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Il turismo “cult rurale” nei processi diIl turismo “cult‐rurale” nei processi disviluppo locale: evidenze e prospettive in alcune regioni meridionalialcune regioni meridionali

Angelo BelliggianoDipartimento di Agricoltura, Ambiente e Alimentip gUniversità degli Studi del Molise

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Il turismo “cult‐rurale” nei processi di sviluppo locale

Outline

Le motivazioni della domanda turistica cult‐rurale (TCR) e la risposta ( ) pstrategica del territorio

Analisi delle dinamiche del farm‐turism nelle regioni meridionali (2002‐10) e individuazione dei principali drivers attraverso l’IDA

Sviluppo locale e TCR: i casi della Puglia e del Molise

Considerazioni finali

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Il turismo “cult‐rurale” nei processi di sviluppo locale

Motivazioni della domanda e risposta strategica del territorio

Il ruolo del turismo cult rurale nello sviluppo rurale Il ruolo del turismo cult‐rurale nello sviluppo rurale

L’atteggiamento del turista cult‐rurale e le strategie di sviluppo locale

I conflitti sottesi alla diversificazione turistica (cult‐rurale)dell’economia locale

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Il turismo “cult‐rurale” nei processi di sviluppo locale

Dinamiche del TCR nelle regioni meridionali (2002‐2010)

N = numero degli alloggi agrituristici (arrivi, presenze e letti)

S = distribuzione regionale; C = capacità (letti/N.); I = intensità (arrivi/letti);L = permanenza media (presenze/arrivi)

Il farm tourism nelle regioni meridionaliIl farm tourism nelle regioni meridionali

Regioni

N.

Var.% ‘02/’10

arrivi

Var.% ‘02/’10

presenze

Var.% ‘02/’10

Capacità (letti/N.)

Var.% ‘02/’10

Intensità

(arrivi/letti)

Var.% ‘02/’10

Presenze medie (presenze/arrivi)

Var.% ‘02/’10

                       

Regioni meridionali 2 084 104% 166 640 74% 664 897 37% 14 3% 6 17% 4 21%meridionali 2.084 104% 166.640 74% 664.897 37% 14 3% 6 -17% 4 -21% Abruzzo 421 55% 20.665 167% 96.574 123% 12 23% 4 40% 5 -17% Molise 73 109% 4.570 6% 11.255 -43% 13 13% 5 -55% 2 -46% Campania 623 190% 39.588 -23% 184.439 -28% 10 -11% 6 -70% 5 -6% Puglia 316 55% 67.276 156% 247.034 79% 23 21% 9 37% 4 -30% Basilicata 169 2% 21 506 959% 70 356 591% 18 28% 7 710% 3 35%Basilicata 169 2% 21.506 959% 70.356 591% 18 28% 7 710% 3 -35%Calabria 482 265% 13.035 214% 55.239 204% 14 -16% 2 2% 4 -3% Fonte: elaborazione su dati ISTAT

 

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Il turismo “cult‐rurale” nei processi di sviluppo locale

I drivers del farm‐tourism nelle regioni meridionali:alcune evidenze attraverso l’IDA delle presenze

IDA‐ Decomposizione additiva:IDA Decomposizione additiva: 

Fonte: elaborazione su dati ISTAT

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Il turismo “cult‐rurale” nei processi di sviluppo locale

I drivers del farm‐tourism nelle regioni meridionali:alcune evidenze attraverso l’IDA delle presenzeIDA ‐ Decomposizione moltiplicativa:IDA  Decomposizione moltiplicativa: 

Fonte: elaborazione su dati ISTAT

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Il turismo cult‐rurale nella programmazione dello sviluppo ruraleIl turismo “cult‐rurale” nei processi di sviluppo locale

Reg.(CE) 1698/05 (artt.52 e 55)III asse: “qualità della vita nelle zone rurali e

OSC 2 – AC: produzione beni ambientali• rafforzamento identitario• base diversificazione turistica

OSC 3 AC1: diversificazione turistica agricolturaIII asse:  qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale”

OSC 3 – AC1: diversificazione turistica agricolturaOSC3 – AC2: adeguamento offerta turistica (ambiente, tradizione rurale, qualità alimentare)OSC3 – AC3: introduzione ICT per turismo

OSC 4 AC: turismo rurale integrato

PSN – Italiapotenziale turistico cult‐rurale

OSC 4 – AC: turismo rurale integrato

Asse 1 e 2 (+4) – TCR come elemento di saldatura traalimenti tipici (asse 1 ‐ competitività) e paesaggio(asse 2 ambiente)potenziale turistico cult rurale

• Agriturismo• Bio‐Agriturismo• Sinergie con biodiversità, paesaggio, alimenti tipici• Paesaggio come importante elemento identitario e fonte di vantaggio competitivo

(asse 2 – ambiente)

Asse 3 (+4) – TCR come diversificazione equalificazione (differenziazione), attivazione delpotenziale endogeno e per il potenziamento ICTfonte di vantaggio competitivo potenziale endogeno e per il potenziamento IC

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Il TCR nella programmazione dello sviluppo locale nelle aree rurali: ii d i GA “I l S l ” ( li ) “ liGA ” ( li )

Il turismo “cult‐rurale” nei processi di sviluppo locale

casi dei GAL “Isola Salento” (Puglia) e “MoliGAL” (Molise)Ruolo del TCR nel PSR: Puglia: destagionalizzare e valorizzare il paesaggio ruraleMolise: potenziare attrattività turistica e valorizzare il paesaggio ruraleMolise: potenziare attrattività turistica e valorizzare il paesaggio rurale

GAL – ISOLA SALENTO “Distretto turistico rurale di qualità”Distretto Rurale (art.13 D.Lgl. 228/01)• I fase ‐ servizi per il turista (fruizione attiva risorse rurali)f e i i pe i u i a (f ui io e a i a i o e u a i)• II fase – infrastrutture per eventi (integrazione locale)  • III fase ‐ cura e valorizzazione risorse immateriali (interesse e giudizio del turista)

Turismo rurale integrato:

azioni di sistemaazioni di sistema integrate e plurisettoriali

GAL –MOLIGAL “Itinerari di eccellenza rurale”Zone di pregio ambientale e valore identitarioOrganizzazione di una rete a “micro‐poli integrati” su cui tracciare itinerari turistici sostenibili che colleghino luoghitracciare itinerari turistici sostenibili che colleghino luoghi reali e “spazi immaginari” sfruttando il potere evocativo delle tradizioni rurali

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Il turismo “cult‐rurale” nei processi di sviluppo locale

Considerazioni finali

S l TCR i l tt l il d ll li d ll i i Sul TCR sono riposte molte attese per lo sviluppo delle aree rurali delle regioni meridionali

Le politiche e il problema del metodo 

Le interferenze sui processi di consolidamento identitario e la (considerazione della) dimensione conflittuale dello sviluppo

A l B lli iAngelo BelliggianoDipartimento di Agricoltura, Ambiente e AlimentiUniversità del Molise

b lli i@ i l [email protected]