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il Gelso di Solaro Dicembre 2015 ANNO i “IL GELSO” PUBBLICAZIONE D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE PER LA PROMOZIONE DI ATTIVITA SUL TERRITORIO “CONDIVIDIAMO SOLARO” POLITICA LOCALE Chi l’ha visto Pag. 4 AUTOMOBILI Alfetta Pag.9 BROLLO memorial Alex Bisaggio pag.5 SPORT Valentino Rossi e il Biscotto Pag.12 EDITORIALE Buon Natale Buon Natale nonostante tutto nonostante tutto segue a pag. 2 www.condividiamosolaro.it "Un ombrello di protezioni ....ti augura Buone feste!! S S iamo sicuri che il no- stro sia un paese de- mocratico e che le elezioni non siano una farsa? se guardassimo la politica come un dottore guarda nel microscopio, rischieremmo di scoprire che quelli che noi riteniamo siano regolari flussi elettorali dettati dal va- riare del comune sentire, siano invece antibiotici per curare il virus chiamato "li- bertà", bella ma fastidiosa parola. Basta analizzare la storia e si scopre che per- sino i leader più popolari e potenti, sono stati al loro posto solo fintanto che fa- cevano comodo, salvo es- sere eliminati, qualche volta anche fisicamente, se di- ventano fastidiosi al "si- stema". Per la verità in Italia, Popolo molto incline al compromesso e al ruffia- nismo, non c'è necessità di soluzioni Kennedyane, basta comperare o al mas- simo sputtanare chi non si adegua. Ed effettivamente il "sistema", non ha avuto grossi fastidi finchè la poli- tica ha sempre campato su antagonismi, più di facciata che reali, che illudevano il popolo su cambiamenti più o meno importanti, ma che lasciavano inalterato lo sta- tus quo,permettendoalsistema economico-finanziario di continuare a gestire il po- tere sopra le nostre teste (a proposito, gli omicidi Am- brosoli, Falcone, Borsellino, ma anche Sindona, Calvi  e tanti altri, erano risposte anti-democratiche fuori dal- l'agone politico). Ma, come tutti i corpi malati, anche il sistema politico, è stato in- Dibi Center Il Tempio Del Benessere Via Leonardo da Vinci 10, Saronno ( Va ) Tel. 02/9600856 B B uon Natale nono- stante qualche pazzo fanatico che ammazza degli innocenti sentendosi un guerriero senza ren- dersi conto di essere un povero pirla strumentaliz- zato da interessi econo- mici che se ne fregano di lui e delle sue vittime. Buon Natale nonostante il rinnovamento politico che ha rottamato la vecchia classe dirigente che fa- ceva loschi affari con ban- che e finanza per sostituirla con una "nuova e fresca" che, con i nostri soldi, salva le banche degli amici speculatori e affossa poveri correntisti truffati. Buon Natale nonostante l'ottimismo di Renzi che annuncia fantastiche ri- prese dell'economia e PIL in ascesa, venga imme- diatamente smentito da tutti gli indicatori econo- mici e dal pessimismo del popolo che fa sempre più fatica a tirare avanti. Buon Natale nonostante uno Stato e un comune che succhiano sempre più tasse ai cittadini senza dare in cambio ser- vizi decenti e chiarezza di gestione. Buon Natale nonostante Solaro abbia una nuova amministrazione che è più vecchia della prece- dente, completamente slegata dal paese e dai suoi problemi. Buon Natale nonostante Solaro stia diventando sempre più un paese dor- mitorio dove solo il potere e i suoi lecca...piedi sono autorizzati a organizzare e a gestire feste e attività, oltretutto organizzandole male e gestendole peg- gio. Buon Natale nonostante da Solaro scappino i com- mercianti, gli artigiani, gli alunni dalle scuole, le gio- vani coppie, la cultura e il dialogo, e arrivano buche, erbacce, degrado, vandali e poco di buono. Buon Natale nono- stante..... Perdonaci Bambin Gesù, ma come regalo di Na- tale, non potresti liberarci da tutti questi cialtroni che predicano bene e razzo- lano male? Nonostante tutto..... Buon Natale a tutti RIMANDO A VIDEO RIMANDO A LINK CLICCANDO QUI...

il Gelsod i Solar o DICEMBRE15.pdf · EDITORIALE Buon Natale nonostante tutto segue a pag. 2 "Un ombrello di protezioni....ti augura Buone feste!! Siamo sicuri che il no-stro sia

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il Gelso di SolaroDicembre 2015 ANNO i

“IL GELSO” PUBBLICAZIONE D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE PER LA PROMOZIONE DI ATTIVITA SUL TERRITORIO “CONDIVIDIAMO SOLARO”

POLITICA LOCALE

Chi l’ha vistoPag. 4

AUTOMOBILI

Alfetta

Pag.9

BROLLOmemorial AlexBisaggiopag.5

SPORTValentino Rossie il Biscotto

Pag.12

EDITORIALE Buon NataleBuon Natalenonostante tuttononostante tutto

segue a pag. 2

www.condividiamosolaro.it"Un ombrello di protezioni....ti augura Buone feste!!

SS iamo sicuri che il no-stro sia un paese de-

mocratico e che le elezioninon siano una farsa? seguardassimo la politicacome un dottore guarda nelmicroscopio, rischieremmodi scoprire che quelli chenoi riteniamo siano regolariflussi elettorali dettati dal va-riare del comune sentire,siano invece antibiotici percurare il virus chiamato "li-bertà", bella ma fastidiosaparola. Basta analizzare lastoria e si scopre che per-sino i leader più popolari epotenti, sono stati al loroposto solo fintanto che fa-cevano comodo, salvo es-sere eliminati, qualche voltaanche fisicamente, se di-ventano fastidiosi al "si-stema". Per la verità inItalia, Popolo molto inclineal compromesso e al ruffia-nismo, non c'è necessità disoluzioni Kennedyane,basta comperare o al mas-simo sputtanare chi non siadegua. Ed effettivamenteil "sistema", non ha avutogrossi fastidi finchè la poli-tica ha sempre campato suantagonismi, più di facciatache reali, che illudevano ilpopolo su cambiamenti piùo meno importanti, ma chelasciavano inalterato lo sta-tus quo,permettendo al sistemaeconomico-finanziario dicontinuare a gestire il po-tere sopra le nostre teste (aproposito, gli omicidi Am-brosoli, Falcone, Borsellino,ma anche Sindona, Calvi  etanti altri, erano risposteanti-democratiche fuori dal-l'agone politico). Ma, cometutti i corpi malati, anche ilsistema politico, è stato in-

Dibi Center Il Tempio Del BenessereVia Leonardo da Vinci 10, Saronno ( Va )

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BBuon Natale nono-stante qualche pazzo

fanatico che ammazzadegli innocenti sentendosiun guerriero senza ren-dersi conto di essere unpovero pirla strumentaliz-zato da interessi econo-mici che se ne fregano dilui e delle sue vittime.Buon Natale nonostante ilrinnovamento politico cheha rottamato la vecchiaclasse dirigente che fa-ceva loschi affari con ban-che e finanza persostituirla con una "nuovae fresca" che, con i nostrisoldi, salva le banchedegli amici speculatori eaffossa poveri correntistitruffati.

Buon Natale nonostantel'ottimismo di Renzi cheannuncia fantastiche ri-prese dell'economia e PILin ascesa, venga imme-diatamente smentito datutti gli indicatori econo-mici e dal pessimismo delpopolo che fa sempre piùfatica a tirare avanti.Buon Natale nonostanteuno Stato e un comuneche succhiano semprepiù tasse ai cittadinisenza dare in cambio ser-vizi decenti e chiarezza digestione.Buon Natale nonostanteSolaro abbia una nuovaamministrazione che èpiù vecchia della prece-dente, completamente

slegata dal paese e daisuoi problemi.Buon Natale nonostanteSolaro stia diventandosempre più un paese dor-mitorio dove solo il poteree i suoi lecca...piedi sonoautorizzati a organizzaree a gestire feste e attività,oltretutto organizzandolemale e gestendole peg-gio.Buon Natale nonostanteda Solaro scappino i com-mercianti, gli artigiani, glialunni dalle scuole, le gio-vani coppie, la cultura e ildialogo, e arrivano buche,erbacce, degrado, vandalie poco di buono.Buon Natale nono-stante.....

Perdonaci Bambin Gesù,ma come regalo di Na-tale, non potresti liberarcida tutti questi cialtroni chepredicano bene e razzo-lano male? Nonostante tutto.....

Buon Natale a tutti

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2 Attualità Dicembre 2015il Gelso

segue da pag. 1Editoriale condividiamo “ una riflessione “

AA lla fine si chiude il si-pario e si spengono i

riflettori, il rumore dellafolla si attenua e lascia ilposto al silenzio. E’ il mo-mento giusto per ripren-dere fiato e per fareinsieme qualche rifles-sione.Le due serate del 25Settembre e del 10 Otto-bre sono state un verosuccesso di pubblico e dicritica ma sono stateanche molto impegnativeda organizzare da gestiree da condurre. Dietro l’or-ganizzazione di una seratac’è molto lavoro che i piu’non vedono e che ri-chiede determinazione, in-tuizione e a volte tantapazienza. Bisogna gestirebene tutta la fase di preno-tazione degli spazi, prepa-razione dei cartelloni,contatti con i vari soggetticoinvolti e promuovere inmodo efficace l’evento suisocial e con il passapa-rola. Alcune di queste atti-vità hanno anche un costoe quindi è necessario tro-vare il modo per reperire lerisorse economiche ne-cessarie per finanziar-file.Tutto questo è possi-

bile solo perché all’internodella associazione lavo-rano persone preparate emotivate mosse solo edesclusivamente dalla vo-glia di provare a promuo-vere cultura (nel sensogenerale del termine) sulterritorio di Solaro.Certo inquesto periodo non sonomancati ostacoli e critiche,e questa breve riflessionevuole essere anche unmodo per chiarire alcunevicende che ci sono capi-tate e che ho sentito ripor-tate in maniera noncorretta.Condividiamo So-laro è nata un anno fadalla intuizione di alcunisoggetti che fanno partedella lista civica SiAmoSolaro.E’ quindi assoluta-mente corretto dire chel’associazione è una co-stola della lista civica, manon per questo deve es-sere identificata con essa.Fare in modo che Condivi-diAmo Solaro acquisiscasempre maggiore indipen-denza è uno degli obbiet-tivi che stiamo cercando diperseguire. Certo questopuò essere possibile sol-tanto se all’interno della

associazione stessa aderi-ranno soggetti di diversaestrazione sia politica checulturale e questo in partesta già avvenendo. Sentireche alcune persone nonpartecipano agli eventiproposti da CondividiAmoSolaro solo per una que-stione di principio mi fastare davvero male. Orga-nizzare eventi di piu’ omeno elevata valenza nonpuò essere identificatocome una ricerca di un“nonsoquale” lustro poli-tico… e quando a direqueste cose sono membridi gruppi in qualche modolegati al comune o addirit-tura lo stesso assessorealla cultura la cosa lasciaancora piu’ perplessi.Pic-coli vizi di forma nella ri-chiesta degli spazicomunali ci hanno co-stretto a spostare unevento che meritava la col-locazione in sala consi-gliare in uno spazioesterno al comune esenza il patrocinio, costrin-gendoci ad accollarcispese per l’affitto che altri-menti non avremmo avutoe ancor piu’ grave ci è

stata negata la possibilitàdi appendere la locandinadi presentazione all’internodella Biblioteca Comunalea differenza di tutte le bi-blioteche dei paesi limi-trofi.Inevitabilmente poiavvengono cadute di stilecome l’episodio della let-tera di saluto del Sindacoletta dall’assessore allacultura davanti ad un per-plesso Marco Balzano(premio Campiello 2015)con contenuti e riferimentiprecisi a episodi avvenutidurante l’organizzazionedell’evento e per nulla ine-renti con la serata. Per mequello è stato un punto dipartenza, il secondoevento ha avuto patrocinioe sala polivalente congrande sollievo mio e ditutti. La Speranza è checontinuando a proporreeventi di qualità con ca-denza costante si riesca afar capire che la culturanon ha nessun tipo di co-lore politico e non va osta-colata in nessun modo.

Pier BianchiPresidente

CondividiamoSolaro

fettato dal virus "libertà": Ilpopolo ha cominciato a di-sertare le urne e a crearenicchie sempre più ampiedi anti-politica. il "sistema"doveva reagire e ha ten-tato di inserire suoi vaccinicome il governo Monti, mala cura ha aumentato lafebbre. Bisognava trovarequalcosa di nuovo e cosac'era di meglio di un espo-nente del partito del centrosinistra che piacesseanche al centro destra. Ecosi è comparso Renzi,giovane, rampante, rotta-matore che illudesse il po-polo a colpi di riforme e diottimismo. Però cosi si èlasciato campo libero adun unico partito, o meglioad un unica persona, la-sciando scoperta unavasta aerea a sinistra e adestra in cui potevano svi-lupparsi pericolosi anti-corpi. Bisognava creare uncontrappeso come in unabilancia e visto che in Italiail tutto si basa su un equili-brio instabile tra maggio-ranza e opposizione,serviva un personaggio al-trettanto giovane e ram-pante, magari che sichiamasse anch'egli Mat-teo, che contrastasse unRenzi senza più avversari.Con tutto il rispetto perRenzi e Salvini, sicura-mente persone capaci evolenterose, è difficile pen-sare che, partendo dazero e con molte meno ri-sorse dei loro predeces-sori, siano riusciti, inpochissimo tempo e dasoli contro tutti, a sbara-gliare la vecchia classepolitica di destra e di sini-stra, formata da scaltrimarpioni, senza neanchetroppi problemi. Se l'Italia èun paese democratico,loro sono la cura che rin-noverà e rinvigorirà il corpopolitico per il bene della so-cietà. Ma se invece il lorosuccesso è "favorito" dal"sistema", il rischio è chesiano l'ennesimo anticorpocontro il virus "libertà", ma-gari somministrato attra-verso supposte.

Cardia Marco

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Auguri solaresi! Col cuore

Dicembre 2015 Notizie dal Territorio 3il Gelso

“U PARRINU” La mia storia con Padre Pino Puglisi

LLa scena si chiude con Chritian di Domenico che seduto sulla sediacon le mani appoggiate alle ginocchia e un passamontagna nero

in testa interpreta Salvatore Grigoli che con una calma impressio-nante racconta le ultime parole del Beato Padre Puglisi prima di mo-rire per il colpo di pistola che lui stesso gli ha sparato alla nuca. Glispettatori ammutoliti ed emozionati immaginano nella mente la scenae quel tragico finale…C’erano quasi 200 persone alla sala polifunzionale di Via S. France-sco ad assistere allo spettacolo “U Parrinu”. Christian Di Domenicoattraverso un monologo di quasi un’ora e mezza ripercorre le tappedella sua amicizia con il prete siciliano, conosciuto da bambino du-rante un soggiorno estivo in Sicilia. “Ho sentito l’obbligo morale di raccontare attraverso questa rappre-sentazione la vita di un uomo che ha cambiato per sempre la mia esi-stenza” racconta Christian, “Don Pino è riuscito a modificare ilrapporto tra le persone trasformando la diffidenza e l’odio in collabo-razione e perdono”. Aveva una idea semplice quanto efficace, donPino, partire dai piu’ piccoli e insegnare loro a rispettarsi ed ad amarsiper poi contagiare con questo modo di vivere anche i piu’ grandi.“Quando poi ha accettato il trasferimento alla parrocchia di S. Gae-tano” continua Christian, “don Pino ha cominciato la sua personalebattaglia contro la mafia, con l’intento di sottrarre i piccoli che vive-vano nelle strade da un sicuro futuro criminale.” Il resto è cronacacon il susseguirsi di attentati e omicidi come quelli eclatanti dei giudiciFalcone e Borsellino, fino alla sera del 15 Settembre 1993. Don PinoPuglisi muore il giorno del suo 56esimo compleanno.Al termine, Christian, seduto sul bordo del palco ha continuato il dia-logo diretto con gli spettatori Solaresi ripercorrendo la storia dellospettacolo raccontando che è stato replicato in tutta Italia per quasi500 volte. Tra le esibizioni piu’ emozionanti spiccano senza dubbioquelle eseguite in Vaticano e quella fatta nella cornice surreale dellachiesa di S. Gaetano nel quartiere Brancaccio, ultima parrocchia diDon Pino Puglisi. Quella eseguita da noi a Solaro è una delle ultimis-sime repliche. Da Novembre infatti esordirà un nuovo spettacolo daltitolo “Nel mare ci sono i coccodrilli”.Attorno al rinfresco offerto al temine della serata gli organizzatorihanno potuto raccogliere le positive impressioni e valutazioni dei pre-senti. Il bilancio finale è una serata perfettamente riuscita che ha of-ferto un contenuto di elevata qualità e di sicuro interesse.Un grande ringraziamento innanzitutto a Christian Di Domenico, unvero e capace professionista, alla amministrazione comunale checoncedendoci il patrocinio ci ha permesso di utizzare la sala poliva-lente in maniera completamente gratuita agevolandoci notevolmentenella gestione dei costi. Un particolare grazie va agli sponsor, chehanno sostenuto l’iniziativa economicamente ma soprattutto chehanno capito il valore del messaggio offerto dallo spettacolo. Questa è la strada. CondividiAmo Solaro compie un anno e la bella e riuscita serata è lagiusta festa di complenno.

4 Varie dal territorio Dicembre 2015il Gelso

CONSIGLIO COMUNALE

Chi l’ha visto?

CChe la classe politica non risulti simpatica non è una novità, ma dafastidio l'arrogante disprezzo con cui ormai troppi politici dimo-

strano di non preoccuparsi nemmeno più di salvare le apparenze trat-tandoci più da sudditi ignoranti che da popolo sovrano sancito dallaCostituzione. Non c'è più differenza tra i partiti in nessuna parte d'Italia:l'anno passato a Venezia sono stati beccati con le mani nella marmel-lata sia quelli del PD che governavano sia gli “avversari” ma anchel'Expò stava diventando cosa loro; Mafia capitale con vampiri che vo-levano succhiarsi perfino il Giubileo e con un sindaco insulso che è di-ventato il capro sacrificale per nascondere le comuni vergogne; dellaSicilia di Crocetta non ne parliamo, ma anche nella virtuosa RegioneLombardia, ogni volta che parte un'inchiesta, vede riempirsi le aule deltribunale; strade che crollano e dirigenti dell'ANAS che riempiono lepatrie galere; dipendenti pubblici arroganti che rubano lo stipendio nonsono certo solo a Sanremo. Ormai non ci si indigna nemmeno più perscandali e retate che solo 20 anni fa avrebbero causato terremoti isti-tuzionali. Ma ormai nessuno viene più eletto dal popolo, primo fra tuttiil presidente del consiglio, per cui nessuno risponde più del suo ope-rato agli elettori. Ma di fronte a tanto squallore, il popolo non può limi-tarsi a provare disgusto, deve riappropriarsi del controllo del pubblico

Piazza Mons. Cattorini

Basta corrotti, basta partiti

PPer anni abbiamo fatto il diavolo a 4 per denunciare la pre-senza di una discarica di rifiuti lasciata dalla SNIA a nord del

territorio di Solaro, proprio a ridosso delle recente lottizzazioneedilizia di via Volontari del Sangue. Abbiamo combattuto il col-pevole disinteresse dell'Amministrazione comunale, ma alla fineli abbiamo almeno costretti ad effettuare efficace monitoraggiodella situazione con analisi semestrali dell'inquinamento del ter-reno. Tutto risolto? Nemmeno un po': una recente nostra inter-rogazione ha evidenziato che dal 2013 non vengono effettuateanalisi e verifiche del sito inquinato e dei terreni limitrofi, ma lacosa che ci ha fatto sobbalzare dalla sedia è l'apprendere dal-l'assessore competente che quella non è più una discarica abu-siva ma un terreno “diversamente” ecologico. Non si amministramettendo la testa sotto la sabbia, ma affrontando seriamente iproblemi; se non ne siete capaci, dimettetevi e accomodatevifuori, il paese ne potrà solo trarre vantaggio

Alfredo Puzzello

interesse perché finché continueremo a criticare e basta, questadisgustosa manica di cialtroni continuerà a fregarsene e a com-binare le peggiori nefandezze, attaccandosi a vicenda in televi-sione, per poi mettersi d'accordo su come spartirsi la torta appenasi spengono le telecamere. Noi nel nostro piccolo vogliamo farela nostra parte, cercando di contribuire al bene pubblico fuori daogni schema politico. E siamo fieri di aver fatto questa scelta annifà in tempi non sospetti, comportandoci da liberi cittadini senzacondizionamenti di partiti politici. E la cosa che è ancora più bellaè che al nostro interno ci sono persone senza appartenenza po-litica o con simpatie diversificate, ma tutti quanti siamo uniti daun interesse più grande, il bene della nostra comunità e il futurodel nostro territorio. Se tutti ci dessimo attivamente da fare, siamocerti che ci libereremmo da tutti i malfattori e il nostro bel paesetornerebbe ai fasti che merita. Noi ci siamo, ma abbiamo bisognoanche di te.

Alfredo Puzzello,Capogruppo SiAmo Solaro

Discarica a Solaro

CChe una Piazza sia conciata così già è di per se una schi-fezza. Che la piazza in questione sia intitolata ad un noto

Monsignore e che oltretutto sia la piazza del parcheggio dellaChiesa di Solaro, è quasi oltraggioso. Che vergogna. Chi ha vistoun netturbino o un agente preposto alla sicurezza, lo invii inquella zona. Forse un po più di ordine e pulizia, gioverebbero aldecoro cittadino e ci farebbe apparire più rispettosi nei confrontidel vicino luogo sacro.

5 Brollo Dicembre 2015il Gelso

Notizie dal Villaggio Brollo

STRA….BROLLO 3° Memorial “ALEX BISAGGIO”SSuccesso, divertimento e solidarietà alla terza edizione della marcia podistica aperta a tutti di 6 – 12 – 17 – 20 chilometri pre-

valentemente svolta all’interno del Parco delle Groane l’11 Ottobre 2015, organizzata dal G.C. AIDO “Alex Bisaggio” CerianoLaghetto. Una camminata insieme perché la vita continui…questo è lo slogan degli organizzatori che hanno visto la partecipazionedi 1000 persone a questo evento in ricordo del piccolo Alex. Non tutti sanno però cosa è accaduto e chi era Alex Bisaggio.Alex era un bimbo di soli 5 anni, morto all’improvviso, che abitava al Villaggio Brollo frazione del Comune di Ceriano Laghetto.Il tragico evento è avvenuto nel giorno della Festa della Mamma, poco prima di pranzo.

La mamma Nunziata Agostino stava cucinando, mentre Alex era in salotto con il papà Felice Bisaggio.Insieme stavano guar-dando delle foto sul divano. Ad un certo punto un colpo di tosse, molto diverso da quello che solitamente avviene. Da qui inizia

il calvario di Alex che continua a tossire frequentemente ma il respiro viene sempre più a mancare.Il papà interviene facendo le manovre di disostruzione pensando che il bimbo avesse messo in bocca qualche oggetto. Purtroppole manovre servono a poco e Alex perde i sensi. I genitori chiamano l’ambulanza ma tarda ad arrivare, così lo prendono in braccioperché ormai cianotico e lo portano in ospedale. Alex viene visitato e dai controlli i medici escludono che il bambino abbia in-ghiottito corpi estranei. Viene trasferito in rianimazione dove rimarrà per 5 giorni in coma e nulla potrà salvarlo. Martina, la sorellapiù giovane di due anni di Alex, pur essendo così piccola, subisce un forte shock perché presente al dramma.Accertata la morte di Alex, i genitori decidono di fare il più grande gesto d’amore verso il prossimo donando gli organi del lorobambino. ll fegato viene donato a due bambini di Bergamo, il cuore viene inviato a Colonia in Germania, i reni invece vengonodonati ad un giovane di Genova e a uno/a di Roma. Le cornee a due persone di Saronno. Destino vuole che il funerale avvengaproprio nel giorno del compleanno di Alex il 14 maggio del 1998. Un bimbo solare e divertente che avrebbe compiuto 6 anni eche a settembre sarebbe andato a scuola.I genitori hanno preso questa decisione, sebbene molto sofferta, per aiutare le personea ritornare ad una vita piena e soddisfacente dopo il trapianto e nella speranza, ove non ci sia più nulla da fare, di essere donatori.Il G.C. AIDO e la Famiglia di Alex Bisaggio per questa manifestazione ringraziano tutti i volontari, gli sponsor, l’AmministrazioneComunale e la Consulta del Centro Civico. Un grazie di cuore anche a tutti i partecipanti, ai numerosi Gruppi, tra i quali al 1°posto si sono imposti gli strepitosi “Original 65” con 52 persone.

Dicembre 2015 Mistero e La pagina del cuore 6il Gelso

La pagina del cuorea cura di Nonno Mario

I casi Ufo che hanno fatto storiaUN PO’ DI MISTERO

Dibi Center Il Tempio Del BenessereVia Leonardo da Vinci 10, Saronno ( Va )

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CC 'era una volta unbravo ragazzo che

andava incontro al suofuturo. La strada era soli-taria e attraversava unaforesta buia. Improvvisa-mente un essere mo-struoso irto di scaglie eche sembrava oscurare ilcielo, gli si parò davanti.Era il re dei draghi, per-ché portava una coronad'oro in testa. Spalancòle sue fauci enormi e vo-mitò una fiammata pesti-lenziale: «Fermati,ragazzo! Ti devo divo-rare!». Tremante, il gio-vane lo supplicò: «Re deidraghi, permettimi al-meno di pronunciare lemie ultime parole. Voglioparlare al Sole, al Vento e

Il manicomio di AnguscelloIl manicomio di Anguscello

alla Terra». «Va bene»,concesse il drago, «di'quello che hai da dire e poiti divorerò». Il giovanesupplicò il Sole, il Vento ela Terra perché brucias-sero, portassero via e sep-pellissero il drago, manessuno di loro ebbe il co-raggio di affrontarlo. Il gio-vane con le lacrime agliocchi provò per l'ultimavolta: «Prima di morire,vorrei tornare per un at-timo a casa mia per salu-tare la mia vecchiamadre». «E va bene, vai!

», sbottò il drago. «Masbrigati, perché comincioad avere un certo lan-guorino allo stomaco». Ilgiovane ritornò al villag-gio e rientrò a casa. Aprìla porta, e si accasciòschiacciato dall'angosciae dalla paura. Lamamma lo accolse pre-occupata: «Oh, mamma,se tu sapessi! Un dragocon una corona d'oro intesta mi ha bloccato sullastrada e vuole divorarmi.Nessuno ha potuto sal-varmi: né il Sole, né il

Mario Ferrario

UUn atmosfera dav-vero inquietante av-

v o l g eq u e s t om a l e -d e t t op o s t o ;un exmanico-mio chesi trovanel belm e z z od e l l apianurapadana,in pro-vincia diFerrara.Un posto davvero racca-pricciante.Il manicomiodi Aguscello Nelle cam-pagne ferraresi un postoin rovina da molti anni: ilmanicomio di Aguscel-llo, racchiude un mistero

davvero inquietante. Lastoria della struttura ha

inizio negli anni quarantadel secolo scorso. In que-sto ex manicomio veni-vano rinchiusi dei bambiniche oggi defineremmo"difficili" dove venivanotrattati con modi violenti e

custoditi in condizioni fat-tiscenti. L'ospedale psi-

chiatrico infantile èstato chiuso definitiva-mente intorno alla metadegli anni settanta. Il fattopiù sconvolgente chevede come protagonista ilmanicomio di Aguscello e

che prima della definitivachiusura; tutti i bambini

rinchiusi al suo interno:trovarono la morte in cir-costanze misterioe, acausa di un incendio o diun epidemia. Questo fattoresta ancora oggi un mi-

stero. Quello che pero èancora più incredibile è,

che: se-c o n d oa l c u n etestimo-nianze,ancoraoggi sip o s -s o n osentire ilamentid e l l e" p i c -c o l ean imeb i a n -che "m o r t e

all'interno di questa ma-ledetta struttura.

Vento, né la Terra. Il dragomi ha permesso di venirea dirtelo. E ora devo an-dare a farmi divorare, altri-menti verrà qui e ci faràtutti a pezzi». La madre loabbracciò piangendo, poirisoluta disse: «Se le cosestanno così, farò la stradacon te». La madre nonebbe paura. Coraggiosa-mente disse al drago:«Nobile drago, perché tela sei presa con noi? Per-ché vuoi divorare questopovero ragazzo che non tiha fatto niente? Permettiglidi seguire la sua strada edi incominciare la suanuova vita. Non si devemai interrompere il cam-mino dei giovani. Hai benvisto che nessuno ha vo-luto farti del male. Il Sole,il Vento e la Terra ti hannolasciato vivere. Allora, nonarrestare il cammino diquesto giovane, lascialoproseguire e che il Sole lo

riscaldi, il Vento lo rinfre-schi e la Terra lo pro-tegga. E se vuoiassolutamente divorarequalcuno, allora divorame! Me, invece di mio fi-glio! E lui lascialo an-dare». Il drago simeravigliò: «Le mie orec-chie non hanno mai uditoe i miei occhi non hannomai visto una cosa simile.Oggi ho imparato a cono-scere la forza dell'amorematerno». Il mostro sifermò confuso. Avevacompreso che l'amorepiù forte che esiste almondo è quello di unamadre verso suo figlio.«Vi concedo di vivere e viregalo questa coronad'oro», disse il drago,«come testimonianzadell'amore che vi legal'una all'altro». E il re deidraghi si tolse la coronad'oro dalla testa e la donòalla madre del giovane.

7 Rubriche: astronomia & mito Dicembre 2015il Gelso

capita di dover rientrareper l’arrivo di qualche im-provviso temporale. Inoltreanche a livello visivo ilcielo autunnale offre menospunti di osservazione ri-spetto al resto dell’anno. In

alto sopra di noi continua arimanere visibile il trian-golo estivo formato dalle

stelle piu’ luminose di trecostellazioni, la lira,l’aquila e il cigno. Anche inposti di osservazione nonparticolarmente bui, que-ste tre stelle (Vega, Denebe Altair) sono facilmente

visibili. Il resto del cielo èdominato dalle costella-zioni che appartengono al

mito di Perseo, (La leg-genda mitologica è rac-contata qui sotto). Perquanto riguarda l’osserva-zione, le tre costellazioni diPerseo Andromeda e Pa-gaso sono quasi contigue

tra di loro, non presentanostelle di particolare lumino-sità anzi, in tutta quell’area

di cielo le stelle sonodavvero scarse tantoche l’interno delgrande quadrato for-mato dalla costella-zione di Pegaso nerisulta quasi completa-mente privo. Sono tregli oggetti del cielo pro-fondo osservabili conun piccolo binocolo.Algor, una stella varia-bile (la piu’ luminosa diPerseo), Un ammassodoppio, visibile a metàstrada tra Perseo eCassiopea, e la famosaGalassia di Andro-meda, la galassia piu’prossima alla nostra. Inserate particolarmentelimpide si può provaread individuare addirit-tura ad occhio nudo.Per un aiuto nella indi-viduazione in cielodella galassia consigliouna visita al sitohttp://it.wikihow.com/Trovare-laGalassia-di-Andromeda.

Astronomia ad occhio nudoa cura di Pier Bianchi

MITOLOGIAa cura di Pier Bianchi

Il mito di AndromedaIl mito di AndromedaIl mito di Andromeda è un racconto molto conosciuto e affasci-

nante. Racconta la storia del re Cefeo e di sua moglie Cassio-pea. Essi avevano una figlia di nome Andromeda, dolce eriservata al contrario della madre che era vanitosa al punto di di-chiararsi piu’ bella delle Nereidi, le ninfee del mediterraneo. Que-ste cose tra donne si sa come vanno a finire e a colpi di dispettile ninfee chiesero a Poseidone, il dio del mare di punire con unaviolenta mareggiata i sudditi del regno di Cefeo. Le coste eranoin ginocchio per il vio-lento catacli- sma ma noncontento Po- s e i d o n emando anche un mostromarino (la ba- lena) a com-pletare l’opera di devasta-zione. A que- sto puntoCefeo con l’in- tento di farfinire il suppli- zio chiesea l l ’ O r a c o l o cosa do-vesse fare. L’oracolo diAmmone con- sigliò il Re disacrificare al mostro marino la loro figlia vergine che così la po-vera Andromeda fu incatenata ad una roccia a strapiombo sulmare. La fortuna volle che di li passasse Perseo il grande guer-riero a cavallo del prode Pegaso,reduce dalla vittoria su Medusa.Il giovane cavaliere si impietosi per la ragazza destinata ad unamorte orribile. Con un atto di coraggio affronto il mostro marino elo uccise. Liberata Andromeda ne rimase incantato per la sua bel-lezza e chiesta la mano ai genitori la fece diventare sua sposa. Ifigli di Andromeda e Perseo (Tindaro e Icario) diventarono en-trambi re di Sparta.

LL ’autunno è a pareredi molti una stagione

transitoria e a differenzadella prima-vera ci tra-sporta versola stagionepiu’ freddadell’anno eper questoci da l’im-pressione diessere unastagione tri-ste. Ancheper quantor i g u a r d al ’ o s s e r v a -zione delcielo, l’au-tunno restauna sta-gione pocoamata prin-cipalmenteperché leserate senza nuvolesono decisamente pochee anche quando il cielosembra promettere bene

Il cielo autunnaleIl cielo autunnale

Dicembre 2015 Scuola 8il Gelso

Scuola: Le elezioni a Solaroa cura di Enrico Bottini

UN OMBRELLO DI PROTEZIONI“Quando piove lo stolto impreca contro gli dei, il saggio si procura un ombrello”

Gestione del rischio Previdenza Salute Gestione del risparmioGestione del rischio Previdenza Salute Gestione del risparmiohttp://www.castiello.eu/ [email protected]

TT ranquilli non è caduto nessun governo e nessun consiglio regio-nale, né tantomeno nessun consiglio comunale. Il prossimo 22

e 23 novembre si terranno a Solaro le elezioni del Consiglio d’Isti-tuto. Sarà un importantissimo evento che dovrà coinvolgere nonsolo tutti i genitori della scuola materna, elementare e medie matutto il collegio docenti perché elegge otto geni-tori, otto docenti e due rappresentanti del perso-nale non docente. Mi dicevano che a Solaro dacirca un anno il Consiglio d’Istituto era dimissio-nario e vi è stata la presenza di un Commissariostraordinario. Ricordo a tutti che il Consigliod’Istituto è importantissimo per il giusto funzio-namento di una scuola.Quali sono le competenze del Consiglio d’Isti-tuto?Il Consiglio ha i seguenti compiti:· delibera il bilancio preventivo e il conto consun-tivo e dispone in ordine all’impegno finanziario per quanto concerneil funzionamento amministrativo e didattico dell’Istituto;· stabilisce i criteri generali per la formulazione del Piano per l’OffertaFormativa (POF)· adotta la Carta dei servizi della Scuola, il Progetto educativo di Isti-tuto e il Piano dell’Offerta Formativa;· adotta il Regolamento di disciplina degli Studenti· adotta il Regolamento interno della Scuola, inclusa l’attività dellabiblioteca, l’uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, lavigilanza degli Studenti durante l’ingresso, la permanenza e l’uscitadalla Scuola;· delibera sull’acquisto, il rinnovo e la conservazione delle attrezza-ture tecnico-scientifiche, dei sussidi didattici e audiovisivi, delle do-tazioni librarie, dei materiali per esercitazione;· delibera sull’adattamento del calendario scolastico alle specificheesigenze ambientali;

· delibera i criteri di programmazione ed attuazione delle attività para-scolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche, particolarmente deicorsi di recupero e di sostegno, di libere attività complementari, di vi-site guidate e di viaggi di istruzione;· delibera per la promozione di contatti con altre scuole o istituti, per

scambi di informazioni e di esperienze e per even-tuali iniziative di collaborazione;

· delibera per la partecipazione ad attività culturali,sportive e ricreative di particolare interesse edu-cativo;· delibera le forme e le modalità per iniziative as-sistenziali che possono essere assunte dall’Isti-tuto;· indica i criteri generali relativi alla formazionedelle classi, all’orario delle lezioni e delle attivitàscolastiche, al coordinamento organizzativo dei

Consigli di Classe, allo svolgimento dei rapporti con le famiglie e glistudenti.· Il consiglio esprime parere sull’andamento generale didattico ed am-ministrativo dell’Istituto, sull’uso delle attrezzature e degli edifici sco-lastici e invia un parere Annuale al Provveditore agli Studi e alConsiglio Scolastico Provinciale.Come potete constatare si tratta di compiti importanti e delicati e cia-scun genitore è chiamato a partecipare sia come eletto che come elet-tore. Mi dicono che a Solaro vi sono qualcosa come 1200 studenti e,facendo qualche calcolo dovrebbero esserci più di 2000 persone chia-mate in causa tra genitori, docenti e personale non docente che hannodiritto di voto. Mi sono informato e ho scoperto che nelle scorse ele-zioni per il triennio 2012/2015 vi è stata una partecipazione dell’8%.Pochina non credete per contribuire a migliorare le cose? Allora il mioinvito è quello di andare a votare e cercare di rendere non una BuonaScuola ma una Scuola Migliore.

Il professionista della tastieraa cura di: Antonio Castiello

NNelle ultime settimane si è letto di tutto sui Social, ma soprattuttoil contrario di tutto. Il professionista della “tastiera” è il perso-

naggio che sta scalando sempre più i gradini della popolarità trachi, come si dice spesso al Nord:” quello lì non ha proprio nienteda fare!!”. Ognuno vuole pensare e avere una idea sul Natale e se sia giustofesteggiarlo o meno, sul presepe, sulla propria religiosità, sul fattoche si deve avere una dimensione privata del cristianesimo per evi-tare che altre religioni possano sentirsi turbati. Se tutto questo fra-stuono lo collochiamo nell’ambito scolastico, ogni anno ilprofessionista della tastiera non perde occasione per dire la suache è una voce “contro sempre e a prescindere”. Si pensa che perrispettare l’altro occorre negare qualcosa di se, e di questo, in Italiasiamo dei veri “osservanti”. In nome dell’integrazione si organiz-zano benedizioni a scuola in orario non scolastico per non turbarela sensibilità di chi non crede, di chi è ateo, di chi è di un’altra reli-gione. In nome di questa integrazione si annullano recite di Natale,non si fanno gli alberi di Natale e il Presepe è bandito sempre pernon urtare la sensibilità di chi non crede, di chi non è cattolico ealtre amenità del genere negando se stessi e le proprie radici cul-turali. A parte che non è giusto negare qualcosa di se e che l’inte-grazione è un concetto talmente ridicolo che è stato imposto conla falsa tolleranza e in nome di un dogmatismo da medioevo. Aspingere su questo falso concetto di integrazione sono i professio-nisti della tastiera più conosciuti come i “radical chic”, quelli che

quando parli di costume o società ti dicono: ”non ho la televisioneda dieci anni” ma non si perdono una puntata di “Che tempo chefa” con il campione dei radical Chic Fabio Fazio; sono quelli chese gli parli di un articolo letto sul giornale ti interrompono:” leggosolo giornali esteri…”; sono gli stessi che dicono che la Scuola Ita-liana è laica e che in nome dell’integrazione non possiamo permet-tere che nelle nostre scuole si festeggi “la nascita di Gesù”. Maperché?Cari i miei radical chic, ve lo posso dire fuori dai denti una volta pertutte:” mi avete rotto le palle!”Avete mai sentito parlare dell’inclusione nella Scuola? L’educa-zione inclusiva è un costante processo di miglioramento delle isti-tuzioni scolastiche, volto a sfruttare le risorse già presenti sulterritorio, specialmente le risorse umane, per poter coinvolgere tuttigli studenti all’interno di un’unica comunità. Occorre che si ricono-sca il valore delle differenze e considerarle come una risorsa im-portante per l’educazione. Il Natale, il Capodanno cinese e ilRamadan si condividono come tradizioni culturali e non come culto,ecco che allora così come cercherò di spiegare la tradizione delNatale, dovrò cercare di spiegare cos’è il Ramadan e il CapodannoCinese nel rispetto e in nome di una vera integrazione-inclusione.Ai bambini piace il Natale, giocare, stare insieme, condividere emo-zioni; siamo noi adulti, in nome della nostra stupidità e integralismointellettuale a rovinare tutto, allora per questo Natale facciamoci unregalo:” smettiamola di fare il professionista della tastiera”.

9 Auto da sogno Dicembre 2015il Gelso

Alfetta: cuore sportivo Alfa RomeoAlfetta: cuore sportivo Alfa Romeoa cura di Raffaele Geremia ( a cura di Raffaele Geremia ( [email protected]@siamosolaro.com ))

UUn saluto a tutti voi ein particolare a co-

loro che leggeranno que-ste righe, le qualiavranno solo lo scopo,senza pre-tese, di creareun po' di sug-gestione e rivi-vere quellaemozione dichi come me,e spero nonsolo hannop o s s e d u t oun'Alfa Romeo.Per incominciare cito unpo' di storia con dati ov-viamente “acquisiti” negliarchivi aperti a tutti, daiquali si evince che l'AlfaRomeo è stata fondata il24 giugno 1910 a Milanocome ALFA, acronimo diANONIMA LOMBARDAFABBRICA AUTOMO-BILI.Nel 1918 cambiònome in “Alfa Romeo” inseguito all'acquisizionedel controllo della so-cietà da parte di NicolaRomeo. L'Alfa Romeo,per dovere di cronaca

ristiche, “innamoratomi”della sua spiccata lineasportiva e “grintosa” benevidente soprattutto nel“muso” composto dallasua mascherina che rag-gruppava oltre lo stemma“Alfa Romeo” incastonatoin uno “scudo” stretto alinee orizzontali“simbolo”usato ancora oggi sulle

nuove autovetture e inquella circostanza, rigoro-samente in “compagnia” diben 4 fari che riuscivano adare alla sua linea un ulte-riore “sguardo felino”. Inol-tre guidandola eraemozionante e a volte (pernon dire spesso) quandovolevi farti notare, magari

appartenne allo Stato Ita-liano dal 1933 al 1986,quando fu venduta alGruppo Fiat. Attualmenteda un punto di vista tecno-

logico l'Alfa Romeo è con-siderata tra le caseall'avanguardia del pano-rama automobilistico mon-diale, grazie alleinnovazioni che hannoesordito sulle sue autovet-ture.Fatta questa sinteticae importante premessa, ri-torno al punto iniziale, rac-contandovi il ricordodell'acquisto nel 1978della mia prima AlfaRomeo e vale a dire un'Al-fetta 1.8 di colore “grigio”.Nata da un ottimo progettodel 1972, l'Alfetta non

aveva concorrenti, oltre adessere di fattura Italiana,possedeva le caratteristi-che di autovettura“semisportiva” meccanicamente

inimitabile e nuovanel suo genere,bastava pensareche i tecnici nelconcepirla ave-vano suddiviso i

pesi installando il cambio edifferenziale nel retrotrenodell'auto, facendola diven-tare unica nel suo genere.Oltre a questi dettagli, l'Al-fetta si distingueva per ilsuo spazio interno, dota-zioni di confort e di sicu-rezza.Pertanto, avendoconsiderato le sue caratte-

nell'effettuare un sor-passo (ovviamente nonazzardato) bastava unlampeggio con i fari al-l'automobilista che ti pre-cedeva e lui, una voltanotato il “triangolo” e i 4fari nello specchietto, sispostava sulla destra enel sorpassarlo pensavi:adesso sto davanti io e ti“lascio un po' di pol-vere”...emozionante!!Inqueste poche righespero di aver sfatato al-tresì il mito e l'emozioneindelebile di appartenerea quel “popolo” cosi dettodegli “Alfisti”. Quindi in-vito coloro che hannoguidato, posseduto o at-tualmente sono proprie-tari di una Alfa Romeo evogliono condividere leproprie emozioni, di in-viarci una mail che saràpubblicata all'interno diquesta rubrica. [email protected] Raffaele.

Arte - Libri Dicembre 2015 10

Michela MurgiaChirù Eleonora e Chirú s’in-contrano: lui ha diciottoanni e lei venti di piú.Eleonora offre a Chirútutto ciò che ha impa-rato e che sa, cercandoin cambio la meravigliadel suo sguardo nuovo,l’energia di tutte leprime volte. È cosí chesalgono a galla anche iricordi e le scorie dellasua vita, dall’infanziaall’ombra di un padreviolento fino a un pre-sente che sembra ri-conciliato e invece èdominato dall’ansia delcontrollo, proprio e al-trui. Una prosa mae-stosa e dialoghifulminanti, accademeno di quanto ci siaspetta ma le pagine sifanno......................................

Emiliano FittipaldiAvarizia

“Il papa deve sapere”. Ècosì che inizia il racconto,disarmante. Inizia in que-sto modo la storia di Fitti-paldi, oggi indagato dallastessa Curia romana pro-prio per aver divulgatoquesti documenti. E sfo-gliando il libro capiamosubito il motivo: il giornali-sta di fatto fotocopia epubblica tutto ciò che haricevuto da questi perso-naggi, e nello stessotempo spiega e chiariscetutti i retroscena: le spesee i nomi di tutti quelli chehanno beneficiato fino adoggi delle “indulgenze”papali. Una montagna disoldi, gestiti in maniera deltutto oscura e incontrol-lata, sprecati e sperperatisenza ritegno, ..............................................

Niccolò AmmanitiAnna

Con "Anna" Niccolò Am-maniti ha scritto il suo ro-manzo più struggente. Èun racconto crudele e di-stopico, di una potenzainaudita, questo nuovo ro-manzo di Niccolò Amma-niti con protagonisti ibambini. Siamo nella Sici-lia del 2020 e il mondo èstato devastato da unVirus letale, “la Rossa”,che dal Belgio si è propa-gato in tutta Europa ucci-dendo in breve tempo tuttigli adulti. Gli unici immunialla malattia sono i bam-bini, almeno fino alla pu-bertà, dopo di che sonodestinati a perire ancheloro, ridotti a scheletri, af-flitti da pustole e scossi dauna tosse malsana. Aquattro anni dalla scom-parsa degli adulti, .........

Carmine Abate La collina del vento

iUn romanzo che narra lastoria di una famiglia at-taccata alla sua terra ,alle sue origini , alla suastoria . Sorprendente illinguaggio semplice ecommuovente con cuivengono descritti i perso-naggi . E’ il vento chesoffia senza requie sullependici del Rossarco,leggendaria, enigmaticaaltura a pochi chilometridal mar Jonio. Il ventoscuote gli olivi secolari egli arbusti odorosi, ululanel buio, canta di un an-tico segreto sepolto e fadanzare le foglie comericordi dimenticati. Pro-prio i ricordi condivisisulla "collina del vento"costituiscono le radiciprofonde della .......

Elisabetta GnoneOlga di carta

Olga Papel è una ragaz-zina esile come un ramo-scello e ha una dotespeciale: sa raccontare in-credibili storie, che diced’aver vissuto personal-mente e in cui può capi-tare che un tasso sappiaparlare, un coniglio facciail barcaiolo e un orso vo-glia essere sarto. Vero?Falso? I racconti di Olgahanno tanto successo:sconfiggono mostri che inrealtà spaventano tutti,piccoli e grandi. Un nuovomondo fantastico dovetutto può accadere…................................................................................

il Gelso

(a cura di Antonella Caronno)

Letture sotto il gelsoLetture sotto il gelso

a cura di Tiberio Rilli

Giorgio

Giorgio

Morandi

Morandi

Pittore IncisorePittore Incisore

GGiorgio Morandi nasce a Bologna il 20 lu-glio 1890 da Andrea Morandi e Maria

Maccaferri.Fu uno dei protagonisti della pittura italianadel Novecento ed è considerato tra i mag-giori incisori mondiali del secolo. La sua pit-tura si può definire unica e universalmentericonosciuta; celebri le sue nature morte oliosu tela, l'apparente sem- plicità dei contenuti(vasi, bottiglie, ciotole, fiori, paesaggi) vieneesaltata dalla qualità pittorica. Il piccoloGiorgio abitò in un primo tempo in Via Lamedove nacquero anche il fratello Giuseppe,morto nel 1903 e la sorella Anna. Successi-vamente la famiglia si spostò in via Avesellan.30, dove nacquero le altre due sorelleDina nel 1900 e Maria Teresa 1906. Fin daragazzo dimostra grande passione per l'artefigurativa convincendo i parenti a permet-tergli di iscriversi all'Accademia di belle artidi Bologna. Tra i suoi compagni di corso visono anche Severo Pozzati, Osvaldo Licini,Mario Bacchelli, Giuseppe Vespignani.Dopo la morte del padre avvenuta nel 1909,la famiglia si trasferì definitivamente in viaFondazza n. 36, Morandi divenne capo-fami- glia assumendosi tutte le responsabi-lità. Morandi, pur vivendo quasi sempre aBologna, era fin da allora informato sulleopere di Paul Cézanne, André Derain ePablo Picasso. Successivamente ad unviaggio nella città di Firenze, riconsiderògrandi artisti del passato come Giotto, Ma-saccio, Piero della Francesca e Paolo Uc-cello, che appunto faranno parte dellosviluppo artistico del pittore bolognese.Muore nel 1964 e fu sepolto alla Certosa diBologna nella tomba di famiglia dove giaceinsieme alle tre sorelle.

Dicembre 2015 Rubriche 11il Gelso

Vaccino antinfluenzale 2015-2016

SiAmo in salutea cura di Alfredo Puzzello

SiAmo al cinema: “SUBURRA”NNell’antica Roma, “Su-

burra” era un quartiere arischio dove criminalità e poli-tica si incontravano segreta-mente. Una terra senza legge,dove non vi era presenza dellostato e della giustizia. E’ statala prima sensazione che hoprovato guardando questofilm, viene eliminata la figurapoliziesca d’indagine e lasciaspazio a un caravan serragliodi personaggi loschi e ambigui.Tratto dal libro omonimo scrittoda De Cataldo (Romanzo cri-minale) la storia anticipa i verieventi di Mafia capitale,quando si dice.”…scritto intempi non sospetti.”Il film ripercorre i “sei giorni cheprecedono l’Apocalisse”. Quelfamoso 12 novembre 2011,giorno in cui cadde l’ultimo go-verno Berlusconi che si af-fianca anche alle dimissioni diPapa Ratzinger (che in realtàavvennero nel febbraio del2013). Realtà e finzione, per

raccontare una città schiacciatada corruzione, collusioni e mala-vita. In una Roma cupa e noirs’intrecciano le storie di un poli-tico corrotto (Pierfrancesco Fa-vino), un “pierre” senza anima(Elio Germano), l’ultimo della

anche “gli zingari” chiassosi e ra-dicati nel crimine della capitalecon strozzinaggio ed estorsioniche ci rievocano i personaggireali dei funerali tristemente fa-mosi di quest’estate.Favino e Germano ribadiscono

banda della Magliana ancora inauge (Claudio Amendola) e duedelinquenti di borgata di cui unoè il “numero 8”, piacevole sor-presa e l’altra è la fidanzata tos-sica-pistolera (Alessandro Borghie Greta Scarano). Sullo sfondo

ancora una volta una presta-zione superba; non male Amen-dola, anche se in ruolidrammatici appare poco credi-bile per via di quel personaggioalla Giulio Cesaroni che si portadietro e che difficilmente riusciràa scrollarsi di dosso; Borghi eScarano autentici outsider.Ritengo che Sollima ( A.C.A.B.,Romanzo Criminale la serie eGomorra) sia stato davverobravo a descrivere questo spac-cato crudo e spietato di unaRoma in balia di politici corrotti ecorruttori, criminali della Maglianadi ritorno, delinquenti di borgatae nuova criminalità che a suon dimilioni si stanno “prendendo lacapitale”. Alle volte realtà e fin-zione sono così vicine che a pen-sar male, questa volta, non si fapeccato!

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VVaccino antinfluenzale 2015-2016: quali sono i benefici, le controin-dicazioni e gli effetti collaterali? Siamo vicini all’epidemia dell’in-

fluenza stagionale, che, come ogni anno, interesserà molti italiani.Proprio per questo il Ministero della Salute ha già emanato le lineeguida per la campagna vaccinale, che ha come obiettivo la prevenzionedei rischi di contrarre la malattia. La prevenzione è importante e va at-tuata, da un lato, rispettando le buone norme di igiene, dall’altro, attra-verso la somministrazione del vaccino. Quest’anno il vaccinoantinfluenzale conterrà una variante del sottotipo H3N2 e una nuovavariante di tipo B.Le dosi : Una sola dose di vaccino antinfluenzale è sufficiente ad evi-tare il rischio di ammalarsi nei soggetti di tutte le età, escludendo,però, l’età infantile. Per i bambini al di sotto dei 9 anni, che non sonostati mai vaccinati in precedenza, è raccomandabile la somministra-zione di due dosi di vaccino stagionale, che devono essere inoculatea distanza di almeno quattro settimane. Il vaccino antinfluenzale deveessere somministrato per via intramuscolare e, per i soggetti dai dueanni in poi, è raccomandata l’inoculazione nel muscolo deltoide. Neibambini fino a due anni la sede da sfruttare è la faccia antero-lateraledella coscia.I benefici: Il vaccino antinfluenzale è l’arma più efficace per combat-tere il rischio di ammalarsi di influenza. Dovrebbe essere effettuatodai soggetti più a rischio, come i bambini, gli anziani, coloro che sonoaffetti da patologie croniche, come il diabete, le malattie metaboliche,quelle cardiovascolari, e chi presenta problemi che interessano l’ap-parato respiratorio. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, ilvaccino antinfluenzale è ottimo anche per evitare le complicazionidella malattia, soprattutto le sovrainfezioni batteriche. La protezionedella vaccinazione è stimata intorno al 70-90%. Il vaccino contro l’in-fluenza contribuisce a ridurre la diffusione dell’infezione e il tasso di

ospedalizzazione.Le controindicazioni: E’ il medico di fiducia che deve esaminarecon attenzione le eventuali controindicazioni relative al vaccinoantinfluenzale. Per esempio, esso non dovrebbe essere sommini-strato alle persone che manifestano una certa ipersensibilità alleproteine dell’uovo. Inoltre la somministrazione è sconsigliata nelcaso in cui il soggetto abbia la febbre. Per il vaccino antinfluen-zale in gravidanza e nel periodo dell’allattamento non ci sonospecifiche controindicazioni. Dovrebbero essere esclusi anche isoggetti che hanno manifestato una reazione allergica grave a uncomponente del vaccino.Gli effetti collaterali: Gli effetti collaterali del vaccino antinfluen-zale comprendono le reazioni locali, che coinvolgono il punto incui è stata effettuata l’iniezione per la somministrazione delladose. Il soggetto può presentare rossore e gonfiore, ma sonoreazioni di breve durata. Inoltre può essere interessato da doloriarticolari e muscolari. Altri effetti possono essere febbre, males-sere, stanchezza, nevralgia, agitazione, sudorazione. Si possonomanifestare delle reazioni gastrointestinali, come, ad esempio, ilvomito. Soltanto in casi rari si possono avere reazioni avversegravi, come quelle neurologiche.

12 Dicembre 2015

BBaarr SSppoorrttValentino ed il “ biscotto “ spagnolo

a cura di Rio de Janeiro

il Gelso

UNA FINALE TUTTA ITALIANAa cura di Rio de Janeiro

NNon era mai successo nella storia del tennis femminile e a dir la verità nemmenoin quella del tennis maschile, che una finale di un torneo inserito nel grande

slam fosse disputata da due atlete italiane. Tutto ha avuto inizio con la schiacciantevittoria di Flavia Pennetta contro la numero due del mondo Simona Halep per 6-1,6-3 permettendo così alla campionessa italiana di approdare alla finale e attendereil verdetto della seconda semifinale per sapere contro quale avversaria avrebbedovuto giocare. Il sogno di una finale tutta italiana si è però concretizzato solo dopodue ore di battaglia sul campo. Roberta Vinci supera la padrona di casa SerenaWilliams col punteggio di 2-6, 6-4, 6-4. Il resto è il racconto di una grande festa. Dif-ficile scegliere per chi fare il tifo, entrambi pugliesi, quasi coetanee determinate ecombattenti. Il match regala emozioni e a tratti bel gioco. Il primo set molto combat-tuto si chiude al tie break 7-6 per Flavia Pennetta. Nel secondo set Roberta Vincisembra meno reattiva e sicuramente piu’ stanca, concede molti punti e alla fine ècostretta ad arrendersi. Risultato finale 7-6, 6-2 e trionfo per Flavia Pennetta. Neinostri occhi rimangono gli abbracci e i sorrisi di due grandi amiche che hanno re-galato emozioni di solito riservate alle partite di calcio. Bellissimo il colpo d’occhiodello stadio Arthur Ashe con gli Americani in piedi ad applaudire questo bellissimocapitolo della storia del nostro tennis.

““Abbiamo visto tutto quello che è successo: Marquez è statoil guardiaspalle di Lorenzo dal Gp di Australia. E' una cosa

molto triste per il no-stro sport". Lo hadetto Valentino Rossidopo il Gran Premio diValencia che ha lau-reato Lorenzo cam-pione del Mondo."E' stata una stagionebella, ci siamo co-struiti la possibilità dilottare per il campio-nato fin dall'inizio.Sono stato semprecompetitivo in gara,non ho mai sbagliato.Nella seconda partedi stagione Lorenzo èstato molto bravo - hadichiarato ancoraRossi - ma fino aquando le cose sonoandate normalmenteero in testa di 18punti".Quindi parte l'affondodi Rossi: "Poi dal Gpdi Australia è successo qualcosa di strano con un comportantodi Marquez che è stato imnbarazzante e bruttissimo. Una cosache non era mai successa prima. Già da lì ha iniziato a fare ilguardiaspalla di Lorenzo e ho dovuto lottare con 2 piloti anche

molto forti. L'unica cosa di cui sono contento è che tutti hannovisto oggi quale era il loro piano. Questo mi rende molto triste, il

nostro sport ha fattouna figura bruttissima.Non capisco la Hondache permette a un suopilota di far vincereuna Yamaha e non farvincere l'altra Hondaanzi quasi buttava fuoriPedrosa. Spero questocomportamento diMarquez gli si rivolticontro fra qualchetempo"."L'avevo capito già dagiovedì che Lorenzo eMarquez mi avrebberofatto il biscottone.Sono triste, perchènon me lo meritavo maè andata così". "Lorenzo dopo quelloche ha detto in Malesiamerita di essere trat-tato alla stregua diMarquez. Mi Sarebbepiaciuto giocarmela ad

armi pari con Lorenzo, non credo debba essere molto contentoper come ha vinto", ha aggiunto il pilota pesarese.

Dicembre 2015 Sport & Fitness 13il Gelso

F I T N E S S F I T N E S S A CURA DI KATIA REA CURA DI KATIA RE

SPALLE FORTIFai passare l’elastico sottoil piede sinistro, quindiesegui un passo in avanticon il destro piegando leg-germente il ginocchio(come se dovessi eseguireun mezzo affondo) e flettile braccia, in modo che igomiti formino un angolodi 90°. Da questa posi-zione distendi le bracciasopra la testa, quindi riab-bassale e ripeti.Esegui tre serie da 15 ripe-tizioni, osservando un mi-nuto di pausa fra le serie.Poi inverti le gambe.

TRICIPITI SODIIn piedi, “blocca” un’estre-mità della banda elasticacon il piede sinistro e, conla mano afferra l’altrocapo,

pie-gando l’avambraccio inmodo da formare un an-golo di 90°. Fai un passoin avanti con la gamba “li-bera”. Da questa posizione di-stendi l’avambraccio versol’alto e poi torna a fletterlo.Fai attenzione a non incli-nare in avanti il braccio,che deve rimanere in posi-zione verticale.Esegui due serie da 15 ri-petizioni, poi passa all’altrolato senza fare pause.

GAMBE SNELLEFai passare la banda ela-stica sotto i piedi e afferrai capi con le mani. Fletti lebraccia in modo da for-

mare un angolo di 90°: daquesta posizione sollevadi lato la gamba sinistratendendo bene l’elastico e

poi riportala lentamenteverso il basso. Fai tre serieda 15 ripetizioni, senzapause. Poi ripeti con lagamba destra.

GLUTEI AL TOPFai passare la banda ela-stica sotto il piede sinistro,afferrane le estremità edesegui un affondo (bastafare un passo in avantipiegando il ginocchio sini-stro finchè la coscia destranon diventa parallela alterreno e il ginocchio de-

stro sfiora il pavimento).Contemporaneamente,fletti le braccia in modoche formino un angolo di90° tenendo l’elastico.Quindi, ritorna nella posi-zione di partenza disten-dendo la gamba sinistra ele braccia,

e ripeti. Esegui tre serie da15 ripetizioni, con un mi-nuto di pausa.

BRACCIA SCOLPITEFai passare l’elastico sottoi piedi divaricati a una di-stanza leggermente mag-giore delle spalle. Ora,

afferra il capo destro dellabanda con la mano sinistrae quello sinistro con la de-stra, poi fletti leggermentele ginocchia e solleva lebraccia sopra la testa.Quindi, piega i gomiti len-tamente verso il basso, fin-chè non arrivanoall’altezza del petto, e ri-peti.Esegui tre serie da 15 ripe-tizioni, intervallate da 1 mi-nuto di stop.

Buona ginnastica a tutti!

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14 Rubriche Dicembre 2015il Gelso

porre specifiche attività, aperseguire un particolareobiettivo, a ricercare unagratificazione producen-dosi in una determinataoccupazione.

Credo che chi si trovinella piacevole situa-

zione di dover scegliere ilcane destinato a diventareil partner nella propria re-altà sociale e abitudinaria,debba considerare atten-tamente questo aspettoprima di procedere a un

acquisto che potrebbe ri-velarsi affrettato e incauto,solo perché determinatoda motivi di gusto esteticoo determinati dal trend delmomento.

Scegliere un cane soloperché “ci piace”, pen-

sando che poi saprà co-munque adattarsi allenostre condizioni di vita ealle nostre abitudini è unapratica pericolosa, spessoanticamera di quelli che di-

QUA LA ZAMPAQUA LA ZAMPAa cura di Antonella Caronnoa cura di Antonella Caronno

venteranno presto pro-blemi relazionali e gestio-nali.

E’ importante conoscerele motivazioni proprie di

razza e chiedersi sequanto possiamo offrire alcane possa corrisponder-gli.

Le diverse razze sonol'espressione di una

pressione selettiva ope-rata dall'uomo intesa aplasmare il cane, in ma-niera da renderlo sempre

più funzionale e adattoall'adempimento di deter-minate mansioni e atti-vità. Ecco perché laconoscenza delle motiva-zioni tipiche di una deter-minata razza dovrànecessariamente esserevalutata e confrontatacon le nostre dinamichee le nostre aspettative almomento di effettuare lascelta nei confronti di uncucciolo.

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SCELGO IN MIO CANE

IIcani  non sono tuttiuguali ed esistono pro-

fonde differenze tra levarie razze a prescindereda mole e morfologia,che corrispondono a spe-cifiche comportamentaliche traducono precise di-sposizioni mentali.

La propensione a met-tere in atto determinati

comportamenti èl'espressione di una par-ticolare motivazione.Sono proprio le motiva-zioni che rendono diversiun terrier da un molos-soide in termini di inte-ressi, aspettative eorientamenti nei confrontidell'ambiente: di fatto lemotivazioni sono il volanodei comportamenti e indi-cano la tendenza a pro-

L’angolo delle ricette a cura di Anna ChiapperiniDicembre 2015 Rubriche: Cucina ed economia 15il Gelso

INGREDIENTIINGREDIENTI PER 4/6 PERSONE

Due verze medie, sedano, carote, cipolla Polpa di pomodoro quanto basta 6 salamini 12/15 costine Cotenna quanto basta PiedinoOlio sale pepe Vino rosso

PREPARAZIONE:PREPARAZIONE:

Far cuocere prima i piedini e poi la cotenna a parte, ma non cuocerli

troppo perché poi andranno fatti finire di cuocere insieme a tutto il resto.

Soffriggere le carote il sedano e la cipolla con un filo d'olio . Lavare la verza e aggiungere alle ver-

dure soffritte, aggiungere polpa di pomodoro un po' di acqua e cuocere . In un altra casseruola

rosolare le costine, aggiungere poco dopo i salamini, mettere sale pepe . Sfumare con il vino .

Cuocere lentamente la carne . Prima che tutto sia cotto, aggiungete i piedini e la cotenna, in fine

la verza, finire la cottura e servire

Buon appetito

CasseuolaCasseuola

16 SpazioImpresa Dicembre 2015il Gelso

SiSiAAmo Impresamo ImpresaChe cos’è il “near miss” o il mancato infortunio?? A cura di

Magnani Antonio

UUna breve guida per conoscere le caratteristiche fondamentali diquesti dispositivi molto importanti per la sicurezza sul posto di

lavoro. È comune non fare distinzione tra luci di sicurezza e luci diriserva. In realtà entrambi i sistemi contribuiscono a tenere alti i livellidi sicurezza sul posto di lavoro, e per tanto costituiscono il sistemad’illuminazione di emergenza, ma non hanno la medesima funzione.L’illuminazione di riserva consiste nella scelta e nell’installazione distrumenti tecnici, come gruppi di continuità, che permettono di ali-mentare l’impianto d’illuminazione in caso di black out. L’illumina-zione di sicurezza, invece, ha la specifica funzione di “evidenziarele vie di evacuazione e di garantirne la loro individuazione e il loroutilizzo in maniera sicura”.

Luci di sicurezza: caratteristiche fondamentaliLa normativa in materia d’illuminazione di sicurezza individua e de-finisce tre ambiti operativi: quello delle uscite d’emergenza, quelloper evitare situazioni di panico e quello specifico per ambienti lavo-rativi caratterizzati da un alto livello di rischio.L’illuminazione delle uscite d’emergenza deve garantire:-una sicura uscita dall’edificio attraverso vie di fuga adeguatamentesegnalate e chiaramente individuabili;-la pronta identificazione degli allarmi e delle attrezzature antincen-dio lungo le vie di uscita.La normativa definisce chiaramente le caratteristiche minime del-l’impianto d’illuminazione per le uscite d’emergenza, che non puòprodurre un’irradiazione luminosa inferiore a 2 lux ad 1m dal pianodel calpestio, in qualsiasi punto della via di esodo, e di 5 lux in cor-rispondenza delle scale e delle porte.L’illuminazione contro il panicodeve essere presente nelle zone particolarmente ampie e in quelleattraversate dalle vie di esodo. In questo caso la potenza dell’irra-diazione luminosa non deve essere inferiore a 2 lux. L’illuminazionedi ambienti nei quali gli operatori sono adibiti in processi particolar-mente pericolosi, deve consentire un’adeguata procedura di sicu-rezza. Proprio per questo motivo l’irradiazione luminosa minima perquesti casi deve essere pari ad almeno il 10% di quella “normale”e, comunque, non inferiore a 15 lux, ma anche disponibile in unafrazione di secondo......

Segue nella prossima uscita.

Luci di sicurezzaLuci di sicurezza - emergenza- emergenza

(Definizioni di Near Miss - una collisione evitata)

NNEAR MISS Nell'ambito SICUREZZA SUL LAVORO è un mancatoinfortunio o mancato incidente pur restando fuori dall’obbligo le-

gislativo di registrazione sono fonti di danno per il lavoratore e perl’azienda. La precisa conoscenza e la corretta gestione di un am-biente lavorativo mette a riparo i lavoratori non solo dagli infortuni maanche da quella tipologia di eventi identificabili con il termine “nearmiss”, ovvero i quasi incidenti o i mancati infortuni, spesso dipendentida un cattivo sistema di gestione della sicurezza.Ma cosa sono esattamente i near miss? Sono episodi che, di per sé, non producono danni a cose o personema, di fatto, hanno tutto il potenziale per il verificarsi di un incidente.La difficoltà di catalogarli deriva anche da un vuoto normativo, poichéil legislatore non prevede la registrazione, analisi e trattamento deinear miss nei termini di uno specifico obbligo di legge penalmentesanzionato come fattispecie di reato di “puro pericolo”.Non essendoci un obbligo specifico, quindi, non potrà essere commi-

nata una sanzione per la mancata e formale registrazione, soprat-tutto perché tale mancanza non invalida il DVR, poiché il legislatoreha lasciato al datore di lavoro la scelta dei criteri di redazione (art.28 comma 2, lett. a) del D. Lgs. n° 81/2008) e l’unico obbligo in talsenso è che questo documento sia completo, così come prescrittodalla stessa legge. L’obbligatorietà è quindi solo su base volontaria,nel senso che l’ obbligo alla registrazione scatta laddove l’aziendaadotti un sistema di norme atte a garantire la sicurezza e la salutedei lavoratori, come ad esempio la norma BS OHSAS 18001:2007.Come è noto, la norma OHSAS identifica lo standard internazionaleper la gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori all’internodi un luogo di lavoro, pertanto, un sistema manageriale ispirato aisuoi principi permette di garantire adeguatezza e conformità dei luo-ghi di lavoro. E’ nota l’importanza di avere uno strumento in grado dimonitorare, continuativamente, le situazioni potenzialmente perico-lose, perché ciò aiuta a consolidare la cultura della prevenzione suiluoghi di lavoro migliorando di fatto tutte le fasi del processo lavora-tivo, fino ad arrivare ad abbattere i costi derivanti da una gestionenon corretta della sicurezza. La conoscenza di tali dati consente diindividuare con efficacia e concretezza le linee di azione da metterein campo per favorire la riduzione degli infortuni sul lavoro e quindicontribuire ad evitare che le situazioni di rischio, che si sono già pre-sentate, possano ripetersi. Per favorire la segnalazione dei near missè importante che il management aziendale si assicuri una proceduraper il rilevamento, l’analisi e il loro trattamento, ma soprattutto perdefinire puntualmente le attività, gli incarichi e le responsabilità diogni addetto. La conoscenza, da parte di tutto il personale, della pro-cedura di gestione dei Near Miss è sicuramente la strada da percor-rere per diffondere e consolidare quel tipo di cultura aziendalecentrata sulla sicurezza e sulla qualità del lavoro dei propri dipen-denti. Il personale deve essere pienamente consapevole che la ge-stione dei near miss (segnalazione, analisi e trattamento) è un fattoredeterminante per la sicurezza e la tutela della salute all’interno del-l’organizzazione aziendale, tanto da considerarlo come un’opportu-nità di miglioramento, di apprendimento e di crescita, fondamentaliper il successo di un’azienda.

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IDire Straits non hannodavvero bisogno di pre-

sentazioni: restano,senza alcun dubbio, unadelle formazioni di mag-gior successo della mu-sica degli anni ’80 grazieal loro rock elaborato edarricchito da influenzeblues e jazz. Come lea-der incontrastato e animadel gruppo troviamo ilcantante e compositorescozzese Mark Knopfler,chitarrista di raro talento,che ha saputo creare unostile unico abbinando allesonorità rock tecnica eimpostazione classiche.La prima formazione videla luce nel 1977 a Dept-ford sotto il nome di CafèRacers: ne facevanoparte i fratelli Mark eDavid Knopfler, il bassi-sta John Illsley ed il bat-terista Pick Withers.Iniziarono ad esibirsiusando come repertoriovecchie canzoni compo-ste da Mark e delle qualiquest’ultimo si era sem-pre vergognato. Il nomedefinitivo arrivò solo piùtardi ispirato proprio dalle“terribili difficoltà” econo-miche in cui versava laband a causa del loro es-sere in totale controten-denza rispetto al punk ealla disco imperanti inquel periodo; la situa-zione cambiò radical-mente allorché deciserodi inviare alcune demoad una radio locale, tracui la celeberrima Sul-tans Of Swing che ebbeun immediato e grandesuccesso. Nel 1978,dopo aver partecipato aduna tournée americanadei Talking Heads, pub-blicarono il loro primoalbum Dire Straits chenon ebbe in verità grandesuccesso in patria e fu ri-valutato solo tempodopo. L’anno successivola band era già prontaall’uscita del secondoalbum Communiqué, ri-cordato soprattutto peralcuni brani di denuncia

sulla violenza della societàmoderna come OnceUpon a Time In The Weste News; quest’ultima saràdedicata a John Lennondopo la sua uccisione il 5dicembre 1980. A seguitodel successo di Communi-

qué il gruppo iniziò un tourmondiale di grande im-patto durante il quale ven-nero notati da Bob Dylanche li invitò a parteciparealla registrazione del suoSlow Train Coming. All’ini-zio degli anni ’80 il grupposubisce una notevole evo-luzione sia sul piano stili-

stico che compositivo: Ma-king Movies contienepezzi molto più complessi,articolati e di più lunga du-rata. Tra tutti ricordo Tun-nel Of Love, piccoloromanzo, e Romeo andJuliet, da molti critici con-

siderata una delle più bellecanzoni d’amore maiscritte. A causa di alcunidissapori interni DavidKnopfler abbandona ilgruppo: sarà rimpiazzatoda Hal Lindes. Decide-ranno poi di ampliare laformazione includendo iltastierista Alan Clark. Nel

1982 esce Love OverGold, album ricco di lunghiassoli alla chitarra (Tele-graph Road) accompa-gnata da pianoforte(Private Investigations); ilcolossale tour mondialeche ne seguì, oltre al tutto

esaurito, portò alla pubbli-cazione nel 1984 del bel-lissimo album dal vivoAlchemy – Dire StraitsLive. Nonostante alcuneesperienze soliste deicomponenti, nel 1985esce Brothers in Arms: ilpop-rock molto melodicoche lo caratterizza proietta

il gruppo verso un suc-cesso di enormi propor-zioni con oltre 35 milionidi copie vendute. Tra ibrani più famosi ricordoMoney For Nothing (conSting nel coro finale) eWalk of Life. Ne seguì unaltro colossale tour mon-diale (tra il 1985 e il 1986tennero 248 concerti tracui la partecipazione alLive Aid e alla festa dicompleanno di NelsonMandela) ma i DireStraits erano ormai al ca-polinea. L’album succes-sivo On Every Streetarrivò faticosamente solonel 1991: benché digrande successo il discorivelava ormai una note-vole stanchezza crea-tiva. Nel 1993 – alla finedell’ennesimo tour mon-diale – i Dire Straits, difatto, non esistevano giàpiù. Della Carriera solistadi Mark Knopfler ricordoGolden Heart del 1996 esailing To Philadelphiadel 2000. Ricordo inoltrei lavori più recenti comeThe Ragpicker’s Dream(2002), Shangri-La(2004), Kill to Get Grim-son (2007) e Get Luckydel 2009. L’ultimissimoalbum Tracker è uscitoproprio in questi giorni(marzo 2015) e contienealcuni brani interessanti:River Towns e Lights ofTaormina. Nonostante iDire Straits abbiano la-sciato un vuoto incolma-bile all’interno delpanorama musicale con-temporaneo, a mio pa-rere il vero cuorepulsante è stato sempree soltanto Mark Knopfler,chitarrista straordinario,cantante raffinato e com-positore di grande ta-lento e sensibilità. “I feellucky to have got throughit and lucky not to begoing through it anymore” (Mark Knopfler).

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Dicembre 2015 Attività benefiche 18il Gelso