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Lunedì, 8 Gennaio 2007
Il tesoro della nave scomparsaRiprendono in estate, allargo di Bibione, le ricerche deiresti di un briganti no affondato nel 1812
San Michele
Tre pescatori di Marano Lagunare vigilano nelle acque dell'Alto Adriatico perevitare che predoni del mare si immergano per frugare nei fondali eimpossessarsi del "tesoro" che loro hanno scoperto al largo di Bibione nel 2001. Iltesoro è composto dai resti del Mercure, un briganti no di circa 36 metri chefaceva parte di una flotta italo-francese che si scontrò con gli inglesi.
Nel 2006, i sub hanno localizzato la poppa del brigantino, ma hanno concentratogli scavi a prua, trovando i resti umani di almeno tre membri dell'equipaggio, cheora sono custoditi in un magazzino di Mestre. Il primo esame sommario delleossa ha svelato che i resti appartengono a giovani marinai, quasi adolescenti.
Carlo Beltrame - docente di Archeologia marittima a Ca' Foscari, che collabora daanni con Nausicaa (Nucleo archeologia umida subacquea Italia Centro AltoAdriatico) della Soprintendenza archeologica del Veneto per il recupero della nave- è ottimista sulla ripesa dei recuperi durante la prossima estate, tra luglio eagosto; se tutto filerà liscio, la campagna durerà quattro settimane. A giornisaranno chiesti finanziamenti alla Regione Veneto e spera che il Casinò diVenezia faccia ancora da sponsor.
Qualche anno fa Giovanni Scala e i suoi due figlioli, Andrea e David, furononominati ispettori onorari dal ministero per i Beni e le attività culturali, dopo lapesca "miracolosa" che li vide tirar su nella rete un tipo di cannone in uso tra lafine del '700 e inizio '800. Era solo ii primo reperto di un giacimento ancora in viadi esplorazione, quello della nave Mercure. «Il ruolo di Scala e figli funziona benee ritengo che questo sia l'unico modo per difendere questi giacimenti - assicuraBeltrame - Quello degli Scala è un caso raro di collaborazione dei pescatori, daquanto ne so unico in Adriatico». Dopo il recupero del cannone (pesava più diuna tonnellata) gli Scala denunciarono il ritrovamento, cominciò così la campagnadi scavi che in varie fasi ha individuato e recuperato reperti dei brigantino.
Il Mercure era alla retroguardia di quattro navi (il vascello Rivoli e i brigantiniJena e Mameluck) e fu il primo a essere attaccato nel corso della notte nellacosiddetta battaglia di Grado. Lo scontro a fuoco si risolse in mezz'ora: gli inglesicolpirono la santabarbara del Mercure che affondò con tutti i 120-130 uomini diequipaggio. Si salvarono solo in tre. Era il 22 febbraio del 1812, data fatale per ilbriganti no, che rivelò la sua esistenza esattamente a 189 anni dall'affondamento,il 22 febbraio del 2001, adagiato su un fondale di circa 22 metri a quasi 8 migliadalla éosta.
A raccontare tutta questa storia è Francesco Dossola, un sub laureato in storiache collabora con il Nausicaa e che già nel 2001 fece parte della squadra chedelimitò il quadrato di 500 metri per 500 con al centro il relitto. Partì così, tramaggio e giugno 2001, la prima campagna di scavi, che localizzò altri cannoni,munizioni, lingotti in ghisa che servivano a zavorra re la nave.
La campagna del 2004 salutò l'inizio della collaborazione con Ca' Foscari.Beltrame contattò Nausicaa ed ebbe avvio una sinergia tra Stato, sponsor privatie Università, che da allora coinvolge i laureandi in Archeologia subacquea nelrecupero del brigantino. Ogni campagna condotta finora è costata circa 40.000euro e ha impiegato una decina di sommozzatori, tra archeologi, carabinieri evigili del fuoco di Mestre e Trieste. Nell'estate 2005 furono individuati la prua,l'ancora, l'anello di cubia (dove si aggancia l'ancora), altri cannoni e due fedi inoro. Altro materiale venne ripescato l'anno scorso.
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L'Un.iversit·à di Ve.ne zia La I-.ULM consolida
e l'archeologia marittima i suoi rapporti con Feltre
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zion; a tutto campo. Presso la sede di Feltre,inaugurata nel 1968 contestualmente a!lanascita di quella milanese, sono attualmen~te ·attivatl il corso di laurea trìennale in Re~.1azioni pubblìche e pubblicità e il master inGestione e sviluppo delle Pmi, e la prossimaapertura del Campus di B.orgo Ruga, in fasedi ristrutturazione avanzata da parte del Comune, rappresenterà la premessa per l'ulteriore crescita dell'offerta formativa da partedella IUlM nel centro feltrina. Con l'inau~gurazione del Campus, che ci si augura siareso operativo quanto prima, come spiega il
. rettore puglisi, l'ateneo avrà a _disposizionenuove strutture funzionali e dotate di strumenti tecnologici all'avanguar~ìa, che an~dranno ad affiancarsi e integrarsi a quelle dicui l'Ateneo già dispone, come la bib.liotecauniversitaria recentemente trasferita nel
rinnovato e prestigioso spazio delle Scuderie Napoleoniche. Crescono quindi spazie strutture della sede feltrina, come passopropedeutico all'espansione del!'offcrta di-
. dattica e delle attività. Si vuoi fare di Feltre
un punto di riferimento specifico e di rilievoal1'interno del sistema' universitario nazio
nale, come osserva Puglisi, uscendo dallelogiche strettamente regionali e al tempostesso valorizzijndone le qualità peculiarie caratterizzanti. Nel complesso l'offertaformativa dell'Universit:J IULM, presso ilquartier generale di Milano, si articola at~traverso due Facoltà, di lingue, letteraturee culture moderne, e quella di Scienze dellacomunicazione e dello spettacolo. Composte a loro )/o\ta da cinque corsi di lawreatriennale, sei corsi di laurea specialistica, euna nutrita serie di master universitari, corsidi Alta formazione, Post-experience e Dot·torati di ricerca. Tutta la didattica è fortemente improntata al rapporto diretto conil mondo delle imprese e delle professioni,ne sono un esempio le partnership coni!Gruppo Mediaset nel settore dei Mediae con il Fondo per l'Ambiente Italiano inquello del patrimonio artistico e culturale, acui si uniscono numerosi accordi e collaborazioni a livello internazionale.Oltre al consolidamento ,delle aree tradizio
nali, secondo la sua storica vocazione ispirata al binomio lingue e Comunicazione, eal recente rafforzamento dell'area umani
stica, ad esempio'nel campo dell'jnterpreta~riato, in questi ultimi anni l'Università IULMsta, investendo molto anche nel settore dei
Beni e delle attività culturali. Non a, caso,la principale novità della sede milaneseper il prossimo anno accàdemico- riguarda
. l'attivazione della nuova laurea magistralein Arti. patrimoni e mercati, un corso performare i_ futur:i professionistl.e specialistinel settore vista la sua forte espansione.tore dei Beni e delle attività culturali, serie dimaster universitari" lo.rovolta da cinque. cordella valorizzazione economica delle, opere
. artistiche e degli eventi culturali connessi almondo de1l'arte. Il ventaglio formativo deimaster si arricchirà invece di tre nuovi corsi:
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-di realtà e risorse locali, che attraverso rela- Giovanni Puglisi
:i!11 I CORSI DI -...-.....auOfIIE AI. MOSAICO
':'.;rt!. SonodeiCOF5ibrewtapertiatutticoiorochevoglionoprovare a cimentarsi con questa antichissima arte.Non danno- titolo aJwno ai fini della qualificaprofessionale.ta durata maS§ima di ogni corso è di 50 orco
La nuova convenzione illustrata dal Rettore Giovanni Puglisi
allievi passeranno un periodo di ·stage(di 240 ore) presso un'azienda o un'istituzione operante del settore. Sono incorso di definizione stipule di conven~zioni con musei navali, istituzioni ditutela e ricerca in ambito marittimo
quale la Soprintendenza per i Beni Ar~cheologici del Veneto (NAUSICAA) edalcune imprese specializzate nello scavoarcheologico e nella ricerca strumentalesubacquea. Coordinatore del master è ilprof. Sauro Gelichi, il direttore è il prof.Carlo Seltrame. Quest'ultimo è direttore della missione di scavo sul relitto delbrick del Regno Itali:::o Mercure, affondato nellaoattaglia di Grado del 1812.Il cantiere, reso possibile in questi annigrazie a fondi del Ministero per i Beni ele Attività Culturali e ad un contributo
della la Dragaggi di Venezia, dovrebbediventare il campo scuola del [email protected]; www.unive.it (Iinksu master di Il livello>.
lezioni frontali e saran
no guidati all'internodi musei e monumenti
legati alla navigazionequali il museo stori~co navale di Venezia,l'Arsenale e gli squeritradizionali. Sono pre~viste lezioni pratiche dinavigazione con vela alterzo e di voga. Pressoil Padiglione delle navidel Museo navale si ter~ranno delle esercitazio~ni di documentazioned'imbarcazioni mentreall'interno di cantieri
si svolgeranno dimostrazioni di costruzionenavale. le lezioni, chesi svolgeranno da no
vembre a marzo, per un totale di 360ore, avranno carattere intensivo. Gli
Il Dipartimento di Scienze dell'Antichitàe del Vicino Oriente dell'Università Ca'Foscari di Venezia ha istituito un masterdi Il livello in Archeologia. marittima, ilcui titolo completo è "Archeologia ma~ritti ma. Archeologia e storia marittimae tecniche della ricerca archeologica subacquea" .Questo corso è una novità nel Mediterraneo pur presentando numerosiesempi nel panorama anglosassone. Nelsettore, "offerta didattica nel bacinodel Mediterraneo ha grossi limiti e molte tra le tematiche che caratterizzano
l'ambito discip!inare, quali la costruzione navale, la storia navale. l'evoluzionedelle artiglierie navali, 5010 per fare de~gli esempi; sono quasi completamenteignorate. L'iniziativa si presenta comeun proseguimento naturale del per~ Scavo archeologico sottomarinocorso' intrapreso dal Dipartimento dIScienze del!' Antichità e del V. O. con . specialisti di temati~he storico~maritl'organizzazione di due summer schools time veneziane. Gli allievi segu.irannod'argomento storico marittimo.Venezia è owiamente la sede naturale
per una proposta didattica di questogenere mentre la presenza d'istituzioni ed imprese operanti attivamente nelsettore offre opportunità uniche di for~mazione. L'Università Ca' Foscari inoltreè stata una delle prime in Italia ad atti~va re un insegnamento d'archeologia subacquea e l'unica a proporre l'etichettad'archeologia marittima. La bibliotecaarcheologica dell'ateneo è la più fornita per il settore nonche ùna tra le piùricche in Europa in materia archeologicain genere.Il master intende formare archeologiprofessionisti interessati a specializzar·si nel settore marittimo e subacqueoin genere, curatori di musei del mare edella navigazione e guide turistiche specializzate anche di parchi archeologicisommersi. Inoltre si rivolge a funzionariministeriaH interessati a professionaliz~zarsi su problematiche e strategie dellagestione del bene culturale sommerso,a funzionari d'amministrazioni localiinteressati a specializzarsi su tematichelegate all'archeologia e alla storia delrapporto dell'uomo con il mare, ad ar~chitetti ed ingegneri navali che intendo~no operare nel campo dell'archeologiamarittima.Il master è suddiviso principalmente intre settori: archeologico, storico e me~todologico senza limiti cronologici. Neiprimi due si toccheranno argomenti come i traffici commerciali marittimi, lacostruzione navale, la storia della navi- .gaziane, l'etnografia navale e le i.nfra~strutture portuali. In quello nietodologico si tratteranno tLrt:t.igli aspeni dellaricerca e detia ~ re settore dell'ar·
cheologia na-..Q:ieSa in ambiente subac~queo sia in contesto terrestre, nonché letecniche di documentazioni post-scavo.il restauro dei reperti, la musealizzazione navale e la creazione e gestione diparchi- archeologid sommer5i.La materia locale avrà ovviamente unnotevoLe peso trattandasi di. un'oppor·
_·_~.~JjW!!r~·._._."r~_~.~_-
Il professor Carlo Beltrame presenta una nUova figura professionale