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Il giornalino della scuola “A. Manzoni” Natale 2016

Il giornalino della scuola “A. Manzoni” Natale 2016€¦ · Scuola Media “A. Manzoni” di Correzzola adesso siamo su internet, perché tutte le sedute vengono trascritte, registrate

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Il giornalino della scuola “A. Manzoni”

Natale 2016

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• SPETTACOLO DI NATALE • CAPODANNO NEL MONDO

• SCUOLA

- Continuità

- Orientamento

- Uscite: Roma

- Spazio lettura

- I Promessi Sposi

- Incontro dantesco

- Intervista doppia

- Una finestra sul mondo

- Spazio ascolto

- Incontro ACAT

• LABORATORI

- Coding

- Videogiochi

- Orto giardino

- Pratico manuale

- Movi...mente

- Enigmistica

• CRUCI...NATALE

Edizione scaricabile al link: http://www.icscorrezzola.it/index.php/2013-01-26-

09-09-35/menu-secondaria-correzzola/111-secondaria-correzzola

La redazione e gli insegnanti augurano a tutti...

Insegnanti: Lotto, Mengardo

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Spettacolo di Natale 2016

Sabato 16 dicembre, presso la palestra della scuola secondaria, è stato messo in scena lo Spet-

tacolo di Natale. Recitando, cantando e ballando sullo sfondo del “Canto di Natale” di Charles

Dickens, i ragazzi hanno trasmesso emozioni che sono arrivate dirette al cuore dei numerosi

spettatori presenti.

La favola di Dickens racconta la storia di un uomo d’affari, Scrooge, avaro ed egoista, che tra-

scura la famiglia ed è incapace di apprezzare le piccole cose di ogni giorno.

Scrooge non vuole cambiare né pensare di più agli altri, ma proprio alla vigilia di Natale gli si

presentano inaspettatamente tre spiriti. Questi gli fanno ripercorrere la sua esistenza fino a

quel momento, il suo presente e gli mostrano anche ciò che accadrà in futuro. L'essere spettato-

re della sua vita gli fa capire che il suo egoismo e la sua indifferenza hanno causato solo tristez-

za e odio e l'unico modo di liberarsi è pentirsi e cercare di rimediare.

“Guarda Ebenezer – gli sussurra lo spirito del Natale presente - e respira! Questo è il Na-

tale: la gioia di stare insieme, l’emozione di fare e di ricevere un regalo, l’allegria di un

invito, la semplicità di un augurio, la dolcezza di un canto, la commozione nel rivedere

qualcuno che era lontano, la soddisfazione nell’aiutare chi è in difficoltà… Respira, Ebene-

zer! Cogli la bellezza di un sorriso, la ricchezza di un gesto affettuoso: ti scoprirai un uo-

mo nuovo”!

E così Sgrooge capisce che la vera magia del Natale è nascosta dentro al sorriso che regali ad

una persona triste, alla parola gentile che rivolgi a chi è in diffi-

coltà, alla mano che tendi a chi ha bisogno proprio di te.

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CAPODANNO NEL MONDO

Un po' di tradizioni (culinarie e non) nel mondo….

IN GIAPPONE: festeggiano l'inizio dell'anno facendo profonde pulizie di casa. I festeggiamenti del Toshigami,la divinità del nuovo anno, vanno dal 31 dicembre al 3 gennaio (Shogatsu), periodo dell'anno durante il quale si ringraziano gli dei che proteg-gono i raccolti e si dà il benvenuto agli spiriti antenati. Per questa ricorrenza si decorano le case con fili di paglia e rami di pino. Allo scoccare della mezzanotte le campane dei tempi buddisti ritoccano 108 volte per confessare tutti i peccati degli uomini.

SPAGNA: si mangiano i bunelos (sfogliatine ricoperte di zucchero). Inoltre, è tradizio-ne mangiare 12 chicchi d'uva allo scoccare della mezzanotte.

BRASILE: ci si veste tutti di giallo, il colore dell'oro, del Sole e della luce. Il capofamiglia getta il contenuto di un bicchiere di vino all'indietro per allontanare la sfortuna dalla casa.

MESSICO: per tutta la giornata si accende e si spegne il fuoco gettando tra le fiamme mestoli di legno e pietre.

REGNO UNITO: si mangia il tacchino con le castagne e il "Christamas pudding",tipico dolce al cucchiaio arricchito con monete d'argento.

RUSSIA: è l'unico Paese in cui si festeggia per due volte: il 31 dicembre si festeggia e si fa l'albero e si aspetta la mezzanotte per ballare e mangiare prugne secche farcite di nocciale ricoperte di panna acida e il 13 gennaio (il vecchio capodanno, riferito al vec-chio calendario giuliano, riconosciuto dalla chiesa ortodossa.)

CINA: seguendo il calendario lunare, la data del capodanno può variare dal 21 gennaio al 19 febbraio. I festeggiamenti durano 15 giorni e terminano con la festa delle lanterne. Durante il capodanno ci si veste di rosso,colore che spaventa (insieme a forti rumori) il mostro mitologico chiamato Nian. Influenzati da questa legenda i cinesi festeggiano con fuochi d'artificio, canti e danze rumorose per spaventarlo.

Gessica T.

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La continuità è sempre stata un’attività proposta dai ragazzi di prima media alle quinte elementari dell’Istituto del comune di Correzzola, per dare loro la possibilità di cono-scere la realtà della scuola secondaria di primo grado proprio nel momento in cui si svol-gono le attività didattiche, in una normale mattina di scuola. Il 15 dicembre perciò eravamo entusiasti di accogliere i nostri ospiti e fare in modo che si sentissero a casa loro! Noi della prima A e B ci i siamo divisi in due gruppi: il gruppo A che accoglieva Civè e Villa del Bosco, il gruppo B che accoglieva Correzzola. Con l’aiuto di due ragazze di 2^B,siamo riusciti senza problemi a svolgere il programma previsto: abbiamo accompagnato i ragazzi di quinta in aula mensa dove hanno appoggiato merende e cappotti. I ragazzi di 1^B li hanno accompagnati in aula Cooding dove hanno guardato un filmato della nostra scuola realizzato negli anni precedenti e le foto delle bellissime gite. Successivamente siamo andati in palestra a vedere i ragazzi di 3^A che provavano lo spettacolo di Natale e abbiamo assistito ad una parte della recita teatrale. Alle 10:15 abbiamo fatto merenda tutti insieme, davvero invitante a base di patatine, biscotti, brioches e varie bibite. I ragazzi di 1^A hanno accompagnato quelli di quinta in aula di arte dove i ragazzi di 3^A hanno suonato e cantato “RAGAZZO TRISTE” ,poi, le due ragazze di 2^B hanno fatto vedere lo spazio lettura. Questa giornata è stata molto impegnativa e divertente , …. Speriamo di aver coinvolto i nostri piccoli ospiti e di averli convinti a non temere nulla perché ci saremo noi l’anno prossimo a dare loro il benvenuto e aiutarli in ogni piccola difficoltà.

Ivan B., Filippo B., Denise C.

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ORIENTAMENTO 2016/2017

(ovvero la difficile scelta della scuola superiore)

Come ogni anno, noi alunni delle classi terze, prima di iniziare a pensare ai “fatidici esa-mi”, siamo impegnati nella difficile scelta della scuola superiore, per cui negli ultimi me-si abbiamo svolto diverse attività. Eccone un breve riassunto, un po’ per chiarirci le ide-e e un po’ per aiutare i nostri compagni che in futuro saranno chiamati a decidere quale sarà la loro “strada”. I nostri professori ci stanno aiutando nella scelta della scuola superiore attraverso la-boratori, incontri e visite, ad esempio:

- Per avere le idee sempre più chiare sulla scuola da scegliere e successivamente il luogo, abbiamo creato in classe, ma anche in corridoio, una bacheca dove racco-gliere tutti i depliant delle scuole che ci interessano, le date delle “Scuole aper-te” di Padova, Piove di Sacco, Adria, Chioggia e Cavarzere e tutte le iniziative e i laboratori proposti;

- Abbiamo incontrato, un martedì pomeriggio, gli insegnanti rappresentanti delle di-verse scuole del Piovese e di Cavarzere, che ci hanno presentato le rispettive scuole: il liceo, l’istituto tecnico, professionale e i centri di formazione profes-sionale, con tutta la scansione oraria e i progetti svolti;

- Un altro martedì pomeriggio abbiamo lavorato, per due ore, con un professore di psicologia, il dott. Zanella, che ci ha fatto capire attraverso test, quesiti e ap-profondimenti vari, che tipo di lavoro ci piacerebbe fare e la scuola che può aiu-tarci a realizzare questo percorso;

- Il giorno 25 novembre siamo andati a visitare le scuole di Piove di Sacco per un “ministage”: qui abbiamo passato tre ore nelle classi con gli alunni e abbiamo as-sistito a delle lezioni. Questo ci è servito per capire meglio se quella scuola era adatta a noi oppure no;

Un’ altra attività molto importante (ma facoltativa) è stata la partecipazione all’EXPO SCUOLA, ovvero l’ esposizione di tutte le scuole in provincia di Padova in

un padiglione della Fiera, dove abbiamo avuto la possibilità di parlare diretta-mente con i professori e gli alunni delle scuole a cui eravamo interessati.

Accanto a tutte queste attività, abbiamo parlato sia in classe ma anche singolarmente con i nostri insegnanti, che ci hanno consigliato e aiutato nella scelta, inoltre è stato creato uno “spazio ascolto” an-che per discutere di questo. I nostri genitori inoltre hanno ricevuto un “consiglio orientativo”, cioè il tipo di scuola che, secondo il Consi-glio di Classe, si addice di più a ciascuno di noi.

In questo modo abbiamo ricevuto tutte le informazioni (sono davvero tante!!) che ci in-teressano, ora non ci resta che prenderle bene in considerazione e scavare dentro di noi prima di procedere alla “fatidica” scelta... Miriam P.

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ROMA!

Il 15 e il 16 novembre noi classi terze siamo state in gita a Roma. L’obiettivo era quello di visitare la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica e alla fine siamo riusciti a soddisfarlo pienamente, anche se tutta la gita è stata un po'concentrata e abbiamo dovuto fare tutto in poco tempo. Il viaggio è durato circa sette ore, ma appena arrivati abbia-mo cominciato subito a visitare la città, prima in pullman (bello il tour!) e poi a piedi alla Fontana di Trevi e alla Camera, che ha sede a palazzo Montecitorio. Non avevamo mai visto niente di così grande, perché in sé tutto il palazzo è gigantesco; non siamo riusciti a vedere una seduta, ma l'assistente d'aula ci ha spiegato molto bene il funzionamento e ci ha condotto attraverso tutte le sale del palazzo, compreso il fa-

moso Transatlantico e la Sala della Lupa. Il primo giorno siamo riusciti a vedere la cupola di san Pietro, il Colosseo e la Camera dei deputati. Dopo siamo andati all'hotel: questo era praticamente sperduto per una collina vicino a Sacrofano, ma abba-stanza comodo e bello. Abbiamo mangiato (in abbondan-za) e siamo andati a dormire, perché il giorno dopo a-

vremmo dovuto svegliarci presto. Infatti il giorno dopo alle 6.00 il prof. Pistore era già davanti alla porta della nostra camera a “bussare”. In fretta ci siamo preparati, abbia-mo fatto colazione, abbiamo svuotato le camere e siamo partiti verso il centro di Roma, per visitare il Senato, partecipando in prima persona al traffico caotico della capitale! La prima tappa è stata alla biblioteca multimediale del Senato, dove ci hanno spiegato un po' come funziona la votazione con i pulsanti A-SI-NO (astenuto, favorevole, con-trario) e abbiamo visto un video sulla proclamazione della Repubblica italiana...è stato davvero emozionante! Una volta raggiunto Palazzo Madama, sede del Senato, abbiamo ripetuto la procedura metal detector-guardaroba-no a zaini e cellulari e siamo stati am-messi ad assistere ad una Seduta. Abbiamo visto di persona alcuni politici che siamo abituati a vedere in televisione, fra cui abbiamo riconosciuto il presidente Grasso che, ad un certo punto, ha interrotto la discussione per salutarci: noi, alunni della Scuola Media “A. Manzoni” di Correzzola adesso siamo su internet, perché tutte le sedute vengono trascritte, registrate e pubblicate su www. senatowebtv.it! Una volta usciti, con una copia della Costituzione che terremo co-me ricordo di questa esperienza, abbiamo fatto una veloce visita guidata per le Piazze più importanti di Roma e, a Piazza Navona, abbiamo assistito alle riprese di un film (c’era un attore famoso!!). Dopo pranzo, la pausa gelato (150 gusti, come fare a scegliere?) e souvenir, abbiamo visitato il Pantheon e, dopo una passeggiata fino a Piazza di Spagna e le foto di rito a Trinità dei Monti, ci siamo (purtroppo) messi in viaggio per il ritorno.

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Questa gita è stata bellissima, anche se è durata poco. Alcuni di noi erano già stati a Roma, ma tornarci fa sempre piacere...visitare i luoghi che di solito vediamo in televisio-ne inoltre ci ha fatto riflettere molto sul funzionamento dello Stato e le sue leggi. Per concludere, ringraziamo gli insegnanti che si sono presi la responsabilità di accom-pagnarci e tutti i compagni con cui abbiamo trascorso due splendidi giorni! Classi III^A e III^ B

Ecco una foto del saluto dell’aula…per vedere il video, collegatevi a questo link: http://www.icscorrezzola.it/index.php/2013-01-26-09-09-35/menu-

secondaria-correzzola/111-secondaria-correzzola Ultima foto all’esterno di Montecitorio:

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LO SPAZIO LETTURA

Durante la partecipazione a un corso di formazione sulla lettura che ho frequentato l’anno scorso, si è riconosciuto l’importanza e la necessità di creare un luogo all’interno di ogni scuola, là dove fosse possibile, per promuovere l’incontro tra l’alunno, il libro e la narrazione. L’occasione è nata proprio con la mia classe , la 2^B alla 5^ora di narrativa del lunedì. Ecco cosa raccontano i ragazzi… Lotto Antonella Ci siamo divisi in 2 gruppi, ognuno seguendo le proprie preferenze. Uno leggeva “Wonder” di J. Palacio; l’altro “Due ragazzi del ‘500” di Patrizia Vitagliano. Per far que-sto andavamo in aula mensa con i nostri cuscini e, a turno, ci mettevamo a leggere. Ci davamo un tempo di circa 45 minuti per poi passare in classe e scambiarci le idee. Dopo un po' di tempo ci siamo resi conto che sarebbe stato bello avere uno spazio-lettura, un luogo dove tutti noi alunni potessimo incontrarci con i nostri amici libri, a volte tanto detestati e altre volte ricercati. E così, dopo che è stato individuato lo spa-zio, il vano tra l’aula di arte e l’aula di coding, l’abbiamo attrezzato con tanta volontà, tantissima pazienza e creatività… forse abbiamo messo troppo colore...anche nel mocio della nostra cara Edda, che, gelosissima dei suoi attrezzi di lavoro, si è un po' arrab-biata ma poi è stata felice con noi e ci ha fatto i complimenti. I libri, un po' della scuola e un po' nostri, sono raccolti in piccole cassette che abbiamo colorato e ci sono anche leggii e un tavolino e un tappettone dove sedersi con proprie coperte e cuscini. All’entrata dello spazio c’è il poster con l’idea che abbiamo fatto conoscere a tutte le classi ”Stuzzicami con un libro”, chiacchiere letterarie….fai venire la voglia di leggere…, poi c’è il regolamento per accedere allo spazio e un calendario dove ogni classe si può prenotare e lasciare alcune informazioni che riguardano il testo che stanno usando. Lo spazio è semplice e anche le regole: • rispettare i libri • stare in silenzio • tenere in ordine lo spazio • usare la prenotazione settimanale • portarsi propri cuscini o stuoie

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L’intento di “Stuzzicami con un libro” è quello di esporre ciò che si è letto, senza svelarne il finale e i colpi di scena della narrazione in modo di invogliare gli altri a leggerlo, poi di prendersi cura del libro, rispettare ed arricchire uno spazio condiviso. L’intenzione della professoressa sarebbe poi di dar vita a questo spazio con l’incontro di qualche autore, con letture animate dalle classi e con un tentativo di catalogazione dei testi raccolti, magari per genere.

Ringraziamo le prof.ssa Girotto di arte per il di-pinto e la prof.ssa Zancanaro per la poesia dedi-cata alla lettura e i prof. Novo, Salmaso , Cap-puzzo per aver decorato le pareti, la prof.ssa Cancelli per aver contribuito negli arredi, il prof. Romanato per averci sostenuto e la profssa Men-gardo, che ci aiuterà a rendere lo spazio sempre più funzionale.

Laura B., Marco P., Giulia G.

ADESSO M’IMMERGO Adesso m’immergo nella tua storia per un viaggio in tua compagnia da percorrere con la mente il cuore e la fantasia; una vita immaginata che appassiona sorprende diverte, conforta e fa riflettere; tutto questo al tuo fianco nel tempo e poco spazio amico libro. S.Z.

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La grande scommessa dei PROMESSI SPOSI Cari lettori, dalla 3A vogliamo condividere con voi la nostra esperienza con il libro dei Promessi sposi al ritorno delle va-canze estive. Doveva essere un’interrogazione e un tema riguardante il li-bro, letto durante le vacanze appena terminate, ma si è tra-sformato in un copione e una recita mostrata alla nostra scuo-la. Assieme alla prof. Cancelli, abbiamo avuto l'idea di scrivere un copione sul libro, al posto del tema, e di recitarlo, al posto del-l'interrogazione. Da questo è partito un’attività durata un mese, un mese molto impegnativo, che ci ha portato molta soddisfazione! Non è sta-

to facile, ma siamo riusciti ad organizzarci suddividendo il lavoro in vari gruppi e dando-ci scadenze precise, anche se spesso non venivano rispettate. La cosa più importante però è stato il cambiamento del finale: non abbiamo voluto rovinare completamente la lettura ai nostri compagni che hanno assistito allo spettacolo!! Inizialmente abbiamo lavorato tutti sul copione: metà di noi facevano l'analisi dei vari personaggi, con la mimica, il carattere, mentre il resto tracciava una base per il copio-ne. Finito il lavoro su personaggi, ci siamo divisi in altri gruppi: il principale lavorava al cor-po del copione, altri ai monologhi, alle descrizioni o ai dialoghi secondari assegnati dal primo gruppo. Alcuni si sono occupati della scenografia, dei vestiti per ogni personaggio e, infine, alcu-ni si occupavano della parte teatrale. Il copione è stato finito definitivamente una settimana prima della rappresentazione e credeteci, non è stato facile scrivere 21 pagine di copione in così poco tempo. Per la scenografia è stato abbastanza facile dato che abbiamo scelto una scenografia molto minimalista: tavoli, sedie e libri. Una cosa difficile è stata trovare i vestiti giusti per i personaggi, con una taglia simile a quella dell’attore (e che attori!), ma ci siamo arrangiati con quello che abbiamo trovato a scuola e con i vecchi vestiti della fiera dell’anno scorso. Per il teatro è stata una vera e propria lotta: non tutti sono portati per recitare e ci siamo dovuti impegnare molto anche a imparare le battute in poco tempo, oltre che tut-ti i cambi di scena. Per non parlare della quantità di personaggi: troppo grande per i pochi attori; dovevamo interpretare più personaggi a testa e, a volte, scambiarci gli abiti tra di noi. Ora parliamo del “grande giorno”: eravamo tutti ansiosi, avevamo paura di fare una brutta figura; l’ansia è aumentata quando abbiamo visto che la palestra era piena di persone a vederci!! Poi il resto del lavoro l’avete visto... Ecco una piccola parte di copione tratta dal primo atto, esattamente la prima parte con la celebre frase che spaventa Don Abbondio.

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ATTO 1° Parte 1': don Abbondio a passeggio

Narratore: ci troviamo a Pescarenico, tra Lecco e Milano, sul Lago di Como. È qui che il 7 novembre 1628, il curato Don Abbondio... Don Abbondio: "il Signore sia con me" - chi sono quelle persone lì ap-postate, dall'abito e dal portamento direi siano... bravi! Possono esse-re qui sol per me, che ho fatto di male, cosa dovrei fare ora? Narratore: i bravi sono uomini armati, violenti e capaci di tutto. Don Abbondio si trova ormai faccia a faccia con loro e quando scopre il motivo della loro visita si preoccupa. I bravi: buonasera a lei signor curato, siamo qui presenti per proporle di annullare il ma-trimonio di quei due poveracci... Renzo Tramaglino e Lucia Mondella! Don Abbondio: vi chiedo perdono, ma codeste persone sono come figli miei e come si suol dire: l'amore non si comanda. I bravi: con questa frase lei ha oltrepassato il limite, e glielo ripetiamo: QUESTO MA-TRIMONIO NON S’HA DA FARE! Altrimenti la furia del nostro padrone si scatenerà contro di lei.

Don Abbondio: e quale sarebbe il nome di codesta persona che vi co-manda? I bravi: il potente e il magnanimo Don Rodrigo! Narratore: nel sentire quel nome il nostro curato sussultò; non lo co-nosceva direttamente ma sapeva che era il più potente signore nei dintorni e promise di annullare il matrimonio. Don Abbondio: meglio tornare subito a casa...

Narratore: pensò lui Nicole B. Emma T. Dalla 3B invece provengono queste pagine di diario di una Gertrude in procinto di entrare in convento...anche allora ci si confidava sulle pagine scritte, in modo molto personale...

4 Luglio 1620

Caro diario, tu sei sempre l’unico a capirmi: non ne posso più, basta! Sono in la-crime, distrutta e disperata...i miei genitori mi hanno donato la vita, ma è come se, di conseguenza, me l’avessero levata. Decidono conti-nuamente per me...ma non si chiedono mai, e dico MAI, quello che voglio io? IO? A me non sembra e, a questo punto (so che è malvagio

da dire) potevano pensarci bene prima di avere altri figli...magari sarei nata in un’altra famiglia, sarei potuta crescere libera, orgogliosa di fare quello che esiste ed esisterà nel profondo del mio cuore...Invece, purtroppo, la realtà è un’altra e i miei desideri ri-marranno soltanto lontani sogni irraggiungibili. Ovviamente lo sai perché sono così arrabbiata, non so quante volte mi sono sfogata sul-le tue pagine: vogliono farmi monaca! Io? Ma che cosa si aspettano...che rispetti le loro regole? MAI, non esiste...

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E adesso, durante questo “periodo a casa prima dell’ingresso definitivo in convento”, sto provando a ribellarmi, invano. Ecco la mia situazione crudele...ora non sono più in grado di scriverti, le lacrime mi annebbiamo la vista. Vado a dormire e grazie per avermi a-scoltato. 15 Luglio 1620 Caro diario, sembra che la situazione si stia placando...ho deciso di calmarmi leggermente, anche perché mi sono innamorata!! Di un bellissimo giovane che lavora per mio padre...forse ho una speranza! Con l’amore i miei potrebbero capire, speriamo... Ah, quel ragazzo...che bella sensazione pensare di trascorrere tutta la mia vita con lui. Poi, se avrò figli, li lascerò crescere molto più liberamente di quanto non sia stato con-cesso a me: li lascerò fare le loro scelte e i loro errori. Ho già in mente i nomi: Alessan-dro per un maschio, Agnese per la femmina! Questi pensieri mi aiutano ad avere speran-za...Infine, caro diario, volevo scusarmi: gli scorsi giorni ho scritto tanto dell’odio che ho accumulato nei confronti della mia famiglia sulle tue pagine, ma tu non lo meri-ti...inoltre ho deciso di chiuderti in cassaforte: se qualcuno mai dovesse leggere queste righe, sai che disastro! I miei mi ucciderebbero, o mi lascerebbero coperta di vergogna per tutta la vita. Queste pagine non possono essere lette da nessuno anche perché, per il momento, non conosco nessuna persona intelligente che possa capire...SHHH, sta arri-vando qualcuno. Devo andare! 15 Agosto 1620

Caro diario, mio padre l’ha scoperto!! Ha scoperto che sono innamorata! Di conseguenza ha cacciato il mio paggio e vuole rispedirmi SUBITO in convento. Cos’ho fatto di male per meritarmi tutto questo? Cosa posso fare adesso per cambiare il mio desti-no? Ormai più nulla...domani parto e sarò suora per sempre. È una rassegnazione triste e odiosa quella che sento: io non volevo questo, non lo vo-glio, altri lo hanno deciso per me. E adesso? Sarà questa la mia vita? Rinchiudermi

in convento? Anche se non ho nessuna vocazione? Magari chi la sente veramente non è neppure esaudito... Voglio vedere quanto durerò e quanto riuscirò a rispettare il voto e il rigido regolamen-to del convento...ovviamente fallirò anche in questo, ormai sono una giovane segnata! Sperare non è costato niente, ma ormai anche quella piccola luce che rappresentava ta-le sentimento si è spenta: ne rimangono solo le ceneri, ceneri deprimenti, che si sono accumulate ad ogni speranza svanita. E infine, con un pianto leggero e delicato, affronto forte la mia vita, perché è l’unica (la vita) che mi rimane e che è sempre d’accordo con me (a parte te, caro diario). Ho preparato le valigie e domani lascerò questa casa...la prossima volta ti descriverò la cerimonia della vestizione e la mia nuova esistenza. A presto, la tua triste Gertrude (Giulia A.)

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DANTE CON IL PROF. G. LAZZARI

Il giorno 22 novembre 2016 noi ragazzi delle classi 2A,2B e 3B abbiamo partecipato a una lezione tenuta da un professore del liceo Einstein di Piove di Sacco: il professor Giancarlo Lazzari ,esperto di letteratura dantesca. I ragazzi, vogliosi di conoscere più a fondo il poeta, hanno proposto al prof. di parlare di alcuni argomenti e gli hanno fatto numerose domande.

BEATRICE E’ VERAMENTE ESISTITA?? Ci dispiace dissipare questo mito, questa storia d’amore assoluto, ma Beatrice NON

E’ MAI ESISTITA.

La donna bellissima citata da Dante in alcune delle sue opere (Vita Nova) era solamen-te un personaggio inventato da lui,per capire l'amore che prova un uomo verso una donna. IN POCHE PAROLE, Harry Potter E' MAI ESISTITO? NO, era solamente un personaggio inventato da J.K. Rowling (la scrittrice) per raccontare una storia,e lo stesso Beatrice per Dante.

CHE VALORE AVEVA PER DANTE L'AMORE? L'amore era un tema che non aveva nulla a che fare con la politica, l'economia e la vita sociale, ma parla di persone dall'animo troppo gentile per essere umani: le donne.

Per questo diventò uno stilnovista, descrivendo nelle sue poesie questo sentimento troppo forte per essere terreno, e così passa a parlare di politica. PERCHE' DANTE

AVEVA MOLTI NEMICI? Perchè quando entra in politica diventa da subito molto importante tra i guelfi bianchi e subito molto persone iniziarono ad essere d'accordo con lui e a seguirlo, ma contem-poraneamente molti iniziarono anche a temerlo e gli andarono contro.

COME SI INVENTA LA COMMEDIA? Dante è molto intelligente, conosce moltissime opere e i loro scritto-ri, imposta la Commedia con davanti tutta la letteratura latina, la Bibbia e la filosofia, tecnologia e matematica, ma non solo. Dante ritiene che sia un suo obbligo condividere la sua sapienza

con gli altri,scrivere è un suo compito e se non l'avesse fatto sarebbe stato

dannato per l'eternità. Gessica T., Flora M.

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INTERVISTA DOPPIA A…. LEONARDO DA VINCI E LORENZO DE’ MEDICI

Qual è il tuo nome completo e quando sei nato?

Lorenzo di Piero de Medici. Piero era mio padre, de Medici la mia famiglia. Sono nato il 1 gennaio 1449.

Leonardo di ser Piero da Vin-

ci. Piero era mio padre, da Vinci la mia città. Sono nato il 15 aprile 1452.

Cosa saresti voluto diventare?

La mia famiglia di notai è la più ricca e la più importante di Firenze, nonché parte più si-gnificante della signoria cittadina.

Mio padre era un notaio di famiglia abba-stanza facoltosa, mentre mia madre Cateri-na era una donna di ceto sociale inferiore.

Come vivevi al tuo tempo?

Ho vissuto grandi sconvolgimenti economici, politici, religiosi e sociali. D’altronde la mia epoca segna il confine tra un periodo buio come il medioevo e l’età moderna ...un gran-de cambiamento!

Si sta lasciando l’oscuro medioevo e stanno arrivando le novità dell’età moderna dove ho potuto dare il meglio di me stes-so ...insomma le mie invenzioni …!

A scuola eri bravo?

Ai miei tempi non c'erano quei… come si chiamano? Cellulari? Per divertirsi si anda-va a teatro. La scoperta di testi greci e la-tini antichi creò nuovi spettacoli teatrali prima in Italia e poi nel resto dell'Europa, e no...non c'era Brad Pitt.

Mio padre all'età di soli 10 anni mi mandò dal mastro Andrea del Verrocchio per ap-prendere la sua arte di disegnare in rilievo, ma conobbi anche un'infarinatura di scultu-ra, pittura e architettura, ingegneria.

E nel tempo libero, come ti divertivi?

Insieme a mio fratello Giuliano, che Dio lo benedica, ricevetti una profonda educazione umanistica da mio nonno Cosimo e continuai gli studi da Gentile da Urbino.

Cosa avrei mai potuto fare io? Le arti sono sempre state la mia passione, mi divertivo da Andrea e imparare cose nuove che non conoscevo. Altro che “Paint”.

E nel tempo libero, come ti divertivi?

Non potevo fare altro. I Medici erano famo-si notai e la dinastia doveva continuare. An-che se avessi voluto fare altro ero destinato a quello, a fare il diplomatico.

Un lavoro come il mio non lo si fa se non si è appassioinati. Il mio lavoro è la mia vita.

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Hai mai incontrato l’amore?

A quell'epoca non si poteva scegliere l'a-more, ci veniva assegnato dalla famiglia. Per ragioni di prestigio , la mia famiglia pensò di farmi maritare la nobilissima Cla-rice Orsini. Non è stata una vita felice, simceramente non l'ho mai trattata molto bene e me ne pento.

Non so , fui accusato di sodomia due volte. Non vi dirò certo la verità. Non mi sposai mai e non ebbi figli.

“Quant’è bella giovinezza Che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: Di doman non c’è certezza”.

“ L’acqua che tocchi dé fiumi, è l’ultima di quella che andò e la prima di quella che vie-ne: così il tempo presente”.

Ci fate un autografo?

Con quale massima ci salutate?

Laura B. Flora M

Dall’intervista al video Partendo da questa intervista doppia alcuni alunni della classe hanno realizzato dei video, utilizzando maschere di cartone, travestimenti e situazioni che riportassero al presente protagonisti di un’altra epoca storica.

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Una finestra sul mondo Una finestra sul mondo è il cartellone che abbiamo re-alizzato quest’anno per riconoscerci come classe e per avere una connessione su tutto quello che di interes-sante succede intorno a noi. Qualcuno è convinto che sia un’ingiustizia non avere la LIM … ma non è così... Nella nostra scuola, le LIM sono in due classi assegna-te alle terze per facilitare il percorso che li porterà agli esami conclusivi, il prossimo anno perciò toccherà a noi! E poi, la nostra scuola è fornita di un’aula computer appena attrezzata con processori nuovi e funzionali e di un’aula coding con diversi portatili che ci permettono di essere continuamente informati su tutto. Questo cartellone, anzi, è stato creato per ricorda-re che quello che stiamo studiando è legato a ciò che ci succede intorno e poi che biso-gna essere curiosi per imparare. In una prima parte ci sono i nostri profili e i precetti che ci siamo dati come incitamen-to per l’anno scolastico. Il cartellone viene aggiornato ogni mese nei seguenti settori: • Il libro per ragazzi in classifica, cioè quello più letto fra quelli appena usciti, da

non perdere. • Il Film che è la sezione che preferiamo...insomma chi non ama andare al cinema? • Tecnologia e scienza cioè le nuove scoperte e invenzioni, i nobel assegnati, i feno-

meni naturali come la Super Luna di novembre, la missione fallita su Marte… • Musica ...proprio per noi… sempre con un paio di cuffie nelle orecchie e le grida

dei genitori in sottofondo ...alla scoperta di nuovi generi e per capire quelle de-menziali del nostro mondo...perchè piacciono così tanto???

• Fatto del mese è la parte che nel cartellone occupa più spazio, perché qui va den-tro di tutto, da Bebe Vio, al terremoto di Amatrice…

Chi si ricorderà fra qualche mese del terremoto di settembre ad Amatrice? Del pre-mio Nobel a Bob Dylan? E’ diventato ormai un impegno importante quello di ascoltare le notizie che possono riempire il nostro cartellone, in fondo “Una finestra sul mondo” ci aiuta a non dimenti-care.

Laura B., Flora M.

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Spazio ascolto

Un altro spazio completamente rinnovato è l’angolo che ospita lo “Sportello ascolto”, reso più accogliente e intimo anche nell’arredo, per favorire ancora di più il dialogo e il confronto reciproci. Ogni martedì dalle 11.25 alle 12.20 è possibile prenotarsi per “fare quattro chiacchie-re” o chiedere un parere, esporre un dubbio o un problema agli insegnanti presenti (prof. Cappuzzo, Lotto, Mengardo), nel difficile passaggio che sono gli anni dell’adole-scenza.

Spazio ascolto

Come in un grembo

caldo e accogliente

ascoltami

ascolta il mio sentire

il mio dire contrariato

aiutami a trovare

luce, empatia

per capire e riuscire

a camminare

con le mie gambe

in ascolto del mio cuore

di ragazzo, di ragazza

che cresce

nel divenire d'ogni giorno.

s. z.

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ACAT

Noi classi terze abbiamo partecipato a due incontri di due ore ciascuno con l’associazione Acat per analizzare e ri-flettere sul significato dello “star bene” e, in particolare sulle conseguenze dell’uso di alcool. Durante gli incontri abbiamo parlato dei rischi delle dipendenze, sia da sostanze, sia da giochi. Alla fine di questo “mini-corso” siamo stati divisi in tre gruppi e abbiamo scritto le nostre opinioni e i nostri dubbi o domande sull’argomento. L’alcool è la droga più diffusa al mondo. E' una sostanza con proprietà psico-attive con-tenuta a concentrazioni differenti in diversi tipi di bevande. L’alcool è una "droga" mol-to diffusa perché costa poco, è di facile reperibilità ed è accettato dal punto di vista sociale. Inoltre trova una grande diffusione nei party e nelle feste, purtroppo anche fra i giovanissimi. Ovviamente esistono bevande alcoliche di gradazione differente, ma dipende dalla quantità ingerita...dai calcoli che abbiamo effettuato insieme al nostro insegnante, risulta identico il contenuto alcolico fra un bicchiere di birra, uno di vino e un superalcolico, cosa che ci ha davvero impressionato! Inoltre l’alcool viene spesso assunto, soprattutto fra i giovani, insieme ad altre sostan-

ze dannose, che ne amplificano gli effetti. Troppo spesso si sottova-luta il ruolo dell’ alcool: ogni anno moltissime persone muoiono a cau-sa delle condizioni dirette o indirette del consumo di alcool e non necessariamente si tratta di alcolisti, anzi.... E' impossibile non ricordare l'elevatissimo numero di incidenti stra-dali dovuti ai riflessi rallentati dovuti al consumo (non abuso - atten-

zione! - semplice consumo) di alcool: quasi la metà degli incidenti stradali mortali deri-vano dal consumo di sostanze alcoliche. L'abuso di alcool inoltre spinge ad essere vio-lenti e irrazionali dando poco peso al reale significato delle proprie azioni, assumendo comportamenti imprevedibili, con una maggiore predisposizione a compiere reati e ad assumere comportamenti aggressivi. Abbiamo sfatato anche dei luoghi comuni “Il vino fa sangue, dà coraggio, ...”, dimostran-do tutto il contrario � in fase iniziale disinibisce, eccita, aumenta il grado di socializ-zazione, ma poi agisce come un potente agente depressivo. Da questi incontri abbiamo imparato a conoscere l’argomento, che avevamo affrontato anche in classe con letture e approfondimenti, in modo da essere consapevoli dei rischi e delle conseguenze di comportamenti sbagliati. Gaia P.

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Tra i vari laboratori pomeridiani del venerdì pomeriggio, noi abbiamo scelto di parteci-pare al laboratorio di coding del professor A. Gatti. Al corso partecipano circa 15 alunni delle classi seconde e terze; i nostri compagni di prima hanno invece potuto scegliere il laboratorio di Informatica con il prof. Dainese. Ma che cos’è il coding e come si è sviluppato il laboratorio? Per “Coding” si intende, in informatica, la stesura di un programma, cioè di una di quelle sequenze di istruzioni che, eseguite da un computer, danno vita alla maggior parte dei programmi che usiamo quotidianamen-te. L’obiettivo è quello di insegnare ai ra-gazzi alcuni elementi della programmazio-ne: alla fine del laboratorio ogni parteci-pante dovrebbe essere in grado, non di usare un computer, ma di produrre piccoli programmi come videogiochi o brevi se-quenze. All’inizio, per imparare, abbiamo “giocato” sul sito code.org e ora utilizziamo scratch.mit.edu. Prendendo ispirazione da un progetto di un’altra scuola media, ab-biamo creato a coppie un labirinto. Abbiamo aggiunto effetti sonori, personaggi e sfon-di partendo da zero!! Per il secondo quadrimestre si pensa di continuare con questo pro-gramma ma usando anche i sensori come il microfono e la webcam. L’utilità di questo laboratorio consiste nell’imparare il ragionamento della programma-zione e capire cosa sta dietro al computer e ai videogiochi che utilizziamo tutti i giorni!

Michael M. Nicola P. Gaia P.

LABORATORIO DI CODING

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VIDEOGIOCHI Ciao a tutti, in questo articolo vi parleremo di videogiochi per console moderne quali PlayStation 4 e Xbox One... Secondo noi, i videogiochi più belli del 2016/2017 sono:

Uncharted 4: Fine di un ladro (Uncharted 4: A Thief's End) è un videogioco action-adventure del 2016 per PlayStation 4. Si tratta del quarto ed ultimo capitolo della fortunata saga di video-giochi Uncharted sviluppato da Naughty Dog e con protagonista Nathan Drake, sequel di Un-charted 3: L'inganno di Drake (2011). Questo gioco parla di Nathan Drake (il protagonista) e del mistero di una cassa in Argentina con all’interno un Tesoro nascosto (solita trama per tutti e quattro i capitoli di questa saga). A nostro parere questa è una delle saghe migliori che siano state create, sia perché rispetto a un gioco di avventura come Tomb Reider sono stati aggiunti indovinelli, soluzioni da scoprire e missioni furtive, sia per la facilità di uso; tutto questo accompagnato da una grafica mozzafiato. Consigliato a tutte le persone che vogliono un gioco di avventura con sparatorie e missioni segre-te + una grafica magnifica e comandi facili, sia per grandi e piccoli.

Battlefield 1 è uno sparatutto in prima persona, sviluppato da Digital Illusions Creative Entertainment e pubblicato da Electronic Arts. È il quattordicesimo capitolo della serie Battle-field. Il gioco è uscito per Microsoft Windows, Playstation 4 e Xbox One il 21 ottobre 2016. È un gioco ambientato nei campi da battaglia americani della prima Guerra mondiale; il gioco è qua-si totalmente usato online, con 32 posti liberi a squadra. Il gioco è quindi multigiocatore spara-tutto: si gioca nella mappa scelta e quando muori “rinasci” in un punto di predefinito. Si può sce-gliere tra Quattro equipaggiamenti modificabili: Assalto, Supporto, Scout e Medico.

Watch Dogs 2: è un videogioco action open world con elementi stealth sviluppato da Ubisoft Montreal. A San Francisco è installato il ctOS 2.0 (central Operating System), seconda versione del sistema già visto nel primo capitolo, che controlla la sorveglianza, i servizi di polizia, emer-genza e comunicazioni. Marcus Holloway è un giovane ed abile hacker membro della cellula di San Francisco del DedSec, che viene accusato dal sopracitato sistema di un crimine che non ha com-messo. Decide quindi di iniziare una battaglia personale per distruggere il sistema e trovare chi l'ha accusato ingiustamente. A parere nostro, questo gioco ambientato è uno dei migliori, perché tutti abbiamo sognato di essere un agente segreto che sfrutta la tecnologia che dovrebbe ostacolarlo a favore suo.

Valentino Rossi: The Game è un videogioco sviluppato da Milestone, basato sul motomondiale 2016 di MotoGP. È il quarto capitolo della serie MotoGP di casa Milestone. Nel novembre 2015, per l'occasione del rally di Monza a cui parteciparono vari piloti di rally e moto tra cui Valentino Rossi, Milestone annunciò lo sviluppo di Valentino Rossi: The Game. Il titolo celebra i 20 anni di carriera del pilota italiano e presenta la sua attività su vari circuiti. Abbiamo scelto questo gioco perché ha come protagonista uno dei più grandi sportivi italia-ni...assolutamente consigliato!! Michael M. Pietro C.

1. Call of Duty: Infinite Warfare 2. Watch Dogs 2 3. Battlefield 1 4. Call of Duty Modern Warfare 5. GTA 5 6. WWE 2K17 (videogioco di wrestiling) 7. Forza Horizon 3 8. No Man's Sky

9. Outlast 2 (DEMO) 10. Tom Clancy's: Rainbow Six Siege 11. Tom Clancy's: The Division 12. Resident Eavil 7 (DEMO) 13. Uncharted 4 14. Fifa 17 15. Titanfall 2 16. Valentino Rossi: The Game

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Orto-giardino della scuola “Coltivare è il gesto più antico, forse il primo che ha consentito di parlare di civiltà. Coltivare un orto a scuola è coltivare prima di tutto dei saperi. Saperi che hanno a che fare con i gesti, con un apprendimento esperienziale che le generazioni più giova-ni non sempre hanno modo di sperimentare. Coltivare a scuola è un modo per impara-re. Imparare a conoscere il proprio territorio, il funzionamento di una comunità, l'im-portanza dei beni collettivi e dei saperi altrui. Saperi di altre generazioni e di altre culture. Coltivare l'orto a scuola è un attività interdisciplinare adattabile ad ogni età, un'occasione di crescita in cui si supera la divisione tra insegnante e alunno e si impa-ra condividendo gesti, scelte e nozioni, oltre che metodo. Infatti nella scuola l’orto permette di “imparare facendo”, di sviluppare la manualità e il rapporto reale e pratico con gli elementi naturali e ambientali, di sviluppare il concetto del “prendersi cura di”, di imparare ad aspettare, di cogliere il concetto di diversità, di lavorare in gruppo e permette agganci reali con l’educazione alimentare e il cibo. Gli orti scolastici rappresentano uno strumento di educazione ecologica in gra-

do di riconnettere i ragazzi con le radici del cibo e della vita. E così armati di zappe, badili, guanti, stivali, noi alunni della 2^B insieme al mitico Simone O. della 3^B e assi-stiti da Linda S. della 3^A, guidati dai consigli del prof. Romanato, abbiamo recuperato uno spazio degradato

della nostra scuola. Il lavoro è stato svolto durante i laboratori del venerdì pomerig-gio. Si è iniziato estirpando l' erba, vangando, rastrellando e livellando il terreno. Abbiamo poi seminato i cereali che si coltivavano una volta nelle nostre campagne co-me il frumento, l’orzo e il farro. Abbiamo piantato al centro i bulbi di tulipani e i gigli di Sant’Antonio, alcune piantine di pansè. Una parte l’abbiamo adibita ad orto semi-nando piselli e piantando aglio, cipolla e scarola. Per avere un’idea della qualità del terreno e dei fiori e ortaggi più adatti abbiamo in-vitato un docente dell’ Istituto agrario di Piove di Sacco che ha eseguito delle analisi chimiche. La lezione è stata davvero interessante, sono stati misurati i valori del PH e del calcare presente nel terreno. Ecco le varie fasi:

prelievo del campione; preparazione del campione; misura del PH (misura l’acidità del terreno); misura del calcare. I risultato sono i seguenti: terreno basico (PH=7,8); grande quantità di calcare dovuta anche alla presenza di calcinacci. È stato un lavoro molto interessante e divertente. Adesso è stato sospeso per le

condizioni atmosferiche di questo periodo e riprenderà a primavera con le nuove semine.

Tommaso G. Francesco F. Riccardo B.

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LABORATORIO PRATICO MANUALE Noi ragazzi che abbiamo scelto il laboratorio di pratico manuale ci siamo divisi in quat-tro gruppi, ognuno dei quali con l'incarico di realizzare la scenografia per lo spettacolo di Natale, ispirato al “Canto di Natale” di Dickens. Schematizzando: - il primo gruppo ha realizzato la tomba e la lapide del protagonista della recita, Scrooge, utilizzando carta e cartone riciclato e...tanta fantasia! - il secondo gruppo ha realizzato una macchina da scrive-re e un orologio a pendolo di dimensioni quasi umane...sono venuti benissimo!! - il terzo gruppo ha realizzato, totalmente in compensato, una libreria solida, destinata a contenere libri veri e pro-pri! - il quarto gruppo, invece, ha realizzato un camino che non fa caldo, ma tanta scenografia ;-) Perché la scelta di questo laboratorio? Beh, abbiamo scelto questo laboratorio per metterci alla “prova”, per progettare e rea-lizzare quella che diventerà la scenografia per lo spettacolo e anche per divertici (e sporcarci) colorando e incollando materiale quasi tutto di riciclo. Noi ragazzi, dobbiamo questo laboratorio al professor Branciforti che ci ha sorvegliati, aiutati, incoraggiati, anche se il progetto non era proprio perfetto, ci ha dato la sua to-tale disponibilità.

Elena M. Sara T. Simone O. Pietro C.

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MOVI...MENTE Che cos’è? E’ un laboratorio creativo e fantasioso, nato l’anno scorso con il nome di legalità, curato dalla prof. Lotto. Cosa si pratica? L’obiettivo è quello di utilizzare sia il movimento, sia la mente per creare lavoretti sem-plici e molto decorati. Per esempio...abbiamo costruito Oppure… abbiamo realizzato una coreografia sulla musica di degli oggetti in argilla e degli “Happy - Pharrel Williams”, per alberelli Natale con alcuni cataloghi lo spettacolo di Natale. di carta, per addobbare le aule della

scuola. I nostri sentimenti e consigli Questo laboratorio viene consigliato a chi vuole liberare la mente per un’ora e a chi vuole sviluppare il suo lato artistico, divertendosi e ballando. Per noi è stato istruttivo e ci ha lasciato, anzi, chi ha aiutato a scoprire una parte pra-tica e creativa che giaceva nascosta dentro di noi. Siamo cresciuti da vari punti di vi-sta...grazie!! Giulia A. Martina P. Beatrice L. Asia T.

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LABORATORIO DI ENIGMISTICA

Un nuovo laboratorio proposto quest’anno è quello di enigmistica, guidato dalla prof. Mengardo. Fin da subito ci ha incuriosito per la proposta di “giochi intelligenti”, infatti si può dire sia un laborato-rio-gioco, in cui si sperimentano e si creano giochi enigmistici di tut-ti i tipi come: quiz televisivi, sudoku, cruciverba, ecc. Inoltre si im-parano nuove parole e regole della nostra lingua.Anche se abbiamo perso alcune lezioni fra festività e scioperi, a noi il laboratorio è piaciuto tanto e speriamo venga attivato anche il prossimo anno sco-lastico. Le nostre lezioni preferite sono state le prime, quelle sui quiz televisivi su mo-dello di “Reazione a Catena” e “Avanti un altro”, che abbiamo interpretato a gruppi fra sfide e risate....

Abbiamo anche creato dei cruciverba, uno dei quali lo proporremo anche a voi!!

Matteo T. Andrea C. Davide B.

Infatti è un laboratorio molto divertente ed originale basato sui programmi tv e sui giochi enigmistici che tutti conosciamo e proba-bilmente seguiamo… ok ora basta spiegare, adesso vi descriviamo come, il venerdì pomeriggio, abbiamo trasformato la classe, negli

studi dei classici programmi preserali. Ecco cosa abbiamo sperimentato:

- sudoku: è un gioco che si basa sui numeri, infatti si devono mettere al posto giusto in modo che in ogni quadrato sia composto da tutti i numeri (da 1 a 9): non tutti ci sono portati! - lemonsoda: una persona dice una parola e la seconda deve comporre una parola con l'ultima sillaba della parola precedente...era il nostro “riscaldamento”! - cruciverba risolti, ma anche creati da noi. - gare a squadre:

• il cerca parole: ogni squadra deve cercare in un insieme di parole composte da 4 lettere in su, a partire da un insieme di lettere date a caso. • l'intesa vincente: due persone cercano di far indovinare una parola ad un'altra persona, cercando di comporre una frase...quante risate! Sembra facile, maavete mai provato??

- acrostico: consiste nel ricavare dalle lettere di una parola altre parole con le stesse lettere iniziali. Queste parole possono formare delle frasi divertenti o dei veri e propri componimenti poetici. - anagramma:con questo gioco si deve riuscire a ottene-re,con le stesse lettere di una parola o di una frase,altre parole o frasi di senso diverso(tutte le lettere devono essere utilizzate). Gessica T. Jacopo B. Gabriele M.

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CRUCI…NATALE!! Ecco un semplice cruciverba a tema natalizio creato dal laboratorio di enigmistica

2. Animali di Babbo Natale 3. Colore di Babbo Natale 5. Tipico paesaggio natalizio 7. "....... e la magia del Natale" in un celebre film 9. Lo è il 24 dicembre 10. E’ nato il giorno di Natale 2000 anni fa 11. Si fa la vigilia in famiglia

1. Indirizzò i Re Magi 2. Li ricevi a natale 4. Canto di Natale di ispirazione biblica sviluppatosi in America 6. Solitamente,quelle natalizie,durano 2 settimane 8. Tipico albero di Natale

Gessica T. Flora M. Filippo P. Ecco la soluzione...non sbirciate!

Across

Down

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Auguri per ogni sorriso che ti farà star bene,

per ogni sogno che vorrai realizzare, per ogni abbraccio

che ti scalderà il cuore...

Buon Natale

e

felice anno nuovo!