13
IL GERMOGLIO 1 N.4 | NOVEMBRE 2007 | SPEDIZIONE IN ALLEGATO A IL POPOLO n. 4 Il prete, uomo della memoria Ogni prete opera nell’ambito di una comunità per rendere fecondo nel tempo il Vangelo: opera dentro una comuni- tà, con la comunità e per la comunità. Con delle incom- benze specifiche: perché la Parola arrivi a tutti e con essa il dono dei sacramenti, per far sì che l’esperienza di fede venga vissuta non isolatamente ma nella Chiesa. Ogni prete quindi opera perché questo abbia ad accade- re giorno dopo giorno. Qualche prete viene distaccato per operare più da vicino alla formazione dei nuovi preti e a sostegno della “missione” dei preti in una diocesi. È quello che ora è toccato a me ed è con sentimenti di riconoscenza nei confronti di chi mi ha coinvolto in que- sto compito e con sentimenti di fiducia per il futuro che mi attende che inizio ad operare in seminario, sapendo di poter contare su tanti collaboratori. A partire da dove don Maurizio è arrivato con il suo lavoro, continuando le tante e intelligenti iniziative da lui avviate, di fatto il modo migliore per dirgli un grande grazie per quanto ha sviluppato per il Seminario. Il prete. Ero al funerale di don Raffaello e passando in mez- zo a tanta gente riunita per la circostanza, come sospesa in un profondo silenzio, mi sono chiesto: perché una così grande folla di gente a salutare un prete che muore? Certamente per la simpatia di cui don Raffaello aveva saputo circondarsi, mi rispondevo, ma anche perché era un prete quello che veniva salutato, strettamente con- giunto alla vita e all’opera del Signore Gesù: che aiuta a ricordare i grandi avvenimenti che hanno dato il via ad un altro modo di pensare e realizzare la vita di ogni gior- no, attorno a quel Figlio che ha assunto la nostra umani- tà (l’uomo della memoria il prete); che aiuta a guardare avanti per una speranza che non muore, ben altra rispet- to alle tante speranza di cui si fa esperienza lungo l’arco di una vita ma che lasciano come sospesi nel vuoto se non anche stanchi e rassegnati, senza una valida pro- spettiva (l’uomo del futuro il prete); che propone e favo- risce una vita di relazione, dove è bello stare insieme, accogliere, aiutare, far affidamento gli uni degli altri, sen- za doppi fini o per il solo interesse individuale (l’uomo della comunità il prete o l’uomo dell’eucaristia). Sarà anche faticoso fare il prete, talvolta anche fuori moda, eppure se riesce a mettere a disposizione della gente tutti questi doni… ben venga il prete. Una preghie- ra allora per don Raffaello, per tutti i preti, per i semina- risti e per le comunità, le famiglie, i giovani e i ragazzi che si mettono sulla via di assicurare alla chiesa il prete, le sue mani generose e il suo cuore aperto al Signore e ad ogni altro uomo e fratello. don Giosuè Tosoni, Rettore del Seminario Pordenone, 11 ottobre 2007

Il prete, uomo della memoria - seminario.pn.it · Nel seminario maggiore ce ne sono otto: d. Matteo Lazzarin, da poco ordinato diacono (VII anno), Andrea Dazzan, Francesco Rosu e

  • Upload
    others

  • View
    6

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Il prete, uomo della memoria - seminario.pn.it · Nel seminario maggiore ce ne sono otto: d. Matteo Lazzarin, da poco ordinato diacono (VII anno), Andrea Dazzan, Francesco Rosu e

IL GERMOGLIO 1

N.4 | NOVEMBRE 2007 | SPEDIZIONE IN ALLEGATO A IL POPOLO n.4

Il prete, uomodella memoria

Ogni prete opera nell’ambito di una comunità per renderefecondo nel tempo il Vangelo: opera dentro una comuni-tà, con la comunità e per la comunità. Con delle incom-benze specifiche: perché la Parola arrivi a tutti e con essail dono dei sacramenti, per far sì che l’esperienza di fedevenga vissuta non isolatamente ma nella Chiesa.

Ogni prete quindi opera perché questo abbia ad accade-re giorno dopo giorno. Qualche prete viene distaccatoper operare più da vicino alla formazione dei nuovi pretie a sostegno della “missione” dei preti in una diocesi.È quello che ora è toccato a me ed è con sentimenti diriconoscenza nei confronti di chi mi ha coinvolto in que-sto compito e con sentimenti di fiducia per il futuro chemi attende che inizio ad operare in seminario, sapendodi poter contare su tanti collaboratori. A partire da dovedon Maurizio è arrivato con il suo lavoro, continuando letante e intelligenti iniziative da lui avviate, di fatto ilmodo migliore per dirgli un grande grazie per quanto hasviluppato per il Seminario.

Il prete. Ero al funerale di don Raffaello e passando in mez-zo a tanta gente riunita per la circostanza, come sospesain un profondo silenzio, mi sono chiesto: perché una così

grande folla di gente a salutare un prete che muore?Certamente per la simpatia di cui don Raffaello avevasaputo circondarsi, mi rispondevo, ma anche perché eraun prete quello che veniva salutato, strettamente con-giunto alla vita e all’opera del Signore Gesù: che aiuta aricordare i grandi avvenimenti che hanno dato il via adun altro modo di pensare e realizzare la vita di ogni gior-no, attorno a quel Figlio che ha assunto la nostra umani-tà (l’uomo della memoria il prete); che aiuta a guardareavanti per una speranza che non muore, ben altra rispet-to alle tante speranza di cui si fa esperienza lungo l’arcodi una vita ma che lasciano come sospesi nel vuoto senon anche stanchi e rassegnati, senza una valida pro-spettiva (l’uomo del futuro il prete); che propone e favo-risce una vita di relazione, dove è bello stare insieme,accogliere, aiutare, far affidamento gli uni degli altri, sen-za doppi fini o per il solo interesse individuale (l’uomodella comunità il prete o l’uomo dell’eucaristia).Sarà anche faticoso fare il prete, talvolta anche fuorimoda, eppure se riesce a mettere a disposizione dellagente tutti questi doni… ben venga il prete. Una preghie-ra allora per don Raffaello, per tutti i preti, per i semina-risti e per le comunità, le famiglie, i giovani e i ragazziche si mettono sulla via di assicurare alla chiesa il prete,le sue mani generose e il suo cuore aperto al Signore ead ogni altro uomo e fratello.

don Giosuè Tosoni, Rettore del SeminarioPordenone, 11 ottobre 2007

Page 2: Il prete, uomo della memoria - seminario.pn.it · Nel seminario maggiore ce ne sono otto: d. Matteo Lazzarin, da poco ordinato diacono (VII anno), Andrea Dazzan, Francesco Rosu e

2 IL GERMOGLIO

La nuova Equipe educativa

del nostro Seminario

Da circa due mesi il Seminario diocesano ha ripresoa pieno regime il suo servizio di accompagnamento,di discernimento e di formazione a servizio dellevocazioni, in particolare per quei giovani che il Signoreha chiamato a seguirlo nel ministero presbiterale.Il loro percorso formativo è affidato alla responsabilitàdell’equipe educativa costituita da tre figure istituzionaliben precise: il Rettore, il Direttore spirituale e l’Animatore.Nel caso specifico del nostro seminario quest’annol’equipe comprende:1. Il Rettore don Giosuè Tosoni, che prende il posto didon Maurizio Girolami impegnato a Roma per gli studi;2. Il Vice-Rettore don Giuseppe Grillo che lascia l’incaricodi Animatore di Casa San Martino, ma mantiene quellodi Direttore del Centro Diocesano Vocazioni;3. Il Direttore Spirituale del Seminario maggioredon Sergio Deison (quest’anno è il nono anno per lui);svolge poi il servizio di confessore;4. Il Direttore Spirituale del Seminario Minoredon Roberto Tondato; confessore e pro-direttoredello Studio Teologico.5. L’Animatore della Comunità VocazionaleSan Martino don Federico Zanetti che rimaneDirettore della Pastorale Giovanile.Questo gruppo è coadiuvato dal corpo docenti perquanto riguarda la formazione teologica dei seminaristi,da don Giacomo Tesolin che svolge il servizio diconfessore straordinario una volta ogni quindici giornie da don Sergio Giavedon che offre un preziososervizio su più fronti: confessione, accoglienza deigruppi, celebrazione delle messe, supervisoregenerale nella manutenzione ordinaria.

Ma chi e quanti sono i seminaristi quest’anno?

Nel seminario maggiore ce ne sono otto:d. Matteo Lazzarin, da poco ordinato diacono (VII anno),Andrea Dazzan, Francesco Rosu e Gabriele Cercato(V anno), Stefano Vuaran (IV anno), Martino Della Biancae Enrico Facca (III anno), Luca Buzziol (II anno).C’è anche il diacono d. Pasquale Rea che insieme ad. Matteo è presente in seminario un giorno e mezzola settimana per frequentare alcuni corsi e che saràordinato sacerdote il prossimo 24 novembre a Concordia.Nella comunità Vocazionale vivono Corrado Della Rosae Mauro Tadiotto (II anno) e Andrea De Pieri;sono presenti anche i tre ragazzi del seminario minore:Marco Moretto (III liceo classico), Luca Crema (IV liceoscientifico) e Stefano Benvenuto (III superiore IPSIA).

Desideriamo esprimere tutta la nostra gratitudine aMaria Freschi, sorella del vescovo Abramo, per averdonato al seminario, lo scorso mese di luglio, la casaMons. Abramo Freschi che si trova a Sappada.Nel suo articolo apparso per l’occasione ne Il Popolo(9 settembre 2007) don Maurizio scrive: «La signorinaMaria con questo atto di donazione ha manifestatoancora una volta l’affetto e la dedizione con cui Mons.Abramo ha speso le sue energie di vescovo per il benedella nostra Diocesi». Sono undici anni che il seminariousufruisce di questa casa soprattutto nel mese disettembre per “ricompattare” il gruppo dei seminaristied educatori dopo le molteplici attività estive, conmomenti di riposo, di svago e di programmazione delnuovo anno. Questa estate la casa ha ospitato alcuniragazzi e giovani per due campi vocazionali organizzatidal seminario.

Un regalo al Seminario…

Page 3: Il prete, uomo della memoria - seminario.pn.it · Nel seminario maggiore ce ne sono otto: d. Matteo Lazzarin, da poco ordinato diacono (VII anno), Andrea Dazzan, Francesco Rosu e

IL GERMOGLIO 3

È uscito nel novembre 2006 daparte della Conferenza EpiscopaleItaliana, nella sua edizione definitiva,un testo che porta questo titolo

“La formazione dei presbiterinella chiesa italiana - Orientamentie norme per i Seminari”.

Dagli addetti ai lavori il testo vienechiamato con un nome latino“Ratio”: ad indicare un sistemaeducativo, un metodo, una regolaa cui fare riferimento nellaformazione dei giovani chiamatiad accogliere nella loro vita il donodel sacerdozio.Questa nuova ratio nasce ancorauna volta dalla sollecitudinedei nostri vescovi e dalla lororinnovata riflessione:1. sulla natura e la missione

del ministero presbiterale,non in astratto, ma nel contestoecclesiale italiano;

2. sulla promozione della vocazionepresbiterale e sui percorsipedagogici adeguati;

3. sulla comunità delseminario maggiore;

4. sul regolamento deglistudi teologici.

Sono i quattro capitoli in cuiè suddivisa l’intera opera.

Cosa vuole essere questo testonell’intenzione dei nostri vescovi?Non una esortazione apostolica,non un semplice regolamento,ma piuttosto un testo pedagogico e normativo insieme, che partedalla riconferma del modellopastorale del prete, per giungeread una ulteriore precisazione dellasua identità colta nel suo vissutoesistenziale.

Quali le scelte formative privilegiate?Alcune sono assunte interamentedalla ricca tradizione precedente:la visione pastorale del prete,l’idea del seminario come comunitàecclesiale attorno a Gesù, la possibilitàdel Seminario minore per iniziare ildiscernimento, la struttura educativadi fondo con le quattro dimensioni:umana, spirituale, culturale e pasto-rale, affidata ad una equipe educativa(rettore, docenti ed educatori).Altre scelte risultano come fortiaccentuazioni di alcuni elementi quali:la centralità dell’esperienza di fede,incisiva e coinvolgente anche inrapporto al piano emotivo, affettivo;l’educazione alla dimensioneecclesiale della fede, che non deveessere un riflusso intimistico néqualcosa di autoreferenziale;lo studio della teologia presentataanche come strumento per dialogarecon la cultura;l’intero presbiterio consideratocome una fraternità sacramentale;

l’integrazione armonica di tuttele dimensioni della formazione;e la dimensione missionaria dellaformazione stessa.

C’è qualcosa di radicalmente nuovo?Il nuovo ci pare di scorgerlo:nello spazio destinato alle comunitàpropedeutiche, in collegamento conil seminario maggiore;nella valorizzazione della spiritualitàdiocesana sia per il proprio camminodi santificazione sia per il servizioalla propria chiesa particolare;l’insistenza sulla formazione dipersonalità solide, costruite anchecon l’apporto delle scienze umane,e il processo sempre attentoe scrupoloso del discernimentovocazionale.

Possiamo chiederci: quale prete staalla base di questa nuova ratio?Un uomo consistente, un pretecredente, capace di relazioni sane,un ministro con una forte spiritualitàdiocesana. A chi legge queste righechiediamo di meditare questeriflessioni, di partecipare e diconcorrere, con la testimonianzae la preghiera, il dialogo e l’amicizia,alla formazione dei nostri giovaniseminaristi, perché diventino pretie uomini di comunione, segnatidalla carità pastorale e da quellagioia che è l’unità di misuraevangelica del dono di sé.

don Sergio Deison

La Nuova Ratio:

La formazione nei seminariPer quale prete?

Annunciin breve…Le celebrazioni in cui i seminaristiricevono i ministeri o gli ordini sacrisono momenti belli e ricchi di Graziaper tutti, ma in particolare per i giovanistessi e per il seminario che vede inloro compiersi quel percorso formativopiù o meno lungo a cui il Signoreli aveva chiamati affidandoli alla curadella sua Chiesa.• Lo scorso 29 settembre presso lacomunità parrocchiale di AnnoneVeneto, Matteo Lazzarinè stato ordinato Diacono.

• Un pensiero e un saluto particolareva anche a Simone Agrini, seminaristadella Diocesi di Trieste, che haterminato lo scorso anno l’iterformativo nel nostro seminario e chepresto, il 18 novembre, riceverà l’ordinedel Diaconato presso la parrocchia deiSS. Pietro e Paolo a Trieste.• Il 24 novembre, presso la Cattedraledi Concordia, il diacono don PasqualeRea sarò ordinato sacerdote.

Vogliamo approfittare per fare a tutti unappello alla preghiera per questi giovani,per tutti i seminaristi, per quanti altriportano nel cuore il grande dono delsacerdozio e ancora non lo sanno…

Un grazie speciale va a tutte quelle personeche hanno aderito generosamente alMonastero invisibile, l’operazione 744con l’impegno fisso di pregare un’ora almese per le vocazioni. Il Signore nonlascerà cadere nessuna di queste voci checon fede e perseveranza a Lui si innalzano.

Non possiamo dimenticare il dono deiquattro sacerdoti che in modi, tempi eluoghi diversi hanno servito generosamentela nostra Diocesi e che in questi ultimimesi sono ritornati alla casa del Padre:don Benedetto Heiderstorf, don RaffaelloMartin e don Bruno Fontana,Mons. Luigi Spangaro.

Page 4: Il prete, uomo della memoria - seminario.pn.it · Nel seminario maggiore ce ne sono otto: d. Matteo Lazzarin, da poco ordinato diacono (VII anno), Andrea Dazzan, Francesco Rosu e

4 IL GERMOGLIO

Arrivare nei pressi di un rifugio, durante una camminatain montagna, ridesta la gioia, la soddisfazione e animail desiderio di entrare per rinfrancare il passo, tenendoben presente la mèta.Sono Andrea, ho 24 anni e sono il primo di tre fratelli.Provengo da una parrocchia della diocesi di Padova.Ho scelto di riprendere l’itinerario formativo pressoil Seminario diocesano di Concordia-Pordenone.Il cammino dal Seminario diocesano di Padova è statoancora in salita, con i tratti ripidi di un ‘sì’ da pronunciaree confermare con fedeltà, con alcuni bivi da imboccare.Accompagnato dalla mia famiglia, dagli amici più carie da amici preti, ho scelto di seguire il Signore inserendomiin questa realtà ecclesiale, risiedendo nella comunitàvocazionale “San Martino” e prestando servizio pastoralenella parrocchia di Fossalta.Alla salita del sentiero su cui, in particolare negli ultimianni, mi sono impegnato a maturare come persona autenticae come giovane discepolo di Gesù vivendo nella quotidianità,ora trovo ristoro in questo Seminario e in questa nuovadiocesi.Trovo il ristoro in cui sostare per continuare lamia formazione umana, spirituale e intellettuale dandomil’opportunità di crescere nella mia umanità e nella vocazioneal dono della mia vita per il Signore e per i fratelli.Qui accolgo e vivo il tempo di coltivare e gustare l’intimitàcon il Signore, per conformare la mia vita a Lui, lasciandomiinebriare del suo amore e diventandone strumento umile.E assaporo la bellezza semplice dello stare insieme, delcondividere con nuovi amici il camminare verso di Lui,il donarsi a Lui con cuore libero, volgendo lo sguardo allavetta, al Signore che mi chiama a seguirlo da vicino. È Luiquella mèta a cui volgo lo sguardo con fiducia e speranza.

Andrea De Pieri

Otto sotto il tetto

Otto è il numero degli abitanti di Casa San Martino chequest’anno ospita, insieme ai giovani della comunitàvocazionale, alcuni ragazzi delle superiori. I numeri di questidue gruppetti, tre da una parte e tre dall’altra, sono tali che,per quanto un tempo si dicesse tres faciunt chorum, fa sorriderel’idea di chiamarli comunità.Anche per questo si è pensatoche la strada da percorrere fosse unire le forze.Alla prova diqualche mese di convivenza i locali della “casetta” hannodimostrato di essere adatti ad accogliere insieme alla comunitàvocazionale anche Marco, Stefano e Luca, i tre ragazzi dellesuperiori che vivono in Seminario. Con l’arrivo poi didon Federico Zanetti, come animatore, e la partecipazionealla preghiera e ad altri momenti di chi scrive queste righe,le presenze sotto il tetto di San Martino raggiungono il totaledi otto. Pur avendo ritmi e percorsi necessariamente differenti,abbiamo cercato di darci alcuni appuntamenti comuni,come la preghiera del mattino, proposta a turno dai ragazzi.Incominciamo insieme la giornata, per poi ritrovarcial rientro dalla scuola per il pranzo e altri appuntamenticomuni: qualche partita, piccoli lavori nel parco e la Messa.Compiti e ruoli sono equamente divisi, dalle pulizie alrifornimento della dispensa: ognuno porta il suo contributoin base a capacità, tempi, età.Aspetto quest’ultimo menoproblematico di quello che si potrebbe pensare.Questi mesi infatti ci hanno mostrato come siano bellie stimolanti i confronti tra chi è in dirittura d’arrivo neldiscernimento della vocazione e chi ancora è in cammino.Quasi un’educazione reciproca tra quanti non hanno mossomolti passi al di fuori della parrocchia e della scuola, e quanti,invece, hanno conosciuto qualcosa del mondo del lavoro odell’università: in questo, infatti, qualche anno in più o qualcheesperienza in più fanno, in senso buono, la differenza.

don Roberto Tondato, padre spirituale Seminario Minore

Page 5: Il prete, uomo della memoria - seminario.pn.it · Nel seminario maggiore ce ne sono otto: d. Matteo Lazzarin, da poco ordinato diacono (VII anno), Andrea Dazzan, Francesco Rosu e

“Ricevi il libro delle santeScritture e trasmettifedelmente la Paroladi Dio perchè germoglie fruttifichi nel cuore degliuomini”. Con queste paroleil 17 dicembre il vescovomi consegnerà la SacraScrittura, concludendoil rito in cui sarò istituitonel ministero di lettore.Mi colpiscono tali paroleperché esprimono bene ilsenso profondo di questoministero: “trasmetterefedelmente la Parola diDio”, essere annunciatoredel messaggio disperanza ad ogni personache incontro, esserecollaboratore dell’operasalvifica di Cristo.Questo servizio a cuisono chiamato esige peròfondamenta forti, unanuova disponibilità delcuore e una maggioreadesione alla Parola diDio, come ricorda un’altra

frase del Rito: “È quindinecessario che, mentreannunzi agli altri la Paroladi Dio, sappi accoglierlain te stesso con pienadocilità alla Spirito Santo;meditala ogni giorno peracquistarne una conoscenzasempre più viva epenetrante, ma soprattuttorendi testimonianza conla tua vita al nostroSalvatore Gesù Cristo”.Parole impegnative, cheprovocano, perché micostringono a riconoscereche la Parola di Dio non èqualcosa di complementarenella mia vita ma è ciòche le dà senso inprofondità, è la vitastessa, e che solamentecon un ascolto attento,guidato dalla grazia delloSpirito Santo, possogustare e testimoniaretutta la sua grandezza.

Gabriele Cercato

IL GERMOGLIO 5

Il percorso per… arrivare al sacerdozio

Accolitato

Lettorato di Gabriele

Accolitato di Andrea

Ammissione di Stefano

Continuando il nostro percorso sulle tappe daraggiungere per arrivare al dono del sacerdozio,siamo arrivati alla terza. Nell’ultimo numero del nostrogiornalino ci eravamo fermati a descrivere il ministerodel Lettorato; ora, invece, scopriremo quellodell’Accolitato. Ricevendo questo dono, il candidatosi impegna a curare il servizio dell’altare, aiutando ildiacono e il sacerdote nelle celebrazioni, specialmentenella Messa; può, inoltre, distribuire la Santa Comunionee, in circostanze straordinarie, presiedere l’adorazioneeucaristica. In che cosa consiste il rito? Dopo esserestato chiamato dal diacono, il futuro accolito, alzandosiin piedi, dice. “Eccomi”. Quindi, viene benedetto dalVescovo e così istituito nel nuovo ministero; gli vengonopoi consegnate le offerte del pane e del vino che servonoper la Messa come segno del suo nuovo compito nellaChiesa. Il 17 dicembre avremo la gioia di accompagnarein questa tappa un nostro compagno: Andrea Dazzan,come lui stesso vi racconta in questo numero delGermoglio. A lui facciamo tutti i nostri auguri peril suo cammino, perché possa camminare con fiducia esperanza in questo sentiero affascinante che il Signoreha tracciato per ciascuno di noi.

Stefano V.

Dal 17 dicembre, data incui sarò istituito accolito,sarà mio compito curareil servizio dell’altare, aiutareil diacono e il sacerdotenelle azioni liturgichee distribuire la SantaComunione. Sarò pertantochiamato a rendere attualeil comandamento lasciatocida Gesù di amarci l’unl’altro come Lui ci haamati. Preparandomi aricevere questo ministeromi sono venuti alla mentetanti momenti significatividi contatto con l’Eucaristia.Desidero ricordarne alcuniin modo particolare:la mia Prima Comunioneattesa, preparata e vissutacon tanta intensità assie-me al Parroco, allecatechiste e agli amici.La Santa Comunione

portata a casa per mianonna, gravemente malata,che diventava momentodi fede e di preghiera pertutta la famiglia.L’adorazione eucaristicanella chiesa dell’O.P.S.A.a Sarmeola (Pd) durantel’anno di servizio e carità.Soprattutto questo è statoed è il tempo più bello eprezioso “cuore a cuore”con il Signore Gesù vivoe presente nell’Eucaristia.A voi che leggete chiedodi ricordarmi nelle vostrepreghiere per poter viveresempre più intensamenteil Sacrificio del Signore epoter conformare a Lui ilmio essere e il mio operarenel cammino di formazioneal presbiterato.

Andrea Dazzan

“Eccomi”: questa è laparola che esprime tuttoil significato di quanto hovissuto lo scorso 18 ottobre.Quel giorno, infatti, hodetto quella parola per laprima volta ad alta vocedavanti al Vescovo e atutta la Chiesa per essereammesso fra i candidatiagli Ordini sacri. Con ilrito dell’ammissione,primo passo ufficialeverso il sacerdozio,si esprime pubblicamentela propria disponibilità aseguire il Signore in questastrada, e il Vescovoriconosce la presenzadi una chiamata divina esceglie il candidato perchési prepari a riceverequesto Sacramento.“Eccomi”: con questaparola anch’io ho espressoil mio sì alla volontà diDio. Ho vissuto questomomento con grande

emozione per l’impegnoche stavo assumendo; maè stato per me soprattuttoun momento di grazia:anche se ero io a parlare,sapevo e sentivo chequesto impegno erasostenuto dal Signore,che mi ha chiamato eguidato fino ad ora e miattira a Lui con il suoamore infinito.Con l’aiuto del suo Spiritoora continuo il miopercorso di formazione,certo che il dono che miha fatto non verràdisperso, perché c’è Lui aconfermarlo e a sostenerlogiorno dopo giorno.

Stefano Vuaran

Page 6: Il prete, uomo della memoria - seminario.pn.it · Nel seminario maggiore ce ne sono otto: d. Matteo Lazzarin, da poco ordinato diacono (VII anno), Andrea Dazzan, Francesco Rosu e

6 IL GERMOGLIO

L’estate: tempo di ”riposo”...

È stato un grande e straordinario segno di comunità e di chiesaL’ultima settimana di luglio a Bibione eravamo in 150 giovani dai 17 ai 40 anni da tuttaItalia tra cui 10 maltesi per portare l’annuncio in spiaggia e in strada che il Signore amae perdona ogni uomo e per dare la possibilità di incontrarlo di persona.Proporre agli altri l’accostamento a Gesù Eucaristia di notte in una chiesa costruita inspiaggia apposta per l’evento nasce dal desiderio di trasmettere la bellezza dell’incontropersonale con il risorto.L’evangelizzazione si è concretizzata in diversi modi: animazione di spiaggia, intrattenimentiper bambini, annuncio in pedalò, incontro a tu per tu con le persone lungo le strade diBibione e accoglienza in chiesa. Queste sono le sentinelle del mattino.In questa settimana oltre a evangelizzare abbiamo fatto una forte esperienza di chiesanel condividere la propria vita con fratelli che non conoscevamo, nel pregare insiemeper la riuscita della missione (far si che gli altri incontrino il vero Amore), nella calorosaaccoglienza e ospitalità della comunità parrocchiale di Bibione.

Mauro ed Enrico

Una delle più forti e impegnative esperienze che il Seminario propone a noi seminaristiè sicuramente il pellegrinaggio diocesano a Lourdes al seguito dell’UNITALSI.Infatti il ruolo di barelliere ti mette alla prova su più fronti. Innanzi tutto ci era richiestodi metterci al servizio costantemente nell’assistenza ai malati. Questo comportava losvegliarsi presto la mattina e trascorrere l’intera giornata a completa disposizione dei malati,specialmente per accompagnarli alle varie celebrazioni proposte dal vescovo, allo scopodi vivere pienamente lo spirito di preghiera e di devozione che pervade il più famososantuario mariano del mondo. Ma non bisogna pensare che tutto ciò sia stato solo un este-nuante lavoro. Infatti un tale servizio non esiste senza un forte coinvolgimento nel rapportoche si instaura con i malati: la cosa più bella è scoprire in loro una serenità che a volte a noimanca e una ricchezza che ti fa capire di aver ricevuto molto più di quanto hai dato.

Martino e Corrado

Lourdes,

la ricchezza

di un

servizio

“Una lucenella notte”

incontropersonalecon Gesù

Page 7: Il prete, uomo della memoria - seminario.pn.it · Nel seminario maggiore ce ne sono otto: d. Matteo Lazzarin, da poco ordinato diacono (VII anno), Andrea Dazzan, Francesco Rosu e

IL GERMOGLIO 7

...servizio e vita in Lui

Dal 09 agosto al 08 settembre il Seminario ci ha dato la possibilità di vivere un’esperienzamolto significativa: il “Mese Ignaziano” presso la comunità dei Gesuiti di Bassano delGrappa, guidati da p. Mario Marcolini e sr. Gabriella Mian. Si tratta di un corso di esercizispirituali secondo il metodo di Sant’Ignazio, avendo come obbiettivo la presa di coscienzadi ciò che siamo e come possiamo servire meglio il Signore. Se all’inizio la difficoltà eraquella di riuscire a sgombrare la mente dai vari pensieri che avevamo, con il passare deigiorni questa difficoltà si sentiva meno, lasciando maggior spazio all’incontro diretto conla Parola di Dio. Per la riuscita di questa esperienza hanno contribuito la grazia di Dio,la nostra disponibilità all’ascolto, la fedeltà alla preghiera, l’accompagnamento da partedelle guide con le quali dovevamo confrontarci ogni due giorni.Abbiamo concluso il corso e siamo tornati a casa molto entusiasti e contenti dell’esperienzafatta, un’esperienza che ci ha confermato ulteriormente nella decisione di donare tutta lanostra vita al Signore nel sacerdozio.

Gabriele e Francisc

Il Mese

Ignaziano

Lo scorso giugno abbiamo partecipato ad un percorso di introduzione al canto gregorianoche si è svolto nell’Abbazia benedettina di Subiaco, vicino Roma. Lo scopo è statoapprofondire le nostre conoscenze su questo grande patrimonio artistico, ma soprattuttospirituale della Chiesa, e affinare la nostra sensibilità liturgica. I relatori ci hanno presentatocon passione la storia del canto gregoriano e il suo contributo per il repertorio non solosacro ma anche profano dei secoli successivi. Il corso era aperto a tutti i seminaristi d’Italia;con noi ce n’erano circa trenta, e ogni pomeriggio partecipavamo alle prove di canto peranimare la Messa solenne della domenica, con la quale si è concluso il corso. Importanteper noi è stato anche unirci alla preghiera dei monaci benedettini nella chiesa dell’Abbaziain un clima di intenso raccoglimento, nel quale il canto gregoriano, risuonando, innalzavai nostri animi.

Corrado, Francisc e Stefano V.

Cantando il

gregoriano

Dal 30 luglio al 5 agosto 2007 la Casa Alpina di Cimolais ha ospitato 51 giovani provenientida diverse parrocchie della nostra diocesi per vivere l’esperienza del “Campo Orientamento”di Azione Cattolica. Il campo orientamento è un’esperienza molto forte nella quale ilgiovane si confronta con se stesso e con gli altri alla luce della Parola di Dio su quelloche è il progetto di vita, la propria vocazione.Questo campo è stato per me una bellissima esperienza. Prima di tutto perché ho potutovedere giovani fortemente e profondamente desiderosi di mettersi in gioco su temi non poitanto semplici che vanno dai desideri e progetti fino ai valori e al progetto di Dio per lapropria vita; dall’esperienza del limite al dar risposta concreta nel servizio al prossimo, ecc.Centrale è stata sentita poi l’esperienza dell’adorazione eucaristica dove i giovani si sonoturnati lungo tutta la notte per vivere un profondo momento di preghiera davanti a Gesù.Il campo ha rappresentato per me inoltre una bella occasione per continuare a dir di sìgioiosamente alla scelta di vita che sto portando avanti proprio per la grande possibilitàdi testimonianza e di scambio avuta con i giovani e con l’equipe campo.

Enrico

Azione CattolicaCampoOrientamento

Diventaciò chesei!

Page 8: Il prete, uomo della memoria - seminario.pn.it · Nel seminario maggiore ce ne sono otto: d. Matteo Lazzarin, da poco ordinato diacono (VII anno), Andrea Dazzan, Francesco Rosu e

8 IL GERMOGLIO

Ecco le parole dell’inno che ci ha accolti nella spianatadi Montorso dopo una lunga e faticosa camminata,condivisa con altre migliaia di giovani da tutta Italiae dal mondo.In realtà, i 2 giorni a Loreto sono stati solo la conclusionedi un’esperienza cominciata già il 29 agosto nelladiocesi di Forlì. Ospitati nella cittadina di Forlimpopoli,abbiamo avuto l’occasione di ascoltare numerosetestimonianze, in particolare quella di due giovaniseminaristi: un burundese ed un iracheno. Vi lasciamoimmaginare cosa possono averci raccontato: l’unicadomanda che gli abbiamo rivolto è stata cosa vuol direessere cristiani nei loro paesi di origine. Ci hannorisposto che per loro seguire Cristo e confidare in Luiè la cosa fondamentale; anzi, si sono stupiti di trovareproprio in Italia e a Roma dei giovani che si vergognanodi dirsi cristiani, mentre loro rischiano la vita ognigiorno per il Suo nome.Secondo lo spirito dell’Agorà dei Giovani, abbiamopotuto confrontarci su alcune tematiche quali il valoredel tempo della comunicazione. Da questi confrontisono nati degli slogan (come “No slogan”, “Frasi fatte?Fatti di frasi! Una Parola su 1000 si è fatta... carne”,“Panta rei, Carpe diem, Life is now, Vivi il tempo”),ripresi all’incontro del 31 agosto a Forlì, con tutti igruppi ospitati dalla diocesi. Fra i vari luoghi che abbiamo avuto l’occasione divisitare, uno speciale ricordo va al Museo Interreligiosodi Bertinoro. Un’area dedicata alle tre grandi religionimonoteistiche, in cui poter scoprire e approfondiresimilitudini, diversità e ricchezze.Infine, l’atteso, grande incontro a Loreto! Ci siamoritrovati in più di 500.000 ad ascoltare le parole delPapa durante la veglia di sabato e la celebrazioneeucaristica di domenica. “Il messaggio è questo” hadetto il Santo Padre “Non seguite la via dell’orgoglio,bensì quella dell’umiltà. Andate controcorrente,non ascoltate le voci che propagandano modelli di vitaimprontati all’arroganza e alla violenza! Siate vigilanti!Siate critici! Non abbiate paura, cari amici, di preferirele vie alternative indicate dall’amore vero.Non abbiate paura di apparire diversi e di venir criticati.L’umiltà non è la via della rinuncia, ma del coraggio.”

L’Agorà dei Giovani a Loreto:andiamo controcorrente!

Page 9: Il prete, uomo della memoria - seminario.pn.it · Nel seminario maggiore ce ne sono otto: d. Matteo Lazzarin, da poco ordinato diacono (VII anno), Andrea Dazzan, Francesco Rosu e

Campo Vocazionale

Giovanile

Campo Vocazionale Giovanile:è questo il nome della nuovaproposta fatta ai ragazzi dellemedie e superiori, da partedel seminario, per cominciaread interrogarsi su quale stradail Signore chiama a seguirlo.Dal 27 al 29 giugno si è tenutoil primo di questi campi a Sappada.Attraverso brevi meditazioni (tenuteda don Maurizio), giochi a tema(proposti da d. Pasquale, Enrico eLuca), piccole scampagnate all’ariaaperta e tante risate, i ragazzi dellemedie hanno fatto un piccolodiscernimento per scoprire se ilsacerdozio, in un possibile futuro,sia la risposta giusta a questachiamata.Per le superiori il camposi è svolto dal 17 al 22 luglio,sempre a Sappada. Qui i ragazzi hanno cominciatoun discernimento più attento edimpegnativo, anche attraversoalcune esperienze indimenticabili:quella di andare a veder sorgerel’alba dalla cima di un monte…..Suggestivo no? E l’Angelusdel Papa a Lorenzago.

Luca B.

Samuel Junior

È una proposta nuova, rivolta aragazzi maschi dalla seconda mediaalla seconda superiore circa. L’ideaè quella di aiutare i partecipanti aimpostare una vita spirituale taleda permettere loro di aprire gliorecchi a una eventuale chiamatadel Signore alla vita presbiterale.La proposta non è pressante, marimane ben visibile sullo sfondo.Nei primi incontri il numero deipartecipanti è stato “timido”, mala qualità delle riflessioni e delloscambio è stato molto interessante.La vera novità avviene però tra unincontro e un altro. Con l’aiuto deiparroci dei ragazzi o di altri cristianidi buona volontà, i ragazzi sarannoaiutati non solo a partecipare confrutto agli incontri, ma ad applicarele cose imparate nella vita di ognigiorno. Il primo incontro, in ottobreha lasciato loro il compito di rileg-gere a casa i foglietti domenicali(da rubare in chiesa) per vederedal Vangelo i tratti della vitadi Gesù che piacciono di più. Altranota di novità è la delocalizzazione.La sede è triplice: Frattina,Concordia (oratorio) e Fannadi Maniago. Questa vicinanzadovrebbe permettere ai parrocidi incontrarli periodicamente,con molta semplicità. In questomodo, se poi scoprono di averela vocazione, sanno perfettamenteda dove è venuta: la quotidianavita parrocchiale.Prossimi incontri a Concordia(oratorio) domenica 9 dicembre,al Santuario di Fanna il 18 novembree a Frattina il 25 novembre.Info per Concordia don Ivano0421 270269, per Maniagodon Paolo 0427 71424, per Frattinadon Giuseppe 0434 644772.

Samuel Senior

Nel periodo della vita in cui sicompie la prima scelta importanteper il proprio futuro, il 4° e il 5°anno delle superiori, si rischiadi “fare i conti…senza l’oste” cioèsenza chiedersi cosa ne pensa Dio.Il gruppo Samuel Senior è formatoda giovani che vogliono impostareil proprio futuro in senso vocazionalelargo, ovvero capire come concordarecon il Signore la propria vita,sia che si tratti di vocazione dispeciale consacrazione che dellapiù diffusa vocazione matrimoniale.Il cammino fatto fin’ora li ha portatia prendere in considerazione chetra le tante cose che muovono ascegliere di qua o di là c’è ancheuna proposta di Dio.Le domande fondamentali cheanimano questi incontro sono due:- cosa vuol dire concretamentedecidere della propria vita tenendocome sfondo il Vangelo? - comesi fa una scelta vocazionale, qualisegni cercare e come leggerli?Il modo di procedere sarà ilseguente: pizza insieme, e poi atavola dibattito con persone chehanno già deciso di seguire unavocazione, questo permetterà diriflettere insieme e concretamentesui segni attraverso i quali si puòscoprire la propria vocazione.Presso la Parrocchiadell’Immacolata (Pordenone)una domenica sera al mese,dalle 19.00 alle 22.00. Il primoincontro si è tenuto il 28 ottobre ‘07;per le date successive rivolgersia don Corrado 0434 550006.

IL GERMOGLIO 9

Attività Vocazionali

Page 10: Il prete, uomo della memoria - seminario.pn.it · Nel seminario maggiore ce ne sono otto: d. Matteo Lazzarin, da poco ordinato diacono (VII anno), Andrea Dazzan, Francesco Rosu e

10 IL GERMOGLIO

Nello Scrigno della VitaIl terzo venerdì di ogni mese, moltissimi giovani della Diocesi si riunisconoin Seminario per un momento molto significativo di accostamentoalla Parola di Dio e all’adorazione eucaristica. Niente di nuovo, quindi.Ma proprio questi pilastri della spiritualità cristiana attirano in effetti moltipiù giovani del previsto. Forse perché è l’occasione di vivere in manieracomprensibile e con tutti gli ingredienti necessari le esperienze di fedeche ci consegna la tradizione. Chi vuole tenere ben presente il Signorenella sua vita e non dare per scontata la Parola di Dio o l’eucarestia,può partecipare con frutto. Tema di quest’anno: i sensi dello Spirito,per imparare ad ascoltare, udire, odorare, toccare, gustare la presenzadi Dio nella Parola e nella propria vita, il più concretamente possibile.Lo schema è quello ormai usuale: dopo l’introduzione nel canto e nell’ascolto,un momento di meditazione cui segue l’esposizione eucaristica.Dopo un momento di “assordante” silenzio c’è “l’ incrocio” ovveropossibilità di rimanere ancora in silenzio davanti al Signore, oppuredi condividere con altri riflessioni e impressioni, oppure di confessarsio avere un colloquio con un sacerdote. La conclusione in pieno stileeucaristico comprende uno spuntino in allegra compagnia.In Seminario dalle 20.30 alle 22.30

venerdì 19 ottobre, 16 novembre 2007

e 18 gennaio, 22 febbraio, 12 aprile, 16 maggio 2008.

Info: [email protected].

Il SentieroUn sentiero è una strada appena accennata, si inoltra in mezzo al bosco,e richiede attenzione perchè non venga smarrita; ha bisogno di un aiuto,di una guida, di una cartina, va continuamente battuta, altrimenti scomparecoperta dall’erba… Con questo nome abbiamo voluto intitolare un percorso annuale(un fine settimana al mese) da intraprendere insieme ai giovani dellaComunità Vocazionale San Martino. È un tempo che dà l’occasionedi vivere i diversi momenti della vita fraterna, ascoltando e meditandola Parola di Dio, in un clima di silenzio, di preghiera, amicizia e semplicecondivisione. L’invito è per quei giovani che intendono interrogarsie confrontarsi con la chiamata di Dio al sacerdozio. Gli educatori delSeminario sono sempre a disposizione per offrire, specie con i colloquie sempre con la preghiera, un aiuto e un consiglio per percorrere insiemequesto misterioso e affascinante sentiero che è il progetto di Dio.Il prossimo incontro si terrà il 19-20 gennaio 2008.

Per informazioni rivolgersi a don Federico o al sottoscritto, tel 0434 508611Don Giuseppe Grillo

Gli Esercizi SpiritualiDal 26 al 29 dicembre 2007 e dal 25 al 27 aprile 2008 in Seminario.

Don Federico e don Giuseppe in collaborazione con gli assistenti diocesanidell’Azione Cattolica, don Flavio Martin e don Dario Donei, organizzano gliEsercizi Spirituali aperti ai giovani dai 18 anni in su. Sappiamo che il tempo è prezioso non perché è denaro, ma perchéè il Signore, è il suo prezioso tempo, specialmente in quei giorni (se pur pochi)in cui stiamo con Lui in modo più intenso e ravvicinato: l’ascolto della suaParola e il tempo personale per la preghiera ci danno riposo nella faticae nel pianto conforto, drizzano ciò che è sviato e sanano ciò che sanguinaci fanno suoi discepoli.

Page 11: Il prete, uomo della memoria - seminario.pn.it · Nel seminario maggiore ce ne sono otto: d. Matteo Lazzarin, da poco ordinato diacono (VII anno), Andrea Dazzan, Francesco Rosu e

IL GERMOGLIO 11

Il ch

ieri

chet

to h

a u

n c

om

pit

o m

olt

o im

po

rtan

te: a

iuta

re il

sac

erd

ote

du

ran

te i

riti

; qu

esto

co

n d

ue

sco

pi:

evit

are

che

il sa

cerd

ote

deb

ba

mu

ove

rsi c

on

tin

uam

ente

in c

erca

di q

uel

lo d

i cu

i ha

bis

og

no

,e

dar

e ad

alc

un

i mo

men

ti d

ella

cel

ebra

zio

ne

un

to

no

più

so

len

ne.

Ci s

on

o m

olt

e co

se d

a sa

per

far

e b

ene,

e p

er q

ues

to è

nec

essa

rio

an

che

esse

re in

form

ati e

ben

pre

par

ati,

per

no

n f

are

bru

tte

fig

ure

su

ll’al

tare

e ce

leb

rare

co

rret

tam

ente

i sa

cram

enti

. Per

ciò

, da

qu

esto

nu

mer

od

el G

erm

oglio

tu, c

hie

rich

etto

, tro

vera

i un

a ru

bri

ca c

he

ti a

iute

rà in

qu

esto

com

pit

o, p

er c

apir

e il

sig

nif

icat

o d

el t

uo

ser

vizi

o, e

an

che

qu

alch

e p

aro

lad

iffi

cile

e q

ual

che

sug

ger

imen

to p

rati

co!

Inta

nto

div

erti

ti c

on

la v

ign

etta

ch

etr

ovi

in q

ues

ta p

agin

a, e

a r

isen

tirc

i nel

pro

ssim

o n

um

ero

del

Ger

mog

lio!

Ch

i e’

il c

hie

rich

ett

o?

L’angolo dei chierichetti

Page 12: Il prete, uomo della memoria - seminario.pn.it · Nel seminario maggiore ce ne sono otto: d. Matteo Lazzarin, da poco ordinato diacono (VII anno), Andrea Dazzan, Francesco Rosu e

Domenica 2 dicembre proseguonogli Incontri Vocazionali presso ilnostro seminario diocesano: • Talita Kum per ragazzi dalla primamedia alla quarta superiore; gliincontri saranno costruiti attornoalle parabole di Gesù per le scuolemedie, mentre per la prima e secon-da superiore a tema sono gli incon-tri di Gesù; l’eucaristia invece sarà ilfilo conduttore per i giovani di terzae quarta superiore.• La Scala di Giacobbe: un percorsobiennale per giovani dai 18 ai 30 anni.A tema episodi della vita di Samuele.• Hokmah: per gli adulti che lavore-ranno sui primi capitoli della Genesi.Gli incontri sono organizzati e accom-pagnati da sacerdoti, consacrati e

animatori; iniziano alle ore 9.00 e siconcludono con la Santa Messadelle ore 11.30, tutti i gruppi insiemenella Chiesa del seminario.

Lunedì 17 dicembre presso il semi-nario diocesano Andrea Dazzan rice-verà il ministero dell’Accolitato eGabriele Cercato quello del Lettorato

[email protected]

Con questo indirizzo e-mail è possi-bile tenere i contatti col seminario,soprattutto per i giovani che parteci-pano agli incontri dello Scrigno. Viinvitiamo a scrivere per offrire consi-gli, pareri, aiuti… condividendo cosìil comune servizio per l’evangelizza-zione e la crescita insieme nella fede.

Dal 10 al 17 febbraio educatori e semi-naristi saranno impegnati a tempopieno nella Settimana Vocazionaleche quest’anno si terrà presso leparrocchie della Forania di Fossalta.La presenza dei giovani seminaristiagli incontri di catechismo, con i cre-simandi, nelle scuole…con singoli efamiglie… sarà il dono semplice diuna testimonianza, stimolo preziosoper riflettere sul significato, l’impor-tanza e la bellezza di ogni vocazionee in particolare quella al ministerosacerdotale. Chiediamo a tutti diaccompagnarci nella preghiera

13 IL GERMOGLIO

Preghiera e CaritàIl nostro Seminario è stato costruito ed continua a vivere grazie ai lasciti chetante buone persone hanno voluto devolvere a favore dell’opera educativadel Seminario, che da più di 70 anni nella sede di Pordenone, ha formatogenerazioni di giovani al senso di umanità nello spirito del cristianesimo.Chiunque volesse contribuire anche economicamente per sostenere ilSeminario può farlo o tramite Conto corrente postale n. 10960599, oppureattraverso bonifico bancario alla Banca Popolare Friuladria CIN V, CAB 12508;ABI 05336 sul C/C 26500/83. Ringraziamo sentitamente quanti manifesteran-no l’affetto per i seminaristi anche attraverso l'aiuto economico.

Appuntamenti e avvisi

Sul presbiterio della chiesa delSeminario c’è un mosaico, opera delgesuita Marko Ivan Rupnik realizzatacirca due anni fa; rappresenta Gesù chespezza il pane. Il riferimento è a Lc24,13-35 in cui si racconta l’episodiodei Discepoli di Emmaus. I loro occhierano incapaci di riconoscerlo fino aquando, entrati in una locanda, Gesùcompie il gesto eucaristico dello spez-zare il pane facendosi riconoscere comecolui che, morto per noi, ora vive persempre e ci nutre alla mensa del suosacrificio. È vestito di bianco con rica-mi d’oro - lo splendore della sua vitadivina, la potenza della sua risurrezione– e rossi, segno del suo sacrificio cruen-to.Tiene fra le mani il pane spezzato ein mezzo il calice del vino che, per laposizione che occupa (sulla parte sini-stra del petto) rappresenta il sanguesgorgato dal suo costato. Il volto è incli-nato verso di noi come invito ad acco-starci alla sua mensa riconoscendolocome il nostro Salvatore, colui che hadato la vita per noi.

Signore Gesù fortifica nei loro santi propositicoloro che hanno dedicato la loro vita

alla tua chiesa nel prezioso ministero del Presbiterato.Tu che li hai chiamati al tuo servizio,

rendili perfetti cooperatori della tua operadi salvezza;

mediante il tuo spirito, moltiplicale chiamate al tuo servizio:

Tu leggi nei cuori,e sai che molti sono disposti a seguirti

e a lavorare per Te.

Padre nostro che sei nei cielidonaci sacerdoti secondo il tuo Cuore

Amen.

Seminario Diocesanodi Concordia-Pordenone

via Seminario, 133170 Pordenonetel. 0434.508611fax. 0434.508699Cod. Fisc. e P. IVA 00107760936www.seminario.pn.it

Page 13: Il prete, uomo della memoria - seminario.pn.it · Nel seminario maggiore ce ne sono otto: d. Matteo Lazzarin, da poco ordinato diacono (VII anno), Andrea Dazzan, Francesco Rosu e

AUT. DB/SISB/E 22655 del 16/05/2007