Upload
lamliem
View
216
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “A. BROFFERIO” C.so XXV Aprile, 2 – ASTI Tel. e Fax 0141 21 26 66
Sez. associata “Martiri della Libertà” Tel. 0141 21 12 23 C.F. : 80005780053
e-mail: [email protected] - [email protected]
IL DIRIGENTE SCOLASTICO Cristina Trotta 1/12
INDICE
L’ISTITUTO E LA SUA ORGANIZZAZIONE
1. Il contesto territoriale 2. Edifici scolastici 3. Servizi di supporto 4. Organigramma 5. Processi di erogazione del servizio 6. Organizzazione dei corsi 7. La Mission formativa - Il ruolo del Dirigente scolastico
L’AZIONE DIDATTICA
8. Concetti guida per l’orientamento dell’Offerta Formativa 9. Programmazione dell’intervento formativo 10. Articolazione del curricolo 11. Obiettivi della scuola 12. Organizzazione delle attività didattiche 13. Ampliamento dell’offerta formativa 14. Cos’è un progetto
INSERIMENTO ED INTEGRAZIONE
15. Integrazione degli alunni diversamente abili 16. Integrazione degli alunni stranieri 17. Iniziative per superare situazioni di svantaggio e per contrastare la dispersione
scolastica
LA VALUTAZIONE 18. Prove INVALSI 19. Il recupero dei debiti 20. Valutazione alunni con disabilità 21. Valutazione alunni con DSA 22. Valutazione del comportamento
ORIENTAMENTO SCOLASTICO E CONTINUITA’ DEI PROCESSI EDUCATIVI
23. Progetti “ponte” 24. Progetto “orientamento”
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
25. Lavorare in rete - Alleanza pedagogica tra agenzie educative 26. Criteri per il raccordo fra l’Istituzione scolastica e gli Enti Locali territoriali 27. Stipula di accordi e/o intese interistituzionali 28. Continuità fra scuola e famiglia
AZIONI DI SVILUPPO
29. Aggiornamento e formazione 30. Innovazione e ricerca pedagogica
QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO DOCUMENTI CORRELATI
L’ISTITUTO E LA SUA ORGANIZZAZIONE
Contesto territoriale
Il bacino d’utenza è situato nella zona nord-ovest della città che offre servizi pubblici, nel complesso, funzionali e rispondenti alle esigenze della popolazione. La zona è di tipo quasi esclusivamente residenziale e non presenta situazioni particolari di degrado. Diversi allievi provengono dalle frazioni di Asti e dai comuni limitrofi. La provenienza degli allievi è eterogenea e il nucleo più consistente è costituito da famiglie di impiegati, operai, piccoli artigiani commercianti e professionisti. La presenza di famiglie di immigrati è in leggero aumento. Il livello d’istruzione è medio alto ed il patrimonio culturale generalmente diffuso; la maggioranza delle famiglie presenta un atteggiamento costruttivo nei confronti dell’educazione e della formazione dei figli. Si riscontra, comunque, la presenza di famiglie che delegano quasi esclusivamente alla scuola il compito di istruire ed educare i figli.
Edifici scolastici La Scuola secondaria di I grado “A. Brofferio” è costituita da due edifici ubicati l’uno in Corso XXV Aprile 2, l’altro in Corso XXV Aprile 150 con ingresso in via Invrea 1. La sede occupa dal 1987 i locali dell’ex Orfanotrofio Vittorio Alfieri, costruito nel 1932 dal geom. Giovanni Penna cui è intitolato l’antistante piazzale. Questo edificio è composto dai locali amministrativi (2) e direttivi (2) , da n°19 aule comuni di cui 6 dotate di LIM,1 aula per attività di sostegno e per attività a piccoli gruppi, una biblioteca-sala professori, un laboratorio di informatica e audiovisivi, una palestra. La sede associata, “Martiri della Libertà”, inaugurata nel 1974 ed ubicata in Corso XXV Aprile 150, è un edificio moderno che garantisce spazi numerosi e diversamente arredati funzionali allo svolgimento delle varie attività scolastiche. La struttura consta di tre piani fuori terra, con una pianta articolata in più corpi di fabbrica. La scuola ospita n° 2 locali amministrativi ed 1 utilizzato alla direzione, n° 20 aule comuni di cui 3 dotate di LIM, n° 4 aule speciali (psicomotricità, audiovisivi, educazione musicale, sostegno),n° 3 piccoli locali per attività in piccoli gruppi di rinforzo o approfondimento, n° 5 laboratori (scienze, ed. artistica, ed. tecnica, informatica), l’auditorium, la mensa, la palestra, la biblioteca. Tutti gli ambienti hanno ampie vetrate che permettono un’ottima illuminazione naturale degli spazi. Entrambe le strutture non presentano barriere architettoniche; nella sede è in costruzione un ascensore,nella sede associata si può accedere ai piani alti grazie ad un ascensore già funzionante; i servizi igienici sono ampi e previsti anche per allievi diversamente abili. Esiste una scala di emergenza esterna per entrambi gli edifici. Quali pernenze delle due scuole si aprono ampi spazi che consentono aree di parcheggio, aree di gioco, aree di sosta per mezzi particolari di trasporto (pulmini, trasporto disabili, servizio mensa, addetti alla manutenzione, ecc….).
SERVIZI DI SUPPORTO
Mensa Fruiscono di questo servizio sia gli alunni della sede associata martiri che frequentano il tempo prolungato sia gli alunni della scuola della sede Brofferio che frequentano il doposcuola. A richiesta possono usufruoire del servizio anche gli alunni che si fermano a scuola per partecipare alle attività exstrascolastiche. La mensa rappresenta un momento importante nella giornata scolastica perché permette di imparare regole di comportamento e di convivenza, di tessere relazioni al di fuori dell’aula e di modificare/migliorare il proprio rapporto con il cibo. Il menù è predisposto da un’equipe medica dell’ASL ma occorre che i genitori informino gli insegnanti o la Direzione sulla presenza di eventuali allergie o la necessità di diete particolari presentando un certificato medico. In caso di necessità è possibile monitorare il servizio attraverso la compilazione di questionari di gradimento rivolti ai fruitori (alunni e insegnanti) e costituire una commissione di vigilanza composta da docenti e genitori. Il servizio è gestito direttamente dal comune e la prenotazione del pasto avviene attraverso l’uso di una tessera magnetica personale.
Pre-scuola Sulla base di un congruo numero di richieste da parte dei genitori tale servizio viene gestito dalla scuola grazie all’ausilio dei collaboratori scolastici con modalità e tempi da concordare ad ogni inizio anno scolastico in servizio. L’accesso al servizio può essere revocato in qualsiasi momento in caso di comportamento inadeguato da parte dell’allievo, in particolare se rischioso per l’incolumità propria ed altrui.
Dopo-scuola Il doposcuola, per gli alunni di entrambi le sedi è gestito da coperative esterne presso un aula della sede Martiri della Libertà. Il servizio comprende l’assistenza alla mensa e lo svolgimento dei compiti, con copertura oraria fino alle 17.30.
Servizio scuolabus Il servizio scuolabus è riservato agli alunni disabili ed gestito interamente dall’Amministrazione Comunale mediante l’utilizzo dell’associazione IL FARO.
Organigramma
DIRETTORE SERVIZI G. A.
DIRIGENTE
SCOLASTICO
COLLABORATORE DS COORDINATORE
BROFFERIO
FIGURE STRUMENTALI ORIENTAMENTO – NUOVE TECNOLOGIE – PROGETTI
EUROPEI – SOSTEGNO ALLA PERSONA – SICUREZZA
– OFFERTA FORMATIVA E TERRITORIO
VICARIO COORDINATORE
MARTIRI
COMMISSIONI C.D.
G.L.O. – SITO – POF – INTEGRAZIONE – GITE
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
5 UNITA’
AREE: PERSONALE,
DIDATTICA, CONTABILITA’-
COMUNICAZIONECON
ESTERNO;1 UNITA’ A
ROTAZIONE SULLA SEDE
MARTIRI
_____________________________
___
_____________________________
___
COLLABORATORI
SCOLASTICI
5.5 POSTI SEDE BROFFERIO
6.5 POSTI SEDE MARTIRI
GIUNTA ESECUTIVA
PRESIDENTE CONSIGLIO ISTITUTO – DS – DSGA – 1 DOCENTE – 1 GENITORE – 1 ATA
ASSEMBLEA A.T.A.
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
COLLABORATORI SCOLASTICI
COLLEGIO DEI DOCENTI
DOCENTI T.I. E T.D., SOSTEGNO, IRC
STAFF SICUREZZA
RSPP ESTERNO - ASPP – RLS – Addetti P.I – Addetti
P.S. – TUTOR prove evacuazione (progetto scuola sicura)
STAFF DI DIREZIONE
1° e 2° Collaboratore, Funzioni Strumentali, Referenti G.L.
CONSIGLIO D’ISTITUTO PRESIDENTE: GENITORE
COMPONENTI: DS - 8 DOCENTI – 8 GENITORI – 2 PERSONALE ATA
R.S.U.
3 DOCENTI
Erogazione del servizio
PROCESSI DI SUPPORTO
PROCESSO PRIMARIO
informazioni
segreteria
iscrizioni
Segreteria
assegnazione docenti - classi
DS
piano utilizzo personale ATA
DSGA/DS
orario personale ATA
DSGA
orario personale docente
Commissione CD
Gestione assenze sostituzioni
Collaboratori DS/ segreteria
orario studenti
Commissione CD
gestione laboratori/attrezzature
Commissione CD/resp. TIC
colloqui genitori e udienze
docenti
provvedimenti disciplinari
Consiglio di classe
visite - viaggi
Commissione CD// segreteria
sportello DSA
Psicologa esterna
Gestione sito
Commissione CD
acquisti
segreteria
Progetto Educativo - POF
Collegio Docenti
Regolamento
Consiglio di Istituto
Carta dei servizi
Commisione CD - ATA
Adozione libri di testo
CD
orientamento
Commissione CD
accoglienza
docenti
Programmazine disciplinare
Dipartimenti/Docenti
test ingresso
Dipartimenti/docenti
percorsi formativi
Consigli di classe
piani di lavoro personalizzati
docenti
lezioni
docenti
verifica in itinere
docenti
attività recupero/approfondimento
docenti
verifica finale
docenti
orientamento in uscita
C.C. e F.S.Orientamento
collaudo beni
Commissione tecnica
inventario
DSGA
comunicazione interna-esterna
segreteria
rilascio certificazioni
segreteria
documentazione carriera
segreteria
Gestione fascicoli alunni
segreteria
pulizie
collaboratori scolastici
piccola manutenzione
Collab. Scolastici e docenti
assistenza
collaborator scolastici
esami di idoneità
Consiglio classe
esame di Stato
Commissione d’esame
Certificazione competenze
DS - Consiglio di classe
Rilascio diploma
Presidente Commissione d’esame
Rilascio attestato
Presidente Commissione d’esame
Organizzazione dei corsi Al fine di garantire un’offerta formativa aderente alle diverse esigenze delle famiglie e ai diversi interessi degli alunni l’istituto ha predisposto corsi diversificati in base a: ORARIO (con e senza frequenza al sabato)
TEMPO SCUOLA (tempo normale e prolungato)
SECONDA LINGUA STRANIERA (francese – spagnolo – inglese potenziato)
Mission formativa In relazione al contesto, il servizio formativo che la Scuola Secondaria di I grado “A.Brofferio di Asti” intende realizzare, si fonda sui seguenti principi educativi: 1) favorire l’identità dell’individuo in formazione in un contesto in continua trasformazione-
evoluzione culturale, economica, politica e sociale;
2) contribuire ad eliminare gli ostacoli sociali e culturali che limitano lo sviluppo della personalità di ciascuno;
3) organizzare i contenuti della formazione scolastica in modo differenziato e adeguato alle potenzialità e alle esigenze di ciascuno;
4) superare la visione esclusivamente conoscitiva e verbale per la promozione di un sapere operativo e creativo;
5) valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato.
la pratica educativa si incentrerà su:
il rispetto dell’unità psico-fisica dell’individuo
la funzione educativa dell’esempio
il valore della socializzazione
l’atteggiamento di ricerca
l’educazione all’impegno e al senso di responsabilità
la disponibilità alla collaborazione e alla cooperazione
Ruolo del dirigente scolastico I compiti del Dirigente scolastico, in qualità di responsabile e di rappresentante legale dell’Istituzione e datore di lavoro del personale in servizio sono molteplici e diversificati: il coordinamento delle diverse attività didattiche dei vari ordini di scuola; la gestione di un offerta formativa sempre più articolata e complessa in relazione a diversi stakeholder; la supervisione del funzionamento amministrativo e contabile e la gestione delle risorse umane e finanziarie; la cura dei rapporti con gli enti locali, con i servizi socio-sanitari e con le diverse agenzie formative e ricreative presenti sul territorio; la stesura di convenzioni ed intese interistituzionali per la realizzazione di reti, progetti e per la fruizione di servizi. Nell’ambito di un progetto di implementazione del sistema di gestione, la direzione gioca un ruolo strategico nella realizzazione della mission dell’istituto grazie al coinvolgimento dei diversi operatori scolastici (docenti e personale ATA), degli alunni, delle famiglie e degli amministratori locali e alla realizzazione di modelli di cooperazione e di condivisione degli obiettivi.
L’AZIONE DIDATTICA
CONCETTI GUIDA PER L’ ORIENTAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA
accoglienza L’accoglienza riguarda tutti coloro che entrano per la prima volta a far parte di una organizzazione nuova e diversa e mira al conseguimento del loro benessere. La scuola attraverso specifici progetti di accoglienza intende porre le basi affinché il clima positivo di relazioni e di lavoro possa essere mantenuto negli anni, anche quando non sarà più il contesto a cambiare, ma la personalità stessa dei soggetti, sempre in evoluzione, con particolare riguardo ai momenti di passaggio tra i vari ordini di scuola. Si avrà cura di organizzare una attenta accoglienza per gli alunni portatori di handicap e per gli alunni stranieri, con interventi mirati alla specificità dei casi e delle situazioni. Per definire maggiormente le regole dell’accoglienza il collegio dei docenti ha redatto un protocollo specifico disponibile all’albo dell’istituto.
pari opportunità Tutti gli alunni sono considerati uguali e a tutti vanno riconosciute pari opportunità, sia dal punto di vista del diritto allo studio, anche attraverso percorsi individualizzati, sia sotto il profilo valutativo, curando l’imparzialità dei giudizi. Per l’ istituto “Angelo Brofferio” l'azione educativa non si realizza in un'offerta unica e indistinta, indifferente alle caratteristiche peculiari di cui ciascuno è portatore, ma si articola in modo da tener conto delle diverse situazioni di partenza individuali. Ne deriva che la scuola deve operare con ogni mezzo per:
differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno: a tutti gli alunni deve essere data la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità;
valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato, ma anche organismi privati) allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato affinché l'offerta formativa della scuola non si limiti alle sole attività curricolari, ma assuma un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale.
L'arricchimento e la diversificazione del percorso formativo sono finalizzati a garantire a tutti uguali opportunità di crescita culturale; per ottenere questo risultato la scuola si adopera affinché:
ogni attività didattica sia rivolta sempre alla totalità degli allievi;
nessun alunno venga escluso per motivi economici dalle attività opzionali e/o integrative del curricolo organizzate dalla scuola in orario scolastico (per esempio: corsi di nuoto, visite didattiche, attività teatrali ,ecc..);
la fruizione del servizio di refezione offra alla famiglia il diritto di chiedere che taluni cibi vengano sostituiti con altri di pari valore nutrizionale;
la frequenza scolastica di alunni che soffrono di temporanei e limitati impedimenti fisici sia quanto più possibile regolare.
integrazione La scuola considera tutti i minori, indipendentemente dal grado individuale di intelligenza e di maturità, di capacità e di abilità, come portatori del diritto-dovere all'educazione, allo sviluppo, all’istruzione e all'autorealizzazione. La scuola organizza il processo di educazione-apprendimento con particolare riguardo alla presenza di differenze individuali dando risposte pianificate. La diversità diventa quindi uno dei criteri rivelatori della funzionalità e dell'efficienza della scuola tutta, che deve essere scuola per tutti e scuola per ciascuno. Muoversi in questa complessità è agire tra due forze opposte; l'una tendente a coordinare e a integrare, cioè a vincolare, condizionare le diverse
componenti in nome dell'unità del sistema; l'altra tendente a cercare spazi per l'affermazione della propria diversità. La necessità di una costante tensione tra comunanze e differenze, nella ricerca di equilibri possibili, caratterizza l'organizzazione della scuola, le relazioni tra i saperi, i processi educativi. Compito della scuola sarà: - indirizzare le scelte e i comportamenti individuali, ma lasciare spazi all'espressione delle singole individualità; - gestire ciò che serve per lavorare insieme attraverso regole esplicite, condivise, sottoposte a verifica; - rispettare ruoli, competenze, responsabilità; - impostare i percorsi organizzativi, culturali, educativi del sistema scolastico nella salvaguardia e valorizzazione delle differenze ma anche nel riconoscimento della valenza comunicativa delle somiglianze, attivando conoscenze, abilità, intuizioni su entrambi i versanti, permette di operare in un sistema aperto al cambiamento. Il riconoscimento delle differenze e l'uguaglianza delle pari opportunità risultano essere i principi fondanti dell'azione educativa; ad essi si affiancano:
il rispetto per ogni cultura
il rifiuto di ogni forma di discriminazione Ne consegue che si debba ricercare un rapporto dinamico tra uguaglianza e differenza per allontanare logiche di assimilazione, di relativismo acritico o di rifiuto dell'alterità. La risposta può essere offerta dalla pedagogia interculturale, unica risposta pedagogica possibile ad una società multiculturale, e il cui obiettivo primario “…..si delinea come promozione delle capacità di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e sociale multiforme” Compito della pedagogia interculturale risulta essere quello di far sì che culture diverse convivano senza ignorarsi in un rapporto fatto di scambi e di prestiti, di reciprocità, di negoziazioni e di ridefinizione continua delle rispettive identità. In questo senso, poiché davvero ognuno è portatore di diversità, la pedagogia interculturale si rivolge a tutti; non è una pedagogia speciale per soggetti speciali, ma un progetto la cui centralità è l'attenzione per il processo di maturazione sia cognitivo che affettivo-emotivo, dei soggetti e della flessibilità delle loro menti , del loro sentire , del loro agire.
Flessibilità didattica e organizzativa Per una reale integrazione e una migliore qualità del servizio è necessaria una flessibilità organizzativa, che si esplicita in:
coordinamento degli interventi, delle risorse e delle strutture per raggiungere obiettivi condivisi e sostenibili
attuazione di progetti che mirano a costruire una mappa ragionata degli interventi a livello didattico, educativo, socio-relazionale, in caso di handicap, difficoltà di apprendimento o relazione e disagio.
utilizzo della compresenza per percorsi individualizzati e per interventi su gruppi di alunni, corresponsabilità dell’insegnante di sostegno nel gruppo classe, e gestione condivisa degli interventi.
Sono in corso di valutazione curricoli flessibili, progettati da docenti messi finalmente in grado di operare in base alle esigenze e alle inclinazioni del singolo studente, che conducono quest’ultimo lungo la strada più adeguata perché esprima i talenti che possiede. Noi, come singola scuola, punteremo sulla qualità dell’apprendimento per tutti: una qualità in grado di affermarsi sostenendo sia difficoltà e disagi sia potenzialità ed eccellenze. Possibilità offerte dalla flessibilità: 1. articolazione modulare dell’orario annuale di ciascuna disciplina e attività; 2. definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l’unità oraria della lezione e
l’utilizzazione degli spazi orari residui; 3. l’attivazione di percorsi individualizzati, nel rispetto del principio generale dell’integrazione
degli alunni nella classe e nel gruppo, anche per alunni in situazione di handicap;
4. l’articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso;
5. l’aggregazione di discipline in aree e ambiti disciplinari. Valuteremo la possibilità di realizzare compensazioni tra discipline ed attività della quota nazionale del curricolo e quella di decidere le discipline e le attività di un parte del piano di studi obbligatorio. Ciò ci consentirà di rispondere alle esigenze dei singoli allievi con maggior efficacia rispetto al passato potendo anche attivare specifici percorsi di accoglienza, continuità, orientamento/ri-orientamento, fasi intensive di insegnamento seguite da altre di appoggio, attività di laboratori pluridisciplinari, diminuzione del numero di discipline mediante la concentrazione del loro monte ore annuale in un solo quadrimestre.. Articolazione di gruppi di alunni all’interno del normale orario curricolare come:
gruppi più grandi per le lezioni frontali;
gruppi più piccoli per le esercitazioni, il sostegno e il recupero
gruppi di livello
gruppi di laboratorio
gruppi per le discipline opzionali
gruppi per le discipline facoltative. L’intero sistema di istruzione e formazione diviene più elastico per mettere i giovani in grado di costruire i piani di studio pienamente aderenti ai loro progetti di vita, ottimizzare l’uso delle proprie capacità ed essere guidati a lavorare sulle carenze individuali, scoprendo, nel procedere del periodo di studio, le personali vocazioni.
continuità Gettare un ponte che colleghi il presente con il passato e con il futuro dell'alunno risulta di fondamentale importanza per la scuola. Ogni ragazzo porta con sé un bagaglio fatto di comportamenti, motivazioni, interessi e bisogni; conoscere l'alunno e il suo ambiente significa: poter programmare itinerari didattico-educativi individualizzati e personalizzati, coinvolgere l’extrascuola nel processo formativo, predisporre attività, sussidi, interventi integrativi e di sostegno, ma anche e soprattutto creare un ponte fra la scuola e il territorio, con le sue diversificate offerte. La continuità educativa è una sequenza senza fine: generare una frattura in questa sequenza può determinare sfiducia, rifiuto, insuccesso, abbandono, oltre alle implicazioni psicologiche che eventualmente ne derivano. La formazione continua mira a sviluppare nell’alunno la disponibilità e la capacità di “imparare ad imparare” durante l'intero arco della vita. Occorre far maturare nell’individuo una disponibilità al cambiamento, sviluppare la capacità di lavorare in gruppo, di comunicare, di impostare problemi e di operare scelte.
Conoscenza di sé e dell’altro La capacità di capire il punto di vista dell' "altro" si sviluppa nel corso degli anni di scuola. Gli alunni acquisiscono il concetto di ciò che sono (concetto di sé) anche tramite il modo in cui sono visti dagli altri ed una migliore comprensione interpersonale migliora le modalità di rapporto con gli altri e induce relazioni positive. La scuola può svolgere un ruolo importante nel promuovere questa crescita, offrendo pluralità di prospettive, superando una percezione episodica della realtà, stimolando il bisogno di approfondire un ragionamento logico e mostrando la relatività delle posizioni, accrescendo nell’alunno la capacità di decentrarsi, per capire le conseguenze a lungo termine dei propri atti su se stesso e sugli altri. Compito degli insegnanti è quello di agevolare il dialogo e la riflessione all’interno del gruppo, far scoprire nuove modalità comunicative basate su codici espressivi diversi, favorire dinamiche partecipative adeguate ai diversi contesti, ma anche fornire direttrici, elaborare sintesi di posizioni, riorientare le divergenze verso gli obiettivi tematici proposti.
la trasversalita’: affrontare la complessita' - operare per problemi La realtà si presenta agli occhi dell'alunno complessa, in continua evoluzione e richiede
pertanto una continua disponibilità ad apprendere cose nuove. Si dovranno fissare obiettivi, progettare azioni, condividere il senso del proprio agire collettivo, scartare strumenti inadatti, trasformare risultati negativi in future opportunità positive, tenendo conto (insegnante mediatore) dei vari stili cognitivi degli alunni e favorendo una conoscenza il più possibile completa. Nel mondo odierno la necessità di operare sulla complessità è facilitata dall'uso dei mezzi informatici che possono concorrere allo sviluppo del pensiero, ampliare la possibilità di comprensione della realtà e quindi di intervento su di essa, Anche la simulazione potrà offrire modalità di conoscenza attiva.
imparare ad imparare Tra individuo e ambiente esiste una relazione reciproca: gli individui sono dei sistemi aperti che possono essere modificati dall'intervento ambientale e viceversa. La scuola deve influire sulla capacità che ogni essere umano ha di cambiare o modificare la struttura stessa del suo funzionamento cognitivo per potersi adattare a nuove situazioni. Ciò può avvenire se il docente-educatore svolge il suo importante ruolo e persiste nel suo intervento nonostante gli insuccessi, manifestando fiducia nella modificabilità dell'individuo con il quale sta interagendo. D'altra parte la crescita professionale del docente-educatore può essere conseguita solo con un investimento consistente dell'educatore nella sua auto-modificabilità. La mancata critica al proprio processo educativo porta ad ignorare la diversità tra gli alunni, le loro capacità e altri fattori socio-culturali che influiscono sul processo educativo.
l'insegnante come mediatore dell'apprendimento Non basta che un alunno sia immerso in un ambiente ricco di stimoli se l'interazione con quegli stessi stimoli avviene in modo superficiale. Affinché l'esperienza si trasformi in una fonte di apprendimento, bisogna portare l'alunno a classificare, paragonare, raggruppare, verbalizzare, ecc., insomma dare significato all'esperienza presente e metterla in relazione con le precedenti. E' il mediatore adulto che seleziona e determina la relazione tra gli stimoli, orienta l'alunno a ricercare le connessioni tra ciò che sta sperimentando e altre esperienze simili vissute in precedenza per prevedere le possibili conseguenze e saper anticipare situazioni simili in futuro, filtra la realtà che il bambino sta sperimentando affinché ogni avvenimento acquisti senso. In sintesi si può ritenere che più un bambino beneficia di forme di apprendimento mediato, maggiori saranno le sue reali possibilità di apprendere anche in situazioni future. Le linee metodologiche comuni concordate sono le seguenti: 1) Partire dalle esperienze e dagli interessi dei bambini 2) Attuare condizioni idonee all'apprendimento - favorendo un clima sociale positivo - promuovendo esperienze comuni - attuando il lavoro di gruppo e favorendo la collaborazione - favorendo l'iniziativa, l'autodecisione, la responsabilità personale 3) Tenere conto della realtà sociale di provenienza, delle diversità culturali dei ragazzi, dei
loro saperi originari, degli stili cognitivi 4) Tenere conto delle reali risorse umane e materiali e definire mezzi e strumenti di lavoro 5) Tenere conto che le varie discipline non sono fini ma mezzi per raggiungere la
formazione globale dell’individuo 6) Individuare obiettivi sia per la sfera comportamentale sia per la sfera cognitiva, finalizzati
al "saper fare" 7) Partire dalle "mappe cognitive" preesistenti nei ragazzi e costruire nuove "mappe",
integrando il sapere 8) Individuare concrete strategie di condivisione metodologica delle attività didattiche (nella
diversità d’indagine, tipica di ogni disciplina, la metodologia comune può essere quella relativa alla metacognizione e alla conquista di abilità di studio)
9) Definire modalità di verifica finalizzate alla valutazione degli alunni, alla validità della programmazione, alla funzionalità del gruppo docente
10) Corrispondere pienamente al compito di alfabetizzazione culturale - promuovendo l'acquisizione dei fondamentali tipi di linguaggio - ampliando la padronanza dei quadri concettuali delle discipline e delle relative modalità di
indagine - sollecitando la progressiva costruzione di pensiero riflesso e critico - potenziando creatività, divergenza, autonomia di giudizio.
PROGRAMMAZIONE DELL’INTERVENTO FORMATIVO
Nell'erogazione del servizio tutti gli operatori dell’Istituto fanno riferimento alla Carta dei diritti dell’infanzia ed in primo luogo al diritto inviolabile dell'alunno a ricevere un'educazione e una istruzione adeguate al contesto sociale e culturale di vita. L'offerta educativa e formativa tiene conto delle esigenze e delle necessità del singolo alunno nel rispetto dei ritmi e dei modi di apprendere di ciascuno. La pratica educativa fa riferimento ai seguenti criteri:
rispetto della unità psico - fisica dell’allievo nella scuola la formazione deve tendere ad uno sviluppo integrale e armonico della persona, mirando tanto agli aspetti cognitivi, quanto a quelli fisici, affettivi e relazionali;
centralità educativa della corporeità degli allievi i ragazzi entrano in relazione con il mondo attraverso il corpo quale mezzo di espressione e di comunicazione;
funzione educativa dell'esempio i valori fondamentali enunciati nelle Indicazioni Nazionali (tolleranza, convivenza democratica, solidarietà, ecc...) devono innanzitutto essere concretamente praticati dagli adulti nel contesto della relazione educativa; pertanto ogni adulto (insegnante o genitore che sia) deve in ogni caso comportarsi in modo coerente rispetto ai valori ai quali intende educare;
atteggiamento di ricerca la scuola può e deve fornire ai ragazzi gli strumenti per costruire una propria interpretazione del mondo e della realtà e per mettere costantemente a confronto la propria con l'interpretazione degli altri; in questo contesto anche l'errore diventa elemento di riflessione e discussione nell'ambito del gruppo-classe;
educazione all'impegno e al senso di responsabilità ciascuno di noi può e deve "progettare" la propria esistenza nella massima libertà possibile ma anche con il massimo rispetto per se stesso e per gli altri; adesione agli impegni assunti e senso di responsabilità caratterizzano ogni comportamento umano autenticamente libero; per vivere liberi da adulti è bene imparare ad esserlo fin da giovani;
promozione della cooperazione il gruppo-classe e la comunità scolastica rappresentano due luoghi fondamentali per la crescita dei ragazzi; la discussione e il confronto fra pari sono strumenti che favoriscono non solo lo sviluppo sociale e affettivo, ma anche quello cognitivo (il linguaggio e le stesse spiegazioni dei fatti naturali che gli allievi si danno, per esempio, sono influenzati in modo decisivo dal rapporto con gli altri); la cooperazione anche fra gruppi, classi e scuole diverse è uno strumento per consolidare e condividere conoscenze ed esperienze. Le attività educative e di insegnamento sono finalizzate in ogni caso a garantire a tutti le opportunità formative necessarie per poter raggiungere risultati finali coerenti col progetto educativo messo a punto nella scuola. Ciò significa che nell’Istituto si opera per favorire il recupero dello svantaggio socio-culturale e delle difficoltà individuali attenendosi al principio educativo che la proposta formativa deve essere differenziata e proporzionale alle potenzialità, alle difficoltà e alle esigenze di ciascuno.
Il curricolo Le “INDICAZIONI PER IL CURRICOLO” si prefigurano come un testo aperto, che tutta la nostra comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando
scelte specifiche relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione. Occorre ripensare l’esperienza del “fare scuola”, dando un senso alla frammentazione del sapere. L’allievo, inteso come un individuo unico e irripetibile, deve essere, oggi, aiutato a scoprire il valore di se stesso, delle cose, della realtà, superando paure, incertezze, solitudine, malessere. La nostra scuola deve essere un luogo dove si riconosce significato a ciò che si fa e dov’è possibile la trasmissione di valori che danno appartenenza, identità, passione, con l’obiettivo di far nascere la curiosità e il piacere della conoscenza, sfruttando le personali abilità. Si rende, pertanto, necessaria anche una programmazione delle attività didattiche contestualizzata e flessibile aperta alle sempre più diversificate proposte educative nazionali, regionali e locali. Si considera necessario promuovere un’azione di orientamento che valorizzi la dimensione orientativa degli assi culturali per assicurare l’equivalenza formativa di tutti i percorsi e favorire i passaggi; coinvolgere le famiglie e gli studenti, con particolare attenzione a situazioni di svantaggio personale, sociale, culturale, economico; centrare la programmazione didattica ed educativa sui processi di apprendimento e misurarla sui livelli d’ingresso e sui diversi ritmi e stili cognitivi prevedendo attività di recupero anche attraverso la didattica laboratoriale e l’esperienza pratica; monitorare continuamente l’apprendimento; sostenere e recuperare i saperi disciplinari non ancora acquisiti ma necessari per il raggiungimento di competenze chiave.
Articolazione del curricolo: CURRICOLO DI BASE – (programmazione e attuazione triennale) Didattica ordinaria – Specifico disciplinare tutti gli alunni affrontano il percorso triennale per l’acquisizione delle competenze di base e dei saperi irrinunciabili disciplinari.
CURRICOLO OBBLIGATORIO (programmazione e attuazione triennale) Tutti gli alunni devono essere coinvolti nelle Attività. Progetti. Interventi formativi previsti e articolati in modo graduale nel triennio
CURRICOLO OPZIONALE (programmazione e attuazione annuale o pluriennale) Tutti gli alunni almeno una volta nel triennio devono essere coinvolti nelle Attività. Progetti. interventi formativi a discrezione del C.d.C. (necessità formative, adesione a progetti, ….)
CURRICOLO FACOLTATIVO L’opzione la proposta è presentata dai C.d.C. in fase di programmazione annuale in base alle esigenze formative specifiche degli alunni e l’adesione spetta alle famiglie
OBIETTIVI DELLA SCUOLA
Obiettivo primario è la formazione completa dell’ alunno che si raggiunge passando attraverso:
OBIETTIVI FORMATIVI
(atteggiamenti)
RAGGIUNGIMENTO DELL’AUTONOMIA INTESA COME:
capacità di assumere le proprie responsabilità conoscenza di sè
maturazione della propria identità: consapevolezza autostima
assunzione di un atteggiamento attivo nell’impegno personale e nella partecipazione
accettazione e ascolto dell’altro
superamento dell’egocentrismo
apertura alla tolleranza e alle diversità
consapevolezza del valore delle regole
avvio alla capacità critica (autonomia di giudizio e di scelta)
potenziamento della creatività e della divergenza
apertura al confronto e alla discussione
OBIETTIVI METACOGNITIVI (imparare ad imparare)
capacità di riflettere su esperienze/conoscenze: consapevolezza delle proprie capacità relative ai processi di percezione, memoria, attenzione…
capacità di progettazione: saper organizzare le azioni che portano ad un obiettivo cognitivo
capacità di controllo su un’attività cognitiva intrapresa
capacità di valutare la strategia più adeguata in relazione alla soluzione di una situazione problematiche
OBIETTIVI COGNITIVI (saper fare trasversali)
CAPACITA’ DI PENSIERO LOGICO
Classificare
Categorizzare
Rappresentare – concettualizzare
Simbolizzare – astrarre
Analizzare
Sintetizzare
Pianificare
Anticipare
Inferire
Proiettare
Ipotizzare
Immaginare
Trovare analogie
Indurre
Dedurre
Schematizzare
PENSIERO
Intuizione Pensiero logico Immaginazione Creatività
Organizzazione delle attività didattiche Una delle funzioni fondamentali della scuola è quella di contribuire al rafforzamento dei processi di costruzione dell’identità, per favorire la promozione dell’autonomia intellettuale e dell’equilibrio affettivo, per sviluppare l’intelligenza creativa e il pensiero scientifico. Le attività vengono scelte con modalità diverse, allo scopo di rendere più efficace il progetto educativo, anche in relazione ai diversi ritmi, tempi e stili di apprendimento, alle motivazioni e agli interessi dei ragazzi:attività di laboratorio,attività di gruppo in aula, classi aperte, partecipazione a manifestazioni ed eventi. Gli strumenti, i metodi e le attività sono diversificate in rapporto all'età, ai diversi ritmi e tempi di apprendimento, agli interessi e alle motivazioni di ogni singolo allievo. Riveste importanza fondamentale l'allestimento di spazi-laboratorio, di mostre, di mercatini a scopo di beneficenza, attività in cui i ragazzi possono relazionare, manipolare, fare ipotesi, costruire creare, progettare e inventare. Si utilizzano materiali poveri come la creta, la carta, la plastilina, il das, il polistirolo, il legno, la gomma, la gommapiuma e il sughero. Si usano inoltre materiali di facile consumo, sussidi didattici e audiovisivi. Un altro elemento didattico di notevole importanza riguarda la "memoria storica" della classe o della sezione: giornalini di classe o di plesso, cartelloni, mostre, ecc... sono strumenti importanti per consolidare l'identità individuale e di gruppo degli alunni. Non va sottovalutata poi la funzione comunicativa che tali strumenti possono assolvere nei confronti delle famiglie. Le Indicazioni nazionali definiscono gli obiettivi specifici di apprendimento per le diverse classi ma lasciano ampio margine alla costruzione dei concreti percorsi formativi. Peraltro lo stesso Regolamento in materia di autonomia scolastica (DPR n. 275/99) consente alle Istituzioni scolastiche di definire i curricoli e le quote orarie riservate alle diverse discipline in modo autonomo e flessibile sulla base delle reali esigenze formative degli alunni (recupero e potenziamento linguistico, attività teatrali, laboratorio ambientale). L’attività didattica si sviluppa secondo criteri consolidati nella migliore pratica didattica:
sviluppo di attività di ricerca, individuale e di gruppo, che insegnino a responsabilizzarsi e ad organizzare il pensiero;
promozione delle attività laboratoriali come luogo di acquisizione di competenze intese come sintesi di sapere e saper fare;
acquisizione di competenze trasversali trasferibili e utilizzabili in ambiti diversi del sapere;
riferimento alla pratica del gioco come invito a proporre contesti didattici all'interno dei quali l’apprendere sia esperienza piacevole e gratificante;
promozione degli aspetti emotivi ed affettivi nei processi di conoscenza
creazione di biblioteche scolastiche aggiornate;
impiego degli strumenti multimediali che, oltre ad essere estremamente motivanti, danno il senso di disporre di risorse per il saper fare e consentono di non disperdere, ma valorizzare forme di intelligenza intuitiva, empirica e immaginativa, assai diffuse tra i ragazzi.
Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di rendere più efficace l'intervento formativo, senza trascurare la necessità di personalizzare gli interventi formativi rivolti agli alunni. La "lezione" collettiva a livello di classe, in cui si ricorre all'uso della lezione collettiva per economizzare il tempo scolastico nel momento in cui si comunicano informazioni uguali per tutti o si utilizzano mezzi audiovisivi o altri strumenti fruibili contemporaneamente da un grande gruppo. La lezione collettiva deve comunque superare la pura trasmissione di saperi L’attività di piccolo gruppo è intesa come alternativa all'insegnamento collettivo; si basa sulla condivisione e sulla cooperazione ed è essenziale sia sul piano dell'apprendimento che sul piano relazionale.
Gli interventi individualizzati sono una strategia che consente di soddisfare le necessità di formazione di ciascuno:
tutoring tra allievi con abilità diverse
classi aperte con scambi di insegnanti della stessa materia su gruppi di livello Ciò comporta l'assunzione dell'inalienabile principio psicopedagogico secondo il quale non si può insegnare/educare se non attraverso un processo individualizzato di insegnamento/apprendimento che per essere realizzato necessita di:
analisi delle pre-conoscenze e individuazione delle potenzialità;
osservazione in itinere degli sviluppi nelle diverse aree che compongono la personalità;
impostazione di un rapporto docente/discente adeguato alle esigenze del soggetto;
riflessione sullo stile personale di apprendimento degli alunni e sulle condizioni che determinano situazioni favorevoli agli apprendimenti;
adeguamento delle proposte didattiche (e quindi anche dei materiali) alle reali potenzialità dei singoli alunni in maniera tale da sfruttare l'area di sviluppo prossimale nel cui ambito l'insegnante può essere certo che i singoli alunni possano perseguire gli obiettivi prefissati.
Arricchimento dell' Offerta Formativa
La programmazione delle attività didattiche ed educative deve tener conto di:
pratica di linguaggi diversificati (musicale - teatrale - ecc...);
disporre di adeguati momenti e spazi dedicati all'attività fisica, motoria e sportiva;
disporre di momenti specifici per l'attività individualizzata e di recupero;
praticare un primo approccio significativo alle tecnologie informatiche;
apprendere le basi di una lingua straniera. Tutti gli insegnanti dell’Istituto attivano i percorsi didattici con una programmazione annuale, educativa e curricolare, aggiornata e flessibile in base a nuove esigenze, in itinere, dell’insegnante o eventualmente in seguito a rinnovate decisioni del Consiglio di Classe o su consiglio dei genitori,entrambe arricchite con progetti specifici; all’interno dei team docenti è prevista la figura del coordinatore.per ogni progetto è individuato un referente
Progetti d’Istituto L’ Istituto prevede la messa in atto di progetti generali : ATTIVITA’ ESPRESSIVE - RECUPERO E POTENZIAMENTO DIDATTICO - SCUOLA SICURA - LATINO - PROGETTO LINGUE EUROPEE - PROGETTI PONTE – BIBLIOTECA – ALFABETIZZAZIONE - INFORMATICA APPLICATA - AVVIAMENTO ALLO SPORT Ogni anno , sentite le proposte dei docenti, viene valutata l’attivazione anche di nuovi percorsi progettuali in relazione alla disponibilità finanziaria dell’Istituto. L’attività progettuale viene seguita , coordinata e monitorata. I progetti sono redatti secondo precise modalità; verificati in termini di obiettivi e di fattibilità, monitorati in itinere per valutare la loro efficacia e i livelli di ricaduta sull’utenza; Le linee generali progettuali del nostro Istituto sono: 1.RECUPERO PER MATERIA mirato per allievi in difficoltà 2.RECUPERO STRUMENTALE ATTRAVERSO ATTIVITA’ INTERDISCIPLINARI 3.ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI STRANIERI 4.OFFERTA DI ATTIVITA’ DI POTENZIAMENTO; (es. Latino, KET,…) 5.ATTIVITA’ DI RACCORDO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 2° GRADO 6.AVVIAMENTO ALLO SPORT 7.SVILUPPO DEI LINGUAGGI ARTISTICO-ESPRESSIVI
E’ UN PROCESSO CHE SI DELINEA E SI SVILUPPA IN TEMPI STABILITI
COMPRENDE UNA SERIE DI ATTIVITA’ INTENZIONALI E PIANIFICATE
IMPLICA L’ESPLICITAZIONE DI INDICATORI DI QUALITA’ CONDIVISI
MIRA A RAGGIUNGERE UN RISULTATO DEFINITO E VERIFICABILE
PREVEDE UN MONITORAGGIO IN ITINERE
COMPORTA UNA VALUTAZIONE FINALE
PERCHE’ LAVORARE PER PROGETTI
PROGETTARE E’ UNA SCELTA
PROGETTARE PER:
RISOLVERE PROBLEMI
RISPONDERE AI BISOGNI
VALORIZZARE LE POTENZIALITA’
UTILIZZARE LE RISORSE DISPONIBILI
pedagogica coerente con tutto il
P.O.F.
metodologica
CLASSE TERRITORIO PROFESSIONALITA’ DIVERSE
COS’E’ UN PROGETTO
uso della didattica metacognitiva
tecniche dell’ascolto attivo
uso del circle-time (tecniche della comunicazione e della socializzazione )
impostazione flessibile del lavoro didattico
metodo della “ricerca” (apprendimento significativo)
costruzione del sapere (apprendimento per concetti )
atteggiamento di fiducia e di rispetto nei confronti degli alunni
atteggiamento dell’insegnante mediatore-facilitatore
recupero ed elaborazione dei ricordi
atteggiamento scientifico
maturazione dell’identità
accettazione e ascolto dell’altro
apertura alla tolleranza e alla diversità
avvio alla cooperazione
avvio alla capacità critica (autonomia di giudizio e ascolto)
potenziamento della creatività e della divergenza
apertura al confronto e alla discussione
Per i Progetti attuati nell’Istituto sono previsti due momenti di verifica: uno in itinere (nel mese di gennaio) per eventuali adeguamenti ed uno finale nel mese di maggio per valutare l’efficacia dell’intero Progetto e la sua ricaduta sul percorso educativo attivato. Le modalità di verifica sono concordate durante le riunioni del Gruppo di Lavoro che si occupa del P.O.F.
pianificare
organizzare
eseguire
controllare - monitorare
valutare strategie e operato
ASPETTI EDUCATIVI
conoscenza di sé
consapevolezza
autostima
senso di appartenenza
al gruppo al territorio
LINEE METODOLOGICHE
MODALITA’ DI VERIFICA
DIMENSIONI
CONTENUTI SELEZIONATI
Salute
IGIENE PERSONALE
ALIMENTAZIONE
SPORT
Sicurezza
ED. STRADALE
PRONTO SOCCORSO
SICUREZZA SCOLASTICA
SICUREZZA NEL WEB
Formazione
METODO DI STUDIO (informatica, strumenti di consultazione…. )
LABORATORI SCUOLA FORMAZIONE contrasto della dispersione
KET
Cultura
SPECIFICO DISCIPLINARE (saperi irrinunciabili.. competenze base...)
LATINO
PROGETTO LETTURA
TEATRO
BIBLIOTECA
USCITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
TEATRO
CINEFORUM
ALLESTIMENTO MOSTRE
Ambiente
IGIENE AMBIENTALE (uso corretto dei servizi e spazi della scuola)
CURA SPAZI ESTERNI ALLA SCUOLA
RACCOLTA DIFFEREZIATA
PROBLEMATICHE AMBIENTALI
SOGGIORNO PRACATINAT
PROGETTO UNPLUGGED
Partecipazione sociale
FESTE E INIZIATIVE PUBBLICHE
INIZIATIVE DI SOLIDARIETA’ (adozioni a distanza, raccolta fondi…)
PARTECIPAZIONE A MANIFASTAZIONI PUBBLICHE (commemorazioni, concorsi…)
Orientamento
LABORATORI
INCONTRI CON IL MONDO DEL LAVORO
VISITE ALLE AZIENDE
VISITE ALLE SCUOLE
PROGETTI PONTE
INCONTRI CON ESPERTI
E’ possibile raccordare tutti i progetti per lo sviluppo dell’identità dell’alunno nell’ Educazione alla convivenza civile
COMPETENZE IRRINUNCIABILI alla fine del triennio (profilo in uscita dell’alunno)
Competenze cognitivo – strumentali
Comprendere ed utilizzare un testo
Esprimersi in lingua italiana in modo efficace
Utilizzare nella comunicazione corrente la lingua inglese
Comprendere ed usare linguaggi, strumenti propri della comunicazione nei vari settori dell’espressione artistica
Chiedere e cercare informazioni
Matematizzare a livello di base
Organizzare e interpretare dati quantitativi
Utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi Competenze orientativo – relazionali
Conoscere e spiegare il motivo delle proprie scelte
Esporre la propria opinione su un argomento
Essere autonomi nello studio: vedere, osservare
Prendere parte alle decisioni
Ascoltare: rispettare persone, cose, opinioni
FORMAZIONE CULTURA
ORIENTAMENTO
AMBIENTE
SICUREZZA
PARTECIPAZIONE
SALUTE SOCIETA’
educazione del
cittadino
INSERIMENTO ED INTEGRAZIONE
Integrazione degli alunni diversamente abili
L'inserimento degli alunni in situazione di handicap nelle classi è finalizzato alla piena integrazione di ognuno; offrendo agli alunni disabili ogni possibile opportunità formativa, la scuola si propone l'obiettivo di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità. Nella assegnazione dei docenti alle classi, nella formulazione degli orari e dei criteri di utilizzo delle risorse disponibili (spazi e attrezzature) l’istituzione scolastica presta particolare attenzione alle classi in cui sono inseriti alunni disabili. per ciascuno di essi, la scuola, in collaborazione con la famiglia ed eventuali specialisti, predispone un apposito Piano Educativo Personalizzato. Per i bambini la cui comunicazione è assente o disturbata il Piano individualizzato può prevedere anche attività riabilitative che includano l’utilizzo della “Comunicazione Facilitata”, strategia che, grazie all’acquisizione di tecniche e meccanismi facilitati dal supporto fisico ed emotivo dell’insegnante, consente di creare canali di comunicazione alternativi per superare le disabilità del soggetto; tale modalità di intervento garantisce a ciascuno la possibilità di affermare il proprio sé di incrementare il bisogno di condivisione e di relazione, presupposto indispensabile per ogni sviluppo affettivo e cognitivo. Per favorire l'integrazione la scuola si avvale di insegnanti di sostegno, si assistenti comunali e dei collaboratori scolastici (in caso di necessaria assistenza di base). Ove possibile e opportuno la scuola ricorre anche alla collaborazione di personale espertop per la realizzazione di corsi di arte terapia, musicoterapia e psicomotricità. Nell’Istituto un gruppo di lavoro formato dai docenti di sostegno si riunisce periodicamente con lo scopo di definire e monitorare le strategie degli interventi.
Integrazione degli alunni stranieri Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri, la scuola “A. Brofferio”si impegna a realizzare iniziative volte a:
creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo, nel bambino non autoctono o neo-autoctono, la percezione di sé come minoranza facilitare l'apprendimento linguistico
sostenere gruppi di allievi con iniziative di alfabetizzazione linguistica e culturale
inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i paesi di provenienza al fine di evidenziarne la prestigiosità dei valori peculiari
attingere dal patrimonio letterario e artistico del paese, o dell'area di riferimento, per valorizzare le radici culturali
La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche una occasione importante per favorire la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà. L'iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a quella già frequentata nel Paese di origine o a quella relativa all'età anagrafica salvo diversa valutazione della situazione, in accordo con le famiglie.
Iniziative per superare situazioni di svantaggio
Lo svantaggio socio-culturale è uno stato di sofferenza che, per quanto possibile, dovrebbe essere eliminato o, almeno, contenuto al fine di non compromettere le potenziali capacità d'apprendimento e di relazione dell'alunno. La scuola crea le condizioni per l’uguaglianza cercando di offrire servizi adeguati ai bisogni di chi proviene da situazioni familiari ed ambientali deprivate e mettendo in atto un modello organizzativo e didattico flessibile, favorendo l’uso di più linguaggi e promovendo la partecipazione di tutti i bambini a laboratori, attività teatrali, corsi di nuoto, gite, uscite sul territorio e visite guidate. (disponibilità finanziarie permettendo)
LA VALUTAZIONE
La valutazione è parte integrante della programmazione didattico-educativa, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell'intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di:
personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno;
predisporre collegialmente percorsi individualizzati per i soggetti in situazione di insuccesso.
Tale valutazione, di tipo formativo, assolve funzione di:
rilevamento, finalizzato a fare il punto della situazione;
diagnosi, per individuare eventuali errori di impostazione del lavoro;
prognosi, per prevedere opportunità e possibilità di realizzazione del progetto educativo. Operativamente le procedure adottate dall’Istituto in sede di programmazione, prevedono e mettono a punto vere e proprie prove di verifica degli apprendimenti che possono essere utilizzate in ingresso, in itinere e in fase finale. Le attività valutative dovranno tenere prioritariamente in considerazione le competenze raggiunte dagli allievi La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, riportati in lettere nei documenti di valutazione. Ai fini della validità dell'anno scolastico, per procedere alla valutazione degli alunni in sede di scrutinio finale è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale; per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite su delibera del Collegio dei docenti ( es. gravi motivi, familiari e di salute) Relativamente alla valutazione finale, definita in sede di scrutinio, sono ammessi alla classe successiva e all’Esame di Stato gli alunni che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e nel comportamento. La valutazione del comportamento dell’alunno oltre alla necessaria funzione sanzionatoria ha una importante valenza formativa, considera atteggiamenti, correttezza e coerenza nell’esercizio dei diritti e nell’adempimento dei doveri e modalità di partecipazione alla vita della scuola per l’intero arco temporale del periodo scolastico considerato.
Prove INVALSI Il processo di valutazione del sistema scolastico nazionale e degli apprendimenti gestito dall’INVALSI che riguarda il primo ciclo di istruzione prevede una valutazione degli apprendimenti nelle discipline: Italiano, Matematica nella prima classe e nell’esame di stato di cui concorre alla valutazione conclusiva. Per la correzione delle suddette prove i docenti faranno riferimento ad apposite griglie ministeriali. Nel determinare il voto dell’esame di stato i sudetti voti faranno media con il voto delle altre prove scritte e del colloquio. I risultati delle prove INVALSI sono oggetto di riflessione e di analisi attraverso l’aggregazione e la visualizzazione in grafici dei dati.
Recupero dei debiti formativi La scuola predispone progetti di recupero in orario scolastico e/o extrascolastico,sia nel primo che nel secondo quadrimestre, mirati al raggiungimento delle competenze di base nelle diverse discipline, in particolare Lingua italiana – Matematica – Lingua straniera.
ESTERNA Invalsi genitori territorio altre scuole
INTERNA
Collegio Docenti
Consigli di classe Team docenti
VALUTAZIONE
Si propone di definire il grado di qualità dell’immagine dell’Istituto
Si propone di attuare un processo di autoregolazione che riguarda:
programmazione EXTRACURRICOLARE
programmazione CURRICOLARE
1) Attraverso un monitoraggio effettuato dai Docenti sugli apprendimenti e sui curricoli:
Livelli di partenza
Bisogni
Conoscenze – competenze - capacità 2) Attraverso un monitoraggio effettuato dai Docenti su:
Clima nelle classi
Aspetti psico-fisici e relazionali
RILEVAMENTO DEI PUNTI DEBOLI
PROGETTAZIONE DI ATTIVITA’ DI FORMAZIONE
CORRETTIVI IN ITINERE
sostegno sostegno
agli alunni ai Docenti
Valutazione degli alunni con disabilità La valutazione degli alunni con disabilità da parte dei docenti della classe è riferita alle discipline e alle attività svolte sulla base del profilo dinamico funzionale e del piano educativo individualizzato previsti dalla legge 5 febbraio 1992, n.104. Le prove di esame al termine del I ciclo, comprensive della prova nazionale sono opportunamente adattate, in modo da corrispondere agli insegnamenti impartiti e da consentire di valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate, ai fini della valutazione dell’alunno, hanno valore equipollente alle prove ordinarie. Gli alunni con disabilità sostengono le prove di esame al termine del I ciclo di istruzione con l’uso degli ausili loro necessari e con modalità adeguatamente compensative o dispensative. Nel diploma di licenza non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. Agli alunni affetti da grave disabilità che, a causa del mancato superamento dell’esame conclusivo del primo ciclo, non conseguono la licenza viene rilasciato un attestato di credito formativo. Che vale quale titolo per l’iscrizione e la frequenza delle classi successive della scuola secondaria e per i percorsi integrati.
Valutazione degli alunni con Difficoltà Specifica di Apprendimento
La valutazione e la verifica degli apprendimenti, incluse quelle relative all’esame finale del primo ciclo degli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA), adeguatamente certificate, può prevedere l’adozione delle previste misure dispensative e l’impiego di strumenti compensativi adeguatamente riportati nel Piano Didattico Personalizzato. Nel diploma di licenza non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.
Valutazione del comportamento In relazione all’attribuzione del voto di comportamento, I criteri utilizzati per la valutazione della condotta saranno i seguenti:
1. REGOLARITÀ DELLA FREQUENZA. 2. PARTECIPAZIONE ED INTERESSE ALLE LEZIONI 3. RISPETTO DEL REGOLAMENTO, AUTONOMIA, RESPONSABILITÀ E
CORRETTEZZA L’ Istituto terrà conto della seguente griglia di valutazione: VOTO 5, in presenza di gravissimi comportamenti reiterati levisi della dignità e
dell’incolunità altrui e gravi danni ai beni comuni che hanno comportato la sospensione dalle lezioni.
VOTO 6 in caso di: assenze ingiustificate, disturbo rilevante e ripetuto in aula, atti di maleducazione verso i docenti e il personale scolastico, trasgressioni ripetute alle norme fissate nel Regolamento d’Istituto. Si precisa che gli alunni con voto 6 non potranno partecipare alle uscite e ai viaggi d’istruzione.
VOTO 7 in caso di: ritardi ripetuti, disturbo in classe, scarso rispetto delle consegne, trasgressione alle norme fissate nel Regolamento d’Istituto. Con voto 7 occorrerà il parere favorevole del Consiglio di Classe per poter partecipare ai viaggi d’istruzione.
VOTI 8, 9,10 il Consiglio di Classe terrà conto del diverso grado di impegno, interesse e partecipazione alle lezioni e al livello di rispetto delle regole del vivere civile.
ORIENTAMENTO SCOLASTICO
E CONTINUITÀ DEI PROCESSI EDUCATIVI
La continuità del processo educativo è condizione essenziale per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell'istruzione obbligatoria. La scuola, nel corso degli anni, ha ideato e messo a punto alcuni progetti e strumenti per realizzare la continuità: 1. Alunni delle classi quinte della scuola primaria: Obiettivi: facilitare il passaggio da un ordine di scuola all’altro e di garantire una linearità nel percorso educativo. Realizzazione di attività che prevedono forme concrete di collaborazione con alunni e docente dell’istituto. 2. Alunni delle classi prime della scuola secondaria di I grado: Obiettivi: Passaggio dalla scuola elementare alla scuola media inferiore in collaborazione con gli insegnanti curricolari e/odi sostegno delle scuole primarie; conoscenza della realtà socio- ambientale di provenienza; indagine sulle abilità pregresse e loro verifica; avvio all’ ’acquisizione di un metodo di lavoro.realizzazione di attività che prevedono forme concrete di collaborazione atra alunni di 5° elementare e alunni di 1° media. 3. Alunni delle classi seconde: Obiettivi: approfondire la conoscenza delle caratteristiche personali, competenze, abilità ed interessi in funzione di un’ipotesi di scelta; conoscere le opportunità formative e le attività lavorative del proprio territorio; ricostruire e discutere le proprie rappresentazioni nei confronti della scuola e del lavoro. 4. Alunni delle classi terze: Obiettivi: ricostruire e discutere le rappresentazioni personali della realtà scolastica e lavorativa; approfondire la conoscenza e l’analisi della realtà “scuola” e “lavoro”; prefigurare, nella transazione dalla scuola media alla scuola superiore(o alla formazione professionale)le difficoltà connesse alle strategie di fronteggiamento; formulare un’ipotesi di scelta e verificarla. Tutte le attività proposte terranno conto della disponibilità delle risorse e delle esperienze precedenti e potranno essere tradotte in:
LABORATORI
ELABORAZIONE di un prodotto esemplificativo delle attività svolte dagli alunni della scuola come ad esempio: piccole rappresentazioni musicali, teatrali, linguistiche.
INCONTRI tra Dirigenti Scolastici e insegnanti
GIORNATE DI SCUOLA APERTA
VISITE ALLE DIVERSE REALTA’ SCOLASTICHE COINVOLTE NEI PROGETTI PONTE
PARTECIPAZIONE ALLE INIZIATIVE TERRITORIALI RELATIVE ALL’ORIENTAMENTO
Progetti ponte con la scuola primaria e con la secondaria di I grado Il progetto ha lo scopo di rendere operante la normativa sulla continuità educativa nella scuola di base e cerca di favorire un passaggio graduale dalla scuola primaria alla scuola secondaria. Per gli alunni delle classi quinte sono programmati laboratori e specifiche attività che implicano una concreta cooperazipone tra gli alunni dei due diversi ordini di scuola. Sono previsti incontri tra i docenti dei due ordini di scuola per facilitare il passaggio di informazioni relative agli allievi e concordare obiettivi ed attività. Per favorire un passaggio motivato dalla scuola secondaria di I grado a quella di secondo grado per i ragazzi delle Classi Terze , sono programmate le seguenti attività:
visite guidate ad alcuni istituti
attivazione di progetti ponte con gli Istituti superiori disponibili
visite guidate ad industrie/ aziende
partecipazione alle inziative relative all’orientamento organizzate dagli enti locali
contatti con i rappresentanti del mondo del lavoro e della scuola
contatti con responsabili dell’Ufficio di collocamento, ed esperti di Orientamento. Le attività proposte coinvolgeranno le diverse discipline e saranno concordate in sede di Consiglio di Classe e se ne verificherà la fattibilità in termini di disponibilità di risorse e di tempi di attuazione.
Progetto Orientamento d’Istituto Il progetto orientamento prevede che l’allievo venga accompagnato nel corso del triennio in un percorso che permetta la conoscenza di sé, la presa di coscienza delle proprie potenzialità e capacità in modo tale da poter affrontare consapevolmente la scelta fra le opportunità offerte dal territorio . Risulta quindi necessario impostare un lavoro graduale, articolato nelle tre classi, che consenta il raggiungimento dei seguenti obiettivi: Classe prima: Esplorare i propri interessi e le proprie abilità. Classe seconda: Prendere coscienza delle proprie attitudini e capacità.
Imparare a riflettere su se stessi come studenti: motivazione allo studio, partecipazione alle attività scolastiche, materie preferite,…. Imparare ad analizzare e ad operare scelte sulla base di dati, proposte, suggestioni. Cercare ed analizzare informazioni sulle opportunità di studio e di lavoro. Conoscere le scuole presenti sul territorio Riflettere sui meccanismi che regolano le diverse attività lavorative
Classe terza: Approfondire la conoscenza delle scuole del territorio Imparare ad autovalutarsi per scegliere con consapevolezza il proprio percorso scolastico.
Molte unità didattiche dedicate all’acquisizione di strumenti utili al raggiungimento degli obiettivi di cui sopra, sono presenti nei libri di antologia, pertanto sarà cura dei docenti di Lettere confrontare il materiale a disposizione e prevedere percorsi simili nei diversi corsi. Per quanto riguarda le classi seconde il percorso in aula verrà integrato dalle lezioni proposte dal Centro per l’Impiego e dalle visite alle tre tipologie di scuola superiore (Licei, Istituti Tecnici, Scuole Professionali) con la relativa partecipazione ai progetti ponte; onde evitare di caricare tutta l’attività sul monte ore di Lettere il coordinatore di classe potrà concordare con le Funzioni Strumentali la realizzazione delle visite e degli interventi interessando discipline diverse. Per quanto riguarda le classi terze si prevedono 3 incontri di un’ora ciascuno con gli insegnanti referenti d’Istituto durante i quali verranno presentati a ciascuna classe i piani di studio delle diverse tipologie di scuola.
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
Lavorare in rete - alleanza pedagogica tra agenzie educative La scuola, delegata dalla società all'educazione intenzionale, non può operare da sola ma deve avvalersi della collaborazione della famiglia e di altre agenzie che si occupano dell’educazione dei cittadini ciascuno secondo le proprie competenze. In molti casi risulta opportuno costruire una rete tra scuole, associazioni, istituzioni, con un fine comune ed un produttivo scambio di risorse e competenze. Particolarmente rilevanti per il processo formativo dell’alunno sono, oltre all’istitutzione scolastica: la famiglia, il gruppo dei pari, le Associazioni Sportive,… mediante queste ed altre componenti del suo ambiente di vita il soggetto “impara” far parte della società e ad interagire consapevolmente con essa.
Criteri per il raccordo fra l'istituzione scolastica e gli Enti Locali territoriali I rapporti fra l'Istituzione Scolastica e gli Enti Locali territoriali sono improntati alla massima collaborazione allo scopo di:
promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole
promuovere un impiego integrato del personale ausiliario statale
realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse finanziarie che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole
promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione per attività sportive e culturali di interesse generale rivolte al pubblico
collaborare al fine di ottimizzare risorse umane e finanziarie per la realizzazione del servizio scolastico ed extrascolastico rivolto all’utenza e al pubblico esterno
mettere a disposizione degli alunni proposte didattiche ed educative più ampie
valorizzare le competenze professionali di quanti operano all'interno dei diversi Enti ed Associazioni
valorizzare l'opera di volontariato dell'associazionismo
Stipula di accordi e/o intese Per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano dell'offerta formativa l'Istituzione Scolastica può stipulare accordi, intese e convenzioni con altre scuole o Enti e Associazioni del territorio. Tali accordi sono finalizzati in particolar modo a realizzare progetti didattici comuni Gli accordi possono prevedere forme integrate di partecipazione finanziaria alle spese inerenti la realizzazione dei progetti. L’Istituzione scolastica può inoltre stipulare accordi, intese e convenzioni con le Università e con i Centri di formazione professionale riconosciuti dalla Regione allo scopo di promuovere attività di ricerca didattica e iniziative congiunte di formazione e di tirocinio.
Continuità fra scuola e famiglia
Una scuola che si propone come servizio pubblico non può prescindere dall'identificare chiaramente la propria utenza, dal rappresentarne i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed accoglierne le proposte. La famiglia entra nella scuola quale rappresentante degli allievi e come tale è parte del patto di corresponsabilità di cui condivide responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli, diritti e doveri. L’istituto garantisce la partecipazione attiva della famiglia alla vita della scuola attraverso la partecipazione agli organi collegiali (CC e CI) e attraverso specifici momenti assembleari che maggiormente rispondono alle esigenze di dibattito, di proposizione, di confronto culturale.
Per la raccolta di tutte le conoscenze necessarie all’elaborazione di un’immagine globale dell’alunno si attribuisce funzione primaria ai colloqui individuali e alle udienze generali a cui i genitori sono caldamente invitati a partecipare per:
tenersi informata e al corrente delle iniziative della scuola, discuterle e contribuire al loro arricchimento e alla loro realizzazione sia sul piano ideativo che operativo
sostenere l’allievo nel mantenimento degli impegni assunti a scuola
per l’arricchimento dei campi esperienziali dell’allievo;
per costruire possibili itinerari per il superamento di eventuali difficoltà dell’allievo
cooperare affinchè sia casa che a scuola il ragazzo ritrovi atteggiamenti educativi analoghi e condivisi
AZIONI DI SVILUPPO
Aggiornamento e formazione
L'aggiornamento professionale di tutto il personale della scuola è un importante elemento di qualità del servizio scolastico offerto dall’Istituto Brofferio, in quanto
è finalizzato all'arricchimento professionale in relazione al contesto dell'autonomia, allo sviluppo dei contenuti dell’insegnamento (saperi essenziali, curricoli disciplinari, linguaggi non verbali, tematiche trasversali), ai metodi e all’organizzazione dell’insegnare, all’integrazione delle tecnologie nella didattica e nella attività amministrativa e alla valutazione degli esiti formativi;
valorizza in senso formativo il lavoro collegiale degli insegnanti e del personale ATA;
è finalizzato a promuovere la cultura dell'innovazione e a sostenere i progetti di ricerca e di sperimentazione che la scuola mette in atto;
mira alla realizzazione di una cultura della sicurezza attraverso la conoscenza e la condivisione di impegni e di responsabilità
Innovazione e ricerca pedagogica L’aggiornamento è finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e l'innovazione didattica e metodologica e a dotare tutto il personale di più ampi margini di autonomia operativa anche in relazione alla diffusione delle nuove tecnologie. In particolare negli ultimi tempi, anche in funzione della sempre maggiore dematerializzazione del “sistema” scuola, l’istituto rivolge particolare attenzione a:
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (sostegno alle attività previste dai progetti didattici che prevedono l’impiego delle tecnologie didattiche; sostegno ai processi di riorganizzazione dell'attività amministrativa)
Educazione scientifica e tecnologica
Educazione ambientale e orienteering
Insegnamento della lingua straniera
Integrazione degli alunni in situazione di handicap
Dimensione europea dei problemi dell’educazione e dell’istruzione
Sicurezza nei luoghi di lavoro ed educazione al rischio
QUALITÀ DEL SISTEMA SCOLASTICO In un contesto socio-economico e culturale che mira a dare sempre più visibilità alla qualità delle istituzioni, la scuola non può esimersi dal puntare su una azione valutativa attuata con l’adozione di modelli e di prassi che possano consentire il miglioramento continuativo del servizio. L’Istituto si pone quindi l’obiettivo di passare ad un’azione autovalutativa più sistematica rispondente alla duplice esigenza di garantire una rendicontazione trasparente dei risultati e di promuovere un miglioramento continuo affinché si possano verificare costantemente gli esiti sia sul piano educativo sia su quello organizzativo e raccordare i momenti valutativi con le azioni migliorative, fornendo un quadro logico e procedurale su cui convogliare le spinte innovative e le azioni di sviluppo. L’intento di procedere dall’autovalutazione alla messa a punto di un sistema di gestione tenuto sotto controllo da verifiche rapportate a specifici standard qualitativi, costituisce una strategia che consente alla nostra istituzione scolastica di individuare i propri punti di forza, di debolezza e aree suscettibili di miglioramento e, in relazione a ciò, di disegnare una propria identità organizzativa, culturale, educativa, per porsi con caratteristiche proprie nei confronti dell’utenza, del contesto territoriale e dei diversi possibili interlocutori esterni. L’obiettivo è quello di promuovere, con il coinvolgimento e l'apporto partecipato e responsabile dei vari soggetti interessati, interventi e misure di qualificazione del sistema di gestione dell’Istituto in modo da valorizzare e diffondere le esperienze e le buone pratiche poste in essere e consolidate al suo interno. L’istituto Brofferio mira a dotarsi di un sistema di gestione capace di individuare e analizzare quei processi chiave che risultano fondamentali per la qualità del servizio e la cui corretta gestione consente di migliorare l’efficacia della propria offerta formativa e l’efficienza del proprio funzionamento. Si tratta di un processo complesso, utile per un riorientamento metodologico e culturale, in un ottica di riqualificazione complessiva del servizio, attraverso il passaggio da un sistema di controllo procedurale, attento soprattutto alla conformità dei processi, ad un sistema di accertamento dei risultati comparabili con standard generali sempre più complessi, fino alla costruzione di un modello di sistema di gestione che coinvolga l’intero istituto. In una organizzazione complessa come quella scolastica, caratterizzata da molte variabili indipendenti dal sistema gestionale, l’intento è quello di controllare e verificare il maggior numero di processi possibile focalizzando l’autoanalisi sui risultati considerati evidenze strategiche per il piano di miglioramento. Ciò comporta un complesso lavoro di analisi e di progettazione del cambiamento finalizzato all’implementazione di un sistema di gestione mirato alla qualità del servizio che coinvolga sia l’utenza che i vari stakeholder e permetta il il concretizzarsi di un piano di miglioramento realmente aderente al contesto professionale ed organizzativo dell’Istituto. Grazie ad un’analisi mirata e più puntuale dell’organizzazione e la messa a punto di nuovi strumenti di rilevazione di evidenze oggettive chiare e maggiormente dettagliate il lavoro di revisione del sistema di gestione dell’Istituto permetterà di : -intervenire sulle criticità in modo meno estemporaneo e più incisivo; -creare una documentazione di riferimento che favorisca azioni preventive oltre che semplicemente correttive; -predisporre azioni e percorsi che implichino il coinvolgimento nell’organizzazione amministrativo-didattica del maggior numero possibile dei diversi operatori scolastici a tutti i livelli.
INDICI DI QUALITA’ del SISTEMA INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO
1 ) COSTRUZIONE DEL SAPERE ( e non trasmissione ) 2 ) UNITARIETA’ e COORDINAMENTO 3 ) CONQUISTA DELL’AUTONOMIA 4 ) ASPETTO ORGANIZZATIVO 5 ) ASPETTO RELAZIONALE
INDICATORI DI QUALITA’
1 ) LA COSTRUZIONE DEL SAPERE per l’insegnante Capacità di rilevare le “PRECONOSCENZE” in modo sistematico Capacità di “problematizzare” le conoscenze da far acquisire Capacità di trasformare le conoscenze in competenze
2 ) UNITARIETA’ DEL CORPO INSEGNANTE e COORDINAMENTO Capacità di progettazione educativa e didattica collegiale
- programmazione di gruppo - decisione collegiale - organizzazione di gruppo
3 ) Per quanto riguarda L’AUTONOMIA, LA CONSAPEVOLEZZA e LE COMPETENZE dell’alunno, la valutazione è compito dei Docenti della classe
4 ) ANALISI DELLA SCUOLA RISPETTO ALL’ORGANIZZAZIONE SPAZI SUSSIDI MODULI ORGANIZZATIVI: orari, ambiti, discipline, … PROGETTI, LABORATORI, CLASSI APERTE, … GRUPPI DI LAVORO – COMMISSIONI – DIPARTIMENTI SICUREZZA
5 ) RELAZIONI all’interno della Scuola: - relazioni tra adulti - realizzazione di un buon clima in classe e nella scuola - esperienze di collaborazione e cooperazione
FATTORI CHE CARATTERIZZANO L’IDEA DI “SCUOLA DI QUALITÀ”:
Funzionalità e adeguatezza degli ambienti scolastici
Presenza di attività di recupero o potenziamento
Percentuiale di raggiungimento delle competenze di base e autonomia nello studio
Attenzione allo “star bene degli alunni”
Grado di Integrazione
Gestione efficace ed efficiente delle risorse economico-finanziarie
Processi di ricerca nel miglioramento
Grado di innovazione dei contenuti disciplinari e delle metodologie didattiche
Collaborazione tra componenti scolastiche
Capacità di ascolto e lettura delle problematiche pre-adolescenziali
Conoscenza e condivisione dell’organizzazione
consapevolezza di se’ competenze ( saper fare )
DOCUMENTI COLLEGATI AL POF Si rimanda alla visione dei seguenti documenti quali parti integranti del piano derll’offerta formativa dell’istituto:
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
CARTA DEI SERVIZI
REGOLAMENTO VIAGGI D’ISTRUZIONE
POLITICA D’USO ACCETTABILE DELLA RETE
ASSEGNAZIONE CLASSI
ORGANIZZAZIONE CORSI
PIANO DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE E PROGETTUALI
CONTRATTO FORMATIVO
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
CODICE DISCIPLINARE ALUNNI