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Un sondaggio e un commento
Liceo “Marconi” – A.S. 2009/2010- V A
Il Quarantotto tra storia e memoria
Il sondaggio:composizione del campione
Il sondaggio:composizione del campione
Il sondaggio:composizione del campione
Il sondaggio:composizione del campione
Il sondaggio:domande e risposte
Il sondaggio:domande e risposte
Il sondaggio:domande e risposte
Il sondaggio:domande e risposte
Il sondaggio:chi ha risposto che cosa
Il sondaggio:chi ha risposto che cosa
Il sondaggio:chi ha risposto che cosa
Il sondaggio:chi ha risposto che cosa
Il sondaggio:chi ha risposto che cosa
Il sondaggio:chi ha risposto che cosa
Il sondaggio:chi ha risposto che cosa
Il sondaggio:chi ha risposto che cosa
Primo bilancio
• Come giudichi, in generale, l'esperienza?• Quali sono stati i punti maggiormente positivi?
• Ho imparato cose che non sapevo• Ho acquisito competenze che non possedevo• È stato divertente• Ho conosciuto gente• Altro: ___________
Primo bilancio
• Quali sono stati i punti maggiormente negativi?• Non è stata un'esperienza utile• Non è stata un'esperienza interessante• È stato stressante• Non ho conosciuto gente• Altro: ___________
Primo bilancio
• Negativo o positivo che sia il bilancio, che cosa ritieni di aver imparato?
• Sulla conoscenza storica• Sul rapporto storia-memoria• Su ciò che la gente (non) sa• Sulle conoscenze diffuse e condivise• Altro: ___________
Commento: storia e memoria
• Dire “Quarantotto” in espressioni come quelle considerate significa fare un'antonomasia (il nome proprio diventa nome comune):
• Si cristallizza il ricordo degli avvenimenti del 1848• Il ricordo si svincola dal contesto specifico per trovare impiego in contesti simili, analoghi, confrontabili.
Commento: storia e memoria
• Che cosa implica sapere o non sapere perché si dice “Quarantotto”?
• C'entrano, certo, le proprie conoscenze e la propria cultura.• C'entra, a un altro livello di discorso, il rapporto tra memoria e storia.
La memoria
• Aspetto interiore, individuale, privato• Studiato da neuroscienze e psicologia
• Aspetto esterno, culturale e sociale• Cultura e società intervengono:
• sui contenuti della memoria• sulle modalità di organizzazione, archiviazione e trasmissione di questi contenuti.
La memoria
• Secondo l'egittologo tedesco Jan Assmann*, la dimensione esterna della memoria comprende quattro ambiti:
• Memoria mimetica• Memoria delle cose• Memoria comunicativa• Memoria culturale
[*J. Assmann, La memoria culturale(1992), tr. it., Einaudi, Torino 1997, pp. XVI-XVII.]
Memoria mimetica
• Concerne il fare e l'agire.• Noi impariamo a fare e ad agire osservando e imitando gli altri.• Le guide scritte (libretti di istruzioni, libri di cucina, indicazioni di montaggio, ecc.) da sole non servono...
Memoria delle cose
• Concerne la memoria di cui sono investiti gli oggetti.• Gli oggetti riflettono l'immagine dell'uomo e del suo mondo:
• i nostri oggetti quotidiani• case, paesi e città• il paesaggio• veicoli, mezzi di trasporto...
Memoria comunicativa
• Concerne il linguaggio e l'interazione tra gli individui: comunicare i ricordi.
Memoria culturale
• Concerne la trasmissione del senso del passato all'interno dei gruppi sociali.• Riguarda le pratiche mimetiche, gli oggetti, la comunicazione, quando assumono una valenza significante in una società, creando cultura e identità.• Esempi:
• i riti religiosi• simboli, monumenti, templi...
Memoria comunicativa e culturale
• Assmann elabora uno schema per riassumere i caratteri della memoria comunicativa e della memoria culturale, nelle loro affinità e differenze*.
[J. Assmann, La memoria culturale,cit., p. 30.]
Memoria comunicativa Memoria culturale
Contenuto Esperienze storiche nel quadro di biografie individuali
Storia delle origini mitiche, eventi posti in un passato assoluto
Forme Informale, scarsamente formalizzata, spontanea, nata attraverso l'interazione; quotidianità
Istituzionale, con alto grado di formalizzazione; comunicazione cerimoniale, festa
Media Ricordo vivo sorretto da memorie organiche, da esperienze dirette e dal sentito dire
Oggettivazioni stabili, codificazione / performance simbolica e tradizionale in parole, immagini, danze, ecc.
Struttura temporale
80-100 anni, orizzonte temporale di tre-quattro generazioni che si sposta insieme al presente
Passato assoluto di una preistoria mitica
Detentori Non specifici, testimoni coevi appartenenti a una comunità del ricordo
Detentori specializzati della tradizione
Memoria comunicativa e culturale
• Alcune precisazioni:• “Mito” non si contrappone a “storia” come finzione a realtà.• “Mito” è «storia fondante», passato significativo.• A prescindere se sia reale o no.• Esempio: la Shoah per lo stato di Israele.
Memoria comunicativa e culturale
• Alcune precisazioni:• La storiografia è una forma di memoria culturale, sociale.• Così tutte le discipline storiche.• Esse trasmettono al gruppo sociale i ricordi che il gruppo sociale stesso intende salvaguardare:
• Il sapere fondativo dell'identità del gruppo.• Che in tal modo viene sottratto all'oblio.
“Oral history”
• Ramo della storiografia che si basa sui ricordi dei testimoni• Fa uso di interviste, inchieste orali.
“Oral history”
• Queste ricerche confermano che in tutte le società il ricordo vivo non risale più indietro di 50-100 anni (3-4 generazioni).
• Anche nella nostra.• Riguarda ciò di cui abbiamo esperienza diretta o che apprendiamo da testimoni degli avvenimenti.
“Oral history”
• Oltre questo lasso di tempo c'è una lacuna, una zona oscura di ricordo confuso
• Il floating gap (J. Vansina)• Si tratta comunque di una lacuna variabile.
• Oltre ancora c'è la memoria culturale.• Nella nostra società significa:
• I resti del passato (monumenti...);• Ciò che impariamo nei libri;• Ciò che impariamo a scuola.• Insomma, il passato istituzionalizzato.
Il Quarantotto tra storia e memoria
• Come interpretare le espressioni sul Quarantotto alla luce di quanto appena visto?
Il Quarantotto tra storia e memoria
• Le espressioni nascono nell'ambito della memoria comunicativa:
• Condivisione di un'esperienza di cui si è stati testimoni.
• Poi il ricordo sfuma e si confonde.• La confusione col 1948 da parte di chi ha vissuto gli anni del dopoguerra può essere spiegata così:
• Attribuzione all'ambito della memoria comunicativa di eventi ed espressioni relative che invece non vi fanno più parte.
Il Quarantotto tra storia e memoria
• Oggi possiamo apprendere le espressioni sul Quarantotto (come gli stessi avvenimenti del Quarantotto) solo tramite gli strumenti della cultura e le forme istituzionalizzate del sapere:
• Libri, dizionari, enciclopedie...• Scuola• I più diversi canali d'informazione e mezzi di comunicazione.
Per approfondimenti
Jan Assmann,La memoria culturale,cit.
Jan Vansina,Oral Tradition as History,University of Wisconsin Press, Madison 1985².
Roberto Sirigu,Archeologia preistoricae protostorica inSardegna,Cuec, Cagliari 2009.