Anno 3 - Numero 4117 Settembre 2011

La voce del tifoso

Anno 3 - Numero 4117 Settembre 2011

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un campionato d’altri tempi

Champions League fra alti e bassi

La manovraeconomica

L'anno orribile del san nicola di Enzo TAMBORRA

Diciamolo pure: il San Nicola è diventato un incubo. Ospitale per chiunque ci gio-chi, Nazionale compresa, maledett o per il

Bari, che da diciott o gare non fa altro che perdere e nella migliore delle ipotesi pareggiare... Se non

ce la farà contro la Nocerina, sarà un anno esatt o senza vitt orie. Nella storia biancorossa, un’asti -nenza del genere non c’era mai stata. Nel passa-to, anche i Bari più modesti nelle gare in casa si sono fatti rispett are.

la caduta degli dei

di Davide Latt anzi

Sneijder e Totti , Gasperini e Luis Enri-que: chissà stasera alle 22,40 come andrà a fi nire per i numeri dieci caduti

con le loro squadre, e chissà se i due tecnici saranno entrambi al loro posto. Siamo sol-tanto al secondo att o del campionato, ma in Italia, si sa, la pazienza termina presto. E allora, ecco che Inter-Roma potrebbe già far crollare una delle due panchine più discusse del momento. L’impressione è che rischi di più il tecnico spagnolo: i giallorossi sono sta-ti eliminati dall’Europa League, hanno de-butt ato malamente con la sconfi tt a interna ad opera del Cagliari. In più, ad un progett o di gioco lontano da standard accett abili, si aggiungono i rapporti non proprio idilliaci con il totem Totti . Insomma, malgrado i buo-ni propositi della conduzione americana, un altro fallimento potrebbe costar caro al discepolo di Guardiola. A sua volta, Gaspe-rini non naviga in acque migliori. Il trainer di Grugliasco deve trovare la quadratura del cerchio, possibilmente senza lasciare in pan-china i corposi investi menti di Moratti (sto-na vedere Ranocchia, Sneijder e Pazzini tra i rincalzi). Dopo il fl op di Palermo, non si può fallire anche a San Siro. © Riproduzione

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conti nua a pagina 5

di Maurizio FONTANA

un campionatodi altri tempi

La Juventus che domina. L’Inter che soff re e perde a Palermo. La Roma che, dopo una cocente elimina-

zione in Europa League, perde anche contro il Cagliari di Daniele Conti . La Lazio di Loti to che si presenta con un att acco da sogno con Cissè e Klose che spaventano i campioni d’Italia del Milan costretti al pareggio in casa e salvi solo grazie ad un mostruoso Cassano.Sembrerebbe un campionato di metà anni 90, quando la Juve di Lippi vince-va ovunque, la prima Inter di Moratti spendeva e raccoglieva solo delusioni, la Lazio di Cragnotti iniziava a miete-re successi e la Roma di Franco Sensi dell’era Carlos Bianchi soff riva e non convinceva.Invece siamo a pochi mesi di distanza da un campionato conclusosi con il Mi-lan trionfante e la Juve neanche qualifi -cata nell’Europa dei piccoli... Per non parlare poi del Napoli, che già lo scorso anno recitò da protagonista con la brillante qualifi cazione in Champions League, forte del trio Lavezzi - Hamsik - Cavani, a cui quest’anno si è aggiun-to l’otti mo centrocampista ex Udinese Inler. Questa setti mana ha prima esor-dito con il bott o in campionato scon-

fi ggendo un promett ente Cesena, e poi pareggiando in Champions League in casa del quotati ssimo Manchester City di Roberto Mancini.Le altre? Abbiamo già evidenziato come Inter e Roma stenti no, e per moti vi di-versi i loro progetti a lungo termine potrebbero avere una brevissima du-rata. L’Udinese, che ha sfi orato il sogno Champions League venendo eliminata da un Arsenal assolutamente alla por-tata, pur senza Alexi Sanchez, ceduto al Barcelona acchiappatutt o, conta sempre sul capocannoniere Di Natale, uomo gol e protagonista ormai da un bel po’ di stagioni con la maglia dei friu-lani.Scopriremo se il Palermo del vulcanico Presidente Zamparini saprà confermarsi dopo l’esordio vincente contro l’Inter e se la Fiorenti na di Mihajlovic - forte del-le inaspett ate conferme di Montolivo e Gilardino, a cui si aggiunge la possibile esplosione di Alessio Cerci, lett eral-mente abbandonato dalla Roma che si è liberata con eccessiva facilità del suo talento tratt enendo gente come Okaka, Rosi, etc... - riuscirà a rinverdire i fasti dell’era Prandelli.

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3www.ilnuovogalletto.it17 Sett embre 2011Stadio San Nicola

ore 15.00

Non ne abbiamo vinta una, ma i due pareggi del Napoli sul campo del Manchester City e del Milan a Bar-

cellona, raddrizzano sicuramente il bilancio del calcio italiano nel debutt o stagionale in Champions Leaugue. Avremmo sicuramen-te parlato di saldo positi vo se l’Inter non avesse vissuto la sua Corea perdendo con i modesti turchi del Trabzonspor, ripescati in Champions. Incredibile la confusione che regna nel club nerazzurro. Sembra quasi sia in att o una folle au-todistruzione, iniziata con la scelta un po’ a casaccio del tecnico Ga-sperini, proseguita con la cessione di Eto’o e i dubbi tatti ci che hanno coinvolto persino un

fi or di giocatore come Sneijder. Ma c’è anche un’Italia che va ed è quella del Napoli, che contro il Manchester City ci ha riproposto in bello sti le il gioco all’italiana, quello del con-tropiede che uccide, come accaduto in oc-casione del gol di Cavani. Mazzarri è forse il tecnico italiano più concreto che ci sia in cir-colazione. Non racconta chiacchiere, sfrutt a al massimo le risorse di cui dispone e otti e-ne risultati . In Inghilterra tutt o sembrava il Napoli, tranne che una squadra di debutt an-ti in Champions League. Discorso a parte va fatt o per il Milan. E’ vero che ha pareggiato al Camp Nou con il quasi imbatti bile Barcel-lona, ma segnare due gol in pochi minuti di possesso palla è un evento quasi irripeti bile. Dai campioni d’Italia ci si aspett a di più. Se non è naufragato contro Messi e gli altri è perchè ha il più forte difensore del mondo: è

italiano e si chiama Alessandro Nesta.

tra altie bassi

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di Enzo TAMBORRA

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SASSUOLO 9

PESCARA 9

GROSSETO 8

BRESCIA 10

CITTADELLA 4

TORINO 101906

LIVORNO 7

BARI 4

REGGINA 7

EMPOLI 3

VERONA 6

SAMPDORIA 8

VARESE 2

ALBINOLEFFE 7

CROTONE 1

VICENZA 1

3MODENA

JUVE STABIA 0

ASCOLI 0

PADOVA 10

NOCERINA 4

GUBBIO 0

CLASSIFICA

conti nua da pagina 1

Diciamolo pure: il San Nicola è diventato un incubo. Ospitale per

chiunque ci giochi, Naziona-le compresa, maledett o per il Bari, che da diciott o gare non fa altro che perdere e nella migliore delle ipotesi pareggia-re. Se non ce la farà contro la Nocerina, sarà un anno esat-

to senza vitt orie. Nella storia biancorossa, un’asti nenza del genere non c’era mai stata. Nel passato, anche i Bari più mo-desti nelle gare in casa si sono fatti rispett are. Ma dal 26 sett embre dello scorso anno, data dell’ulti ma vitt oria contro il Brescia, l’a-stronave è diventata stregata: il Bari ha perso dodici parti te e ne ha pareggiate sei, ha se-

gnato undici reti e ne ha subite trenta. Si fa fati ca a ricordare una gara nella quale si sia sfi o-rata la vitt oria. Forse per un tempo contro l’Albinoleff e, pri-ma di naufragare miseramente nella ripresa. Il digiuno, oltre che incredibile, è persino me-ritato. Sembra quasi che i ti fosi biancorossi debbano sconta-re per chissà quale peccato. Come se stessero pagando con

gli interessi i due anni splendi-di con Conte e il primo Ventu-ra. È come un incantesimo che si è spezzato nel peggiore dei modi. In tempi recenti il Bari al San Nicola batt eva come se nulla fosse la Juventus. Ora sembra un’impresa anche batt ere la Nocerina.

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l'anno orribile del san nicola di Enzo TAMBORRA

1 Lamanna, 2 Crescenzi, 55 Borghese, 3 Dos Santos, 29 Garofalo, 54 Bogliacino, 5 Donati (c), 6 De Falco, 7 Rivas, 10 Forestieri, 83 De Paula

1 Gori, 5 Pomante, 4 De Franco, 2 Nigro, 3 Di Maio, 11 Bolzan, 6 De Liguori (c),

20 Scalise, 70 Farias, 10 Negro, 9 Castaldo

5www.ilnuovogalletto.it17 Sett embre 2011Stadio San Nicola

ore 15.00 CLASSIFICA

di Davide LATTANZI

l'erede di barreto

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“Sembra Barreto”. Così ha senten-ziato chi ha visto Fernando Fore-sti eri nelle giornate di vena. Ed in

eff etti l’italo argenti no possiede i colpi per far rivivere al San Nicola le emo-zioni provocate dall’att accante brasi-liano. In fondo, dopo le parentesi con Genoa, Siena, Vicenza ed Empoli, per il 21enne nato a Rosario da genitori italiani, Bari rappresenta il classico treno da non perdere. Per dimostrare a tutti di essere un campione vero e non una delle tante promesse.

Fernando Foresti eri, l’inizio dell’av-ventura barese è stato all’altezza del-le sue aspett ati ve?“Avrei voluto dare molto di più. Inve-ce, sono rimasto un po’ bloccato. For-se ho avverti to il peso dell’att esa nei miei confronti da parte di una piazza così importante. Ma io non mollo. Devo conti nuare a lavorare al massi-mo per dimostrare le mie qualità”.Il fatt o che i baresi confi dino in lei è anche un segnale di fi ducia.“Infatti non sono penti to della scelta. Bari è una citt à calorosa, innamorata del calcio. Il posto giusto per la mia af-fermazione. Devo solo conquistare la sti ma del San Nicola. Fermo restando che le gare si giocano in undici: solo Maradona era in grado di risolverle da solo”.

Non pensa che sarebbe più effi cace se giocasse più vicino alla porta?“In eff etti , partendo da lontano arri-vo più stanco alla conclusione. Ma il mister mi chiede questo lavoro: perciò devo abituarmi a fati care senza per-dere lucidità sott o rete. D’altra parte, se difendono campioni come Cristi ano Ronaldo o Messi, perché non dovrei farlo io?”.Dica la verità: quanto l’aiuterebbe un gol in questo momento?“Mi caricherebbe tanti ssimo. Soprat-tutt o se arrivasse al San Nicola perché raff orzerebbe il rapporto con la gente. L’importante, però, è che il Bari torni a vincere. Non mi piace la scusa che il campionato di B è lungo: ogni punto perso per strada può pesare alla resa dei conti . Noi possiamo puntare ai play off , ma dobbiamo alzare il passo. Fin da oggi con la Nocerina”.In Argenti na la chiamavano “El Topa”. Perché?“Signifi ca “la ruspa”. Un soprannome che mi è stato affi bbiato perché anzi-ché dribblare gli avversari, li travolge-vo in pieno. A Bari, invece, sostengono che ricordo Barreto: sarei felicissimo se riuscissi a compiere anche solo metà delle sue prodezze…”.

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