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Il consolidamento dei solai e delle strutture a volta
nelle strutture storiche
Dr. Ilaria Senaldi
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura - Università degli Studi di Pavia
Alessandria, 2 Febbraio 2017
ANCE – Alessandria
IL RECUPERO, IL RESTAURO E IL CONSOLIDAMENTO DI IMMOBILI STORICI E VINCOLATI
Classificazione degli interventi secondo la Circolare esplicativa delle NTC 2008
Interventi volti a ridurre le carenze dei collegamenti
Interventi sugli archi e sulle volte
Interventi volti a ridurre l’eccessiva deformabilità dei solai
Interventi in copertura
Interventi che modificano la distribuzione degli elementi verticali resistenti
Interventi volti ad incrementare la resistenza nei maschi murari
Interventi su pilastri e colonne
Interventi volti a rinforzare le pareti attorno alle aperture
Interventi alle scale
Interventi volti ad assicurare i collegamenti degli elementi non strutturali
Interventi in fondazione
Realizzazione di giunti sismici
• Il ruolo dei diaframmi nel comportamento sismico è quello di trasferire le azioni orizzontali di loro competenza alle pareti su cui insistono
• Devono costituire un vincolo per le pareti sollecitate da azioni ortogonali al proprio piano
• La necessità di un irrigidimento per ripartire diversamente l’azione sismica tra gli elementi verticali è invece non così frequente
• Gli effetti di un intervento di irrigidimento dei diaframmi deve essere valutato, anche se limitato
• All’irrigidimento dei diaframmi si associa un aumento della resistenza degli elementi, che può migliorare la risposta sismica della struttura
Criteri di intervento su diaframmi di solaio e coperture
Tipologie di solai lignei
• Presenza di orditure principali, ortogonali tra loro
• Trave maestra in posizione generalmente centrale
• Danno in caso di sisma:
• crollo parziale dell’impalcato
• sfilamento delle travi dalla sede di appoggio, a causa di movimenti relativi tra le pareti
Meccanismo di ribaltamento fuori piano per flessione con danneggiamento del solaio
Tipologie di solai lignei Solaio di mezzane con bussola e cornice intagliata di riquadratura
Tipologie di solai lignei Solaio di tavole con regoli
Solaio di tavole a cassettoni
Elemento di ripartizione
Tipologie di solai lignei
Particolari costruttivi di ancoraggio delle travi alle pareti perimetrali
• presenza di elementi di ripartizione del carico all’appoggio (mensole di pietra, legno, laterizio)
• ancoraggi delle travi alle pareti perimetrali
Tipologie di coperture lignee
• Struttura costituita da capriate
• Appoggio delle capriate e della trave del colmo su dormienti o mensole
Danno in caso di sisma:
• degrado del materiale
• crolli a causa di movimenti relativi tra le pareti
a) Copertura a doppia falda • unione di strutture a falda unica su due
versanti del muro di spina
b) Copertura a semi-padiglione • travi di colmo aggangiate a muro di spina
e alle angolate • orditura orizzontale poggiante su timpani
e colmi
Danno in caso di sisma: • sconnessione delle angolate per spinta
esercitata dai colmidi padoglione
Tipologie di coperture lignee Orditura degli elementi strutturali
Tipologie di coperture lignee Capriate lignee
Tipologie di coperture lignee Capriate lignee
Dettagli delle unioni
Il cordolo è appoggiato solo sul lato interno della muratura a più paramenti: eccentricità di carico ed indebolimento della sezione
La sostituzione di solai in legno con solai in laterocemento, ovverosia l’irrigidimento di strutture orizzontali, non ha prodotto l’atteso miglioramento del comportamento strutturale.
La muratura non è adeguatamente consolidata
Espulsione della facciata
Le pareti ortogonali non sono adeguatamente collegate tra loro
Sostituzione di solai in legno
Inefficacia di alcune tecniche utilizzate nel recente passato
irrigidimenti estradossali con tavolati, applicazioni bandelle, FRP interventi intradossali e controventature con tiranti metallici
Applicazione bandelle all’estradosso
Inserimento conci lignei e tiranti metallici all’intradosso
Ruolo dei solai nel comportamento sismico: trasferire e ripartire le azioni orizzontali e costituire un vincolo per le pareti. La trasformazione di solai flessibili in solai rigidi comporta una diversa distribuzione delle azioni agenti sulle pareti, che può rilevarsi favorevole o sfavorevole in funzione della geometria della struttura. Di ciò si dovrà adeguatamente tenere conto nella modellazione e nelle analisi.
A. Borri
Irrigidimento legno-legno
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai
Al fine di contribuire alla stabilità delle murature e di attivare una risposta di tipo scatolare, buone connessioni tra pareti e diaframmi sono necessarie.
La presenza di ancoraggi previene l’occorrenza di ribaltamenti agli appoggi e assicura la continuità tra pareti murarie e diaframmi
Tipologie di possibili interventi
travi o tavolati in legno aggiuntivi
inserimento di placche o profili metallici per sostenere le travi esistenti
nuove connessioni tra solaio e muri in acciaio
cordoli in c.a. o acciaio
invasivi meno invasivi, rimovibili
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai Possibili soluzioni per migliorare la risposta globale
(a) SEMPLICE TAVOLATO; (b) DOPPIO TAVOLATO; (c) CONTROVENTI DIAGONALI (striscie FRP oppure lamine metalliche); (d) FOGLI DI COMPENSATO SOVRAPPOSTI o PANNELLI MULTISTRATO; (e) SOLETTA IN CA. COLLABORANTE.
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai Irrigidimento dei solai
Immagini da [M. Parisi & M. Piazza, 2015]
• Connettori (in legno o acciaio) per migliorare la collaborazione tra travetti e tavolato
• Strati di assito aggiuntivo o presenza di solette collaboranti
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai Irrigidimento dei solai
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai Irrigidimento dei solai Rinforzo a secco dei solai:
Uso di piatti di acciaio preforato solidarizzato con travetti mediante spinotti infissi a secco
• spessore del piatto 10÷15mm
• larghezza variabile 100÷200mm
Soluzione di rinforzo con corrente in legno con connettori a piolo
• incremento di rigidezza meno significativo
• corrente sagomato in presenza di travi inflesse
Soluzione di rinforzo misto, con aggiunta successiva di sottofondo strutturale
• uso degli spinotti come connettori a taglio per la collaborazione tra travi e sottofondo
Nota: l’irrigidimento del diaframma non può essere fatto a prescindere dal problema del collegamento del solaio alle pareti.
L’irrigidimento del diaframma comporta infatti un incremento delle sollecitazioni mutuamente trasmesse tra solaio e parete
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai Irrigidimento dei solai
I solai vengono poi ancorati alle pareti per evitare lo sfilamento delle travi, e per svolgere un’azione di distribuzione delle forze orizzontali e di contenimento delle pareti. I collegamenti possono essere effettuati in posizioni puntuali.
Ancoraggio dei solai ai muri
Interventi volti a ridurre le carenze dei collegamenti
Ancoraggio dei solai ai muri
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai
Masonry Structures, Seismic Retrofit slide 11
Floor-to-Wall Connections
from AS 3826, “Seismic strengthening of
existing buildings”
Wall-to-floor connections - floor joists perpendicular to wall
Travetti perpendicolari ai muri perimetrali
Ancoraggio dei solai ai muri
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai
La tecnica di rinforzo con soletta collaborante, in calcestruzzo eventualmente leggero, realizza anche un forte irrigidimento nel piano del solaio.
Gli effetti di tale intervento vanno valutati sia in relazione alla ripartizione delle azioni tra gli elementi verticali sia all’aumento delle masse.
Solette collaboranti
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai
Rinforzo del solaio ligneo con sottofondo strutturale:
• posa di guaina traspirante,
• perforazioni e inserimento di spinotti,
• connessione alla muratura
Solette collaboranti
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai
Solette collaboranti
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai
Esempio di calcolo della rigidezza di un solaio rinforzato con soletta in c.a.
Possibili effetti negativi di tale intervento nel caso in cui la soletta in c.a. non sia ben collegata al solaio consolidato.
Se ben connessa, invece, la soletta contribuisce alla riduzione degli sforzi agenti sulla sezione e al contenimento della freccia rispetto al solaio originale (valutare comunque l’effetto sul solaio dovuto all’incremento di peso proprio)
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai Consolidamento delle travi lignee
Formazione di appoggi intermedi rompitratta
• rinforzo con tiranti intradossali inclinati e montanti (capriata rovescia)
• riduzione della luce della trave
• riduzione degli sforzi flessionali
Nota: pressioni esercitate da piastre metalliche sulle superfici di contatto con il legno devono essere inferiori alle pressioni massime ammissibili
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai Consolidamento delle travi lignee
Formazione di appoggi intermedi rompitratta
Trave esistente funge da elemento compresso della capriata
Intervento eseguito a travi scariche dopo aver rimosso la copertura o dal sottotetto con travi caricate (forzamento per ridurre sollecitazioni da carico permanente)
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai Consolidamento delle travi lignee
Formazione di appoggi intermedi rompitratta
• rinforzo con tirante intradossale e due montanti (capriata rovescia)
• la trave rinforzata si comporta come una trave continua su 4 appoggi con campate di luce esterna l1 e interna l
Consolidamento con elementi metallici affiancati
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai Consolidamento delle travi lignee
a) Pavimento b) Travetto c) Tavolato di estradosso d) Trave in acciaio e) Staffa metallica di collegamento tra
trave lignea e profili f) Trave da rinforzare
Consolidamento con elementi metallici affiancati
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai Consolidamento delle travi lignee
Consolidamento con elementi metallici posti all’estradosso
Interventi per ridurre la deformabilità dei solai Consolidamento delle travi lignee
a) Pavimento b) Trave in acciaio c) Trave da rinforzare d) Staffa metallica di collegamento e) Getto in c.a. f) Soletta collaborante g) Travetti lignei
Linee guida Reluis
Interventi locali su elementi strutturali lignei Sostituzione di porzioni degradate o lesionate
• In caso di lesioni strutturali profonde ed alterazioni gravi a causa di attacchi biologici anche in parti non in vista o inaccessibili
• Ripristino delle testate ammalorate delle travi, realizzare preventivamente una breccia nella muratura per creare un accesso alla testata degradata
Ricostruzione di elementi di estremità di capriata mediante protesi di testata:
Linee guida Reluis
Interventi locali su elementi strutturali lignei Sostituzione di porzioni degradate o lesionate
• È in generale opportuno il mantenimento dei tetti in legno, in quanto limitano l’entità delle masse e garantiscono un’elasticità simile a quella della compagine muraria sottostante.
• La Circ. 617/2009 suggerisce il miglioramento delle connessioni tra coperture e pareti.
– collegamento con capichiave metallici
– cordoli-tirante in legno o in metallo opportunamente connessi sia alle murature che al tetto a formare un elemento di ripartizione dei carichi agli appoggi della copertura e un vincolo assimilabile ad una cerniera tra murature e orditure.
• In caso di orditure spingenti, la spinta deve essere compensata.
• Deve essere presente un buon collegamento nei nodi delle capriate, per evitare scorrimenti e distacchi in presenza di azioni orizzontali.
Criteri di intervento in copertura
Irrigidimento e controventamento dei diaframmi di falda delle coperture
Interventi in copertura
Irrigidimento e controventamento dei diaframmi di falda
Interventi in copertura
• Controventamento a livello del solaio o nel piano di falda • Uso di trefoli con tenditori e/o cordoli perimetrali metallici
Connessione della copertura alle pareti perimetrali
Ancoraggio dei travetti del tetto alla muratura
Interventi in copertura
Connessione della copertura alle pareti perimetrali
Collegamento dei puntoni alla trave di colmo con staffe metalliche
Interventi in copertura
Consolidamento degli elementi di copertura
Nuova capriata estradossale con saette e sistemi di appensione della trave di colmo e terzere
1) Puntone estradossale 2) Tirante metallico di
appensione 3) Saetta lignea 4) Catena metallica con
doppio tirante
• i puntoni della capriata poggiano sulla parete come travetti di falda • nel caso di conservazione di terzere originali, le saette sono
necessarie per evitare la flessione dei puntoni
Interventi in copertura
Consolidamento degli elementi di copertura
Interventi sui puntoni
1) Puntone 2) Montante della capriata
rovescia 3) Tiranti della capriata
rovescia 4) Rinforzo della catena con
tiranti aggiuntivi
• in assenza di saette, verifica a pressoflessione dei puntoni non soddisfatta • realizzazione di capriata rovescia inclinata • inserimento di tiranti aggiuntivi per rinforzare la catena lignea
piastre e flange per trasmissione della componente verticale del tirante (3) al monaco
Interventi in copertura
Rif. Allegato 2°.1-UR02-1 – Progetto RELUIS- “Interazione di solai lignei con gli elementi
portanti in muratura di edifici esistenti” M.Piazza- C.Baldessari
Definizione di membrane equivalenti
Modellazione e valutazione degli interventi
Irrigidimento con piatti chiodati metallici o strisce in CFRP
Modellazione e valutazione degli interventi Test per la valutazione dell’effetto dell’irrigidimento dei diaframmi
[N. Gattesco & L. Macorini, 2014]
Modello meccanico con a) forza F parallela ai travetti o b) parallela al tavolato
Solaio non rinforzato
con:
rigidezza della molla rotazionale
a distanza tra la coppia di chiodi
nb numero di assi del tavolato (L2/i), nj numero dei travetti (L1/l)
Modellazione e valutazione degli interventi Test per la valutazione dell’effetto dell’irrigidimento dei diaframmi
[N. Gattesco & L. Macorini, 2014]
Irrigidimento con piatti chiodati metallici o strisce in CFRP
Solaio rinforzato con piatti metallici chiodati
rigidezza dei piatti chiodati
Modello meccanico con a) forza F parallela ai travetti o b) parallela al tavolato
Modellazione e valutazione degli interventi Test per la valutazione dell’effetto dell’irrigidimento dei diaframmi
[N. Gattesco & L. Macorini, 2014]
Irrigidimento con piatti chiodati metallici o strisce in CFRP
con:
nb numero di assi del tavolato (L2/i), nj numero dei travetti (L1/l)
con:
rigidezza della singola striscia in CFRP posta in diagonale
Solaio rinforzato con strisce in CFRP
angolo tra la direzione delle scrisce diagonali e la forza applicata ci dimensione della cella , d is lunghezza della cella diagonale nh e nv sono il numero di celle
Modello meccanico con a) forza F parallela ai travetti o b) parallela al tavolato
Modellazione e valutazione degli interventi Test per la valutazione dell’effetto dell’irrigidimento dei diaframmi
Irrigidimento con piatti chiodati metallici o strisce in CFRP
Prototipi F1, F2
Prototipo F3
Prototipo F4
Modellazione e valutazione degli interventi Test per la valutazione dell’effetto dell’irrigidimento dei diaframmi
Irrigidimento con piatti chiodati metallici o strisce in CFRP
Risposta nel piano del diaframma:
Irrigidimento mediante applicazione di differenti tecniche
Modellazione e valutazione degli interventi Test per la valutazione dell’effetto dell’irrigidimento dei diaframmi
[M. Parisi & M. Piazza, 2015]
Tavolato semplice
Tavolato doppio incrociato
Lamine metalliche
CFRP
Pannelli multistrato Soletta
c.a.
Valutazione dell’influenza dei diaframmi e dei connettori sulla rigidezza a taglio dei solai
AB (non rinforzato) R (consolidato)
CC1 CC2 CC3
Prototipi:
Condizioni al contorno:
Modellazione e valutazione degli interventi Test per la valutazione dell’effetto dell’irrigidimento dei diaframmi
[A. Brignola et al., 2015]
rigidezza a taglio dei connettori muro-solaio
rigidezza nel piano del diaframma
Valutazione dell’influenza dei diaframmi e dei connettori sulla rigidezza a taglio dei solai
Modellazione e valutazione degli interventi Test per la valutazione dell’effetto dell’irrigidimento dei diaframmi
[A. Brignola et al., 2015]
With:
Rigidezza a taglio del solaio
rigidezza dei connettori
tavolato ligneo cordolo di piano metallico
Valutazione dell’influenza dei diaframmi e dei connettori sulla rigidezza a taglio dei solai
Modellazione e valutazione degli interventi Test per la valutazione dell’effetto dell’irrigidimento dei diaframmi
[A. Brignola et al., 2015]
Tipologie di volte in muratura Esempi di orditura di volte in mattoni
Meccanismi di danno di archi e volte Carichi agenti e risposta dei piedritti
Sviluppo di cerniere plastiche
• alle reni e in chiave o in corrispondenza di carichi concentrati • a seconda del movimento relativo dei piedritti, in caso di azione
sismica
Santuario della Madonna dell’Ambro, Montefortino (FM)
Meccanismi cinematici di archi e volte Carichi agenti e risposta dei piedritti
Sviluppo di cerniere plastiche
Meccanismi di danno di archi e volte
Circ. 617/2009 : “La realizzazione di contro-volte in calcestruzzo o simili, armate o no, è da evitarsi per quanto possibile e, se ne viene dimostrata la necessità, va eseguita con conglomerato alleggerito e di limitato spessore.”
Inefficacia di alcune tecniche utilizzate nel recente passato Cappe armate
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SUGGERIMENTI
• Eliminazione delle spinte con catene
• Ripristino della continuità nelle lesioni
• Alleggerimento del riempimento
• Frenelli a contrasto dei cinematismi
DA EVITARSI
• Placcaggio all’estradosso con controvolte in calcestruzzo armato
• Perforazioni armate
Applicazione di fasce in composito
Interventi sulle volte in muratura
• Utilizzo di catene metalliche per compensare le spinte di volte o archi indotte sulle murature di appoggio e ne impediscano l'allontanamento reciproco
• Le catene sono collocate generalmente alle reni. Se collocate a livelli diversi (estradosso delle volte) è necessario valutarne l'efficacia
• Le catene devono avere adeguata rigidezza (sono da preferirsi barre di grosso diametro e lunghezza, per quanto possibile, limitata)
• Le catene devono essere poste in opera con un tiro sufficiente, in modo da assorbire parte della spinta valutata tramite il calcolo
• Valori eccessivi del tiro possono indurre danneggiamenti localizzati nella muratura
• In caso di lesioni e/o deformazioni, la riparazione deve ricostituire i contatti tra le parti separate, per garantire il trasferimento uniforme delle sollecitazioni
Inserimento di catene per la stabilità del sistema volta-pareti
Interventi sulle volte in muratura
Interventi sulle volte in muratura Inserimento di catene per la stabilità del sistema volta-pareti
Pareti non vincolate in sommità
• Formazione di fessure in chiave e alle reni della volta, al piede del piedritto
Momento ribaltante
oorib Hfm
Momento stabilizzante
22
22
2211
1
AmmAmm
BAmvastab
xtqxtq
xxtfm
Interventi sulle volte in muratura Inserimento di catene per la stabilità del sistema volta-pareti
Pareti vincolate in sommità
• Formazione di fessure alle reni e al ringrosso estradossale della volta
• Fessurazione al piede e in sommità della porzione AD
Azione di contenimento in D
Momento stabilizzante del tronco AD
stADDAvoo
D
c mxxfHfH
f 221
2
*
2
22
2222
1
2211
BaAmva
AmmAmmstAD
xxtf
xtqxtqm
Interventi sulle volte in muratura Inserimento di catene per la stabilità del sistema volta-pareti
• In edifici storici, utilizzate per lasciare integra la percezione della volta e delle sue decorazioni
• In presenza di catene estradossali, generalmente mancano quelle intradossali
• Catene esistenti sono in legno, con problemi di conservazione e di ancoraggio alle pareti
Pareti vincolate in sommità
Uso di catene estradossali
• Attualmente utilizzate come intervento poco invasivo, nel caso sia possibile rimuovere il pavimento soprastante
• Staticamente efficaci solo quando su pareti laterali grava carico verticale sufficiente
Interventi sulle volte in muratura Interventi sulle volte in muratura Inserimento di catene per la stabilità del sistema volta-pareti
Pareti vincolate in sommità
Uso di catene estradossali
• Oltre alle catene è possibile l’inserimento di controventi metallici che contribuiscono a migliorare la risposta scatolare della struttura collegando le pareti
Interventi sulle volte in muratura Contenimento della spinta
Inserimento all’estradosso della volta di dispositivo metallici “a compasso” per il contenimento della spinta della volta sottostante
1) Puntoni 2) Tirante 3) Rostro di contenimento
(nella tasca delle reni) 4) Cerniera di sommità 5) Dispositivo di controllo
della tensione del tirante
• applicabile se la quota del coronamento delle pareti perimetrali è inferiore alla chiave di volta
• uso di elementi inclinati, incernierati in sommità, con tiranti di contenimento
Interventi sulle volte in muratura Uso di frenelli e fibre in composito
Interventi sulle volte in muratura Uso di frenelli e fibre in composito
Per l’intervento è necessaria un’adeguata preparazione del substrato:
• sabbiatura della superficie per renderla scabra e porosa
• asportazione delle polveri di cantiere per consentire l’aggrappaggio
• smussatura delle superfici ad angolo (nervature delle volte) che possano recidere le fibre
Interventi sulle volte in muratura
Affidabilità tecnica dell’intervento:
• Se si interviene all’estradosso, è necessario eliminare il rinfianco della struttura. Ciò richiede il ripristino di una struttura stabilizzante
• Applicazione efficace se la volta non è troppo deformata, se è staticamente in equilibrio, se il supporto murario non è decoeso
• La realizzazione dei frenelli comporta riduzione delle componenti orizzontali ma è praticabile solo se la volta ha stabilità e limitate deformazioni (riduzione comporta alterazione della curva delle pressioni: volta è più sensibile a carichi accidentali)
• In presenza di tiranti tesati , è necessario valutare se variare opportunamente la forza di tiro in caso di svuotamento del riempimento della volta, per evitare che la curva delle pressioni esca dal nocciolo centrale d’inerzia
Uso di frenelli e fibre in composito
Interventi sulle volte in muratura Affidabilità di interventi con materiale fibrorinforzato
• Problemi di durabilità dell’adesivo, sensibile a umidità o alte temperature, che richiede periodica manutenzione
• La resina epossidica ha elevata resistenza a tensioni tangenziali: può provocare rottura del materiale murario in caso di distacchi
• Il supporto può subire alterazioni cromatiche
• Il materiale non è traspirante, è quindi necessario limitare l’applicazione in caso di superfici decorate
• Le proprietà meccaniche dei materiali fibrorinforzati degradano in presenza di:
• Ambiente alcalino • Temperature estreme • Cicli termici • Radiazioni ultraviolette • Fenomeni reologici (viscosità,
rilassamento, fatica, carichi ciclici)
Interventi sulle volte in muratura Ripristino delle deformazioni
Fasi di intervento:
1) Rilievo della struttura dissestata 2) Esecuzione e posa in opera di centinatura sagomata 3) Rimozione di pavimento e riempimento 4) Pulitura dei giunti di estradosso 5) Predisposizione di perfori armati e piastre di ancoraggio 6) Posa di malta fibrorinforzata in corrispondenza dell’applicazione del rinforzo 7) Messa in opera della fibra metallica e ancoraggio alle piastre 8) Tensionamento progressivo dei nastri e monitoraggio dell’assetto dei conci 9) Rinzeppamento dei conci 10) Posa di malta fibrorinforzata in corrispondenza dei nastri in SRG
Interventi sulle volte in muratura Ripristino delle deformazioni
Fasi di intervento:
7) 8) 10)
5) 5) 7)
Simulazione dei rinforzi in frp su volte a crociera • Tessitura: disposizione opportuna degli
assi locali degli elementi
• Rinfianco: vincoli e materiale opportuni
• Vincoli sui bordi: confronti
• Condizioni di carico realistiche
Modellazione del comportamento delle volte
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Alcune delle immagini e dei metodi proposti sono tratti dalle seguenti pubblicazioni:
ARTICOLI SCIENTIFICI
Cattari, S., Resemini, S., & Lagomarsino, S. (2008). Modelling of vaults as equivalent diaphragms in 3D seismic analysis of masonry buildings. Structural analysis of historic construction. Taylor & Francis, London, 517-524.
Brignola, A., Pampanin, S., & Podestà, S. (2012). Experimental evaluation of the in-plane stiffness of timber diaphragms. Earthquake Spectra, 28(4), 1687-1709.
Gattesco, N., Macorini, L. (2014). In-plane stiffening techniques with nail plates or CFRP strips for timber floors in historical masonry buildings. Construction and Building Materials 58, 64–76.
Parisi, M. A., & Piazza, M. (2015). Seismic strengthening and seismic improvement of timber structures. Construction and Building Materials, 97, 55-66.
Valluzzi, M. R., Garbin, E., Dalla Benetta, M., & Modena, C., 2008. Experimental assessment and modelling of in-plane behaviour of timber floors. In Proceedings of the 6th international conference on structural analysis of historical constructions–SAHC08, Bath.
MANUALI
“Manuale delle murature storiche – Volumi I e II”, a cura di Chiara Donà, Dei Edizioni, ISBN: 884960403
“Trattato sul consolidamento e restauro degli edifici in muratura – Tomo II” Interventi su strutture in elevazione”, di Massimo Mariani, Dei Edizioni, ISBN: 8849617518
“Consolidamento degli edifici storici”, di Ezio Giuriani, UTET Edizioni, ISBN: 978-88-5980763-6
“Il manuale tematico della terra cruda” a cura di Maddalena Achenza, Ulrico Sanna, Dei edizioni, diponibile online: http://www.sardegnadigitallibrary.it/mmt/fullsize/2009022319494200003.pdf
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI LINEE GUIDA e NORMATIVA DI RIFERIMENTO SULLA VULNERABILITÀ SISMICA DEI BENI CULTURALI
“Linee guida per riparazione e rafforzamento di elementi strutturali, tamponature e partizioni”, Consorzio Reluis, disponibile online: www.reluis.it/doc/pdf/Linee_guida1.pdf “Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 febbraio 2011: Valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale”, disponibile online: http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Direttiva_9_02_11_valutazione_riduzione_rischio_simico_beni_culturali.pdf “Linee guida per la valutazione e la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle Norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti del 14 gennaio 2008”, disponibile online: http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/LineeGuida_BBCC_2010_11_26_1.pdf SITI UTILI http://www.reluis.it/ http://www.mastrodicasa.com/ http://www.comunenoviligure.gov.it/servizi/menu/dinamica.aspx?idarea=2059&idcat=2040&id=13409&tipoelemento=categoria (sono indicati link a pubblicazioni sugli edifici in terra cruda) http://www.terracruda.org/articolo/link-utili (link inerenti all’utilizzo della terra cruda in architettura)