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1 Illuminazione di una struttura commerciale: relazione descrittiva La presente relazione intende illustrare una proposta di illuminazione interna di una struttura commerciale composita, che comprenda al suo interno spazi di esposizione e vendita, aree destinate alla assistenza tecnica ed altre aree destinate ad attività d’ufficio. La scelta è caduta su di un autosalone per la vendita di auto ad uso promiscuo. La struttura commerciale ipotizzata presenta sia zone destinate alla esposizione di auto, un’ officina collegata direttamente all’area di vendita e di alcuni uffici per il disbrigo di pratiche commerciali. Inoltre sono presenti dei locali di servizio necessari all’attività, zone di passaggio e destinate a riunioni. La scelta di una tale articolata tipologia sia commerciale che d’uffici implica necessariamente diverse opzioni illuminotecniche funzionali per le diverse specie di attività. In base a questa gamma di funzioni e strutture correlate questa relazione diventa un interessante modello simulativo per alcune applicazioni, oggi di notevole avanguardia. Suddividendo tutta la struttura commerciale in esame in diverse aree, ciascuna caratterizzata da uniforme attività lavorativa, verrà elaborata per ciascuna zona una illuminazione artificiale specifica con l’utilizzo di lampade durante l’attività normale ed una illuminazione d’emergenza, secondo le vigenti normative. Per ogni situazione d’uso verranno presentati i principali risultati illuminotecnici e una valutazione di efficienza energetica per poter valutare il livello qualitativo della proposta tecnica avanzata. Il modello rispetta alcuni vincoli di base della struttura, su cui non si entra in proposte trasformative: non si terrà conto infatti delle variazioni al circuito elettrico esistente, supponendo che , sia per topologia che per potenza disponibile, l’impianto elettrico sia in grado di adattarsi completamente alle necessità delle nuove forme d’illuminazione. Ugualmente le strutture murarie saranno rispettate dove queste esplicitamente indicate (porte, finestre, pareti dei vani), lasciando comunque libertà per la definizione di particolari secondari e per la tipologia di infissi da ipotizzare. Autosalone: lay-out e caratteristiche generali La pianta dell’autosalone e locali pertinenti è stata estratta dalla Rete come file di tipo AUTOCAD (*.dwg). La pianta rappresenta un autosalone, con annessa officina, che dovrebbe essere localizzato ad Agnadello, CR. Dato che l’obiettivo di questo elaborato è solamente esemplificativo di possibili soluzioni illuminotecniche, nessun dato relativo alla originale collocazione di questa struttura commerciale verrà riportato e neppure sarà considerato influente alla progettazione. Per le analisi di illuminazione naturale si è ipotizzato la collocazione dello stabile in Todi con orientazione indicata. L’autosalone risulta svilupparsi su due piani: il livello inferiore, posto ad una quota di - 3.0 mt sul piano stradale esterno al fabbricato è costituito dalla autofficina. Il livello superiore, cioè quello

Illuminazione di una struttura commerciale: relazione ... · ambienti interni di lavoro, occorre fare riferimento alla Norma europea EN 15193 (in Italia UNI EN 15193, marzo 2008),

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Illuminazione di una struttura commerciale:

relazione descrittiva

La presente relazione intende illustrare una proposta di illuminazione interna di una struttura commerciale composita, che comprenda al suo interno spazi di esposizione e vendita, aree destinate alla assistenza tecnica ed altre aree destinate ad attività d’ufficio.

La scelta è caduta su di un autosalone per la vendita di auto ad uso promiscuo. La struttura commerciale ipotizzata presenta sia zone destinate alla esposizione di auto, un’ officina collegata direttamente all’area di vendita e di alcuni uffici per il disbrigo di pratiche commerciali. Inoltre sono presenti dei locali di servizio necessari all’attività, zone di passaggio e destinate a riunioni.

La scelta di una tale articolata tipologia sia commerciale che d’uffici implica necessariamente diverse opzioni illuminotecniche funzionali per le diverse specie di attività. In base a questa gamma di funzioni e strutture correlate questa relazione diventa un interessante modello simulativo per alcune applicazioni, oggi di notevole avanguardia.

Suddividendo tutta la struttura commerciale in esame in diverse aree, ciascuna caratterizzata da uniforme attività lavorativa, verrà elaborata per ciascuna zona una illuminazione artificiale specifica con l’utilizzo di lampade durante l’attività normale ed una illuminazione d’emergenza, secondo le vigenti normative. Per ogni situazione d’uso verranno presentati i principali risultati illuminotecnici e una valutazione di efficienza energetica per poter valutare il livello qualitativo della proposta tecnica avanzata.

Il modello rispetta alcuni vincoli di base della struttura, su cui non si entra in proposte trasformative: non si terrà conto infatti delle variazioni al circuito elettrico esistente, supponendo che , sia per topologia che per potenza disponibile, l’impianto elettrico sia in grado di adattarsi completamente alle necessità delle nuove forme d’illuminazione. Ugualmente le strutture murarie saranno rispettate dove queste esplicitamente indicate (porte, finestre, pareti dei vani), lasciando comunque libertà per la definizione di particolari secondari e per la tipologia di infissi da ipotizzare.

Autosalone: lay-out e caratteristiche generali

La pianta dell’autosalone e locali pertinenti è stata estratta dalla Rete come file di tipo AUTOCAD (*.dwg).

La pianta rappresenta un autosalone, con annessa officina, che dovrebbe essere localizzato ad Agnadello, CR. Dato che l’obiettivo di questo elaborato è solamente esemplificativo di possibili soluzioni illuminotecniche, nessun dato relativo alla originale collocazione di questa struttura commerciale verrà riportato e neppure sarà considerato influente alla progettazione. Per le analisi di illuminazione naturale si è ipotizzato la collocazione dello stabile in Todi con orientazione indicata.

L’autosalone risulta svilupparsi su due piani: il livello inferiore, posto ad una quota di - 3.0 mt sul piano stradale esterno al fabbricato è costituito dalla autofficina. Il livello superiore, cioè quello

che apparirebbe come piano terra, sdell’officina – spogliatoi e servizi igienici con docce l’area vendite e l’area uffici.

I due livelli sono collegati da una scala metallica iattraverso porte che mettono in comunicazione diretta i servizi igienici, lo spogliatoio e la sala esposizione.

Gli accessi alla struttura sono: nella parte dell’officina una grande porta carraia che dà rampa di accesso; nel livello superiore sono presenti una porta di sicurezza nello spogliatoio e tre porte a vetri scorrevoli che aprono sulfini dello studio illuminotecnico, due grandi vetratelucernario di 47 mq, posto sopra una zona dell’area di vendita.

Dalla pianta iniziale non si hanno informazioni sia sullo sviluppo verticale del fabbricato sia sulla ambientazione esterna dove questo fabbricatoall’area interna si supporrà che l’altezza del locale officine sia di mt si ipotizza un’altezza utile dei vani di mtcontrosoffitto non incida sull’altezza utile dei vani.

La scelta delle colorazioni delle pareti, dei soffitti nelle tipologie di intonaco o controsoffitto a pannelli e della tipologia di pavimenti non è stata

Anche per gli infissi le informazioni diverse dalle dimensioni sono assolutamente carenti. Sono state ipotizzate normali finestre con armatura metallica e normale vetro da finestra, senza protezioni schermanti o particolari caratteristiche riflettenti. Simile scelta per le vetrate e porte a vetri. Nel caso del lucernaio si è ipotizzato un coefficiente di trasmissione di circa 1/3 del valore tipico del vetro (80%) per tener conto di eventuali schermature presenti Volendo questo esempio semplicemente mostrare alcune possibilità di analisi illuminotecnica per interni, si è evitato di inserire questa costruzione in un definito ambiente esterno. Questo fatto

che apparirebbe come piano terra, sviluppa sia una parte di servizi connessi all’attività spogliatoi e servizi igienici con docce – sia la parte commerciale dell’attività con

I due livelli sono collegati da una scala metallica interna all’officina che porta al livello superiore attraverso porte che mettono in comunicazione diretta i servizi igienici, lo spogliatoio e la sala

Gli accessi alla struttura sono: nella parte dell’officina una grande porta carraia che dà rampa di accesso; nel livello superiore sono presenti una porta di sicurezza nello spogliatoio e tre

aprono sulla sala d’esposizione. Quest’ultima presenta, notevole ai fini dello studio illuminotecnico, due grandi vetrate di esposizione (orientate a sud ed est) e un

posto sopra una zona dell’area di vendita.

Dalla pianta iniziale non si hanno informazioni sia sullo sviluppo verticale del fabbricato sia sulla ambientazione esterna dove questo fabbricato è posto. Limitandoci per questa simulazione all’area interna si supporrà che l’altezza del locale officine sia di mt 6 netti; per il piano superiore si ipotizza un’altezza utile dei vani di mt 3,0, intendendo che l’eventuale presenza di un controsoffitto non incida sull’altezza utile dei vani.

La scelta delle colorazioni delle pareti, dei soffitti nelle tipologie di intonaco o controsoffitto a pannelli e della tipologia di pavimenti non è stata imposta da nessuna indicazione progettuale.

Anche per gli infissi le informazioni diverse dalle dimensioni sono assolutamente carenti. Sono state ipotizzate normali finestre con armatura metallica e normale vetro da finestra, senza

particolari caratteristiche riflettenti. Simile scelta per le vetrate e porte a

Nel caso del lucernaio si è ipotizzato un coefficiente di trasmissione di circa 1/3 del valore tipico del vetro (80%) per tener conto di eventuali schermature presenti sul tetto.

Volendo questo esempio semplicemente mostrare alcune possibilità di analisi illuminotecnica per interni, si è evitato di inserire questa costruzione in un definito ambiente esterno. Questo fatto

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viluppa sia una parte di servizi connessi all’attività sia la parte commerciale dell’attività con

nterna all’officina che porta al livello superiore attraverso porte che mettono in comunicazione diretta i servizi igienici, lo spogliatoio e la sala

Gli accessi alla struttura sono: nella parte dell’officina una grande porta carraia che dà su una rampa di accesso; nel livello superiore sono presenti una porta di sicurezza nello spogliatoio e tre

esposizione. Quest’ultima presenta, notevole ai di esposizione (orientate a sud ed est) e un

Dalla pianta iniziale non si hanno informazioni sia sullo sviluppo verticale del fabbricato sia sulla è posto. Limitandoci per questa simulazione

netti; per il piano superiore 3,0, intendendo che l’eventuale presenza di un

La scelta delle colorazioni delle pareti, dei soffitti nelle tipologie di intonaco o controsoffitto a imposta da nessuna indicazione progettuale.

Anche per gli infissi le informazioni diverse dalle dimensioni sono assolutamente carenti. Sono state ipotizzate normali finestre con armatura metallica e normale vetro da finestra, senza

particolari caratteristiche riflettenti. Simile scelta per le vetrate e porte a

Nel caso del lucernaio si è ipotizzato un coefficiente di trasmissione di circa 1/3 del valore tipico sul tetto.

Volendo questo esempio semplicemente mostrare alcune possibilità di analisi illuminotecnica per interni, si è evitato di inserire questa costruzione in un definito ambiente esterno. Questo fatto

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provoca però un certo sovradimensionamento della luminosità proveniente dall’esterno, normalmente modulata ad esempio da ostruzioni esterne o da semplice vegetazione.

Riferimenti normativi e analisi svolte

Il riferimento normativo fondamentale è la norma italiana UNI EN 12464 1 e 2 Illuminazione sui posti di lavoro.

La norma, oltre a dare delle definizioni illuminotecniche importanti, specifica i requisiti di illuminazione per persone, in posti di lavoro in interni, che corrispondono alle esigenze di confort visivo e di prestazione visiva di persone aventi normale capacità oftalmica. Queste indicazioni rappresentano i livelli illuminotecnici allo “stato dell’arte” e considerati indicativi di buona progettazione, sono emesse dall’ ente CEN-Comitato Tecnico 169 e recepito dall’UNI nel Luglio 2011.

La Legge italiana 1º marzo 1968, n 186 stabilisce che “Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d'arte” e che gli stessi “realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d'arte”.

Il D.L. 9 aprile 2008, n 81 contenente “Norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” rimanda la identificazione dell’esposizione e la valutazione dei rischi riguardanti radiazioni incoerenti (illuminazione) alle raccomandazioni della CIE – Commissione internazionale per l’illuminazione – e del CEN – Centro Europeo di formazione- e più generalmente alla “buona prassi” realizzativa introdotta dalle linee guida nazionali. Lo stesso decreto, più particolarmente all’interno dell’allegato IV – Requisiti dei luoghi di lavoro -, lega il livello di illuminazione, sia in ambienti aperti che in ambienti chiusi, non a specifici valori ma bensì ad aggettivi come “opportuno”, “sufficiente”, “adeguato” per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere di lavoratori. Specificatamente il punto 7 del citato allegato, intitolato “Illuminazione” esaurisce il vincolo su questo aspetto con un unico punto:” Le zone di operazione ed i punti di lavoro o di manutenzione di un'attrezzatura di lavoro devono essere opportunamente illuminati in funzione dei lavori da effettuare” .

Per quanto ricordato si può affermare che la citata norma, pur non essendo direttamente applicabile alla sicurezza e alla salute delle persone presenti sul posto di lavoro, generalmente soddisfa le esigenze illuminotecniche per ambienti lavorativi, previa una esatta caratterizzazione delle aree e dei compiti lavorativi che si andranno a compiere.

La norma UNI EN 12464 1 e 2 definisce i principali parametri illuminotecnici: distribuzione luminanze, illuminamento delle pareti verticali e soffitti, illuminamento delle aree orizzontali con particolare riferimento alle aree lavorative, variabilità della luce (uniformità), resa dei colori e abbagliamento.

Al suo interno la norma offre una lunga serie di tipologie di attività lavorative ed all'interno di queste specifica più ambienti di lavoro con ciascuno propri requisiti illuminotecnici richiesti ed requisiti specifici a commento dei primi. Nel nostro caso i prospetti utilizzati sono i seguenti:

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• prospetto 5.1 Zone di circolazione all'interno di edifici

• prospetto 5.2 Spazi comuni all'interno di edifici - Sale di riposo, bagni

• prospetto 5.24 Attività industriali ed artigianali - Costruzione e riparazione autoveicoli

• prospetto 5.26 Uffici

• Prospetto 5.27 Vendita al dettaglio ( con collegato prospetto 5.31 Luoghi pubblici - Fiere e padiglioni espositivi)

I prospetti vengono riportati per intero negli allegati. Di seguito il prospetto 5.1 riportato come esempio.

Per ciascun ambiente di lavoro – seconda colonna – vengono riportati i seguenti requisiti

illuminotecnici: ��� illuminamento medio mantenuto (espresso in lux), ���� indice dell’abbagliamento unificato, �� uniformità di illuminamento mantenuta, � indice di resa dei colori. Il primo, il terzo e il quarto requisito vanno intesi come valori minimi, il secondo come valore massimo. L’ultima colonna riporta dei requisiti specifici a complemento dei valori indicati a sinistra. Tutti i valori in ogni caso sono relativi alle aree e superfici di riferimento proprie che andranno di volta in volta definite.

Per quanto riguarda i primi due requisiti la norma stabilisce la norma suggerisce delle scale di differenze percettive che danno degli intervalli entro cui la variazione della grandezza illuminotecnica non viene percepita dall’osservatore medio. Questo permette di gestire approssimazioni di progetto ed installative al livello della scala più vicino.

• Scala Illuminamento E (lux):

30 – 50 – 75 – 100 – 150 – 200 – 300 – 500 – 750 – 1000 – 1500 – 2000 – 3000 – 5000

• Scala UGR:

10 – 13 – 16 – 19 – 22 – 25 – 28

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Generalmente l’illuminamento medio mantenuto viene misurato come illuminamento perpendicolare di una superficie orizzontale posta ad una altezza convenzionale (tipicamente h=0.75 mt); il termine medio rappresenta il fatto che viene fatta una media dei valori dei campionamenti sulla superficie. Il termine mantenuto indica la caratteristica di costanza del valore previsto nel tempo, a fronte di determinati cicli di manutenzione.

Per quanto riguarda l’indice di abbagliamento unificato è fondamentale ricordare che esso è relativo sia ad una posizione nello spazio (un punto, una serie di punti su di una superficie) che relativo ad una definita direzione di visuale. E’ dunque una misura che porta naturalmente a moltiplicarsi indefinitamente se applicata senza limiti. Il suo utilizzo verrà fatto in condizioni molto definite.

Il terzo requisito esprime la differenza fra regolarità della illuminazione sulla superficie di riferimento della misura. In particolare la �� è definita dal rapporto fra l’illuminamento minimo e l’illuminamento medio mantenuto sulla superficie definita. La uniformità è un parametro molto importante: essa è definita anche le pareti ed il soffitto, per ambienti diversi collegati fra di loro.

Nel presente caso, per ciascun ambiente lavorativo con una definita installazione di lampade, verrà in generale verificata la rispondenza dei quattro parametri fondamentali sopra citati, secondo quanto stabilito dalla norma. Queste verifiche sono comunque una parte di quelle che possono essere richieste: altre verifiche sono il valore dell’illuminamento sulle pareti verticali e sul soffitto e l’uniformità di questi valori, l’uniformità di illuminamento fra zone contigue, particolari analisi di illuminamento su piani cilindrici e semicilindrici (modellato), analisi della distribuzione delle luminanze.

L'attenzione ai consumi elettrici dovuti ai sistemi di illuminazione degli edifici è stata posta a livello internazionale con la Direttiva Europea 2002/91/CE inerente le prestazioni energetiche degli edifici. Nella Direttiva è precisato che la valutazione dei consumi energetici degli edifici deve essere condotta considerando il fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale degli ambienti, il fabbisogno energetico per il riscaldamento dell'acqua per gli usi igienico-sanitari, il fabbisogno energetico per la climatizzazione estiva degli ambienti e (limitatamente agli edifici pubblici o ad uso pubblico) il fabbisogno energetico per l'illuminazione artificiale.

In particolare, per quanto riguarda il fabbisogno energetico dovuto all'illuminazione artificiale degli ambienti interni di lavoro, occorre fare riferimento alla Norma europea EN 15193 (in Italia UNI EN 15193, marzo 2008), con la quale è stato introdotto l'Indice di Efficienza Energetica del sistema di Illuminazione, LENI (Lighting Energy Numeric Indicator) [��ℎ ���� × ��⁄ ].

La valutazione dell'indice LENI può essere condotta, per edifici esistenti o di nuova costruzione, secondo varie metodologie:

• misurazioni degli effettivi consumi elettrici (per esempio attraverso la lettura, con modalità opportunamente specificate, dei contatori al servizio del sistema elettrico di alimentazione dell'utenza considerata) per periodi temporali di volta in volta precisati;

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• metodo di calcolo di tipo rapido (quick method) per periodi temporali annuali, basato essenzialmente sull'uso di tabelle e valori standard di riferimento dei principali parametri considerati;

• metodo di calcolo di tipo completo (comprehensive method) per periodi temporali annuali o per periodi temporali significativi piu brevi (per esempio mensili, giornalieri, orari), basato sul calcolo analitico e dettagliato dei vari parametri considerati.

Nella UNI EN 15193 i due metodi di calcolo dell'indice LENI sono descritti compiutamente per varie destinazione d'uso degli edifici, in particolare: scuole, uffici, ospedali, alberghi, ristoranti, impianti sportivi, edifici commerciali, edifici artigianali e industriali. Il calcolo dipende da molti fattori che risultano nella norma descritti nelle loro caratteristiche e quotati in valori tipici

Nella seguente relazione, per ogni ambiente analizzato, verrà dato unicamente il valore del fabbisogno energetico necessario per l’illuminazione ed il valore del LENI e comparato con il valore standard di riferimento per la tipologia di destinazione d’uso, senza specificare le ipotesi di calcolo che determinano i valori dichiarati.

Per quanto riguarda l’aspetto di illuminazione d’emergenza la norma illuminotecnica a cui fare riferimento è essenzialmente la UNI EN 1838 integrata anche nelle parti di verifica e manutenzione con la CEI EN 50172 e la UNI EN 11222. In questa simulazione si valuterà solamente la illuminazione di emergenza nelle parti di sicurezza, vie di esodo e antipanico con le loro necessità illuminotecniche basilari, essendo non presenti informazioni esaurienti sulla presenza e localizzazione dei presidi di emergenza.

Scelta delle lampade

Per quanto il fornitore delle lampade e sistemi illuminanti la scelta si è orientata su di una marca che fosse di importanza primaria a livello nazionale con disponibilità piuttosto vasta di modelli. La Disano Spa oltre ad essere azienda primaria nel campo illuminotecnico e marchio presente quasi diffusamente tra i fornitori di materiale elettrico, presenta modelli con illuminazione sia con corpi illuminanti fluorescenti che a led, essendo quest’ultimi la frontiera per quanto riguarda sia la flessibilità di installazione che l’alta efficienza luminosa e minimi consumi elettrici legati ad una durata operativa lunghissima.

Relativamente alla scelta della tipologia di lampada, nel caso sotto esame si è ipotizzato di voler mantenere basso l’impatto economico di prima installazione che si avrebbe nella scelta delle varie sorgenti luminose: è questo praticamente uno dei pochi aspetti che penalizza l’utilizzo della tecnologia LED, sensibilmente più costosa a parità di flusso luminoso emesso. E’ da dire comunque che questa tecnologia allo stato solido risulta molto performante in termini di rendimento e di durata.

Dunque la progettazione è stata effettuata principalmente utilizzando tubi a gas rarefatti (fluorescenti), caratterizzati comunque da una buona efficienza luminosa e discreto periodo di vita utile, lasciando ad altre tecnologie, in particolare lampade a LED o alogene, l’illuminazione

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d’emergenza e altre applicazioni particolari. Verrà comunque presentata almeno una applicazione estensiva con lampade a LED.

In particolare, per le esigenze dell’illuminazione d’emergenza si è fatto riferimento al catalogo Zumtobel che copre, fra l’altro, le parti di illuminazione antipanico e di pittogrammi di emergenza.

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1) Ambiente Officina Riparazioni

L’ambiente viene mostrato a destra.

La zona di cui progettare l’illuminazione si presenta come uno spazio unico con circa 203.6 mquadri lordi di superficie lavorativa calpestabile, posto ad un livello inferiore al presumibile piano stradale esterno. E’ presente una scala metallica a due rampe che permette di arrivare dalla quota di -3 mt dell’ officina al piano superiore, occupato dagli altri locali della struttura commerciale. Dunque considerando anche il piano superiore l’altezza del locale Officina Riparazione può essere ipotizzato uguale a 6.0 mt.

Il locale presenta una porta carraia e cinque finestre alte disposte sulla parete sud e ovest. Si è ipotizzato che le tre finestre del lato sud siano posizionate a 4.0mt di altezza dal pavimento, mentre quelle della parete ovest a 2.4 mt dal pavimento. Non sono previste altre porte di accesso al locale, oltre quelle presenti sul ballatoio che aprono sul piano superiore.

Si ipotizza un pavimento rivestito in lastre di PVC di colore grigio antracite (RAL 7016) caratterizzato da un coefficiente di riflessione del 20% mentre le pareti si suppongono di colore chiaro ad intonaco con un coefficiente di riflessione minore dell’80%. Il soffitto è supposto realizzato con uguale colorazione e caratteristiche delle pareti. La scala metallica ha un colore grigio basalto (RAL 7012) con coefficiente di riflessione del 28%.

Al fine di caratterizzare l’ambiente con una utilizzazione tipica si ipotizza la presenza di due zone lavorative, indicate con stazione 1 e 2. Inoltre si ipotizza una zona magazzino separata dalle zone lavorative mediante semplici tramezzi alti 2 mt e una zona ufficio, fronte porta carraia, con il posizionamento di due scrivanie.

Con queste ipotesi di utilizzazione fatte possiamo suddividere l’area in quattro zone lavorative, con attività e compiti specifici:

1. Attività industriali ed artigianali – Costruzione e riparazione veicoli: N°riferimento 5.24.6 –Servizi generali per veicoli, riparazione e verifica.

2. Uffici: N° riferimento 5.26.2 – Scrittura, dattilografia, lettura, elaborazione dati. 3. Spazi comuni all’interno di edifici – Magazzini/magazzini refrigerati: N° riferimento 5.4.1 –

Magazzini, zone di stoccaggio 4. Zone di circolazione all’interno di edifici: N° riferimento 5.1.1 – Zone di circolazione e

corridoi e N° riferimento 5.1.2 – Scale.

Di seguito vengono mostrati i valori che la progettazione illuminotecnica deve tenere in conto, seguendo quelle che sono le indicazioni della norma UNI EN 12464-1-2011.

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N° rif Tipo di zona, compito o attività ��� ���� �� � Requisiti specifici

5.24.6 Servizi generali per i veicoli, riparazione e verifica

300 22 0.60 80 Prendere in considerazione l’illuminazione locale

5.26.2 Scrittura, dattilografia, lettura, elaborazione dati

500 19 0.60 80

5.4.1 Magazzini, zone di stoccaggio 100 25 0.40 60 200 lx se occupato di continuo

5.1.1 Zone di circolazione e corridoi 100 28 0.40 40 • Illuminamento a livello di pavimento; • Ra e UGRL simili alle zone limitrofe;

5.1.2 Scale, scale mobili, tappeti mobili 100 25 0.40 40 Richiede un miglioramento del contrasto sui gradini

Di seguito viene mostrata la planimetria del locale con le lampade posizionate ed una simulazione panoramica:

Scelte illuminotecniche:

Per l’illuminazione generale delle zone operative si è scelto di sviluppare una tipica illuminazione industriale con file di lampade lineari fluorescenti. Questa soluzione dovrà illuminare sia le due zone di lavoro 1 e 2 con un valore medio di illuminazione di almeno 300 lux sia la zona di ingresso che porta alla zona ufficio.

La lampada scelta è la Disano 6501 Serie RAPID SYSTEM equipaggiata con 2 tubi FL58/4/3B da 58 W ed emissione totale 10400 lum. La lampada presenta una apertura di diffusione luminosa piuttosto ampia (BZ 9) e, nel cablaggio proposto, presenta un alimentatore elettronico e un sezionatore interno per operazioni di manutenzione; come accessorio viene contemplato un diffusore lamellare per diminuire effetti di abbagliamento. Le lampade vengono installate in

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sospensione ad una altezza effettiva dal suolo di 4.6 mt in quattro file da 3,5,5,2 lampade da nord verso sud. Da notare che, per minorare gli effetti dell’abbagliamento molesto (particolarmente nelle stazioni di lavoro si è contenuto l’UGR al gradino superiore della norma), alcune lampade vengono posizionate nel verso Nord-Sud ed altre nel verso Est-Ovest.

Per l’illuminazione dell’area magazzino viene sempre scelta, per motivi di uniformità, l’illuminazione in fila di lampade lineari fluorescenti posizionate in corrispondenza del corridoi fra gli armadi di magazzino. I vincoli illuminotecnici sono chiariti nel punto 5.4.1 della tabella delle zone operative.

La lampada scelta per quest’area è la Disano 981 Serie LUNAR equipaggiata con un tubo FL58/4/3B da 58 W ed emissione totale 5200 lum. La lampada presenta una apertura di diffusione luminosa piuttosto stretta sul piano trasversale essendo equipaggiata con un concentratore (BZ 4) e, nel cablaggio proposto, presenta un alimentatore elettronico. Le lampade vengono installate in sospensione ad una altezza effettiva dal suolo di 4.3 mt, appena sopra il colmo delle scaffalature in due file da due lampade ciascuna.

L’area dedicata alle scrivanie, posta sotto al pianerottolo scale, deve presentare un livello di illuminamento più importante come da specifica 5.26.2 ma cercare di tenere molto basso im valore dell’UGR per evitare abbagliamenti molesti.

La scelta và a due lampade a plafone Disano 750 Miniconfort, poste in linea sopra le scrivanie, equipaggiate entrambe con due tubi fluorescenti TL5-28/4/3B da 28W ed emissione totale 5280 lum. Queste lampade sono caratterizzate da un’ottica ad alveoli a doppia parabolicità, in alluminio satinato 99,99 antiriflesso ed antiridescente, a bassissima luminanza (ottica “dark light”): queste caratteristiche permettono di minorare quanto possibile il valore dell’abbagliamento locale dovuto alla conformazione del sottoscala.

Nel locale officina è presente anche una scala metallica che mette in comunicazione il piano delle lavorazioni meccaniche con il piano commerciale e dei servizi a cui si accede mediante delle porte. I requisiti illuminotecnici richiesti sono quelli riportati nei punti 5.1.1 e 5.1.2 della tabella presentata.

Le lampade utilizzate per illuminare il percorso della scala sono nuovamente della linea Disano 981 Serie LUNAR ma questa volta equipaggiate con un tubo fluorescente FL 36/4/3B da 36W con una emissione di 3350 lum ciascuno. Queste lampade sono caratterizzate da un tubo di protezione antiabbagliamento in policarbonato trasparente e viene installato con un ottica riflettente concentrante (BZ4). Due lampade in linea, sospese a 5.7 mt da terra, illuminano il ballatoio fronte porte di accesso al piano commerciale ; la seconda rampa di scale è illuminata da una lampada posizionata con un angolo di 20° nel verso ascendente delle scale e trattenuta da staffe. Alla base della scala, incassata nella parete di separazione con la stazione di lavoro 1, è posto un punto luce Disano Box 1 equipaggiata con una fluorescente compatta da 18W per illuminazione locale.

Per quanto riguarda la parte di illuminazione d’emergenza viene prevista unicamente una illuminazione di sicurezza autonoma con l’uso di pittogrammi normalizzati e di illuminazione d’emergenza alle porte ed lungo vie di fuga importanti, nel nostro caso le scale che danno accesso al piano superiore. Le lampade utilizzate sono della linea Zumtobel Onlite RESCLITE

Wall AW NT1, lampada a led da plafone / parete, con un leper questo tipo è di 1 ora. Il posizionamento. ad una altezza superiore ai 2mt, è fatta in corrispondenza delle porte o accessi, norme.

• Aree di attivittà: (superfici dalla superficie relativa).

���

Area attività 1 370

Area attività 2 351

Area attività scrivanie 497

(* nelle zone UGR immediatamente vicine)

, lampada a led da plafone / parete, con un led a 4W per 119 lum. L’autonomia è Il posizionamento. ad una altezza superiore ai 2mt, è fatta in

corrispondenza delle porte o accessi, dei cambi di livello o di direzione e altri punti indicati nelle

Di seguito i principali risultati illuminotecnici per le varie zone.

• Aree generali (superfici superficie relativa).

��

Area superficie officina 330

Area superficie magazzino 200

(* nelle zone comuni e di passaggio)

(superfici controllo a h=0.85mt

���� �� �

<21 * 0.86 85

<21 * 0.77 85

<20 * 0.66

UGR immediatamente vicine)

• Scala e ballatoioh=0.85mt dalla superficie fisica relativa

Area superficie ballatoio

Area superficie intermezzo ballatoio

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d a 4W per 119 lum. L’autonomia è Il posizionamento. ad una altezza superiore ai 2mt, è fatta in

dei cambi di livello o di direzione e altri punti indicati nelle

pali risultati illuminotecnici per le

(superfici controllo a h=0.85mt dalla

��� ���� �� �

330 <23 * 0.62 85

200 <25 0.63 85

comuni e di passaggio)

Scala e ballatoio (superfici controllo a dalla superficie fisica relativa)

��� ���� �� �

259 <25 0.56 85

166 <22 0.72 85

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• Valutazione energetica secondo la norma: EN 15193

Energia totale Illuminazione: 6966.70 kWh/a

LENI: 34.48 kWh/(a · m²)

Il valore di riferimento (UNI EN 15193, annesso F, vers.2010, classe qualità 1, no controllo illuminazione, accensione manuale) è 43.7 kWh/( a · m²)

Vengono riportati valori mensili di fabbisogno d’energia ed il valore specifico per metro quadro:

Mese Illuminazione

[kWh] [kWh/m²] Gen 618.64 3.06 Feb 595.42 2.95 Mar 570.34 2.82 Apr 561.06 2.78 Mag 557.33 2.76 Giu 555.48 2.75 Lug 556.41 2.75 Ago 557.33 2.76 Set 570.34 2.82 Ott 586.13 2.90 Nov 612.14 3.03 Dic 626.08 3.10

2) Spogliatoi e bagni officina

Questi locali sono funzionalmente connessi al locale officinaquesto collegato da due porte. Queste l’altro permette l’accesso ai bagni. Ilpure il corridoio fronte bagni. Nello spogliatoio vi è pure una porta di accesso dall’esterno che si suppone del tipo antincendio a struttura rinforzata antipenetrazione. L’altezza dei locali è fconvenzionalmente a 3mt., quota che rimane fissa per tutto il piano superiore di locali commerciali e uffici.

Il pavimento del locale corridoio piastrelle di color grigio tenda (RALparte del corridoio e dello spogliatoiopresentano un coefficiente basso di riflessione del 30%. Il pavimento della parte bagno è invece realizzato con piastrelle di color beige grigiastro (RAL 1019) con un coefficiente di riflessione del 63%. Le pareti del corridoio di collegamento sono di color verde canna (RAL 6013) mentre lspogliatoio è realizzato con un intonaco spugnato con una predominanza di color grigio topo (RAL 7005), il corridoio antibagno e i singoli bagni hanno pareti con la medesima tecnica e predominanza di grigio agata (RAriflessione di circa il 60%. I soffitti sono genericamente di colore bianco con un coefficiente di riflessione del 70%.

Le zone che si individuano sono le seguenti:

1. Zone di circolazione all’interno di edifici: N° riferimento 5.1.1 corridoi.

2. Spazi comuni all’interno degli edifici:3. Spazi comuni all’interno degli edifici:

Di seguito vengono mostrati i valori che la progettazione illuminotecnica deve tenere in conto, seguendo quelle che sono le indicazioni della norma UNI EN 12464

N° rif Tipo di zona, compito o attività

5.1.1 Zone di circolazione e corridoi

5.2.2 Locali di riposo

5.2.4 Guardaroba, gabinetti, bagni, toilette

Spogliatoi e bagni officina

sono funzionalmente connessi al locale officina, analizzato precedentemente. Queste immettono su due corridoi: uno porta allo spogliatoio,

l’altro permette l’accesso ai bagni. Il corridoio di accesso allo spogliatoio è senza finestre come pure il corridoio fronte bagni. Nello spogliatoio vi è pure una porta di accesso dall’esterno che si suppone del tipo antincendio a struttura rinforzata antipenetrazione. L’altezza dei locali è fconvenzionalmente a 3mt., quota che rimane fissa per tutto il piano superiore di locali

Il pavimento del locale corridoio è formato con piastrelle di color grigio tenda (RAL 7010) per la parte del corridoio e dello spogliatoio che presentano un coefficiente basso di riflessione

Il pavimento della parte bagno è invece realizzato con piastrelle di color beige grigiastro (RAL 1019) con un coefficiente di riflessione del

. Le pareti del corridoio di collegamento color verde canna (RAL 6013) mentre lo

con un intonaco spugnato con una predominanza di color grigio topo (RAL 7005), il corridoio antibagno e i singoli

con la medesima tecnica e predominanza di grigio agata (RAL 7038). Per i colori delle pareti si stabilisce un coefficiente di

I soffitti sono genericamente di colore bianco con un coefficiente di

Le zone che si individuano sono le seguenti:

l’interno di edifici: N° riferimento 5.1.1 –

Spazi comuni all’interno degli edifici: N°riferimento 5.2.2 – locali di riposoSpazi comuni all’interno degli edifici: N°riferimento 5.2.4 – bagni, toilette

mostrati i valori che la progettazione illuminotecnica deve tenere in conto, seguendo quelle che sono le indicazioni della norma UNI EN 12464-1-2011.

Tipo di zona, compito o attività ��� ���� �� � Requisiti specifici

100 28 0.40 40 • Illuminamento a livello di pavimento;• Ra e UGR

100 22 0.40 80

Guardaroba, gabinetti, bagni, toilette 200 25 0.40 80

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analizzato precedentemente, ed a due corridoi: uno porta allo spogliatoio,

corridoio di accesso allo spogliatoio è senza finestre come pure il corridoio fronte bagni. Nello spogliatoio vi è pure una porta di accesso dall’esterno che si suppone del tipo antincendio a struttura rinforzata antipenetrazione. L’altezza dei locali è fissata convenzionalmente a 3mt., quota che rimane fissa per tutto il piano superiore di locali

. Per i colori delle pareti si stabilisce un coefficiente di I soffitti sono genericamente di colore bianco con un coefficiente di

Zone di circolazione e

locali di riposo, bagni, toilette,

mostrati i valori che la progettazione illuminotecnica deve tenere in conto, 2011.

Requisiti specifici

Illuminamento a livello di pavimento; Ra e UGRL simili alle zone limitrofe;

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Di seguito viene mostrata la planimetria del locale con le lampade posizionate ed una simulazione panoramica:

Scelte illuminotecniche:

In questa parte del fabbricato, nell’area più importante adibita a spogliatoio si è voluto utilizzare la tecnica dell’illuminazione diffusa sfruttando la riflessione del soffitto. Questa scelta se da una parte comporta una potenza installata superiore, dovendo pagare la diminuzione del flusso luminoso per l’incidenza sulla superficie del soffitto, d’altra parte consente una illuminazione più riposante ed adatta al tipo di attività prevista nel locale. In particolare le nove lampade utilizzate sono della linea Disano 408 Wing di cui sei equipaggiate con due tubi T5 da 28W e flusso di 5280 lum per lampada, le rimanente tre equipaggiate con due tubi T5 da 14 W e flusso di 2400 lum per lampada. Queste lampade hanno la caratteristica di essere ad emissione non simmetrica sul piano 0°-180° trasversale alle lampade, presentando un massimo di intensità a circa 20°: la scelta di questa lampada è fatta appunto per favorire la riflessione utile e la conseguente diffusione luminosa.

Nei bagni e nei corridoi si è scelto una illuminazione classica a soffitto, con lampade ad ottica a bassa luminanza posizionate nei corridoi. Nel corridoio che accede allo spogliatoio la scelta è andata ad una lampada Disano della serie 774 confort T8 con un tubo fosforescente da 58W a

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5200 lum di flusso. La lampada è a bassa luminanza “dark light” per minorare l’abbagliamento e rendere quasi nulli i valori di UGR. Analoga scelta è stata fatta nel corridoio antistante ai bagni in cui si è utilizzato due lampade della serie Disano 773 Confort T5 armate ciascuna con un tubo da 36 W a 2640 lum di flusso. Anche queste sono lampade prestazionali per quanto riguarda la luminanza.

Nei locali bagni, sia toilette che doccia, si è optato per una illuminazione centrale a soffitto per dare una illuminazione di base all’ambiente. Nel computo non è trattata la presenza di eventuali luci accessorie integrate nei mobili bagno. Si è utilizzato dei lumi a plaffone Disano della serie 748 Oblò con lampade fluorescenti circolari da 36W e 2400 lum di flusso, lampada con caratteristiche di emissione assolutamente simmetrica e “lambertiana” Questi lumi hanno integrata una lampada accessoria da 22W e 1250 lum di flusso utilizzabile per l’emergenza con una batteria con autonomia 1h: questa lampada garantisce un a illuminazione molto superiore ai limiti minimi in caso di emergenza. La scelta è dovuta alla particolare natura degli ambienti. Infine è necessario notare come i locali doccia, per la presenza del box doccia, presenteranno minori valori di illuminamento medio mantenuto rispetto alle “toilette” a causa principalmente del diverso indice di riflessione delle superfici del box.

Per quanto riguarda la parte di illuminazione d’emergenza, oltre già quanto detto all’interno dei locali toilette e docce, viene prevista unicamente una illuminazione di sicurezza autonoma con l’uso di pittogrammi normalizzati e di illuminazione d’emergenza alle porte ed antipanico lungo il corridoio antibagno. Le lampade utilizzate sono della linea Zumtobel PURESIGN 150AW NT1, pittogrammi a led da parete, con un led a 4,5W per 45 lum di flusso. L’autonomia è per questo tipo è di 1 ora. Il posizionamento. ad una altezza superiore ai 2mt, è fatta in corrispondenza delle porte o accessi. A funzione antipanico nel corridoio viene utilizzata una lampada Zumtobel RESCLITE C ANTIPANIC con led da 4W a 146 lum.

Di seguito i principali risultati illuminotecnici per la zona bagno:

• Aree generali (superfici controllo a h=0.85mt dalla superficie relativa).

��� ���� �� �

Area superficie corridoio 269 <18* 0.75 >80

Area superficie toilet 1 222 - 0.89 >80

Area superficie toilet 2 221 - 0.89 >80

Area superficie doccia 1 190 - 0.87 >80

Area superficie doccia 2 170 - 0.53 >80

(* misurato a 1,2 mt h nelle direzioni cardinali)

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Di seguito i principali risultati illuminotecnici per la zona spogliatoio:

• Aree generali (superfici controllo a h=0.85mt dalla superficie relativa).

��� ���� �� �

Area superficie spogliatoio 212 - 0.49 >80

Area superficie corridoio 208 - 0.62 >80

Vengono in questo caso proposti i valori di “modellato” ovvero il rapporto fra illuminamento cilindrico e orizzontale nell’area indicata e ad una particolare altezza. Valori

bilanciati fra 0.4 - 0.6 indicano un equilibrio fra illuminazione diffusa e direzionale che rende la comunicazione fra le persone e la visione di oggetti più gradevole.

• Valori di “modellato” (superfici controllo ad altezza indicata).

Modellato Em orizz E

m cilindrico

Modellato 1, h=1.2mt 0.6 208 138

Modellato 2, h=1.2mt 0.6 262 130

Modellato 3, h=1.2mt 0.5 225 113

Modellato 4, h=1.2mt 0.41 225 93

Modellato area centrale, h=1.6mt

0.59 196 115

• Punti di analisi UGR ( con direzione di osservazione indicata, h=1.6mt)

UGRmax

Punto UGR 1 24

Punto UGR 2 25

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3) Area vendita e ufficio commerciale

Lo showroom, posto al piano terra dello stabile commerciale in analisi, ha uno sviluppo di circa 280 m quadri ed è l’area dove avviene la presentazione dei modelli di auto e la vendita. A questa area si ha accesso sia dall’esterno attraverso tre porte a scorrimento che da una porta laterale che mette in comunicazione questa area con l’officina, posta al livello inferiore. Un piccolo ufficio commerciale è presente su questo livello e vi si accede attraverso una porta.

L’altezza dell’intero spazio è posta a mt 3; il pavimento in marmo è di colore grigio agata (RAL 7038) ed un coefficiente di riflessione del 68%; le pareti intonacate con bianco (RAL 9003) ed un coefficiente di riflessione del 50%. Il soffitto è realizzato con una controsoffittatura in quadrotti di fibra minerale bianco grigio (RAL 9002) e coefficiente di riflessione del 70%. Le dimensioni sono quelle tipiche 60 x 60 cm.

L’area di vendita si può dividere in due parti che hanno, dal punto di vista della illuminazione, due situazioni diverse, seppur interconnesse. La più grande è la sala PRINCIPALE, servita da due ingressi , che presenta due grandi vetrate la lato sud ed ovest. Le caratteristiche generali di queste due vetrate sono di avere un coefficiente di trasmissione del 90% e un coefficiente di riflessione dell’8%. Vicino all’ingresso 2 è posto un bancone “front office” per piccole funzioni di segreteria ed accoglienza. Le attività previste in questa area saranno quelle tipiche della esposizione e vendita e quelle legate all’area di

segreteria per l’area di vendita.

La sala SECONDARIA è quella più piccola ma ha la caratteristica di essere quasi interamente coperta da un lucernaio che presenta un coefficiente di trasmissione, comprensivo di vetro e oscuramenti esterni del 40%. Questa struttura incide radicalmente sulle necessità di illuminazione della sala, particolarmente nelle ore di luce. Le attività previste in questa area saranno ancora quelle legate all’attività espositiva e di vendita con l’aggiunta di un’area bar/buffet che è stata posizionata sulla parte est di questa area espositiva. Collegata con questa area

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espositiva vi è un locale uffici, posto nella sua parte sud, utilizzato per le pratiche commerciali legate alla vendita: questa destinazione d’uso caratterizza le richieste illuminotecniche relative.

A causa di questa ultima particolarità strutturale e delle presenza nell’altra sala di ampie vetrate verso l’esterno, verrà compiuto uno studio dell’illuminazione con il contributo della luce naturale esterna. Come situazione di illuminazione solare, a scopo esemplificativo, verrà prese la situazione di illuminazione, alle coordinate geografiche di Todi (PG), tabulata per la data del 23 Marzo alle ore 13.30. Questa data, corrispondente all’equinozio di primavera, appare abbastanza emblematica di una situazione “media” con il Sole a ragionevole altezza sull’orizzonte. I risultati che si otterranno potranno dare alcune utili indicazioni al bilanciamento fra illuminazione naturale ed artificiale all’interno del locale commerciale.

A seguito delle considerazioni di massima sull’utilizzo delle aree da illuminare i requisiti illuminotecnici richiesti saranno i seguenti:

N° rif Tipo di zona, compito o attività ��� ���� �� � Requisiti specifici

5.27.1 Zona di vendita 300 22 0.4 80

5.26.6 Banco di reception 300 22 0.6 80

5.26.2 Scrittura, dattilografia, lettura, elaborazione dati

500 19 0.6 80

5.29.5 Buffet 300 22 0.6 80

In questa zona verranno presentate due tipi di illuminazioni: la prima utilizza tubi fluorescenti T5, la seconda utilizza per raggiungere il livello di lux richiesti la tecnologia LED.

Scelte illuminotecniche:

a)Tecnologia tubi fluorescenti

Essendo la maggior parte dell’area dedicata all’esposizione delle auto in una posizione che non è preventivabile esattamente, non si possono prevedere aree particolarmente evidenziate a scapito

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di altre. Qualora vi fosse la necessità di evidenziare particolari prodotti si potrà applicare illuminazioni d’accento a spot: una tale evenienza non viene qui ipotizzata.

Oltre alla necessità di una illuminazione “uniforme” la caratteristica del soffitto controsoffittato a quadrotti di determinata grandezza vincola a multipli di 60 cm il posizionamento reciproco delle lampade, con la sostituzione di un quadrotto e l’utilizzo dell’armatura di sostegno di questo per sostenere il corpo illuminante.

La lampada scelta per la sala PRINCIPALE è la Disano 857 Miniconfort con ottica tipo “dark light” doppia parabolicità per rendere minima la luminanza. Questa lampada è equipaggiata con due tubi T5 da 14 W ciascuno a 2400 lum di flusso per lampada. Questo tipo di lampada è la risultante del bilanciamento fra necessità di illuminazione sulla superficie dell’area di vendita, necessità di geometrie di installazione basata su multipli di 60 cm e forma della lampada che si adatti a quadrotti della stessa misura: la distanza fra le lampade sui due assi longitudinali e trasversali è di 2.4 mt.

Unicamente sopra il mobile front office di accoglienza vicino all’ingresso 2 si è scelto di aumentare la luminosità intenzionalmente per agevolare eventuali compiti di piccola segreteria che vi possono occasionalmente essere svolti: le lampade poste sopra sono distanziate di 1.8 mt.

La sala SECONDARIA è caratterizzata da una struttura lucernario che se da una parte durante il giorno ha una luminanza molto alta dando luce in abbondanza all’area sottostante, d’altra parte durante le ore oscure non può sostenere lampade. La scelta dunque quella di utilizzare per quanto possibile l’areola di soffitto che contorna il bordo del lucernario per una illuminazione di base ed integrare, per quanto possibile con fari, l’illuminazione al centro dell’area sottostante il lucernario dove, presumibilmente dovrà porsi l’auto in esposizione. Inoltre vi sarà da illuminare specialmente l’area destinata al ristoro sul lato est di questa area e delle lampade tipo “wash wall” di fronte ai due armadi presenti.

Per l’illuminazione di base intorno al bordo del lucernaio si è scelto il modello Disano 853 Miniconfort equipaggiato con due tubi T5 da 14 W ciascuno. Questa lampada è la versione più piccola di quella utilizzata nella sala principale ma con simili parametri illuminotecnici. La forma rettangolare si adatta alla cornice di soffitto libero dal lucernario. Lo spazio interlampada in questa zona viene abbassato d 1.8mt.

L’area centrale di questo spazio di vendita viene coperta da faretti posizionati lungo la cornice del lucernario ed appositamente orientati verso il centro della sala: questo permette di evidenziare l’oggetto in esposizione dandogli un opportuno risalto. La scelta di faretti indipendenti ed orientabili può permettere pure una caratterizzazione cromatica della luce, secondo necessità. La scelta è andata a proiettori Disano Fosnova Vision D+N con lampade CDM-R da 35Wa 2200 lum di flusso per lampada. Queste lampade sono a scarica con ioduri metallici caratterizzati da una ottima trasmissione di colore (>90Ra) e temperatura di colore di 3000 °K; hanno anche una vita utile molto grande, circa 11000 ore.

Infine di fronte agli armadi a vista posizionati in due pareti della sala secondaria sono stati posizionati due corpi illuminanti della Disano 807 Wallwasher con un tubo fluorescente T8 da

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56W a 5200 lum. La diffusione asimmetrica con il massimo a 36° permette una migliore illuminazione della parete ammobiliata.

Per l’ufficio commerciale, caratterizzati da una illuminazione più importante da raggiungere sul piano delle scrivanie, si è scelto di continuare nella serie Disano Miniconfort con lampade fluorescenti T5 ma prendere il modello 850 con tre lampade da 24 W per un totale di 5250 lum per corpo illuminante. Anche questo modello si adatta alla integrazione con il controsoffitto.

Di seguito i principali risultati illuminotecnici per la zona area vendita e ufficio commerciale:

• Illuminazione superficiale (h=0.85 mt)

• Illuminazione aree particolari e punti

��� ���� �� �

Superficie Sala PRINCIPALE

373 - 0.47 >80

Superficie Sala SECONDARIA

385 - 0.49 >80

Superficie Area COMMERCIALE

528 - 0.43 >80

��� ���� �� � ��� ���� �� �

Zona Lavoro FRONT OFFICE (h=1.2mt)

397 - 0.9 >80 Zona immediat. circost. FRONT OFFICE

393 - 0.9 >80

Zona Lavoro SCRIVANIA 1 (h=0.75mt)

492 - 0.78 >80 Zona immediat. circost. SCRIVANIA 1

465 - 0.61 >80

Zona Lavoro SCRIVANIA 2 ( h=0.75mt)

491 - 0.79 >80 Zona immediat. circost. SCRIVANIA 2

432 - 0.6 >80

� ����

Punto 1 322

Punto 2 150

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• Valutazione energetica secondo la norma: EN 15193

Energia totale Illuminazione: 4499.15 kWh/a

LENI: 14.67 kWh/(a · m²) Il valore di riferimento (UNI EN 15193, annesso F, vers.2010, classe qualità 1, no controllo illuminazione, accensione manuale) è 43.7 kWh/( a · m²)

Vengono riportati valori mensili di fabbisogno d’energia ed il valore specifico per metro quadro:

Mese Illuminazione

[kWh] [kWh/m²] Gen 424.95 1.39 Feb 389.44 1.27 Mar 358.88 1.17 Apr 351.15 1.14 Mag 346.18 1.13 Giu 347.08 1.13 Lug 345.95 1.13 Ago 346.18 1.13 Set 358.88 1.17 Ott 379.02 1.24 Nov 415.23 1.35 Dic 436.25 1.42

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b) Tecnologia LED

La scelta di installare lampade a LED è un’opzione che presenta alcuni importanti vantaggi: questa moderna tecnologia ha dalla sua efficienza lumen/watt molto alta che comporta un risparmio importante sia nella energia consumata quanto nella potenza contrattuale da sottoscrivere, una durata misurabile nelle decine di migliaia di ore che comporta tempi di manutenzione, sia preventiva che correttiva, molto più lunghi, immunità da emissioni UV con tempi di risposta praticamente istantanei.

Accanto questi aspetti interessanti sono comunque da considerare alcuni aspetti problematici: costo fino al triplo dell’elemento illuminante a parità di flusso, a volte il LED è integrato nella lampada tanto che la sostituzione del LED comporta la sostituzione della lampada, geometria di emissione solo frontale del LED con problemi di smaltimento di calore prodotto nella giunzione del LED.

Comunque viene qui presentata una soluzione, per la sala PRINCIPALE e quella SECONDARIA basata unicamente su corpi illuminanti a LED: per semplicità l’ufficio commerciale viene lasciato inalterato. Le considerazioni iniziali sull’analisi fatta per una illuminazione uniforme e sulla necessità di installazioni che rispettino la geometria dei quadrotti del controsoffitto rimangono valide. Altresì si suppone risolto qualunque problema di smaltimento calore nell’intercapedine del controsoffitto.

Per la sala PRINCIPALE la scelta è andata alla lampada da incasso Disano OFFICE 1 Matt con LED Fortimo SLM da 25W a 2230 lum di flusso. Questa lampada necessita di un foro da 200mm nel quadrotto e un volume di rispetto, nella parte posteriore della lampada interna al controsoffitto, di (300x300)x200 mm: queste dimensioni si considerano agevolmente soddisfatte. Inoltre per diminuire il valore di abbagliamento e per protezione del LED si suppone l’utilizzo di un diffusore in policarbonato con serigrafia centrale. La distanza fra le lampade sui due assi longitudinali e trasversali è di 2.4 mt.

La sala SECONDARIA per l’illuminazione di base utilizza le stesse lampade sopra utilizzate: queste corrono incassate dentro la cornice che delimita il lucernaio con un passo di 1.8 mt.

Di fronte ai due mobili che arredano due pareti di questa sala si è scelto di installare lampade ad incasso orientabili Disano LUTHOR Medium Professional con LED COB 2000 da 21W a 1507 lumen opportunamente orientate verso l’area centrale di circa 13°. Questa installazione permette di illuminare sufficientemente la libreria e di contribuire alla illuminazione di fondo della sala.

Anche in questo caso per l’illuminazione dell’area centrale, sottostante al lucernaio, si è scelto l’utilizzo di proiettori basati su LED. La scelta è andata a corpi illuminanti Disano Fosnova VISION G+N con LED AR111 a 29W per 1722 lumen per lampada. Questa lampada risulta dimmerabile DALI 1/10V e con una apertura di 45°. Al fine di minorare effetti di abbagliamento nelle zone opposte ai faretti quest’ultimi verranno posizionati sulle armature metalliche del lucernaio, disposte a circa 2.5 mt dal centro del lucernaio, aumentando così l’inclinazione dei fari verso l’area illuminata. Inoltre si sfrutterà la dimmerizzazione di questi proiettori imponendo un livello del 60% dell’illuminazione massima. Eventuali valori sopranorma di UGR nelle aree considerate o altrove potranno essere abbassate mediante l’utilizzo di deflettori antiabbagliamento da installare con i fari.

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Di seguito i principali risultati illuminotecnici per la zona area vendita:

• Illuminazione superficiale (h=0.85 mt)

• Punti di analisi UGR ( con direzione di osservazione indicata, h=1.6mt)

UGRmax

UGRmax

Area UGR 1 23 Area UGR 5 24

Area UGR 2 23 Area UGR 6 22

Area UGR 3 21 Area UGR Front Office 16

Area UGR 4 21

��� ���� �� �

Superficie Sala PRINCIPALE

357 - 0.48 >80

Superficie Sala SECONDARIA

340 - 0.45 >80

Superficie Area Bar (h= 0.92mt)

440 - 0.59 >80

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c) Analisi con luce naturale

In questa parte dello stabile commerciale si vuole presentare alcune considerazioni sull’influenza che l’illuminazione naturale ha negli spazi interni e quali ipotesi di gestione della illuminazione artificiale si possono fare per abbassare i consumi elettrici mantenendo livelli di illuminazione accettabili.

Tutti i corpi illuminanti utilizzati possono essere dimmerizzati per poter modulare la luminosità alle varie necessità. Salvo casi eccezionali le analisi di illuminazione artificiale devono essere fatte ad un livello stabilito, per esempio al 100%. Nel caso che si consideri il contributo in luminosità che proviene dall’esterno attraverso finestre, porte o altra parete trasparente si potrà verificare in che percentuale le lampade di particolare aree possono essere ridotte e/o spente. E’ importante ricordare che queste analisi sono sempre legate a vari parametri: sia mutevoli nel corso del tempo come l’inclinazione del Sole e lo stato meteorologico, sia definiti dalla posizione dello stabile o dagli ostacoli alla luminosità che caratterizzano l’ambiente circostante.

Per semplificare l’analisi per un caso esemplificativo viene simulata la situazione presumibile nell’equinozio di primavera (23/03), verso le 13.30 con uno stato meteorologico di cielo poco nuvoloso.

Come è possibile notare, nelle condizioni sopra indicate, una forte luminosità proviene sia dalle vetrine della sala PRINCIPALE che dal lucernaio della sala SECONDARIA. Orientativamente i valori in lux nelle immediate vicinanze delle vetrine si aggirano intorno a valori di 2000-5000 lux, sotto al lucernaio si potranno misurare 1000-1500 lux. La profondità di penetrazione nelle sale di questa luminosità naturale varia

nel corso della giornata e nella sua intensità, modulata anche dalla presenza di oggetti o strutture architettoniche.

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Possiamo definire lo scopo di questa analisi nell’individuare quali lampade e a quali livelli percentuali fare funzionare per riportare il livello di illuminazione ai valori indicati dalla norma. Ovviamente questo obiettivo è minimale dato che problemi di mancata uniformità di illuminazione o probabile abbagliamento non potranno più essere risolti in maniera stabile.

Le zone dell’area di vendita e dell’ufficio commerciale che necessitano di illuminazione, nelle condizioni date ambientali, sono tre: quella relativa all’ingresso ovest e del “front office”, una parte della sala PRINCIPALE e l’area dell’ufficio commerciale. Le lampade sono evidenziate nelle tre zone e le percentuali di illuminazione sono:

Zona N. lampade

Percentuale di illuminazione

zona “front office” 4 100

Zona area PRINCIPALE 8 70

Zona ufficio commerciale 3 80

Come si può notare su un totale di 52 lampade a LED unicamente 12 risultano accese e di queste 8 al 70%. Le lampade al neon della zona ufficio commerciale, in cui la finestra comunque limita l’apporto della luce naturale, sono accese all’80%. I vantaggi in termini di consumo elettrico e ore di vita utile delle lampade sono abbastanza evidenti. Ovviamente la possibilità di sezionare opportunamente le lampade imponendo livelli differenziati di luminosità per le diverse situazioni ambientali durante la giornata e l’anno ripagano della complessità installativa elettrica.

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4) Area uffici e rappresentanza

Gli uffici e l’area rappresentanza sono i locali che completano questa struttura commerciale e sono posti in diretta comunicazione con lo spazio vendite. Vi si accede attraverso una doppia porta posta nella sala PRINCIPALE, accanto al “front office”.

L’area si apre con una “reception” o sala d’attesa che ha funzione di passaggio e di offrire un ambiente per poter accogliere i clienti o altri ospiti che dovranno accedere alla zona amministrativa o di rappresentanza. In questo spazio trovano posto anche distributori automatici di bevande.

La sala d’attesa apre da una parte all’area servizi igienici, attraverso un antibagno, dall’altra parte ad un corridoio

che serve la parte degli uffici.

L’area dei servizi igienici, oltre a offrire due toilettes, presenta anche un ripostiglio cieco. Questi locali sono accessibili tramite un antibagno.

Gli uffici sono costituiti da una sala riunioni con un tavolo per sei posti, un ufficio di amministrazione con due postazioni di lavoro, di uno studio direzionale singolo ed infine di un archivio senza finestre che a suo interno prevede una scrivania.

L’altezza di questa parte della struttura commerciale è di mt 3; il pavimento in marmo è di colore grigio agata (RAL 7038) ed un coefficiente di riflessione del 68%; le pareti intonacate con blu pastello (RAL 5024) ed un coefficiente di riflessione del 65%. Il soffitto è semplicemente intonacato con una vernice bianco grigio (RAL 9002) e coefficiente di riflessione del 70%.

A seguito delle considerazioni di massima sull’utilizzo delle aree da illuminare i requisiti illuminotecnici richiesti saranno i seguenti:

N° rif Tipo di zona, compito o attività ��� ���� �� � Requisiti specifici

5.2.4 Guardaroba,gabinetti, toilette 200 25 0.40 80

5.26.6 Sala d’attesa 200 22 0.4 80

5.26.2 Scrittura, dattilografia, lettura, elaborazione dati

500 19 0.6 80

5.26.5 Sala conferenze e riunioni 500 19 0.6 80

Per le zone non direttamente interessate da uno dei livelli illuminotecnici sopra considerati ci si orienterà a criteri di omogeneità con le aree limitrofi o funzionalmente collegate.

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Scelte illuminotecniche:

Il primo spazio che si incontra entrando in questa parte dell’edificio in analisi è la Reception -sala di attesa che offre uno spazio organizzato a salottino con tre poltrone ed un tavolino basso sulla sinistra mentre sulla destra è posizionata una piccola “caffetteria” automatica. Questo spazio conduce sia ai locali dei servizi all’area ufficio che ai locali di lavoro amministrativo e di rappresentanza.

In questo spazio si è scelto di sfruttare la diffusione sul soffitto per rendere accogliente l’atmosfera. La scelta è andata a lampade della linea Disano Fosnova ALTEA a luce indiretta, posizionate sulle pareti. Questa scelta è un po’ penalizzante dal punto di vista dei consumi ma la scelta della diffusione sul soffitto garantisce una distribuzione della luminosità più gradevole. I corpi illuminanti scelti montano delle lampadine a stelo R7s alogene da 240W con un flusso di 4900 lum. Queste lampade risultano inclinate di 10° verso il basso rispetto ad un piano di riferimento orizzontale: questo permette di allargare l’area di riflessione sul soffitto e rendere minima la quantità di illuminazione che si riflette sulla corrispondente parete. Il livello luminoso che si ottiene rimane comunque significativamente superiore al minimo della norma, superando nel valor medio anche lo step di illuminamento superiore: per questo motivo si riduce la luminosità al 70%. Questo degradamento dal valore massimo oltre che significare un consumo minore comporta anche una allungarsi del tempo medio operativo della lampada che potrà arrivare anche a 3000 ore. Nell’analisi dei dati particolare attenzione verrà data al modellato della zona “salottino” nel migliorare la visibilità delle persone sedute.

L’illuminazione dell’area servizi igienici è stata risolta mediante soluzione già utilizzata nella zona servizi degli spogliatoi: nella zona antibagno mediante due lampade Disano 773 CONFORT con un tubo fluorescente T5 da 35W di potenza a 2640 lum. Questi corpi illuminanti sono caratterizzati da avere un’ottica a doppia parabolicità “dark light” ad alte prestazioni per minorare la luminanza. In questo caso si è voluto disporre le lampade non trasversalmente alla lunghezza dell’antibagno, bensì seguendone l’andamento.

All’interno dei bagni la scelta è andata verso lampade Disano 748 OBLO’, lumi a plaffone con lampade fluorescenti circolari da 36W e 2400 lum di flusso, lampada con caratteristiche di emissione assolutamente simmetrica. Questi lumi hanno integrata una lampada accessoria da 22W e 1250 lum di flusso utilizzabile per l’emergenza con una batteria con autonomia 1h: questa lampada garantisce una illuminazione molto superiore ai limiti minimi in caso di emergenza. La

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stanza di ripostiglio è servita da una semplice Disano 747 OBLO’ con lampada circolare da 32W con caratteristiche di emissione simili alla precedente.

Un piccolo corridoio parte dalla sala d’attesa per servire le stanze di ufficio e rappresentanza. In questo corridoio si è voluto mantenere un livello luminoso simile a quello che si ha nella parte di sala d’attesa con cui comunica. Questo livello è stato raggiunto mediante due lampade Disano Fosnova serie OVALE con due tubi fluorescenti FL 18W a 2700 lum per lampada. Questi lumi fanno parte di un sistema modulare completo, qui utilizzato solo nelle componenti fluorescenti, caratterizzati da una particolare conformazione delle parabole riflettenti per aumentare il rendimento luminoso e griglia lamellare per minorare l’abbagliamento. Le lampade sono ipotizzate separate ma il sistema modulare Ovale permette pure l’installazione di una linea continua.

Dal corridoio si dipartono le varie stanze della parte “uffici”.

La sala Riunioni ha una illuminazione di base realizzata da cinque lampade Disano Fosnova ALTEA con caratteristiche già note. Queste lampade sono posizionate alle pareti della stanza senza inclinazioni. L’area occupata dal tavolo è illuminata da tre lampade Disano 784 COMPACT con ciascuna due lampade fluorescenti compatte da 18W per 2400 lum di flusso. Il diffusore di queste lampade è di tipo “ghiacciato” per minorare fenomeni di abbagliamento. Sulla superfice illuminata di questo tavolo verranno effettuate misure particolari per l’ abbagliamento ed il modellato.

La stanza contenente due scrivanie viene illuminata attraverso l’utilizzo del sistema Disano OVALE già utilizzato nel corridoio. Il posizionamento scelto per i sei elementi permette sia di arrivare ai livelli di illuminazione richiesti sulle superfici delle scrivanie sia per assicurare una buona uniformità nelle altre parti della stanza. Anche in questo caso l’utilizzo di griglie lamellari diminuiscono gli effetti di abbagliamento.

Lo studio direzionale utilizza due piantane Artemide M168896 KALIFA poste a due angoli della stanza, che illuminano lo spazio attraverso diffusione semi indiretta con riflessione al soffitto. Queste lampade utilizzano quattro lampadine fluorescenti FSDH da 55W per un flusso totale di 19000 lum per stelo. Le lampadine sono di tipo compatto (attacco 2G11) e sono gestibili attraverso un regolatore di livello DALI: nella simulazione il livello è fissato all’80% del massimo, intensità che permette il raggiungimento di un livello a norma sul piano della scrivania.

Per ultima, attraverso un piccolo andito in comune con lo studio direzionale, abbiamo una stanza archivio, cieca per assenza di finestre. Per uniformità con le lampade utilizzate precedentemente anche in questo caso l’illuminazione è assicurata da lampade Disano serie OVALE, tre elementi con due tubi fosforescenti da 18W.

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Di seguito i principali risultati illuminotecnici per la zona uffici:

• Illuminazione superficiale (h=0.85 mt)

• Valori di “modellato” (superfici controllo ad altezza indicata).

Modellato Em orizz E

m cilindrico

Modellato 1, h=1.2mt 0.52 259 135

Modellato 2, h=1.2mt 0.45 259 118

• Zone di lavoro (h= 0.75 mt)

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Superficie Sala d’attesa

280 - 0.68 >85

Superficie Sala riunioni

418 - 0.69 >85

Superficie Antibagno

240 - 0.73 >80

Superficie Bagno 1

187 - 0.96 >80

Superficie Bagno 2

193 - 0.95 >80

Superficie Archivio

312 - 0.51 >80

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Zona compito Sala riunioni

475 - 0.88 >85

Zona imm.circ. Sala riunioni

413 - 0.82 >85

Zona compito Scrivania 1

504 - 0.75 >80

Zona compito Scrivania 2

499 - 0.72 >80

Zona imm.circ. Scrivanie1 e 2

437 - 0.42 >80

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• Punti di analisi UGR ( con direzione di osservazione indicata, h=1.2mt)

UGRmax

Area UGR 1 12

Area UGR 2 16

Area UGR 3 12

Area UGR 4 15

• Valutazione energetica secondo la norma: EN 15193

Energia totale Illuminazione: 7667.84 kWh/a

LENI: 60.98 kWh/(a · m²)

Il valore di riferimento (UNI EN 15193, annesso F, vers.2010, classe qualità 1, no controllo illuminazione, accensione manuale) è 42.1 kWh/( a · m²)

Vengono riportati valori mensili di fabbisogno d’energia ed il valore specifico per metro quadro:

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Zona compito Studio direz.

451 - 0.74 >85

Zona imm.circ. Studio direz.

418 - 0.65 >85

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Zona compito Archivio.

403 - 0.76 >80

Zona imm.circ. Archivio

355 - 0.69 >80

Mese Illuminazione

[kWh] [kWh/m²]

Gen 670.38 5.33 Feb 649.33 5.16 Mar 629.55 5.01 Apr 623.61 4.96 Mag 620.52 4.93 Giu 620.23 4.93 Lug 620.12 4.93 Ago 620.52 4.93 Set 629.55 5.01 Ott 642.33 5.11 Nov 664.57 5.28 Dic 677.09 5.38

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