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illustrazione illustrazione TICINESE TICINESE www.illustrazione.ch RIVISTA FAMILIARE DELLA SVIZZERA ITALIANA N° 5 - 15 MAGGIO 2007 CONCORSO REPORTAGE La criminologa a capo della Polizia ginevrina MONICA BONFANTI La criminologa a capo della Polizia ginevrina MONICA BONFANTI CONCORSO Vinci una crociera sul Nilo REPORTAGE Quando la vita si ammala

Illustrazione Ticinese

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N. 5 - 2007 - La rivista familiare della svizzera italiana

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Page 1: Illustrazione Ticinese

illustrazioneillustrazioneTICINESETICINESE

www.illustrazione.ch

RIVISTA FAMILIARE DELLA SVIZZERA ITALIANA

N° 5 - 15 MAGGIO 2007

CONCORSO

REPORTAGE

La criminologa a capo della Polizia ginevrina

MONICA BONFANTILa criminologa a capo della Polizia ginevrina

MONICA BONFANTI

CONCORSOVinci una

crociera sul Nilo

REPORTAGEQuando la vita

si ammala

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Protegge come una seconda pelle.

Evitare un’esposizione eccessiva al sole, in particolar modo a mezzogiorno. Applicare la crema solare più volte, soprattutto dopo aver fatto il bagno.

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Page 3: Illustrazione Ticinese

SOMMARIO

4 FuoriondaL’insostenibile leggerezza dell’etere

7 Ma tu lo sai?Una risposta ai tuoi perché

9 Scriv in dialèttUl svizzer tudesch e ul noss dialètt

11 Scelti per voiLa rubrica a misura di lettore

12 L’intervistaCuore e rigore contro il crimine

18 Abbiamo mangiato a…Indemini: Ristorante Indeminese

21 Buon appetitoDeliziosi dessert con le bacche

24 ViaggiNei villaggi della valle del Baliem (5ª parte)

28 ConcorsoUna vacanza sul Nilo

30 InternetFamiglie, giovani, anziani e… accessibilità

32 SaluteSclerosi multipla: alcune misure benefiche

37 Penne, pennelli e pasticciIl tuballo

38 Oggi parliamo di…“Ci vedranno tutti!”

40 Destinazione famigliaEmozioni e fantasia in giro per l’Europa…

42 ReportageSquilibrio fragile

46 SondaggioFuturo, solitudine e malattie?

48 Verso ValenciaShopping da vela

50 SportQuando l’hockey si gioca su prato

55 Cani, gatti & co.Il cane si morde la coda…

56 Motor TimeLa lunga e calda estateSua eccellenza Diatto Ottovù - by Zagato

63 OroscopoLe previsioni di Cloris

66 CruciverbaCaccia al personaggio

28

48

12

In Svizzera, la percentuale di donne che ri-coprono una posizione di leader è in co-stante aumento. La percentuale maggioresi registra nella Svizzera francese, dove il19,2 percento dei leader sono donne, qua-si una su cinque. In Svizzera tedesca inve-ce, la percentuale scende al 12,7 percento.Entrambe le percentuali sono però in mar-cato aumento. Rispetto al 2003, le donne inposizioni di rilievo in Svizzera tedesca so-no aumentate del 49 percento, in Svizzerafrancese del 30 percento! Una notevolecrescita. E così ne risulta che oggi in Sviz-zera, il

15.9% dei capisono donne.

Tra queste c’è senza ombra di dubbio Mo-nica Bonfanti. Ma come proprio lei ci haspiegato quando l’abbiamo incontrata, ilTicino non viene quasi mai compre-so nelle statistiche nazionali e vieneconsiderato una “percentuale d’er-rore”. Così non sappiamo quale sia la si-tuazione da noi, ma una cosa è certa: Mo-nica Bonfanti è Ticinese, giovane, e occupauna posizione leader in Svizzera. Per cono-scerla meglio e per sapere cosa prova uninvestigatrice della scientifica confrontatacon la crudeltà dell’essere umano, leggetel’intervista a pagina 12.

La redazione

* Media Trend Journal 2-2007 (MA Leader 2003/05/07 WEMF).

IN PRIMIS

Troverete la prossima edizione di lllustrazione Ticinese, nella vostrabucalettere a inizio giugno.

IN COPERTINA: Monica Bonfanti (foto Rémy Steinegger)

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07 3

Page 4: Illustrazione Ticinese

Dopo la televisione urlata, la tvspazzatura dilaga e punta ormaidecisamente al ripugnante. Con

buona pace del tanto decantato stileanglosassone, è stato proprio un talkshow inglese a introdurre anni fa larubrica dello schifo: una sfilata di perso-ne qualsiasi disposte a fare di TUTTO,pur di apparire in televisione. Così si èvisto: il buon padre di famiglia che s’in-

fila un profilattico nel naso per poiestrarlo dalla bocca; la biondona silico-nata che fa il bagno negli escrementi dicavallo (“Dopo ho dovuto lavarmi icapelli cinque volte!”); il pensionato chefa i gargarismi con dei vermi brulicanti el’impiegato di banca che si pappa unpiatto di lumache vive. Quanto all’etereitaliota, all’Isola dei Famosi, ricordere-te, sono arrivati persino a far mangiare aiconcorrenti degli occhi di bue! E pensa-re che la sua conduttrice storica, PaolaPerego, ha pure avuto il coraggio di defi-nire questo talk show “un esempio di tv

di qualità”!? Non per niente adesso lefanno condurre Buona Domenica, pro-gramma tristemente noto per le sue tele-risse, tipo Sgarbi contro la Mussolini.Ma ormai tutto va bene, tutto quanto faspettacolo. È l’arte di fare di neces-sità… tivù. Come nelle peggiori tvsudamericane, dove qualche genio degliascolti ha introdotto l’angolo del ludi-brio. Ecco una scena tipica: il pubblico

in studio che fissa una giovane camerie-ra disoccupata e il presentatore che tienesospeso sopra la sua testa un gigantescouovo di struzzo. “Allora, signorina, chene dice? Io le do 100.- se mi fa romperequest’uovo marcio sulla sua testa”. Laragazza sorride nervosamente, tenten-na… “E per 200?”. Ancora nessunarisposta… “Facciamo 300?” A quelpunto la poveretta annuisce, chiude gliocchi, e il presentatore implacabile lesfracella il gigantesco uovo marcio suicapelli. Morale: “Visto? Questa donnafarebbe QUALSIASI cosa per i soldi!”.

Intanto la signorina, con le ricce chiomeancora tutte impiastrate e sgocciolanti,viene accompagnata fuori dello studiofra un coro di risate. L’autore del programma spiega: “Nella gente c’è una latente vena sado-masochistica.D’altronde, quando qualcuno cade, lanostra reazione istintiva è perlopiù discoppiare a ridere alle sue spalle”.Insomma, l’umorismo è ridere delledisgrazie altrui, finché almeno non capi-tano a noi… Per il resto alla base delsuccesso di certe trasmissioni televisivevi è semplicemente una buona dose diesibizionismo: l’uomo qualunque chescalpita e si gioca il tutto per tutto neltentativo spasmodico di diventare qual-cuno, o perlomeno di ottenere il suo pro-verbiale quarto d’ora di celebrità.Esistono, soprattutto in America, delleagenzie di “claque” che procuranoammiratori a pagamento: uno stuolo difans che si esaltino, svengano e implori-no autografi in occasioni pubbliche. Cisono persino i finti paparazzi: servonoper far colpo sui produttori televisivi,per convincerli ad ingaggiare la starlettedi turno. Ma può anche capitare quanto èsuccesso all’oscuro bibliotecario di unpaesino laziale, che si è visto braccareper strada da un’orda di belle fanciulleadoranti, manco fosse George Clooney.Il Signor Nessuno lì per lì ha mostratoun certo imbarazzo; ma ben presto hamanifestato di gradire tutta quella atten-zione femminile. Si sentiva un piccolodivo. Peccato che si trattasse solo di unaimprobabile messinscena organizzata dauna tv locale, con la complicità dei fami-liari: una stravagante festicciola televisi-va per il suo 50esimo compleanno. �

4 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07

FUORIONDA

“La televisione è un’invenzione provvidenziale: fa sì che ci divertiamo nel nostrosalotto con gente che non vorremmo mai avere in casa” (David Frost).

testo Roberto Rizzato

L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA

DELL’ETERE

Page 5: Illustrazione Ticinese

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Page 6: Illustrazione Ticinese

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MA TU LO SAI?

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12

Classifica dei CD più venduti in Ticino, realizzata in collabo-razione con City Disc, Lugano.

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1

2

3

1° Best damn thing di Avril Lavigne

2° Como ama una mujer di Jennifer Lopez

3° Musica di Paolo Meneguzzi

Classifica dei libri più venduti in Ticino, realizzata in collabo-razione con la Libreria Segnalibro, Lugano.

SAI CO

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MO

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1° Gesù di Nazaret di Joseph Ratzinger Benedetto XVI

2° Nido vuoto di Alicia Giménez-Bartlett

3° L’ultima notte bianca di Alessandro Perissinotto

LA ZOLLETTA DI ZUCCHERO?Il giovane Tate a soli vent’anni apre unnegozietto d’alimentari a Liverpool.Vent’anni dopo è proprietario unico delfiorente stabilimento, “Henry Tate &Sons Sugar Company” e tredici annidopo diviene indiscusso signore dell’o-ro bianco, lo zucchero. Nel 1872 inven-ta un metodo per comprimere lo zuc-chero in zollette. Un successo planeta-rio, tanto che la sua invenzione verràcomunemente chiamata Tate Sugar

Cube. Ma Sir Tate èstato anche ungrande benefatto-re e finanziò unadelle maggiori col-lezioni d’arte almondo, la TateGallery.

ESISTE IL PUNTO INTERROGATIVO?In origine, nei testi latini le domande venivano indicate scri-vendo la parola quaestio (domanda) alla fine della frase. NelMedioevo però i copisti iniziarono ad usare l’abbreviazioneQO, e per non confonderla con altre parole, cominciarono ascrivere la Q sopra la O. Con il tempo la Q venne stilizzata ela O si ridusse ad un punto. Nacque così l’attuale punto inter-rogativo.

Questo termine, usato per indicare una donna trasanda-ta e volgare, in origine identificava una prostituta dibasso lignaggio e deriva dal veneziano. Proprio a Veneziainfatti, quella che una volta era la dimora di una riccafamiglia patrizia, i Rampani, nel 1412 venne assegnatacon assenso del Governo alle meretrici, poiché lontanadai luoghi di culto e quindi meno scandalosa. Alla casarimase il nome, ca’ Rampani, e carampana stava ad indi-care le sue inquiline.

SAIPERCHÉ SI DICE

A CAVAL DONATO NON SI GUARDA IN BOCCA?

Questo modo di dire si usa per esorta-re a non giudicare o criticare ciò che siriceve in regalo. Deriva dal periodo in cuila compravendita di cavalli si svolgevaancora nelle fiere e uno dei modi perverificare il valore, e quindi il prezzodell’animale era ispezionargli i denti.

Dai denti dei cavalli infatti, si desu-mono con esattezza età e stato di

salute.

SAI DA COSA DERIVA

SAI PERCHÉ

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Henry Tate

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Cortigiane, del veneziano Vit-tore Carpaccio (1465-1526)

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Page 8: Illustrazione Ticinese
Page 9: Illustrazione Ticinese

Tal chì, frésch da bügada, ul “Diction-naire français - suisse allemand/Schwiizertüütsch französisch”, se-

gunda edizion (by ars linguis, la primal’eva dal 1991): l’ha fai la Mimi Steffen,che la insegna ala magistral e al liceo, eche la parla perfetamént ul francés e ul

schwiizertüüsch. Ul Rolf Burki, diretordala scöla magistral dal canton Lücerna,al ma diis che la sciora Steffen l’è staiabona da tiraa inséma la scienza dall’e-spression svizzera tudesca e francésacunt i bisögn pràtic dal mestee, dala pro-fession e dala vita da tücc i dì. L’è verache nüm gh’em mia la Sarine da mezz,ma anca quel che mena ul gess al sa be-nissim che da Airöö in giò dévom faa an-ca i cünt cunt “quii da là” dal Gotàrd. Alastazion merci da Belinzona, se ta vöratmia faa ul sanwisch, schisciàt denta in direspingent (e tiraa i aghétt), quand che imanovra i vagon, l’è méi savee che “stos-sa” al vör dii “puntaa” e “bewega” al vördii “möv” quel afàri lì, süi binari.Vedi già una mügia da füsii puntàt:“Ohei, Baron, set adré a dà i nümar? Ta

sté mia ben da salüt? Mia domà ta vöra-ressat dàg ammò püssée importanza altudesch rispètt a l’italian, ma adiritüramett inséma i düü dialètt. E pö, chedialètt? Quel da Zürìg da una part e queldala ferovia in Tesìn da l’altra part? E iàlter dialètt, quel da Berna e da Locarno?

Quel da Basilea e dala Leventina?”. Cèrtche se già un scritor come ul Adolf Mu-schg al ma dìs che “Das Hochdeutschgeht zurück, aber die Mundart verliert anQualität” (Ul bon tudesch al và indré e uldialètt al perd da qualità) gh’è veraméntpôc de staa alégri. Va ben, a vörum divertiss e dopo “bottlì”, i discors seri lassémigai faa a quii chese na inténd, i linguista. Però sta storiadal dialètt svizzer tudesch e dal francésl’è intriganta, porca sedèla. E vedeescrivüt “pschtellt” e tradott “comman-der” (ordinaa al bar) ta fa un certo effett eta vegn sü anca i sgrìsol. E come tatradüssat vün che l’ha mia passat unesam? Ta chì: “Flach usechoo by der Prü-fig”. Indua ul “flach” l’è veramént mettquaidün cunt ul cüü par tèra.

Ridii o tiree mia in gir quell che scriv,brava gént: al sarà anca vera che ul sviz-zer tudesch “ha perso di qualità”, come aldìs ul Adolf Muschg, ma da Gurtnellen ingiò ti ta pìcat gnanca un ciòd se (disi mia)ta pàrlat, ma almen capissat la manéra dacomünicaa da quii d’indenta. L’è mia tantsbagliat dii che ala Novartis o ala BrownBoveri i sa pàrlan sü in inglés, ma se tavörat compraa un para da calzétt dal“Globus” alla Bahnhofstrasse, mazza se ita la discanta giò in bon tudesch: “Washätte dir gäärn?” e ti sett scià da dìg “AnSie Söcke?”. L’è sicür che sa po’ mia vég“de föifer und s weggli”, quel che nümtradüssum in italian “la botte piena e lamoglie ubriaca” e in dialètt “ul cinc ghéie la michéta”. Però ta pòdat mia “mia”savé che “äi maa” l’è mia ul “maa davéntar”, ma un omm in carna e oss. E sequaidün ta dìs che ul so fiöö l’è “verhü-raatet sii” a Thun, dovréssat mia faa lafigüra da cicolatee, come l’ha faia quellche scrìv, che al gh’ha rispondüt “Ah!Ah! Ist er Pfarrer?”, parchè la pronünciala lassava inténd che l’eva “cürat”, inso-ma un omm da gésa. Pürtropp o parfortüna l’eva semplicemént sposàt, l’evatöi miée e métüt sü cà. Se già ul svizzer francés, che al mola miaul mazz quand che al sént che gh’è dacambiaa register, (da cüntala sü in unamanéra che la sia mia la sua) al compra ul“dictionnaire” par dàg vasiòn in svizzertudesch, nüm da chì dal Gotàrd a dovrés-sum mia faa paree da nagot. L’è ul destindi minoranz che, se i vöran fass capii, idévan dopraa anca “l’arma dell’antago-nista”: dopo l’è giüst difénd l’italian eanca ul noss dialètt, come no? Ma unapensàda sul “stossa” e “bewega” vararessla pena da fala. Par mia vess schisciat dairespingent. �

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SCRIV IN DIALÈTT

scrivüt dal Pier Baron

I svizzer francés i g’han già ul “dictionnaire” cunt quii da là dala Sarine. E nümpodaressum fàg almen sôra una pensada.

UL SVIZZER TUDESCHE UL NOSS DIALÈTT

Page 10: Illustrazione Ticinese

Un corpo in linea e senza peli

In un’atmosfera amichevole e di assoluto relax potraigoderti il piacere di modellare il tuo corpo senza sottostarea diete impossibili o a faticose ginnastiche. I trattamenti, piacevoli e rilassanti, ti aiutano a ritrovaregradualmente la forma perduta donandoti una gradevolesensazione di benessere.Con queste metodologie, uniche nel loro genere, constateraii risultati positivi già dalla prima seduta e scoprirai il piaceredi stare bene nella tua pelle. Per gli antiestetici peli superflui, laser e luce pulsata sonotecniche collaudate con pieno successo, sicure, efficaci, indoloried economiche.In questo periodo Linea Sana offre a tutti gli interessatil’opportunità di sottoporsi a un esame gratuito della propria figuraed avere una proposta adeguata alle proprie esigenze.

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Page 11: Illustrazione Ticinese

Il caffè al cioccolatoPerlas Negras di Sélection, Migros

Sono chicchi di caffè della varietà Arabica coltivata in Costa Rica, to-stati e ricoperti di finissimo cioccolato fondente con il72% di cacao. Una vera delizia, da gustare ovviamen-te con il caffè, ma anche per decorare e completare undessert o da stuzzicare durante la giornata, quandooccorre una sferzata di energia.

SCELTI PER VOI

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letto

Le ricette per stuzzichiniStuzzichini in festa, dr. Oetker

L’aperitivo lungo è diventato uno dei modi più apprezzatidi ricevere amici. È meno impegnativo e permette anche al-la padrona di casa di stare con i suoi ospiti. Oltre al vinoperò, perché non si dia l’impressione di offrire ”solo un ape-ritivo”, bisogna preparare anche un’abbondante e ricerca-ta scelta di stuzzichini. Anche perché in genere questo tipodi invito sostituisce la cena. Abbiamo trovato tante ideenuove e facili da realizzare in questo libro, che costa Fr.16.80 e lo si può ordinare inviando un SMS al numero 9889scrivendo nel messaggio il codice DFC21, oppure al sitowww.oetker.ch.

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Da avere

Da vedere

Gli zoccoli coloratiCrocsSono in resina colorata, morbidi e leggerissimi.Sono nati come scarpe da barca, perché se si ba-gnano non si rovinano e si asciugano subito, per-ché non scivolano, non lasciano segni e sonoflessibili. Poi però le hanno indossate star hol-lywoodiane come Kate Winslet e Matt Damonper andare a fare shopping e sono diventati ten-denza. Sono comodissimi e il plantare sagoma-to esercita un leggero massaggio ad ogni passo.Esistono anche dei pin da applicare nei fori perdecorarli che piacciono tantissimo soprattutto aipiù piccoli.

La casa sull’alberowww.baumraum.deLa più famosa è probabilmente quella di Tarzan,ma da sempre l’uomo ha costruito prima riparipoi vere e proprie case sull’albero. L’imperatoreromano Caligola amava banchettare sui rami diun enorme platano; Francesco I de’ Medici nel1568 si fece costruire una dimora sfarzosa in ci-ma ad una quercia, arredandola con una fonta-na, tavolo e sedie di marmo; Winston Churchillnel 1922 aveva fatto costruire una casa sugli al-beri per i suoi figli. Chi, almeno una volta nellavita, non ha sognato di possedere una casa sul-l’albero tutta per sé? Se masticate l’inglese e vela cavate con il bricolage, su www.thetreehouse-guide.com trovate le istruzioni per costruirvelada voi. Se invece preferite rivolgervi ai professio-nisti, contattate la germanica baumraum.

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Il cerotto per herpesCompeed, Johnson&Johnson

È un piccolo adesivo medicato, trasparente, praticamenteinvisibile.Va applicato sulla bolla della febbre e ne cura su-bito i sintomi. Blocca la diffusione del virus, previene la for-mazione della crosticina e quindi il rischio di cicatrice. E poila nasconde, che non è poco. Le signore possono tranquil-lamente mettere il rossetto sopra il cerotto… e la bollanon c’è più!

Page 12: Illustrazione Ticinese

L’INTERVISTA

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L’INTERVISTA

Page 13: Illustrazione Ticinese

M i aspettavo un donna seriosa, quasi un po’ austera, pocoincline allo scherzo, molto misurata nelle risposte. Beh,mi sono sbagliata su tutta la linea! Monica Bonfanti è

invece una donna molto giovanile, indubbiamente femminile,sorridente ed estroversa. Si è presa il tempo per chiacchierare enonostante la pioggia, sebbene avesse avuto alle spalle una not-te in bianco, trascorsa all’aeroporto di Ginevra per un’esercita-zione con il corpo antiterrorismo e avesse appena tenuto unalunga conferenza al liceo di Bellinzona, dopo l’intervista è sa-lita con noi al Castel Grande per farsi fotografare. Mi sono resa conto che troppo facilmente si affibbiano allepersone, e ai personaggi pubblici soprattutto, dei cliché chespesso non sono calzanti per nulla. Avevamo appuntamentocon Monica Bonfanti nella caffetteria del liceo di Bellinzo-na, dove aveva tenuto una conferenza. Abbiamo visto una

giovane donna seduta sul tavolo chiacchierare con gli ultimistudenti che tardavano ad andare via. Né il fotografo né io era-vamo certi che fosse davvero lei. Troppo giovanile, troppo co-municativa, troppo disinvolta. Poi ci è venuta incontro e si èpresentata. “Dove si può bere un caffè? Ne ho bisogno!”. È sta-ta la capo della polizia ginevrina ad indicarci un locale dellacittà vecchia di Bellinzona, dove è cresciuta, nel quale bere fi-nalmente un caffè e dove realizzare l’intervista.

CHE LAVORO SOGNAVA DI FARE MONICA BONFANTI DABAMBINA?“Volevo fare la psichiatra, la veterinaria o la poliziotta”.

COM’È MATURATA LA SCELTA DI STUDIARE SCIENZE FO-RENSI?“Guardavo i film polizieschi con mio papà - Derrick, Der Alte -e verso i quattordici anni ho deciso che avrei voluto fare qualco-sa nella polizia. Così sono andata alla polizia ticinese dicendoche avrei voluto lavorare lì. Sono stati molto simpatici, mi han-no fatto fare una visita e mi hanno spiegato tutto. Se adesso so-no alla polizia ginevrina, lo devo alla polizia ticinese. Bisognametterlo in evidenza questo!”.

L’USO DELLA ARMI DA FUOCO È PREVALENTEMENTE MA-SCHILE. PERCHÉ LEI HA SCELTO PROPRIO LA SPECIALIZZA-ZIONE IN BALISTICA?“L’ho scelta perché è una delle specializzazioni della poliziascientifica che prevede aspetti meccanici, chimici e fisici. È unambito veramente molto vasto. Tutti pensano all’aspetto dellosparare, che c’è ovviamente, ma ci sono anche le analisi al micro-scopio, l’esame delle polveri da sparo con metodi chimici e fisici.Penso sia il settore più vasto e sfaccettato, e mi piace per questo”.

Incontrare il capo della polizia di Ginevra, dottore in scienze forensi, esperta in balistica, esperta in armi da fuoco in tribuna-

li svizzeri, francesi e italiani, autrice di numerose pubblicazioni, conferenze e congressi a livello internazionale e membro del

gruppo DVI a livello svizzero per il riconoscimento delle vittime di grandi catastrofi, mi metteva francamente in soggezione.

Poi l’ho incontrata…

testo Antonella Broggi - foto Rémy Steinegger

CUORE E RIGORECONTRO IL CRIMINE

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Page 14: Illustrazione Ticinese

CRIME SCENE DO NOT CROSS CRIME SCL’INTERVISTA

14 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07

È A CAPO DI OLTRE 1’600 PERSONE. QUAL È IL SEGRETOPER RIUSCIRE A GESTIRE IL TEMPO E I RAPPORTI UMANI?“È difficile, il segreto glielo darò quando tutto sarà ottimizzato.Ora non lo è ancora. Abbiamo alcuni problemi che focalizzanola nostra attenzione. Io so ad esempio che ora i gendarmi fannodelle manifestazioni con i cani ed io vorrei poter presenziare. Cisono però urgenze in altri ambiti ed è lì che devo ora concentrar-mi. E me ne dispiace. La giornata dovrebbe avere più ore!”.

PUÒ IMMAGINARSI, UN GIORNO, DI TORNARE IN TICINO EPRENDERE IL POSTO DEL COMANDANTE ROMANO PIAZZINI?“Romano Piazzini è al suo posto e ci resta! È bravo e quindi nonha bisogno di sostituti. Se dovesse decidere di lasciare, potreipensarci. Non escludo il principio di tornare in Ticino. Adessonon escludo più niente, perché quando ero all’istituto di poliziascientifica e mi chiesero cosa avrei fatto in futuro, esclusi la pos-sibilità di trasferirmi in una città romanda. Volevo andare a Thun,nella sezione degli esplosivi, oppure a Zurigo, nella sezione del-le armi da fuoco. Adesso sono a Ginevra, a capo della polizia...”.

PERCHÉ SECONDO LEI I MEDIA SONO COSÌ INTERESSATIALLA SUA PERSONA?“(Ride, ndr) Lei perché si è interessata a me? Direi che i motivisono tanti. Prima di tutto il fatto che io sia donna. Secondaria-mente, la mia nomina è arrivata in un momento molto criticodella storia della polizia ginevrina. Probabilmente se fossi stataa capo della polizia vodese o neocastallana, l’interesse sarebbestato minore. Prima che venissi nominata, ci sono stati tre capidella polizia e due interim in sei anni. Quindi veramente un per-corso atipico per la polizia. Da un anno stavano cercando qual-cuno che non trovavano e quindi l’attenzione dei media roman-di e svizzeri era molto forte. Si aspettavano che venisse sceltoun uomo, militare, quarantacinquenne padre di due figli, il por-trait tipico. Io quindi sono assolutamente atipica”.

QUESTA ATTENZIONE LA GRATIFICA O LA INFASTIDISCE?“Non posso dire che la cosa mi gratifichi, né che mi infastidisca.È una cosa con la quale semplicemente ora devo convivere.Prendo le cose dal lato buono e in questo periodo, in cui la poli-zia ginevrina è un po’ in crisi, possiamo approfittare dell’atten-zione dei media per mostrare loro ciò che di bello e buono fac-ciamo. È chiaro che comunque è sorprendente e non ne ero abi-tuata. Anche l’impatto sulla popolazione ginevrina è notevole.Ora quando vado a fare la spesa mi fermano per farmi delle do-mande. Ricevo una o due lettere alla settimana dalla gente, chemi scrive dicendo di avermi vista in televisione, o per avere unafoto autografata… Mi ha scritto un settantacinquenne di Neu-châtel dopo avermi vista alla tivù domandandomi una mia foto.Non posso dire che queste cose non siano toccanti”.

IL FATTO DI ESSERE TICINESE INFLUISCE IN MODO POSITI-VO O NEGATIVO?“In modo positivo, perché all’inizio mi sono accorta che glisvizzeri francesi non conoscono il Ticino. I ticinesi hanno unabellissima immagine in Svizzera francese, ma quando chiedo ai

romandi che inclinazione politica abbiano i ticinesi non sannorispondere. Se domando loro cosa pensano di come hanno vo-tato i ticinesi, non sanno rispondere. Anche perché, ad esempioquando vengono fatti dei sondaggi, vengono considerate lasvizzera romanda e quella tedesca. Il Ticino invece è conside-rato una “percentuale d’errore”. Ritengono troppo difficile tra-durre tutto anche in italiano, per cui tralasciano il Ticino. Eccoperché gli svizzeri francesi, ma anche gli svizzeri tedeschi, nonsapendo come la pensano, tendono a mettere i ticinesi da unaparte o dall’altra, privandoli di un’identità propria. Il ticinese saridere e scherzare, ma quando deve prendere una decisione laprende. I romandi non capiscono sempre questa dualità. Lorosono molto più omogenei: se uno ride e scherza lo farà sempre,se uno è molto rigido lo sarà sempre, non hanno le sfumaturedei ticinesi”.

QUINDI SI PUÒ DIRE CHE I TICINESI ABBIANO UNA MARCIAIN PIÙ…“Sì, all’inizio non lo sospettano ed è sempre un bene!”.

COME SI TROVA A GINEVRA?“Bene. Chiaramente, venendo dal Ticino è tutta un’altra dimen-sione. Ginevra è una città di frontiera, con un grande aeroportoe molti siti diplomatici. È molto particolare, comunque mi trovobene… e adesso anche molto osservata…”.

COME VEDE IL TICINO, UNA TICINESE CHE VIVE FUORI CAN-TONE DA TANTI ANNI?“Per quel che concerne i contatti con la polizia, con il coman-dante Piazzini e il commissario Scossa Baggi siamo sempre incontatto e il loro lavoro è di qualità. Il Ticino è particolarissimo.Quando cerchiamo delle soluzioni guardiamo nelle altre polizieper vedere come affrontano i problemi. Il Ticino attua delle so-luzioni che funzionano benissimo, ma sono soluzioni attuabiliprevalentemente in Ticino. Soluzioni ticinesi per ticinesi. Seconsidero i rapporti che ho avuto con il Ticino quando ero nellapolizia scientifica, ed ora a livello di direzione, posso dire cheogni volta che ho avuto bisogno di qualcosa, ho avuto sempresubito un riscontro positivo. Non posso ovviamente giudicaredall’interno, ma vedo che con l’esterno tutto funziona benissi-mo. Ad esempio nel 2000, quando c’è stato il crash del Concor-de a Gonesse (il 25 luglio del 2000 un Concorde diretto a NewYork precipita poco dopo il decollo dall’aeroporto di ParigiCharles De Grulle schiantandosi vicino ad una albergo nella cit-tadina di Gonesse. Sono 113 le vittime, ndr), volevamo andaresul posto e in due ore ci siamo organizzati. Per la Svizzera sonopartiti i ticinesi e i ginevrini… In queste circostanze bisogna an-dare sul posto il prima possibile e non si può pensare di inoltra-re domande e attendere risposte, bisogna decidere all’istante.Anche quando c’è stato l’incidente del Gottardo (il 24 ottobredel 2001 un veicolo pesante invade la corsia contromano colli-dendo con un altro autocarro. Sono sei le persone decedute,ndr), tutto è stato fatto correttamente e le vittime sono state su-bito identificate. In Svizzera tedesca purtroppo i ticinesi nonvengono sempre presi sul serio, ma i fatti parlano chiaro”.

Page 15: Illustrazione Ticinese

CENE DO NOT CROSS CRIME SCENE DO NOT CROSS

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07 15

LE SUE MANSIONI SONO ESCLUSIVAMENTE DI TIPO DIRET-TIVO O VA ANCORA SUL CAMPO?“No, adesso non vado più sul campo. Vado alle esercitazioni, adesempio del corpo cinofilo, oppure sono appena stata ad un’e-sercitazione delle brigate antiterrorismo. Il terreno mi interessa,ma adesso trovo che la mia presenza sulla scena di un criminesia per gli inquirenti che stanno lavorando più un elemento per-turbatore che un aiuto. Ricordo che quando lavoravo io sul cam-po, la visita di un superiore ci faceva sentire sotto esame. Ades-so devo andare sui luoghi quando ci sono dei casi speciali, adesempio nel mese di ottobre ero nella centrale di ingaggio in uncaso di attentati alla bomba. E chiaramente devo lavorare sulcampo se dovessero verificarsi delle catastrofi su territorio gine-vrino, che spero non accadano mai”.

NON LE MANCA L’ASPETTO PIÙ PRATICO?“Seguo ancora ciò che avviene nei laboratori, ma era chiaro cheassumendo questa carica avrei dovuto fare una scelta. Nella miaposizione però ora posso fare qualcosa concretamente per lescienze forensi in termini di budget e di organizzazione genera-le, e questo chiaramente lo faccio. Non metto però più piede inlaboratorio. Non me lo hanno più domandato, per cui penso chenon abbiano bisogno di me”.

COME CONVIVE CON UN LAVORO CHE LA CONFRONTA CO-STANTEMENTE CON LA VIOLENZA?“Non ho mai avuto problemi. Quando ero alla scientifica o allapolizia di Zurigo ero molto più in contatto con questo aspetto.Oggi molto meno. Ascolto i rapporti alla mattina con il mio ser-vizio stampa, che mi informa di ciò che è accaduto durante lanotte. Se accade qualcosa di veramente particolare mi chiamanodirettamente gli agenti. Era però prima che venivo direttamentein contatto con il sangue, con i cadaveri, con violenze carnali”.

DATI BIOGRAFICI

Monica Bonfanti, ticinese cresciuta a Bellinzona, dal febbraio 2000 è acapo della polizia scientifica di Ginevra. Dopo aver svolto la migliormaturità scientifica al liceo di Bellinzona, ha studiato scienze forensipresso l’Istituto di Polizia e di Criminologia dell’Università di Losanna,dove ha ottenuto anche il dottorato. È stata chiamata quale esperta inarmi da fuoco in tribunali svizzeri, francesi e italiani. Autrice di nume-rose pubblicazioni, conferenze e congressi a livello internazionale. Èinoltre membro del gruppo DVI a livello svizzero per il riconoscimentodelle vittime di grandi catastrofi per il cantone di Ginevra.Nome: MonicaCognome: BonfantiData di nascita: nata a Sorengo il 19 giugno 1970Soprannome: i suoi colleghi la chiamano Pinochetta...!Hobby: docente di pattinaggio artisticoColore preferito: violaGenere musicale: classica e musicalUltimo libro letto: un romanzo criminale di Giancarlo De CataldoUltimo film visto: codice Da Vinci. L’ha visionato in modo anali-

tico perché ha dovuto tenere una conferenzasul suo contenuto

Piatto preferito: caviale e la minestra di riso rosso della mamma

Passato e presente: Monica Bonfanti al lavoro e bambina.

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16 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07

COSA SI PROVA AD ESSERE CONFRONTATI CON QUESTIASPETTI?“Ho visto atti molto violenti e scene scioccanti, ma questo perme è sempre stato un incentivo in più per scoprirne i colpevoli.Quando le violenze sessuali toccano bambini piccoli o quandole vittime di omicidi sono bambini, sono atti che nessun poli-ziotto può capire. E nessuno ci chiede di farlo. Ci domandano ditrovare il colpevole, e questo è quello che facciamo”.

QUALI SONO LE PRINCIPALI RAGIONI CHE SPINGONO L’ES-SERE UMANO A DELINQUERE?“Dipende dal tipo di delinquenza. Un tipo di delinquenza puòessere strettamente pecuniaria, ad esempio i traffici di stupefa-centi o i furti con scasso. Un altro è legato alla passione. Si trat-ta di drammi passionali tra persone che si conoscono”.

PERCENTUALMENTE QUAL È IL TIPO DI DELINQUENZA PIÙDIFFUSO?“Pecuniaria. Solo su territorio ginevrino abbiamo circa 5’000furti con scasso all’anno, più o meno 15 interventi al giorno.Dietro c’è ovviamente tutta una rete di crimine organizzato. Epoi molti reati che hanno a che fare con gli stupefacenti, ancheperché abbiamo un aeroporto internazionale e la prossimità conla Francia”.

QUANTO CONTA LA SCIENZA PER LA RISOLUZIONE DI UNCASO?“Direi tantissimo. Però non bisogna mai dimenticare che per larisoluzione di un caso viene sempre svolta anche un’inchiestatradizionale. Con gli sceneggiati che vediamo oggi in televisio-ne, la gente ha la tendenza a credere che esista solo la scienza, ilche è sbagliato. Le faccio un esempio. In un caso di violenzacarnale, le analisi scientifiche rivelano la presenza di sperma el’impiego della banca dati DNA può svelare il nome della per-sona all’origine della traccia. L’inchiesta parallela tradizionaleperò può dire che è normale, poiché si tratta del compagno le-gittimo, e non per forza dell’aggressore. Come vede, la scienzada sola ha i suoi limiti e senza la corretta interpretazione può es-sere fonte di gravi errori giudiziari”.

C’È UN EPISODIO NELLA SUA VITA PROFESSIONALE CHEL’HA SEGNATA IN MODO PARTICOLARE?“Direi due. Uno quando ero alla polizia di Zurigo. Era un casoallucinante. Parlando con il poliziotto che è andato sui luoghi,lui mi ha detto “Vedi Monica, quando fai questo lavoro credisempre di aver visto il limite di aberrazione oltre il quale l’esse-re umano non può spingersi. E ogni giorno sei costretto a spo-stare questo limite”. Lui era intervenuto in un caso in cui una fa-miglia con due figli una sera aveva preso a bordo un autostop-

Monica Bonfanti in occasione della cerimonia di giuramento dei nuovi gendarmi davanti al consiglio di Stato in corpore, il 13 settembre 2006.

CRIME SCENE DO NOT CROSS CRIME SCL’INTERVISTA

Page 17: Illustrazione Ticinese

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07 17

pista. Questo giovane decede per cause naturali e la famiglia,convinta della reincarnazione, tiene il cadavere in casa e i bam-bini ci dormono accanto. Quando la polizia è intervenuta, hachiesto a queste persone se non si fossero accorte dell’odore cheemanava il cadavere. Loro hanno risposto di sì, ma che graziead un rito propiziatorio la cosa non li ha disturbati. Il secondo caso invece, uno dei primi a cui ho lavorato, era si-mile a questo. Un uomo aveva ucciso la sua compagna e avevadormito con il cadavere per tre settimane. Il cadavere, quandonoi l’abbiamo trovato era in condizioni indescrivibili. Sono co-se che non si può neppure provare a capire. Prendiamo atto efacciamo il nostro lavoro”.

PERCHÉ SECONDO LEI OGGI LE PERSONE SONO COSÌ AT-TRATTE DAI RISVOLTI PIÙ CRUDI DI UN DELITTO E DAL LA-VORO DELLA POLIZIA SCIENTIFICA?“Posso dirle che quando io ho cominciato all’istituto di poliziascientifica nel 1989, nessuno sapeva di che cosa si trattasse. An-che i miei genitori erano perplessi, sebbene comunque abbianosostenuto la mia scelta. Chi mi chiedeva cosa studiavo rimane-va perplesso. Per me quindi è interessantissimo quello che è suc-cesso. Nello spazio di dieci anni tutto è cambiato e ora la genteritiene che quello che faccio sia interessantissimo, straordinario.E allora io ricordo loro che solo dieci anni prima mi prendevanoper un’originale. È un lavoro avvincente, se si pensa che a voltela ricerca delle tracce materiali permette di andare contro l’ipo-tesi più plausibile. In certi casi c’è il sospetto ideale, tutto sem-bra portare a lui e poi arrivano le tracce e si deve ripartire da ca-po. Questo aspetto mi è sempre piaciuto molto”.

L’ATTUALE MEDIATIZZAZIONE DEI RISVOLTI PIÙ CRUDI DIUN DELITTO SECONDO LEI È UN MALE?“Non lo trovo molto positivo. C’è dietro a questo un’immaginesbagliata. Quando noi interveniamo su scene di crimini partico-larmente efferati, non è il dover andare a raccogliere un cadave-re dilaniato l’aspetto più duro. Trovarsi faccia a faccia con unamoglie che cerca il marito, doverla interrogare, questo è l’a-spetto più drammatico. Sono gli sguardi, le attese, gli aspettipsicologici che sono più difficili da gestire. I media mostrano ilcadavere con la convinzione di mostrare tutto. Chi lavora sulcampo sa che non è così”.

I CLASSICI TELEFILM POLIZIESCHI DI UNA VOLTA (TIPO CO-LOMBO E DERRICK), DOVE IL PROTAGONISTA ERA L’INVE-STIGATORE, SONO STATI SOSTITUITI DA SCENEGGIATI DOVEPROTAGONISTA È INVECE LA POLIZIA SCIENTIFICA (COME IVARI CSI MIAMI, NEW YORK,…). PERCHÉ SECONDO LEI?“Penso che in generale il mondo stia diventando più tecnico escientifico. Oggi abbiamo possibilità tecniche che prima nonavevamo. Basti pensare che vent’anni fa, quando si andava dalmedico e questi ci diceva, seduto alla sua scrivania, che proba-bilmente avevamo la tal cosa perché già nostro padre ne era af-fetto, eravamo tutti contenti. Oggi se non usciamo dal medicocon le analisi del sangue, una radiografia e tutti i test, non credia-mo a quello che ci dice. In tutti i mestieri ci stiamo allontanando

dall’intuito e da tutto quello che per definizione è fallibile. Perònon sempre la scienza è infallibile, e come le ho detto prima, nel-la polizia spesso questo aspetto è eclatante più che in altre pro-fessioni. Credo comunque che si tratti di un trend generale”.

UNA VOLTA PER TUTTE, SONO SICURA CHE I NOSTRI LET-TORI VORREBBERO SAPERE DA UN’ESPERTA SE I VARI RI-TROVATI SCIENTIFICI MOSTRATI DAI TELEFILM SONO REA-LISTICI…“A grandi linee. Direi che il grosso problema di queste serie èche mostrano solo l’aspetto scientifico, e come dicevo prima èmolto riduttivo. Con le analisi scientifiche abbiamo dei risulta-ti, ma questi risultati vanno interpretati. È una tappa irrinuncia-bile, che però nei telefilm non si vede mai. E poi mostrano del-le tecniche che non ho mai visto… Direi che si tratta di tecnicheispirate alla realtà. Ad esempio quando cercano le tracce con laluce ultravioletta dovrebbero indossare occhiali speciali, e nonsempre lo fanno. Oppure quando tramite una determinata rea-zione chimica affermano che si tratta di sangue umano. Noi sap-piamo benissimo che potrebbe trattarsi di sangue umano, maanche di diverse altre sostanze. La realtà è molto più sfumata. Epoi risolvere tutto in cinquanta minuti… piacerebbe anche anoi!”.

COSA FA NEL TEMPO LIBERO?“Tempo libero?”.

HA TEMPO PER PENSARE DI FORMARE UNA FAMIGLIA INFUTURO?“Il tempo per pensare c’è, per realizzare ci sarebbe…”.

HA UN SOGNO NEL CASSETTO, QUALCOSA CHE VORREBBEREALIZZARE?“Mi sorprende con un compito che non ho fatto. La polizia diGinevra collabora con Jean-Pierre Egger, preparatore di Alinghie già di Werner Günthör. Lui ci ha detto che non si può vivereuna vita professionale, anche molto appagante, senza avere deisogni. Il lato umano non può mancare soprattutto in chi è con-frontato con un lavoro che impone rigore e precisione, altrimen-ti non potremmo essere dei bravi capi. Devo prepararmi la ri-sposta per quando Jean-Pierre Egger verrà da noi, ma lei è arri-vata prima… Quello che è strano è che non avrei mai pensatodi arrivare a questa posizione, così come non avrei mai pensatodi percorrere la strada che ho percorso. I sogni mi si sono fino-ra presentati ancor prima che li potessi formulare”. �

«Ho visto atti molto violentie scene scioccanti»

CENE DO NOT CROSS CRIME SCENE DO NOT CROSS

Page 18: Illustrazione Ticinese

Piuttosto che un buco allo stomaco: ora 180 ricette su www.emmentaler.ch

ABBIAMO MANGIATO A…

Oggi vi voglio portare al confine con il cielo. Partiamo daMagadino, per avviarci in quella parte di terra svizzerasulla sponda sinistra del lago Maggiore. Ci accompagna

il bell’opuscolo “Guida di monumenti svizzeri” curato daFederica Branca-Masa, che ci ricorda che nel Gambarogno la

popolazione (poco più di 3’000 abitanti) vive sulla fascia rive-rasca che, grazie all’influsso benefico del lago, gode di unclima particolarmente mite. Per questo, soprattutto nelle zonepiù riparate, riescono a crescere bene perfino le piante di origi-ne subtropicale.

INDEMINI:RISTORANTE INDEMINESEtesto Luigi Bosia - foto Rémy Steinegger

Fausto e Orietta Domenighetti.

Page 19: Illustrazione Ticinese

… che questo mese, nei ristoranti scolastici del Ticino sia incorso la rassegna “profumi e sapori dell’orto”. Le ricette sonostate preparate da Meret Bissegger con la collaborazione dicuochi dei vari ristoranti. Nella sua Casa Merogusto aMalvaglia continuano le lezioni culinarie e le cene. Grazie all’e-sperienza di diversi anni quale cuoca e gerente di un rinomatoristorante, ha sviluppato la sua grande passione per la cucina,le spezie e le erbe aromatiche che impareranno a conoscereanche gli allievi delle scuole ticinesi.

… la nuova rivista “Traditions & terroir” dell’Associazione sviz-zera per la promozione delle AOC e IGP, cui il cantone Ticino siostina a non voler aderire. Chissà mai perché!

… il nuovo bar “La Chicchera”, in via Peri che, oltre a ottimicaffè, a mezzogiorno serve qualche buon piatto e, la sera, propo-ne una bella scelta di tapas. Ottimo ritrovo per uno spuntino.

… il successo che ha avuto la rassegna gastronomica “UBSSaveurs Ticino”. Un programma su cinque giornate che haavuto come protagonisti gli chef di cinque tra i più rinomatiristoranti del cantone (Dario Ranza, Martin Dalsass, AndreaCingari, Stefan Nowaczyk e Urs Gschwend) abbinati con gran-di chef.

… che continui con successo il “Maggio gastronomico” nelleTre Valli e nel Bellinzonese e anche quello de “L’Altro Piatto”organizzato per la prima volta nel Mendrisiotto, fino al 20maggio. Ce n’è per tutti i gusti!

… che un’altra rassegna sia nata nella Regio Insubrica.Partecipano 60 ristoranti di cui 22 in Ticino.

… che più del 40 percento dei prodotti che consumiamo inSvizzera venga importato. Petti di pollo e carne di manzo giun-gono dal Brasile, il pesce dalla Tailandia, i crostacei dal Vietname il tonno dalle Filippine, mentre quello italiano va inGiappone.

MI PIACE...

NON MI PIACE...

Ristorante IndemineseIndemini, Tel. 091 795 12 22

Raggiungiamo Vira, sede di commerci fin ai tempi medievali.Da qui ci inerpichiamo fino all’Alpe di Neggia (1’395 m s/m).La strada militare, costruita nel 1917, tutta a curve, percorribi-le facilmente con l’autopostale. Si continua in discesa e, in pocotempo, si giunge ad Indemini alla meta del nostro viaggio - 930m s/m (www.indemini.ch).Il paesino è situato all’estremità superiore dell’italiana valVeddasca che si apre sul lago Maggiore a Taccagno. Fanno dacorollario dell’ameno villaggio il Monte Gambarogno, Tamaro,Gradiccioli, Monte Pola, Paglione e, più a sud il Monte Lema.Si tratta di un paese prettamente turistico come lo è quasi tuttoil Gambarogno. I primi documenti datano dagli inizi del 1200 etestimoniano delle dispute, tipiche di quei tempi, circa le riven-dicazioni delle proprietà con le zone di frontiera e senza dimen-ticare il contrabbando. Una chicca, anch’io ho appresa la noti-zia da poco, agli inizi del 1800, il governo federale aveva presoin considerazione di cedere Indemini in cambio di Campionealla Repubblica Cisalpina. Nell’ultimo decennio c’è stato uncerto ripopolamento, oggi vi sono 38 abitanti - 22 uomini, 16donne - tutti cittadini svizzeri. Due sole bambine di meno di 15anni non permettono certo la riapertura della scuola!Visitate il passato operoso di case e viottoli fino al lavatoiocomunale recentemente restaurato. Poi la chiesa di SanBartolomeo, il Museo, la bottega dell’artista, la galleria d’arte el’oratorio di Sant’Anna. Finalmente è ora di mangiare. Al risto-rante Indeminese vi accoglie Fausto Domenighetti, sindaco,assuntore postale e gerente di questo locale in cui ti servonoformaggi, formaggini, salami, salamini, un piatto nostrano (consalame, prosciutto, coppa e carne secca). La sera si potrannoavere spaghetti all’amatriciana, tortellini alla panna, risotto aifunghi o con Gorgonzola, scaloppina al Marsala, saltimbocca e,su prenotazione, brasato o coniglio con polenta oppure ossobu-co con risotto ai funghi. Personalmente ho potuto godere diun’ottima cena con salumeria nostrana, vitello tonnato, roastbeef, arrosto di maiale e vitello con contorni e sorbetto dellacasa. Il tutto accompagnato da un ottimo Merlot. Ma era unacena veramente speciale. �

Page 20: Illustrazione Ticinese

Ristorantidi casa nostra

Terrazza panoramicaCucina ticinese e mediterraneaBanchetti da 10-80 persone

L’albergo ideale per le vacanze o per il businessCamere con tutti i comfort

(bagno - tv - telefono - minibar - ascensore)Grande parcheggio privato

Ristorante chiuso il mercoledì

CH-6918 Figino / Lago di LuganoTel. +41 (0)91 995 11 29 - Fax +41 (0)91 995 13 93

[email protected]

ALBERGO RISTORANTE

CERESIOFAM. WALO WEIDMANN

Via Foce 9 - CH-6900 LuganoTel. 091 971 42 00 - Fax 091 971 42 01

www.osteriadelporto.chCHIUSO IL MARTEDÌ

Antica Osteria del PortoLugano

Situata alla foce del f iume Cassarate, è unpunto d’incontro per trascorrere momenti ditranquillità in un locale tipico, dove potetegus ta re p i a t t i t i c i nes i e lomba rd i .Interessante è la scelta di formaggi e saluminostrani, come pure i vini al «bicchiere».

Via Foce 11- LuganoTel. 091 971 93 33

Ristorazione alla cartaFeste, party e banchetti

di P. Olgiati

Pazzallo

Ogni giorno la polenta - La salumeria nostranaI gustosi risotti - Il coniglio, il brasato,lo stinco di maiale, l’ossobuco di vitello

I dolci fatti in casaE in estate... grandi grigliate

A mezzogiorno un menu sempre diverso

Aperti dal martedì alla domenica. Sabato solo la sera

Tel. 091 994 60 44www.morchino.ch

Ristorante

6872 SalorinoTel. +41 (0)91 646 40 44Fax +41 (0)91 646 43 53

NUOVA GESTIONE

20 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07

Page 21: Illustrazione Ticinese

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07 21

BUON APPETITO

Grande è la tentazione quando i negozi espongono le prime

bacche provenienti dall’estero. Ma poi rimaniamo ogni volta

delusi: sono spesso acide e insipide. Vale dunque la pena di

attendere le aromatiche bacche svizzere. Ci vuole un po’ di

pazienza perché necessitano di sole e calore - ma poi sono in-

superabili.

GELATO ALLE BACCHE CON SALSA DI FRAGOLE PICCANTE

Preparazione:Mescolare la ricotta, lo zucchero, lascorza e il succo di limetta. Monta-re la panna e incorporarla con lebacche nella crema. Versare il com-posto in ciotole o stampi e riporli incongelatore.Per la salsa: pelare lo zenzero egrattugiarlo finemente. Ridurre lefragole in purè. Mescolare tutti gliingredienti della salsa. Capovolge-re gli stampi e servire il gelato conla salsa.

Resa: 6 porzioniDifficoltà: 3Osservazioni: questa salsa origi-nale è indicata anche per i bignèo semplicemente per il gelato allavaniglia.

Gelato:• 250 g ricotta alla panna

(quark) • 80 g zucchero • 1/2 limetta, scorza

grattugiata• 2 cucchiai di succo di limetta• 2,5 dl panna• 300 g bacche, event. miste,

p. es. ribes, fragole, lamponi (sminuzzare le bacche più grosse)

Salsa:• 1 pezzetto (circa 2 cm)

di zenzero fresco • 300 g fragole• 4 cucchiai di concentrato

di pere • alcune gocce di tabasco

DELIZIOSI DESSERTCON LE BACCHE

ricette Cuisine Mondiale, Beatrice Aepli

DELIZIOSI DESSERTCON LE BACCHE

Page 22: Illustrazione Ticinese

BUON APPETITO

SFORMATO DI BACCHE

Resa: 4 porzioniDifficoltà: 3Osservazioni: per esaltare l’aro-ma del papavero basta pestarlonel mortaio.

Ingredienti:• 4 uova• 60 g zucchero • 1 bustina di zucchero

vanillinato • 5 dl latte • 1 cucchiaio di semi

di papavero • 500 g bacche, p. es. lamponi,

ribes • 4 cucchiai di concentrato

di pere

22 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07

Preparazione:Mescolare le uova con lo zucchero,lo zucchero vanigliato, il latte e isemi di papavero.Versare il compo-sto in una grande pirofila imburra-ta. Cuocere nel forno a 160 gradiper circa 30 minuti finché il compo-sto si rapprende.Mescolare le bacche con il concen-trato di pere e ripartirle sullo sfor-mato. Servirlo ancora caldo o raf-freddato.

Suggerimento: preparare lo sfor-mato in piccoli stampi.

Hubert Fehr, committente

«La facciata era molto rovinata,il bagno troppo piccolo

e soprattutto consumavamo veramente troppa energia

per il riscaldamento.»

Assicurarsi il futuro

Sulla scorta di cinque esempi pratici, l’opuscolo «Rinnovamenti edilizi per il futuro» illustra tutto ciò che c’è da sapere

sull’argomento dei rinnovamenti edilizi, del risparmio energetico e del rendimento. Cinque committenti diversi, cinque

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Page 23: Illustrazione Ticinese

TORTA CROCCANTE ALLE FRAGOLE

Preparazione:Tritare le nocciole e gli zwieback,quindi tostarli in padella. Tritare ilcioccolato. Far fondere il burro emescolarlo ancora caldo con gli in-gredienti tritati. Foderare una te-glia con della carta da forno, distri-buire sopra il composto compri-mendolo in modo da ottenere unospessore regolare di 1 cm. Riporreil fondo al fresco.Mescolare la ricotta con la panna,lo zucchero, la scorza e il succo dilimetta. Mondare le fragole e affet-tarle. Prima di servire, ripartire sulfondo la crema alla ricotta, ricoprir-la con le fragole e cospargere il tut-to di cioccolato.

Resa: con uno stampo del diame-tro di 26 cm si ottengono 6 por-zioniDifficoltà: 2Osservazioni: un dessert veloceper gli ospiti .

Fondo:• 150 g nocciole • 50 g zwieback • 50 g cioccolato fondente • 120 g burro

• 250 g ricotta semigrassa (quark)

• 1,5 dl panna • 80 g zucchero • 1 limetta, scorza grattugiata

e 2 cucchiai di succo • 500 g fragole • 1 cucchiaio di cioccolato tri-

tato

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Page 24: Illustrazione Ticinese

24 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07

NEI VILLAGGIDELLA VALLE DEL BALIEMLa valle del Baliem si estende per 1’200 km al centro delle remote terre dell’Irian Jaya, il territorio dell’isola di Papua sotto

controllo indonesiano, che custodisce tra affascinanti paesaggi di prati alpini, foreste pluviali e impetuosi fiumi, alcune delle

culture più tradizionali del pianeta. Da qualche giorno frequento mercati e bazar nei dintorni del capoluogo montano

Wamena, alla ricerca di informazioni e contatti che mi permettano di raggiungere i villaggi più isolati degli indigeni Dani.

Gli incontri con uomini “vestiti” di soli e curiosi perizomi e colorate piume di uccello sul capo sono affascinanti…

testo e foto Roberto Schneider

VIAGGI5a

PART

E

L’ULTIMO VIAGGIO DEL MAIALINODopo giorni dedicati a conoscere il luogoe soprattutto a raccogliere notizie e sug-gerimenti al fine di poter raggiungere evisitare i villaggi dispersi nella grandevallata del Baliem, mi ritrovo in effetticon una grande quantità di informazioni,la maggior parte delle quali, però, pococoncordi l’un l’altra, per non dire inaffi-dabili. Così come inattendibili sono an-che alcune fonti: indigeni o faccendiericon ambizioni di guida o di intermediarioche ti promettono le esperienze più esal-tanti - naturalmente a pagamento - e poi,alla prima domanda di prova, ti rendiconto che ben poco conoscono della cul-tura locale. Non mi rimane dunque chetornare ancora alla piazza del mercato, dadove parte la maggior parte delle camio- La vita nei villaggi spesso segue ancora ritmi ancestrali, con usi e costumi che perdurano da secoli.

Page 25: Illustrazione Ticinese

nette di trasporto collettivo - i bemo - uti-lizzate dagli indigeni per raggiungere ipropri villaggi e tentare magari di appro-fittare di un occasionale passaggio. Ivigiunto, mi rendo ben presto conto di co-me il mio intento non sia per niente faci-le. Nessun bemo in attesa pare essere in-tenzionato ad accendere il motore, lamaggior parte è poi desolatamente vuota.Come non bastasse non vi è assolutamen-te nessuna scritta, nessuna indicazione diluogo o di destinazione. Non rimane chedomandare e domandare ancora, mentrele risposte sono spesso simili: il bemo chesta per partire è sempre quello più avantie per saperne la direzione si deve chiede-re all’autista - quasi sempre assente o nonindividuabile - o ai passeggeri in attesa -che spesso ti guardano in modo cordialema strano e soprattutto che raramenteparlano un poco di indonesiano. Per as-surdo che possa sembrare, la situazionemi diverte, parlo con molte persone e miaffido completamente a un fatalismo cosìtipico di queste regioni. Accade quindiche mi imbatta in alcuni conoscenti giun-

ti al mercato per acquistare un maialino,che mi dicono essere destinato a una ceri-monia locale. Anticipando la mia doman-da, mi chiedono se voglio aggiungermi aloro, la risposta è tanto scontata quanto larichiesta che ne segue. Sarebbe infatti

gentile se partecipassi ai costi della ceri-monia. L’acquisto di un maialino è infattiuna spesa non indifferente, quasi un mi-lione di rupie, e io milionario - in rupie -lo sono da quando sono giunto in Indone-sia… e i miei amici lo sanno bene!

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È iniziato un percorso emozionante: il capoluogo Wamena è ormai lontano, la vegetazione si pre-senta scarna e selvaggia. Tra dolci rilievi sono disperse le comunità degli indigeni dani.

Page 26: Illustrazione Ticinese

26 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07

VIAGGI

LE DONNE PORTANO I PESI, GLI UO-MINI… LE PIUMEIl meno entusiasta del gruppo è certa-mente il povero maialino, non perché siastato impachettato come si potrebbe farecon un sacco di patate, ma perché proba-bilmente comprende che la sua sorte èsegnata. Passerà comunque ancora piùdi un’ora sino a quando lo sconquassatobemo si metterà in moto, sovraccaricocome di consueto. Vi sono donne con“bilum” colorati, pesantemente carichidi ortaggi e uomini col tradizionale peri-zoma e piume di uccello del paradiso in-fisse nei capelli. In Irian Jaya appare su-bito chiara la distinzione tra chi porta ipesi e chi le piume! Lungo il tragittoscorgo piccoli insediamenti di indigenidani, caratterizzati da recinzioni di ramicontorti sopra i quali sono posti fasci dipaglia. Non sono veri villaggi, ma piut-tosto comunità familiari insediate nel

mezzo di vasti campi che appaiono tra-sandati e poveri. La strada prosegue lun-go la vallata, risalendo a tratti aree colli-nari dai rilievi dolci e caratteristici. Piùavanti vedo dei monti più impervi, le re-gioni si fanno più selvagge e sempre piùspesso a bordo strada incrociamo indi-geni dani nudi. Finalmente giunti neipressi del villaggio dove dovrebbe avve-nire la cerimonia, abbandoniamo il vei-colo per proseguire a piedi su piste chesi fanno vieppiù strette. Io seguo con cu-riosità il piccolo corteo di persone, cer-cando di capire dove sia finito e cosapossa ancora accadere. Quello che capi-sco ben presto con grande sorpresa e in-credulità è che anche qui vi è un addetto,non importa se nudo, con una piuma neicapelli e con la tradizionale coperturapenica, che ti domanda se tu sia in pos-sesso del “surat jalan”, il permesso am-ministrativo necessario per visitare que-

ste regioni dell’Irian Jaya. Fortunata-mente ne porto sempre uno appresso,anche se fatico a comprendere le ragionidi tale prassi amministrativa. Il dubbio èche così lontano dagli uffici amministra-tivi indonesiani, sia solo un pretesto perchiederti una piccola tassa che andrà poinelle tasche di non so quale addetto o ca-po villaggio.

BACIANDOTI TI ODORANO INTENSA-MENTESono tutti cordiali, desiderosi di parlareanche se a un primo contatto appaionoquasi timidi. Ti si avvicinano con quel lo-ro perizoma lungo proteso verso l’alto, tistringono la mano e non te la lasciano perun lungo momento, quasi volessero esse-re rassicurati che tu sia un amico e nelcontempo ti guardano con dolcezza. Nondi rado ti abbracciano e ti baciano, equando lo fanno ti odorano profonda-

Con discrezione mi avvicino ai villaggi. Le tipiche capanne di forma conica costruite con fieno e giunchi si nascondono tra piante e arbusti tropicali.

Page 27: Illustrazione Ticinese

a vita, contateci

«Tutti dovrebbero potersi permettere di far valere i propri diritti.»Sara, protezione giuridica del TCS

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Tutto Club www.tcs.ch

mente. È un contatto quasi intimo, ance-strale, alla ricerca di segnali e sensazioniche nella nostra civiltà abbiamo forseperso nei secoli passati. Ma gli approccitanto epidermici e fisici sono esclusiva-mente riservati a persone del medesimosesso. La cultura locale delimita infattichiaramente ruoli, competenze, doveri,diritti e spazi riservati a uomini e donnein ambito familiare così come nei campi.Gli uomini vivono e dormono assiemenella “mens house”, una capanna tradi-zionale dalle dimensioni generalmenteun poco più grandi delle altre, buia, sen-za aperture e praticamente priva di sup-pellettili. Un braciere riempie l’interno difumo e pare impossibile che si riesca an-cora a dormire in una sorta di piano supe-riore, su di un soppalco raggiungibile tra-mite un minuto pertugio. Né al piano ter-ra, né tanto meno in quello superiore èperò possibile stare eretti. Le donne inve-

ce hanno ognuna una loro piccola capan-na, dove allevano i figli e incontrano soloraramente i mariti allorquando questi nesentano il bisogno o vogliano procreare.Entrambi gli alloggi sono comunque ac-comunati da condizioni igieniche preca-rie. Le strutture di legno e paglia poggia-no sul suolo scarno dove è unicamenteposta della paglia nella quale ogni sortadi animaletto trova pure un suo piccologiaciglio. In seguito, vi rimarrò comun-que spesso a parlare per lunghe ore conindigeni intenti a fumare in continuazio-ne tabacco o sigarette “cretec” di produ-zione locale, caratteristiche e così chia-mate soprattutto per il fatto che una voltaaccese scoppiettano a causa dei chiodi digarofano frammisti al tabacco. Il fumosia dei fuochi, sia delle sigarette, costitui-sce purtroppo una vera piaga per i pol-moni di grandi e piccini delle genti diquesti luoghi. CONTINUA. �

Accolgo l’invito di visitare un villaggio. Le comunità dani sono delimitate da staccionate di ramicontorti e l’entrata è spesso costituita da un piccolo pertugio.

Page 28: Illustrazione Ticinese

CONCORSO

UNA VACANZASUL NILO

“Ma che vacanza d’Egitto!”. E no, vi state sbagliando. Eccovi pertanto un breve assaggio di quanto vi aspetta se sarete tra i

fortunati vincitori del viaggio messo in palio da TClub, grazie al quale potrete trascorrere dieci giorni da favola tra natura e

cultura, scoprendo le bellezze di questo paese dalla storia millenaria…

28 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07

UNA VACANZASUL NILO

Page 29: Illustrazione Ticinese

NELLA TERRA D’EGITTO…Accompagnati dalle note musicali del Flauto Magico di Mozart,ambientato proprio in queste terre, scivolando lungo il corso delfiume Nilo, da Assuan a Luxor e viceversa, oppure partendo dalCairo, per un percorso alla scoperta degli splendori e delle ric-chezze dell’antico Egitto. Un’evasione dalla vita quotidiana, al-la ricerca di una dimensione più elevata, a confronto con operearchitettoniche di grande magnificenza quali ad esempio, ilTempio di Luxor, dedicato al dio sole, Amon-Ra.

LUNGO IL FIUME NILO…Tra terra e cielo, una Dahabeya, in lingua araba una “barca do-rata”, lunga 37 metri, con 6 cabine in stile coloniale, silenziosa,“a misura d’uomo”, capace di regalare agli ospiti momenti indi-menticabili. Navigare lungo il Nilo tra gli affascinanti contrastidi un paese accogliente e generoso: il verde rigoglioso dellepiante lungo le sponde con il deserto che si affaccia a pochecentinaia di metri, il silenzio tenebroso della notte e la vivaceoperosità degli abitanti. Un cocktail di colori, profumi e vociche vi accompagna giorno dopo giorno. Un modo di viaggiarediscreto e personalizzato lontano dal caos e dalla frenesia checaratterizza il turismo di massa: un’occasione unica per assapo-rare ogni singolo momento di un viaggio ricco d’atmosfera. Gliospiti saranno deliziati dalla presenza di un esperto egittologo.

DIECI GIORNI D’INCANTO...Il soggiorno di dieci giorni/nove notti comprende: volo, assi-stenza, tutti i trasferimenti, due notti presso l’Hotel Conrad delCairo in camera doppia, con trattamento di pernottamento e pri-ma colazione più un pranzo. 7 notti a bordo della Dahabeya contrattamento All Inclusive e la presenza di un egittologo a bordo.

PER UNA VACANZA LUNGA UN VIAGGIOCon TClub, il marchio di Hotelplan Italia dedicato a tutti colo-ro per i quali il viaggio si trasforma in un’occasione di scopertadel mondo e di sé. Luoghi, scelti per armonizzare cultura e di-vertimento, un modo filosofico di prendere la vita...

Per informazioni:I cataloghi TClub sono disponibili nelle filiali Hotelplan di Bellinzona, Lu-gano e Morbio/Serfontana e nelle migliori agenzie di viaggio del Ticino.Inoltre, per una visione globale dell’innovativa offerta TClub consultail sito www.tclub.com.

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07 29

CONCORSO EGITTODOMANDE:1. Come si chiama il dio sole degli Egizi?

2. Cosa significa “dahabeya”?

3. Quale albergo vi ospiterà al Cairo?

4. Quale marchio offre “una vacanza lunga un viaggio?”

TAGLIANDO DI PARTECIPAZIONEI VOSTRI DATI:

COGNOME: ...............................................................................

NOME: ......................................................................................

ETÀ: ..........................................................................................

VIA E Nº: ...................................................................................

CAP/LOCALITÀ: ........................................................................

NR. TELEFONO: .........................................................................

Compilare, ritagliare, incollare il tagliando su cartolina postale espedirlo entro il 31 maggio 2007 a:Illustrazione Ticinese, “CONCORSO TClub”Via Massagno 10 - CP 418 CH-6908 Lugano-Massagnooppure mandate un’e-mail all’indirizzo [email protected] in oggetto “concorso TClub” e inserendo nel messag-gio la soluzione e i vostri dati.

Tutti i tagliandi che perverranno in redazione entro il 31 maggio2007 parteciperanno all’estrazione a sorte per l’attribuzione delpremio in palio. Il vincitore sarà avvisato personalmente. È escluso ilricorso a vie legali.

REGOLAMENTO

Il premio, calcolato sulla quota base, non è convertibile incontanti, né può essere cambiato con un’altra destinazione.Il buono è valido per un anno dalla data di emissione, ecce-zion fatta per i seguenti periodi: 28.07.07/26.08.07, Natale/Capodanno 2007/2008; Pasqua 2008.

Page 30: Illustrazione Ticinese

INTERNET

testo Elio del Biaggio

INTERNET E ACCESSIBILITÀUna società dell’informazione per tutti, questo il tema principa-le e la sfida che Internet, con tutti i suoi contenuti e tutte le suesoluzioni, accanto alle numerose potenzialità e a tutti gli stru-menti, deve essere in grado di affrontare, adempiere e soddisfa-re. In effetti, nell’attuale società dell’informazione, soprattuttoper le persone più anziane e per i disabili, il modo in cui i siti In-ternet sono realizzati può addirittura significare la differenza fral’integrazione e l’esclusione sociale.Tra i numerosi settori in cui Internet sta intervenendo con unospirito di modernizzazione, quelli che stanno producendo gli ef-fetti maggiormente innovativi sono l’e-government, l’e-banking e l’e-commerce, in altre parole la possibilità per tuttigli utenti, cittadini e imprenditori, giovani e meno giovani, digestire il rapporto con le pubbliche amministrazioni, con la pro-pria banca, con il proprio fornitore di prodotti e di servizi anche,soprattutto e sempre più, online. In questi ultimi anni è in attouna vera e propria rivoluzione che sta trasformando i siti Inter-net pubblici da semplici vetrine istituzionali a veri e propri stru-menti per interagire in maniera sempre più diretta con le auto-rità e con lo Stato. Si tratta naturalmente solo di un primo pas-so, che vivrà una vera e propria rivoluzione quando, attraversola firma digitale, ogni cittadino potrà veramente accedere ai sitiInternet pubblici, non solo come un semplice e anonimo visita-tore, ma davvero come una persona legalmente identificata,

FAMIGLIE, GIOVANI,ANZIANI E

ACCESSIBILITÀ

3ª E

ULT

IMA

PA

RTE

30 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07

Proseguiamo la navigazione nelle tematiche Internet dedicate alle famiglie, ai giovani e agli anziani… In questa edizione trat-tiamo il tema dell’accessibilità, intesa come accesso alla rete web, naturalmente, cercando di chiarire e approfondire ogni sin-golo aspetto, nella speranza di renderlo di facile comprensione per tutti, in una parola… accessibile.

http://it.wikipedia.org/wiki/AccessibilitàWikipedia, la più grande enci-clopedia online, con una rubri-ca interamente dedicata all’ac-cessibilità, con la sua descrizio-ne, le sue caratteristiche, tanteindicazioni utili, numerosi col-legamenti.

http://www.w3c.itL’ufficio italiano del World WideWeb Consortium (W3C) svilup-pa tecnologie che garantisconol’interoperabilità (specifiche,linee guida, programmi e appli-cazioni) per guidare il WorldWide Web fino al massimo delsuo potenziale agendo daforum di informazioni, comuni-cazioni e attività comuni.

Page 31: Illustrazione Ticinese

consentendo e garantendo in questo modo l’attivazione di unamiriade di nuovi servizi, compreso il voto elettronico.

ACCESSIBILITÀ PER DISABILI E ANZIANI Attualmente, nella sola Europa, ci sono milioni di persone disa-bili e il numero dei cittadini anziani è in continuo aumento, pro-porzioni che si evidenziano anche all’interno del nostro Paesecome in ogni altro Paese occidentale. Risulta quindi essere undiritto per tutti, proprio come una necessità, quello di accedereai servizi delle amministrazioni e degli enti pubblici, anche perservizi e offerte presentate, proposte e garantite attraverso Inter-net, altrettanto importante quanto la necessità di consentire l’ac-cesso almeno agli edifici pubblici ad ogni genere di persona,giovani, meno giovani, abili o disabili. Una vera e propria so-cietà dell’informazione per tutti, in sintonia con l’evolversi del-la società e delle tecnologie informatiche e di comunicazione,rappresenta quindi una delle priorità e uno dei principali obiet-tivi, a livello di Internet, non solo per ciò che riguarda l’acces-sibilità dei siti pubblici, ma soprattutto per consentire a tutti icittadini e ad ogni categoria di utente di poter utilizzare le nuo-ve tecnologie, evitando la forzata esclusione informatica einformativa vissuta purtroppo dai meno giovani e dai disabili inquesta nostra società sempre più moderna e tecnologica.

La rete Internet sta sempre più diventando un mezzo tanto im-portante quanto decisivo per accrescere la produttività del lavo-

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07 31

ro, per migliorare la qualità dei servizi, per abbattere muri e bar-riere, non solo sociali ma anche fisiche. Certamente, sono anco-ra numerosi i problemi da affrontare e da risolvere, ma solo gra-zie alla dovuta sensibilità e ad una corretta formazione e relati-va informazione si riuscirà a raggiungere la necessaria interope-rabilità telematica globale, anche grazie all’impiego diindispensabili strumenti di facile e intuitiva fruizione dei sitiweb a livello globale, fra amministrazioni pubbliche, società diservizi, produttori e fornitori, con particolare riferimento al con-testo organizzativo, all’usabilità della rete Internet, all’accessi-bilità delle informazioni e alla comprensione dei servizi.Insomma, in poche parole, un’efficace soluzione di questo pro-blema, che sempre più evidenzia un divario fra chi può e chinon può, si potrà ottenere soltanto grazie ad un’aggregazionedei siti e dei portali, attraverso un adeguato livello di efficacia,la necessaria accessibilità e l’indispensabile sicurezza dei servi-zi erogati, rendendo vicino ed accessibile quanto oggi, ancortroppo spesso, sembra tanto lontano quanto inaccessibile. �

Vi ricordiamo la possibilità di leggere tutti gli scritti pubblicati a par-tire dal rinnovato sito web www.delbiaggio.ch, che comprende an-che un blog specifico, per scambiarci idee e opinioni, comunicaresuggerimenti e trasmettere richieste.

Page 32: Illustrazione Ticinese

SALUTE

testo Rita Ducret-Costa, farmacista

Consiste in una degenerazione della mielina, lo strato protettivodelle fibre nervose della sostanza bianca (un tessuto di colorebiancastro, situato nel midollo spinale e nell’encefalo). Questa“demielinizzazione” si traduce in una sclerosi della sostanzabianca, ovverosia nel suo indurimento, a causa del depositoanomalo di tessuto connettivo sotto forma di placche, che impe-discono alle fibre nervose colpite di condurre gli impulsi. Le prime manifestazioni della sclerosi multipla possono interes-sare le funzioni sensitive (formicolii, percezioni anomale al tat-to), motorie (paralisi transitoria di un arto), la visione (anneb-biamento della vista, brusca diminuzione dell’acuità visiva diun occhio), l’equilibrio o il controllo delle urine (incontinenza). La malattia si manifesta perlopiù sotto forma di crisi di brevedurata, seguite da una regressione dei sintomi. Nella peggioredelle ipotesi porta ad un’invalidità progressiva, nella migliore, auna remissione molto lunga o addirittura definitiva.

CAUSE E TERAPIESebbene non se ne conosca con certezza l’eziologia, si sospettache la sclerosi multipla sia una patologia autoimmune, nel sensoche il sistema immunitario dell’organismo attacca la mielina co-

me se fosse un corpo estraneo. Tra le possibili cause vanno an-che annoverati, molto probabilmente, fattori genetici e climatici(questa malattia è effettivamente più frequente nelle regioni tem-perate del globo o nelle persone che hanno trascorso l’infanzia inqueste zone). Fra i fattori predisponenti ricordiamo ancora:• Lo stress• L’atrofia della mucosa intestinale• L’eccesso di metalli tossici (in particolare mercurio)• La carenza di vitamine B (soprattutto la B1 e la B6)• Un apporto insufficiente di acidi grassi essenziali.

La terapia prevede la somministrazione di immunosoppressori ecorticosteroidi (cortisone e derivati) durante le crisi. I diversiproblemi sono trattati in modo specifico: terapia farmacologicadell’incontinenza urinaria, rieducazione della muscolatura me-diante cinesiterapia ecc.

ALCUNE UTILI MISURELa maggior parte dei pazienti può trarre giovamento da un mi-glioramento dell’igiene di vita e alimentare. Le misure più effica-ci: il controllo dello stress, un atteggiamento ottimista, l’attivitàfisica regolare e moderata, un numero sufficiente di ore di sonno,la regolazione del transito e il risanamento della flora intestinale.

SCLEROSI MULTIPLA:ALCUNE MISURE BENEFICHEVero e proprio incubo per chi ne è affetto, la sclerosi multipla (o a placche) è una patologia che interessa il sistema nervoso

centrale, e che si manifesta perlopiù tra i 20 e i 50 anni, colpendo soprattutto le donne (il 60% dei casi).

32 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07

Page 33: Illustrazione Ticinese

Nell’impossibilità di soddisfare per iscritto levostre numerose richieste, la signora RitaDucret-Costa, farmacista, nutrizionista, omeo-pata, risponde telefonicamente alle vostredomande il giorno sotto indicato dalle 09.00alle 12.00 al numero 026 401 24 12.

Prossimo appuntamento: martedì 22 maggio 2007

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Può risultare utile anche un’esposizione moderata al sole. Ai soggetti affetti da sclerosi multipla si consiglia inoltre di ri-correre al dosaggio dei metalli tossici nei capelli, per individua-re eventuali sovraccarichi e se del caso porvi rimedio. L’ecces-so di mercurio richiede la somministrazione di selenio, potenteantidoto di questo metallo. Se ci sono otturazioni, è inoltre op-

portuno provvedere alla sostituzione delle amalgame dentali.

GLI INTEGRATORI ADATTIGeneralizzando, tra gli integratori utili in caso di sclerosi multi-pla è opportuno ricordare:• le vitamine C, E e l’oligoelemento selenio, potenti antiossi-

danti che contrastano le patologie degenerative e agiscono co-me antidoti dei metalli tossici;

• i complessi vitaminici B, interessanti anch’essi sotto un du-plice profilo: come fattori antistress e per la loro azione bene-fica sulla mucosa intestinale;

• gli acidi grassi polinsaturi omega-3 (sotto forma di olio di pe-sce) e l’acido gamma-linolenico, della serie omega-6 (sottoforma per esempio di olio di borragine o enotera), la cui assun-zione a lungo termine può ridurre l’intensità e la frequenzadelle crisi. Questi oli sono disponibili sotto forma di capsule.

• la lecitina di soia: questo integratore ricco di fosfolipidi pro-tegge la guaina mielinica che circonda le fibre nervose, for-mate da lipidi e proteine.

SI OSSERVI CHE:Questi integratori non richiedono ricetta medica.A prescindere dall’olio scelto, è fortemente consigliato un ab-bondante consumo di pesce di mare, sempre che ci offra la ga-ranzia di essere esente da mercurio (ah, l’inquinamento…). Av-viso agli amanti del pesce: pensate al selenio! �

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07 33

Page 34: Illustrazione Ticinese

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Page 37: Illustrazione Ticinese

1. Su un lato del tubo di cartone, disegna il pro-filo degli occhi del pappagallo e ritaglialo. Ta-glia tutta la parte che rimane a striscioline lar-ghe circa 5 mm.

2. Dal pezzo di cartone che hai appena ritaglia-to ricava il becco, tagliando un triangolo. Piega-lo a metà e incollalo in mezzo agli occhi.

3. Disegna gli occhi, quindi utilizzando le tempe-re colora tutto l’esterno del tubo, lasciandobianchi gli occhi. Colora invece anche l’internodei ciuffi.

4. Ritaglia delle strisce di carta velina lunghe ca.5 cm e alte 2 cm. Lascia un lato dritto e ritaglial’altro a onde. Incolla le strisce attorno al tuboper ricoprire il pappagallo di piume.

5. Con il pennarello nero disegna gli occhi e i fo-rellini sul becco. Se vuoi utilizzare il pappagallocome portamatite, dovrai incollarlo su un car-toncino largo almeno 10 cm.

Cosa ti occorre:

l’anima di cartone di unrotolo di carta igienica,colla bianca, carta velinacolorata, tempere colorate,un pennarello nero, forbicidalla punta arrotondata, unpennello.

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Puoi trasformare un tubo di cartone in un colorato pappagallo, dausare come decorazione o come portamatite.

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ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07 37

Page 38: Illustrazione Ticinese

QUANDO LA VOSTRA MAESTRA VI HADETTO CHE SAREMMO ARRIVATI, COMEAVETE REAGITO?Andrea, Gionatan: avevo un po’ pauraperché non sapevo chi eravate.Samuele: io ho pensato che dovevo pet-tinarmi bene ed ero preoccupato perchénon sapevo se eravate gentili. Lisa: io mi sentivo timida perché non viconoscevo.Sara: ero molto contenta e emozionataperché ogni volta che vedevo questogiornale pensavo che mi sarebbe piaciu-to partecipare.Shilla: io ho pensato: che bello andaresul giornale!Melanie: io non vedevo l’ora che arrivaste.Giulia M.: io ero molto eccitata.

Benjamin: io ho pensato che magarisarebbero stati contenti i miei nonni.Simone B.: io sono contento perché semio papà riceverà questo giornale dirà:bravo Simone!Annalisa: ero molto contenta.Jan: io ero un po’ fifone perché nonsapevo cosa sarebbe successo.Joanna: io avevo un po’ paura.Giulia M.: nel 1998, quando avevo unanno, la mia fotografia è già stata messasull’Illustrazione Ticinese.Simone E.: io ero contento perché sonogià andato sul giornale quando abbiamovinto il torneo di calcio.Giulia: io sono abituata ad andare sulgiornale, anche sul Giornale del Popolo,con la Società ginnastica Lugano.

OGGI PARLIAMO DI...

Denja Gionatan

AndreaAlessandro Annalisa

Carlo Giulia M.

Benjamin

Sono quasi 60 le classi della Svizzera Italiana che abbiamo incontrato da quando,

su Illustrazione Ticinese, è stata introdotta questa rubrica. Ci siamo però accorti di

non aver mai parlato di cosa pensano i bambini della nostra visita. Così vi propo-

niamo su queste pagine le sensazioni della pluriclasse (III e IV elementare) di

Barbengo. Ci hanno aperto le porte della loro aula le maestre Manuela Leonardi e

Sabrina Sasselli-Zezzi.

testo Lorenza Storni - foto Rémy Steinegger

CI VEDRANNO!

TUTTI

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COSA VI EMOZIONA IN PARTICOLARE DIQUESTA ESPERIENZA?Simona: il fatto che quasi tutti in CantonTicino ci vedranno.Annalisa, Carlo: andare sul giornale perla prima volta.Jan: sono emozionato perché era tantoche desideravo comparire su un giornale. Lisa: mi emoziona perché l’Illustrazioneè sparsa in tutta la Svizzera…Sara: vedermi su un giornale era un miosogno.Giulia M.: mi emoziona perché ho moltiparenti e molti amici che potranno veder-mi. Simone B.: mi emoziona perché non misono mai visto su un giornale.Carlo: mia sorella è contenta di potermivedere.Shilla: mio fratello mi diceva sempreche con una faccia così brutta non avreimai potuto andare su un giornale. Adessocambierà idea!Alessandro: anch’io sono emozionato,ma non mi viene in mente niente da dire.

COME VI SIETE PREPARATI PER ILNOSTRO INCONTRO?Joanna: io ci ho pensato un po’ prima dipranzo e quando sono arrivata a scuolaho sciolto i capelli.Carlo: in verità mi ero scordato, dopo misono ricordato e ho messo il gel.

Simone E.: io ho aspettato tranquilla-mente il vostro arrivo.Danja: io mi sono comportata normal-mente come un qualsiasi altro giorno.Giulia M.: anch’io, tranne che mi sonofatta questa pettinatura. Valeria: io mi sono cambiata, ho messocollana ed orecchini e mi sono fattabella.Simona: io ero nervosa, ho mangiato difretta e non sapevo cosa mettermi.Alessandro: non mi sono preparato,sono sempre stato così!Shilla: ho mangiato tutta di fretta, misono cambiata e poi mi sono messa i bril-lantini in faccia e ho pettinato i capelli.Sara: io a dire il vero non mi sono pre-parata, era molto più agitata mia mammache mi ha fatto mettere il vestito nuovoche mi ha regalato la nonna. Annalisa: ho potuto mettere gli orecchi-ni nuovi. Jan: io avrei voluto mettere l’orecchinoa punta, ma non l’ho trovato. Lisa: io ho mangiato velocemente e poisono andata in camera a pensare.

ERA COSÌ CHE VI IMMAGINAVATE ILLAVORO DI UNA GIORNALISTA E DI UNFOTOGRAFO O AVEVATE TUTT’ALTRAIDEA?Danja: io penso che sia un bel lavoro.Giulia M.: io non avevo nessuna idea di

come eravate, ma sapevo che avreste uti-lizzato la macchina fotografica e altrecose.Melanie: io sapevo già com’era il vostrolavoro perché me l’aveva spiegato la miamamma.Valeria: io non avrei mai pensato che eracosì.Simona: io pensavo che ci avreste porta-to fuori ad uno ad uno nello spogliatoio eci avreste fatto l’intervista. Invece siamorimasti tutti insieme.Simone B.: io penso che sia un lavorofaticoso, soprattutto quello di giornalista.Joanna: io mi aspettavo che il fotografoarrivasse in cravatta. Fare le interviste mipiacerebbe, ma non mi piace molto scri-vere bene le frasi.

Le classi elementari del Cantone interessate a colla-borare alla realizzazione di uno di questi servizi pos-sono scrivere a: Lorenza Storni, CP 247, 6906 Luganoo inviare una e-mail a: [email protected].

Simone B. Simone E.

Lisa A.Joanna Melanie

SimonaShilla ValeriaSara

Jan SamueleGiulia

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DESTINAZIONE FAMIGLIA

Impossibile? Non lo è, ma prima biso-gna recarsi a Rust, dove si trova il piùgrande parco dei divertimenti della

Germania. Immerse in un enorme parcoverde, le attrazioni non smettono di stupi-re. C’è tutto quello che ci si aspetta da unenorme parco dei divertimenti: giostre te-matiche; un fantastico mondo per i bam-bini, un grande parco giochi apposita-mente concepito per i più piccoli, chepossono sperimentare liberamente e da

soli tantissimi giochi; diversi teatri e unpalazzetto del ghiaccio dove vengonorappresentati i più svariati show; incredi-bili attrazioni acquatiche, giostre e mon-tagne russe per tutta la famiglia; e poi c’èlui: il Silver Star. Il più alto e lungo otto-volante della Germania. Concepito dagliingegneri della Mercedes, sale a 73 metrie raggiunge i 130km/h, ha tratti a 70 gra-di di pendenza e 4 G di accelerazione.Adrenalina pura che solo i più intrepidi

sono in grado di affrontare. Ma tutte que-ste attrazioni sono intervallate da alberisecolari e grandi prati verdi, parchi congiochi d’acqua e idilliaci balconi affac-ciati sul fiume, che consentono al visita-tore di prendersi una pausa dalle tanteemozioni che il parco sa regalare.Visto che il viaggio è piuttosto lungo, sa-rebbe ideale concedersi uno, meglio duepernottamenti. I quattro alberghi sono te-matici come il parco, così si può sceglie-

EMOZIONI E FANTASIAIN GIRO PER L’EUROPAParcheggiare la macchina e dimenticarla. Bere un cappuccino in Italia, passare un attimo dal Portogallo per raggiungere la Spa-gna. Tornare in Norvegia passando dall’Olanda e fermarsi in Grecia per gustarsi una fresca insalata con la feta. Ripartire per Au-stria e Svizzera, soffermarsi dopo un safari in Africa. E alla sera? Dormire in un castello medievale dopo aver cenato nel Colosseo…

testo Antonella Broggi

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COME ARRIVARCIPer chi arriva a Rust in auto: raggiungereBasilea quindi seguire l’autostrada Basi-lea-Francoforte e prendere l’uscita 57b Eu-ropa-Park. Il parco dista ca. 350 km da Lu-gano e ci vogliono ca. 4 ore per arrivarci.

QUANDO ANDARCIIl parco è aperto tutti i giorni dal 31.03. al4.11.2007, dalle 9:00 alle 18:00 e dal 1.12al 6.01.2008 (tranne il 24 e il 25.12).

QUANTO COSTAL’ingresso costa 30 Euro per gli adulti e Eu-ro 26.50 per bambini tra 4 e 11 anni. Unpernottamento nella suite a tema per dueadulti e due bambini al “Castillo Alcazar”costa 290 Euro, ma le possibilità di pernot-tamento sono diverse e comprendono an-che un camping per Caravan, e un villag-gio con tende tipi.

DA SAPEREC’è il rischio di trovare colonna alla doga-na di Basilea quindi, soprattutto nei giorniferiali, è meglio evitare la fascia oraria dal-le 17:00 alle 19:00. In molte attrazioni delparco ci si bagna per cui e meglio non in-dossare capi delicati o portarsi una man-tellina. Gli alberghi del parco sono occupa-ti tutto l’anno al 90% per cui è bene riser-vare con un certo anticipo.Presso le agenzie Hotelplan si possonotrovare i prospetti e le proposte di viaggioorganizzato, anche in treno (www.hotel-plan.ch)

Europa-Park-Str. 2D-77977 Rust • www.europapark.de

La suite tematica del “Castillo Alcazar”.

Il parco giochi per i più piccoli.

Uno spettacolo e un figurante.

Il Silver Star della Mercedes.

re tra un convento portoghese, un castel-lo medievale, il Colosseo o una finca spa-gnola; dove tutto è perfettamente a tema,dalla tenuta dei camerieri all’intero mo-bilio, fin nei minimi dettagli. Così, dopoun’intensa giornata al parco, ci si puòconcedere una rilassante sosta nelle areewellness o, in estate, nel parco acquatico.Le ambientazioni tematiche del parconon imitano i veri monumenti dei diversipaesi, ma riproducono le atmosfere, uti-lizzando i materiali originali. Niente pla-stica davanti e niente dietro, ma marmo,legno, gesso e vetri veri per garantire alvisitatore qualità e ricercatezza, anchenella finzione. Un’avventura entusia-smante che vale il viaggio e che lascia si-curamente un ricordo indelebile. �

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REPORTAGE

Il cancro: può succedere a chiunque, può succedere anche a me, ma non succede a chiunque, èsuccesso a me, come a tanti altri.

Destino? Fatalità? Sfortuna? Logica conseguenza? Ognuno ha la sua storia, si parla di vita e di morte - dunque di vita, ipensieri inutili, invisibilità, cancro, identità, io sono io, è come è, nulla è casuale, mistero, messaggio, potenzialità, limiti,orientamento, il prossimo passo, ordine, disordine, spazio, tempo, l’eccesso, l’essenziale, equilibrio, squilibrio, sopravviven-za, normalità, vita, realtà, fortuna, mortalità, resistenza, reazione, opportunità, creatività, amicizia, amore.

“La vita viene da molto lontano, e noi non sappiamo cos’è”.Bert Hellinger, psicoterapeuta.

testo e foto Giosanna Crivelli

SQUILIBRIOFRAGILE

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LA MALATTIA: QUELLA DEGLI ALTRILa impressionante statistica: tra una su tre e una su quattro per-sone in Svizzera prima o poi si ammala di cancro. Calcolo delleprobabilità: e se succedesse a me? Come reagirei, cosa farei? Visono esperienze che non hanno una risposta in anticipo. Larisposta viene da sé, e non può essere che personale. E forse cisorprende.

PRIMAUn malessere non ben definito, segnali del corpo non ascoltati,medici specializzati, tempo che passa, sintomi che non passano.Fino ad arrivare ad un’evidenza non più trascurabile.L’operazione è programmata. Tra tre giorni o tra tre settimane.Cambia qualcosa? No. Allora vado prima nella Foresta Nera,una traversata con gli sci di fondo, fotografie da fare, un lavo-ro commissionato. Nelle distese innevate faccio il vuoto e nonpenso a nulla.

LA NOTIZIAQuando, in un letto d’ospedale il medico mi comunica che sì, iltumore è maligno, al momento inoperabile, ancora oggi a ripen-sarci mi sorprendo: una calma totale, quasi fossi un’altra perso-na, e non io, che avrei invece dovuto preoccuparmi. Qualcosaprecede sempre, ogni momento vissuto è l’origine di ciò chesegue, ciò che è prima prepara al dopo, senza che noi lo sappia-mo. È come se le immagini trovate nel corso della vita mi aves-sero preparato a questo momento. Ho intuito un messaggio.Non ho pensato a tutto quello che avrei potuto pensare, ho solopensato al prossimo passo, è come è, e adesso cosa devo fare?La lotta è per la vita.

RITORNO A CASANecessità di scrivere, pensieri estratti dal diario.…I limiti - nuovi limiti - vengono da un’istanza esterna che haun’identità a cui ancora non so dare un nome. Destino?Fatalità? Sfortuna? Logica conseguenza? Mi chiedo, “ma cos’èun tumore”? Sento che è la materializzazione del troppo, del-l’eccesso che da tempo sento attanagliarmi. Sono fortunata avivere in un luogo di pace: la grande finestra sul paesaggio, el’altra verso il bosco. E oggi, inizio di primavera, la luce èsmorta, pacata, grigia. Mi fa star bene. Sono davanti al camino,con accanto due oggetti di buon auspicio: una piccola e armo-niosa vaschetta in granito, lavoro artigianale di altri tempi,colma d’acqua su cui galleggiano alcuni fiori di benvenuto, eun levigato asse di legno d’ulivo, caldo al tocco e allo sguardo,di un ulivo centenario, che porta le stratificazioni degli anni, undisegno di montagne e di onde del mare. Sento quanto è bene-fica la forza dei simboli e della natura. E dell’amicizia.In questa nuova situazione provo il bisogno di creare alcuneregole, come protezione da pensieri inutili. Lasciar da parte i “se”: se avessi ascoltato il mio corpo (e ciònon vuol dire che non possa apprendere ad ascoltarlo, anzi), sei medici avessero capito prima, se avessi cambiato modo divivere…; non chiedermi “perché io?; focalizzarmi su chi il can-cro lo ha vinto, e non sulle persone - anche alcuni cari amici -

che hanno lottato e non ci sono più: per sempre sono in unangolo prezioso della mia memoria, e mi accompagnano; nongiudicare la reazione degli altri nei confronti della malattia:ognuno reagisce come può; accettare l’aiuto di persone ami-che ed esserne grata; non avere pretese al di là dei reali biso-gni; vedere questa malattia anche come una potenzialità, maicome una sconfitta; non subire, ma agire, con la passione disempre. Succedono cose, quasi al di fuori del mio controllo, sisviluppano strategie, affiorano solamente i pensieri che mi aiu-tano. Si crea un sistema immunitario della mente.In alcuni momenti tutto sembra irreale. Desidero essere consa-pevole, fa parte del processo di guarigione: l’irreale è la realtà.E la malattia è la nuova normalità, nulla di eccezionale. Cos’èla normalità, se non la situazione contingente? Sento l’impor-tanza di dare una struttura al tempo, nel quotidiano, in un quo-tidiano in cui vi è la libertà di non dover funzionare nel modousuale. Altro giorno. Sole velato, delicatezza di linee e colori.Svelare e nascondere. Il mistero è una dimensione importantenella vita. Il mistero dei perché a cui non vi è una risposta certa.Il perché della malattia. La risposta, anche se ci fosse, non cam-bierebbe nulla. Il tema della vita è il tempo, non illimitato, a cuidare forma, valore e significato. Nulla è più come prima. Sonocambiata senza atto di volontà. Ma sono sempre la stessa per-sona, quell’io, quel centro che è il mio nocciolo, la mia fonte dienergia. Forse è questa l’anima, quella parte di noi che rimanecostante, come un’isola, nel mezzo di grandi mutamenti.

DURANTEDecisioni da prendere. Chemioterapia? Sembra che non vi siaaltra soluzione. Spiegazioni sul funzionamento e sugli effetticollaterali. Entro nell’ingranaggio, sono contenta che la terapiaabbia inizio. Non ho garanzie, e nessun’altra possibilità checrederci. Messaggi di sostegno. Si crea una rete di comunica-zione e di rapporti, fitta e forte, a controbilanciare la rete di tes-suti tumorali nel mio addome. La prima chemio è annichilan-te, resto senza forze, nessuna voglia di nulla, lascio solo passa-re il tempo. Mi sento vulnerabile, persa, inesistente. Devo riu-scire a far combaciare le due identità, quella di prima e quellaattuale. Voglio reagire a questa schizofrenia del mio essere.Anche il corpo reagisce, comincia ad abituarsi, ad assimilare iveleni, quasi fossero un nutrimento indispensabile. Il muta-mento fisico è ancora un’incognita. Nel giro di un paio di set-timane i capelli si perdono nel vento. Taglio raso, scopro laforma della mia testa, è bella. Nuovo volto, nuovi ruoli, nuovesensazioni. Una situazione non facile, anche se temporanea, sisa. La perdita della sicurezza del proprio aspetto. Ora che isegni della terapia sono evidenti la malattia sembra essere piùreale. Mi sorprendo ad accettarlo quasi con naturalezza, forseper non mettere in imbarazzo gli altri, e anche me stessa. Lospazio si restringe, il bosco accanto a casa è il territorio cheriesco a percorrere. A poco a poco lo spazio diventa di nuovopiù vasto. Il movimento fisico è una necessità mentale. Leuscite in bicicletta sono una terapia. Una salita in montagna èuna conquista. I limiti una normalità. Spazi famigliari, vissuticosì diversamente.

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44 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07

REPORTAGE

MI DOMANDOAccanto ai perché accantonati, alcuni restano. A un certo puntol’equilibrio si è rotto, il sistema immunitario è andato in tilt.Dove mi sono persa? Mi sono difesa troppo o ho trascurato ledifese? Quali sono le tossine fisiche e mentali che hanno porta-to allo squilibrio? Anni prima ho fatto l’esperienza della psico-terapia, apprendendo a guardare da altri punti di vista. Insiemeal terapeuta che già conosce la mia storia e i nodi della mia vita,analizzo il periodo precedente alla malattia. Il tumore diventaun simbolo di altre dinamiche, non solo corporee. Ci sonorisposte a vari perché, e sembrano ora evidenti. Una volta dinuovo faccio l’apprendistato del pendolo: il passaggio da unestremo a quello opposto imparando a declinare le sfumatureintermedie. Lo so fare nelle fotografie, in solitudine, nel rappor-to con gli altri mi è ben più difficile. Ma è da lì che passa il cam-biamento. Apprendo a non andare contro, ma ad accettare e atrasformare. Anche lo squilibrio può rompersi, per ricomporreun nuovo equilibrio.

DOMANDE EVITATEIl confine tra cosa della malattia è utile sapere e cosa invece èmeglio non sapere è sottile. Rappresenta quel limite di sicurez-za che permette di non finire nella negatività, pur restando rea-listi, e affrontando le situazioni che si presentano. Una ricercain internet sul mio tipo di tumore mi ha fatto capire che erameglio non approfondire. La statistica sembrava non lasciarmimolta speranza. E per istinto di sopravvivenza ho eliminato lestatistiche dal mio sistema. È stata la prima decisione: io sonoio, con la mia individualità, e non un numero percentuale conun futuro predeterminato. Alcune domande non le ho mai fatte.

IL PAZIENTE, IL MEDICO, LA MEDICINAL’aspetto prettamente medico della malattia è complesso. Sonoriconoscente a tutti i medici che con costante ottimismo mihanno curato, e agli innumerevoli ricercatori che con intuito,perseveranza, dedizione e giusta ambizione cercano e trovanosoluzioni sempre più mirate e meno devastanti alle varie mani-festazioni delle malattie tumorali. Ma questo è un aspetto su cuinon posso influire. Posso solo accettare o non accettare le tera-pie proposte, cercando di capirne il funzionamento basilare. Larisposta alle esigenze più profonde nella comprensione dellamalattia l’ho trovata nei principi dell’omeopatia. “Parlavo di omeopatia? In realtà credo che parlassi solo dimedicina. Senza preferire nessuna delle opposte fazioni. La dif-ferenza sostanziale tra i metodi, nasce dall’impostazione che siha del malato e della malattia. È questo il vero problema.“Esiste il malato e non la malattia” oppure, è la malattia chefa il malato? La centralità è l’individuo o la patologia dallaquale viene interessato? La patologia è in funzione dell’indivi-duo? Conseguenza? La scelta terapeutica diventa individuale enon solo in funzione della malattia. È in “quell’individuo” chesi manifesta “quella patologia” che diventa la “sua”. Queste considerazioni mi tolgono dalla statistica e mi restitui-scono responsabilità. Ciò di cui avevo bisogno.Il malato è paziente, nel vero senso della parola. Attende: lavisita medica e il responso, la prescrizione di cure e di medica-menti, il decorso della malattia, la guarigione. Nel rapportomedico-paziente il fattore tempo è fondamentale.“La visita ‘senza tempo’ rassicura. È uscire dalla realtà, dalritmo imposto. Ridona libertà. Lascia parlare senza costrizioni.Il rilassamento che ne consegue, protegge. Permette un’espe-

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rienza migliore. Porta ad una diagnosi d’insieme, al senso di unincontro. È arte. […] È la “non misura”. La ricomposizione del-l’uomo con sé stesso. Raccontare senza essere interrotti, ascol-tare senza desiderio di intervenire. Sembrerebbe un’utopia”. Penso alla sala d’aspetto affollata. E al tempo limitato del medi-co. Purtroppo siamo in tanti. Il tempo illimitato è un’utopia, mavi è la giusta misura: quel lasso di tempo che permette sia al mala-to che al medico di esaurire le domande e le risposte essenziali, iltempo di conoscersi, di sentirsi in sintonia. Ma il tempo è soprat-tutto quello che si prende e che si dà il malato stesso: per capirela propria vita, per esprimere dubbi e paure, per fare le domandegiuste e trovare risposte personali. Fondamentalmente per guari-re sé stesso, aiutando il medico a essere un medico migliore.

DOPODopo un’altra operazione e terminato il secondo ciclo di che-mioterapia il sistema sembra essere “pulito”, i valori misurabilisono di nuovo nella norma. Inizia il periodo di sporadiche ansiead ogni sintomo sospetto, soprattutto prima dei controlli che siavvicendano con regolarità. Smaschero i meccanismi della psi-che, che in quei momenti è abile a ingigantire l’immaginazione.Imparo ad interpretare e a ridimensionare i messaggi che mi tra-smette. I primi anni “dopo” sono a rischio, la ricaduta è possibi-le. Cerco metodi che mi aiutino a ristabilire l’equilibrio energe-tico e a dare informazioni positive al mio corpo. Metodi che agi-scono con delicatezza, attivando tutte le sfumature intermedie,come sto apprendendo a fare in altri ambiti della vita.L’omeopatia, che aiuta a disintossicare il corpo e a rafforzare ilsistema immunitario. La terapia craniosacrale, che con quasiimpercettibile tocco allenta tensioni psichiche e fisiche, ristabi-

lendo il ritmo del flusso energetico. La cromoterapia, che portaluce e colore là dove nel corpo c’è oscurità. Le tracce dellamalattia ci sono, cicatrici interne ed esterne. Ciò che è venuto amancare nel corpo viene riequilibrato dalla mente. Ho ritrovatoil mio baricentro. La vita continua, qui ed ora.

PERCHÉ RACCONTAREPerché raccontare un’esperienza così personale? Perché è importante parlarne, rompere il tabù del silenzio, crea-re una solidarietà, trovare quel tipo di comunicazione che per-mette alle persone malate di comunicare senza reticenza conquelle non malate, e viceversa. Parlare aiuta a capire, a essereprotagonista della propria storia, e non vittima. Parlare aiuta atrovare le proprie risposte, che possono aiutare altri a trovare leloro. La mia risposta alla malattia è la creatività: tu tumore staimoltiplicando le mie cellule e invadi il mio corpo, io moltipli-co altre cellule e sviluppo la mia resistenza. �

Alcuni libri che mi hanno aiutato a capire, ad accettare ciò che è, a tra-sformare la malattia in pensiero, a lottare, a essere leggera:Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra, LonganesiLance Armstrong, Non solo ciclismo - Il mio ritorno alla vita, Libreriadello sportLe citazioni sono tratte da un libro rivelatore, che consiglio a tutti,ma in particolare a ogni medico:Francesco Eugenio Negro, Aspettando Ippocrate - Verso la medicinatotale, Franco Angeli Editore

Informazioni, manifestazioni:www.legacancro-ti.ch, www.triangolo.ch, www.terryfoxrun.ch

Page 46: Illustrazione Ticinese

SONDAGGIO

FUTURO, SOLITUDINE

E MALATTIE

46 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07

Käthy Brusadelli, 39 anni, casalinga,Bruzella - “Mi preoccupa il futuro di que-sto mondo per i miei figli”.

Graziano Pretolani, 43 anni, custode,Pianezzo - “Mi fa paura il deteriorarsidella società e la perdita dell’equilibrio neivalori”.

Anna Cieslakiewicz, casalinga, conGiulia, Quinto - “Mi spaventa la morteche causa sofferenza e il vuoto in chiresta”.

Rosi Nicastri, 27 anni, venditrice,Lamone - “La solitudine… perché il pen-siero di rimanere senza l’affetto di amici epersone care mi spaventa”.

Nadia Gobbi, 45 anni, parrucchiera,Roveredo (GR) - “Le due cose che mi spa-ventano di più sono la solitudine e lemalattie”.

Matteo Canetta, 16 anni, studente,Paradiso - “Il mio terrore è quello di esse-re rinchiuso in un frigorifero”.

“Sono meno da temere proprio quelle cose che fanno più paura”, sosteneva il saggio filosofo Seneca. Ma cosa ci fa davve-ro paura? Ecco le vostre preoccupazioni, raccolte come sempre ‘al volo’ in giro per il Ticino.

testo Lorenza Storni - foto Stefano Ember

Page 47: Illustrazione Ticinese

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07 47

Alfredo Pagnamenta, 62 anni, pensio-nato, Cadro - “Se guardo come va ilmondo, sono preoccupato per il futurodelle nuove generazioni”.

Alessandro Nuccio, 42 anni, barista,Breganzona - “Sono preoccupato per ilfuturo delle nuove generazioni: trovo chenon abbiano punti di riferimento”.

Stefano Mussio, 38 anni, fotografo,Locarno - “Sicuramente mi fa paura ildolore fisico”.

Josè Pedro Cerquira, 28 anni, camerie-re, con Miguel, Faido - “Ho paura di nonessere all’altezza di garantire un buonfuturo ai miei figli”.

Raffaella Cadra, 38 anni, commessa,con Giorgia Chironico - “Mi spaventano iproblemi di salute e gli incidenti”.

Giacomo Maraviglia, 56 anni, esercen-te, Barbengo - “Mi fa paura il futuro deimiei figli, il mercato del lavoro e l’egoismoverso il prossimo”.

Nadia Eberle, 36 anni, assistente stu-dio medico, Stabio - “Anche a me preoc-cupa il futuro di mio figlio e la sofferenzafisica”.

Michela De Marchi-Cazzaniga, 42 anni,agente di viaggi, Lugano - “Quello chemi fa veramente paura è la falsità dellagente”.

Verena Mancarella, 58 anni, impiegata,Montagnola - “Mi terrorizzano i furti e laviolenza”.

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VERSO VALENCIA

L’abbigliamento sportivo deve essere assolutamente fun-zionale, in tutte le discipline. Un atleta deve potersi muo-vere senza il minimo impaccio e fastidio e anzi, spesso il

suo abbigliamento, come nel caso ad esempio dei costumi per inuotatori, può davvero fare la differenza. Ma deve anche pro-teggere il corpo da colpi e impatti anche violenti, basti pensareall’attrezzatura di un giocatore di hockey. I velisti invece devo-no poter indossare abiti perfetti anche nelle più estreme condi-zioni. Le giacche ad esempio devono proteggerli contro le in-temperie. Dagli schizzi di acqua salata, alla pioggia e al vento.

Devono asciugarsi rapidamente, garantire proprietà antibatteri-che durature e devono essere resistenti a sfregamenti e torsioni.Devono essere comodi, non impedire i movimenti e non impi-gliarsi. E poi devono essere belli. Perché ogni dettaglio di unteam e della sua barca è studiato nei minimi particolari. Ancheil design degli indumenti, che così diventano oggetti di deside-rio anche tra chi su una barca a vela non ci metterà mai piede…E allora ecco quali sono le linee di alcuni dei team che veleggia-no sul mare di Valencia. �

SHOPPING DA VELAQuando l’abbigliamento sportivo super tecnico diventa un must irrinunciabile.

testo Antonella Broggi

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Page 49: Illustrazione Ticinese

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ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07 49

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Page 50: Illustrazione Ticinese

48 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07

SPORT

Grazie all’Hockey Athletic Club Lugano da 80 anni in Ticino sipratica l’hockey su prato. 30 ragazzi e 30 attivi, uomini edonne, danno vita ad uno sport nato nobile, ma che alle nostrelatitudini ha una posizione di nicchia, peraltro assai vitale.Abbiamo incontrato il capitano della squadra bianconeraDavide Ferretti, che ci ha raccontato la propria passione perquesto sport, con Luigi Nonella a fare da contrappunto alle suesensazioni...

QUANDO L’HOCKEYSI GIOCA SU PRATO

DAVIDE FERRETTI: L’HOCKEY SU PRATO COME PASSIONEDA CONDIVIDERE

L’INCROCIO ‘FATALE’“Ho incontrato l’hockey su prato tramite i corsi di Lingua eSport, avevo 13 anni, ed è stata subito una folgorazione, perchéle precedenti esperienze nell’ambito sportivo mi avevanolasciato un po’ l’amaro in bocca. Appena ho conosciuto questa

In questa rubrica presentiamo alcune discipline sportive con l’intento, da un lato, di allargare il campo visivo su ogni singo-

lo sport, e dall’altro mettere a disposizione dei lettori alcune informazioni che si spera possano rivelarsi utili per chi voles-

se intraprendere la disciplina o già la stia praticando…

testo Marco Ortelli - foto Rémy Steinegger

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ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07 49

disciplina, me ne sono subito innamorato. Ora sono quasivent’anni che gioco, per cui, come minimo mi deve piacere…”.

COSA TI AFFASCINA DI QUESTA DISCIPLINA SPORTIVA?“In primo luogo, la possibilità di condividere questa attivitàcon un gruppo di persone appassionate dello stesso sport. Nellostesso tempo è un’attività sportiva che richiede una buona con-dizione fisica, e quindi permette di mantenersi in forma. Il fattoche si svolga all’aperto e che non sia uno sport classico - da noipoco praticato - sono altri aspetti di questo sport che mi affa-scinano”.

QUALI LE… QUALITÀ DI UN HOCKEISTA SU PRATO?“Come detto, questo sport sviluppa l’attitudine a condividereun’esperienza con un gruppo, questo per me è un aspetto fonda-mentale. Se un hockeista si sente un individualista potrà raggiun-gere delle soddisfazioni anche a livello personale, ma sarà piena-mente appagato solo quando le raggiungerà insieme alla squa-dra. Questo vale naturalmente anche per altri sport di gruppo. Con l’avvento del campo sintetico e con la conseguente super-ficie più regolare, la pallina corre più veloce e quindi è neces-saria una grande tecnica di bastone”.

L’ALLENAMENTO“La nostra preparazione è basata sull’aspetto atletico da un latoe su quello tecnico e tattico dall’altro. In ambito atletico facciamo diverse serie di addominali, flessio-ni o comunque esercizi per rinforzare il fisico. Facciamo corsa difondo, anche per 40 minuti di seguito, a diverse velocità. Sviluppiamo insomma tutto l’aspetto fisico, sia la potenza siala resistenza. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, l’allena-mento ricopre un ruolo fondamentale. Facciamo degli allena-menti specifici sul tiro e sullo stop, prerogative importanti delnostro sport. Infine curiamo l’aspetto tattico, che riguarda il gruppo, ladisposizione sul campo degli 11 giocatori, la disciplina”.

LA COMPETIZIONE“Prima di metterci in moto, gli allenatori ci spiegano i loropunti di vista su quella che sarà la nostra disposizione in campo,su come dovremo muoverci, sulle situazioni di gioco cui presta-re la maggiore attenzione. Si comincia poi con un riscaldamen-to in gruppo, fino a giungere al saluto iniziale, sì, perché primadell’inizio della partita, le due squadre si schierano a centro-campo e i rispettivi capitani salutano la squadra avversaria. L’hockey su prato è un gioco duro ma non violento. Ci sonodelle regole ben precise. La pallina non può essere toccata conla parte arrotondata del bastone, né con i piedi. Il contatto fisi-co è molto limitato. Veramente è un gioco che consiste nel fargirare la pallina, è lei che deve muoversi, non tanto noi”.

IL DOPPIO RUOLO DI GIOCATORE E ALLENATORE DIRAGAZZI“Allenare, vedere il gioco da fuori, mi ha aiutato molto a gio-care meglio sul campo. L’allenatore deve avere una visione più

ampia. Quando si è in campo spesso ci si dimentica che attornoa noi c’è tutta la squadra, e quindi lo stare in panchina mi hainsegnato questo. D’altro canto, se non avessi giocato, difficil-mente avrei potuto conoscere bene la mia attività sportiva perpoter fare l’allenatore. In definitiva, l’essere allenatore mi haaiutato a crescere come giocatore, giocare mi ha dato gli stru-menti necessari per allenare con cognizione”.

COME MAI L’HOCKEY SU PRATO SUSCITA POCO INTERESSE?“Non fa parte della nostra tradizione. Nato in Inghilterra, a pra-ticarlo maggiormente sono proprio la nazione britannica e lesue ex colonie quali India, Pakistan, Australia e Nuova Zelanda.Perché poi qui da noi abbia poca presa è difficile da dire. Noicerchiamo di divulgarlo al meglio, soprattutto tra i giovani. Sevogliamo avere un futuro, dobbiamo partire da loro. Per questo,nel periodo invernale, abbiamo realizzato un progetto di dopo-scuola, siamo andati nelle scuole di Lugano per far conoscerequesto sport ai ragazzi, con un risultato discreto”.

PERCHÉ UN BAMBINO ‘DOVREBBE’ PROVARE QUESTO SPORT?“L’esperienza personale mi permette di dire quanto bella siaquesta disciplina. Si tratta di uno sport sano, all’aria aperta, disquadra, tecnico. Non è neanche dispendioso economicamente,all’anno si spenderanno sui 150.- franchi. Inoltre non è richiesto un carico agonistico eccessivo, il ragaz-zo non è messo troppo sotto pressione”.

Nome: DavideCognome: FerrettiData di nascita: 25 agosto 1976Professione: ingegnere civileDomicilio: AldesagoClub di appartenenza: HACL(Hockey Athletic Club Lugano)Categoria: LNBRuolo: centrocampista, centraleTempo dedicato alla praticasportiva: 10 ore alla settimana(due allenamenti settimanali

di due ore, 6 ore per le parti-te), per 6 mesi all’annoMiglior risultato: Promozione inLega nazionale A nel 2003/04e il titolo di Campione svizze-ro Juniori B nel 1990Il prossimo obiettivo: “mi pia-cerebbe provare ancora lagioia di una promozione.Motto: “il mio principio è l’ot-timismo, è importante colti-vare un ‘pensiero positivo’”.

Page 52: Illustrazione Ticinese

mente essere uguali per tutti. In questo senso, quello che dicospesso nell’ambito della preparazione di una squadra, è cheprima di fare un programma di condizione generale, bisogne-rebbe fare un controllo dell’equilibrio muscolare di ogni ele-mento, per scoprire le debolezze da curare attraverso un’ade-guata ginnastica correttiva. Dopodiché, passare alla condizionegenerale, per concludere con quella specifica. Individuale,generale e specifico sono i tre elementi alla base di una prepa-razione consapevole”.

SOCIALIZZAZIONE E PRESENZA MENTALE“Il gioco di squadra ha un coefficiente socializzante molto alto,soprattutto per quello che attiene l’aspetto organizzativo e dellacollaborazione; da quando entro nello spogliatoio al mio arrivosul campo, sono confrontato con una collaborazione e un’orga-nizzazione che deve essere molto curata, altrimenti la sedutanon porta i frutti sperati. Se un atleta non sta attento a quelloche il mister dice, la seduta perde di intensità, ci sono infatti deisincronismi da rispettare, mancando i quali l’allenamentoscade. Sottolineo il fatto che magari non servono tantissimiminuti di allenamento, ma che quei minuti siano vissuti inten-samente, con la massima presenza mentale, per non subire l’al-lenamento, ma viverlo in comune esercizio dopo esercizio. Per il bambino trovo che i giochi di squadra servano tantissimo.Oggi i ragazzi fanno fatica ad ascoltare. Come educatori tra-smettiamo messaggi che sembra vengano recepiti, ma che poi,a conti fatti, non lo sono, per mancanza di attenzione da partedei ragazzi, che non sanno più stare attenti. Qui invito veramen-te gli allenatori a cercare di lavorare in questa direzione, lezio-ne dopo lezione, battere il chiodo sull’aspetto dell’attenzione,perché i risultati che si ottengono sono nettamente miglioriquando si è veramente presenti mentalmente”.

NON GIOCO PIÙ, ME NE VADO…“L’argomento inerente la pressione cui sono sottoposti i giova-ni è importantissimo. Il ragazzo che pratica sport deve potersviluppare tre cose; innanzitutto deve divertirsi, essere conten-to di andare all’allenamento e tornarci con entusiasmo.Dobbiamo salvaguardare questo entusiasmo, equilibrando benei nostri allenamenti, senza esercitare troppa pressione, e questocompito spetta ai genitori e agli allenatori. In secondo luogo, il ragazzo, ad ogni seduta, deve impararequalcosa, sia dal punto di vista teorico, sia da quello pratico. In terzo luogo, dobbiamo stimolare fisiologicamente la forza, laresistenza, la velocità, le capacità cordinative dei ragazzi. Bisogna avere rispetto del giovane, che ha il diritto di nondiventare un campione, ma di continuare a godere dell’attivitàsportiva scelta. A 12-13 anni non sono importanti i risultati otte-nuti, ma la possibilità di provare, sbagliare e farsi un’esperien-za, quella stessa che sarà poi utile nei momenti che contano”. �

Si ringrazia Michele Ghezzi, presidente HACL, per la collaborazionenella realizzazione di questo servizio.

SPORT

52 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07

LUIGI NONELLA: L’IMPORTANZA DELLA PRESENZA MENTALE

LA POSTURA CARATTERIZZATA DALLA SCHIENA RICURVA,PUÒ RISULTARE PROBLEMATICA NEL TEMPO?“Lo sport, come del resto il lavoro manuale, ecc. comporta deidisequilibri che vanno limitati grazie ad una corretta preparazionefisica. Se in un’attività assumiamo delle posizioni che non sonofisiologiche, grazie ad un preparatore atletico un po’ accorto i pic-coli danni che si possono creare con l’attività sportiva, soprattut-to nell’ambito agonistico, si possono veramente contenere. Poi, parliamoci chiaro, tutto quello che è spinto all’eccesso nonè mai salutare; fare sport per la salute permette di avvicinarcialle buone teorie, lo sport agonistico di un certo livello, invece,salutare non lo è più, e allora sta proprio al team composto dafisioterapista, preparatore atletico e allenatore lavorare bene perpreservare lo sportivo, affinché, conclusa la carriera, non tra-scorra il resto della vita come un relitto perché è stato sfruttatofino in fondo.Per tornare alla domanda, le posizioni ricurve assunte nel giocodell’hockey su prato non mi preoccupano, perché possono esse-re facilmente bilanciate nell’arco della stessa giornata”.

GLI ELEMENTI BASE DI UNA PREPARAZIONE CONSAPEVOLE“Parlando della loro preparazione, Davide ha centrato il proble-ma. L’unica cosa che mi chiedo sempre sulla cura degli addo-minali è se vengano eseguiti con il rispetto della fisiologia e convera cognizione di causa, perché dovendo stabilizzare il bacino,la colonna vertebrale a livello lombare ecc., se ad esempio sicreano delle ipertrofie del retto addominale, queste possono poicausare acciacchi all’inguine e alle gambe. Quello che conta,quindi, è la qualità degli esercizi, che non devono necessaria-

SPORT E SCUOLA“Si dice che la nostra società devemuoversi di più, che il giovane do-vrebbe praticare un’ora al giornodi attività fisica, e allora apriamole porte a tutte le belle iniziativeserie e ben equilibrate che entra-no nella scuola.Per un certo periodo, a livello can-tonale era stata promossa l’inizia-tiva che permetteva ad ogni fede-razione cantonale di presentarealle scuole medie, con un ciclo di4-5 lezioni, la propria disciplina. Inquesto modo c’era la possibilità di fare dello sport scolastico facolta-tivo all’interno di un ventaglio polisportivo. Per un po’ di tempo il pro-getto ha funzionato, poi, per motivi diversi, l’iniziativa è andata spe-gnendosi. In definitiva, penso che questo sia avvenuto anche per unacerta mancanza di volontà politica, una spinta importante dovrebbegiungere da parte dello Stato.In Svizzera ho l’impressione che cultura e sport non abbiano quell’im-portanza che riscontriamo in altre nazioni. Ma sono ottimista, un gior-no ci arriveremo”.

Page 53: Illustrazione Ticinese

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Page 54: Illustrazione Ticinese

Un aspetto gradevole e curato contribuisce in modo sostanziale ai suc-cessi nel campo del lavoro e della vita privata. Perdere i capelli a voltesignifica subire disagio, insicurezza, incrinare i nostri rapporti sociali esentimentali.Per fortuna non siamo più impotenti nel combattere la calvizie, anzi, pos-siamo affermare che avere i capelli oggi è una scelta. L’Istituto Sanders,azienda leader del settore tricologico, vanta oltre venti anni di esperien-za. È presente a Lugano, Chiasso, Bellinzona e Locarno. In questi quat-tro centri tutti potranno sottoporsi gratuitamente a un esame dei propricapelli e informarsi sulle tecniche più attuali per salvaguardarli.

Segnali d’allarme.In presenza di perdita eccessiva di capelli, di diradamento, di diminuzio-ne della loro densità, di prurito, di grasso eccessivo, di forfora e desqua-mazione, meglio subito farsi controllare perché prima si interviene conmisure di prevenzione e maggiori sono le possibilità di successo.

Analisi dei capelli.Metodi diagnostici di avanguardia consentono di stabilire con precisionele cause delle diverse anomalie dei capelli, di accertare l’eventuale man-canza di qualche elemento e di individuare anche piccolissime tracce disostanze intossicanti. Esame tricologico, mineralogramma e tricogram-ma, sono le analisi dei capelli che possono essere ritenute necessarieper stabilire un trattamento specifico e personalizzato.

E per la donna?Naturalmente il problema dei capelli si evidenzia maggiormente negliuomini con la conseguente calvizie più o meno pronunciata, ma è tra ledonne che quando il diradamento si manifesta diventa intollerabile. Ineffetti la donna con pochi capelli non ha alcuna possibilità di passareinosservata senza suscitare curiosità e commenti. Una risposta convin-cente al problema femminile la dà ancora una volta l’Istituto Sanders,che ha creato un trattamento specifico e una tecnica di integrazioneinsuperabili.

Per infoltire i capelli? Per coloro che intendono riavere i capelli persi l’Istituto Sanders propo-ne i più affidabili sistemi di infoltimento disponibili oggi. Sono sostanzial-mente due i tipi di intervento che, a dipendenza dei casi e delle esigen-ze, vengono consigliati. Uno è il sistema di integrazione MS ideato dallaSanders, una tecnica non invasiva che consente di aumentare progres-sivamente la propria capigliatura con una gradualità del tutto impercet-tibile. Il secondo è l’autotrapianto dei capelli che consiste nel prelevaredei capelli non soggetti alla caduta per integrarli nelle zone diradate. Unatecnica chirurgica ampiamente collaudata che garantisce la ricrescita deicapelli per tutta la vita. Questo ovviamente in estrema sintesi, per saper-ne di più e soprattutto per sapere qual è la soluzione ideale del vostroproblema, basta prendere contatto con l’Istituto Sanders. Previo appun-tamento otterrete gratuitamente una completa informazione sulle realipossibilità inerenti al vostro caso.

Perdi i capelli? Chiama L’Istituto Sanders

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Page 55: Illustrazione Ticinese

CANI, GATTI & CO.

Gentile signora Elena,ho avuto diversi cani da pastore tedesco. L’attuale, di circa 10mesi, mi preoccupa in quanto ogni tanto con degli scatti comin-cia a rincorrere la propria coda per morsicarla, girando comeuna trottola. Data la sua mole il gesto è assai violento, tanto datravolgere i vari oggetti che vengono a trovarsi nell’orbita. Neho parlato con il veterinario, il quale dopo una visita mi ha det-to di non riscontrare nulla di fisiologico. Vorrei sapere che cosane pensa e se, secondo lei, può essere considerata una cosa pas-seggera dovuta alla giovane età oppure se invece una tara di na-tura psichica. A parte l’irruenza dovuta ai pochi mesi di vita equesto saltuario difetto, l’animale si comporta normalmente.Grato se mi può dare una dritta.

Alfredo Lotti

Un cane può mettersi a rincorrere la propria coda per diversimotivi. All’origine di questo comportamento vi possono essereinnanzitutto cause organiche, che il suo veterinario ha però giàescluso. Anche un fattore di apprendimento può giocare un ruo-lo causale, qualora il comportamento fosse stato rinforzato in-volontariamente. Vi sono infine dei disturbi psichici quali l’an-sia intermittente e i disturbi ossessivi-compulsivi, che possonomanifestarsi con comportamenti stereotipati come quello che leidescrive. Il fatto che il sintomo appaia già durante il primo an-no di vita e che si manifesti con un’intensità tale da rovesciaregli oggetti presenti sulla traiettoria del cane sono elementi che

lasciano pensare ad una “tara psichica”, come lei la definisce.Solo una consultazione presso uno specialista in medicina com-portamentale può dimostrare o escludere questa diagnosi. Lastereotipia del “cane che si rincorre la coda” viene osservata piùfrequentemente nei cani appartenenti a razze del 1. gruppo (ca-ni da pastore), anche se l’ereditarietà del problema non è anco-ra stata dimostrata. Normalmente non vi è una remissione spon-tanea, bensì vi è una tendenza al peggioramento. In casi estremii cani arrivano ad auto-mutilarsi e il comportamento necessita distimoli sempre più forti per poter essere interrotto. Sul piano cu-rativo è possibile intervenire sia con medicamenti, sia con prov-vedimenti di modificazione comportamentale, anche se la pro-gnosi resta riservata. Se avesse delle ambizioni in ambito cino-filo sportivo, va detto che un cane affetto da ansia intermittenteo disturbi ossessivo-compulsivi, anche dopo un’adeguata tera-pia, mal si adatta ad un addestramento intenso e difficilmente sagestire lo stress legato al lavoro sul campo e alle competizioni.Se decidesse di rivolgersi ad uno specialista, sul sitowww.stvv.ch trova una lista aggiornata di tutti i veterinari sviz-zeri aventi ottenuto un diploma in medicina comportamentale. �

ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07 55

IL CANE SI MORDELA CODA...

Elena Stern-Balestra: tutto quello che

vorreste sapere sul comportamento di

cani, gatti & Co. … e sul loro rapporto con

noi umani.

Per le vostre domande: Illustrazione Ticinese,“Cani, gatti & Co.”, C.P. 418, 6908 Lugano, oppure viae-mail: [email protected], indicando come soggetto “Cani, gatti & Co.”

Page 56: Illustrazione Ticinese

LA LUNGAESTATE CALDATre eventi internazionali di divertimento e passione.Harley-Davidson si prepara ad un’estate 2007 davvero calda con tre eventi internazionali in Francia, Spagna ed Austria, dedi-cati agli appassionati bikers, i quali potranno vivere “l’esperienza Harley-Davidson” e divertirsi.

testo Graziano Guerra

56 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07

I l termometro inizia a salire già inmaggio con il primo dei tre eventi te-nutosi a Port Grimaud, nel golfo di

St.Tropez, Francia. L’Harley-DavidsonEuro Festival 2007, dal 10 al 13 maggio,rivolto a tutti i possessori di moto, si è

presentato come una delle feste in spiag-gia più attese in Europa. Esplosivo il mixdi ingredienti: musica live per tutta la du-

Page 57: Illustrazione Ticinese

rata del festival, una serie di esaltanti tourper le migliori strade locali, il più famosocustom bike show con una esposizione diHarley-Davidson. Gli spettatori del festi-val hanno potuto scegliere fra una varietàdi sistemazioni, dal rilassante campeggiocon vista sul mare agli hotel a cinquestelle, e godere di una vita notturna deci-samente movimentata.La festa continua e si sposta a Fuengirolain Spagna con il 16° European HarleyOwners Group Rally, da 21 al 24 giugno,che offre la scusa perfetta per raggiunge-re in moto la Costa del Sol, dove abban-donarsi allo stile di vita Harley-David-son. Uno dei punti di forza del radunoH.O.G. di quest’ anno è la nuova collabo-razione tra Harley-Davidson e la societàdi fama mondiale La Dolce Vita. Cono-sciuta per aver realizzato uno dei più fa-mosi ed affascinanti eventi di questi ulti-mi anni, La Dolce Vita presenta l’Harley-Davidson Summer Ball. La società rea-lizzerà inoltre un esclusivo locale not-turno, Evolution cc, che si propone di of-frire ai clienti/visitatori un’esperienzadavvero indimenticabile. Per il raduno èprevisto di tutto e di più, non solo show espettacoli sopra le righe, opportunità diriding, musica live durante tutto il giornoe tour organizzati, ma anche la possibilitàdi mollare tutti per rilassarsi in uno deinumerosi bar sulla spiaggia. La lungaestate Harley-Davidson si concluderà aFaaker See, Austria con la European BikeWeek 2007, dal 5 al 9 settembre. Notacome una delle più grandi manifestazionimotociclistiche del mondo, la EuropeanBike Week rappresenta il perfetto connu-bio tra esaltanti test ride sulle più affasci-nanti strade di montagna e divertimentoallo stato puro per 24 ore non stop di fe-sta. Harley-Davidson intende supportarela European Bike Week 2007 introducen-do attività come i numerosi test drive sugli ultimi modelli della casa di Mil-waukee, e attraverso la fornitura delle piùinedite e singolari attrezzature, come adesempio l’Harley-Davidson Village, or-mai quasi una piccola città.

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Page 58: Illustrazione Ticinese

58 ILLUSTRAZIONE TICINESE 05-07

NINJA ZX-6RNATA PER LE PISTELa nuova Ninja ZX-6R curva come le moto che hanno la

metà della sua cilindrata, ma può erogare una potenza im-pressionante. Il nuovo motore, dotato di porte di aspirazio-

ne cromate, è in grado di sviluppare una coppia maggiore rispet-to ai suoi predecessori, in particolare a medio regime. Di conse-guenza, offre una curva di potenza lineare per un’accelerazionebruciante nell’intero regime. Potenza uniforme e continua checerca eguali. Il quattro cilindri in linea è compatto e offre uncontrollo dell’acceleratore reattivo, agevolando la regolazionedella velocità e della traiettoria in fase di curva. Il telaio com-patto e leggero della Ninja ZX-6R consente un’alta velocità al-l’ingresso e a metà curva e, come una moto di cilindrata inferio-re, di conservare la velocità in curva. Il controllo della velocitàin curva è migliorato grazie ad una combinazione equilibrata difrizione alleggerita e pinze dei freni ad attacco radiale. NinjaZX-6R dispone di unità di sospensione anteriore e posteriore re-golabili e di un sistema aerodinamico al top.

KAWASAKI ZX-R6 - Dati tecniciMotore: 4 tempi, 4 cilindri in linea; 599 cc; 125 CV a 14’000 giri/min;cambio a 6 marce. Pneumatici: ant. 120 / 70-ZR 17; post. 180 / 55-ZR17. Freni: ant. doppio disco da 300 mm, post. disco da 210 mm; ca-pacità serbatoio 17 litri; peso a secco 167 kg; colori: nero, lime green,pearl wildfire orange. Prezzo Fr. 15’690.-.

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Page 59: Illustrazione Ticinese

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Toglie il fiato solo a guardarlo in quel suo elegante look ecompleta la serie T-Max e Black Max. Si tratta del NightMax, un accattivante maxi-scooter ben rifinito, con un par-

ticolare vestito “Gunsmoke” ben armonizzato con gli inserti la-terali argento. Una vernice “polvere da sparo” per un oggetto diculto che propone un comodo sedile a due piani con parte cen-trale blu e parti laterali di un elegante grigio con pregiati insertidi kevlar. Il tri-dimensionale logo T-Max “oro-champagne” e illucente contorno cromato del quadro strumenti donano noteparticolarmente attraenti ed esclusive allo scooter alto di gam-ma. Per quanto concerne la parte tecnica, il Night-Max non sidifferenzia dai modelli T-Max e Black Max: iniezione, G-Cat eABS sono in dotazione di serie. Il motore bicilindrico è raffed-dato a liquido e rappresenta modernità e dinamismo. Il telaio èstabile e consente viaggi sicuri e comodi in stile motociclistico.Yamaha Night Max ABS è di-sponibile presso i concessionaridella Casa al prezzo di Fr. 15’690.- (Iva inclusa). �

Yamaha Night Max ABS.

Page 60: Illustrazione Ticinese

SUA ECCELLENZADIATTO OTTOVÙ - BY ZAGATODal 1919 nascono nell’Atelier Zagato solo automobili esclusive, dalle linee filanti e dagli interni di sobria eleganza. Un prestigio-so marchio per collezionisti, fedele ad una creatività artistica, che produce solo vetture in serie limitatissima, da 9 a 99 unità.

testo Stefano Pescia - foto Rémy Steinegger

Nel mondo dell’automobile la classe, l’eleganza, la bellez-za e l’originalità sono spesso sinonimo della creativitàitaliana, che si esprime con prodotti che hanno il pregio

di accordare, con un pizzico di comprensibile invidia, anche ilconcetto del buon gusto della concorrenza. Tra gli artisti italia-ni che sanno coniugare la storica esperienza d’officina con le

più moderne tecnologie per lo sviluppo e la progettazione, si di-stingue da quasi 90 anni l’Atelier Zagato. L’eleganza sportivadelle sue automobili, nate per i “gentlemen driver” che voleva-no assaporare il profumo e l’ebbrezza della pista durante il sa-bato e la domenica e il piacere della strada durante gli altri gior-ni della settimana, è il risultato di una coerente filosofia. Un’au-

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tomobile Zagato è da sempre un prodotto esclusivo che giocacon l’arte di realizzare forme semplici, funzionali e razionalidella carrozzeria con volumi dove le gocce d’acqua scorronoveloci sulle loro lisce superfici continue, per regalare ai fortu-nati acquirenti un modello con una quotazione da collezionistatra le più elevate in assoluto. Per l’Atelier Zagato, produrre vet-ture in serie limitatissima, da 9 a 99 unità, significa anche af-fiancare da protagonista la storia delle vetture di nicchia con ilpiacere di un denominatore inscalfibile: quello di aver semprerealizzato delle automobili a due porte in stile coupé o roadstercon un valore di cuore e commerciale che si mantiene e aumen-ta nel tempo.Un concetto che coniuga sempre la disponibilità e la perfezionedi una grande capacità artigianale con il pregio di saper appli-care gli ultimi derivati della tecnologia di produzione, per far ri-nascere un prodotto del marchio della mobilità più vecchio delmondo. Era infatti il 1825 quando in Italia nasceva l’aziendaDiatto. Una fabbrica dapprima di carrozze, poi di treni, per ini-ziare nel 1905 a produrre automobili sportive e di lusso guidateda Nuvolari e Maserati. Cinque anni dopo, il nome Diatto partealla conquista di diversi paesi europei, dell’America e dell’Au-stralia. Anche la casa reale e la famiglia del giovane Enzo Fer-

rari figurano tra i prestigiosi clienti. Una genesi di un mito chesi amalgama alla perfezione con l’Atelier Zagato, per alimenta-re con successo la tradizione. Un’originale approccio che si tra-sforma in realtà, in un prestigioso prototipo di quattro ruotechiamato Diatto by Zagato - Ottovù Project. Un’automobileche per l’occhio vigile di ogni appassionato esprime ammira-zione per una competenza della creatività sportiva frutto diun’attenta ricerca. Una due porte che traccia i lineamenti di unprodotto dove la perfezione del telaio e della carrozzeria daGranturismo, interamente in alluminio, si mantengono costantifino al rapporto peso-potenza di un motore a otto cilindri di4600 cc, elaborato Roush, che sviluppa 530 cavalli e assicuraun’eccellente guidabilità. Dal frontale fino alla coda, dallo spa-zio offerto dai sedili posteriori fino al classico lunotto di coper-tura Zagato, il prototipo Diatto Ottovù richiama i volumi prividi tagli delle automobili da competizione. L’abitacolo e gli in-terni sono resi esclusivi dal design e dalla funzionalità dati dal-la grande esperienza degli ingengneri. Diatto by Zagato - Ot-tovù è un’automobile per chi desidera un oggetto unico, conun’anima capace di stimolare suggestivi ricordi del passato e unabitacolo che ha saputo mantenere il profumo e il pregio dellasartoria. �

L’alluminio elemento dominante della Diatto Ottovù. Una linea pulita e filante nel segno della bellezza estrema.

Una due porte simbolo della perfezione artigianale dal muso alla coda. Elegante semplicità per l’essenziale anche nella strumentazione.

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OROSCOPO

testo Cloris Sciaroni

È tempo di divulgazione delle nuove discipline olistiche come ben indicano i pianeti in Gemelli, che aprono il cielo astrale di questa seconda parte del mese.Marte entra in Ariete il giorno 16 imponendo la sua energia focosa, ma aiutando tutte quelle persone coraggiose e con progetti pionieristici. Saranno ovviamen-te favoriti gli Arieti, i Leoni, i Sagittari ma anche i Gemelli! Qualche contrasto per i Cancri, Bilance e Capricorni! Quando ci si sente provocati anziché risponde-re impulsivamente è bene respirare profondamente e in questa frazione di pausa troveremo la calma per dare le risposte più adeguate in grado di spiazzare ancheil nemico più aggressivo. Mercurio dai Gemelli favorisce gli studi e l’apprendimento veloce, ma anche il dialogo intelligente. Comprensione e cooperazione devo-no costituire il terreno fertile su cui seminare buoni propositi che fioriranno a tempo debito. Il tema ecologico sarà sempre di grande attualità. Sosteniamo i Verdiche non mirano al proprio profitto ma al benessere del pianeta e di tutte le creature viventi. Credo che tutti vogliamo mangiare cibi sani e incontaminati e rega-lare un futuro il più possibile privo di ogni sorta di tossine velenose ai nostri figli e nipoti! Questo implica pure il tenerli lontani dalla pubblicità subdola che sabene dove colpire!

ARIETE 21/3 - 20/4Questa 2. parte del mese appare molto propizia a quanti tra voisono disponibili a un dialogo allargato e intelligente con le per-sone con cui entrano in relazione di lavoro o di scambio cultu-rale. Siate i pionieri di nuove riforme sociali e ambientali voi che

possedete la determinazione di Marte. Nuove strade vi si aprono, osate. Uniconeo è l’impetuosità e l’impazienza che vi creano stress e possibili incidenti,oltre che impedirvi di stabilire rapporti più equilibrati e sereni. Non tutti riesco-no a seguire il vostro ritmo frenetico, per cui datevi una calmata ogni tanto econtrollatevi prima di parlare. Possibili cambi di residenza, lavoro o ufficio.Novità e incontri non mancano, ma evitate di imbarcavi in avventure rischiosevisto che tendete spesso a sopravvalutarvi. Esaurimenti in vista per chi esage-ra. Giorni no: 19-20, 26-27-28!

TORO 21/4 - 20/5 In questa seconda parte saranno favorite soprattutto le relazio-ni pubbliche e gli scambi interculturali. Comunicherete conogni mezzo e forse dovrete anche spostarvi più del solito permotivi di lavoro o studio. Nuove sfide vi attendono. Favoriti i

settori socio-educativi, editoriale, informatico, linguistico, alberghiero e delcommercio in genere, dove potreste fare buoni affari o portare idee innovati-ve. Marte vi spronerà a fare ciò in cui credete. E se susciterete qualche invidianon vi preoccupate. Importante per voi giovani: non lasciatevi sfruttare!Venere dal Cancro vi regalerà invece momenti golosi e rilassanti in casa, vostrorifugio sicuro. Dedicarsi all’arredamento, al giardino o all’orto sarà un piace-vole passatempo. Del resto voi amate circondarvi di cose belle e nutrirvi inmodo sano. Giorni speciali: 15-20 e 24-25!

GEMELLI 21/5 - 21/6Questa seconda parte del mese appare molto movimentata ericca di novità per quanto concerne il denaro e la famiglia.Buoni affari in vista dal 19 al 23 e nei giorni 29 e 30. La fortu-na dipende anche dal vostro atteggiamento interiore! Sia nel

lavoro sia negli studi brillerete per la vostra intelligenza e dialettica! Cercatecomunque di controllare un’eccessiva impulsività e curiosità. Vale anche inamore! Qualcuno di voi dovrà prepararsi a un cambiamento importante oaccettare qualche responsabilità in più. Cercate comunque di ritagliarvi i vostrispazi per godere anche del tempo libero e della famiglia. Desiderio di intimitàe di golosità da condividere con le persone care. Visite o viaggi a un parenteo amico lontano. Le amicizie richiedono una migliore selezione ora. Prudenzasulle strade. Salute: dormite di più.

CANCRO 22/6 - 22/7L’energia del Sole “taurino” vi sosterrà ancora fino al giorno 21e mitigherà l’irruenza di Marte che si disporrà in moto disso-nante dal giorno 16, provocando subbuglio in famiglia e nellavita di coppia. Giorni no: 26-27-28. Possibili confronti difficili

con un superiore o una figura maschile. Forse si prospettano dei cambiamen-ti sul lavoro mentre voi preferite la stabilità. Quel “bastian contrario” di Marteva domato con la dolcezza e non con la vendetta, ricordate! A volte non tuttoil male viene per nuocere. Evitate perciò di reagire sempre emotivamente allesituazioni più varie che vi si presentano e non prendete tutto sul personale.Siate prudenti nella guida e nello sport. Non serve esporsi a rischi inutili per sfi-dare il destino! Salute: rilassatevi con la pesca o il nuoto anziché abbuffarvi,bere o assumere farmaci per placare l’ansia.

LEONE 23/7 - 23/8Il giorno 16 Marte entrerà in Ariete, alimentando il vostro tem-peramento focoso e intraprendente. E con Mercurio pure posi-tivo, avrete molti contatti con persone straniere. Le relazionipubbliche sono sempre molto importanti per voi. Ma anche le

amicizie e gli incontri che farete. Giorni particolarmente vantaggiosi: 17-18-21-22-23-26-27-28! Favoriti i settori della moda, dell’arredamento, del desi-gn, dell’insegnamento, ma anche del commercio in genere e dello sport. Beneanche tutte le arti espressive come il teatro per esempio. Più che lavorare dasoli ora dovreste lavorare in gruppo, anche se voi amate essere protagonisti eleader indiscussi. In amore sarete particolarmente passionali e avventurosi. Isingle pensino anche a una relazione stabile e alla gioia di una famiglia!Salute: rilassatevi ogni tanto!

VERGINE 24/8 - 22/9 Mercurio, il vostro astro-guida, si trova in moto dissonante acui seguirà il Sole il giorno 21, rendendovi a volte nervosi eintrattabili. Possibili cambiamenti sul lavoro imposti dalle circo-stanze. Accetterete con difficoltà spostamenti, eventuali criti-

che o consigli per non parlare di ordini, il che non vi aiuta nelle relazioni congli altri. Non sembra un momento favorevole per i contratti. Inoltre cercate diavere cura dei vostri documenti personali. Possibili furti nei viaggi. Lo stress ela distrazione sono ora i vostri nemici, per cui ritagliatevi un momento di relaxo di breve vacanza per rigenerarvi. Importante aiuto o sostegno da unadonna! L’amore potrebbe rivelarsi ora il vostro punto d’appoggio, ma se sietesoli dovrete imparare ad amare e coccolare voi stessi. Dedicatevi a un nuovohobby o studio!

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BILANCIA 23/9 - 22/10 Ecco un periodo interessante per voi. Mercurio si trova inGemelli e sostiene le relazioni pubbliche, gli studi, l’insegna-mento e la divulgazione di idee innovative. Incontrerete moltagente interessante, soprattutto straniera. Forse è nel lavoro e

nella creatività che troverete maggiore soddisfazione, perché in amore l’atmo-sfera appare piuttosto turbolenta con Marte e Venere dissonanti. Critici i gior-ni 19-20, forse dovuti a impedimenti o preoccupazioni familiari, molto meglioi giorni 21-22-23, un po’ stressanti gli altri, specie se dovete viaggiare. Siateparticolarmente prudenti sulle strade e nello sport e organizzate bene la vostraeconomia. Spesso i soldi entrano, ma escono con altrettanta facilità. Salute:ritagliatevi degli spazi piacevoli per rigenerarvi, magari lontani dal caos e dalrumore. Ne avrete bisogno!

SCORPIONE 23/10 - 22/11Questa seconda parte appare piuttosto movimentata per gliaffari, i viaggi e le relazioni in genere. Saprete trarre il megliodalle circostanze, opportunisti e intuitivi quali siete. Marterende la vita quotidiana forse un po’ troppo stressante, oppu-

re voi vi sobbarcate di troppi impegni. Selezionate e delegate, cosa non facileper voi. Possibili cambi di residenza o ufficio. Le finanze sembrano migliorare.Entrate possibili dall’estero o da attività legate alla cultura, ma anche possibilispese o investimenti per la casa, l’arredamento, o gli studi. Amicizie femmini-li importanti! In amore, voi donne sentirete maggiore il bisogno di intimità edi attenzione da parte del partner e voi uomini potreste sentirvi attratti dadonne straniere o più giovani. Salute: evitate di sovraffaticarvi. Rilassatevi inacqua per sciogliere eventuali tensioni.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12Marte entrando in Ariete il giorno 16 ridà carica e motivazionespecie a chi fra voi si sente annoiato o carente di energia. Unhobby o un progetto prenderanno forma, magari all’estero otramite una persona straniera. Osate mettervi in gioco. Per

molti però sarà il settore affettivo e amoroso ad avere la priorità, e se siete sin-gle, potreste fare incontri interessanti. Tuttavia, impulsivi e passionali, potrestetrascurare il lato sentimentale ed emotivo e vivere semplicemente delle avven-ture che lasciano il tempo che trovano. Valorizzate l’amicizia e coltivatela comeun bel giardino. D’altro canto con Mercurio in opposizione, a cui seguirà il Soleil giorno 21, qualche coppia di lunga durata potrebbe decidere per la separa-zione, visto che non avete più nulla da raccontarvi e da condividere. Salute:evitate gli eccessi!

CAPRICORNO 22/12 - 20/1Attenti, perché dal giorno 16 Marte si disporrà in aspetto dis-sonante provocando forti contrasti con un superiore o un’au-torità, mentre Venere in opposizione porta disarmonia in fami-glia. Chi è il “bastian contrario” del clan? Può darsi che le

discussioni vertano attorno al denaro o alle proprietà, o ancora all’educazionedei figli. Accettate il fatto che c’è chi la pensa diversamente o mira ad altriobiettivi. Non potete imporre le vostre idee, né tantomeno tenere sotto con-trollo la situazione. Difficile il ruolo di leader o di genitore per voi ora. Prendetela vita con più leggerezza e coltivate un hobby a cui tenete molto. L’amorerivelerà di riflesso la situazione interiore. Se siete soli, andrete in cerca di avven-ture, di flirt. Attenti a non farvi distrarre alla guida! Salute: possibili piccoli inci-denti o emicranie fastidiose. Rilassatevi. Curate denti e alimentazione.

AQUARIO 21/1 - 19/2Questa 2. parte appare molto dinamica e impegnativa. Il lavo-ro aumenta, se siete liberi professionisti, con beneficio dellefinanze; le riunioni di lavoro o i continui spostamenti possonoarrecare stress, per cui guidate con prudenza. Mercurio sarà in

sestile a Marte favorendo l’attività sportiva, ma vi renderà troppo impulsivi eprecipitosi e nei discorsi un po’ troppo diretti. Insomma, non siete certo cam-pioni di diplomazia. Ricordate che avete sempre Saturno in opposizione: nonpotete imporvi senza tener conto delle esigenze ed emozioni altrui. Sviluppatepiù tolleranza e date spazio anche agli altri! Vale anche in amore. Possibili colpidi fulmine in vista per chi è ancora solo o attrazione per una persona più gio-vane. Ottimo feeling con bambini e giovani. Salute: curate l’alimentazione efate dello yoga.

PESCI 20/2 - 20/3Mercurio dissonante suggerisce che dovrete stare attenti acome vi muovete e parlate in questa seconda parte del mese,perché Marte potrebbe rendervi troppo precipitosi e impulsivi.Non prendetevela se qualcuno vi critica, a volte serve a correg-

gere un comportamento. Possibili spese per la macchina, guidate con pruden-za e controllate che sia sempre tutto in ordine. Negli studi sarete svegli, ma irisultati potrebbero non essere soddisfacenti. Del resto la testa è spesso altro-ve e voi sognate ad occhi aperti. Può darsi che i vostri interessi siano più rivol-ti all’amore in questo periodo. Se siete soli, coltivate le amicizie, quelle vere, odedicatevi a un hobby, al ballo e… perché no, alla spiritualità, evitando il fana-tismo. Salute: possibili allergie o insonnia. Curatevi con l’omeopatia e l’ago-puntura.

OROSCOPO

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CRUCIVERBA

Fondata nel 1931 - 12 edizioni annuali,tiratura 130.433 copie (tiratura controllata REMP 2006)

REDAZIONECP 418, 6908 Lugano-Massagno via Massagno 10Tel. 091 972 26 20 - Fax 091 972 45 [email protected] Tredicom SA, 6908 Lugano-MassagnoDISTRIBUZIONE AWZ - LuganoAMMINISTRAZIONE E PRODUZIONE Marco WerderINSERZIONITICINO E ITALIA: Tredicom SATel. 091 973 20 10 - Fax 091 972 45 [email protected] S.a.g.l. - Tel. 091 970 24 [email protected] TEDESCA E ROMANDA: Grütter-Werbung4914 Roggwil - CP 176Tel. 062 929 27 82 - Fax 062 929 27 [email protected] REDATTORE Matthias WerderGRAFICA Tredicom SA, Gabriele Campeggio

illustrazioneillustrazioneTICINESETICINESE

www.illustrazione.ch

Capo redattore: Stefano PesciaCollaboratori: Graziano Guerra (moto)Fotografie: Rémy SteineggerImpaginazione: Tredicom SAPubblicità moto: TuttoSprint

Tel. 079 697.49.65

6908 Lugano-Massagnoc.p. 418tel. 091 972 26 20

“Il materiale redazionale e fotografico nonrichiesto non viene restituito”.

COLLABORATORI REDAZIONALI

N° 5 - 15 MAGGIO 2007

Luigi Bosia

Graziano Guerra

MarcoOrtelli

ClorisSciaroni

StefanoPescia

RobertoRizzato

RobertoSchneider

RémySteinegger

Elena Stern-Balestra

LorenzaStorni

PiergiorgioBaroni

Elio delBiaggio

Rita Ducret-Costa

StefanoEmber

AntonellaBroggi

GiosannaCrivelli

Siete degli amanti delle belle arti? Allora, risolvete il cruciverba e scoprite la soluzione con le lettere risul-

tanti nelle caselle contrassegnate dai numeri in rosso. Risulterà il nome di un famoso scultore.

a cura di Daniela Sandrini

CACCIA ALPERSONAGGIO

ORIZZONTALI: 1. Il reato dei cacciatori di frodo –11. Italia e Austria – 12. Dittongo in paese – 13.Extraterrestre (f) – 14. Lo è la terra d’ocra – 17.Art. femminile – 18. Televisione Svizzera – 19. Lacapitale delle Hawaii – 21. Fa coppia con lui –22. Fine inglese – 23. Isola greca – 25. Forma lecascate di Sciaffusa – 26. La sposa di Assuero –29. Generale statunitense – 31. Rabbie – 33. Nervosi, tirati – 34. Il bel Sharif – 36. Celal’amo – 38. Cons. in socio – 39. Il Nichel del chi-mico – 40. È di fronte a Calais – 42. Il “de” scoz-zese – 43. Arto pennuto – 45. Giò, noto sculto-re – 47. La nota Pavone – 48. Le iniz. di Patruno– 49. Arte latina – 50. La dea greca dell’aurora –51. No detto a Zurigo – 52. Cortile agreste.

VERTICALI: 1. Gironzolare, vagabondare – 2. Fibra tessile artificiale – 3. Diminuzione dipeso – 4. Benvenuto, orafo e scultore – 5. IlSodio del chimico – 6. Il “pollice” del piede – 7. Appunto! – 8. Ginevra sulle targhe – 9. Appassionarsi, incuriosirsi – 10. Vi sosta lacarovana – 15. Il nome dello scultore Pisano –16. Prestigioso, stimato – 20. I confini diLugaggia – 24. Vendita all’incanto – 27. Labevanda che si filtra – 28. Più che agiato – 30. Il nome di Salgari – 32. Si portano a model-lo – 35. Cons. in radio – 37. Dispari in corto –41. Le iniz. della Piccolo – 42. Nera – 44. Agenzia Telegrafica Svizzera – 46. Prep.semplice.

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La soluzione del numero precedente era: CÉZANNE.

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