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Il Card. Scola nel Decanato
IN QUESTO NUMERO
Il Giubileo raccontato dal Papa
La nuova bibliotecaAnno LXXXVII -
Numero 12 - Dicembre 2016
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TRA LE GUGLIE2
Come aveva anticipato il CardinaleScola, quella della visita di PapaFrancesco a Milano, il prossimo 25marzo, sarà una giornata “intensis-
sima”. L’arrivo del Papa a Milano è previsto perle 8 a Linate. La prima tappa alle 8.30 alleCase Bianche di via Salomone-Zama, nellaparrocchia San Galdino, dove il Papa visiteràdue famiglie. Alle 9, sul piazzale, un breve sa-luto e l’incontro con i rappresentanti di famiglieresidenti e rom, islamiche e immigrate. A se-guire, lo spostamento in auto verso il Duomo.Qui, accolto dai Vescovi e dal Capitolo metro-politano, si recherà presso lo scurolo di San
Carlo per l’adorazione del Santissimo e la ve-nerazione delle reliquie del Santo e incontreràe dialogherà con i sacerdoti e i consacrati. Poiil trasferimento a San Vittore, per l’incontro conil personale direttivo e di Polizia, i detenuti e ilpranzo nel Terzo raggio. Subito dopo, il trasfe-rimento al Parco di Monza per il saluto ai fedelie la Celebrazione solenne delle ore 15. Alle16.30, infine, è previsto lo spostamento versol’ultima tappa di una visita davvero intensa: alloStadio Meazza il Papa incontrerà alle 17.30 icresimandi con i loro genitori, padrini e cate-chisti. Continua su: www.incrocinews.it
La «giornata intensissima» del Papa a MilanoSabato 25 marzo Papa Francesco in visita alla Diocesi: un segno diaffetto e stima per la Chiesa ambrosiana e la metropoli tutta
Si è partiti con il racconto della visita pa-storale del Cardinale Federico Borro-meo e con “quel trasporto tra tantagente diversa che incuriosiva l’Innomi-
nato”. Dopo la breve introduzione sull’articola-zione e le ragioni dell’iniziativa “Cos’è la Visitapastorale? Un dovere del Vescovo. Che cosa èquesta Visita, in specifico? Una scelta ferialeche si inserisce nella vita quotidiana cercando direalizzare quel rinnovamento del cuore che de-sideriamo”, il Cardinale ha aggiunto chequando i cristiani si incontrano convocati dal-l’Arcivescovo devono avere lo stesso atteggia-mento della convocazione domenicale.L’assemblea ecclesiale dovrebbe essere sem-
pre prolungamento dell’Eucaristia, che deter-mina la capacità di ascolto e di giudizio. Il dia-logo con alcuni giovani ed esponenti deiConsigli Pastorali si è poi articolato su delicatis-simi temi: frammentarietà della vita relazionalee spirituale, fragilità affettiva, ruolo delle Comu-nità pastorali e dell’Oratorio, famiglia comeChiesa domestica e soggetto di evangelizza-zione, immigrazione e amicizia civica. Il tutto se-condo una precisa linea conduttrice: “Non c’èbisogno di inventare strategie: siamo noi i primiattori, ma poiché l’io è immerso nel noi, saremoinsieme una comunità che parla della bellezzadel Vangelo”, ha affermato l’Arcivescovo. Continua su: www.incrocinews.it
Scola in Visita pastorale al Decanato diBresso: “Coltivate i rapporti della comunitàin modo assiduo e informale”Giovedì 10 novembre nella Chiesa di San Martino e l’Immacolata diCusano si è tenuto l’incontro del Cardinale con i fedeli del nostroDecanato
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LA PAROLA DEL PARROCO3
Le parole di saluto del decano alla Visita Pastorale
Un avvenimento che segna il passo delle nostre Comunità di Bresso, Cormano e Cusano
“Che allegria c’è? cos’hannodi bello tutti costoro?”Corse a aprire una finestra,e guardò. Si distingueva,
nella strada in fondo alla valle, gente chepassava, altra che usciva dalle case, es’avviava, tutti dalla stessa parte, verso losbocco, a destra del castello, tutti col ve-stito delle feste, e con un’alacrità straordi-naria. “Che diavolo hanno costoro? che c’èd’allegro in questo maledetto paese? doveva tutta quella canaglia?” E data una vocea un bravo fidato che dormiva in unastanza accanto, gli domandò qual fosse lacagione di quel movimento. Quello, che nesapeva quanto lui, rispose che anderebbesubito a informarsene. Il signore rimase ap-poggiato alla finestra, tutto intento al mo-bile spettacolo. Erano uomini, donne,fanciulli, a brigate, a coppie, soli; uno, rag-giungendo chi gli era avanti, s’accompa-gnava con lui; un altro, uscendo di casa,s’univa col primo che rintoppasse; e anda-vano insieme, come amici a un viaggioconvenuto. Gli atti indicavano manifesta-mente una fretta e una gioia comune; equel rimbombo non accordato ma con-sentaneo delle varie campane, quali più,
quali meno vicine, pareva, per dir così, lavoce di que’ gesti, e il supplimento delleparole che non potevano arrivar lassù.Guardava, guardava; e gli cresceva incuore una più che curiosità di saper cosamai potesse comunicare un trasportouguale a tanta gente diversa. (PromessiSposi, cap. XXI).Non so se il Manzoni che descrisse cosìuna Visita Pastorale nel capitolo XXI deiPromessi Sposi, aveva visto questa scenaqui tra noi, lui che amava vivere nella villadi famiglia a Brusuglio. E non so se c’èqualche Innominato tra noi che cerca di ve-dere il Cardinale.Ma di sicuro sappiamo dare un nome aquel trasporto uguale a tanta gente diversache lo incuriosiva: si chiama Comunioneecclesiale che vede nel Vescovo il pastoree negli altri dei fratelli.È la Comunione dunque che ci porta que-sta sera ad incontrarla, Eminenza, e adascoltarla volentieri.Lei ci conosce, o meglio conosce le nostreComunità che compongono il piccolo, madensamente popolato decanato di Bresso,Cormano e Cusano, cresciuto con l’immi-grazione dagli anni Cinquanta: 9 parrocchiedi cui 8 in Comunità Pastorale, tre comu-nità religiose femminili, una donna nell’OrdoVirginum e una in formazione, vivaci gruppi,associazioni, movimenti, realtà caritative,sportive e culturali, tre giovani in camminoverso il sacerdozio e due adulti verso il dia-conato permanente, 18 preti cattolici – dicui alcuni anziani – e uno della Chiesa Ro-meno Ortodossa, un diacono permanente.E una quantità ammirevole di laici, di fami-
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LA PAROLA DEL PARROCO4
glie che con la loro vita cristiana quotidianae con l’assunzione di responsabilità eccle-siali, civili e politiche – saluto le autorità quipresenti – fanno crescere in molti e ina-spettati modi il Regno di Dio.La storia delle nostre Comunità oggi è in-terpellata da tre sfide: 1) la nascita delle Comunità Pastorali nellenostre tre cittadine; 2) la famiglia con le sue risorse ele sue fragilità che ci chiedono vi-cinanza e accompagnamento; 3) quel “cambiamento d’epoca”che fa sì che il grande campo delmondo ci chieda discernimentoattento e coraggiosa carità: pen-siamo alla crisi economica che hasegnato tante famiglie, all’invec-chiamento e alla contrazione diabitanti e di servizi delle nostrecittà; e all’immigrazione, che ha ilsuo segno nel Campo RichiedentiAsilo di Bresso.Eminenza, su queste tre sfide le nostre par-rocchie pregano, compiono discernimento,
lavorano. E da queste tre sfide traiamo ledomande che alcuni di noi le faranno que-sta sera.Certi, come raccontava il Manzoni, cheusciremo da qui con una gioia comune chenasce dalla Comunione ecclesiale, rinsal-data con il nostro Vescovo.
Don Angelo Zorloni
PS la relazione sul decanato è sul sitowww.madonnadelpilastrello.it
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5LA NOSTRA COMUNITÀ
Riposano in Cristo
TAVECCHIA Giuseppina di anni 77LECCHI Teresa di anni 97LEPRE Antonio di anni 76FOTI Vanda di anni 91VOLPI Renata di anni 74BONATTI Giancarlo di anni 73
RAVANINI Luigia di anni 84GIORDANO Giovanna di anni 95PRENNA Gioacchino di anni 89RIZZO Gisella di anno 61RELLA Nobile Concetta di anni 93BERNARDINI Arturo di anni 90SANGIORGI Pasquale di anni 60
Legati del mese di dicembre
3 ore 18.30 BRAMBILLA PISONI Isa e CONTI Gianluigi eFamiglie CAVENAGO e FUMAGALLI
5 ore 7 BRAMBILLA Giulio9 DONZELLI Alfonso e COMI Ester
9 ore 7 MAZZOLA Silvio e Claudina10 ore 18.30 CAVENAGO Giuseppina, Federico e suor Federica12 ore 9 DONZELLI Adele e Lodovico14 ore 9 GIUSSANI Luigi e RISI Giulia16 ore 7 BRAMBILLA Agostino e ALZATI Giustina e Giuseppina21 ore 9 Famiglia BRASCA
Legati del mese di gennaio 2017
2 ore 9 GALIMBERTI Alice7 ore 9 SAVINI Luigi e ORIANI Maddalena e Francesca
ore 18,30 CAVENAGO Pia e Rosa 9 ore 9 BOTTINI Carolina e GRANELLI Carlo
11 ore 9 ROSSONI Giuseppe e COMOTTI Pierina13 ore 9 DONZELLI Chiara e Suor Chiara14 ore 9 PEDRETTI Angelo, DONZELLI Giulia, Aldo e Iride
ore 18.30 CARROZZI Giulio e Maria16 ore 9 LECCHI Edoardo e CAPRA Rosa19 ore 9 Famiglie SANDRINI e SAGGIORO21 ore 9 RECALCATI Luigi e TAGLIABUE Clementina
ore 18.30 CAVENAGO Carlo e Antonietta23 ore 7 RECALCATI Pietro24 ore 9 RIBOLDI Ugo e Carlo26 ore 7 BIADOLLA Antonia
ore 9 BROGGINI Alberto, Pierina e Angela30 ore 9 LONGHINI Achille e CONTI Maria
Per verificare il calendario 2017 dei legati i parenti -qualora non l’avessero già fattogli scorsi anni - passino in Segreteria Parrocchiale (lun-ven h. 17.30-19.00).
Nel 2016 scadono i legati 25ennali di: BRAMBILLA PISONI ISA e CONTI GIANLUIGI; CO-STARDI GIULIO e MANENTI ADELAIDE; STRADA INNOCENTE e SAVINO VITTORIO;
COMOTTI PIERINA e ROSSONI GIUSEPPE.
Se le famiglie intendono rinnovarlo, parlino col parroco.
Sposati nel Signore----------
Rinati al fonte battesimaleANDREGHETTI Loris DE NITTIS Sofia Maria DI MURO MattiaLOSA Filippo SANTINELLI Alice
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6NOTIZIARIO
La Messa coi non udentiAbbiamo vissuto un momento di acco-glienza fraterna alla Messa di domenica 20novembre, con la presenza del localegruppo di “Segni e Parole”.Si tratta di una associazione di non udenti,che vuole aiutare a gustare la bellezza delvivere anche chi si trova mancante del-l’udito.
Accompagnati dal loro assistente don Luigie dalla “traduttrice” in LIS, il linguaggio deisordi, ci hanno permesso di celebrare concalma e con pacatezza non usuale: cinqueminuti in più di celebrazione hanno aiutatotutta la comunità a gustare l’Eucarestiasenza quella fretta che contraddistinguetroppe cose del nostro vivere.Li ringraziamo di cuore!
Percorso al Matrimonio cristianoLe quindici coppie che hanno condiviso ilpercorso al Matrimonio cristiano hannocompletato la loro preparazione con unagiornata di fraternità domenica 20 novem-bre. Come sempre rimaniamo tutti sorpresi
della grazia immeritata che troviamo nellanostra esistenza, prima ancora di poterlaimmaginare: è questa la sintesi che ognicoppia può fare e con loro anche chi ac-compagna fraternamente i loro passi versola vocazione del Matrimonio cristiano.
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7NOTIZIARIO
Adotta una Famiglia
A tutt’oggi sono state accompagnate 239 famiglie (705 persone di cui 271 minori)122 FAMIGLIE ITALIANE e 117 DI ALTRE NAZIONALITA’ con un totale erogato di € 421.000 Grazie!
Continua la tua generosità in parrocchia �oppure fai un bonifico
IBAN IT06 L 05584 32620 000000016730indicando “Adotta una famiglia ”
BANCA POPOLARE DI MILANO AG. DI BRESSO INVERNO 2016
LA TENDA Per seguire la liturgia
d’Avvento
accompagnati
dalla Parola di Dio
di ogni giorno. In buona stampa
A GENNAIO INIZIA IL PERCORSO VERSO IL
MATRIMONIO CRISTIANO NELLA PARROCCHIA SS NAZARO E CELSO
Contatta il parroco
Confessionidi NataleNon aspettare l’ultimo giorno: preparati, grato, nell’ascolto della Parola di Dio. Ogni giorno h 9-9.30 e ogni domenica nell’orario delle s. Messe trovi un confessore disponibile.
REGALI SOLIDALI
NATALE 2016
In fondo alla chiesa trovi come si può donare a chi ha bisogno
CAMMINO D’AVVENTO
IN CHIESA ogni giorno
h.8.45: preghiera delle lodi
e s. Messa
IN ORATORIO ogni venerdì h 21:
Adorazione eucaristica
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8NOTIZIARIO
PARROCCHIA SS. NAZARO E CELSO in BRESSO Tel. e fax 02 6100882 [email protected] www.madonnadelpilastrello.it
Avvisi del tempo natalizio
Dal 18 dicembre 2016 all’ 8 gennaio 2017
DOM 18 DIVINA MATERNITÀ DI MARIA
16.30 Oratorio san Giuseppe Presepio vivente
17 In chiesa: Vespri
CONFESSIONI IN CITTA’
LUN 19 21 Confessioni alla Parrocchia della Misericordia (h. 9.30 a s. Francesco) con gli ADO
MAR 20 9-11 e 21 Confessioni alla Parrocchia di S. Carlo con I DICIOTTENNI
MER 21 9-11 e 21 Confessioni alla Parrocchia SS. Nazaro e Celso con I GIOVANI
SAB 24 ORARIO DELLE CONFESSIONI: 8.30 -11.30; 15 -18.30 (fine confessioni)
18.30 S. Messa vigiliare di Natale
23.15 Veglia di Natale a cui seguirà la S. Messa di Mezzanotte
La Notte di Natale lascia alla tua finestra, acceso, il lume d’Avvento
DOM 25 NATALE DEL SIGNORE GESU’
ORARIO FESTIVO DELLE SS. MESSE: 7.30 - 9 - 10.15 - 11.30.
DURANTE LE SS.MESSE DI NATALE NON CI SONO LE CONFESSIONI
LUN 26 S. STEFANO
ORARIO DELLE SS. MESSE: 7.30 - 9 - 10.30
NEI GIORNI FERIALI DA MAR 27dic A GIO 5 gen NON C’E’ LA S. MESSA DELLE ORE 7
La settimana successiva al Natale nei giorni feriali preghiamo le lodi alle 8.45.
SAB 31 18.30 S. Messa vigiliare del 1°dell’anno e canto del ‘Te Deum’
DOM 1-1-2017 OTTAVA DEL NATALE ORARIO FESTIVO
GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
«La non violenza: stile di una politica per la pace»
17.15 Preghiera del s. Rosario per la pace
VEN 6 EPIFANIA DEL SIGNORE ORARIO FESTIVO (E VIGILIARE H.18.30)
17.15 Bacio a Gesù Bambino
DOM 8 BATTESIMO DI GESU’ ORARIO FESTIVO (CON VIGILIARE SAB 18.30)
11.30 S. Messa con la celebrazione dei Battesimi
ORARI FESTIVI DELLE SS. MESSE: Vigiliare h.18.30; 7.30 - 9 - 10.15 -11.30
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9NOTIZIARIO 3
aETÀ
Gruppo parrocchiale Terza EtàProgramma attività mese di Dicembre
Giovedì 1: Ore 15 Festa di compleannoGiovedì 8: IN CHIESA ore 15.30: preghiea del Rosario
e omaggio floreale alla CastelaGiovedì 15: Ore 15 Ricreativo... In Canto Auguri e canti di Natale con il Coro
SOLARE dell’UTE di BressoGiovedì 22: Ore 15 Tombolata di Natale
A tutti l’augurio di un Santo Natale di Gioia e di un Nuovo Annoche porti Pace nei cuori per diffonderla nel mondo.
Ci incontriamo il pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 17.00 circa,presso l’Oratorio san Giuseppe, in via Galliano, 6.
La partecipazione è libera ed è aperta a tutti.Il mercoledì, chi vuole partecipare ai lavori a maglia e stoffa per le missioni è benvenuto/a.
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MOSTRAE VENDITA
DEI LAVORIDELLA 3ª ETÀ
A FAVORE DELLEMISSIONI
Per un regalodi Natale
solidale e utile
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10COMMISSIONE AFFARI ECONOMICI
Movimento di cantiere
L’aggiornamento dopo il primo mese dei lavori sulla chiesa
di Roberto Cassamagnaghi a nome della Commissione degli Affari economici parrocchiale
Il ponteggio intorno alla chiesa è termi-nato e, coprendo l’attuale tetto, ci per-mette di iniziare al riparo dalle intemperie,i lavori di rifacimento del tetto e delle fac-
ciate cosi come da programma e da capi-tolato.Siamo in attesa delle visita della soprinten-denza per le varie scelte dei materiali ed inparticolare dei colori con cui dipingere tuttele facciate. All’uopo abbiamo già fatto dellecampionature di intonaci di vari tipi ed inparticolare di diversi colori in armonia conquanto è risultato dalla ricerca cromato-grafica che è stata fatta all’inizio del 2016.Nell’attesa iniziamo a valutare quali traviprincipali vanno sostituite perché alcunesono intrise d’acqua a causa delle varie in-filtrazioni e quindi non più in grado di ga-rantirci la sicurezza necessaria..Viste le varie infiltrazioni, con una piccoladifferenza di costo, faremo fare da una dittaspecializzata una perizia su tutte le traviportanti per valutare con strumenti moder-nissimi l’integrità del legno e quindi la ga-ranzia della sua robustezza, portata estabilità.Nel sottotetto c’ è veramente una grandequantità di guano dei piccioni: dovremoprovvedere per un’accurata pulizia e sani-ficazione del tutto.Sempre riguardo ai piccioni stiamo valu-tando di installare nella cella campanariauna centralina elettrostatica antivolatili che,generando impulsi elettrici specifici, è ingrado di respingere i volatili senza nuocereloro (costo previsto 6/7 mila euro).Sono già stati installati nella nostra Parroc-chia (4) ed al Pilastrello (1) gli apparecchiper il prosciugamento naturale delle mura-ture. L’installazione è stata preceduta da
una diagnosi iniziale delle murature con testdi controllo e misurazione effettiva del-l’umidità presente e, individuato il raggio diazione di ogni singolo apparecchio, glistessi sono stati installati nelle posizioni at-tuali stabilite dai tecnici.
Questi apparecchi elimineranno definitiva-mente il problema dell’umidità da risalitacapillare invertendo il flusso delle molecoled’acqua e facendole cadere lentamenteverso il basso. Durante il processo ver-ranno fatti dei campionamenti delle mura-tura per vedere e prendere atto del lentoma costante prosciugamento.Per ultimo stiamo anche pensando adun’illuminazione, dal basso verso l’alto,lungo le facciate nord ed ovest della nostrachiesa ma di questa opportunità ne parle-remo più avanti.Infine, in fondo alla chiesa, c’è la pianta deltetto che inizia a colorarsi di rosso in basealla offerte ricevute. Grazie bressesi!
Uno degli apparecchi per l’asciugaturadell’umidità già in funzione
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11COMMISSIONE AFFARI ECONOMICI
Vuoi contribuire anche tu a rendere più sicura
e accogliente la nostra chiesa?
Dai un tetto alla tua chiesa
AGGIORNAMENTI
INNANZITUTTO CON LA TUA OFFERTA IN CHIESA
Avere a cuore la tua Chiesa significa anche l’attenzione ai suoi aspetti economici.
La seconda domenica di ogni mese siamo invitati ad una particolare generosità.
DIRETTAMENTE AI TUOI SACERDOTI
Se vuoi tenere la discrezione del bene come suggerisce il Vangelo:
“Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra” (Mt 6,3)
CON UN BONIFICO BANCARIO
IBAN: IT 38 T 05216 32620 0000 000 18880
CREDITO VALTELLINESE AG. DI BRESSO
indicando “Lavori tetto chiesa ”
OFFERTE DEDUCIBILI DAL REDDITO
Se hai una ATTIVITÀ la tua offerta è interamente deducibile dal reddito d’impresa.
Se sei una PERSONA FISICA la tua donazione ti consente una detrazione d’imposta
del 19 % dell’onere sostenuto.
Rivolgiti in parrocchia per il contributo e riceverai la ricevuta fiscale.
Su un grande cartellone in fondo alla chiesa vedi l’avanzamentodei contributi: ogni tegola colorata corrisponde a € 8 offerti alla parrocchia �
Contributi già arrivati a novembre. Grazie! € 250 nP BONIFICI € 2350 € 30 SN ALTRI € 330 € 100 D. Tot € 16.227,oo € 145 Gruppo Vedove € 50 AS € 3.752 II DEL MESE € 50 TT € 20 FB € 150 bF € 9.000 NN
Se ogni famiglia della nostra parrocchia
(tot. 5100)offrisse 10 euro al meseper i 5 mesi di lavoro,avremmo già raccolto la somma necessaria:ce la possiamo fare,
insieme!
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Il campo è il mondo: disoccupati, disabili, migranti, profughi
* Nella nostra comunità alcune realtà sonoconsolidate da anni e continuano ad ope-rare per rispondere a quei bisogni che –purtroppo - non si esauriranno mai.Pensiamo al Centro d’Ascolto, al BancoAlimentare, alle S. Vincenzo, al Movi-mento per la Vita, all’ospitalità offertaa rifugiati politici, ai disabili. * Sul piano missionario la Comunitàesprime la sua vitalità sostenendo di-verse missioni operanti in paesi po-veri.* Il presentarsi di nuove situazioni edemergenze non ha lasciato indiffe-rente la C.P., che ha riflettuto sui cam-biamenti in atto ed ha dato vita anuove iniziative, attivando nuove ener-gie.
1. EMERGENZA CASA E LAVOROAll’emergenza casa e lavoro, conseguenzadella sciagurata crisi economica, la Comu-nità ha risposto creando il fondo “Adottauna famiglia”. Il fondo, sostenuto da fami-glie bressesi per famiglie bressesi in diffi-coltà non è solo una scelta di solidarietà: èanche invito a scegliere stili di sobrietà infamiglia. Dal marzo 2011 ad oggi sonostate sostenute 235 famiglie, per la metàitaliane e le altre di diverse nazionalità,composte da circa 700 persone, di cui unterzo minori. Gli aiuti in questi 5 anni hannosuperato i 420mila euro.2. DISABILITA’La presenza di bambini con disabilità fisiche,comportamentali o psicologiche ha stimo-lato a pensare un percorso di iniziazione cri-stiana per l’annuncio del Vangelo anche a
12CONSIGLIO PASTORALE
La Visita pastorale nel decanato di Bresso
Realtà sociale, famiglia e nascita della comunità pastorale
La preparazione ha coinvolto il nostro Consiglio pastorale in un di-scernimento ampio sulle tre realtà che hanno sfidato la nostra sto-ria di chiesa locale.Ecco la sintesi del loro lavoro, che è buona cosa far conoscere all’in-tera comunità
dalla segreteria del CP
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13CONSIGLIO PASTORALE
loro. Di questo percorso hanno beneficiatotutti, perché si è giunti a metodi comunica-tivi più coinvolgenti per tutti i gruppi. La stes-sa attenzione si è avuta nell’oratorio do-menicale e nell’oratorio estivo, con circa 30i bambini coinvolti.A ciò si aggiunge la presenza di gruppi ecooperative da anni vicini alla disabilitàadulta, con una rete di attenzioni anche alleloro famiglie.3. MIGRANTIa attività per favorire l’inserimento dei mi-granti nel tessuto sociale: due le scuole diitaliano nate dalle nostre Comunità pro-pongono non solo lezioni di italiano, ma oc-casioni di conoscenza della cultura e mo-menti di incontro e condivisione. In questianni sono ormai diverse centinaia gli stranieriaccompagnati.b. ospitalità di alcuni richiedenti la protezioneinternazionale (seconda accoglienza)si è passati da un solo appartamento a tre(due sono stati messi a disposizione dal-l’Amministrazione Comunale, con cui l’As-sociazione Dona Un Sorriso Onlus ha siglatouna convenzione). In totale gli ospiti sono 11e per ciascuno di loro viene messo a pun-to un progetto di progressivo inserimento so-ciale e lavorativo. Come Comunità abbiamoavviato una prima riflessione sugli spazi liberia disposizione e sul loro possibile utilizzo inchiave di accoglienza. Questo tema, per cuiè richiesto un discernimento disteso e at-tento, dovrà essere nuovamente affrontatoe compiuto.c. nel nostro decanato a Bresso è aperto dal2015 un Centro di accoglienza per richieden-ti asilo (CARA), gestito dalla C.R.I. cheospita da 250 a 400 giovani, provenienti dapaesi dell’Africa e dell’Asia. Si sono avviatiincontri all’interno del Campo per fare pro-poste per favorire un collegamento tra ilCARA e la realtà locale. Alcuni degli ospitisono stati coinvolti dai giovani degli orato-ri, con una partecipazione ai momenti del-
la Comunità ed il loro servizio negli oratori fe-riali. Anche le realtà sportive hanno attiva-to disponibilità a loro servizio.d. azione culturaleLa nostra Comunità, ma si può allargare ildiscorso all’intera società civile, è chiama-ta a maturare un atteggiamento di acco-glienza libera da paure e pregiudizi, nella di-sponibilità di un incontro e di un reciprocoascolto. La Giornata del Migrante, con unpranzo comunitario aperto a tutti i migran-ti residenti e agli ospiti del CARA e con la ser-ata di proiezione e dibattito del film “Io stocon la sposa”, è stato un primo significati-vo passo in questo ambito. POSSIBILI ATTENZIONI PER IL FUTURO* Il cammino va proseguito, favorendo uncoinvolgimento ancora più ampio della co-munità. Per fare questo, occorrono occasionidi crescita spirituale e culturale, una con-sapevolezza dei cambiamenti in atto e deibisogni emergenti. * Il contesto culturale in cui siamo immersinon prende in considerazione la politicacome ambito in cui esercitare la propria azio-ne come cristiani e cittadini. Il mondo dellascuola, del lavoro, gli organismi creati percollaborare con l’Ente Locale (Consulte) sonoconsiderate realtà distanti. In particolare i gio-vani, che pure rispondono generosamentealle richieste di servizio all’interno dell’ora-torio, avvertono un senso di separazione dal-la città. E’ forse tempo di riflettere nuova-mente sul ruolo del cristiano nella società ci-vile, per una nuova progettualità, com-prendendo che tutto ciò che è sociale è po-litico. A livello di Comunità Pastorale si po-trebbero presentare più iniziative.* Nella C.P. disponiamo di un cinema tea-tro che viene già utilizzato con profitto percineforum o alcuni eventi teatrali: eventi, in-contri e momenti culturali e sociopolitici pos-sono essere pensatoi per far crescere nel-la comunità la cultura dell’attenzione e del-la sensibilità all’altro e al bisogno.
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14CONSIGLIO PASTORALE
La sfida della famiglia
La famiglia, soggetto di evangelizzazione.Nella nostra Comunità il coinvolgimentodelle famiglie nell’evangelizzazione avvienein forma indiretta attraverso momenti diriflessione delle iniziative legate al camminodi iniziazione cristiana. Una struttura defi-nita è l’esperienza dei Gruppi familiari,presenti nella Parrocchia SS. Nazaro eCelso, ma che stentano altrove. Le oppor-tunità di questa risorsa sono ampiesoprattutto se si aprisse a iniziative per igiovani sull’affettività. Ciò richiede una piùampia diffusione dell’esperienza dei Gruppifamiliari in tutta la comunità.La famiglia, cuore dell’io-in relazione.La famiglia con le sue dinamiche relazionaliinterne resta la scuola più bella e pratica-bile di una vita intesa come un dono di sé.È strategica l’attenzione pastorale su ciò.La nostra Comunità si spende in iniziativerivolte a giovani e ragazzi sull’affettività esulla socialità, sul tema dell’accoglienza dimigranti e profughi.Sulla disabilità è significativo è il percorsodi iniziazione cristiana per ciò elaboratocon 23 ragazzi disabili coinvolti. Ma c’èancora molto da fare anche verso anzianie persone sole.
La cura delle vocazioni alla famiglia e il loroaccompagnamento.Possiamo qui condividere il giudizio posi-tivo della Diocesi riguardo ai cammini dipreparazione al matrimonio, ma è tuttoaperto il tema dell’accompagnamento suc-cessivo delle giovani coppie: non esistonopercorsi specifici se non l’invito ad acco-starsi all’esperienza dei gruppi familiari.Le famiglie ferite.Il tema è delicato e serio; pur sottolineandoche è visibile nei nostri preti e nei laici uno“sguardo misericordioso” nei confronti difamiglie ferite, a livello comunitario nonabbiamo azioni pastorali dedicate a ciò.Significativo è l’apporto del Centro dellafamiglia del decanato di Bresso peraccompagnare i percorsi di aiuto e didiscernimento delle coppie in difficoltà.La famiglia nell’introduzione alla fede deifigli e la comunità educante.L’iniziazione cristiana non è solo rivolta airagazzi ma è l’opportunità per gli adulti di(ri)cominciare un percorso di fede.La centralità che si vuole dare alla fami-glia è legata non propriamente a momentidi formazione in parrocchia, ma nello stileche si vive in casa. Significativa è, nella parrocchia SanCarlo, la proposta per le famiglie conbambini da 0 a 6 anni.Una bella occasione di accoglienza per legiovani famiglie, che si lasciano coinvol-gere volentieri in questa esperienza. La Comunità educante, in quanto forni-sce l’opportunità di una interconnessionetra le varie esperienze educative/forma-tive riguardante i ragazzi in oratorio, nellosport e nella scuola, è colta come posi-tiva.Dove si è realizzata ha avuto un buongradimento, ma la strada è ancora lunga.
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15CONSIGLIO PASTORALE
La nascita della comunità pastorale
* Non possiamo na-sconderci qualchediffidenza iniziale,che via via si sta tra-sformando in stimareciproca. Si stannocreando relazioni
positive fra le persone che allontanano re-ciproci pregiudizi. La strada è lunga, ma lepremesse ci sono.* Molto diversi sono stati i punti di partenzadelle tre comunità: M.d.M. l’ha vissuta conmolte aspettative; S. Nazaro non è statacolta alla sprovvista; S. Carlo è la comunitàche con qualche difficoltà e resistenza èentrata in sintonia con la nuova realtà.Manca ancora un equilibrio fra le tre co-munità.* Per il momento sembrerebbero essersi li-berate poche risorse, anzi qualche voltapare prevalga la scelta (più o meno consa-pevole) di moltiplicare anziché essenzializ-zare, anche se l’intenzione è salvaguardarele specificità (ma ha senso fare 3 di tutto?).Certamente significativo è lo sforzo fattodagli educatori dell’iniziazione cristiana/pre-ado per lavorare insieme al progetto edu-cativo.* Per favorire queste relazioni positive oc-correrebbe un maggior coinvolgimento deilaici; si è riscontrata una netta prevalenzadi diaconia rispetto a una carenza di in-contri con e fra i laici (i CPCP sono statipochi…). Per creare una sinfonia occorreche tutti si adattino ai cambiamenti che ine-vitabilmente riguardano le tre comunità, pernon correre il rischio di colonizzare o sen-tirsi colonizzati.* Va cercata sempre più una comunioneconcreta e significativa tra preti e laici valo-rizzando maggiormente i momenti unitari(CPCP, ritiri, lectio ecc.) per raccogliere
consigli in vista delle decisioni che verrannoprese in diaconia. Occorre poi che i pretitrovino il giusto equilibrio fra essere figuradi riferimento per una singola comunità evivere il ruolo di responsabilità verso tuttala CP. * Gli sforzi per rendere unitari alcuni aspettidella liturgia sono una bella testimonianzadi unità, forse colta più al di fuori che den-tro le comunità. Ma il cammino è iniziato:un comune repertorio di canti liturgici, lecelebrazioni in occasione della Festa dellaMadonna del Pilastrello, feste degli Oratori,Cresime dei ragazzi, eventi nella ChiesaGiubilare di zona. * Lavorare perché ci sia l’essenziale per lavita cristiana nella CP, senza pretendereche ci sia in ogni singola parrocchia, chiedeuna maturazione graduale; in tale sforzonulla è secondario, neppure il linguaggio,ed è fondamentale essere disposti adascoltare le ragioni senza pregiudizi (magari“si è sempre fatto così”…). * Con la nascita della CP, siamo stati cer-tamente aiutati ad affrontare unitariamentealcune questioni emerse sul piano civile: fa-miglie in difficoltà economiche (italiane estraniere), accoglienza di profughi, scuolad’italiano per stranieri, rapporti con il CARA(centro prima accoglienza gestito dallaC.R.I.). Abbiamo avviato un confrontofranco con diverse associazioni che già sioccupano di questi problemi, mettendo in-sieme competenze e sensibilità diversepresenti nelle singole comunità. * Il confronto con la città, le sue domande,i suoi problemi, può essere una preziosaoccasione per superare miopie, preoccu-pandosi non tanto del riposizionamento dirisorse o di rivendicazioni sterili, ma dellepersone concrete che hanno domande(anche di senso), problemi, necessità…
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16CONSIGLIO PASTORALE
217 209
114
050
100150200250300
1991 2006 2015
Battesimi�Parrocchie�di�Bresso
212 217255
050100150200250300
1991 2006 2015
Funerali�Parrocchie�di�Bresso
96
51 280255075
100125150
1991 2006 2015
Matrimoni�Parrocchie�di�Bresso
Alcuni dati sulla vita delle nostre comunità
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17CONSIGLIO PASTORALE
Battesimi Matrimoni e Funerali nel decanato di Bresso dal 1991 al 2015 (città di Bresso, Cormano e Cusano)
528483
312268
14383
492566
611
050
100150200250300350400450500550600650700
1991 2006 2015
BATTESIMI FUNERALI MATRIMONI
I dati �� I primi tre grafici parlano di Bresso.�� Ci raccontano di una città che ha sempre meno abitanti: nello scorso anno 2015 ci sono
stati 114 Battesimi e 255 funerali. Pur sapendo che non tutti i bimbi vengono battezzati, (ma sono la larga maggioranza) e che non tutti i funerali passano per le nostre chiese (ma sono la ancor più ampia maggioranza), il saldo è nettamente negativo: per ogni battesimo ci sono più di due funerali.
�� La situazione dei calo dei matrimoni religiosi ha un picco ancora più evidente: dai 96 di 25 anni fa ai 28 dello scorso anno: ridotti praticamente a un quarto.
�� Il quarto grafico riguarda il nostro territorio, con le città di Bresso, Cormano e Cusa-no.
�� Il quadro non cambia: in particolare è evidente che ai 312 Battesimi corrispondono 611 funerali: quasi il doppio. I matrimoni, ridotto a poco più di un terzo di quelli di 25 anni fa.
Alcune considerazioni �� Che volto avranno le nostre parrocchie nei prossimi anni? Come dovranno essere indiriz-
zate le energie pastorali e dei nostri preti? Quali attenzioni, quali scelte, quali stili dovre-mo mettere in atto, per non ridurci ad essere “badanti pastorali” di comunità declinanti? Dovremo occuparci solo di funerali?
�� Le famiglie come dovranno essere accompagnate? I giovani come dovranno essere soste-nuti perché trovino la loro strada verso il futuro? Quali scelte pastorali sui matrimoni: do-vremo smetterla di permettere che il matrimonio cristiano sia innanzitutto percepito come una questioni di costi...
�� Sul versante civile il quadro è ancora più inquietante: chi andrà a lavorare? Chi si prende-rà cura degli anziani? Chi innoverà, creerà, aprirà il futuro? Quali scelte sociali e politiche dobbiamo favorire –anche con il nostro voto– per fermare il declino del lavoro duraturo, delle nascite e delle unioni famigliari che possono scommettere sul futuro?
�� Chi ci pagherà le pensioni? Continueremo a leggere come una maledizione l’arrivo dei migranti, o sarà una benedizione per le nostre terre, se sapremo mettere in campo tutte le energie per costruire con loro il nostro domani?
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18VITA DELLA COMUNITÀ
Una comunità appartiene ai poveri, essa è dono da offrire a tutti
Giubileo della Carità al compimento dell’Anno della misericordia
Presentata una guida delle associazioni della solidarietà del nostro territorio
di Maurizio Roccella
Domenica 6 novembre, giornataDiocesana Caritas, alla parrocchiaMadonna della Misericordia, il co-ordinamento Caritas cittadino ha
presentato la guida con le opere della ca-rità nella Comunità Pastorale. Una volonta-ria della S. Vincenzo mi dice: “ Abbiamoricevuto un dono, il momento che abbiamovissuto con Luca e Giancarlo, ci ha lasciatoun segno speciale, grazie!”. “E’ vero, ho ri-sposto, è stato un dono per tutti noi, da cu-stodire e coltivare perché ci educa alla vitabuona che il Vangelo propone a ogniuomo”.
Quel giorno siamo stati invitati a rifletteresulla qualità della nostra testimonianza.Luca Frigerio, con la sua competenza arti-stica, ci ha introdotto in un clima di ascolto,
mostrandoci la bellezza della carità attra-verso le opere d’arte dei gesti della Miseri-cordia; e Giancarlo Airaghi, della Comunitàdi Gaggiano, missionario del Vispe, -orga-nizzazione di ispirazione cristiana che so-stiene paesi in via di sviluppo, e miocompagno nel cammino verso il DiaconatoPermanente,- con una testimonianza fattadi racconti e canzoni, ha saputo intrecciarela sua storia a quella della nostra comunità.Con le loro parole hanno messo in luce ilvalore dell’incontro. E’ emersa una sa-pienza del vivere, nascosta tra le pieghedelle nostre esistenze quotidiane.
E così ha fatto il suo ingresso ufficiale nellanostra comunità la Guida alle associazionidella carità, rendendo visibile il lavorolungo, paziente, e minuzioso svolto dal co-
Un momento dell’incontro
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19VITA DELLA COMUNITÀ
ordinamento dei gruppi caritativi. Durantequesta fase ci siamo trovati di fronte a do-mande cui non si poteva rispondere sem-plicemente elencando iniziative, oquantificando i soccorsi elargiti dalle sin-gole associazioni. Tra queste una in particolare: come laChiesa locale può plasmarsi secondo laforma della carità? E come può svolgere ilservizio suo proprio di coscienza criticadella società e diventare un dono per tutti ?Abbiamo cercato di esprimere quella che
è la nostra convinzione: le opere caritativeda sole non bastano, pertanto la possibilestrada da percorrere è quella di una Chiesache riparta dagli ultimi, che non sono soloi poveri, gli affamati, gli ignudi, i senza casao lavoro .. ma anche noi stessi, con le no-stre debolezze di uomini, ma credenti in unDio che è amore. Ed ecco allora emergere lo stile, quello diincontrarsi e riunirsi sotto il Suo nome, eprovare a raccontarsi, e scambiare fatichee gioie dell’esperienza caritativa. Ecco ildono che ci siamo fatti, quello di ricono-scerci ultimi tra gli ultimi e per questo farecomunione, prepararsi insieme con umiltàall’incontro con tutti gli uomini e donne,nella dimensione della famiglia, del lavoro,della comunità. Siamo consapevoli dei molti doni e carismipresenti nelle nostre comunità, dei tantiprogetti e iniziative pastorali; tuttavia questedevono essere vissute senza personalismi,dei doveri che poi stancano, della delega,della mancanza di collaborazione.Perché i carismi non vanno censurati, mavissuti secondo il Vangelo: una comunitàsfilacciata sulla comunione, né quella as-sociazione o quel gruppo di volontari, chepure fanno tanto per i poveri, ma non col-laborano tra loro, non edificano nulla di si-gnificativo e di duraturo. Infatti c’è un essere, che è avere la Carità,anche se non hai nient’altro (un carisma,
un certo carattere, il dono delle lingue, unalaurea…), e poi c’è un non essere, che è ilnon avere la Carità, anche se hai tutto ilresto (comunità ricca di iniziative, progetti).Solo così una comunità può prepararsi aessere dono e testimonianza da offrire atutti gli uomini.Solo così si può accorciare la distanza tracultura e fede, perché la carità ha la capa-cità di parlare a tutti, ci educa, in quantoporta con sé un preciso modo di guardarela propria storia, e questo genera nuovi stilidi vita e nuova cultura.
Guardando la copertina dell’opuscolo cheè stato distribuito domenica, non posso di-menticare il volto di quel bambino : perchéci fa pensare all’amore di una madre e unpadre per i figli, e quindi all’amore di Dio pergli uomini e per i piccoli. Dio vuole amanti,perché la fede ci rende giusti, la speranzaci rende desiderosi, l’amore semplice-mente ci rende servitori, come ci ricordal’evangelista Luca, quando dice che il piùgrande, diventato piccolo, è colui cheserve.
GUIDA AI SERVIZIE AI GRUPPICARITATIVIDI BRESSOCOORDINAMENTO CITTADINODELLA CARITÀ
““UUNNA COMUNITÀ NNON È MAI PPEER SE STESSA, ESSAA APPARTIENE A QUALCOSA CHE LLA SUPERA,
APPAARRTIIENE AAI POVERI, AALLLL’UUMMAANITÀÀ, ALLA CCHHIESA,,
ALL’UNIVVEERRSO; ESSA È UN DONNOO,, UUNNAA TTEESTTIIMMONIANZA DA OFFRIRREE
A TUTTTI GLI UOMMINNII.”
Jean Vanniieerr
EE AA:Copertina della guida
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20VITA DELLA COMUNITÀ
Nessuno ha passato la Porta Santa per caso
Un bilancio del Giubileo a Bresso
Più di 11.000 persone in pellegrinaggio, e centinaia e centinaia singolarmente di don Massimo Pavanello
Un flusso discreto di pellegrini, in ar-monia con l’ordinaria vita parroc-chiale, ha attraversato la Portasanta di Bresso. Dalla parrocchia
Madonna della Misericordia, in questo annogiubilare, sono passate circa undicimilapersone con modalità organizzata - quindicensite - e un numero imprecisato di singolie/o famiglie. Tra i gruppi ricordiamo, tra i molti, gli studentidei salesiani di Sesto S.G., le scuole del-l’Istituto Maria Consolatrice diMilano, le tante parrocchie dellaZona pastorale VII, i donatori(Avis, Aido, Admo), i gruppi dipreghiera, gli ammalati, un so-dalizio di filippini, i diaconi per-manenti della Zona VII, i ragazzidelle diverse classi di catechismo,l’Azione cattolica diocesana e isacrestani ambrosiani... I fedeli che hanno attraversato laPorta santa sono arrivati prepa-rati. Qualcuno ha chiesto, al momento, in-formazioni spicciole su come godere dellaGrazia giubilare, ma il desiderio che li ha por-tati sino alla chiesa era precedente e puro.Nessuno è entrato per caso. Tutti per deci-sione. La maggior parte di loro si era già con-fessata altrove. Diverse sono state le chie-se penitenziali del territorio.Tuttavia, pensando ad esempio alle occa-sioni delle Prime Comunioni e delle Cresime,moltissimi genitori si sono confessati aven-do in mente l’Anno santo e le sue istanze.Non poche sono state le “confessioni ge-
nerali”, di persone cioè che sono tornare in-dietro con il ricordo chiedendo perdono dipeccati anche lontani nel tempo e sino a quelmomento mai accusati. Peccati che l’opi-nione pubblica ha magari derubricato, mache la retta coscienza non riesce a zittire. Il punto debole, generalmente parlando,sembra dato dal fatto che il Giubileo della mi-sericordia sia stato vissuto in maniera un po’intimistica e devozionale. Ha prevalso la co-scienza singola, meno la ricerca di giustizia
sociale. Un aspetto non trascu-rabile, invece, nel giubileo bibli-co. Quasi tutti i fedeli, senza dub-bio, si spendono in opere di ca-rità laddove vivono. Ma la per-cezione è che queste operedebbano essere con più forza ri-collegate al percorso di conver-sione.Già Papa Francesco - proprionella “Misericordiae Vultus”, in-dicendo l’Anno santo straordi-
nario - lo aveva indicato: “Non sarà inutile inquesto contesto richiamare al rapporto tragiustizia e misericordia. Non sono dueaspetti in contrasto fra di loro, ma due di-mensioni di un’unica realtà che si sviluppaprogressivamente fino a raggiungere il suoapice nella pienezza dell’amore” (n. 90). Ciconforta sapere, però, che “i poveri li ave-te sempre con voi” (Mc 14, 7). La chiusura della Porta della Misericordia,pertanto, non esaurisce l’impegno dellaChiesa, ma alla luce del Giubileo vissuto nerafforza la testimonianza.
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21COLORI DEGLI ORATORI
L’intuizione del vero
L’esperienza degli Esercizi Spirituali dei giovani
Tre giorni, a metà novembre, per fer-marci e riflettere su come stiamo vi-vendo la nostra vocazione (non insenso sacerdotale, ma più in ge-
nerale della vita di ognuno): questo sono sta-ti gli esercizi spirituali del 14, 15 e 16 no-vembre. Guidati da don Alberto Lolli e in compagniadegli altri 18/19enni e giovani della Zona 7di Milano, presso la Chiesa della Madonnadella Misericordia, abbiamo meditato sucome le nostre intuizioni debbano trasfor-marsi in desideri ed essere vissute concre-tamente, senza scoraggiarsi se a volte ci il-ludiamo, e sa-pendo sempretornare alle vereradici del nostrosogno. “Come avverràquesto?” era ladomanda di par-tenza. Come rendereciò vero nellanostra vita? Abbiamo ascol-tato l’esempiodi Maria (anzi,Miriam, inebraico) che ac-cetta dentro disé l’intuizione didiventare madre
di Dio, superando la contraddizione, losconvolgimento e la paura. E che poi lasciaNazareth, attua questo desiderio grandeabbandonando le proprie comodità e arri-vando ad un incontro nella gioia con Elisa-betta. Ma comunque non è tutto semplice,e anche Miriam s’illude e soffre, per esem-pio quando anni dopo crede che Gesù sianella carovana mentre lui in realtà è al tem-pio, e si preoccupa molto non trovandolo. Eppure, nonostante gli errori, sa tornare alcuore della sua scelta e fare memoria diquesta scena. Siamo capaci di fare altret-tanto?
Gli Esercizi si sono incentrati sulla figura di Maria di Nazareth, modello di fede, di carità e di unione con Dio. di Sofia Riccardi
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22COLORI DEGLI ORATORI
I colori della fraternità e del servizio,i colori della vita vera
I preado 2 in visita alla citta di don Bosco e del Cottolengo
I dodicenni del decanato di Bresso in una tappa del loro cammino di fede
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23APPROFONDIAMO
Padre, che cos’ha significato per leiquest’Anno di Misericordia? Chiscopre di essere molto amato co-mincia a uscire dalla solitudine cat-
tiva, dalla separazione che porta a odiare glialtri e se stessi. Spero che tante persone ab-biano scoperto di essere molto amate daGesù e si siano lasciate abbracciare da Lui.La misericordia è il nome di Dio ed è anchela sua debolezza, il suo punto debole. La suamisericordia lo porta sempre al perdono, adimenticarsi dei nostri peccati. A me piacepensare che l’Onnipotente ha una cattivamemoria. Una volta che ti perdona, si di-mentica. Perché è felice di perdonare. Perme questo basta. […].Quindi il Giubileo è stato anche il Giubileo delConcilio, dove il tempo della sua ricezionee il tempo del perdono coincidono...Fare l’esperienza vissuta del perdono cheabbraccia l’intera famiglia umana è la gra-zia che il ministero apostolico annuncia. LaChiesa esiste solo come strumento per co-municare agli uomini il disegno misericor-dioso di Dio. Al Concilio la Chiesa ha sen-tito la responsabilità di essere nel mondocome segno vivo dell’amore del Padre. Conla Lumen gentium è risalita alle sorgenti del-la sua natura, al Vangelo. Questo spostal’asse della concezione cristiana da un cer-to legalismo, che può essere ideologico, allaPersona di Dio che si è fatto misericordianell’incarnazione del Figlio. Alcuni – pensaa certe repliche ad Amoris laetitia – conti-
nuano a non comprendere, o bianco o nero,anche se è nel flusso della vita che si devediscernere. Il Concilio ci ha detto questo, glistorici però dicono che un Concilio, per es-sere assorbito bene dal corpo della Chiesa,ha bisogno di un secolo... Siamo a metà.In questo tempo sono significativi gli incontrie i viaggi ecumenici intrapresi.Anche questi sono tutti parte di un percor-so che viene da lontano. Non è una cosanuova. Sono solo passi in più, lungo un cam-mino iniziato da tempo.Da quando è stato promulgato il decretoconciliare Unitatis redintegratio, più di cin-quant’anni fa, e si è riscoperta la fratellan-za cristiana basata sull’unico battesimo e sul-la stessa fede in Cristo, il cammino sulla stra-da della ricerca dell’unità è andato avanti apiccoli e grandi passi e ha dato i suoi frut-
Papa Francesco: non svendo la dottrina,seguo il Concilio
L’intervista ad “Avvenire” del Santo Padre
Un bilancio del Giubileoe il cammino ecumenico di Stefania Falasca
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24APPROFONDIAMO
ti. Continuo a seguire questi passi. […].Come vive personalmente questa solleci-tudine negli incontri con i fratelli delle altreChiese cristiane?La vivo con molta fratellanza. La fratellanzasi sente. C’è Gesù in mezzo. Per me sonotutti fratelli. Ci benediciamo l’un l’altro, un fra-tello benedice l’altro. Quando con il patriarcaBartolomeo e Hieronymus siamo andati aLesbo, in Grecia, per incontrare i rifugiati, cisiamo sentiti una cosa sola. Eravamo uno.Uno. Quando sono andato dal patriarca Bar-tolomeo al Fanar di Istanbul per la festa diSant’Andrea per me è stata una grande gio-ia. In Georgia ho incontrato il patriarca Ilia.
La sintonia spirituale che ho avuto con lui èstata profonda. Io mi sono sentito davantia un santo, un uomo di Dio mi ha preso lamano, mi ha detto cose belle, più con i ge-sti che con le parole. I patriarchi sono mo-naci. Tu vedi dietro una conversazione chesono uomini di preghiera. Kirill è un uomo dipreghiera. Anche il patriarca copto Twadros,che ho incontrato, entrando in cappella si to-glieva le scarpe e andava a pregare. Il pa-triarca Daniele di Romania un anno fa mi haregalato un volume in spagnolo su san Sil-vestro del Monte Athos, la vita di questogrande santo monaco la leggevo già a Bue-
nos Aires: «Pregare per gli uomini è versa-re il proprio sangue». I santi ci uniscono den-tro la Chiesa, attualizzando il suo mistero.Con i fratelli ortodossi siamo in cammino,sono fratelli, ci amiamo, ci preoccupiamo in-sieme, vengono a studiare da noi e con noi.Con il patriarca ecumenico Bartolomeo, suc-cessore dell’apostolo Andrea, molti passiavete già compiuto insieme. Vi sostiene inquesto l’amore che trasformò la vita degliApostoli: Pietro e Andrea erano fratelli...A Lesbo, mentre insieme salutavamo tutti,c’era un bambino verso il quale mi ero chi-nato. Ma al bambino non interessavo, guar-dava dietro di me. Mi volto e vedo perché:
Bartolomeo aveva le taschepiene di caramelle e le sta-va dando a dei bambini.Questo è Bartolomeo, unuomo capace di portareavanti tra tante difficoltà ilGrande Concilio ortodos-so, di parlare di teologia adalto livello, e di stare sem-plicemente con i bambini.Quando veniva a Roma oc-cupava a Santa Marta lastanza in cui io sto ora.L’unico rimprovero che miha fatto è che ha dovutocambiarla.
Lei continua a incontrare con frequenza i capidelle altre Chiese. Ma il vescovo di Romanon deve occuparsi a tempo pieno dellaChiesa cattolica?Gesù stesso prega il Padre per chiedere chei suoi siano una cosa sola, perché così ilmondo creda. È la sua preghiera al Padre.Da sempre, il vescovo di Roma è chiama-to a custodire, a ricercare e servire questaunità. Sappiamo anche che le ferite delle no-stre divisioni, che lacerano il corpo di Cristo,non possiamo guarirle da noi stessi. Quin-di non si possono imporre progetti o siste-mi per tornare uniti. Per chiedere l’unità tra
Papa Francesco con il patriarcaBartolomeo di Costantinopoli
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25APPROFONDIAMO
noi cristiani possiamo solo guardare Gesùe chiedere che operi tra noi lo Spirito San-to. Che sia Lui a fare l’unità. Nell’incontro diLund con i luterani ho ripetuto le parole diGesù, quando dice ai suoi discepoli: «Sen-za di me non potete fare nulla».Che significato ha avuto commemorare coni luterani in Svezia i cinquecento anni della Ri-forma? È stata una sua “fuga in avanti”?L’incontro con la Chiesa luterana a Lund èstato un passo in più nel cammino ecume-nico che è iniziato cinquant’anni fa e in undialogo teologico luterano-cattolico che hadato i suoi frutti con la Dichiarazione co-mune, firmata nel 1999, sulla dottrina dellaGiustificazione, cioè su come Cristo ci ren-de giusti salvandoci con la sua Grazia ne-cessaria, cioè il punto da cui erano partitele riflessioni di Lutero. Quindi, ritornare al-l’essenziale della fede per riscoprire la na-tura di ciò che unisce. […]. C’è stata una pu-rificazione della memoria. Lutero volevafare una riforma che doveva essere comeuna medicina. Poi le cose si sono cristalliz-zate, si sono mescolati gli interessi politici deltempo, e si è finiti nel cuius regio eius reli-gio, per cui si doveva seguire la confessio-ne religiosa di chi aveva il potere.Ma c’è chi pensa che in questi incontri ecu-menici lei voglia “svendere” la dottrina cat-tolica. Qualcuno ha detto che si vuole “pro-testantizzare” la Chiesa...Non mi toglie il sonno. Io proseguo sulla stra-
da di chi mi ha preceduto, seguo il Conci-lio. Quanto alle opinioni, bisogna sempre di-stinguere lo spirito col quale vengono det-te. Quando non c’è un cattivo spirito, aiu-tano anche a camminare. Altre volte sivede subito che le critiche prendono qua elà per giustificare una posizione già assun-ta, non sono oneste, sono fatte con spiritocattivo per fomentare divisione. Si vede su-bito che certi rigorismi nascono da una man-canza, dal voler nascondere dentro un’ar-matura la propria triste insoddisfazione. Seguardi il film Il pranzo di Babette c’è questocomportamento rigido. […].Quali sono quindi le strade da intraprende-re per l’unità?Fare processi invece di occupare spazi è lachiave anche del cammino ecumenico. Inquesto momento storico l’unità si fa su trestrade: camminare insieme con le opere dicarità, pregare insieme, e poi riconoscere laconfessione comune così come si esprimenel comune martirio ricevuto nel nome di Cri-sto, nell’ecumenismo del sangue. Lì si vedeche il Nemico stesso riconosce la nostra uni-tà, l’unità dei battezzati. Il Nemico, in que-sto, non sbaglia. E queste sono tutteespressioni di unità visibile. Pregare insiemeè visibile. Compiere opere di carità insiemeè visibile. Il martirio condiviso nel nome di Cri-sto è visibile. […].
tratto da “Avvenire” di giovedì17 novembre 2016
Papa Francesco conil vescovo Munib A.Younan, presidentedella FederazioneLuterana mondiale
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26APPROFONDIAMO
Da oggi e per sempre tutti i sacerdotipotranno assolvere in confessione i re-sponsabili del peccato di aborto: siala donna, sia chi ne condivide la de-
cisione, sia il personale medico e paramedicoche pratica l’intervento. Lo ha stabilito il Papanella lettera apostolica «Misericordia et mise-ra» pubblicata oggi a conclusione del Giubileo.Rispondendo a una domanda dei giornalisti,l’arcivescovo Fisichella, che presentava il do-cumento, ha affermato che il Codice di dirittocanonico verrà rivisto per recepire questa de-cisione papale che è già in vigore. La novità ècosì formulata dal documento: «Perché nessunostacolo si interponga tra la richiesta di ricon-ciliazione e il perdono di Dio, concedo d’ora in-nanzi a tutti i sacerdoti, in forza del loro mini-stero, la facoltà di assolvere quanti hanno pro-curato peccato di aborto. Quanto avevo con-cesso limitatamente al periodo giubilare vieneora esteso nel tempo, nonostante qualsiasicosa in contrario». Francesco precisa che l’am-pliamento della facoltà di assolvere non com-porta un giudizio meno severo sull’aborto: «Vor-rei ribadire con tutte le mie forze che l’abortoè un grave peccato, perché pone fine a una vitainnocente. Con altrettanta forza, tuttavia, pos-so e devo affermare che non esiste alcun pec-cato che la misericordia di Dio non possa rag-giungere e distruggere quando trova un cuo-re pentito che chiede di riconciliarsi con il Pa-dre. Ogni sacerdote pertanto si faccia guida,sostegno e conforto nell’accompagnare i pe-
nitenti in questo cammino di speciale riconci-liazione». Le altre novità giubilariQuesta dell’aborto non è l’unica novità giubi-lare che oggi il Papa ha prolungato. Ha fatto lostesso – ma «fino a nuove disposizioni» e nonper sempre – con il riconoscimento della vali-dità dei sacramenti amministrati dai sacerdo-ti appartenenti alla «Fraternità di San Pio X» (det-ti lefebvriani), che non accettano le riforme delVaticano II: «Per il bene pastorale di questi fe-deli, e confidando nella buona volontà dei lorosacerdoti perché si possa recuperare, con l’aiu-to di Dio, la piena comunione nella Chiesa Cat-tolica, stabilisco per mia propria decisione diestendere questa facoltà oltre il periodo giu-bilare, fino a nuove disposizioni in proposito,perché a nessuno venga mai a mancare il se-gno sacramentale della riconciliazione attra-verso il perdono della Chiesa». Il documento dioggi prolunga anche – «fino a nuova disposi-zione» – il «ministero straordinario» dei «mis-sionari della misericordia» (un migliaio di sa-cerdoti incaricare di farsi apostoli della con-fessione nei mesi del Giubileo), istituisce una«Giornata mondiale dei poveri» da tenere nel-la XXXIII domenica del Tempo ordinario: checade all’incirca a metà novembre), sollecita lapromozione in «ogni comunità» di una dome-nica annuale «dedicata interamente alla Paro-la di Dio», cioè alla conoscenza della Bibbia.Tratto da: http://www.corriere.it/crona-che/16_novembre_21
Aborto, dice il Papa: «I preti assolvanochi procura il grave reato»
Verrà modificato il Codice di Diritto Canonico
Il pontefice: «L’aborto è un grave peccato ma nessun ostacolo si in-terponga tra la richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio».
di Luigi Accattoli
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CIVICA27
La nuova biblioteca civica di Bressoè stata inaugurata lo scorso 22 ot-tobre ed ha sede in via Centurelli 48,con ingresso nei locali dell’ex asilo
Pio XI. La struttura si espande entro unanuova costruzione su 4 livelli molto mo-derna ed accogliente con una disponibilitàcirca 35.000 volumi da consultare o pren-dere in prestito. Una volta entrati ci colpi-sce subito la luminosità e l’abbondanza dispazio. Ma ecco venirci incontro MassimoMazziero, il direttore, che ci accompagnaper un “tour” della biblioteca.Appena entrati visitiamo l’area coi terminaliper i prestiti, quindi l’emeroteca con le rivi-ste cartacee ed in formato digitale. Sem-pre al piano terra abbiamo la “piazza delsapere”: vediamo varie opere consultabilicon particolare attenzione a quanto con-cerne l’Arte, infatti la nostra sede avrà unparticolare orientamento a questo tema,per il quale dispone già di un patrimonio in-teressante. Troviamo anche un moderno
pianoforte digitale, che è parte dell’inizia-tiva “Sound please” e può essere utilizzatodagli utenti ascoltandone il suono in cuffia.È un’opportunità per chi desidera acco-starsi allo strumento per la prima volta, omagari offre la possibilità di esercitarsi a chisa già suonare ma non ne ha uno in casapropria.Al piano interrato troviamo lo “spazio fami-glie” pensato per i genitori con bambini pic-coli, che possono accompagnare i figli in uncontesto accogliente che invogli a familia-rizzare con i libri ma che nel contempomette a disposizione dei genitori molti testiinerenti al tema alla famiglia, manuali perdecorazioni, hobbistica, cura dei bambini.Al primo piano c’è il “balcone dei racconti”e le raccolte di storia della letteratura. Al se-condo piano troviamo la saggistica e leopere multimediali. Qui ci sono anche tavolie spazi per lo studio di giovani delle scuolesuperiori o universitari. Gli allestimenti sonomolto moderni, colorati e gradevoli.
La biblioteca dei desideri
Un luogo chiave per la cultura di piccoli e grandi
Andiamo alla scoperta della nuova sede di Bresso
di Flavio Campetti e Francesco Boso
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CIVICA28
Caro Direttore, la biblio-teca si innesta nell’era diinternet e dei “social”, cheindubbiamente danno piùspazio all’immagine piut-tosto che al testo scritto ein cui godono di grandesuccesso enciclopedie“scritte” non solo da“esperti” bensì dagli utentistessi. Come rapportarsi atutto ciò? Apparteniamo a questanuova era e lo stesso con-cetto di biblioteca si è evo-luto. Per cominciare, oralo spazio è concepito piùper accogliere le personeche per i libri cartacei. I li-bri sono anche on-line (sipossono fruire su disposi-tivi elettronici come com-puter, tablet, smartphone).Le esigenze sono cambiate e c’è un nuovomodo di “fare” biblioteca, il bibliotecarionon solo orienta nel reperimento delle operema ha il nuovo ruolo di supportare l’utenzanel valutare l’attendibilità delle fonti chechiunque trova su internet. Poi si predili-gono le enciclopedie multimediali a quelle fi-siche, perché il materiale al loro interno è incontinuo aggiornamento.
L’ambiente si presenta molto ampio e arti-colato, questo significa maggiore impegnogestionale. In altre realtà bibliotecarie, i cit-tadini stessi hanno avuto modo di offrire uncontributo, un supporto a sostegno dellabiblioteca rendendola ancora più viva. Po-trebbe accadere qualcosa di simile aBresso?Favoriremo la nascita di una associazione(potrebbe chiamarsi “Amici della Biblio-teca”) composta da cittadini volenterosi cheintendono dedicare un po’ del loro tempo
per un servizio aggiuntivo che non mira as-solutamente a coprire i compiti di perti-nenza del personale, bensì a coinvolgere icittadini stessi facendoli diventare attori en-tro questo spazio, al servizio dei loro con-cittadini, con modalità che via via potrannoessere definite.C’è anche l’aspetto economico della ge-stione di una struttura così ampia: i costidella biblioteca e del consorzio in generaleavevano portato in passato ad affrontare iltema di come reperire sostegno finanziario.Esclusa l’eventualità di effettuare un servi-zio a pagamento, sono nate altre iniziativecui è possibile aderire su base volontaria.Ad esempio c’è il programma denominato“+teca” che a fronte di un contributo, con-sente di avere accesso a numerosi scontinell’ambito culturale, come l’ingresso a mo-stre e musei. C’è anche l’Artoteca che con-siste nella possibilità di avere in prestito li-tografie autografate di arte contemporanea
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CIVICA29
per un certo periodo di tempo.Alcuni privati ed aziende hannogià aderito all’iniziativa e con laloro “iscrizione” sostengono eco-nomicamente la biblioteca.
La biblioteca non ha ancora un“nome”. Che modalità state se-guendo per individuarlo?Per la scelta del nome della bi-blioteca è stato fatto un percorsodi selezione in collaborazionecon i ragazzi delle scuole medieed è stata individuata una rosa disei nomi che sino al 10 dicembrepotranno essere votati, diretta-mente in biblioteca, o via internet, per eleg-gere il “vincitore”. Vi esortiamo a parteci-pare!
Quali sono i prossimi eventi in programma? Ora lo staff (molto disponibile e professio-nale, ndr.) ha come priorità portare a com-pimento l’esposizione delle opere e la lororiorganizzazione in “spazi di interesse”. La
complessità organizzativa di queste attivitàè notevole e richiederà ancora mesi. Tutta-via gli eventi arriveranno, ad esempiostiamo già pensando a iniziative che valo-rizzino il campo della poesia e che dianospazio a gruppi di lettura.
Appuntamento quindi in biblioteca e…buona lettura a tutti!
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RECENSIONI30
Si può raccontare al cinema una gra-ve malattia senza essere retorici? Sì,secondo Truman – Un vero amico è
per sempre, film vincitore di cinque premiGoya (gli Oscar spagnoli). Al centro della tra-ma c’è Tomás, uno spagnolo che vive in Ca-nada, che torna a Madrid dopo tanti anni perfare visita all’amico Julián, attore anticon-formista, malato terminale di cancro. Ilcruccio di Julián è trovare una famigliache, dopo la sua morte, accudisca Truman,il cane con cui vive e che adora: Tomás do-vrà aiutarlo nel dif-ficile percorso.Toccante, vibrantee realistico, è unfilm delicato, cheriesce anche a farsorridere nono-stante il pesantetema. Il registaCesc Gay dimo-stra una sensibilitàfuori dal comunenel raccontare dueamicizie uniche e profonde: quella di lungadata tra Tomás e Julián, separati da miglia-ia di chilometri ma uniti da un passato con-diviso, e quella tenerissima e pura tra Juliáne Truman, molosso dagli occhi buoni chesembra solo chiedere di stargli accanto peressere felice. Grandi attori e finale commo-vente al punto giusto per uno dei film da nonperdere della rassegna del Cineforum di que-st’anno.
Al Cinema San Giuseppe Giovedì 22 dicembre
Ore 21
Nel 1974 viene pubblicato, per laprima volta, il romanzo storico di Ma-ria Bellonci “Segreti dei Gonzaga”.
La caratteristica principale della scrittrice èl’eterna “giovinezza” dei suoi libri. MariaBellonci ama profondamente il Rinasci-mento e gran parte della sua opera lettera-ria è dedicata a questo periodo storico,nonché ai grandi personaggi che ci hannovissuto. Pertanto la sua sensibilità e l’amoreper l’argomento l’hanno portata ad espri-mersi in uno stile giovane e fresco, chesarà sempre gradevole e mai datato, anche
a distanza di moltianni.Chi ha letto l’ul-tima sua fatica discrittura e ricercastorica “Rinasci-mento privato”,troverà interes-sante approfon-dire la cono-scenza dellafamiglia Gonzaga,che ne è pratica-mente la protago-
nista.Chi poi, in particolare, avrà piacere di co-noscere anche la biografia di San LuigiGonzaga, potrà leggere il volumetto di Ro-berto Brunelli “Luigi Gonzaga”.E dunque, buona lettura!
Roberto BrunelliLuigi GonzagaEdizioni Elle Di Ci
I segreti dei Gonzaga Truman.Un vero amicoè per sempre
di Serenella Luraschi
di Andrea Chimento
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CINETEATRO SAN GIUSEPPE31
Cinema Teatro San GiuseppeVia Isimbardi, 30 - Bresso - Tel. 02/66 50 24 94
Programma di dicembre
**CINEFORUM BELLA E PERDUTAGiovedì 1 ore 21.00
*FILM TROLLSVenerdì 2 Sabato 3 ore 21.00
Domenica 4 ore 15.00 - 17.30
*FILM ANIMALI FANTASTICIGiovedì 8 ore 21.00
Venerdì 9 Sabato 10 ore 21.00
Domenica 11 ore 15.00 - 17.30
**CINEFORUM TRUMANGiovedì 22 ore 21.00
*FILM OCEANIAVenerdì 23 ore 21.00
Domenica 25 ore 16.00
Lunedì 26 ore 15.00 - 17.30
Venerdì 30 Sabato 31 ore 21.00
Domenica 1 Gennaio ore 16.00
Venerdì 6 Sabato 7 ore 21.00
Domenica 8 ore 15.00 - 17.30
Il programma potrebbe subire variazioni non dipendenti dalla nostra volontà
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PAROLE D’AUTORE32
Il restauro della nostra chiesa
Da tempo lo sapevamo, la nostra chiesa era ammalata…Ora finalmente, dopo controlli e permessi vari, è tutta impacchettata…Tecnici specializzati, architetti a lungo hanno studiato,la Commissione Affari Economici, la nostra Diocesi e la Curia hanno approvato.
Le tegole del tetto da sostituire, crepe, infiltrazioni, umidità,insomma un intervento di grande portata sarà.Pure il nostro bel campanile sarà oggetto di sistemazione, sarà una certezza:sistema nuovo di parafulmini, i merletti della torre, campane in sicurezza!!
I tempi dei lavori cinque mesi dureranno, dunque a fine marzo la conclusione,rivedremo e saremo orgogliosi della nostra bella chiesa a “Pasqua di Risurrezione”.Ora la notizia delicata: il costo dei lavori, è pure pubblicata…La Parrocchia ha fatto come le formiche; la metà della somma è stata accantonata!
Per collaborare bisogna che ciascuno doni la sua goccia, come è riempito il mare.Sicuramente noi Bressesi sapremo come sempre essere generosi, orgogliosi, convinti e felici di voler la nostra Parrocchia aiutare, così che noi, come le nuove generazioni, la nostra stupenda chiesapotremo sempre ammirare!!!
Lucia Porro
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33CALENDARIO LITURGICO
DICEMBRE 2016
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34ABBONAMENTI
“LA SQUILLA” ABBONAMENTI
2017
Ancora solo € 15
e viene portata in casa tua ogni mese
PER DAR VOCE ALLA
NOSTRA COMUNITA’
PER ABBONARTI A “LA SQUILLA” 1 Se sei GIÀ ABBONATO rinnova l’abbonamento ALL’ INCARI-
CATO/A che ti porta la Squilla, versando € 15.
2 Se ti abboni PER LA PRIMA VOLTA compila il tagliando qui sot-
to (cognome, nome, indirizzo con numero civico) e consegnalo in SE-
GRETERIA PARROCCHIALE (lun-ven h.17.30-19) sempre versando
€ 15. Se abiti nella parrocchia dei ss Nazaro e Celso La Squilla ti sarà
consegnata puntualmente ogni mese a casa tua. Se no, ritirala in chiesa.
MI ABBONO
PER LA PRIMA VOLTA
A “LA SQUILLA”
Mi chiamo
………………………………………
……….……………………………..
e abito a BRESSO in via
………………………….n°………
IN QUESTO NUMERO
Cristiani perseguitati
Castela d’Oro 2015
Aperta la Porta,ora apriamo i cuori
Anno LXXXVII - Numero 1 - Gennaio 2016
IN QUESTO NUMERO
Arrivederci don Gianfranco
Il sorriso umiledella carità
Anno LXXXVIINumero 2 - Febbraio 2016
IN QUESTO NUMERO
Una famiglia solida per ogni bambino
La questione dell’adozione del figlio del coniuge
Anno LXXXVII - Numero 3 - Marzo 2016
La Pasqua è giovane
IN QUESTO NUMERO
Photogallery della Settimana Santa dei ragazzi
La resa dell’Europa
I media ignorano: strage di suore
Anno LXXXVII - Numero 4 - Aprile 2016
Fra Cristiano pretesulle orme di Francesco
IN QUESTO NUMERO
Le foto delle Cresimee Prime Comunioni
Sempre aperti i temi della famiglia e della vita
Anno LXXXVII - Numero 5 - Maggio 2016
Dal Giubileo alla G.M.G.
IN QUESTO NUMERO
A tu per tu con i profughi
70° della U.S. SperanzaAnno LXXXVII -
Numero 6 - Giugno 2016
Un’estate al mare?
IN QUESTO NUMERO
Senza tuo fratello
Anniversari sacerdotali
Ecumenismo localeAnno LXXXVII - Numero 7/8 - Luglio/Agosto 2016
GMG 2016: Cracovia
IN QUESTO NUMERO
Made in Italy
Pakistan:avvelenati 200 bambini
Anno LXXXVII - Numero 9 - Settembre 2016
Il Pilastrellonell’anno del Giubileo
IN QUESTO NUMERO
Il perdono (im)possibile
Oratori in festa: photogalleryAnno LXXXVII - Numero 10 - Ottobre 2016
Dai un tettoalla tua chiesa
IN QUESTO NUMERO
S. Vincenzo: 75 anni di carità
La Corte dei MiracoliAnno LXXXVII - Numero 11 - Novembre 2016
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35FARMACIE DI TURNO
DICEMBRE 2016 (Bresso - Cormano - Cusano)a cura della Farmacia Rivolta - Cormano
GUARDIA FARMACEUTICA DALLE ORE 19.30 ALLE ORE 8.30DEL GIORNO SUCCESSIVO
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GiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledì
RIVOLTA - CormanoCOMUNALE N°5 – BressoPALTRINIERI - Cusano M.SCOTTI - BressoSORRENTINO - CormanoBAIO - BressoCOMUNALE N°5 – BressoGIUGLIANO - Cusano M.MODERNA - BressoTESTI - Ospitaletto di CormanoCOMUNALE N°5 – BressoMORETTI - Cusano M.COMUNALE N°5 – BressoBRUSUGLIO GIUGLIANO - Cusano M.COMUNALE N°5 – BressoDEL CORSO - Cusano M.FORNASÉ - CormanoRIVOLTA - CormanoCOMUNALE N°2 – BressoPALTRINIERI - Cusano M.SCOTTI - BressoSORRENTINO - CormanoMODERNA - BressoCOMUNALE N°5 – BressoCOMUNALE - Cusano M.BAIO - BressoTESTI - Ospitaletto di CormanoCOMUNALE N°4 – BressoBRUSUGLIO COMUNALE N°5 – BressoMORETTI - Cusano M.GIUGLIANO - Cusano M.COMUNALE N°1 – BressoDEL CORSO - Cusano M.FORNASÉ - CormanoBAIO - BressoCOMUNALE N°5 – BressoPALTRINIERI - Cusano M.SCOTTI - BressoSORRENTINO - CormanoRIVOLTA - Cormano
Via Caduti della Libertà, 10Via Vittorio Veneto, 26Via Cooperazione, 20Via A. Manzoni, 14Via Gramsci, 44Via Vittorio Veneto, 5/DVia Vittorio Veneto, 26Via C. Sormani, 89Via Vittorio Veneto, 51Via XXIV Maggio, 14Via Vittorio Veneto, 26Viale Matteotti, 2Via Vittorio Veneto, 26Via V. Veneto, 27 - BrusuglioVia C. Sormani, 89Via Vittorio Veneto, 26Piazza Trento e Trieste, 4P.zza Bernini, 1/AVia Caduti della Libertà, 10Via A. Strada, 56Via Cooperazione, 20Via A. Manzoni, 14Via Gramsci, 44Via Vittorio Veneto, 51Via Vittorio Veneto, 26Via Ticino, 5Via Vittorio Veneto, 5/DVia XXIV Maggio, 14Via Papa Giovanni XXIII, 43Via V. Veneto, 27 - BrusuglioVia Vittorio Veneto, 26Viale Matteotti, 2Via C. Sormani, 89Via Roma, 87Piazza Trento e Trieste, 4P.zza Bernini, 1/AVia Vittorio Veneto, 5/DVia Vittorio Veneto, 26Via Cooperazione, 20Via A. Manzoni, 14Via Gramsci, 44Via Caduti della Libertà, 10
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36I NUMERI DELLA COMUNITÀ
Direttore: Don Angelo Zorloni Redazione: Ambrogio Giussani - Luca BaraggiaWalter Baraggia - Flavio Campetti - Valentina VillaDario Landreani - Francesco Boso
Foto: Flavio Campetti Copertina: Realizzazione grafica a cura della redazione
Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 405 del 18-11-1978Grafiche Baraggia s.r.l. - Via Ornato, 14 - MILANO - Tel. 02.6425737 - Fax 02. 66104118 - e-mail: [email protected]
Direttore: ANGELO ZORLONI
Orario Confessioni Parrocchia SS. Nazaro e Celsoferiali: ore 8.45 - 9.30sabato: ore 16-19
Indirizzovia Roma, 12 - 20091 Bresso
www.madonnadelpilastrello.it.e-mail: [email protected]
Numeri utiliPrevosto - don Angelo ZorloniOrari segreteria parrocchiale: dal lun. al ven. 17.30 - 19Oratorio - don Andrea CarrozzoCarabinieri BressoVigili del FuocoCroce RossaAmbulanzaServizio di guardia medicaComunePolizia LocaleOspedale BassiniAcliAssociazione Centro sociale anzianiAVISBiblioteca ComunaleCasa dell’AnzianoCentro della FamigliaCentro di ascolto CaritasCinema-Teatro San GiuseppeParrocchia San CarloParrocchia Madonna della Misericordia
02 610 08 82
02 610 17 6802 610 89 51
11502 610 73 68
11802 34567
02 614 55102 614 554 00
02 5799.102 66 50 10 72
02 610 72 3602 614 00 95
02 614 55 34902 66 50 30 7002 66 50 34 39
366 489234302 66 50 24 94
02 614 26 6002 610 09 96
Orari delle SS. Messe in BressoSS. NAZARO E CELSO - feriali: ore 7 (escluso il sabato) - 9sabato e vigiliari: ore 18.30festivi: ore 7.30 - 9 - 10.15 - 11.30
Santuario della Madonna del Pilastrellosabato e vigiliari: ore 17.30
SAN CARLO - feriali: ore 8 - 18.30sabato e vigiliari: ore 19festivi: ore 8.30 - 10.30 - 19
MADONNA DELLA MISERICORDIA - feriali: ore 17.30sabato e vigiliari: ore 17.15festivi: ore 10 - 17.30
Chiesa di San Francesco - feriali: ore 9 (escluso il sabato)sabato e vigiliari: ore 18.30festivi: ore 11,15
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