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Il delta del Po
Veduta da satellite del delta del Po.
Dopo aver attraversato tutta la Pianura Padana, il fiume Po sfocia nel Mare Adriatico con un delta ampio circa 400 km2, che si
estende in parte in territorio veneto, in provincia di Rovigo, e in parte in territorio emiliano, in provincia di Ferrara. Alla foce il Po si
divide in sei rami, in corrispondenza dei quali arriva una grande quantità di detriti che fa espandere continuamente il delta.
Il delta del Po
Il territorio
Un’area del delta del Po, in Veneto.
In territorio veneto, il delta del Po si estende dal fiume Adige, a
nord, al ramo del Po detto Po di Goro, a sud; quest’area, detta
Polesine, rientra nel Parco Regionale Veneto del Delta del Po.
Il territorio emiliano del delta del Po.
In territorio emiliano, il delta del Po si estende dal Po di Goro
alla zona umida delle Valli di Comacchio; quest’area rientra nel
Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna.
Il delta del Po
Il territorio
Laguna a Rosolina, in Veneto.
Nel paesaggio del delta si distinguono vari ambienti con
caratteristiche differenti, sia di terraferma sia acquatici, di acqua
dolce o salata.
Sacca di Goro, in Emilia-Romagna.
Un ambiente tipico del delta sono le lagune, o sacche, bacini di
acqua salmastra poco profonda delimitati verso il mare da
cordoni sabbiosi e verso il fiume da banchi di sabbia e isolotti.
Il delta del Po
Il territorio
Torre Abate, in Emilia-Romagna.
Nel corso del tempo l’area del delta è stata modificata dall’uomo,
che ha regolato il deflusso delle acque del fiume, aperto canali,
costruito centri abitati e porti, bonificato aree acquitrinose.
Molti dei terreni paludosi che sono stati bonificati sono stati
adibiti a campi coltivati.
Campi coltivati nelle terre bonificate, in Emilia-Romagna.
Il delta del Po
La flora
La foresta allagata nell’Oasi di Punte Alberete, in Emilia-Romagna.
Tra le piante acquatiche predominano i canneti e le tife, ma sono
presenti anche ninfee, orchidee, iris e giunchi. Numerose pinete sono state impiantate artificialmente in tempi
più o meno remoti e sono spesso associate a boschi di lecci,
farnie, pioppi, frassini, salici, che popolano argini e sponde.
Pineta nel Parco, in Emilia-Romagna.
Il delta del Po
La fauna
Daini nel Bosco della Mesola, in Emilia-Romagna.
I mammiferi, che popolano i boschi e le dune costiere, includono
la talpa, la nutria, l’istrice, la volpe e il daino.Nel Parco sono presenti più di 300 specie di uccelli, tra cui
l’airone, il cavaliere d’Italia, il fenicottero, il tarabuso, lo svasso e il cormorano.
Anatre nelle Valli di Comacchio, in Emilia-Romagna.
Il delta del Po
Le risorse del territorio
Imbarcazioni presso Porto Tolle, in Veneto.
L'economia della zona si basa, oltre che sul turismo balneare e
su quello escursionistico e naturalistico del Parco Regionale del
Delta del Po, anche sulla pesca.
Sul territorio è particolarmente diffusa l’acquacoltura, che
consiste nell’allevamento intensivo di pesci e molluschi, come
anguille, vongole e cozze, nelle cosiddette ‘valli da pesca’.
Trappole per anguille nelle Valli di Comacchio, in Emilia-Romagna.