12
Il rischio cardiovascolare globale Il rischio cardiovascolare globale Opuscolo, redatto da Claudio Borghi*. Alla stessa collana, coordinata da Nicola De Luca*, appartengono anche i seguenti titoli: L’attività fisica Il colesterolo Il diabete Il fumo L’ipertensione generale Le malattie cardiovascolari nella donna L’obesità * Prof. Claudio Borghi - Dipartimento di Medicina Università di Bologna. * Prof. Nicola De Luca - Associato di Medicina Interna Università “Federico II” di Napoli. Mark it Group S.r.l. Editing grafica e illustrazioni © Il cuore. Un protagonista da osservare attentamente.

Il rischio cardiovascolare globale - La Repubblica.itdownload.repubblica.it/pdf/2011/cardiovascolare.pdf · essere limitata al controllo di un unico “fattore di rischio”. Le recenti

Embed Size (px)

Citation preview

Il rischio cardiovascolare

globale

Il rischio cardiovascolare globaleOpuscolo, redatto da Claudio Borghi*.Alla stessa collana, coordinata da Nicola De Luca*,appartengono anche i seguenti titoli:

L’attività fisicaIl colesteroloIl diabeteIl fumoL’ipertensione generaleLe malattie cardiovascolari nella donnaL’obesità

* Prof. Claudio Borghi - Dipartimento di MedicinaUniversità di Bologna.

* Prof. Nicola De Luca - Associato di Medicina InternaUniversità “Federico II” di Napoli.

Mark it Group S.r.l.Editing grafica e illustrazioni ©

Il cuore.Un protagonista da osservare

attentamente.

Proteggi il tuo cuoreLavora in silenzio. Batte regolarmente e,senza che ce ne accorgiamo, si adatta allecondizioni che gli imponiamo.Accelera quando facciamo uno sforzo osiamo agitati, rallenta quando rimaniamorilassati a leggere un buon libro.

Il cuore,

il muscolo“specializzato” piu’ importante dell’organismo.

Ha il compito di spingere il sanguein tutto il corpo, rifornendo del preziosoliquido rosso e dell’ossigeno in essocontenuto, organi fondamentali come ilcervello, i reni ed il cuore stesso,attraverso le arterie coronarie.

32

Perché il cuore possa pulsare senzadifficoltà ed abbia sempre il nutrimentonecessario per le sue cellule occorre però

che il sangue arrivi inquantità sufficiente.

Se si riduce il flussosanguignoattraverso una o più

arterie coronariche,magari perché

l’ipertensione le ha rese più strette etortuose o per la presenza di un ostacoloche limita l’apporto di sangue (coagulo disangue), il cuore finisce irrimediabilmenteper soffrire. In questo modo può andareincontro a gravi carenze di ossigeno chepossono interessare le cellule cardiache o ineuroni se gli stessi fenomeni interessano learterie che irrorano il cervello.Nel primo caso si rischia l’infarto delmiocardio, nel secondo l’ictus cerebrale.

Per fortuna oggi abbiamoarmi efficaci per ridurrequesti pericoli.Occorre innanzitutto tenere sottocontrollo la pressione arteriosa,fare attività fisica e smettere di

fumare ed, eventualmente, cercaredi dominare lo stress. Un pizzicodi attenzione è richiesto anche

a tavola.È fondamentale ridurre il

sovrappeso evitando i cibi eccessivamente grassi,specie se di origine animale.

4

Così facendo si riducono anche i rischilegati all’eccesso di colesterolo nel sangue,

un altro “killer” dell’apparatocardiovascolare.

La guerra contro itanti nemici del

cuore, che i medici chiamano

fattori di rischio,dipende soprattutto da te.Combattere le cattive abitudini è il primo,importante passo permantenere in forma learterie coronarie,“autostrade” che portanosangue ed ossigeno al cuore.

5

I numeri del cuore70 la media di battiti cardiaci al minuto.

12 le tonnellate di sangue spinte dal cuoreogni giorno.

15.000 i litri di sangue “movimentati”quotidianamente dal muscolo.

300 i metri quadrati di superficie che puòessere “coperta” dai vasi sanguigni, piccolicapillari compresi.

160.000 i chilometri di lunghezza mediadell’apparato circolatorio in un adulto, quasiquattro volte tanto la circonferenza terrestre.

4.000.000 e oltre, le morti per malattiecardiovascolari in Europa ogni anno.

600.000 le morti per malattie ischemichecardiache ogni anno nel continente.Un uomo su sei e una donna su settemuoiono per questo motivo.

14 la percentuale di maschi morti prima dei65 anni per infarto in Europa.

La prevenzione di infarto ed ictus non puòessere limitata al controllo di un unico“fattore di rischio”. Le recenti Linee GuidaPreventive, una sorta di “documento” cheindica quali strade vanno seguite perprevenire le complicanze cardiovascolari el’infarto, dimostrano chiaramente che nonbasta combattere un solofattore di rischio, mabisogna agire contro ivari nemici che sipresentano, ancheperché il loro effettonegativo sul cuore non sisomma, ma si moltiplica.

7

In base ai risultati di una ricerca cheha seguito per molti anni, tutti gli

abitanti di Framingham, unacittadina USA da cui il nome dellostudio, avere il colesterolo totale

nel sangue che sale oltre 200 milligrammi per decilitro,significa aumentare il rischio diandare incontro ad un infarto.

Ma per chi ha questo parametro alterato ed è anche fumatore,

diabetico ed ha la pressione alta, il pericolo di avere un attacco di

cuore aumenta di dieci volte.

Tutti i nemici del cuore

AVERE LA PRESSIONE

ALTA E NON CONTROLLATA

ADEGUATAMENTE È PERICOLOSO PER IL

CUORE E I VASI SANGUIGNI.

LA SITUAZIONE PEGGIORA DI

MOLTO SE ALL’IPERTENSIONE

SI ASSOCIA IL DIABETE,

SE SI È FUMATORI E IN

SOVRAPPESO.

I RISCHI CRESCONO ANCORA DI PIÙ SE

SONO ELEVATI ANCHE I VALORI DEL

COLESTEROLO LDL, QUELLO “CATTIVO”

CHE TENDE AD ACCUMULARSI NEI VASI

SANGUIGNI FAVORENDO LO SVILUPPO

DELL’ATEROSCLEROSI.

6

DONNAFattori di rischio generaliHo superato i 60 anni.La mia vita è particolarmente stressanteSoffro di diabeteI miei parenti più stretti soffrono di diabeteMio padre ha avuto un infarto prima di 55 anniMia madre ha avuto un infarto prima di 65 anni

AlimentazioneSono in sovrappesoMangio spesso alimenti come burro,cibi fritti e dolciumiSono spesso a pranzo nei fast-food o nei barI miei valori di colesterolo totale superano 200

IpertensioneAmo i cibi molto salatiLa pressione supera 140-90Sono sedentaria e non faccio quasi mai attività fisica

FumoSono una fumatrice di sigaretteFumo più di cinque sigarette al giornoVorrei sempre smettere, ma non ci riesco

9

Per capire se cuore e arterie sono arischio, bisogna considerare tutti glielementi che potrebbero metterlo inpericolo. Prendetevi qualche minuto,riflettete sulle domande che seguono edatevi delle risposte. Parlatene poi con il vostro medico.

UOMOFattori di rischio generaliHo superato i 50 anniLa mia vita è particolarmente stressanteSoffro di diabeteI miei parenti più stretti soffrono di diabeteMio padre ha avuto un infarto prima di 55 anniMia madre ha avuto un infarto prima di 65 anni

AlimentazioneSono in sovrappesoMangio spesso alimenti come burro,cibi fritti e dolciumiSono spesso a pranzo nei fast-food o nei barI miei valori di colesterolo totale superano 200

IpertensioneAmo i cibi molto salatiLa pressione supera 140-90Sono sedentario e non faccio quasi mai attività fisica

FumoSono un fumatore di sigaretteFumo più di cinque sigarette al giornoVorrei sempre smettere, ma non ci riesco

8

Io, sono a rischio?

Il cuore ha tanti nemici che si “alleano” traloro per danneggiarlo. Ad esempio avereun’ipertensione non correttamente trattatae il colesterolo elevato aumentaesageratamente il rischio cardiovascolare,così come l’associazione tra sovrappeso e fumo di sigaretta.

Le tappe dell’aterosclerosi

Pressione alta, eccesso dicolesterolo, fumo e gli altri fattori

di rischio cardiovascolare portano l’arteria adiventare sempre più rigida ecausano un danno alla paretedell’arteria a maggiorecontatto con il sangue checircola (endotelio).

Nella zona colpita dal processo siaccumulano particelle di

grasso e cellule del sanguecome le piastrine, cheformano una sorta di“cicatrice” rilevata sul vaso.

Nel tempo si forma una vera epropria “placca” che si può

estendere riducendo il calibro dell’arteria,o addirittura rompersi. Nel primo caso siforma un trombo che ostruisce il vasosanguigno, nel secondo dallaplacca può partire un emboloche circolando nel sangue vaad ostruire un altro vaso.

11

11

2

3

Così lavora il cuoreIl cuore è grande più o meno come un pugnochiuso. È costituito da due componentifondamentali: la metà destra, più piccola equella sinistra. In ognuna delle due parti sitrovano due cavità, l’atrio e il ventricolo, chehanno compiti ben specifici.

Nell'atrio viene raccolto il sangue che arriva al cuore.

Quando il ventricolo è vuoto si trova indiastole. Quando invece è pieno si contrae espinge il sangue nelle arterie si staverificando una sistole. Da questo termineprende il nome anche la pressione arteriosamassima, che viene detta sistolica, mentrela minima si chiama anche diastolica.Tra gli atri ed i ventricoli e nel punto in cuiil sangue viene spinto dai ventricoli nei vasisanguigni, si trovano le valvole che hanno ilcompito di regolare il flusso del sangue edevitarne il viaggio a ritroso.

10

In quello destro,quello che provienedall'organismo, carico dianidride carbonica chedovrà essereeliminata neipolmoni.

In quello sinistro,quello "rinforzato"

dall’ossigeno captatonell’apparatorespiratorio.

Dal ventricolodestro il liquido rossova verso i polmoni per essere depurato.

Da quellosinistro il sangue

viene mandatonell'aorta e poi a tutto ilcorpo con una pressione

molto elevata.

Dal ventricolo invece il sangue viene spinto lungo i vasi.

Le buone abitudini1. Controlla il peso.In chi è sovrappeso l’ipertensione è piùfrequente, e si associa più facilmente ad altrifattori di rischio. Per questo oltre adaumentare l’introito alimentare di frutta everdura e ridurre i cibi eccessivamentecalorici bisogna “consumare” più energie.

2. Fai attività fisica.L’attività fisica regolare facilita la perditadel peso in eccesso e aiuta il cuore apompare il sangue con minor faticaall’interno delle arterie.Vanno scelteattività aerobiche, come semplicipasseggiate, corsa lenta, nuoto o cyclette.

3. Riduci il sale.Il cloruro di sodio, meglio noto come saleda cucina, facilita la ritenzione di liquidi daparte del corpo e quindi aumenta la“quantità” di sangue che scorre all’internodelle arterie. In questo modo contribuisce a mantenereelevata la pressione arteriosa. Non bisogna superarequindi i sei grammi al giorno, evitando salamoie, patatinefritte e snack, ricchi di sale.

4. Curati bene.Se soffri di ipertensione moderata osevera il medico può prescrivertimedicinali antipertensivi. Questi farmacivanno assunti regolarmente, e per tutta lavita. Segui correttamente le indicazioni delmedico senza “autocurarti”, sospendendo per qualchetempo le cure o riducendo le dosi indicate.

13

Il Killer silenziosoTra i dodici milioni di italiani che hanno lapressione alta, solo una persona su quattro sicura efficacemente.Gli altri non sanno di essere ipertesi o nonseguono correttamente le prescrizioni del

medico, esponendosiall’azione negativa di questo“killer silenzioso”. Infatti lepersone con la sola pressione

alta aumentano da duea quattro volte il

rischio di andare incontro ad un infarto rispettoalle persone con pressione arteriosa normale.Ma c’è di peggio. L’ipertensione non dà segnidella sua presenza e quando appaiono i primidisturbi, legati alla difficoltà delle arterie arispondere agli stimoli perché le loro pareti sisono indurite diventando meno elastiche, moltidei danni sono già fatti.Quanto più la pressione è elevata, tantomaggiore è il rischio per le arterie coronariche equindi per il cuore. Senza dimenticare chel’ipertensione è il principale elemento dipericolo per l’ictus cerebrale, in pratica un“infarto”del cervello che porta una popolazionedi neuroni a morire.

12

Non ipertesoDevi tenere sotto controllo la pressione,misurandola almeno una volta l’anno. La pressione sistolica, cioè la massima, non dovrebbe superare i 140 millimetri dimercurio. La diastolica, cioè la minima, nondovrebbe salire oltre il valore di 90 millimetri.

IpertesoSe sei iperteso e in terapia, i controlli debbonoessere maggiormente ravvicinati e anche se ivalori di pressione risultano accettabili, specie sein presenza di altri fattori di rischio, vanno sempre sottoposti al controllo del tuomedico curante.

Le buone abitudini1. Mangia con intelligenza.Riduci i grassi di origine animale (derivati del latte,carni grasse, salumi etc.) che possono contribuire ad

aumentare il colesterolo nel sangue,in particolare di quello “cattivo”.Controlla le calorie totaliprivilegiando i grassi di

origine vegetale, comel’olio extravergine di oliva.

Consuma regolarmente pasta, pane, e cibiricchi di fibre che riducono l’assorbimento del

colesterolo come frutta e verdura.Tra leproteine favorisci quelle provenientida pesce e carni magre.

2. Controlla il peso.Attenzione al sovrappeso, che tende a far alzare ilcolesterolo totale. Fai regolare attivitàfisica. L’esercizio fisico regolare puòfar salire i livelli di colesterolo HDL,ad azione protettiva per i vasisanguigni.

3. Segui le terapie.Se il medico ti somministra farmaci per

abbassare i valori del colesterolo LDL,assumili regolarmente senza“automodificare” le prescrizioni.

15

Colesterolo Totale 00

Colesterolo LDL 130Se con altri fattori di rischio 100

Colesterolo HDL 40

2

Attenzione al colesteroloIl colesterolo è un grasso presente in molti

alimenti, soprattutto diorigine animale, maviene prodottoanche dal fegato.I livelli del

colesterolo totale nel sangue nondovrebbero superare i 200 milligrammi per decilitro.

All’interno del corpo il colesterolo vienetrasportato da diversi “veicoli”,chiamati lipoproteine.Le principali sono le LDL e HDL.

(proteine a bassa densità) tendono amantenere il colesterolo all’interno dei vasisanguigni, per questo il colesterolo LDLviene definito colesterolo cattivo.I suoi valori non dovrebbero essere superiori a130 milligrammi per decilitro

per le persone sane 100 milligrammi per decilitro

per i pazienti con altri fattori di rischio o cardiopatici.

trasportano il colesterolo fuori dalle arterieripulendole. Per questo viene definitocolesterolo buono. I suoi valori nondovrebbero mai essere inferiori a 40 milligrammi per decilitro.

14

Lo sai che?????Rispetto ad una persona della tuastessa eta` che non fuma:

- se fumi quattro sigarette algiorno il rischio di andare incontroa un infarto sale del 50 per cento.

- Se fumi un pacchetto disigarette al giorno il rischio siraddoppia.

- Se fumi due o piu` pacchetti disigarette al giorno il rischio sitriplica.

Per quale motivo dovrei smettere?

Prova a mettere in fila, in ordine di priorità,le motivazioni per dire addio al fumo.

Per proteggere il cuore

Per respirare meglio

Per gustare di più il piacere del palato

Per venire accettato meglio dagli altri

Per respirare un’aria migliore

Aggiungi altri tre motivi per cui converrebbeabbandonare la sigaretta:

1.

2.

3.

17

Il fumo di sigaretta

In ogni sigaretta cisono tantissiminemici per i vasisanguigni.Alcuni agiscono

immediatamente,altri pongono le basi

per un danno che si mantiene nel tempo.

Il fumo riduce la capacità di contrazionedelle arterie, rendendole sempre più rigidee quindi meno pronte a rispondere aglistimoli. In caso di bisogno, quindi, il cuoredel fumatore rischia di più.

La nicotina e il monossido di carbonio, chetende a sostituirsi all’ossigeno trasportatodai globuli rossi, possono danneggiare laparete interna dei vasi sanguigni. Il fumopuò facilitare l’insorgenza di lesioni su cuipoi si stabiliranno le placche aterosclerotiche.

Quando si fuma una sigaretta, il cuoreaumenta i suoi battiti.

16

19

Oltre ovviamente alle complicazioni piùgravi di cui abbiamo parlato, il rischio saleulteriormente quandoal diabete si associanol’aumento delcolesterolo o deitrigliceridi,l’ipertensione, il fumodi sigaretta e l’obesità.Il diabete nell’adulto,quello che viene chiamato diabete di tipo 2, è una malattia cronicapotenzialmente molto grave.

Ricordati che?????- Non da` segni della suapresenza, tanto che oggi quasi un terzo dei diabetici non sa di esserlo.

- Se non si controlla, la glicemiaeccessivamente elevata nel tempo,danneggia pesantemente i vasisanguigni.

- Nei diabetici, aumenta il rischiodi infarto o ictus cerebrale. Inquesta popolazione inoltre cecita`,danni al rene e alle arterie dellegambe sono piu` alti che nel restodella popolazione di pari eta`.

Il diabeteChi soffre di diabete, vale a dire unapersona che ha la glicemia superiore a 126 milligrammi per decilitro,raddoppia il

rischio di infarto

rispetto alla

popolazione

sana.

Già con una glicemia di 126 milligrammiper decilitro possono manifestarsi dannisull’organismo.L’aumento protratto della glicemia porta auna cattiva circolazione del sangue sia neicapillari più piccoli sia nelle grandi arterie,come le coronarie o le carotidi.Queste alterazioni delle arterie vengonochiamate dai medici rispettivamentemicroangiopatia e macroangiopatiadiabetica.Proprio ai danni sui vasi sanguigni sonolegati i tanti fastidi che possonopresentarsi nei diabetici, comel’impotenza, la diminuzione della vista,che nasce per il danno ai vasi dell’occhio,le patologie del sistema nervoso(neuropatia diabetica).

18

21

Non dimenticare lo stressTi senti nervoso? Sei particolarmente agitato? Cerca di rilassarti.Quando sei molto stressatonel sangue vienerilasciata adrenalina, unormone molto utile, checi aiuta a reagire quandosiamo stimolatiimprovvisamente, ad esempio se siamo allaguida o stiamo per sostenere un colloquio

importante di lavoro.Alla lunga però l’adrenalinaaccelera i battiti cardiaci e fa

aumentare la pressionearteriosa, con il risultato che cuore e

vasi sanguigni vengono sollecitatiabnormemente,facendo crescere i rischi per il muscolo piùimportante dell’organismo.

Contromisure antidiabeteAbituati ad uncontrollo regolare dellaglicemia, anche inassenza di fastidi. Iltest deve essere fattoannualmente negli

adulti familiari di diabetici, nelle persone in sovrappeso,negli ipertesi, negli individui con elevato colesterolo etrigliceridi nel sangue.

Se scopri di essere diabetico o vuoi prevenire lamalattia:

Controlla il peso.Se sei sovrappeso e soffri di diabete devi seguire una

dieta ipocalorica indicata dal medico.In generale le regole ideali sonoquelle della dieta mediterranea.In maniera controllata si possonomangiare pasta, ortaggi, legumi,carni bianche o rosse magre, oliodi oliva per condimento, verdure.Attenzione ai grassi animali di

condimento, agli alcolici, allo zucchero e alla frutta.Limitazione consigliata soprattutto per le bibiteaddizionate di zucchero che viene assorbitorapidamente e può portare a improvvisi sbalzi dellaglicemia che alterano il normale meccanismo dicontrollo.

Fai attività fisica.Una regolare attività fisica migliora ilrendimento degli organi più“sensibili”, come il cuore ed imuscoli. Aiuta inoltre a consumareenergia e quindi a perdere peso.

20

22

Così compare l’infartoDolore al torace.La sede e l’intensità del dolore sono variabili,tanto che si può avere da un leggerofastidio, che viene spesso confuso con unacattiva digestione, ad una sensazione dimorte. Il dolore classico viene però definito ditipo oppressivo, quasi come una stretta o un peso che si scatena sulla parte centrale del torace.

Irradiazione del dolore.Il dolore tende ad irradiarsi a tutto il torace,alle braccia, alla bocca dellostomaco o alla mascella.A volte, soprattuttonegli anziani, il dolorepuò essere quasi deltutto assente.L’infarto si manifesta concrisi di affanno, debolezza intensa e sensazioni di mancamento.

Infarto silente.In alcuni casi, l’infarto non dà alcun fastidio,e viene scoperto per caso durante unelettrocardiogramma.