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Il saluto del presidente Con questo primo numero prende il via l‟informazione dalle case Atc di Torino e Provincia. Dalle case perché per noi sarà prima di tutto l‟occasione per raccontare quel che accade nei nostri quartieri, chi ci abita. Capita spesso che qualcuno pensi alle case popolari come sino- nimo di degrado e incuria. E invece non è affatto così. Nelle nostre case vivono tante persone per bene, che hanno a cuore l‟ordine e il decoro dell‟ambiente in cui vivono, che dedicano il proprio tempo libero al comitato inquilini o a piantare qualche fiore per abbelli- re il giardino del palazzo. I problemi, nella nostra veste di padrone di casa, sono all‟ordine del giorno. E non lo na- scondiamo. Ma è proprio grazie alla collabora- zione di tanti dei nostri residenti che spesso riusciamo a risolverli. Attraverso queste pagine, racconteremo cosa fa l‟Agenzia Territoriale per la Casa e chi sono i suoi residenti. Ma cercheremo anche di forni- re informazioni utili per chi vive nelle nostre case, sulle scadenze, sugli uffici a cui rivolgersi, su iniziative che possano essere loro d‟aiuto. Buona lettura a tutti voi. ELVI ROSSI presidente Atc Torino e Provincia GAZZETTATC L‟informazione dalle case popolari Questo numero inaugura la newsletter quindicinale dell‟Agenzia Territoriale per la Casa della provincia di Torino. Quattro pagine ogni due settimane per raccontare l‟attività dell‟ente, i nuovi progetti, notizie, interviste e curiosità dal- le case popolari. Per leggere Gazzettatc, potete scaricare l‟ultimo numero sul sito www.atc.torino.it. Oppure potete iscrivervi alla mailing list e riceverla direttamente al vostro indirizzo di posta elettronica. Vi basterà cliccare sul logo di Gazzettatc sulla homepage del sito. Cantieri aperti Torino, corso Taranto. 16 milioni per riqualificare 650 alloggi pagina 2 Curiosità Via Parenzo, un anno da buoni vicini pagina 4 numero 0 - anno 2012 in attesa di autorizzazione dal Tribunale di Torino

Il saluto del GAZZETTATC presidente dalle · Gli incontri hanno prodotto idee e buoni consigli per vivere meglio che, trasformati in fumetti colorati, sono diventati i protagonisti

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Il saluto del

presidente Con questo primo numero prende il via l‟informazione dalle case Atc di Torino e Provincia.

Dalle case perché per noi sarà prima di tutto l ‟ o c c a s i o n e p e r raccontare quel che accade nei nostri quartieri, chi ci abita. Capita spesso che qualcuno pensi alle case popolari come sino-nimo di degrado e incuria. E invece non è affatto così. Nelle nostre case vivono tante persone per bene, che hanno a cuore l‟ordine e il decoro dell‟ambiente in cui vivono, che dedicano il proprio tempo libero al comitato inquilini o a piantare qualche fiore per abbelli-re il giardino del palazzo.

I problemi, nella nostra veste di padrone di casa, sono all‟ordine del giorno. E non lo na-scondiamo. Ma è proprio grazie alla collabora-zione di tanti dei nostri residenti che spesso riusciamo a risolverli.

Attraverso queste pagine, racconteremo cosa fa l‟Agenzia Territoriale per la Casa e chi sono i suoi residenti. Ma cercheremo anche di forni-re informazioni utili per chi vive nelle nostre case, sulle scadenze, sugli uffici a cui rivolgersi, su iniziative che possano essere loro d‟aiuto.

Buona lettura a tutti voi.

ELVI ROSSI presidente Atc Torino e Provincia

GAZZETTATC L‟informazione dalle case popolari

Questo numero inaugura la newsletter quindicinale dell‟Agenzia Territoriale per la Casa della provincia di Torino. Quattro pagine ogni due settimane per raccontare l‟attività dell‟ente, i nuovi progetti, notizie, interviste e curiosità dal-le case popolari. Per leggere Gazzettatc, potete scaricare l‟ultimo numero sul sito www.atc.torino.it.

Oppure potete iscrivervi alla mailing list e riceverla direttamente al vostro indirizzo di posta elettronica. Vi basterà cliccare sul logo di Gazzettatc sulla homepage del sito.

Cantieri aperti

Torino, corso Taranto. 16 milioni per riqualificare 650 alloggi pagina 2

Curiosità

Via Parenzo, un anno da buoni vicini

pagina 4

numero 0 - anno 2012

in attesa di autorizzazione dal Tribunale di Torino

È partito a fine febbraio un importante intervento di manuten-zione straordinaria per 16 palazzi-ne di proprietà di Atc in corso Taranto. In tutto, i lavori contribui-ranno a riqualificare 650 apparta-menti, dove vivono oltre 1600 per-sone. Quello che ha preso il via è soltanto il primo dei tre distinti cantieri in programma, finaliz-zati anche al risparmio energetico, per un finanziamento complessivo di 16milioni e mezzo di euro.

Si comincia con la sostituzione di 15 ascensori. Gli impianti più vetusti saranno sostituiti con altrettanti nuovi e il vano ascensore sarà allargato per ospitare una cabina più ampia e dunque anche più adatta alle esigenze di anziani e disabi-li in sedia a rotelle.

Due stanze al piano terreno, al civico 104/b di corso Taran-to, quartiere Regio Parco. Le pareti sono zeppe di articoli di giornale, vecchie fotografie, lettere, documenti. Il Comitato Inquilini più longevo di Torino si riunisce qui da più di 30 anni, da quando nel ‟75 alcuni giovani residenti hanno deci-so di darsi da fare per portare servizi in quel quartiere in pieno boom demografico.

Quei ragazzi oggi hanno qualche capello bianco in più, ma sono ancora qui. «Non lo facciamo certo per ottenere favoritismi personali. Lavoria-mo per le nostre case, che poi sono di tutti». A parlare è Giuseppe Marino, classe 1937 e presidente del Comita-to praticamente da sempre. Qui lo conoscono tutti. «Quando siamo arrivati qui, quasi tutti dal sud, non era mica così sa? C‟erano solo queste case e tutto intorno solo campi e cascine. Non c‟era nemmeno la fermata e, per andare a lavorare alla Fiat, dovevo andare fino in via Lauro Rossi a prendere l‟au-tobus».

Il Comitato, e le sue battaglie, sono nati proprio allora. E così sono arrivati prima la fermata del bus, la chiesetta della Resurrezione, il campo

di calcio, poi la strada a due c o r s i e e i n f i n e i l medico. «Sì, sì il dottore. Non ce n‟era uno in tutto il quartie-re. Ed eravamo più di mille famiglie, che vuol dire quattro, cinquemila persone». Storie d‟altri tempi. Da allora il Comi-tato ha visto nascere moltissi-me r iunioni , am ic izie, battaglie. Quella più difficile?

«Sicuramente quando lo Iacp (l’ente per le case popolari allora si chiamava così, ndr) voleva aumentare l‟affitto del 35%. Era il ’95 e abbiamo raccolto centinaia di firme. Alla fine un po‟ l‟hanno aumentato, ma siamo arrivati a una mediazione».

L‟attività di mediazione va avanti, specie ora che, con i lavori di riqualificazione appe-na cominciati, il Comitato è l‟insostituibile punto di riferi-mento tra abitanti e Atc.

Un rimpianto? Manca il ricambio generazionale. «I giovani oggi non hanno voglia di sacrificarsi come facciamo noi, che non guadagniamo nulla e ci autotassiamo per telefonate e fotocopie. Maga-ri, se qualcuno ci aiutasse a coinvolgerli…». Chissà che la prossima sfida, per il Comitato, non sia proprio questa.

SOSTITUZIONE ASCENSORI, ATC VA INCONTRO AI

DISAGI DEI RESIDENTI

Atc non ha lasciato soli i residenti di corso Taranto. Grazie alla preziosa collaborazione del Comitato Inquilini, gli abitanti sono stati tempestivamente infor-mati dell‟intervento di manutenzione che avrebbe ri-guardato le loro case e sono costantemente aggiornati, grazie ad una sorta di comitato di cantiere, sul crono programma e l‟andamento dei lavori.

Ma non solo. E‟ evidente infatti che la sostituzione, e dunque il fermo, di un ascensore in un palazzo di 9 – 10 piani possa comportare disagi, specie per chi è anziano o disabile e non può contare sull‟aiuto di fami-liari ed amici. L‟intervento dell‟associazione di volonta-riato Auser, con cui Atc collabora da tempo, ha permes-so di offrire un aiuto a queste persone. Due volte a settimana, i giovani volontari di Auser sono a disposizione degli inquilini in difficoltà per l‟ascensore fermo e possono ritirare e consegnare loro la spesa o le medicine.

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TORINO, CORSO TARANTO. 16 MILIONI PER

RIQUALIFICARE 650 ALLOGGI

CORSO TARANTO, 30 ANNI DA INQUILINI

Il primo Comitato Inquilini nato a Torino ci racconta la sua storia e le tante battaglie per i diritti del quartiere

Da febbraio molti inquilini, guardando la bolletta d‟affitto avranno trovato qualche differenza rispetto al mese precedente. Niente di strano. Sono gli effetti dell‟applicazio-ne dei regolamenti attuativi della nuova legge regionale sull‟edilizia sociale, entrati in vigore il 4 gennaio 2012.

Molte le novità, dai requisiti per l‟assegnazione delle case popolari, che oggi si chiamano alloggi sociali, alle modalità per calcolare il canone. Si modificano i tempi dell‟ospitalità temporanea e vengono fissate nuove regole per il cambio alloggio per il quale sarà necessario un apposito bando.

Novità anche per il censimento e il fondo sociale.

Ma il primo adeguamento gli assegnatari lo hanno trovato nell‟ultima bolletta d‟affitto, con il ritocco del canone.

Infatti, se in passato per determinare l‟affitto ci si riferiva a sei fasce di reddito, oggi le fasce di reddito sono diventate 19. Un sistema più equo proporzionato alle entrate delle famiglie. A far reddito, oltre al lavoro e alla pensione, concorrono sussidi, emolumenti e indennità percepiti da tutto il nucleo familiare che vive nell‟alloggio. Sono esclusi i sussidi e gli assegni di accompagnamento per disabili.

E con la nuova legge lavoratori dipendenti e lavoratori auto-nomi sono equiparati, superando così un vecchio pregiudi-zio secondo il quale i lavoratori autonomi pagavano il dop-pio rispetto al reddito dichiarato.

Ma attenzione. L‟adeguamento del canone non è completo, poiché nel 2012 viene applicato solo il 50 per cento dell‟effettivo aumento o riduzione. Infatti con gennaio 2013

terminerà il periodo di transizione a canone calmierato e verranno applicati i correttivi.

Facciamo un esempio. Se una famiglia pagava 90 euro al mese e con la nuova legge pagherebbe 100 euro, di quei dieci euro in più, nel 2012 ne saranno addebitati solo cin-que. Quando nel 2013 il canone andrà completamente a regime, saranno aggiunti i rimanenti cinque di differenza e il canone arriverà a 100 euro, più spese accessorie. Lo stes-so varrà per chi ha subito una diminuzione dell‟affitto.

In questi giorni ho ricevuto la visita di un incari-cato che diceva di essere di Atc.

Posso fidarmi?

Per evitare truffe e furti negli alloggi, verificate sempre l'identità' di chi si presenta alla vostra porta. Se dice di essere un addetto di Atc, sarà sufficiente telefonare al numero verde 800301081 , comunicando nome, cogno-me e numero di matricola della persona, per avere conferma della sua effettiva identità. Ogni incaricato di Atc, infatti, deve presentare un tesserino di riconoscimento con foto, logo Atc, nome della ditta, co-gnome e nome, numero di matricola. Si ricorda, inoltre, che gli addetti Atc non bussano mai alla vostra porta per chiedere denaro.

Devo disfarmi di un vecchio mobile,

come posso fare?

Se dovete buttare via un vecchio mobile, un materasso, un elettrodomestico, non abbandonatelo nel cortile, vici-no ai cassonetti, per la scale o nelle cantine. Contattate invece il consorzio che smaltisce i rifiuti e che opera nel Comune in cui abitate: in questo modo potete concorda-re le modalità di ritiro oppure consegnare direttamente i rifiuti ingombranti presso i centri di raccolta. Per Torino potete contattare Amiat al numero verde

800.017277.

E’ ENTRATA IN VIGORE LA LEGGE REGIONALE 3 PER L’EDILIZIA SOCIALE COSA CAMBIA PER GLI INQUILINI?

3

(Torino, via Arquata dall’alto)

In principio era il vicino di casa. Quello della porta accanto o del piano di sopra. Quello che fa le scale sempre con le scarpe spor-che. Quello che tiene la musica alta come se fosse in discoteca.

Quello che fuma dappertutto, anche in ascensore. Quello che le briciole della tovaglia le butta sempre giù dalla finestra. Messa così non si tratta proprio di un vicino di casa da desiderare. Anzi, ci si augura sempre di non trovarsene uno simile. Ma di vicini ce ne sono tanti altri. Ci sono anche quelli che spazzano le scale del palazzo e spalano la neve dall‟uscio di casa. Quelli che trovano il tempo per piantare un fiore in giardino e curare le aiuole. Quelli che raccolgono i soldi di tutti per comprare una lampadina nuova. Quelli che non fanno mai mancare un buon dolce ad una festa. Quelli volenterosi che provano a risolvere i piccoli problemi di tutti i giorni. E sono tan-ti. Forse un po‟ nascosti o semplicemente inosservati perché non danno fastidio e quindi ce ne si dimentica. E sono una risorsa spes-so poco utilizzata. Da questa riflessione fatta è iniziato un lungo percorso di lavoro comune intorno al tema del vicinato, delle regole di convivenza e dei rapporti fra vicini di casa. Un percorso quotidia-no che ha prodotto iniziative divertenti e ironiche con l‟obiettivo non di costringere ma di coinvolgere. Come il calendario del 2011 dove tanti vicini di casa sono diventati testimonial del “virus” del compor-

tamento virtuoso da diffondere. Nei mesi successivi, ci siamo incon-trati per provare a tracciare il profilo del vicino di casa. In che modo siamo vicini di casa? Cosa desideriamo dal nostro vicino? E noi, cosa facciamo già? Gli incontri hanno prodotto idee e buoni consigli per vivere meglio che, trasformati in fumetti colorati, sono diventati i protagonisti del calendario 2012: un vademecum di buoni propositi per l‟anno nuovo. E adesso? Adesso stanno per arrivare i buoni consigli per ogni scala, colorati e plurali (perché la differenza la si fa se si è tanti), da ap-pendere in cortile e da non dimentica-re. Ma se è vero che le scritte con il tempo si sbiadiscono o che spesso non si leggono, bisogna continuare il lavoro di persuasione e coinvolgimen-to. Perché comportarsi con rispetto conviene. Perché un luogo migliore ha bisogno di cura e partecipazione di tanti (buoni) vicini di casa.

Sara Medici per il Servizio di Accompagnamento al Contratto di Quartiere II per via Parenzo

In gergo si chiamano Contratti di Quartiere. Sono imponenti interventi di riqualificazione urbana nelle periferie, finanziati con fondi Gescal, che interessano quasi sempre edifici di edilizia popolare. Una tipologia di intervento che vede coinvolti tutti i soggetti pubblici (Stato, Regio-ne, Comune e Atc) e che mira al recupero di quartieri segnati dal degrado materiale ma anche da scarsa coesione e disagio sociale. Que-sto significa che i lavori di riqualificazione tengono conto delle esigenze degli abitanti, in particolare di coloro che vivono in condizioni di maggiore difficoltà come anziani, malati, disabili. Oggi a Torino sono in corso i Contratti di Quartiere II, in tre differenti zone della città: via Dina, a Mirafiori, via Ghedini, quartiere Regio Parco, e via Parenzo, a Lucento. In tutti e tre i cantieri, Atc Torino è responsabile della pro-gettazione e dei lavori, mentre la Città ha attivato un percorso di accompagnamento sociale, mettendo a disposizione dei residenti opera-tori sociali per tutta la durata degli interventi. I residenti delle case Atc sono così diventati protagonisti attivi di queste qualificazioni: ogni quartiere ha eletto il suo comitato di cantiere, che segue il corso dei lavori e dialoga con Atc, segnalando eventuali critic ità e avanzando suggerimenti e proposte.

Torino, via Parenzo e i Contratti di Quartiere

Tre importanti riqualificazioni in altrettanti quartieri. Inquilini parte attiva, grazie all’accompagnamento sociale attivato dalla Città

L‟area oggetto dell‟intervento di riqualificazione del Contratto di Quartiere per via Parenzo è compresa nel perimetro delimi-tato da via Sansovino, via Pira-no, via Parenzo, strada Altes-sano, via Pianezza, all‟interno della Circoscrizione 5. All’inter-no dell‟area descritta si trova il complesso di edifici denomina-to ex quartiere 43° costruito a fine anni „70 dall‟Istituto Auto-nomo per le Case Popolari di Torino. L‟insediamento si

compone di tre complessi edili-zi comprendenti 8 edifici: - le “case blu” di via Parenzo 55 a-b-c e corso Molise 18 a-b; - le “case tonde” di via Val del-la Torre 222, via Sansovino 74 a-b-c, corso Toscana 181 a-b-c-d, via Parenzo 59, 61 e 63; - la torre di corso Cincinnato 110 Vi risiedono 788 persone, per un totale di 325 nuclei fa-miliari. Il servizio di accompa-gnamento sociale al Contratto di Quartiere è svolto dal Labo-ratorio Parenzo.

via Parenzo

Via Parenzo, un anno da buoni vicini

Il Laboratorio Parenzo ci racconta com’è nato il calendario con le regole di buon vicinato

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Periodico d‟informazione dell‟Agenzia Territoriale per la Casa di Torino e Provincia

Registrazione richiesta al Tribunale di Torino direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 [email protected] in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini hanno collaborato: Laboratorio Parenzo, Comitato Inquilini corso Taranto