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Il Foglio di Strigno - n. 1, 2012

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Notiziario del Comune di Strigno

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Page 1: Il Foglio di Strigno - n. 1, 2012

Stampato su carta ecologica sbiancata senza l’utilizzo di cloro e proveniente da foreste amministrate.

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CASE IN CAMMINO

STRIGNOSALONE SCUOLA PRIMARIA

SABATO 28 LUGLIODOMENICA 26 AGOSTO 2012ORARI: 10-12 15-18 (LUNEDì CHIUSO)

COMUNE DI STRIGNOAssessoratoalla cultura

SISTEMA BIBLIOTECARIO LAGORAI

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EDITORIALIASSOCIAZIONI

BREVI

IN QUESTO NUMERO SOMMARIO

Semestrale di informazione dell’Amministrazione comunale di Strigno

1 2012 * luglio

StrignoIl foglio di DirettoreAttilio PedenziniDirettore responsabileMassimo DalledonneStampaLitodelta Sas - ScurelleRegistrazioneRegistro stampa Tribunale di Trenton. 1016 del 25 novembre 1998Chiuso in tipografia il 13 luglio 2012

Comune di StrignoPiazza Municipio, 12 - 38059 Strigno (TN)Tel. 0461 780010 - Fax 0461 [email protected]

Lettere e interventi possono essere inviati al Comune di Strigno (piazza Mu-nicipio, 12 - 38059 Strigno, TN) specificando la richiesta di pubblicazione e indicando le generalità dell’autore. I testi non firmati non verranno pubblicati. I testi possono essere inviati anche in formato elettronico all’indirizzo [email protected]. La rivista, in formato PDF, è liberamente scaricabile nel portale web www.comune.strigno.tn.it

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APPROFONDIMENTI >>>

L’INSERTO >>>

AL GIRO DI BOAIL NUOVO PIANO REGOLATORE

A STRIGNO IL WIFI GRATUITOSEMPRE PIù DIFFICILE AMMINISTRARE

SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIANUOVI SPAZI PER LA SCUOLA MATERNA

IL REFERENDUM SALVA LE COMUNITàDECOLLA IL PUNTO PRELIEVI

è ARRIVATO IL MERCATO CONTADINONASCE L’ECOMUSEO DELLA VALSUGANA

LE NOVITà IN BIBLIOTECAPENNE NERE A STRIGNOMA ChE FILM è LA VITA

LE CASE IN CAMMINO DI MATTEO BOATO

LA LAVAGNA

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EDITORIALI

Il Consiglio comunaleGruppo Strigno InsiemeSilvano Tomaselli - capogruppo ([email protected])Ylenia Bortondello ([email protected])Francesco Carbonari ([email protected])Dino Paterno ([email protected])Davide Paternolli ([email protected])Attilio Pedenzini ([email protected])Andrea Tomaselli ([email protected])Claudio Tomaselli ([email protected])Luca Tomaselli ([email protected])Carlo Zanghellini ([email protected])

Gruppo Uniti per StrignoRodolfo Federico Pasquazzo - capogruppo ([email protected])Franco Bertagnoni ([email protected])Nello Osti ([email protected])Roberto Pauro ([email protected])Cinzia Degol ([email protected])

La GiuntaClaudio Tomaselli. Sindaco. Competenze non assegnate agli assessori. Riceve il martedì e il venerdì dalle 10 alle 12; il sabato su appuntamento (0461 780010 - [email protected])Luca Tomaselli. Vicesindaco. Competenze: attività econo-miche, associazioni, volontariato e cantiere comunale. Rice-ve su appuntamento (0461 780010 - [email protected]).Francesco Carbonari. Assessore. Competenze: agricoltu-ra, foreste, usi civici e verde pubblico. Riceve su appunta-mento (0461 780010 - [email protected]).Attilio Pedenzini. Assessore. Competenze: cultura, politi-che sociali e per la salute, comunicazione e rapporti con le scuole. Riceve il venerdì dalle 8.30 alle 10.30 ([email protected]).Andrea Tomaselli. Assessore. Competenze: patrimonio, viabilità, valorizzazione del centro storico, riqualificazione area ex caserma Degol. Riceve il venerdì dalle 8.30 alle 10.30 ([email protected]).

I consiglieri delegatiDino Paterno. Consigliere delegato dal sindaco in materia di bilancio e tributi ([email protected]).Carlo Zanghellini. Consigliere delegato dal Sindaco in materia di attività sportive e manifestazioni ricreative ([email protected]).

www.comune. strigno.tn.itDalla sua attivazione, nell’aprile 2009, il sito web del Comu-ne di Strigno <www.comune.strigno.tn.it> è stato visitato 39.045 volte da 20.650 visitatori. Le pagine viste ammontano a 114.077 per una media di 2,92 pagine a visita (dati al 9 lu-glio). Il numero precedente de “Il foglio di Strigno” è stato sca-ricato dal sito, in formato PDF, in 244 copie e letto on-line da 308 persone. L’attività di informazione del Comune è stata ga-rantita anche attraverso l’invio agli iscritti di 17 newsletter nel primo semestre 2012. Per iscriversi e riceverle in posta elettro-nica è sufficiente compilare il modulo nella home page del sito.

QR-codePer poter leggere i QR-codes è necessa-rio un cellulare o uno smartphone do-tato di macchina fotografica e un ap-posito programma di lettura (QR rea-der). Solitamente i QR reader sono già installati nei più recenti cellulari, ma ne esistono di gratuiti scaricabili da Inter-net, come ad esempio i-nigma reader: <www.i-nigma.com/Downloadi-nigma-Reader.html>.

Il Foglio di Strigno e le altre pubblicazioni edite dal Comune sono disponibili, in versione PDF sfogliabile, anche nel sito <www.is-suu.com>. Per consultarle è sufficiente inserire la parola chiave Strigno nel motore di ricerca del sito.

Smartphone e tabletDa oggi è disponibile un’applicazione gratuita per ricevere gli aggiornamenti e le notizie del Comune sul proprio di-spositivo Android o Windows Phone. Scaricala qui: <comune.strigno.tn.it.mobapp.at/>.

In mezzo alla tempestaClaudio TomaselliI tempi che stiamo vivendo sono sempre più difficili e com-plessi. La crisi economica con la quale anche il ricco Tren-tino sta facendo i conti non lascia intravvedere spiragli di uscita, tante storiche aziende chiudono i battenti e molte famiglie faticano sempre più ad arrivare alla fine del mese. I nostri organi istituzionali non sono immuni, anzi. Giorno per giorno assistiamo a sempre più violenti attacchi alla “specialità” autonomistica del Trentino e dell’Alto Adige. Registriamo continui restringimenti delle disponibilità fi-nanziarie che dalla Provincia ricadono inevitabilmente sui comuni. Nuovi meccanismi di governo della spesa, in par-ticolare il patto di stabilità, porteranno presto nuove diffi-coltà anche al nostro municipio, alle prese con importanti opere pubbliche in corso di appalto o di realizzazione. Que-sto è il momento di scelte coraggiose per ripensare tutto il modello di governo del territorio. Viviamo in una provincia autonoma dove 217 comuni per qualcosa più di 500mila abitanti sono diventati un lusso difficilmente sostenibile per la spesa ma soprattutto per un livello di programmazione e amministrazione troppo frammentato. La soluzione indi-viduata è quella di gestire alcune competenze comunali at-traverso gestioni obbligatorie con le comunità di valle. Non credo sia questa la strada giusta. Servono piuttosto servizi offerti (non imposti) ai comuni in difficoltà nel gestirli au-tonomamente. Diverso è il caso delle amministrazioni che dimostrano una maggiore efficienza ed economicità nella gestione diretta (ad esempio il nostro ufficio tributi) per i quali si potrebbe stabilire di mantenere la gestione diretta del servizio e l’apprezzato contatto con il cittadino. Diventa comunque sempre più urgente rimettere al centro del di-battito politico le unioni e le fusioni dei comuni, sulle quali tante energie abbiamo speso lo scorso anno in un progetto che attende solo l’adesione convinta dei nostri vicini. Pri-ma che sia troppo tardi. Buona estate a tutti.

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L’intervistaal girodi boa

Siamo ormai al giro di boa di questa legislatura: tre anni di attività. Facciamo un primo consuntivo di questa espe-rienza alla guida del comune.Credo che a questa domanda dovrebbero rispondere Strignati e Tomaselati per conoscere se le loro aspettative sono state soddi-sfatte almeno in parte da questa amministrazione. Dal mio punto di vista devo dire che, al pari degli altri comuni, siamo costante-mente in trincea a combattere la “burocrazia” sempre più pesante che soffoca e rallenta le iniziative programmate, senza considerare l’ostacolo, talvolta insormontabile, della componente economica e finanziaria. Devo riconoscere che in questi anni con la giunta e con i consiglie-ri abbiamo operato bene e in armonia. Le scelte vengono discusse e le decisioni vengono sempre prese con ampio consenso. Gli argomenti di cui occuparsi ogni giorno sono tanti, ai quali si aggiungono gli imprevisti a cui bisogna far fronte: basti pensa-re alla normale manutenzione di strade e parchi, edifici pubblici, scuole, biblioteca, acquedotti, impianti sportivi, taglio legname e parti legna, l’organizzazione delle varie attività culturali... Credo che questa sia la parte più impegnativa, anche se dall’esterno può sembrare la più semplice, ma non è sempre facile venire incontro e soddisfare le esigenze quotidiane che i nostri compaesani ci se-gnalano e si aspettano di vedere risolte in fretta e bene. Per le più importati opere pubbliche il percorso, da un certo punto di vista, è più agevole. Seguiamo le linee tracciate nel nostro programma elettorale, procediamo con l’affidare la progettazione, si presenta la richiesta di finanziamento (prima alla Provincia, ora in Comu-nità attraverso il fondo unico territoriale) e se tutto va bene una volta ammessi a contributo si procede con la progettazione defi-nitiva, si cerca la copertura della parte rimanente della spesa a carico del comune e per finire l’appalto. Non che tutto questo sia semplice. I tempi sono lunghi e le probabilità di accesso ai fondi provinciali non altissime: basti pensare che dal 2009 siamo riusciti a progettare, ottenere il finanziamento e appaltare due opere, i la-vori di straordinaria manutenzione al cimitero comunale, da poco iniziati, e i lavori di ristrutturazione e razionalizzazione dell’acque-dotto potabile comunale che inizieranno nella seconda metà del mese di agosto. Concludendo posso dire che questa prima par-te è stata soddisfacente per i numerosi risultati raggiunti. D’altra parte non nascondo un po’ di rammarico per non essere riuscito a raggiungere altri obiettivi, ma non mi scoraggio: abbiamo da-vanti ancora tre anni di amministrazione per dare le risposte atte-se dai censiti, anche se i tempi che stiamo vivendo non sono dei migliori per via della congiuntura economica che attanaglia non solo il Trentino, ma gran parte dei paesi europei. Credetemi, non

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APPROFONDIMENTI INTERVISTAvoglio essere pessimista né catastrofista, ma non vedo uscite da questa crisi né domani né dopodomani: ci porteremo appresso per lunghi anni le conseguenze di questa recessione. Con-seguentemente anche il nostro comune risentirà di tagli e restrizioni, ma cer-chiamo di guardare sem-pre avanti con l’obiettivo di raggiungere e realizzare quanto ci eravamo prefis-sati negli indirizzo di go-verno del marzo 2009.

In paese ci sono diversi interventi programmati da tempo, lavori da rea-lizzare e cantieri da at-tivare. A che punto sia-mo?Una domanda a cui ri-spondo volentieri. Partia-mo dall’opera più impor-tante, il completamento dell’acquedotto di Rava 4° lotto di cui il Comune di Strigno è capofila della gestione associata. Il pro-getto prevede un importo complessivo dell’opera di quasi 4 milioni, di cui 3

per lavori a base d’asta. L’Agenzia per i servizi del-la Provincia, a cui abbia-mo chiesto collaborazio-ne per l’espletamento del-la gara di un appalto così impegnativo, nella formu-la dell’offerta economica-mente più vantaggiosa, ha pubblicato il bando di gara il 24 maggio e le ditte han-no tempo fino al 24 luglio per presentare le offerte. Dalla data prevista nell’au-tunno scorso i tempi si sono allungati per l’entrata in vigore di nuovi regola-menti in materia di lavori pubblici e per la sentenza della Corte Costituzionale che ha annullato una par-te del regolamento provin-ciale degli appalti interes-sando direttamente anche la nostra opera. Abbiamo dovuto conseguentemen-te aggiornare capitolati di appalto, elenchi prezzi e il bando di gara alle nuove normative. Un’altra opera pubblica particolarmente attesa è la nuova caserma per i vigi-li del fuoco volontari. L’o-

pera era inizialmente pro-gettata all’ex magazzino muli dei Monegati ma ci è sembrata migliore una collocazione nella parte nord dell’area ex caserma Degol. Oggi siamo a buon punto. Il 22 giugno scor-so la Giunta provinciale ha concesso al Comune di Strigno l’integrazione del finanziamento di 132mila euro per l’acquisto di parte dell’area ex caserma De-gol per la realizzazione del-la Caserma dei Vigili del fuoco volontari. Il costo complessivo del terreno, circa 5.000 metri, si attesta attorno ai 740mila euro, coperto al 95% da contri-buto provinciale. I lavo-ri di demolizione, eseguiti direttamente dal proprie-tario Patrimonio del Tren-tino, sono iniziati e al loro termine verrà consegnato al comune il terreno libero da immobili. Anche l’intervento relati-vo all’arredo urbano, che prevede la riqualificazione delle piazze, dovrebbe es-sere appaltato entro l’an-

no. è finanziato all’80% con un intervento sul pat-to territoriale e prevede una spesa complessiva di 850mila euro. è già dispo-nibile il necessario proget-to esecutivo e le relative autorizzazioni. La realizza-zione dell’opera è stata ri-tardata allo scopo di pro-gettare ed eseguire i lavo-ri di sostituzione della rete acquedottistica del cen-tro storico: sarebbe stato un vero peccato posare le nuove pavimentazioni re-alizzate con marmi, piastre e nuovi cubetti per poi do-verle rovinare con possibili scavi per aggiustare perdi-te dell’acquedotto. Ricor-do che nel corso dei lavori per l’acquedotto saranno posati anche i cavi in fibra ottica per servire le utenze private e commerciali con

La priorità è portare velocemente in ap-palto le opere pub-bliche pronte.

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l’accesso superveloce a In-ternet.

Da tempo anche in Valsugana e a Strigno la crisi economica si fa sentire, sempre più fa-miglie faticano ad arri-vare a fine mese. Come vive un’amministrato-re questo difficile mo-mento e che strumenti ha a disposizione per dare risposte concrete ai suoi cittadini?Purtroppo questi sono tempi duri per famiglie e imprese, basta sentire la televisione e leggere i gior-nali, dove quotidianamen-te ci informano sulla cre-scita della disoccupazione diffondendo dati e percen-tuali sull’occupazione, sul calo dei consumi al detta-glio, sulle ore di cassa inte-grazione, sulla regressione dell’economia. Qui in valle non va meglio: basta leg-gere gli ultimi dati relativi alla mobilità dello sportel-lo di Borgo costantemen-te in aumento. A livello locale siamo passati dai 283 lavoratori in mobilità a gennaio (4555 in pro-vincia) ai 325 di giugno (5018 il dato provinciale).Nella provincia di Tren-to le difficoltà del mercato del lavoro evidenziate nel quarto trimestre 2011 tro-vano conferma anche nel primo trimestre 2012, con un arretramento del tasso di occupazione al 64,1% e un aumento del tasso di disoccupazione che ha raggiunto il 6,9%: percen-tuale quasi raddoppiata ri-spetto a qualche anno fa.Tutto questo, purtroppo, lo abbiamo potuto constata-re anche nel nostro comu-ne, dove ha forzatamente chiuso l’attività un’impresa edile che da anni operava nel settore delle costruzio-ni. è stata una perdita im-

portante e dolorosa per la nostra comunità, per tutto ciò che ha rappresentato l’impresa Zambiasi in ter-mini di occupazione, svi-luppo e partecipazione attiva alla vita del paese. Come amministratore ho potuto sentire direttamen-te qualche caso di famiglie in difficoltà a causa della perdita del posto di lavo-ro, ma il comune non ha né fondi né competenza in materia di assistenza e lavoro, da anni in capo ai comprensori e ora alle co-munità. In campo occupa-zionale continuiamo come sempre a usare la leva dei lavori socialmente utili, quest’anno chiamati “In-tervento 19”, cercando di inserire quanti più disoccu-pati possibile. Nello stesso tempo garantiamo occu-pazione aggiuntiva attra-verso specifici strumenti previsti per il personale au-siliari della biblioteca. Altro non possiamo fare, se non cercare di contattare per-sonalmente imprese e arti-giani della zona per inter-cettare gli eventuali fabbi-sogni di manodopera.Confidiamo che le ultime manovre imposte dal go-verno siano efficaci e che dopo i sacrifici portino a una ripresa della cresci-ta dell’economia e conse-guentemente al ritorno di un benessere più diffuso.

Qual è la progettuali-tà della giunta e del-la maggioranza per il secondo semestre del 2012? Quali sono le priorità per Strigno?La priorità è portare velo-cemente in appalto le opere pubbliche pronte: per i ser-vizi attesi, lo stimolo all’eco-nomia e per evitare le forche caudine del patto di stabilità in vigore anche per il nostro comune dal prossimo anno.

APPROFONDIMENTI INTERVISTA

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Scarica l’applicazione gratuita per ricevere gli aggiornamenti e le notizie del Comune. In un’unica app le informazioni dal sito web, dalla pagina Fa-cebook e da Twitter. Scarica “Comune-Strigno” qui: <co-mune.strigno.tn.it.mobapp.at/>.

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APPROFONDIMENTI LAVORI PUBBLICI

Da alcuni giorni la ditta Zampedri di Viarago di

Pergine ha aperto il cantie-re per i lavori di demolizio-ne della mensa e della vec-chia legnaia nell’area nord dell’ex caserma Degol. L’in-tervento è stato promosso dalla Patrimonio del Tren-tino (società proprietaria dell’area) e prevede entro la fine dell’estate il completo abbattimento dei due edifi-ci. Una volta ultimati i lavori sarà possibile procedere in tempi rapidi con le pratiche per la realizzazione del nuo-vo magazzino dei corpo dei vigili del fuoco volontari di Strigno.

L’intenzione delle amministrazioni comunali di Strigno e Bieno è di realizzare lungo l’asta del torrente Lusumina una nuova centralina idroelettrica: un intervento che, in prospettiva futura, consentirà all’Amministrazione di po-

ter prevedere nuove entrate per le casse comunali. è questo l’oggetto di una convenzione sottoscritta dai due comuni nei giorni scorsi. L’obiettivo è di poter disporre di una nuova forma di autofinanziamento che servirà per fare fronte alle spese, sopperire alla riduzione dei trasferimenti provinciali e mettere a disposizione del municipio risorse indi-spensabili per attuare una programmazione degli interventi da realizzare nel territorio. Con i comuni di Villa Agnedo e Ivano Fracena si sta invece ragionando sulla possibilità di realizzare una seconda centralina nel tratto del torrente Chieppena compreso tra l’area del cimitero di Strigno e la confluenza con il fiume Brenta.

Anche quest’anno, a partire dal 16 aprile e per un periodo di sei mesi, è stato promos-

so in paese il progetto dell’ex Azione 10 (oggi Intervento 19): un’iniziativa che l’Amministra-zione realizza in collaborazione con il Comune di Spera e l’Azienda Pubblica per i Servizi alla Persona “Redenta Floriani”. Fino a metà otto-bre sono nove le persone (compreso il capo-squadra) messe a disposizione dall’Agenzia del Lavoro che si occuperanno della manutenzione e della pulizia delle aree verdi nell’intero territo-rio comunale. “Per noi è un’occasione impor-tante per dare occupazione a diverse persone in difficoltà”, sottolinea l’assessore Francesco Car-bonari, “e nel contempo per dare un migliore decoro a diverse aree sia di Strigno che della frazione di Tomaselli, frequentate durante la sta-gione estiva anche da molti turisti e visitatori”. Nelle scorse settimane è stata realizzata anche un’intensa pulizia delle piante pericolose da tempo presenti all’interno del parco delle Sogia-ne. Il Comune ne ha approfittato per mettere a dimora dieci alberi per salutare altrettanti neo-nati che nel corso del 2011 sono venuti alla luce in paese.

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APPROFONDIMENTI LAVORI PUBBLICI

I lavori per la sistemazione e la riorganizzazione dell’area verde in località Zelò procedono speditamente. Iniziati nell’autunno del 2011, gli interventi previsti nel primo lotto dovrebbero concludersi entro la fine dell’anno mentre per il 2013 è previsto il completamento dell’opera da parte del Servizio Ripristino e Valoriz-zazione Ambientale della Provincia. Il cantiere è coordinato da Paolo Morandelli con la supervisione dell’ing. Carlo Pezzato, che segue la realizzazione dell’opera. Nel prossimo anno è prevista la realizzazione del chiosco bar, anche a servizio della piscina, e la definitiva sistemazione dell’area ex campo tennis.

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Sono iniziati i lavori di manutenzione della strada forestale in località Primaluna. L’Am-

ministrazione comunale ha anche provveduto, at-traverso un’asta pubblica, ad affidare la gestione delle tre malghe di sua proprietà. Ad Andrea Vesco è stata assegnata Malga Tizzon, la società agricola semplice di Franco e Fabio Cescato si è aggiudicata la gestione di Malga Primaluna; a Silvano Tomaselli, infine, è stata assegnata Malga Ravetta di Sopra e di Sotto. Dopo aver provveduto nel corso del 2011 a una serie di interventi di manutenzione ambientale, gli uffici comunali hanno recentemente affidato an-che l’area prativa in località Lunazza: alle operazio-ni di sfalcio per l’intera stagione estiva e autunnale provvederà l’azienda agricola dei fratelli Rodolfo e

Giacomo Ropelato di Spera.

BREVI

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Variante 2011il nuovopiano regolatore

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APPROFONDIMENTI IL NUOVO PRG

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APPROFONDIMENTI IL NUOVO PRGIl Consiglio comunale ha approvato la variante 2011 al Piano Regolatore Generale per aggiornare lo strumen-to urbanistico e per dare una risposta alle esigenze del-la propria comunità. L’iter preparatorio di questa varian-te inizia nel giugno 2004 ed è segnato dal passaggio di tre periodi di consiliatura; è un iter sofferto perché nel corso di questi sette anni la variante ha subito un lavo-ro di continuo adeguamento alle innovazioni legislative provinciali (nuovo PUP, nuova legge urbanistica, modi-fiche agli strumenti di rappresentazione grafica, legge sul commercio e rinnovati criteri, codice, Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche, Valutazione ambien-tale strategica, ecc.). Nel corso di questi anni le diverse giunte comunali hanno condiviso e fatto propri, pur nel-la diversità dei programmi di consiliatura, alcuni indirizzi urbanistici e programmatici allineati rispetto alle richieste di modifica al Piano, provenienti dagli amministratori co-munali, dai residenti e dalla comunità in genere.

LA SITUAZIoNe IN eSSeReIl PRG vigente evidenzia due nuclei consolidati di an-tica origine, il centro storico di Strigno e il centro stori-co di Tomaselli, caratterizzati da un patrimonio edilizio mediamente ben conservato nel quale emergono alcune eccellenze e un territorio urbanizzato coperto da aree re-sidenziali edificate in modo non compatto da edifici pre-ponderatamente a blocco, mono o bifamiliari o da edifici a schiera. Ampio è il territorio a vocazione agricola, anche di pregio; insignificante è la parte di territorio vocata alle attività produttive del settore secon-dario mentre di una certa consistenza sono le aree vo-cate alle attività produttive del settore terziario. Di queste ultime quella in località Bissa non è ancora at-tivata. Molteplici sono le aree destinate ad attrezzature e servizi pubblici; di queste alcune hanno valenza sovra-comunale (aree scolastiche, aree per attrezzature assi-stenziali, aree sportive ) e costituiscono polarità di servi-zio per le comunità minori limitrofe (Bieno, Ivano Frace-na, Samone, Spera, Scurelle, Villa Agnedo). Il Comune di Strigno, caratterizzato in passato da un’eco-nomia agricola e del piccolo artigianato nonché da una vocazione turistica limitata al soggiorno estivo, ora, pur mantenendo la vocazione agricola, evidenzia una pre-ponderante economia terziaria. Per quanto riguarda il territorio e le condizioni ambientali, la natura e il clima mite favoriscono la presenza di una residenzialità diffusa e di richiamo per i paesi limitrofi.Va rilevato che, attraverso una valutazione dei dati forni-ti dalla Provincia in relazione al dimensionamento della popolazione residente, questa è passata da 1411 unità nel 1991 a 1446 unità nel 2001 e al 31.12.2010 conta 1432 unità con un incremento medio annuale, nel ven-tennio, di quasi 1 unità e il numero di famiglie è passato da 558 nel 1991 a 555 nel 2001 e a 606 al 31 dicembre 2010, con un incremento medio annuale, nel ventennio, di circa 2 nuclei, confermando il trend dell’incremento dei nuclei familiari con leggero decremento del numero di componenti per famiglia (da 2,53 nel 1991 a 2,60 nel 2001, a 2,36 nel 2010).

Le variazioni che si sono succedute in questi ultimi anni hanno presentato più volte tassi naturali e tassi migra-tori annuali negativi e un indice di vecchiaia in crescita. Continuo è il flusso di stranieri che si attestano in una percentuale di circa il 10% della popolazione; partico-larmente significativa è la presenza di albanesi, rumeni, cinesi, marocchini e tunisini che mediano verso il basso l’età media dei residenti e mediano verso l’alto il numero di componenti per famiglia.Nel fare poi riferimento al trend delle abitazioni dal 91 a oggi si rileva che il loro numero è passato da 656 nel 1991 a 770 nel 2001, con un incremento di 114 abi-tazioni in 10 anni (in inversione di tendenza rispetto al decremento di famiglie, -3, nell’analogo periodo).Consistente è il numero di abitazioni non occupate che nel 1991 era pari a 135 e nel 2001 era pari a 201. L’incremento del numero assoluto (135-201 abitazioni) è legata al fatto che consistente e in crescita è il patrimonio edilizio del centro storico non occupato in quanto, oltre alla fatiscenza e alla scarsa qualità del non occupato, rile-vante è al suo interno la parcellizzazione proprietaria e la presenza di una popolazione con indice di vecchiaia alto.Tali fenomeni, peraltro presenti e rilevanti soprattutto nei comuni non turistici, sono fortemente inibitori di qualsi-asi fermento immobiliare e di qualsiasi operazione ten-dente al recupero dei volumi a fini residenziali o terziario produttivi. Limitata ad alcune esigenze espresse da resi-denti è la richiesta di nuove abitazioni esternamente al centro storico e al centro urbano consolidato.L’Amministrazione comunale, nel percepire lo stato di stasi della propria comunità che di fatto mediamente non cresce e invecchia, vuole favori-re le operatività imprenditoriali locali e, nell’ag-giornare lo strumento urbanistico, vuole creare le condizioni per consentire un progressivo re-cupero del patrimonio immobiliare sottoutiliz-zato, una razionalizzazione e un completamento dell’impianto edificatorio esistente al fine di sod-disfare alcune esigenze espresse dai residenti e soprattutto incentivare la crescita e lo sviluppo dell’economia locale.Gli obiettivi di questa Amministrazione si sono in parti-colare focalizzati sul graduale recupero a fini abitativi del patrimonio edilizio del centro storico.

L’Amministrazione comunale vuole favorire le operatività imprenditoriali locali e crea-re le condizioni per consentire un progres-sivo recupero del patrimonio immobiliare sottoutilizzato, una razionalizzazione e un completamento dell’impianto edificatorio esistente al fine di soddisfare alcune esigen-ze espresse dai residenti e soprattutto incen-tivare la crescita e lo sviluppo dell’economia locale.

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APPROFONDIMENTI IL NUOVO PRG

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La nuova residenzialità dovrà essere stret-tamente legata alla domanda di prima casa e al consolidamento sul territorio dei nuclei familiari residenti evitando qualsiasi tipo di speculazione.

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APPROFONDIMENTI IL NUOVO PRGGLI oBIeTTIVIIn particolare gli obiettivi, le linee di indirizzo e i criteri di scelta possono essere riassunti sinteticamente.1. Aggiornamento degli strumenti di piano legati al centro storico con particolare riferimento al conte-nuto delle schede, alla tipologia di intervento e alle pre-scrizioni operative; rifacimento e razionalizzazione degli elaborati cartografici.2. Verifica e valutazione sulla viabilità interna al centro storico di Strigno e di Tomaselli e relative pertinenze; ricerca di soluzioni che favoriscano scorrevolezza e sicurezza nel transito della veico-larità e siano coerenti con i vari studi di arredo e valoriz-

zazione del centro storico; individuazione degli spazi pubblici e privati all’interno del tessuto urbano con possibilità di definire da parte dell’ammini-strazione gli ambiti dedicati alla sosta, alla mobi-lità, alla pedonalità e al tempo libero.3. Valorizzazione del patrimonio edilizio nel centro storico con recupero a fini abitativi degli edifici.4. Particolare attenzione al territorio e alle sue peculiarità legate alla tradizione e al patrimonio edilizio rurale. Salvaguardia delle aree agricole; valorizzazione del patrimonio agricolo e zootec-nico e sostegno di quelle attività (agrituristiche, commer-ciali,….) che costituiscono complemento alla redditività rurale dei conduttori agricoli o nuove fonti di reddito. 5. Rivisitazione del territorio urbanizzato e del territorio aperto operando aggiustamenti puntua-

La previsione di un tratto di marciapiede lungo via Mar-coni, sulla SP78 del Tesino.

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APPROFONDIMENTI IL NUOVO PRGli e circostanziati. Particolare attenzione è stata riser-vata alle distanze fra edifici e fra edifici e volumi acces-sori (garage, legnaie, ricovero attrezzi, ricovero animali domestici).6. Consolidamento del tessuto edilizio esistente evitando occupazioni indiscriminate e improprie del territorio aperto. In particolare, minimo insedia-mento di nuove aree edificabili.7. La nuova residenzialità dovrà essere stretta-mente legata alla domanda di prima casa e al consolidamento sul territorio dei nuclei familiari residenti evitando qualsiasi tipo di speculazione.8. Verifica delle potenzialità edificatorie delle aree residenziali non ancora edificate o parzial-mente edificate con eventuale recupero ad altre destinazioni urbanistiche più idonee (agricole, ad attrezzature pubbliche, ...).9. Riesame delle aree produttive vocate al secon-dario e terziario; valorizzazione e supporto infra-strutturale alle destinazioni artigianali e commer-ciali tenendo conto delle peculiarità territoriali, della viabilità e del tessuto economico locale.10. Riesame della consistenza delle aree vocate a servizi e attrezzature pubbliche.11. Rivisitazione e aggiornamento delle norme d’attuazione; introduzione di alcune tipologie per i vo-lumi annessi e per depositi.12. Introduzione di nuove e unitarie modalità di rappresentazione grafica e descrittiva con proce-dure elettroniche.13. Dotare i Servizi tecnici comunali di un PRG che sia strumento operativo facilmente accessi-bile e consultabile e in grado di consentire il controllo degli interventi di trasformazione del territorio.14. Interventi particolari: salvaguardia del pae-saggio e del territorio vocato all’agricoltura con rivitalizzazione dei complessi masali; valorizza-zione dell’ambito naturale del Lagorai; individua-zione, tutela e recupero delle aree archeologiche; sviluppo e incentivazione delle piste ciclabili e pedonali; valorizzazione e potenziamento delle attività sportive.

NUoVA eDIFICABILITàIl saldo fra nuove aree edificabili inserite e aree edificabili stralciate è positivo per queste ultime. Infatti vengono stralciati 4050 mq di aree residenziali di comple-tamento e 2400 mq di aree residenziali di nuova espansione e vengono inseriti 3000 mq di aree residenziali di completamento e 950 mq di aree residenziali di nuova espansione. Vengono com-plessivamente ridotte le aree residenziali di 2400 mq per una consistenza volumetrica di 3600 mc teorici (le aree residenziali hanno tutte lo stesso indice edificatorio di 1,5 mc/mq).La scelta di contenere l’edificato è dovuta alla volontà dell’Amministrazione di puntare sul recupero del patri-monio edilizio del centro storico e di chiudere questa va-riante consolidando solo le scelte condivisibili con le am-ministrazioni precedenti.

IL SISTeMA DeLLA MoBILITàParticolare riguardo è stato posto al sistema del-la mobilità e della infrastrutturazione esistente coglien-do l’occasione di predisporre lo strumento per mettere in sicurezza la viabilità esistente e per inserire le tracce per la realizzazione di piste pedo-ciclabili. è stato aggior-

La rotatoria prevista in corrispondenza della intersezione della SP78 del Tesino con la strada “dei Cavasini”.

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APPROFONDIMENTI IL NUOVO PRGnato lo strumento con le indicazioni sulla viabilità date dal PUP e in particolare è stato recepito il tracciato della S.P. per il Tesino ed è stata razionalizzata la rete della viabilità locale.

Le ARee AGRICoLeParticolare attenzione è stata dedicata al territo-rio a vocazione agricola recependo quanto previsto dal PUP. Sono state tradotte in aree agricole anche al-cune aree previste a bosco perché già oggetto di riordini fondiari o di recupero alla produttività agricola. La pos-sibile edificabilità e residenzialità dei conduttori agricoli è stata rigorosamente ricondotta a quanto prescrive il Pia-no Urbanistico Provinciale. Sono state esaminate le ca-ratteristiche del paesaggio, in particolare di quello rurale, nonché degli aspetti legati alla tradizione e alla vita loca-le, con particolare riferimento alla forma e alla gestione delle pertinenze degli edifici e relativi modi di utilizzo ed è

stata confermata la regolamentazione dei volumi acces-sori (legnaie, deposito attrezzi, garage, ...).

INFoRMATIZZAZIoNee ReVISIoNe DeLLe NoRMeUno degli elementi qualificanti della variante è il rifacimento completo della cartografia su suppor-to cartaceo e informatico e l’aggiornamento delle norme di attuazione del PRG.

VARIANTI Le varianti sono complessivamente 65. Ecco le principali. Un congruo numero è riferito a più particelle, frutto di un frazionamento, che contribuiscono tutte insieme a formare la sede del tracciato della nuova strada (ora esistente) a servizio della frazione di Pellegrini. Una variante consiste nel potenziamento di una strada esistente a servizio delle frazioni di Paluati e Noslè. Due varianti costituiscono i due tronchi della strada di livello princi-pale recepiti dal PUP e facenti parte della futura strada Il potenziamento della strada dei Salesai.

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APPROFONDIMENTI IL NUOVO PRG

provinciale per il Tesino. Altre due varianti consisto-no rispettivamente nell’inserimento di una nuova bre-tella di raccordo fra via Tomaselli e via Roma e nel ritaglio minimale di un’area residenziale di comple-tamento per aggiustare l’accesso della nuova viabilità su via Roma. La sede stradale della bretella viene ricavato su parte di un’area residenziale di completamento e su parte di un’area a verde privato.Una variante consiste nel recepire la destinazione di strada locale per la strada che dal vecchio cimitero sale alla frazione di Tomaselli.è previsto uno svincolo (rotatoria) sulla strada di livello principale che dal centro di Strigno sale alla frazione di Tomaselli. Serve per consentire l’ac-cesso in sicurezza all’area delle ex caserme Degol e all’a-rea residenziale di completamento a est.Cinque varianti sono piste legate alla pedonalità e/o alla ciclabilità: la pista ciclabile che si sviluppa sulla destra orografica del torrente Chieppena e interessa aree agricole, a bosco e a parcheggio; una pista pedonale a est delle scuole elementari; una a nord di un area di tutela del centro storico e a fregio della strada provinciale; una lungo via Salesai in località Roa e una lungo via Tomaselli in località Pravazzi.Cinque varianti indicano aree a parcheggio: le prin-cipali sono un’area a servizio del cimitero; una a servizio del centro storico a monte via Colle e a est del centro storico; un parcheggio di progetto

La bretella di collegamento tra via Renato Tomaselli e via Roma.

e un parcheggio esistente a fregio di via Tomaselli in località Pravazzi.Tre varianti trasformano in aree per attrezzature sportive di progetto due aree agricole di rilevanza lo-cale e un’area a bosco. Sono finalizzate ad ampliare l’area sportiva a ovest in fascia di rispetto cimite-riale, e a est per sistemare l’area del tiro a segno.Altre due varianti consistono nell’insediamento di un’a-rea per attrezzature e servizi multifunzione e di un’area produttiva del settore secondario soggetta a piano attuativo. Il PRG vigente prevede per queste due aree la destinazione d’uso militare trattandosi delle aree ex caserma Degol. La destinazione (multifunzionalità soggetta a piano attuativo che preveda la compresenza di attività artigianali con annessa abitazione per il con-duttore e, in tono minore, di attività terziario commer-ciali) sono stati frutto di accordo da parte dell’Ammini-strazione comunale con la Patrimonio del Trentino SpA, società per azioni unipersonale a totale partecipazione della Provincia.Cinque varianti consistono nella avvenuta trasformazio-ne di aree boscate in aree agricole (di rilevanza loca-le) in seguito di autorizzazione della competente autorità forestale. Complessivamente si tratta di una superficie di 5823 metri quadri dovuta a cambi di coltura e riordini fondiari avvenuti in questi ultimi anni.Tre varianti in località Bissa sono finalizzate a regolare la perimetrazione di un’area produttiva del settore terziario soggetta a piano attuativo. La riperimetrazione avviene a sud dell’area tenendo conto dei confini cata-stali e delle strade di accesso.

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Sono stati completati dalla ditta Adriano Carraro di Strigno i lavori relativi al secondo lotto della sistemazione della strada

Cengio-Relle. L’intervento è stato promosso e realizzato dal Consor-zio di Miglioramento Fondiario di Strigno ed è stato costantemente monitorato dal vicesindaco Luca Tomaselli e dall’assessore all’agri-coltura, foreste, usi civici e verde pubblico Francesco Carbonari. Il progetto è stato predisposto dal perito Giuseppe Corona di Borgo Valsugana e si avvale di una copertura finanziaria garantita per il 75% con contributi provinciali e il rimanente a carico del Comune. “Per noi è importante essere riusciti a dotare la zona di una ade-guata rete viaria”, spiegano Luca Tomaselli e Francesco Carbonari, “che permetterà ora ai proprietari di poter raggiungere in sicurezza i loro terreni per dare un nuovo impulso all’attività agricola e pro-muovere un forte sviluppo alle coltivazioni nell’intera area”. Nelle scorse settimane è arrivata anche la bella notizia del finanzia-mento da parte degli uffici provinciali dei lavori relativi al secondo lotto per il potenziamento dell’impianto irriguo. Il progetto del geo-metra Giorgio Trentin di Telve di Sopra prevede una spesa di circa 800mila euro. Le zone interessate sono quelle comprese nelle loca-lità Pellegrini, Nimizzon, Sette Comuni, Zelò e nella frazione di To-maselli. “In questo periodo”, ricordano il vicesindaco e l’assessore all’agricoltura, “stiamo predisponendo una lettera di manifestazione d’interesse che arriverà a tutti i censiti-proprietari dei terreni inte-ressati dall’intervento per verificare la reale disponibilità ad aderire all’iniziativa”.

Il 30 maggio, dopo alcuni rinvii a causa del maltempo, si è svolta presso il vivaio forestale in località Lunazza la tradizionale festa degli alberi. Erano ben 150 gli alunni della scuola dell’infanzia e delle elementari del paese che,

accompagnati dagli insegnanti, anche quest’anno hanno preso parte alla bella giornata di festa. Ad accoglierli il vice-sindaco Luca Tomaselli, l’assessore Francesco Carbonari, i custodi forestali, il parroco don Armando Alessandrini e il Gruppo ANA che ha dato una mano, soprattutto in cucina, per la perfetta riuscita della festa. I ragazzi si sono esibiti in alcune recite e scenette e hanno ascoltato attentamente le indicazioni date loro dal comandante della stazione fo-restale di Strigno Gianni Rippa. La giornata è poi proseguita, dopo il pranzo offerto dal Comune, con un pomeriggio di giochi in libertà e in tutta sicurezza anche grazie al prezioso lavoro di cura e manutenzione realizzato dagli addetti dell’ex Azione 10 e dagli operai del cantiere comunale.

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Il primo maggio è stato inaugurato in piazza Municipio, nei locali dell’ex

farmacia, il nuovo negozio di fiori e piante “L’angolo fiorito” di Moira Ram-pelotto. Una nuova attività che va ad arricchire il centro storico del paese in un settore di cui si sentiva la mancanza da qualche anno. A Moira Rampelotto i migliori auguri da parte dell’Ammini-strazione comunale.

La Rari Nantes Valsuga-na - Gestioni sportive si

è aggiudicata il bando per l’affidamento della piscina comunale e dell’annesso chiosco bar per il triennio 2012-2014. Prosegue così il rapporto di collaborazio-ne fra l’Amministrazione comunale e il soggetto ge-store che ha condotto l’im-pianto anche nel triennio precedente con reciproca soddisfazione. “Il nuovo bando”, spiega l’assessore

Andrea Tomaselli, “anche in questo caso non si è li-mitato a valutare le offerte sul piano puramente eco-nomico ma ha inteso valo-rizzare le attività sportive e ricreative proposte dal ge-store e le migliorie all’im-pianto inserite nell’offerta gestionale. Veniamo da un triennio che ha visto la pi-scina comunale intrapren-dere con decisione la stra-da di un deciso rilancio. Ciò grazie agli investimen-

ti fatti dall’Amministrazio-ne comunale e dal gesto-re. Ora il nuovo contratto triennale, prorogabile per un ulteriore triennio, con-sentirà alla società di pro-grammare adeguatamente gli ulteriori interventi di mi-glioria”. Il nuovo contratto prevede che tutti gli oneri della gestione siano a cari-co di RNV Gestioni sporti-ve, a fronte di un interven-to forfettario del Comune di 15mila euro. Il Comune di Strigno

ha conseguito la cer-tificazione EMAS, che rappresenta il massi-mo impegno che una Pubblica amministra-zione possa assumere nei confronti della cit-tadinanza per il perse-guimento di una poli-tica di sviluppo soste-nibile. L’adozione di un sistema di gestione ambientale non si li-mita al governo delle procedure interne ma si esplicita nel governo degli impatti dovuti alla responsabilità territo-riale: programmazione, autorizzazioni, gestione di appalti e servizi, par-tecipazione ad altre or-ganizzazioni o soggetti istituiti per la gestione di servizi pubblici.

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Su iniziativa dell’Assessorato alle attività economiche e dell’As-sessorato alla valorizzazione del centro storico del Comune, tor-

na anche quest’anno l’appuntamento estivo con i martedì nel centro storico. Tante le attività in calendario, promosse in collaborazione con le associazioni e gli esercenti del paese: dopo la bigolada notturna con gli alpini e la manovra dei vigili del fuoco volontari assie-me a Radio Club Valsugana, da non perdere martedì 24 luglio l’anguriata e la serata di flamenco in piazza. Per il 31 appunta-mento con la baby disco show e i giochi gonfiabili per i più piccoli. Il mese di agosto propone l’esibizione di arti marziali e il pizza party (martedì 7) e una serata in musica con il Comitato Santa Agata a Tomaselli (martedì 21). “Colgo l’occasione”, ricorda il vi-cesindaco Luca Tomaselli, “per ringraziare tutte le associazioni che anche quest’anno hanno collaborato nell’organizzazione delle serate e i volontari che, a vario titolo, si sono messi a disposizione per alle-stire un calendario così ricco e variegato che ci accompagnerà anche per questa estate”.

Nuva segnaletica verticale in piaz-za IV novembre. “Si è resa neces-

saria”, spiega l’assessore alla viabilità Andrea Tomaselli, “perché alcuni au-tomobilisti ‘distratti’ continuano a im-mettersi sulla Provinciale a nord della chiesa, in senso vietato, con grandi ri-schi per se stessi e la circolazione”. “A questo intervento farà seguito a breve l’installazione dei cosiddetti ‘pastorali’ in grado di segnalare adeguatamente gli attraversamenti alla Provinciale pe-ricolosi per i pedoni”. Novità anche in via Salesai, dove sono stati installati tre dossi artificiali per rallentare il traffico. “è una sollecitazione che abbiamo rac-colto dai residenti”, informa Tomaselli, “cui faranno seguito maggiori control-li da parte della polizia locale. Ricordo infatti che la strada è a traffico limitato e riservato ai residenti”.

Un nuovo spazio per l’affissione

dei necrologi è sta-to ricavato presso il municipio. “Era una richiesta di molti cen-siti”, spiega il sindaco Tomaselli, “deside-rosi di poter disporre di un posto dedicato agli avvisi funebri in centro”.

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APPROFONDIMENTI STRIGNO WIFI

Interneta strignoil wifi gratuito

Da qualche settimana è stato atti-vato in piazza municipio e nelle zone limitrofe il collegamen-to wifi gratuito a Internet. Il servizio, reso disponibile da Trentino Network, permette l’accesso alla rete tramite il network FreeLuna dell’a-zienda Futur3.“Ci stavamo lavorando da tempo”, spiega l’assesso-re Andrea Tomaselli, “e fi-nalmente siamo in grado di dare ai cittadini e agli ospiti una buona connettività an-che in mobilità e sui dispositivi smartphone e tablet. Si tratta di un servizio sempre più richiesto che consente di accedere al web e alla po-sta elettronica senza costi per l’utenza; un forte valore aggiunto all’intera comunità, ai servizi erogati in paese e alle attività economiche”.Per le altre zone, dice l’assessore Tomaselli, “abbiamo in programma la realizzazione di progetto in collaborazio-ne con Trentino Network per estendere il segnale anche al resto del paese, ma confidiamo anche sugli esercenti, che possono autonomamente offrire la connessione ai clienti all’interno degli esercizi pubblici contattando di-rettamente Futur3 e offrendo in questo modo un servizio molto apprezzato dai clienti”.Il tutto, prosegue Tomaselli, “rientra in un più ampio pro-getto per consentire all’Amministrazione, alle imprese, ai cittadini e ai visitatori di poter utilizzare pienamente i più moderni strumenti di comunicazione via web. Ciò com-prende il passaggio alla cosiddetta telefonia Voip, tra-mite Internet, per gli uffici pubblici (comune, biblioteca, scuole) in modo tale da ridurre sensibilmente i costi degli abbonamenti telefonici, e mi piace pensare che questo fronte veda impegnata Internodo, un’azienda del paese, ma anche la copertura dell’ultimo miglio in fibra ottica che verrà realizzata in occasione del rifacimento dell’ac-quedotto in piazza Santi e piazza Municipio. Ciò con-sentirà a cittadini e imprese di poter disporre della linea Internet alla massima velocità oggi disponibile sul mer-cato”.

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funziona il col-legamento gratuito

fornito in centro storico? L’accesso alla rete WiFi provin-

ciale può avvenire utilizzando disposi-tivi compatibili con lo standard WiFi operan-

te sulla frequenza dei 2.4 Ghz.L’utente che intende connettersi a Internet utilizzando la rete winet dovrà disporre di un dispositivo con interfac-cia wifi, posizionarsi in prossimità di un punto di accesso (HotSpot), accedere all’SSID TrentinoNetwork e inserire le credenziali di accesso assegnate dal proprio operato-re. I punti di accesso sono visibili consultando il portale <www.trentinonetwork.it>. L’utente che intende accede-re deve attivare l’interfaccia wifi del proprio dispositivo, posizionarsi in prossimità dell’hotspot e cercare l’SSID TrentinoNetwork.

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APPROFONDIMENTI STRIGNO WIFIUna volta connesso all’access point l’utente dovrà aprire il browser e iniziare la navigazione. A questo punto com-parirà il captive portal di Trentino Network.L’utente può scegliere di registrarsi a uno degli operatori accreditati per ottenere le credenziali di accesso oppure, se già in possesso di nome utente e password, di colle-garsi a Internet inserendo le proprie credenziali. Al primo accesso verrà richiesto di inserire un numero di cellulare attivo per confermare l’identità dell’utente. A questo nu-mero di cellulare verrà inviata, via SMS, la password per poter accedere al servizio.Anche all’interno della biblioteca comunale Albano To-maselli da qualche settimana è disponibile il servizio gra-tuito di collegamento a Internet in modalità WiFi. “Per gli utenti della biblioteca”, spiega Andrea Tomaselli, “è ora possibile utilizzare il web con il proprio computer porta-tile o con gli altri dispositivi mobili: un servizio impor-tante soprattutto per gli studenti e per quanti utilizzano

la biblioteca per ricerche e indagini che sempre più fan-no uso di Internet. In questo caso l’accesso al web è ga-rantito dal Servizio Bibliotecario Trentino e segue regole di accesso diverse. è necessario disporre della tessera di iscrizione al servizio bibliotecario e recarsi in biblioteca con un documento di identità valido. Gli operatori prov-vederanno a iscrivere l’utente rilasciando le credenziali di accesso, valide in ogni biblioteca trentina per una durata analoga a quella del documento di identità. L’iscrizione è immediata e permette di accedere al web senza limiti di tempo”.In biblioteca è disponibile anche l’accesso a Internet tra-mite tre postazioni desktop. In questo caso è necessaria la registrazione al servizio e prenotare la sessione di la-voro, di norma limitata a tre ore settimanali e a un’ora per singolo accesso. Presso la biblioteca è disponibile il regolamento del servizio e il personale è a disposizione per fornire tutte le informazioni necessarie ad accedervi.

QR-Code: verifica i punti di accesso in Trentino

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APPROFONDIMENTI CASERMA DEGOL

sempre più difficile amministrare

Con il 2013 anche il nostro comune sarà soggetto al pat-to di stabilità e purtroppo è una prospettiva pesantissima e dalle dure conseguenze.In effetti, a seguito del protocollo di intesa in materia di finanza locale, a partire dall’anno prossimo è prevista l’e-stensione dei vincoli del patto anche agli enti con popo-lazione compresa tra i 1000 e i 3000 abitanti.Gli obblighi che ne conseguono, paradossalmente, an-dranno a impedire di spendere risorse, anche se dispo-nibili, e le conseguenze andranno a ricadere soprattut-to sulle opere pubbliche. L’Amministrazione infatti dovrà osservare delle regole e dei parametri, fissati per legge, che limitano fortemente la possibilità di spesa e costitui-scono un vincolo all’attività dell’ente.In pratica il patto di stabilità andrà a imporre un limite tassativo nei pagamenti penalizzando soprattutto gli in-vestimenti.Dobbiamo anche prendere atto che, in caso di mancato rispetto del patto di stabilità, le conseguenze sarebbero delle gravi sanzioni quali la pesante riduzione dei trasfe-rimenti da parte di Stato e Provincia.In questa situazione, considerate anche le scarse risorse proprie del nostro comune, sarà a rischio più di un’opera pubblica programmata.Tutto ciò impone alla nostra Amministrazione:

■ una attenta programmazione delle decisioni di inve-stimento;

■ una accelerazione delle opere già programmate; ■ l’eliminazione, per quanto possibile, dei residui passi-

vi, vale a dire quegli impegni assunti e per i quali non si è concluso il procedimento di spesa;

■ la necessità di predisporre un programma dei flussi di cassa per ciascun intervento;

■ una attenta stima del fabbisogno di cassa legato all’attività di investimento e della relativa tempistica.

Come si vede questo sistema mortifica l’autonomia degli enti locali, compromette la possibilità di fare investimen-ti e la qualità dei servizi, complica l’aspetto burocratico.A questo punto sarà opportuno cercare di capire cos’è questo patto di stabilità e crescita.In pratica deriva dall’accordo (il famoso trattato di Maa-stricht) che lo Stato italiano ha assunto in sede comunita-ria con gli altri stati dell’area Euro, in base al quale anche gli enti locali devono contribuire alla riduzione del debito pubblico nazionale, osservando di anno in anno regole

sempre più restrittive. Regole che, come visto, mettono in difficoltà gli stessi comuni nella realizzazione dell’attività di programma.L’impegno preso dall’Italia nei confronti dei paesi euro-pei comporta che il rapporto tra il deficit pubblico, cioè l’indebitamento netto della pubblica amministrazione e il prodotto interno lordo, deve essere inferiore al 3%.In particolare, la legge 448 del 1998 stabilisce che le re-gioni, le province autonome, le province e i comuni, con-corrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pub-blica assunti dall’Italia con l’adesione al patto di stabilità e crescita, impegnandosi a diminuire progressivamente il finanziamento in disavanzo delle proprie spese e ridurre il rapporto tra il proprio ammontare di debito e il prodot-to interno lordo.In Trentino, tenuto conto della potestà normativa della Provincia in materia di finanza locale, la disciplina del Patto di stabilità è concordata dal Consiglio delle Auto-nomie Locali.

Silvano TomaselliCapogruppo Strigno Insieme

APPROFONDIMENTI STRIGNO INSIEME

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APPROFONDIMENTI NIDO

Nidoi serviziper la prima infanzia

La realizzazione nel medio periodo di due asili nido da 40/45 posti a Strigno e Roncegno. è quanto emerge dal-la relazione finale della Commissione assembleare per i servizi socioeducativi alla prima infanzia insediata nel giugno 2011 dalla Comunità. Ne fanno parte il sindaco di Torcegno Ornella Campestrini (presidente), Katia Ago-stini, Laura Bassi, Ivo Fiorentini, Armando Floriani, Atti-lio Pedenzini e Stefania Segnana. Il compito affidato alla commissione era di proporre, tenuto conto della situazio-ne esistente e dei modelli organizzativi possibili, un’orga-nizzazione complessiva dei servizi alla prima infanzia da attivare nel territorio (asili nido e servizi di conciliazione).Il primo passo è stato analizzare la situazione attuale dei servizi e quanto questi soddisfino il bisogno delle fami-glie. Il momento successivo è stato verificare le possibilità che la normativa provinciale e nazionale offre in questo campo e la disponibilità di collaborazione dei comuni. Il tutto per fornire indicazioni di programmazione dei servi-zi per i prossimi anni in un ottica di risparmio delle risorse ma offrendo una qualità elevata delle prestazioni.

ANALISI DeLLA SITUAZIoNe DeI SeRVIZI oFFeRTIAll’interno della Comunità Valsugana e Tesino esisto-no diverse tipologie di servizi per la prima infanzia (0-3 anni): il Nido d’infanzia comunale a Borgo Valsugana è gestito in forma diretta dal Comune in convenzione con altri sei paesi limitrofi e ha capienza di 45 bambi-ni; il Nido d’infanzia a Carzano è gestito dal Comune in convenzione con altri 8 paesi limitrofi tramite la coope-

rativa Bellesini e ha capienza di 32 bambini; il Servizio di conciliazione tempo lavoro per le donne lavoratrici a Samone è gestito dalla cooperativa sociale “Insieme La-gorai” e ha capienza di 20 bambini. Non è stato ritenuto opportuno inserire la struttura che opera a Castelnuovo in quanto offre un servizio del tutto privato e non risulta nelle liste provinciali dei servizi accreditati per prestare l’opera in quella fascia di età.I posti disponibili all’interno dei servizi sono dunque 97 e risultano insufficienti a rispondere alla domanda. La Commissione ha infatti rilevato la presenza di 76 doman-de in lista di attesa per il nido di Borgo e 35 per il nido di Carzano, con tempi di oltre un anno che di fatto com-portano un’incertezza per le famiglie e il continuo cam-biamento di modelli di rifermento per il bambino (baby sitter – nidi privati ecc.). In occasione del congresso mondiale sull’infanzia e l’a-dolescenza di Barcellona del 2007 la Provincia autono-ma di Trento si è assunta l’impegno, condiviso dalla Co-munità Valsugana e Tesino, di arrivare a offrire il servizio di nido d’infanzia al 35% dei nati. Il tutto in un’ottica di sostegno alla famiglia ma anche come offerta educativa e socializzante importante in questa fascia di età. Ecco quindi che sul territorio dovrebbero essere disponibili al-tri 100/120 posti. DISPoNIBILITà DeLLe AMMINISTRAZIoNI CoMUNALISono stati effettuati incontri con le amministrazioni co-munali disponibili e interessate ad avere sul proprio ter-

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APPROFONDIMENTI NIDOritorio un servizio per la prima infanzia, in particolare con Roncegno Terme, Novaledo, Scurelle, Strigno, Iva-no Fracena e Grigno. L’interesse è stato forte, a testimo-nianza di quanto i bisogni della famiglia siano sentiti e di quanto le comunità siano attente alle esigenze non solo dei genitori ma anche dei piccoli fruitori del servizio che, proprio perché nell’età più delicata, hanno bisogno di attenzioni di qualità. Le attuali strutture, che di fatto danno una risposta solo al 50% delle famiglie che ne fanno richiesta, sono sicu-ramente insufficienti, però le alternative a costi ridotti che all’inizio dei lavori sembravano percorribili (ad esempio la realizzazione di diversi piccoli micronido collocati in differenti paesi o in aggiunta a sezioni di scuola dell’in-fanzia) a un esame più approfondito risultano più costo-se nella gestione o inapplicabili per la normativa attuale.Le proposte sono la sintesi del lavoro svolto dalla com-missione, che si basa su un principio primario: i servizi per la prima infanzia sono competenza della Comunità e perciò organizzati dalla stessa.

oRGANIZZAZIoNe DeI SeRVIZIL’organizzazione dei servizi dovrà dunque essere unica e gestita all’interno della Comunità. Ciò significa che le varie strutture dovranno essere gestite, in forma diretta o indiretta, dagli uffici interni che ne curano le ammissioni, le graduatorie, i contatti con l’utenza, le rette ecc., per i quali dovrà essere messo a disposizione il personale ido-neo. Interno sarà pure il coordinamento pedagogico per la predisposizione, l’attuazione e la verifica dei parame-tri di qualità offerti, che devono essere rispettati da tutti i servizi.Si propone un unico grande ambito territoriale e non la divisione in diverse aree, come precedentemente valuta-to, perché al momento i servizi offerti non sono distribu-iti equamente e perché si ritiene primaria la scelta delle famiglie. C’è la consapevolezza che questo modello di gestione potrà creare alcune difficoltà nella relazione con i comuni di Borgo e Carzano che attualmente gestiscono i nidi esistenti sul territorio. I due comuni vi hanno inve-stito molte risorse economiche e umane. Il Comune di Borgo, per esempio, è stato l’antesignano nel proporre il servizio di nido d’infanzia, ha personale dipendente a esso dedicato e che dovrà essere considerato in sede di una eventuale unificazione dei servizi.I costi di gestione dei nidi sono diversificati in base anche alla conduzione. I nidi a gestione diretta costano circa il 20% in più dei nidi gestiti dalle cooperative. Il costo è derivato soprattutto dall’applicazione di un diverso con-tratto di lavoro. Per quanto riguarda i nuovi servizi di conciliazione pro-posti dal Pacchetto Famiglia provinciale, si tratta di servi-zi particolari, dei quali ancora non è possibile conoscere il costo reale, soprattutto se a questi vengono richiesti gli stessi parametri di qualità dei nidi d’infanzia. Viene però sottolineato il loro carattere di servizi integrativi rispetto al nido. Uno dei requisiti per accedervi è infatti non ave-re accesso al nido o avere necessità orarie incompatibili. Il servizio si differenzia anche perché possono accedervi

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della Comunità Valsugana

e Tesino

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APPROFONDIMENTI NIDOsolamente genitori entrambi impegnati nel lavoro e solo nelle ore per le quali si percepiscono i “buoni di servi-zio” fino a un massimo di 7.500 euro l’anno in base al reddito.

DISTRIBUZIoNe SUL TeRRIToRIoAl momento di affrontare la pianificazione territoria-le sono state valutate con attenzione le proposte delle amministrazioni comunali. In un’ottica di contenimento delle spese sono stati ricercati gli interventi che meglio rispondessero alle esigenze della Comunità ma anche dove maggiore era l’attenzione del Comune. Risulta in-fatti indispensabile che le opere siano fortemente radica-te al territorio. Da un’analisi dei costi è risultato che la capienza ottimale di un nido è di 40/45 posti. Ne è conseguita la proposta, da parte della Commissione, di realizzare due opere di queste dimensioni, che però potranno essere completate a lungo termine, e nel contempo predisporre interventi a breve termine che almeno accorcino i tempi di attesa nelle strutture esistenti. Per le opere a lungo termine si fa riferimento alle propo-ste dei comuni di Roncegno e Strigno. Il comune di Ron-cegno ha già presentato alla Provincia un progetto per il finanziamento del recupero di villa Baito, inserita in cen-tro storico, vicina alle scuole e posizionata all’interno di in un ampio giardino. Il costo di partecipazione per l’ente gestore è del 20%. I tempi di realizzazione si aggirano in-torno ai tre/quattro anni.Il Comune di Strigno ha messo a disposizione l’ex orato-rio, struttura bene inserita al centro del paese, vicina alla scuola materna, primaria, alla biblioteca comunale e cir-condata da parecchio terreno disponibile. La collocazio-

ne ottimale e la disponibilità della vicina APSP Redenta Floriani a collaborare per la creazione di un nido par-zialmente aziendale la rendono molto interessante per programmare un nido costruito con modalità moderne e collaborazioni interessanti (progetto pilota). I tempi di re-alizzazione anche in questo caso si aggirano sui 3-4 anni.A queste due grandi strutture si aggiunge il Tesino, dove è in fase avanzata la realizzazione di un micronido di 20 posti che dovrebbe servire tutta la conca. A tale propo-sito la commissione ha evidenziato qualche perplessità. Non c’è certezza che il bacino di utenza sia abbastanza ampio per garantire la copertura dei posti disponibili an-che se, vista la lontananza degli altri servizi, se ne com-prende l’esigenza. è stato comunque evidenziato che nella ripartizione dei costi di gestione dovrà essere previ-sta una compartecipazione dei comuni interessati.In attesa delle strutture previste è stata valutata positi-vamente la possibilità di realizzare interventi veloci che possano dare risposte alle famiglie. Il completamento della struttura situata nel Comune di Scurelle (20 po-sti previsti) potrà consentire, da questo punto di vista, una risposta in tempi ristretti. In futuro, quando saranno completate le strutture programmate, potrà essere man-tenuta o trasformata in sezione di passaggio con la vici-na scuola dell’infanzia, allargando così l’offerta educa-tiva. Il micronido privato di Ivano Fracena, già attivato, può costituire una soluzione tampone in modo da dare una risposta immediata in attesa di ultimare la struttura di Scurelle. Lo stesso Comune di Strigno, in attesa della struttura presso l’ex oratorio, ha messo a disposizione il piano terra dell’edificio sede della Biblioteca comunale per una soluzione provvisoria di circa 20 posti, disponibi-le non appena completati i lavori di ristrutturazione delle scuole medie (entro l’anno) e presumibilmente attivabile in concomitanza con la struttura di Scurelle, permetten-do in questo modo l’espletamente di un’unico bando per l’affidamento della gestione.In futuro, quando la situazione economica si delineerà meglio e l’offerta dei servizi incomincerà ad avere una ri-caduta sul territorio sarà possibile verificare se si renderà necessario prevedere in aggiunta altre strutture più flessi-bili (come ad esempio un micronido a Grigno).Da parte della Commissione è stata infine segnalata la possibilità di programmare anche la realizzazione dei ser-vizi per la prima infanzia integrati con altre strutture edu-cative e scolastiche (scuole materne, con gestione comu-ne della mensa) e all’interno di una rete che garantisca la possibilità di scambi a livello pedagogico, di personale e gestionale. La scelta di investire nelle strutture comporta infatti la necessità di disporre di personale adeguatamen-te formato. Al momento esiste solo una scuola di prepa-razione per educatrici a livello provinciale, insufficiente per rispondere a tutte richieste. Potrebbe essere interessante proporre in valle un corso post-maturità facendo leva sulla presenza, presso il polo scolastico di Borgo, dell’indirizzo liceale psicopedagogi-co. Ciò permetterebbe uno sbocco professionale giova-nile qualificato nonostante l’attuale periodo di forte crisi occupazionale.

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APPROFONDIMENTI SCUOLA MATERNA

L’Amministrazione della scuola materna ha predisposto un progetto, a cura dell’architetto Claudia Dalvai, per la ristrutturazione e l’ampliamento dell’edificio scolastico.La scuola materna si trova nella necessità di ampliare l’edificio perché la popolazione scolastica attuale, che si aggira su circa settanta bambini provenienti da Strigno e Spera, è soggetta a diversi disagi a causa delle insuf-ficienti dimensioni degli spazi a disposizione per le varie attività.Attualmente la struttura è organizzata su tre livelli: il pia-no interrato è adibito a deposito e lavanderia, il piano terra ospita le aule di sezione e gli spazi legati all’attività didattica, al primo piano si trovano una sala per attività motoria e il gioco e alcuni locali per lo svolgimento di at-tività amministrative e di riunione. Nel corso degli anni sono stati eseguiti piccoli interventi di adeguamento e di miglioramento che hanno permesso di mantenere un discreto standard di qualità. Purtroppo la mancanza di ulteriori spazi non ha permesso però di risolvere le situa-zioni di disagio legate in particolare all’insufficiente spa-zio mensa e per l’attività didattica.

Il progetto della scuola materna vuole risolvere radical-mente la situazione proponendo un ampliamento dell’e-dificio per garantire il soddisfacimento dei requisiti mini-mi previsti dalla normativa vigente in materia di indici di funzionalità per la scuola. L’intervento sarà realizzato in modo tale da ricavare un complesso scolastico moderno, in regola con la normativa, rispettoso degli standard di ri-sparmio energetico corrispondenti alle attuali definizioni di edificio a basso consumo e tale da permettere attività in linea con le attuali e future esigenze.Le caratteristiche architettoniche dell’edificio esistente saranno mantenute, pur modificando in particolare il prospetto principale (fronte est) a causa del previsto am-pliamento. Per ragioni sia economiche che di carattere estetico negli altri prospetti saranno mantenuti i fori esi-stenti procedendo ad adeguare leggermente in altezza le dimensioni dei più piccoli, che si presentano sottodimen-sionati rispetto agli standard illuminotecnici necessari per i nuovi spazi interni.Internamente sono previste varie modifiche, con una completa ridefinizione degli spazi.

I progettinuovi spazi per la scuola materna

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APPROFONDIMENTI SCUOLA MATERNAI l

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Al piano interrato vengono mantenuti i locali attuali, de-stinati a deposito e a spogliatoi. Qui verrà ricostruito il vano scale e ascensore.Al piano terra saranno ubicate le principali attività della scuola. Saranno ricavate due aule per la didattica e i ser-vizi igienici per i bambini, raccordati da un grande spazio di accesso. Entrando dal cortile a est si trova l’ingresso principale, dal quale si accede allo spazio comune che verrà utilizzato come zona di prima accoglienza, attrez-zata con armadietti. Le due aule a sud saranno notevol-mente ampliate. La sala mensa verrà ingrandita di circa 12 metri quadri. Assieme alla cucina verrà nettamente separata dagli spazi per la didattica grazie alla realizza-zione di una zona filtro.Uno spazio completamente nuovo verrà utilizzato come ufficio, archivio e sala riunioni, con annessi servizi igie-nici. Anche gli spogliatoi per il personale, attualmente divisi fra l’interrato e il piano terra, troveranno posto a questo livello.Sul lato nord verrà ricavato un passaggio esterno che permetterà di trasportare le derrate alimentari all’inter-no dell’area mensa e cucina senza attraversare la zona didattica. Su questo collegamento si affaccerà la nuova centrale termica.Al piano primo saranno ricavate altre attività della scuo-la per l’infanzia. Dal nuovo vano scale si accederà a una terza aula per attività programmate, ai servizi igienici, a una sala per il riposo (aula sonno) e a una grande aula che servirà per le attività libere e che potrà essere utiliz-

zata anche per la psicomotricità: uno spazio ora mancan-te che consentirà ai bambini di svolgere tutte le attività complementari che attualmente non possono praticare.Dal punto di vista statico l’intervento sarà consistente poiché l’ampliamento con sopraelevazione dell’edificio attuale comporterà un adeguamento alle nuove norme.Anche da punto di vista impiantistico è previsto un no-tevole lavoro.L’impianto igienico-sanitario, funzionante e in buono sta-to, verrà comunque in gran parte rifatto con l’utilizzo di materiali e tecniche moderne, integrato e adattato alla nuova distribuzione interna.L’impianto elettrico dovrà essere integrato e ampliato per adattarsi alle nuove esigenze distributive dell’edificio.L’impianto di riscaldamento sarà in gran parte rivisto. La caldaia dovrà essere sostituita in quanto non più idonea al riscaldamento dei nuovi volumi realizzati.è prevista la realizzazione di un’impianto di allarme an-tincendio al fine di garantire la sicurezza degli utenti della scuola.è prevista infine la realizzazione di un nuovo impianto ascensore per consentire l’accessibilità a ogni piano alle persone disabili.Per quanto riguarda le isolazioni e impermeabilizzazio-ni è in programma l’integrazione e il miglioramento di quelle esistenti. In particolare verrà realizzato un nuovo rivestimento a cappotto.Viene ritienuto opportuno anche il rifacimento di tutti i serramenti esterni. Una buona parte dovrà essere adat-tata ai nuovi spazi e le vetrate non sono attualmente ade-guate agli standard vigenti in materia di isolamento e si-curezza. Si prevede l’impiego di serramenti in alluminio color acciaio con vetrate a basso consumo energetico.L’edificio sarà completamente sbarrierato attraverso la realizzazione di una nuova scala di accesso ai piani e del nuovo impianto ascensore a basso consumo.Si prevede anche la sistemazione degli spazi esterni, da riqualificare e adeguare alle esigenze della scuola per l’infanzia.Per la copertura della spesa relativa all’intervento, pari a circa 900mila euro, è stato chiesto un contributo provin-ciale pari all’80%. Il rimanente è a carico dell’Ammini-strazione comunale.

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APPROFONDIMENTI REFERENDUM

Il Commentoil referendum salva le comunità

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Il referendum provinciale del 29 aprile per l’abolizione delle Comunità è fallito. In tutto il territorio provin-ciale hanno votato 113.157 cittadini su 413.315, pari al 27,38% degli elettori: una percentuale ben lontana dal 50% + 1 necessaria per la validi-tà della consultazione. Alla luce del risultato contano poco le analisi a posteriori. Chi ha perso discute di una “furbesca” scelta della data, proprio a cavallo del ponte del primo maggio, di confronti con la chiamata alle urne dell’ottobre 2010 per eleggere le assemblee delle Co-munità, dove ha votato poco più del 40% degli elettori (e senza la città di Trento, che da sola fa un quarto della popolazione trentina), degli inviti a disertare le urne da parte della maggioranza provinciale. Chi ha vinto ha di-feso la legittima scelta del non voto per far mancare il raggiungimento del quorum. Si è poi aperta una discus-sione sull’abolizione o meno del quorum nei referendum e, per inciso, nel nostro piccolo comune il nuovo statuto ha già provveduto in tal senso nel rispetto del principio del “chi va a votare decide, chi resta a casa no”. Ciò detto il referendum è fallito. Credo però che esultare per questo fallimento sia quanto di più miope la politi-ca provinciale abbia prodotto da decenni. Per i partiti di maggioranza è un po’ l’equivalente di segare il ramo sul quale tutti, dall’amministratore comunale del più piccolo comune del Trentino al presidente della Provincia siamo

seduti, che è poi la Politica con la “P” maiuscola, quella che si alimenta del confronto franco e aperto e della par-tecipazione dei cittadini. Favorire in ogni modo il non voto, invitare addirittura a non votare, sfuggire il dibattito, accoccolarsi nella ras-sicurante sacca della fisiologica fuga dalle urne, soprat-tutto nei referendum, è con ogni evidenza una esplicita ammissione di debolezza, quasi una riedizione maldestra di centralismo democratico o, nel Trentino autonomista, di dispotismo (poco) illuminato. E a nulla valgono le giu-stificazioni più o meno surreali lette e sentite nei giorni della campagna elettorale: dalla strumentalità della co-sultazione (ma rispetto a cosa?) alla impronta “padana” sventolata per non entrare nel merito di un problema che chi vive l’avventura di un impegno amministrativo tocca ogni giorno. Quale è presto detto: una riforma nata con le migliori intenzioni e concretizzata nelle legge che porta la firma di Ottorino Bressanini è stata snaturata al punto da renderla un pasticcio che rischia di non risolvere nes-suno dei problemi di un sistema istituzionale eccesiva-mente frammentato.La comunità era nata come organo associativo dei co-muni ma ha assunto una valenza politica propria attra-verso l’elezione diretta (incostituzionale, per inciso) so-vrapponendosi agli stessi comuni. Era nata per gestire le funzioni trasferite dalla Provincia ai territori ed è stata

Attilio Pedenzini

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APPROFONDIMENTI REFERENDUMridotta ad assorbire, si noti, obbligatoriamente, funzioni e compiti tipicamente comunali. Doveva essere adotta-ta su territori omogenei e si ritrova a gestire, quasi un comune extralarge, valli intere di venti, trenta, quaranta comuni. Era stata pensata per favorire le aggregazioni, le unioni e le fusioni volontarie dei comuni e si riduce a osteggiarle in ogni modo assieme alla Giunta provincia-le e al Consiglio delle autonomie (ne sanno qualcosa gli amministratori comunali che hanno avviato con enor-me fatica processi di unione per trovarsi in un percoso a ostacoli del tutto immotivato). Doveva essere voce, an-che critica, del territorio e si risolve in un megafono poli-tico della Giunta provinciale. Archiviato il risultato di un referendum fallito per “ab-bandono” credo ci sia molto lavoro da fare per riportare la riforma su strade più chiare e condivise. Ricondurre la Comunità a organo rappresentativo dei comuni toglien-do la famigerata elezione diretta, per esempio, in modo tale che collegio dei sindaci e assemblea coincidano, con la partecipazione delle minoranze, e non siano come ora alieni che parlano lingue e affrontano temi e problema-tiche diverse. O ancora completare il trasferimento di funzioni della Provincia e del relativo personale, al di là delle operazioni di facciata come quella dei cantonieri. O, infine, incidere positivamente sulle unioni e fusioni dei comuni per ridare peso politico reale e partecipazio-ne vera al territorio, appropriatezza ed economicità dei servizi. 217 municipi sono con ogni evidenza troppi per gestire la complessità del nostro tempo, 16 sono trop-po pochi per gestire la complessità di un territorio come quello trentino.

AFFLUeNZA ALLe URNeCoMUNITà VALSUGANA e TeSINo

CoMUNe eLeTToRI VoTANTI %Bieno 384 133 34,64Borgo Valsugana 5.508 1.735 31,50Carzano 429 164 38,23Castello Tesino 1.272 355 27,91Castelnuovo 833 305 36,61Cinte Tesino 370 122 32,97Grigno 2.013 501 24,89Ivano-Fracena 291 91 31,27Novaledo 831 204 24,55Ospedaletto 669 214 31,99Pieve Tesino 629 160 25,44Roncegno Terme 2.425 643 26,52Ronchi Valsugana 374 122 32,62Samone 465 168 36,13Scurelle 1.121 385 34,34Spera 477 227 47,59Strigno 1.253 359 28,65Telve 1.672 555 33,19Telve di Sopra 538 202 37,55Torcegno 591 188 31,81Villa Agnedo 750 271 36,13TOTALE 22.895 7.104 31,03

CoMUNI Sì No BIANChe NULLe VoTIBieno 96,90% (125) 3,10% (4) 1 3 133Borgo Valsugana 94,48% (1.625) 5,52% (95) 7 8 1.735Carzano 96,25% (154) 3,75% (6) 4 0 164Castello Tesino 91,76% (323) 8,24% (29) 1 2 355Castelnuovo 91,61% (273) 8,39% (25) 4 3 305Cinte Tesino 91,45% (107) 8,55% (10) 2 3 122Grigno 95,75% (473) 4,25% (21) 4 3 501Ivano-Fracena 83,33% (75) 16,67% (15) 0 1 91Novaledo 88,56% (178) 11,44% (23) 0 3 204Ospedaletto 95,31% (203) 4,69% (10) 1 0 214Pieve Tesino 92,95% (145) 7,05% (11) 1 3 160Roncegno Terme 93,43% (597) 6,57% (42) 2 2 643Ronchi Valsugana 88,33% (106) 11,67% (14) 1 1 122Samone 93,37% (155) 6,63% (11) 2 0 168Scurelle 95,55% (365) 4,45% (17) 2 1 385Spera 93,30% (209) 6,70% (15) 3 0 227Strigno 93,20% (329) 6,80% (24) 2 4 359Telve 91,97% (504) 8,03% (44) 4 3 555Telve di Sopra 89,95% (179) 10,05% (20) 2 1 202Torcegno 95,14% (176) 4,86% (9) 1 2 188Villa Agnedo 92,16% (247) 7,84% (21) 0 3 271ToTALe 93,36% (6.548) 6,64% (466) 44 46 7.104

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La lavagna

INSERTO A CURA DELL’ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO STRIGNO E TESINOIN COPERTINA

CRITICI IN ERBADENTRO:L’ECOPAGELLA DI CAPITAN ECONATURAL COMPANY...E TUTTO IL RESTO!

Semestrale di informazione dell’Amministrazione comunale di Strigno2 2012 * luglio

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La lavagna

Anche al temine di quest’anno scolastico è giun-

to il momento di tirare le somme, di fare quindi

un bilancio di quanto fatto in dieci mesi di la-

voro. Decisamente la stragrande maggioranza

di studenti sia della scuola primaria che della

scuola secondaria ha raggiunto risultati positi-

vi, solo qualche ragazzo si è perso per strada,

ma di sicuro sta già pensando di riprendere a

settembre con più impegno e serietà. Oltre alle

consuete attività in classe, diverse sono state

le proposte formative che hanno visto premia-

te numerose classi dell’Istituto comprensivo di

Strigno e Tesino.

AFFLUeNZA ALLe URNeCoMUNITà VALSUGANA e TeSINo

CoMUNe eLeTToRI VoTANTI %Bieno 384 133 34,64Borgo Valsugana 5.508 1.735 31,50Carzano 429 164 38,23Castello Tesino 1.272 355 27,91Castelnuovo 833 305 36,61Cinte Tesino 370 122 32,97Grigno 2.013 501 24,89Ivano-Fracena 291 91 31,27Novaledo 831 204 24,55Ospedaletto 669 214 31,99Pieve Tesino 629 160 25,44Roncegno Terme 2.425 643 26,52Ronchi Valsugana 374 122 32,62Samone 465 168 36,13Scurelle 1.121 385 34,34Spera 477 227 47,59Strigno 1.253 359 28,65Telve 1.672 555 33,19Telve di Sopra 538 202 37,55Torcegno 591 188 31,81Villa Agnedo 750 271 36,13TOTALE 22.895 7.104 31,03

CoMUNI Sì No BIANChe NULLe VoTIBieno 96,90% (125) 3,10% (4) 1 3 133Borgo Valsugana 94,48% (1.625) 5,52% (95) 7 8 1.735Carzano 96,25% (154) 3,75% (6) 4 0 164Castello Tesino 91,76% (323) 8,24% (29) 1 2 355Castelnuovo 91,61% (273) 8,39% (25) 4 3 305Cinte Tesino 91,45% (107) 8,55% (10) 2 3 122Grigno 95,75% (473) 4,25% (21) 4 3 501Ivano-Fracena 83,33% (75) 16,67% (15) 0 1 91Novaledo 88,56% (178) 11,44% (23) 0 3 204Ospedaletto 95,31% (203) 4,69% (10) 1 0 214Pieve Tesino 92,95% (145) 7,05% (11) 1 3 160Roncegno Terme 93,43% (597) 6,57% (42) 2 2 643Ronchi Valsugana 88,33% (106) 11,67% (14) 1 1 122Samone 93,37% (155) 6,63% (11) 2 0 168Scurelle 95,55% (365) 4,45% (17) 2 1 385Spera 93,30% (209) 6,70% (15) 3 0 227Strigno 93,20% (329) 6,80% (24) 2 4 359Telve 91,97% (504) 8,03% (44) 4 3 555Telve di Sopra 89,95% (179) 10,05% (20) 2 1 202Torcegno 95,14% (176) 4,86% (9) 1 2 188Villa Agnedo 92,16% (247) 7,84% (21) 0 3 271ToTALe 93,36% (6.548) 6,64% (466) 44 46 7.104

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La lavagna

La classe terza della scuola primaria di Strigno ha aderito quest’anno al proget-to L’ecopagella di Capitan Eco, promos-so da BIM BRENTA e da AMNU. L’obiettivo era quello di sensibilizzare la cittadinanza verso il tema della sostenibilità ambien-tale e di far scendere in campo e lottare in prima linea i ragazzi, i futuri adulti. È infatti necessario comprendere che le ri-sorse non sono infinite e di conseguen-za assumere comportamenti da persone responsabili e parsimoniose. I ragazzi si sono preparati con laboratori didattici su argomenti riguardanti l’energia e il rispar-mio delle risorse. A partire da gennaio sono diventati esperti e intervistatori e si sono mossi per ben due mesi sul territorio comunale e nei paesi limitrofi per la com-pilazione e la raccolta delle ecopagelle

coinvolgendo genitori, parenti, amici ma non solo: anche professionisti e lavorato-ri, alunni di altre classi e soprattutto i sim-patici e disponibili anziani della casa di ri-poso. I giovani si sono interrogati sull’im-portanza dell’acqua, il riciclaggio dei rifiuti e lo spreco delle risorse. Il loro sforzo è stato tale che, alla fine, il loro grande e amorevole impegno è stato premiato. La classe terza di Strigno è risultata infatti la vincitrice dell’area della Valsugana orien-tale e anche vincitrice assoluta: prima fra 70 classi aderenti al progetto, 1100 alun-ni partecipanti, 6500 ecopagelle raccolte.Il 22 maggio Capitan Eco e il suo assi-stente Oblò, in un clima di festa e alla pre-senza delle autorità, hanno premiato i ra-gazzi dell’Istituto comprensivo di Strigno. L’esperienza si è conclusa in maniera otti-male per la classe terza, ma il messaggio trasmesso dall’iniziativa non deve rima-nere chiuso in un cassetto della memoria: il nostro pianeta è sensibile nei confronti dell’energia e delle risorse, perché non dovremmo esserlo anche noi?

L’ecopagelladi CapitanEco

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La lavagnaCritici in erbaI bambini di quinta della Scuola Primaria di Strigno, e della 1ª B delle medie, su invi-to dell’Assessorato alla cultura e della Biblioteca Albano Tomaselli, hanno partecipato alla seconda edizione del progetto “Critici in erba”. L’iniziativa ha visto impegnati cir-ca mille scolari del Trentino nella lettura e nella valutazione di cinque testi pubblicati nel 2010, scelti da un comitato di esperti: “Fuga da Magopoli” di Enzo Fileno Carabba (Salani), “Io e gli invisibili” di Beatrice Masini (Einaudi Ragazzi), “Il mistero della dama” di Maria Loretto Giraldo (Giunti), “La casa delle rondini” di Angela Ragusa (Piemme) e “Hanna, Fou e l’aquilone ritrovato” di Maria Beatrice Masella (Sinnos).Nel corso dell’anno scolastico gli alunni hanno letto i testi condividendo commenti e opinioni e hanno elaborato disegni e recensioni specificando quale libro li ha maggior-mente soddisfatti. Il progetto è stato curato dalla Fondazione Aida di Verona e ha visto come vincitore Enzo Fileno Carabba con “Fuga da Magopoli”. Il percorso ha stimolato e facilitato la curiosità e la lettura autonoma. L’attività si è conclusa il 5 giugno al Teatro Valle dei Laghi di Vezzano (TN) dove l’operatrice teatrale che aveva inizialmente pre-sentato i testi in modo simpatico e accattivante ha proclamato il vincitore, intrattenuto i bambini con giochi e premiato le migliori recensioni.

Nella scuola media i ragazzi di 2ª A e B si sono di-stinti ottenendo il primo premio a livello provincia-le per la cooperativa scolastica con la seguente motivazione “La ACS Natural Company ha svolto un ottimo percorso, in coerenza con i principi co-operativi, sapendo dare un contributo originale nella produzione di buone pratiche ecolo-giche utilizzando, in modo efficace, anche le nuove tecnologie di co-municazione”. Gli studenti hanno infatti appreso come si organizza e gestisce una cooperativa, eleggendo gli organi amministrativi, chiedendo un prestito alla Cassa Rurale, preparando saponette e creme con prodotti natura-li, allestendo tre mercatini per la vendita, utilizzando infine il guadagno per aiutare un’associazione che opera con popolazioni in difficoltà.

NaturalCompany

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La lavagna

Gli alunni della seconda elementare hanno partecipato al concorso letterario La fiaba e il racconto di Natale bandito dal Comu-ne di Centa San Nicolò e rivolto a bambini e adulti della regione. I bambini si sono ag-giudicati il premio nella sezione riservata ai lavori di gruppo con la fiaba “Un Natale diverso”, ispirata al recupero del vero valo-re del Natale, ormai perduto in un nostalgi-co passato. La premiazione è avvenuta al teatro di Centa San Nicolò nel corso di un pomeriggio ricco di poesia, musica e tanto divertimento.

Le classi seconde della scuola media hanno partecipato al concorso “Un poster per la pace” in collaborazione con il Lions Club Valsugana. Il disegno dell’alunna Giulia Pasquazzo, oltre che vin-cere il primo premio nei distretti del Nord-Est, si è classificato secondo in Italia tra 16.000 altri disegni.Gli alunni delle classi prime invece hanno lavorato alla proposta di un disegno per un manifesto dedicato agli 85mo anniversario di fondazione anni dell’Associazione alpini di Strigno.

La fiabadi Natale

Per la pace

Alcuni alunni di quarta e quinta di Scurelle, di Villa Agnedo e Ospedaletto hanno vinto le Olimpiadi na-zionali del Mind Lab (letteralmente “Laboratorio del-la mente”): metodo legato alle strategie di gioco, ef-ficaci per sviluppare competenze e risolvere situa-zioni problematiche. La gara nazionale si è svolta a Padova, dove i nostri studenti hanno primeggiato per capacità e competenza. In giugno sono volati in Romania per le gare internazionali.

Mind Lab

Molteplici sono state le attività di

educazione fisica (corsa campestre,

calcio 5 e calcio 11, pallavolo, pal-

lamano, sci alpino, nuoto, orientee-

ring, atletica leggera), praticate dagli

studenti delle medie. Buoni i piazza-

menti ottenuti nelle gare provinciali.

A tutto sport!

I ragazzi che hanno partecipato al

corso di fotografia organizzato dall’I-

stituto comprensivo hanno realizzato

una mostra che, a partire dalle vec-

chie cartoline pubblicate dal Comu-

ne nel volume “Saluti e baci”, ha mo-

strato i cambiamenti avvenuti in pae-

se nei decenni.

Click!

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APPROFONDIMENTI CASA DI RIPOSO

Dalla Casa di riposodecollail punto prelievi

PRoVeNIeNZA UTeNTIDIC/GIU %

STRIGNO 494 43,64

SPERA 214 18,90

SAMONE 72 6,36

VILLA AGNEDO 134 11,84

BIENO 27 2,39

SCURELLE 53 4,68

IVANO FRACENA 47 4,15

OSPEDALETTO 20 1,77

BORGO VALSUGANA 15 1,33

TELVE 20 1,77

PIEVE TESINO 3 0,27

CASTELLO TESINO 1 0,09

CASTELNUOVO 12 1,06

RONCEGNO 4 0,35

GRIGNO 3 0,27

CARZANO 2 0,18

MILANO 6 0,53

CANAL SAN BOVO 1 0,09

CINTE TESINO 1 0,09

PERGINE VALSUGANA 1 0,09

TRENTO 1 0,09

VENEZIA 1 0,09

TOTALE 1132 100,00

Una media di circa 160 prestazioni al mese certifica la buona partenza del punto prelievi per esterni attivato presso l’APSP Redenta Floriani: un servizio che da di-cembre viene garantito dalla casa di riposo in convenzio-ne con il servizio sanitario provinciale. L’ambulatorio è aperto il martedì e il giovedì dalle 7.30 alle 9 e vi si accede senza appuntamento, con la tessera sanitaria e l’impegnativa del medico di medicina genera-le (in mancanza della quale viene applicata la tariffa della libera professione).Presso il servizio vengono effettuati prelievi di sangue, tamponi faringei, nasali, auricolari e vengono accettati liquidi e materiali organici da sottoporre ad analisi chimi-co-cliniche e microbiologiche. Vengono accettati anche esami e raccolta di materiali biologici eseguiti a domici-lio purché raccolti in modo adeguato. “Il prelievo emati-co”, ricordano gli operatori della struttura, “deve essere eseguito nella maggior parte dei test dopo otto ore di digiuno”.La casa di riposo è ora in attesa di autorizzazione da par-te dell’Azienda sanitaria per la consegna dei referti e il relativo pagamento in sede. Non appena ottenuto, sarà cura della struttura comunicare date e orari per il ritiro.

QR-Code: le informazioniin formato PDF

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BREVI

cONTRO L’ITALIAN SOUNDINgIl Consiglio ha approvato su proposta del capogrup-po di maggioranza Silvano Tomaselli una delibera “salva made in Italy” licenziando un ordine del gior-no in appoggio alla campagna nazionale promossa da Coldiretti a tutela del vero agroalimentare italia-no. In tutto il Paese Coldiretti sta chiamando i rap-presentanti delle istituzioni a esprimersi a tutela del made in Italy. Lo fa chiedendo di prendere parte alla mobilitazione che vuole porre fine alla “vicenda Si-mest”, un evidente caso di “utilizzo improprio di ri-sorse pubbliche” destinate non alla promozione del made in Italy autentico bensì alla produzione e di-stribuzione di prodotti alimentari nati all’estero, pre-sentati come italiani, ma che nulla hanno a che fare con il tessuto produttivo del Paese. In sintesi: il Mini-stero dello Sviluppo, attraverso la Simest, sta finan-ziando imprese italiane per produrre e commercia-lizzare all’estero prodotti che di italiano hanno solo il nome. Prodotti che nascono all’estero, con materia prima e manodopera estere. Era già accaduto nel caso dell’azienda casearia Lactitalia, con successive promesse ministeriali di definire criteri di finanzia-mento dei progetti all’estero in grado di scongiurare appropriazioni indebite delle denominazioni protet-te e impropri richiami all’origine italiana (il cosiddet-to Italian sounding, che ruba all’economia nazionale oltre 60 miliardi di euro all’anno). Da qui la propo-sta, accolta dal Consiglio comunale: un ordine del giorno che esprime condivisione per la battaglia di Coldiretti chiedendo al Governo di porre fine a que-sta situazione insostenibile e deprecabile.

Il 12 giugno il Consiglio ha approvato il rendiconto dell’esercizio 2011, che chiude su un avanzo di ammi-

nistrazione di 678.990,64 euro. Questo il dettaglio:

Fondo cassa al primo gennaio 2011 278.460,33

Riscossioni 4.305.988,21

Pagamenti 3.874.950,05

Fondo cassa al 31 dicembre 2011 709.498,49

Residui attivi 11.288.941,44

Residui passivi 11.319.449,29

Differenza -30.507,85

Avanzo di amministrazione 678.990,64

Via libera da parte del Consiglio comunale al conto consuntivo 2011 del Corpo dei vigili del fuoco vo-

lontari di Strigno, che pareggia a 46.670,18 euro.

Entrate in conto competenza 33.246,93

Entrate in conto residui 13.423,25

TOTALE ATTIVO 46.670,18

Uscite in conto competenza 30.158,79

Uscite in conto residui 13.173,25

TOTALE PASSIVO 43.332,04

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 3.338,14

Maria Busarello, già responsabi-le dell’Ufficio tecnico associa-

to di Strigno e Samone, ha vinto il concorso bandito dall’Amministra-zione comunale per la copertura di un posto di collaboratore tecnico a tempo pieno e indeterminato, cate-goria C livello evoluto. A Maria i più

vivi complimenti degli amministratori e dei colleghi.

Nella seduta del 18 giugno la Giunta ha provveduto alla determinazione delle provvidenze alle associazioni per l’anno 2011.

Gruppo ANA 1.300,00

Avulss 150,00

Associazione nazionale Carabinieri 200,00

Gruppo Donne rurali 270,00

Judo Club Cima d’Asta 1.300,00

Radio Club Valsugana 300,00

Comitato Tauro 300,00

Banda Civica Lagorai 4.400,00

Comitato Santa Agata 550,00

Associazione Oratorio 1.500,00

Associazione Combattenti e reduci 200,00

Coro parrocchiale 1.000,00

TOTALE 11.470,00

La Giunta comuna-le ha deliberato di

destinare le risorse incas-sate dal 5 per mille per gli anni 2008 e successivi al finanziamento dei contri-buti concessi alle associa-zioni comunali che opera-no nel settore sociale. Per l’anno finanziario 2009

(redditi 2008) tali risorse ammontano a 458,07 euro. Per chi volesse destinare al Comune la quota del 5 per mille delle imposte dovute è sufficiente in-dicare, negli appositi spazi delle relative dichiarazio-ni, il codice fiscale dell’ente (81002290229).

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Cos’è un Mercato di Campagna Amica e cosa lo rende speciale?Innanzitutto è un mercato degli agricoltori (o in inglese “farmer’s market“), cioè un mercato in cui i produttori agricoli vendono di-rettamente ai consumatori i propri prodotti.Il mercato contadino è stato isti-tuito dal Comune di Strigno ed è gestito da Condiretti - Fondazio-ne Campagna Amica. Si svolge in piazza Municipio ogni sabato mat-tina dalle 7.30 alle 13.I produttori agricoli che aderisco-no al Progetto Campagna Amica hanno scelto di aderire a un re-golamento disciplinare volontario che prevede:

■ che i produttori interessati ai mercati agricoli (farmer’s mar-ket) si associno per la realizza-zione delle attività di vendita;

■ che la vendita avvenga con un preciso controllo dei prezzi pra-ticati (meno 30% sui prezzi gior-nalieri rilevati dal sistema SMS consumatori <www.smscon-sumatori.it>);

■ che l’associazione per la gestio-ne del mercato controlli i requi-siti di ciascun produttore.

Quando tutto questo viene appli-cato i produttori possono utilizzare l’insegna “Mercato di Campagna Amica” e i consumatori possono trovare all’ingresso del mercato la tabella con i prezzi praticati.

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APPROFONDIMENTI MERCATO CONTADINO

Commercio è arrivatoil mercato contadino

è stato inaugurato sabato 30 giugno in piazza Municipio il primo mercato contadino della Valsugana orientale. Per tutta l’estate verrà proposto ogni sabato mattina fino alle 13 con la partecipazione delle aziende agricole Pan-gea, Monti e cielo, Francesco Lenzi, Maso Moser, Nicola Nervo e Ruggero Tomaselli.L’iniziativa è stata promossa dall’Assessorato alle attività economiche del Comune di Strigno. “Ci stavamo pen-sando da tempo”, spiega il vicesindaco Luca Tomasel-li, “e in questi mesi abbiamo cercato di coinvolgere va-rie piccole aziende della zona in una manifestazione che speriamo possa dare ulteriore valore aggiunto all’econo-mia locale e alle scelte alimentari dei consumatori, gra-zie anche al fondamentale apporto di Coldiretti e di Ezio Dandrea in particolare”. La gestione del mercato è stata appunto affidata a Coldi-retti che, attraverso il progetto “Campagna Amica”, ga-rantisce il controllo di qualità e la provenienza di quanto i cittadini della Valsugana troveranno ogni settimana sui banchi vendita. I prodotti passano direttamente dal produttore al con-sumatore attraverso un preciso regolamento disciplinare volontario sottoscritto da ciascun produttore. Su ogni stand si trova l’insegna “Mercato di Campagna Amica” e i consumatori potranno trovare all’ingresso del mercato la tabella dei prezzi praticati. L’inaugurazione ha visto la partecipazione del sindaco Claudio Tomaselli e dell’intera giunta comunale, del presidente della Comu-nità Sandro Dandrea, del vicepresidente della Coldiretti provinciale Flavio Sandri e del vicepresidente del con-siglio regionale Marco Depaoli. Non è mancata l’occa-sione per ammirare una piccola mostra di animali della fattoria e una dimostrazione della lavorazione della lana con maestre feltraie locali. L’iniziativa ha ottenuto anche il patrocinio e la collaborazione del nascente Ecomuseo della Valsugana - Dalle sorgenti di Rava al Brenta.

QR-Code:i mercati di Campagna Amica.Per saperne di più.

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APPROFONDIMENTI MERCATO CONTADINOAZIeNDA AGRICoLA PANGeA DI MARIA GRAZIA BoNeLLA (SPeRA)Per Maria Grazia Bonella “sano e naturale” è un prodot-

to che non viene sottoposto a nessun trattamen-to e di cui non sia forzata la crescita. Maria

Grazia si dedica all’attività specifica di coltivazione e preparazione di erbe

officinali e aromatiche: menta, melissa, camomilla, calendula,

achillea, ortica oltre a diver-se varietà aromatiche. Con

queste prepara tisane, sac-chetti profumati e per il bagno, sali aromatici, candele, saponette ecc. Nel periodo natalizio può offrire cestini con i diversi tipi di prepa-

rati. Coltiva anche frutta e verdura di vario tipo (albi-cocche, lamponi, mirtillo, pere...), per le quali propone anche l’autoraccolta.

AZIeNDA AGRICoLA MoNTI e CIeLo (STRIGNo)L’attività agricola di Paolo Paterno riguarda la coltiva-zione di piccoli frutti, castagne, miele e piante officinali con metodi di coltivazione biologici e biodinamici. Molti prodotti vengono poi lavorati nel nuovo laboratorio per la trasformazione del miele e degli altri prodotti d’apicol-tura e delle confetture. Le erbe officinali vengono essic-cate e trasformate in tisane. L’attività didattica dell’azien-da Monti e Cielo parte col raccontare la volontà di in-staurare un nuovo equilibrio tra l’uomo e l’ambiente ru-rale. Da questo presupposto si sviluppano i percorsi di-dattici aziendali legati alla filiera apistica, alla produzione e trasformazione dei piccoli frutti e delle piante officinali.

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APPROFONDIMENTI MERCATO CONTADINO

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QR-Code:Vedi il video

di presentazionedel mercato

contadino di Strigno

su YoUTUBe.

I produttori agricoli in-tenzionati a partecipare al mercato contadino di Stri-gno posso chiedere infor-mazioni in merito contat-tando il vicesindaco Luca Tomaselli <[email protected]>

AZIeNDA AGRICoLA FRANCeSCo LeNZI (SAMoNe)Francesco Lenzi è allevatore e malghese. Gestisce con la famiglia l’agritur Malga Casarina a Scurelle, dotato di stalla riammodernata, sala mungitura, un piccolo spac-cio annesso alla stalla in cui vende i suoi prodotti di cui è giustamente orgoglioso. “Il formaggio mi dà una gran-dissima soddisfazione. Fare del buon formaggio è rima-sta un’arte anche con le macchine moderne”. Produce formaggio fresco e stagionato, ricotta e tosella fresche.

MASo MoSeR DI ANToNeLLA BRUGNARA (IVANo FRACeNA)Il Maso Moser domina la Valsugana orientale dalle pen-dici del Monte Lefre, nelle vicinanze del Castello di Iva-no. è Punto vendita di Campagna Amica e produce fra-gole, more, ribes, mirtilli, mele, pere susine e miele di montagna. è aperto tutto l’anno dalle 8.30 alle 20.

GReeN PLANT DI NICoLA NeRVo (PIeVe TeSINo)Alla tradizionale attività di creazione e manutenzione di parchi e giardini, l’azienda agricola Green Plant di Nico-la Nervo abbina la coltivazione di piccoli frutti, in parti-colare fragole, che trovano nella meravigliosa conca del Tesino il loro ambiente ideale.

AZIeNDA AGRICoLA RUGGeRo ToMASeLLI (SPeRA)“I primi consumatori - dice Ruggero - siamo noi e quindi ci teniamo alla nostra salute e a quella di tutti coloro che acquistano i nostri prodotti”. Pere, mele, prugne, kiwi, pe-sche, patate... il contadino deve essere uno dei più respon-sabili produttori di beni alimentari perché ciò che produce lo vende direttamente. L’azienda produce ortaggi, frutta, miele, farina di mais con un proprio mulino e derivati del mais, succhi di frutta, confetture, mele essiccate.

QR-Code:Il mercato contadino di Strigno

su Valsugana TV.

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APPROFONDIMENTI ECOMUSEO

Dalle sorgenti di Rava al Brentanasce l’ecomuseodella valsugana

I comuni di Strigno, Bieno, Ivano Fracena, Ospedaletto, Samone, Scurelle, Spera e Villa Agnedo si sono riuniti per dare vita all’Ecomuseo della Valsugana - Dalle sor-genti di Rava al Brenta.Il progetto costituisce l’ulteriore passaggio di un pro-gramma condiviso al quale le amministrazioni hanno la-vorato per anni e che ha portato nel 2010 alla creazione dell’Ecomuseo del Viaggio, che ora viene scisso in due realtà distinte, su proposta dei comuni di Castello, Pieve e Cinte Tesino che daranno vita all’Ecomuseo dei Tesino - Terra dei viaggiatori.Alla base della nascita del nuovo ecomuseo c’è la volon-tà di recuperare e valorizzare la memoria storica locale, la vita, la cultura e le relazioni fra ambiente naturale e ambiente antropizzato superando gli individualismi e ri-conoscendosi, pur nelle specificità locali, come un’unica realtà territoriale.Gli elementi che contraddistinguono l’Ecomuseo della Valsugana consistono in primo luogo nel nostro territo-rio, definito dal vasto anfiteatro aperto a mezzogiorno e limitato a nord dal gruppo di Rava e del Tauro, non compromesso da un’eccessiva antropizzazione e forte di

elementi di pregio sul piano della conservazione ambien-tale (la maggior parte del territorio montano dell’ambito è classificato Zona di Protezione Speciale ZPS). In secon-do luogo sono forti i legami di natura storica fra gli otto comuni, tutti compresi nell’antica Giurisdizione di Ivano.La complessa rete amministrativa, economica, infrastrut-turale e culturale che contraddistingue i paesi coinvolti nel progetto è fatta di maglie strette e sovrapposte, i cui fili si intrecciano a livello intercomunale e, iniziativa dopo iniziativa, si stanno progressivamente consolidando. Ne sono testimonianza la gestione comune, tra tutti o par-te degli enti coinvolti, dell’acquedotto e delle centraline idroelettriche di Rava, la gestione delle strade di accesso alle malghe, i consorzi forestali, le gestioni associate se-gretarili, finanziarie, urbanistiche e di ufficio tecnico, delle biblioteche e delle attività culturali. In particolar modo è radicata l’intenzione di continuare a sviluppare itinerari tematici già esistenti sull’intero ter-ritorio, che mettano in stretta relazione i singoli borghi proseguendo nel recupero, nel contempo, degli immobili caratteristici dell’architettura locale e valorizzando i molti

percorsi già esistenti.L’ecomuseo è quindi rivolto al ripristi-

no di tracciati naturalistici, storici, in-dustriali e artigianali che mettano in stretta relazione le specificità dei sin-

goli nuclei, offrendo al visitatore una visione completa delle peculiarità pre-senti.Natura, architettura, storia, antropolo-gia, folclore sono i temi, da affiancare

con il recupero della toponomastica locale.

Con riferimento in particolare al tema dell’acqua (dalle sorgenti di Rava al Brenta), è particolar-mente significativa la centralità di questo elemento per il nostro

territorio, per la sua economia e la vita stessa delle comunità. Ne è testi-

monianza la gestione della risorsa idrica svolta da oltre mezzo secolo direttamente dai comuni attra-verso il consorzio di Rava. Nella primavera del 1949 il Sindaco di Spera Germano Vesco pro-pose ai colleghi dei comuni vicini di realizzare

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APPROFONDIMENTI ECOMUSEOla captazione di acqua potabile delle sorgenti di Rava, nel territorio catastale del Comune di Bieno. Il Consorzio formato dai comuni di Bieno, Strigno, Spera, Samone, Scurelle e Castelnuovo nacque nel 1952, con capofila il Comune di Strigno. Da allora si susseguono i lavori di realizzazione del tronco principale e dei ramali a servizio dei paesi del consorzio, con importanti interventi di po-tenziamento e adeguamento. Negli anni recenti il con-sorzio originario è stato sciolto per essere sostituito dalla “Gestione associata Aquedotto di Rava” e dalla “Gestio-ne associata Centraline di Rava”. Nella “Gestione asso-ciata Aquedotto di Rava” sono recentemente entrati a far parte anche i comuni di Ivano Fracena e di Villa Agnedo.Di rilievo anche i fenomeni alluvionali che hanno interes-sato il territorio nel corso dei secoli: da ultimo quello del novembre 1966. Il nuovo Ecomuseo, per il quale è atteso il riconoscimen-to provinciale, ha per sede la biblioteca Albano Toma-selli di Strigno, come responsabile unico il bibliotecario Paolo Borgatta e il Circolo Croxarie come associazione di riferimento. Nei prossimi mesi saranno istituti il comi-tato di gestione e il comitato di indirizzo e sarà promossa la nascita di una “associazione di associazioni locali” che abbia come finalità la realizzazione dei progetti in ambito ecomuseale.

Il marchio contribuisce a esprimere l’identi-tà del territorio: i corsi d’acqua che ne costitu-iscono il tratto distinti-vo formano la “V“ di Valsugana incidendo un massiccio montuo-so stilizzato (il Lago-rai) separandolo in due colorazioni: il cuneo centrale, grigio rosa-to, rappresenta il grup-po montuoso di Cima d’Asta e in particolare il sottogruppo di Rava; ai lati il giallo aranciato simboleggia il Lagorai.

UN PATTO cON IL QUALE LA cOMUNITà

SI PRENDE cURA DI UN TERRITORIOUn ecomuseo (o museo diffuso), molto diverso da un normale museo, è un territorio caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalisti-co e storico-artistico particolarmente rilevanti e de-gni di tutela, restauro e valorizzazione.L’ecomuseo interviene sullo spazio di una comunità, nel suo divenire storico, proponendo “come oggetti del museo” non solo gli oggetti della vita quotidiana ma anche i paesaggi, l’architettura, il saper fare, le testimonianze orali della tradizione, ecc... La por-tata innovativa del concetto ne ha inevitabilmente determinato la conoscenza ben oltre l’ambito pro-priamente museale.L’ecomuseo si occupa anche della promozione di at-tività didattiche e di ricerca grazie al coinvolgimen-to diretto della popolazione e delle istituzioni locali. Può essere un territorio dai confini incerti e appar-tiene alla comunità che ci vive. Un ecomuseo non sottrae beni culturali ai luoghi dove sono stati creati, ma si propone come uno strumento di riappropria-zione del proprio patrimonio culturale da parte della collettività. Dal 2005 è nata una definizione condi-visa da molti studiosi sul concetto di ecomuseo: un patto con il quale la comunità si prende cura di un territorio.Il termine ecomuseo fu pensato da Hugues de Va-rine durante una riunione con Georges Henri Ri-vière, all’epoca rispettivamente direttore ed ex-di-rettore e consigliere permanente dell’ICOM (The In-ternational Council of Museums), e Serge Antoine, consigliere del ministero francese dell’Ambiente. Fu usato per la prima volta nel 1971 in un intervento dell’allora Ministro dell’Ambiente francese, M. Ro-bert Poujade, che l’utilizzò per qualificare il lavoro di un ministero in piena creazione.Gli ecomusei, realizzati ben prima che assumes-sero questa definizione, furono inizialmente pen-sati come strumenti per tutelare le tracce delle so-cietà rurali in un momento in cui l’urbanizzazione, le nuove acquisizioni tecnologiche e i conseguenti cambiamenti sociali rappresentavano un rischio re-ale di completo oblio di un patrimonio culturale mil-lenario.

QR-Code:la mappa

di comunità.

Anche quest’anno il Comune ha aderito all’i-niziativa “Palazzi aperti. I municipi del Tren-tino per i beni culturali”. Dal 7 al 13 maggio apertura straordinaria della chiesetta di Lore-to con distribuzione in loco di materiale infor-mativo.

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BREVI

In occasione del quarantesimo anniversario di fonda-zione dell’Unione Sportiva Spera quest’anno la Gara

dei Tre Colli è andata in trasferta proprio a Spera, dove ha fatto registrare un successo oltre le più rosee aspet-tative. La gara ha ottenuto dal Centro Sportivo Italiano di rappresentare la prima finale provinciale CSI di cor-sa su strada, è stata organizzata dall’Unione Sportiva di casa in collaborazione con i comuni di Spera e di Strigno ed era valida come Terzo Trofeo Cassa Rurale Centro Valsugana e Secondo Memorial Giovanni Battista Len-zi. Circa 600 gli atleti presenti, in rappresentanza di 31 società, che si sono dati battaglia lungo un percorso al-lestito nel centro storico. Nella classifica a squadre ha prevalso l’Us 5 Stelle Seregnano, che ha avuto la meglio sulla squadra di casa, l’Us Villagnedo, il Gs Trilacum e la Polisportiva Oltrefersina. Al termine delle gare, in piazza Municipio si sono svolte le premiazioni con il Secondo Memorial Giovanni Battista Lenzi consegnato dalla mo-glie e dalle figlie al primo assoluto maschile (Alex Caval-lar, Baitona), femminile (Elena Armellini, Quercia) e alla prima società classificata.Significativa la presenza del vicepresidente del Consiglio regionale Marco Depaoli, che ha voluto così ricordare la figura del compianto collega Giovanni Battista Len-zi. Con lui, sul palco delle autorità i sindaci di Spera, Strigno e Borgo, il presidente della Comunità di valle Sandro Dandrea e l’assessore allo sport Severino Sala, il parroco don Armando Alessandrini, il presidente pro-vinciale del CONI Giorgio Torgler. Alla buona riuscita della manifestazione, che ha avuto una partecipazione complessiva di circa 1.400 persone, hanno collaborato, oltre all’US Spera e ai comuni di Spe-ra e Strigno, i vigili del fuoco volontari, il gruppo ANA, la Pro Loco, l’Associazione Noi oratorio, l’associazione Fuori Pista, la Regione Trentino - Alto Adige, la Provin-cia autonoma di Trento, la Comunità Valsugana e Tesi-no, il BIM Brenta, numerose aziende e sponsor privati,

singoli volontari. La gior-nata di festa si è conclu-

sa con la Baby Dance per i più piccoli e con il “Tonco del pontesel” offer-to a tutti i par-tecipanti.

Una bellissima giornata di sole ha accolto il pri-mo maggio gli oltre settanta ragazzi che hanno

animato il “Mercatino delle Tatàre” di piazza Muni-cipio. Libri, CD, giochi, pelouche, figurine, e chi più ne ha più ne metta la merce in vendita, da scam-biare e da regalare in una manifestazione che anno dopo anno si conferma come uno degli appunta-menti fissi per i ragazzi del paese e del circonda-rio. Anche in questa occasione il Gruppo ANA ha preparato per tutti la merenda, in attesa di Silvio e Giorgi che hanno animato il pomeriggio con truc-chi, zucchero filato e l’immancabile Baby Dance. In chiusura la raccolta dei giochi da regalare ai meno fortunati bambini bielorussi e il lancio dei palloncini con i messaggi dei ragazzi. Uno di questi ha volato per circa 1.600 chilometri, fino a Sutton St. James, in Inghilterra, dove è stato trovato da Kevin, che dalla pagina Facebook del Comune ci scrive: “Hi! I found one of your balloons on may 3rd 2012 in Sutton St James in England”. Ciao Kevin!

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BREVI

ambiente, energie, stili di vita

Su iniziativa dei comuni di Bor-go e Strigno si è tenuto vener-

dì 10 febbraio a Borgo il Seminario “Le tecnologie mobili per il turista”, quarto appuntamento di “Elemen-tare. Ambiente, energie, stili di vita”. Oggetto dell’incontro ap-profondire le possibilità di svi-luppo in sinergia tra nuove tecnologie e turismo. Alla realizzazione dell’evento hanno collaborato Tren-tino Sviluppo, Azienda per il Turismo Valsuga-na Lagorai e Associa-zione Operatori Turisti-ci Valsugana-Lagorai-Val di Sella. La Valsu-gana è stata proposta come area di test a li-vello europeo nell’am-bito di CULTWAyS, acronimo di CULtural Tourism WAys through mo-bile Applications and Services, un progetto europeo co-ordinato da Trentino Sviluppo che coinvolge altri quattro partner di Italia, Germania, Francia e Spagna.Luca Capra, Direttore Area Imprese e Innovazione di Trentino Sviluppo, ha spiegato l’obiettivo del progetto: la realizzazione di un “dimostratore” di servizi innovati-vi per il turismo sostenibile in aree rurali che sfruttando tecnologie e servizi mobili sia in grado di dare all’utente informazioni specifiche e personalizzate lungo il percor-

so in cui si trova: dove dormi-re, musei, mostre ecc. garantendo

così un turismo informato all’inse-gna di cultura e natura. In Trentino,

e in particolare in Valsugana, i servizi interesseranno le località lungo l’antico

tracciato della Via Claudia Augusta.Luca D’Angelo, Direttore di ApT Valsugana

Lagorai, ha spiegato il nuovo approccio alla comunicazione e promozione della destinazione

turistica, caratterizzato da una forte attenzione sulle esperienze e dal ruolo centrale del web e degli applicativi per tablet e smartphone.John Thiessen, ricercatore in ApT Valsugana Lagorai, ha invece proposto l’applicazione delle nuove tecnologie per la modellazione del cicloturismo in Valsugana, sotto-lineando come questo lavoro, appena iniziato, porterà ri-sultati importanti e fruibili per interpretare un fenomeno sempre più importante per la valle.In chiusura si è svolta una tavola rotonda sulla Valsugana come luogo di sperimentazione europeo delle tecnologie per un turismo culturale e sostenibile.

Una serata a tutto rock quella di sabato 14 apri-le alla palestra di Pieve Tesino. Sul palco una

nutrita compagine di artisti italiani impegnati nel progetto Rezophonic e capitanati dai Bastard sons of

Dioniso. L’iniziativa, proposta dal Sistema bibliotecario Lagorai, ha avuto come scopo la realizzazione di un

pozzo per fornire di acqua potabile le popolazioni afri-cane attraverso l’associazione AMREF Italia e ha visto la

partecipazione di oltre 300 ragazzi.Il concerto costituiva una prima assoluta per il Trentino. Ai

microfoni, oltre ai citati Bastard sons of Dioniso, Pino Scot-to, Mario Riso, Sasha Torrisi dei Timoria, Gianluca Batta-

glion dei Movida, Eva Poles dei Prozac+, Olly dei Shan-don, KG Man dei Quartiere Cooffe,

Filippo Dallinferno dei The Fire, Marco

Garrincha (ex delle Vibrazioni).

Spazio, a partire dal pomeriggio, anche a

tre apprezzate band lo-cali: Bad Society, Woo-den Collective e Blow.

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BREVI

Non servono molte parole per descrivere la tradizio-nalissima “Bigolada” di martedì grasso: una bella

giornata di sole, inusuale a fine febbraio, decine di chili di pasta e sugo preparati per centinaia di famelici amici dal paese e da fuori per un appuntamento che si confer-

ma da decenni come uno dei capisaldi della socialità che anima la comunità di Strigno. Onore al merito, una volta ancora, ai tanti volontari che si sono avvicendati ai for-nelli e nell’organizzazione: dai vigili del fuoco volontari al Gruppo ANA alle altre associazioni del paese.

QR-Code:la manifestazionesu Valsugana TV

Il 30 giugno si è svolta in piazza Municipio la quarta edi-zione di “Mondobocòn”, la cena multietnica proposta

dal circolo Croxarie in collaborazione con il Comune, il Gruppo ANA, le Donne Rurali, la Compagnia Schützen e le altre associazioni del paese. Una inusuale invasione di moscerini non ha impedito ai numerosi ospiti giunti in paese di assaporare le delizie della cucina albanese, bosniaca, siriana, rumena e pa-kistana, unite ai canederli degli alpini, agli spaetzle degli Schützen e alle goloserie preparate dalle Donne Rurali.Quest’anno l’iniziativa si è svolta con la collaborazione

dell’Assessorato provinciale alla solidarietà internazio-ne alla convivenza, tramite Cinformi, e ha visto come gradita ospite l’assessore Lia Giovanazzi Beltrami.Da segnalare l’adesio-ne di Mondobocòn alla campagna per i diritti di cittadinanza degli immigrati “L’Italia sono anch’io” e la par-tecipazione a sorpresa di Anansi che ha garantito una preziosa co-lonna sonora alla serata assieme a Fabrizio Fab Natty Tomaselli.

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Proposte di lettura le novitàin biblioteca

IL MoMeNTo è DeLICAToNiccolò Ammaniti (Einaudi)“...mentre il treno mi portava via fini-vo su pianeti in cui c’è sempre la notte, su scale mobili che non finiscono mai e tra mogli che uccidono i mariti a colpi di cosciotti di agnello congelati. Quella era vera goduria”.

PeR MANo MIA. Il Natale del commissario RicciardiMaurizio De Giovanni (Einaudi) Natale 1931. Dietro l’immagine di ordine e felicità imposta dal regime fascista, in un ricco appartamento sono rinvenuti i cadaveri di un funzionario della Milizia e di sua moglie Costanza.

IL RIFUGIo MAGICoNorman Manea (Il Saggiatore)In una New York vicina all’11 settembre, Augustin Gora, professore rumeno, deve confrontarsi con l’inattesa comparsa dell’ex moglie Lu e del compagno Peter Gaspar, figlio di ebrei comunisti soprav-vissuti ad Auschwitz.

IRReSISTIBILe NoRDAndrea Di Robilant (Corbaccio)Venezia, fine del XIV secolo. Due mer-canti, i fratelli Zen, si imbarcano per un lungo viaggio verso l’estremo Nord, un salto nell’ignoto in mari tempestosi, fra monaci, guerrieri, principi e abitanti di terre lontane e selvagge.

Stella del mattinoWu Ming 4 (Einaudi)Tre universitari inglesi che hanno com-battuto sul fronte occidentale durante la Prima guerra mondiale conosceran-no, ognuno a proprio modo, un glorio-so eroe “omerico”: il colonnello T. E. Lawrence, reduce anch’egli da una guer-ra, condotta in modo molto personale.

LA TRAVeRSATABoris Biancheri (Adelphi)“è una strana ragazza” dicono tutti di Ei-leen: singolare incrocio anglo-siciliano, cresce taciturna e solitaria. Quando una giornalista inglese la convince ad attra-versare la Manica in solitaria, Eileen ac-cetterà la sfida.

LA TRACCIA DeLL’ANGeLoStefano Benni (Sellerio)Il piccolo Morfeo si rannicchia presso una finestra, quando una persiana si stacca piombandogli sul capo. Il trauma lo la-scia per giorni tra la vita e la morte. Ciò che segue è il tempo di Morfeo.

UN AMICo DI KAFKAIsaac B. Singer (Longanesi)L’”amico di Kafka” è un ex attore del tea-tro yiddish di Varsavia, disoccupato e va-nesio, che si atteggia a dongiovanni e si vanta di aver conosciuto il famoso scrit-tore praghese.

IL PARADoSSo TeRReSTReMarco Presta (Einaudi) Ventuno racconti umoristici che cercano di descrivere la rassicurante mostruosi-tà dei nostri anni, l’abnorme e incredi-bile normalità del mondo che troviamo fuori della porta di casa tutte le volte che usciamo.

IN BIBLIOTEcA LE NOVITà

In Biblioteca è la newslet-ter informativa del Siste-ma Bibliotecario Lago-rai. Puoi scaricarla gra-tuitamente dal sito web del Comune di Strigno (www.comune.strigno.tn.it) o richiederla a [email protected].

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APPROFONDIMENTI PENNE NERE A STRIGNO

Gli alpini e il paesepenne nerea strignoDal 21 al 23 settembre il Gruppo Alpini di Strigno fe-steggia l’ottantacinquesimo anniversario di fondazio-ne. Tre giorni di festa ai quali l’Amministrazione comu-nale affiancherà un volume fotografico della collana “Istantanee di comunità” e una mostra che sarà visita-bile dal 21 al 29 settembre presso la sala associazioni di via Pretorio. Quale occasione migliore per festeggia-re gli alpini e ripercorrere le tappe di un gruppo storico, sempre presente nella vita sociale del paese?Intitolata alla memoria della medaglia d’oro al valor militare Giuseppe Degol, aspirante ufficiale del 6° Al-pini caduto il 14 novembre del 1915, la sezione del gruppo alpini di Strigno è stata costituita nel 1927 per volontà di Renato Tomaselli e Gino Staudacher, con l’ausilio di numerosi compaesani che avevano svolto servizio militare nelle truppe alpine. L’inaugurazione si è svolta il 28 agosto con la signora Maria Danieli ma-drina del gagliardetto. Dopo l’inattività forzata dovuta alle vicende belliche, il gruppo è stato ricostituito nel 1952, con madrina del gagliardetto la signora Giannina Luise, sorella di Manlio, caduto sul Fronte greco albanese durante la Seconda Guerra Mondiale. A partire dal 1971 il gruppo ha organizzato il “Trofeo Fondatori Gruppo ANA di Strigno”, gara di marcia in montagna a carattere intersezionale e dal 1972 il “Tro-feo Tomaselli e Staudacher”.

Nel corso degli anni ‘70 la sezione, anche grazie alla col-laborazione e alla passione del maestro Claudio Branda-lise, è riuscita a recuperare un busto della statua lignea di San Pietro presso una malga nel territorio comunale. La provenienza dell’opera è stata ricostruita con pazienza e dopo un’accurata operazione di ricerca.è del primo dicembre 1972 una lettera indirizzata agli alpini. La scrive da Trani Giovanni Grilli, che accredita come autore della statua il capitano Augusto Gardelli, ufficiale aiutante maggiore in prima dell’84° fanteria di stanza a Ravetta durante la grande guerra. Ornava una cappellina realizzata sul “Dogo” dal Reggimento. Il Gruppo è stato impegnato nei lavori di ricostruzione in Friuli dopo il terremoto del 1976 inviando 14 alpini volontari. Nel biennio 1980-81 ha collaborato alla realizzazione della “Baita don Onorio”. Nel settembre del 1982, in occasione del raduno a Stri-gno degli artiglieri del Gruppo “Pieve di Cadore”, ha inaugurato la sua nuova sede ricavata nei locali a piano-terra dell’ex caserma di via Pretorio. Il 25 settembre 1987 ha organizzato il secondo raduno del Gruppo Artiglieri da Montagna. Per l’occasione il gruppo alpini ha festeggiato i suoi 60 anni di fondazione. Nel 1996 il Gruppo ha inaugurato una lapide in ricordo dei Caduti della battaglia di Monte Cima. La cerimonia si è svolta nel mese di agosto con la benedizione delle

RICeRCA FoToGRAFIe Per la realizzazione della mostra e del li-bro fotografico siamo alla ricerca di foto-grafie che ritraggono gli alpini in paese e presso la caserma Degol. Chi ne fosse in possesso può consegnarle in Comune per la scansione in formato elettronico, op-pure contattare il capogruppo Remo Raf-fi (3425369414) o l’assessore alla cultura Attilio Pedenzini (3332686210). Tutto il materiale sarà prontamente restituito

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APPROFONDIMENTI PENNE NERE A STRIGNOdue targhe ricordo da parte di don Gianni Chemini che nel suo intervento ha sottolineato come “i caduti che oggi noi commemoriamo, senza colpa, hanno pagato con la loro vita contribuendo a creare una società nuo-va. Spesso si ironizza su chi si occupa di questi avve-nimenti, quasi fossero dei fanatici militaristi. Forse le nuove generazioni, se non sono educate, dimentica-no che questi fratelli, con la sofferenza e col sangue hanno contribuito anche al loro benessere e alla loro libertà”. Sulla prima lapide, posta in direzione della Forcella del Dogo, vi è scritto in forma breve: “A ri-cordo dei militari italiani ed austriaci che qui com-batterono e morirono nella battaglia del 26 maggio 1916. Monte Cima - Forcella del Dogo. Nell’ottantesimo anniversario. Sezione A.N.A. Stri-gno”. Sulla seconda lapide, posta in direzione di Prima-luna, vi è scritto in forma breve: “Monte Cima 26 maggio 1916 - K.u.K. I. Baon II/101° - K.u.K. I. Baon III/8° - T.K.J. Streifkompanie n° 3 - btg Feltre - btg Monrosa - Comp. 18°/VII R.G.d.F. Sezione A.N.A. Strigno”. Nello stesso anno una targa è stata posta anche nel luogo dove sorgeva una cappella costruita dai fanti italiani al “Tombolin di Caldenave” du-rante il primo conflitto mondiale. L’anno seguente è stato festeggiato anche il set-tantesimo anniversario di fondazione. Il tutto è avvenuto il 20 e 21 settembre in occasione an-che del sesto raduno di zona della Bassa Valsu-gana e Tesino e del quarto raduno degli arti-glieri del Gruppo “Pieve di Cadore”. Il Gruppo ha inoltre partecipato alla “Opera-zione Sardegna” con gli alpini Paolo Zenti-le, Sandro Tomaselli e Pino Tomaselli e alla costruzione della sede sezionale con Mario Sartori, Remo Carraro, Paolo Zentile e Pino Tomaselli.

I CAPIGRUPPo DALLA FoNDAZIoNe

Gino Staudacher 1927-1935Adolfo Melchiori 1935-1943Renato Tomaselli 1952-1958Giuseppe Osti 1958-1962Alessandro Tiso 1962-1964Vittorio Condler 1964-1967Giulio Rinaldi 1967-1968Virginio Condler 1968-1970Tranquillo Busarello 1970-1971Carlo Zambiasi 1971-1977Fulvio Tomaselli 1977-1986Battista Voltolini 1986-1989Giorgio Tomaselli 1989-1994Paolo Zentile 1994-2011Remo Raffi 2012

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APPROFONDIMENTI MA ChE FILM è LA VITA

LA MOSTRAma che filmè la vita

Dal 23 giugno al 15 luglio è stata proposta, nel salone della scuola primaria, la mostra fotografica “Ma che film è la vita” di Francesco Dandrea. L’evento è stato orga-nizzato dall’Assessorato alla cultura in collaborazione con le Aziende pubbliche di servizi alla persona di Borgo Valsugana e di Strigno. In esposizione 24 grandi pannelli che riassumono un progetto del Servizio animazione del-la casa di riposo di Borgo attraverso il quale sono stati coinvolti gli anziani ospiti nella scommessa non facile di reintepretare le locandine di alcuni fra i più famosi film della storia del cinema. Ecco allora “Il ritorno di don Ca-millo”, “Scary movie”, “Il buono, il brutto, il cattivo”, “Gli intoccabili”, “L’attimo fuggente” e tanti altri poster con gli attori più famosi sostituiti da anziani quanto mai “nella parte” e disposti a mettersi in gioco.L’idea alla base della mostra nasce nel 2009 con la rea-lizzazione di un calendario dell’APSP di Borgo Valsuga-na curato da Rodolfo Ropelato ed Elga Rizzon, che così spiegano le motivazioni del loro lavoro.“Lavorare con l’immagine degli anziani oggi, senza ri-fugiarsi in stereotipi o luoghi comuni, non è né facile né scontato.L’anziano ritratto in malga o attento agli antichi lavori, quello che fuma la pipa osservando i passanti, il nonno che porta a spasso il nipotino e via discorrendo sono im-

magini che evocano senza dubbio tenerezza e affetto, ma che restringono la prospettiva della visione dell’anziano all’interno di limitati canoni ben definiti, socialmente ac-cettati e condivisi. Il nostro lavoro è la tensione a voler superare questo.Quando abbiamo contattato il fotografo Francesco gli abbiamo detto che lo scopo del nostro lavoro era sì quel-lo di utilizzare l’immagine degli anziani, ma in maniera alternativa... scardinando in poche parole gli stereotipi più diffusi.Volevamo lavorare sull’immagine dell’anziano e trova-re un’idea che ci permettesse di presentare i volti senza trucco e creare un prodotto originale che fosse universal-mente proponibile e apprezzabile da un punto di vista artistico.Occorreva un’idea forte da un punto di vista comunicati-vo e relativamente facile da realizzare, avendo a che fare con persone comunque fragili.Ogni pannello racconta una storia, ogni immagine è col-legata a qualche cosa di molto profondo. Le persone, ol-tre a essere protagoniste dello scatto, sono state coinvol-te nella scelta dei soggetti, degli oggetti di scena e delle location più adatte. Ognuno ha potuto dare libero sfogo alla propria creatività e intuizione, talvolta cimentandosi consapevolmente in imprese più complesse del previsto.

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Il tempo del gioco,i giochi di un tempoIn mostra anche “Il tempo dei giochi, i giochi di un tempo”, il pro-getto proposto da UPIPA alle case di riposo del Trentino che ha vi-sto l’APSP Redenta Floriani di Strigno conquistare il secondo posto del relativo concorso provinciale. Gli anziani ospiti e i ragazzi della scuola primaria di Strigno sono stati coinvolti per rigiocare insieme ai giochi di infanzie lontane: l’elastico, la settimana, nascondino, il cerchio. Il risultato è un libro e una presentazione video realizzata dal Servizio animazione della casa di riposo e dai ragazzi impegnati nel servizio civile.In occasione della mostra il progetto è stato ampliato attraverso la predisposizione di alcuni pannelli aggiuntivi sui videogiochi arcade degli anni Ottanta e sui rischi derivati dalla sempre più pervasiva e subdola presenza nelle nostre vite del gioco d’azzardo.

APPROFONDIMENTI MA ChE FILM è LA VITAPer motivi legati alla privacy non possiamo dare ulteriori notizie delle persone pannello per pannello, ma abbiamo lavorato con anziani con gravi problemi cognitivi e di sa-lute, con deficit importanti anche a livello fisico, cercan-do non di mascherarli ma di renderli ininfluenti... Credia-mo che in fondo il segreto del successo di questa come di altre iniziative sia proprio questo: creare contesti in cui il deficit sia ininfluente. Un divertimento assoluto per tutti e una faticaccia!”.Durante le tre settimane della mostra sono stati proposti anche quattro incontri presso la sala riunioni della ca-nonica oratorio di Strigno. Nel primo Rodolfo Ropelato, Elga Rizzon, Francesco Dandrea e Massimo Giordani, di-rettore di UPIPA (l’ente associativo provinciale delle case di riposo trentine) hanno presentato il progetto “Ma che film è la vita” in una serata intitolata “Photoshop o foto shock?”. A seguire la presentazione del progetto “Il tem-po del gioco e i giochi di un tempo” della casa di riposo di Strigno; la proiezione del film “Viva la revoluciòn” del-la casa di riposo di Borgo e, in conclusione, le proposte di lettura sugli anziani da parte di Paolo Borgatta, re-sponsabile della biblioteca Albano Tomaselli di Strigno.

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APPROFONDIMENTI MATTEO BOATO

Dal 28 luglio al 26 agosto il salone del-la scuola primaria ospita “case in cam-mino”, una mostra del trentino Matteo Boato”. Dopo l’inau-gurazione di saba-to 28 luglio alle 18, l’esposizione sarà vi-sitabile tutti i gior-ni, escluso il lune-dì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Di-sponibile in mostra il cD-Rom/catalogo.

QR-Code:www.matteoboato.net

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APPROFONDIMENTI MATTEO BOATO

LA MOSTRAle case in camminodi matteo boato

Matteo Boato è un artista fra i più versati e maggiormente emblematici nella nuova generazione della creatività trentina. L’eco culturale delle sue opere varca i confini della regione per tracciare in modo ardimentoso un percorso di assoluta originalità, lontano da indulgenze verso inclinazioni effimere della moda. è un pittore sognante e visionario. I suoi dipinti prendono forma come racconti, nel fraseggio di squillanti tonalità cromatiche, da colpi di pennello decisi e dalla consape-volezza convinta di un mestiere che consente di tradurre le immagini dal campo reale al processo pittorico. Sotto questo punto di vista, la lettura delle sue opere è anzitutto quella di visioni oni-riche, vissute con passione a prescindere dal pensiero, che si tratti di rielaborare figu-razioni architettoniche, di luoghi a lui cari (come per esempio le sue “case danzanti”) oppure semplicemente delle sue bambine Matilda e Beatrice. Boato predilige lo sfruttare appieno il linguaggio della narrativa pittorica, ben consa-pevole non tanto di una vaga imitazione dell’immagine reale bensì della creazione inedita d’inesprimibili collegamenti tra gli oggetti. Il suo linguaggio descrittivo è stracolmo di oggettività, in esso ogni elemento diviene oggetto: cose, movimenti, sen-timenti, atmosfere. La descrizione stessa di sensazioni è oggettivata, in quanto connessa strettamente agli oggetti. Il mondo oggettuale di Matteo Boato nasce da sensazio-ni primigenie, da proposte utopiche di miglioramento della qualità effettiva della vita, in una visione esisten-ziale attenta a tutti gli esseri animati e non, alle cose, agli oggetti. è la ragione a muovere le sue immagini,

più che la passione o il desiderio. Una tensione nel rapporto tra i particolari pittorici e quelli

grafici governa i suoi lavori, dove le pen-nellate, dominanti sulla superficie, assu-mono una funzione decorativa. Le immagini risultano animate grazie al risalto dei contorni, che in Boato hanno un uso decisamente sovra-no, come aggregato decorativo de-

terminante nella composizione dello spazio, tra animato e immobile.

Alla formulazione relativamente pre-cisa dei singoli dettagli risponde una forma espressiva più atmo-sferica e ampiamente astratta, che crea un nuovo rapporto tra artifizio e realtà. La parte più ri-levante della sua produzione è rappresentata da creazioni can-gianti, luminose e splendenti, spesso dominate da toni grigi e marroni, quando si tratta di

“case, facciate, porte e finestre ubriache in una grammatica dell’imma-ginazione che si scalda della memoria di pre-senze, affetti, narrazio-ni; centri storici come materia vivente che si ri-specchia nelle carezze di corpi fluttuanti, graffiti nelle concrezioni del co-lore; ciuffi di campanili in fantasticate prospet-tive a volo d’uccello tra fazzoletti di tetti e cam-pi arati...”

Katia Malatesta

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architetture, o variopinte quando al centro ci sono i suoi bam-bini. Tutte vivono però di un’atmosfera trasparente e risultano materialmente compatte. In tal senso, Matteo Boato (come ad esempio Enzo Cucchi o Anselm Kiefer) è un pittore di paesaggi, dei legami del creato, come quelli noti dalle immagini cittadine di Kokoschka, oppure del viennese Friedensreich Hundertwasser con le sue immagini architettoniche gaie e colorate o con le cittadelle verdi. Sotto questo aspetto, Boato è un pittore di storie, di utopie, della gio-ia di vivere. Nelle sue opere egli sintetizza, con la materialità, la correlazione spazio-temporale peculiare della storia. Matteo Boato è pittore per passione; vede il mondo con gli oc-chi del pittore. In questa epoca caratterizzata da concept art, installazioni e arte video, Boato si distanzia da tutte le tendenze per dipingere tout court. Alla base del percorso pittorico egli pone il confronto con la realtà, argomentato in chiave squisitamente intellettuale: motivi, stile, domande formali, indagine spaziale. Il risultato ar-tistico sta nella metamorfosi generata dal superamento di que-sti aspetti strumentali. Nelle sue immagini il confine tra le cate-gorie di forma e colore si cancella. Il colore, divenendo forma, determina la qualità materiale, la sua sostanzialità. Nei dipinti di Matteo Boato il colore è sostanza che crea la luce. è il colore puro che, applicato come massa compatta, genera una sensa-zione percepita come spazialità. Il mondo delle immagini di Bo-ato non è un’invenzione meramente fittizia, ma piuttosto una esperienza della realtà. I motivi di quelle immagini sono coniati dalla remota coscienza della sua terra. è il momento creativo in cui l’espressione pittorica traduce l’aspetto figurativo in un de-siderio d’immediatezza e di qualità dell’arte.

Arnold Tribus

APPROFONDIMENTI MATTEO BOATO

Matteo Boato nasce a Trento il 6 otto-bre 1971. Si diploma nel 1992 in chi-tarra classica e insegna lo strumento dal 1987 al 1997 in alcune scuole mu-sicali regionali. Nel 1997 si laurea in ingegneria civile. ha esposto in diver-se città tra le quali Barcellona, Belfast,

Berlino, Bruxelles, Dresda, edinbur-go, Fukuoka, Glasgow, Lisbona,

Londra, Siviglia, Mantova, Milano, Modena, To-

rino e Venezia.

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IN PAESE ASSOCIAZIONI

Scuola provinciale cani da ricerca e catastrofeDa qualche mese è stato allestito nel prato comunale nelle vicinanze del poligono di tiro uno spazio per l’addestra-mento cani gestito da Luciano Dell’Agnolo e Renato Zaccaron della Scuola provinciale cani da ricerca e catastrofe Onlus. La Scuola (prima associazione in Italia a occuparsi di attività cinofila da soccorso) è stata fondata nel 1980 a Trento.Opera nel campo della ricerca persone con unità cinofile in tutte le sue modalità (superficie, macerie e trailing) e da decenni è convenzionata per il coordinamento e lo svolgimento dell’attività di ricerca con unità cinofile con il Dipar-timento di Protezione Civile della Provincia di Trento. Il servizio di ricerca dispersi per la protezione civile è garantito 24 ore su 24 dalle unità cinofile anche in ambito nazionale e internazionale, come per i terremoti in Abruzzo, in Tur-chia e Messico.Oltre ai numerosi interventi di ricerca delle persone disperse, ogni anno la Scuola è coinvolta attivamente come membro associato alla attività della International Rescuedog Organisation (IRO), partecipando e promuovendo il continuo aggiornamento delle unità anche mediante l’organizzazione di corsi e convegni con istruttori e relatori di rilievo internazionale.La Scuola ha il suo campo di addestramento principale a Marco di Rovereto, presso il Campo di Protezione civile, dove è presente un campo macerie attrezzato e un campo per la palestra e l’obbedienza. C’è poi, per le unità cinofile, la possibilità di utilizzare i campi di esercitazione di palestra e obbedienza gestiti nel territorio trentino (Volano, Trento, Valsugana, Val di Fiemme) per favorire la varietà e la vicinanza alle valli. Gli addestramenti per la ricerca in superfi-cie vengono invece svolti a rotazione nelle valli trentine per favorire la più ampia conoscenza possibile del territorio.I conduttori cinofili, con l’aiuto del sistema della Protezione Civile Trentina, vengono formati in primo soccorso, pri-mo soccorso veterinario, orientamento, comunicazioni radio e GPS per poter affrontare gli interventi con la migliore preparazione possibile.La scuola organizza periodicamente incontri con tutti interessati per valutare la predisposizione di cane e aspirante conduttore al lavoro di soccorso. I requisiti fondamentali per chi desidera entrare nell’associazione è avere un cane socievole, possibilmente molto giovane, e tempo libero sufficiente da impiegare in formazione e attività di soccor-so. La formazione ha inizio con un corso base di obbedienza, al quale segue un periodo di prova di quattro mesi, durante i quali sia l’aspirante unità cinofila sia gli istruttori della scuola verificano la capacità e la serietà di far fronte agli impegni che l’attività di soccorso comporta. Al termine del periodo di prova si raggiunge la qualifica di allievo. Normalmente la formazione completa per arrivare all’operatività comporta un impegno di lavoro che va dai due ai tre anni. L’esame finale prevede il superamento di prove in ricerca, palestra e obbedienza. Per ulteriori informazioni o per un incontro con l’associazione: <[email protected]>.

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MASCINon a caso è stata scelta la “Giornata del pensiero” per fe-steggiare i 15 anni di fondazione della Comunità Masci di Strigno. Oltre alla ricorrenza della nascita di Baden Powell, erano in tanti all’oratorio di Strigno a ricordare quel 3 luglio del 1996: in quella data tanti genitori decisero di dare assi-stenza logistica al gruppo degli scout giovanili. “Lo abbiamo fatto adottando, successivamente, anche il programma che il movimento ci propone della formazione permanente”: Paolo Carraro è il magister della Comunità e ancora oggi ricorda gli stimoli che a suo tempo erano ar-rivati dall’allora capogruppo Agesci Ettore Valesi, da don Gianni Chemini e dall’allora segretario regionale del Masci Remo Liberi. Gli iscritti sono circa una ventina, arrivano da tutti i paesi della valle e si ritrovano una volta al mese. Oltre alla for-mazione religiosa si parla anche di temi di attualità, di or-ganizzazione di eventi, di partecipazione alle iniziative delle associazioni giovanili scout. “In questi anni abbiamo organizzato eventi significativi per la comunità regionale”, prosegue Paolo Carraro, “come la Festa di Primavera e le castagnate e nel 1999 ci siamo cimentati nell’organizzazione anche del campo regionale. Come comunità partecipiamo a eventi nazionali come il campo di vita all’aperto in Sardegna e in Abruzzo e nel mese di settembre del 2011 eravamo presenti a Como alla conferenza mondiale del movimento”. Il gruppo di Strigno è tra i più giovani presenti in regio-ne, con don Venanzio Loss che da poco tempo è diventato nuovo assistente al posto di don Gianni Chemini. Alla fe-sta dei 15 anni della comunità c’erano anche i sindaci di Strigno Claudio Tomaselli e di Samone Enrico Lenzi. La giornata è stata arricchita dalla messa celebrata nella chiesa parrocchiale da don Loss e da don Giorgio Serafini, duran-te la quale sono stati ricordati anche Franco Bulgarelli, Tul-lio Slompo, Luigi Simoni e Giovanni Battista Lenzi. “In tutti questi anni abbiamo realizzato diversi aiuti con-creti, come il finanziamento di progetti a favore dei ragazzi orfani del Burundi”, spiega Paolo Carraro, “molti incontri rivolti alle famiglie e anche una mostra di vecchi attrezzi e costumi che abbiamo portato nella scuole. Lo scopo era quello di far conoscere meglio alle nuove generazioni le no-stre origini contadine e artigiane e con il ricavato abbiamo contribuito a curare la cecità a molti bambini africani”. In occasione dei 60 anni di fondazione del gruppo Borgo 1, nel 2008 la raccolta di una ricca documentazione fotografi-ca ha fatto rivivere alcuni dei momenti più belli del gruppo: una iniziativa che sicuramente è servita a sostenere e dif-fondere la validità educativa del metodo scout. “I 15 anni dalla fondazione del gruppo sono stati anche l’occasione per ricordare la nascita di Baden Powell”, pro-segue Paolo Carraro, “ed è stata un’occasione unica per tutti gli scout del mondo, senza distinzioni religiose, cultu-rali, politiche, sociali ed economiche per testimoniare gli stessi valori ed essere portatori di un unico pensiero che accomuna la nostra grande famiglia”. La giornata di festa a Strigno è proseguita con canti, diversi giochi e intratteni-menti fino al cerchio di chiusura e al tradizionale ammaina-bandiera nel tardo pomeriggio.

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Dragon BikeMesi intensi per la nostra associazione, che ha proseguito con le sue numerose attività. Nella prima assemblea del 19 febbraio è stato premiato Dario Biasion, laureatosi nell’agosto 2011 campione provinciale della montagna di categoria nella cronoscalata Volano - Monte Finon-chio. Un risultato certamente importante per l’associa-zione, che si unisce a quello di altri atleti che si allenano duramente per raggiungere traguardi molto positivi. Con aprile sono iniziate le gare 2012. In particolare due sono stati gli eventi più im-portanti: l’inizio del circuito Trentino MTB, che ha già visto protagonista il nostro An-drea Mattiato, terzo di categoria alla Ledro Bike, e la partecipazione di alcuni nostri atleti a due granfondo internazionali riservate agli amatori: il Giro delle Fiandre e la Liegi - Basto-gne - Liegi che si sono disputate il giorno prece-dente la gara dei professionisti.In aprile si è inoltre concluso, per la consue-ta pausa estiva, il corso di aerobica che anche quest’anno ha avuto un’ottima partecipazione.Nonostante il tempo capriccioso, come ogni anno in maggio è stato dato il via alle pedalate ecolo-giche: manifestazioni aperte a tutti coloro che non considerano la bici come un mezzo prettamente agonistico. La prima si è svolta il 20 maggio con par-tenza da Trento e arrivo al Bicigrill di Nomi, ma molte altre sono in programma nei prossimi mesi e ne dare-mo sicuramente conto nel prossimo numero di questo notiziario.In conclusione vogliamo ringraziare la Cassa Rurale Centro Valsugana, che anche quest’anno ha dato fidu-cia alla nostra associazione, e tutti gli altri sponsor che sostengono le nostre numerose iniziative.

Schützenkompanie StrignoL’imperatore d’Austria Massimiliano I, nell’anno 1511 emanò l’editto denominato “Landlibell” con il quale, di fatto, venivano legalizzate le già esistenti Compagnie de-gli Schützen operanti sul territorio della regione del Ti-rolo, che fin dal 1342 risultava godere, per quel tempo, della massima autonomia.Storicamente ogni paese doveva dotarsi di una compa-gnia, che agli inizi e per molti anni provvedeva ai compi-ti che in data moderna sono attribuiti alla Protezione Ci-vile e ai Vigili del fuoco. In quel tempo, evidentemente, mezzi e tecniche erano quelli che erano e tutto si fonda-va sull’opera di volontariato. Dominante, però, era l’o-pera di controllo e di difesa territoriale, non solo all’in-terno della giurisdizione ma a favore dell’intero territorio regionale. L’autogoverno della Contea del Tirolo preve-deva, anche in armi, la difesa territoriale senza l’ausilio o le interferenze dell’esercito imperiale che poteva inter-venire solo in gravi casi di guerra e solo su invito del go-verno tirolese. In quest’ottica nascevano i cosiddetti “ca-sini di bersaglio” nei quali si esercitavano le persone abili all’uso delle armi da fuoco. La Compagnia di Strigno appare, con data certa, nel 1797 contro l’invasione del-le truppe franco/bavaresi. L’invasione franco/bavarese fu fronteggiata da 103 compagnie di Bersaglieri (o sizzeri) tirolesi tra le quali figurava anche Strigno, centro stori-camente competente su tutta la Giurisdizione di Ivano. Il Capitano

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Vigili del fuoco volontariContinua a pieni giri l’attività del nostro Corpo di Vigili del fuoco volontari. Da gennaio a oggi siamo già a circa 100 tra chiamate e interventi su tanti, troppi fronti. Ho notato negli ultimi tempi un certo senso di ostilità verso i pompieri in genere, ho sentito dire che ci coprono di denaro pubblico, che sono soldi buttati al vento... Non mi era mai suc-cesso in oltre trent’anni di servizio di sentire simili cose, di sentirmi quasi a disagio, un disagio che non ti spiazza ma che sa di amarezza, di amaro che ti resta in bocca. E allora pensi tante cose, anche di andartene. Ma poi pensi alle persone che ti incoraggiano, pensi a quelli che hai aiutato e un po’ ti passa. Ecco, tutto questo per dire che magari qualcuno e qualcosa l’abbiamo salvato. Magari se invece di fermarci quasi con cocciutaggine su un incendio di canna fumaria ce ne fossimo andati appena spento, senza pensare che il camino magari era appoggiato sul solaio di legno

e una trave addirittura gli faceva da sostegno, magari, e ripeto magari, qualcuno ci avrebbe rimesso le penne, e non solo gli inquilini ma magari anche qualche ospite della casa di riposo visto che l’incendio era là a trenta metri. E poi, magari se invece di fare prevenzione al pas-saggio del Giro d’Italia ciclistico in 17 (tutti gratuitamente) ce ne fossimo stati comodamente davanti alla tv lasciando che tutto il servizio d’ordine fosse svolto da due vigili urbani e da due carabinieri, magari non tutto sarebbe filato liscio. Posso continuare per ore a elencare ma mi fermo perché mi preme sottolineare un paio di cosette: se possiamo spegnere incendi vari e fare prevenzione e servizi particolari è grazie ai nostri vigili volontari che con sacrifici non indifferenti si preparano con corsi, prove e quant’altro, ma in primis grazie alle attrezzature e ai mezzi che abbiamo in dotazione e, perché no, anche ai nostri magazzini che se tenuti bene e in ordine possono soddisfare pienamente le nostre aspettative. Queste cosucce, a parte il tempo dedicato gratuitamente, non sono gratis, anzi costano, e costano anche parecchio, ma credo che salvare solo una vita umana ripaghi qualsiasi prezzo, qualsiasi soldo “buttato alle ortiche” per i pompieri. Oltre al Giro d’Italia mi preme sottolineare che siamo stati presenti anche alla Settimana Tricolore ciclistica che si è svolta in Valsugana dal 15 al 24 giugno. Si è trattato di gare ciclistiche tra le più importanti dell’anno a livello nazionale ma che inevi-tabilmente hanno portato qualche disagio. Inoltre abbiamo preso parte alla preparazione di due manovre che abbiamo presentato all’inaugurazione del magazzino dei vigili del fuoco di Scurelle ed eravamo presenti con il braccio meccanico per portare attrezzatura idonea per aiutare gli sfollati nelle zone emiliane colpite dal terremoto. Nell’ultimo mese sono entrati a far parte degli effettivi del nostro corpo i vigili Matteo Tomaselli e Marjo Mehilli, provenienti dalla squadra allievi. A loro gli auguri di buon lavoro. Purtroppo a fine maggio il nostro vigile anziano Erminio Raffi ci ha lasciato. Voglio sottolineare il suo grande attaccamento al corpo e ricordarlo nella foto di questa pagina in cui è ritratto assieme ad alcuni nostri vigili ai fe-steggiamenti dell’ultima Santa Barbara. Nel concludere desidero ringraziare tutti i miei vigili

che dimostrano sempre dedizione e attaccamento al corpo, che rispondono sempre pronti e immediati a qualsiasi chiamata e che sacrificano tanto, tantissimo del loro tempo libero in corsi e addestramento per garantire sicurezza e tranquillità a tutta la nostra comunità. Un ultima cosa... stiamo aspettando con ansia il magazzino... dovremo aspet-tare Babbo Natale o la Befana? Il Comandante Franco Tomaselli

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Tiro a segno nazionaleAl Tiro a segno di Strigno il 2012 è partito bene, con la conferma dell’affezione da parte dei soci che si sono iscritti anche per quest’anno. Rispetto al primo semestre del 2011 c’è stato un ulteriore incremento dell’attività istituzionale che ha permesso di effettuare un buon numero di maneggi all’uso delle armi.Per poter sempre essere competitivi e migliorare sempre di più il servizio, i nostri istruttori hanno seguito dei corsi di aggiornamento e formazione e, attraverso un esame finale, hanno aumentato la loro professionalità e la qualità di questa attività sezionale.Anche quest’anno, ed è ormai la quarta volta, abbiamo ottenuto, da parte degli enti preposti, l’incarico di effettuare e coordinare presso i nostri stand le esercitazioni previste dall’ordinamento dei corpi forestali. Questo incarico e il lavoro svolto è stato commentato in modo positivo da chi ha seguito i corsi e ciò ci fa pensare che la qualità dell’of-ferta da noi proposta sia professionale e competente. Alla Polizia locale della Valsugana orientale, ormai consolidata nostra ospite, anche quest’anno sono stati affiancati i colleghi dell’Alta Valsugana: un ulteriore riscontro positivo sul lavoro effettuato a servizio di questi enti incaricati di garantire la nostra sicurezza di cittadini. Sono state effettuate esercitazioni per i guardaccaccia, che si sono serviti della nostra struttura per poter ottenere quanto loro d’obbligo e competenza.In questa occasione non vanno nemmeno dimenticate le gare che si sono svolte in primavera e quelle che si terran-no in estate. Va ricordato che le più importanti, ormai entrate nella tradizione, continuano a essere organizzate grazie anche all’impegno di chi, con il proprio tempo, si rende disponibile affinché la struttura possa essere adeguatamente funzionale e funzionante. In ordine cronologico ho piacere di ricordare:Il 9° Trofeo Magnago e Recchia. Anche quest’anno si e’ avuta una risposta notevole da parte degli alpini di Levico, Barco e Selva di Levico, nel tempo diventati ormai degli amici e da molti anni nostri ospiti graditi. Anche in questa occasione si sono presentati in un centinaio a questa tradizionale competizione e si sono dati “battaglia” per potersi aggiudicare l’ambito trofeo, vinto quest’anno dalla sezione di Barco.Durante l’estate abbiamo organizzato il Trofeo Comune di strigno, una manifestazione molto importante perché com-presa in un circuito di gare appartenenti a un trofeo sovraregionale: il “Marzio Fantini”. A questo circuito partecipano atleti di valore nazionale provenienti da tutto il Triveneto. L’essere riusciti a entrare nell’organizzazione ha ricevuto già lo scorso anno il premio di una presenza di oltre 100 tiratori suddivisi nelle varie categorie di tiro ufficiali UITS internazionali. In estate anche la terza edizione della Gara di tiro alla lepre meccanica. Già durante la primavera è stato possibile adoperare, la domenica negli orari di apertura, la macchina preposta a questa specialità. In questo modo si è data la possibilità ai giovani futuri nembrotti di potersi allenare adeguatamente in vista dell’esame, poi felicemente supe-rato, tenutosi presso l’attuale sede ufficiale della Federazione Cacciatori. D’ora in avanti cercheremo di coinvolgere ulteriormente le varie sezioni cacciatori locali e la loro consulta, in modo tale da far diventare questa manifestazione sempre più importante per tutti i tiratori sportivi e venatori.Infine voglio ricordare che anche quest’estate viene organizzato un corso di avvicinamento all’uso delle armi ad aria compressa per giovani tiratori. Questa esperienza, effettuata in collaborazione con l’Associazione Rari Nantes Valsu-gana, si sta dimostrando importante per poter creare l’opportunità di far conoscere il nostro sport anche alle giovani

leve che in futuro potranno adeguatamente rappresentarci nei vari circuiti agonistici.Termino ricordando le nostre aperture settimanali (martedì e venerdì alle 20.30, domenica alle 9)

e ringraziando l’Amministrazione comunale che da sempre ci sostiene nel nostro percorso lavorativo e il direttivo che con grande passione permette alla sezione di essere il fiore

all’occhiello sportivo del nostro paese.Alessandro Chiesa

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OratorioAnche quest’anno all’oratorio di Strigno ci siamo divertiti molto. Tra le varie attività proposte ricordiamo sempre con piacere la preparazione dei lavoretti natalizi e pasquali, la proiezione di un bel film, la tombo-la di carnevale, la giornata trascorsa sul trenino organizzato dagli alpini vestiti da piccoli apprendisti strego-ni, la passeggiata in mezzo alla natu-ra, la caccia al tesoro dei pirati lungo il torrente Chieppena e la biciclettata fino alla spiaggia libera del lago di Levico Terme. Abbiamo fatto amicizia con nuovi bambini e trascorso dei bei pome-riggi in allegria, anche grazie a dei bravi e simpaticissimi animatori, sempre disponibili a organizzarci dei bei giochi e a farci divertire.Con la fine della scuola purtroppo finisce anche l’attività dell’oratorio del sabato pomeriggio, ma noi at-tendiamo con ansia la riapertura autunnale, con l’immancabile inter-mezzo del GREST estivo a Lunazza!

I bambini dell’oratorio

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Libera Associazione Malghesi e Pastori del Lagorai

La Libera Associazione Malghesi e Pastori del Lagorai ha fatto parte del Comitato promotore di “Latte e linguag-gio”, un evento organizzato il 19 e 20 maggio a Milano presso la Biblioteca Chiesa Rossa. Studiosi e operatori di varia estrazione, attenti ai valori di specificità e diversità, del cibo come del linguaggio (scrittori, linguisti, filoso-fi, pastori, etnografi, antropologi, produttori alimentari, sociologi, economisti, psicanalisti, docenti di storia anti-ca...) si sono dati appuntamento per avviare un discorso che mira alla formazione di una consapevolezza critica dei processi paralleli che interessano la produzione e il consumo di latte (e si potrebbe estendere al cibo in ge-nerale) e linguaggio.Ogni partecipante ha parlato delle proprie esperien-ze, dei propri rilevamenti e delle proprie scoperte. Sulla base di questi dati si potrà dar vita a un secondo incontro strutturato e mirato alla formulazione di proposte concre-te nonché alla illustrazione di comportamenti alternativi sia nel campo della produzione e della veicolazione dei prodotti alimentari sia nel campo della scrittura narrati-va, saggistica e poetica.Spesso il cibo di cui si nutre l’organismo umano è tal-mente manipolato che finisce col provocare gravi danni alla salute. Sono arcinoti gli effetti deleteri del cibo of-ferto dalle grandi catene fast food: obesità, diabete etc. Esistono tuttavia pericoli meno appariscenti e più insi-diosi anche in tipi di cibo che costituiscono la base stessa dell’alimentazione: per esempio nel latte, oggetto di nor-malizzazioni e manipolazioni che consentono alla grande industria casearia di produrre formaggi tipici (mettiamo il gorgonzola) con latte proveniente da chissà dove (non certo da Gorgonzola), e pastorizzato al punto che ogni sua particolarità organolettica è stata completamente an-nullata.Ma basterebbe pensare al circuito di un latte prodotto da mucche pascolanti nei mesi estivi su pendii che nei mesi invernali sono stati campi da sci. Quando di neve non ce n’è abbastanza, la si fabbrica chimicamente.Il veleno chimico entra nel terreno che produce erba in-quinata… Il resto si intuisce facilmente. Il consumatore è raramente consapevole del danno e tanto meno della beffa di cui è vittima. Incredibile a dirsi, questa situazio-ne è strutturalmente analoga a chi adopera il linguaggio (parlando, leggendo, ascoltando etc.). Quanti sono oggi gli “utenti” linguistici che possano vantare una pur che minima consapevolezza dei processi di “produzione del significato”?I disastri causati dall’industria latteo-caseraia nel settore dell’alimentazione materiale, l’industria mediatica li cau-sa nel campo dell’alimentazione culturale.La manipolazione del linguaggio consente, oltretutto, la copertura e la veicolazione del prodotto alimentare. Basta pensare all’uso improprio di termini qualificanti come genuino, nostrano, fresco, naturale che nella realtà

non hanno nulla a che fare con il loro valore semantico, quando non rimandano addirittura al contrario di quel che annunciano, promettono, declamano etc.Il latte non manipolato è costretto a chiamarsi crudo (che ha connotazione negativa), in maniera da riservare il ter-mine fresco a dei tipi di latte che, in realtà sono tutt’altro che freschi. L’unica cosa vera è che si possono consuma-re a distanza di mesi (latte di lunga conservazione nei supermercati di tutto il mondo), senza sapere il danno che procurano all’organismo umano le sostanze usate per “allungare” la vita del latte.Sia per il latte sia per il linguaggio si deve parlare di im-poverimento e di riduzione effettiva di opportunità di scelta da parte di chi li utilizza. La standardizzazione (e l’appiattimento) del latte (e deri-vati) e del linguaggio sono davanti agli occhi di tutti. Gli stessi ingredienti manipolati e ricombinati danno l’illusio-ne di una gamma infinita di scelte. In realtà, davanti a centinaia di etichette che promettono individualità, i pro-dotti sono tristemente simili per struttura e stile (prefab-bricati) e l’acquirente non è più un individuo capace di attingere a pieno diritto alla propria consapevolezza ma un semplice consumatore stordito che, negli stessi scaffa-li, si trova a “scegliere” latticini (e romanzi) di pessima e pericolosa qualità. Anche la letteratura diventa stupidamente e lietamente succube degli stessi condizionamenti: pochi ingredienti ricombinati producono un romanzo di successo. Sono centinaia i romanzi di successo, cioè costruiti sulla base di una formula ridotta ai minimi termini e sempre uguale.Nel linguaggio del consumo alimentare dunque, così come nell’uso della lingua parlata e scritta, il fruitore, apparentemen-te svincolato dalla rigidità delle strutture di un tempo (i pa-sti ‘strutturati’ e cadenzati non meno dei rigidi regi-stri linguistici) in realtà at-tinge a schemi e modelli precostituiti e riproduce moduli sanzionati da autorità (linguisti-che e alimentari) assolutamente inattendibili, irresponsabili e, nel “miglio-re dei casi” in-consapevoli.<[email protected]><www.asso-ciazione-mal-ghesilagorai.it>

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Banda Civica LagoraiI tamburi che scandiscono il tempo di marcia, i ragaz-zi ben allineati, gli strumenti pronti a suonare, ecco an-che quest’anno i segni dell’inizio del Festival delle Bande Giovanili giunto alla quinta edizione. Per il tempo incer-to la manifestazione si è svolta all’interno della palestra, nella piazzetta Carbonari, raggiunta dalle cinque bande presenti dopo una breve ma suggestiva sfilata.Prima di dare spazio alla musica le autorità presenti, il sindaco e il presidente della Federazione dei Corpi Ban-distici del Trentino Renzo Braus, sono intervenute richia-mando la rilevanza di una manifestazione di questo tipo. Nella ricorrenza il vicesindaco Luca Tomaselli ha com-memorato con un momento di silenzio la figura di Sil-vio Tomaselli, tra i principali sostenitori dell’importanza di istituire la banda a Strigno, al quale era dedicato il me-morial del Festival.Ad aprire le esibizioni, coordinate dall’abile presentatore assessore alla cultura Attilio Pedenzini, ha provveduto la sezione giovanile della Banda Civica Lagorai di Strigno, seguita dal settore giovanile della Banda Folkloristica di Telve, dalla Junior Ala Band, per poi proseguire con i

giovani dell’Orchestra di fiati e ottoni della Scuola Musi-cale del Primiero e con la Banda Sociale di Pergine. Le varie esibizioni sono state intervallate dalla consegna dei riconoscimenti ricordo.L’esecuzione dell’ultimo brano, l’Inno al Trentino, da par-te della Banda Civica Lagorai non ha però segnato la fine della festa che è continuata con una cena tradiziona-le. Non sono infatti mancati capuzi, luganeghe e polenta anche grazie all’aiuto degli Alpini.L’intento del Festival è quello di valorizzare anche i ban-disti più giovani così da arricchire il patrimonio delle sug-gestioni personali delle nuove generazioni con le imma-gini, i colori e soprattutto con le emozioni dei suoni della banda. Per molti essa è memoria di un tempo di festa, è l’orgoglio di un paese che indossa la sua divisa per le grandi occasioni, è la voce di una comunità che fa risuo-nare le sue melodie, è la sottolineatura sonora e solenne delle celebrazioni civili e religiose. Sperando di riuscire in questo intento e vista la riuscita della manifestazione, che ci impegna ormai da cinque anni, vogliamo ringra-ziare tutti coloro che fino a ora hanno partecipato alla storia intensa seppur breve della nostra banda: bandisti e allievi con le loro famiglie, soci e maestri, presidenti e membri del direttivo, l’Amministrazione comunale, la Cassa Rurale Centro Valsugana, ma anche simpatizzanti e sostenitori.La festa è stata anche occasione per presentare la nuo-va divisa della Banda di Strigno, realizzata grazie al so-stegno dell’Assessorato alla cultura della Provincia, del Comune e della Cassa rurale Centro Valsugana. A testi-monianza del legame con il territorio, riporta sulla giacca azzurra lo stemma dei Castelrotto, visibile anche nel mar-mo incastonato nella facciata dell’antica dimora della fa-miglia nobiliare del paese.

Una bandista

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Gruppo ANAIl 26 dicembre 2011, alla presenza di un nutrito numero di soci, si è svolta l’assemblea annuale del gruppo con l’elezione del nuovo direttivo. Dopo molti anni alla guida del gruppo Paolo Zentile ha preferito non ricandidare e al suo posto è stato eletto Remo Raffi; del nuovo direttivo fanno inoltre parte Denis Tomaselli (vice capogruppo), Lorenzo Donanzan (segretario), Lucio Bonotti (cassiere) e Patrick Bertolidi, Giorgio, Pino e Sandro Tomaselli e Bruno Rinaldi in qualità di consiglieri.Per quanto riguarda le attività del gruppo, il nuovo anno è iniziato subito con la tradizionale Befana Alpina, riusci-tissima come sempre anche grazie al prezioso lavoro di Alfredo e Renato Voltolini che con il loro gioco in legno hanno reso felici i molti bambini presenti.Come da tradizione, l’ultimo sabato di carnevale il tre-nino panoramico ha portato i bambini lungo le vie del paese sostando davanti alla sede ANA e nella piazzetta dei Monegatti dove sono stati rifocillati con ottimi strau-ben e patatine.A maggio è arrivato l’appuntamento con l’adunata na-zionale, atteso da tutti gli alpini per fare festa e magari ritrovare qualche commilitone perso di vista da parec-chio tempo. Quest’anno la manifestazione si è tenuta a Bolzano. Unico neo la lunga attesa per la sfilata, visto che l’orario previsto per i gruppi del Trentino era quello delle 19.30. Come sempre ci siamo divertiti e siamo già in at-tesa del prossimo appuntamento di Piacenza.Ora è arrivata l’estate, stagione intensa per le nostre at-tività, a partire dal 10 luglio, giornata dedicata alla “bi-golada notturna” in piazza, e dal 15 luglio, data in cui è

stata organizzata la tradizionale festa Alpina di Lunazza: una giornata trascorsa in compagnia e allegria.Da mesi il direttivo è impegnato per l’organizzazione del-l’85mo di fondazione che si svolgerà nei giorni 21, 22 e 23 settembre. Già da ora invitiamo tutta la popolazione a partecipare a questa importante manifestazione.

Cari concittadini, al-pini e amici degli alpi-ni. Mi sento in dovere di fare un appello alla vostra sensibilità per dirvi che in settembre noi abbiamo l’ottanta-cinquesimo della fon-dazione del gruppo alpini di Strigno, che è una bella età. Vor-remmo onorarla nel migliore dei modi e

per questo chiedo a tutti voi la disponibilità a darci una mano nell’allestire il tutto (tendone, bandierine, sfilata, serate con coro e musica, deposizione corone ai nostri fondatori). Proprio i nostri fondatori saran-no ben contenti di vedere che ciò che loro hanno creato è riuscito a mettere assieme tanta gente. Ci vediamo a settembre!

Il Capogruppo Remo Raffi

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Circolo Pensionati e anzianiNei primi mesi dell’anno abbiamo avuto modo di tirare le somme riguardo il 2011, che ha visto la presenza di ben 230 tesserati. Da gennaio abbiamo aperto i nuovi tesseramenti sperando di ripetere questo ottimo risulta-to. Inoltre, nel corso della riunione provinciale, il nostro compaesano Attilio Tomaselli, assieme a Giovanni Bran-dolise di Tezze, è stato eletto rappresentante dei circoli della Bassa Valsugana. In occasione di un’assemblea con gli altri circoli della zona è emerso come il nostro sia uno dei più frequentati e quello che vanta il maggior numero di ore d’apertura, sia di mattina che di pomeriggio. A tal riguardo va sicu-ramente un elogio a tutti quelli che lo frequentano quoti-dianamente e a coloro che vi lavorano. Il circolo offre l’occasione di stare assieme, di parlare e di confrontarsi sui temi più svariati che vanno dalla politica all’economia, all’agricoltura, ma anche ai propri acciac-chi, che possono diventare più sopportabili grazie alle lunghe partite a carte che riempiono i pomeriggi assieme

alle risate tra amici. In questi istanti non manca di certo il ricordo per i vecchi soci che non sono più con noi, ma con cui abbiamo condiviso molti momenti.Le nostre attività annuali sono molteplici e comprendo-no anche delle gite: di due giorni in primavera e di una giornata in autunno. Inoltre, anche i due pranzi, la festa campestre a Lunazza e le feste trimestrali per i complean-ni fanno parte delle nostre proposte.Proprio lo scorso dicembre abbiamo gustato un ottimo pranzo di pesce in quel di Vicenza: pranzo che ha lascia-to tutti estremamente soddisfatti tanto che vi è già l’idea di ripeterlo. Come Presidente rivolgo un ringraziamento particolare a tutti quelli che si alternano giornalmente al bar, e sono parecchi, al segretario Attilio, che si occupa di tener ag-giornati i conti, e al cuoco Aldo, sempre disponibile per molti pranzetti continuamente arricchiti con qualche no-vità. A tutti un caro saluto da parte mia.

Renza De Roni

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CASE IN CAMMINO

STRIGNOSALONE SCUOLA PRIMARIA

SABATO 28 LUGLIODOMENICA 26 AGOSTO 2012ORARI: 10-12 15-18 (LUNEDì CHIUSO)

COMUNE DI STRIGNOAssessoratoalla cultura

SISTEMA BIBLIOTECARIO LAGORAI

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Stampato su carta ecologica sbiancata senza l’utilizzo di cloro e proveniente da foreste amministrate.