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CENTENARIO CENTENARIO CENTENARIO CENTENARIO DELLE TREGUE DELLE TREGUE DELLE TREGUE DELLE TREGUE DI NATALE DI NATALE DI NATALE DI NATALE IL MIRACOLO DELLA TREGUA DI NATALE Venerdì 25 dicembre 1914, Belgio, settore settentrionale del fronte occidentale, trincee delle Fiandre, sud di Ypres: è il primo Natale della Prima Guerra Mondiale. Nelle trincee contrapposte si affrontano tedeschi da una parte, francesi e inglesi dall’altra. Sono passati cinque mesi dall’inizio della guerra. I combattimenti si sono rapidamente trasformati in una logorante guer- ra di posizione, ma molti sperano ancora che il conflitto si possa risol- vere in pochi mesi. Intorno a Ypres si combatté ininterrottamente per tutti i cinque anni della Prima Guerra Mondiale. Soltanto in questo luogo, tra il 1914 e il 1918, persero la vita 500 mila inglesi e altrettanti tedeschi. In tutto la Prima Guerra Mondiale portò alla morte oltre 9 milioni di combattenti, a cui vanno aggiunte oltre 7 milioni di vittime civili.

IL MIRACOLO DELLA · DI NATALEDI NATALE IL MIRACOLO DELLA TREGUA DI NATALE Venerdì 25 dicembre 1914, Belgio, settore settentrionale del fronte occidentale, trincee delle Fiandre,

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Page 1: IL MIRACOLO DELLA · DI NATALEDI NATALE IL MIRACOLO DELLA TREGUA DI NATALE Venerdì 25 dicembre 1914, Belgio, settore settentrionale del fronte occidentale, trincee delle Fiandre,

CENTENARIO CENTENARIO CENTENARIO CENTENARIO

DELLE TREGUE DELLE TREGUE DELLE TREGUE DELLE TREGUE

DI NATALEDI NATALEDI NATALEDI NATALE

IL MIRACOLO DELLA

TREGUA DI NATALE Venerdì 25 dicembre 1914, Belgio, settore settentrionale del fronte occidentale, trincee delle Fiandre, sud di Ypres: è il primo Natale della Prima Guerra Mondiale.

Nelle trincee contrapposte si affrontano tedeschi da una parte, francesi

e inglesi dall’altra. Sono passati cinque mesi dall’inizio della guerra. I

combattimenti si sono rapidamente trasformati in una logorante guer-

ra di posizione, ma molti sperano ancora che il conflitto si possa risol-

vere in pochi mesi. Intorno a Ypres si combatté ininterrottamente per

tutti i cinque anni della Prima Guerra Mondiale. Soltanto in questo

luogo, tra il 1914 e il 1918, persero la vita 500 mila inglesi e altrettanti

tedeschi. In tutto la Prima Guerra Mondiale portò alla morte oltre 9

milioni di combattenti, a cui vanno aggiunte oltre 7 milioni di vittime

civili.

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LETTERE ED IMMAGINI

DAL FRONTE ... «Non ho mai creduto di poter vedere una cosa più strana e più commovente. Grap-poli di piccole luci brillavano lungo tut-ta la linea tedesca, a destra e a sinistra, a perdita d'occhio. “Che cos'è?” - ho chiesto al compagno, e John ha

risposto: '“Alberi di Natale!”. Era vero. I tedeschi avevano disposto degli alberi di Natale di fronte alla loro trincea, illuminati con cande-le e lumini. E poi abbiamo sentito le loro voci che si levavano in una canzone: “Stille Nacht, Heilige Nacht …”. Quando il canto è finito, gli uomini nella nostra trincea hanno applaudito. Sì, soldati inglesi che applaudivano i tedeschi! Inglesi e tedeschi che s'intonano in coro at-traverso la terra di nessuno!" "Non potevo pensare niente di più stu-pefacente, ma quello che è avvenuto dopo lo è stato di più. “Inglesi,

uscite fuori!”, li ab-biamo sentiti grida-re, “Voi non spara, noi non spara!”.»

(Lettera di Tom, un

soldato inglese a suo

fratello)

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CONCERTO QUI STANOTTE. TUTTE LE TRUPPE INGLESI

SONO INVITATE «Un ufficiale tedesco con una lanterna venne avanti, e chiese di vede-re uno dei nostri ufficiali, per accordarsi per una tregua per il giorno seguente, il giorno di Natale. È stato certamente meraviglioso che un simile cambiamento nelle abitudini dei due eserciti opposti possa es-sere stato generato da un evento accaduto una notte di 2000 anni fa.»

Circa alle 3.30 del pomeriggio scoprimmo un cartello innalzato so-pra le trincee tedesche. In un attimo avevamo indossato gli occhiali, e leggevamo le parole, scritte a grosse lettere in stampatello. «CONCERTO QUI STANOTTE. TUTTE LE TRUPPE INGLESI SONO INVITATE»

(Caporalmaggiore Henderson. Lettera pubblicata sull’Hampshire

Chronicle, 30 gennaio 1915.)

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L’UOMO URLA LA PACE «Ho visto i tedeschi fuori dalle trincee che gridavano, chiedendo di andare ad incontrarli. Tutta la nostra brigata è andata e abbiamo continuato a parlare con loro per oltre due ore. Ci chiesero di non sparare quel giorno e ci dissero che neanche loro lo avrebbero fatto. Così nessun colpo fu più sparato fino al giorno seguente e poi abbia-mo ripreso a combattere per quello che era giusto.»

(Sergente W. Blundell. Lettera pubblicata dal Bedfordshire Times and

Independent)

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UN AUGURIO, UNA

SIGARETTA E LA

TENEREZZA DI UN REGALO «I tedeschi sono per-sino venuti fino alle nostre trincee e ci hanno dato sigarette e cioccolato, e natu-ralmente noi abbia-mo dato loro altre cose in cambio. La mattina di Natale, appena dopo la una, ero di vedetta, e uno dei tedeschi mi ha augurato buon gior-no e uon Natale. Non ero mai stato così sorpreso in tutta la mia vita quando è venuta l’alba, nel ve-dere tutti loro seduti sul bordo delle loro trincee, che ci saluta-vano con le mani, e cantavano per noi.»

(Lettera pubblicata l’1

gennaio 1915 dal Bed-

fordshire Times and

Independent)

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UN CAMPO DA CALCIO

IN UN CAMPO DI BATTAGLIA «I tedeschi ci han-no dato alcune del-le loro salsicce e noi abbiamo dato loro un po’ della nostra roba. Gli scozzesi hanno suonato le corna-muse, e poi abbia-mo avuto una vec-chia rara scampa-gnata, con partite di football, nelle quali hanno gioca-to anche i tedeschi. Il giorno dopo abbiamo avuto ordine che tutte le comunicazioni e gli incontri amichevoli con il nemico dovevano cessa-re, ma per tutto il giorno non abbiamo sparato, e i tedeschi non han-no sparato addosso a noi.»

(Intervista al sergente maggiore Frank Naden )

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INSIEME ABBIAMO

PROVVEDUTO

A SEPPELLIRE

I “NOSTRI” MORTI

«Seppellire i morti era terribi-le. Ma la cerimonia fu diffe-rente. Il nostro cappellano ha recitato le preghiere e i salmi, e un interprete li traduceva in tedesco. Sono stati letti prima in inglese dal cappellano e poi in tedesco. È stato un segno straordinario e meraviglioso.

I tedeschi erano allineati da una parte, gli inglesi dall’altra, con gli ufficiali davanti, sull’attenti. Sì, penso che sia stata una visione che nessuno vedrà mai più.»

(Soldato Arthur Pelham-Burn.

Lettera a un vecchio compagno di

scuola)

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1914 UN NATALE

NELL’ATTESA

DI UNA RICONQUISTA

DI UN’UMANA SOLIDARIETÀ

NASCOSTA

DALL’ORRORE DELLA GUERRA