . Rappresentò una sorta di fuga intellettuale, per evadere dal-la società del tempo, pregna di dispotismo illuminato e pregiudizi, curato da un folto gruppo di scrittori, giuristi ed economisti , che erano soliti incontrarsi all’Accademia dei Pugni. Ora vi starete chiedendo, che attinenza può avere un giornale universi-tario con un periodico del Settecento, dal quale evidentemente prende spunto per il nome? La spiegazione è racchiusa in una serie di motivazioni tra loro concatenate e complementari: Innanzitutto per l’inne-gabile analogia col carattere di evasione e di netta rottura nonché discontinuità con “istituzioni” , per così dire, del passato, poiché tale nuova iniziativa si avvale di un gruppo di collaboratori totalmente nuovo sulla scena. In secondo luogo, per l’ulte-riore similitudine col gruppo di “scrittori, giuristi ed economisti” che in un certo sen-so rispecchia l’ambiente accademico, con l’immancabile aggiunta dei preziosi inge-gneri! In terzo luogo, ma non da ultimo per importanza, poiché IL CAFFE’ è da sempre l’anello di congiunzione tra categorie: do-centi, studenti, personale tecnico-ammini-strativo e non solo si riuniscono in questo momento di pausa e di svago, tra una lezio-ne e l’altra, per stemperare la tensione, per scambiare chiacchiere amichevolmente o anche per recuperare le energie profuse…. Quale nome migliore per un giornale uni-versitario che intende non solo rispecchiare la realtà accademica, ma anche fungere da momento di relax ed evasione? Dopo que-sta breve premessa, Buona Lettura a Tutti!

La Redazione

Inaugurazione Anno Accademico Carlino affronta tematiche che coinvolgono l’intera comunità studentesca. Svariati e numerosi i temi, ma anche le problematiche trattate: dagli effetti del nuovo Statuto, alla necessaria sinergia tra università e territorio, dal problema trasporti alla ricerca intesa come cuore del sapere.

A PAGINA - 12

31 Gennaio 2012 SCADENZA CONSEGNA MODELLO I.S.E.E. Domani, martedi 31 gennaio scade il termine di presentazione del modello I.S.E.E. cartaceo presso la Segreteria Studenti del Rettorato. RISPETTA LE SCADENZE, NON BUTTARE I

TUOI SOLDI!!!

Sportello Orientamento e TutoratoValido strumento di sup-porto per gli studenti, ma poco conosciuto e pubblicizzato. Scarsa in-formazione o disinteres-se? Ultimo Banco pro-pone nuove modalità di selezione: Le elezioni.

Le agevolazioni per merito:

Molti studenti esclusi a causa di

una erronea lettura del Regola-

mento Tasse e Contributi

ELSA Italia presenta il premio Giu-

rista Dell’Anno, tra i candidati volti

noti:Bin, Fiandaca e Tesauro. Illustria-

mo le modalità di votazione

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VIA G.DI BIASIO, 57 CASSINOTEL.0776313727

Febbraio 2012ATENEO

Le agevolazioni per merito? Due pesi due misure

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L’Associazione Studentesca Ultimo Banco ricorda la consegna dell’ISEE prevista per il giorno 31 /01/2012 Basta leggere il Regolamento Tasse e Contributi relativo all’Anno Accademico 2011 / 2012 per rendersi conto di quanto il nostro ateneo sia attento al “ merito”. Gli studenti meritevoli infatti possono godere di agevolazioni per quanto concerne i contributi da versare. E’ questo un aspetto di fondamentale importanza , prevedere infatti il merito significa rendere il sistema meritocratico . Queste agevolazioni sono decretate dal regolamento tasse e contributi a pag.13-14, paragrafo 1.9 intitolato “ Agevolazioni economiche per merito, riduzione dei contributi”. Il regolamento infatti cita:

“Ai fini del computo dei contributi, il conteggio degli anni di iscrizione decorre dall’anno di primo ingresso nel sistema universitario nazionale.Fanno eccezione gli iscritti dell’Università di Cassino che optano di passare dal vecchio al nuovo Ordinamento.

1.9.1 Lauree triennali, magistrale a ciclo unico e secondo anno specialistiche/magistrali.

Destinatari delle agevolazioni sono gli studenti iscritti al primo, secondo e terzo anno dei corsi di laurea triennale, al secondo anno dei corsi di laurea specialistica/magistrale non a ciclo unico, al primo, secondo, terzo, quarto e quinto anno dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico, con esclusione dei corsi di studio in convenzione, senza iscrizioni fuori corso e ripetente, senzatrasferimenti o passaggi di corso con convalida o dispensa di esami e crediti.

Per la determinazione del merito si tiene conto di due parametri:1) numero di crediti acquisiti (esclusi i crediti convalidati o dispensati o fuori piano di studio) negli esami compresi nel piano di studio dello studente;

2) voto di riferimento.

Si accede al merito se entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di iscrizione si maturano almeno 41 crediti e riportando, per le attività formative in cui la verifica del profitto è effettuata mediante un esame, una media di 25/30.

L’esonero è pari al 100% dei contributi se sono stati acquisiti tutti i crediti previsti per l’anno dal proprio piano delle attività formative.

L’esonero è, invece, pari al 5% dei contributi per ogni credito eccedente i 40 crediti, rispetto a quelli previsti per l’anno dal proprio piano delle attività formative.Il rimborso è erogato automaticamente dall’amministrazione universitaria.

1.9.2 Immatricolati lauree magistrali

Per gli immatricolati alla laurea magistrale, invece, si tiene conto del profitto ottenuto negli studi del Corso di Laurea, riducendo percentualmente i contributi eventualmente dovuti secondo la seguente tabella:

voto di laurea 102 103 104 105 106 107 108 109 110 110 e lodelaureato in3 anni 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%4 anni 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80%5 anni 10% 20% 30% 40% 50%

oltre, nessuna riduzione.

La riduzione dei contributi universitari agli aventi diritto verrà effettuata a conguaglio sulla seconda rata relativa all’anno accademico 2011/2012”. Tuttavia bisogna evidenziare due problemi generati a valle di questa norma che senza ombra di dubbio rappresenta un vanto per l’ateneo cassinate. Il primo è quello dei ritardi nei pagamenti. Purtroppo l’amministrazione, che come si evince dal regolamento deve effettuare automaticamente il rimborso, in questi giorni sta effettuando i pagamenti relativi all’anno

accademico 2007-2008. Facendo una ricerca e parlando con alcuni degli operatori di via Marconi, il totale dei soldi che l’università deve ancora pagare agli studenti per quanto riguarda il merito, i borsisti ecc. ammonta approssimativamente a 150 mila euro - una cifra tutto sommato modesta rispetto al bilancio dell’Ateneo - qual è quindi il motivo di tanto ritardo? Forse per l’amministrazione il pagamento tempestivo per i meritevoli non è una priorità? Da Associazione Studentesca vogliamo fare una semplice osservazione – una critica forse – ma costruttiva. L’anno scorso per la prima volta il regolamento tasse e contributi prevedeva la consegna dell’ISEE in formato cartaceo; tanti studenti, “distratti”, non vennero a conoscenza in tempo della variazione della modalità di consegna dell’Isee e furono costretti a pagare i contributi in misura massima. Si trattava di tanti studenti con un redito bassissimo. La nostra proposta all’amministrazione fu ovviamente quella di prorogare la scadenza, ma l’amministrazione si impuntò affermando che era giusto puntare su un sistema preciso, accorto alle scadenze. La stessa amministrazione infatti affermava che fare un “favore” agli studenti distratti significava togliere in termini di servizi qualcosa a quella fetta di studenti che invece era attenta ai regolamenti. A malincuore non abbiamo potuto che condividere quel ragionamento, coerente con uno dei principi caratterizzanti la nostra associazione: La meritocrazia. A questo punto però non possiamo che evidenziare l’anomalia e constatare che l’amministrazione usa due pesi e due misure: precisa e meritocratica quando deve avere, flessibile quando deve dare. Chiediamo, quindi, con forza che l’amministrazione dia il buon esempio. Il secondo problema è frutto di una cattiva lettura del regolamento sopra citato. Il primo dicembre infatti, sulla pagina Facebook dell’Associazione Studentesca Ultimo Banco dedicata agli studenti di Ingegneria, una studentessa scrive:“Scusate ma vorrei fare una “rettifica” per quanto riguarda il rimborso dei contributi universitari: oggi sono stata al rettorato e mi hanno detto che non basta avere la media del 25 e aver raggiunto i 40 crediti con gli esami dell’anno a cui si fa riferimento...ma....bisogna aver conseguito anche i 60 cfu (cioè aver sostenuto tutti gli esami) dell’anno precedente a quello di cui

si chiede il rimborso!!!Lo sapevate?”I componenti della nostra associazione, conoscendo il regolamento nei dettagli, nei giorni successivi contattano gli operatori di via Marconi per chiarire il banale malinteso. La risposta degli operatori, responsabili e dirigenti è stata però tutt’altro che confortante; gli stessi infatti erano veramente convinti che la procedura giusta era quella spiegata alla studentessa. Secondo il loro opinabile modo di interpretare il regolamento, infatti, lo studente è meritevole e quindi ha diritto al rimborso solo se

ha sostenuto tutti i crediti relativi agli anni precedenti! Come se non bastasse inoltre, gli addetti ai lavori dell’amministrazione universitaria nei mesi scorsi avevano già istruito le pratiche escludendo erroneamente una parte degli aventi diritto. Ovviamente abbiamo chiarito la questione, ma pretendiamo che la stessa amministrazione riveda le pratiche già istruite e pubblicizzi attraverso appositi avvisi la corretta interpretazione del regolamento e del concetto di studente meritevole. L ‘Associazione Studentesca Ultimo Banco nelle prossime settimane realizzerà una petizione al fine di ottenere i seguenti importanti obiettivi: Velocizzare i rimborsi e pubblicare i nomi degli studenti meritevoli sul sito di Ateneo, in modo tale da darne pubblicità.

Raffaele Papa

Febbraio 2012 ATENEO

Perché venire a studiare al Sud?

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Secondo una ricerca della Federconsumatori la differenza di pagamento delle tasse tra Nord e Sud è del 13,5%, tenendo in considerazione in media gli Atenei del Nord con il maggior numero di iscritti. Dai risultati ottenuti da questo rapporto, si sostiene che tenendo in considerazione tutti gli Atenei del Nord, la differenza del pagamento delle tasse sale toccando il 28,3 %. Sono differenze che si ricalcano ulteriormente anche per le fasce di reddito più elevato, che risultano essere più care del 68 % rispetto alle Università del Sud. L’Università di Parma è la più cara con una retta media di 1005,87 euro per le facoltà scientifiche e di 890,05 euro per le facoltà umanistiche, 103 % in più rispetto alla media nazionale. Al secondo posto si trova l’Università di Verona con una rendita annuale di 613,18 euro per le facoltà umanistiche e di 671,22 euro per le facoltà scientifiche. Guardando un po’ la realtà locale della nostra università, sicuramente la tesi affermata dal secondo rapporto Ferconsumatori ha un forte senso realistico.Stesso il fatto che la nostra Università abbia cambiato nome “Università di Cassino e del Lazio meridionale” intende lanciare un segnale importante cercando di definire una identità alternativa in un territorio al confine tra fine Centro e Inizio Sud e aprire le frontiere al di là dei confini locali, mescolando al meglio accoglienza ed efficientismo, due ingredienti di “due Italie diverse” e potere al meglio attrarre nuovi talenti giovanili, già da un punto di partenza. Per quanto la nostra sia una piccola Università, siamo al quinto posto per il rilascio delle Borse di studio e per quanto ci siano dei problemi burocratici garantisce il rimborso dei contributi a favore degli studenti che risultino meritevoli. Sono dei punti di forza sui quali all’università conviene investire e pubblicizzare, di certo si tratta di vantaggi non di poco valore. Soprattutto in questi tempi dove con le recenti manovre il costo della vita sembra tendenzialmente aumentare. Già uno studente con delle condizioni

economiche da non privilegiato, può attraverso l’impegno, il sacrificio e la diligenza non avere la percezione di conseguire determinati risultati con eccessivi costi, per cui questi valori possono essere parte caratterizzante del nostro sistema, per chi è soprattutto meritevole. Insomma sono caratteristiche che rispecchiano una Università tra le tante del Sud, che dà una chance in più a tutti al di là della provenienza sociale ed economica dello studente potenziando altamente la convenienza nell’ investimento nel suo percorso di autorealizzazione personale. Già questa percezione sembra aumentare con i test di ingresso che non sono selettivi ma orientativi sostenendo lo studente a conoscere meglio se stesso e auto-indirizzarsi nel suo percorso. Tanto più, è vero che non si favorisce dei meccanismi selettivi tipici nei grandi Poli di eccellenza, per cui “solo i migliori vanno all’università”, ma la nostra Università diffida da questa logica di mercato promuovendo valori differenti dalla selettività e dell’eccessiva competitività, concedendo a tutti una possibilità di mettere alla prova se stessi e di rivalutarsi al meglio. Lo studente in questo modo è messo nella condizione di maturare le

proprie attitudini e allo stesso tempo attraverso l’impegno, dimostrare di diventare pienamente meritevole e di ottenere determinati risultati. Eppure penso che rientri nello spirito deontologico della nostra Università

mescolare questi due ingredienti: meritocrazia e uguaglianza. Due ingredienti che diano parità di diritto a tutti di studiare indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza, ma allo stesso tempo promuovere meritocrazia all’interno del sistema. Per cui lo studente può brillare di luce propria nel superamento delle prove e nella coltivazione del proprio percorso universitario e formativo indipendentemente dalla propria posizione economia e sociale. Inoltre minore saranno i crediti accumulati dallo studente nel corso degli anni accademici, più sarà soggetto a una maggiorazione nel pagamento della tasse. Si valorizzerà in questo modo lo studente che dimostra maggiore spirito di sacrificio, in quanto al superamento di tutti gli esami in modo puntuale nel corso dell’anno accademico con una certa media, avrà diritto a determinati rimborsi. E questa non si chiama meritocrazia? Ecco perché la nostra Università tra le altre emergenti del Sud, punta molto su carte alternative che non vanno sicuramente discriminate e che portano anche a una maggiore salvaguardia dei diritti di uguaglianza riferite allo studio,attraverso una maggiore ospitalità e un maggiore magnetismo

per poter attrarre più capitale giovanile. Le statistiche ci dicono quali siano i Poli di eccellenza, ebbene contano.I numeri hanno sicuramente la capacità di misurare, ma nella loro grande precisione ci sono alcuni

aspetti della realtà che non sono in grado di catturare. In quanto non esistono Università che producono talenti, ma esistono Università che stimolano i talenti e che siano in grado di accompagnare gli studenti nel loro personalissimo percorso anche attraverso la guida e il pensiero intellettuale dei docenti. Senza dubbio le grandi Università appartenenti alle grandi élite (Luiss, Sacro Cuore, Bocconi), nonostante il prestigio e la profonda immagine positiva, contribuiscono a creare degli ottimi biglietti da visita per chi si laurea in questi Poli. Ma le attitudini naturali, il talento che lo studente intende coltivare con il proprio entusiasmo e per una sua scelta, non sono definibili dalla posizione geografica dei luoghi di formazione. E di certo il proprio avvenire professionale non è determinabile cronicamente dalle istituzioni che uno studente sceglie di frequentare in quanto le proprie capacità di auto-derminarsi, le attitudini, le predisposizioni, il carattere stesso dello studente e perfino la visione sociale che l’Università trasmette ai propri studenti sono risorse informali che le statistiche e le stesse classificazioni riferite agli Atenei non sono in grado di

rilevare. A mio parere queste statistiche classificatorie rimangono dei “pericolosi” condizionatori di scelta, quasi come delle Agenzie di rating.Tuttavia di fronte a un ceto medio che si impoverisce progressivamente la variante economica è rilevante per la scelta della propria Università. Prendendo l’esempio di Cassino i costi abitativi sono molto bassi. In media intervistando diversi studenti corrispondono a 200 euro circa. Sono cifre decisamente convenienti dove i costi della vita divengono altamente sostenibili rispetto ai grandi centri del Nord. E allora presentando tutte queste motivazioni diventa facile immaginare, in un futuro non troppo lontano, di ritrovare degli studenti che

alle spalle portano con sé storie di “immigrazioni al rovescio” dal Nord al Sud per motivi di studio. Qualcuna sicuramente già presente.

Angelo Gaudiano

Febbraio 2012

ATENEO

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Hai mai sentito parlare del S.O.T. ?30 mila euro annui investiti ma solo il 5% degli studenti conosce e apprezza lo Sportello Orientamento e Tutorato. Ogni anno l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale indice il bando SOT . Il Bando è finalizzato a selezionare 30 Studenti che offrono un servizio informativo e di orientamento ai colleghi più giovani o comunque meno ambientati nel contesto universitario . Ogni operatore infatti offre un servizio presso gli appositi uffici ubicati nelle cinque Facoltà presenti nell’Ateneo Cassinate, e allo sportello unico del Rettorato sito in via Marconi , per un numero di ore pari a 100 . Il compenso per ogni operatore è pari a 1000 euro a valle delle 100 ore previste . I requisiti necessari per la candidatura alle pre-selezioni sono: iscrizione ad un corso di laurea magistrale , regolarità nella situazione tasse e contributi e media di almeno 25/30 relativa agli esami sostenuti nei dodici mesi antecedenti la data di pubblicazione del bando. Il S.O.T (Sportello di Orientamento e Tutorato ) è ideato e realizzato dal C.U.Ori ( Centro Universitario per l’Orientamento); si tratta quindi di un progetto che evidenzia la capacità del nostro Ateneo a interagire con qualsiasi forma di esigenza del corpo studentesco . Un progetto che prevede la partecipazione degli stessi studenti , dando loro la possibilità di vivere un’esperienza che serve ad arricchire il proprio bagaglio culturale e personale , e di usufruire di una retribuzione che , in questo momento di crisi economica generale , aiuta certamente gli studenti interessati a sostenere parte delle spese necessarie a completare il proprio percorso di studi . Soprattutto il S.O.T. è un’occasione utile agli studenti novelli o che vivono con difficoltà il mondo universitario , dando loro la possibilità di migliorare il loro percorso con l’aiuto di un collega . Purtroppo la verità è che si tratta di un’occasione sprecata per l’Ateneo Cassinate . Nonostante l’impegno del C.U.Ori e degli operatori che vivono l’esperienza con la massima passione secondo un sondaggio realizzato dall’Associazione Studentesca “Ultimo Banco” su un campione casuale rappresentativo della comunità universitaria cassinate secondo facoltà di iscrizione , si evince che : il 62% non ha mai usufruito del SOT, il 31% non sa cosa sia il SOT, per il 5 % funziona molto bene o abbastanza bene,per il 2 % funziona poco bene o per nulla bene . I dati generati dal sondaggio sono tutt’altro che confortanti ! Il 93

% degli studenti non sanno cosa sia il S.O.T. o non ne hanno mai usufruito . Il problema è che lo studente bisognoso del servizio non è a conoscenza del S.O.T. , oppure non ritiene lo stesso un mezzo valido per risolvere i propri problemi . Secondo Nicola Polizzi , Presidente dell’Associazione Studentesca Ultimo Banco : “ Il S.O.T. è un ottimo servizio fornito dall’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale , ma come si evince dal sondaggio necessita di un cambiamento radicale . La nostra Associazione crede che le modalità di selezione degli operatori sia completamente sbagliata, servono persone e soprattutto modalità di selezione in grado di promuovere l’iniziativa il più possibile . Per noi l’operatore deve soprattutto essere una persona capace di interagire con il collega universitario . Deve quindi essere un soggetto noto tra i corridoi della propria facoltà e godere della stima dei colleghi . Nei prossimi mesi faremo una proposta agli organi di competenza. La proposta è quella di selezionare gli operatori con lo strumento democratico per eccellenza : le elezioni ! Saranno stesso gli studenti a scegliere la figura che li aiuterà nel percorso universitario . E’ ovvio che in questo modo la percentuale di studenti che non conosce il significato del S.O.T. scenderà vertiginosamente . Ovviamente la nostra proposta prevederà dei requisiti di merito – numero di crediti e media - che lo stesso operatore deve avere per poter realizzare la candidatura ; è importante scegliere persone la cui storia universitaria sia da esempio per i colleghi neo-iscritti , ma è soprattutto necessaria la capacità di relazionarsi con la collettività .”

Maria Giovanna Di Giorgio

La Manovra “Salva Italia”? Non graviamo sugli studenti

All’interno del decreto “Salva Italia” è contenuta una misura che prevede la rivalutazione del 60% delle rendite catastali degli immobili. Questa norma purtroppo inciderà direttamente anche sugli studenti universitari e sulle loro famiglie. Come è noto, infatti, l’individuazione della fascia di reddito, che comporta direttamente l’entità delle tasse universitarie, è generata dal calcolo dall’ISEEU (Decreto Legislativo n. 109/1998 e successive modificazioni e integrazioni), che ha nei suoi indicatori anche la rendita catastale degli immobili di proprietà.In parole povere, a parità di reddito rispetto al precedente anno, praticamente tutti gli studenti di tutte le università Italiane – l’Italia è il Paese con la percentuale più alta di case di proprietà - si troveranno in una fascia di contribuzione superiore, versando così più contributi .Se la cosa può essere positiva per le casse degli Atenei, che obiettivamente

- salvo sprechi - non versano in ottime condizioni, al contempo sarà un’ulteriore “mazzata” per tutte le famiglie italiane, e come sempre accade chi ne pagherà le maggiori conseguenze saranno i “non-figli-di”. Coloro che se lo possono ampiamente

permettere già oggi infatti in larga misura non percepiranno neanche l’aumento di queste tasse (senza considerare che ovviamente chi è già nella fascia di reddito più alta non avrà alcun aumento); mentre coloro che stanno già oggi faticando per permettere ai propri figli una formazione universitaria avranno un ulteriore impedimento dettato da questa norma.Nicola Polizzi e Marco Carlino - Rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico dell’ Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale - affermano :“ Pur volendo considerare giusta la rivalutazione della rendita catastale degli immobili in un’ottica generale, al contempo non possiamo non considerare questa conseguenza, e non lavorare per difendere sostanzialmente il diritto allo studio. La suddivisione in fasce e l’entità delle tasse è materia delegata sostanzialmente ai singoli Atenei . Per gli Atenei come il nostro dove il rapporto tra i fondi

derivanti dalle tasse degli studenti e l’FFO è vicino alla soglia del 20% è necessaria una ricalibrazione delle fasce in funzione dell’aumento “.

Maria Giovanna Di Giorgio

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Febbraio 2012 FACOLTA’ INGEGNERIA

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Un’esperienza che ti cambia la vita“Lo que pasa en Erasmus, se queda en Erasmus!” (Quello che succede in Erasmus, rimane in Erasmus!). E’ questo il motto degli studenti stranieri provenienti da tutta le facoltà di tutte le università europee che hanno intenzione di effettuare una parte del proprio percorso universitario in un’altra nazione europea (nel mio caso è stata la Spagna). E’ un’esperienza che ti lascia il segno, che ti cambia la vita e alla fine ti lascia un vuoto nel cuore. Solo chi lo ha già fatto può veramente capire. Ho avuto la fortuna di partire con altri tre miei cari amici ed inoltre nella città spagnola dove sono stato, Santander, ho trovato centinaia di studenti con cui ho legato da subito. Sono persone che solo se si fa un’esperienza del genere si possono conoscere. Tutti diversi e tutti che come te hanno una storia della propria vita da raccontare. E’ la mentalità che accumuna, il fatto di sfruttare un periodo della propria vita spensierati e pensando solo a stare bene. Non bisogna dimenticarsi però che non è un periodo sabatico ma che in realtà si tratta di fare una parte del proprio percorso scolastico in un’altra università. C’è poi la legenda che per gli studenti Erasmus i professori hanno un particolare occhio di riguardo ma nel mio caso non è stato cosi. Certo alcune piccole agevolazioni ci sono state, ma come tutti gli altri studenti

bisogna mettersi sotto e studiare duro. Inoltre, questo tipo di esperienza ti fa crescere molto interiormente essendo lontano da casa e dovendotela cavare in molte situazioni difficili. Questo però non deve essere motivo per non partire anzi deve essere uno sprono per affrontare questo tipo di esperienza. Alla fine di tutto, quando a malincuore bisogna dire addio piano piano a tutti (perché chi se ne va un giorno e chi in un altro) si ha l’illusione - quando tocca a te - a salutare tutti di poter tornare tranquillamente alla vita comune. Ma non è cosi e per un certo periodo si sta anche male perché si ha una specie di richiamo a tornare a quella vita. Il cosidetto “Mal d’Erasmus”. Personalmente e come tante altre persone, questo star male è passato solo dopo essere tornato in quella città, quando ti rendi conto che la magia è finita e che bisogna tornare alla vita di tutti i giorni. Complessivamente, quindi, è stata un’esperienza bellissima, da consigliare a tutti quelli che hanno un po’ di coraggio ad affrontare la vita. Per chi volesse partecipare descriverò brevemente le modalità per farlo. Il bando esce intorno a febbraio-marzo per partire poi dai 3 ai 12 mesi (primo semestre, secondo semestre o entrambi). Si partirà quindi a settembre dello stesso anno o a febbraio dell’anno successivo. Una

volta presentata la domanda bisogna aspettare la graduatoria nel giro di qualche settimana e vedere se si e’ risultati vincitori. La graduatoria va in base alle preferenze scelte durante la compilazione della domanda e dalla media dei voti conseguiti. A questo punto si ha una settimana di tempo per dare conferma. Successivamente bisogna parlare con il professore che ha i rapporti con questa università per la scelta degli esami da effettuare nell’università straniera, stilare il PAF, farlo revisionare dal proprio coordinatore e successivamente mandarlo in consiglio. Una volta approvato non rimane altro che compilare e firmare altre carte, rispettando alcune scadenze, ed

aspettare la data di partenza. Per controllare la data di uscita del bando bisogna guardare nella sezione “internazionalizzazione” del sito unicas.it. Per presentare la domanda poi bisogna scaricare il modulo da internet e consegnarlo all’ufficio internazionalizzazione, situato al secondo piano della Folcara. Non rimane altro che dire per chi avrà l’audacia di partire: Buon Viaggio!

Angelo Ferraro

Nel degrado il parcheggio multipiano di Via di Biasio Ultimo Banco: servono interventi rapidi

Adiacente la Facoltà di Ingegneria è situato il parcheggio multipiano, che giace in condizioni di netto degrado. A tal proposito, occorre evidenziare le problematiche che lo rendono quasi inutilizzabile ed a tratti pericoloso. Sommerso da immondizie sulle scale, la luce mancante in ogni piano, le lastre di ferro dell’asfalto innalzate,

locali dell’ascensore rotto non coperti, calcinacci, intonaci staccati, controsoffitti appesi e qualsiasi cosa contribuisce a rendere squallido un ambiente; da qui la necessità di intervenire con urgenza per ridare sicurezza e utilità, ma anche decoro alla struttura e a tutta l’area circostante. Non si può parlare di semplice pulizia

perché qui stiamo parlando di una situazione di grave degrado che non permette a chi ne usufruisce di avere per lo più una sicurezza personale. Una cattiva informazione che genera una sostanziale distorsione dei fatti è che il parcheggio viene denominato “Il parcheggio multipiano dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale”. In realtà non è così, perché il parcheggio multipiano di Via di Biasio è stato costituito sulla base di un accordo fra Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e Comune di Cassino. La gestione del parcheggio, nonché la stuttura e manutenzione ordinaria e straordinaria è affidata al Comune di Cassino.I Rappresentanti di “Ultimo Banco”, Associazione Studentesca dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, hanno segnalato la situazione di gravissimo degrado in cui si trova il parcheggio multipiano al Comune di Cassino. Ora si attendono

esiti veloci e positivi per il ripristino del parcheggio stesso. Il parcheggio contiene oltre 150 posti auto e nella stragrande maggioranza si tratta di studenti e dipendenti dell’Ateneo i quali non possono permettersi di avere uno stato di abbandono, incuria, trascuratezza dei locali e della scala del parcheggio multipiano.Speriamo e crediamo che a breve si ridia pulizia e agiatezza alla stuttura, affinché possa diventare anche un motivo di vanto per la Città stessa.

Maria Giovanna Di Giorgio

Febbraio 2012FACOLTA’ INGEGNERIA

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Due Senatori Accademici a confrontoNome e CognomeData di NascitaFacoltà di appartenenzaFede politicaLista universitaria di appartenezaIl tuo sognoDescriviti in due aggettiviOrgano di appartenenza universitarioCosa pensi della politica universitaria

Sei stato fedele al tuo percorso politico universitario

Pronostico del risultato delle prossime elezioniPersonaggi pubblici che ti ispirano

Un voto aL’ultima cosa che hai imparato nella tua vita

Cosa manca all’Università degli Studi di Cassino e delLazio MeridionaleLe iniziative più importanti che hai sostenuto

Chi butti dalla Torre: Lorenzo Delli Colli – Marco Carlino Vincenzo Della Corte – Valerio Cirillo Vincenzo De Nisi – Andrea Pagliarella Giuseppe Renna – Marco Campana Fabio Scanevino – Elisabetta Ceccacci Elisa Ljiljanic- Christian Ljiljanic Antonio Maffucci – Marco Dell’Isola Livio Cricelli – Giovanni De Marinis Paolo Vigo – Giovanni Betta

Voto da 1 a 10 al Rettore Ciro Attaianese

Benedetta Cuozzo25/09/1989Ingegneria GestionaleCentroAvanguardia StudentescaLavorareSolare e intraprendenteSenatore Accademico Lasciar fuori il più possibile la vera politicaricordandoci che non siamo politici ma rappresentanti di studenti e il nostro dovere è quello di salvaguardare i loro interessi

Più di fedeltà al mio percorsso universitario,parlerei di fedeltà alle persone che mi hanno concesso la loro fiducia; ho cercato diprendere sempre le miei decisioni in funzione di ciò che era meglio per gli studenti e spero di esserci riuscita

Vincerà la mia listaAldo Moro, Giovanni Falcone, Paolo BorsellinoUltimo Banco: 9Con la forza di volontà e con ladeterminazione si può ottenere ciò che si vuoleFondi destinati alla ricerca

Servizio mensa presso il Polo Didattico di Frosinone

Delli ColliCirilloPagliarellaRenna CeccacciE. LjiljanicDell’IsolaDe MarinisVigo

9

Nicola Polizzi03/11/1984Ingegneria CivileFuturo e LibertàUltimo BancoContinuare a sognareTestardo e permalosoSenatore AccademicoPurtroppo spesso manca quel coraggio che dovrebbe sempre caratterizzare la nostrà età. Non credo si possa definire rappresentanti degli studenti coloro che non hanno mai avuto il coraggio di combattere una battaglia giusta anche serischiosaI 5 anni di rappresentanza studentesca per me un esperienza bellissima. Ora che sono agli sgoccioli della mia carriera universitaria posso dire con grande orgoglio di non aver tradito il mio sognoche mi ha spinto a cominciare questafantastica avventuraUltimo Banco vinceràPaolo Borsellino, Gianfranco Fini, ItaloBocchinoAvanguardia Studentesca: 4La fortuna non esiste. Esistono solo occasioni colte e coccasioni mancate La voglia di credere nelle proprie potenzialitàI Corsi di Formazione per gli studenti della Facoltà di Ingegenria e la battaglia per aumentare il numero degli appelli utili agli studenti della Facoltà di Letteree Filosofia

Delli ColliCirilloDe NisiRennaCeccacciC. LjiljanicMaffucciCricelliVigo

7-

di Maria Giovanna Di Giorgio

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Febbraio 2012 FACOLTA’ GIURISPRUDENZA

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Ridisegnare l’ateneoNovità in atto, dal cambio nome al nuovo statuto: I pareri del nostro Preside Vicario

In merito all’adozione del nuovo statuto e al cambio nome del

nostro Ateneo, abbiamo posto alcuni quesiti al Professor Fulvio Pastore, docente di diritto costituzionale presso la facoltà di giurisprudenza, nonché Preside Vicario della stessa.

Cosa può dirci riguardo l’adozione del nuovo statuto, a seguito della Riforma Gelmini, e quali sono le sue considerazioni a proposito?La legge 240 del 2010, cd. Riforma Gelmini, ha previsto come adempimento obbligatorio da parte degli atenei l’approvazione di nuovi statuti che fossero conformi alla nuova disciplina del sistema universitario. E’ stato previsto anche un termine di sei mesi dall’entrata in vigore della riforma assegnato alle università, scaduto il quale si prevedeva una sanzione, ossia il commissariamento di fatto degli atenei stessi da parte del ministero. Ovviamente, l’Università di Cassino vi ha provveduto subito, non solo per evitare la sanzione, ma anche perché il processo di riforma è stato visto come un’occasione per ridisegnare complessivamente l’ateneo, riorganizzare le strutture di didattica e di ricerca e progettare il futuro, rilanciando così la nostra Università. Io, per altro, ho avuto l’onore di far parte della Commissione Statuto dell’Ateneo, costituita da quindici componenti, incluso il Rettore, seguendo in tal modo i vari processi istituzionali. Grazie alla volontà del Rettore, ci siamo confrontati con le varie comunità del nostro Ateneo, con le varie facoltà, con il personale amministrativo e con gli stessi studenti, ed è stato anche attivato un forum sul sito dell’Ateneo; lavorando quindi in un modo molto partecipato e condiviso dalla comunità universitaria.

E per quanto riguarda invece la divisione in dipartimenti?Anche questa scelta è stata imposta dalla riforma Gelmini che prevede la soppressione delle facoltà e che i dipartimenti si occupino sia della didattica sia della ricerca. In passato le cose erano ben distinte: le facoltà si occupavano della didattica e i dipartimenti della ricerca. Io ritengo che questa scelta d’indirizzo della riforma Gelmini sia, nelle sue linee ispiratrici, da condividere poiché

ci deve essere sinergia tra didattica e ricerca, due attività importanti per l’università e, dunque, devono trovare reciproco alimento l’uno nell’altra. Voglio sottolineare che la legge imponeva una serie di scelte, ma lasciava comunque dei margini di autonomia all’Ateneo per prevedere una disciplina differenziata originale rispetto a quella degli altri atenei. Quindi lo statuto in parte ha un contenuto imposto dalla legge, dall’altra, invece, è più originale ed è frutto di scelte discrezionali dell’Ateneo e noi abbiamo cercato di sfruttare questi spazi di autonomia per costruire un vestito fatto su misura, che corrispondesse ai bisogni e agli interessi dell’ambito universitario cassinate. Da poco è stato cambiato anche il nome del nostro Ateneo, da Università di Cassino a Università di Cassino e del Lazio Meridionale, a cosa è dovuta questa modifica?Sicuramente il nome Cassino è evocativo, quindi è stata giusta la scelta della Commissione e degli organi deliberanti di Ateneo di mantenere la dicitura “Cassino” nella nuova denominazione. Con “Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale” non abbiamo voluto cancellare questo riferimento alla città cassinate, che ha un rilievo storico molto importante. Infatti, Cassino è riconosciuta anche a livello internazionale ed ha una storia oramai millenaria. Come ben sappiamo, il primo processo

d’integrazione europea è stato fatto dall’ordine dei benedettini, e proprio San Benedetto è il Patrono d’Europa. Sarebbe stato un errore togliere dalla denominazione “Cassino”, ma allo stesso tempo abbiamo voluto aggiungere un riferimento geografico più ampio per richiamare l’ampio bacino d’utenza. Calcolando che noi abbiamo circa undicimila studenti iscritti, di questi meno di mille risiedono nel comune di Cassino; è sembrato opportuno che l’espressione “Lazio Meridionale” indicasse un’area più ampia, com’è nella realtà. Molto spesso il nostro Ateneo è considerato a torto piccola università, mentre secondo tutti i parametri e le classificazioni ministeriali, il nostro ateneo rientra tra quelli medi. Professore, proprio a riguardo delle precedenti classifiche, vedemmo Cassino rientrare tra le facoltà peggiori. Cosa può dirci a proposito? Ci sono dei margini di discrezionalità per tali classifiche, e se si quali sono?Per quanto riguarda le classifiche periodicamente pubblicate su quotidiani d’informazione di un certo prestigio, la posizione di ciascun ateneo dipende dai parametri adottati complessivamente. L’Università di Cassino si colloca in posizioni mediane anche in queste classifiche, per quanto discutibili possano essere i parametri. Ci sono margini di miglioramento, sia per la didattica, sia la ricerca, sia il collegamento con il territorio e il ponte che vogliamo gettare tra l’università

e il mondo del lavoro, siamo quindi fiduciosi nel migliorare le cose. In alcuni casi tra l’altro ci sono parametri penalizzanti, ad esempio, possiamo vedere il parametro tra Spese fisse e Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), che dovrebbe collocarsi sotto il 90% per considerare virtuosa un’università. Bisogna tenere conto del fatto che il FFO, cioè i soldi che il Ministero anno per anno dà all’ateneo, possa rappresentare una percentuale molto variabile rispetto a quello che è il totale delle entrate dell’Ateneo. Allora è normale che se un Ateneo come il nostro ha più del 50% di entrate diverse dall’FFO, cioè se questo rappresenta meno del 50% delle entrate, lo sforamento del rapporto del 90 % tra spese fisse e FFO diventa inevitabile. È chiaro che in teoria ci può anche essere un ateneo in cui il FFO rappresenta l’80% delle entrate, e quindi è più facile mantenersi sotto il 90%. Questo può essere un parametro applicabile ma pur sempre menzognero. Infatti, noi a Cassino abbiamo un bilancio solido, una realtà finanziariamente sana ma veniamo indicati come università non virtuosa perché sforiamo questo parametro. Possiamo ben vedere, quindi, che a volte queste etichettature sono fuorvianti e menzognere perché conseguenza di parametri non attendibili.

Selena Di Raimo

Febbraio 2012FACOLTA’ GIURISPRUDENZA

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E’ più facile spezzare un atomo che un pregiudizio...

E dire che Einstein aveva capito tutto,è alquanto scontato.Non c’è cosa peggiore che quel giudizio affrettato,pronunciato per sommi capi senza una vera e propria cognizione di causa.Ebbene,questo è ciò che negli ultimi tempi ha caratterizzato il giudizio di una parte dell’opinione pubblica sulla nostra Facoltà di Giurisprudenza.Cercherò di esporvi la questione non elaborando una sorta di apologia del nostro ateneo,piuttosto andando ad analizzare quelli che sono i punti salienti che causano cotanto scetticismo. Da una classifica sulle facoltà migliori in Italia stilata dal Censis Università, preparata sulla base di 4 indicatori di valutazione (produttività, ricerca, didattica e rapporti internazionali), notiamo come il nostro piccolo ateneo si trovi al penultimo posto,il 44 esimo,mentre nella top 3 troviamo Siena,Trento e il noto Ateneo Bolognese, a dispetto delle note facoltà Romane e Partenopee,posizionate su per giù nel mezzo. Il punteggio finale va da 66 a 110 ed è il risultato della media di ciascun indicatore. Pertanto, vorrei soffermarmi su questi elementi che così esposti sembrerebbero essere gravemente insufficienti.Didattica: il nostro ateneo offre la possibilità di scegliere un corso di studio finalizzato ad una laurea magistrale in giurisprudenza,oppure finalizzato a una laurea triennale in operatore giuridico. Gli insegnamenti attivi non sono certamente in misura minore o di minore importanza ai fini di una adeguata preparazione,ma anzi,molto spesso proprio grazie ad un ambiente meno caotico e disordinato,sono organizzati seminari,gruppi di

studio,convegni dediti proprio ad una più approfondita comprensione delle materie studiate. I docenti? Parliamo di professori provenienti perlopiù da Roma e Napoli, molto spesso trattasi di avvocati e in genere professionisti affermati che per passione decidono di mettere il loro sapere a servizio degli alunni,cercando di trasmettere il più possibile la propria passione per le materie oggetto di insegnamento, dispensando casistiche concrete, preziosi consigli frutto di esperienza che sicuramente saranno utili per un proficuo futuro lavorativo;molto spesso anzi,gli studenti decidono di rimanere in contatto con i professori proprio per continuare ad essere consigliati nelle loro scelte lavorative o,perché no,affiancarli nella loro attività didattica come assistenti.Rapporti internazionali? Beh, nonostante la “piccola” dimensione dell’ateneo cassinate, numerose sono state le attività dai connotati internazionali foriere di interesse per molti studenti: proprio per citarne una delle ultime, un seminario sul diritto del lavoro organizzato dall’Università di Castilla La Mancha,che si svolgerà in Spagna nella città di Almagro e vedrà coinvolti studenti provenienti dalle diverse Università europee afferenti all’European Working Group on Labour Law, quali le Università di Leicester (UK), Hannover (DE), Strasburgo (FR), Utrecht (NL), Castilla La Mancha (ES) oltre, naturalmente, l’Università di Cassino. Per non parlare poi dei numerosi convegni,seminari,ecc, dove frequentemente sono invitati a partecipare docenti provenienti da Università europee,come quelle

tedesche,spagnole e francesi. E ancora,il progetto Erasmus che certo non manca nel nostro ateneo,al fine di non privare gli studenti di un’esperienza interessantissima e altamente proficua per ampliare il proprio bagaglio e di cultura e di esperienze personali.Tutto ciò per dimostrare semplicemente come una analisi non superficiale su molti elementi oggettivamente non contestabili, dovrebbero portare a non “snobbare” questo ateneo solo sulla base di una classifica. Molti studenti della stessa città di Cassino decidono di frequentare una facoltà di diritto fuori sede,quando avrebbero l’opportunità di studiare nella loro stessa città. Troppo spesso ,si pensa che andare fuori possa agevolare in qualche modo, mettendo in secondo piano quello che in realtà fa davvero la differenza: l’impegno di ciascuno di noi nello studio, l’interesse per ciò che studiamo,la passione,la voglia di impegnarci davvero per poter terminare il prima possibile il nostro

percorso e il prima possibile tentare di entrar a far parte nel mondo del lavoro. Ahimè, troppo forte è il pregiudizio che penalizza questo ateneo, e troppo spesso si guarda solamente al “nome” o ad una sorta di “prestigio” che questo o quell’ateneo riveste nella opinione pubblica. Senza contare invece le numerose eccellenze che questo polo didattico sforna ogni anno,studenti volenterosi che hanno o stanno ottenendo numerose gratificazioni professionali. Ed è per tal motivo, che esorterei ognuno di noi a difendere con rispetto e con orgoglio l’ateneo che frequentiamo, e ad impegnarci in prima persona, a smentire le voci che vogliono la facoltà di legge di Cassino come penultima in Italia e dimostrare di valere al pari se non meglio degli studenti provenienti da altre località. E’ risaputo, purtroppo, che i pregiudizi sono i re del volgo.

Antonella Agronzi

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Febbraio 2012 FACOLTA’ GIURISPRUDENZA

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Una prestigiosa iniziativa di rilievo nazionale, qualche dritta per non lasciarsela scappare!

ELSA Italy presenta il premio Giurista dell’AnnoELSA, la cui dicitura recita The European Law Student’s Association , è la più grande associazione indipendente di studenti e neo-laureati in giurisprudenza ; nata nel 1981 ad opera di un gruppo di studenti provenienti da diverse aree europee, oggi ELSA vanta oltre 36.000 soci accomunati dalla passione per lo studio delle problematiche giuridiche ed internazionali. ELSA opera su ben tre livelli: internazionale, nazionale e locale; si avvale di indispensabili sezioni locali, collocate in ben 220 sedi universitarie in 43 Paesi in tutta Europa, mentre la sede di ELSA International è a Bruxelles, situata presso l’ELSA House. Associazione culturale e senza scopo di lucro, ELSA si prefigge l’obiettivo della “costruzione di un mondo più giusto fondato sul rispetto della dignità umana e della diversità culturale”, nonché promuovere la formazione di giuristi professionalmente qualificati. Ed è proprio ELSA Italy la fautrice di una interessante iniziativa che coinvolge direttamente tutti noi studenti di giurisprudenza : Il Premio Giurista dell’Anno (GdA), con il quale desidera rendere omaggio a coloro che si sono distinti nel panorama giuridico italiano per il contributo offerto allo

sviluppo del diritto vivente, nei dibattiti dottrinali così come nelle aule di giustizia. Creato nel 1994, tale riconoscimento ha visto premiare personaggi dell’autorevolezza di Paolo Grossi, Rodolfo Sacco e Stefano Rodotà; dopo q u a l c h e anno di assenza, E L S A I t a l i a continua la tradizione l e g a t a

all’onorificenza con l’edizione 2012. Molte le novità legate all’architettura del premio, prima fra tutte, l’edizione 2012 in collaborazione con ELSA Roma intende dar voce ed espressione all’intera comunità studentesca delle Facoltà di Giurisprudenza italiane, coinvolgendo attivamente ogni

singolo studente per esprimere la propria preferenza per i candidati selezionati. Dodici i candidati

selezionati per il premio GdA 2012: Prof. Roberto Bin, Prof. Giovanni Maria Flick, Prof.ssa Paola Severino, Prof.ssa

Marta Cartabia, P r o f . G i o r g i o G a j a , P r o f .

G i u s e p p e T e s a u r o , P r o f . S a b i n o

C a s s e s e , P r o f . Antonio Padoa Schioppa, Dott. Bruno Tinti, Prof. Giovanni Fiandaca, Proc. Agg. Nicola Gratteri, Prof. Antonio Tizzano; senza dubbio tutte personalità di lustro nonché rilievo nazionale, alcune delle quali ben note a noi studenti dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale,

in quanto autori di celebri manuali o partecipanti a convegni organizzati dai docenti della nostra facoltà. Al fine di consentire tale traguardo, verranno allestiti speciali “Election Days” all’interno di 52 atenei del Paese, con la partecipazione di 150.000 votanti. Emblema dell’iniziativa è la “Bilancia d’Argento” che verrà conferita al vincitore durante la cerimonia di premiazione, in occasione della Notte di Gala di ELSA Italia. L’evento si terrà a Roma il 27 Aprile, in una location istituzionale di grande prestigio. Ad oggi, la nostra facoltà non dispone di una sezione ELSA, è allora giunta l’occasione di adoperarsi oltre che per la mera votazione, anche per una collaborazione attiva! Ogni singola votazione sarà fondamentale, ma ancor di più lo sarà la collaborazione di coloro che vorranno prestare la propria disponibilità partecipando come “personale tecnico” durante gli Election Days nei relativi stands adibiti. Ti interessa imbarcarti nell’impresa? Che aspetti! Per info e contatti : [email protected] e [email protected].

Annarita Rossi

Dove non arriva la realtà, arriva la pagina Web

UniCaLex: Forum per lo scambio di informazioni e luogo di socializzazione

Muoversi all’interno dell’ambiente universitario può risultare tutt’altro che semplice: rispettare scadenze e termini importanti, seguire iter burocratici lunghi e complessi, aggiornarsi sui corsi e sugli esami,una serie di “oneri” che richiedono costanza da parte dello studente e necessità di vivere in prima persona la facoltà. Tuttavia, non tutti gli studenti si trovano nella condizione di poter frequentare e aggiornarsi quotidianamente: studenti lavoratori, studenti fuori sede o pendolari che hanno difficoltà di spostamento. Per non penalizzare queste categorie, ecco che entra in scena un valido strumento che si affianca al già prezioso sito universitario: UniCaLex, il cui sottotitolo recita “Il primo sito creato dagli studenti per gli studenti”. Nato dall’idea di alcuni ragazzi iscritti alla facoltà, si propone di aiutare proprio quelle categorie deboli , per così dire “svantaggiate”, tramite lo scambio di notizie utili riguardanti l’intera vita universitaria, dalle modalità di

svolgimento d’esame alle cosiddette FAQ – le domande più ricorrenti- , dai testi da adottare all’orario di lezione dei vari insegnamenti. UniCaLex, costituisce inoltre, un efficiente mezzo di divulgazione, usato anche da alcuni docenti al fine di pubblicizzare giornate di studio, seminari e convegni dalle tematiche più disparate, nonché master e ogni tipo di attività extra.

Tutti possono accedere al sito e registrarsi tramite una semplice e veloce procedura, in modo da poter inserire argomenti e commentare post altrui; ovviamente nel rispetto del regolamento del Forum. In un passato non troppo remoto non sono mancate le polemiche: trattandosi

di un sito internet visibile a tutti è ovvio che tale forma di “pubblicità” rappresenti una sorta di arma a doppio taglio, innescando la possibilità di eventuali responsabilità; è importante quindi che venga garantito un uso corretto e leale del Forum, utilizzando toni civili ed educati ed evitando il più possibile di creare contenuti diffamatori. Nonostante ci si possa

“nascondere” dietro un nickname, è naturale che la responsabilità risieda sempre in capo al soggetto che scrive. E’ anche prevista una apposita sezione dedicata agli “annunci” dove è possibile trovare libri in vendita, dispense e talvolta riassunti realizzati dagli stessi studenti, con la relativa possibilità di

inserire il proprio annuncio personale. Da qualche tempo, anche UniCaLex ha ceduto al fascino del social network del momento, approdando su Facebook, dove è possibile iscriversi al relativo gruppo. UniCaLex non rappresenta una fonte ufficiale, in quanto potrebbero essere presenti informazioni inesatte scritte da utenti in buona fede e poiché per questa funzione c’è già il sito di facoltà; tuttavia rappresenta un validissimo luogo di scambio di informazioni dove gli studenti possono raccontare le proprie esperienze, porre i propri quesiti e mettere a disposizione degli altri le conoscenze acquisite lungo il percorso universitario. E perché no, diventare anche un luogo di socializzazione alternativo.

Annarita Rossi

Febbraio 2012FACOLTA’ LETTERE E FILOSOFIA

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La recente chiusura del CLA: pro e controIn base a quanto appreso dall’ultima seduta del Senato Accademico tenutasi a dicembre, il CLA(Centro Linguistico d’Ateneo) non sarà più finanziato a partire dal prossimo anno accademico.I tagli che ci sono stati hanno portato ad una riduzione di fondi che comunque non lascerà gli studenti scoperti, in quanto si troverà un’altra soluzione più utile in termini economici. Il CLA non riscuoteva particolari successi non solo tra gli studenti, in quanto, i medesimi lamentavano che le verifiche venivano effettuate solo due volte l’anno e che spesso costituiva un punto di blocco per la propria carriera accademica, ma anche alcuni docenti del Corso di Laurea in Lingue sottolineavano la situazione di stallo, poiché ostruiva e impediva al corpo docente di aumentare il numero degli appelli come deliberato nel Consiglio di Facoltà del 21 luglio. Non a caso è stato l’unico corso di laurea ad essere contrario alla delibera. Tuttavia, adesso che il CLA ha chiuso

non viene garantito un servizio di conoscenza linguistica a favore degli studenti. Soprattutto ora nell’era della globalizzazione, dove le conoscenze delle lingue sono fondamentali per favorire al meglio gli studenti e garantire loro la possibilità di una maggiore mobilità formativa e professionale. Occorre sottolineare che il servizio che il CLA garantiva, poteva essere pubblicizzato anche al di fuori dell’Università a favore dei privati e offriva la possibilità di poter ricreare in tal modo una logica auto-finanziaria. Una delle proposte che l’Associazione Studentesca “Ultimo Banco” intenderà promuovere si riferirà direttamente a ricercare i fondi necessari per riattivare un servizio di cui gli studenti stessi dovrebbero principalmente usufruire. Stesso il CLA potrebbe mostrare una certa utilità di servizio anche per la preparazione linguistica degli studenti che intendono svolgere l’attività-esperienza Erasmus. Sicuramente

il CLA non avrebbe trovato alcuna ragione di essere chiuso se ci fosse stata una maggiore richiesta di formazione linguistica da parte degli studenti. Il Centro linguistico dell’Ateneo costituiva un’opportunità per offrire allo studente un servizio accessorio che lo approcciasse verso una maggiore conoscenza delle lingue. Sicuramente la motivazione istituzionale che ha portato a una definitiva chiusura del Centro Linguistico dell’Ateneo risiede anche in una minore richiesta avanzata per il servizio alla preparazione linguistica da parte degli studenti. Se il numero di studenti richiedenti il servizio, fosse stato decisamente superiore, probabilmente il centro linguistico dell’ateneo sarebbe diventato un importante punto di forza della nostra Università, cosa purtroppo non accaduta.Stesso noi studenti, errando, sottovalutiamo l’importanza di un servizio che dovremmo considerare

fondamentale, visto che in media i nostri coetanei europei soprattutto del Centro e del Nord Europa, conoscono l’Inglese e spesso altre lingue.Tutto questo ostacola la nostra capacità di poterci relazionare in una visione multiculturale e allargare le nostre visioni del mondo, soprattutto oggi dove le vicende che riguardano la nostra realtà dipendono da dinamiche imposte dalla globalizzazione.E trovo piuttosto grave che noi studenti ci rinchiudiamo in futili “localismi” senza aprirci in una visione più europea e senza concepire che non siamo soltanto cittadini italiani ma anche europei e che le lingue rappresentano un presupposto necessario affinché si possa incominciare a parlare di integrazione europea.

Raffaele Papa

Tra i nuovi orientamenti che si stanno sviluppando all’interno del mercato del lavoro, dobbiamo elencare il mediatore culturale. Il mediatore culturale è una nuova professione, tuttavia non è ancora riconosciuta nel nostro Paese, tantomeno istituzionalmente in alcuni Paesi dell’Unione Europea. Tuttavia questa figura professionale si sta affermando attualmente. Infatti la globalizzazione porta ad una continua mobilità culturale, stesso i processi di immigrazione pongono un confronto continuativo con più culture nei rapporti sociali, istituzionali e commerciali. Il mediatore culturale è un professionista che aiuta e sostiene la comunicazione aiutando gli interlocutori e i gruppi a superare le loro diversità linguistiche e culturali, ma contemporaneamente interpreta anche i bisogni psicologici e sociali dei clienti stessi e su questo punto vanno a distinguersi completamente dagli interpreti. Bisogna precisare però che questa figura professionale, che si sta attualmente affermando, può lavorare in molti settori. Nel

campo economico e commerciale è richiesta al fine di interagire con imprese estere e clienti stranieri. Può operare all’interno dei tribunali civili e penali come consulente tecnico o di parte a favore di giudici e avvocati per le questioni giuridiche che riguardano stranieri.

Ma questa figura è fondamentale anche per gli enti socio-assistenziali che si occupano di immigrazione, facilitando al meglio la comunicazione, affinché questi ultimi possano effettuare i loro interventi nonostante le divergenze culturali e linguistiche della loro utenza. Anche la scuola usufruisce dei mediatori. La struttura interna della scuola, negli ultimi decenni, è cambiata velocemente soprattutto nei grandi capoluoghi e province del Nord, dove spesso si assiste alla presenza di classi multietniche (rumeni, afghani, maghrebini, cinesi). Dunque l’attività dell’insegnante avrebbe tante difficoltà senza tale figura anche nel rapporto scuola-famiglia.Stesso le Organizzazioni Non Governative fanno richiesta dei mediatori culturali soprattutto se hanno una conoscenza linguistica

che fa riferimento a ceppi culturali di minoranza, su cui focalizzare gli interventi per la tutela dei diritti in campo umanitario. Il mediatore culturale può svolgere attività libero professionale specializzandosi nella consulenza a favore degli immigrati in varie questioni. Difatti il rilascio dei permessi di soggiorno, il ricongiungimento familiare, orientamento al lavoro e la richiesta di ottenimento della cittadinanza sono le principali richieste che il mediatore culturale dovrà affrontare.Già da questi piccoli esempi si può comprendere il vasto campo professionale in cui questa figura può operare. Esistono diversi percorsi formativi che portano a raggiungere questo sbocco formativo. Per accedere a questa professione occorre partecipare a dei master specifici sulla mediazione culturale, o meglio ancora se si è in possesso di stages effettuati all’estero. Oppure esistono delle scuole triennali dedicate alla mediazione culturale, ma si può tranquillamente specializzarsi al meglio in questa figura anche attraverso la propria preparazione universitaria con ulteriori approfondimenti formativi. Le materie da affrontare, oltre alle varie specializzazioni linguistiche,

fanno riferimento a vari percorsi formativi dalla sociologia dei processi culturali, antropologia e psicologia. La formazione si focalizzerà su diverse conoscenze linguistiche di riferimento (rumeno, russo, cinese, arabo, oltre il francese e l’inglese). Sebbene questo profilo non sia ancora riconosciuto è molto richiesto, viste le continue trasformazioni culturali che portano concretamente a un passaggio verso una società sempre più multietnica. L’UGL ha esteso il proprio sindacato verso i mediatori culturali spingendo a una maggiore tutela e a un concreto riconoscimento istituzionale di tale professione. Ormai l’integrazione sociale, culturale e linguistica è richiesta da una “fetta” sempre più rappresentativa della nostra società, per cui il mediatore culturale può essere considerato una figura professionale sempre più emergente. Visto che si tratta di una professione potenzialmente appetibile nel mercato del lavoro nell’epoca della globalizzazione, perché non aggiungere nell’offerta formativa dell’ateneo un master e/o degli stages all’estero per un adeguato approfondimento linguistico?

Angelo Gaudiano

Le nuove professioni nel mercato del lavoroIl mediatore culturale

Febbraio 2012 UNIVERSITA’

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Un Benvenuto alle matricole e ai neo-iscrittiQualche piccolo consiglio per muoversi al meglio nell’ambiente universitario

La redazione si spinge a dare un lieto benvenuto alle matricole e ai neo iscritti di questo Ateneo. Ci sentiamo il dovere di darvi alcuni “consigli” che sicuramente possono essere utili e che voi stessi accumulerete nel corso della vostra personale esperienza universitaria. Studiare è meglio farlo volta per volta ma non vuol dire che uno studio matto e disperatissimo porti per forza a ottimi risultati. Fondamentale è la qualità riferita allo studio. Sapendo all’incirca selezionare al meglio i concetti fondamentali e saperli argomentare nel modo giusto. Sicuramente le lezioni dei docenti vi potranno molto guidare in questo. Ma è molto meglio seguire, anche perché sicuramente l’università, come voi stessi percepite da questi primi entusiasmanti incontri con i vostri nuovi compagni, è anche un luogo di socializzazione, un luogo in cui prendersi più di una pausa,non solo per prendere un aperitivo e condividere del tempo insieme, ma anche per scambiare idee, conoscere punti di vista e tanto più sentirsi valutati e riconosciuti in modo diverso agli occhi degli altri e in questo modo sentirsi fiorire.Non va sicuramente concepita come un luogo riferito esclusivamente al dovere.Gli associo un significato simbolico, in questo senso perché forse questa tappa di età è quella più esplosiva dove si hanno determinate attese e si intendono raggiungere traguardi specialmente a livello sociale e psicologico che l’esperienza del liceo non ci ha portato completamente a raggiungere. E questo rende il percorso allo stesso tempo personale dal momento che la propria storia la si riconnette al proprio presente e allo stesso tempo al proprio futuro. Sarà pure perché il periodo della giovinezza in questa epoca che viviamo si allunga sempre più e la crescita diventa più complessa e disorientata. E per questo che è sempre meglio puntare verso uno studio costante ma che non porti allo stesso tempo a un completo distacco dal contesto universitario. L’Università dovrebbe essere considerata come un vero “ambiente di vita” e non soltanto del dovere. Non occorre stare ai livelli delle Università “bocconiane”, che hanno una radio universitaria e che organizzano degli happy hour pomeridiani per gli studenti. Non occorrono grandi soluzioni per concepire l’Università in modo

diverso e alternativo, anche se fare una radio locale tra noi studenti sarebbe una figata pazzesca!!Penso che tutto questo rientri anche nei nostri bisogni educativi, il “sapersi legare” rendendo le nostre relazioni costanti e non in tutte le circostanze liquide ed istantanee, perché possono avere una loro utilità anche per sostenersi reciprocamente nei momenti di difficoltà. In questo modo avrete un maggiore “sprint” per rendere la vostra esperienza universitaria

più spensierata con un maggiore ottimismo al superamento delle vostre difficoltà, che in qualsiasi tipo di percorso è naturalissimo incontrare prima di raggiungere la meta finale.Raggiungerete una maggiore spensieratezza nel vostro modo di considerare l’Università attraverso un mix tra le due condizioni: dovere e socializzazione; anche per creare un’appartenenza comune e recepire l’ambiente universitario come un contesto familiare in cui non estraniarsi.E forse la cosa più utile è razionalizzare al meglio il proprio studio, rendendolo

più efficace ed efficiente, per disporre del tempo in questo senso. Ci si sono sicuramente discipline in cui rendere tutto questo più praticabile e altre meno, o in cui diventa più risolutivo un apprendimento collaborativo. E’ più che normale vivere la vostra iniziale esperienza universitaria porgendosi le classiche domande “Sarò all’altezza?”, “Riuscirò ad affrontare questo esame?”…. Per cui l’importante è non farsi trasportare dal pessimismo; le risposte sicuramente

si trovano nel corso del vostro tragitto, la velocità nella ricerca non porta a raggiungere certezze immediate, perché si costruiscono con i giusti tempi che occorrono.

E anche per questo diventa importante sostenersi a vicenda e incoraggiarsi reciprocamente. Ma allo stesso tempo non fidatevi delle voci che girano per quanto riguarda le materie di esame. Nella maggior parte delle volte queste voci sono fasulle, difatti non esistono materie impossibili da superare; crederlo non farebbe altro che

incrementare l’ansia e gettare ancora di più nell’aria inutili allarmismi. Non esistono materie difficilissime o impossibili da superare, se siete preparati e meritate, gli esami si superano tanto più dipende anche dal vostro pensiero ottimistico, senza sottovalutare le difficoltà e affrontandole con lo spirito giusto. I docenti poi su questo sono dalla nostra parte, tanto più se vedono che siete diligenti e attenti allo studio della materia. Ma queste piccole prescrizioni verranno automaticamente seguite da voi stessi nel vostro percorso.Le ore da dedicare al tempo libero non devono su questo punto di vista mancare. Importante è la qualità e non la quantità riferita allo studio, facile a dirsi con ironia! Scherzo, ovviamente!Il tempo libero è importante non soltanto per la cura di sé stessi, ma anche per smaltire con maggiore facilità lo stress e accumulare energie positive da reinvestire nuovamente. Ma al di là di tutto, i momenti di svago non possono mancare,attraverso le feste universitarie del Giovedì sera e del Venerdì, “La Bocca” è sicuramente un locale in cui è facile ritrovarsi tra i coetanei dell’università. Se riuscite a razionalizzare ottimamente il vostro tempo potrete usufruire di altri servizi che la stessa Università mette a disposizione di noi studenti. E per quanto riguarda l’intrattenimento il Centro Universitario offre la possibilità di svolgere attività sportive nel campo dell’atletica, nuoto, scherma, tennis e canoa, tutto gratuitamente, basta essere studenti dell’Università.Il Centro linguistico dell’ Ateneo di Cassino e del Lazio Meridionale inoltre mette a disposizione di noi studenti corsi che riguardano il tedesco, russo, inglese e spagnolo, gratuitamente.Il Centro del Coro dell’Università offre corsi di canto ed è riunito nelle manifestazioni ufficiali dell’ateneo per attività di concerto.Ma al di la di questi servizi culturali e di intrattenimento, l’esperienza che accumulerete nel vostro percorso universitario vi porterà sicuramente ad avvicinarvi con maggiore consapevolezza a queste considerazioni.Le mie non sono istruzioni guida sono soltanto verità di uno studente con qualche anno in più, ma sicuramente vostro coetaneo.

Angelo Gaudiano

Febbraio 2012UNIVERSITA’

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In occasione della cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico tenutasi venerdì 27 gennaio, riportiamo nella sua quasi integralità il discorso tenuto dal Senatore Accademico Marco Carlino. Svariati e numerosi i temi, ma anche le problematiche affrontate: dagli effetti del nuovo Statuto, alla necessaria sinergia tra università e territorio, dal problema trasporti alla ricerca intesa come cuore del sapere. “Magnifico Rettore, Reverendissimo Padre Abate, Professor De Rita, Autorità presenti, Egregi Professori, Personale tecnico-amministrativo, colleghi studenti, signore e signori, è un onore per me rappresentare gli studenti dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale e in questa occasione solenne lo è ancora di più. Per noi studenti oggi è un giorno importante nel quale si stila un bilancio dell’anno passato, e ci si confronta sulle prospettive, sulle preoccupazioni e sulle speranze per l’Anno Accademico che sta iniziando con rinnovato vigore. Questo è senza alcun dubbio uno dei più importanti viste le novità che a breve investiranno l’intero mondo accademico. La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del nuovo Statuto apre una nuova era per la nostra Università. Noi studenti con responsabilità e impegno, così come abbiamo già dimostrato nella fase di elaborazione del testo medesimo, siamo pronti ad affrontare questo radicale cambiamento. Un cambiamento che non riguarda solo il nome, che tanto ha preoccupato l’opinione pubblica. Per chi conosce bene il mondo accademico, sa che tale variazione va ad incidere

profondamente su quelle che sono le missions principali di un’Università, tra queste soprattutto la didattica. L’auspicio è che con la creazione dei macro dipartimenti che andranno a sostituire le Facoltà, si potrà incidere su quelle criticità presenti in alcune di esse e più volte denunciate da noi rappresentanti.” Tuttavia, “molto spesso ci siamo visti costretti a promuovere iniziative per migliorare la didattica in alcune Facoltà, sempre con uno spirito propositivo e collaborativo; non ultima, ad esempio, la richiesta di un maggior numero di appelli nella Facoltà di Lettere. Ci auguriamo pertanto, che con le nuove norme, che entreranno in vigore con la creazione dei macro dipartimenti, sarà l’Ateneo stesso ad intervenire su questa e su altre problematiche tuttora presenti riguardanti prevalentemente la didattica. L’ingresso di due membri esterni nel C.d.A. d’Ateneo, disposti dal nuovo Statuto, rappresenta un fatto di notevole importanza. Guardiamo con ottimismo a ciò, crediamo sia una grande opportunità aprire le porte dell’Università a personalità della società civile estranea al mondo accademico. Ci aspettiamo, infatti, che la città colga questa opportunità e si apra a problematiche che l’evento richiede. Come ha anche detto il Sindaco, ci auguriamo che Cassino divenga sempre più una vera e propria città universitaria, con tutte le conseguenze che tale ruolo comporta. Abbiamo apprezzato molto gli sforzi profusi dalla governance di Ateneo, che ha realizzato prima UnicasOrienta, il grande evento che avvicina i laureandi al mondo del lavoro, e poi con una serie di convenzioni, è andata

a potenziare stages e tirocini. Tali manifestazioni, siamo convinti, non rimarranno meri eventi fini a se stessi e procureranno nel corso degli anni quella sinergia che, visto anche l’attuale panorama nazionale, è oggi più che mai necessaria. L’Ateneo è una ricchezza per Cassino e per l’intero territorio; chiediamo che Università e Comune, sinergicamente, intervengano su alcune problematiche che ancora creano disagi agli studenti. Fra tanti, prioritario è il problema legato ai trasporti. Come rappresentanti ci siamo fatti promotori di una petizione per chiedere alla Cotral una fermata nei pressi del campus Folcara; ad oggi purtroppo non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Crediamo infatti, che un campus di tali dimensioni non possa non essere collegato con linee dirette dei mezzi di trasporto pubblico, così come anche le sedi decentrate dovrebbero essere meglio collegate alle varie infrastrutture (Strade e ferrovie). Poche settimane fa, inoltre, siamo venuti a conoscenza della mancata realizzazione della convenzione tra l’azienda di trasporto Magni e la LazioDisu, riguardante il servizio navetta riservato agli studenti. Lanciamo un accurato appello a tutte le istituzioni oggi qui presenti, perché adottino le misure necessarie e risolvano quelle criticità che creano non pochi disagi ai tanti studenti che quotidianamente raggiungono la sede universitaria. Fra queste colloco il sentito problema

del parcheggio multipiano della Facoltà di Ingegneria che versa da anni in condizioni di degrado e colgo l’occasione per evidenziare ancora una volta la pericolosità in cui versa Via S. Angelo, la strada che collega il campus Folcara alla città Martire.Un discorso a parte merita la Ricerca. Questa, che è alla base del sapere universitario, ha bisogno di risorse e finanziamenti adeguati. Auspichiamo che si apra una nuova fase in cui, nonostante il difficile periodo di crisi economica e di sacrifici a cui noi tutti siamo stati chiamati, si eviti la politica di tagliare risorse all’Università e alla Ricerca. L’Università, questa Università, è il tempio della cultura e del sapere, e chiediamo che qui si crei un vero e proprio centro dedito alla ricerca scientifica che assolva tutti quelli esistenti. Certi della sensibilità del nostro Rettore, fiduciosi nella nuova governance, del panorama politico mutato sia a livello cittadino che a livello nazionale, guardiamo al futuro sperando che per noi studenti il meglio debba ancora venire. Consentitemi di lasciarvi con una frase di Paolo Borsellino, lui parla di Palermo, io mi riferisco all’Università: “Non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla, perché il vero amore consiste nell’amare ciò che non piace per poterlo cambiare. Grazie, Marco Carlino”

Annarita Rossi

Eclettico e sfaccettato, un discorso che mira a scuotere le anime

Febbraio 2012 UNIVERSITA’

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OROSCOPOAriete: Cari Ariete, finalmente Venere viene a farvi una visitina! Bene bene, forse riuscirete ad avere un pochino di stabilità in amore. Ma non esultate troppo, oltre ai successi e ai colpi di fulmine, troppa calma vi farà male. State attenti agli sbalzi d’umore, contate fino a mille prima di decidere qualcosa. Ragionate bene su ciò che avete per le mani. Dal 15 Febbraio rimettetevi in marcia nel lavoro e riprendete ciò che avete lasciato a metà. Mi raccomando copritevi bene però, che siete un pochino cagionevoli di salute, potreste ammalarvi con poco!!

Toro: Toro Toro, mi raccomando per questo mese cercate di stare un pochino buoni, fermi nell’angolino, soprattutto se siete una coppia, altrimenti rischiate di scornare qualcuno. Per i single, invece, datevi da fare, apritevi a nuove amicizie, questo è il mese giusto. Allargate i vostri orizzonti e non soffermatevi a sognare. Ok che i sogni son desideri, ma anche Cenerentola diceva che possono diventar veri. Dai su, mettetevi in moto prima di arrugginirvi. E recuperate un pochino di energie, magari mettetevi sotto con un po’ di attività fisica. Il lavoro aumenta, preparatevi per una bella sfida. Vi voglio belli e combattivi.

Gemelli: Pronti per rimettervi in regola con tutto, se siete una coppia e la vostra relazione ha avuto alti e bassi cercate di definirli un pochino, o bianco o nero, evitate le mezze misure. E soprattutto osate in tutto ciò che desiderate. Per questo mese la parola d’ordine è: OSARE. Dipingete quella vostra vita che ultimamente è diventata abbastanza grigiastra. Per i single è un ottimo mese per aprirvi a nuovi orizzonti, nuove esperienze vi attendono, però aprite bene gli occhi, togliete un po’ quei prosciuttini da davanti. Ma state calmi e non stressatevi troppo, un po’ di yoga potrebbe aiutarvi. A fine mese potreste avere anche ottimi risultati lavorativi, basta solo un po’ di calma e di sangue freddo.

Cancro: Cari Cancro, avete smesso di fare i permalosi e presuntuosi? Fate pace con voi stessi e cercate un appiglio nelle amicizie, confidarvi con qualcuno vi aiuterà a ritrovare quella stabilità mentale che avevate perso da un po’. Altrimenti tra poco vi verranno a trovare in una clini-ca psichiatrica. Non so se vi conviene! E poi, basta con le favole della Disney, quelle andavano bene per quando eravate piccini. Basta cercare subito l’amore, sarà lui a trovarvi, godetevi un pochino la vostra libertà. Pensate un poco al lavoro, rimboccatevi le maniche e mettetevi all’opera. Concentratevi che questo è il mese ottimale per avere dei grandi risultati.

Leone: Eh, miei cari Leoni, questo mese sarà molto duro per voi. In amore sarete messi duramente alla prova, attenti a ogni piccolo sposta-mento e a ogni piccolo particolare, non vi dovrà sfuggire nulla. E so-prattutto, non siate i soliti arroganti, cercate di ascoltare ogni tanto chi vi circonda! Praticamente questo mese per voi sarà delicato anche dal punto di vista della salute, attenti a ciò che ingerite! Sul lavoro, tranquilli, andrà un pochino meglio. La vostra generosità, a volte nascosta, e il vostro buon senso vi faranno essere apprezzati dagli altri, che vi coinvolgeranno in un bel progettino innovativo e spumeggiante!

Vergine: Il passato riemerge sempre, vero? Ogni tanto vi ritornano in mente vecchi periodi, in cui eravate più o meno tranquilli, soprattutto in questo mese! Ma attenti, non bisogna mai ricadere nel passato, come diceva sempre mia nonna: “La minestra non è buona riscaldata due volte!” Fisicamente starete alla grande, nonostante la mole di lavoro che graverà su di voi. Ma meglio così. Almeno avrete la mente occupata e non penserete a nulla di spiacevole o malinconico. Potreste però fare un pen-sierino su qualche promozione lavorativa!! Su su rimboccatevi le maniche almeno per il lavoro. Non state fermi a guardare che i treni passano solo una volta!

Bilancia: Mi sa che vi sentite un pochino più attraenti del solito, vero? Siete raggianti, splendenti sorridenti, con un’aurea sbrilluccicosa che vi circonda! Bene e cosa aspettate a sfruttare questo momento? Potreste essere fortunati e trovare l’anima gemella! Suvvia non perdiamo tempo, fate un po’ di selezione, buttiamo via tutti gli inutili, amici, amanti, conoscenti, via tutti. Ripuliamo un pochino i cassetti della vita. Carpe Diem cari, potreste avere ottime sorprese. Mettetevi in moto, nonostante le poche energie. E soprattutto mettetevi sotto con il lavoro, non perdete tempo a guardare gli elefanti rosa che fanno la ola nella vostra stanza, febbraio è ottimo per il vostro lavoro.

Scorpione: Aaaa l’amoreee….che belle sensazioni che state provando in questo periodo. Vi sentite pronti per amare qualcuno, sì ma scegliete bene l’altra metà della mela. Attenti al verme! Non siate i soliti ottusi, non lasciatevi rovinare questo momento propizio, dalle piccole incomprensioni. Non siate pesanti, alleggerite il carico che avete o rischierete di mandare all’aria un bel po’ di rapporti. Soprattutto alla fine del mese, quando i vostri nervi cominceranno a ribellarsi e a farvi saltare per le minime sciocchezze! Gli ultimi dieci giorni di Febbraio, vi consiglio di rinchiudervi in un centro benessere, un po’ di relax non ha mai fatto male a nessuno.

Sagittario: Oh finalmente un po’ di buonumore. Pensavate di averlo perso e invece, l’avevate proprio in tasca. Voi amanti dei viaggi e delle nuove scoperte, perché non cercate di scoprire un po’ di cose nuove? Dai prendete il minimo indispensabile e partite, uscite di casa e girate il più possibile. Gi-rate anche su voi stessi basta che girate all’aria aperta! Questo è il momento giusto per buttare dalla finestra, o meglio da un dirupo con squali famelici che attendono, quelle brutte persone ed esperienze che vi hanno distolto da ciò che volevate e da ciò che realmente siete. Poveri Sagittario, avete passato veramente dei momentacci! Beh, non arrendetevi, “chi si ferma è perduto”! Questo è il mese giusto per riprendere in mano i vostri sogni e lottare per riaverli. Il mondo è nelle vostre mani, prendete ciò che è vostro! Sentitevi liberi di agire per i vostri sogni!

Acquario: Ecco che c’è uno spiraglio di luce che entra da quell’unica finestrella che avete! Anche se vi sento un pochino più cattivelli..ma siate sempre cauti nei rapporti con gli altri. Prima di usare la violenza, contate miei cari, contate fino a 100 1000 2000, potreste trovare nuove torture da mettere in atto. Ma, per questo mese, potrete benissimo lanciarvi ad occhi chiusi in nuove attività, migliorando magari le vostre abitudini. Cominciamo ad essere un pochino più ordinati, schematici, e meno frettolosi soprattutto. “La gatta frettolosa fece i figli ciechi” ricordatelo sempre. E, mi raccoman-do, non siate troppo egocentrici megalomani, se volete cambiare il mondo cominciate dalle piccole cose, da voi per esempio!

Capricorno: Ci sono dei veri cambiamenti in corso, giusto cari Capricor-no? Vi sentite bene, realizzati! Avete trovato il giusto equilibrio in famiglia e con gli amici, e sento anche il profumo di amori appena sbocciati! Un ottimo periodo per voi! Speriamo che non ve lo lasciate scappare! State ben attenti, ci vuole ben poco per perdere tutto!!! Servirebbe anche a voi un po’ di riposo, vi aspettano lavori di squadra impegnativi! Mi sa che questo mese potete benissimo pavoneggiarvi un pochino su tutti i campi! Godetevi questi attimi, che la felicità dura poco, c’è sempre la sfiga ad attendere dietro la porta!!!

Pesci: Ok ok, calma e sangue freddo! Perché miei cari Pesci, non andiamo proprio bene! Per le coppie vi consiglio di chiudervi in casa, e riflettere bene su quello che sta per succedere! Qui si scontrano Marte e Venere, non rom-pete nulla mi raccomando, mettete a sicuro i servizi che vi hanno regalato al matrimonio. Per i single, invece, consiglio di aspettare la fine del mese. Le acque si calmano per tutti, e per voi piccoli pesciolini, arriva il momento di darvi una sistematina. Andate dal parrucchiere, andate dall’estetista e andate a fare shopping, ma state attenti al portafogli, voi, si sa, siete i soliti spendaccioni. Fatevi belli e preparatevi per un colpo di fulmine, attenti però alle botte in testa! E magari concedetevi qualche viaggetto, fuggite dalla quotidianità e rilassatevi. Troppo lavoro fa male!

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Febbraio 2012UNIVERSITA’

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L’angolo della CulturaLIBRO DEL MESE:“Il vagabondo delle stelle”

Questo mese vi consiglio di perdervi tra le pagine di un libro che vi catturerà dalla prima all’ultima parola. Jack London, qui, vi farà rivivere la storia del protagonista così come se ci foste voi al suo posto. Viene pubblicato nel 1915, con un’ambientazione carceraria di una pessima California d e l l ’ e p o c a . E’ la storia di Darrel Standing, professore di agraria, condannato per l’omicidio di un suo collega, ma la sua condanna a morte è dovuta al solo fatto di aver aggredito e ferito lievemente un secondino. Nel suo racconto in

prima persona, Darrel Standing ci mostra le condizioni inumane in cui versava l’intera struttura carceraria californiana e la tortura cui viene sottoposto crudelmente, illustrando un bizzarro modo di sopravvivere per evadere dalla sua prigione corporea e mentale, beffeggiandosi delle guardie.

In cella d’isolamento fa amicizia con altri due detenuti, Ed Morrell e Jake Openheimer, con i quali comunica attraverso un codice segreto, battendo le nocche delle dita sui muri. -Tra l’altro: Standing, Morrel e Openheimer risultano dei p e r s o n a g g i veramente esistiti. Non a caso London progetta il suo libro

basandosi su fatti di cronaca dell’epoca, riguardanti la pessima condizione in cui vivevano i prigionieri all’interno dei degradati penitenziari.- Come estrema e disumana misura punitiva Standing è costretto ad indossare, ciclicamente, la camicia di forza per essersi rifiutato di confessare una colpa da lui, peraltro, mai commessa. Dal capitolo undici Standing comincia il suo vagabondare fra le stelle, dove rivive le sue vite passate. Di volta in volta lo vediamo indossare i panni: di un gentiluomo francese alle prese con un settecentesco duello; un naufrago – stile Robinson Crusoe – obbligato a vivere in condizioni miserabili su uno scoglio deserto; un marinaio-avventuriero inglese alla scoperta di uno sconosciuto Oriente; un guerriero nordico al soldo dei Romani che in Palestina fa la conoscenza di un misterioso Messia; un bambino al seguito di una carovana che verrà poi assalita

e distrutta dagli indiani spalleggiati dai mormoni; e, infine, un sacerdote egizio dell’era proto-cristiana. Ciò che è racchiuso nel libro è che esiste una sola ed unica sostanza immortale: l’anima. Il corpo, invece, è materia mortale e ad ogni morte dell’individuo l’anima pre-esistente di costui trasmigra in un altro corpo e così via in un eterna ripetizione della noia. Persino la stessa morte non può sottrarsi alla schiacciante ineluttabilità della noia, che domina e immobilizza le nostre esistenze.

“Scrivere sempre ciò che si vive e vivere sempre ciò che si scrive”. –J.L.-

Selena Di Raimo

Master Consigliere Giuridico delle Autonomie Territoriali di primo livelloCoordinatore del Master: Prof. Fulvio PastoreNumero posti: Minimo 20 Massimo 40Crediti: 60Info: Segreteria Amministrativa: Dott.ssa Anna Angela Grimaldi Via Marconi, 10 – 03043 Cassino (FR) Telefono: 0776/ 2993298 e-mail: [email protected] Segreteria Organizzativa: Flaminio Di Mascio Facoltà di Giurisprudenza – Segreteria di Presidenza Campus Folcara, Via Sant’Angelo Th snc – 03043 Cassino (FR) Telefono: 0776/2993943 e-mail: [email protected]: http://www.unicas.it/DIDATTICA/MasterScadenza Presentazione Domande di Ammissione: 15/02/2012

Gli obiettivi del Master sono quelli di fornire ai discenti strumenti concettuali ed ermeneutici che consentano loro di risolvere problemi interpre-tativi posti dalla stratificazione delle fonti normative, coadiuvare gli organi politici nella redazione di testi legislativi, collaborare nella redazione di provvedimenti amministrativi di contenuto generale e di atti di natura negoziale, fornire il supporto giuridico per l’individuazione di strumenti amministrativo-negoziali per il perseguimento di specifiche finalità dell’Ente. E’ garantita l’adozione di moduli in cui sono impartite nozioni: di teoria delle fonti e dell’interpretazione, di logica dell’argomentazione, di tecnica della redazione normativa e contrattuale. Il percorso formativo del Master assicura, inoltre, una solida preparazione sul riparto delle competenze Stato-Regioni e di conferimento di funzioni degli enti locali, sul diritto urbanistico, sul diritto del lavoro pubblico e sul diritto tributario degli enti locali. Alla fine del Master, si consentirà al discente di esplicare la funzione di consulente giuridico nei diversi ambiti di azione amministrativa degli Enti territoriali.

Febbraio 2012 UNIVERSITA’

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Musica, Svago e PoesieMannarino: Tra Surrealismo e atmosfere oniricheALESSANDRO MANNARINONasce a Roma nel 1979, iniziando la sua carriera nel 2001.Fonda nel 2006 un gruppo composto da cinque elementi: trombone, basso, fisarmonica, batteria, violino e chitarra, i “KAMPINA”, con cui comincia a esibirsi nei locali di Roma. Solo nel 2009 comincia la sua carriera da solista, pubblicando “Il Bar della Rabbia”, con cui riscuote enorme successo, è finalista, infatti, al Premio Gaber e al Premio Tenco. Entra in televisione grazie alla trasmissione di Serena Dandini “Parla con me” e nello stesso anno sale sul palco del Concerto del Primo Maggio. Mannarino compone musiche di confine, eclettiche, in cui riecheggiano storie oniriche, macchiate di surrealismo, in cui si rivivono vite tragicomiche di pagliacci, ubriachi e zingari innamorati. Nel suo mondo si risentono i toni di una musica balcanica e gitana, riesumando toni felliniani ed evoluzioni circensi. Nel 2011 viene pubblicato il suo

ultimo disco “Super Santos”.Tra tutte le sue canzoni, vi consiglio di ascoltare “Il Bar Della Rabbia”, “Elisir D’amor”, “Quando l’amore se ne va” e la più rinomata “Me so ‘mbriacato”. Buon ascolto cari lettori!

“Quanno un giudice punta er dito contro un

povero fesso nella mano strigne artre tre dita

che indicano se stesso. A me arzà un dito pe esse diverso me fa più fatica che spostà tutto

l’Universo.” da “Il Bar della Rabbia”

Selena Di Raimo

Dì tutta la verità ma dilla obliquaDi’ tutta la verità ma dilla obliqua -il successo è nel cerchio -sarebbe troppa luce per la nostradebole gioiala superba sorpresa del vero -Come il lampo è accettato dal bambinose con dolci parole lo si attenua -così la verità può gradualmenteilluminare – altrimenti ci acceca -

(Poesia n. 1129 Emily Dickinson)Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 – Amherst, 15 mag-gio 1886) . È considerata tra i maggiori lirici del XIX secolo.

Selena Di Raimo

SOLUZIONE NEL PROSSIMO NUMERO :D

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La Redazione:Annarita Rossi: Capo-Redattrice Danilo Mastrocola: Grafico e Web Designer Maria Giovanna Di Giorgio: Referente della Facoltà di Ingegneria e AteneoAngelo Ferraro: Referente della Facoltà di Ingegneria e Event-ManagerSelena Di Raimo: Referente della Facoltà di Giurisprudenza e addetta alla sezione cultura-svagoRaffaele Papa: Referente della Facoltà di Lettere e FilosofiaAngelo Gaudiano: Referente della Facoltà di Lettere e Filosofia

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