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Il 26 maggio c'è una festa alla quale tutte le persone legate al Liceo San Raffaele non possono assolutamente mancare: la ricorrenza dei trent'anni. Sono tanti i momenti all'ordine del giorno tra festeggiamenti, video commemorativi, interventi dei personaggi storici dell'Istituto ed ex studenti. In trenta anni di storia il San Raffaele ha dimostrato di essere una vera eccellenza del territorio, caratterizzata da un'avanguardia nella metodologia d'istruzione che non ha rivali sin dagli albori, quando si pensò ad un liceo classico, quindi legato ad una cultura umanistica, che però non disdegnasse lo studio dell'inglese e delle materie scientifiche: nasceva così uno dei primi classici sperimentali, come vengono definiti oggi. Un liceo che non solo guarda soddisfatto e orgoglioso al proprio passato, ma che con fiducia guarda in avanti; d'altronde i segnali positivi ci sono: giusto nell'edizione di dicembre usciva un pezzo su questo giornale nel quale, citando la rinomata classifica stilata da Eudoscopio, il San Raffaele risultava una delle migliori scuole dell territorio milanese. Un liceo, come veniva sottolineato prima, sempre all'avanguardia; da questo spirito nasce il progetto maturato l’anno scorso che ha visto il Classico Sperimentale evolversi in uno Scientifico o, meglio, uno Scientifico sperimentale: l'intenzione di mantenere lo spirito classico della scuola con materie inedite quali "Teorie e Tecniche della Comunicazione" e "Bioetica", vanno a conciliarsi con una nuova mente devota alla matematica e alle scienze, oltre all'aggiunta totalmente inedita della materia "Economia Politica". Una mossa decisamente apprezzata dalle famiglie, che hanno fatto registrare un boom di iscrizioni nel corrente anno scolastico. In vista del trentennale Il Raffaelino ha preparato un inserto di quattro facciate, che permetta ai nostri lettori di rivivere la storia del liceo tramite quattro interviste a personaggi legati alla scuola, quali la co- fondatrice Gianna Zoppei e la storica docente di inglese nonché vicepreside Silvia Bellaviti. Gli altri due intervistati sono ex studenti che oramai di strada ne hanno percorsa, ma che nel loro cammino hanno sempre portato con loro insegnamenti e valori ricevuti tra i banchi di scuola che oggi noi occupiamo. Il lavoro principale è stato quello di scavare dentro agli intervistati per capire come il liceo ha influito nella loro vita, quanto e cosa loro hanno dato e quanto hanno ricevuto. Le loro risposte sono un esempio per tutti noi giovani studenti, ancora in formazione e influenzati ogni giorno da centinaia di esempi differenti. Certamente seguire la via indicata e tracciata dalle varie risposte di queste personalità significa seguire una via dedita all'impegno, al lavoro e al sacrificio, ai quali corrispondono però tante soddisfazioni, come potrete leggere nelle pagine a seguire. IL RAFFAELINO [email protected] Giornale del Liceo San Raffaele sabato 26 maggio 2018 TRENT’ANNI DI LICEO All’interno speciale inserto dedicato al trentennale del Liceo A. Carenzi

IL RAFFAELINOliceosanraffaele.it/wp-content/uploads/2018/09/raff-26-05-2018.pdf · Mathematics and Science Academy in 2010. Pasterski had lot of enthusiasm for aeronautics. She attended

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Il 26 maggio c'è una festa alla quale tutte le persone legate al Liceo

San Raffaele non possono assolutamente mancare: la ricorrenza dei

trent'anni. Sono tanti i momenti all'ordine del giorno tra

festeggiamenti, video commemorativi, interventi dei personaggi

storici dell'Istituto ed ex studenti. In trenta anni di storia il San

Raffaele ha dimostrato di essere una vera eccellenza del territorio,

caratterizzata da un'avanguardia nella metodologia d'istruzione che

non ha rivali sin dagli albori, quando si pensò ad un liceo classico,

quindi legato ad una cultura umanistica, che però non disdegnasse lo

studio dell'inglese e delle materie scientifiche: nasceva così uno dei

primi classici sperimentali, come vengono definiti oggi. Un liceo che

non solo guarda soddisfatto e orgoglioso al proprio passato, ma che

con fiducia guarda in avanti; d'altronde i segnali positivi ci sono:

giusto nell'edizione di dicembre usciva un pezzo su questo giornale

nel quale, citando la rinomata classifica stilata da Eudoscopio, il San

Raffaele risultava una delle migliori scuole dell territorio milanese.

Un liceo, come veniva sottolineato prima, sempre all'avanguardia; da

questo spirito nasce il progetto maturato l’anno scorso che ha visto il

Classico Sperimentale evolversi in uno Scientifico o, meglio, uno

Scientifico sperimentale: l'intenzione di mantenere lo spirito classico

della scuola con materie inedite quali "Teorie e Tecniche della

Comunicazione" e "Bioetica", vanno a conciliarsi con una nuova

mente devota alla matematica e alle scienze, oltre all'aggiunta

totalmente inedita della materia "Economia Politica". Una mossa

decisamente apprezzata dalle famiglie, che hanno fatto registrare un

boom di iscrizioni nel corrente anno scolastico. In vista del

trentennale Il Raffaelino ha preparato un inserto di quattro facciate,

che permetta ai nostri lettori di rivivere la storia del liceo tramite

quattro interviste a personaggi legati alla scuola, quali la co-

fondatrice Gianna Zoppei e la storica docente di inglese nonché

vicepreside Silvia Bellaviti. Gli altri due intervistati sono ex studenti

che oramai di strada ne hanno percorsa, ma che nel loro cammino

hanno sempre portato con loro insegnamenti e valori ricevuti tra i

banchi di scuola che oggi noi occupiamo. Il lavoro principale è stato

quello di scavare dentro agli intervistati per capire come il liceo ha

influito nella loro vita, quanto e cosa loro hanno dato e quanto hanno

ricevuto. Le loro risposte sono un esempio per tutti noi giovani

studenti, ancora in formazione e influenzati ogni giorno da centinaia

di esempi differenti. Certamente seguire la via indicata e tracciata

dalle varie risposte di queste personalità significa seguire una via

dedita all'impegno, al lavoro e al sacrificio, ai quali corrispondono

però tante soddisfazioni, come potrete leggere nelle pagine a seguire.

IL RAFFAELINO

[email protected] Giornale del Liceo San Raffaele sabato 26 maggio 2018

TRENT’ANNI DI LICEO

All’interno speciale inserto dedicato al trentennale del Liceo

A. Carenzi

POLITICA E CRONACA INTERNAZIONALE

STILE COMUNICATIVO DI TRUMP Alla scoperta del linguaggio che ha conquistato il popolo americano

Il linguaggio di Donald Trump è

semplice: è uno dei fattori principali

che si nascondono dietro alla sua

vittoria. Riuscire a comunicare in

maniera efficace è una competenza

non solo a cui bisogna aspirare, ma

indispensabile per chiunque intenda

governare. Semplicemente dai

dibattiti televisivi ai tweet,

giudichiamo chi andrà a modellare il

nostro futuro. Si può riassumere lo

stile linguistico del Presidente Eletto

in tre comode aree: retorica,

sintattica e lessicale. Dal punto di

vista retorico, già dal primo discorso

del candidato Trump notiamo la

ripetizione enfatica, attraverso l’uso

dell’anafora, l'uso di una strana

deriva dell’iperbato, l’inversione

degli addendi di un periodo.

Un’altra caratteristica evidente della

retorica trumpiana è il suo bisogno

di polarizzare il discorso in “noi” e

“loro”. La luce del pensiero che

filtra tra le righe dei suoi discorsi ci

attacca completamente (“vinceremo

così tanto che sarete stufi di

vincere”), si tratta di una luce

indirizzata a “noi”, quelli che

andranno a vincere le elezioni contro

di “loro”. Leggendo la trascrizione

della candidatura di Trump, emerge

come non abbia nemmeno avuto

l’intenzione di stendere un

canovaccio, una traccia da seguire:

la sua arte retorica è tutto quello che

ha. Il discorso di Trump presenta

una complessità sintattica

comprensibile da uno studente di

fine elementari. Non è un risultato

dovuto soltanto a una questione

lessicale, ai mancati sostantivi

lunghi più di una sillaba: è un gioco

in cui la costruzione delle frasi

ricopre un ruolo fondamentale. I

suoi discorsi sono caratterizzati da

subordinate connesse da formule

generiche, una tecnica a cui

ricorriamo quando temiamo di

venire fraintesi o temiamo che le

nostre parole ci vengano ritorte

contro. Bisogna sottolineare come

Trump, nel momento in cui si

accorge di costruire un periodo

troppo complesso, si interrompa a

metà della frase, riformulandola con

l’obiettivo di concludere inserendo

una parola aggressiva, pesante:

aggiungendola alla fine di un

periodo fa risaltare un concetto

chiave. Per quanto riguarda l'area

lessicale uno studio ci informa che

le principali parole dette da Trump

durante il primo discorso elettorale

sono state: people, great, now,

country, good, right, big, world,

billion. I primi compaiono circa

quaranta volte all’interno del

discorso, gli ultimi intorno alle

venti. Inoltre, uno dei vocaboli più

studiato durante l’anno elettorale è

stato “bigly”, un avverbio che

Trump ha utilizzato continuamente .

O almeno, così pensavano milioni di

americani: “bigly” in realtà si è

rivelato essere “big league” che, nel

lessico di Trump, è la versione

americana di “alla grande”.

Sottolinea le parole con un

linguaggio del corpo efficace,

creando fiducia, autenticità, empatia,

autorevolezza e decisione; è

comunque sempre attento a fare leva

sulle esigenze del popolo. Possiamo

quindi dire che Trump comunica

molte bene con il pubblico,

suscitando emozioni e queste sono

sempre vincenti.

F. Rosi

IL ROSATELLUM La nuova legge elettorale

Il Rosatellum introduce nel nostro paese un sistema misto, proporzionale e maggioritario: circa un terzo dei seggi tra

Camera e Senato sarà eletto in scontri diretti nei collegi uninominali, e i restanti due terzi saranno eletti con sistema

proporzionale.

Per via della presenza di collegi uninominali, il Rosatellum consente e favorisce la formazione di coalizioni tra partiti

diversi. Come accadeva anche con il Mattarellum, la vecchia legge elettorale, le alleanze tra partiti avranno un

incentivo a dividersi tra di loro i vari collegi e appoggiare in maniera unitaria i candidati di coalizione. È una

situazione che favorisce il centrodestra che, soprattutto alle elezioni amministrative, ha mostrato di riuscire a ottenere

buoni risultati quando si presenta unito. Il Movimento 5 Stelle, invece, rischia di essere la forza più penalizzata dal

Rosatellum. Da un lato non intende allearsi con nessuno, dall’altro non ha molti candidati forti e con l’esperienza e la

notorietà necessaria a competere efficacemente nei collegi uninominali.

Il nome del 'Rosatellum' viene dal cognome del capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati, Ettore Rosato, che della

legge è stato il relatore alla Camera. Nella Seconda Repubblica in Italia si è votato prima con il Mattarellum (elezioni

del 1994, 1996, 2001), poi con il Porcellum o Calderolum (dal cognome del leghista Roberto Calderoli), nelle elezioni

del 2006, 2008, 2013: questo era un sistema basato su liste bloccate, premio di maggioranza alla prima lista o

coalizione con più voti (senza soglia di accesso) e diverse soglie di sbarramento.

A. Durante

SABRINA GONZALEZ PASTERSKI The new Einstein

There is a new icon on the world scene, known for her brilliant mind. It’s Sabrina Gonzalez Pasterski. We’re talking

about a 23 years old girl who achieved the highest possible grade at Mit. Not by chance Stephen Hawking was a big

fan of hers.

Sabrina Gonzalez Pasterski was born in Chicago on June 3, 1993. Her dad, a counsellor and an electrical architect,

pushed her to follow her dreams. She entered the Edison Regional Gifted Center and graduated from the Illinois

Mathematics and Science Academy in 2010. Pasterski had lot of enthusiasm for aeronautics. She attended her first

flying lesson when she was 10 and in 2006 she began building her own kit aircraft, on which, 3 years later, she did her

first U.S. solo flight. Her interest in physics was why she got job offers by Blue Origin, an aviation organization estab-

lished by Amazon and by the National Aeronautics and Space Administration (NASA).

As an undergraduate student of the second year, Pasterski took part at the CMS (Compact Muon Solenoid) experiment

at the Large Hadron Collider, the world's largest and most powerful particle collider. She is now attending a Ph.D

degree in high energy physics at Harvard Un. and she is under the supervision of Andrew Strominger, that gave her

scholastic freedom in 2015 upon Pasterski revelation of the "spin memory effect" which may be utilized to distinguish

and confirm the net impacts of gravitational waves. After being conceded such academic opportunity, she finished her

publication on electromagnetic memory in a solo paper, that was cited by Stephen Hawking in 2016.

Sabrina is also taking part in the Let Girl Learn project, a United States government initiative to make sure adolescent

girls get the education they deserve. She received a congratulatory message from the White House, that was published

on television. In fact Pasterski is also proceeding with her endeavours to endorse science, technology, mathematics

and engineering (STEM) training for young ladies in Cuba, Russia and many other countries. Her work is so important

that it has been translated in Polish, Czech, German, Hindi, Russian, Spanish and French.

She's investigating the most complex issues in physics, just like Stephen Hawking and Albert Einstein. Her explora-

tion dives into black holes, spacetime and the nature of gravity. Her specific focus is to better comprehend "quantum

gravity," which pursues to describe gravity in relation to quantum mechanics.

Disclosures in this area could drastically change our comprehension of the workings of the universe and this young

girl is believed to become the “new Einstein”.

VERTICE TRA LE DUE COREE L’impossibile diventa finalmente possibile

È il 27 aprile 2018, alle 9:30 coreane

(2:30 in Italia), e l’impossibile di-

venta realtà: i leader delle due Co-

ree, Kim Jong-Un e Moon Jae-In,

dopo 65 anni di continui conflitti tra

i due paesi, si sono pacificamente

incontrati lungo il 38° parallelo. È

stato un incontro molto importante,

dato che Kim è il primo capo di

stato nordcoreano a varcare il confi-

ne con il Sud: una mossa diplomati-

ca che ha suscitato molto scalpore a

livello mondiale. Il tema principale

dell’incontro è stata la denucleariz-

zazione della penisola coreana, un

argomento molto discusso nelle

scorse settimane, per via dei test

effettuati dalla Corea del Nord.

L’incontro ha avuto esito positivo,

infatti i due leader hanno firmato un

documento in cui le due parti si im-

pegnano a tramutare l’armistizio del

1953 in una pace definitiva entro la

fine dell’anno. Ma ancor più signifi-

cativo è stato il feeling tra i due capi

di Stato: strette di mano, lunghe

chiacchierate informali e un caloroso

abbraccio finale a dare il segno di un

clima impensabile a fine novembre,

quando Pyongyang aveva lanciato il

suo ultimo test missilistico. È stato

anche annunciato che in autunno

Moon Jae-in restituirà la visita uffi-

ciale a Kim Jong-Un, recandosi a

Pyongyang per ulteriori colloqui.

L’incontro è stato favorito anche da

paesi esterni, ma molto influenti,

come Cina e USA, determinati a

porre fine alla questione coreana.

Fondamentale in questo è stato

l’intervento di Donald Trump, che, a

differenza della precedente ammini-

strazione, la quale prediligeva una

politica neutrale, ha voluto smuove-

re le acque intervenendo di persona

nella questione, utilizzando anche

toni molto accesi, ma efficaci. Ha

rischiato, ma ci è riuscito: la pace è

alle porte, per questo, sotto proposta

del presidente Moon, Trump è stato

ufficialmente candidato al premio

Nobel per la Pace 2019.

T. Di Marco e L. Cambiaghi

S. Della Cioppa e B. Sutera

RICORRENZE

100 ANNI DALLA NASCITA DI MANDELA

Nelson Rolihlahla Mandela, nato a Johannesburg il 18 luglio 1918, fu

un politico e attivista sudafricano. Sin da giovane dimostrò di essere un

combattivo, il suo stesso nome Rolihlahla significa in lingua Xhosa

“attaccabrighe”. Mandela studiò legge e nel 1952 aprì il primo studio

legale nero del Sudafrica. Egli era inoltre il leader della sezione giovani

dell’ANC, Congresso Nazionale Africano, partito sostenuto da giovani

bianchi e neri, oppositori dell’apartheid, una problematica sociale a lui

molto cara. Nel 1956 fu arrestato con l’accusa di alto tradimento insie-

me a più di cento altri attivisti. Dopo un processo di cinque anni fu libe-

rato ma, in seguito alla protesta del 1960 a Sharpeville, il governo in-

colpò dell’accaduto l’ANC e gli altri partiti antirazzisti, dichiarando

illegali gli iscritti. Mandela, ricercato dalla polizia, fuggì in Algeria. Nel

1963 venne nuovamente arrestato con l’accusa di sabotaggio e attività

di complotto contro il governo ed a 64 anni fu condannato all’ergastolo.

Complessivamente passò ben 27 anni della sua vita in prigione.

Nel frattempo, in Sudafrica le cose si stavano proiettando verso una politica meno restrittiva. Fu permesso agli studen-

ti neri di entrare nelle università per bianchi. Con l’elezione del nuovo presidente, De Klerk, Mandela finalmente riot-

tenne la libertà. Uscito di prigione concorse contro De Klerk per diventare presidente e vinse diventando il primo capo

di stato di colore. Nel 1993 ricevette il Premio Nobel per la pace. Mandela si ritirò dalla politica nel 1999, nonostante ciò continuò a battersi per la pace e per la giustizia sociale fino

alla morte, il 5 dicembre 2013.

G. Spelta

200 ANNI DALLA NASCITA DI MARX

Karl Marx, nato a Treviri il 5 maggio 1818, fu un filosofo, economista, storico, sociologo e giornalista tedesco. Nel

1835, sotto consiglio del padre, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza, ma da subito predilesse gli studi filosofici e

letterari. Fu comunque mandato a Berlino con gli autorevoli giuristi Friedrich Carl von Savigny e Eduard Gans. Al

cinquantacinquesimo compleanno del padre scrisse un libretto di poesie, nel quale gli comunicò il desiderio di abban-

donare gli studi giuridici per quelli filosofici.

Importante fu il suo pensiero filosofico, economico e politico. Trasferitosi a Londra sperimentò in prima persona gli

effetti del capitalismo che lo portarono a scrivere “il Manifesto del Partito Comunista” e “Il Capitale”, opere in cui

denunciò gli effetti negativi del capitalismo sostenendo come soluzione il comunismo e l’abolizione delle proprietà

private. Nasce nel 1864 la Prima Internazionale Comunista e viene affidato a Marx il compito di redigerne il pro-

gramma. Karl Marx morì a Londra nel 1883.

G. Spelta

70° ANNIVERSARIO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA

Con la fine della seconda guerra mondiale e la sconfitta nella penisola delle forze tedesche, iniziò una nuova fase per

l’Italia, costituita dalla fine del fascismo e della monarchia e dalla nascita di un nuovo ordinamento politico. Gli Ita-

liani fecero un referendum istituzionale per decidere il nuovo ordinamento statale: questo si tenne il 2 giugno 1946 e

fu la prima volta che le donne poterono votare nel paese. I due opposti schieramenti erano rispettivamente per la Mo-

narchia e la Repubblica; risultò vincitrice la seconda e da quel giorno fu definitivamente eliminata la monarchia dallo

stato italiano e, gli appartenenti alla casa reale, furono esiliati perché accusati di aver avuto un comportamento inerte

durante il periodo fascista.

Nella stessa fase gli italiani votarono per l’elezione dell’assemblea costituente, ovvero l’elezione dei rappresentanti

politici che avrebbero dovuto redigere una nuova carta costituzionale. L’assemblea era formata da 556 membri ma

solo un gruppo di essi votò per la nascita della nuova costituzione. Questo gruppo prese il nome di Commissione dei

75, essa portò il testo della costituzione all’assemblea il 23 dicembre 1947. Questo testo venne firmato dal capo prov-

visorio dello stato il 27 dicembre dello stesso anno ed entrò in vigore il 1 gennaio 1948. C. Goyt

SPORT

PRIMA STAGIONE DEL

VAR La tecnologia nel calcio è diventata essenziale?

La nostra serie A è uno dei campionati che ha aderito per

la stagione 2017/2018 alla sperimentazione VAR, acroni-

mo di "Video Assistant Referee", la così detta "moviola in

campo", una delle più grandi innovazioni della storia del

calcio.

Gli arbitri hanno infatti avuto per tutte le partite della sta-

gione calcistica l'aiuto della VAR, e i dati sono decisamen-

te incoraggianti: si parla di una percentuale di errore

dell'1%, contro quella del quasi 6% del campionato scorso.

Questa è sicuramente un'iniziativa che è destinata a diven-

tare, visti i risultati la prassi per ogni partita di alto livello,

e una soluzione alle continue polemiche arbitrali che ci

hanno coinvolto da sempre.

Il bilancio quindi è nettamente positivo, considerando an-

che che la rapida esecuzione del protocollo VAR ha messo

a tacere chi dubitava fosse fattibile avere episodi di movio-

la in tempo reale sul campo e poter addirittura decidere in

base a queste; c'è anche da dire che il tempo effettivo di

gioco in questo campionato è stato addirittura maggiore di

quello scorso, e questo fa capire come sia stato svolto il

lavoro.

Certo, gli errori sono ancora presenti, ma essendo soltanto

al primo anno di VAR dobbiamo essere fiduciosi in questa

tecnologia che andrà sicuramente verso la perfezione.

G. Pistocchi

LA JUVENTUS NEL MITO

Con la trentottesima giornata si conclude il Campionato di Serie A

Una serie A che finalmente riesce a tenerci col

fiato sospeso fino all’ultimo, quasi tutto infatti si

decide in questa domenica di maggio.

Dopo una avvincente battaglia con il Napoli, la

Juventus conquista lo scudetto dei record: il set-

timo consecutivo, con una giornata di anticipo

grazie ad un pareggio con la Roma all’olimpico

che la porta a +7 dagli azzurri di Maurizio Sarri.

Il pareggio è utile anche alla Roma, che blinda

così il terzo posto a seguito di una lunga contesa

con Inter e Lazio per la qualificazione in Cham-

pions League.

Il quarto posto si decide nello scontro diretto che

vede i ragazzi di Simone Inzaghi affrontare in un

Olimpico gremito l’Inter di Luciano Spalletti che,

spavalda, conquista vittoria e qualificazione. Par-

tita avvincente per lo spettacolo offerto sugli spal-

ti ed in campo dove Mauro Icardi e Ciro Immobi-

le si contendono il titolo di capocannoniere della

serie A, conquistato ex equo con 29 goal.

Solo l’Europa League dunque per la Lazio che ha

disputato una stagione al di sopra di ogni aspetta-

tiva recitando la parte dell’intrusa tra le big per

tutta la stagione.

Insieme ai biancocelesti si qualificano l’Atalanta

ed il Milan di Rino Gattuso, che a novembre ri-

solleva i diavoli da un inizio stagione disastroso

in cui arrivano a toccare persino l’undicesimo

posto.

La Fiorentina quindi non si qualifica a causa della

sonora sconfitta con i rossoneri a San Siro, finita

5-1 per i padroni di casa.

A salutare la serie A sono il Benevento, già retro-

cesso matematicamente dopo la sconfitta con la

Dea della trentatreesima giornata, l’Hellas Vero-

na ed il Crotone, che perde la lotta salvezza con la

neopromossa Spal nell’ultima giornata.

Questo campionato vede anche l’addio alla serie

A di uno dei portieri più forti della storia del cal-

cio e della nazionale italiana, Gianluigi Buffon,

ancora indeciso sul suo futuro.

Erano anni che non si vedeva un campionato del

genere, arrivato all’ultima giornata con ancora

tutto da decidere. Un campionato che i tifosi cer-

tamente non scorderanno.

G. Gigli

CINEMA AVENGERS INFINTY WAR

Thanos e la guerra infinita

Il nuovo film Marvel “Avengers: Infinity War”, porta sul

grande schermo la più grande e fatale resa dei conti di

tutti i tempi. Dopo quanto accaduto in “Captain America:

Civil War” il gruppo di Vendicatori si divide, con Cap-

tain America che lascia cadere a terra il suo scudo e Iron

Man che impiega tutti i mezzi a disposizione per difende-

re il pianeta dall'ennesimo attacco alieno. Il nuovo nemi-

co è Thanos, un potente tiranno intergalattico deciso a

conquistare l'universo sfruttando il potere delle Gemme

dell'Infinito. La minaccia imminente richiede l'intervento

di tutti gli Avengers della formazione originale: Captain

America, lo scienziato Bruce Banner e il suo alter ego

Hulk, Il dio del tuono Thor, la spia Vedova Nera; al fian-

co di Spider-Man, dell'androide Visione e di tutti i loro

alleati. Ma le forze dispiegate non saranno ancora suffi-

cienti a neutralizzare l'invincibile alieno aiutato

dall’Ordine Nero. A questi si aggiungeranno i Guardiani

della Galassia, guidati da Star Lord.

Di A. Schena

LA CASA DI CARTA La nuova serie tv spagnola più seguita del momento

La Casa di Carta (Casa de Papel, il titolo originale) è una

serie televisiva spagnola che sta spopolando nell'ultimo

periodo: è la serie tv non in lingua inglese più vista di

tutti i tempi.

La Casa di Carta racconta nei minimi dettagli l'assalto

alla sede della Zecca di Stato spagnola ideato da un per-

sonaggio misterioso che si fa chiamare “Il Professore” e

messo in atto da un gruppo di abili rapinatori con la fe-

dina penale sporca, che hanno ormai poco da perdere;

oltre a ciò gli otto rapinatori vengono reclutati anche per

le loro varie abilità nel compiere mestieri illegali.

I protagonisti incarnano bene ogni lato della personalità

umana, permettendo a chiunque di immedesimarsi. Essi

hanno l’obbligo di non svelare la loro identità, perciò

ognuno viene ribattezzato con il nome di una città che ne

rappresenta simbolicamente il carattere: Nairobi, Rio,

Mosca, Denver, Helsinki, Oslo e Tokyo.

La Casa di Carta presenta tutti i mesi di preparazione del

colpo fino all’entrata nella Zecca, dove i protagonisti

inizieranno a stampare milioni di euro, con l’aiuto, se

così si può dire, delle persone prese in ostaggio, con

l’intento poi di fuggire e vivere agiatamente.

Il primo episodio inizia con l’azione principale, ovvero

l’irruzione nella Zecca, mentre gli episodi successivi

raccontano le dinamiche del colpo e i rapporti fra rapina-

tori, ostaggi e polizia.

Il tutto potrebbe sembrare noioso e già visto in tanti al-

tri heist movie americani ma in realtà la narrazione viene

abilmente movimentata dagli sceneggiatori grazie a colpi

di scena, flashback e tanti cliffhanger.

Nei salti indietro nel tempo, non solo si assiste alla pre-

parazione dei criminali, avvenuta nei mesi precedenti al

colpo, ma si scopre di più sul loro passato: c’è chi pian-

ge un fidanzato morto, chi è in fuga da un signore della

droga, chi vuole riunirsi con la propria famiglia; in que-

sto modo i personaggi assumono ancora più umanità, il

che è raro nelle rappresentazioni d’azione di questo tipo.

È proprio questo stile di narrazione effervescente e vario

che dà grande impatto e che rende questa serie così at-

traente ed accattivante, una di quelle per cui il binge-

watching diventa inevitabile, facendo così scivolare gli

episodi uno dietro l'altro…!

F. Cappelli

MUSICA

Dopo essere stata eliminata al talent show canoro X Factor nel

2012, viene subito riammessa per formare un quintetto di donne

chiamato le Fifth Aromony. Cosi nel 2013 la band firma un

contratto con due etichette discografiche che porteranno queste

ragazze ad un gran successo.

Ma, dopo vari singoli, nel 2016 il gruppo annuncia ufficialmente

il ritiro di Camila che era pronta per intraprendere una carriera

da solista.

Incomincia subito a mettersi a lavoro sfornando nuovi pezzi

collaborando con molte pop star che stanno avendo successo in

questo periodo.

Il 4 agosto 2017 esce ”Havana”, che in pochi giorni scalò le

classifiche e ebbe milioni di visualizzazioni su Youtube; è

certamente questo il pezzo che le ha segnato la carriera

facendola diventare l’idolo di molte ragazze in tutto il mondo,

tanto che il 14 febbraio 2018 annuncia il suo primo tour

mondiale che è partito da Vancouver il 9 aprile 2018.

D. Santagostino

NOTTI BRAVE

Carl Brave : la rivoluzione dell’Indie

L’11 di questo mese è uscito sulle principali piattaforme musicali

del web il nuovo album da solista del tanto acclamato cantautore

dell’indie-rap romano: Carl Brave.

Questa volta Carl ha voluto creare un album all’insegna del

featuring per cercare di uscire dal ghetto dell’”underground” ed

arrivare, in questo modo, ad un pubblico un po’ più vasto rispetto

ai successi precedenti.

Il sound ricorda molto quello di “Polaroid”, il suo precedente

album, a cui però è stato aggiunto il suono di sintetizzatori e ta-

stiere oltre ai consueti strumenti musicali modificati a computer

utilizzati dall’artista. I testi, invece, mantengono più o meno lo

stesso stile del precedente disco, con le solite storie che racconta-

no la quotidianità della generazione di Carl Brave, che però ven-

gono rese meno provinciali perché arrivino al cuore di un mag-

gior numero di persone, anche se hanno sempre come protagoni-

sta la grande capitale.

Il risultato di questo album è la perfetta armonia tra l’indie-pop

e il cantautorap, che sta stravolgendo la scena musicale italiana.

UNA STELLA EMERGENTE Camila Cabello dal 2012 ad oggi

E. Bruno

SCIENZE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Fantascienza o realtà?

L’intelligenza artificiale, o IA, è ” l’insieme di studi e tecniche che tendono alla realizzazione di macchine,

specialmente calcolatori elettronici, in grado di risolvere problemi e di riprodurre attività proprie

dell’intelligenza umana”.

Per compiere queste attività la macchina deve essere in grado di riprogrammarsi ed imparare dai propri erro-

ri in modo da compiere l’istruzione data nel modo migliore possibile.

Ad oggi sull’intelligenza artificiale vi sono varie discussioni sui possibili rischi derivanti da una sua diffu-

sione in quanto lo sviluppo di un IA è autonomo e spesso imprevedibile, come nel caso di due chatbot di

Facebook sviluppati per negoziare sulla vendita di prodotti che, non avendo ricevuto l’istruzione di parlare

Inglese, hanno cominciato a proporsi affari in una lingua da loro inventata che non si è ancora riusciti a tra-

dure.

L’IA, nei prossimi anni, troverà applicazioni in vari settori, come ad esempio le auto senza conducente, ma

ha già largo impiego nel riconoscimento facciale o anche nei robot aspirapolvere o tagliaerba, che la utiliz-

zano per mappare un’area e trovare la strada migliore, ma anche negli assistenti vocali come Siri o Google

Assistant.

D. Ieva

INDOVINELLI

o Sa tante cose ma non sa parlare, ha tante ali ma non può volare

o Di giorno si guardano, di notte si baciano

SOLUZIONI INDIOVINELLI PRECEDENTI

o Uovo

o Corteccia

A. Vincenzi

Direttore responsabile: Alessandro Axel Carenzi

Capo redattore: Sofia De Gaspari

Capiservizio: Bruno Eleonora, Cappelli Federica, Cassano Luca Michael, Federici

Sofia, Ieva Daniele, Pistocchi Giovanni, Rosi Francesca, Valentini Jacopo

Redattori:, Cambiaghi Loris, Della Cioppa Sara, Di Marco Tommaso, Durante Andrea,

Ginevra Gigli, Goyt Camilla, Santagostino Daniele, Schena Andrea, Spelta Gianmarco,

Sutera Bianca, Vincenzi Alberto.

Grafico: Sofia De Gaspari, Alessandro Axel Carenzi, Ieva Daniele