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Liceo Scientifico “E.Fermi” di Menfi a.s.2012-13 Book..concini di conoscenza
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Il calibroIl calibroIl calibroIl calibro
Liceo Scientifico “E.Fermi” di Menfi a.s.2012-13 Book..concini di conoscenza
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Indice
PREMESSA 3
LO STRUMENTO 3
CALIBRO A CORSOIO 4
CLASSIFICAZIONE PER TIPOLOGIA DI RILIEVO 4
CLASSIFICAZIONE PER TIPOLOGIA DI LETTURA 5
CALIBRO CON NONIO DOPPIO 8
CALIBRO A QUADRANTE 8
CALIBRO DIGITALE 8
STRUTTURA 9
VERIFICA E TARATURA 9
CALIBRI FISSI 10
BIBLIOGRAFIA 11
NOTE DEL PROFESSORE 12
Liceo Scientifico “E.Fermi” di Menfi a.s.2012-13 Book..concini di conoscenza
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Premessa
Gli strumenti di misura possono essere analogici o digitali.
In un strumento analogico il valore della misura si legge su una scala
graduata .
In uno strumento digitale il valore della misura appare come una sequenza
di cifre su un display La precisione di uno strumento di misura è un indice
della qualità dello strumento stesso.
La portata è il più grande valore della grandezza che lo strumento può
misurare.
La sensibilità è il più piccolo valore della grandezza che lo strumento di
misura può distinguere. La sensibilità di un righello è di 1mm, è il più piccolo
valore della lunghezza che si riesce a leggere sulla scala,tenuto conto che è
impossibile fare una misura esatta, in quanto ad ogni misura è associata
un’incertezza che può essere più o meno grande, nell’ambito delle nostre
conoscenze attuali e delle competenze specifiche il calibro è un buon
strumento di misura che racchiude in se buona parte delle caratteristiche
sopra dette e comunque di seguito faremo una dettagliata descrizione.
Lo strumento
Il calibro è uno strumento di misura molto versatile, adatto a misurare con
precisione sia la larghezza di un oggetto, sia la distanza tra due facce piane
che la rientranza, o la profondità di un cilindro.
Un calibro può consistere in un semplice compasso o essere dotato di scala
di lettura, come nel caso del calibro a corsoio a nonio (noto anche come
calibro Vernier).
La necessità del calibro decimale, ventesimale e cinquantesimale come
strumento di misura è nata quando si volle stimare per la prima volta la
frazione di millimetro, detti sistemi di misura si basano su un intuizione del
portoghese Pedro Nunes che creò un ingegnoso sistema per misurare piccoli
angoli che pubblicò nel 1542 e che a lui serviva per la navigazione e quindi
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per precisare la rotta da effettuare. Successivamente detto sistema venne
perfezionato ed utilizzato nei calibri sopra descritti, soprattutto dal Vernier.
Calibro a corsoio
Calibro a corsoio e nonio che misura il
diametro interno di una rondella inox
(lettura 10,5 mm)
Il calibro a corsoio (vedi foto) è un tipo
di calibro costituito da un regolo
graduato realizzato in due parti che
scorrono assialmente tra loro e dotato
di appendici (becchi, aste) che servono
da battuta per le quote da
misurare.
Normalmente si definisce parte
'fissa' o corpo la parte che reca la
gradazione principale, mentre
l'altra si definisce parte mobile, o
semplicemente corsoio.
Il corsoio dispone di un sistema di
bloccaggio (chiamato freno) per
evitare di perdere
accidentalmente la misura durante la manipolazione dello strumento.
Normalmente vengono usati o un pulsante frizionante o una vite di
bloccaggio. La massima apertura del calibro è definita portata.
Classificazione per tipologia di rilievo
Secondo il tipo di appendici il calibro può essere classificato:
1. esterni, dotato di becchi pensati per andare a battuta su due pareti
poste esternamente rispetto ad un oggetto
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2. interni, dotato di becchi o 'appendici a coltello' pensate per andare a
battuta su due pareti poste internamente rispetto ad un oggetto
3. profondità, dotato di un'asta pensata per andare a battuta sul fondo
di una cavità, mentre una superficie di riferimento è poggiata sul
bordo di quest'ultima
4. universale, dispone di una combinazione di appendici tali da poter
effettuare più tipi di misure
I becchi spesso vengono realizzati rastremati per la misurazione di gole o
cave.
Particolarmente critica è la realizzazione di calibri per letture di profondità: la
difficoltà nel realizzare stabili superfici di riferimento, problemi
d'allineamento e flessioni nell'asta, limitano la precisione di misura per i
modelli più economici. Solo modelli pensati appositamente per questo
impiego garantiscono adeguate precisioni di misura.
Classificazione per tipologia di lettura
Secondo il sistema di lettura il calibro può essere classificato:
1. calibro a nonio, dotato di scala principale sul corpo, tipicamente
millimetrata, le frazioni vengono lette grazie ad un nonio realizzato sul
corsoio.
2. calibro a quadrante, dotato di scala principale sul corpo, tipicamente
millimetrata, le frazioni vengono lette grazie ad un quadrante ad
orologio montato sul corsoio.
3. calibro digitale, anche sprovvisto di scala principale sul corpo, la
lettura si esegue direttamente su un indicatore elettronico digitale,
montato sul corsoio.
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In questo tipo di calibro, sul corpo vengono normalmente incise due scale,
una in millimetri e una in frazioni di pollici. Sul corsoio vengono invece incisi
dei noni per la lettura di precisione. Pertanto, sulla scala fissa vengono letti i
millimetri (o i pollici), sul nonio le relative frazioni.
I noni possono essere decimali, ventesimali o cinquantesimali, e
conseguentemente la risoluzione dello strumento potrà essere di 0,1 - 0,05 -
Nonio che indica una misura di 4,74 cm
Calibro a corsoio e nonio
Calibro a nonio semplice
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0,02 mm. Noni con risoluzioni superiori non sono convenienti in quanto, per
essere leggibili, devono avere dimensioni notevoli. La graduazione sul nonio
viene realizzata per i calibri decimali dividendo in 10 parti 9 millimetri della
scala principale; per i calibri ventesimali dividendo in 20 parti 19 millimetri
della scala principale; per i calibri cinquantesimali dividendo in 50 parti 49
millimetri della scala principale; e così via. Il lato dove è stato inciso il nonio è
smussato, per avvicinarlo alla scala della parte fissa, e annullare gli errori di
parallasse. Le graduazioni vengono incise e annerite, per evitare che vengano
cancellate da abrasioni accidentali.
In genere i calibri cinquantesimali dispongono di una parte scorrevole divisa
in due sezioni collegate con una vite micrometrica, che facilita la regolazione
fine della misura. Tutte e due le sezioni dispongono di viti di bloccaggio,
mentre solo una dispone del nonio. La misura si effettua seguendo queste
operazioni:
1. si porta la parte scorrevole in una posizione prossima alla misura da
effettuare;
2. si blocca la sezione sprovvista di nonio attraverso il freno;
3. agendo sulla vite micrometrica, si porta la sezione provvista di nonio
alla quota da misurare;
4. si blocca la sezione del nonio;
5. si effettua la lettura sulla scala e sul nonio.
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Calibro con nonio doppio
Si tratta di due calibri disposti perpendicolarmente, uno verticale misura
profondità ed altezza, l'altro orizzontale misura gli spessori. Può essere
utilizzato per valutare i denti di una ruota dentata o come valutatore di
conicità.
Calibro a quadrante
In questi tipi di calibri, sul corpo viene normalmente incisa una scala
millimetrata, mentre sul corsoio viene montato un quadrante ad orologio
mosso dal movimento del corsoio con cinematismi simili a quelli usati per i
comparatori. Pertanto, sulla scala fissa vengono letti i millimetri, sul
quadrante le relative frazioni.
I quadranti normalmente sono realizzati per visualizzare 1 o 2 mm a giro, con
una risoluzione 0,05 - 0,02 mm. Spesso i quadranti hanno la possibilità di
essere regolati per far coincidere lo zero della scala con una posizione
arbitraria della lancetta; utile per effettuare confronti tra diverse quote, ma
che necessita una verifica preventiva della posizione dello zero, quando si
fanno misure assolute.
Calibro digitale
In questo tipo di calibro, sul corsoio viene
montato un indicatore elettronico digitale
che ne rileva lo spostamento, mentre sul
corpo viene normalmente incisa una scala
millimetrata, usata però solo per la
verifica grossolana dello strumento
elettronico.
Calibro a corsoio e quadrante
Calibro a corsoio digitale
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I display sono normalmente realizzati con una risoluzione 0,01 mm.
L'evoluzione dell'elettronica ha permesso la realizzazione di indicatori
miniaturizzati e dal consumo molto basso, tanto da poter essere facilmente
alimentati da una comune batteria a bottone.
Gli indicatori possono disporre di numerose funzioni:
• visualizzazione sia di letture metriche, che inglesi;
• azzeramento della lettura in un punto arbitrario;
• settaggio arbitrario di una quota;
• collegamento seriale con un PC, per poter (tramite apposito software)
automatizzare le misure.
Struttura
I calibri vengono costruiti in modo che lo
strumento dia la massima precisione alla
temperatura standard di 20 °C.
Misurazioni effettuate a temperature
significativamente più alte, e con
strumenti di grande risoluzione, devono
tenere conto della dilatazione del
materiale con cui è costruito il calibro
stesso.
Verifica e taratura
La taratura di un calibro a corsoio è relativamente semplice: consiste nella
misura diretta di dime calibrate, e nel confronto tra il valore letto sul calibro
e la dimensione nominale della dima.
Per la verifica di calibri per esterni e per profondità si può usare dei comuni
blocchetti pianparalleli, mentre per la verifica di calibri per interni la
soluzione più sicura è quella di usare degli anelli calibrati.
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Calibri fissi
Per verificare che le dimensioni di un oggetto siano comprese nei limiti di
tolleranza previsti, si possono impiegare calibri fissi, detti anche calibri
differenziali o calibri passa - non passa. Sono calibri che non danno la lettura
del valore della dimensione, ma permettono di verificare se un pezzo
prodotto è da accettare o da scartare. Sono calibri a tampone per gli interni
ed a forcella per gli esterni, e portano due estremi con dimensioni diverse,
corrispondenti ai limiti della tolleranza, entro cui il pezzo deve passare o non
passare.
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Bibliografia
Tecnologia meccanica-Secciani Villani
Motori di ricerca:Google,Wikipedia,Ask.
Altri testi :
“Tecnologia mec canica” di Serope Kalpakjiam e Shimid Steven R . Editore:
Pearson
“Tecnologie meccaniche e applicazioni” di Luca Caligaris e Stefano Fava.
Editore:Hoepli
“Appunti di tecnologia meccanica” di Gabrielli Filippo. Editore:Pitagora
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Note del Professore
Quest’esperienza sulla misurazione tramite calibro, c’è servita per allargare i
nostri orizzonti nel campo delle misure sulla teoria degli errori e sui margini
di approssimazione di letture, che può essere migliorata con strumenti di
precisione , quali il calibro decimale, ventesimale e cinquantesimale.
Mi auguro che l’uso di detto strumento abbia contribuito ad allargare il
campo delle loro conoscenze nella precisione delle misure.
Prof. Accursio Montalbano
Angela Alesi
Alessia Saladino
Maria Antonietta Ciaccio
Prof. Accursio Montalbano