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Il dialogo interreligioso - Unibg · 2010-03-10 · Il dialogo ebraico -cristiano, ricostruito sulle ceneri dell’ecatombe della Shoah, che prende forma di un ritrovarsi asimmetrico

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Il dialogo interreligiosoIl dialogo interreligioso

Dott.Dott. Angelo VescoviAngelo Vescovi

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• Sviluppa un’immagine stereotipata dell’altro, frutto della poca o erronea conoscenza;

• Instaura un clima di sfiducia reciproca, di pessimismo antropologico nella possibilità di costruire incontri significativi;

• Favorisce l’intolleranza e la discriminazione legate alle immagini stereotipate dell’altro;

• Offre terreno favorevole allo sfruttamento dell’estremismo;

• Priva tutti di poter godere degli aspetti positivi delle altrui culture, religioni.

La mancanza di dialogoLa mancanza di dialogo

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Il dialogoIl dialogo

Si presenta:

• come uno scambio di vedute aperto e rispettoso tra persone, gruppi, comunità;

Si fonda:

• sulla libertà e sulla capacità di esprimersi;

• sulla volontà e sulla facoltà di ascoltare l’altro;

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dimensioni della cultura dimensioni dimensioni della cultura della cultura

La dimensione soggettivadimensione soggettiva quale espressione della personalità, dell’unicità, della singolaritàdelle persone che vivono quella cultura, quella religione.

La dimensione oggettivadimensione oggettiva che fa riferimento a realtà storico-sociali (regole, istituzioni, ecc.) nelle quali la dimensione soggettiva prende forma.

Queste due dimensioni si sostengono a vicenda e si condizionano reciprocamente. È necessario quindi considerarle insieme.

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dimensioni della cultura dimensioni dimensioni della cultura della cultura

La dimensione descrittivadimensione descrittiva che tende ad oggettivare la cultura come insieme di risposte che l’uomo ha sviluppato nelle relazioni con l’ambiente: è una visione quasi statica della cultura.

La dimensione dimensione prescrittivaprescrittiva che riconosce non solo procedure, tradizioni e prodotti ma anche valori e modelli, sottolineando la dinamicità e creatività del processo culturale per lo sviluppo integrale delle persone.

La prescrittività può aiutare a non cadere nel relativismo o, peggio ancora, nell’indifferenza.

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Condizioni deldialogo interreligioso Condizioni delCondizioni deldialogo interreligioso dialogo interreligioso

-Un atteggiamento preliminare di rispetto per l’altro e di fiducia basata sulla convinzione della sua sincerità e buona fede

-Il dialogo è un dare e ricevere: è necessario che coloro che dialogano ritengano che nelle posizioni dell’altro ci siano verità e valori su cui ci si possa confrontare

-La disponibilità a mettersi in questione, a rivedere le proprie opinioni

-Coloro che dialogano siano saldi nelle loro convinzioni e le espongano nella loro integrità, senza falsi ecumenismi

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Caratteristiche deldialogo interreligioso Caratteristiche deldialogo interreligioso

Il d.i. non ha come scopo la nascita di una religione unica e universale, una forma di sincretismo che mescoli insieme tutte le tradizioni storiche, che in qualche modo annulli le diversità.

Rinunciare alla propria identità religiosa non aiuta a fare passi avanti nel dialogo

È propria la consapevolezza della propria identità a consentire una qualsiasi forma di dialogo.

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Caratteristiche deldialogo interreligioso Caratteristiche deldialogo interreligioso

-Serve un’identità forte, ma non rocciosa

-Un’identità sicura ma non integralista

-Non identità reattive (muro contro muro)

-Ma identità assertive e flessibili (come ponti levatoi)

Per evitare di cadere in due estremi: il relativismo e il fondamentalismo

E gettare le basi del dialogo

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Caratteristiche deldialogo interreligioso Caratteristiche deldialogo interreligioso

LL’’atteggiamento assertivoatteggiamento assertivo è quel comportamento attraverso il quale:

-si affermano i propri punti di vista;

-si manifestano le proprie convinzioni con chiarezza;

-si comunicano le proprie idee, le proprie opinioni;

-ma senza prevaricare né essere prevaricati.

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Caratteristiche deldialogo interreligioso Caratteristiche deldialogo interreligioso

Le religioni sono sistemi di significato, all’interno dei quali vengono proclamate delle verità in ordine al senso.

Non è possibile chiedere al credente di rinunciare al fondamento a cui ha manifestato un assenso esistenziale.

Il dialogo non deve avere lo scopo di convincere della propria verità, soprattutto in ordine ai fondamenti teologici.

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Caratteristiche deldialogo interreligioso Caratteristiche deldialogo interreligioso

Ma costruire quel terreno che renda possibile l’incontro tra uomini,

Perché ciò che li accomuna è la ricerca incessante della verità.

Nel dialogo si possono allora riconoscere due piani:

-quello degli aspetti dottrinali;

-quello delle realtà umane e sociali in cui tale religione si esprime.

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Caratteristiche deldialogo interreligioso Caratteristiche deldialogo interreligioso

Il d.i. non è un argomento esclusivamente da “addetti ai lavori”.

Le relazioni interreligiose, nell’attuale contesto, hanno una forte valenza interculturale che travalica l’ambito delle confessioni religiose, si fanno presenti:

-alla comunità civile;

-alla dimensione politica;

-al mondo della cultura.

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Caratteristiche deldialogo interreligioso Caratteristiche deldialogo interreligioso

Il d.i. non può essere inteso:- come curiosità etnologica per riti, celebrazioni, usanze di altre religioni;-come svago culturale o impegno superficiale.

Questi sono atteggiamenti che sembrano di moda, ma sono più legati ad un contesto consumistico che altro.

Il d.i. richiede un atteggiamento di ricerca profonda e la convinzione di percorrere strade nuove, difficili, non prive di rischi e battute d’arresto ma inevitabili per le stesse religioni che presentano una tensione all’universalità.

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Caratteristiche deldialogo interreligioso Caratteristiche deldialogo interreligioso

Raimon Panikkar

L’incontro delle religioni è una necessità vitale:- è naturale e inevitabile che le religioni si incontrino;- la storia è intessuta, nel bene e nel male, di questi incontri;- oggi questo incontro avviene in tempi accelerati e sulla spinta di questioni che coinvolgono il pianeta (il mondo delle comunicazioni, le migrazioni di lavoratori, la fuga di rifugiati).

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Caratteristiche deldialogo interreligioso Caratteristiche deldialogo interreligioso

il dialogo delle religioni deve essere:• aperto- nessuno è escluso a priori- nulla è tralasciato per principio

• interiore- perché inizia con una domanda interiore (interrogo me stesso)- tocca il cuore dei dialoganti

• religioso- contribuisce alla purificazione delle religioni- lotta contro il fanatismo e costruisce ponti

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Caratteristiche deldialogo interreligioso Caratteristiche deldialogo interreligioso

• politico- il dialogo non è una questione privata, appartiene alla polis. Il dialogo ha le sue radici nel cuore dell’uomo, ma ha i suoi frutti nell’agorà- è una prassi gravida di nuove teorie (ogni dialogo, ogni incontro ha un carattere politico)

• integrale- non è un compito solo per specialisti- è un approccio olistico, è coinvolto l’uomo nella sua totalità, non si difendono ideologie o dottrine

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Caratteristiche deldialogo interreligioso Caratteristiche deldialogo interreligioso

• continuo- il suo scopo non è arrivare alla completa unanimità o mischiare tutte le religioni- è un processo continuo, la completezza del dialogo non è una finalità ma un esercizio di tutta la vita- nel suo dinamismo il dialogo è sempre provvisorio e mai completo, non è mai esaurito- le risposte non sono mai definitive- è costitutivamente imperfetto, il dialogo appartiene alla vita umana e la vita è costante novità

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Tipologie didialogo interreligioso Tipologie didialogo interreligioso

Dal punto di vista del contesto europeo e dell’influenza che le diverse tradizioni cristiane hanno avuto nel formare, dare “forma”, alla cultura europea possiamo distinguere:

Il dialogo ecumenicoIl dialogo ecumenico che coinvolge le varie chiese e comunità cristiane, che ha avuto alti e bassi, ma che ha portato alla proclamazione della Charta Oecumenica del 2001 a Strasburgo ad opera della Conferenza delle Chiese Europee (KEK) e del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE)

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Tipologie didialogo interreligioso Tipologie didialogo interreligioso

Il dialogo Il dialogo ebraicoebraico--cristianocristiano, ricostruito sulle ceneri dell’ecatombe della Shoah, che prende forma di un ritrovarsi asimmetrico per il cristianesimo con la propria radice.

Il dialogo interreligioso in senso strettoIl dialogo interreligioso in senso stretto che riguarda il rapporto tra le grandi tradizioni di fede:-in questi anni si è intensificato il dialogo con l’Islam, l’altra grande religione monoteista.-L’attenzione alle grandi tradizioni orientali

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In ambito cattolico In ambito cattolico

È soprattutto la dichiarazione conciliare Nostra Nostra AetateAetate sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane che pone con forza il tema dialogo interreligioso.

“La Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto èvero e santo” nelle altre religioni considerando con rispetto tutte le religioni che “non raramente riflettono un raggio di quella veritàche illumina tutti gli uomini”

Nostra Aetate, n. 2

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In ambito cattolico In ambito cattolico

esortando i propri figli affinché, attraverso il dialogo e la collaborazione con i credenti di tutte le religioni “riconoscano, conservino e facciano progredire i valori spirituali, morali e socio-culturali” che si trovano in esse.

Nel 1964 nasce il Segretariato per i non cristiani, in seguito divenuto Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e che troverà ispirazione dai documenti del Concilio.

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In ambito cattolico In ambito cattolico

Dai documenti si possono evincere 4 modalitàin cui può prendere forma il dialogo:

La prima modalità è il dialogo della vitail dialogo della vita in cui le persone, reciprocamente in ascolto, si sforzano di vivere in uno spirito di apertura condividendo i problemi e le preoccupazioni umane.

Il dialogo delle opereIl dialogo delle opere che si realizza quando cristiani e altri uomini collaborano per lo sviluppo integrale delle persone e la liberazione dei popoli promuovendo l’educazione alla pace, al rispetto per il creato, alla solidarietà, e la giustizia sociale.

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In ambito cattolico In ambito cattolico

Una terza modalità è quella del dialogo degli dialogo degli scambi teologiciscambi teologici, attraverso il quale esperti delle diverse confessioni non solo cercano di giungere ad un minimo denominatore comune, ma si sforzano di approfondire la reciproca comprensione nelle rispettive eredità religiose al fine di apprezzare i valori spirituali gli uni degli altri. È questa modalità tra le più difficili e più rischiose dove si sono avute battute d’arresto accanto a promettenti passi avanti, soprattutto in campo ecumenico.

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In ambito cattolico In ambito cattolico

Ultima modalità è il dialogo dellil dialogo dell’’esperienza esperienza religiosareligiosa che avviene quando persone radicate nelle proprie tradizioni condividono le loro ricchezze spirituali nella preghiera, nella contemplazione, nella ricerca di Dio o dell’assoluto. Ricordiamo ad esempio la Comunità Ecumenica di Bose del monaco Enzo Bianchi, la Comunità di S.Egidio di Roma, la Comunità di Taizé, il Centro Ecumenico Agape di Prali.

Di rilievo storico-simbolico gli incontri interreligiosi di preghiera per la pace ad Assisi voluti fortemente da Giovanni Paolo II nel 1986 e nel 2002.

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BibliografiaBibliografia

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BENEDETTO XVI, Lettera Enciclica Caritas in Veritate, 29 giugno 2009

KEK, CCEE, Charta Oecumenica, Strasburgo, 22 aprile 2001

Consiglio Pontificio per il dialogo interreligioso, Il Dialogo e l’Annuncio, 19 maggio 1991

Messaggio di Sua Santità Benedetto XVI per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato, 16 ottobre 2009

Commissione consultiva per le relazioni ecumeniche della Tavola Valdese, L’Ecumenismo e il dialogo interreligioso, 28 agosto 1998

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