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Il Viaggio di Ulisse I bambini della 3° sezione anno scolastico 2014/15 Scuola dell’Infanzia “Nelson Mandela” Pontedera

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Il Viaggio di Ulisse

I bambini della 3° sezioneanno scolastico 2014/15Scuola dell’Infanzia “Nelson Mandela”Pontedera

“I miti sono i sogni del mondo, sogni archetipici che riflettono i grandi problemi dell’uomo. Servono per riconoscere i momenti di passaggio. è il mito che dice come rispondere a certe crisi, alla delusione, alla felicità, al fallimento o al successo. I miti mi dicono dove mi trovo.”

Joseph Campbell, Il potere del mito

Questo libro nasce da una esperienza teatrale vissuta dai bambini di 5 anni nell’anno sco-lastico 2014/15 che, insieme a Lilia, Cesare e Tazio (attori professionisti) hanno intrapreso un viaggio alla scoperta del mito di Ulisse. Giocare a “fare teatro” ha permesso ad ognuno di loro di entrare in una dimensione creativa diversa, fatta di luoghi, materiali, immagini non stereotipate, che hanno dato vita alle pagine de Il viaggio di Ulisse. Il libro è dedicato a questi bambini che con noi hanno trascorso una parte del loro viaggio di vita. Insieme abbiamo superato prove, difficoltà, fatto scoperte, vissuto sorprese e meraviglie, proprio come Ulisse nel suo peregrinare da un’isola all’altra. Ora riprenderanno il mare verso altri lidi conservando, noi ce lo auguriamo, un buon ricordo dell’isola che hanno appena lasciato.

Anna, Cristina, Ilaria

1Questa è la storia di un viaggio, il viaggio

di un uomo di nome Ulisse, re di Itaca.Ulisse e i suoi uomini partirono per espugnare la città di Troia. Riuscirono nell’intento solo dopo 10 lunghi anni con il celebre

inganno del cavallo, simbolo dell’astuzia greca…

“...È QUANDO TUTTI QUELLI DELLE ALTRE CITTà DELLA GRECIA SI COSTRUISCONO IL CAVALLO PER ENTRARE DENTRO LE MURA DI TROIA...”

2Dopo la distruzione di Troia Ulisse e

i suoi soldati ripartirono per tornare ad Itaca.

“…È QUANDO ERANO IN BARCA E ULISSE E I SUOI SOLDATI URLAVANO

VOGA!!! VOGA!!!”

3Ulisse e i suoi uomini approdarono sull’isola dei Lotofagi,

mangiatori di loto, fiore che donava l’oblio. Passarono lì tanto tempo perché si dimenticarono di tornare a casa. Ripresero il viaggio e arrivarono nella terra dei Ciclopi, giganti con un occhio solo.

“...SULL’ISOLA C’ERA UN PASTORE CHE SI CHIAMAVA POLIFEMO, ERA CON UN OCCHIO SOLO E STAVA MANGIANDO UN SOLDATO...”

4“...IL CICLOPE CON LE PECORE DORMIVA E I SOLDATI PRENDONO UN

BASTONE, LO INFUOCAVANO E LO ACCECAVANO...”

5Ulisse riprese il mare ma il ciclope, arrabbiato e dolorante,

chiese aiuto al padre Giove

“...E IL SUO BABBO FA VENIRE UNA TEMPESTA PERCHé VOLEVA FAR AFFONDARE LE NAVI DI ULISSE E DEI SUOI UOMINI...”

6“...È QUANDO ULISSE E I SUOI UOMINI SONO ARRIVATI NELLA CITTà DI EOLO, IL DIO DEL VENTO. C’ERA EOLO, E LA SUA MOGLIE, LE SEI FIGLIE E

I SEI FIGLI E STAVANO Lì CON LORO E FESTEGGIAVANO...”

7I greci sostarono sull’isola per un periodo ed al momento di partire Eolo diede ad Ulisse un otre di pelle che racchiudeva quasi tutti i venti, un

dono che avrebbe garantito loro un rapido e sicuro ritorno a casa.

“...I SOLDATI, PERò, PENSAVANO CHE NEL SACCO CI FOSSE UN TESORO E DI NOTTE, MENTRE ULISSE DORMIVA, LO APRIRONO E

USCIRONO TUTTI I VENTI CHE LI FECERO RITORNARE INDIETRO...”

8Ripreso il mare, Ulisse e i suoi uomini, finirono per approdare sulla

terra dei cannibali Listrigoni, mostruosi divoratori di uomini.

“...I MOSTRI TIRARONO I SASSI ALLE NAVI PER FARLE AFFONDARE...”

9Ridotto ad una sola nave il proprio equipaggio, Ulisse approdò

sull’isola dove abitava “LA MAGA CIRCE CHE TRASFORMAVA GLI UOMINI IN MAIALI” e dove Ulisse si trattenne per lungo tempo

10Lasciata l’isola di Circe, ripartì e arrivò vicino all’isola delle sirene,

creature metà donna e metà pesce. Ulisse rivelò ai compagni le indicazioni della maga: il canto delle sirene ammalia i marinai e

chi si avvicina a loro va incontro a morte sicura. Perciò

“...ULISSE FA METTERE AI MARINAI LA CERA NELLE ORECCHIE E LUI SI FA LEGARE AL PALO PER RIUSCIRE AD ASCOLTARE IL CANTO DELLE SIRENE...”

11Nel viaggio verso Itaca la nave di Ulisse si imbattè in un terribile

gorgo ma riuscì a salvarsi. Voga, voga l’equipaggiovisitò altre isole: sull’isola di Calipso Ulisse si costruì una zattera con cui riuscì a

raggiungere la terra dei Feaci, bellissima isola verde e lussureggiante

“...C’ERANO TANTI ALBERI DI OGNI TIPO, TUTTI DIVERSI FRA LORO...”

12Finalmente Ulisse, accompagnato dai Feaci, riuscì a tornare ad Itaca.La dea Minerva lo trasformò in un mendicante, vecchio e malandato. In questo modo nessuno lo riconobbe e lui potè portare a buon fine il

suo piano: scacciare i Proci dalla reggia e ristabilire l’ordine.

“...I PROCI VOLEVANO SPOSARE LA MOGLIE DI ULISSE, PENELOPE, PERCHé PENSAVANO CHE FOSSE MORTO E VOLEVANO DIVENTARE RE DI

ITACA. ALLORA PENELOPE DISSE CHE CHI RIUSCIVA A FARE CENTRO CON IL TIRO CON L’ARCO DIVENTAVA SUO MARITO. SOLO ULISSE, CHE SI ERA

TRASFORMATO IN UN VECCHIO, RIUSCì A FARE CENTRO E UCCISE TUTTI I CATTIVI PROCI...”

13“...ULISSE TORNò COME ERA PRIMA E TUTTI LO RICONOBBERO.

SULL’ISOLA DI ITACA SI FECE GRANDE FESTA PERCHé ERA TORNATO IL RE E I PROCI ERANO STATI SCONFITTI.”

Le insegnati della Scuola dell’Infanzia “Nelson Mandela”, Via Morandi, Pontedera

Cristina BagottiniAnna MelaiIlaria Bisori

Alessandro AdorniMirko Bachini

Alessandro BaiaAndrea BaldanziGiorgia Barbini

Doaa Ben El FilaliSiria Biondi

Lorenzo ColucciEdoardo Dalla Valle

Carlotta DonatiPaolo FerrettiJohnny GalloFrenki Gega

Duccio Ghelli

Livia GiustiLorenzo Melai

Giorgia MellaceIonella Mihaela Mitrache

Rahmedin MustafaSebahte MustafaMoussa Ndiaye

Alice OrrùMarco PannocchiaAlessandro Saverdi

Fabio SelmaniDouae Serrouk

Mohammed TahirVivian Ugonwanne

AUTORIARTISTI

STAMPATO DABANDECCHI & VIVALDI

PONTEDERA

NOVEMBRE 2015