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Il Risk Management:
garanzia del professionista
XI° Congresso Regionale (AOGOI,AGITE,FESMED, AIO)- Rimini 22-23 marzo
La responsabilità professionale: novità legislative, contrattuali, Linee Guida e
procedure operative
A. Messori & F. Nicolini - 2013 1
garanzia del professionista e del paziente
Una nuova filosofia
Pionieristica Economicistica Clinical Governance
JRielmann
F. NICOLINI
Golden Age of
Doctor
New Public
ManagementClinical Governance
A. Messori & F. Nicolini - 2013 2
FAREFAREBENE
FARE AL MEGLIO
FARE AL MEGLIOLE COSEGIUSTE
EFFICIENZA QUALITA’ APPROPRIATEZZA
JJ. MuirGrey
Doctor ManagementClinical Governance
Attività cliniche e amministrative intraprese per
identificare
RISK MANAGEMENT
A. Messori & F. Nicolini - 20133
identificare
valutare
ridurre i rischi
per i pazienti, per lo staff, per i visitatori e i r ischi di perdita per l’organizzazione (Glossario AssR)
Una definizione di Risk Management
Il R.M. è una tecnologia appartenente alla famiglia degli
strumenti, metodi e tecniche per progettare, organizzare,
valutare e migliorare la qualità del sistema sanitario.
Fausto Nicolini - 2011 4
valutare e migliorare la qualità del sistema sanitario.
Fa parte delle 6 azioni indicate dal NHS inglese sotto
il nome di Clinical governance volte a garantire
l’affidabilità pubblica dei sistemi sanitari.
Leonardo La Pietra “Garantire un’assistenza più sicura”
(Medicimanager n.2 /2009)
Evidence-Based Practice and Policy
Systems for Quality
Audit and
Evaluation
Technology
Assessment
L’albero di Chambers
A. Messori & F. Nicolini - 2013 5
Practice and Policy
Accountability and
Perfomance
Risk management
Managing Resources and Services Reliable
Data
Learning
culture
Research
And
Development
Co-Ordinated Clinical Governance
La piramide di Maslow sicurezza come bisogno
Autorealizzazione
A. Messori & F. Nicolini - 2013 6
Bisogni fisiologici
sicurezza
appartenenza
autostima
Le dimensioni della qualità
1. Efficacia2. Efficienza
Quality Assurance
Clinical Governance
A. Messori & F. Nicolini - 2013 7
2. Efficienza3. Accettabilità4. Accessibilità5. Equità6. Rilevanza
Maxwell RJ, 1984
7. Appropriatezza8. Sicurezza
Wareham N, 2001
Cos’è l’appropriatezza?
Appropriatezza è un neologismo: il sostantivo non figura nei dizionari né nell’indice analitico dei testi
A. Messori & F. Nicolini - 2013 8
figura nei dizionari né nell’indice analitico dei testi classici di sanità pubblica e politica sanitaria.
Eppure oggi l’appropriatezza è un tema centrale della politica sanitaria ed una caratteristica inderogabile dei servizi sanitari.
E. Matera, 2003
Trattare (prendersi cura)in sicurezza del paziente giusto nel posto giusto nel
Definizione di appropriatezza
A. Messori & F. Nicolini - 2013 9
del paziente giusto nel posto giusto nel modo giusto e nel tempo giusto con il
giusto consumo di risorse.
Appropriatezza clinica
� di una specifica procedura o intervento
� su uno specifico paziente
A. Messori & F. Nicolini - 2013 10
� su uno specifico paziente
� in una specifica situazione clinica
� fa riferimento principalmente alla efficacia
� è la contestualizzazione dell’efficacia al singolo caso
Quando si realizza l’appropriatezza?
“….l’assistenza diventa appropriata quando i professionisti agiscono nello stesso modo…. È una scelta etica
A. Messori & F. Nicolini - 2013 11
stesso modo…. È una scelta etica perché tutti i pazienti ne trarrebbero dei benefici….”
Fuchs VR, NEJM 2011
Il caso isterectomie
A metà degli anni settanta il tasso standardizzato per età dell’intervento era:
Paese Tasso per 100.000 ab.
USA 700
A. Messori & F. Nicolini - 2013 12
USA 700
Canada 600
Australia 450
Danimarca 360
UK 250
Svezia 130
Norvegia 110
Il casodidattico
del CantonTicino
LLLL’arte di far niente e benearte di far niente e benearte di far niente e benearte di far niente e bene
Quando si lavora a supporto di eventi fisiologici, questo
modello di assistenza può essere realizzato solo dai
Appropriatezza clinica: la demedicalizzazione
A. Messori & F. Nicolini - 2013 13
modello di assistenza può essere realizzato solo dai professionisti più preparati e maturi, per gestire in modo
non medicalizzato un evento potenzialmente naturale,
conoscendo e sapendo usare la tecnologia meno invasiva
e i farmaci meno dannosi per gestire le emergenze.
Kennedy, 2000Kennedy, 2000Kennedy, 2000Kennedy, 2000
Appropriatezza organizzativa
• si riferisce al livello assistenziale
• il livello assistenziale deve essere adeguato all’intervento sanitario in termini di sicurezza ed
A. Messori & F. Nicolini - 2013 14
all’intervento sanitario in termini di sicurezza ed economicità nel consumo di risorse
• fa riferimento principalmente a criteri di efficienza tecnica
• è un concetto dinamico che cambia con la evoluzione tecnologica
Coniugare appropriatezza clinica e organizzativa
1. TC secondo le classi di Robson
2. centralizzazione della gravidanza a rischio, trasferimento in utero, trasporto neonatale e STEN
3. VBAC
4. prevenzione e trattamento delle emorragie post-partum
A. Messori & F. Nicolini - 2013 15
4. prevenzione e trattamento delle emorragie post-partum
5. overtreatment (induzione farmacologica, TC) e under/overdiagnosis (numero di ecografie in gravidanza)
6. rapporto volumi/esiti: numero di parti, percentuale TC, chirurgia oncologica ginecologica
Rete hub e spoke, PDTA, linee guida, audit e valutazione performance, individuazione best practice, benchmark, valutazioni HTA, ecc…..
Appropriatezza
della scelta
choice
A. Messori & F. Nicolini - 2013 16
• proximity• reputation• comfort• amenities• soft quality• tender loving care• price
• service mix• case mix• competence, expertise• technology• safety• branding• outcomes
Complexity and burden of disease
Rockhampton Heritage Village
Australian Conuntry Hospital
John Hopkins Hospital
Baltimore
Ottimizzazione e appropriatezza
La rimodulazione della rete dei punti nascita
Accordo Stato-Regioni 16 dicembre 2010
A. Messori & F. Nicolini - 2013 17
Regolamento MDS (bozza decreto)“Definizione degli standard qualitativi,strutturali, tecnologici e qualitativi relativi all’assistenza ospedaliera, in attuazione dell’art. 1, comma 169 della legge 30 dicembre 2004, n. 311” e dell’’art.15 comma 13 lettera c) del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135”
F. NICOLINI
Disinvestment & Reallocation
Chi lo deve fare?
Politici amministratori
Politici legislatori Enti regolatori
Tecnici e
consulenti
Magistratura
Comunità e letteratura scientifica (ricerca)
Industria
A. Messori & F. Nicolini - 2013 18
Professionisti
Manager
Pazienti
Staff
Associazioni scientifiche e professionali
Associazioni
pazienti
Comunità locale
Industria
Opinione pubblica, mass media
Società civile organizzata (associazionismo, enti, istituzioni)
Web
Policy e decisori
Utilizzatori Stakeholders
Il punto di vista dei politici e amministratori
Di quanti ospedali ha bisogno il nostro Paese? Di quanti Pronto Soccorso? Di quante chirurgie generali? Èquesta la domanda alla quale vuole rispondere, non schematicamente, la bozza di Dpcm messa a punto dal ministero della Salute di concerto con il ministero dell’Economia e recapitata nei giorni scorsi alle Regioni. Si tratta, a ben vedere, della seconda fase di attuazione della spending review in sanità: se la prima era rivolta a contenere la spesa cercando di spendere meglio, utilizzando strumenti come le centrali d’acquisto o i listini per i presidi, questa interviene sulla dimensione strutturale e organizzativa del nostro sistema sanitario. Non ècerto un mistero che reparti, o meglio UO, e addirittura interi ospedali non siano stati creati per esigenze propriamente sanitarie, ma piuttosto per ragioni storico-politiche, declinabili in interessi locali,
Newsletter N° 82 del 13/11/2012
Standard ospedalieri, la spending review entra nella seconda fase
A. Messori & F. Nicolini - 2013 19
esigenze propriamente sanitarie, ma piuttosto per ragioni storico-politiche, declinabili in interessi locali, poteri accademici, necessitàelettorali di creare posti di lavoro. Oggi questa “selva” non può più essere mantenuta, perché la sua persistenza erode le poche risorse a disposizione, che devono invece essere impiegate al meglio per garantire risposte sanitarie adeguate ai reali bisogni dei cittadini.Occorre, e le Regioni devono esserne protagoniste, una riorganizzazione dei nostri ospedali che parta dalle reali necessitàe si impegni a garantirle, rispettando al meglio gli standard secondo criteri di clinicalgovernance. ……Se l’applicazione degli standard ospedalieri indicati dal Dpcm saràgestita senza arroccamenti da parte dei diversi attori del sistema sanitario, ma piuttosto con la collaborazione reale di amministratori, dirigenti, professionisti e rappresentanti dei cittadini, questo provvedimento potrà realizzare finalmente quella riorganizzazione della rete ospedaliera italiana, che da molti anni è indicata come una necessitàma che èstata realmente avviata solo in alcune Regioni.Un modo concreto per contribuire alla effettiva sostenibilità del nostro sistema sanitario.
Angelo Lino Del Favero - Presidente Nazionale - Federsanità – Anci
Il punto di vista dei professionisti
Uno dei principali problemi della nostra Sanità è l’eccessivo numero di ospedali di piccole e medie dimensioni
Oggi in Italia quasi l’8% dei parti ha luogo in piccoli ospedali che accolgono meno di 500 parti annui, troppo pochi per garantire la sicurezza delle nostre pazienti
Circa il 67% delle nascite avviene in strutture con almeno 1.000 parti annui.
A. Messori & F. Nicolini - 2013 20
Circa il 67% delle nascite avviene in strutture con almeno 1.000 parti annui. Dovremmo aumentare questa percentuale almeno fino al 90%
Le criticità sono evidenti:il parto per via chirurgica è spesso usato per compensare le carenze dei punti nascita non adeguati. Il tasso dei cesarei nel nostro paese, pari al 38% è il più alto d’Europa ed è il chiaro segno di problemi organizzativi
Nicola Surico, Presidente SIGO
“Adesso si taglino i piccoli punti nascita”
Sole 24 ore Sanità, 18 gennaio 2013
Il punto di vista dei professionisti
Per la ginecologia tagli di spesa mirati e la chiusura di piccoli e inefficienti reparti aumenterebbero la sicurezza delle madri e dei nascituri, ci sarebbe un notevole risparmio della spesa pubblica e si aprirebbero nuove possibilità di impiego per i ginecologi nelle strutture più grandi dove aumenterebbero il numero delle nascite.
A. Messori & F. Nicolini - 2013 21
strutture più grandi dove aumenterebbero il numero delle nascite. Solo così le donne in Italia potranno partorire in reparti sicuri in cui lavora personale esperto e competente. Non solo, l’accorpamento degli organici potrebbe rappresentare una soluzione al problema della cronica carenza di specialisti in ginecologia.
Nicola Surico, Presidente SIGO
“Adesso si taglino i piccoli punti nascita”
Sole 24 ore Sanità, 18 gennaio 2013
Esiste il punto di vista dei
cittadini ?
Amministratori locali
Policy maker
istituzionaliManager
A. Messori & F. Nicolini - 2013 22
Cittadino singolo
Comunità locale
(Comitati)
Mass media
Professionisti
Associazionismo
Manager
Opinione pubblica
SindacatiPartiti
politici
Modello patient centred
A. Messori & F. Nicolini - 2013 23
J. Mc Whinney – 1993 –
modello ‘patient centred’
Centralità del cittadino
Il cambiamento nella cultura:
• da malato a paziente
• da paziente a utente (di servizio pubblico)
A. Messori & F. Nicolini - 2013 24
• da utente a cliente (sistemi di qualità)
• da cliente a stakeholder (letteratura manageriale)
• da paziente passivo a consumatore razionale
oggi si preferisce cittadino o persona.
F. NICOLINI
Cambiamenti culturali nella salute
•Dal modello tecnocratico- medicalizzato al modello umanizzato•Dal modello specialistico al modello olistico•Dal modello del paternalismo illuminato al modello
A. Messori & F. Nicolini - 2013 25
•Dal modello del paternalismo illuminato al modello della corresponsabilità e alleanza terapeutica•Dal modello informativo al modello comunicativo•Dal consenso informato alla scelta informata ed alle preferenze•Dalla compliance all’empowerment•Dal modello fiduciario al modello contrattuale
F. NICOLINI
I cittadini cosa vogliono?
Il cittadino medio “sano” vuole mantenere la sua salute e pagare meno tasse ma..
A. Messori & F. Nicolini - 2013 26
..quando si ammala e diviene paziente vuole le migliori cure indipendentemente dai costi Angela CoulterThe NHS devolution: health care in the market place. What do patients and the public want from primary care? (BMJ 2005 331: 1199-1201
“Per i clinici la Clinical
La clinical governance
per i clinici
Auditing andEvaluation
A. Messori & F. Nicolini - 2013 27
Governance è essenzialmente rendersi conto, per rendere conto.”
Performance andAccountability
“ Mi si definisce eccentrico per aver detto che gli ospedali, se
vogliono essere sicuri di migliorare, devono analizzare i lororisultati per accertare quali siano i punti forti o deboli, confrontare iloro esiti con quelli di altri ospedali, trattare solo i casi per i qualisiano in grado di fare un buon lavoro, assegnare per il trattamento
Il lascito spirituale
di E.A. Codman
A. Messori & F. Nicolini - 2013 28
siano in grado di fare un buon lavoro, assegnare per il trattamentoi casi ai medici sulla base di criteri migliori dell’anzianità o delle
convenienze del momento, discutere non solo i loro successi,maanche i loro errori, collegare la loro carriera alla qualità del loro
lavoro con i pazienti. Queste opinioni non saranno giudicateeccentriche tra qualche anno”
Ernest Amory Codman
[Massachusetts General Hospital, 1914]
I medici cosa vogliono?
Per Richard Smith i medici inglesi sisentono oberati di lavoro e scarsamente
A. Messori & F. Nicolini - 2013 29
sentono oberati di lavoro e scarsamenteconsiderati e messi in grado di fare beneil loro lavoro (“overworked andundersupported”)
Richard Smith, BMJ 1997, 314.1636 (7 june)
Il pensiero di Reasons
“Atteso che la fallibilità è una caratteristica dell’essere umano e un sanitario può sbagliare come ogni altra persona, occorrerebbe interessarsi alla genesi sistemica dell’errore, spiegabile con un
A. Messori & F. Nicolini - 2013 30
interessarsi alla genesi sistemica dell’errore, spiegabile con un abbassamento del livello di sicurezza del sistema in quanto incapace di assorbire,attenuare, annullare gli effetti di un errore professionale. Da qui,la necessità di rafforzare le barriere protettive dell’organizzazione nel suo complesso: in altri termini , rendere facile le cose giuste e difficile (molto difficile) fare quelle sbagliate. Se non possiamo cambiare l’essere umano ,possiamo tuttavia cercare di cambiare le condizioni in cui gli esseri umani operano.
Salvo complicazioni
Il problema reale non è quello di impedire ai cattivi medici di fare danni e
A. Messori & F. Nicolini - 2013 31
medici di fare danni e uccidere i pazienti,ma di aiutare i medici bravi a non commettere errori.
(Atul Gawande, 1999 )
Medical Malpractice
Il libro “Medical malpractice. A preventive
approach ”di William O.
A. Messori & F. Nicolini - 2013 32
approach ”di William O. Robertson è il testo medico di gran lunga più venduto nel mondo, edito nel 1984
è arrivato alla 18^ edizione.
Una priorità urgente: diminuire le aspettative nei confronti di
una medicina mitica
Il rischio
A. Messori & F. Nicolini 33
Il rischiozero
non esiste.
Una priorità urgente: diminuire le aspettative nei confronti di
una medicina mitica
• la morte è inevitabile
• la maggior parte delle malattie gravi non possono essere guarite
• gli antibiotici non servono a curare l’influenza
• le protesi artificiali ogni tanto si rompono
A. Messori & F. Nicolini - 2013 34
• gli ospedali sono luoghi pericolosi
• ogni farmaco ha anche effetti collaterali
• la maggior parte degli interventi medici danno solo benefici marginali e molti non funzionano affatto
• gli screening producono anche risultati falsi negativi
• ci sono modi migliori di spendere i soldi che spenderli per acquistare indiscriminatamente tecnologia medico sanitaria
Richard Smith, BMJ 1999; 318: 209-210
Il medico: un mito in crisi?
• il mito del medico “missionario” e “buon padre di famiglia” è in crisi
• si è viceversa sviluppato il pregiudizio dei
A. Messori & F. Nicolini - 2013 35
• si è viceversa sviluppato il pregiudizio dei medici come appartenenti ad una “casta di intoccabili”
• anche il medico è coinvolto nella “caduta dei rabbini” (Bateson)
F. NICOLINI
Un conflitto in corso
“Gli uni contro gli altri armati”
A. Messori & F. Nicolini - 2013 36
• Club medici , FNOMCeO, Aurora: polizza integrativa di 100 euro per la rivalsa dei danni verso il paziente in caso di assoluzione
• il caso “Osservatoriosanità.com ” sito “accalappia contenzioso” al contrario di “osservatoriosanità.it” sito della SIQUAS di raccolta di buone pratiche cliniche
La medicina come la criminalità organizzata?
“Solo la camorra e la mafia hanno una percentuale così alta di affiliati indagati
dalla magistratura”
A. Messori & F. Nicolini - 2013 37
dalla magistratura”
(cit. Cambieri, Roma, maggio 2008)
L’aggressività degliavvocati
Vostro figlio va male a scuola?
Potrebbe essere colpa dell’ostetrico che vi haassistito durante il parto.
A. Messori & F. Nicolini - 2013 38
assistito durante il parto.Per saperne di più, telefonate allo studio
degli avvocati Baker & Smithson,dal Lunedì al Venerdì dalle h 9 alle h 17.
Ogni costo sarà a carico della Compagnia diAssicurazione del personale medico e paramedico!
“Washington Post” del 14 luglio 2000
Evidence -Based
Systems for Quality
Audit and
Evaluation
Technology
Assessment
L’albero di Chamber modificato
Health
Communication
7°
A. Messori & F. Nicolini - 2013 39
Evidence -Based Practice and Policy
Accountability and
PerfomanceRisk management
Assessment
Managing Resources and Services
Reliable Data
Learning
culture
Research
And
Development
Co-Ordinated Clinical Governance
Il nuovo paziente
I requisiti del nuovo paziente sono quelli di un individuo che si informa,che tende a selezionare le offerte del mercato e che rivendica sempre più un
A. Messori & F. Nicolini - 2013 40
offerte del mercato e che rivendica sempre più un ruolo attivo nella relazione terapeutica. Ciò è facilitato dal quasi continuo accesso alle informazioni, fornite anche dai media, le quali peraltro in alcuni casi possono dare adito ad una visione distorta della realtà.
F. NICOLINI
Health Literacy: clarity of the health communication
Una sfida per i professionisti per comunicare in modo più chiaro e trasparente con i pazienti, adattando la informazione ai destinatari, con
A. Messori & F. Nicolini - 2013 41
adattando la informazione ai destinatari, con linguaggi semplici e comprensibili, cercando di superare le barriere sistemiche che la ostacolano (es. livello alfabetizzazione).
Joint Commission Public Policy White Paper 2007
Comunicare in modo comprensibile
Esempio: dalla amniocentesi in target selezionati di gravide (?) allo “screening” combinato su popolazione (Ecografia + Bitest)
Amniocentesi
A. Messori & F. Nicolini - 2013 42
Ex ante: comunicare il rischio di una procedura invasiva
Ex post: comunicare un esito
Amniocentesi
ScreeningEx ante: comunicare il significato di una procedura non invasiva
Ex post: comunicare uno score di rischio
Un branding etico
E’ fondamentale per i professionisti attuare un branding che sostenga l’immagine e la reputazione e mantenga la fiducia (confidence)
A. Messori & F. Nicolini - 2013 43
mantenga la fiducia (confidence) dei pazienti. I medici devono essere professionali, etici e approcciabili.
Questo fa parte delle nuove competenze per la qualità nell’ Health Care System.
Jan Callanan, Dublino (ESQH)
Grazie
Viandante, le tue orme sonoil tuo cammino e nient’altro;viandante, non esiste unastrada, la strada si fa
A. Messori & F. Nicolini - 2013 44
Reggio Emilia,
Vele di Calatrava
strada, la strada si facamminando. Camminando sifa la strada, e quando tiguardi indietro, vedi la terrache mai tornerai acalpestare. Viandante nonesiste una strada, solo lestelle sopra il mare.
Antonio Machado